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ATTUALITÀ, GEOPOLITICA, SALUTE, SCIENZA E TECNOLOGIA

E D I Z I O N E I TA L I A N A
dicembre 2020 – gennaio 2021
Nr. 146, Vol. 6

COVID-19:
masse e manipolazione

Che cos’è la paura?


L’Evidenza scientifica in Medicina
UE & Turchia:
un matrimonio sempre rinviato
L’energia pulita è più sporca,
costosa, dannosa, per l’ambiente?
Borace: cura soppressa per l’artrite

€ 10,00 - Rivista bimestrale nr. 146 - Vol. 6, dicembre 2020 – gennaio 2021
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n.46) - Art.1, Comma 1, DCB - Padova
“L’ENERGIA PULITA
È PIÙ SPORCA,
PIÙ COSTOSA,
PIÙ DANNOSA,
PER L’AMBIENTE?
70 Nexus New Times nr. 146
— Ambiente

L
a preoccupazione per il cambia- Protocollo di Kyoto del 1996 e dall’Accordo di
mento climatico è uno dei ‘motori’ Parigi del 2015. Purtuttavia, tali emissio-
a livello globale delle nuove - e ni sono in continuo aumento dall’inizio
provvisorie - politiche energetiche della rivoluzione industriale (inizio XIX
orientate verso crescita economica e sicu- secolo), soprattutto a causa della combu-
rezza energetica, insieme alle attività per stione di carbone, petrolio, gas naturale e
la riduzione delle emissioni dei gas a effet- torba. L’energia ricavata da tali materie
to serra (GHG) e alla conservazione della prime infatti - a basso costo e in abbon-
biodiversità. Secondo i rapporti annuali dante quantità - ha facilitato l’incremen-
del “Global Landscape of Climate Finance”, to esponenziale degli standard di vita, la
dal 2011 al 2018, sono stati spesi ben durata della vita media, gli sviluppi tec-
3.660 miliardi di dollari per progetti volti nologici e agricoli, nonché l’incremento
a contrastare il cambiamento climatico della popolazione mondiale insieme alla
globale, e solo il 55% di questo importo crescita economica.
è stato diretto a progettualità per energia D’altro canto, ricercatori, opinionisti e
eolica e solare. Secondo i rapporti energe- politici (tra i quali Al Gore) hanno spesso
tici mondiali redatti dalla BP (British Petro- argomentato che una rivoluzione alternativa
leum), il contributo dell’eolico e del solare post industriale a carbone zero, che comporti
ai consumi energetici globali è aumentato la transizione verso energia elettrica ge-
- dallo 0,5% al 3% - nello stesso periodo. nerata da sistemi eolici e solari nonché
Nel frattempo, carbone, petrolio e gas, elettrificazione diffusa dei sistemi di tra-
continuano a rappresentare l’85% del sporto e il miglioramento dell’efficienza
consumo energetico mondiale, con ener- energetica complessiva non solo è fattibi-
gia idroelettrica e nucleare che forniscono le, ma soprattutto desiderabile. Anche se
la maggior parte del resto. tali affermazioni sono state criticate dal di Dr. Davide Gresta
Tuttavia, nessuna fonte energetica è una mondo scientifico, vengono invece accolte
“panacea”: ognuna ha i suoi pro e contro. con entusiasmo dai gruppi ambientalisti,
Che necessiterebbero d’esser perfetta- raggiungendo grande credito sui prin-
mente noti ai politici onde prendere de- cipali media mainstream e sociali. Ciò ha
cisioni più adeguate (e consapevoli) per convinto molti gruppi politici e Governi
il proprio contesto locale in materia di a riformulare le loro proposte politiche in
politica energetica. accordo, per esempio, con il “Green New
Come oramai assolutamente noto, l’e- Deal”. Data la popolarità di questa visio-
missione continua di gas serra causerà ne, non sorprende che molte persone pen-
“ulteriore riscaldamento e cambiamenti duraturi sino che l’opposizione a tali politiche deri-
in tutti i componenti del sistema climatico, au- vi dall’ignoranza, dalla scarsa attenzione
mentando la probabilità di conseguenze gravi, all’ambiente e/o dall’affarismo. Sorpren-
pervasive e irreversibili per le persone e gli eco- dentemente, invece, molta dell’opposizio-
sistemi”. Questa conclusione è quella che ne è espressa da ambientalisti ed esperti
ha quindi ispirato gli sforzi dell’attuale ricercatori, preoccupati dai problemi so-
conferenza ONU per coordinare gli ac- ciali e ambientali associati a tali politiche,
cordi internazionali atti a ridurre urgen- nonché dalla relativa mancanza di discus-
temente ed in modo sostanziale le emis- sioni critiche circa la fattibilità tecnica,
sioni di gas serra, cosi come definito dal ambientale, economica.

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Consumo energetico mondiale 2018

Figura 1. Consumo
energetico mondiale
per fonte, 2018.
(Fonte: BP, 2019)

Consumo energetico mondiale per fonte

Figura 2. Evoluzione
2008-2018 del
consumo energetico
mondiale per fonte
(Fonte: BP, 2019)

Politiche energetiche attuali novabili è passato dallo 0.5% del Sfide tecniche delle varie
Al fine di valutare le politiche di 2008 al 2.5% del 2018 (Fig. 2). E tecnologie energetiche
spesa più efficaci per arginare il malgrado la produzione di energia Il problema dell’intermittenza delle energie
cambiamento climatico globale, elettrica attraverso fonti rinnova- rinnovabili.
è necessario considerare la com- bili sia aumentata, va notato come Le reti elettriche devono essere ali-
posizione del consumo energetico l’emissione globale di CO2 nell’at- mentate fornendo il cosiddetto “cari-
mondiale che, nel 2018, proveniva mosfera sia progressivamente au- co di base”, rappresentante la poten-
per più dell’85%, da combustibili mentata negli ultimi anni (Fig. 3) a za minima che è necessario fornire
fossili (petrolio, carbone, gas natu- discapito di un aumento della spesa in modo continuo all’intera rete del
rale - Fig. 1). globale per la riduzione del cam- sistema. Le fonti più sicure per gene-
Lo sfruttamento delle energie rin- biamento climatico globale. rare tale carico sono quelle derivanti

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Spesa
Spesp
Spesa

Emissioni
Emissioni globali
globali
Emissioni didiCO
di
globali CO
CO2(GtC/anno)
22
(GtC/anno) Spesa
Spesaper
perilil(Miliardi
Spesa cambio
cambio
per climatico
climatico
il cambio (Miliardi
(Miliardi
climatico
USD/anno)
1010 USD/anno)
9,99,9 650
650
9,89,8 600
600
9,7
9,7
550
550
9,6
9,6
9,5 500
500
9,5
9,4 450
9,4 450
9,3
9,3 400
9,2
400
9,2 350
9,1 350
9,1
9 300
9 300 2010
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Figura 3. A sinstra evoluzione storica delle emissioni di CO2 dal 2011 al 2018. A destra evoluzione storica
della spesa in miliardi USD /anno (Fonte: Climate Policy Initiative)

da combustibili fossili: petrolio, carbone, gas, idroelettrico, catastrofiche, argomentando che la produzione ali-
geotermia, biomasse (rappresentanti il 96% delle fonti mentare non avrebbe retto il ritmo della crescita de-
energetiche mondiali). mografica. Concluse, perciò, che se il tasso di crescita
Purtroppo le energie da fonti rinnovabili soffrono il pro- non si fosse abbassato drasticamente si sarebbe giunti
blema dell’intermittenza, cioè forniscono energia solo alla fame e alla devastazione. Sebbene si sia dimostrato
quando esistono le condizioni: quando soffia il vento che le sue predizioni fossero sbagliate - e che due secoli
(eolico), durante le maree (mareomotrice) o durante più tardi la popolazione sia arrivata a circa 7.8 miliardi
il giorno (solare). Molte delle proposte di transizione d’individui - la sua logica a quel tempo era convincente.
dipendono dalla combinazione delle tre suddette fonti La stessa logica sta portando molti ricercatori a fare
rinnovabili (dette anche non dispacciabili). L’uso esclusivo predizioni simili, ovvero qualora il consumo pro-capite
delle intermittenti condurrebbe, perciò, ad uno sfasa- di alcune risorse limitate è costante o in crescita, e la
mento tra produzione e domanda, ancor più problema- popolazione continuerà ad aumentare, arriverà un
tico con l’aumentare dei generatori connessi alla rete: a momento in cui la domanda supererà l’offerta: questo
volte l’eccesso di elettricità va limitato, e a volte non si modo di pensare viene chiamato neo-malthusiano. È stato
riesce a coprire il fabbisogno nei momenti del picco di però dimostrato che il punto debole di questa logica
domanda. Inoltre, una fornitura costante di energia elet- è il presupposto che la società non modifichi l’utilizzo
trica è indispensabile per garantite l’operatività sicura di una risorsa in risposta ai rapporti offerta/doman-
di sistemi quali ospedali, impianti di trattamento delle da. Inoltre, gli esseri umani possono inventare nuovi
acque, industrie e sistemi di trasporto, e la disponibilità approcci e tecnologie: “L’età della pietra non è finita perché
immediata dell’energia è prerequisito fondamentale per abbiamo esaurito le pietre” (cit. dello sceicco Ahmed Zaki
le operazioni dei servizi d’emergenza. Yamani, Presidente del Centre for Global Energy Studies di
Il problema della densità di potenza Londra, NdR). Ciò si può dimostrare, ad esempio, no-
Nel confrontare le varie opzioni energetiche, è utile tando che le riserve di petrolio mondiali sono aumenta-
conoscere quanto suolo è necessario per ogni tipo di te da 1140 miliardi di barili del 1998 ai 1730 del 2018,
tecnologia e quanta energia totale essa possa fornire. grazie allo sviluppo tecnologico e alla ricerca.
Questo dato è conosciuto come densità di potenza (o po- La definizione più usata di ‘fonte di energia rinnovabile’
tenza specifica) ed è definito come l’energia prodotta per (RE) è la seguente: “L’energia rinnovabile è qualsiasi forma
unità di superficie (in Figura 4 espresso in W/m2). Per di energia proveniente da fonti solari, geofisiche o biologiche che
intenderci: un impianto fotovoltaico da 1 MW ha biso- è alimentata da processi naturali a una velocità pari o superiore
gno di circa 83.000 m2 di superficie, mentre per ottene- al suo tasso di utilizzo”. Questa definizione può essere
re la stessa potenza col petrolio servono circa 3.300 m2 perfezionata aggiungendo che alcune fonti rinnovabili
e circa 172 m2 col gas naturale. possono essere esaurite dall’eccessivo sfruttamento. Ad
esempio: uno sfruttamento insostenibile è la rimozione di
Il problema delle risorse limitate una foresta per la fabbricazione di pellet di legno e, al
Malthus, nel 1798, predisse che la crescita della popola- contrario, uno sfruttamento sostenibile è la gestione pro-
zione mondiale avrebbe presto portato a conseguenze grammata di una riserva limitata di gas naturale per 10

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Densità
Densità didipotenza
potenza (W/m2 )
(W/m2)

6000 Gas naturale


Figura 4. Confronto della
14 densità di potenza tra
12 Nucleare
varie fonti di energia
5000 (Fonte: Van Zalk, 2018)
10 Petrolio
8 Carbone
4000
6
4
Solare
3000 2 Geotermico
0 Eolico
2 000
Idroelettrico

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Biomasse

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o 20 anni. Pertanto, la sostenibilità pazioni riguardo al “picco del petro- passato ad essere un esportatore di
di una risorsa non dipende solo dalla lio” sono state particolarmente forti gas. Infine, se l’estrazione su larga
sua finitezza o rinnovabilità, ma da nelle analisi realizzate sin dagli anni scala di gas dalle riserve sottomarine
come è gestita relativamente alla sua ‘70. Tuttavia, come per il dibattito di idrati di metano divenisse econo-
durata o ciclo di vita. Quale esempio neo-malthusiano, le previsioni d’im- micamente redditizia in futuro, si
nella Storia, possiamo citare l’uso minente “picco” sono continuamen- verificherebbe un aumento ancor
di combustibili fossili (risorsa non te riviste e spostate - in avanti - col maggiore delle “riserve di gas”.
rinnovabile) per la produzione d’e- passare del tempo: infatti, si stima Pertanto, vi è una notevole incer-
nergia, nato proprio perché la con- che il rapporto risorse/produzione tezza su quando esattamente ci si
tinua combustione del legno (risorsa (R/P), ai tassi di consumo del 2019, dovrebbe aspettare il picco di petrolio,
rinnovabile) era insostenibile. L’uso è di 50 anni per il petrolio, 51 per il di gas o di carbone, ma certamente
del carbone è risultato più sostenibile gas e 132 per il carbone. Dunque le sembrano esservi abbastanza riserve
rispetto al proseguimento della defo- politiche energetiche basate su previ- note di tutte e tre tali materie prime
restazione. sioni specifiche dei tempi di “picco” per i prossimi decenni. E perciò mol-
devono essere trattate con notevole ti ricercatori preoccupati per l’au-
Il picco del petrolio, del carbone e del gas cautela. mento delle emissioni di CO2 hanno
Da quando M.K. Hubbert coniò per E tuttavia, in parte sulla base delle sottolineato una contraddizione:
la prima volta il termine “picco del previsioni di “picco del petrolio”, co- dovremmo continuare a utilizzare
petrolio” negli anni ‘50, l’argomento stosi terminali di gas naturale lique- i combustibili fossili (finché dispo-
della limitazione delle risorse è stato fatto (GNL) sono stati sviluppati in nibili) sulla base del fatto che non
ricorrente nelle discussioni di politica Usa nel primo decennio degli anni ne rimangono molti, o fare invece
energetica. Se le società fanno trop- 2000, al fine d’importarne grandi una campagna attiva per mantenere
po affidamento sulle risorse naturali, quantità anticipando un’ipotetica “inutilizzati” gli stessi sulla base del
allora possono esservi conseguenze carenza d’approvvigionamento nel fatto che ne è rimasto troppo?
catastrofiche qualora la domanda Paese. Quando però tali terminali
superi improvvisamente l’offerta, erano in funzione, i progressi tecno- Il problema della scarsità dei minerali
perché avremmo raggiunto il “pic- logici nella fratturazione idraulica Le tecnologie “green” richiedono
co”: e tale assunto si sovrappone alle (“fracking”) avevano aumentato dra- una quantità di minerali 10 volte
argomentazioni neo-malthusiane sticamente le riserve di gas accessi- superiori rispetto a quelle degli
prima descritte. In effetti, le preoccu- bili negli Stati Uniti, e il Paese era idrocarburi, perciò alcuni ricercatori

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evidenziano come una significativa Problemi ambientali legati Settore dei trasporti
transizione verso di esse creerebbe alle varie tecnologie Il trasporto è uno dei settori che pro-
un aumento senza precedenti dell’e- energetiche duce maggiori emissioni di gas serra.
strazione mineraria con i relativi La riduzione delle emissioni di gas serra Le principali strategie per ridurre
problemi associati. Ad esempio, la Per ridurre quindi l’emissione globa- le emissioni di CO2, quindi, si sono
produzione di veicoli elettrici (EV) le di CO2 sarebbe utile incrementare concentrate essenzialmente su:
richiede il consumo di metalli rari e, l’uso di tecnologie che emettono 1. Uso di biocombustibili per la
secondo il parere dei geologi, ser- minor CO2 per kWh. Ma la ragione loro caratteristica carbon-neutral, con
virebbe il doppio della produzione principale per cui il mondo intero però una bassa densità di potenza, e
mondiale di cobalto, quasi l’intera dipende ancora dai combustibili problematiche circa la minaccia alla
produzione di neodimio, tre quarti di fossili è insita nei loro molti vantaggi biodiversità e sottrazione di suolo
quella del litio, circa metà di quella tecnici, parimenti a minori problemi all’agricoltura. Altro punto a sfavore
di rame del 2018... per convertire dal punto di vista socioeconomico. è che il ritorno energetico dell’in-
tutti i veicoli circolanti nella sola Oggi le soluzioni per ridurre l’emis- vestimento è in genere molto basso
Inghilterra. Non solo: la sola tran- sione di CO2 nell’atmosfera sono: (EROI - Energetic Return of Investment,
sizione agli EV del Regno Unito 1. Usare il gas naturale invece del NdR), stimato tra 0.8 e 1.6, mentre
porterebbe ad un aumento del carbone/petrolio, riducendo così le per il petrolio è maggiore di 10.
20% nell’uso d’energia elettrica per emissioni del 44% Ricordiamo che l’EROI di un com-
la ricarica degli stessi. Inoltre, gli 2. Catturare e immagazzinare i fumi bustibile è la quantità di energia che
scenari mondiali di prezzo e quan- di combustione attraverso condensa- fornisce diviso l’energia richiesta per
tità del litio sono - in realtà - molto zione. Tuttavia, il relativo aumento produrlo. Dunque, serve un EROI
incerti per dare invece le necessa- del costo di produzione dell’energia > 1 per fornire energia economica-
rie risposte certe allo sviluppo su del 15-30% rende questa soluzione mente sostenibile
scala industriale dell’auto elettrica. economicamente inefficace 2. Aumentare e migliorare il servizio
Addirittura, l’Agenzia Internazionale 3. Migliorare l’efficienza energetica pubblico: se molti pendolari usassero
dell’Energia (IEA) ritiene inadeguate attraverso la riduzione dei consumi il servizio pubblico o condividessero
le riserve di litio e cobalto per i futuri di energia elettrica il loro mezzo, le emissioni di CO2
bisogni degli EV. Queste stime ven- 4. Aumentare l’uso del nucleare: diminuirebbero. In moltissime cit-
gono però fatte senza considerare la malgrado la resistenza delle popo- tà si stanno facendo campagne di
possibilità di riciclo di tali materiali, lazioni sia per quanto riguarda la sensibilizzazione per l’uso dei mezzi
e il miglioramento delle tecnologie disposizione dei rifiuti radioattivi sia pubblici o mezzi alternativi
estrattive. Altri ricercatori identifi- per il rischio d’incidenti 3. Uso di veicoli elettrici (EV) ali-
cano invece il solare e le batterie al 5. Aumentare l’uso dell’energia idro- mentati con energia prodotta da
litio e manganese, quali tecnologie più elettrica e geotermica, che però ha fonti rinnovabili, con emissioni di
vulnerabili alla scarsità di minerali. l’inconveniente dello stoccaggio di CO2 significativamente minori rispet-
Alcuni tipi di turbine eoliche equi- enormi quantità d’acqua in grandi to ai veicoli endotermici. In alcuni
paggiate con generatori sincroni a bacini con conseguenti problemi paesi - come la Cina dove l’energia
magneti permanenti contengono ambientali degli EV è prodotta da fonti non
magneti costruiti con metalli rari qua- 6. Incenerire biomasse e rifiuti orga- rinnovabili - è però stato calcolato
li Neodimio (Nd), Praseodimio (Pr), Terbio nici benché rilasci la stessa quantità che gli EV hanno aumentato le emis-
(Tb) e Disprosio (Dy), e il relativo au- di CO2 dei combustibili fossili. Sic- sioni di CO2. Inoltre, va ricordato il
mento costruttivo porterebbe ad un come le piante crescono assorbendo problema della scarsità dei minerali
aumento del consumo di Neodimio CO2 dall’atmosfera e gli animali necessari per la loro costruzione
da 4.000 a 18.000 ton/anno e di crescono mangiando piante o altri
Disprosio da 200 a 1.200: valori che animali, è stato argomentato che Cambiamento climatico causato
rappresentano da un quarto a metà bruciare biomasse e biocombustibili dai campi eolici
della domanda mondiale attuale. è neutro dal punto di vista climatico Quando si parla di cambiamento
Infine, andrebbero anche effettuati (carbon-neutral, in inglese) climatico ci si riferisce, in genere,
ulteriori ragionamenti relativi ai 7. Aumentare le fonti rinnovabili in- al cambiamento su scala globale.
rifiuti tossici e radioattivi generati termittenti integrandole con quelle In realtà però vi possono essere
dalle attività minerarie. non rinnovabili cambiamenti a livello locale o re-

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Figura 5: Meccanismi
di variazione della
temperatura nei pressi
delle turbine eoliche (Fonte:
Armstrong et al., 2014)

turbina è generalmente associata ad


un incremento della turbolenza e ad
una diminuzione della velocità del
vento. Questo “effetto scia” è parti-
colarmente evidente per i campi eolici
off-shore e può coprire lunghe di-
stanze a causa del basso attrito della
superficie marina.
L’effetto delle turbine eoliche sulle
precipitazioni locali è meno intuiti-
vo e, per questo, non ha ricevuto la
stessa attenzione da parte della ri-
cerca. Le turbine, estraendo energia
meccanica dal vento per convertirla
in elettricità, fanno variare l’umidità
relativa dell’aria dietro di esse. Nei
pressi dei campi eolici si sono verificate
alluvioni istantanee, assolutamente
anomale per quelle zone.
gionale. È di pubblico dominio che I campi eolici causano un incremento È infine poco noto, che le emissioni
l’uso del suolo e i cambiamenti di della temperatura media del terre- annuali di CO2 biologica provenienti
copertura come la deforestazione, o no e del suolo sottovento durante dai suoli è almeno 10 volte maggiore
cambiamenti nella gestione del suo- la notte, attraverso un meccanismo di quelle d’origine antropica, ma esse
lo, irrigazione o copertura asfaltica, illustrato in Figura 5. In pratica, si sono bilanciate dall’assorbimento di
hanno effetti a scala locale o globale ha una maggior turbolenza nel lato CO2 da parte della flora attraverso la
attraverso interazioni chimico-fisi- sottovento fra bassa e alta atmosfera. fotosintesi. Queste emissioni aumen-
che fra suolo e atmosfera. I relativi Ciò tende a causare un leggero raf- tano però all’aumentare della tem-
rischi, quindi, sono presenti nelle freddamento a terra, di giorno, ed un peratura, quindi nei pressi dei campi
installazioni a qualsiasi scala. Da effetto di riscaldamento durante la eolici, durante la notte, si può imma-
recenti studi è infatti emerso che a notte. Gli studi hanno dimostrato che ginare un proporzionale aumento
causa della loro natura, le turbine tale effetto può produrre aumenti dell’emissione di CO2 notturna.
eoliche hanno un impatto su almeno locali di temperatura di circa 1°. Riduzione di contaminazione dell’aria
tre aspetti del clima a livello locale: Le turbine eoliche influenzano le di- Nella produzione di energia elettrica
temperatura, vento, precipitazioni. rezioni del vento locali: la scia di una si generano anche piccole quantità

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di contaminanti: particolato PM (tra Protezione della biodiversità CO2 palma doveva salvare il Pianeta, invece ha
2,5 e 10 micron di diametro), BC (le Quando si produce energia bisogna scatenato una catastrofe”. Non stupisce
cosiddette black carbon), ossidi di azoto valutare la superficie necessaria (Km2 quindi l’attuale grande campagna
(NOx), biossido di zolfo (SO2), monossido per TWh/anno). Tale parametro è mediatica contro l’uso dell’olio di
di carbonio (CO), ozono (O3), composti molto basso per il nucleare, molto palma negli spot televisivi. Anche i
organici volatili (VOCs), solo per citare alto per le biomasse e i biocombusti- campi fotovoltaici non sono stati esenti
i principali. È molto importante sot- bili, intermedio per solare ed eolico. da critiche: molti, anche se ubicati
tolineare la differenza tra contami- Per esempio, grandi estensioni di in zone desertiche ad alto irraggia-
nazione dell’aria ed emissioni di gas foresta primaria e secondaria sono mento e bassa biodiversità, hanno
serra, poiché i composti citati vengo- stati sostituiti da coltivazioni di creato problemi a specie rare alta-
no spessi confusi - nell’immaginario palma da olio nel sudest asiatico. mente specializzate e sensibili all’at-
popolare - con la CO2, gas invisibile Negli Usa, la soia per il biodiesel e tività antropica.
ed inodore, essenziale per la fotosin- il mais e canna da zucchero per il
tesi e quindi necessario all’ambiente bio-etanolo avranno un effetto sem- Problemi socioeconomici associati
in una data concentrazione. pre maggiore sull’utilizzo del suolo Attualmente nei Paesi in via di svi-
E poiché tutti gli inquinanti menzio- rispetto ad altre fonti di energia rin- luppo, 1,3 miliardi di individui non
nati sono presenti naturalmente, i novabile. Gli studi compiuti finora hanno accesso all’energia elettrica.
politici dovrebbero sempre diffidare hanno dimostrato che la biodiversità Inoltre, 3 miliardi di persone usano
delle cosiddette “politiche di tolle- in questi due casi si è ridotta rispetti- combustibili solidi per ottenere l’e-
ranza zero” circa l’inquinamento vamente dell’85% e del 60%. L’uso nergia necessaria ai bisogni dome-
atmosferico: tutte le forme elencate di fertilizzanti e lo scarico degli stici (cucina, riscaldamento, illumi-
sarebbero presenti anche in assenza effluenti industriali derivanti dalla nazione), e per molti di questi (2,4
dell’inquinamento antropico e, con- produzione di biocarburanti sono miliardi) i combustibili sono legno,
seguentemente, tutti gli sforzi per le principali fonti d’inquinamento carbone, scarti delle colture (soprat-
ridurle “a zero” sono fisicamente nelle acque superficiali, e quindi un tutto nei Paesi in via di sviluppo).
impossibili anche se godono di un rischio per la biodiversità. Nel 2018 Tuttavia, benché tali combustibili
notevole seguito popolare. il New York Times scriveva: “L’olio di da biomasse siano classificati come

Figura 6. Turbolenze
generate dalle turbine
in un campo eolico
off-shore (Fonte:
Hasager, 2017)

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Figura 7. Esempio di unità
di produzione idrica con
serbatoio da 5 m3 alimentata
de pannelli fotovoltaici in Ciad
(Fonte: Davide Gresta)

‘energie rinnovabili’, non vuol dire


che il loro uso sia sostenibile. Tec-
nicamente, ‘biomasse’ sono consi-
derate solo quelle climaticamente
neutre, per cui la promozione del
loro uso è una delle strategie per
ridurre le emissioni di gas serra. Ma
la realtà è che questo apparente
successo non dipende da politiche
per proteggere l’ambiente, quanto
dalla povertà, soprattutto nelle co-
munità rurali africane: l’uso delle
biomasse è infatti la causa primaria
della deforestazione tropicale. In
altre parole, aiutare le nazioni in via
di sviluppo e ridurne la povertà è dipendendo all’85% dal nucleare e Australia (uranio). E anche le dighe
spesso in contrasto con la riduzione dall’idroelettrico. per generazione idroelettrica creano
delle emissioni di gas serra. E ciò Ulteriore paradosso: spesso le nazio- conseguenze severe sulle popolazioni
accade anche nei paesi più ricchi, ni in via di sviluppo sono quelle che locali (Brasile).
dove le politiche ambientali sono soffrono le maggiori conseguenze Deve quindi esservi chiaro come
spesso a sfavore del miglioramento del mutamento climatico causato dai nessuna fonte energetica può essere
di vita dei ceti meno abbienti. paesi più ricchi. Tipico esempio ne considerata, da sola, una panacea.
Uno dei nuovi strumenti politici po- sono le nazioni limitrofe agli USA, Ognuna ha i suoi pro e i suoi contro, e
tenzialmente utile per la riduzione che subiscono i maggiori danni nella tabella che segue si è cercato di
delle emissioni dei gas serra è la cosid- durante eventi meteorologici estre- riassumere in modo sintetico i prin-
detta ‘carbon-tax’, che penalizzerebbe mi come gli uragani. E sorprende cipali problemi correlati, sia tecnici
l’uso di forme di energie ad alte scoprire che solo il 5% della spesa sia ambientali.
emissioni. Molti studiosi però affer- globale venga indirizzata a progetti
mano che questa tassa abbia tenden- di adattamento climatico. Spetta ai politici in primis, dunque,
za regressiva, ovvero l’onere tende Per concludere, vanno ricordati i prendere le giuste decisioni in ter-
ad essere maggiore per le famiglie numerosi conflitti sociali generati da mini di politica energetica per salva-
più povere. In effetti, il movimento dei politiche energetiche che impattano guardare il nostro Pianeta. Ma sta
gilet gialli, sorto in Francia nel 2018, le popolazioni indigene senza aver anche - e soprattutto - ad ognuno di
sembra esser nato dall’aumento del- previamente effettuato adeguate noi sviluppare piena consapevolezza
le imposte sui carburanti, percepito consultazioni. Qualche esempio? dei problemi ambientali. Assumendo
come ingiusto nei confronti delle co- Le popolazioni del Guatemala i giusti comportamenti.
munità rurali più dipendenti dal tra- (miniere di argento), la comunità
sporto a motore. Ed è un paradosso, Atacama in Argentina (miniere di
poiché la Francia ha la rete elettrica litio), le popolazioni del Katanga in
tra le più decarbonizzate al mondo, Congo (cobalto), il popolo Mirrar in

78 Nexus New Times nr. 146


Problemi tecnici Problemi ambientali

Intermittenza Densità Esaurimento Emissioni Inquinamento Pericolo per Altri problemi


di potenza delle risorse di gas serra la Biodiversità

Elettricità

Carbone No Alta Alta Alte Miniere

Torba No Alta Alta Bioma unico

Petrolio No Alta Dipende dalla Possibili fughe


tecnologia

Gas naturale No Alta Dipende dalla Problemi di fracking


tecnologia

Nucleare No Alta Alta Smaltimento dei rifiuti,


incidenti

Idroelettrico No Bassa Fattore Alterazione clima locale


geografico

Biomasse No Molto bassa Grandi superfici Competizione con


agricoltura

Geotermico No Bassa Fattore


geografico

Solare Si Bassa Smaltimento dei rifiuti

Vento Si Molto bassa Alterazione locale del


clima

Mareomotrice Si Bassa

Trasporti

Petrolio No Alta Possibili fughe

Biocarburanti No Molto bassa Competizione con


agricoltura

EV Dipende dalla Smaltimento dei rifiuti


fonte

Figura 8. Tabella riassuntiva dei principali problemi tecnici ed ambientali per ogni fonte di energia (Elaborazione Davide Gresta)

Nato a Roma nel 1971, il dr. DavIDe gresta si è laureato in Scien- Ecuador, Honduras, Zanzibar, Mali, Benin, Kenya, Ciad, Romania,
ze Geologiche alla Sapienza di Roma. Da oltre vent’anni si occupa Palestina, per conto di aziende italiane (Acea Spa, Lotti Ingegneria) e
di progetti internazionali in qualità di project manager nei Paesi in straniere (Gopa GMBH, Typsa, Hydroplan) in progetti finanziati dai
via di sviluppo per la captazione, trattamento e distribuzione delle maggiori donors internazionali (Unione Europa, Banca mondiale, Banca
acque potabili, depurazione delle acque reflue, con particolare Africana, Cooperazione tedesca, ecc.). Attualmente è impegnato su un
attenzione ai temi dell’efficienza energetica ed energie rinnovabili. progetto di riduzione di acqua non contabilizzata ed efficientamento
Ha effettuato studi e consulenze in Italia e molti Paesi, tra cui: Perù, energetico per gli acquedotti del Costa Rica.

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