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ITALIA
1948: COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ARTICOLO 32
LA REPUBBLICA TUTELA LA SALUTE COME FONDAMENTALE DIRITTO
DELL’INDIVIDUO E INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’, E GARANTISCE CURE
GRATUITE AGLI INDIGENTI.
NESSUNO PUO’ ESSERE OBBLIGATO A UN DETERMINATO
TRATTAMENTO SANITARIO SE NON PER DISPOSIZIONE DI LEGGE. LA
LEGGE NON PU0’ IN NESSUN CASO VIOLARE I LIMITI IMPOSTI DAL
RISPETTO DELLE PERSONA UMANA.
La nascita dello Stato Sociale fa si che di fronte ai cittadini posti al di sotto degli
standard minimi, lo Stato intervenga con una serie di servizi e prestazioni,
ovvero lo Stato non si limita a individuare il bisogno salute e a proclamarlo, ma
interviene positivamente, riconoscendo pertanto il bisogno come diritto.
Art. 32 Cost.
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’ individuo e
interesse della collettività’, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non
per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti
imposti dal rispetto della persona umana”.
In Italia il dettame costituzionale resta comunque come caposaldo della
gestione della salute dei pazienti, determinando da un lato che esiste un Diritto
alla Salute ed altrettanto un Dovere alla Salute (che deriverebbe da quanto
previsto dall’ art. 5 C.C).
EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO IN ITALIA
L’evoluzione del sistema sanitario di un Paese è determinata da 4 importanti
fattori:
- l’evoluzione storica delle Scienze mediche
- il livello socio-economico del Paese
- l’indirizzo socio-politico
- le influenze socio-culturali
1.Evoluzione storica delle Scienze mediche
Le S.M. perseguendo l’antico sogno di aiutare le forze curative della natura
mediante un diretto intervento dell’uomo sull’uomo, hanno modificato nel
tempo il modo di applicazione delle conoscenze, fino ad arrivare nel 20° secolo
dove la Medicina diventa una rispettata professione scientifica capace di
interventi sia individuali che collettivi. La sua trasformazione in “industria della
salute” ha determinato un notevole impatto sociale, politico ed economico,
2.Livello socio-economico
Dipende dalla struttura economica del Paese, che può essere industrializzato,
moderatamente sviluppato, sottosviluppato.
Da ciò scaturiscono i determinanti socio-economici dei sistemi sanitari
3. Indirizzo socio-politico
Che può essere permissivo, cooperativo-assicurativo, socialista-nazionalista, da
ciò scaturiscono invece i determinati socio-politici dei sistemi sanitari
E’ importante notare che l’elemento più indicativo di politica sanitaria è
rappresentato dal grado di interferenza esercitato dai governi sull’erogazione
dei servizi sanitari
4. Le influenze socio-culturali
LA CARTA ONU
“Il riconoscimento della dignita’ specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti
i membri della famiglia umana e’ la base di liberta’, giustizia e pace nel Mondo”
(Preambolo alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948)
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignita’ e diritti. Essi sono
dotati di ragione e di conoscenza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito
di fratellanza” (Art.1 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948)
Imparzialità
A tutti i cittadini è assicurato un comportamento obiettivo ed equanime, sia da
parte dei Servizi che da parte del Personale che opera nell'Azienda .
Continuità
Ai cittadini è assicurata la continuità quantitativa, qualitativa e la regolarità dei
servizi.
Diritto di scelta
A tutti i cittadini viene riconosciuto il diritto di scegliere la sede e il soggetto
erogatore del servizio richiesto.
Partecipazione
A tutti i cittadini e alle Associazioni di Volontariato è garantita la possibilità di
partecipare e collaborare al controllo quantitativo e qualitativo dei servizi .
Enti ed Organi del Servizio Sanitario Nazionale
Il Servizio Sanitario Nazionale è composto da enti ed organi di diverso livello
istituzionale, che concorrono al raggiungimento degli obiettivi di tutela della
salute dei cittadini.
Fanno parte del Servizio Sanitario Nazionale
Oltre al Ministero della Salute, coadiuvato dal Consiglio Superiore di Sanità
(CSS), ci sono enti ed organi di livello nazionale, quali:
Istituto Superiore di Sanità
Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro
Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali
Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Istituti Zooprofilattici Sperimentali
Enti ed organi territoriali22
Consiglio Superiore di Sanità (CSS)
Il Consiglio Superiore di Sanità è l'organo consultivo tecnico-scientifico del
Ministro della Salute.
La sua nascita può essere ascritta al Regio editto di Carlo Alberto del 30
ottobre 1847, in cui il Sovrano del Regno di Sardegna stabilisce nella Capitale
un Consiglio Superiore della Sanità, unitamente a Consigli provinciali che
"veglieranno all'esercizio della medicina e della chirurgia, non che della
ostetricia, della flebotomia e della farmacia".
D. Lgs. 229/1999
Natura pubblica del Servizio Sanitario
Universalismo
Solidarismo
Umanizzazione
Centralita’ del cittadino
“Politiche” di salute
La riforma del titolo V
Fase del federalismo
Modifica del Titolo V della Costituzione
o Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i
diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il
territorio nazionale
o Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: tutela e
sicurezza del lavoro, tutela della salute ecc…
o Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la
potesta’ legislativa, salvo che per la determinazione dei principi
fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato (art. 117)
o Autonomia tributaria, fondo di perequazione, divieto di
indebitamento per coprire le spese correnti ( art. 119)
La riforma del Titolo V della Costituzione - avvenuta con la legge
costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 – ha affidato la tutela della salute alla
legislazione concorrente tra Stato e Regioni, delineando un sistema
caratterizzato da un pluralismo di centri di potere e ampliando il ruolo e le
competenze delle autonomie locali.
Infatti, l’art. 117 della Costituzione stabilisce che lo Stato mantiene la
competenza legislativa esclusiva in una serie di materie specificamente
elencate, mentre il comma 3 dello stesso articolo decreta che le Regioni
possono legiferare nelle materie di competenza concorrente, nel rispetto dei
princìpi fondamentali definiti dallo Stato.
La riforma del Titolo V che – delegando a Regioni e Province autonome
l’organizzazione e la gestione dei servizi sanitari – puntava ad un federalismo
solidale, ha finito per generare una deriva regionalista, con 21 differenti
sistemi sanitari dove l’accesso a servizi e prestazioni sanitarie è
profondamente diversificato ed iniquo.
A fronte di un diritto costituzionale che garantisce “universalità ed equità di
accesso a tutte le persone” e alla L. 833/78 che conferma la “globalità di
copertura in base alle necessità assistenziali dei cittadini”, i dati smentiscono
continuamente i princìpi fondamentali su cui si basa il SSN.
I PROBLEMI EVIDENZIATI
Insufficienza del finanziamento statale, sempre piu’ marcata
Grande divario nella risposta tra le Regioni
I PROBLEMI DI OGGI
La spending rewiew in sanita’
Tagli “ lineari” indiscriminate
Penalizzazione delle Regioni piu’ virtuose
IN DISCUSSIONE LA NATURA UNIVERSALISTICA E PUBBLICA DEL SERVIZIO
SANITARIO NAZIONALE
Il 10 marzo 2015 la Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura il testo
della riforma della Carta Costituzionale
Allo Stato vengono assegnate «la determinazione dei livelli essenziali delle
prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su
tutto il territorio nazionale» e «le disposizioni generali e comuni per la tutela
della salute; per le politiche sociali; per la sicurezza alimentare»,
mentre alle Regioni viene attribuita la competenza specifica in materia di
«programmazione e organizzazione dei servizi sanitari e sociali».
Inoltre, viene introdotta la clausola di salvaguardia attraverso cui lo Stato
può intervenire, su proposta del Governo, in materie non riservate alla
legislazione esclusiva qualora lo richieda la «tutela dell’unità giuridica o
economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale».
ATTUALE STRUTTURA SSN
TRE LIVELLI
o CENTRALE – Ministero della salute e Organi tecnici
o REGIONALE- Assessorati e Direzioni generali Sanita’
o LOCALE- Aziende USL e le Aziende Ospedaliere (AO)
Aziende sanitarie gestite da Manager ( Direttore Generale) di nomina
regionale coadiuvato da Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo
Organizzazione strutture sanitarie
o Dipartimenti con responsabili nominati da DG
o Strutture complesse e Strutture semplici
Federalismo con garanzia prestazioni essenziali
Accreditamento e pagamento per prestazioni (DRG)