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AGENDA

2030:
OBIETTIVI 7 &
13
CHE COSA E’ L’AGENDA
2030?
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le
persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei
193 Paesi membri dell’ONU.

Essa ingloba 17 Obiettivi per lo


Sviluppo Globale in un grande
programma d’azione per un totale di
169 ‘target’ o traguardi.

L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo


Sviluppo Sostenibile ha coinciso con
l’inizio del 2016, guidando il mondo
sulla strada da percorrere nell’arco
dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti,
si sono impegnati a raggiungerli
entro il 2030.
Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio che li hanno preceduti, e
rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni
importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della
fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo
alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi
e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato
indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla
strada della sostenibilità.

Noi ci concentreremo sugli obiettivi 7 e 13


CHE COS’E’ L’OBIETTIVO 7?
Garantire l'accesso all'energia a prezzo
accessibile, affidabile, sostenibile e moderna
per tutti

L’accesso all’energia è un presupposto


imprescindibile per la realizzazione di molti
obiettivi di sviluppo sostenibile che esulano dal
settore energetico, come l’eliminazione della
povertà, l’incremento della produzione di derrate
alimentari, l’accesso ad acqua pulita ecc…
Fatti e cifre
• Una persona su cinque non ha accesso a moderni
mezzi elettrici
• 3 miliardi di persone dipendono da legno, carbone,
carbonella o concime animale per cucinare e per
scaldarsi
• L’energia è il principale responsabile del
cambiamento climatico, rappresentando circa il 60%
delle emissioni di gas serra globali

Ma quali sono i
traguardi da
raggiungere?
Obiettivo-chiave

la produzione di energia a bassa intensità di carbonio, migliorare le


tecnologie per fornire servizi energetici moderni e sostenibili,
specialmente nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari e
negli stati in via di sviluppo senza sbocco sul mare, conformemente ai
loro rispettivi programmi di sostegno.
Dal momento che uno sviluppo sostenibile si fonda su presupposti di
sviluppo economico rispettosi dell’ambiente, la quota di energie
rinnovabili nel mix energetico globale dovrà essere
nettamente aumentata e il tasso di incremento dell’efficienza
energetica a livello mondiale dovrà essere raddoppiato.

LA RICERCA NEI SETTORI DELLE ENERGIE RINNOVABILI E


DELL’EFFICIENZA ENERGETICA SARÀ INCENTIVATA, COSÌ
COME GLI INVESTIMENTI NELL’INFRASTRUTTURA E IN
TECNOLOGIE ENERGETICHE PULITE.
A CHE PUNTO SIAMO?
Nel 2010, 1 miliardo e 200 milioni di persone non avevano accesso all’energia elettrica. Nel 2018 questo
numero era sceso a 789 milioni di persone. È una buona notizia, ma resta il fatto che sulla nostra Terra
una persona ogni 7 non può ancora accendere la luce, usare il frigo, ricaricare telefoni e tablet,
conservare cibi e medicine in maniera adeguata…
Nel mondo le fonti rinnovabili sono arrivate a coprire il 17,3% dei consumi finali di energia: il dato si
riferisce al 2017. Nel 2010 la quota era del 16,3%. La maggior parte della crescita delle rinnovabili è
avvenuta nel settore elettrico, grazie alla rapida espansione dell’eolico e del solare. Più lenta, invece, la
crescita delle rinnovabili nella produzione di energia termica e nel settore dei trasporti.

E in Italia?
Il grafico mostra un andamento
complessivamente positivo tra
il 2010 e il 2019
CHE COSA E’ L’OBIETTIVO 13?

Adottare misure urgenti per


combattere i cambiamenti
climatici e le loro conseguenze.
Il cambiamento climatico
rappresenta una sfida centrale
per lo sviluppo sostenibile.

• I mutamenti del sistema climatico globale dovuti al riscaldamento dell’atmosfera


terrestre compromettono le basi esistenziali di ampie parti della popolazione nelle
regioni meno sviluppate, mentre nelle zone sviluppate sono soprattutto
l’infrastruttura e singoli rami dell’economia a essere esposti a tali rischi.

• Il cambiamento dei cicli delle precipitazioni e delle temperature interessano inoltre


ecosistemi.
L’obiettivo 13 invita gli Stati a integrare misure di
protezione dell’ambiente nelle proprie politiche
nazionali e di sostenersi reciprocamente di fronte alle
sfide.
Riconosce la Convenzione quadro delle Nazioni Unite
sui cambiamenti climatici come principale forum
intergovernativo per le negoziazioni volte a individuare
una risposta globale ai cambiamenti climatici.

A integrazione di tali negoziati, l’obiettivo prevede un


rafforzamento della resilienza alle catastrofi naturali
provocate dai mutamenti climatici e ribadisce la
promessa dei Paesi più sviluppati di raccogliere
congiuntamente, entro il 2020, 100 miliardi di dollari
all’anno provenienti da varie fonti per aiutare i Paesi in
via di sviluppo ad adattarsi ai mutamenti climatici.
• A livello mondiale le emissioni di anidride carbonica • Principali stati nell’anno 2017 per emissioni di
(CO2) sono aumentate di oltre il 50 per cento tra il CO2
1990 e il 2012.Nel 2018 le emissioni di CO2 hanno
raggiunto i massimi livelli nella storia.
• Le emissioni globali di biossido di carbonio devono
ridursi di circa il 50% entro il 2030 (rispetto ai livelli
del 2010) fino a raggiungere quota zero emissioni
nette entro il 2050.

• Per evitare conseguenze irreversibili, l’innalzamento


delle temperature globali va contenuto al di sotto di
2 °C. Questo obiettivo comporta azioni rapide e di
vasta portata nei settori dell’energia, delle
infrastrutture, nei sistemi industriali e urbani.
Abbiamo allegato un video che espone chiaramente questi concetti:
Obiettivo n°13 - Agire per il clima
youtube.com

LAVORO DI
MARIA ANGELA DE
RUBERTIS
MANUELA FORMICA
BENEDETTA PAGANO
MARIA LETIZIA
VANACORE
RICCARDO CAPUANO

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