stioni casuali, far aumentare la frequenza di geni letali, subletali o semplicemente sfavorevoli alla
specie con un conseguente aumento del rischio di estinzione.
Si stima che ci siano 10 miliardi di geni diversi distribuiti nella totalità degli esseri viventi a livello mondiale, tuttavia, essi non contribuiscono tutti allo stesso modo alla diversità genetica globale (WCMC, 1992b). In particolare, i geni che controllano processi biochimici fondamentali si conser- vano immutati nell’ambito dei diversi gruppi di specie (taxa), e generalmente presentano variazio- ni minime. Altri geni, maggiormente specializzati, presentano una gamma di variazioni più ampia. Negli ultimi decenni sono nate iniziative per la conservazione della diversità genetica in riferimen- to a specie in pericolo di estinzione (animali e vegetali), legate alle tradizioni storiche (razze animali di allevamento, varietà di piante legate alla cucina tradizionale) e economiche. In questa ottica de- vono essere valutate le adesioni ai programmi di conservazione (ex situ) del germoplasma, a cui par- tecipano molti giardini botanici, e gli scambi di individui nonché i programmi di inseminazione ar- tificiale a cui aderiscono molti giardini zoologici del mondo.