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ERBE AROMATICHE,
OFFICINALI E SPEZIE
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Coltivate e spontanee
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Elenco piante aromatiche e medicinali

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1. Acetosa 29. Lavanda
2. Acetosella 30. Levistico
3. Achillea Millefoglie 31. Luppolo

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4. Aglio 32. Maggiorana
5. Alloro 33. Malva silvestre
6. Aneto 34. Melissa
7. Angelica 35. Menta piperita
8. Anice verde 36. Origano
9. Bardana 37. Ortica
10. Basilico e Basilico rosso 38. Papavero
11. Biancospino 39. Parietaria
12. Bistorta P 40. Peperoncino
13. Borragine 41. Piantaggine
14. Calendula 42. Portulaca
15. Camomilla 43. Prezzemolo
16. Camomilla romana 44. Rafano
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17. Cedrina 45. Rosmarino
18. Cicoria 46. Rucola
19. Coriandolo 47. Ruta
20. Costo 48. Salvia
21. Crescione 49. Sambuco
22. Cumino dei prati 50. Santoreggia
23. Dragoncello 51. Serpillo
24. Erba cipollina 52. Silene o strigoli
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25. Finocchio selvatico 53. Tarassaco


26. Ginepro 54. Timo
27. Gramigna 55. Zafferano
28. Issopo
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ACETOSA (rumex acetosa)

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In cucina:
Le foglie carnose hanno un lieve sapore di
aceto, avvertibile morsicandole da crude.
Il suo gusto asprigno e gradevole esalta il

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sapore dei contorni, in particolare degli
spinaci e delle verdure cotte; cruda può
essere tritata per guarnire piatti a base di
uova. In primavera le foglie della pianta
possono essere consumate fresche nelle
insalate o in minestre rinfrescanti
(sempre in piccole quantità) come blando
depurativo.
L'acetosa deve però essere usata con
cautela.

Caratteristiche:
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ha un fusto eretto di colore rossastro, ramificato. Le foglie sono grandi e astate. Quelle basali sono
dotate di un lungo picciolo, mentre le superiori sono sessili. I fiori compongono delle pannocchie di
colore verde rossastro. La fioritura inizia a fine primavera e dura tutta l'estate. La pianta può
raggiungere il metro d'altezza.
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Habitat:
frequente nei luoghi erbosi dove si qualifica come infestante, è diffusa dalla pianura alla montagna.
Si trova spesso in Italia.

Raccolta:
la pianta va colta in maggio-giugno prima della piena fioritura. Si utilizzano la parte aerea, le foglie
e i fusti teneri, le radici.
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Avvertenze:
proibita a quanti soffrono di calcoli, artrite, gotta, reumatismi e iperacidità. In caso di elevata
ingestione di foglie crude sono stati riscontrati avvelenamenti con lesioni renali in bambini.
Incompatibilità con le acque minerali e con i contenitori in rame.

Proprietà:
La pianta contiene vitamina C, ossalato di potassio e acido ossalico, ferro. Essa viene usata per
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curare malattie cutanee, quali l'acne, le pelli grasse e le punture degli insetti. La pianta possiede
discrete proprietà emmenagoghe, diuretiche e stomachiche.

Curiosità:
la pianta dell'acetosa è perenne e assai forte, per cui se ne possono raccogliere le foglie in qualsiasi
periodo dell'anno, anche radendo la piantina in quanto la radice ne emetterà di nuove. La varietà
hortensis che è quella che generalmente si coltiva, contiene meno ossalati di quella spontanea.
ACETOSELLA (oxalis acetosella)

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In cucina:
in primavera l'acetosella arricchisce piatti di
verdura, insalate e minestre rinfrescanti.

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Caratteristiche:
è una pianticella dotata di rizoma da cui vengono emesse
delle foglioline trilobate munite di lungo picciolo che
ricordano il trifoglio. I fiori sono formati da cinque petali
dal colore bianco rosato con striature più o meno intense. La
fioritura avviene in primavera. La pianta raggiunge
un'altezza
di 15 cm.

Habitat:
P ama i luoghi ombrosi e si rinviene allo stato spontaneo sia in
pianura sia in montagna, nei boschi umidi di conifere e latifoglie. Per la vivacità dei suoi fiori è
ospite frequente di giardini e macchie ombrose. E' particolarmente diffusa nell'Italia centro-
settentrionale.

Raccolta:
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si utilizza la pianta fresca raccogliendone le radici e le foglie ancora tenere. La pianta essiccata
perde le sue proprietà.

Avvertenze:
controindicata per quanti soffrono di disturbi e malattie renali, litiasi e gotta. Rispettare
scrupolosamente le dosi. Se ingerita in grandi quantità può causare, lesioni renali, intossicazione e
anche morte, a causa della presenza di acido ossalico e di ossalati.
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Proprietà:
il sapore acidulo le ha meritato il nome di acetosella.
L'acetosella ha proprietà salutari simili all'acetosa, per cui trova impiego in preparazioni primaverili
rinfrescanti, nella cura di dermatosi e ascessi, nel caso di piccole ulcere dell'apparato orale e,
ancora, come decongestionante e febbrifugo. Il suo contenuto di vitamina C la classifica come
pianta antiscorbutica.

Curiosità:
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Un tempo se ne estraeva l'acido ossalico per vari usi: pulizia di oggetti in cuoio, scoloritura di
macchie di inchiostro.
In prossimità di temporali le foglie dell'acetosella si rialzano preannunciando il maltempo.
ACHILLEA (achillea
millefolium)

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In cucina:
l'achillea ha un sapore amarognolo poco
gradito in cucina, ma è molto utilizzata nella
preparazione di liquori.

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Caratteristiche:
possiede un fusto slanciato e resistente. Le foglie sono finemente pennate, lunghe, assai frastagliate
in segmenti lineari acuti.
I capolini fiorali, di colore bianco e rosato, sono piccoli e riuniti in vistosi corimbi. La fioritura
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avviene in primavera-estate. La pianta è alta 50-60 cm.

Habitat:
l'achillea ha sovente carattere infestante. E' diffusa dalla pianura alla montagna, nei prati, lungo i
sentieri, nei terreni incolti. In Italia si trova assai frequentemente.
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Raccolta:
si utilizzano le sommità fiorite che vengono fatte essiccare in luogo ombroso dopo averle legate in
mazzetti lenti e appesi. La raccolta avviene in estate durante la fioritura.

Avvertenze:
evitare di esporre ai raggi solari la pelle bagnata dal succo della pianta.
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Proprietà:
l'achillea è facilmente riconoscibile per i caratteristici capolini bianchi o rosacei.
Possiede diverse proprietà salutari. Essa trova impiego nei disturbi genitali femminili (mestruazioni
irregolari, ansia da menopausa), nei disturbi digestivi, nei casi di perdite ematiche causate da
emorroidi e ferite, nei problemi di circolazione.

Curiosità:
Trova impiego nella preparazione di impacchi di bellezza, se ne fanno impacchi per eliminare punti
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neri ed eccessi sebacei della pelle.


Secondo la tradizione le proprietà cicatrizzanti della pianta sono state scoperte da Achille, che la
utilizzava per curare le ferite riportate in battaglia.
AGLIO (allium sativum)

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Caratteristiche:
la pianta ha un bulbo ricoperto da tuniche, nel cui interno stanno numerosi bulbilli a forma di
spicchi. Il fusto porta fino a metà delle larghe foglie lineari appuntite, a margine ruvido, e nella
parte terminale reca un'ombrella fiorale avvolta in una brattea che la chiude a guisa di cappuccio. I
fiori sono di colore biancastro. La pianta è alta 80 cm.

Habitat:

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originario dell'Asia centrale, l'aglio oggi è intensamente coltivato in tutta Italia.

Raccolta:
la sua raccolta andrebbe fatta in prossimità della notte di S. Giovanni, il 24 giugno, col favore della
luna calante. Per solito si utilizzano i bulbi. Per favorire l'ingrossamento dei bulbi si usa torcere il
fusto delle piante a giugno. Dopo la raccolta i bulbi si asciugano al sole e si conservano legati in
trecce o mazzi in locali asciutti.

Avvertenze:
controindicato per quanti soffrono di pressione bassa, ai malati di fegato, ai sofferenti di dermatosi
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squamose, alle nutrici, nei sintomi congestivi polmonari, per quanti soffrono di irritazioni allo
stomaco e all'intestino.

Proprietà:
l'aglio vanta un gran numero di proprietà salutari, alimentari e aromatiche che lo pongono tra le
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piante indispensabili. Oltre a oligoelementi e sali minerali, il bulbo contiene vitamina C, B1, B2, PP
e C. L'aglio risulta efficace per combattere dolori reumatici, catarri bronchiali, bronchiti fetide,
vermi intestinali, febbri.
Venerato dalla medicina popolare l'aglio è stato anche usato come ultima difesa contro epidemie
gravissime come il colera.

Curiosità:
sulle applicazioni alimentari dell'aglio sono stati scritti moltissimi libri. Un proverbio noto nel
Veneto afferma: "se te vol un bon ajaro, pianta l'ajo de genaro". E' gennaio il mese più indicato per
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piantare l'aglio in Italia settentrionale.


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ALLORO (laurus nobilis)

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Caratteristiche:
arbusto cespuglioso o alberello sempreverde, presenta delle foglie lanceolate con il bordo
leggermente ondulato. La pagina superiore è lucida e di colore verde intenso, mentre quella
inferiore è di un verde opaco. I fiori di colore giallognolo, sono raccolti in fascetti ad ombrella
all'ascella fogliare. Il frutto è una bacca ovoidale con la forma di piccola oliva, dapprima
verde e quindi, a maturazione, nero-bluastro. Contiene un solo seme. La pianta fiorisce in primavera
e può raggiungere i 10 metri d'altezza.

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Habitat:
comune delle zone mediterranee dove nasce spontaneo, si rinviene con frequenza lungo le coste
tirreniche, adriatiche e in Sardegna. Al nord si localizza in prossimità dei laghi subalpini. E' pianta
ornamentale e quindi frequente nei parchi.

Raccolta:
si utilizzano le foglie senza picciolo e i frutti. Le prime si raccolgono tutto l'anno e vanno fatte
essiccare al sole. La raccolta dei frutti va fatta in autunno con successiva essiccazione in luogo
semiombroso. P
Avvertenze:
nessuna in particolare

Proprietà:
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l'alloro o lauro è conosciuto soprattutto come pianta aromatica, ma vanta anche notevoli proprietà
salutari. In particolare aiuta la digestione, combatte i dolori di stomaco e l'inappetenza. Le foglie
giovani contengono una maggiore concentrazione di principi attivi. Dai frutti della pianta si estrae
un olio essenziale che può essere utilizzato esternamente per frizioni nella cura dei reumatismi,
delle distorsioni e delle slogature.

In cucina:
il caratteristico aroma delle foglie dell'alloro da sempre ha profumato piatti e ricette. È
particolarmente adatto ad insaporire piatti di carne bianca, rossa e selvaggina. Si
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accompagna bene all’aceto ed è indispensabile nella preparazione del carpione (ma anche di
altre marinate a base di vino rosso). Dall’infuso di foglie fresche in alcool si ottiene un ottimo
liquore digestivo.

Curiosità:
viene utilizzato anche per profumare il corpo.
Albero sacro a Greci e Romani; pianta con cui si consacravano i poeti e gli imperatori, l'alloro era
considerato dai Greci l'albero d'Apollo. Il dio si era innamorato di Dafne, figlia del fiume Peneo,
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senza essere da essa corrisposto. Un giorno, mentre egli la inseguiva, Dafne, per non cadere nelle
braccia dell'indesiderato corteggiatore, invocò la protezione degli dei che la trasformarono in alloro.
Da allora l'albero divenne sacro al dio.
ANETO (Anethum graveolus)

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In cucina:

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È usatissimo nei paesi scandinavi e nel nord
Europa in genere per insaporire il pesce,
soprattutto salmoni e aringhe, sia freschi sia
conservati. Si sposa bene però anche con
carni come agnello e coniglio, con le
minestre di verdura e cereali, con antipasti a
base di crostacei.

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Caratteristiche:
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È una pianta erbacea annuale con odore pungente. Ha fusto eretto, la radice sottile a fittone, le
foglie quasi filiformi e un’infiorescenza formata da ombrelle prive di brattee. I fiori hanno cinque
piccoli petali gialli, mentre il frutto è formato da due acheni addossati uno all’altro.

Habitat:
È originario dell’India, ma è diffusamente coltivata in Italia dove si è anche naturalizzata,
soprattutto in Liguria, Veneto e Abruzzo.

Raccolta:
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le infiorescenze si raccolgono in agosto, quando i frutti non sono ancora maturi, recidendo la parte
alta della pianta. I frutti si raccolgono in agosto-settembre, poco prima che siano completamente
maturi, per evitare che si disperdano cadendo. Può essere facilmente confuso con il finocchio
selvatico.

Avvertenze:
nessuna in particolare
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Proprietà:
le proprietà sono simili a quelle di anice e finocchio. La presenza di tannini, resine e olio essenziale
lo rendono utile per contrastare le infiammazioni della bocca, aiutare la digestione, stimolare la
secrezione lattea. È antispastico e attenua quindi i dolori intestinali, il vomito e il singhiozzo.
ANGELICA (Angelica
archangelica)

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In cucina:
viene usata soprattutto nella
preparazione di liquori per le
proprietà aperitive e digestive e

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per le caratteristiche aromatiche. I
fusti giovani e le foglie possono
essere consumati in insalata, i semi
vengono usati in pasticceria.

Caratteristiche:
È una pianta che può raggiungere i 2 m. d’altezza. Le foglie basali sono molto grandi, bi o tri-
pennatosette e possono arrivare, con il relativo picciolo a 60 cm. di lunghezza. Le foglioline sono
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ovali acuminate con il margine dentato, quella terminale è più grande delle altre. L’infiorescenza è
formata da numerose ombrelle divise in ombrellette con parecchi piccoli fiori di colore verdognolo.
Il frutto è formato da due acheni addossati uno all’altro.

Habitat:
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è originaria dell’Europa settentrionale.

Raccolta:
la radice si raccoglie in settembre-ottobre, i frutti si raccolgono in agosto-settembre man mano che
raggiungono la maturazione.

Avvertenze:
nessuna in particolare
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Proprietà:
assunta in piccole dosi è uno stimolante, a dosi elevate ha l’effetto contrario. Stimola l’appetito,
facilita la digestione, favorisce la comparsa delle mestruazioni, elimina i gas intestinali, attenua i
dolori di stomaco.
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ANICE VERDE (Pimpinella
anisum)

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In cucina:
si utilizzano i semi, nella preparazione di dolci e

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biscotti e di amari e digestivi.

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Caratteristiche:
è una pianta annuale, a fusto semplice, eretto, alto fino a 50 cm. Emana un forte odore di anice. Le
foglie basali sono tondeggianti, talvolta a forma di cuore, con il margine dentato, quelle del fusto
sono molto varie. I fiori sono piccoli e con petali bianchi, sono raggruppati in ombrelle con o senza
brattee. I frutti sono formati da due acheni ovoidali coperti di peli setolosi rigidi.

Habitat:
è probabilmente di origine asiatica, ma è coltivata ovunque da tempo immemorabile per i suoi frutti
aromatici.
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Raccolta:
i frutti si raccolgono maturi, in luglio-agosto recidendo tutta la pianta.

Avvertenze:
nessuna in particolare

Proprietà:
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ha proprietà aromatiche, aperitive, digestive, antispasmodiche. È un leggero sedativo in casi di


insonnia ed eccitazione nervosa. Tradizionalmente viene consigliato per stimolare la secrezione
lattea e regolarizzare il ciclo mestruale. È molto efficace contro l’aerofagia

Curiosità:
i semi macinati vengono usati dai pescatori come pastura per i pesci d’acqua dolce.
BARDANA (Arctium lappa)

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In cucina:
Le grandi foglie carnose possono essere

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impiegate in cucina lessate con altre
verdure.

Caratteristiche:
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pianta biennale dotata di una voluminosa radice cilindrica, ha un fusto robusto e ramoso, solcato da
scanalatura. Le foglie di forma cordato-ovata, sono molto grandi alla base. Nella pagina superiore
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sono verdi, mentre in quella inferiore assumono tonalità grigiastre. I fiori di color porporino, poco
appariscenti, sono assemblati in corimbi racchiusi in un involucro con brattee uncinate. La fioritura
avviene in estate. La pianta può superare il metro e mezzo d'altezza.

Habitat:
è una pianta infestante, diffusa nei terreni incolti, vicino ai vecchi muri, nei sentieri, comune dalla
pianura alla montagna.

Raccolta:
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si utilizzano le lunghe e grosse radici fresche raccolte in autunno estirpandole da piante che hanno 2
anni di età. Possono essere utilizzate anche le foglie, raramente i semi.

Avvertenze:
nessuna in particolare.

Proprietà:
ai fini salutari si impiega principalmente la grossa radice che manifesta proprietà medicinali nei casi
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di dermatosi, foruncolosi, piaghe in genere, ma svolge anche un'azione intensa contro


gli acidi urici che vengono eliminati con la minzione. In cosmesi si estrae un olio che serve a
depurare le pelli grasse con tendenza all'acne.

Curiosità:
la bardana è una pianta medicinale apprezzata fin dall'antichità. Le sue proprietà sono state
confermate dai ricercatori moderni.
BASILICO (Ocimum basilicum)

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Caratteristiche:
pianta dal fusto eretto con ramificazioni nella parte finale.
Ha foglie peduncolate, opposte, a forma ovale appuntita, con margine intero o leggermente
seghettato. A seconda della varietà esse possono essere di dimensioni piccole o grandi. I fiori sono
bianchi o rosati. La pianta generalmente non supera il mezzo metro d'altezza.

Habitat:

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pianta aromatica originaria dell'Asia, viene coltivata negli orti e nei giardini per il suo particolare
profumo.

Raccolta:
si utilizzano le foglie raccolte da primavera a tutta l'estate. Le sommità fiorite si raccolgono in
estate. Il basilico va consumato preferibilmente fresco.

Avvertenze:
nessuna in particolare.

Proprietà:
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oltre alle rinomate proprietà aromatiche che lo rendono prezioso in cucina, il basilico dimostra un
discreto potere stimolante e eccitante. L'infuso si utilizza per le digestioni difficili, in caso di gotta e
nei casi di superlavoro intellettuale, nei casi di stanchezza in generale. Sempre lo stesso infuso serve
per fare gargarismi in caso di alito cattivo.
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In cucina:
Nella cucina mediterranea si fa ampio uso di quest’erba conosciutissima

Curiosità:
in campo estetico l'infuso di basilico può essere unito all'acqua del bagno per tonificare e profumare
la pelle. Nei giardini, sui balconi o sui davanzali allontana le zanzare. Lo stesso effetto si ottiene
sfregando le foglie fresche sulla pelle. Un tempo il basilico era ritenuto una pianta dalle virtù
magiche e la sua raccolta veniva fatta rispettando una determinata prassi. Plinio il Vecchio
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considerava il basilico un afrodisiaco in grado di combattere anche gli attacchi epilettici. Nei rituali
amorosi una fanciulla che si adornava con un rametto di questa pianta voleva significare
compiacimento nei confronti del corteggiatore.
Oggi viene coltivata una varietà a foglia rossa.
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BIANCOSPINO (Crataegus oxyacantha)

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Caratteristiche:
arbusto spinoso, cespuglioso, con corteccia giallastra che inscurisce con l'età. Le foglie presentano
lobi più o meno marcati. I fiori, riuniti in corimbi, sono piccoli bianchi o rosati, assai profumati.
Fiorisce in primavera. I frutti sono delle piccole drupe rosse dalla polpa farinosa ed ispida. La pianta
raramente supera i 5 metri di altezza.

Habitat:

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diffuso nelle regioni mediterranee, in Italia cresce nei boschi e nelle siepi dalla pianura alla
montagna.

Raccolta:
si utilizzano i fiori colti prima dell'apertura in primavera e i frutti a fine estate. Questi vengono fatti
essiccare in forno.

Avvertenze:
controindicato per chi soffre di bassa pressione arteriosa. Rispettare le dosi.

Proprietà:
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il biancospino è un alberello che difficilmente sfugge all'osservazione a causa dell'intenso profumo
dei suoi fiori. Contiene vari componenti chimici, tra cui flavoni, tannini e vitamina C. Le proprietà
medicinali della pianta interessano in particolar modo quanti soffrono di arteriosclerosi,
ipertensione, nervosismo, vertigini ed insonnia. A questo scopo si utilizzano gli infusi.
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Curiosità:
in cucina i frutti del biancospino vengono usati per confezionare una delicata marmellata, mentre in
campo cosmetico il bagno di biancospino è apprezzato per le proprietà rilassanti.
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BISTORTA (Polygonum
bistorta)

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Caratteristiche:
dotata di rizoma, la bistorta ha fusto eretto, non
ramificato, dotato di nodi. Le foglie basali si presentano
picciolate, lanceolate-oblunghe, di dimensioni maggiori

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rispetto alle superiori. Sono verdi nella pagina superiore
e glauche in quella inferiore. I fiori rosa sono disposti
in spighe. Fiorisce in primavera estate. La pianta può
raggiungere il metro di altezza.

Habitat:
infestante dei pascoli e dei prati, ama i luoghi umidi.
Frequente nelle regioni alpine ed appeniniche.

P Raccolta:
si utilizza il grosso rizoma ricurvo raccolto in autunno,
pulito e affettato per favorirne l'essiccazione al sole.

Avvertenze:
evitare di porre la bistorta a contatto di recipienti in
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ferro.

Proprietà:
questa pianta contiene: tannini, amidi, acido ossalico e gallico. Le sue proprietà sono astringenti,
toniche, vulnerarie per cui viene impiegata nelle diaree, in alcune affezioni vaginali, nelle
emorroidi, nelle piaghe. A questi scopi si utilizza soprattutto il decotto.

Curiosità:
la bistorta non trova particolari utilizzi in cucina, benché talvolta i germogli bolliti in piccole dosi
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possono arricchire con il loro sapore piccante le verdure. Un tempo la pianta veniva impiegata
anche nella lotta contro le malattie polmonari ed in particolare come tonico preventivo della
tubercolosi.
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BORRAGINE (Borago

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officinalis)

In cucina:
Le giovani foglie si usano crude in
insalata, a cui danno un lieve
sapore di cetriolo. Cotte, vengono
utilizzate in minestre e frittate,

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come contorno o come ripieno per
tortelloni (è uno degli ingredienti
fondamentali dei pansotti in salsa
di noci genovesi). I fiori canditi
sono una bella e buona
decorazione per i dolci. Le foglie
impanate e fritte sostituiscono
bene i fiori di zucca.
Caratteristiche:
pianta con stelo peloso e ramificato. Le foglie, rugose e di forma ovale, sono ricoperte di una fitta
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peluria e disposte in modo alterno. I fiori sono blu peduncolati assai vistosi a forma di stella disposti
a grappolo. La fioritura avviene da maggio a asettembre. La pianta raggiunge il mezzo metro
d'altezza.

Habitat:
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assai diffusa in Italia, frequente negli incolti, nei campi, nelle vicinanze dei vecchi muri, si rinviene
dalla pianura fino alla montagna.

Raccolta:
si utilizzano le sommità fiorite, le foglie, i fusti succosi. La raccolta va fatta in estate a fioritura
appena iniziata. La pianta può essere consumata fresca o essiccata.

Avvertenze:
filtrare sempre accuratamente i preparati a base di borragine per eliminare i peli.
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Proprietà:
pianta forse sconosciuta in epoche antiche, perché probabilmente introdotta in Europa solo nel
Medioevo, dimostra proprietà salutari discrete. Si impiega nelle malattie dell'apparato respiratorio,
come raffreddori, bronchiti, pleuriti per le quali si prepara il decotto. L'infuso si può utilizzare
esternamente per fare gargarismi nei casi di infiammazione della cavità orale o nei casi di idropisia
e artrite. Stimola la sudorazione, da cui il nome popolare di “sudorifera”
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Curiosità:
in campo estetico si può preparare un bagno decongestionante con le foglie di borragine. Inoltre si
dice, ma questo non è provato, che la borragine abbia il potere di suscitare il buon umore.
CALENDULA (Calendula

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officinalis)

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Caratteristiche:
ha radice fittonante, fusto ramificato. La pianta è ricoperta da
peluria, le foglie sono lanceolate con margine intero o
leggermente dentato. I fiori sono dei capolini con colore
variabile dal giallo all'arancione. La fioritura avviene in
primavera estate. La pianta può raggiungere i 50 centimetri
d'altezza.

Habitat:
di origine incerta, la calendula si rinviene allo stato selvatico
nell'Italia meridionale. Alcune varietà, invece, sono coltivate nei giardini.
P
Raccolta:
si utilizzano i fiori che possono essere raccolti a seconda della varietà dalla primavera all'autunno.
L'essiccazione deve avvenire in maniera rapida per non perdere il potere medicinale.
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Avvertenze:
nessuna in particolare

Proprietà:
volgarmente chiamata Fioraccio, Calta, Garofano di Spagna, la calendula è una pianta comune dei
giardini, sovente infestante nel Meridione. Il profumo dei suoi fiori è gradevole all'inizio della
fioritura diventa però sgradevole con l'andar del tempo. I fiori di un colore giallo aranciato assai
appariscente, indicano ai contadini il tempo che farà in giornata: se al mattino rimangono chiusi
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probabilmente pioverà. Le proprietà medicinali della calendula sono molteplici: antisettiche,


diuretiche, cicatrizzanti, sudorifere, depurative. Per combattere il catarro, la tosse, la febbre e le
malattie influenzali si utilizza il decotto.

Curiosità:
in cucina si utilizza per preparare insalate e minestre alle quali conferisce un sapore
amarognolo. In cosmesi l'infuso viene utilizzato per eliminare i punti neri e per tonificare la pelle.
Tra le molte proprietà che gli studiosi attribuiscono alla calendula c'è anche quella anticancerogena,
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in particolar modo per quanto concerne le cancerosi gastriche e uterine. La polvere ottenuta per
triturazione dei suoi fiori essiccati è un buon rimedio contro l'ulcera, mentre i fiori raccolti ancora in
bocciolo, possono essere conservati sottaceto come i capperi e poi consumati come tali.
CAMOMILLA (Matricaria Chamimilla)

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Caratteristiche:
ha fusto eretto ramificato. Le foglie sono bipennate di colore verde chiaro spartite in lacinie sottili. I
fiori sono vistosi e presentano un cuore giallo circondato da petali bianchi. Fiorisce da maggio a
tutta l'estate. La pianta può raggiungere il mezzo metro d'altezza.

Habitat:
si rinviene con frequenza negli orti, negli incolti, lungo i viottoli e i muri. Frequente nelle zone

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asciutte di pianura di tutta Italia.

Raccolta:
si utilizzano i capolini fiorali raccolti in giornate asciutte e preferibilmente la sera a mano o
mediante speciali pettini. I fiori vanno fatti essiccare in un luogo asciutto e ventilato onde evitare la
formazione di muffe.

Avvertenze:
sconsigliato l'uso ai soggetti sofferenti di diarrea. Controindicata alle donne gravide.

Proprietà:
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questo vegetale noto e stimato fin dall'antichità, possiede qualità terapeutiche così universali da
essere servito anche nei bar. L'infuso dei fiori rappresenta un eccellente calmante da impiegarsi in
caso di nevralgie, mestruazioni dolorose, coliche epatiche, languori di stomaco. Lo stesso infuso è
un ottimo rimedio contro l'insonnia e gli stati nervosi in genere. Per rinforzare la sua azione contro
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le coliche epatiche si consiglia di applicare sulla parte dolorante un sacchettino di garza contenente
fiori di camomilla fatti leggermente sbollentare.

Curiosità:
in cucina con i fiori di camomilla si può preparare un ottimo elisir mentre in campo estetico viene
frequentemente utilizzata per schiarire il colore dei capelli. Una curiosità: i fiori di camomilla
venivano ogni tanto essiccati per sostituire il tabacco che nei tempi passati spesso era piuttosto raro
e troppo costoso.
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CAMOMILLA ROMANA (Anthemis nobilis)

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Caratteristiche:
ha fusto ascendente ramificato e foglie di colore verde grigiastro bi-tripennate, i fiori gialli riuniti in
capolini solitari, hanno ligule di colore bianco. La fioritura avviene in estate. La pianta può
raggiungere i 40 centimetri d'altezza.

Habitat:
la camomilla romana si trova raramente allo stato spontaneo come pianta sfuggita alle coltivazioni

ED
per fini terapeutici.

Raccolta:
si utilizzano soprattutto i capolini i quali vengono raccolti in estate man mano che fioriscono. La
raccolta deve essere fatta con il bel tempo e in giornate asciutte. L'essiccazione va effettuata in
luogo ventilato e ombroso distendendo i capolini in strati sottili.

Avvertenze:
sconsigliato l'uso ai soggetti sofferenti di diarrea. Controindicata alle donne gravide.

Proprietà:
P
la camomilla romana ha un sapore amarognolo ed un profumo penetrante. La pianta contiene un
olio essenziale e altri principi attivi che la rendono un valido antispasmodico, emmenegogo e
vulnerario. Nei casi di nervosismo o mestruazioni dolorose si consiglia l'uso dell'infuso, mentre per
le digestioni difficili e per i disturbi collaterali che esse comportano si può utilizzare il vino di
LE
camomilla romana.

Curiosità:
pianta dall'origine incerta, non viene citata dagli autori antichi. L'attributo di romana lo deve al fatto
che veniva frequentemente coltivata nei giardini romani. Attualmente la pianta è coltivata in molti
paesi europei e la droga che se ne ricava è alquanto costosa. Il decotto si utilizza generalmente
per schiarire i capelli, invece in cucina non trova impiego.
OI
ET
CEDRINA (Lippia triphylla)

IA
In cucina:
viene essenzialmente utilizzata per

ED
aromatizzare dolci, creme di pasticceria e
liquori. Sta bene con il cioccolato

Caratteristiche:
P
è un arbusto a foglie caduche, alto fino a 2 m., con rami lunghi e slanciati. Le foglie hanno un corto
picciolo e sono di forma lanceolata. Il margine è intero, la superficie è ruvida e di colore verde
LE
chiaro. Se stropicciate, le foglie emanano un forte odore di limone. L’infiorescenza è una
pannocchia con piccoli fiori a calice. Il frutto è formato da due piccole noci contenenti ciascuna un
seme, in Italia è però raro che i frutti giungano a maturazione

Habitat:
è originaria del Cile. Fu importata in Europa verso la fine del ‘700

Raccolta:
le foglie si raccolgono da luglio a settembre, preferibilmente la mattina, ma non umide di rugiada.
OI

Le infiorescenze si recidono in agosto-settembre

Avvertenze:
nessuna in particolare

Proprietà:
stimola l’appetito, aiuta la digestione, elimina i gas intestinali ed ha una blanda azione sedativa. In
ET

cosmesi, ha un’azione purificante e stimolante dell’epidermide.

Curiosità:
le foglie ed i fiori possono essere utilizzati per profumare la biancheria, come la lavanda.
CICORIA (Cichorium intybus)

IA
In cucina:
si consumano le foglie in insalata, sia cotte che
crude (in questo caso con il vantaggio di

ED
preservare tutti i principi salutari).

Caratteristiche:
P
è una pianta perenne con fusto ramificato fin dal basso, dove è spesso coperto di peli setolosi. Può
LE
raggiungere 1 m. d’altezza. Le foglie basali sono raggruppate in rosetta, spuntano in autunno e
seccano durante la fioritura. Sono lanceolate con il margine variamente inciso. Le foglie del fusto
sono gradatamente più piccole. La superficie può essere liscia (tipica delle forme coltivate) a
pelosissima per le piante spontanee. I fiori, raggruppati in capolini, hanno la corolla di colore
azzurro.

Habitat:
cresce nei luoghi erbosi dal mare fino alla regione montana.
OI

Raccolta:
le foglie si raccolgono prima della fioritura, in maggio-giugno; le radici in settembre-ottobre da
piante di un anno

Avvertenze:
nessuna in particolare
ET

Proprietà:
la cicoria contiene molti principi attivi: inulina, amari, sali minerali (radici) acido dicaffeiltartarico
(foglie), vitamine. Stimola le funzioni intestinali, epatiche e renali, con un conseguente effetto
depurativo e disintossicante generale che ha effetto anche sulla pelle.

Curiosità:
la cicoria è famosa per essere un surrogato del caffè (ottenuto essiccando le radici).
CORIANDOLO (Coriandrum sativum)

IA
Caratteristiche:
è una pianta erbacea annuale con radice a fittone sottile. Il fusto, alto fino a 60 cm. è ramificato
nella parte superiore. Le foglie basali hanno un lungo picciolo e variano nella forma da quasi intere
a divise in tre foglioline dentate, fino ad essere pennate con i lobi a forma di ventaglio. Le foglie
superiori sono bi- o tri-pennatosette con i lobi lineari, sono inserite alterne sul fusto con un picciolo
sempre più corto. L’infiorescenza è formata da ombrelle che portano ciascuna quattro-dodici fiori. I
fiori sono bianchi o rosa, piccoli nei fiori interni, molto più grandi e talvolta parzialmente divisi in

ED
due quelli alla periferia dell’infiorescenza. Il frutto è costituito da due acheni che uniti formano un
frutto subsferico.

Habitat:
è originario dell’Africa del Nord e del Mediterraneo orientale.

Raccolta:
Per uso medicinale si raccolgono i frutti, recidendo le ombrelle quando sono maturi. In cucina si
usano sia le bacche essiccate, sia le foglie fresche o secche
P
Avvertenze:
nessuna in particolare

Proprietà:
LE
contiene molti principi attivi: olio essenziale (linaiolo, pinene), mucillagini e tannini. Favorisce i
processi digestivi, elimina i crampi allo stomaco, i dolori colici e il mal di testa che conseguono alla
cattiva digestione

In cucina:
in Europa l’aroma particolare e pungente delle foglie non è molto apprezzato, al contrario di
quanto accade nell’America centrale dove (con il nome di “cilantro”) è utilizzato come in
Italia si usa il prezzemolo. Con la moda della cucina “tex-mex” si sta affermando anche in
Europa. Le bacche, che hanno un aroma fresco e gradevole, sono utilizzate in preparazioni di
OI

derivazione orientale e in liquoristica

Curiosità:
in Germania e in Inghilterra viene usato per aromatizzare la birra, in Algeria per conservare le carni
insieme al sale e al pepe, in Olanda per togliere il cattivo sapore che il tabacco lascia in bocca. È
anche chiamato erba cimicina, per via dell’aroma delle foglie.
ET
COSTO (Balsamita vulgaris)

IA
In cucina:
si utilizzano le foglie, fortemente

ED
aromatiche, per ripieni di tortelloni,
frittate e con il pollame, la selvaggina
e le lumache. Le foglie crude, si
possonousare in piccola quantità
nelle insalate.

Caratteristiche:
P
è una pianta erbacea con larghe foglie di colore verde chiaro.

Avvertenze:
LE
nessuna in particolare

Curiosità:
è anche chiamata erba di S. Pietro o erba della Madonna.
OI
ET
CRESCIONE
(Nasturtium officinale)

IA
In cucina:
Crudo, da solo o mescolato con
altri ortaggi.

Caratteristiche:

ED
è una pianta erbacea con fusti sdraiati o radicanti nei nodi inferiori, vive immersa in acqua, solo le
P
porzioni terminali dei rami emergono. Le foglie sono pennatosette: quelle inferiori sono picciolate e
hanno una-tre foglioline, le superiori cinque-nove foglioline. Le foglioline laterali sono ovali o
ellittiche con l’apice ottuso, quella terminale è tondeggiante o cuoriforme con l’apice acuto. I fiori
sono piccoli, con quattro petali bianchi. Il frutto è lungo 10-15 mm e contiene molti semi.
LE
Habitat:
vive lungo i corsi d’acqua chiara, ferma o leggermente corrente.

Raccolta:
in primavera, recidendo i rametti non ancora fioriti

Avvertenze:
scegliere con cura il luogo di raccolta, perché in acque inquinate la pianta può ospitare parassiti
come il tifo. È opportuno lavare abbondantemente la pianta in acqua corrente, quindi porla per 10-
OI

15 minuti in acqua acidulata con aceto

Proprietà:
contiene vitamine, isosolfocianati, sali minerali e ferro. Anche a scopo terapeutico l’uso migliore è
a crudo. Favorisce l’eliminazione del catarro e stimola l’apparato respiratorio. Favorisce la
circolazione periferica, stimolando per esempio il cuoio capelluto e i bulbi piliferi. Rassoda le
gengive (sfregandole con le foglie fresche), guarisce le dermatosi, aumenta la diuresi, esercita
ET

un'azione depurativa generale


CUMINO DEI

IA
PRATI (Carum carvi)

In cucina:
i semi sono utilizzati per fare

ED
liquori, dolci e confetture.
Tipico dell’Alto Adige e dei
paesi dell’Europa centrale è
l’uso del cumino (kümmel) per
aromatizzare il pane. Le foglie
più tenere possono essere
mescolate alle insalate.

Caratteristiche: P
è una pianta erbacea biennale, con radice carnosa a fittone, una rosetta di foglie basali e il fusto, alto
50-80 cm., ramificato soprattutto nella parte superiore. Le foglie basali sono lungamente picciolate,
il contorno è triangolare-allungato; le foglie superiori sono piccole e acuminate. Le infiorescenze
sono costituite da ombrelle a loro volta suddivise in ombrellette con una decina di piccoli fiori a 5
petali, di colore bianco o rosato. Il frutto è formato d due acheni accostati di forma ovale-oblunga.
LE
Habitat:
cresce nei luoghi erbosi e nei prati delle regioni submontane, fino alla Toscana

Raccolta:
Si raccolgono le ombrelle man mano che diventano mature

Avvertenze:
OI

nessuna in particolare

Proprietà:
I principi attivi sono dovuti ad un olio essenziale costituito principalmente da carvone e limonene.
Stimola l’appetito, facilita i processi digestivi, elimina i gas intestinali ed ha una leggera azione
antisettica sul tubo digerente. Può sedare le coliche e i crampi intestinali. Per uso esterno stimola la
circolazione periferica e disinfetta mucose e epidermide.
ET
DRAGONCELLO (Artemisia dracunculus)

IA
Caratteristiche:
pianta che forma dei cespi alti, ramificati, assai folti. Le foglie sono lineari-lanceolate di colro verde
chiaro, lunghe e sottili. I fiori sono piccolissimi di colore giallo verdognolo riuniti in pannocchie. La
fioritura avviene in estate. La pianta può superare il metro di altezza.

Habitat:
originario della Russia meridionale, il dragoncello o estragone si é fatto apprezzare per il particolare

ED
sapore aromatico piccante. In Italia, per quanto non abbia raggiunto la fama che meriti, é spesso
coltivato negli orti.

Raccolta:
si utilizzano le sommità fiorite e i rametti fogliari che vengono impiegati freschi per aromatizzare
arrosti ed insalate. A scopo terapeutico si può utilizzare fresco o essiccato. Nel secondo si consiglia
di raccogliere la pianta prima della fioritura e di farla essiccare in mazzetti tenuti in locale
ombreggiato e ventilato.

Avvertenze: P
controindicato alle donne gravide.

Proprietà:
il dragoncello si é diffuso in Europa nel Medioevo. All'inizio godette una certa fama come pianta
medicinale, in seguito le sue proprietà terapeutiche vennero dimenticate a vantaggio dell'aspetto
LE
aromatico. In realtà il dragoncello può essere impiegato per i suoi benefici effetti nei casi di
inappetenza, nelle digestioni lente e macchinose e contro il singhiozzo.
L'infuso di dragoncello può essere impiegato con qualche successo anche nei casi di reumatismi.

Curiosità:
il dragoncello é assai apprezzato dai buongustai per l'aroma che apporta nelle insalate, negli arrosti
e nella preparazione di particolari salse. I teneri germogli s'immergono verdi nell'aceto per renderne
il sapore leggermente piccante. L'infuso di dragoncello, può esser impiegato per sciacquare la
bocca. Le foglie e le sommità servono per insaporire le pietanze, in particolare frittate e zuppe.
OI

Portato in fusione nell'aceto con altre erbe aromatiche, come il timo ed il basilico, ne impreziosisce
il sapore. Proprio per queste proprietà é sovente coltivato negli orti.
ET
Erba cipollina (Allium schoenoprasum)

IA
Caratteristiche:
è una pianta erbacea i cui steli cavi hanno un delicato aroma di cipolla.

Habitat:
è principalmente coltivata per uso alimentare. Si può trovare anche nei prati.

ED
Avvertenze:
da non confondere con i germogli di cipollotti

In cucina:
si usa tritata, per insaporire insalate, frittate, piatti di carne bianca e pesce

Curiosità:
In Cina era già conosciuta 5000 anni fa.
P
LE
OI
ET
FINOCCHIO SELVATICO (Foeniculum vulgare)

IA
Caratteristiche:
ha fusto eretto, ramificato. Le foglie bi-tripennate hanno lobi filiformi e sono attaccate al fusto
mediante una guaina. I fiori sono di colore giallo riuniti in vistose ombrelle apicali. La fioritura
avviene in estate. I frutti sono di colore scuro, scanalati. La pianta può superare il metro e mezzo
d'altezza.

Habitat:

ED
il finocchio selvatico ama le colline esposte al sole, i luoghi asciutti, le regioni costiere e sub-
montane dell'Italia centro-meridionale. Più raro nell'Italia settentrionale.

Raccolta:
si utilizzano le foglie fresche. I frutti si raccolgono a fine estate. Raramente si utilizza la radice
essiccata colta alla fine del primo anno.

Avvertenze:
rispettare scrupolosamente le dosi prescritte.

Proprietà:
P
il finocchio, oltre sali minerali e vitamine, contiene un'essenza, l'anetolo, che si concentra in
particolar modo nei semi e favorisce la digestione. Le sue proprietà sono varie: tra queste
ricordiamo che l'infuso stimola la secrezione lattea nelle puerpere e riduce la sensazione di nausea.
LE
In cucina:
è una pianta assai usata nelle regioni mediterranee per aromatizzare carni e pietanze. Si
associa volentieri anche al pesce (è un ingrediente indispensabile per la pasta con le sarde
siciliana), alle marinate, alle zuppe e alle salse. I gambi tagliati fini si usano per aromatizzare
le olive nere, le foglie stanno bene con il coniglio e per dei ragù saporiti. I semi si usano in
pasticceria, per esempio per aromatizzare il pane, e per alcuni salumi. Con il finocchio si
prepara inoltre un eccellente liquore carminativo e diuretico.

Curiosità:
OI

i frutti di finocchio pestati ed uniti ad argilla verde ventilata servono per preparare un dentifricio che
rinfresca l'alito e rinforza le gengive.
ET
GINEPRO (Juniperus communis)

IA
Caratteristiche:
arbusto legnoso o basso alberello dal portamento talvolta strisciante, altre volte eretto. Le foglie
aghiformi, appuntite, disposte tre a tre, sono solcate da una linea chiara nella pagina superiore. I
fiori di colore giallo-verdastro pressoché insignificanti, sono disposti in prossimità dell'ascella
foliare. La fioritura avviene in primavera. I frutti, detti coccole, sono piccole bacche sferiche di
colore verde il primo anno, e nero-bluastre il secondo allorché giungono a maturazione. La pianta
può raggiungere i 5 metri d'altezza.

ED
Habitat:
è una pianta indigena della penisola. Cresce lungo i pendii collinari e montani. Nei terreni magri
prende le forme di un cespuglio, mentre nelle vallate e nei giardini assume l'aspetto di un alberello.

Raccolta:
si utilizzano i rametti fogliosi e soprattutto le coccole raccolte in autunno mediante scuotimento
della pianta. Queste vengono fatte essiccare in luogo ventilato evitando la formazione di muffe.

Avvertenze: P
in dosi elevate i frutti possono provocare irritazione all'apparato urinario. Astenersi in caso di
infiammazioni renali. Vietato alle donne gravide e negli stati infiammatori del tubo digerente.

Proprietà:
nei confronti dello stomaco il ginepro svolge una funzione stimolante e curativa. Si usa contro il
LE
meteorismo e i bruciori di stomaco, per combattere i reumatismi, come diuretico e come regolatore
delle mestruazioni.

In cucina:
le coccole del ginepro si fanno apprezzare soprattutto per le proprietà aromatiche utili ad
insaporire le carni arrosto, le marinate a base di vino per la preparazione di selvaggina (i
cacciatori non ignorano che i tordi sono ghiotti di coccole di ginepro e che la loro carne
assume per questo un sapore particolarmente prelibato) e a confezionare liquori.
OI

Curiosità:
nell'allevamento dei bachi da seta, i rami di ginepro vengono arsi per disinfettare i ricoveri.
ET
GRAMIGNA (Agropyron repens)

IA
Caratteristiche:
erba infestante dotata di lunghi rizomi che emettono con estrema facilità fusti eretti ruvidi. Le foglie
strettissime, sono ricoperte di peli sulla pagina superiore. Dotati di spighe, i fiori, di colore verde,
sono assembrati in spighette piatte. La fioritura avviene in state. La pianta può superare il metro di
altezza.

Habitat:

ED
infestante dei luoghi umidi, predilige i terreni argillosi. Diffusa dal piano fino alla montagna.

Raccolta:
si utilizza il rizoma, raccolto in primavera o a fine estate e fatto essiccare al sole.

Avvertenze:
nessuna in particolare.

Proprietà:
la gramigna è un'erba difficilissima da estirpare a causa del rizoma che dividendosi in tante parti
P
genera nuove piante. Cela dietro un'umile aspetto insospettate qualità mediche che la fanno preziosa
e stimata in campo di fitoterapia. Il decotto di gramigna svolge un'eccellente azione diuretica,
emolliente, depurativa e correttiva del sangue ed essa si raccomanda in tutti i casi di malattie
infiammatorie del fegato, della milza, delle vie urinarie, nella gotta, nell'artrite e nell'eczema.
LE
In cucina:
c’è chi utilizza gli steli teneri di gramigna, lessati in acqua salata, come dietetici spaghetti da
condire con salsa di pomodoro

Curiosità:
la gramigna è da sempre conosciuta per le proprietà di infestante e per questo usata come termine
negativo. In realtà è una pianta medicinale utile non soltanto agli uomini, ma anche agli animali. I
cani ingoiano le foglie per liberarsi lo stomaco, mentre cavalli ed asini ne traggono giovamento dal
consumo.
OI
ET
ISSOPO (hyssopus officinalis)

IA
In cucina:
ha un sapore amarognolo, per questo trova
largo impiego per aromatizzare amari,

ED
liquori e aceto. In cucina viene utilizzato
per insaporire minestre, frittate, carni,
salse, ripieni e sughi

Caratteristiche:
P
pianta dotata di fusti quadrangolari, ascendenti, ramificati.
1 Ha foglie opposte di forma oblunga-lanceolata, con nervatura evidenziata. I fiori di un bel
LE
colore blu-violetto, sono raccolti in spighe alle ascelle foliari. La fioritura avviene in estate. La
pianta può raggiungere il metro d'altezza.

Habitat:
pianta spontanea, diffusa nei climi temperati e miti, predilige le zone soleggiate della collina e della
montagna e i terreni sciolti, asciutti, sassosi. Talvolta la pianta viene coltivata negli orti per le
proprietà aromatiche.

Raccolta:
OI

si utilizzano le foglie e le sommità fiorite raccolte all'inizio della fioritura, essiccate in luogo
ombroso e ventilato e conservate in luogo asciutto.

Avvertenze:
in dosi elevate l'essenza può causare crisi epilettiche in individui predisposti. Controindicato per chi
soffre di malattie nervose.

Proprietà:
ET

la pianta contiene un olio essenziale, tannini e un glucloside flavonico, la diosmatina. A scopo


medicinale la pianta può essere utilizzata sotto forma di infuso per curare la tosse, il catarro
bronchiale, l'asma e il raffreddore.

Curiosità:
l'infuso può essere bevuto come se fosse un té per tonificare il sistema nervoso e per alleviare gli
stati ansiosi. Lo stesso infuso allevia la tosse e la
raucedine, stimolando l'appetito e facilitando la digestione.
LAVANDA (Lavandula angustifolia)

IA
Caratteristiche:
arbusto di piccole dimensioni, legnoso alla base. Ha foglie lineari-lanceolate di colore verde-
grigiastro. I fiori, alquanto profumati, sono di colore violetto raggruppati in spighe. La fioritura
avviene in estate. La pianta può raggiungere il metro d'altezza.

Habitat:
pianta rustica e resistente, allo stato spontaneo la lavanda cresce sulle colline aride e sassose

ED
dell'Italia meridionale. È coltivata in ampie distese a scopo industriale, come pure negli orti e nei
giardini. Di lavanda ne esistono più specie che dimostrano però tutte le medesime proprietà
medicinali.

Raccolta:
si utilizzano le sommità fiorite fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato. Le spighe fiorali hanno
la proprietà di mantenere per lungo tempo il profumo intenso. Esse possono essere conservate in
sacchetti di tela, di carta o in vasetti di vetro.

Avvertenze: P
attenersi scrupolosamente alle dosi prescritte. Incompatibile con ferro e iodio.

Proprietà:
i fiori della lavanda erano utilizzati fin dall'antichità per ricavarne l'essenza tutt'ora assai stimata.
Oltre a questa prerogativa, la lavanda dimostra qualità officinali non indifferenti. E' un eccellente
LE
antisettico delle vie urogenitali e come tale può essere impiegata per combattere leucorree, cistiti,
nonché le infiammazioni intestinali a carattere infettivo, come talune diarree. Contro le affezioni
che colpiscono l'apparato respiratorio, la pianta sviluppa un'azione espettorante e fluidificante, per
cui può essere impiegata per combattere tossi, bronchiti, laringiti e asma.

In cucina:
i fiori di lavanda sono utilizzati come decorazioni commestibili in piatti di carne e soprattutto
in dessert. Possono essere aggiunti alle insalate
OI

Curiosità:
l'infuso di lavanda si usa in cosmesi sia per lavare i capelli grassi sia per profumare il bagno.
L'abitudine di mettere le infiorescenze della lavanda in sacchetti per profumare la biancheria è una
pratica assai antica. Forse meno noto è il fatto che questa usanza era parte di un rituale che si
potrebbe definire magico: particolare doveva essere la posizione del sacchetto e la cucitura che lo
chiudeva. Talvolta i sacchettini venivano portati al collo come portafortuna.
ET
LEVISTICO (Levisticum

IA
officinale)

In cucina:

ED
si usa per aromatizzare minestroni,
insalate, frittate e zuppe. La radice
grattugiata può essere utilizzata al posto
del pepe.

Caratteristiche:
P
è una pianta erbacea con stelo cavo e foglie che assomigliano a quelle del sedano, anche nell’aroma.
LE
Habitat:
è presente nelle regioni settentrionali alpine

Avvertenze:
nessuna in particolare

Curiosità:
OI

in Svizzera e in Alsazia il fusto cavo viene usata come cannuccia per aspirare il latte caldo quando
si ha mal di gola
ET
IA
LUPPOLO (Humulus lupulus)

ED
In cucina:
i germogli giovani vengono consumati bolliti
alla maniera degli asparagi, oppure si utilizzano
per preparare frittate. Lavateli bene prima di
consumarli, soprattutto se raccolti lungo le
strade.

Caratteristiche:
P
pianta rampicante dotata di fusto angoloso, fragile, ricoperto di peli ruvidi. Le foglie sono di colore
verde tenero, opposte, ruvide superiormente, dotati di picciolo, seghettate suddivise in 3-5 lobi,
cordate alla base. I fiori maschili di colore bianco verdognolo sono riuniti in pannocchie ascellari;
LE
quelli femminili sono raggruppati in brevi spighe dette coni. I frutti sono degli acheni grigiastri,
ricchi di granellini gialli, che altro non sono che ghiandole resinifere dall'odore intenso e dal sapore
amaro. La fioritura avviene in estate. La pianta può superare i 5 metri d'altezza.

Habitat:
pianta rustica diffusa nei luoghi freschi di pianura e di collina, nelle radure boscose, lungo le siepi,
ai margini dei sentieri, dalla pianura alla montagna. Alquanto comune nell'Italia settentrionale.

Raccolta:
OI

si asportano i coni senza il peduncolo e si fanno essiccare in leggero strato in luogo ombroso.
Battuti lasciano cadere dei granellini (luppolino), i quali si conservano in vasi scuri al riparo dalla
luce. La conservazione va fatta per breve tempo.

Avvertenze:
gli strobili del luppolo freschi a contatto della pelle possono provocare irritazioni.

Proprietà:
ET

di questa celebre pianta, impiegata nella preparazione della birra, si utilizzano i coni, ossia le
brattee, per il loro contenuti in luppolino. Il luppolo contiene un olio essenziale che ne caratterizza il
sapore amarognolo e il deciso profumo aromatico. Oltre che come aromatizzante della birra, il
luppolo svolge una decisa azione sedativa nei confronti della sfera nervosa e sessuale, per cui viene
impiegato per combattere gli stati di insonnia, nervosismo ed eccitabilità sessuale.
MAGGIORANA (Origanum majorana)

IA
Caratteristiche:
pianta eretta, ramificata. Ha foglie piccole, ovali, dotate di corto picciolo e ricoperte di una leggera
peluria. I fiori sono piccoli di colore bianco rosato. La fioritura avviene in estate. La pianta può
raggiungere il mezzo metro d'altezza.

Habitat:
originaria dell'Asia sud-occidentale, la maggiorana ha avuto notevole diffusione grazie alle sue

ED
proprietà aromatiche tanto da essere talvolta coltivata industrialmente. Diffusa è pure la sua
coltivazione negli orti.

Raccolta:
si utilizzano le sommità fiorite raccolte in estate. L'essiccazione va fatta in fasci lenti posti in luogo
ombroso, asciutto e ventilato

Avvertenze:
nessuna in particolare

Proprietà:
P
la maggiorana oltre ad essere usata come pianta aromatica, dimostra discrete qualità medicinali.
L¹infuso si impiega nei casi di nervosismo e di mestruazioni dolorose, come tonico e stimolante,
come espettorante nei casi di tosse e catarro bronchiale e infine è utile per combattere emicranie e
spasmi intestinali.
LE
In cucina:
pianta dal sapore molto simile a quello dell'origano, viene utilizzata in cucina fresca o
essiccata come pianta aromatizzante per verdure e carni, ma anche molluschi, uova, pane. Per
il sapore dolce ma intenso va usata con parsimonia.
OI
ET
MALVA (Malva silvestris)

IA
In cucina:
la malva può essere usata con successo
anche in cucina come ingrediente
rinfrescante in piatti a base di verdure.
Si utilizzano sia i fiori, sia le foglie.

ED
Caratteristiche:
ha fusto in parte eretto in parte sdraiato. Le foglie,
alquanto picciolate, palminervie presentano 3/7 lobi. I
fiori di colore rosa-lilla, sbocciano in primavera/estate
all'ascella delle foglie. La pianta ha un'altezza
variabile dai 15 ai 60 centimetri.
P Habitat:
pianta spontanea dei prati e dei luoghi incolti della
pinura e della collina. Molto diffusa in Italia.

Raccolta:
LE
si utilizzano soprattutto i fiori raccolti all'inizio della fioritura e le foglie. L'essiccazione va fatta in
luogo ombroso e ventilato

Avvertenze:
nessuna in particolare.

Proprietà:
la facilità con cui la malva si rinviene e l'abitudine della pianta di crescere presso gli abitati la rende
facilmente riconoscibile anche agli inesperti. Oltre alle sue note proprietà emollienti, la malva viene
OI

usata nelle irritazioni della cavità dei denti, dello stomaco, dell'intestino e delle vie urinarie. Inoltre
l'elevato contenuto di mucillagini ne fa una pianta lassativa.

Curiosità:
era una pianta talmente usata in passato che i nostri vecchi la consideravano la regina di tutte le
piante medicinali.
ET
MELISSA (Melissa

IA
officinalis)

In cucina:
in cucina la melissa trova

ED
svariati impieghi, soprattutto
nella preparazione di dolci,
punch e sorbetti, ma si presta
anche ad aromatizzare le
frittate e le insalate.

Caratteristiche:
ha fusto ramificato alla base, che procura un portamento cespuglioso alla pianta. Le foglie sono
P
picciolate, ovali, pelose, con margine dentato, solcate da numerose nervature. I fiori dapprima di
colore giallo-biancastro in seguito assumono tonalità rosate. La fioritura avviene in estate. La pianta
può raggiungere gli 80 centimetri di altezza.

Habitat:
LE
un tempo coltivata negli orti, ora vi compare più raramente. In compenso si è propagata lungo i
sentieri, le strade, le siepi, le macerie ed i ruderi, dalla pianura fino alla collina.

Raccolta:
si utilizzano le foglie e le sommità fiorite. L'essiccazione avviene in luogo ombroso e ventilato.

Avvertenze:
nessuna in particolare
OI

Proprietà:
la melissa al profano si rivela per il leggero e gradevole profumo di limone che emana dalle foglie
fresche se leggermente strofinate. A modeste proprietà aromatiche accompagna consistenti qualità
medicinali che ne fanno una pianta di comune impiego. L'infuso in particolare serve a combattere le
vertigini e il nervosismo, a stimolare l'appetito e a facilitare la digestione.
Per uso esterno il bagno di melissa è antireumatico.
ET

Curiosità:
è l'ingrediente principale del Gran Charteuse, meglio noto col nome di Liquore di Francia. Esso fu
creato dai benedettini ed ottenne un successo così ampio da divenire celebre in tutta Europa. Questo
liquore ha, oltre ad un gradevolissimo sapore anche proprietà altamente digestive. Questo aspetto
veniva sovente preso come scusa dalle dame per farne un uso non sempre morigerato.
MENTA PIPERITA (Mentha piperita)

IA
Caratteristiche:
bisogna premettere che ci sono varie specie di menta, le quali pur dimostrando simili proprietà
hanno caratteri diversi. In particolare la menta piperita ha un apparato radicale alquanto sviluppato e
ricco di stoloni. La parte aerea è un cespo composto da ramificazioni erette e striscianti. Possiede
foglie oblungo-lanceolate, opposte, brevemente picciolate, con margine dentato. I fiori sono rosso
rosati, riuniti in spighe. La pianta può superare i 70 centimetri d'altezza.

ED
Habitat:
la menta piperita è spesso coltivata negli orti, nei giardini, in vaso nei balconi. Talvolta si coltiva a
livello industriale. Spesso si incontra anche allo stato selvatico.

Raccolta:
si utilizzano le foglie e le sommità fiorite. L'essiccazione avviene in luogo ombroso e ventilato.

Avvertenze:
nessuna in particolare.

Proprietà:
P
questa varietà di menta dall'intenso ed inconfondibile profumo è indubbiamente la più conosciuta
delle sue sorelle. Il suo impiego è notevole. La pianta essiccata e cosparsa sui cibi li rende più
digeribili, mentre l’infuso calma i soggetti nervosi, i dolori viscerali e regolarizza le mestruazioni.
LE
In cucina:
indispensabile quella romana nella preparazione dei carciofi alla giudia, la menta
accompagna le carni di agnello, ma anche verdure, minestre e salse. Si sposa particolarmente
bene con il cioccolato fondente. Con la menta piperita si prepara anche un ottimo tè che ha
proprietà rinfrescanti e digestive e si fa apprezzare soprattutto d'estate.

Curiosità:
numerosi sono gli impieghi extra-medicinali, ad esempio oltre a servire per confezionare un
eccellente liquore, serve anche a preparare un dentifricio che sbianca i denti e profuma l'alito.
OI

L'infuso si usa per decongestionare le pelli arrossate. È simbolo di saggezza.


ET
ORIGANO (Origanum vulgare)

IA
Caratteristiche:
pianta aromatica a fusto eretto, ramificato nella parte superiore, con portamento cespuglioso. Ha
foglie picciolate di forma ovale. I fiori, di un bel colore rosato, sono raccolti in pannocchie
terminali. La fioritura avviene in estate. La pianta può superare i 70 centimetri di altezza.

Habitat:
pianta comune delle regioni mediterranee, predilige le colline soleggiate, le montagne aspre e riarse

ED
dal sole. E' coltivata anche negli orti per le proprietà aromatiche che la rendono preziosa in cucina.

Raccolta:
a scopo medicinale si utilizzano le foglie e soprattutto le sommità fiorite che vanno raccolte d'estate
allorché la pianta è in piena fioritura. Si fanno essiccare in luogo ombroso e ventilato legandole in
mazzi lenti.

Avvertenze:
nessuna in particolare.

Proprietà:
P
celebre pianta aromatica, emana un intenso profumo simile a quello della maggiorana, con la quale
spesso viene confusa. Dall'origano in farmaceutica si estrae un essenza che ha proprietà similari a
quelle estratte dal timo. A scopo terapeutico si mostra utile nei casi di digestione lenta e difficile,
combatte l'aerofagia, i disturbi di stomaco e l'emicrania. Per uso esterno un tempo si sfruttavano le
LE
proprietà cicatrizzanti della pianta per pulire le ferite.

In cucina:
indispensabile sulle pizze e sui pomodori, sia in insalata sia in salsa, a cui dà un sapore
tipicamente mediterraneo.

Curiosità:
in profumeria si utilizza il distillato.
OI
ET
ORTICA (Urtica dioica)

IA
Caratteristiche:
pianta con rizoma superficiale, l'ortica ha fusto con sezione quadrangolare, eretto. Le foglie sono
opposte, ovali, cordate alla base, picciolate, con margine alquanto seghettato. Foglie e piccioli sono
ricoperti da peli urticanti. I fiori sono piccoli e verdognoli. La fioritura avviene dall'estate
all'autunno. La pianta può superare il metro d'altezza.

Habitat:

ED
pianta spontanea, si rinviene con estrema frequenza lungo i cigli delle strade, tra le macerie, nelle
radure boscose, nei pressi di case abbandonate. Forma nutrite colonie che tendono a progredire
velocemente.

Raccolta:
si utilizzano le piante giovani e le foglie giovani raccolte in primavera-estate e fatte essiccare
all'ombra. Si impiegano pure rizoma e radici estirpati in autunno, mondati dalla terra e fatti
essiccare in luogo ombroso.

Avvertenze: P
non consumare i semi.

Proprietà:
difficilmente si potrebbe pensare che una pianta così fastidiosa possa nascondere tante proprietà
medicinali. In effetti l'ortica, oltre ad essere ricca di clorofilla, contiene vitamina C, sali minerali,
LE
ferro, silicio, calcio, potassio e manganese. Dal fusto della pianta si estrae una fibra tessile simile a
quella del lino, utilizzata in altri tempi per preparare reti e cordami. Fresca può essere utilizzata
come depurativo del sangue. Inoltre il suo contenuto di ferro e sali minerali la rende utile per quanti
soffrono di stati anemici.

In cucina:
l'ortica per la delicatezza del sapore trova impiego in cucina per preparare svariati piatti. Gli
acidi formici e le sostanze urticanti contenute nei peli vengono neutralizzate con la cottura. A
risotti, minestre, zuppe e frittate verdi conferisce un piacevole aroma selvatico. Nella
OI

preparazione della sfoglia per paste verdi è spesso usata al posto di bietole o spinaci, come per
esempio, per le Lasagne alla ferrarese

Curiosità:
alcuni contadini preparano dei pastoni con ortiche tritate finemente da somministrare alle galline
perché producano un maggior numero di uova. In agricoltura biologica la pianta serve per preparare
un macerato da spruzzare sulle piante per combattere i parassiti animali.
ET
PAPAVERO (Papaver rhoeas)

IA
Caratteristiche:
ha fusto eretto, peloso, ramoso, debole. Le foglie sono mono o bipennate, quelle inferiori
peduncolate e suddivise. I fiori, solitari, grandi e molto appariscenti, hanno un bellissimo colore
rosso acceso. La fioritura avviene in primavera- estate. Il frutto è una capsula. La pianta può
raggiungere i 70 centimetri di altezza.

Habitat:

ED
comune infestante dei compi, del frumento e dell'orzo, il papavero si trova con estrema facilità
anche ai bordi delle strade, tra le macerie, nei campi incolti, lungo i fossati. La pianta si identifica
con estrema facilità a causa dei suoi fiori smaglianti.

Raccolta:
si raccolgono i petali dei fiori in maggio-luglio, avendo cura di prelevarli alla sera, privi di umidità.
Si dispongono su piccoli graticci in luogo ombroso e ben ventilato evitando che ammuffiscano.

Avvertenze:
in dosi elevate può causare intossicazioni pericolose, anche avvelenamenti soprattutto nei bambini.
P
Rispettate scrupolosamente le dosi.

Proprietà:
il papavero, o rosolaccio, possiede proprietà calmanti e lenitive nei casi di tossi stizzose, catarri e
raffreddori. L'infuso si usa contro l'insonnia e nei soggetti nervosi.
LE
In cucina:
si usano prevalentemente i semi per aromatizzare il pane o salse a base di burro per condire
paste ripiene. Le foglie lessate possono essere utilizzate nella preparazione di sfoglie verdi.

Curiosità:
in cosmesi l'infuso può essere utilizzato per decongestionare le pelli arrossate e, in compresse, serve
a combattere le rughe. Nella medicina popolare veniva utilizzato per lenire la tosse, ma spesso ha
causato avvelenamenti soprattutto nei bambini. Le proprietà tossiche del papavero vanno imputate
OI

agli alcaloidi contenuti nella pianta, in particolare alla rhoedina.


ET
PARIETARIA (Parietaria

IA
officinalis)

In cucina:
le foglioline tenere di parietaria possono

ED
essere consumate cotte come verdura e
apportano benefici a chi soffre di dolori
di stomaco e inoltre, sempre cotta, può
essere aggiunta a minestroni rinfrescanti.

Caratteristiche:
P
pianticella dal fusto sdraiato o eretto, ha foglie picciolate, di forma ovato-lanceolate, soffici al tatto.
LE
I fiori sono di colore verdognolo, piccoli ed insignificanti, riuniti in gruppi in infiorescenze
ascellari. La fioritura avviene in estate. Il frutto è un achenio. La pianta può superare il
mezzo metro di altezza.

Habitat:
vegeta in grossi cespi sui muri vecchi e le macerie, ma cresce rigogliosa anche tra le siepi nei luoghi
freschi. Si riconosce facilmente perché le sue foglie pelosette, se strappate, si attaccano con facilità
alle vesti aderendovi perfettamente.
OI

Raccolta:
si utilizza la parte aerea della pianta raccolta in estate. L'essiccazione deve avvenire in un locale
asciutto e ben ventilato.

Avvertenze:
la parietaria è un vegetale umile, facile da rinvenire e utile per le proprietà salutari che rivela.
ET

Proprietà:
in particolare si usa nelle affezioni dell'apparato urinario.

Curiosità:
I contadini la usano come integratore nell’alimentazione del pollame.
PEPERONCINO (Capsicum annuum)

IA
Caratteristiche:
ha fusto eretto, foglie lanceolate-ovali fornite di picciolo. I fiori sono di colore bianchiccio. La
fioritura avviene in tarda primavera-estate. I frutti, di diversa forma e colore, sono una specie di
bacca carnosa, cava all'interno.

Habitat:
il peperoncino è una solanacea originaria del centro America ed importata in Europa alla fine del

ED
1500. Esistono più di 50 specie di peperoncino, con frutti di forma diversa e gusto variabile dal
dolce al piccante.

Raccolta:
il peperoncino viene impiegato per le bacche carnose. Esse vengono utilizzate, in dosi minime,
fresche o più frequentemente essiccate e ridotte in polvere.

Avvertenze:
rispettare le dosi. Un uso elevato può causare infiammazioni gastro-intestinali e renali.
Controindicato ai sofferenti di reni, ulcera, gastrite e acidità di stomaco.
P
Proprietà:
il peperoncino rosso è ricco di vitamina C alla quale si aggiungono quelle del gruppo P, B, E, U, e
K2. La sostanza a cui si deve il caratteristico sapore piccante è la capsicina. I semi contengono
lecitina, che combinandosi con il colesterolo del sangue mantiene elastiche le arteria abbassando
LE
conseguentemente la pressione arteriosa. È un buon regolatore intestinale in quanto favorisce le
digestioni difficili e impedisce la putrefazione delle feci. La regolare assunzione combatte le vene
varicose, l'eccesso di colesterolo, l'arteriosclerosi, tonifica i capillari sanguigni e pare svolga pure
un'azione benefica a livello epatico. Alcune teorie, lo dicono in grado di inibire lo sviluppo delle
manifestazioni cancerose a livello dell'apparato digerente grazie alle sue proprietà antiossidanti.

In cucina:
trova larghissimo impiego nelle preparazioni più disparate
OI
ET
PIANTAGGINE (Plantago

IA
major)

In cucina:
la piantaggine si impiega per preparare

ED
minestre col potere leggermente
astringente e insalate.

Caratteristiche:
P
erba dotata di corto rizoma dal quale si dipartono più steli fiorali. Le foglie formano una rosetta
LE
basale. Esse sono piuttosto grandi di forma ellittica, dotate di lungo picciolo e solcate da robuste
nervature. I fiori sono riuniti in spighe apicali fittissime, lunghe fino a 20 centimetri, di
colore verdognolo. La fioritura avviene dalla primavera all'autunno. La pianta può raggiungere i 30
centimetri di altezza.

Raccolta:
generalmente si utilizzano le goglie raccolte in primavera fresche o fatte essiccare in luogo idoneo.
Più raramente si usano i semi maturi e la radice. Essiccare velocemente al sole.
OI

Avvertenze:
nessuna in particolare.

Proprietà:
abbiamo sin qui descritto la piantaggine maggiore, ma altrettanto comuni e dotate delle medesime
proprietà sono la piantaggine lanceolata e la piantaggine media. Questa pianta possiede diverse
proprietà. Ad esempio l'infuso di foglie si usa nei casi di diaree, come espettorante nei catarri
ET

bronchiali. Per uso esterno le foglie fresche pestate in un mortaio hanno proprietà vulnerarie per
curare piaghe, piccole ferite e punture d'insetti.

Curiosità:
in cosmesi l'infuso serve per fare impacchi o sciacqui nei casi di congiuntivite o occhi infiammati.
Nella medicina popolare era un toccasana per diverse malattie. Ad esempio le radici pestate
venivano introdotte nell'orecchio per combattere il mal di denti, le sue foglie si applicavano su ferite
e piaghe, la pianta si impiegava con successo contro ulcere e malattie dei bronchi. Le lunghe spighe,
dopo la fruttificazione sono utilizzate per alimentare i canarini.
PORTULACA

IA
(Portulaca oleracea)

In cucina:

ED
si usano solo le foglioline crude,
soprattutto nelle insalate di
pomodoro

Caratteristiche:
è una pianta dagli steli e dalle foglie carnose, di forma ellittica.

Habitat:
P
cresce praticamente ovunque in estate, anche nelle fessure delle pavimentazioni lastricate

Avvertenze:
LE
nessuna in particolare

Proprietà:
è ricca di vitamine B e C, ha proprietà rinfrescanti, depurative e diuretiche. Va consumata fresca e
cruda, altrimenti perde le sue virtù
OI
ET
PREZZEMOLO (Petruselium hortense)

IA
Caratteristiche:
pianta dal fusto eretto e ramificato fin dalla base. Le foglie inferiori, dotate di picciolo, hanno un
colore verde e sono bi-tripennate con lobi ovato-arrotondati, divisi e dentati. I fiori presentano un
colore giallo-verdastro, sono piuttosto piccoli e raccolti in ombrelle composte. La fioritura avviene
a fine primavera estate. La pianta può raggiungere il metro di altezza.

Habitat:

ED
originario dell'area mediterranea orientale o dell'Asia sud-occidentale, il prezzemolo è coltivato in
tutti gli orti d'Italia per il sapore aromatico che lo rende apprezzato in cucina per preparare salse e
insaporire verdure. Talvolta si trova allo stato selvatico.

Raccolta:
si utilizza la parte aerea della pianta fresca, la radice raccolta in autunno ed essiccata.

Avvertenze:
rispettare scrupolosamente le dosi, non usare i frutti. Il prezzemolo è controindicato ai nefritici e
alle donne gravide nelle quali in forti dosi può provocare l'aborto. Tutti i medicamenti a base di
P
prezzemolo, compreso l'olio essenziale, possono causare intossicazioni e avvelenamenti anche
mortali per cui vanno usati solo dietro prescrizione medica.

Proprietà:
questa celebre erba aromatica così tanto utilizzata in cucina, ha nelle foglie un alto contenuto di
LE
vitamina A e C e sali minerali. Anticamente il prezzemolo si utilizzava insieme alla malva per
espellere i calcoli dalla vescica, oggi viene apprezzato soprattutto per le proprietà diuretiche e
depurative. Per uso esterno le foglie di questa pianta tritate in un mortaio ed usate a mo' di
cataplasma inibiscono la secrezione lattea e alleviano il prurito delle punture di zanzara.

Curiosità:
in cucina il prezzemolo è molto usato e in campo estetico il succo estratto dalle foglie viene
utilizzato per sbiancare le efelidi. Questa pianta, come molte aromatiche, ha da sempre suscitato
l'interesse dell'uomo offrendo il fianco a leggende e superstizioni. Oltre ad essere stato un
OI

componente di filtri amorosi, esso godeva fama di facilitare le nascite, credenza legata, forse, alle
proprietà che la pianta possiede di provocare contrazioni uterine.
ET
RAFANO (Armoracia rusticana)

IA
Caratteristiche:
pianta dotata di una lunga e grossa radice fittonante di forma cilindrica. Ha foglie basali lanceolate,
cespugliose, grandi, lungamente picciolate. Lo stelo reca fiori di colore bianco. La fioritura avviene
in primavera estate. La pianta può superare il metro d'altezza.

Habitat:
originario dell'Europa Orientale e dell'Asia Minore, il rafano si è diffuso in Italia dove cresce con

ED
frequenza negli orti e nei terreni freschi e ombrosi formando vigorosi cespugli.

Raccolta:
si utilizzano le grosse radici rizomatose raccolte da piante con almeno 2 anni di età. La radice viene
asportata in autunno e quindi si può conservare stratificata sotto sabbia per mantenerla fresca o, più
spesso, si grattugia e si conserva in vasetti sotto aceto. Prima di essere consumata la radice va pulita
meticolosamente.

Avvertenze:
se ne sconsiglia l'impiego ai sofferenti di reni, ulcera e acidità di stomaco, ai soggetti nervosi e alle
P
donne incinte.

Proprietà:
conosciuto anche come Barbaforte, Cren, Rusticano, il rafano possiede discrete qualità salutari. La
radice cotta e consumata come verdura apporta nell'organismo una discreta quantità di proteine.
LE
Inoltre ha buone qualità antiscorbutiche. Come depurativo, anticatarrale e per combattere le
bronchiti si può utilizzare l'infuso. Il rafano ha anche proprietà diuretiche che lo rendono prezioso
nei casi di gotta.

In cucina:
le radici del rafano sono molto apprezzate in cucina per il loro caratteristico sapore piccante.
Viene grattugiata e può essere conservata in aceto. Si presta molto bene ad insaporire carni di
maiale anche affumicate. Gli americani mescolano l’impasto con il Ketchup e l’accompagnano
ai crostacei bolliti.
OI

Curiosità:
la radice può essere usata efficacemente come revulsivo. Si fa macerare la radice ridotta in pappa
con della grappa che dopo un certo tempo strofinata energicamente sulla parte malata ha la
proprietà di sciogliere il dolore. Si consiglia soprattutto negli strappi muscolari e nei dolori artritici.
ET
ROSMARINO (rosmarinus officinalis)

IA
Caratteristiche:
arbusto assai ramificato, cespuglioso. Presenta numerosissime foglie sempreverdi, piccole, strette,
di forma lineare e di colore verde scuro nella pagina superiore e argentate nella pagina inferiore. I
fiori, riuniti in grappoli ascellari, hanno un bel colore azzurro-violetto. La fioritura si protrae, in
pratica, per tutto l'anno. La pianta può superare i 150 centimetri di altezza.

Habitat:

ED
tipico delle regioni mediterranee, il rosmarino è coltivato per l'aroma delle foglie sia in vaso che
negli orti. Predilige le posizioni assolate e costiere.

Raccolta:
le foglie e i rametti si raccolgono durante tutto l'anno e si utilizzano fresche.

Avvertenze:
controindicato alle donne in gravidanza. Rispettare scrupolosamente le dosi indicate e non
impiegarlo per periodi troppo lunghi. L'olio essenziale di rosmarino deve essere usato solo dietro
prescrizione medica, perché in forti dosi può causare sintomi d'avvelenamento e crisi epilettiche.
P
Proprietà:
pianta usatissima in cucina, il suo aroma è dato da un olio essenziale a base di pinene, canforene e
limonene. Le proprietà medicinali contenute nel rosmarino sono notevoli. L'infuso viene utilizzato
per stimolare le funzioni stomachiche, per quanti soffrono di vertigini, asma, inappetenza ed
LE
è anche un ottimo antispasmodico.

In cucina:
tutti conoscono il rosmarino come ingrediente indispensabile per cucinare carni arrosto e
patate, sia al forno sia fritte, tuttavia l’aroma di rosmarino si accompagna molto bene anche
con il cioccolato. I fiori possono essere usati come decorazioni commestibili e per insaporire le
insalate.

Curiosità:
OI

le foglie di rosmarino oltre ad aromatizzare i cibi, li rendono più digeribili ed appetitosi. In campo
cosmetico, il bagno preparato con il decotto, ha proprietà stimolanti che possono trasformarsi in
afrodisiache se viene aggiunta una manciata di salvia e una di menta. L'olio essenziale di rosmarino
viene anche utilizzato nella preparazione di alcuni insetticidi. In tempi passati questa pianta ha dato
adito a numerose superstizioni: il suo aspetto sempreverde, l'aveva eletto pianta della fedeltà
coniugale che in un sublime anelito era capace di superare anche la morte.
ET
RUCOLA (Eruca sativa)

IA
Caratteristiche:
pianta cespitosa, ha fusto eretto, foglie basali pennatosette, lobate, diversamente incise. I fiori sono
portati da steli fiorali alti e ramificati che recano fiori bianco-giallastri con venature viola. La
fioritura avviene in primavera-estate. La pianta può raggiungere il mezzo metro di altezza.

Habitat:
sovente coltivata negli orti per il piacevole aroma delle foglie, la rucola è una pianta erbacea rustica

ED
che si adatta ai terreni più diversi. Cresce lungo i bordi delle strade, negli incolti, nei campi,
preferibilmente in posizioni soleggiate.

Raccolta:
si raccolgono da maggio fino ai primi geli le foglie più tenere. Ben presto la pianta le sostituirà con
delle nuove che si potranno utilizzare in ciclo. La rucola va generalmente consumata fresca.

Avvertenze:
nessuna in particolare.

In cucina:
P
negli ultimi anni della rucola si è spesso abusato in cucina. Ciò nonostante è un ingrediente
consigliabile nelle insalate, per il caratteristico aroma piccante e per le proprietà aperitive,
diuretiche e digestive.
LE
Proprietà:
si consiglia a chi si trova in uno stato psico-fisico di debolezza perché stimola la ripresa
dell'organismo. La rucola vanta anche proprietà antiscorbutiche ed emollienti.

Curiosità:
oltre l'uso alimentare e le varie proprietà medicinali che la pianta presenta, sembra pure che le foglie
consumate fresche offrano un valido aiuto a quanti soffrono di impotenza sessuale.
OI
ET
RUTA ( Ruta graveolens)

IA
Caratteristiche:
la ruta è un arbusto sempreverde, d'aspetto grazioso, alto poco più di mezzo metro, che può servire
a formare basse siepi utili per recintare le aiuole. Il fusto diviene legnoso a partire dal secondo anno,
prima è di colore verde azzurro. Le foglie della ruta sono piccole ovaleggianti e profondamente
lobate; il loro colore è verde biancastro o verde-azzurro, ma può anche sfumare nel blu metallico o
presentare macchie color crema; sono sempre cosparse da ghiandole oleose. I fiori sbocciano dopo
la metà dell'estate i fiori di colore giallo tendente al verde.

ED
Habitat:
l'ambiente naturale della ruta è un terreno arido, ben drenato, pietroso, povero.

Raccolta:
la semina deve essere effettuata in primavera, come pure la divisione dei cespi, le talee vanno
invece staccate nella tarda estate. Se si sceglie di seminare è opportuno sapere che la germinazione
è lenta. Si raccolgono le foglie giovani poco prima della fioritura della pianta e i semi a
maturazione; le foglie si conservano essiccate.

Avvertenze:
P
la ruta è un'erba velenosa e consumata ad alte dosi può nuocere gravemente alla salute. Per uso
interno va dunque assunta a dosi molto basse -da due a cinque grammi per litro d'acqua- e sempre
sotto stretto controllo medico.
LE
In cucina:
si usa far marinare la selvaggina in un infuso di semi di ruta e menta.

Proprietà:
gli sciacqui con un infuso di quest'erba ridanno benessere agli occhi affaticati.

Curiosità:
nei tempi passati si attribuiva alla ruta il potere di evitare il contagio della peste; oggi spargendo le
foglie essiccate sui pavimenti, in prossimità delle fessure, si tengono lontani gli insetti grazie a una
OI

sostanza insetticida in esse è contenuta. Pare che il disegno del seme di fiori che compare sulle carte
da gioco sia stato ispirato proprio dalla graziosa foglia della ruta.
ET
SALVIA (Salvia officinalis)

IA
Caratteristiche:
suffrutice con fusto eretto, quadrangolare, ramificato. Le foglie, di forma oblunga e crenata, sono
picciolate, persistenti, ricoperte da una leggera peluria. I fiori di colore blu violetto sono raccolti in
spighe terminali. La fioritura avviene dalla primavera all'estate. La pianta può raggiungere i 60-70
centimetri di altezza.

Habitat:

ED
comunque nelle regioni mediterranee dove viene coltivata negli orti, raramente si rinviene allo stato
selvatico.

Raccolta:
si utilizzano le foglie raccolte prima della fioritura fresche o essiccate. Si possono utilizzare anche
le sommità fiorite. Conservare in vasetti di vetro al riparo della luce.

Avvertenze:
controindicata per i soggetti nervosi e pericolosa per le donne che allattano, non deve essere posta a
contatto con recipienti di ferro. Rispettate scrupolosamente le dosi. L'olio essenziale è velenoso,
P
tossico per il sistema nervoso può causare crisi epilettiche anche in dosi minime. Non utilizzare la
tisana per lunghi periodi in dosi elevate.

Proprietà:
preziosa pianta aromatica, la salvia era stimata fin dall'antichità, tanto che il suo stesso nome
LE
indicava salute. Possiede numerose proprietà salutari: come tonico, stimolante, digestivo,
emmenagogo, si utilizza l'infuso che inoltre utilizzato sotto forma di compresse sulla parte malata
combatte dermatosi, eczemi, ulcere e piaghe. Il decotto, invece si usa nei casi di catarri di stomaco e
per fare i gargarismi in caso di infiammazioni del cavo orale, nelle tonsilliti e per rinfrescare l'alito
pesante. Il semicupio di salvia si consiglia a quanti soffrono di dolori addominali e ai soggetti
nervosi.

Curiosità:
oltre ad essere largamente utilizzata in cucina, con la salvia si può preparare un ottimo dentifricio o
OI

più semplicemente si possono strofinare i denti con una foglia fresca. Un tempo si riteneva che la
salvia possedesse poteri particolari. Come tale si usava nei riti magici e nella composizione di
pozioni afrodisiache.
ET
SAMBUCO (Sambucus nigra)

IA
Caratteristiche:
alberello o arbusto con corteccia grigio scuro, porta ramo che all'interno contengono un midollo
bianco. Le foglie, di colore verde brillante, sono picciolate, opposte, imparipennate con 5-7
foglioline ovato-lanceolate appuntite a margine seghettato. I fiori sono di colore bianco, raccolti in
vistose false ombrelle piatte. La fioritura avviene a fine primavera estate. Il frutto è una piccola
bacca succosa, che a maturazione assume un bel colore nero lucente. La pianta può raggiungere i 6-
7 metri di altezza.

ED
Habitat:
originario dell'Europa meridionale, in Italia il sambuco è diffuso dal piano alla prima montagna. Si
rinviene lungo i viottoli, i torrenti, negli incolti, nelle boscaglie, nelle siepi, vicino alle case
coloniche.

Raccolta:
a scopo medicinale si utilizzano i fiori, i frutti maturi e la seconda corteccia. Essiccare all'ombra in
luogo asciutto e ventilato. Meno impiegate le foglie essiccate.

Avvertenze:
P
i frutti consumati in grande quantità (in particolare se crudi o acerbi), la corteccia e le foglie
causano nausea e vomito. Controindicato per i soggetti delicati di stomaco. Non confondere le
bacche del sambuco con quelle dell'ebbio che sono velenose e, in forti dosi, mortali.
LE
Proprietà:
il sambuco si riconosce con una certa facilità per le sue vistose ombrelle bianche e per il particolare
odore che emana. I fiori di questa pianta hanno potere diuretico e vengono anche utilizzati per
combattere febbri, bronchiti e stati influenzali. Il decotto che si ottiene con la corteccia risulta
utile nei casi di gotta in quanto favorisce l'eliminazione dell'acido urico. I fiori e le foglie fresche
pestati in un mortaio formano una poltiglia che si usa sulla parte dolorante per emorroidi ed ascessi.

In cucina:
i fiori, passati in una pastella di acqua e farina, vengono serviti come frittelle, sia dolci sia
OI

salate. Occorre però fare attenzione a tagliare la maggior parte degli steli verdi che
costituiscono l’ombrello. I frutti ben maturi, opportunamente passati al setaccio per eliminare
i fastidiosi semini, sono l’ingrediente di insolite marmellate e rinfrescanti sciroppi da diluire
con acqua. In Svezia si ricava uno sciroppo anche dai fiori, dal sapore molto piacevole e
delicato.

Curiosità:
viene utilizzata in cosmesi sotto forma di decotto per schiarire la pelle scura del viso. È una pianta
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molto appetita dagli animali. In certi luoghi il sambuco veniva piantato vicino alle abitazioni perché
si pensava avesse la capacità di tenere lontane le streghe.
IA
SANTOREGGIA
(Santureia hortensis)

In cucina:

ED
la santoreggia trova largo impiego
in cucina, per insaporire carni
arrosto e alla griglia e, finemente
tritata, su formaggi freschi e uova.

Caratteristiche:
pianta cespitosa con fusto eretto, ramificato. Ha foglie strette, lineari, acute di colore verde chiaro
con lieve peluria. I fiori sono bianchi, rosati o lilla, piccoli, formanti spighe. La fioritura avviene in
P
estate. La pianta può raggiungere i 50 centimetri di altezza.

Habitat:
pianta coltivata negli orti, si rinviene nelle regioni dell'Italia centro-settentrionale fino all'alta
collina.
LE
Raccolta:
apprezzata pianta aromatica, della santoreggia si utilizzano le parti aeree della pianta essiccate in
mazzi lenti.

Avvertenze:
nessuna in particolare.

Proprietà:
OI

la santoreggia è tuttora una apprezzata pianta aromatica, tanto da essere conosciuta anche col nome
di erba spezia o erba acciuga. A scopi pratici la pianta viene utilizzata per combattere le verminosi,
la stanchezza, le digestioni difficili, per alleviare le infiammazioni intestinali e il meteorismo.

Curiosità:
in cosmesi l'infuso veniva applicato a mo' di compresse per combattere le rughe. La santoreggia ha
goduto fin dall'antichità di fama afrodisiaca tanto che il nome santureja significa appunto erba del
ET

satiro. La medicina moderna ha in parte confermato questa tradizione, riconoscendo alla santoreggia
la proprietà di stimolare le funzioni celebrali e fisiche in chi la cosnsuma. Il popolo la usava anche
per disinfettare le piccole ferite.
SERPILLO (Thymus serpillum)

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Caratteristiche:
arbusto sempreverde con fusto prostrato e rametti che tendono ad ergersi nella parte finale. Le
foglie sono piccole, oblunghe, con margine intero. I fiori, rosa lillà, profumati, stanno riuniti in
dense spighe apicali. La fioritura avviene in estate. La pianta, nonostante il portamento prostrato,
raggiunge i 40 centimetri d'altezza.

Habitat:

ED
frequente nell'area mediterranea, in Italia predilige i terreni incolti e soleggiati, ma cresce anche al
margine delle boscaglie, lungo i pendii, nei prati come tra le rocce ed i terreni poveri. Diffusa dalla
pianura alla montagna.

Raccolta:
si utilizzano le sommità fiorite raccolte all'inizio della fioritura e fatte essiccare in mazzi lenti in
luogo ventilato e ombreggiato.

Avvertenze:
nessuna in particolare. P
Proprietà:
il timo serpillo assomiglia alquanto nell'aspetto e nelle proprietà al timo volgare. Da questo si
differenzia per le foglie distese e per la mancanza, nella pagina inferiore delle stesse, di
quell'aspetto cotonoso tipico del timo. Pianta aromatica, assai usata in cucina, è ricca di proprietà in
LE
particolare antisettiche ed antispasmodiche. È utile nei casi di tosse, catarri bronchiali, asma. È uno
stimolante dell'apparato digestivo per cui è consigliato nei casi di astenia, stati di debolezza e
affaticamento.

Curiosità:
dal serpillo si estrae un'essenza simile a quella estratta dal timo, che ha un'azione vermicida e
balsamica. In cucina viene ampiamente impiegato come pianta aromatica per insaporire carni e
pesci.
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ET
IA
SILENE o STRIGOLI
(Silene inflata)

ED
In cucina:
dona ai cibi un sapore selvatico,
vagamente simile all’asparago. È un
ottimo ingrediente per minestre, ma può
essere servita lessata come contorno o
come ingrediente per sfoglie verdi. Le
foglioline possono anche essere
consumate crude in insalata

Caratteristiche:
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è una pianta erbacea con foglie lanceolate.
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Habitat:
cresce spontanea nei campi incolti e sui bordi delle strade

Avvertenze:
nessuna in particolare, se non quella di lavare abbondantemente in caso venga raccolto in prossimità
delle strade
OI

Proprietà:
ha proprietà depurative ed è ricco di vitamina C e mucillagini.
ET
TARASSACO (Taraxacum officinale)

IA
Caratteristiche:
pianta con radice fittonante e stelo fiorale che parte dalla base. Ha foglie lanceolate più o meno
incise, disposte in una rosetta basale. Lo stelo fiorale, se reciso, lascia uscire un lattice bianco. I fiori
sono di un bel colore giallo, riuniti in grandi capolini singoli.. La fioritura avviene da marzo a
novembre. Il frutto è un achenio. La pianta può raggiungere i 40 centimetri di altezza.

Habitat:

ED
pianta comunissima, sovente a carattere infestante, si rinviene con estrema facilità nei prati, negli
incolti, lungo i bordi delle strade, anche tra le fessure dei marciapiedi. Diffusa dalla pianura alla
montagna.

Raccolta:
si utilizza la radice lavata, tagliata a fettine e fatta essiccare rapidamente e le foglie raccolte in
primavera.

Avvertenze:
si sono riscontrati avvelenamenti in bambini che hanno succhiato la linfa lattea dai fusti fiorali.
P
Proprietà:
comunissima erba dai vistosi fiori gialli che si trasformano in sfere cenerognole pronte a disperdere
il loro rutti al primo soffio di vento. Il tarassaco è conosciuto anche con il nome di dente di leone,
piscialetto, soffione tanto per citarne alcuni. Nota fin dai tempi antichi, da sempre è apprezzata per
LE
le proprietà diuretiche, depurative e lassative, che la rendono utile per combattere molte affezioni. Il
tarassaco è consigliato anche ai diabetici in quanto abbassa la glicemia.

In cucina:
probabilmente è stata una delle erbe più usata dai nostri nonni, anche per le sue qualità
alimentari che ne fanno tuttora una verdura apprezzatissima dal sapore piacevolmente
amarognolo. Le foglioline giovani, finemente tritate, sono un’ottima insalata
OI
ET
TIMO (Thymus vulgaris)

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Caratteristiche:
piccolo arbusto con fusto molto ramoso. Ha foglie lineari-lanceolate di piccole dimensioni
cotonose, biancastre nella pagina inferiore. I fiori di colore bianco rosato o lillà sono raggruppati in
spighe all'ascella foliare. La fioritura avviene dalla primavera al primo autunno. La pianta può
raggiungere i 30 centimetri di altezza.

Habitat:

ED
pianta aromatica, il timo ama i terreni solatii, le colline sasose e aride, si rinviene con frequenza
nelle zone mediterranee lungo i litorali e le coste. E' diffuso dalla pianura alla montagna.

Raccolta:
si utilizzano le foglie e i rametti fioriti raccolti da maggio a luglio tagliando i fusti fin dove non
sono lignificati. L'essiccazione avviene in luogo asciutto e ventilato.

Avvertenze:
rispettare scrupolosamente le dosi.

Proprietà:
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pianta aromatica che per distillazione fornisce un olio aromatico che ha proprietà balsamiche ed
antisettiche. L'infuso si utilizza nei casi di tosse convulsa e per aiutare le digestioni pigre, per quanti
soffrono di astenia e affezioni alle vie respiratorie. Il piacevole aroma lo rende utile nella
preparazione di un vino che aumenta le mestruazioni nelle donne che le hanno scarse.
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Curiosità:
pianta molto usata in cucina per aromatizzare pietanze e liquori, in campo estetico l'olio di timo
viene utilizzato sulle pelli molto grasse con tendenza ai foruncoli, dove penetrando in profondità
svolge una forte azione antisettica.
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ZAFFERANO (Crocus sativus)

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Caratteristiche:
stami di un fiore originario dell'Asia Minore, che in Italia cresce in Abruzzo. Si trova sia in polvere
che in fili.

Raccolta:
per ottenere un chilo di polvere, formata dagli stigmi rossi e profumati di varie specie, occorrono
ventimila piantine.

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Avvertenze:
deve essere usato in quantità molto ridotta, perché altrimenti conferisce ai cibi un sapore di tipo
medicinale.

Proprietà:
è usato in diversi piatti sia per aromatizzare che per colorare il cibo ( es. risotto alla milanese).

Curiosità:
lo zafferano vanta nobili origini: i Romani lo usavano come tintura per le vesti nuziali e per le toghe
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dei magistrati, e lo consideravano il simbolo del matrimonio. In medicina era ritenuto addirittura
l'autentico elisir di tutti i mali.
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OI
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BIBLIOGRAFIA

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U. Boni – G. Patri
LE ERBE, Fabbri Editori

A. Verando Tocci
I PRODOTTI SECONDARI DEL BOSCO IN CUCINA, Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste

ED
M. Valentini
LA CUCINA DELLE FOGLIE, Panozzo Editore

R. Spinardi
AROMI E SAPORI NELLA NUOVA CUCINA, Ge.graf

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