COSA POSSIAMO
FARE INSIEME?
Dal cittadino alle Istituzioni.
Insieme per il clima
www.regione.lombardia.it
sommario
ll clima cambia.
3 Che cosa sta succedendo?
3 Le parole sono importanti
6 Una situazione da affrontare insieme
8 L’esperto risponde Luca Mercalli
10 I passi compiuti dal 1992 a oggi
12 Gli obiettivi dell’UE
Il cambiamento
17 si può affrontare Coordinamento
19 Mitigazione dei cambiamenti climatici: ridurre Regione Lombardia
le emissioni e potenziare gli assorbimenti di CO2 Direzione Generale Ambiente e Clima
24 L’esperto risponde Stefano Caserini Mario Nova, Gian Luca Gurrieri
Il nostro impegno
41 fa la differenza
41 Che cosa fa Regione Lombardia
46 Che cosa puoi fare tu
Secondo un rapporto
del 2017, le emissioni di gas
serra saranno la prima causa
della scomparsa degli orsi
polari da gran parte del loro
areale entro il 2050.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Si sta inoltre osservando negli ultimi anni un interesse e uno sforzo sempre maggiore,
sia a livello globale che locale, nella direzione dell’adattamento al cambiamento climatico, che
sta acquisendo peso crescente rispetto al profilo, ad oggi prevalente, della mitigazione. In questo
senso, lo storico Accordo di Parigi, firmato a conclusione della XXI Conferenza delle Parti della
Convenzione UNFCCC (United Nation Framework Convention on Climate Change) nel 2015,
dichiara per l’appunto di voler “accrescere la capacità di adattamento agli impatti avversi del
cambiamento climatico, promuovere la resilienza e uno sviluppo a basse emissioni, in maniera che
non sia minacciata la produzione alimentare”. È sempre l’Accordo stesso a definire l’importanza di
una governance multilivello dell’adattamento, agendo dalla scala locale fino a quella internazionale.
Consapevole di questo quadro, Regione Lombardia - tra le prime regioni in Europa - ha posto
il cambiamento climatico come uno dei cardini delle proprie politiche ambientali fin dai primi anni
del nuovo millennio, affrontandolo sia attraverso la riduzione delle emissioni in atmosfera
da diversi comparti, sia dell’adattamento, ambito privilegiato delle politiche locali. Richiamiamo
anche l’impegno per la riduzione delle concentrazioni di inquinanti locali per il miglioramento
della qualità dell’aria: lo sviluppo di misure che diano benefici sia per il clima che per la qualità
dell’aria sono la strategia migliore per ottimizzare i risultati.
1
In Italia e anche in Lombardia si
assiste sempre più spesso a violenti
nubifragi che fanno tracimare
i corsi d’acqua. In particolare
il Torrente Seveso (nella foto),
è stato protagonista negli ultimi
anni di clamorose esondazioni.
Per affrontare la situazione, nel
dicembre 2017 la Giunta regionale
ha approvato il Progetto Strategico
di Sottobacino del Torrente Seveso.
2 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
capitolo 1
Il clima cambia.
Che cosa
sta succedendo?
Temperature sopra la media, climatica, effetto serra Sistema climatico
ghiacciai che si sciolgono, o riscaldamento globale? Quando parliamo di clima,
ci riferiamo a un sistema
fenomeni estremi sempre più
interattivo complesso,
frequenti. I fiumi esondano Variabilità climatica costituito da atmosfera (lo
oppure vanno in secca, i raccolti Il clima terrestre è soggetto a strato di gas che circonda
la superficie terrestre),
soffrono, aumentano i rischi fluttuazioni che dipendono da
idrosfera (oceani, mari,
per la salute e il benessere cause naturali, come la radiazione laghi, fiumi e acque
dell’uomo. Espressioni come solare e la circolazione degli sotterranee), biosfera (tutti
gli esseri viventi presenti
“riscaldamento globale” sono oceani. Di solito, quando si parla di
sulla Terra, compreso
all’ordine del giorno, persino variabilità climatica, ci si riferisce l’uomo), criosfera (tutte le
“allarme clima” si sente dire a questo tipo di fenomeni. Nel masse di ghiaccio e neve) e
così spesso da non fare più corso degli ultimi decenni, però, litosfera (le terre emerse, il
fondo degli oceani e i primi
notizia. È un’esagerazione stiamo assistendo a oscillazioni strati dell’interno
oppure la terra è davvero in più profonde e rapide, causate del pianeta).
pericolo? Dobbiamo aspettarci da fattori esterni al sistema
Alocarburi
un fenomeno irreversibile oppure climatico. La comunità scientifica Ai gas serra naturali
stiamo andando incontro a è unanimemente concorde nel si aggiungono i gas
un cambiamento climatico ritenere i fattori antropici come la prodotti esclusivamente
da attività umane, come
che attraverso la conoscenza, causa determinante dell’attuale gli alocarburi, tra cui i
l’impegno sociale e istituzionale riscaldamento globale. clorofluorocarburi (CFC),
gli idroclorofluorocarburi
Le parole Effetto serra
(HCFC) e gli
idrofluorocarburi (HFC). La
sono importanti I gas serra (in inglese Green House concentrazione di questi
possiamo affrontare? Gases, GHG) presenti in atmosfera gas in atmosfera è molto
bassa, ma il loro potenziale
Per capire che cosa sta sono una sorta di “filtro a senso
di riscaldamento è da 3.000
accadendo, iniziamo anzitutto unico”: lasciano passare l’energia a 13.000 volte superiore a
a domandarci quale sia il significato termica del sole e allo stesso quello della CO2.
delle parole che utilizziamo. tempo assorbono le radiazioni Inoltre, questi gas
permangono in atmosfera
Che cosa si intende, ad esempio, emesse dalla Terra. In condizioni per periodi molto lunghi,
quando si parla di variabilità normali, questo strato gassoso fino a 400 anni.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 3
Come si misura svolge un ruolo molto utile: se Global warming
la concentrazione
di un gas non ci fosse, infatti, la temperatura Per riscaldamento globale
La concentrazione di gas media terrestre sarebbe inferiore di s’intende quel fenomeno di
è comunemente indicata molti gradi, rendendo impossibile incremento delle temperature
in percentuale (%), in parti
per milione, (ppm) o in la presenza e lo sviluppo della vita. medie della superficie della Terra,
parti per miliardo (ppb). A partire dalla seconda metà del non riconducibile a cause naturali,
1800, però, la concentrazione in riscontrato a partire dalla metà
atmosfera di questi gas, tra cui dell’Ottocento. A “scaldare” il nostro
1 PPM il metano (CH4), il protossido pianeta, secondo le conclusioni
1 molecola di gas in di azoto (N2O), l’ozono (O3), più condivise dalla comunità
1mln di molecole d’aria
il vapore acqueo (H2O), gli scientifica mondiale, sono anzitutto
alocarburi (CFC, HCFC, HFC), ma le emissioni di CO2 dovute all’uso
soprattutto l’anidride carbonica di combustibili fossili, come il
(CO2), è aumentata carbone, il petrolio, il gas naturale
a causa delle attività umane (metano), utilizzati nella produzione
tanto da imprigionare quantità elettrica, industriale, nei trasporti e
eccessive di calore, accentuando in agricoltura, cioè in tutte quelle
Gas serra naturali l’effetto serra e determinando attività umane che caratterizzano
In epoca preindustriale,
un riscaldamento del clima lo stile di vita nella nostra società
quindi nella prima metà del
1800, la concentrazione di terrestre. moderna.
CO2 era intorno a 280 ppm.
Secondo il rapporto 2017
«Global Carbon Budget»
presentato a Bonn L’effetto serra
in occasione della COP23,
nel 2016 ha toccato quota
403 ppm e nel 2017 i 407 ppm.
1. I raggi del sole attraversano l’atmosfera e riscaldano la superficie terrestre. 2. Dalla superficie
terrestre, il calore si irradia nell’atmosfera sotto forma di radiazioni infrarosse. 3. Quasi il 40% delle
radiazioni infrarosse si perde nello spazio. 4. In condizioni naturali, oltre il 60% delle radiazioni
infrarosse è assorbito dal vapore acqueo e dagli altri gas serra presenti in atmosfera. Tali gas
agiscono come i pannelli in vetro di una serra: intrappolano il calore e lo riflettono di nuovo sulla
superficie terrestre. 5. Quando aumenta la concentrazione di gas serra in atmosfera, aumenta
anche la quantità di calore intrappolato e riflesso. Gli oceani si riscaldano e liberano più vapore
acqueo, che a sua volta può incrementare l’effetto serra.
4 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Emissioni globali di gas serra CO2 equivalente
per settore economico Per calcolare l’impatto
di gas serra diversi
sul riscaldamento
globale, si è individuata
un’unità di misura che
25% Produzione elettricità e calore
permette di pesarli
insieme. Questa unità
24% Agricoltura, silvicoltura
è la tonnellata di CO2
e altro sfruttamento del suolo
equivalente.
Per fare un esempio,
21% Attività industriali
una tonnellata di
metano, che ha un
14% Trasporti
potenziale climalterante
21 volte superiore
10% Altro
rispetto alla CO2, viene
contabilizzata come 21
6% Attività residenziali
tonnellate di CO2eq.
e commerciali
Fonte: IPCC 2014 (dati basati sulle emissioni globali del 2010).
1 2 3 4
In senso orario:
1 V. Sella – Archivio CGI
2 G. Mentasti – Archivio
P. Casati
3 A. Desio – Archivio CGI
4-6 C. Smiraglia
2009 2017 2050 7 Elaborazione grafica
G. Leonelli
Fino a qualche anno fa il Ghiacciaio dei Forni, in alta Valtellina, si estendeva per oltre 10 kmq. Era il più grande ghiacciaio vallivo
composto a livello nazionale. Oggi si è spaccato in tre ghiacciai più piccoli, con un collasso continuo del settore inferiore. Le foto
storiche documentano il suo progressivo scioglimento. L’ultima immagine, un’elaborazione costruita su dati previsionali, propone il
possibile scenario nel 2050, se l’attuale trend climatico sulle Alpi non si fermerà.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 5
Una situazione effetto di reazioni chimiche di agenti
da affrontare inquinanti.
Secondo i dati registrati a partire dal
insieme 1880, e con la sola eccezione degli
La storia del riscaldamento di anni dal 1900 al 1910, l’aumento
origine antropica è iniziata dunque delle temperature medie del pianeta è
con la Rivoluzione industriale e con stato progressivo.
l’incremento dell’uso di combustibili Allarmati da questa tendenza, con
fossili, ma tra le sue cause va la prima Conferenza mondiale sul
considerata anche la rapida clima del 1979 gli scienziati della
distruzione delle foreste in molte comunità mondiale hanno cominciato
zone del mondo. Con le piante a interrogarsi su come prevedere e
viene eliminata anche la loro azione prevenire i cambiamenti climatici di
fotosintetica di assorbimento della origine antropica e i loro potenziali
CO2, accentuando nell’atmosfera lo effetti negativi sul benessere
squilibrio tra immissione e fuoriuscita dell’umanità.
di anidride carbonica. Nel corso
della seconda metà del XX secolo, Nel 1988, l’Organizzazione
si è registrato anche l’incremento meteorologica mondiale (World
di altri gas serra; in particolare, del Meteorological Organization, WMO)
metano (derivante da allevamenti e il Programma delle Nazioni Unite
intensivi, dalle risaie e dalle attività per l’Ambiente (United Nations
industriali); del protossido di azoto, Environment Programme, UNEP),
prodotto da alcune lavorazioni organismi entrambi delle Nazioni
agricole; dell’ozono degli strati più Unite, hanno costituito il Gruppo
La prima Conferenza bassi dell’atmosfera, prodotto per di esperti intergovernativo
mondiale sul clima
Ginevra, 1979. I governi di
tutto il mondo sono invitati Anomalia e andamento delle temperature
a prevenire potenziali globali dal 1800 al 2013, in °C
cambiamenti climatici Differenza dalla media 1951-1980
di origine antropica
che potrebbero avere 0.5 Media annua
ripercussioni negative sul
Media cinquennale
benessere dell’umanità.
Viene adottato un
Programma mondiale di
ricerca sul clima (WCRP)
che sarà sostenuto 0
dall’Organizzazione
meteorologica mondiale
(OMM), dal Programma
delle Nazioni Unite per
l’ambiente (UNEP) e dal -0.5
Consiglio internazionale
1880 1900 1920 1940 1960 1980 2000 year
delle società scientifiche
(ICSU). Grafico basato su dati del Goddard Institute for Space Studies, GISS, della NASA.
6 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
sul cambiamento climatico conferma che tra il 1880 e il IPCC
(Intergovernmental Panel on Climate 2012 la temperatura media L’Intergovernmental Panel
on Climate Change, IPCC
Change, IPCC). Il suo compito globale è aumentata di 0,85 (Gruppo intergovernativo
è quello di valutare lo stato delle °C, perché oggi l’aumento è di di esperti sul cambiamento
conoscenze scientifiche, tecniche 1 °C, e indica ancora una volta climatico), è il foro scientifico
formato nel 1988 dalle
e socio-economiche sulle cause e nella crescente concentrazione
Nazioni Unite allo scopo
le conseguenze del cambiamento in atmosfera dei gas ad effetto di studiare il cambiamento
climatico globale indotto dalle serra la causa principale del climatico. L’IPCC
fonda le sue valutazioni
attività umane. Gli scienziati che riscaldamento terrestre. Secondo
principalmente su letteratura
partecipano al progetto provengono gli studiosi del gruppo di lavoro, gli scientifica pubblicata.
da oltre 110 Paesi e da settori di effetti del cambiamento climatico
ricerca diversi: climatologia, ecologia, sono già visibili in tutto il pianeta:
economia, medicina, oceanografia. nell’acidificazione degli oceani,
L’IPCC redige periodicamente nello scioglimento dei ghiacci artici
un Rapporto di valutazione sui e nella minor resa dei raccolti in
cambiamenti climatici. A partire molte regioni. Le conclusioni del
dal 1992 ne ha pubblicati cinque, Rapporto sono categoriche: per
l’ultimo tra il 2013 e il 2014. limitare l’aumento di temperatura
per esempio al di sotto dei 2 °C
Il quinto rapporto IPCC bisogna ridurre entro il 2050 a zero
L’ultimo rapporto IPCC (AR5) le emissioni di CO2.
50
Gt di CO2
40
30
20
10
0
1990 1995 2000 2005 2010 2015
Fonte: PBL, Trends in global CO2 and total greenhouse gas emission, Summary of the 2017 Report.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 7
Come definirebbe ciò che sta accadendo
alla Terra rispetto al cambiamento
climatico?
Duecento anni di intossicazione da gas serra da
parte dell’Umanità hanno fatto salire la febbre al
Pianeta: un grado nell’ultimo secolo. Ora si tratta
di curare la malattia e limitare i sintomi a 2 °C di
incremento di temperatura a fine secolo, oppure
non far nulla e rischiare un febbrone da 5 °C al 2100,
che sarebbe catastrofico per la nostra società.
8 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
sta nel futuro: rischiamo di perdere queste Anche il maggior dell’atmosfera e del
caratteristiche positive, amplificando siccità e impatto di uragani e clima) e l’IIA (Istituto
trombe d’aria nell’area sull’inquinamento
ondate di caldo estremo.
del Mediterraneo atmosferico), spiega che
dipende dall’aumento la loro intensità dipende
Per introdurre misure di adattamento/ delle temperature. dalla temperatura del
mitigazione dei cambiamenti climatici, come Una ricerca pubblicata mare, che in questi
su Scientific Reports decenni si è alzata. Per
l’uso di auto elettriche in città e la diffusione
nell’ottobre 2017, ridurre questo rischio,
del telelavoro, ci vogliono strumenti elaborata da due la soluzione, ancora
normativi che le sostengano. istituti del CNR, l’ISAC una volta, è ridurre le
Quali consigli darebbe alle Regioni? (Istituto di scienze emissioni di gas serra.
Gli strumenti normativi sono importanti, perché
mettono d’accordo tutti in poco tempo, mentre
la diffusione della cultura è più lenta. Pensiamo
all’efficacia della legge italiana contro il fumo: una Il problema a mio parere è la coerenza: non c’è
firma, e ci siamo tutti svegliati un mattino del 2003 ancora un quadro normativo omogeneo e una
con l’aria più pulita, almeno nei locali pubblici, e consapevolezza da parte di funzionari, amministratori
non c’è stata nessuna rivolta! Quindi perché non e cittadini che la sostenibilità non è un optional
fare così anche per le buone pratiche sostenibili? decorativo, da affiancare per moda all’economia
attuale, ma è una nuova direzione di marcia che
In quali campi la Lombardia si può dire una volta presa esclude compromessi con le
all’avanguardia e su cosa deve lavorare pratiche inquinanti del passato. Bisogna lavorare
ancora? sull’informazione e poi su azioni vaste, corali, condivise
Molte amministrazioni locali italiane stanno ed efficaci. Se si vuole curare la febbre tocca prendere
procedendo bene con le scelte di salvaguardia le medicine nelle dosi e nei tempi indicati dai medici:
ambientale, ci sono le conoscenze e le soluzioni. troppo poco e troppo piano non ha effetti!
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 9
Accordi di Rio
La Convenzione I passi compiuti di Rio. Evento mediatico senza
quadro delle Nazioni dal 1992 a oggi eguali, vide la partecipazione di
Unite sui cambiamenti 178 governi, più di 100 capi di
climatici (United Nations Negli ultimi 25 anni, il tema del Stato e oltre 1.000 rappresentanti
Framework Convention
riscaldamento globale è stato di organizzazioni non governative.
on Climate Change,
UNFCCC o FCCC), nota discusso in conferenze internazionali Importantissimo risultato della
anche come Accordi che hanno prodotto importanti Conferenza è stato l’accordo
di Rio, è un trattato
decisioni e documenti. Per la vasta sulla Convenzione quadro delle
ambientale internazionale
prodotto nel 1992 dalla e qualificata partecipazione che le Nazioni Unite sui cambiamenti
Conferenza sull’Ambiente contraddistingue, fin dal principio tutti climatici, UNFCCC, che a sua
e sullo Sviluppo delle
i Governi del mondo hanno dovuto volta ha portato, alcuni anni dopo,
Nazioni Unite, UNCED.
Il trattato punta alla tenerne conto. alla stesura del protocollo di Kyoto.
riduzione delle L’accordo si basa sull’acquisita
emissioni dei gas serra. 1992, la Conferenza di Rio consapevolezza dei cambiamenti
Nel giugno 1992, le Nazioni climatici e dell’influenza delle attività
Unite hanno organizzato a Rio antropiche su tali cambiamenti e sul
de Janeiro, in Brasile, la prima riscaldamento globale in atto. Tra i
Conferenza sull’Ambiente e principi cardine della convenzione
sullo Sviluppo (United Nations (elencati nell’articolo 3), ci sono:
Conference on Environment and • la protezione del sistema
Development, UNCED), chiamata climatico, e quindi la lotta ai
informalmente Summit della Terra cambiamenti climatici ed ai loro
o più semplicemente Conferenza effetti avversi;
1992 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2003 2004 2005 2006
Conferenza Rio COP 1 COP 2 COP 3 COP 4 COP 5 COP 6 COP 6 bis COP 9 COP 10 COP 11 COP 12
Rio de Janeiro Berlino Ginevra Kyoto Buenos Aires Bonn Aia Bonn Milano Buenos Aires Montreal Nairobi
Brasile Germania Svizzera Giappone Argentina Germania Paesi Bassi Germania Italia Argentina Canada Kenia
----
COP 7
10 IL CLIMA CAMBIA Marrakesh
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? Marocco
• la consapevolezza dei non controllati dal protocollo di
particolari bisogni e condizioni Montreal, con le stime ottenute
dei paesi in via di sviluppo, con metodologie comparabili. La
particolarmente vulnerabili Convenzione quadro sui cambiamenti
nei confronti dei cambiamenti climatici è stata ratificata in Italia
climatici; nel 1994, con la legge n. 65 del
• il fatto che la mancanza di una 15/01/1994. L’ISPRA è responsabile
piena certezza scientifica non è della redazione dell’inventario
una ragione per posporre misure nazionale delle emissioni di gas
di prevenzione e mitigazione. serra, attraverso la raccolta,
Nell’articolo 4 sono invece elencati l’elaborazione e la diffusione dei dati.
gli obblighi derivanti dall’adesione Le metodologie utilizzate per la stima
alla convenzione quadro sui delle emissioni e degli assorbimenti
cambiamenti climatici per i diversi sono state quelle redatte dall’IPCC
paesi, come l’implementazione di ed ufficialmente approvate
misure di mitigazione e misure che dall’UNFCCC, coerentemente
possano facilitare l’adattamento ai quanto richiesto dalla convenzione
cambiamenti climatici, attraverso e dalle successive decisioni delle
l’adozione di politiche nazionali, conferenze delle parti (COP).
e l’obbligo di gestione sostenibile
dei sink e dei reservoir (intesi come L’appuntamento delle COP
biomassa, foreste, oceani ed in Entrata in vigore il 21 marzo 1994,
generale ecosistemi marini, la Convenzione quadro delle
terrestri e costieri). Fondamentale, Nazioni Unite sui cambiamenti
ai fini dell’accordo e della climatici, UNFCCC, si estende oggi
comunicazione sull’implementazione a 196 Paesi. I loro rappresentanti
della convenzione, quanto prescritto si incontrano annualmente nella COP
La Conferenza delle
nell’art. 12. In particolare i paesi Conferenza delle Parti, COP, per
Parti, COP, è l’organo
Annex I (paesi industrializzati), analizzare i progressi nell’affrontare il di gestione della
devono trasmettere regolari report fenomeno del cambiamento climatico Convenzione ONU sui
cambiamenti climatici.
in cui sono elencate le politiche e e per stabilire azioni, giuridicamente
Tiene le sue riunioni
misure adottate per la riduzione vincolanti per i Paesi sviluppati, volte annualmente e utilizza
delle emissioni di gas serra; devono a ridurre le loro emissioni di gas serra. degli organi sussidiari
altresì comunicare, annualmente, Proprio in questa sede sono stati per il suo funzionamento.
Al suo interno sono
l’inventario nazionale delle emissioni sottoscritti accordi che costituiscono rappresentate tutte
e degli assorbimenti di gas serra la base per le decisioni politiche. le nazioni.
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
COP 11 COP 12 COP 13 COP 14 COP 15 COP 16 COP 17 COP 18 COP 19 COP 20 COP 21 COP 22 COP 23
Montreal Nairobi Bali Poznam Copenhagen Cancun Durban Doha Varsavia Lima Parigi Marrakech Bonn
Canada Kenia Indonesia Polonia Danimarca Messico Sud Africa Qatar Polonia Perù Francia Marocco Germania
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 11
1997, il Protocollo di Kyoto ad un livello ben al di sotto
È il trattato internazionale sul dei 2 °C, e il più possibile entro
riscaldamento globale redatto in 1,5 °C, rispetto alla temperatura
occasione della COP3 del 1997. dell’era preindustriale. Ciò significa
Il Protocollo prevedeva l’obbligo accelerare l’adozione di politiche
di operare nel periodo 2008- e misure – ad ogni livello della
2012 un abbattimento medio dei governance territoriale – al fine
gas serra del 5,2 % rispetto alle di decarbonizzare le attività
emissioni del 1990. Per ciascun antropiche, neutralizzando le
Paese industrializzato, oltre alle emissioni di gas serra entro la
scadenze da osservare, indicava i seconda metà di questo secolo.
target di riduzione dei gas. L’Italia, I temi principali dell’Accordo sono
ad esempio, aveva l’obiettivo di quelli della mitigazione, della
ridurre le emissioni del 6,5%. Con trasparenza e dell’adattamento ai
il Piano nazionale per la riduzione cambiamenti climatici.
delle emissioni di gas serra, il
nostro Governo si è impegnato a
migliorare l’efficienza energetica, Gli obiettivi dell’UE
a incrementare l’utilizzo delle Da parte sua, fin dagli anni Novanta
fonti di energia rinnovabili, ad l’Unione Europea ha svolto un
accelerare iniziative di ricerca e di ruolo guida a livello internazionale,
sperimentazione per la messa a adottando politiche per la riduzione
punto di fonti di energia alternative. delle emissioni di gas serra e
Come la maggior parte dei Paesi l’aumento dell’efficienza delle
europei, l’Italia ha mantenuto il suo industrie energetiche e dei consumi.
impegno. Il Protocollo di Kyoto, Le politiche per la riduzione
purtroppo, non è invece mai stato delle emissioni si collocano in un
ratificato dagli Stati Uniti, uno dei contesto normativo molto ampio
Paesi maggiorente responsabili del che prevede, tra le diverse misure,
surriscaldamento globale. l’impiego delle migliori tecnologie
disponibili nei processi industriali,
2015, l’Accordo di Parigi la liberalizzazione del mercato
È l’accordo a cui sono giunti e l’uso efficiente dell’energia, lo
nel dicembre 2015 i 195 Paesi sviluppo delle fonti rinnovabili e
partecipanti alla COP21, tenuta a delle fonti a basse emissioni nel
Parigi, in Francia. Primo accordo settore energetico, la riduzione
universale e giuridicamente dei consumi di carburante per
vincolante sul clima, definisce un i trasporti, la coltivazione di
piano d’azione inteso a limitare biomasse a fini energetici in
il riscaldamento globale, agricoltura, l’adeguamento delle
contenendo la crescita della politiche dei rifiuti, gli usi del
temperatura media mondiale suolo e la coltivazione delle
12 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
foreste per l’assorbimento • migliorare del 20% l’efficienza
delle emissioni di CO2. energetica rispetto allo
Gli obiettivi dell’Unione, a scenario di base.
fronte di una sempre maggiore Tali valori target escludono le
consapevolezza, sono diventati nel emissioni generate dal settore
tempo più ambiziosi. agricolo, ma tengono conto di
quelle prodotte dal trasporto
Il Pacchetto Clima e Energia aereo internazionale. Secondo
Per il periodo 2013-2020 l’UE ha i dati pubblicati nel 2017 dalla
adottato il Pacchetto Clima e Energia Commissione Europea, l’UE è
(Integrated Energy and Climate sulla buona strada. Tra il 1990 e
Change Package, IECCP). L’IECCP il 2016, infatti, nei Paesi membri
impegna gli Stati membri dell’Unione le emissioni sono state ridotte del
Europea a conseguire entro il 2020 23%, mentre nello stesso periodo
i seguenti obiettivi: l’economia è cresciuta del 53%. In
• ridurre le emissioni di gas serra ogni caso, nel quadro del rilancio
del 20% rispetto al 1990; globale degli impegni previsti
• produrre il 20% dell’energia nell’accordo di Parigi, l’UE dovrà
consumata a partire da fonti comunque valutare l’aumento dei
rinnovabili; suoi impegni di riduzione.
5.500
4.500
-23%
4.000
nel 2016
3.500
-40% rispetto al 1990
3.000
1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030
Emissioni storiche
Previsioni con le misure esistenti -WEM- (in base alle dichiarazioni degli SM)
Traiettoria proposta delle emissioni di gas a effetto serra
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 13
L’azione per il clima dell’UE si realizza
attraverso una combinazione di normative e misure
di sostegno finanziario. Ecco alcuni esempi:
Regolamentazione
14 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Il nuovo Quadro al 2030 • ridurre almeno del 40% le
Nel 2014, con il Quadro per le emissioni di gas serra rispetto
politiche dell’energia e del clima ai livelli del 1990
2020-2030, la Commissione • produrre almeno il 32%
Europea ha proposto nuovi dell’energia consumata a partire
obiettivi, fondamentali tra l’altro da fonti rinnovabili
per mantenere il proposito di • migliorare almeno del 27%
riduzione delle emissioni di gas l’efficienza energetica rispetto al
serra a livello europeo di almeno mantenimento dello status quo.
l’80% entro il 2050.
Gli obiettivi fissati dalla Attualmente tali obiettivi e la
Commissione per il 2030 ripartizione degli obiettivi nazionali
prevedono: sono oggetto di dibattito negoziale.
5000 -20%
-1,0% all’anno
4500
4000
-40%
3500 -1,5% all’anno
-3,3% all’anno
3000
2500
2000
1500 -80%
-4,6% all’anno
1000
500 -95%
1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050
Proiezioni “in base alle misure supplementari” Obiettivo per il 2020 (-20% rispetto al 1990)
Sforzo necessario per raggiungere l’obiettivo per il 2030 Obiettivo per il 2030 (-40% rispetto al 1990)
Sforzo necessario per raggiungere l’obiettivo per il 2050 Obiettivo per il 2050 (-80% rispetto al 1990)
Sforzo necessario per raggiungere l’obiettivo per il 2050 Obiettivo per il 2050 (-95% rispetto al 1990)
Emissione storiche di gas a effetto serra
Proiezioni “in base alle misure esistenti”
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 15
La frequenza di eventi
meteorologici estremi è legata
al riscaldamento globale.
Disponendo di un quantitativo
superiore di energia, il sistema
si esplicita nei fenomeni con
maggiore intensità, come
accade ormai spesso anche
sull’area mediterranea.
16 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
capitolo 2
Il cambiamento
si può affrontare
Meglio essere chiari: “fermare” negli ultimi anni si è deciso di
il cambiamento del clima promuovere, a vari livelli e scale,
non è possibile. Se anche da l’adozione di strategie e azioni
oggi tutte le emissioni di gas di adattamento e mitigazione.
climalteranti fossero annullate, Cosa si intende con queste due
ci vorrebbero comunque decine espressioni?
di migliaia di anni prima di
tornare alla concentrazione Con adattamento ai cambiamenti
in atmosfera che avevano in climatici si intendono tutte quelle
epoca preindustriale. Ancora azioni che mirano a ridurre i danni
più tempo, poi, occorrerebbe determinati dai cambiamenti
perché le conseguenze di tale climatici comunque in atto,
concentrazione – in termini di ma anche a trarre beneficio da
aumento della temperatura eventuali opportunità determinate
come pure di inquinamento dai cambiamenti stessi (IPCC,
– svanissero del tutto. Le 2007). Rientra invece nelle azioni
manifestazioni di eventi di mitigazione qualsiasi intervento
meteorologici estremi – ondate umano che riduca le fonti di gas ad
di calore, piogge torrenziali, effetto serra in atmosfera o rafforzi
alluvioni, siccità – sono segno e potenzi le fonti di assorbimento
degli impatti severi di un degli stessi (IPCC, 2014).
mutamento già avvenuto. Non
possiamo dunque fermare il Per contrastare il cambiamento
cambiamento climatico, ma climatico in modo efficace, la
cercare di contenerlo e rallentarlo migliore strategia è mettere in
sì. Ecco in che modo. atto azioni dell’uno e dell’altro
tipo, cercando di porre dei limiti
Due strade complementari ai cambiamenti climatici futuri
Nella prospettiva di contrastare e preparandosi all’impatto dei
e limitare il riscaldamento cambiamenti climatici ormai
globale e i suoi effetti sulla inevitabili, attraverso azioni di
società umana e sull’ambiente, adattamento.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 17
Adattamento e mitigazione sono due strade
differenti ma complementari. Allo stato attuale
è necessario agire sia sulle cause che sugli effetti
del cambiamento climatico.
Alleanza globale
per lo stop al È essenziale, quindi, che i parti, hanno valutato i progressi
carbone cambiamenti climatici vengano compiuti in fatto di riduzione delle
Lanciata a Bonn in affrontati in modo integrato, emissioni. Hanno ribadito che per
occasione della Cop23,
sinergico. Anche perché mentre mantenere gli obiettivi dell’accordo
la Global Alliance to
Power Past Coal (in le strategie di mitigazione esigono di Parigi servono azioni più decise
italiano, Alleanza globale uno sforzo a livello globale da e concrete da parte di tutti i Paesi:
per l’elettricità oltre il
parte di tutti i Paesi del mondo secondo le stime, i piani di riduzione
carbone) riunisce governi,
imprese e organizzazioni responsabili delle emissioni di gas delle emissioni di gas serra presentati
intenzionate ad serra, le strategie di adattamento fino ad oggi dai governi non
accelerare la crescita hanno invece maggiore efficacia se riuscirebbero a contenere l’aumento
pulita e la protezione del
clima attraverso la rapida concepite e implementate su scala delle temperature globali nemmeno
eliminazione del carbone. locale, mirate cioè agli specifici entro i 3°C (mentre l’accordo di
Tra i primi 25 Paesi e fattori locali di impatto e alle Parigi pone come limite massimo
Regioni del mondo che vi
hanno aderito c’è anche vulnerabilità del proprio territorio al ben al di sotto di 2°C e indica anche
l’Italia. Per approfondire: fine di aumentarne la resilienza. la necessità di puntare a 1,5°C.).
www.powerpastcoal.org
Ultime notizie dalla Cop l’Italia a Bonn ha annunciato, in
Dal 6 al 17 novembre 2017 le modo congruente con la SEN
delegazioni di 196 governi del (Strategia Energetica Nazionale),
mondo riunite a Bonn per la Cop23, l’intenzione di cessare la produzione
la ventitreesima Conferenza delle di energia da carbone.
18 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Conseguenze del ritardo del picco delle emissioni globali
sui tassi di decarbonizzazione necessari in futuro a rientrare
nell’obiettivo dei 1,5-2°C
0
1990 2000 2010 2020 2030 2040 2050
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 19
energetica e dello sfruttamento del anche fossile, qualora dotati di
suolo e delle foreste. sistemi di cattura della CO2 e del
suo stoccaggio sottoterra (CCS,
Energia elettrica green Carbon Capture and Storage).
La produzione di energia L’obiettivo indicato dai climatologi
contribuisce molto alle emissioni. dell’IPCC per il settore dell’elettricità
Ciò significa che in questo settore, è di lungo periodo, ma non fa
Cattura agendo in maniera efficace e in sconti: entro il 2050, a livello
e stoccaggio breve tempo, c’è anche margine globale, dovrà essere “carbon free”.
di CO2 di miglioramento. Nonostante gli
Per cattura, o più
precisamente “sequestro impegni presi con l’Accordo di L’importanza delle foreste
tecnologico”, di CO2 si Parigi, però, il bilancio presentato Importanti risultati si possono
intende una complessa nel marzo 2018 dall’Agenzia ottenere riducendo la
operazione che consiste
nel raccogliere tutta la internazionale dell’energia (Aie) deforestazione e introducendo
CO2 prodotta in eccesso segnala ancora una situazione pratiche migliori nella gestione delle
dalle strutture industriali critica: dopo tre anni di progressiva foreste e nelle pratiche agricole
e immagazzinarla, tramite
un sistema di tubature,
riduzione, nel 2017 a livello globale (l’agricoltura contribuisce molto alla
in stazioni di stoccaggio le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione di gas serra).
al di sotto dei fondali produzione di energia sono tornate Il problema della deforestazione
marini. Questa è l’idea
dell’1,4%. non riguarda solo luoghi lontani
alla base della tecnologia
chiamata CCS - Carbon Con ancora più vigore, perciò, da noi, come l’Amazzonia. Le
capture and storage, gli esperti invocano in questo foreste, anche in Europa e quindi
che potrebbe rivelarsi
campo uno spostamento drastico in Italia, vanno salvaguardate. Oltre
un’opzione promettente
per la mitigazione dei degli investimenti da impianti che a “regolare” il clima, proteggono
cambiamenti climatici. Si utilizzano fonti fossili (carbone e il suolo dall’erosione, aiutano la
stima possa contribuire gas) a impianti che sfruttano energia sopravvivenza di molte specie
per il 33% alla riduzione
delle emissioni di CO2 rinnovabile (solare, fotovoltaica, animali, garantiscono un corretto
richiesta per il 2050. eolica, nucleare, idroelettrica), ma ciclo dell’acqua. I Paesi dell’Unione
20 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
europea hanno il dovere di dall’Agenzia Europea dell’Ambiente
proteggere i loro 182 milioni di ettari (AEA) le emissioni causate dai
di foreste, che coprono il 43% del trasporti rappresentano il 27% del
territorio e assorbono quasi l’11% totale. È dunque necessario uno
dei gas serra emessi ogni anno. sforzo più deciso delle istituzioni
Anche a questo scopo, nel 2018 affinché si attui un’effettiva
il Parlamento Europeo ha votato maggiore efficienza nei consumi
per incrementare i fondi a favore e si diffonda ampiamente l’uso di
del programma LIFE, attraverso cui carburanti da fonti rinnovabili.
l’Unione europea eroga ai Paesi
membri finanziamenti per progetti di Ridurre i consumi del trasporto
salvaguardia dell’ambiente e della pubblico locale, come pure
natura. incrementare l’uso delle auto
ecologiche, sono obiettivi
Trasporti, industria possibili, i cui benefici risultano
e costruzioni evidenti già nel breve periodo.
Oltre a questi settori “strategici”, Una infrastrutturazione elettrica
ce ne sono altri che meritano (cioè la collocazione di colonnine
attenzione. Oltre al settore dello di ricarica), sviluppabile in un
smaltimento dei rifiuti, sono quelli paio di anni, può favorire nel giro
dell’industria, delle costruzioni e dei di uno o due anni un cospicuo
trasporti, da cui derivano emissioni aumento di auto elettriche/ibride,
rilevanti. A livello europeo, in mentre l’acquisto da parte delle
particolare, è il settore dei trasporti amministrazioni locali di nuovi
quello su cui bisogna lavorare di autobus elettrici o a basse emissioni
più. Secondo i dati più recenti offerti di gpl influisce sulla qualità dell’aria
26,96% Trasporti
24% Energia
21% Industria
14% Edilizia
10% Agricoltura
6% Rifiuti
Fonte: Agenzia Europea dell’Ambiente, Inventario non esaustivo dei gas a effetto serra UE2016
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 21
dal momento della loro messa su di carburante minore o pari
strada. all’attuale;
D’altro canto, tecnologie e pratiche • l’imposizione di standard
di mitigazione applicabili a tutti all’industria allo scopo di diminuire
questi diversi settori esistono già e l’intensità energetica dei prodotti;
comprendono: • l’incremento della forestazione
e la piantumazione di alberi in
• disincentivi fiscali sui combustibili città, che creano temperature
a maggiore impatto ambientale più fresche nei periodi torridi, e
ed incentivi alle fonti energetiche in generale pratiche agricole che
rinnovabili, come l’energia eolica o favoriscano il mantenimento del
solare; carbonio nei terreni;
• la promozione della • una migliore gestione dei rifiuti
cogenerazione elettricità-calore e urbani, allo scopo di minimizzare
la diffusione del teleriscaldamento; l’emissione di gas serra da
• una graduale transizione dal discariche e inceneritori e
trasporto privato a quello recuperare energia.
pubblico;
• l’aumento dell’efficienza Nella tabella che segue (tratta dal
energetica dei motori per rapporto IPCC del 2007, ma ancora
autoveicoli e nell’edilizia, che attualissima) sono sintetizzate alcune
permetterebbe di percorrere delle tecnologie disponibili, divise per
maggiori distanze o aumentare settori, in grado di garantire effetti di
la produzione con un consumo mitigazione.
22 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Principali tecnologie e pratiche
di mitigazione che si prevede
Principali tecnologie e pratiche di mitigazione siano commercializzate prima
Settore attualmente disponibili sul mercato del 2030
Produzione Miglioramento dell’efficienza delle forniture e della CCS per impianti di produzione
di energia distribuzione; passaggio da carbone a gas come carburante; dell’energia elettrica da gas,
energia nucleare; calore ed energia rinnovabile (energia biomassa e carbone; energia
idroelettrica, solare, eolica, geotermale e bioenergia); energia nucleare avanzata; energie
e calore combinati; prime applicazioni di CCS (Carbon rinnovabili avanzate, incluse:
Capture and Storage), per esempio, stoccaggio della CO2 l’energia da moto ondoso e
rimossa dal gas naturale. mareale, solare concentrato,
e solare fotovoltaico.
Trasporti Veicoli più efficienti; veicoli ibridi; biocarburanti; spostamento Seconda generazione di
modale dal trasporto su ruote al trasporto su rotaie e sistemi di biocarburanti; maggiore efficienza
trasporto pubblico; trasporti non motorizzati (bicicletta, a piedi); degli aeroplani; veicoli elettrici e
pianificazione dell’uso del territorio e dei trasporti. ibridi avanzati con batterie più
potenti e affidabili.
Costruzioni Efficiente illuminazione e uso dell’orario legale; apparecchi Progettazione integrata di edifici
elettrici e dispositivi di riscaldamento e raffreddamento commerciali, includendo tecnologie
più efficienti; cucine più efficienti, migliori isolamenti; come i contatori intelligenti, che
progettazione per il riscaldamento e il raffreddamento solare forniscono feedback e controllo;
attivo e passivo; fluidi di refrigerazione alternativi, recupero e solare fotovoltaico integrato nelle
riciclo dei gas fluorogenati. costruzioni.
Industria Uso più efficiente delle apparecchiature elettriche; recupero Efficienza energetica avanzata;
di energia e calore; riciclo e sostituzione dei materiali; CCS per la produzione di cemento,
controllo delle emissioni di gas non-CO2; e un’ampia gamma ammoniaca e ferro; elettrodi inerti
di tecnologie specifiche per un dato processo. per la produzione dell’alluminio.
Agricoltura Gestione delle coltivazioni e dei pascoli migliorata per Miglioramento delle rese agricole.
aumentare la riserva di carbonio nel suolo; ripristino di suoli
di torbiera coltivati e di terre degradate; miglioramento delle
tecniche di produzione del riso e di allevamento del bestiame
e della gestione del concime per ridurre le emissioni di CH4;
miglioramento delle tecniche di applicazione di fertilizzanti
a base di nitrati per ridurre le emissioni di N2O; coltivazioni
dedicate per sostituire i combustibili fossili; miglioramento
efficienza energetica.
Silvicoltura/ Forestazione; riforestazione; gestione delle foreste; riduzione Miglioramento delle specie di
Foreste delle deforestazione; gestione dei prodotti derivanti dalla alberi per aumentare la produttività
raccolta del legname; uso dei prodotti della silvicoltura per di biomassa e l’assorbimento di
la produzione di bioenergia allo scopo di sostituire l’uso di carbonio. Tecnologie satellitari
combustibili fossili. migliorate per l’analisi del potenziale
di assorbimento da parte di
vegetazione/suolo e mappatura delle
variazioni di uso del suolo.
Rifiuti Siti per il recupero del metano; incenerimento dei rifiuti Biocoperture e biofiltri per
con recupero di energia; compostaggio dei rifiuti organici; ottimizzare l’ossidazione del CH4.
trattamento controllato delle acque di scarico; riciclo e
minimizzazione dei rifiuti.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 23
Per quanto riguarda la riduzione delle
emissioni di gas serra, quali sono le migliori
strategie formulate a livello di comunità
internazionale?
Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi definiti
dall’accordo di Parigi è necessario mettere in
campo numerose strategie, in modo coordinato
e per quanto possibile coerente.
L’esperto risponde Innanzitutto è chiaro che l’obiettivo principale è
quello di decarbonizzare il sistema energetico,
ossia fare a meno dei combustibili fossili,
Stefano Caserini, per usare termini meno tecnici. Questo
deve avvenire in 3-4 decenni, quindi molto
docente di rapidamente: il sistema dei combustibili fossili
si è sviluppato molto nel corso degli ultimi due
Mitigazione dei secoli, quindi la necessità di un cambiamento
rapido si scontra con l’inerzia di un sistema
Cambiamenti consolidato e che genera profitti giganteschi.
La prima strategia è quindi fare in modo che
climatici al energie non fossili (solare, eolica, idroelettrica,
geotermica, biomasse, ecc.) possano sostituire
Politecnico di Milano progressivamente carbone, petrolio e gas.
E nel frattempo?
Il risparmio energetico e l’efficienza nella
produzione e nel consumo dell’energia sono
una strategia fondamentale mentre si utilizzano
combustibili fossili: permette di limitarne il loro
uso, e nel frattempo di risparmiare.
Tante altre sono le misure che sono state
proposte, che sono già utilizzate in tante
parti del mondo o che lo saranno a breve,
dall’assorbire carbonio con le foreste e i suoli
alla cattura del carbonio emesso dagli impianti
industriali e successivo stoccaggio negli
acquiferi salini. Ma il cuore della sfida è lasciare
sottoterra l’80% delle riserve dei combustibili
fossili che le compagnie sarebbero già in grado
di estrarre. Per raggiungere questo obiettivo
“Il cuore della sfida è lasciare servono anche strategie economiche, finanziarie,
sottoterra l’80% delle riserve ossia eliminare i sussidi ai combustibili fossili
(oggi ancora ingenti in molte parti del mondo)
dei combustibili fossili che
e invece tassare la CO2, facendo pagare a
le compagnie sarebbero chi la emette i costi dei danni dei conseguenti
già in grado di estrarre.” cambiamenti climatici.
24 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Quali di queste strategie si potrebbero Nella Pianura Padana, energie rinnovabili,
grazie alla conforma- maggiore di quanto
acquisire ed attuare in Lombardia?
zione del territorio, pronosticato negli
La Lombardia può fare la sua parte nella l’energia solare può scorsi anni. Abbiamo
grande transizione energetica che vedremo essere fruttuosamente ancora sufficiente
nei prossimi decenni. Mentre pochi sono gli implementata. Tra le margine di tempo per
spazi per l’energia eolica per via della scarsa “buone notizie” che avviare consistenti
Stefano Caserini rileva processi che limitino le
ventosità della pianura padana, circondata
nel suo Il clima è (già) emissioni di gas serra e
dalle Alpi, l’energia solare e geotermica (es. cambiato (Ed. Ambiente il conseguente innalza-
pompe di calore) possono essere tecnologie 2016), c’è anche “il mento delle temperatu-
chiave. Il sistema industriale lombardo ha una tasso di crescita delle re globali in futuro”.
tradizione di efficienza energetica, e può quindi
contribuire a fare della sfida del cambiamento Si parla anche di assorbimento del carbonio
climatico un fattore di competitività. con le foreste, può essere importante per la
Da non dimenticare che la Lombardia è Lombardia?
una delle regioni che ha più da guadagnare Come detto, il cuore del problema è sviluppare
dall’eliminazione dei combustibili fossili: un sistema energetico alternativo a quello
avendo problemi per la qualità dell’aria, fossile; ma ci può essere un contributo anche
legate ad altre emissioni legate all’uso da parte di foreste e suoli. I suoli lombardi
dei combustibili fossili (ossidi di azoto e hanno perso molta sostanza organica, e quindi
particolato fine), la decarbonizzazione molto carbonio, quindi sviluppare l’agricoltura
permetterebbe di avere grandi vantaggi per i conservativa, con pratiche come le minime
polmoni dei lombardi. lavorazioni o le colture di copertura, può aiutare.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 25
Adattarsi ai subito gli impatti presenti ed attesi
cambiamenti del cambiamento climatico».
26 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Servono infrastrutture e tecnologie infatti, per mettere in atto politiche Capacità adattiva
Capacità di un sistema di
capaci di resistere al meglio ai e misure di adattamento serve agire
adeguarsi ai cambiamenti
cambiamenti, bisogna mettere in su una scala diversa. Il Rapporto climatici (dalla variabilità
campo le migliori conoscenze per suddivide le aree di intervento in del clima ai cambiamenti
prevenire gli impatti e non subirli, nove grandi regioni. La nostra è estremi) per contenere
potenziali danni,
ma gli esperti della comunità quella europea. trarre vantaggio dalle
scientifica internazionale sono circostanze o affrontare
concordi nell’affermare che – All’Europa e al Mediterraneo, in le conseguenze
(IPCC 2007).
sempre se si riuscirà a mantenere particolare, è dedicata un’analisi
il riscaldamento globale entro limiti che evidenzia quanto gli eventi
sostenibili –, buone strategie di estremi incidano sull’agricoltura,
adattamento, studiate ad hoc per sulle risorse idriche e sul rischio
le esigenze delle diverse zone del idrogeologico, come pure sulla
mondo, potranno ridurre parte dei salute umana.
danni dei cambiamenti climatici.
Una delle novità più importanti del All’interno della regione “Europa”,
V Report IPCC è proprio la zona peninsulare del territorio
l’importanza attribuita alla italiano fa parte della subregione
dimensione macroregionale. meridionale, mentre l’arco alpino
Sebbene il problema sia globale, ricade nella subregione alpina,
Regioni
polari
Europa Asia
Nord
America
Africa
Centro
e America
del Sud
Australia
Regioni polari
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 27
caratterizzata da morfologia e quindi impatti dei cambiamenti climatici,
comportamenti climatici diversi dal complementare alle azioni intraprese
resto del Paese. A un aumento delle dagli Stati membri attraverso un
temperature, corrisponde nel Sud approccio integrato e coordinato,
dell’Europa e quindi anche in Italia basato su:
e in Lombardia il rischio crescente • costruzione di una solida base
di ondate di calore e di incendi; informativa scientifica sugli
nella zona alpina il rischio dello impatti e sulle conseguenze dei
scioglimento dei ghiacciai. cambiamenti climatici nell’UE
• integrazione dell’adattamento
La Strategia europea ai cambiamenti climatici nelle
In realtà, già da tempo i Paesi principali politiche settoriali
dell’Unione Europea si stanno • utilizzo di una combinazione
muovendo per affrontare insieme di strumenti politici (strumenti
la situazione. Il primo passo di mercato, linee guida,
compiuto in questa direzione è collaborazioni pubblico-privato)
stata la pubblicazione da parte della per garantire un’applicazione
Commissione Europea, nel 2009, efficacie dell’adattamento
di un Libro Bianco sull’adattamento • rafforzamento della cooperazione
ai cambiamenti climatici. In internazionale in materia di
esso si proponeva l’istituzione adattamento. I frutti del lavoro
di un Quadro d’azione europeo avviato con il Libro Bianco si sono
per ridurre la vulnerabilità agli concretizzati quindi in una strategia.
Nell’aprile 2013 la Commissione
Europea ha adottato la Strategia
• Europa alpina
• Atlantica di adattamento dell’UE,
• Continentale esortando tutti i Paesi membri a
• Settentrionale elaborare una propria Strategia
• Meridionale Nazionale, SNA, per far fronte agli
impatti dei cambiamenti climatici,
e a metterla in atto entro il 2017
attraverso un Piano Nazionale di
Adattamento, PNA.
28 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Approfondimento
I COSTI DEI
CAMBIAMENTI CLIMATICI
(E I RISPARMI DELL’ADATTAMENTO)
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 29
La Strategia nazionale composto dai rappresentanti dei
Diversi Paesi europei, tra cui Ministeri e di altre istituzioni rilevanti
l’Italia, non hanno perso tempo (come Protezione Civile, ANCI, ecc.).
e hanno subito messo a punto Al lavoro dei tavoli ha fatto seguito
la propria strategia. La Strategia un ampio processo partecipativo,
nazionale di adattamento ai che ha coinvolto i principali
cambiamenti climatici è frutto stakeholder italiani. La Strategia
della collaborazione tra un tavolo è stata approvata con il decreto
tecnico, coordinato dal Centro direttoriale n. 86 del 16 giugno 2015.
Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti
Climatici, CMCC, e un tavolo La Snac presenta i rischi che il
istituzionale, coordinato dal Ministero riscaldamento globale comporta per
dell’Ambiente e della Tutela del l’Italia ed evidenzia le vulnerabilità
Territorio e del Mare, MATTM. Al del nostro Paese. Quindi individua
primo tavolo hanno partecipato un una molteplicità di misure che
centinaio di esperti della comunità possono realizzare l’adattamento
scientifica nazionale, il secondo era auspicato.
30 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
I rischi Le misure
--- ---
• maggiore pressione sulle risorse Le misure presentate nella Strategia
idriche, con conseguente “riduzione nazionale, suddivise per settori, sono oltre
della qualità e della disponibilità di acqua, 200 e includono opere infrastrutturali, azioni
soprattutto in estate nelle regioni di governance locale e nazionale, interventi
meridionali e nelle piccole isole” basati su un approccio ecosistemico.
• potenziale aumento del “rischio di frane, I tredici settori d’azione sono: risorse
flussi di fango e detriti, crolli di roccia idriche; desertificazione; degrado del
e alluvioni lampo”, come conseguenza territorio e siccità; dissesto idrogeologico;
del peggioramento del dissesto biodiversità ed ecosistemi; salute; foreste;
idrogeologico agricoltura, acquacoltura e pesca;
• degrado del suolo e rischio più elevato di produzione e consumo di energia; zone
erosione e desertificazione del terreno costiere; turismo; insediamenti urbani;
• maggior rischio di siccità e incendi patrimonio culturale e trasporti; Alpi,
nelle zone boschive Appennini e distretto idrogeografico padano
• maggior rischio di perdita di (zone definite “casi speciali nazionali”).
biodiversità e di danni agli ecosistemi
naturali, soprattutto nelle zone alpine A maggio 2016, per dare impulso
e negli ecosistemi montani all’attuazione della SNAC, è stata avviata
• maggior rischio di inondazione l’elaborazione del Piano Nazionale di
ed erosione nelle zone costiere per Adattamento ai Cambiamenti Climatici,
l’aumento di eventi meteorologici estremi PNACC. Gli obiettivi del Piano sono:
e l’innalzamento del livello del mare • individuare le azioni prioritarie in materia
• potenziale riduzione della produttività di adattamento per i settori chiave
agricola identificati nella SNAC, specificando
• possibile aumento di malattie e le tempistiche e i responsabili per
mortalità legate al caldo e di malattie l’implementazione delle azioni
cardio-respiratorie da inquinamento • fornire indicazioni per migliorare lo
atmosferico; possibile aumento di sfruttamento delle eventuali opportunità
infortuni, decessi e malattie causati • favorire il coordinamento delle azioni
da inondazioni e incendi, di disturbi a diversi livelli.
allergici e di malattie di origine infettiva,
idrica ed alimentare
• potenziali danni per l’economia
italiana nel suo complesso.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 31
Parlando di “adattamento” non s’intende
una resa passiva dell’uomo agli eventi
naturali, ma un atteggiamento attivo
che cerca di limitare i danni e di sfruttare
le opportunità favorevoli.
Come si può affrontare questa sfida?
Mentre le cause del cambiamento sono
planetarie, e vanno quindi affrontate a livello
internazionale, gli impatti avvengono a livello
locale e richiedono una mobilitazione “dal
basso” di tutta la società, coinvolgendo individui
L’esperto risponde e famiglie insieme alle comunità locali e ai
governi regionali. I cittadini sono quindi chiamati
ad essere attori protagonisti di queste politiche
Antonio Ballarin che richiedono un radicale cambiamento di
mentalità e di cultura di governo.
Denti, Presidente Quali sono i più recenti orientamenti in
32 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Fondazione con Regione Lombardia già nel Tra le conseguenze Olona e Lambro.
2008, FLA ha partecipato attivamente alla del cambiamento Nella Strategia
climatico c’è anche la di Adattamento
redazione dei contenuti sia della Strategia che
maggiore frequenza lombarda, i Contratti
del recente Documento di Azione (DdA) con di piogge eccezionali di fiume hanno lo
un rapporto molto fruttuoso di collaborazione che causano scopo di gestire anche
in cui gli esperti della Fondazione hanno l’esondazione dei queste emergenze
costantemente interagito con i funzionari e nostri fiumi. Tra i in modo coordinato
i tecnici dell’intero sistema di governance corsi d’acqua più a e coinvolgendo il
regionale in un processo che è stato indicato rischio in Lombardia maggior numero di
come esemplare anche dalle istituzioni europee. figurano Seveso, soggetti sul territorio
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 33
Verso uno sviluppo I cambiamenti climatici, infatti,
sostenibile: sono destinati a incidere
tra modelli profondamente sulle future
carbon free possibilità di sviluppo, sulla
di resilienza vita delle persone, sui sistemi
economici, sociali, istituzionali e
Come abbiamo già visto, sugli ecosistemi in ogni parte del
le strategie di mitigazione mondo, ma non solo in negativo.
Giugno 2017, bacino del Po. e adattamento sono strade Come ogni crisi, anche quella
È allarme siccità, complementari per affrontare i climatica offre grandi opportunità.
il governo nazionale dichiara
lo stato di emergenza
cambiamenti climatici e talvolta È l’occasione per ripensare
per alcune province. I costi possono condurre ad azioni radicalmente il nostro modello
dei cambiamenti climatici
sono già realtà.
sinergiche. di sviluppo, per costruire
società più rispettose, sane,
Ad esempio, un intervento come inclusive.
la piantumazione di alberi, nel Mentre dunque da un lato è
contesto della gestione del bene essere pronti agli impatti,
suolo, agisce sia come misura anche di tipo economico, del
di adattamento per evitare cambiamento in atto (basti
l’erosione del terreno, sia come pensare ad esempio ai costi
misura di mitigazione, grazie alla che ricadono sull’agricoltura o
capacità delle piante di sottrarre sulla sanità pubblica a causa
naturalmente CO2 dall’atmosfera del maggiore rischio di disastri
attraverso il processo di naturali), dall’altro meritano
fotosintesi. Lo stesso accade di essere approfondite scelte
Sviluppo con il risparmio idrico, di per sé di sviluppo che, aumentando
sostenibile un intervento di adattamento, la capacità di mitigazione ed
«Lo sviluppo sostenibile è che si traduce però anche in un adattamento ai cambiamenti
uno sviluppo che soddisfi
i bisogni del presente risparmio di energia. climatici possono aumentare la
senza compromettere resilienza delle comunità e quindi
la possibilità delle Il migliore sviluppo possibile ridurre la loro vulnerabilità. Vanno
generazioni future di
soddisfare i propri».
Le azioni sinergiche che riescono esattamente in questa direzione,
Questa definizione – e a conciliare mitigazione e ad esempio, le politiche di
quindi il concetto stesso adattamento ai cambiamenti conservazione delle foreste e quelle
di “sviluppo sostenibile”
climatici si rivelano anche la a favore delle energie rinnovabili, se
– comparve per la prima
volta nel 1987, in un strada migliore per realizzare uno correttamente progettate e attuate.
fondamentale documento sviluppo sostenibile, che cioè
della Commissione
punti alla crescita economica e Quali sono dunque i settori con il
mondiale sull’ambiente
e lo sviluppo (WCED), allo stesso tempo salvaguardi maggior potenziale sinergico tra
il Rapporto Brundtlad l’equità sociale, promuova la tutela adattamento e mitigazione?
(conosciuto anche come
ambientale e garantisca i diritti Nella Strategia Nazionale di
Our Common Future).
delle future generazioni. Adattamento ai cambiamenti
34 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Diagramma sugli aspetti che compongono lo sviluppo sostenibile Sostenibilità non è
“tornare indietro”!
Lo sviluppo sostenibile,
come si legge nella
Strategia Nazionale,
«implica l’integrazione
Economico Equo
armoniosa di diverse
Sociale Realizzabile
dimensioni dello
sviluppo: un’economia
Ambientale Sostenibile solida e vitale, una
governance responsabile,
Vivibile l’empowerment delle
persone, la coesione
sociale e l’integrità
ecologica». Ciò significa
che la sostenibilità non
contraddice la crescita
climatici, SNAC, si legge che tale in termini di biodiversità, economica e che anzi «lo
potenziale «sembra manifestarsi conservazione del suolo e sviluppo economico è
assunto come condizione
in primo luogo nei settori dell’acqua, e possono essere per il mantenimento della
dell’agricoltura, della silvicoltura realizzate in modo socialmente qualità ambientale e per
e dell’uso del suolo; in secondo ed economicamente sostenibile. lo sviluppo di maggiore
capacità di dare risposte
luogo nei settori della gestione Infine, misure di forestazione ai problemi ambientali e
dell’energia e delle risorse e piantagioni per la bioenergia sociali». D’altro canto, per
idriche, della pianificazione delle danno un contributo positivo al affrontare una sfida così
importante c’è bisogno
infrastrutture e dell’edilizia, ripristino dei terreni degradati, alla
del coinvolgimento e
dei trasporti, delle assicurazioni gestione del deflusso delle acque, dell’opera di tutti. Un
e del trattamento dei rifiuti». allo stoccaggio del carbonio nel appuntamento utile per
approfondire questo tema
I casi riusciti di sinergie sono suolo e possono giovare alle
è il Festival dello Sviluppo
numerosi. Ad esempio, gli economie rurali. Sostenibile, www.festival
incentivi messi in campo dal svilupposostenibile.it,
Governo, nella forma di detrazioni Cambiare stile di vita che si svolge ogni anno
nel mese di giugno con
fiscali fino al 65% per spese di Nel contesto dello sviluppo centinaia di eventi in
efficientamento energetico degli sostenibile, i modelli di produzione tutta Italia. Il suo scopo è
edifici (attraverso l’installazione, e consumo giocano un ruolo diffondere la cultura della
sostenibilità e mobilitare
ad esempio, di pannelli fotovoltaici fondamentale, così come anche la società italiana per
per la produzione di energia i comportamenti e gli stili di vita realizzare l’Agenda 2030
elettrica) diffondono l’utilizzo individuali. È qui che entra in gioco nel nostro Paese.
di fonti di energia rinnovabile e la dimensione dei singoli cittadini
allo stesso tempo favoriscono e lo stile di vita che conducono:
la diminuzione di emissioni ogni azione dell’uomo, infatti, ha
inquinanti locali. Quanto degli effetti sull’ambiente, e ogni
alle misure volte a ridurre la scelta quotidiana ha un impatto
perdita di habitat naturale e la che andrebbe considerato con
deforestazione, queste possono maggiore attenzione, per non
avere molti benefici significativi consumare più del dovuto.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 35
Approfondimento
L’IMPORTANZA DI CONOSCERE
LA NOSTRA “IMPRONTA”
Per valutare il consumo umano di risorse proprio stile di vita sull’impronta che lascia,
naturali rispetto alla capacità della Terra di prendendo in esame le abitudini in fatto di
rigenerarle, negli anni Novanta lo svizzero scelte alimentari, quantità di rifiuti prodotti,
Mathis Wackernagel e il canadese William superficie di suolo occupato, abiti o altri
Rees hanno elaborato un indicatore, detto beni acquistati, energia consumata, anidride
impronta ecologica, presentato nel loro libro carbonica emessa.
Our Ecological Footprint: Reducing Human
Impact on the Earth (1996). QUANTI PIANETA TERRA SAREBBERO NECESSARI
L’impronta ecologica serve a valutare quanto SE LA POPOLAZIONE MONDIALE VIVESSE COME...
territorio è necessario per sostenere la
Australia 5,2
produzione di un cibo, lo stile di vita di un U.S.A. 5,0
individuo, i consumi complessivi di un Paese Sud Corea 3,4
o del mondo intero. Russia 3,4 COMINCIA COSÌ:
Germania 3,2
Svizzera 3,1 Non sprecare cibo.
Secondo le conclusioni a cui sono arrivati Francia 3,0 Acquista solo ciò che
Wackernagel e Rees, alla popolazione Regno Unito 3,0 mangi. In Italia ogni
terrestre, per conservare nel tempo l’attuale Giappone 2,9 giorno finiscono in
Italia 2,6 discarica migliaia
consumo di risorse naturali, non basterebbe
Spagna 2,4 di tonnellate di cibo,
il Pianeta Terra: ce ne vorrebbero quasi due! Cina 2,1 per produrre il quale
A fronte di questi dati, mentre governi e Brasile 1,8 sono state utilizzate
amministrazioni sono impegnati a trovare India 0,6 acqua ed energia.
soluzioni politiche, economiche e sociali, Mondo 1,7
ciascuno di noi è chiamato a riflettere sul
36 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Il programma d’azione Agenda indirizzare le scelte e le attività Calcola la tua
21, concordato in occasione della individuali verso un modello più impronta
Per calcolare la tua
Conferenza delle Nazioni Unite sostenibile anche di consumi. Il impronta ecologica,
su Ambiente e Sviluppo (Rio de fatto è che, spesso, è necessario puoi trovare un
Janeiro, 1992), definisce percorsi cambiare abitudini e stile di vita, semplice test al sito:
www.footprintnetwork.org
per il conseguimento di obiettivi di un passo che in principio può
sostenibilità del pianeta da attuarsi sembrare faticoso!
a partire dalle amministrazioni
locali e regionali. In particolare, si Segnali positivi
invitano le autorità locali a giocare Al riguardo, dal nostro Paese
un ruolo chiave nell’educare, arrivano segnali positivi. In vista
mobilitare e rispondere al pubblico della definizione della Strategia
per la promozione di uno sviluppo Nazionale di Adattamento,
sostenibile, predisponendo una nell’autunno 2012 fu rivolto
propria Agenda 21 locale, un al pubblico un questionario
percorso d’azione diretto a favorire preliminare. In risposta alla
uno sviluppo equo e durevole, domanda “che cosa significa per
coinvolgendo e consultando te l’adattamento ai cambiamenti
cittadini, associazioni e imprese. climatici?”, è emerso che gli
Tra gli obiettivi di sostenibilità, il italiani sono consapevoli che
programma promuove l’uso di l’adattamento abbia bisogno di
tecnologie in grado aumentare un cambiamento nello stile di
l’efficienza energetica nell’uso delle vita e nelle abitudini quotidiane,
risorse necessarie alla produzione attraverso la riduzione del consumo
di beni, oltre a fare appello a favore insostenibile delle risorse e
della raccolta, del riciclaggio e del l’adozione di un atteggiamento
riuso dei rifiuti industriali. più rispettoso dell’ambiente. Negli
ultimi decenni, dunque, è stato
Certo, tra il dire e il fare, come dice compiuto un importante percorso
il proverbio… Non è semplice, né di consapevolezza e sono in
scontato, pur avendo adottato molti a condividere il proposito
programmi come quello proposto di perseguire obiettivi di sviluppo
dall’Agenda 21, realizzare sostenibile in maniera sinergica alle
concretamente i propositi e gli misure di risposta ai cambiamenti
impegni presi, come non è facile climatici.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 37
L’esperto risponde
Che cos’è e cosa fa il CMCC?
Il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti
Climatici, ente di ricerca no-profit nato nel
2005 e divenuto Fondazione nel 2015, studia il
nostro sistema climatico e le sue interazioni con
la società. A livello nazionale e internazionale
rappresenta un punto di riferimento istituzionale
per i decisori, le istituzioni e le aziende
pubbliche e private che cercano supporto
tecnico-scientifico. Dal 2006, rappresenta
il National Focal Point dell’IPCC per l’Italia,
Serena Marras, garantendo un punto di incontro tra l’IPCC,
la comunità scientifica e l’opinione pubblica
Centro Euro- nazionale, al fine di favorire il mutuo scambio di
informazioni sulle attività in corso. Gli scienziati
Mediterraneo del CMCC sono coinvolti in diversi progetti
nazionali e internazionali che si concentrano
sui Cambiamenti principalmente sull’analisi degli impatti climatici
su vari sistemi come l’agricoltura, la silvicoltura,
Climatici gli ecosistemi naturali, le coste, le risorse
idriche, la salute e l’economia.
(CMCC) Il CMCC supporta anche i responsabili
politici nazionali e internazionali nella
definizione e valutazione dei costi, delle
politiche di mitigazione e di adattamento.
In che modo sta collaborando con
il Governo italiano?
Come ente di riferimento per la Ricerca sui
Cambiamenti Climatici in Italia, per conto
del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare (MATTM), il CMCC ha
recentemente elaborato la Strategia Nazionale di
Adattamento ai Cambiamenti Climatici (SNAC,
2015) e attualmente sta portando a compimento
l’elaborazione del Piano Nazionale di
Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC).
Quest’ultimo è un documento strategico,
fondamentale per dare impulso all’attuazione
“Solo un’informazione della SNAC e per contribuire a ridurre la
vulnerabilità del nostro Paese agli impatti dei
scientifica rigorosa può
cambiamenti climatici, incrementare la capacità
contribuire a costruire di adattamento, migliorare lo sfruttamento delle
una visione sostenibile eventuali opportunità e favorire il coordinamento
del nostro futuro.” delle azioni a diversi livelli.
38 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Tra le sue attività, italiane, con lo scopo
In che ambiti il CMCC collabora
il CMCC organizza di promuovere e
con le Regioni? anche programmi coordinare studi
A livello regionale e locale, il CMCC supporta di Dottorato, in avanzati sugli impatti
Enti e Istituzioni nelle attività di pianificazione, collaborazione con e sulla politica dei
collaborando all’elaborazione di Piani e Strategie alcune università cambiamenti climatici.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 39
Grazie all’utilizzo di tecnologie innovative,
Palazzo Lombardia, sede di tutti gli
uffici regionali, punta al risparmio
energetico e a un profilo di sostenibilità
ambientale. Mediante l’utilizzo di pompe
di calore l’energia termica necessaria al
riscaldamento è ottenuta dal riscaldamento
dell’acqua di falda pompata in pozzi
sotterranei e poi scaricata nel canale
della Martesana. I pannelli fotovoltaici
installati sulla torre garantiscono una parte
dell’energia necessaria al funzionamento
delle attività all’interno, mentre un “muro
climatico”, costituito da un’intercapedine
tra i vetri esterni della facciata e
quelli interni, raccoglie il calore solare
permettendone il riutilizzo.
40 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
capitolo 3
Il nostro impegno
fa la differenza
Abbiamo visto come negli ultimi Che cosa fa
anni, per affrontare gli impatti Regione Lombardia
dei cambiamenti climatici, siano
stati adottati piani e strategie Regione Lombardia ha iniziato da
a livello europeo e a livello nazionale. tempo a fare la sua parte, aderendo
Questa importante battaglia, però, ad accordi e protocolli internazionali
si combatte anche ad altri livelli. come il Compact of States
Non a caso, gli Accordi di Parigi and Regions, l’Under2MOU e
del 2015 hanno riconosciuto, per la il Regions Adapt. Gli obiettivi
prima volta nella storia dei negoziati volontari che Regione Lombardia si
internazionali sui cambiamenti è data aderendo a questi accordi
climatici, il ruolo fondamentale dei prevedono una riduzione delle
governi subnazionali – cioè delle emissioni di gas serra per gli anni
Regioni e delle Città – nell’adozione 2020, 2030 e 2050, rispettivamente
di politiche di adattamento e di di almeno il 20%, 30% e 80%
mitigazione e nello sviluppo delle rispetto alle emissioni del 2005.
società “post carbon”. Nel percorso di conseguimento di
00
Emissioni indirette dal consumo
90
3,2 elettrico in regione (a)
80 3,5 8,5 3,2 3,1
70 10,1 Emissioni dal settore industriale
8,4 8,4 2,9
21,1 escluse le fonti ETS (c)
60 8,64
14,9
19,4 19,1
50 18,7 Emissioni del settore residenziale
40 21,4 22,7 e del terziario (non considerata
17,4 19,4 16,4 l’industria) (d)
30 7,3
11,3 6,3 5,9
20 5,41 Trasporti (e)
10 20,3 23,8 16,5 16 12,6
Agricoltura (g)
0
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 41
Compact of States questi obiettivi, Regione Lombardia e definisce gli ambiti prioritari in cui
and Regions, CS&R
È il primo meccanismo
ha già ottenuto traguardi importanti. operare nel nostro territorio e individua
di impegno e verifica Nel 2014 le emissioni comprese gli interventi per ridurne al minimo la
tramite monitoraggio e nei target del Compact of States vulnerabilità, cioè i rischi e gli impatti
rendicontazione in grado
and Regions erano inferiori del 25% sulla popolazione, sui materiali e le
di mostrare e analizzare le
azioni che regioni e governi rispetto ai livelli del 2005. risorse naturali, e per aumentare la
locali mettono in campo per Inoltre, in collaborazione con resilienza della società, dell’economia e
contrastare i cambiamenti
la Fondazione Lombardia per dell’ambiente.
climatici. Attraverso una
valutazione annuale, delinea l’Ambiente e gli Enti del sistema Il Documento individua 30 misure per
il quadro di tali azioni, dando regionale, ha svolto studi e progetti, i 4 ambiti prioritari sotto il profilo del
ai governi subnazionali la
sviluppando le basi conoscitive clima di Salute umana e qualità
possibilità di tenere sotto
controllo le proprie emissioni per individuare da un lato misure dell’aria, Difesa del suolo e del
e di darsi degli ambiziosi d’intervento che contribuiscano in territorio, gestione e qualità delle
obiettivi di riduzione. modo efficace alla riduzione delle acque, Agricoltura e biodiversità,
Regione Lombardia vi ha
aderito in occasione della emissioni dei gas serra e dall’altro Turismo e sport.
COP20 di Lima del 2014. misure che mirano a ridurre la
vulnerabilità della Lombardia di fronte Tra le tante e diversificate misure
Under2MOU
Il protocollo internazionale
agli impatti del clima che cambia. prospettate dal Documento, ne
Subnational global ricordiamo alcune, tra cui l’impegno
climate leadership La Strategia e il Piano di ad agire sulle conoscenze e la
memorandum of
understanding -
Adattamento regionale consapevolezza dei cittadini,
Under2MOU riunisce Gli impegni che Regione Lombardia dei portatori di interesse e dei
i Governi subnazionali ha preso sottoscrivendo il Compact decisori politici rispetto ai temi
che si impegnano
of States and Regions e l’Under2Mou del cambiamento climatico
volontariamente entro il
2050 a ridurre le proprie sono volontari. Se da un lato a livello globale e locale. Per
emissioni climalteranti essi vengono realizzati attraverso farlo, Regione Lombardia realizza
dall’80 al 95% rispetto al
l’attuazione di misure già presenti negli campagne informative rivolte a tutta
valore del 1990, oppure al
di sotto di due tonnellate strumenti di pianificazione settoriali, la popolazione, ma avvia anche
pro-capite per anno. come il Programma Energetico progetti di educazione ambientale a
Regione Lombardia vi ha Ambientale Regionale, il Piano per livello scolastico e parascolastico per
aderito nell’ottobre 2015.
la Qualità dell’Aria, il Programma introdurre i temi del cambiamento
Regions Adapt Regionale per la Mobilità e i Trasporti e climatico e dell’adattamento nella
È un Protocollo d’Intesa, il Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020, formazione giovanile.
naturale estensione
dell’Under2MOU, con cui dall’altro sono supportati da strumenti
i governi sub nazionali di programmazione organici più Altrettanto fondamentale è rafforzare la
assumono impegni precisi ampi, come la Strategia Regionale capacità interna all’amministrazione
e vincolanti, pianificano
azioni concrete di
di Adattamento ai Cambiamenti di valutare e sfruttare le iniziative e i
adattamento e mitigazione Climatici (SRACC) e come il finanziamenti europei sull’adattamento.
dei gas che alternano il Documento di Azione Regionale La Commissione Europea stanzia
clima e predispongono
per l’Adattamento al Cambiamento fondi specificatamente dedicati al
un piano di monitoraggio
delle stesse. Climatico in Lombardia. Questo tema dell’adattamento, garantendo ai
importante strumento riconosce governi locali un’opportunità preziosa
42 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
per il raggiungimento dei propri obiettivi L’ambiente, bene comune SRACC
strategici. L’accesso a tali fondi non è In un territorio che vede un ricco La Strategia Regionale
di Adattamento
tuttavia senza difficoltà o impegno. panorama di iniziative sui temi ai Cambiamenti
È necessario quindi potenziare la dell’educazione ambientale, Climatici (SRACC)
capacità degli uffici regionali e delle proposte da attori pubblici e privati, è stata elaborata, in
collaborazione con la
istituzioni di accedere a tali fondi: dal sistema scolastico e universitario,
Fondazione Lombardia
conoscere i programmi, seguire dall’associazionismo, come pure dai per l’Ambiente, nel
l’evoluzione dei bandi, stendere progetti mezzi di comunicazione, è urgente e corso del 2013 e 2014.
Le azioni che delinea
per massimizzare le chance di accesso importante un’azione di indirizzo. La
sono coerenti con le
ai fondi, coordinarsi in un network di Direzione Generale Ambiente e clima raccomandazioni delle
cooperazione internazionale. della Regione assume questo ruolo istituzioni europee e in
strategico offrendo all’intero “sistema armonia con la parallela
Strategia Nazionale
Per monitorare e contenere la Lombardia” il necessario supporto italiana approvata con
dispersione di energia di edifici organizzativo, tecnico e scientifico. decreto direttoriale n.
pubblici e privati, nel 2015 Regione Negli anni il concetto di educazione 86/2015.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 43
Il fattore psicologico nelle azioni di contrasto ai
Queste azioni presuppongono da cambiamenti climatici possa
parte di ciascuno un ruolo attivo essere influenzato dal “fattore
e collaborativo, cioè anzitutto la psicologico”. Considerando la
disponibilità a cambiare abitudini rilevanza di questo aspetto, gli
e consuetudini, come ad esempio esperti del gruppo allargano
quella di muoversi in auto, anche l’ambito degli studi sui
quando lo stesso percorso si cambiamenti climatici anche alla
potrebbe fare con i mezzi pubblici psicologia, disciplina in cui, in
o addirittura a piedi. Persino per un orizzonte di senso, trovano la
decidere di sostituire al vecchio giusta collocazione temi inerenti
impianto di condizionamento uno l’assunzione di responsabilità,
più efficiente si devono superare la gestione dei beni comuni, i
dubbi e incertezze: «Ne varrà la legami affettivi con i propri luoghi
pena? La mia azione personale ha e comunità, lo sviluppo delle
davvero un peso significativo?». competenze pro-ambientali.
Anche se la tecnologia assicura
grandi risultati e risparmi Diventa dunque sempre più
(economici e ambientali), di chiaro che ciò che serve è una
fronte alle innovazioni la maggior presa di posizione matura
parte delle persone mostra delle rispetto ai temi ambientali,
resistenze. Da parte nostra, una condivisione del problema
come ci comportiamo di fronte a anzitutto personale e poi
un’innovazione tecnologica? collettiva, che, fondata su
conoscenze approfondite, possa
Il V Rapporto dell’IPCC, per la sostenere nel tempo e con efficacia
prima volta, sottolinea quanto le azioni necessarie al contrasto dei
l’utilizzo delle nuove tecnologie cambiamenti climatici.
44 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
A 2.000 metri di quota,
presso la diga del Moncenisio,
una storica stazione
nivometrica conduce da
decenni rilevazioni utili al
monitoraggio del clima
delle Alpi. Nella foto, le aste
indicano il livello dell’acqua
che continua a scendere.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 45
Che cosa puoi una sola auto invece di due o tre.
fare tu Questo tipo di accordo prevede
La Terra intera, ma prima ancora il una condivisione dei costi
nostro territorio, la sua biodiversità e (senza alcun guadagno per il
il suo clima sono tesori da custodire conducente).
e proteggere. Abbiamo visto • In autostrada, mantieni una
come le istituzioni internazionali, velocità moderata: viaggiare a
nazionali e subnazionali lavorino 110 km/h anziché 130 km/h
costantemente per assicurare a riduce i consumi anche del 30%.
noi e ai nostri figli questa eredità. In città, mantieni un’andatura
Da parte nostra, dobbiamo essere regolare, evitando frenate brusche
consapevoli che anche ogni nostra e accelerazioni. Utilizza le marce
azione può contribuire a migliorare alte appena le condizioni lo
o peggiorare la situazione. In alcuni consentono e non tenere acceso
settori, in particolare, ogni cittadino il motore quando non serve.
può fare moltissimo. • Fai regolarmente il check
up dell’auto e controlla una
Mobilità volta al mese la pressione dei
• Scegli la bicicletta e i mezzi pneumatici (con 0,5 bar in meno
pubblici, specialmente per tragitti rispetto al valore previsto dalla
brevi e nei centri storici. casa automobilistica i consumi
• In città, approfitta di car sharing e aumentano anche del 3%).
bike sharing, per ridurre il numero Privilegia le gomme energy saver,
Provvedimenti
invernali di veicoli in circolazione. che riducono i consumi fino al
(e non solo) In questo caso, ciò che si 3% in città e fino al 5% su tragitti
Nel semestre invernale, condivide è il noleggio del mezzo extraurbani.
dal 1° ottobre al
di trasporto. Lo stesso mezzo • Al momento dell’acquisto di un’auto
31 marzo, Regione
Lombardia impone è messo a disposizione di più nuova o usata, privilegia veicoli di
lo stop dei veicoli più conducenti che lo utilizzano per classe emissiva più recente e quindi
inquinanti. Nel 2018-19 il
un tempo limitato e lo pagano meno inquinanti.
divieto riguarda le vetture
con motore diesel per il tempo in cui lo usano. • Nell’acquisto di un motociclo o
da Euro 0 a Euro 3, e • In tratte di più lungo chilometraggio di un ciclomotore, nuovi o usati,
coinvolge 570 comuni
(es. ingresso in città da comuni privilegia quelli con motore a
tra cui Milano.
Sono già previste limitrofi), preferisci il car pooling, quattro tempi, più performanti e
ulteriori successive accordandoti con altri che fanno il meno inquinanti; inoltre privilegia
limitazioni: dal 1 aprile tuo stesso percorso per utilizzare la classe Euro 3.
2019, negli stessi 570
comuni, i diesel Euro
0, 1, 2 e i benzina Le istituzioni predispongono normative, incentivi
Euro 0 non potranno
circolare per tutto l’anno. e sanzioni, ma anche i cittadini possono dare un
Dal 1 ottobre 2020
scatteranno divieti per i
grande contributo, con comportamenti individuali
diesel Euro 4. attenti all’uso delle risorse.
46 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Approfondimento
Cosa accadrebbe se l’intera economia che diventeranno più costose per poter
europea si allontanasse dal petrolio rispettare i limiti di CO2 e di inquinamento
e puntasse alle energie rinnovabili atmosferico, mentre i veicoli a zero
per il trasporto? Secondo l’analisi emissioni raggiungeranno le economie di
della società di consulenza Cambridge scala.
Econometrics, pubblicata a febbraio 2018 La mobilità elettrica creerebbe 206.000
nel report Fuelling Europe’s Future: How nuovi posti di lavoro e consentirebbe
the transition from oil strengthens the di tagliare le spese sulle importazioni di
economy, in uno scenario in cui entro petrolio di 49 miliardi di euro nel 2030.
il 2030 un quarto delle vendite di nuovi Al momento l’Europa importa l’89%
veicoli sarà a zero emissioni, un quarto del suo petrolio greggio, la stragrande
sarà ibrido e la restante metà mild-hybrid, maggioranza del quale è usato come
l’Europa sarebbe sulla buona strada per carburante per i trasporti. Sostituendo il
ridurre le emissioni di CO2 dalle auto petrolio importato con energia prodotta
dell’88% entro il 2050. Saranno necessari internamente, molti miliardi rimarrebbero
grossi investimenti nelle infrastrutture dei in circolazione all’interno dell’economia
trasporti, ma i benefici supereranno europea. Inoltre, ci sarebbe un aumento
i costi. Entro il 2030 i costi dei veicoli del PIL europeo come conseguenza di un
a zero emissioni saranno quasi uguali parco macchine più efficiente che rispetti
a quelli delle auto a gasolio o benzina, gli standard di CO2 del 2020.
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 47
Green Economy Alimentazione prodotti alimentari locali. Ciò
“Una economia che
genera crescita, crea
• Non sprecare cibo: la sua permette di ridurre i consumi
lavoro e sradica la produzione è associata alle energetici e le emissioni
povertà investendo emissioni di ammoniaca, metano inquinanti legati al trasporto.
e salvaguardando le
e protossido di azoto. Se acquisti • Scegli una dieta bilanciata, che
risorse del capitale
naturale da cui dipende solo quello che consumerai, contenga nei limiti del necessario
la sopravvivenza del contribuirai alla riduzione degli il consumo di carne: una dieta
nostro pianeta” (così la
scarti alimentari e quindi delle basata su una quantità maggiore
Commissione Europea,
nella Com. 363 del 20 emissioni in atmosfera. di proteine vegetali permette di
giugno 2011). • Consuma a km zero, cioè ridurre la tua impronta ecologica.
Approfondimento
Lo sapevi che secondo lo United Nations crea nuove professionalità, come l’esperto
Environmental Programme (UNEP) le di gestione dell’energia, l’energy auditor e il
professioni “green” si identificano in circa 54 certificatore energetico, dall’altro trasforma
figure professionali differenti? Esse trovano e adatta figure professionali esistenti che
spazio nel settore agricolo, manifatturiero, della richiedono nuove qualifiche, come il frigorista o
ricerca e sviluppo, nei settori amministrativo e l’installatore.
delle attività di servizio che contribuiscono a
preservare e rafforzare la qualità dell’ambiente,
a proteggere l’ecosistema e la biodiversità, a
ridurre i consumi di energia, materiali e materie
prime, a minimizzare e a ridurre i processi
di inquinamento. In una società sempre più
responsabile, il mondo del lavoro da un lato
48 IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Per approfondire
www.reti.regione.lombardia.it www.eea.europa.eu/themes/air/activities/
www.arpalombardia.it www.eea.europa.eu/publications/air-quality-in-europe-2017
www.inemar.eu ec.europa.eu/energy/index_en.htm
www.flanet.org ec.europa.eu/transport/index_en.htm
www.cmcc.it
IL CLIMA CAMBIA
COSA POSSIAMO FARE INSIEME? 49
Per maggiori informazioni
www.regione.lombardia.it