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LEZIONE 1

CORSO OSS
COS’È LA SALUTE?
Prima la salute era considerata come l’assenza di malattia, handicap

o disabilità. Con lo sviluppo delle conoscenze e modelli di pensiero

più complessi, oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce

la salute come: «Uno stato di completo benessere fisico, psichico e

sociale» La salute è considerata come un diritto dell’uomo e, col tem-

po, è passata dall’essere un problema individuale a uno collettivo.

Può essere definita come una risorsa per la vita quotidiana che con-

sente alle persone di condurre una vita produttiva a livello individua-

le, sociale ed economico condizionando lo sviluppo ed il benessere

delle società.

Art. 32 COSTITUZIONE ITALIANA

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’indivi-

duo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indi-

genti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento

sanitario se non per disposizione di legge.

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IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
Nasce con la legge 23 dicembre 1978, n. 833 con decorrenza

al 1° gennaio 1980

Attraverso il SSN viene data attuazione all’articolo 32 della Costitu-

zione sul diritto alla salute ponendosi come un sistema pubblico di

carattere universalistico che garantisce l’assistenza sanitaria a tutti i

cittadini, finanziato dallo Stato stesso attraverso la fiscalità generale

e le entrate dirette, attraverso ticket sanitari e le prestazioni a paga-

mento.

PREVENZIONE

Racchiude tutte quelle prassi sviluppate con il fine di prevenire la ma-

lattia ed evitarne, quindi, la comparsa.

CURA (DIAGNOSI E TERAPIA)

Laddove la malattia si manifestasse, la cura comprende tutte le azioni

svolte con il fine di eliminarla.

RIABILITAZIONE

Comprende tutte le pratiche messe in essere per consentire all’orga-

nismo di recuperare l’equilibrio compromesso dalla malattia

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L’EVOLUZIONE DELLE FIGURE DI SUPPORTO

DAL PORTANTINO ALL’OSS


Il Portantino svolgeva mansioni semplici e non in diretto contatto con

l’ammalato:

•Pulizia degli ambienti

•Trasporto materiali

•Prestazioni manuali

Tra il 1979 e il 1980 venne definita meglio la figura dell’Ausiliario e

inserita quella dell’Ausiliario Socio Sanitario con mansioni ampliate e

maggiormente definite. L’ASS aveva, infatti, il ruolo di assistere l’am-

malato nelle pratiche di pulizia individuale e dell’ambiente.

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L’Ausiliario Socio Sanitario Specializzato nasce come ulteriore fi-

gura assistenziale nel 1984 con mansioni specifiche quali:

•Attività alberghiera

•Pulizia della stanza

•Trasporto dei pazienti non deambulanti

•Collaborazione con personale infermieristico per il posizionamento

a letto dei pazienti e lo spostamento

•Partecipazione alla programmazione degli interventi

•Responsabilità nei compiti affidati dal Caposala o dall’Infermiere

Professionale

La figura dell‘Operatore Tecnico addetto all‘Assistenza (OTA) viene

definita con il D.M 1991. Le mansioni assegnate all’OTA prevedeva-

no sostanzialmente quelle dell’ASS Specializzato ed in più:

•lavaggio, asciugatura e preparazione del materiale da inviare alla

sterilizzazione e relativa conservazione;

•trasporto del materiale biologico e sanitario;

•rifacimento del letto non occupato e l’igiene dello spazio del pa-

ziente (comodino, letto, apparecchiature);

•preparazione dell’ambiente e dell’utente per il pasto e aiuto nell’as-

sunzione oltre che sistemazione dopo il pasto;

•cambio della biancheria e nelle operazioni fisiologiche;

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•comunicazione all’infermiere professionale di quanto sopravviene

durante il suo lavoro;

•partecipazione con l’équipe di lavoro, limitatamente ai propri com-

piti.

COSA CAMBIA DALL’OTA ALL’OSS


1994: D.M. 739 l’infermiere cambia completamente volto diventan-

do una professione intellettuale autonoma. Nasce la facoltà di scien-

ze infermieristiche e l’Ordine degli Infermieri.

C’è un’attenzione ai BISOGNI dell’individuo, non solo in termini me-

dico-sanitari ma sociali, facendosi spazio sempre più la definizione

complessa di salute come benessere fisico, psichico e sociale. Si inizia

a guardare la persona nel suo complesso, non solo nella patologia o

nell’handicap ma non le sue necessità, desideri, richieste e bisogni.

Sul territorio nazionale si diffondono sempre più gli enti del terzo

settore, impossibilitati ad erogare prestazioni sanitarie ma molto in

contatto con la domanda dei cittadini e delle famiglie in difficoltà.

LEGGE 328/2000
La legge quadro riforma l’assistenza sanitaria indirizzando gli enti

pubblici alla co-progettazione con il privato sociale in un sistema

integrato orientato alla qualità e alla valutazione delle attività.

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Stato, Regioni, Enti Locali si trovano a dover interagire con il terzo

settore (cooperative sociali, associazioni, ONLUS, enti di promozione

sociale, fondazioni, enti di patronato, enti religiosi) per strutturare un

sistema di prevenzione, cura e riabilitazione indirizzato al bisogno

individuale e sociale.

Il sistema integrato ha tra i propri scopi anche la promozione della

solidarietà sociale, la valorizzazione dell’iniziativa personale, dei nu-

clei familiari, delle forme di auto aiuto.

PRINCIPI E FINALITÀ
Assicurare a persone e famiglie un sistema integrato di interventi e

servizi sociali per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non

discriminazione, riduzione del disagio individuale e familiare deri-

vante da inadeguatezza del reddito condizioni di autonomia. Pro-

grammazione ed organizzazione competono ad Enti Locali, Regioni

e Stato secondo i principi di:

•Sussidiarietà (sostegno agli enti più piccoli)

•Cooperazione (integrazione tra obiettivi e diversi enti coinvolti)

•Efficacia, efficienza ed economicità (rapporto costi benefici, diverse

professionalità)

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PROGETTI INDIVIDUALI PER PERSONE DISABILI
SOSTEGNO DOMICILIARE PER PERSONE AN-
ZIANE SERVIZI ALLE FAMIGLIE
La legge riconosce il ruolo delle famiglie, sostiene e valorizza i com-

piti provvedendo:

•Assegno di cura ed altri interventi a sostegno della maternità e pa-

ternità;

•Interventi di sollievo per aiutare coloro che accudiscono familiari;

•Assistenza domiciliare e sussidi economici per chi accoglie disabili,

anziani e minori in affido (la legge prevede la chiusura degli orfano-

trofi);

•Prestiti ed agevolazioni fiscali per giovani coppie con figli, famiglie

con handicappati gravi.

PIANO NAZIONALE DEGLI INTERVENTI E DEI


SERVIZI SOCIALI 2001-2003
Gli interventi sociali devono garantire il miglioramento della qualità

della vita, pari opportunità e non discriminazione delle condizioni di

disabilità, di bisogno e di disagio individuale derivanti da difficoltà

economiche, sociali o fisiche.

In questa direzione:

CONFERENZA STATO REGIONI 22 FEBBRAIO 2001

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È INDIVIDUATA LA FIGURA DELL’OPERATORE
SOCIO SANITARIO
Svolge attività indirizzata a:

•soddisfare i bisogni primari della persona, nell’ambito delle proprie

aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario

•favorire il benessere e l’autonomia dell’utente.

L’ OPERATORE SOCIO SANITARIO SPECIALIZZA-


TO
Con l’Accordo Stato Regioni del 16 gennaio 2003 viene istituita que-

sta ulteriore figura di supporto che, oltre a tutti i compiti dell’OSS

svolge attività tecniche più complesse – SOTTO SUPERVISIONE – di

tipo igienico-sanitario, infermieristico, diagnostico e terapeutico tra

cui:

•somministrazione, per via naturale, della terapia prescritta, come

indicato dal responsabile dell‘assistenza infermieristica od ostetrica o

sotto la sua supervisione;

•la terapia intramuscolare e sottocutanea su specifica pianificazione

infermieristica, sempre sotto supervisione;

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•l‘attuazione e il mantenimento dell‘igiene della persona;

•la pulizia, disinfezione e sterilizzazione delle apparecchiature, delle

attrezzature sanitarie e dei dispositivi medici;

•la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti differenziati;

•il trasporto del materiale biologico ai fini diagnostici;

•la somministrazione dei pasti e delle diete…

L’inserimento degli OSS nelle organizzazioni socio sanitarie è da ve-

dersi come una importante opportunità, anche come ricaduta positi-

va per l’utente in quanto si tratta di un operatore qualificato in grado

di dare un valido contributo all’interno dell’equipe, dove i ruoli de-

vono essere ben definiti e rispettati.

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LE ATTIVITÀ DI COMETENZA DELL’OSS
•Assistenza diretta ed aiuto domestico alberghiero: assiste la perso-

na, in particolare non autosufficiente o allettata, nelle attività quo-

tidiane e di igiene personale; realizza attività semplici di supporto

diagnostico e terapeutico; collabora ad attività finalizzate al man-

tenimento delle capacità psico-fisiche residue, alla rieducazione,

riattivazione, recupero funzionale; realizza attività di animazione e

socializzazione di singoli e gruppi; coadiuva il personale sanitario e

sociale nell’assistenza al malato anche terminale e morente; aiuta la

gestione dell’utente nel suo ambito di vita; cura la pulizia e l’igiene

ambientale.

•Intervento igienico sanitario e di carattere sociale: osserva e colla-

bora alla rilevazione dei bisogni e delle condizioni di rischio-danno

dell’utente; collabora alla attuazione degli interventi assistenziali; va-

luta, per quanto di competenza, gli interventi più appropriati da pro-

porre; collabora alla attuazione di sistemi di verifica degli interventi;

riconosce ed utilizza linguaggi e sistemi di comunicazione/relazione

appropriati in relazione alle condizioni operative; mette in atto rela-

zioni-comunicazioni di aiuto con l’utente e la famiglia, per l’integra-

zione sociale ed il mantenimento e recupero della identità personale.

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•Supporto gestionale, organizzativo e formativo: utilizza strumenti in-

formativi di uso comune per la registrazione di quanto rilevato duran-

te il servizio; collabora alla verifica della qualità del servizio; concor-

re, rispetto agli operatori dello stesso profilo, alla realizzazione dei

tirocini ed alla loro valutazione; collabora alla definizione dei propri

bisogni di formazione e frequenta corsi di aggiornamento; collabora,

anche nei servizi assistenziali non di ricovero, alla realizzazione di

attività semplici.

Nei servizi sociali sono comprese tutte le attività ed i servizi finalizzati

ad aiutare le persone a superare le situazioni di bisogno e di difficol-

tà che si incontrano durante la vita.

ASS. RESIDENZIALE Case famiglia, Case di riposo

ASS. SEMIRESIDENZIALE Centri sociali anziani

ASS. DOMICILIARE Assistenza domiciliare, pasti a domicilio

ALTRO Banche del tempo, Università per la terza età, Accompagna-

mento, segretariato sociale I servizi socio-sanitari sono rivolti a per-

sone che hanno bisogno di aiuto per problemi di salute e per diffi-

coltà di natura sociale. Questi servizi devono essere erogati da più

persone con competenze mediche, infermieristiche, riabilitative ma

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anche sociali.

ASS. RESIDENZIALE Comunità alloggio, Centri di riabilitazione,

Residenze Sanitarie Assistenziali

ASS. SEMIRESIDENZIALE Centro diurno

ASS. DOMICILIARE L’assistenza domiciliare integrata

ALTRO I consultori familiari, telesoccorso

ALCUNI SERVIZI SOCIALI


Le case di riposo sono strutture con stanze ad uno o a due letti e

con un bagno ogni due persone, rivolti a persone anziane autosuffi-

cienti o parzialmente autosufficienti. Vi devono essere previste, oltre

al servizio ristorante, anche attività culturali e ricreative, il centro diur-

no, l’aiuto per l’igiene personale, il lavaggio biancheria e i servizi di

sanità di base di tipo ambulatoriale.

Le case famiglia sono normali abitazioni in cui operatori specializ-

zati coordinano le attività e la vita delle persone che ne fanno parte

e che collaborano nella gestione della casa.

Generalmente gli ospiti sono bambini ed adolescenti che non pos-

sono vivere con le loro famiglie (affido in corso, degrado, violenza,

devianza).

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Il Servizio di assistenza domiciliare offre prestazioni a domicilio

per aiutare le persone che vivono nella propria casa ma che non

sono completamente autosufficienti. Tra le attività previste rientrano

quelle di:

•aiuto nella cura personale e nella pulizia della casa;

•aiuto nelle pratiche burocratiche, nella spesa e preparazione pasti;

•attività di lavanderia, accompagnamento per visite mediche o altre

necessità;

•servizio di interpretariato per i cittadini non udenti.

Il segretariato sociale è un servizio gratuito che dà informazioni e

consulenza sui servizi sociali, assistenziali, educativi e sanitari, pub-

blici e privati, disponibili sul territorio per fare in modo che i cittadini

possano avere eguale accesso agli aiuti sociali e sanitari. Tra le in-

formazioni erogate dal segretariato sociale ci sono:

•lavoro e orientamento professionale;

•l’istruzione e i servizi scolastici (refezione, borse di studio, dopo-

scuola, ecc.);

•sicurezza sociale (assistenza, previdenza e sanità);

•servizi per il tempo libero (attività sportive, ricreative, culturali, va-

canze, ecc.)

•pratiche burocratiche

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ALCUNI SERVIZI SOCIO SANITARI
I Centri di riabilitazione sono strutture residenziali o diurne, specia-

lizzate nella riabilitazione e nell’aiuto a persone disabili non autono-

me (o poco autonome) di età adulta. Lo scopo è sostenere ed aiutare

la persona, la sua famiglia e di favorire l’integrazione sociale.

Nei centri di riabilitazione per ogni utente l’equipe multidisciplinare

struttura un Piano Terapeutico di Riabilitazione Individuale (PTRI) se-

condo i bisogni, le capacità e gli obiettivi da raggiungere.

I centri diurni (semiresidenziali) sono strutture aperte circa sei-otto

ore al giorno che offrono vari servizi di natura socio-assistenziale.

L’obiettivo dei centri diurni è aiutare le persone a mantenere la pro-

pria autonomia ed a vivere nella propria casa. Tra i diversi servizi dei

centri diurni si includono:

•prestazioni sanitarie di base e socio-asssistenziali;

•riabilitazione;

•incontri culturali e di socializzazione;

•assistenza nelle attività quotidiane: pasti, lavanderia, pulizia.

Le Residenze sanitarie assistenziali (RSA) sono strutture che ospi-

tano per un periodo temporaneo persone non autosufficienti, che

non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche

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cure mediche di più specialisti e di una complessa assistenza sanita-

ria. In particolare sono garantite:

•l’assistenza medica, infermieristica e riabilitativa;

•l’aiuto per lo svolgimento delle attività quotidiane;

•l’attività di animazione e socializzazione;

•le prestazioni alberghiere, di ristorante, di lavanderia, di pulizia.

Per l’accesso, è necessario avere riconosciuta la condizione di non

autosufficienza.

L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è rivolta alle persone non

autonome o che soffrono di varie malattie croniche, per aiutarle a

continuare a vivere autonomamente nella propria casa. Questo tipo

di Assistenza Domiciliare prevede una serie di attività sanitarie e so-

cio-assistenziali gestite dal medico di base, da medici specialisti, da

terapisti della riabilitazione, da infermieri e da assistenti sociali, ai

quali si affiancano operatori di supporto che aiutano nella igiene

personale e nella pulizia della casa.

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