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EDUCAZIONE AMBIENTALE
Ridurre gli imballaggi dei prodotti, gli sprechi di materie prime, le quantità di prodotti e di materie
che rimangono inutilizzate e che vengono buttate senza neanche essere utilizzate;
Riciclare gli scarti non utilizzabili e i rifiuti, in modo tale da recuperare i materiali, per dare vita a
nuovi prodotti, evitando sprechi di risorse e riducendo la quantità complessiva di rifiuti destinati
alle discariche.
Si tratta di due aspetti intorno ai quali costruire un nuovo paradigma di sostenibilità, innovazione
e competitività, in uno scenario in cui anche i rifiuti si trasformano da problema in risorsa. In
definitiva un approccio di sistema che richiede delle trasformazioni in ambito :
normativo, (rendendo obbligatorie le certificazioni eco-ambientali attualmente solo facoltative)
economico, (Le aziende in possesso di certificazioni eco-sostenibili, sono normalmente più
orientate verso l’esportazione, soprattutto verso i Paesi come Germania e Regno Unito, che
sono considerati i Paesi leader in Europa per il mercato dei prodotti certificati. Se invece le
esportazioni sono dirette verso mercati non sensibili, i produttori sono meno interessati a
ottenere la certificazione come avviene nel caso di molti Paesi asiatici)
sociale ed educativo. (ad es. rendendo più “friendly” e “cool” le aziende in possesso di
certificazioni eco-sostenibili)