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Ambiente: l'achillea ha sovente carattere infestante. E' diffusa dalla pianura alla
montagna, nei prati, lungo i sentieri, negli incolti. In Italia si rinviene assai
frequentemente.
Precauzioni: evitare di esporre ai raggi solari la pelle bagnata dal succo della pianta.
Uso: trova impiego nei disturbi genitali femminili (mestruazioni irregolari, ansia da
menopausa), nei disturbi digestivi, nei casi di perdite sanguigne causate da emorroidi e
ferite, nei problemi di circolazione.
Ambiente: pianta erbacea molto comune in montagna cresce ai margini dei boschi, nei
prati umidi e nelle radure. Frequente nei prati concimati della zona alpina.
Raccolta: si utilizza tutta la pianta essiccata in ambiente areato al riparo dal sole.
Informazioni extra: l'alchemilla è conosciuta anche con i nomi di erba memoria, erba
stella, erba rugiada. Non è usata in campo alimentare, mentre in campo estetico trova
alcune interessanti applicazioni: il suo decotto dona elasticità alla pelle e combatte le
smagliature.
BARDANA
(Arctium lappa)
Ambiente: è una pianta infestante, diffusa nei terreni incolti, vicino ai vecchi muri, nei
sentieri, comune dalla pianura alla montagna.
Uso: pianta dalle grandi foglie carnose che possono essere impiegate in cucina lessate
con altre verdure. Ai fini salutari si impiega principalmente la grossa radice che
manifesta prorietà medicinali nei casi di dermatosi, foruncolosi, acne, piaghe in
genere, ma svolge anche un'azione intensa contro gli acidi urici che vengono eliminati
con la minzione.
Descrizione: pianta arborea dal fusto agile, corteccia bianca e liscia la quale tende a
screpolarsi e sfogliarsi con l'avanzare dell'età. Le foglie si presentano romboiformi a
base trapezoidale, con margine seghettato. I fiori maschili fioriscono in aprile-maggio
e sono raccolti in amenti lunghi e pendenti; quelli femminili sono più brevi. La pianta
può raggiungere i 25 metri d'altezza.
Uso: la betulla possiede notevoli proprietà medicinali. L'infuso serve ottimamente per
combattere gotta e renella, nonchè la cistite e reumatismi. La corteccia trova impiego
come febbrifugo e contro il colesterolo.
Informazioni extra: in campo culinario la betulla non trova impiego, in campo estetico
il decotto mescolato con olio di oliva serve a combattere la caduta dei capelli. Sempre
il decotto viene utilizzato per combattere i casi di cellulite. Anticamente la sua linfa
era ritenuta un rimedio efficacissimo contro i calcoli renali e della vescica, inoltre la
scorza veniva utilizzata sia per confezionare scatolette e oggetti vari sia come esca
per accendere il fuoco.
BIANCOSPINO
(Crataegus oxyacantha)
Descrizione: arbusto spinoso, cespuglioso, con corteccia giallastra che inscurisce con
l'età. Le foglie presentano lobi più o meno marcati. I fiori, riuniti in corimbi, sono
piccoli, bianchi o rosati, assai profumati. Fiorisce in primavera. I frutti sono delle
piccole drupe rosse dalla polpa farinosa ed ispida. La pianta raramente supera i 5
metri di altezza.
Ambiente: diffuso nelle regioni mediterranee, in Italia si rinviene nei boschi e nelle
siepi dalla pianura alla montagna.
Informazioni extra: in cucina i frutti del biancospino vengono usati per confezionare
una delicata marmellata, mentre in campo cosmetico il bagno di biancospino è
apprezzato per le proprietà rilassanti.
BORRAGINE
(Borago officinalis)
Descrizione: pianta con stelo peloso e ramificato. Le foglie, rugose di forma ovale,
sono ricoperte di una fitta peluria e disposte in modo alterno. I fiori sono blu
peduncolati assai vistosi a forma di stella, disposti a grappolo. La fioritura avviene da
maggio a settembre. La pianta raggiunge il mezzo metro d'altezza.
Ambiente: assai diffusa in Italia, frequente negli incolti, nei campi, nelle vicinanze dei
vecchi muri, si rinviene dal piano fino alla montagna.
Ambiente: la camomilla romana si trova raramente allo stato spontaneo come pianta
sfuggita alle coltivazioni per fini terapeutici.
Informazioni extra: pianta dall'origine incerta, non viene citata dagli autori antichi.
L'attributo di romana lo deve al fatto che veniva frequentemente coltivata nei
giardini romani. Attualmente la pianta è coltivata in molti paesi europei e la droga che
se ne ricava è alquanto costosa. Il decotto si utilizza generalmente per schiarire i
capelli, invece in cucina non trova impiego.
EQUISETO o CODA CAVALLINA
(Equisetum arvense)
Descrizione: pianta che in primavera dalla stessa base emette due fusti, di cui uno
sterile dotato di cloroplasti, alto anche mezzo metro, di color verde, rigato, recante
stami verticillati; l'altro fertile, privo di cloroplasti, alto una ventina di centimetri,
recante alla sommità uno strobilo. Alla caduta delle spore lo strobilo scompare ed il
fusto fertile diviene simile a quello sterile.
Uso: il finocchio, pianta assai usata nelle regioni mediterranee per aromatizzare carni
e pietanze, oltre sali minerali e vitamine, contiene un'essenza, l'anetolo, che si
concentra in particolar modo nei semi e favorisce la digestione. Le sue proprietà sono
varie: tra queste ricordiamo che l'infuso stimola la secrezione lattea nelle puerpere e
riduce la sensazione di nausea.
Descrizione: pianticella erbacea con la base del fusto in parte lignificata. Le foglie
sono 2-3 pennatosette, picciolate, di color bianco argenteo, setose con segmenti
pressoché lineari. I fiori sono di colore giallo riuniti in capolini. La fioritura avviene in
estate. La pianta è alta circa 10-15 centimetri.
Ambiente: pianta caratteristica delle regioni alpine, cresce abbarbicata tra i massi in
piccoli ciuffi ad altezze comprese tra i 1500 e i 3000 metri.
Uso: l'artemisia genipì e le altre varietà consimili sia nell'aspetto che nelle proprietà
(glacialis, spicata, mutellina) sono venute alla ribalta in un passato abbastanza recente.
Attualmente se ne pratica la coltivazione a quote basse, anche perché in molte zone
alpine questa pianta rientra tra le specie protette. Le proprietà del genepì e delle
varietà consimili s'incentrano sui principi amari in esse contenuti che le rendono
eccellenti per confezionare aperitivi e digestivi. Inoltre può essere utilizzato per
combattere le affezioni dell'apparato respiratorio.
Informazioni extra: in cucina non viene impiegato, mentre nel campo cosmetico può
essere utilizzato per detergere le pelli grasse e combattere i punti neri. I montanari
utilizzano le molte specie di genepì macerandole nella grappa, ottenendone un liquore
stomachino che sembra abbia la capacità di guarire il mal di montagna.
GENZIANA MAGGIORE
(Gentiana lutea)
Descrizione: pianta con grossa radice cilindrica assai lunga di color bruno-giallastro. Il
fusto è eretto. Le foglie di grandi dimensioni sono ovali, opposte, peduncolate corte
quelle inferiori, sessili quelle superiori, solcate da nervature convergenti all'apice. I
fiori di colore giallo sono posti in numero da 3 a 10 all'ascella foliare. La fioritura
avviene in estate. La pianta può raggiungere i 120 centimetri d'altezza.
Ambiente: cresce nei prati e nei pascoli delle Alpi e degli Appennini, dall'alta collina
fino ai 2500 metri di altezza.
Uso: la genziana maggiore è una pianta che cresce nei pa{coli e nei prati concimati di
montagna. Di essa si utilizza la radice essiccata che ha un caratteristico sapore
amarognolo conferitole da alcune sostanze amare in essa contenute, in particolare da
un eteroside amaro, la genziopicrina. Il decotto di radice di genziana si utilizza sia
contro l'inappetenza sia nei casi di stanchezza fisica ed intellettuale.
Ambiente: è una pianta indigena della Penisola. Cresce lungo i pendii collinari e
montani. Nei terreni magri prende le forme di un cespuglio, mentre nelle vallate e nei
giardini assume l'aspetto di un alberello.
Informazioni extra: il ginepro è tuttora una pianta apprezzata dai montanari che ne
utilizzano le bacche per aromatizzare grappe ed arrosti. I cacciatori non ignorano che
i tordi sono ghiotti di coccole di ginepro e che la loro carne assume per questo un
sapore particolarmente prelibato. Nell'allevamento dei bachi da seta, i rami di ginepro
vengono arsi per disinfettare i ricoveri.
ISSOPO
(Hyssopus officinalis)
Ambiente: pianta spontanea, diffusa nei climi temperati e miti, predilige le zone
soleggiate della collina e della montagna, i terreni sciolti, asciutti, sassosi. Talvolta la
pianta viene coltivata negli orti per le proprietà aromatiche.
Uso: l'issopo oltre che essere una pianta medicinale, viene impiegato per
aromatizzare alcune pietanze in cucina. La pianta contiene un olio essenziale, tannini e
un glucoside flavonico, la diosmatina. A scopo medicinale la pianta può essere
utilizzata sotto forma di infuso per curare la tosse, il catarro bronchiale, l'asma e il
raffreddore.
Ambiente: pianta rustica e resistente, allo stato spontaneo la lavanda cresce sulle
colline aride e sassose dell'Italia meridionale. è coltivata in ampie distese a scopo
industriale, come pure si rinviene con frequenza negli orti e nei giardini. Di lavanda ne
esistono più specie che dimostrano però tutte le medesime proprietà medicinali.
Uso: i fiori della lavanda erano utilizzati fin dall'antichità per ricavarne l'essenza
tutt'ora assai stimata. Oltre a questa prerogativa, la lavanda dimostra qualità
officinali non indifferenti. E' un eccellente antisettico delle vie urogenitali e come
tale può essere impiegata per combattere leucorree, cistiti, nonchè le infiammazioni
intestinali a carattere infettivo, come talune diarree. Contro le affezioni che
colpiscono l'apparato respiratorio, la pianta sviluppa un'azione espettorante e
fluidificante, per cui può essere impiegata per combattere tossi, bronchiti, laringiti e
asma.
Informazioni extra: l'infuso di lavanda si usa in cosmesi sia per lavare i capelli grassi
sia per profumare il bagno. L'abitudine di mettere le infiorescenze della lavanda in
sacchetti per profumare la biancheria è una pratica assai antica. Forse meno noto è il
fatto che questa usanza era parte di un rituale che si potrebbe definire magico:
particolare doveva essere la posizione del sacchetto e la cucitura che lo chiudeva.
Talvolta i sacchettini venivano portati al collo come portafortuna.
MALVA
(Malva silvestris)
Ambiente: pianta spontanea dei prati e dei luoghi incolti della pianura e della collina.
E' molto diffusa in Italia: la facilità con cui si rinviene e l'abitudine della pianta di
crescere presso gli abitati la rende facilmente riconoscibile anche agli inesperti.
Uso: oltre alle sue note proprietà emollienti, la malva viene usata nelle irritazioni della
cavità dei denti, dello stomaco, dell'intestino e delle vie urinarie. Inoltre l'elevato
contenuto di mucillagini ne fa una pianta lassativa.
Informazioni extra: la malva può essere usata con successo anche in cucina come
ingrediente nelle verdure rinfrescanti. Era una pianta talmente usata in passato che i
nostri vecchi la consideravano la regina di tutte le piante medicinali.
MELISSA
(Melissa officinalis)
Descrizione: ha fusto ramificato alla base, che procura un portamento cespuglioso alla
pianta. Le foglie sono picciolate, ovali pelose, con margine dentato, solcate da
numerose nervature. I fiori, dapprima di colore giallo-biancastro, in seguito assumono
tonalità rosate. La fioritura avviene in estate. La pianta può raggiungere gli 80
centimetri di altezza.
Ambiente: un tempo coltivata negli orti, ora vi compare più raramente. In compenso si
è propagata lungo i sentieri, le strade, le siepi, le macerie ed i ruderi, dalla pianura
fino alla collina.
Uso: ha qualità medicinali che ne fanno una pianta di comune impiego. L'infuso in
particolare serve a combattere le vertigini e il nervosismo, a stimolare l'appetito e a
facilitare la digestione. Per uso esterno il bagno di melissa è antireumatico.
Precauzioni: l'uso prolungato delle foglie può essere pericoloso. Non confondere i
frutti con altri vegetali velenosi come il Mirtillo palustre (Vaccinium uliginosum) o con
il Mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea).
Uso: i frutti del mirtillo sono ricchi di vitamina A e C nonchè di acidi organici, tannini
e sali minerali. Il succo fresco giova alla vista. Il frutto fresco o l'infuso di frutti
essiccati si consigliano nelle diarree essendo un buon disinfettante dell'intestino.
Inoltre, sempre l'infuso, è di giovamento per chi soffre di arteriosclerosi e disturbi
circolatori, per la sua proprietà di mantenere elastici i vasi sanguigni.
Informazioni extra: i frutti del mirtillo sono molto ricercati e trovano un largo
impiego in cucina. In cosmesi il decotto serve ad eliminare i punti neri dal viso.
ORTICA
(Urtica dioica)
Ambiente: pianta spontanea, si rinviene con estrema frequenza lungo i cigli delle
strade, tra le macerie, nelle radure boscose, nei pressi di case abbandonate. Forma
nutrite colonie che tendono a progredire velocemente.
Uso: difficilmente si potrebbe pensare che una pianta così fastidiosa possa
nascondere tante proprietà medicinali. In effetti l'ortica, oltre ad essere ricca di
clorofilla, contiene vitamina C, sali minerali, ferro, silicio, calcio, potassio e manganese.
Dal fusto della pianta si estrae una fibra tessile simile a quella del lino, utilizzata in
altri tempi per preparare reti e cordami. Fresca può essere utilizzata come
depurativo del sangue. Inoltre il suo contenuto di ferro e sali minerali la rende utile
per quanti soffrono di stati anemici.
Informazioni extra: l'ortica per la delicatezza del sapore trova impiego in cucina per
preparare svariati piatti. Gli acidi formici e le sostanze urticanti contenute nei peli
vengono neutralizzate con la cottura. Alcuni contadini preparano dei pastoni con
ortiche tritate finemente da somministrare alle galline perchè producano un maggior
numero di uova. In agricoltura biologica la pianta serve per preparare un macerato da
spruzzare sulle piante per combattere i parassiti animali.
ROSA CANINA
(Rosa glauca, leucochroa)
Descrizione: arbusto cespuglioso dotato di numerosi rami semplici, eretti alla base,
cascanti superiormente, ricoperti di numerosi aculei robusti ripiegati verso il basso.
Le foglie imparipennate sono composte da 5-7 foglioline di forma ovale a margine
seghettato. I fiori presentano un delicato color bianco-rosato. La fioritura avviene a
fine primavera-estate. I frutti, piccoli acheni pelosi, sono racchiusi in un falso frutto
rosso di forma ovoidale, carnoso. La pianta può superare i tre metri di altezza.
Ambiente: la rosa canina è diffusa nelle regioni temperate. In Italia si rinviene con
facilità lungo le siepi, nelle radure, nelle macchie, lungo i sentieri, ai margini degli
incolti fino ai 1500 metri d'altezza.
Uso: l'infuso dei petali di rosa ha proprietà astringenti, toniche, e può essere
utilizzato per combattere le diarree, e per fare gargarismi nel mal di gola. I falsi
frutti contengono vitamina C e altre vitamine che li rendono preziosi contro lo
scorbuto e nei casi di avitaminosi.
Ambiente: il rovo è diffuso in oltre 100 specie. In Italia è comunissimo nei boschi, tra
le siepi e le sterpaglie, nei terreni incolti, nelle macchie, dalla pianura alla collina.
Raccolta: le foglie sono raccolte in aprile e maggio prima che la pianta fiorisca, ed
essiccate all'ombra. I fiori si raccolgono in primavera prima dell'apertura e si
essiccano all'ombra. I frutti sono raccolti in estate a maturazione avvenuta.
Precauzioni: filtrare sempre accuratamente con garza i preparati a base di rovo, per
trattenere le spine.
Uso: i succosi frutti sono ricchi di vitamina C. Il decotto che si ottiene dal rovo è
utilissimo nei casi di diarree e nelle dissenterie, nei casi di reumatismi e mestruazioni
eccessive. E ancora per uso esterno si può utilizzare per fare gargarismi nei casi di
affezioni della cavità orale e per lavaggi vaginali.
Ambiente: comunque nelle regioni mediterranee dove viene coltivata negli orti,
raramente si rinviene allo stato selvatico.
Uso: come tonico, stimolante, digestivo, emmenagogo, si utilizza l'infuso che inoltre,
sotto forma di compresse sulla parte malata, combatte dermatosi, eczemi, ulcere e
piaghe. Il decotto, invece si usa nei casi di catarri di stomaco e per fare i gargarismi
nelle infiammazioni del cavo orale, nelle tonsilliti e per rinfrescare l'alito pesante. Il
bagno con acqua alla salvia si consiglia a quanti soffrono di dolori addominali e ai
soggetti nervosi.
Informazioni extra: preziosa pianta aromatica, la salvia era stimata fin dall'antichità,
tanto che il suo stesso nome indicava salute. Oltre ad essere largamente utilizzata in
cucina, con la salvia si può preparare un ottimo dentifricio o più semplicemente si
possono strofinare i denti con una foglia fresca. Un tempo si riteneva che la salvia
possedesse poteri particolari. Come tale si usava nei riti magici e nella composizione di
pozioni afrodisiache.
SAMBUCO
(Sambucus nigra)
Descrizione: alberello o arbusto con corteccia grigio scuro, porta rami che all'interno
contengono un midollo bianco. Le foglie, di colore verde brillante, sono picciolate,
opposte, imparipennate con 5-7 foglioline ovato-lanceolate appuntite a margine
seghettato. I fiori sono di colore bianco, raccolti in vistose false ombrelle piatte. La
fioritura avviene a fine primavera estate. Il frutto è una piccola bacca succosa, che a
maturazione assume un bel colore nero lucente. La pianta può raggiungere i 6-7 metri
di altezza.
Uso: i fiori di questa pianta hanno potere diuretico e vengono anche utilizzati per
combattere febbri, bronchiti e stati influenzali. Il decotto che si ottiene con la
corteccia risulta utile nei casi di gotta in quanto favorisce l'eliminazione dell'acido
urico. I fiori e le foglie fresche pestati in un mortaio formano una poltiglia che si usa
sulla parte dolorante per emorroidi ed ascessi.
Informazioni extra: dal serpillo si estrae un'essenza simile a quella estratta dal timo,
che ha un'azione vermicida e balsamica. In cucina viene ampiamente impiegato come
pianta aromatica per insaporire carni e pesci.
TARASSACO o DENTE DI LEONE
(Taraxacum officinale)
Descrizione: pianta con radice fittonante e stelo fiorale che parte dalla base. Ha
foglie lanceolate più o meno incise, disposte in una rosetta basale. Lo stelo fiorale, se
reciso, lascia uscire un lattice bianco. I fiori sono di un bel colore giallo, riuniti in
grandi capolini singoli. La fioritura avviene da marzo a novembre. Il frutto è un
achenio. La pianta può raggiungere i 40 centimetri di altezza.
Informazioni extra: comunissima erba dai vistosi fiori gialli che si trasformano in
sfere cenerognole pronte a disperdere il loro frutti al primo soffio di vento. Il
tarassaco è conosciuto anche con il nome di dente di leone, piscialetto, soffione, tanto
per citarne alcuni. In cucina è una verdura stimatissima dal sapore piacevolmente
amarognolo.
TIGLIO
(Tilia cordata)
Descrizione: il tiglio è un bellissimo albero a fusto eretto con corteccia liscia in età
giovanile e screpolata in età avanzata, di colore scuro con riflessi violacei. Le foglie
sono cordate, picciolate, con margine seghettato. I fiori, di colore bianco giallastro,
sono profumatissimi. La fioritura avviene in giugno-luglio. I frutti hanno la grandezza
di un pisello con un pericarpo duro. La pianta può raggiungere i 30 metri di altezza.
Ambiente: di tigli ne esistono varie specie tra le quali è assai comune il platyphyllos. Il
Tilia cordata si rinviene nei boschi cedui, nelle macchie, sui pendii e le rocce solive,
lungo le rive dei fiumi nelle zone montane e submontane. I tigli sono spesso spesso
impiegati per ombreggiare i viali delle città ed adornare parchi e giardini.
Informazioni extra: pianta non usata in cucina, in campo cosmetico l'infuso può
essere applicato a mo' di compresse per rilassare le palpebre stanche. Lo stesso
infuso può essere un buon pediluvio per i piedi gonfi se diluito in acqua.
TIMO
(Thymus vulgaris)
Ambiente: pianta aromatica, il timo ama i terreni solatii, le colline sassose e aride: si
rinviene con frequenza nelle zone mediterranee lungo i litorali e le coste. E' diffuso
dalla pianura alla montagna.
Uso: pianta aromatica che per distillazione fornisce un olio aromatico che ha
proprietà balsamiche ed antisettiche. L'infuso si utilizza nei casi di tosse convulsa e
per aiutare le digestioni pigre, per quanti soffrono di astenia e affezioni alle vie
respiratorie. Il piacevole aroma lo rende utile nella preparazione di un vino che
aumenta le mestruazioni nelle donne che le hanno scarse.
Informazioni extra: pianta molto usata in cucina per aromatizzare pietanze e liquori,
in campo estetico l'olio di timo viene utilizzato sulle pelli molto grasse con tendenza ai
foruncoli, dove penetrando in profondità svolge una forte azione antisettica.
VALERIANA
(Valeriana officinalis)
Descrizione: pianta dal fusto eretto, cavo, solcato da scanalature. Ha foglie opposte,
imparipennate con foglioline più o meno strette, dentate. I fiori sono piccoli di color
bianco o rosati raccolti in ombrelle. La fioritura avviene in primavera estate. La pianta
può raggiungere i 150 centimetri di altezza.
Ambiente: cresce nei boschi umidi, nelle radure, lungo i ruscelli delle Alpi e degli
Appennini fin oltre i 2000 metri di altezza.
Precauzioni: l'uso eccessivo della pianta può originare tossicomania. Ogni 7 giorni
cessare l'uso e riprenderlo eventualmente dopo 15-20 giorni. Controindicata per chi
soffre di bassa pressione arteriosa.
Uso: pianta stimata fin dal Medioevo, la valeriana ha goduto e gode di grande
considerazione per le proprietà sedative. La valeriana ha anche proprietà
antispasmodiche e risulta un discreto rimedio contro l'emicrania e per quanti soffrono
di stati ansiosi.