MARCELLA CRIVELLI
VIA MONTE CERVINO N.19 – 20900 MONZA - MB
Relazione tecnica
descrittiva
Linea vita
Descrizione:
Il fabbricato presenta una copertura del tipo a capanna, con doppia falda inclinata e manto in legno
lamellare sui sub 500 e 502, oltre a una zona con copertura ad una falda sul sub 501 come meglio
evidenziato nelle tavole grafiche allegate.
La distanza libera di caduta, misurata tra la linea di gronda e il piano di campagna è di circa 3,50 metri.
Per una corretta messa in sicurezza della copertura e un’adeguata progettazione del sistema anticaduta,
occorre tener conto della situazione peggiore rispetto alle singole facciate.
La distanza minima di caduta libera è quella presente in corrispondenza del fronte laterale, pari a 7.50
metri.
N.B.
1. I lavori ad altezza inferiore a 2.00 m. di altezza non sono considerati lavori in quota
2. Le distanze sono espresse in metri
ANALISI
COPERTURA PORTANTE
Dotazioni
Camini
Occasionale Ispettiva
Contesto
In linea
La morfologia delle falde presenta inclinazione media (compresa tra 15% e 50%). La pendenza può
determinare rischi di rotolamento dell’operatore, in caso di inciampo o, nel caso di basse
temperature con formazione di ghiaccio, rischi di scivolamento.
Distanza minima di caduta : H. 7,50 m lungo la facciata laterale La copertura presenta, su una delle
falde, un camino per l’espulsione dei fumi.
Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo “ispettivo” e “occasionale” , derivanti dalle
esigenze e di risanamento del manto, manutenzioni all’impianto televisivo e satellitare, di pulizia
della canna fumaria e delle gronde, di manutenzione dei pannelli solari e fotovoltaici.
Contesto:
La copertura in oggetto è del tipo in linea, prospiciente frontalmente la pubblica via e lateralmente
pertinenza interna di proprietà.
Il contesto non è condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura. Le Attività
manutentive in copertura potrebbero causare rischi derivanti dalla caduta di oggetti dall’alto, lungo
il lato sulla pubblica via.
SOLUZIONE PROGETTUALE
1. I punti di ancoraggio utilizzati come transito in copertura sono posti ad una distanza inferiore ai
2.00 metri l’uno dall’altro (1.50 m preferibile)
2. I punti di ancoraggio utilizzati come ausiliari per trattenuta in copertura sono posti ad una distanza
tale da consentire la raggiungibilità di tutta la superficie della copertura-( gli archi di cerchio ne
evidenziano la raggiungibilità) Vedi criteri progettuali, scheda COPERTURA RAGGIUNGIBILE (CR004)
4. Dispositivi utilizzati secondo norma UNI 11578 EN 795 - linea flessibile orizzontale tipo C con
dispositivi di ancoraggio tipo A
Accesso.
Il punto di accesso alla copertura sarà costituito da ponteggio o piattaforma.
In prossimità dello stesso sono presenti una serie di ganci di risalita attraverso i quali l’operatore,
mediante doppio cordino e successive manovre di aggancio/sgancio, può raggiungere il sistema di
ancoraggio principale installato sul colmo della copertura.
Sistema di protezione.
Si prevede l’uso di un sistema guidato associato a un doppio cordino di lunghezza max 2,00 m che
consenta di operare in condizioni trattenuta lungo le porzioni angolari e il lato del fabbricato con
ridotte dimensioni della distanza libera di caduta. La scelta del sistema di trattenuta rispetto
all’arresto caduta permette di evitare i rischi di sicuro impatto dell’operatore sulla superficie del
tetto sottostante, per mancato azionamento del sistema anticaduta, e quelli derivanti da possibile
effetto pendolo per caduta lungo i bordi di testata del tetto, nei quali l’operatore si troverebbe a
lavorare in posizione non perpendicolare rispetto al punto di ancoraggio.
Aree particolari.
Sono quelle prospicienti altezze inferiori a 4.5 m, quelle angolari per possibile insorgenza
dell’effetto pendolo e quelle ad uso pubblico sottostanti le falde oggetto di manutenzione nelle
quali potrebbero verificarsi rischi di schiacciamento per caduta di oggetti dall’alto. In quest’ultimo
caso risulta consigliabile delimitare e ostruire tale area durante tutta la durata delle manutenzioni..
Piano di evacuazione.
Il sistema di protezione prevede l’arresto caduta lungo alcuni tratti de ìl bordo.
Per tale motivo è stata verificata la possibilità di recupero dell’operatore sospeso da parte di
pubblico intervento (Vigili del Fuoco) entro i termini raccomandati (30 minuti). L’operatore prima di
accedere alla copertura dovrà assicurarsi che l’intervento per il recupero possa essere
tempestivamente attivato.
Nei casi in cui non possa essere garantito tale intervento, deve essere predisposta, nell'ambito della
valutazione dei rischi, una procedura che preveda le modalità di soccorso e trasporto a terra
dell’utilizzatore rimasto sospeso al sistema di arresto caduta.
DOTAZIONI
DPC
Dotazioni di arresto caduta
Linee
Ancoraggi
DPI
Procedure e Prescrizioni
L’operatore prima di accedere alla copertura dovrà indossare l’imbracatura e dotarsi di doppio
cordino di lunghezza pari a 2m. e dispositivo anticaduta flessibile di tipo guidato UNI 353.2;
Dal punto di accesso localizzato in corrispondenza del ponteggio, attraverso i ganci procedendo con
successive manovre di aggancio/sgancio del doppio cordino, dovrà raggiungere il sistema di
protezione principale posto sul colmo del tetto.
Non è previsto l’uso del sistema anticaduta in condizioni meteorologiche che mettano in pericolo la
sicurezza dei lavoratori.
Il tecnico progettista