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AA 2007/8
III anno, II semestre
Michele Piccoli
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pag. 2
-Sarebbe meglio assicurare che si realizzi la giustizia anche in quei casi in cui, se
regnasse lingiustizia, un maggior numero di persone sarebbero felici
-Il fine giustifica i mezzi
-Un atto moralmente corretto solo se produce la maggiore felicit del maggior numero.
Deontologia
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La deontologia pu essere intesa come l'insieme di teorie etiche che si contrappone al
consequenzialismo. Mentre il consequenzialismo determina la bont delle azioni dai loro
scopi, la deontologia afferma che fini e mezzi sono strettamenti dipendenti gli uni dagli
altri, il che significa che un fine giusto sar il risultato dell'utilizzo di giusti mezzi.
Il pi famoso deontologo stato, probabilmente, Immanuel Kant (1724 - 1804). Il suo
imperativo categorico (diviso in tre differenti formulazioni) determina un insieme di
principi universali attraverso cui pu essere giudicata la bont delle azioni. Il nome
"deontologia" deriva dal greco "deon" che significa "dovere". L'obiettivo di Kant nella
formulazione della deontologia era stabilire un sistema etico che non dipendesse
dall'esperienza soggettiva ma da una logica inconfutabile. Quindi, la correttezza etica di
un comportamento sarebbe un dovere assoluto e innegabile, alla stessa maniera in cui
nessuno potrebbe negare che due per due fa quattro.
Kant assegna alla logica, quindi, attraverso l'imperativo categorico il dovere di
determinare la correttezza o meno di un'azione. Esso si fonda sull'idea della massima
che divenuta universale contraddice s stessa. L'esempio adatto quello di chi si rifiuta
di aiutare gli altri, perch indifferente alle loro sorti. Kant, in questo caso, ci dice che un
mondo in cui ognuno pensi solo alla propria felicit coerentemente immaginabile; Kant,
tuttavia, ci mostra come una volont che istituisse questo principio si autocontraddirebbe, poich ogni singolo perderebbe la possibilit di essere soccorso nel
momento del bisogno e questo non razionalmente desiderabile da alcuno.
Anche John Rawls un deontologo. Il suo libro A Theory of Justice sancisce che
dovrebbe essere creato un sistema di sana redistribuzione che segua un insieme di
regole morali.
Deontologia professionale
La deontologia professionale consiste nell'insieme delle regole comportamentali, il
cosiddetto "codice etico", che si riferisce in questo caso ad una determinata categoria
professionale. Talune attivit o professioni, a causa delle loro peculiari caratteristiche
sociali, si pensi ai medici o agli avvocati, devono rispettare un determinato codice
comportamentale, il cui scopo impedire di ledere la dignit o la salute di chi sia oggetto
del loro operato.
Michele Piccoli
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Il liberismo
Viene rivendicato solo il diritto negativo alla salute: lo stato deve impedire che
qualcuno attenti alla integrit fisica dei cittadini ma non deve provvedere
allassistenza sanitaria;
diffida dellintrusivit dello Stato anche se i suoi interventi sono pensati a beneficio
dei pi deboli;
Lassistenza offerta alle frange pi deboli della societ risulter alla lunga dannosa
per la salute della stessa.
(Malthus, 1798)
La Deontologia medica
GIURAMENTO PROFESSIONALE
Consapevole dell'importanza e della solennit dell'atto che compio e dell'impegno che
assumo, giuro:
di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai
sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione,
nazionalit, condizione sociale e ideologia politica;
Art. 52Onorari professionali
Il medico pu, in particolari circostanze, prestare gratuitamente la sua opera, purch tale
comportamento non costituisca concorrenza sleale o illecito accaparramento di
clientela.
Michele Piccoli
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Health report 2000 confrontando 191 Paesi attribuisce allItalia il secondo posto nella classifica dei Sistemi Sanitari
Overall performance
Ra Uncertainty
nk
interval
Member State
1
1 -5
France
2
1 -5
Italy
3
1 -6
San Marino
4
2 -7
Andorra
5
3 -7
Malta
6
2 - 11 Singapore
7
4 -8
Spain
8
4 - 14 Oman
9
7 - 12 Austria
10
8 - 11 Japan
11
8 - 12 Norway
12
10 - 15 Portugal
13
10 - 16 Monaco
14
13 - 19 Greece
15
12 - 20 Iceland
16
14 - 21 Luxembourg
17
14 - 21 Netherlands
18
16 - 21 United Kingdom
19
14 - 22 Ireland
20
17 - 24 Switzerland
21
18 - 24 Belgium
22
14 - 29 Colombia
23
20 - 26 Sweden
24
16 - 30 Cyprus
25
22 - 27 Germany
26
22 - 32 Saudi Arabia
27
23 - 33 United Arab Emirates
28
26 - 32 Israel
29
18 - 39 Morocco
30
27 - 32 Canada
31
27 - 33 Finland
32
28 - 34 Australia
33
22 - 43 Chile
34
32 - 36 Denmark
35
31 - 41 Dominica
36
33 - 40 Costa Rica
37
35 - 44 United States of America
38
34 - 46 Slovenia
39
36 - 44 Cuba
40
36 - 48 Brunei Darussalam
Michele Piccoli
Index
0,994
0,991
0,988
0,982
0,978
0,973
0,972
0,961
0,959
0,957
0,955
0,945
0,943
0,933
0,932
0,928
0,928
0,925
0,924
0,916
0,915
0,910
0,908
0,906
0,902
0,894
0,886
0,884
0,882
0,881
0,881
0,876
0,870
0,862
0,854
0,849
0,838
0,838
0,834
0,829
Uncertainty
interval
0,982 - 1,000
0,978 - 1,000
0,973 - 1,000
0,966 - 0,997
0,965 - 0,993
0,947 - 0,998
0,959 - 0,985
0,938 - 0,985
0,946 - 0,972
0,948 - 0,965
0,947 - 0,964
0,931 - 0,958
0,929 - 0,957
0,921 - 0,945
0,917 - 0,948
0,914 - 0,942
0,914 - 0,942
0,913 - 0,937
0,909 - 0,939
0,903 - 0,930
0,903 - 0,926
0,881 - 0,939
0,893 - 0,921
0,879 - 0,932
0,890 - 0,914
0,872 - 0,916
0,861 - 0,911
0,870 - 0,897
0,834 - 0,925
0,868 - 0,894
0,866 - 0,895
0,861 - 0,891
0,816 - 0,918
0,848 - 0,874
0,824 - 0,883
0,825 - 0,871
0,817 - 0,859
0,813 - 0,859
0,816 - 0,852
0,808 - 0,849
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Spesa sanitaria/PIL
Cliente-esigente
Il sanitario garantisce :
Risultati misurabili
Qualit Standard
Competenze aggiornate
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Michele Piccoli
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Etica e Azienda
Un professionista intellettuale si muove negli argini della propria deontologia e non si pu
restringere tout-court nellabito del dipendente
Nella triade Professionista-Cliente-Azienda le aspettative e i ruoli vanno definiti:
Cliente (paziente-esigente)
Professionista (informato alla deontologia)
Azienda (mediatore dei diritti)
Michele Piccoli
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Michele Piccoli
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Allorch sussistano condizioni di urgenza e in caso di pericolo per la vita di una persona,
che non possa esprimere, al momento, volont contraria, il medico deve prestare
l'assistenza e le cure indispensabili.
In conclusione
Il consenso costituisce lessenziale e imprescindibile legittimazione giuridica allatto
medico, altrimenti passibile di essere valutato come reato
Cassazione Penale, sez.IV 12 luglio 1991
Michele Piccoli
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AppendiceI
Michele Piccoli
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CODICE DEONTOLOGICO
1. PREMESSA
1.1 Linfermiere loperatore sanitario che, in possesso del diploma abilitante e
delliscrizione allAlbo professionale, responsabile dellassistenza infermieristica.
1.2 Lassistenza infermieristica servizio alla persona e alla collettivit. Si realizza
attraverso interventi specifici, autonomi e complementari, di natura tecnica,
relazionale ed educativa.
1.3 La responsabilit dellinfermiere consiste nel curare e prendersi cura della persona,
nel rispetto della vita, della salute, della libert e della dignit dellindividuo.
1.4 Il codice deontologico guida linfermiere nello sviluppo della identit professionale e
nellassunzione di un comportamento eticamente responsabile. E uno strumento
che informa il cittadino sui comportamenti che pu attendersi dallinfermiere.
1.5 Linfermiere, con la partecipazione ai propri organismi di rappresentanza, manifesta
lappartenenza al gruppo professionale, laccettazione dei valori contenuti nel codice
deontologico e limpegno a viverli nel quotidiano.
2. PRINCIPI ETICI DELLA PROFESSIONE
2.1 Il rispetto dei diritti fondamentali delluomo e dei principi etici della professione condizione
essenziale per lassunzione della responsabilit delle cure infermieristiche.
2.2 Linfermiere riconosce la salute come bene fondamentale dellindividuo e interesse della
collettivit e si impegna a tutelarlo con attivit di prevenzione, cura e riabilitazione.
2.3 Linfermiere riconosce che tutte le persone hanno diritto ad uguale considerazione e le assiste
indipendentemente dallet, dalla condizione sociale ed economica, dalle cause di malattie.
2.4 Linfermiere agisce tenendo conto dei valori religiosi, ideologici ed etici, nonch dalla cultura,
etnia e sesso dellindividuo.
2.5 Nei casi di conflitto determinati da profonde diversit etiche, linfermiere si impegna a trovare la
soluzione attraverso il dialogo. In presenza di volont profondamente in contrasto con i principi etici
della professione e con la coscienza personale, si avvale del diritto dellobiezione di coscienza.
2.6 Nellagire professionale, linfermiere si impegna a non nuocere, orienta la sua azione
allautonomia e al bene dellassistito, di cui attiva le risorse anche quando questi si trova in condizioni
di disabilit o svantaggio.
2.7 Linfermiere contribuisce a rendere eque le scelte allocative, anche attraverso luso
ottimale delle risorse. In carenza delle stesse, individua le priorit sulla base di criteri condivisi dalla
comunit professionale.
3. NORME GENERALI
3.1 Linfermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso la formazione permanente, la
riflessione critica sullesperienza e la ricerca, al fine di migliorare la sua competenza.
Linfermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiornate, cos da garantire alla
persona le cure e lassistenza efficaci.
Linfermiere partecipa alla formazione professionale, promuove ed attiva la ricerca, cura la diffusione
dei risultati, al fine di migliorare lassistenza infermieristica.
3.2 Linfermiere assume responsabilit in base al livello di competenza raggiunto e ricorre se
necessario, allintervento o alla consulenza di esperti. Riconosce che lintegrazione la migliore
possibilit per far fronte ai problemi dellassistito; riconosce altres limportanza di prestare
consulenza, ponendo le proprie conoscenze ed abilit a disposizione della comunit professionale.
3.3 Linfermiere riconosce i limiti delle proprie conoscenze e competenze e declina la responsabilit
quando ritenga di non poter agire con sicurezza. Ha il diritto ed il dovere di richiedere formazione e/o
supervisione per pratiche nuove o sulle quali non ha esperienza; si astiene dal ricorrere a
sperimentazioni prive di guida che possono costituire rischio per la persona.
Michele Piccoli
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3.4 Linfermiere si attiva per lanalisi dei dilemmi etici vissuti nelloperativit quotidiana
e ricorre, se necessario, alla consulenza professionale e istituzionale, contribuendo cos al continuo
divenire della riflessione etica.
3.5 Lagire professionale non deve essere condizionato da pressioni o interessi personali
provenienti da persone assistite, altri operatori, imprese, associazioni, organismi. In caso di conflitto
devono prevalere gli interessi dellassistito.
Linfermiere non pu avvalersi di cariche politiche o pubbliche per conseguire
vantaggi per s o per altri.
Linfermiere pu svolgere forme di volontariato con modalit conformi alla normativa vigente:
libero di prestare gratuitamente la sua opera, sempre che questa avvenga occasionalmente.
3.6 Linfermiere, in situazioni di emergenza, tenuto a prestare soccorso e ad attivarsi
tempestivamente per garantire lassistenza sanitaria. In caso di calamit, si mette a disposizione
dellautorit competente.
4. RAPPORTI CON LA PERSONA ASSISTITA
4.1 Linfermiere promuove, attraverso leducazione, stili di vita sani e la diffusione di una cultura
della salute; a tal fine attiva e mantiene la rete di rapporti tra servizi e operatori.
4.2 Linfermiere ascolta, informa, coinvolge la persona e valuta con la stessa i bisogni assistenziali,
anche al fine di esplicitare il livello di assistenza garantito e consentire allassistito di esprimere le
proprie scelte.
4.3 Linfermiere, rispettando le indicazioni espresse dallassistito, ne facilita i rapporti con la
comunit e le persone per lui significative, che coinvolge nel piano di cura.
4.4 Linfermiere ha il dovere di essere informato sul progetto diagnostico terapeutico, per le influenze
che questo ha sul piano di assistenza e la relazione con la persona.
4.5 Linfermiere, nellaiutare e sostenere la persona nelle scelte terapeutiche, garantisce le
informazioni relative al piano di assistenza ed adegua il livello di comunicazione alla capacit del
paziente di comprendere. Si adopera affinch la persona disponga di informazioni globali e non solo
cliniche e ne riconosce il diritto alla scelta di non essere informato.
4.6 Linfermiere assicura e tutela la riservatezza delle informazioni relative alla persona.
Nella raccolta, nella gestione e nel passaggio dei dati, si limita a ci che pertinente
allassistenza.
4.7 Linfermiere garantisce la continuit assistenziale anche attraverso lefficace gestione
di strumenti informativi.
4.8 Linfermiere rispetta il segreto professionale non solo per obbligo giuridico, ma per
intima convinzione e come risposta concreta alla fiducia che lassistito ripone in lui.
4.9 Linfermiere promuove in ogni contesto assistenziale le migliori condizioni possibili
di sicurezza psicofisica dellassistito e dei suoi familiari.
4.10 Linfermiere si adopera affinch il ricorso alla contenzione fisica e farmacologica sia
evento straordinario e motivato, e non metodica abituale di accudimento. Considera
la contenzione una scelta condivisibile quando vi si configuri linteresse della persona e inaccettabile
quando sia una implicita risposta alle necessit istituzionali.
4.11 Linfermiere si adopera affinch sia presa in considerazione lopinione del minore
rispetto alle scelte terapeutiche, in relazione allet ed al suo grado di maturit.
4.12 Linfermiere si impegna a promuovere la tutela delle persone in condizioni che ne limitano lo
sviluppo o lespressione di s, quando la famiglia e il contesto non siano adeguati ai bisogni.
4.13 Linfermiere che rilevi maltrattamenti o privazioni a carico della persona, deve mettere in opera
tutti i mezzi per proteggerla ed allertare, ove necessario, lautorit competente.
4.14 Linfermiere si attiva per alleviare i sintomi, in particolare quelli prevenibili. Si impegna a
ricorrere alluso di placebo solo per casi attentamente valutati e su specifica indicazione medica.
4.15 Linfermiere assiste la persona, qualunque sia la sua condizione clinica e fino al termine della
vita, riconoscendo limportanza del conforto ambientale, fisico, psicologico, relazionale, spirituale.
Linfermiere tutela il diritto a porre dei limiti ad eccessi diagnostici e terapeutici non coerenti con la
concezione di qualit della vita dellassistito.
Michele Piccoli
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4.16 Linfermiere sostiene i familiari dellassistito, in particolare nel momento della perdita e nella
elaborazione del lutto.
4.17 Linfermiere non partecipa a trattamenti finalizzati a provocare la morte dellassistito, sia che la
richiesta provenga dallinteressato, dai familiari o da altri.
4.18 Linfermiere considera la donazione di sangue, tessuti ed organi un espressione di solidariet. Si
adopera per favorire informazione e sostegno alle persone coinvolte nel donare e nel ricevere.
5. RAPPORTI PROFESSIONALI CON COLLEGHI E ALTRI OPERATORI
5.1 Linfermiere collabora con i colleghi e gli altri operatori, di cui riconosce e rispetta lo specifico
rapporto allinterno dellequipe. Nellambito delle proprie conoscenze, esperienze e ruolo
professionale, contribuisce allo sviluppo delle competenze assistenziali.
5.2 Linfermiere tutela la dignit propria e dei colleghi, attraverso comportamenti ispirati al rispetto e
alla solidariet. Si adopera affinch la diversit di opinione non ostacoli il progetto di cura.
5.3 Linfermiere ha il dovere di autovalutarsi e di sottoporre il proprio operato a verifica, anche ai fini
dello sviluppo professionale.
5.4 Nellesercizio autonomo della professione linfermiere si attiene alle norme di comportamento
emanate dai collegi Ipasvi; nella definizione del proprio onorario rispetta il vigente Nomenclatore
tariffario.
5.5 Linfermiere tutela il decoro del proprio nome e qualifica professionale anche attraverso il rispetto
delle norme che regolano la pubblicit sanitaria;
5.6 Linfermiere tenuto a segnalare al Collegio ogni abuso o comportamento contrario alla
deontologia, attuato dai colleghi.
6. RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI
6.1 Linfermiere, ai diversi livelli di responsabilit, contribuisce ad orientare le politiche
e lo sviluppo del sistema sanitario, al fine di garantire il rispetto dei diritti degli assistiti, lequo
utilizzo delle risorse e la valorizzazione del ruolo professionale.
6.2 Linfermiere compensa le carenze della struttura attraverso un comportamento ispirato alla
cooperazione, nellinteresse dei cittadini e dellistituzione. Linfermiere ha il dovere di opporsi alla
compensazione quando vengano a mancare i carattere della eccezionalit o venga pregiudicato il suo
prioritario mandato professionale.
6.3 Linfermiere, ai diversi livelli di responsabilit, di fronte a carenze o disservizi provvede a darne
comunicazione e per quanto possibile, a ricreare la situazione pi favorevole.
6.4 Linfermiere ha il diritto e il dovere di segnalare al Collegio le situazioni in cui sussistono
circostanze o persistono condizioni che limitano la qualit delle cure o il
decoro dellesercizio professionale.
7. DISPOSIZIONI FINALI
7.1 Le norme deontologiche contenute nel presente codice sono vincolanti: la loro inosservanza
punibile con sanzioni da parte del Collegio professionale.
7.2 I Collegi Ipasvi si rendono garanti, nei confronti della persona e della collettivit, della
qualificazione dei singoli professionisti e della competenza acquisita e mantenuta.
Michele Piccoli
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AppendiceII
IlCodicedeontologicodellinfermiere
Primarevisione12febbraio2008
Articolo1
L'infermiereilprofessionistasanitarioresponsabiledell'assistenzainfermieristica.
Articolo2
L'assistenzainfermieristicaservizioallapersonaeallacollettivit.Sirealizza
attraverso
interventispecifici,autonomiecomplementari,dinaturaintellettuale,tecnico
scientifica,
gestionale,relazionaleededucativa.
Articolo3
Laresponsabilitdell'infermiereconsistenelcurareeprendersicuradellapersona,
nel
rispettodellavita,dellasalute,dellalibertedelladignitdell'individuo.
Articolo4
Linfermiereorientalasuaazionealbenedell'assistito,dicuiattivalerisorse
sostenendolo
nelraggiungimentodellamaggioreautonomiapossibileanchequandovisia
disabilit,
svantaggio,fragilit.
Articolo5
Ilrispettodeiprincipieticiedeidirittifondamentalidell'uomocondizione
essenzialeper
l'eserciziodellaprofessioneinfermieristica.
Articolo6
L'infermierericonoscelasalutecomebenefondamentaledellapersonae
interessedellacollettivitesiimpegnaatutelarlaconattivitdiprevenzione,
cura,palliazioneeriabilitazione.
Articolo7
L'infermiereprestaassistenzasecondoequitegiustizia,tenendocontodeivalori
etici,
religiosieculturali,nonchdelletnia,delgenereedellecondizionisocialidella
persona.
Articolo8
Linfermiere,nelcasodiconflittideterminatidadiversevisionietiche,siimpegnaa
trovare
lasoluzioneattraversoildialogo.Linfermiere,qualoravifosseepersistesseuna
Michele Piccoli
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richiestadiattivitincontrastoconiprincipieticidellaprofessioneeconipropri
valori,si
avvaledell'obiezionedicoscienza,facendosigarantedelleprestazioninecessarie
perlincolumitelavitadellassistito.
Articolo9
Linfermiere,nell'agireprofessionale,siimpegnaadoperareconprudenzaanche
alfinedi
nonnuocere.
Articolo18
L'infermiere,insituazionidiemergenzaurgenza,prestasoccorsoesiattivaper
garantirel'assistenzanecessaria;incasodicalamitsimetteadisposizione
dell'autoritcompetente.
Articolo19
L'infermiere,attraversolinformazioneel'educazione,promuovestilidivitasaniela
diffusionedelvaloreedellaculturadellasalute;atalfineattivaesostienelarete
dirapportitraservizieoperatori.
Articolo20
L'infermiereascolta,informa,coinvolgelassistitoevalutaconluiibisogni
assistenziali,
anchealfinediesplicitareillivellodiassistenzagarantitoefacilitarlonellesprimere
lepropriescelte.
Articolo21
L'infermiere,rispettandoleindicazioniespressedall'assistito,nefavorisceirapporti
conla
comunitelepersoneperluisignificative,checoinvolgenelpianodiassistenza,
tenendo
contodelladimensioneinterculturale.
Articolo22
Linfermiereconosceilprogettodiagnosticoterapeuticoperleinfluenzeche
questohasul
pianodiassistenzaesullarelazioneconlassistito.
Articolo23
Linfermierericonosceilvaloredellinformazioneintegratamultiprofessionaleesi
adopera
affinchlassistitodispongaditutteleinformazioninecessarieaisuoibisognidivita.
Articolo24
L'infermiereaiutaesostienelassistitonellescelte,fornendoinformazionidinatura
assistenzialeinrelazioneaiprogettidiagnosticoterapeuticieadeguandola
comunicazioneallasuacapacitdicomprendere.
Michele Piccoli
pag. 17
Articolo25
Linfermiererispettalaconsapevoleedesplicitavolontdellapersonadinon
essereinformata,purchlamancatainformazionenonsiadipericolopersoper
glialtri.
Articolo26
L'infermiereassicuraetutelalariservatezzaneltrattamentodeidatirelativialla
persona.Nellaraccolta,nellagestioneenelpassaggiodidati,silimitaaciche
attinenteallassistenza.
Articolo27
L'infermieregarantiscelacontinuitassistenzialeanchecontribuendoalla
realizzazionedi
unaretedirapportiinterprofessionaliediunaefficacegestionedeglistrumenti
informativi.
Articolo28
L'infermiererispettailsegretoprofessionalenonsoloperobbligogiuridico,maper
intima
convinzioneecomeespressioneconcretadellareciprocafiduciaconl'assistito.
Articolo29
L'infermierepromuovelemiglioricondizionipossibilidisicurezzadell'assistitoedei
familiari,concorrendoallosviluppodellaculturadellimpararedallerroree
partecipandoalleiniziativeperlagestionedelrischioclinico.
Articolo30
L'infermieresiadoperaaffinchilricorsoallacontenzionesiaeventostraordinario,
motivatodaprescrizioneterapeuticaodadocumentatevalutazioniassistenziali.
Articolo31
Linfermiereconcorreallasperimentazioneclinicoassistenzialeconoscendoneil
protocollo,anchepervalutareleimplicazioniperlassistenzaeperlassistito.
Articolo32
L'infermieresiadoperaaffinchl'opinionedelminorerispettoallescelte
terapeuticheesperimentalisiapresainconsiderazione,tenutocontodell'etdel
minoreedelsuogradodimaturit.
Articolo33
L'infermieresiimpegnaapromuoverelatuteladellepersonechesitrovanoin
condizionichenelimitanolosviluppool'espressione,quandolafamigliaeil
contestononsianoadeguatiailorobisogni.
Articolo34
L'infermierecherilevimaltrattamentioprivazioniacaricodellassistito,deve
metterein
Michele Piccoli
pag. 18
operatuttiimezziperproteggerlosegnalandolecircostanze,ovenecessario,
all'autorit
competente.
Articolo35
L'infermieresiattivaperalleviarelasofferenza,adoperandosiaffinchlassistito
ricevatuttiitrattamentinecessari.
Articolo36
L'infermiereassistelapersona,qualunquesialasuacondizioneclinicaefinoal
terminedellavita,riconoscendol'importanzadellapalliazioneedelconforto
ambientale,fisico,psicologico,relazionale,spirituale.
Articolo37
L'infermieretutelalavolontdellassistitodiporredeilimitiagliinterventichenon
siano
proporzionatiallasuacondizioneclinicaecoerenticonlaconcezionedalui
espressadellaqualitdivita.
Articolo38
Linfermiere,quandolassistitononingradodimanifestarelapropriavolont,
tieneconto
diquantodaluichiaramenteespressoinprecedenzaedocumentato.
Articolo39
L'infermieresostieneifamiliarielepersonediriferimentodellassistito,inparticolare
nellaevoluzioneterminaledellamalattiaenelmomentodellaperditaedella
elaborazionedellutto.
Articolo40
L'infermierenonpartecipaainterventifinalizzatiaprovocarelamorte,anchesela
richiestaprovienedall'assistito.
Articolo41
L'infermierefavoriscelinformazioneeleducazionesulladonazionedisangue,
tessutied
organiesostienelepersonecoinvolteneldonareenelricevere.
Articolo42
L'infermierecollaboraconicolleghieglialtrioperatori,dicuiriconosceevalorizza
lospecificoapportoall'internodell'quipe.
Articolo43
L'infermieretutelaladignitpropriaedeicolleghi,attraversocomportamenti
ispiratialrispettoeallasolidariet.
Articolo44
Michele Piccoli
pag. 19
L'infermieresegnalaalproprioorganismodirappresentanzaprofessionaleogni
abusoo
comportamentodeicolleghicontrarioalladeontologia.
Articolo45
L'infermieretutelaildecoroproprioedellaprofessioneedesercitalattivitcon
lealtnei
confrontideicolleghiedeglialtrioperatori.
Articolo46
Linfermieresiispiraatrasparenzaeveridicitneimessaggipubblicitarienella
divulgazionedelleinformazioni,nelrispettodelleindicazionifornitedalproprio
organismodirappresentanzaprofessionale.
Articolo47
L'infermiere,aidiversilivellidiresponsabilit,contribuisceadorientarelepolitichee
losviluppodelsistemasanitario,alfinedigarantireilrispettodeidirittidegliassistiti,
l'equoutilizzodellerisorselavalorizzazionedelruoloprofessionale.
Articolo48
L'infermiere,aidiversilivellidiresponsabilit,difronteacarenzeodisservizi
provvedeadarnecomunicazioneairesponsabiliprofessionalidellastrutturaincui
operaoacuiafferisceilproprioassistito.
Articolo49
L'infermierecompensalecarenzedellastrutturaattraversouncomportamento
ispiratoalla
cooperazione,nell'interessedeicittadiniedell'istituzione.
Linfermiere,qualoravenganoamancareicaratteridellaeccezionalitosia
pregiudicato
ilsuoprioritariomandatoprofessionale,siopponeallacompensazione
specificandone
leragioni,purimpegnandosiperilsuperamentodellecarenzeodeidisservizi.
Articolo50
L'infermiere,atuteladellasalutedellepersone,segnalaalproprioorganismodi
rappresentanzaprofessionalelesituazionichepossonoconfigurarelesercizio
abusivodellaprofessioneinfermieristica.
Articolo51
L'infermieresegnalaalproprioorganismodirappresentanzaprofessionalele
situazioniin
cuisussistonocircostanzeopersistonocondizionichelimitanolaqualitdellecure
edellassistenzaoildecorodell'esercizioprofessionale.
Michele Piccoli
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