Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Data
Telefono
Email
Intestazione cliente
ST Microelectronics
CENTRO DI RICERCA CON LABORATORI DI PRODUZIONE
"SILICON CARBIDE"
COMUNE DI CATANIA
Combinazioni di carico
Per tutte le staffe, sia quelle statiche sia quelle antisismiche, è stata presa in considerazione la
seguente combinazione di carico:
CO1: G×L1 + Q×L3
Dove G = 1,35 Q =1
Per le staffe antisismiche sono altresì state prese in considerazione le seguenti combinazioni di carico
per azione sismica.
CO2: G×LC1 + Q×LC2 ± Ex (combinazione sisma longitudinale)
CO3: G×LC1 + Q×LC2 ± Ey (combinazione sisma trasversale)
Dove G = Q =1
Se la staffa presa in considerazione comprende controventi sia longitudinali che trasversali, si
deve tener conto della percentuale del 30% nella direzione del sisma non principale e
viceversa → 100% in direzione x e 30% in direzione Y e viceversa → G×LC1 + Q×LC2 ± Ex ±
0,3Ey (esempio)
Calcolo sismico
Lo stato limite considerato nelle verifiche è di Salvaguardia della Vita (SLV) sia in termini di resistenza
che di deformabilità, o Stato Limite di Operatività (SLO), sia in termini di resistenza che di
deformabilità massima se espressamente richiesto in accordo al §7.3.6 delle Norme Tecniche delle
Costruzioni 2018. Le verifiche di funzionalità dell’impianto rispetto alla deformata dell’elemento di
supporto dovranno essere integrate a cura della committenza.
• 7.3.6 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni D.M. 17/01/18 Rispetto dei requisiti nei
confronti degli stati limite: “Per tutti gli elementi strutturali primari e secondari, gli elementi non
strutturali e gli impianti si deve verificare che il valore di ciascuna domanda di progetto,
definito dalla tabella 7.3.III per ciascuno degli stati limite richiesti, sia inferiore al
corrispondente valore della capacità di progetto.
Le verifiche degli elementi strutturali primari (ST) si eseguono, come sintetizzato nella tabella 7.3.III,
in dipendenza della Classe d’Uso (CU):
- Nel caso di comportamento strutturale non dissipativo, in termini di rigidezza (RIG) e di
resistenza (RES), senza applicare le regole specifiche dei dettagli costruttivi e della
progettazione in capacità;
- Nel caso di comportamento strutturale dissipativo, in termini di rigidezza (RIG), di
resistenza (RES) e di duttilità (DUT) (quando richiesto), applicando le regole specifiche
dei dettagli costruttivi e della progettazione in capacità. Le verifiche degli elementi
strutturali secondari si effettuano solo in termini di duttilità.
Le verifiche degli elementi non strutturali (NS) e degli impianti (IM) si effettuano in termini di
funzionamento (FUN) e stabilità (STA), come sintetizzato nella tabella 7.3.III, in dipendenza della
Classe d’Uso (CU).
Le verifiche allo stato limite di prevenzione del collasso (SLC), a meno di specifiche indicazioni, si
svolgono soltanto in termini di duttilità e solo qualora le verifiche in duttilità siano espressamente
richieste (v.§7.3.6.1)
Qualora ritenute necessarie, ulteriori verifiche per altri Stati Limite non considerati dalla presente
relazione dovranno essere integrate a cura della committenza.
Nella parte sottostante si riportano i paragrafi di riferimento estratti dall’Eurocodice 8 (§4.3.5.2) e dal
Rapporto Tecnico UNI/TR 11792 (§ 5).
dove:
Forza sismica orizzontale, agente in corrispondenza del centro di massa della tubazione
riempita l’acqua nella direzione più sfavorevole;
Peso della tubazione riempita di acqua;
Coefficiente simico;
Coefficiente di importanza dell’elemento;
Coefficiente del comportamento dell’elemento.
Il coefficiente di importanza dell’elemento e il coefficiente di comportamento dell’elemento possono
essere considerati come due costanti fisse con i seguenti valori;
dove:
Accelerazione di picco del terreno (PGA) in [g] (vedere EN 1998-1:2004+AC:2009);
S Coefficiente del suolo, che varia a seconda del tipo di suolo (vedere EN1998-1:2004+AC:2009);
Altezza della tubazione rispetto al livello della fondazione sul punto più alto di un basamento
rigido;
Altezza dell’edificio misurata dalla fondazione o a partire dal punto più alto del basamento
rigido;
Periodo proprio di vibrazione dell’elemento non-strutturale;
Periodo proprio di vibrazione dell’edificio nella direzione considerata;
Per la determinazione del periodo fondamentale di vibrazione ( ) della struttura, possono essere
utilizzate espressioni di dinamica strutturale (per esempio il metodo di Rayleigh):
• Per costruzioni con altezza fino a 40 m il valore di (T1) (espresso in s) può essere
approssimato all’espressione di seguito:
Dove:
- H è l’altezza della costruzione, in metri, dal piano di fondazione
- Ct vale 0,085 per costruzioni con struttura a telaio in acciaio, 0,075 per costruzioni con
struttura a telaio in calcestruzzo armato e 0,050 per costruzioni con qualsiasi altro tipo
di struttura.
L’entità delle forze si ottiene dall’ordinata dello spettro di progetto corrispondente al periodo T1 e la
loro distribuzione sulla struttura segue la forma del modo di vibrare principale nella direzione in
esame, valutata in modo approssimato.
Per la determinazione del periodo fondamentale di vibrazione ( ) della staffa, viene utilizzata la
medesima formula, con H che coincide con l’altezza/calata/larghezza della staffa.
Per la verifica sismica del supporto, i parametri sismici utilizzati sono stati:
ag/g 0,305
Vr 50
Classe d’uso IV
S 1,35
Categoria suolo D
Altezza struttura H 11,30
Altezza massima baricentro staffa Z 3,90
Staffa controventata
Fattore di struttura qa 2
Sa/qa 0,36
• Collettore:
- CONTROVENTI TRASVERSALI: devono essere installati su tutte i collettori principali
indipendentemente dalla dimensione.
Distanziare la controventatura laterale di un massimo di 12 metri, valutando che deve
essere posizionata una controventatura laterale entro 1,8 m dall’estremità del
collettore.
- CONTROVENTI LONGITUDINALI: devono essere installati su tutte i collettori principali
indipendentemente dalla dimensione.
Distanziare la controventatura longitudinale di un massimo di 24 metri, valutando che
deve essere posizionata una controventatura longitudinale entro 12 m dall’estremità
del collettore.
• Montanti:
- Si deve fornire un controvento a quattro vie su tutti i montanti sprinkler entro 0,6 m
dalla sommità del montante;
- Si deve fornire una controventatura a quattro vie intermedia a un intervallo (distanza
verticale) non maggiore di 12 m.
Per i controventi impiegati per opporre resistenza a tensione e compressione, la forma, la dimensione
e la lunghezza dei controventi devono garantire che il rapporto di snellezza l/r (lunghezza/raggio
giratore minimo) non sia maggiore di 200 (§ 5.2.4.1).
Nota: il posizionamento dello staffaggio non è stato oggetto di valutazione da parte dell’Ufficio
Tecnico di Hilti Italia S.p.A. Il cliente e/o l’utilizzatore finale dovranno provvedere a verificare la
posizione corretta dello staffaggio e le relative aree di influenza, in riferimento alla normativa adottata.
COLLETTORE
Interasse
Fa[kN]
sismico
collettore
(m)*
Riassumendo per i collettori, il carico totale per cui verificare i tipologici sismici vale:
Interasse
antisismico
Fa[kN] Fa[kN]
(m)* Fa[kN] Diramaz.
collettore totale
T= trasversale; L= longitudinale
All’interno dell’allegato A è riportato il report di calcolo per i tipologici sismici in riferimento alla verifica
dei controventi rigidi. Il valore della forza sismica inserita all’interno del report è in riferimento alla
tabella di cui sopra.
Dispositivi di fissaggio
I dispositivi di fissaggio impiegati devono essere verificati per sopportate il carico sismico previsto e
devo essere installati in conformità alle raccomandazioni di seguito riportate: il tassello indicato è
valido su calcestruzzo C20/25 con spessore minimo di materiale base di 120 mm e profondità di posa
di 70 mm. Sarà cura della committenza/progettista verificare che le caratteristiche reali del materiale
base calcestruzzo (spessori minimi, classe cls, presenza bordi, ecc.) rispecchino i parametri certificati
per l’ancorante (così come da certificazione ETA e scheda tecnica dell’ancorante). In presenza di
spessori di materiale base calcestruzzo inferiori a quelli certificati non è possibile fornire una
soluzione di ancoraggio certificata.
Nel caso ci si discosti da tali condizioni, sarà cura della committenza valutare il sistema di ancoraggio
più idoneo in funzione delle caratteristiche del materiale base, delle sollecitazioni agenti e delle
effettive condizioni di posa.
I controventi non devono inoltre essere collegati alla struttura con dispositivi di fissaggio a sparo
nell’acciaio o nel calcestruzzo o con morsetti di fissaggi a C (anche per quelli dotati di staffe di
ritegno) sull’acciaio (§ 5.2.5.4).
Lista materiali
Di seguito si riporta la Lista Materiali per singolo supporto:
Ipotesi Applicativa
L’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. ha predisposto l’Ipotesi Applicativa per lo staffaggio sismico
richiesto sulla base dei calcoli e degli elaborati qui allegati.
Ogni variazione rispetto a tale geometria rende l’Ipotesi Applicativa del tutto inidonea e la
stessa non potrà essere quindi da Voi utilizzata, nemmeno parzialmente.
È possibile visualizzare le sollecitazioni di progetto agenti sui supporti all’interno dell’Allegato A alla
voce ‘Supporti: Forze globali’
L’Ipotesi Applicativa sopra riportata rappresenta una mera stima teorica ed è il risultato di un calcolo
“puro - matematico”, che, in quanto tale, non tiene conto di eventuali sfridi dovuti al taglio dei binari. I
dati considerati sono soggetti a variazioni in funzione delle effettive condizioni di posa riscontrate in
cantiere e di qualsiasi altra informazione non presente o non comunicata nel materiale pervenuto
all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A..
Tutti gli ancoraggi presenti sono stati verificati secondo le condizioni di seguito precisate. Nel caso ci
si discosti da tali condizioni, sarà cura della committenza valutare il sistema di ancoraggio più idoneo
in funzione delle caratteristiche del materiale base, delle sollecitazioni agenti e delle effettive
condizioni di posa. Il tassello indicato è valido su calcestruzzo C20/25 con spessore minimo di
materiale base di 150 mm e profondità di posa di 55 mm. Sarà cura della committenza/progettista
verificare che le caratteristiche reali del materiale base calcestruzzo (spessori minimi, classe
calcestruzzo, presenza bordi, ecc.) rispecchino i parametri certificati per l’ancorante (così come da
certificazione ETA e scheda tecnica dell’ancorante). In presenza di spessori di materiale base
calcestruzzo inferiori a quelli certificati non è possibile fornire una soluzione di ancoraggio certificata.
Nel caso di fluidi in temperatura il cliente dovrà provvedere all’installazione di slitte e le stesse
dovranno essere scelte in funzione dei carichi sollecitanti. Pertanto, il dimensionamento dovrà essere
rivalutato. Nel caso in cui i supporti dimensionati, una volta in esercizio, siano interessati da altre
forze orizzontali oltre a quelle già considerate, sarà Vostra cura prevedere e verificare opportuni
sistemi di irrigidimento per contrastare tali forze.
Nel caso in cui gli elementi staffati, una volta in esercizio, siano interessati da vibrazioni, sarà Vostra
cura prevedere opportuni dispositivi antivibranti per assorbire le vibrazioni ed impedire che esse
vengano trasmesse ai supporti.
Le verifiche si basano sull’ipotesi di ridistribuzione delle azioni sismiche in ugual misura sulle staffe
controventate tramite gli elementi staffati. Poiché non è possibile valutare se l’impianto nel suo
complesso è sufficientemente rigido per poter ridistribuire le azioni in tal modo, sarà onere della
committenza valutare questo aspetto e prevedere nel caso opportuni irrigidimenti nel piano per la
trasmissione delle azioni orizzontali.
Sarà inoltre onere del cliente verificare che tutti gli impianti siano efficacemente vincolati a tutte le
staffe su cui gravano.
Sarà Vostra cura verificare in cantiere: i) che le dimensioni geometriche dello staffaggio siano adatte
agli elementi che dovranno essere fissati; ii) le quote e le misure riportate nei disegni allegati, prima di
procedere con il taglio dei vari elementi; iii) le deformazioni massime che gli elementi che verranno
fissati al di sopra dei supporti possono accettare.
L’Ipotesi Applicativa predisposta dall’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. è il risultato dell’elaborazione
di dati da Voi forniti. In presenza di ulteriori elementi non comunicati all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia
S.p.A. che possano incidere sul contesto applicativo e che non siano stati indicati nella
documentazione da Voi fornita, in quanto rilevabili solo nel contesto concreto di applicazione, l’Ipotesi
Applicativa non potrà essere utilizzata e sarà Vostra cura verificare la compatibilità delle nostre
indicazioni con le condizioni concrete di applicazione.
L’Ipotesi Applicativa potrà essere da Voi utilizzata solamente a condizione che la correttezza dei dati
da Voi forniti sia stata da Voi stessi accuratamente verificata, anche con l’ausilio di un professionista
iscritto all’Albo, da Voi incaricato, ove necessario. L’Ipotesi Applicativa non potrà invece essere
utilizzata nell’ipotesi in cui le condizioni applicative da Voi comunicate all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia
S.p.A. siano variate, anche solo parzialmente. Sarà comunque Vostra cura verificare la compatibilità
delle nostre indicazioni con le condizioni concrete di applicazione, anche con l’ausilio di un
professionista iscritto all’Albo, da Voi incaricato.
L’Ipotesi Applicativa ed i documenti ad essa allegati, la loro elaborazione e predisposizione sono
prestazioni accessorie alla vendita di prodotti HILTI finalizzate esclusivamente ad offrirVi un supporto
operativo per lo staffaggio sismico richiesto e non costituiscono attività qualificabile come,
ovveroassimilabile allo, svolgimento di prestazioni professionali e/o d’opera intellettuale.
Ai sensi del D.M. 17.01.2018, e ss.mm.ii., il responsabile dell’intera progettazione è il progettista
incaricato. È esclusa pertanto qualsiasi responsabilità di Hilti Italia S.p.A. relativa alla
progettazione/consulenza/esecuzione delle opere in questione.
Note
La presente Documentazione Operativa è stata predisposta sulla base:
i) dei dati e delle informazioni fornite all’Ufficio Tecnico di Hilti Italia S.p.A. dal cliente;
ii) delle schede tecniche relative ai prodotti HILTI;
iii) dell’attuale livello di conoscenza tecnica (“stato dell’arte”).
La presente Documentazione Operativa potrà essere utilizzata dal cliente solamente a condizione
che:
i) vengano impiegati esclusivamente prodotti originali HILTI, come indicati nella presente
Documentazione Operativa;
ii) i suddetti prodotti originali HILTI siano installati da un soggetto qualificato, competente ed esperto,
in modo che siano rispettatati gli standard operativi e l’attuale livello di conoscenza tecnica (“stato
dell’arte”);
iii) sia rigorosamente rispettato il contenuto della presente Documentazione Operativa;
iv) il cliente e/o l’utilizzatore finale abbiano verificato la compatibilità tra le condizioni effettive rilevate
nel cantiere e l’idoneità del prodotto HILTI a soddisfare le esigenze richieste dal cliente.
Pertanto, nell’ipotesi in cui il cliente e/o l’utilizzatore finale non rispettino rigorosamente le suddette
condizioni, Hilti Italia S.p.A. non potrà essere in alcun modo considerata responsabile.
Hilti Italia S.p.A. non potrà altresì essere in alcun modo considerata responsabile, nell’ipotesi in cui i
soggetti incaricati di eseguire i fissaggi non si attengano scrupolosamente alle modalità e ai dati di
posa riportati nella rispettiva scheda tecnica scaricabile al sito www.hilti.it nella apposita sezione
denominata “Soluzioni per Progettisti”.
Nel caso in cui l’applicazione si realizzi in ambiente corrosivo o esposto agli agenti atmosferici si
consiglia l’utilizzo di pezzi in acciaio zincato a caldo o inox in funzione del grado di esposizione del
sito.
Rimanendo a completa disposizione per ulteriori informazioni, porgiamo i più cordiali saluti.