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CORSO PER

OPERATORE SOCIO-SANITARIO
DGR n. 811 del 05/07/2022 SEDE DI PADOVA
VIA A.DA FORLI’ 64/A
PADOVA
OPERATORE SOCIO SANITARIO
1. La comunicazione: emittente, ricevente, canali, codici, messaggio, assiomi della
comunicazione, forme della comunicazione (verbale, paraverbale, non verbale),
capacità di ascolto, attenzione, stereotipi e pregiudizi e loro influenza sulla
comunicazione/relazione

Dr Barbara Bononi
• PSICO-PEDAGOGIA E SOCIOLOGIA
• (20 ore)
• CONTENUTI
• 1. La comunicazione: emittente, ricevente, canali, codici, messaggio, assiomi della comunicazione, forme
della comunicazione (verbale, paraverbale, non verbale), capacità di ascolto, attenzione, stereotipi e
pregiudizi e loro influenza sulla comunicazione/relazione
• 2. Stili comunicativi e tecniche che facilitano la comunicazione tra operatore e assistiti
• 3. La consapevolezza del proprio stile comunicativo, aspettative e motivazione al lavoro di cura
• 4. Il gruppo sociale, la famiglia, le reti sociali
• 5. Aspetti relativi alla violenza di genere
• 6. Aspetti relativi alla multiculturalità
• 7. Fondamenti di educazione degli adulti; aspetti attuativi del piano educativo
Comunicazione
• Comunicare è qualcosa di
molto maggiore rispetto
all’azione del parlare.
• Si comunica in modo continuo
durante tutta la giornata
• Anche il silenzio è
comunicazione
• Parlare non significa
comunicare
Comunicazione

Verbale,

Non Verbale

Para- Verbale
La comunicazione si compone di:

• Comunicazione • Parole pronunciate (7%)


VERBALE

• Comunicazione • Tono di voce, espressioni, pause


tra le parole (38%)
PARAVERBALE

• Atteggiamenti, postura, modo di


• Comunicazione NON camminare,
VERBALE silenzio,vicinanza/lontananza,
gesticolare (55%).
La comunicazione

Contenuto Relazione
• Corrisponde a ciò che viene • Quanto viene detto viene
detto. interpretato in base al contesto.
… inoltre
• “EMITTENTE”: fonte da cui viene trasmesso il messaggio;
• “MESSAGGIO”: contenuti che si vogliono comunicare;
• “CANALE”: è il modo con cui viene trasmesso il messaggio (voce, giornali,
radio, tv);
• “CODICE”: regole per esprimere il messaggio (lingua, grammatica,
significati, gergo tecnico …);
• “DESTINATARIO”: soggetto a cui il messaggio è rivolto;
• “FEEDBACK”: messaggio di ritorno, consente di comprendere se il al
destinatario. Permette di riprendere il dialogo; messaggio è arrivato
correttamente
Comunicazione
• Tocca tutti gli aspetti di vita: privata, pubblica, lavorativa, giudiziale,
commerciale, educativa, formativa, politica, religiosa, naturale, clinica

• Contesto interdisciplinare;
• È una condizione sottoposta al vaglio dell’evoluzione: chi non sa
comunicare muore;
• Fortissima funzione sociale;
• Necessario conoscere ambiente sociale di riferimento (modalità di
relazione);
La comunicazione in continuum
• La comunicazione è un importante strumento
di lavoro;
• attenzione alla comunicazione patologica,
tipica, ad esempio, della schizofrenia.
DISCOMUNICAZIONE

• La comunicazione non è disgiunta dalla discomunicazione:


Menzogne
Ironia/sarcasmo
Comunicazione seduttiva
Discomunicazione

• È fondamentale per dare senso alla comunicazione;


• Serve una grande capacità di lettura del contesto;
• I feedback dipendono dal contesto: a teatro si ride;
in coppia si litiga;
in commercio si acquista il prodotto;
in politica si vota;
Menzogna
• È un atto comunicativo VOLUTAMENTE
INGANNEVOLE che mira ad alterare il
comportamento dell’altra persona che non è
consapevole e non VUOLE essere ingannato;
Ironia & Sarcasmo
Ironia Sarcasmo
• Stravolgimento della situazione; • Si afferma il contrario di ciò che
• Divertente; si pensa;
• Anche la persona protagonista o • Volutamente pungente;
presa di mira ride; • Serve intonazione della voce;
• Sostiene una forma di cattiveria;
Comunicazione seduttiva

• Comunicazione che serve per convincere;


• Si usa a 360 gradi nell’ambito della vita quotidiana: per sembrare più bravi
rispetto ai concorrenti, per far innamorare, per educare i figli, per farsi
accettare dal gruppo, per affrontare i colloqui di lavoro, per gestire gli
incidenti stradali, per dire alla maestra che a casa la lezione si sapeva, la
usano gli avvocati e i pubblici ministeri, per convincere il giudice su chi ha
ragione oppure no, (…);
• Viene usata in ambito commerciale per le campagne pubblicitarie;
• Viene usata dalla politica per ottenere consensi;
• Viene usata dalle religioni per mantenere i fedeli e per convertire chi
appartiene ad altri credo;
Si può dire
• La comunicazione è un prodotto culturale;
• In qualità di prodotto culturale è sottoposta a continua evoluzione;

Sia la comunicazione
Sia la comunicazione non verbale
verbale
Importante
strumento di
lavoro
• L’Operatore Socio Sanitario
deve saper comunicare:
in modo chiaro con la
persona da accudire;
in modo chiaro con i
familiari che chiedono
informazioni;
in modo chiaro con i
colleghi, soprattutto
nel «Passaggio
Consegne»
Passaggio consegne
• L’aggiornamento (quindi la condivisione delle informazioni) delle
procedure è obbligatorio per legge;
• Ogni struttura con cui si collabora decide il modo con cui le procedure
vengono aggiornate;
schede
gestionale
moduli
registro
• L’aggiornamento deve essere fatto quotidianamente
Dati da comunicare:
• Gestione della sacca urine (quantità urine);
• Gestione dell’alvo (comunicazione dell’evacuazione e sullo
stato delle feci);
• Gestione dell’alimentazione (comunicazione circa la volontà di
alimentarsi, la quantità, il rifiuto di qualcosa di specifico);
• Gestione dell’idratazione (comunicazione circa l’adeguata
idratazione durante l’arco della giornata → diventa controllo
incrociato per le urine);
• Gestione delle azioni per l’alimentazione (chi ha imboccato il
paziente)
Sistemi di comunicazioni
• Si possono compilare con la scrittura standard: attenzione alla
chiarezza di come si scrive: tutti devono essere in grado di leggere;
• Si possono compilare con un sistema di simboli gestito dall’equipe. Il
vantaggio: velocità nella compilazione; svantaggio: assoluta certezza
di quello che si va a riportare;
• Sempre più spesso si lavora su tablet e computer, in modo che
l’aggiornamento della cartella del Paziente sia aggiornato in tempo
reale;
Comunicare guasti

• In qualsiasi struttura si possono verificare guasti alle


strumentazioni;
• I guasti vanno riportati in modo corretto e secondo
le linee guida della struttura;
• Non comunicare un guasto, per esempio, ai
campanelli potrebbe compromettere le azioni di
accudimento del Paziente → Responsabilità Penale;
Dati Problema Sorveglianza Cognitivo Esami Alimentazione Mobilitazione Eliminazione
Anagrafici Principale Interventi Orientamento Esito Difficoltà Diuresi
Autonomie Prescrizioni PEG
Contenzioni
Comunicare in modo
corretto
• Il passaggio delle consegne può diventare
un momento critico per la sicurezza del
paziente;
• Da quanto avete riportato le altre figure
professionali (Infermieri, Psicologo,
Fisioterapista, Medico) prendono decisioni
riguardo all’assistenza dei propri pazienti;
• La modalità di trasmissione delle consegne
condivise permettono maggiore velocità di
lettura e maggior tempo per pianificare
l’intervento;
La capacità di presa in
carico corretta dipende:

• Qualità delle informazioni (pertinenti e


non ripetitive);

• Contesto (luogo-ora-sorveglianza);

• Strumenti (scritti-orali-registrati o a
letto del paziente);

• Formazione (expertise);
La cattiva comunicazione
ricade sul Paziente
• Discontinuità e frammentarietà delle cure → rischio
querela;
• Danni ed eventi avversi per il paziente → rischio querela;
• Accertamenti clinici e diagnostico poco curati → rischio
querela;
• Ritardi nell’esecuzione di esami/accertamenti
(ripetizioni) → rischio querela;
• Errori di terapia → rischio querela;
• Trascrizione di risultati non corretti → rischio querela;
• Incremento complicanze → rischio querela;
• Prolungamento della degenza → rischio querela;
• Ridotta soddisfazione utente/familiare → rischio querela
• In alcune strutture Infermieri e OSS partecipano assieme al
trasferimento delle informazioni, ognuno per la sua professionalità;
• Durante la compilazione del passaggio consegne il reparto, il piano, la
struttura, rimangono in sorveglianza con un’altra figura (di solito OSS);
• Dovrebbero esserci dei sistemi concordati per la compilazione;
• Questo potrebbe essere un problema all’inizio: è richiesta
l’adeguamento a quanto già in essere e potrebbe cambiare da
struttura a struttura;
Capacità di ascolto
Nella Comunicazione la parte importante, che
permette il senso del Feedback è l’Ascolto

• In base ai contesti;
• In base all’età del Paziente;
• In base alla patologia del Paziente;
Non c’è Comunicazione se non c’è Ascolto
“La ragione per cui abbiamo due orecchie ed una sola bocca è che
dobbiamo ascoltare di più, parlare di meno.”

Zenone, filosofo greco

Non c’è Ascolto se non c’è Comunicazione


Ascolto attivo
• L'ascolto attivo è una condizione che ci permette di considerare
come la pensa l’altra persona, il punto di vista del nostro
interlocutore;
• L’obiettivo è quello di dare un contesto a quanto detto
corrisponde alla Relazione (slide 5);
• Riuscire a comprendere il significato delle parole oltre al
significato letterale;
• Si devono comprendere le motivazioni, i sentimenti che
accompagnano determinati comportamenti (e viceversa), le
aspettative dell’interlocutore;
• Non deve esserci nessun giudizio;
Comunicazione NON Verbale

• Se non si comprende cosa sottintende ci


possono essere diverse difficoltà nell’assistere il
Paziente;

• Anche il silenzio è comunicazione, il più


significativo;
• In questo contesto si deve dare massima attenzione alla
comunicazione non verbale;
Quante sono le emozioni?

Amore Collera

Gioia Tristezza

Sorpresa Paura

Shaver et al. 1987; “Emotion knowledge: Further exploration of a prototype approach. In “Journal of Personality and Social Psychology”, 52, pp. 1061-86.
Dilatazione della pupilla

Aumento del battito cardiaco

Aumento della frequenza respiratoria

Aumento della pressione sanguinea

Maggior afflusso di sangue verso i muscoli


Conoscere le
emozioni
• Ci permette di
comprendere la parte non
verbale in un contesto di
ascolto attivo;
• Ci permette di modulare la
risposta adeguata in un
contesto di accoglienza che
si attiva con l’ascolto attivo;
CORSO PER
OPERATORE SOCIO-SANITARIO
DGR n. 811 del 05/07/2022 SEDE DI PADOVA
VIA A.DA FORLI’ 64/A
PADOVA
OPERATORE SOCIO SANITARIO
2. Stili comunicativi e tecniche che facilitano la comunicazione tra operatore e assistiti

Dr Barbara Bononi
Imparare ad essere assertivi
Definizione di Assertività

• La parola Assertività deriva dal latino “Asserere”;

•ASSERIRE
• Corrisponde alla capacità di saper comunicare in modo chiaro ed
efficiente le proprie idee, il proprio disappunto, le proprie emozioni,
etc., senza denigrare, offendere o calpestare le idee, il pensiero, le
emozioni di altre persone.
Che cos’è
l’assertività
• È un modo di pensare;
• Che diventa uno stile di
relazione;
• Che diventa un modo di
porsi nei confronti di altre
persone;
… ma è una cosa innata o si diventa?

• È una caratteristica che può essere innata nella persona;


• È una caratteristica che può essere appresa;
• È una caratteristica che può essere migliorata;
A cosa serve?
• Serve per riequilibrare i rapporti
personali;
• Serve per riequilibrare i rapporti
lavorativi tra colleghi;
• Serve per riequilibrare i rapporti
lavorativi con i superiori;
• Serve per riequilibrare i rapporti con
i Clienti, Assistiti, Pazienti;
Giusto equilibrio tra le posizioni inadeguate
Assertività

Passività Aggressività
Stile Aggressivo
• Persona egocentrica;
• Ostile;
• Arrogante;
• Non sente ragioni, non ascolta gli altri;
• Esercita il controllo come stile di relazione;
• Domina la situazione;
• Non si pone il problema di sopraffare gli
altri;
• Calpesta le altre persone e i loro diritti;
• Si pone con (apparente) superiorità;
Stile passivo
• Persona che si pone in modo da essere
definita debole dalle altre persone;
• Sottomessa;
• Difficoltà nell’esprimere sé stessa;
• Indecisa;
• Teme il giudizio altrui;
• Non vuole esporsi;
• Subisce in silenzio le cattiverie delle altre
persone;
Stile assertivo
• La persona assertiva si pone
con consapevolezza di Sé;
• La persona assertiva ha
consapevolezza delle
proprie capacità;
• La persona assertiva sa farsi
rispettare senza imporsi;
• La persona assertiva sa
comunicare esattamente ciò
che pensa;
Step by step per
diventare
assertivi
Pari nelle relazioni umane
• L’assertività è uno stile di vita che si esprime (e si apprezza) principalmente nelle
modalità di relazione tra persone;
• Riuscire a rapportarsi in modo di uguaglianza tra persone è il primo passo per
assumere uno stile assertivo;
• La base di partenza è la condizione in cui non ci si pone in superiorità verso gli
altri;
• La persona assertiva dimostra quindi la propria correttezza e il grande senso di
lealtà, proprio dal modo in cui tratta gli altri, senza nessuna forma di pregiudizio.

• Condizione molto facile nel momento in cui si indossa


una divisa lavorativa.
• Rischio dell’OSS è di assume un ruolo che non proprio.
Saper agire nel proprio interesse
• Attraverso la propria autorealizzazione si può riscontrare uno stile
assertivo;
• Lo stile assertivo richiede tenacia, determinazione, capacità di
prendere decisioni, questo comporta la capacità trasversale del
Problem Solving;
• Raggiungimento dei propri obiettivi e conseguirli con successo, senza
calpestare le altre persone;
• Sa formulare in modo corretto l’aiuto ad altre persone;
• La persona assertiva sa stare in modo attivo in mezzo alla gente;
Difendersi in maniera autonoma
• Nel concetto di assumere lo stile assertivo è importante avere chiaro
il concetto che non si può dire sempre si, così come non si può dire
sempre no;
• La persona che sa assumere lo stile assertivo è la persona che
bilanciare i Si e i No al momento opportuno e necessario;
• Lo stile assertivo permetto di porre i giusti limiti;
• Sa reagire in maniera costruttiva alle critiche e sa difendersi con
destrezza in ogni situazione, riuscendo a farsi valere.
Esprimere le proprie
sensazioni con onestà e
sentendosi a proprio agio
• Lo stile assertivo permette alla persona di essere
spontanea e di non nascondere mai i propri reali
stati d’animo;
• La persona sarà in grado di dimostrare
chiaramente quello che prova e lo manifesta
apertamente;
• Essere assertivi vuol dire esprimere in maniera
palese le proprie emozioni, sentendosi a proprio
agio e senza vergognarsi, sempre ovviamente nel
pieno rispetto degli altri.
Esercitare i propri diritti

• Essere assertivi significa saper


esprimere le proprie opinioni e far
valere i propri diritti quando è
necessario;
• La persona assertiva reagirà
sempre in maniera costruttiva di
fronte alla violazione dei propri
diritti.
• Far valere i propri diritti significa garantire la possibilità
Non negare i che le altre persone possano esprimere e tutelare i
propri diritti;
diritti degli altri
• Perché lo stile assertivo venga soddisfatto è necessario
che non si offenda, non si critichi, non si intimidisca e
non si manipolino le altre persone;
Nella pratica …
• Per imparare ad essere asserviti si
deve comprendere come le persone si
relazionano nello spazio fra di loro

• Mettere la giusta distanza tra me e


l’interlocutore è già
comunicazione assertiva
Lo spazio fra le persone
• Osservando lo spazio che due, o
più persone, assumono si è in
grado di capire i rapporti esistenti

• Posizione sociale è più


indicata per
atteggiamento assertivo
1 Sincronizzazione
• Cogliere gli atteggiamenti non verbali
dell’interlocutore e adeguarsi al suo stato

• A volte è necessario
interrompere il flusso di parole,
altre volte si attende la pausa.
• Di fronte all’insistenza:
IN QUESTO MOMENTO NON
E’ POSSIBILE.
2 Aspetto fisico
• Di fondamentale importanza in quanto
è la prima impressione che si da, il
biglietto da visita
• La divisa va tenuta sempre bene in
ordine, comunica che ci tenete al ruolo,
che lo fate per appartenenza e non per
passare il tempo
3 Osservazione
• Guardare la situazione con
distacco
• Se vi sentite osservati è
perché in quel momento VOI
SIETE LE FIGURE DI
RIFERIMENTO.

• Non sentitevi in imbarazzo


• Non “montatevi” la testa
4 contatto oculare
• permette di tenere sotto controllo la situazione,
padronanza di sé stessi e della situazione.

• Evitare il contatto oculare potrebbe comunicare


all’interlocutore tendenza alla fuga e
all’evitamento;
5 mimica facciale
• Deve essere coerente
con il contenuto del
messaggio

• Coerente con il
contesto
6 Spazio sociale

• Esiste uno spazio


sociale che si deve
rispettare per
evitare di essere
invadenti e/o
inadeguatamente
lontani
7 Tono della voce
• Il tono della voce va modulato…

• Il tono della voce verso


il basso Indica
passività
• Il tono di voce
tendente all’alto indica
aggressività
8 gestualità

• le persone passive
usano poco la
gestualità mentre le
persone aggressive la
usano in maniera
eccessiva. Saper
modulare i gesti
arricchisce il dialogo.
Caratteristiche della persona
assertiva
Proattività

• Quando si parla di proattività si parla di


un concetto che pone l’essere umano
come fautore e responsabile della
propria vita;
• Significa essere consapevoli che il
nostro comportamento è una risultante
delle nostre decisioni, che non dipende
dalle condizioni in cui viviamo;
Responsabilità

• Il concetto di assertività si completa per la capacità di avere il senso di


responsabilità in merito alle proprie decisioni;
• Un atteggiamento responsabile si riconosce nella capacità di scegliere
il comportamento più adatto nelle diverse situazioni che si incontrano
quotidianamente;
Responsabilità

locus of control esterno locus of control interno


• Il locus of control esterno è tipico di • Il locus of control interno, invece,
coloro che attribuiscono sempre a caratterizza propriamente la
fattori esterni le cause dei propri personalità assertiva, che non
insuccessi o dei propri fallimenti. cerca alibi, scuse o giustificazioni,
Ogni volta che subentrano delle ma ritiene se stessa responsabile
difficoltà si incolpa il destino diretta della propria condizione e
avverso, la situazione sfavorevole, dei propri risultati.
oppure gli altri che non ci
capiscono e che non ci supportano
adeguatamente.
Fiducia
Verso se stessi Verso gli altri
• La fiducia in se stessi
corrisponde ad un buon livello • Avere fiducia verso gli altri,
di autostima. sottolinea un atteggiamento di
• Un’adeguata considerazione di preliminare apertura, libera da
come siamo è fondamentale pregiudizi negativi e credenze
per potersi dire assertivi; limitanti;
• Una bassa autostima comporta • può esserci d’aiuto per
la messa in atto di un interagire con maggior serenità
comportamento remissivo in ed efficacia in ogni contesto;
relazione agli altri; • (ascolto attivo).
• Un’autostima troppo elevata
porta invece a manifestare un
comportamento aggressivo.
Affermazione di sé
• La persona assertività sa esprimersi nella capacità di affermare la propria persona;
• La persona assertiva non prova preoccupazione per le opinioni degli altri;
• La persona assertiva ha sviluppato una modalità flessibile ma al tempo stesso stabile della
propria identità;
• I propri valori guidano la propria vita, ma non la incatenano, sa evolvere con i tempi;
Comprensione
• Attenzione alla “prima impressione” (doppia lama);
• Lo stile assertivo sa considerare un modello di comportamento
orientato alla comprensione, capace di dare senso alle ragioni di una
messo in atto di un determinato comportamento o atteggiamento;
• Perché l’altro dice queste cose, mostra questo atteggiamento o si
comporta in questo modo? Rispondere a questi interrogativi,
sospendendo inizialmente il giudizio, evitando di lasciarsi irretire da
preconcetti e pregiudizi, rappresenta un buon modo per cercare di
comprendere realmente i nostri interlocutori.
Prima impressione
• Una persona assertiva sa che non deve cadere nella trappola della
prima impressione;
• Non tutti sono assertivi;
• Se noi siamo assertivi, possiamo in qualche modo «anticipare» la
prima impressione ponendoci noi in modo assertivo con il nostro
interlocutore;
Oscar Wilde

«Non c’è mai una seconda


occasione per fare una buona
prima impressione»
Essere assertivi
• Significa leggere bene il contesto;
• Capire con quale chiave è utile
comunicare;
• Adeguarsi a quel contesto prima di
cadere nei pregiudizi;
• La prima impressione è un atto
velocissimo (alcuni secondi);
• Far cambiare idea è un processo
lentissimo;
CORSO PER
OPERATORE SOCIO-SANITARIO
DGR n. 811 del 05/07/2022 SEDE DI PADOVA
VIA A.DA FORLI’ 64/A
PADOVA
OPERATORE SOCIO SANITARIO
3. La consapevolezza del proprio stile comunicativo, aspettative e motivazione al lavoro
di cura

Dr Barbara Bononi
La comunicazione è una condizione:

Trasversale: Imprescindibile: Specifica:


attraversa sempre tutti gli comunichiamo anche importantissimo saper
aspetti della nostra vita; quando camminiamo in scegliere come comunicare;
silenzio;
Comunichiamo:
In ambito
A livello interpersonale lavorativo/aziendale
• Tutti i giorni; • In tutte le occasioni specifiche;
• Tutto il giorno; • Quando siamo fuori servizio ma
• Familiari; parliamo agli altri di cosa facciamo;
• Amici; • Quando siamo in ambito di
selezione e di colloquio;
• Colleghi;
• Quando siamo in riunioni;
• Persone che si incontrano;
• … anche quando facciamo
formazione …
• Saper comunicare, come visto fino ad
ora, garantisce un buon lavoro, ben
Comunicare per lavoro eseguito, buon rapporto con i colleghi,
con i superiori, con i pazienti;
• Per essere professionisti bisogna per
prima cosa collocarsi professionalmente
(come nelle slide precedenti);
Posizione dell’Operatore Socio Sanitaria
• In un lavoro altamente organizzato, come in ambito sanitario, devono
esistere livelli di autorità, esercitata dal Primario del Reparto, dal
Direttore di Dipartimento, dal Direttore Generale, Dall’Assessore della
Sanità Regionale, dal Ministro della Sanità;
• Se abbiamo questi livelli di alta dirigenza è evidente che esistano
livelli inferiori (subordinati) che, a loro volta, possono essere organi
operativi o organi di comando di unità organizzative;
• L’insieme di queste relazioni di autorità costituisce la gerarchia
aziendale o organigramma.
Dirigenza
Infermieristica
• Il Dirigente infermieristico si occuperà della
catena gerarchica infermieristica;
• Primo punto indiscutibile è che l’Operatore
Socio Sanitario è inserito nella catena
gerarchica infermieristica;
• Questo non fa dell’OSS un Infermiere e non
deve passare questa informazione che
diventerebbe mala-informazione o
disinformazione;
• Il Dirigente infermieristico dirige il lavoro
dell’OSS, ha potere di trasferimento, e ha
potere di mansione nei suoi confronti;
L’Operatore Socio Sanitario
NurseTimes - Giornale di informazione Sanitaria
• Il Decreto Lorenzin riconosce L’OSS nell’area socio sanitaria;
• La professione è riconosciuta autonoma;
• “Autonoma” vuol dire che non è gerarchicamente inferiore a quella
infermieristica o medica, ma che rientra in un’ottica di cooperazione in un
lavoro di equipe;
• L’infermiere è e resta responsabile dell’assistenza infermieristica in
generale, ha il potere di attribuire all’operatore compiti rientranti tra quelli
descritti nell’accordo del 22/02/2001;
• Potere gerarchico significa valutare l’operato del personale, di emettere un
“ordine di servizio”, ma anche potere disciplinare/sanzionatorio nel caso di
non rispetto di un ordine superiore o di illecito disciplinare.
I ruoli professionali (tutti)
• Sono definiti a monte, dal
Legislatore;
• Se un Operatore Socio Sanitario
svolge un lavoro non definito come
di sua pertinenza commette il reato
di abuso di esercizio;
• L’infermiere risponde del
comportamento dell’OSS, per cui è
opportuno che l’OSS segua quanto
attribuitogli. Non sono ordini.
Quando …
• Un Operatore Socio
Sanitario ha chiaro il
suo ruolo allora è
pronto per
comunicare la sua
professionalità;
Professionalità è un concetto che esprime
• Grado di competenza Si acquisisce, si
tecnica; apprende;
• Grado di competenza Di solito è in linea con
relazionale;
la personalità;
• Grado di competenza
trasversale; Abilità (skills) che si
possiedo;
Comunicazione dall’Azienda
all’interno
L’azienda comunica con sé stessa
• Più un’azienda è
strutturata, più ci sarà
comunicazione;
• Più ci sarà comunicazione,
più ci saranno fonti,
messaggi, destinatari,
canali, feedback, mancati
feedback;
Per questo motivo è utile conoscere l’organigramma
@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
• Il metodo più semplice per
comunicare è la posta elettronica
aziendale;
• Ogni dipendente all’interno
dell’Azienda ha un proprio
account che utilizza sia per
rispondere verso l’esterno, ma
anche e soprattutto verso i
Colleghi all’interno;
Prima regola
• L’account aziendale si usa solo a scopo professionale;
• Tutte le applicazioni, i sistemi di supporto aziendali, tutti i device in
dotazione sono destinati al solo uso aziendale;
• Corte di Strasburgo 12 gennaio 2016, dichiara che non c’è violazione
di privacy se il Datore di lavoro controlla email del Collaboratori;
Controllo account da
parte del Titolare
L’e-mail aziendale è uno strumento di lavoro fornito al dipendente
dal datore di lavoro;
Come tale può essere sottoposta a controlli da parte dell’Azienda;
Il controllo non deve avvenire ad insaputa del lavoratore;
La possibilità di controllo deve venire preventivamente comunicato
al lavoratore all’interno del contratto di lavoro o nella policy
aziendale, così come le natura delle verifiche;
I controlli da parte del datore sono attuabili anche per fondati
sospetti nei confronti di un dipendente infedele;
Il datore è tenuto a leggere solo le e-mail inviate e riguardanti
l’azienda;
Deve esserci inoltre una tracciabilità dei controlli, vale a dire un
registro di quante e quali e-mail, chi ne prende visione e per
quanto tempo;
Se il datore dovesse comprendere immediatamente della presenza
di un file personale del dipendente non può prenderne
conoscenza;
• La privacy è un aspetto fondamentale in azienda (ma anche nella vita
privata);
• I Collaboratori, OSS compresi, devono garantire la custodia adeguata
dei dati all’interno di un’azienda;
• Tale accortezza riguarda soprattutto i dati di terzi: Pazienti, Utenti,
Fornitori, Consulenti, Competitor, etc…
Regolamento europeo gestione privacy GDPR
• Sanzioni penali: reclusione da sei mesi fino a sei anni
• 1. Trattamento illecito di dati. “Salvo che il fatto costituisca più grave
reato, chiunque, al fine di trarre per sé o per altri profitto ovvero di
arrecare danno all’interessato, operando in violazione del Regolamento
arreca un danno all’interessato, è punito con la reclusione da sei mesi fino
a un anno e sei mesi. E nei casi più gravi fino a tre anni.
• 2. L’acquisizione fraudolenta di dati personali oggetto di trattamento su
larga scala è punita con la reclusione da uno a quattro anni.
• 3. Comunicazione e diffusione illecita di dati personali oggetto di
trattamento su larga scala è punita con la reclusione da uno a sei anni.
• 4. L’inosservanza dei provvedimenti del Garante è punita con la
reclusione da tre mesi a due anni.
Comunicazione dall’azienda con
l’esterno
Comunicare in azienda
All’interno dell’Azienda All’esterno dell’Azienda

• Verso le strutture e i • Enti istituzioni


dipartimenti dell’azienda • Territorio
• Verso i singoli collaboratori nei • Media
loro specifici ruoli • Fornitori
• I singoli collaboratori nei loro • Competitor
specifici ruoli verso l’azienda • Clienti
• I singoli collaboratori nei loro • Consulenti
specifici ruoli tra loro • …altro
Enti Istituzioni
• Ente pubblico
• Ente territoriale
• Ente locale
• Ente bilaterale
• Ha personalità giuridica
• Corrisponde ad una realtà meno
fisica rispetto un Ente, è una
sommatoria di funzionamenti
sociali che garantiscono la messa in
atto delle norme e il funzionamento
della società.
• Per media si intendono i mezzi di comunicazione di massa;
• Si è passati dalla condivisione orale delle notizie, alla carta stampata, all’universo
comunicativo e al cyber spazio;
Media

• Social
• Advertising
• Servizi stampa – giornalismo
• Eventi beneficienza
fondazioni di ricerca
sportivi
LOGO:
• Abbreviazione di Logotipo
• Corrisponde ad un “riassunto” tra il nome
dell’Azienda e la rappresentazione grafica che
contraddistingue quell’azienda;
• E’ la rappresentazione grafica del prodotto:
• Il logo è presente nelle divise del personale;
• L’azienda può dare del materiale con il logo:
auto, pulmini, borse per il cambio, etc,
• Anche la scelta dei colori delle divise può
passare come immagine coordinata
dell’azienda;
• In alcuni casi anche i DPI (dispositivi protezione
individuale) può essere sottoposto alla fase di
personalizzazione aziendale;
Eventi

• Corrispondono spesso alle sponsorizzazioni per eventi


sportivi, culturali, manifestazioni di interesse popolare;
• Esistono inoltre specifici eventi che l’Azienda può
attivare per comunicare nel territorio, creando una
modalità di messaggio persuasiva;
• Eventi interni: borsa di studio per i figli dei
collaboratori
• Eventi esterni: donazioni, fondazioni, beneficienza,
Enti Locali
La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città
metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città
metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri
e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.

Art. 114 dellaCostituzione (dopo la riforma del 2001)


Il motivo
per cui
abbiamo
visto
questi
aspetti
L’Abito FA il Monaco
• La modalità con cui ci si presenta al
paziente e ai famigliari rappresenta
l’Operatore ma anche l’Azienda;
• Presentarsi con la divisa senza aver
compreso il perché delle scelte a monte ci
rende passivi;
• Indossare la divisa lavorativa con orgoglio,
sentendosi parte di quel lavoro e di quella
realtà ci rende consapevoli e quindi
assertivi;
• Indossare la divisa lavorativa con
atteggiamento da bullo ci rende aggressivi;
• Ricordarsi lezione sulla prima impressione;
Inoltre …
• Anche se conoscete personalmente il
Paziente o l’Utente, si deve
necessariamente dividere i due ambienti;
• Non si racconta fuori dal luogo di lavoro gli
aspetti personali del Paziente, dell’Utente
(ricordarsi che si rischia il penale);
• Si sconsiglia, nel caso si conosca il Paziente
o l’Utente, la presa in carico diretta,
sarebbe meglio, se possibile, che fosse un
Collega a prendersi cura di Lui o di Lei;
Con più di 30 dialetti e
lingue, parlare l’italiano
diventa necessario;
Essere consapevoli della
propria parlata e
pronuncia aiuta,
soprattutto con Pazienti
o Utenti anziani;
Il nonno …
• Può avere difficoltà uditive;
• Se è necessario tenere la voce
alta bisogna parlare lentamente;
• Può spaventarsi facilmente
Se il tono di voce non è
adeguato;
Le persone in sedia a rotelle
Necessario avere chiaro quale sia la modalità di occupare lo
spazio in modo corretto;
Evitare di imporsi sul Paziente;
Garantire il piano visivo
Imparare a:
• Riconoscere i propri punti di
forza;
• Riconoscere i propri punti di
debolezza;
• Mettersi in discussione per
migliorare;
• Accettare le critiche costruttive;
• Accettare i consigli dei Colleghi
con più esperienza;
Comprendere le scelte aziendali
• L’azienda per cui lavorate potrebbe avere un piano comunicativo che
sarete chiamati ad osservare;
• Nulla è lasciato al caso;
• Il Collaboratore che non integra i modelli comunicativi dell’Azienda
potrebbe essere allontanato in quanto potrebbe creare un danno di
immagine;
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4. Il gruppo sociale, la famiglia, le reti sociali

Dr Barbara Bononi
Che cos’è il gruppo
• Il gruppo sociale, è un’entità che
interagisce in modo interdipendente:
soddisfazioni dei bisogni dei membri del
gruppo, affidamento reciproco;
• I gruppi si contraddistinguono dalla
consapevolezza dell’appartenenza in
esso;
• La comunicazione ha una funzione
centrale nella formazione e nel
funzionamento di un gruppo sociale e
successivamente nel funzionamento tra
diversi gruppi sociali;
Condizione biologica
• La genesi del concetto di gruppo va
ricercata nei processi evolutivi dell’essere
umano;
• L’essere umano è specie specifico per la
vita in modalità gruppale;

• Il gruppo prevede un sistema di


funzionamento: interazione!
• Quindi esistono più persone all’interno di
un gruppo, che devono interagire fra loro:
valori, credenze, norme, pratiche
Nel gruppo
• Emergono i ruoli;
• Questo comporta una struttura gerarchica;
• Tutto questo per funzionare ha necessità di avere una
struttura di riferimento;

Gruppo Sociale
Quindi
• Struttura organizzativa: emersione dei ruoli e
competenze per far funzionare per far funzionare il
gruppo;
• Struttura gerarchica: emersione della leadership;
• Struttura normativa: emersione delle regole e della
condivisione di norme accettate dentro quel gruppo;

CULTURA
Nel gruppo
Interazione Sociale Cultura
• Dallo scambio continuo • Se le relazioni aumentano,
le relazioni aumentano; aumentano gli scambi di
• Gli scambi di pensiero pensiero;
influenzano le relazioni • Le relazioni sociali nuove
sociali; propongono nuove forme di
cultura;
Influenza sociale
• È un dispositivo universale: la sola
presenza di un’altra persona influenza le
azioni del singolo;
• È una condizione capace di dirigere in
modo reciproco il sistema degli
atteggiamenti
• Si può distinguere tra influenza sociale
informativa e influenza sociale
normativa;
Influenza sociale ha funzioni

Una informativa
Una normativa
Influenza sociale
informativa
• Corrisponde ad accettare
un’informazione
proveniente da un’altra
persona come vera,
corrisponde ad un confronto
interno e diretto fra
componenti dello stesso
gruppo.
Influenza sociale normativa

• Corrisponde al confronto
dell’individuo verso le
norme e gli standard in
essere all’interno del
gruppo;
Nel gruppo

• Nella costituzione del gruppo si assiste all’emersione dei ruoli


dei vari componenti;
• Ogni ruolo può avere una caratteristica di potere rispetto ad
un altro;
• Tutto ciò si manifesta nella comunicazione, sia verbale sia non
verbale;
• In questa situazione si definisce “potere” non tanto una
posizione di dominanza, ma una condizione asimmetrica (in
ambiti specifici) in cui A, sia in grado di influenzare la condotta
di B;
Comunicazione persuasiva
• Ha lo scopo di modificare i concetti che sono caratteristici di una data cultura e
quindi del gruppo che l’ha generata;
• Con la comunicazione persuasiva si mira a cambiare credenze, valori,
atteggiamenti, etc.;
• Fondamentale per garantire l’identità del gruppo, la sua evoluzione e il contrasto
alle devianze e la perdita dei suoi componenti;
Perché sia corretta …

• Deve avvenire in condizione di libertà, di scelta


per i componenti del Gruppo;
• Quindi sono necessarie più opzioni tra cui
scegliere;
• Laddove non esistesse libertà di scelta, ma
imposizione si assisterebbe alla creazione di
devianze atte a minare l’esistenza del Gruppo;
In particolare
• Si mira a cambiare gli atteggiamenti, intesi in senso evolutivo;
• Si intendono condizioni capaci di orientare i comportamenti futuri;
• Gli atteggiamento possono essere definiti come azioni apprese
dall’esperienza che restano stabili nel tempo;
Comunicazione
persuasiva avviene: (1)

• Giudizio sociale: cambiamento degli


atteggiamenti è mediato dai processi di
giudizi del gruppo;
• Aspettativa atteggiamento: in questo
caso l’atteggiamento dipende da:
Desiderabilità di messa in atto di
quell’atteggiamento;
Forza, cioè la credenza che
quell’atteggiamento possegga
quella caratteristica desiderata;
• Azione ragionata: per modificare il comportamento
occorre cambiare la sua intenzione;
Comunicazione • Probabilità di elaborazione: in cui si considera
l’esistenza di un continuum tra un messaggio persuasivo
persuasiva avviene: (2) massimamente impegnante e un messaggio in cui non si
richiede impegno. Il primo: percorso centrale quando la
probabilità di comunicazione persuasiva è elevata e vi è
forte interesse. Il secondo: percorso periferico quando si
ha basso interesse e quindi bassa capacità persuasiva.
Comunicazione persuasiva nei Gruppi
• In un gruppo la comunicazione persuasiva avviene fondamentalmente
grazie a queste componenti del messaggio:

FONTE
MESSAGGIO
DESTINATARIO
Credibilità
• Credibilità della fonte: competenza e fiducia elementi
costituiti da livello di istruzione, posizione sociale,
esperienza, integrità etica,onestà intellettuale, sincerità.
• Distorsione conoscenza: • Distorsione della
si mette in discussione trasmissione: la fonte
attendibilità della Fonte non ha volontà di fornire
per “mancanza di una versione corretta,
competenza”. ma viziata da altri
interessi, “mancanza di
fiducia”
In alcune occasioni si gioca sulla simpatia della Fonte:
maggiore è la simpatia maggiore è l’efficacia persuasiva;
Messaggio
• È l’elemento centrale della
comunicazione, è pensato per far
cambiare idea al destinatario;
• Si articola secondo:
La struttura
Lo stile
La strategia della sequenza di
esposizione
Struttura del messaggio
• Si considera per prima cosa
l’ordine degli argomenti;
• Se l’ordine è sviluppato in
crescendo in termini di
importanza, ottiene maggior
successo rispetto alla
presentazione di tipo decrescente.
• Esporre conclusioni e
raccomandazioni aumentano il
valore persuasivo;
Stile del messaggio

• Argomentazione unilaterale: argomenti a favore di una sola posizione;


• Argomentazione bilaterale: argomenti a confronto;
• Va inoltre tenuta in considerazione la discrepanza: maggiore è la discrepanza
tra fonte e destinatario maggiore sarà insuccesso;
• Appelli alla paura: tecnica molto usata, ma molto rischiosa, risulta inefficace
se troppo allarmistico, inoltre si genera assuefazione e si perde la credibilità;
Destinatario

target
• È il della fonte che tenta di
modificare le sue convinzioni attraverso il
messaggio;
• Per arrivare a ciò è necessario considerare
l’influenzabilità, ossi la resistenza a cambiare;
• Sarà necessario considerare l’autostima, i dati
di studio ci suggeriscono che deve essere
valutata in relazione ad altri “tratti”;
• Tra questi l’esposizione nel gruppo;
Ne deriva
• La comunicazione è il collante delle realtà di gruppo;
• Favorisce la coesione, il rinnovamento, abbassamento della
tensione,;
• Consolida lo scambio corretto delle informazioni, opinioni e
mantiene il gruppo ancorato tra tradizione ed evoluzione;
Gruppi
• Famiglia
• Scuola
• Amici
• Sport
• Società in generale
• Movimenti
religiosi
Lavoro
Il concetto di gruppo e
l’emersione dei ruoli
Il Gruppo:

• In generale per considerare un insieme di


persone come un gruppo sono
innanzitutto necessarie queste premesse
di base:
• interdipendenza tra gli individui;
• perseguimento di uno stesso obiettivo;
• bisogno di appartenenza.
Un gruppo: insieme di persone che
interagiscono fra loro
Interazione volontaria Interazione casuale

• Ha uno scopo; • Non ha uno scopo;


• Ha un obiettivo prefissato; • Non ha obiettivo
• Comportamenti attesi; prefissato;
• Comportamenti rifiutati;
In un gruppo
Ruolo Status
• È l’insieme dei • È la condizione derivante
comportamenti attesi che dal ruolo;
una determinata posizione • Insieme di diritti e doveri;
sociale richiede;
• In alcune società lo status
• Il ruolo è la parte che il si riceve per nascita:
gruppo di appartenenza ci aristocrazia, ceto sociale,
chiede; casta;
• I ruoli possono essere • In altre società l’individuo
diversi nello stesso tempo: «contratta» con gli altri
esempio figlio-genitore; componenti
Costituzione di un Gruppo

• L’essere umano è
biologicamente
sociale;
Costituzione di un Gruppo

Gruppo Primario Gruppo Secondario

• Indispensabile per la • Volontà di


sopravvivenza partecipazione ad una
(biologicamente organizzazione;
parlando);
• Di questa condizione
• Fa parte di questa fanno parte: il Gruppo
condizione il Gruppo Lavoro, Sport, Affiliazioni
Famiglia; in generale;
L’identità del Gruppo

• Dallo scambio e dalle relazioni che avvengono tra le varie identità


individuali si va formando nel tempo ciò che definiamo l’identità del
Gruppo nella quale i vari componenti si riconoscono;
• Il Gruppo, come anche la sua identità, non è semplicemente la
somma delle varie persone che lo compongono, ma è il risultato
dell’interazione delle parti che ognuno mette in gioco per realizzare le
finalità dell’incontro, oppure per ostacolarle.;
Il Gruppo comporta
Vantaggi
• Potenziamento abilità
interpersonali; Svantaggi
• Reciproco sostegno emotivo;
• Sviluppare nuovi modi di • Dispersione di tempo ed energie;
relazionarsi e comunicare; • Dispersione di idee Perdita dell’obiettivo
• Sviluppo di nuove idee e soluzioni; da raggiungere;
• Arricchimento del proprio bagaglio • Ostilità distruttiva
culturale
Dinamiche nei Gruppi
• Costituzione del Gruppo;
• Emersione dei Ruoli;
• Crescita rafforzamento: affinamento delle
competenze, aumento della sicurezza, ricerca di
soddisfazione con la propria autonomia;
• Differenziazione e Comunione;
• Decisioni: comportano scelte ed esclusioni, possibili
conflitti;
• Azione: come conseguenza delle decisioni, come
confronto con la realtà;
• Specchio: inteso come risposta dalla realtà
comporta il rischio dell’autocompiacimento o
dell’autocritica;
• Difese: condizione che il Gruppo mette in atto per
evitare il cambiamento;
Emersione dei Ruoli
• Fin dalla nascita del gruppo si possono identificare dei ruoli che si
manterranno più o meno stabili nel corso della vita del gruppo;
• Il primo di questi ruoli è quello del Leader;
• Il Leader emerge da solo;
• Il Leader è sempre presente nel Gruppo, anche quando non detiene
potere e/o autorità;
Contro Leader
• All’opposto del Leader troviamo il ruolo
del Contro-Leader, che lo contrasta e il cui
scopo è quello di prenderne il posto;
• Nei gruppi di grandi dimensioni può
accadere che egli formi un sotto-gruppo di
gregari che lo seguono e lo sostengono;
• L’eventuale eliminazione del contro-leader,
o l’allontanamento, è inutile perché ci sarà
quasi certamente qualcuno che ne
prenderà il posto
• Intorno a queste due
figure cardine troviamo tre
categorie di ruoli che
investono i restanti
componenti del gruppi:
• i ruoli divergenti;
• i ruoli convergenti;
• i ruoli operativi
• I ruoli divergenti sono quelli che enfatizzano la
diversità, il dissenso possono manifestarsi con:
• L’aggressività attraverso attacchi diretti,
insoddisfazione, ironia;
• L’opposizione come l’ostilità, l’avversione, il
restare contrario;
I Ruoli • L’esibizionismo con il monopolio degli interventi, il
Divergenti richiamo dell’attenzione e l’auto-riferimento;
• La superiorità attraverso il disinteresse, il distacco,
il sarcasmo e la distrazione;
• La dipendenza con la ricerca di appoggio, la
passività e la sfiducia in sé stessi;
• La dominazione attraverso il comportamento
autoritario, la presa di potere decisionale.
• I ruoli convergenti promuovono la coesione, si
manifestano con:
• L’incoraggiamento tramite le espressioni di
sostegno, la solidarietà e l’adesione alle
proposte animative;
I Ruoli • L’armonizzazione delle differenze
sdrammatizzando e spersonalizzando i
Convergenti conflitti;
• La ricerca dell’accordo cioè la ricerca continua
del dialogo e della negoziazione;
• La facilitazione della comunicazione
stimolando i silenziosi e canalizzando i
loquaci;
• I ruoli operativi utili alla soluzione del
compito si esprimono con:
• La stimolazione del gruppo attraverso la
proposta di nuove idee e i suggerimenti
concreti;
I Ruoli • L’informazione con la richiesta di
Operativi chiarimenti o la produzione di materiale
chiarificatore;
• La richiesta di opinioni, cioè l’ascolto e
l’interesse per tutte le posizioni;
• L’organizzazione pratica delle attività di
animazione.
• Chi non emerge come Leader o come
Contro-Leader, può trovare la sua
dimensione nel ruolo del Gregario;
• I Gregari all’interno di un Gruppo sono
fondamentali, in quanto sono le
Gregario «componenti» che permettono al
Gruppo di funzionare;
• Sono persone in grado di seguire le
indicazioni, non mettono in discussione
l’ordine stabilito, si fidano del loro
Leader e del loro «Capo»;
• Corrisponde ad un ruolo che non rientra
pienamente nel Gruppo, ma che allo
stesso non può essere considerato al di
fuori;
• Individualista: si distingue per
originalità, forte spirito di adattamento e
Individualista di indipendenza, forte intelligenza,
sopporta bene la solitudine;
• Non sopporta il pensiero condiviso, non
vuole imporsi, la sua esistenza non
dipende dal Gruppo;
• Oggi i «gregari» si mostrano disinvolti e
si comportano in modo più strategico.
• Sono meno disposti a fare
semplicemente quel che viene chiesto
loro e a tenere per sé le proprie opinioni.
Cambiamenti • È un fenomeno recente, ma si prevede
un'importante ridistribuzione
dell'influenza e del controllo a favore dei
livelli più bassi.
• «I capi che ignorano o non prendono sul
serio i propri collaboratori, si espongono
per il futuro a grandi pericoli».
2008 Barbara Kellerman
Il Gruppo ha una cultura organizzativa che si esprime:

• Oggetti fisici: abbigliamento, arredo, struttura fisica


di uffici e spazi, costruzioni e decorazioni, oggetti che
acquisiscono un forte valore simbolico (es. status
symbol);
• Espressioni verbali: aneddoti, espressioni gergali e
linguaggio tecnico, storie, mitologie, metafore;
• Manifestazioni comportamentali: tradizioni ed
usanze, cerimonie e rituali, forme di sanzione o
ricompense, schemi di comunicazione.
La famiglia – gruppo sociale
Introduzione
Famiglia
• Come gruppo sociale è il più
antico;
• È stato necessario negli anni e
nelle ere costituirlo come
gruppo fondante delle società;
• Esistono diversi concetti di
famiglia;
• Famiglia come espressione
sociale e come espressione
religiosa;
Caratteristiche
• Persone legate tra loro come parenti;
• Lungo periodo di convivenza;
• Gli adulti si rendono responsabili dei più piccoli;
• Economicamente interdipendenti;

La famiglia è un gruppo relativamente stabile di individui legati tra


loro da un’ascendenza comune, dal matrimonio o dall’adozione, che
convivono formando un’unità economica e i cui membri adulti assumono
la responsabilità dei più piccoli.
Quante famiglie:

Famiglia di orientamento Famiglia di procreazione


• Famiglia in cui si è nati • Famiglia che si viene a costituire

Ogni società pratica iniziazione con il


matrimonio (unione sessualmente
approvata), che può avere diverse regole,
diverse modalità. È il rito di passaggio per
formare una nuova famiglia.
Evoluzione del concetto famiglia

• Ad oggi la più antica


testimonianza di famiglia
corrisponde alla Famiglia di
Eulau 4.600 anni fa (neolitico);
La funzione della famiglia

• Funzione sociale atta a regolare i rapporti tra individui, distribuendo


diritti e doveri sociali;
• Evoluzionisticamente parlando garantisce la cura e l’evoluzione della
specie;
Concetti ed evoluzioni familiari
• Engels diceva che il matrimonio rappresenta una lotta di classe in cui
posizione sociale, benessere, ricchezza, sono acquisti attraverso la miseria
dell’altro (in questo caso della donna);
• Per Collins il matrimonio permette agli uomini di rivendicare diritti sessuali
sulle donne;
• Nell’antica Roma il matrimonio sarebbe un contratto che impone il rispetto
di tale pretesa, infatti la moglie era proprietà del marito;
• Nel medioevo il matrimonio permetteva il controllo politico le donne erano
più sfruttate date in sposa per continuità di regni e alleanze;
• La donna a fini a poco tempo fa non aveva capacità giuridica o diritto al
voto;
• 1975 in Italia il nuovo diritto di famiglia pone le basi per la parità dei sessi
all’interno della famiglia;
Diverse società diversi modelli
• Ogni società, ogni cultura pensa che il proprio modello di famiglia sia
quello corretto, al di la di variazioni più o meno legate alle tradizioni:
• Divieto di incesto: nessun individuo può accoppiarsi con un membro
della propria famiglia;
• Nei paesi occidentali è possibile avere un solo coniuge;
• Fino a poco tempo fa era proibito avere esperienze sessuali al di fuori
del matrimonio;
• La diversità di età deve rispettare i canoni che riconoscono la capacità
di autodeterminazione della persona;
Tipologie 4 famiglie
• Coniugale composta dal/i genitori e • Consanguinea, sinonimo di famiglia
dal/i proprio/loro figli estesa, composta dai genitori, dalle
• Monogama, quando vi sono solo due loro famiglie di origine e dai loro
genitori (cultura occidentale) discendenti
• Poliginica, quando non vi è una • Monogenitoriale, composta da un
distinzione tra la genitrice naturale e
le altre donne appartenenti al proprio solo genitore e dai suoi figli,
gruppo parentale e un solo padre generati o adottati.
• Poliandrica, quando non vi è una • Omogenitoriale, composta da due
distinzione tra il genitore naturale e genitori del medesimo sesso e dai
gli altri uomini appartenenti al gruppo
parentale e una sola madre loro figli, generati o adottati
• Poliginandrica, o del matrimonio di
gruppo, quando vi sono più madri e
padri conviventi
Cambiamenti

• Possibilità di separarsi e
divorziare;
• Possibilità di risposarsi;
• Allargamento delle famiglie;
• Acquisizione di nuovi diritti e
nuovi doveri;
• Genitori single;
• Genitori omosessuali;
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OPERATORE SOCIO SANITARIO
5. Aspetti relativi alla violenza di genere

Dr Barbara Bononi
Articolo 3 della Costituzione Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali. E` compito della
Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione
politica, economica e sociale del Paese.
Per affrontare questa lezione:

Nessun pregiudizio;
Nessuna offesa;
Genere
• Il concetto introdotto negli anni 1960;
• Dai medici statunitensi R. Stoller e J. Money del Johns Hopkins Hospital di
Baltimora per distinguere l’orientamento psicosessuale (gender) di una persona
dal suo sesso anatomico (sex);

• CIS-gender: identificazione con il proprio sesso biologico;


• FLUID-gender: non c'è identificazione vera e propria, cambia;
• TRANS-gender: identità di genere diversa dal sesso biologico;
Il Genere
• Con il termine Genere si parla
dell’appartenenza al sesso
femminile o al sesso maschile;
• Non si considera la differenza
biologica (femmine e maschi),
ma il concetto che racchiude le
modalità di comportamento, i
riferimenti culturali, la natura
sociale;
• Ci si può sentire del proprio
sesso o del sesso opposto,
ma essere comunque attratti
dal sesso opposto;
• Si può apprezzare
cerebralmente il proprio
sesso o quello opposto;
• Si può provare
affetto/amore verso lo
stesso sesso o sesso
opposto;
• Il fatto di essere di essere di
sesso maschile o femminile
è un dato biologico, si può
provare attrazione verso lo
stesso sesso o quello
opposto;
Tanti modi di essere (…)sessuale
• Eterosessuale; Attratto dal sesso opposto;
• Omosessuale; Attratto dallo stesso sesso;
• Bisessuale; Attratto da entrambi i sessi;
• Pansessuale; Attratto dalla persona indipendentemente dal sesso;
• Sapiosessuale; Attratto dall’intelligenza (stimola il sesso e l’amore);
• Demiosessuale; Attratto sessualmente dall’altro solo se c’è corrispettivo emotivo;
• Metrosessuale;
Eterosessuale che consuma prodotti tipicamente legati
all’immagine femminile;
• Assesuale; NON prova attrazione sessuale verso altre persone;
Violenza di genere

• Si parla di
violenza di
genere ogni volta
che il motivo che
scatena la
violenza è
l’appartenenza
ad un genere;
La violenza di genere è sempre esistita
• La violenza è trasversale;
• Uomini che aggrediscono donne;
• Donne che aggrediscono uomini; Numero incerto, poche
• Donne che aggrediscono donne; denunce. Dark Number
• Uomini che aggrediscono uomini;
• Statisticamente sono le donne ad
essere la parte debole;
Nell’ambito del lavoro:
• Le donne vengono pagate di meno
rispetto ai colleghi di sesso maschile;
• Ai colloqui di lavoro chiedono se si
hanno figli, se si è sposati, conviventi,
sono domande vietate (art. 27
del Codice delle Pari Opportunità);
• Orientamento politico, religioso, la
nazionalità;
• Indicazioni su come vestirsi
(ovviamente dove non sia prevista
una divisa lavorativa);
• La violenza tra donne può essere considerata violenza di
genere poiché spesso avviene per gelosie e competizioni
che si vengono a creare;
Tra donne • Illazioni;
• Pettegolezzi;
• Critiche sui capelli, amanti, figli, condizioni economiche;
In ambito
lavorativo
• Le critiche possono essere
costruttive solo se riguardano le
abilità lavorative;
• Se si fa critica sulle abilità
lavorative facendo in modo che
appaia il genere di appartenenza
si sta facendo sessismo;
• Il sessismo è una discriminazione
e come tale trova sanzionamenti
disciplinari;
Misoginia Misandria
• Odio per le donne • Odio per gli uomini
Violenza di genere al
contrario
• Pretendere un privilegio poiché si
appartiene ad un genere;
• Fare leva al genere di
appartenenza per sfruttare la
situazione;
• Nascondere la propria incapacità
professionale accusando di
essere vittime di discriminazione
di genere;
• Violenza fisica più rara;
Le donne violente • La violenza la esprimono su altri piani:
vs gli uomini discredito, manipolazione sui figli,
possibili ricatti sessuali, stalking;
• Si possono incontrare discriminazioni legati all’orientamento
sessuale, quindi del concetto di genere che abbiamo visto
Nella condizione all’inizio;
di violenza di • Si licenziano persone per il proprio orientamento sessuale;
genere: • Si istiga al suicidio ragazzi giovani per le loro preferenze sessuali;
• Si aggrediscono per strada persone per le loro preferenze
sessuali;
Tipi di violenze di
genere meno
conosciute
• Mutilazioni organi
genitali;
• Induzione al
matrimonio;
• Omicidio di identità;
Pratiche di mutilazione degli organi genitali
femminili - 583-bis
• Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una
mutilazione degli organi genitali femminili è punito con la reclusione
da quattro a dodici anni. Ai fini del presente articolo, si intendono
come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la
clitoridectomia, l'escissione e l'infibulazione e qualsiasi altra pratica
che cagioni effetti dello stesso tipo.
• Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, provoca, al fine di
menomare le funzioni sessuali, lesioni agli organi genitali femminili
diverse da quelle indicate al primo comma, da cui derivi una malattia
nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre a sette anni.
La pena è diminuita fino a due terzi se la lesione è di lieve entità.
• Se viene commesso da un genitore o da un tutore del Minore:
• 1) la decadenza dall'esercizio della responsabilità genitoriale;
• 2) l'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla
curatela e all'amministrazione di sostegno;
• Queste indicazioni vengono attuate anche quando il fatto è commesso
all'estero da cittadino italiano o da straniero residente in Italia;
Per un operatore socio sanitario
• Si possono incontrare queste situazioni nei reparti di ostetricia e ginecologia;
• Alcune persone che hanno subito questa mutilazione possono considerare un
dovere, un rispetto culturale la pratica;
• Alcune persone che hanno subito questa mutilazione possono provare vergogna;
• Sono persone a cui ci si approccia con massima discrezione e con nessun
giudizio;
• MAI SI DEVE CHIEDERE ALLA PERSONA IN MERITO A QUELLA CICATRICE!!!
In Italia la pratica è proibita;
• Tutte le figure professionali sono chiamate ad essere dei professionisti, l’essere
professionisti IMPONE di evitare comportamenti e curiosità morbose che sono aspetti
più da «uomo della strada» rispetto all’operatore socio sanitario;
Induzione al matrimonio – Art. 558 Bis
• Chiunque, con violenza o minaccia, costringe una persona a contrarre matrimonio o
unione civile è punito con la reclusione da uno a cinque anni;
• La stessa pena si applica a chiunque, approfittando delle condizioni di vulnerabilità o
di inferiorità psichica o di necessità di una persona, con abuso delle relazioni familiari,
domestiche, lavorative o dell'autorità derivante dall'affidamento della persona per
ragioni di cura, istruzione o educazione, vigilanza o custodia, la induce a contrarre
matrimonio o unione civile;
• La pena è aumentata se i fatti sono commessi in danno di un minore di anni diciotto.
• La pena è da due a sette anni di reclusione se i fatti sono commessi in danno di un
minore di anni quattordici.
• Le disposizioni del presente articolo si applicano anche quando il fatto è commesso
all'estero da cittadino italiano o da straniero residente in Italia ovvero in danno di
cittadino italiano o di straniero residente in Italia.
Il dramma delle spose bambine
Per un operatore socio
sanitario
• È possibile incontrare questi Minori nelle comunità protette;
• Il buon operatore socio sanitario non chiederà MAI a queste
persone (che sono minori) i motivi del perché sono in comunità;
• Il buon operatore socio sanitario applicherà le indicazioni
dell’equipe;
• L’operatore socio sanitario non adeguato per un ambiente di
questo tipo viene allontanato;

• Tutte le figure professionali sono chiamate ad


essere dei professionisti, l’essere professionisti
IMPONE di evitare comportamenti e curiosità
morbose che sono aspetti più da «uomo della
strada» rispetto all’operatore socio sanitario;
Omicidio di identità
• Il concetto di omicidio di identità nasce da una lettera di Carla
Caiazzo, la donna data alle fiamme dall'amante mentre era incinta;
• «Il volto distrutto e volutamente sfregiato per sempre ha il valore di
una morte civile, inferta con inaudito cinismo e frutto o causa, sopra
ogni cosa, della volontà violenta di restare unici padroni dell'io
profondo della vittima che si sarebbe voluta possedere. Per tali atti
non bastano le pene previste per la lesione grave o gravissima subita
in qualunque altre parte del corpo umano. Non perché, ovviamente,
non sia grave ogni atto lesivo di una persona, ma perché lo sfregio del
volto va a incidere profondamente sull’identità fisica, sociale e
psicologica» (parole dell’Onorevole Laura Puppato)
Testo lettera
Caro presidente,
sono Carla Caiazzo Ti scrivo perché oggi, più che mai, da vittima voglio rappresentare
un momento di riscatto e di riflessione per tutte le donne che subiscono, in silenzio, le
violenze dei propri uomini. Occorre fare qualcosa. Subito […]
Ti scrivo per chiederti di sollecitare il nostro legislatore ad individuare, sulla scorta di
quanto sta tristemente accadendo, una nuova figura di reato che punisca
severamente coloro che, nel loro intento delittuoso, colpiscono le donne e, soprattutto
le cancellano dalla società civile. […]
Il primo febbraio scorso sono rimasta vittima della ignobile violenza di un uomo, il mio
ex uomo, il quale non ha saputo fare altro che attentare alla mia vita dandomi fuoco.
E insieme alla mia vita, ha attentato a quella della bambina che portavo in grembo
[…] Il mio aggressore ha voluto ed è riuscito a deturpare il mio volto. Mi ha
ammazzato lasciandomi viva […] Io, come la povera Lucia Annibali (l'avvocata
sfigurata con l'acido n.d.r.) siamo vittime di chi ha voluto cancellarci, distruggere,
deturpare il nostro viso. Il viso - ripete - quello che ci consente di riconoscerci e
renderci riconoscibili alla società … […]
• Giulia è venuta alla luce prematura, grazie all'intervento dell'équipe
dell'ospedale Cardarelli;
• L'imputato, Paolo Pietropaolo, è in carcere, il processo si sta
celebrando con rito abbreviato;
• I PM Raffaello Falcone e Clelia Mancuso hanno chiesto la condanna a
15 anni di reclusione per tentato omicidio e stalking;
• Carla si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Zuccaro;
• Ad oggi la Signora ha subito 21 interventi chirurgici per tentare di
ricostruire la sua identità;
Omicidio di identità – concetto introdotto con
il codice rosso
• La legge, che prevede l'Introduzione nel codice penale degli articoli
577-bis, 577-ter e 577-quater
• "Gli autori dell'omicidio di identità oggi agiscono consapevoli di
produrre il massimo del danno e andare incontro a pene minime
rispetto a quanto causano la nuova norma, punendo con la reclusione
non inferiore a 12 anni fornisce ai magistrati gli strumenti per
comminare pene adeguate in modo rapido".
Per un operatore socio sanitario
• Si incontrano nei reparti ospedalieri;
• Si incontrano nelle comunità protette e nelle case di fuga;
• Il buon operatore socio sanitario applicherà le indicazioni dell’equipe;
• L’operatore socio sanitario non deve MAI chiedere informazioni alle
Vittime;
• L’operatore sanitario ascolta se la vittima racconta, da sostegno
umano, ma non può dare sostegno professionale a cui pensa l’equipe;
• L’operatore sanitario non adeguato per un ambiente di questo tipo
viene allontanato;
Per un operatore socio
sanitario
• È possibile incontrare queste Persone nei Reparti
ospedalieri: Grandi Ustionati, Medicina e Chirurgia,
Dermatologia, Neurologia, Chirurgia Plastica, Odontoiatria;
• Il buon operatore socio sanitario non chiederà MAI a queste
persone (non dovrebbe farlo nemmeno con gli altri degenti)
i motivi del ricovero;
• Il buon operatore socio sanitario applicherà le indicazioni
dell’equipe;
• L’operatore socio sanitario non adeguato per un ambiente
di questo tipo viene allontanato;
• Tutte le figure professionali sono chiamate ad essere dei
professionisti, l’essere professionisti IMPONE di evitare
comportamenti e curiosità morbose che sono aspetti più da «uomo
della strada» rispetto all’operatore socio sanitario;
CORSO PER
OPERATORE SOCIO-SANITARIO
DGR n. 811 del 05/07/2022 SEDE DI PADOVA
VIA A.DA FORLI’ 64/A
PADOVA
OPERATORE SOCIO SANITARIO
6. Aspetti relativi alla multiculturalità

Dr Barbara Bononi
• Il termine «multiculturale» è di nuovo utilizzo;

MuLti • Si inizia a parlare di multiculturalità all’inizio degli


anni ’90;
• Ci si riferisce ad una società in cui si riscontrano più
culture;
CuLtuRaLE • La società più multiculturale è rappresentata dagli
Stati Uniti;
• Più culture, più stili di vita, più religioni, più valori,
etc.;
• A tutte queste diversità viene garantita la possibilità
di interscambio;
• Le cosiddette «minoranze» sono tutelate e
partecipano alla vita attiva della società;
Multiculturale in • Pur essendo uno tra i continenti con maggior
rappresentanza di culture diverse, l’Europa è ancora
Europa rappresentata dalle singole Nazioni;
• Il modello socioculturale europeo dipende dalla Nazione
in cui si vive;
Multiculturale in Italia
• Le fonti ufficiali ci descrivono come un pase multiculturale;

In realtà:
• 20 Regioni di cui 5 a statuto speciali e autonomia: Sicilia, Sardegna, Valle
d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino (che è composto da due province
autonome Trento e Bolzano);
• C’è una forte rivalità non solo tra regioni, ma anche tra province;
• Retaggio culturale forte dovuto alla storia: Ducati, Repubbliche, Comuni;
• Storia recente: Italia diventa Stato nel 1861 (160 anni di storia, circa 5
generazioni);
Avere chiara la propria
identità per rispettare
quella degli altri
• L’italiano non ha chiara
la sua identità;
• Il «polentone» si
contrappone al
«terrone»;
• Esiste ancora lo stigma
del «vu comprà»;
• Esiste ancora il
pregiudizio sul concetto
Renè Magritte: il figlio dell'uomo 1964
di «badante»;
Difficile parlare di
multiculturalismo
• Multiculturale non è solo vivere e
condividere con altre culture;
• Multiculturale è non fare caso alla cultura di
appartenenza dell’altra persona;
• Multiculturale è non impedire una carriera
scolastica, lavorativa, sociale, politica,
artistica, etc., per via di appartenere ad
un’altra cultura;
• Multiculturale è non stupirsi se una persona
che proviene da un altro luogo possa
cambiare la sua posizione sociale;
Per parlare di multiculturalità:
• È necessaria che ci sia integrazione;
• L’integrazione deve essere attiva da tutte le parti coinvolte;
• Solo con l’integrazione si può parlare di società multietnica;
Ad oggi:
• La presenza di diverse persone di diverse culture rende necessaria la
presenza del mediatore culturale;
• Il mediatore media le situazioni di difficoltà, non solo comunicative,
ma anche aiuta ad trasmettere il concetto di malattia e il ruolo di
malato per come viene inteso nella realtà occidentale;
• La situazione non è così accessibile in tutte le realtà, ma è un concetto
che si sta espandendo;
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OPERATORE SOCIO-SANITARIO
DGR n. 811 del 05/07/2022 SEDE DI PADOVA
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7. Fondamenti di educazione degli adulti; aspetti attuativi del piano educativo

Dr Barbara Bononi
• In alcuni paesi europei i primi provvedimenti statali in favore
dell’educazione degli adulti vedono la luce nella prima metà del
secolo XVIII;
L’educazione • Nel Regno Unito dalla prima metà del secolo XIX si hanno già i
dell’adulto primi studi storici sull’adult education;
piccola analisi • Negli paesi europei bisognerà attendere il secolo XIX per registrare
le prime azioni dedicate all’educazione degli adulti.
storica • L’educazione dell’adulto si viene a creare nelle zone con più
intenso sviluppo industriale.
• A cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo, in tutti i paesi dell’Europa
industrializzata si assiste alla nascita e diffusione di scuole e
centri di formazione professionale per adulti o giovani
lavoratori (dai Corsi rivoluzionari promossi a Parigi per operai
armieri, alle Scuole agricole promosse dal Marchese Ridolfi
nei primi decenni del 1800, ai corsi serali e domenicali per
donne lavoratrici nel Massachusetts promossi dall’impresa
tessile Lowell & Waltham a partire dal 1820, alle Scuole in
impresa della grande azienda bellica tedesca Krupp);
• In Italia si assiste alla diffusione di forme di mutualità e
solidarietà educativa attraverso le Società di Mutuo Soccorso
o le Camere del lavoro;
Formazione continua • Con il finire del secolo XIX ed i
primi decenni del XX secolo
l’intervento pubblico si affaccia
prima in forme indirette e poi
attraverso la gestione diretta
anche nel campo della formazione
lungo tutto il corso dell’esistenza.
Gli interventi sono volti
principalmente al controllo ed alla
gestione di attività di formazione
scolastica e professionale per
giovani ed adulti.
Certificazioni
• I certificati riconoscono dei saperi e saper-fare
elementari, chiaramente identificati, che possono
essere estremamente diversi (saper parlare inglese,
saper riparare un televisore, essere capace di
prendere la parola in pubblico, ecc…);
• Sono attribuiti a persone che abbiano superato una
prova che può essere somministrata sotto forme
diverse (questionario, esercizi di simulazione,
attestazioni da parte di esperti. ecc…);

SAPER FARE
• La serie delle certificazioni ottenute da un individuo,
ordinate cronologicamente in base alla data di
acquisizione, costituisce il curriculum di una persona;
Curriculum • L’insieme dei curricula, raggruppati per mezzo di un
software predisposto per questo scopo, costituisce il
capitale collettivo di conoscenze teoriche e pratiche di un
gruppo, di un’impresa, di una classe, di una regione, etc.
Qualifica • Le caratteristiche della qualifica dell’individuo forniscono al suo
titolare informazioni importanti sulle competenze possedute
nell’ambito di una specifica dimensione lavorativa;
• quella delle certificazioni la descrizione delle conoscenze da
essa attestate e della prova che occorre superare per ottenerla;

• quella relativa alla formazione per ciascuna certificazione,


tutte le informazioni pratiche sugli organismi di formazione che
offrono percorsi formativi idonei a conseguirla;

• quella delle qualifiche (o araldica) contiene l’insieme delle


qualifiche dei membri della dimensione lavorativa (da chi siete
stati formati);

• quella dei profili permette di indicare delle “qualifiche ideali”


per segnalare alla dimensione lavorativa una richiesta
particolare su un certo tipo di competenze;
• Conoscenze che si possono applicare in qualsiasi campo;
• Capacità di lettura della situazione;
• Capacità di problem solvig;
• Capacità che possono anche derivare dallo studio di un manuale (conoscenze
tecniche) ma in realtà sono capacità apprese per interazione;
Esempio

Competenze Tecniche

Competenze Relazionali

Competenze Trasversali
Intelligenza
Emotiva
Consapevolezza
delle emozioni

• Riconoscere le emozioni che


le altre persone stanno
provando;
• La base di partenza per
qualsiasi relazione umana;
• La base di partenza per avere
successo nella vita
professionale;
Gestione delle
emozioni
• Non solo le proprie ma anche quelle dei
Colleghi di pari grado, di grado
superiore, o sottoposti,
• Che non significa fare risolvere il
malumore;
• Significa capire quando è il caso di
parlare oppure no;
• Significa categorizzare l’informazione, e
la sua valenza emotiva, nel contesto
adeguato di riferimento;
Qualità di chi ha elevata intelligenza emotiva
• Non sono perfezionisti • Conoscono i loro punti di forza e
• Sanno come bilanciare lavoro e debolezza
svago • Sono automotivati
• Abbracciano il cambiamento • Non abitano nel passato
• Non si fanno distrarre facilmente • Si concentrano sul positivo
• Sono empatici • Si impongono dei limiti
Non sono perfezionisti
• Le persone con alta IE non sono perfezioniste
• Essere un perfezionista porta a non completare compiti e risolvere
problemi, che vengono procrastinati fino a quando il risultato non li
soddisfa, anche se il risultato che loro desiderano non esiste
realmente.
• Loro sanno che la perfezione non esiste e vanno avanti con questo
pensiero.
• Se fanno un errore, lo correggono e imparano da esso.
Sanno come bilanciare lavoro e svago

• le persone con IE sanno quando è il momento di lavorare e quando


dedicarsi allo svago
• Lavorare 24 ore su 24 per sette giorni alla settimana e non prendersi
cura di sé provoca inutili stress e problemi di salute alla tua vita.
Abbracciano il cambiamento
• Le persone emotivamente intelligenti si rendono conto che il
cambiamento fa parte della vita.
• La paura di cambiare ostacola il successo.
• Le persone con intelligentemente emotive sanno adeguarsi al
cambiamento.
• Hanno sempre un «piano B» attuabile se qualsiasi tipo di
cambiamento lo richiedesse.
Non si fanno distrarre facilmente

• Le persone con alta IE hanno la capacità


di prestare attenzione al compito che
stanno svolgendo e non si fanno
facilmente distrarre da cause esterne,
come ad esempio un testo o un pensiero
casuale.
Sono empatici
• Daniel Goleman, psicologo, ha affermato che
l’empatia è una delle 5 componenti
dell’intelligenza emotiva.
• Infatti relazionarsi con gli altri, mostrare
compassione, e prendersi del tempo per aiutare
qualcuno sono tutte componenti cruciali
dell’intelligenza emotiva.
• Essere empatici rende gli individui con alta IE
curiose verso le altre persone e li spinge a fare
una moltitudine di domande ogni volta che
incontrano una persona nuova.
Conoscono i loro punti di forza e debolezza

• Le persone con intelligenza emotiva elevata sanno


quello che possono fare e conoscono i propri limiti.
• Hanno accettato i loro punti di forza e debolezza;
• Sanno anche come sfruttarli;
• Sanno entrare in relazione con le persone giuste e
nelle giuste situazioni per portare a termine il
lavoro.
Sono auto-motivati

• Fissare i propri obiettivi;


• Il fatto di riuscire a farlo fin dalla giovane età è indice
di una elevata intelligenza emotiva;
• La motivazione dovrebbe essere interna, propria
della persona;
• La motivazione esterna potrebbe decadere con
maggiore facilità;
Non abitano nel passato
• Le persone con elevata IE non pensano al passato
perché sono troppo impegnate nel cogliere e
sfruttare le opportunità future;
• Non permettono che i loro errori passati li trasportino
in un vortice di negatività;
• Non portano rancore. Le due cose infatti portano
molto stress e ci impediscono di andare avanti e
guardare al futuro.
Si concentrano sul positivo

• Le persone con IE preferiscono dedicare il loro


tempo e le loro energie nella risoluzione di un
problema.
• Non insistono sul negativo, hanno una visione
positiva ed il controllo della situazione.
• Amano passare il loro tempo con altre
persone positive, non con persone che si
lamentano in continuazione.
Si impongono dei limiti
• Le persone con alta IE sono gentili e
compassionevoli;
• Non sono deboli, loro hanno il potere di stabilire i
propri limiti;
• Per esempio, sanno come dire no agli altri per
evitare di sovraccaricare il lavoro e sbagliare

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