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Enrico Gibin 5°A 22/11/2021

Elaborato Educazione Civica:


Smart working: da soluzione d’emergenza a strategia per la sostenibilità

Agenda 2030: scopi e obiettivi.

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la
prosperità. Questo documento, sottoscrito il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri
delle Nazioni Unite, e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, esprime un chiaro giudizio
sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su
quello economico e sociale: in questo modo viene definitivamente superata l’idea che la
sostenibilità sia solamente una questione ambientale, affermando che questa riguarda ogni
aspetto dello sviluppo.
I pilastri su cui è basata l’Agenda 2030 sono cinque e sono le “5p”:

 Persone, eliminare fame e povertà in tutte le forme, garantire dignità e uguaglianza.

 Prosperità, garantire vite prospere e piene in armonia con la natura.

 Pace, promuovere società pacifiche, giuste e inclusive.

 Partnership, implementare l’Agenda attraverso solide partnership.

 Pianeta, proteggere le risorse naturali e il clima del pianeta per le generazioni future.

L’Agenda 2030 è composta da 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development


Goals, SDGs). Questi obiettivi sono associati ad un programma d’azione più vasto costituito da 169
traguardi di validità mondiale, grazie ai quali si mira a raggiungere uno sviluppo egualitario in tutto
il pianeta in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.
In particolare 17 Goals approvati dalla cop21 fanno riferimento ad un insieme di questioni
importanti per lo sviluppo che prendono in considerazione in maniera equilibrata le tre dimensioni
dello sviluppo sostenibile e mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza, ad
affrontare i cambiamenti climatici, a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani.

I 17 obiettivi sono:

1. Porre fine alla povertà in tutte le sue forme.

2. Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere


l’agricoltura sostenibile.

3. Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti a tutte le età.


Enrico Gibin 5°A 22/11/2021

4. Offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di


apprendimento durante la vita per tutti.

5. Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne.

6. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e condizioni igieniche per tutti.

7. Assicurare l’accesso all'energia pulita, a buon mercato e sostenibile per tutti.

8. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva


occupazione e un lavoro decoroso per tutti.

9. Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e inclusiva e


favorire l’innovazione.

10. Riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi.

11. Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili.

12. Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.

13. Fare un’azione urgente per combattere il cambiamento climatico e il suo impatto.

14. Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile.

15. Proteggere, ristabilire e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, la gestione
sostenibile delle foreste, combattere la desertificazione, fermare e rovesciare la
degradazione del territorio e arrestare la perdita della biodiversità.

16. Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti
l’accesso alla giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli.

17. Rinforzare i significati dell’attuazione e rivitalizzare le collaborazioni globali per lo sviluppo


sostenibile.
Enrico Gibin 5°A 22/11/2021

Vantaggi dello smart working per l’ambient


l’ambiente.

Lo smart working (lavoro agile) è ununa forma di lavoro che si è reso necessario applicare in seguito
alla pandemia di Covid-19.19. Secondo il Politecnico di Milano, questo evento ha, infatti, costretto più
di cinque milioni di lavoratori a fare della propri
propriaa casa il posto di lavoro. Se da un lato lo smart
working ha causato alcuni disagi di carattere economico (diminuzione degli stipendi
stipendi) per alcuni
lavoratori, dall’altro ha permesso la diminuzione dell’inquinamento ambientale.
Prima del lockdown, lo studio "Ad"Added Value of Flexible Working" realizzato da Development
Economics, calcolava che a livello mondiale il lavoro agile è in grado di ridurre i livelli di anidride
carbonica di 214 milioni di tonnellate l'anno entro il 2030, pari alla stessa quantità di C CO2 che
verrebbe sottratta dall'atmosfera da 5,5 miliardi di alberi, ora i risparmi economici ed energetici,
dopo questo periodo forzato legato all'epidemia, stanno già convincendo sempre più aziende a
favorire lo smart working.
Da uno studio condotto dall’organizzazione no no-profit
profit Carbon Trust nel giugno 2021, intitolato

Homeworking Report, è emerso


che per ogni lavoratore in smart
working vengono risparmiate
circa due tonnellate di CO2e
(anidride carbonica
equivalente). Questo risparmio
è dovuto principalmente in
smart working vengono
risparmiate circa due tonnellate
di CO2e (anidride carbonica
equivalente). Questo risparmio è dovuto principalmente ad una diminuzione degli spostamenti e
ad una diminuzione dei consumi negli uffic uffici. Secondo Enea (agenzia nazionale per le nuove
tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) lo smart working è in grado di ridurre la
mobilità quotidiana di circa un’ora e mezza in media a persona, per un totale di circa 46 milioni di
chilometri
etri evitati e quindi circa 8 mila tonnellate di anidride carbonica risparmiata nella
produzione di carburante, 1.75 75 tonnellate di PM10 (polveri sottili) e 17.9
9 tonnellate di ossidi di
azoto. Per quanto riguarda gli uffici, invece, i consumi per la luce, l’acqua e il riscaldamento sono
calati notevolmente, anche se,
proprio per lo smart working, il
consumo di energia è invece
aumentato in ambito domestico;
inoltre, sono stati prodotti meno
rifiuti: basti pensare alla
consumazione di meno bottigliette
d’acqua,
ua, meno bicchieri e meno
palette di plastica per il caffè.
Un altro aspetto che a volte viene
sottovalutato è l’inquinamento
Enrico Gibin 5°A 22/11/2021

acustico. Con il progressivo aumento dei lavoratori in smart working abbiamo assistito ad un
abbattimento dei rumori causati dal traffico negli orari di punta. Dai dati dell’arpa Piemonte si può
notare come dopo la ripresa delle attività in seguito al lockdown 2020, i rumori causati dal traffico
di giorno sono mediamente diminuiti. In conclusione è evidente che lo smart working può solo che
migliorare l’impatto ambientale del lavoro.

Commento personale sulla DaD


A mio parere la didattica a distanza è stata un’ottima soluzione in un contesto in cui non era possibile
frequentare fisicamente la scuola, ma allo stesso abbastanza limitante nell’apprendimento, soprattutto
nella materie tecniche e di laboratorio. Per quanto questo metodo di didattica sia oggettivamente più
comodo di quello tradizionale, io preferisco la scuola in presenza, perché riesco a seguire le lezioni molto
più facilmente e con meno distrazioni e posso svolgere tutte quelle materie che prevedono attività di
laboratorio che mi servono a concretizzare quello che si studia in teoria. Un altro punto dolente della DaD è
sicuramente la mancanza di interazioni con i compagni di classe con i quali potersi confrontare e discutere
sia di scuola ma anche di cose che riguardano la vita quotidiana.

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