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Per funzionare è necessario convertirla in corrente alternata a 220 volt grazie a dei normali inverter.
LE DIVERSE TIPOLOGIE
Il pannello è formato da diversi moduli assemblati, che sfruttano l’energia naturale prodotta dal sole per creare
energia elettrica. Le celle incanalano i raggi e li trasformano in energia.
In commercio esistono tre diverse tipologie di pannelli, tutti realizzati su una base di silicio:
● pannelli fotovoltaici cristallini: si basano su moduli in silicio monocristallino e hanno un’efficienza del
15-20%;
● pannelli fotovoltaici policristallini: a differenza dei primi hanno un’efficienza minore, pari al 13%;
● pannelli fotovoltaici a film sottili: si basano sul silicio amorfo, ma hanno una resa nettamente inferiore, pari
al 6%. In compenso offrono le migliori prestazioni quando le temperature sono elevate o la luce non è molto
diffusa.
resa
La resa è misurata in base a condizioni standard, ma comunque non è facile da stabilire, a concorrere nella
produzione c’è la latitudine, l’inclinazione e l’orientamento dei pannelli. A questo deve essere aggiunta la
temperatura e la pulizia dell’impianto.
IL COSTO
I costi di realizzazione sono elevati a causa delle lavorazioni a cui deve essere sottoposto il silicio (principale
componente dei pannelli) che seppur abbondante sulla terra, deve essere lavorato per poi essere utilizzato.
Un altro fattore di spesa è la frequente manutenzione a cui devono essere sottoposti regolarmente.
In Italia si può beneficiare delle detrazioni fiscali del 50% su una spesa complessiva di 96.000 euro, perchè l’impianto
fotovoltaico rientra nelle ristrutturazioni edilizie e non nel risparmio energetico.
Costi dell’energia
nucleare
Produzione mondiale di elettricità (IEA)
Produzione mondiale di energia (IEA)
Dati sul nucleare
53 in costruzione
98 in programma
Costi dell’energia nucleare al MWh
Aspetti politici sul nucleare
Il nucleare è stato incluso nella tassonomia verde dell’UE.
Questo ha portato una opposizione da parte di Greenpeace.
TerraPower, fondata
da Bill Gates, ha
iniziato, nel novembre
2021 la costruzione di
uno di questi reattori
Energia Eolica
COSTI ENERGIA EOLICA
Per cercare di contenere l'impatto ambientale ha favorito la diffusione a livello mondiale delle fonti energetiche alternative come quella
eolica.
si tratta di una delle prime forme di energia sfruttata dall'uomo fin dall'antichità, l'energia eolica è una fonte di energia pulita, rinnovabile
e inesauribile e permette di convertire l'energia cinetica del vento in energia meccanica e successivamente in energia elettrica.
l'energia eolica aiuta a combattere il cambiamento climatico a differenza delle centrali elettriche a carbone o a gas, i parchi eolici non
emettono gas a Effetto serra, negli ultimi anni la generazione di energia eolica ha evitato l'emissione in atmosfera di 198 milioni di
tonnellate di anidride carbonica oltre a ridurre il consumo di acqua spesso necessario per far funzionare le centrali elettriche a
combustione fossile.
IMPIANTI EOLICI
Gli impianti eolici si suddividono in tre categorie:
in base all'installazione
- impianti eolici onShore
- impianti eolici offshore
gli impianti eolici offshore sono posizionati lontano dalla costa, mentre gli impianti eolici on Shore
sono installati all'aperto sui rilievi collinari o zone montuose.
onshore offshore
IMPIANTI EOLICI
In base alla tecnologia si suddividono:
- impiante ad asse verticale (utilizzati principalmente ad uso domestico)
- impianti ad asse orizzontale (impiegati dai grandi parchi eolici)
La distribuzione delle centrali eoliche in Italia non è omogenea, nelle regioni del nord e centro questi
impianti sono praticamente assenti, mentre nel sud rappresenta una realtà consolidata.
il 91% delle centrali eoliche è concentrata in sei regioni: Puglia Campania Basilicata Calabria Sicilia e
Sardegna.
VANTAGGI E SVANTAGGI
tra i vantaggi di questa energia sono:
- basso impatto ambientale in quanto non produce scarti o sostanze dannosi inquinanti per l'ambiente
- la costruzione degli impianti occupa una quantità ridotta di suolo sviluppandosi in altezza.
- è costantemente reperibile anche di notte e facilmente sfruttabile.
- costi bassi di manutenzione..
Durante il Medioevo giunsero in Europa nuove piante portate dagli arabi: riso, cotone, pistacchio, spinaci, agrumi.
Dopo la scoperta dell'America giunsero il mais, la patata, la zucca, il fagiolo, l'arachide, il pomodoro, il peperone, la
papaya
Inquinamento dell’agricoltura
Il settore agricolo ha un forte impatto sull’ambiente. Tra
gli elementi più critici, le emissioni di gas serra degli
allevamenti e l’utilizzo di pesticidi, che nuoce alla
biodiversità del territorio.
La prima rivoluzione agricola
L'agricoltura basata sulla rotazione triennale e sul maggese rimase predominante fino al XVII secolo.
In particolare, nelle Fiandre e nel Brabante il terreno era poco fertile, ma il notevole sviluppo del commercio
marittimo fece aumentare notevolmente la domanda di prodotti quali il lino per le tele, i coloranti per il panno,
l'orzo e il luppolo per la birra, la canapa per le funi, il tabacco,
La seconda rivoluzione agricola
La rivoluzione industriale chiamò a sé dalle campagne numerosi braccianti che si riversarono verso altri
continenti e/o nelle grandi città. In Italia la migrazione fu dal sud verso il triangolo Piemonte/Veneto/Emilia e
per contrastarla furono previsti dei piani governativi ossia piani di bonifica delle terre governative che
venivano destinate all'agricoltura.
Nel corso del XIX secolo migliori strumenti aratori e sistemi di semina, acquisizione sul mercato di nuove
sementi e di nuove piante con elevata produttività (mais), la comparsa delle macchine agricole e dei concimi
chimici, attuarono una profonda ristrutturazione rurale che stimolò ancora la costruzione di nuove attrezzature
e macchine per tutte le esigenze lavorative agrarie.
COSTI CAMBIAMENTO CLIMATICO
dati internazionali
Iniziamo esaminando alcuni dati che ci vengono da documenti internazionali.
Secondo una stima di Moody’s, se la temperatura media globale dovesse salire di +1,5° C al di sopra
dei livelli preindustriali (attualmente siamo a circa +1,1° C), il costo per l’economia globale sarebbe di
54 trilioni di dollari entro il 2100 . Nell’ipotesi in cui il riscaldamento si attesti su +2° C, il costo
potrebbe raggiungere 69 trilioni di dollari.
dati in italia
Passando più specificamente alle stime economiche che riguardano l’Italia, secondo l’Agenzia Europea per
l’Ambiente (European Environment Agency, EEA), nel periodo 1980-2013 le perdite ed i danni economicamente
rilevabili causati dal cambiamento climatico ammonterebbero, per il nostro Paese, ad € 59.624.000.000,00 .
Un calcolo più aggiornato è stato presentato nel dicembre 2019 dalla ONG tedesca Germanwatch.
L’Italia viene classificata secondo i dati relativi al ventennio dal 1999 al 2018 alle seguenti posizioni di rischio:
I dati raccolti da Germanwatch sono estremamente preoccupanti: dal 1999 al 2018 tutti gli eventi meteorologici estremi
in Italia hanno provocato perdite economiche quantificate in quasi 33 miliardi di dollari.
perdita di pil in italia
Le analisi del CMCC (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) per l’Italia mostrano perdite di
Pil di oltre l’8% nella seconda metà del secolo:
Secondo gli autori del report, nel prossimo futuro vi sarà in Italia una riduzione del PIL pro capite:
Progettazione e
produzione Raccolta e riciclo
Il prodotto deve essere Ovviamente è fondamentale
pensato e fabbricato per massimizzare la raccolta
avere un’alta efficienza ed differenziata ed eseguire un
orientato ad un futuro riciclo corretto riciclo dei materiali
79.3% 2
Il posto occupato
Percentuale di rifiuti
dell’Italia nel Green
avviati al riciclo, quasi il
Complexity Index
doppio rispetto alla
dell’università di
media Ue (39,2%)
Oxford
432
63 43.2 mila 23
Come per tutte le energie alternative, anche quella marina ha il vantaggio di essere
rinnovabile e a basso impatto sull’ambiente. Inoltre, dal momento che le centrali
mareomotrici presentano un funzionamento quasi analogo a quello delle centrali
idroelettriche, la fase di progettazione è semplificata dalla presenza di dati già
disponibili e collaudati.
Gli svantaggi dell’energia dall’oceano sono legati alla necessità di trovare zone idonee
alla sistemazione degli impianti. Non tutte, infatti, sono adatte per la loro installazione e
il loro funzionamento e, in più, il complesso necessita di spazi enormi. La potenza
generata da questi impianti, tra l’altro, è abbastanza modesta mentre i costi di
realizzazione e di gestione, al contrario, risultano piuttosto elevati.