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2015
Proteine della fase acuta: definizione, proteine positive e negative,
funzioni biologiche generali. PCR, SAP, PTX3, Alfa1- antitripsina.
Amiloidosi.
1.Introduzione
In seguito ad uno stimolo flogogeno si ha linstaurarsi della risposta di fase acuta.
In questa fase si avr unalterazione del profilo biosintetico del fegato infatti alcune proteine
che vengono prodotte giornalmente (circa 20 g) subiranno una riduzione (shift a livello della
biosintesi epatica) mentre alcune specifiche proteine verranno prodotte in quantit maggiori. Si
tratta proprio delle proteine di fase acuta.
Studiandole dal punto di vista chimico laboratoristico possibile verificarne la cinetica di
espressione e vedere che effettivamente aumentano sensibilmente. Bisogna per considerare
che i livelli plasmatici non sono sempre indicativi della reale quantit di proteina prodotta
perch queste proteine una volta sintetizzate possono essere sequestrate dal sistema monocito
macrofagico.
Oltre al fegato, altri organi e tessuti sono coinvolti nella risposta di fase acuta: interessati sono
lipotalamo responsabile della febbre, lipofisi con la produzione di varie tropine, alcune
ghiandole endocrine e il midollo osseo con reclutamento dei leucociti e altri meccanismi che
riguardano la proliferazione delle cellule del sistema immunitario.
Le proteine di fase acuta agiscono a vari livelli :
-eliminazione in maniera diretta e indiretta del patogeno
-riparano le ferite
-producono anti proteasi volte a contrastare e limitare il danno tissutale dovuto alla liberazione
di enzimi lisosomiali o delle proteasi rilasciate ad esempio dai neutrofili.
Durante la risposta di fase acuta dunque si ha un cambiamento del profilo biosintetico del
fegato.Le proteine coinvolte non sono prodotte solo dal fegato ma alcune di queste proteine
vengono prodotte anche da altri tipi cellulari come cellule dendridiche ed endoteliali (vedremo
ad esempio la proteina ptx3 che viene sintetizzata da questi citotipi.)
-alcune hanno la capacit di legare i metalli. Anche questo unespediente per interferire con la
crescita batterica. Una volta rilasciate, deprivano il circolo del ferro che un metabolita
importante per i batteri.
Riassumendo: si creano delle condizioni sfavorevoli per il patogeno e deputate alla sua completa
eliminazione.
La febbre ad esempio, sfavorisce la crescita batterica.
La diapositiva mostra le proteine che aumentano sensibilmente durante la risposta di fase acuta.
Se prendiamo in considerazione la proteina c reattiva, notiamo che raggiunge il picco tra le 6 e
le 8 ore dallinsulto patogeno,ha
quindi una cinetica molto rapida, la
concentrazione rimane elevata fino
alleliminazione dello stimolo.
Anche il precursore amiloide P e A
hanno una cinetica simile,
mentre Albumina e transferrina ( che
vengono sintetizzate normalmente)
diminuiscono.
Il fibrinogeno aumenta tardivamente
visto che interviene nei processi di
rigenerazione tissutale e di riparazione
delle ferite.
Le pentrassine sono omologhe per il 51% nella struttura e nella sequenza e hanno anche delle
funzioni in comune. Tra queste funzioni comuni abbiamo lattivazione del complemento sia per
la via alternativa che via lectinica, la capacit di legare C1q, leliminazione dei corpi apoptotici.
Bisogner poi per distinguere la proteina Ptx3 che ha delle funzioni biologiche peculiari, tanto
da poter essere usata come biomarcatore ad esempio nellaterosclerosi e nellinfarto del
miocardio.
9. Ptx3
Presenta la tipica struttura a dischi pentagonali insieme ad una lunga catena la distingue dalla
Pcr e dalla Sap.
-Il ruolo principale, quello diretto, quello di riconoscere e legare diversi batteri e alcuni tipi di
funghi e di dare avvio alla fagocitosi.
-Altro aspetto importante la possibilit di attivare il complemento anche per via lectinica.
Quando presente in fase fluida, cio non legata a dei patogeni, inibisce la deposizione di
alcune proteine, ad esempio di C3 coinvolte nel danno: inibisce cio il meccanismo di
amplificazione mediato dal complesso di attacco C5b-C9.
-Ha anche un ruolo nella fertilit femminile: si lega al Tnf stimulated gene 6 (o Tsg6) e alla interalpha-1-tripsina-inibitore. Questo importante per la formazione del cumulo ooforo e per la
viscoelasticit. S infatti visto che deficit di questa proteina possono essere correlati a
problemi di infertilit.
-Ptx3 pu inoltre legare il fattore Fgf2 coinvolto nellangiogenesi, nellinfarto del miocardio e
nelle restensi ( un processo infiammatorio insorto dopo un intervento di angioplastica in cui
questa proteina aumenta sensibilmente: infatti un biomarcatore indicatore del danno).
-Inibisce il reclutamento leucocitario. Spegne la risposta e riduce quindi il rischio di provocare
ulteriori danni tissutali.
-Ptx3, come anche Sap e Pcr, viene prodotta in seguito a stimolazione citochinica e reclutamento
dei recettori Toll attivati dal riconoscimento di specifici profili molecolari.
-Ptx3 ha un ruolo diretto nellopsonizzazione e nellapoptosi.
-Inibisce la P selectina. E infatti stata studiata in alcune patologie come linfarto del miocardio,
10.Alfa-1-antitripsina
E una antiproteasi che blocca lazione enzimatica delle proteasi.
Localizzata sul cromosoma 14 su una regione genica detta PI (inibitore delle proteasi). Prodotta
da epatociti e cellule di derivazione ematica come fagociti e neutrofili. Una volta che viene
prodotta a livello epatico viene messa in circolo e va ad agire soprattutto a livello polmonare
dove sono localizzati i neutrofili che in questa sede eliminano i patogeni liberando enzimi
lisosomiali.
Lantiproteasi contribuisce quindi al mantenimento dellomeostasi impedendo che questi enzimi
lisosomiali possano determinare un danno al parenchima polmonare.
Deficit di alfa-1-antitripsina
Sono riscontrate varie cause che lo determinano: delezione del gene, leliminazione del DNA
instabile, la polimerizzazione della molecola, la degradazione della proteina formata, il
sequestro della proteina (normale e funzionante) nel reticolo endoplasmatico degli epatociti.
Il sito attivo della proteina si trova in un loop extracellulare.
E stata ritrovata mutata o non funzionale in alcune patologie sotto-diagnosticate ad eziologia
sconosciuta fino alla scoperta di questo gene.
Per fare diagnosi perci si dosano i livelli sierici della proteina oppure si verificano eventuali
mutazioni a carico del gene.
In queste patologie sotto-diagnosticate i soggetti erano affetti da patologie polmonari o epatiche
insorte tra i 40-45 et con sintomi simili alle bronco-pneumopatie dovute al fumo di sigaretta ma
senza esposizione a questi rischi. La somministrazione della proteina una terapia efficace in
questi casi.
Criteri diagnostici
Si misura la concentrazione sierica della proteina. La concentrazione fisiologica tra 1,5 e 3 g/l.
Sulla base della concentrazione (livelli intermedi, elevati, bassi) possibile ricondurre il
genotipo che lha generata.
11.Le amiloidosi
Sono delle patologie caratterizzate dallaccumulo di subunit proteiche (fibrille) negli spazi
extracellulari, soprattutto in sede perivascolare. Ne consegue un danno funzionale dellorgano.
Queste beta fibrille derivano da taglio proteolitico e possono avere origine diversa (cio un
precursore diverso).
La sostanza amiloide stata definita cos perch le sezioni istologiche sono colorabili con i
coloranti dellamido ad esempio soluzioni ioduro iodate o anche con rosso Congo e possono cos
essere valutate mediante microscopia. Da qui il termine amiloide che fu appunto coniato da
Virchow, proprio perch il materiale si colorava di blu porpora con i coloranti dellamido.
Altre possibili colorazioni sono lematossilina eosina, che colora il materiale di rosa o il crystal
violetto che conferisce metacromasia e come si diceva il rosso Congo, che conferisce la
caratteristica bifrangenza rosso-verde.
Le diverse colorazioni permettono lesame microscopico sia con microscopio a luce polarizzata
sia con microscopio a luce normale.
In microscopia elettronica possibile invece rilevare la disposizione ordinata delle beta fibrille.
Allinsorgenza della malattia per contribuisce anche la proteina Tau che viene fosforilata
ed causa dellapoptosi neuronale. La proteina deriva da un clivaggio proteolitico ad
opera di particolari secretasi. Si forma un peptide, di 40 amminoacidi che
amiloidogenico, cio si deposita a formare le beta fibrille che stimolano diversi tipi
cellulari, ad esempio le cellule endoteliali dei vasi cerebrali al rilascio di citochine e al
reclutamento di cellule che concorrono al danno a carico di questi distretti.
Il gene per la sostanza A si trova nel cromosoma 21. Nella sindrome di Down infatti vi
la stessa deposizione della proteina.
La calcitonina, pu accumularsi ed correlata al carcinoma della midollare della tiroide.
Il fattore natriuretico atriale pu anchesso essere il precursore proteico della sostanza
amiloide.
Esistono anche altre proteine che possono accumularsi ed essere amiloidogeniche e che
vengono studiate su modelli sperimentali murini.