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OPERATORE SOCIO-SANITARIO
DGR n. 811 del 05/07/2022 SEDE DI PADOVA
VIA A.DA FORLI’ 64/A
PADOVA
OPERATORE SOCIO SANITARIO
1. La comunicazione: emittente, ricevente, canali, codici, messaggio, assiomi della
comunicazione, forme della comunicazione (verbale, paraverbale, non verbale),
capacità di ascolto, attenzione, stereotipi e pregiudizi e loro influenza sulla
comunicazione/relazione
Dr Barbara Bononi
• PSICO-PEDAGOGIA E SOCIOLOGIA
• (20 ore)
• CONTENUTI
• 1. La comunicazione: emittente, ricevente, canali, codici, messaggio, assiomi della comunicazione, forme
della comunicazione (verbale, paraverbale, non verbale), capacità di ascolto, attenzione, stereotipi e
pregiudizi e loro influenza sulla comunicazione/relazione
• 2. Stili comunicativi e tecniche che facilitano la comunicazione tra operatore e assistiti
• 3. La consapevolezza del proprio stile comunicativo, aspettative e motivazione al lavoro di cura
• 4. Il gruppo sociale, la famiglia, le reti sociali
• 5. Aspetti relativi alla violenza di genere
• 6. Aspetti relativi alla multiculturalità
• 7. Fondamenti di educazione degli adulti; aspetti attuativi del piano educativo
Comunicazione
• Comunicare è qualcosa di
molto maggiore rispetto
all’azione del parlare.
• Si comunica in modo continuo
durante tutta la giornata
• Anche il silenzio è
comunicazione
• Parlare non significa
comunicare
Comunicazione
Verbale,
Non Verbale
Para- Verbale
La comunicazione si compone di:
Contenuto Relazione
• Corrisponde a ciò che viene • Quanto viene detto viene
detto. interpretato in base al contesto.
… inoltre
• “EMITTENTE”: fonte da cui viene trasmesso il messaggio;
• “MESSAGGIO”: contenuti che si vogliono comunicare;
• “CANALE”: è il modo con cui viene trasmesso il messaggio (voce, giornali,
radio, tv);
• “CODICE”: regole per esprimere il messaggio (lingua, grammatica,
significati, gergo tecnico …);
• “DESTINATARIO”: soggetto a cui il messaggio è rivolto;
• “FEEDBACK”: messaggio di ritorno, consente di comprendere se il al
destinatario. Permette di riprendere il dialogo; messaggio è arrivato
correttamente
Comunicazione
• Tocca tutti gli aspetti di vita: privata, pubblica, lavorativa, giudiziale,
commerciale, educativa, formativa, politica, religiosa, naturale, clinica
…
• Contesto interdisciplinare;
• È una condizione sottoposta al vaglio dell’evoluzione: chi non sa
comunicare muore;
• Fortissima funzione sociale;
• Necessario conoscere ambiente sociale di riferimento (modalità di
relazione);
La comunicazione in continuum
• La comunicazione è un importante strumento
di lavoro;
• attenzione alla comunicazione patologica,
tipica, ad esempio, della schizofrenia.
DISCOMUNICAZIONE
Sia la comunicazione
Sia la comunicazione non verbale
verbale
Importante
strumento di
lavoro
• L’Operatore Socio Sanitario
deve saper comunicare:
in modo chiaro con la
persona da accudire;
in modo chiaro con i
familiari che chiedono
informazioni;
in modo chiaro con i
colleghi, soprattutto
nel «Passaggio
Consegne»
Passaggio consegne
• L’aggiornamento (quindi la condivisione delle informazioni) delle
procedure è obbligatorio per legge;
• Ogni struttura con cui si collabora decide il modo con cui le procedure
vengono aggiornate;
schede
gestionale
moduli
registro
• L’aggiornamento deve essere fatto quotidianamente
Dati da comunicare:
• Gestione della sacca urine (quantità urine);
• Gestione dell’alvo (comunicazione dell’evacuazione e sullo
stato delle feci);
• Gestione dell’alimentazione (comunicazione circa la volontà di
alimentarsi, la quantità, il rifiuto di qualcosa di specifico);
• Gestione dell’idratazione (comunicazione circa l’adeguata
idratazione durante l’arco della giornata → diventa controllo
incrociato per le urine);
• Gestione delle azioni per l’alimentazione (chi ha imboccato il
paziente)
Sistemi di comunicazioni
• Si possono compilare con la scrittura standard: attenzione alla
chiarezza di come si scrive: tutti devono essere in grado di leggere;
• Si possono compilare con un sistema di simboli gestito dall’equipe. Il
vantaggio: velocità nella compilazione; svantaggio: assoluta certezza
di quello che si va a riportare;
• Sempre più spesso si lavora su tablet e computer, in modo che
l’aggiornamento della cartella del Paziente sia aggiornato in tempo
reale;
Comunicare guasti
• Contesto (luogo-ora-sorveglianza);
• Strumenti (scritti-orali-registrati o a
letto del paziente);
• Formazione (expertise);
La cattiva comunicazione
ricade sul Paziente
• Discontinuità e frammentarietà delle cure → rischio
querela;
• Danni ed eventi avversi per il paziente → rischio querela;
• Accertamenti clinici e diagnostico poco curati → rischio
querela;
• Ritardi nell’esecuzione di esami/accertamenti
(ripetizioni) → rischio querela;
• Errori di terapia → rischio querela;
• Trascrizione di risultati non corretti → rischio querela;
• Incremento complicanze → rischio querela;
• Prolungamento della degenza → rischio querela;
• Ridotta soddisfazione utente/familiare → rischio querela
• In alcune strutture Infermieri e OSS partecipano assieme al
trasferimento delle informazioni, ognuno per la sua professionalità;
• Durante la compilazione del passaggio consegne il reparto, il piano, la
struttura, rimangono in sorveglianza con un’altra figura (di solito OSS);
• Dovrebbero esserci dei sistemi concordati per la compilazione;
• Questo potrebbe essere un problema all’inizio: è richiesta
l’adeguamento a quanto già in essere e potrebbe cambiare da
struttura a struttura;
Capacità di ascolto
Nella Comunicazione la parte importante, che
permette il senso del Feedback è l’Ascolto
• In base ai contesti;
• In base all’età del Paziente;
• In base alla patologia del Paziente;
Non c’è Comunicazione se non c’è Ascolto
“La ragione per cui abbiamo due orecchie ed una sola bocca è che
dobbiamo ascoltare di più, parlare di meno.”
Amore Collera
Gioia Tristezza
Sorpresa Paura
Shaver et al. 1987; “Emotion knowledge: Further exploration of a prototype approach. In “Journal of Personality and Social Psychology”, 52, pp. 1061-86.
Dilatazione della pupilla
Dr Barbara Bononi
Imparare ad essere assertivi
Definizione di Assertività
•ASSERIRE
• Corrisponde alla capacità di saper comunicare in modo chiaro ed
efficiente le proprie idee, il proprio disappunto, le proprie emozioni,
etc., senza denigrare, offendere o calpestare le idee, il pensiero, le
emozioni di altre persone.
Che cos’è
l’assertività
• È un modo di pensare;
• Che diventa uno stile di
relazione;
• Che diventa un modo di
porsi nei confronti di altre
persone;
… ma è una cosa innata o si diventa?
Passività Aggressività
Stile Aggressivo
• Persona egocentrica;
• Ostile;
• Arrogante;
• Non sente ragioni, non ascolta gli altri;
• Esercita il controllo come stile di relazione;
• Domina la situazione;
• Non si pone il problema di sopraffare gli
altri;
• Calpesta le altre persone e i loro diritti;
• Si pone con (apparente) superiorità;
Stile passivo
• Persona che si pone in modo da essere
definita debole dalle altre persone;
• Sottomessa;
• Difficoltà nell’esprimere sé stessa;
• Indecisa;
• Teme il giudizio altrui;
• Non vuole esporsi;
• Subisce in silenzio le cattiverie delle altre
persone;
Stile assertivo
• La persona assertiva si pone
con consapevolezza di Sé;
• La persona assertiva ha
consapevolezza delle
proprie capacità;
• La persona assertiva sa farsi
rispettare senza imporsi;
• La persona assertiva sa
comunicare esattamente ciò
che pensa;
Step by step per
diventare
assertivi
Pari nelle relazioni umane
• L’assertività è uno stile di vita che si esprime (e si apprezza) principalmente nelle
modalità di relazione tra persone;
• Riuscire a rapportarsi in modo di uguaglianza tra persone è il primo passo per
assumere uno stile assertivo;
• La base di partenza è la condizione in cui non ci si pone in superiorità verso gli
altri;
• La persona assertiva dimostra quindi la propria correttezza e il grande senso di
lealtà, proprio dal modo in cui tratta gli altri, senza nessuna forma di pregiudizio.
• A volte è necessario
interrompere il flusso di parole,
altre volte si attende la pausa.
• Di fronte all’insistenza:
IN QUESTO MOMENTO NON
E’ POSSIBILE.
2 Aspetto fisico
• Di fondamentale importanza in quanto
è la prima impressione che si da, il
biglietto da visita
• La divisa va tenuta sempre bene in
ordine, comunica che ci tenete al ruolo,
che lo fate per appartenenza e non per
passare il tempo
3 Osservazione
• Guardare la situazione con
distacco
• Se vi sentite osservati è
perché in quel momento VOI
SIETE LE FIGURE DI
RIFERIMENTO.
• Coerente con il
contesto
6 Spazio sociale
• le persone passive
usano poco la
gestualità mentre le
persone aggressive la
usano in maniera
eccessiva. Saper
modulare i gesti
arricchisce il dialogo.
Caratteristiche della persona
assertiva
Proattività
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La comunicazione è una condizione:
• Social
• Advertising
• Servizi stampa – giornalismo
• Eventi beneficienza
fondazioni di ricerca
sportivi
LOGO:
• Abbreviazione di Logotipo
• Corrisponde ad un “riassunto” tra il nome
dell’Azienda e la rappresentazione grafica che
contraddistingue quell’azienda;
• E’ la rappresentazione grafica del prodotto:
• Il logo è presente nelle divise del personale;
• L’azienda può dare del materiale con il logo:
auto, pulmini, borse per il cambio, etc,
• Anche la scelta dei colori delle divise può
passare come immagine coordinata
dell’azienda;
• In alcuni casi anche i DPI (dispositivi protezione
individuale) può essere sottoposto alla fase di
personalizzazione aziendale;
Eventi
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Che cos’è il gruppo
• Il gruppo sociale, è un’entità che
interagisce in modo interdipendente:
soddisfazioni dei bisogni dei membri del
gruppo, affidamento reciproco;
• I gruppi si contraddistinguono dalla
consapevolezza dell’appartenenza in
esso;
• La comunicazione ha una funzione
centrale nella formazione e nel
funzionamento di un gruppo sociale e
successivamente nel funzionamento tra
diversi gruppi sociali;
Condizione biologica
• La genesi del concetto di gruppo va
ricercata nei processi evolutivi dell’essere
umano;
• L’essere umano è specie specifico per la
vita in modalità gruppale;
Gruppo Sociale
Quindi
• Struttura organizzativa: emersione dei ruoli e
competenze per far funzionare per far funzionare il
gruppo;
• Struttura gerarchica: emersione della leadership;
• Struttura normativa: emersione delle regole e della
condivisione di norme accettate dentro quel gruppo;
CULTURA
Nel gruppo
Interazione Sociale Cultura
• Dallo scambio continuo • Se le relazioni aumentano,
le relazioni aumentano; aumentano gli scambi di
• Gli scambi di pensiero pensiero;
influenzano le relazioni • Le relazioni sociali nuove
sociali; propongono nuove forme di
cultura;
Influenza sociale
• È un dispositivo universale: la sola
presenza di un’altra persona influenza le
azioni del singolo;
• È una condizione capace di dirigere in
modo reciproco il sistema degli
atteggiamenti
• Si può distinguere tra influenza sociale
informativa e influenza sociale
normativa;
Influenza sociale ha funzioni
Una informativa
Una normativa
Influenza sociale
informativa
• Corrisponde ad accettare
un’informazione
proveniente da un’altra
persona come vera,
corrisponde ad un confronto
interno e diretto fra
componenti dello stesso
gruppo.
Influenza sociale normativa
• Corrisponde al confronto
dell’individuo verso le
norme e gli standard in
essere all’interno del
gruppo;
Nel gruppo
FONTE
MESSAGGIO
DESTINATARIO
Credibilità
• Credibilità della fonte: competenza e fiducia elementi
costituiti da livello di istruzione, posizione sociale,
esperienza, integrità etica,onestà intellettuale, sincerità.
• Distorsione conoscenza: • Distorsione della
si mette in discussione trasmissione: la fonte
attendibilità della Fonte non ha volontà di fornire
per “mancanza di una versione corretta,
competenza”. ma viziata da altri
interessi, “mancanza di
fiducia”
In alcune occasioni si gioca sulla simpatia della Fonte:
maggiore è la simpatia maggiore è l’efficacia persuasiva;
Messaggio
• È l’elemento centrale della
comunicazione, è pensato per far
cambiare idea al destinatario;
• Si articola secondo:
La struttura
Lo stile
La strategia della sequenza di
esposizione
Struttura del messaggio
• Si considera per prima cosa
l’ordine degli argomenti;
• Se l’ordine è sviluppato in
crescendo in termini di
importanza, ottiene maggior
successo rispetto alla
presentazione di tipo decrescente.
• Esporre conclusioni e
raccomandazioni aumentano il
valore persuasivo;
Stile del messaggio
target
• È il della fonte che tenta di
modificare le sue convinzioni attraverso il
messaggio;
• Per arrivare a ciò è necessario considerare
l’influenzabilità, ossi la resistenza a cambiare;
• Sarà necessario considerare l’autostima, i dati
di studio ci suggeriscono che deve essere
valutata in relazione ad altri “tratti”;
• Tra questi l’esposizione nel gruppo;
Ne deriva
• La comunicazione è il collante delle realtà di gruppo;
• Favorisce la coesione, il rinnovamento, abbassamento della
tensione,;
• Consolida lo scambio corretto delle informazioni, opinioni e
mantiene il gruppo ancorato tra tradizione ed evoluzione;
Gruppi
• Famiglia
• Scuola
• Amici
• Sport
• Società in generale
• Movimenti
religiosi
Lavoro
Il concetto di gruppo e
l’emersione dei ruoli
Il Gruppo:
• L’essere umano è
biologicamente
sociale;
Costituzione di un Gruppo
• Possibilità di separarsi e
divorziare;
• Possibilità di risposarsi;
• Allargamento delle famiglie;
• Acquisizione di nuovi diritti e
nuovi doveri;
• Genitori single;
• Genitori omosessuali;
CORSO PER
OPERATORE SOCIO-SANITARIO
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PADOVA
OPERATORE SOCIO SANITARIO
5. Aspetti relativi alla violenza di genere
Dr Barbara Bononi
Articolo 3 della Costituzione Italiana
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali. E` compito della
Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione
politica, economica e sociale del Paese.
Per affrontare questa lezione:
Nessun pregiudizio;
Nessuna offesa;
Genere
• Il concetto introdotto negli anni 1960;
• Dai medici statunitensi R. Stoller e J. Money del Johns Hopkins Hospital di
Baltimora per distinguere l’orientamento psicosessuale (gender) di una persona
dal suo sesso anatomico (sex);
• Si parla di
violenza di
genere ogni volta
che il motivo che
scatena la
violenza è
l’appartenenza
ad un genere;
La violenza di genere è sempre esistita
• La violenza è trasversale;
• Uomini che aggrediscono donne;
• Donne che aggrediscono uomini; Numero incerto, poche
• Donne che aggrediscono donne; denunce. Dark Number
• Uomini che aggrediscono uomini;
• Statisticamente sono le donne ad
essere la parte debole;
Nell’ambito del lavoro:
• Le donne vengono pagate di meno
rispetto ai colleghi di sesso maschile;
• Ai colloqui di lavoro chiedono se si
hanno figli, se si è sposati, conviventi,
sono domande vietate (art. 27
del Codice delle Pari Opportunità);
• Orientamento politico, religioso, la
nazionalità;
• Indicazioni su come vestirsi
(ovviamente dove non sia prevista
una divisa lavorativa);
• La violenza tra donne può essere considerata violenza di
genere poiché spesso avviene per gelosie e competizioni
che si vengono a creare;
Tra donne • Illazioni;
• Pettegolezzi;
• Critiche sui capelli, amanti, figli, condizioni economiche;
In ambito
lavorativo
• Le critiche possono essere
costruttive solo se riguardano le
abilità lavorative;
• Se si fa critica sulle abilità
lavorative facendo in modo che
appaia il genere di appartenenza
si sta facendo sessismo;
• Il sessismo è una discriminazione
e come tale trova sanzionamenti
disciplinari;
Misoginia Misandria
• Odio per le donne • Odio per gli uomini
Violenza di genere al
contrario
• Pretendere un privilegio poiché si
appartiene ad un genere;
• Fare leva al genere di
appartenenza per sfruttare la
situazione;
• Nascondere la propria incapacità
professionale accusando di
essere vittime di discriminazione
di genere;
• Violenza fisica più rara;
Le donne violente • La violenza la esprimono su altri piani:
vs gli uomini discredito, manipolazione sui figli,
possibili ricatti sessuali, stalking;
• Si possono incontrare discriminazioni legati all’orientamento
sessuale, quindi del concetto di genere che abbiamo visto
Nella condizione all’inizio;
di violenza di • Si licenziano persone per il proprio orientamento sessuale;
genere: • Si istiga al suicidio ragazzi giovani per le loro preferenze sessuali;
• Si aggrediscono per strada persone per le loro preferenze
sessuali;
Tipi di violenze di
genere meno
conosciute
• Mutilazioni organi
genitali;
• Induzione al
matrimonio;
• Omicidio di identità;
Pratiche di mutilazione degli organi genitali
femminili - 583-bis
• Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una
mutilazione degli organi genitali femminili è punito con la reclusione
da quattro a dodici anni. Ai fini del presente articolo, si intendono
come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la
clitoridectomia, l'escissione e l'infibulazione e qualsiasi altra pratica
che cagioni effetti dello stesso tipo.
• Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, provoca, al fine di
menomare le funzioni sessuali, lesioni agli organi genitali femminili
diverse da quelle indicate al primo comma, da cui derivi una malattia
nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre a sette anni.
La pena è diminuita fino a due terzi se la lesione è di lieve entità.
• Se viene commesso da un genitore o da un tutore del Minore:
• 1) la decadenza dall'esercizio della responsabilità genitoriale;
• 2) l'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla
curatela e all'amministrazione di sostegno;
• Queste indicazioni vengono attuate anche quando il fatto è commesso
all'estero da cittadino italiano o da straniero residente in Italia;
Per un operatore socio sanitario
• Si possono incontrare queste situazioni nei reparti di ostetricia e ginecologia;
• Alcune persone che hanno subito questa mutilazione possono considerare un
dovere, un rispetto culturale la pratica;
• Alcune persone che hanno subito questa mutilazione possono provare vergogna;
• Sono persone a cui ci si approccia con massima discrezione e con nessun
giudizio;
• MAI SI DEVE CHIEDERE ALLA PERSONA IN MERITO A QUELLA CICATRICE!!!
In Italia la pratica è proibita;
• Tutte le figure professionali sono chiamate ad essere dei professionisti, l’essere
professionisti IMPONE di evitare comportamenti e curiosità morbose che sono aspetti
più da «uomo della strada» rispetto all’operatore socio sanitario;
Induzione al matrimonio – Art. 558 Bis
• Chiunque, con violenza o minaccia, costringe una persona a contrarre matrimonio o
unione civile è punito con la reclusione da uno a cinque anni;
• La stessa pena si applica a chiunque, approfittando delle condizioni di vulnerabilità o
di inferiorità psichica o di necessità di una persona, con abuso delle relazioni familiari,
domestiche, lavorative o dell'autorità derivante dall'affidamento della persona per
ragioni di cura, istruzione o educazione, vigilanza o custodia, la induce a contrarre
matrimonio o unione civile;
• La pena è aumentata se i fatti sono commessi in danno di un minore di anni diciotto.
• La pena è da due a sette anni di reclusione se i fatti sono commessi in danno di un
minore di anni quattordici.
• Le disposizioni del presente articolo si applicano anche quando il fatto è commesso
all'estero da cittadino italiano o da straniero residente in Italia ovvero in danno di
cittadino italiano o di straniero residente in Italia.
Il dramma delle spose bambine
Per un operatore socio
sanitario
• È possibile incontrare questi Minori nelle comunità protette;
• Il buon operatore socio sanitario non chiederà MAI a queste
persone (che sono minori) i motivi del perché sono in comunità;
• Il buon operatore socio sanitario applicherà le indicazioni
dell’equipe;
• L’operatore socio sanitario non adeguato per un ambiente di
questo tipo viene allontanato;
Dr Barbara Bononi
• Il termine «multiculturale» è di nuovo utilizzo;
In realtà:
• 20 Regioni di cui 5 a statuto speciali e autonomia: Sicilia, Sardegna, Valle
d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino (che è composto da due province
autonome Trento e Bolzano);
• C’è una forte rivalità non solo tra regioni, ma anche tra province;
• Retaggio culturale forte dovuto alla storia: Ducati, Repubbliche, Comuni;
• Storia recente: Italia diventa Stato nel 1861 (160 anni di storia, circa 5
generazioni);
Avere chiara la propria
identità per rispettare
quella degli altri
• L’italiano non ha chiara
la sua identità;
• Il «polentone» si
contrappone al
«terrone»;
• Esiste ancora lo stigma
del «vu comprà»;
• Esiste ancora il
pregiudizio sul concetto
Renè Magritte: il figlio dell'uomo 1964
di «badante»;
Difficile parlare di
multiculturalismo
• Multiculturale non è solo vivere e
condividere con altre culture;
• Multiculturale è non fare caso alla cultura di
appartenenza dell’altra persona;
• Multiculturale è non impedire una carriera
scolastica, lavorativa, sociale, politica,
artistica, etc., per via di appartenere ad
un’altra cultura;
• Multiculturale è non stupirsi se una persona
che proviene da un altro luogo possa
cambiare la sua posizione sociale;
Per parlare di multiculturalità:
• È necessaria che ci sia integrazione;
• L’integrazione deve essere attiva da tutte le parti coinvolte;
• Solo con l’integrazione si può parlare di società multietnica;
Ad oggi:
• La presenza di diverse persone di diverse culture rende necessaria la
presenza del mediatore culturale;
• Il mediatore media le situazioni di difficoltà, non solo comunicative,
ma anche aiuta ad trasmettere il concetto di malattia e il ruolo di
malato per come viene inteso nella realtà occidentale;
• La situazione non è così accessibile in tutte le realtà, ma è un concetto
che si sta espandendo;
CORSO PER
OPERATORE SOCIO-SANITARIO
DGR n. 811 del 05/07/2022 SEDE DI PADOVA
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OPERATORE SOCIO SANITARIO
7. Fondamenti di educazione degli adulti; aspetti attuativi del piano educativo
Dr Barbara Bononi
• In alcuni paesi europei i primi provvedimenti statali in favore
dell’educazione degli adulti vedono la luce nella prima metà del
secolo XVIII;
L’educazione • Nel Regno Unito dalla prima metà del secolo XIX si hanno già i
dell’adulto primi studi storici sull’adult education;
piccola analisi • Negli paesi europei bisognerà attendere il secolo XIX per registrare
le prime azioni dedicate all’educazione degli adulti.
storica • L’educazione dell’adulto si viene a creare nelle zone con più
intenso sviluppo industriale.
• A cavallo tra il XVIII ed il XIX secolo, in tutti i paesi dell’Europa
industrializzata si assiste alla nascita e diffusione di scuole e
centri di formazione professionale per adulti o giovani
lavoratori (dai Corsi rivoluzionari promossi a Parigi per operai
armieri, alle Scuole agricole promosse dal Marchese Ridolfi
nei primi decenni del 1800, ai corsi serali e domenicali per
donne lavoratrici nel Massachusetts promossi dall’impresa
tessile Lowell & Waltham a partire dal 1820, alle Scuole in
impresa della grande azienda bellica tedesca Krupp);
• In Italia si assiste alla diffusione di forme di mutualità e
solidarietà educativa attraverso le Società di Mutuo Soccorso
o le Camere del lavoro;
Formazione continua • Con il finire del secolo XIX ed i
primi decenni del XX secolo
l’intervento pubblico si affaccia
prima in forme indirette e poi
attraverso la gestione diretta
anche nel campo della formazione
lungo tutto il corso dell’esistenza.
Gli interventi sono volti
principalmente al controllo ed alla
gestione di attività di formazione
scolastica e professionale per
giovani ed adulti.
Certificazioni
• I certificati riconoscono dei saperi e saper-fare
elementari, chiaramente identificati, che possono
essere estremamente diversi (saper parlare inglese,
saper riparare un televisore, essere capace di
prendere la parola in pubblico, ecc…);
• Sono attribuiti a persone che abbiano superato una
prova che può essere somministrata sotto forme
diverse (questionario, esercizi di simulazione,
attestazioni da parte di esperti. ecc…);
SAPER FARE
• La serie delle certificazioni ottenute da un individuo,
ordinate cronologicamente in base alla data di
acquisizione, costituisce il curriculum di una persona;
Curriculum • L’insieme dei curricula, raggruppati per mezzo di un
software predisposto per questo scopo, costituisce il
capitale collettivo di conoscenze teoriche e pratiche di un
gruppo, di un’impresa, di una classe, di una regione, etc.
Qualifica • Le caratteristiche della qualifica dell’individuo forniscono al suo
titolare informazioni importanti sulle competenze possedute
nell’ambito di una specifica dimensione lavorativa;
• quella delle certificazioni la descrizione delle conoscenze da
essa attestate e della prova che occorre superare per ottenerla;
Competenze Tecniche
Competenze Relazionali
Competenze Trasversali
Intelligenza
Emotiva
Consapevolezza
delle emozioni