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Corso di

Progettazione di Sistemi ed Infrastrutture di Trasporto

Armamento ferroviario

Appunti a cura di
Sergio d’Elia
Demetrio Festa
Giuseppe Guido

(BOZZA)
Testi di riferimento

Lucio Mayer, Impianti ferroviari, 1° Volume, Ultima edizione.

Cantarella G. E. (a cura di), Sistemi di trasporto: tecnica ed economia,


UTET, 2007, capitolo 2 Trasporto ferroviario, di G. Malavasi
(testo generale già consigliato per il corso di Fondamenti di trasporti).

Le slide non sostituiscono il libro di testo, possono solo


costituire un riepilogo degli argomenti trattati.
Armamento ferroviario
Due tipologie di sovrastruttura:
• di tipo classico: binario con massicciata (ferrovie extraurbane)
• di tipo innovativo: binario senza massicciata (ferrovie metropolitane)

Caratteristiche:
• garantire elevata sicurezza
• lunga durata (minimo 30 anni)
• spesa per manutenzione ordinaria pari a 1% costo sostituzione
• interventi ripristino rapidi e poco onerosi
• costi contenuti
• capacità di far passare treni anche in situazione non ottimale
La massicciata
Cuscinetto di pietrisco elastico, permeabile, nel quale sono annegate le
traverse (incastrate in essa) che consente che l’armamento reagisca
elasticamente agli sforzi

Spessore: - Tipo A (linee più importanti): 50 cm


- Tipo B (linee meno importanti): 35 cm

Scopi:
• distribuire i carichi verticali sul piano del corpo stradale
• consentire di realizzare le condizioni geometriche di posa del binario
sia in fase di costruzione che di esercizio
• consentire la correzione dei difetti di geometria indotti dai carichi
dinamici e da eventuali piccole alterazioni del corpo stradale
Sforzi sulla massicciata
Serve ad assorbire i seguenti sforzi:
• sforzi verticali (peso proprio, peso degli assi dei veicoli, sforzi da
beccheggio e rollio, sforzi da martellamento nelle giunzioni)
• sforzi longitudinali (dovuti ad accelerazioni e frenature, sforzi
dovuti alla dilatazione termica delle rotaie)
• sforzi trasversali (dovuti ai moti di serpeggio, alla forza centrifuga
non compensata, dovuti alla componente radiale degli sforzi
longitudinali)
Influenza della spigolosità del pietrisco sui
cedimenti
Tipologia del materiale

• Pietrisco: rocce silicee – calcari


• Caratteristiche meccaniche elevate, spigoloso
• Resistenza all’usura
• Durabilità
• Materiale pulito, privo di terra e polveri
• Pezzature tra i 15/20 ed i 60/65 mm
Fuso granulometrico del pietrisco
Nomenclatura della massicciata

La sezione di una massicciata ha forma trapezoidale ed è costituita


dalle seguenti parti:

— cassonetto (parte in cui sono annegate le traverse)


— unghiatura (parte a sezione triangolare della massicciata)
— ciglio della massicciata (spigoli superiori)
— piede dell’unghiatura (spigoli tra unghiatura e banchina pedonale)
Nomenclatura della massicciata
Sezione di tipo A

Linea a semplice binario in rettifilo


Sezione di tipo A

Linea a semplice binario in curva


Sezione di tipo A

1,20

Linea a semplice binario in curva, sezione tipo A


Sezione di tipo A

Linea a doppio binario in rettifilo


(interasse 3,555)
Sezione di tipo A

Linea a doppio binario in curva


Sezione di tipo A

Linea a doppio binario in curva, sezione tipo A


Linea tipo A

Per una linea del tipo A a semplice binario la massicciata


nelle tratte in rettifilo assume la forma di un trapezio isoscele
con altezza di 0,50 m, base minore di 3,435 m e base
maggiore di 4,90 m.

Per una linea del tipo A in curva, a semplice o doppio


binario, la massicciata ha forma trapezoidale. La base
superiore ruota di un angolo intorno al punto in cui l'asse
della rotaia interna alla curva poggia sulla traversa,
mantenendo in tal modo lo spessore minimo di 0,50 m. Ne
consegue un allargamento del corpo stradale.
Sezione di tipo B

Linea a semplice binario in rettifilo


Linea tipo B

Nelle linee di tipo B la sezione della massicciata ha forme


analoghe a quelle delle linee del tipo A. Si può notare che:
— l’altezza è ridotta a 0,35 m;
— la base minore resta di 3,435 m;
— la base maggiore si riduce da 4,90 a 4,50 m;
— le banchine pedonale sono larghe 0,50 m.
Sezione per linee fino a 200 Km/h

Sezione adottata nella Direttissima Roma – Firenze


(interasse 4 m)
Sezione per linee AV

Sezione in rilevato adottata nelle linee AV/AC italiane (int. 5,00)


Sezione per linee AV

Sezione in trincea adottata nelle linee AV/AC italiane (int. 5,00)


Nuove sezione per linee AC e AV

Recentemente sono state progettate da Italferr nuove sezioni


di riferimento per:

• Linee a semplice binario per V fino a 200 km/h


• Linee a doppio binario per V fino a 200 km/h
• Linee a doppio binario per V da 200 a 300 km/h
Nuove sezioni per linee fino a 200 km/h

Sezioni in rilevato a semplice binario


(Sezione progettata da Italferr)
Nuove sezioni per linee fino a 200 km/h

Sezioni in rilevato a semplice binario – legenda


(Sezione progettata da Italferr)
Nuove sezioni per linee fino a 200 km/h

Sezioni in rilevato a doppio binario (int 4,00)


(Sezione progettata da Italferr)
Nuove sezioni per linee fino a 200 km/h

Sezioni in rilevato a doppio binario (int 4,00) - dettaglio


(Sezione progettata da Italferr)
Nuove sezioni per linee fino a 200 km/h

Sezioni in rilevato a semplice e doppio binario (int 4,00) - legenda


(Sezione progettata da Italferr)
Nuove sezioni per linee europee fino a 300 km/h

Sezioni in rilevato a doppio binario in rettifilo (int 4,50)


Nuove sezioni per linee europee fino a 300 km/h

Sezioni in rilevato a doppio binario in curva (int 4,50)


Sezione europea per linee AV 200 – 300 km/h

Sezione adottata in alcune linee AV (interasse 4,30 m)


Sottofondo

E’ lo strato intermedio tra massicciata e corpo stradale

Scopo:
• Ripartire i carichi dinamici sul piano di piattaforma
• Diminuire la risalita di umidità del corpo stradale
• Impedire la risalita di argille dal corpo stradale
• Ottenere una insensibilità alle escursioni termiche

Spessori:
• Misto cementato 20 cm
• Conglomerato bituminoso 12 cm
• Effetti per ambedue: trasmettono 22 t/asse e inducono pressioni
inferiori a 0,1 N/mmq
Sottofondo
Binario senza massicciata
Scopo:
• contrastare le enormi azioni derivanti dall’aumento della velocità dei
convogli
• ridurre gli interventi di manutenzione
• ridurre le sospensioni del servizio per manutenzione
• eliminare il degrado della massicciata più frequente per V elevate
• eliminare gli interventi di ricostruzione della sovrastruttura
(sostituzione radicale)
Binario senza massicciata
Ulteriori vantaggi rispetto alla massicciata:
• costo non superiore al doppio
• buona riserva di resistenza sotto carico
• elasticità identica
• spessore inferiore
• minimizzazione del disturbo vibro-acustico
• carrabilità del binario anche in galleria
• velocità di posa superiore a 200 m/giorno
Binario senza massicciata: Sistema inglese PACT

Paved Concret Track


Calcestruzzo
gettato in
opera
Rotaia su
attacchi elastici
Pandrol

Piastre
continue in
neoprene
10 mm
Binario senza massicciata: Sistema inglese PACT

Peso max 30 t/asse; V max 200 Km/h


Binario senza massicciata: Sistema francese STEDEF

Traverse
biblocco
annegate sulla
piattaforma in
calcestruzzo

Al di sotto delle
traverse si
pongono scarpe di
gomma
elastomero
Binario senza massicciata: Sistema francese STEDEF
Binario senza massicciata: Sistema tedesco Rheda

Traverse
monoblocco a 60
cm parzialmente
annegate nel cls
armato
Binario senza massicciata: Sistema tedesco Rheda
Binario senza massicciata: Sistema italiano Italferr
Linee AV/AC, V = 350 km/h

Sezione in rilevato a doppio binario (int 5,00 m,


2 piastroni in c.a.p. 0.16 x 4.75 x 2.50 su fondazione in c.a.)
Binario senza massicciata

Linea metropolitana di Napoli


Elementi costitutivi della rotaia

Fungo
Superficie di rotolamento
Smussatura della testata
Bordi del fungo
Gambo
Suola
Piani di steccatura
Asse di foratura
Elementi costitutivi della rotaia
Fungo = parte superiore della rotaia sulla quale poggiano
direttamente le ruote

Suola = parte inferiore della rotaia a contatto con le traverse

Gambo = parte centrale, situata tra il fungo e la suola, sede delle


forature per la giunzione di due rotaie consecutive

Superficie di rotolamento = parte superiore del fungo

Piani di steccatura = piani di raccordo tra fungo e gambo e tra


gambo e suola
Classificazione delle rotaie
Le rotaie sono classificate in base al loro peso per metro lineare.
Gli armamenti per nuove realizzazioni oggi adottati dalle R.F.I.
(adeguati a pesi e velocità elevati) sono:

— il tipo 50 UNI con rotaie da 49,86 kg/ml


— il tipo 60 UNI con rotaie da 60,36 kg/ml

P = peso della rotaia (Kg/ml)


F = sezione della rotaia (mm2)

Sono definiti armamenti leggeri gli armamenti con rotaie di peso


inferiore ai 46 Kg/ml e armamenti pesanti gli armamenti con rotaie
che raggiungono o superano il peso di 46 Kg/ml
Elementi costitutivi della rotaia
Traversa in legno

a: faccia superiore b: faccia inferiore o piano di posa


c: faccia laterale d: testata e: piani di ferratura

Peso: 60 – 100 kg
Traversa in c.a.
peso standard: 220 kg
linee a 200 – 300 km/h: L = m 2,60 P = kg 300
nuove linee AV: L = m. 2,60 P = kg 400
Traversa in c.a. con attacco elastico
L’attacco diretto
Posa diretta con attacco diretto
L’attacco diretto
Posa indiretta con attacco diretto
L’attacco indiretto
dado

rondella

chiavarda piastrina o cavallotto


L’attacco indiretto
Tipologie di attacco in RFI

La molla Nabla viene


deformata elasticamente dal
dado di estremità avvitato
sulla chiavarda verticale
Tipologie di attacco in RFI

La molla Vossloh viene


deformata elasticamente
da una caviglia avvitata in
un tassello inglobato nella
traversa.
Tipologie di attacco in RFI

Sistema d’attacco indiretto con doppi morsetti per ogni lato


(rotaia-piastra+piastra-supporto)
Tipologie di attacco in RFI

Vossloh 300 – Sistema d’attacco provvisto di morsetti Skl 15 ed


elementi elastici di ripartizione dei carichi
Tipologie di attacco in RFI

Vossloh 336 – Sistema d’attacco indiretto con fermagli del tipo


Skl 12
Tipologie di attacco in RFI

Vossloh DFF 300 – Attacco indiretto ideato per sovrastrutture


con lastra in ca, provvisto di fermagli Skl 15; funge da singolo
punto d’appoggio per la rotaia
Tipologie di attacco in RFI

La molla Pandrol viene deformata


dal forzamento tra l’elemento
metallico inglobato nella traversa e
la suola della rotaia.
Viene montata senza controlli da
parte dell’operatore sulla trav. in cls
La molla Pandrol non richiede
controlli periodici se non di lungo
periodo.
Tipologie di attacco in RFI

Attacco indiretto che blocca la rotaia dall’anima


lasciando la base (“suola”) sospesa
Tipologie di attacchi alle traverse
Tipologie di attacchi alle traverse
Ganascia per giunzioni tra rotaie

Le rotaie hanno lunghezza di 12,00 metri in funzione della


dilatazione massima ammissibile (per una escursione di temperatura
pari a 70° si ha una dilatazione di 10 mm; le FS indicano in 14 mm
la dilatazione massima ammissibile).
Ganascia per giunzioni tra rotaie
Giunzioni tra rotaie
Giunto sospeso o appoggiato

I cedimenti e la
rumorosità sono
molto più ridotti
nel secondo caso
Giunzioni affacciate e sfalsate

Il secondo tipo comporta maggior rumore e possibilità di


oscillazione trasversale della carrozza. Il “salto” risulta più
contenuto
Lunghezza della rotaia
In Italia l’unico impianto di
produzione delle rotaie è a
Piombino che produce
rotaie di 36 m.
Successivamente vengono
saldate per arrivare fino a
144 m.

Le rotaie sono in acciaio e sono


classificate in relazione alla qualità
e al carico di rottura

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