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Premessa

Franco Granone, docente in clinica delle malattie nervose e


mentali dal 1943, gi incaricato di psichiatria in raorto con
la patologia internistica alla Scuola di specializzazione
dell'Universit di orino dal 19!" al 19#1, $ stato docente
di %sicologia nella &acolt medica dell'Universit di 'ercelli(
%rimario neurologo di ruolo dal 19)1 al 19#1 presso
l'*spedale Generale Sant'+ndrea di 'ercelli, in ,uesta sede
ha &ondato e diretto una -ivisione .eurologica di /0 letti
ed ha aggregato ad essa nel &e11raio 19//, il primo 2entro
ospedaliero italiano di ipnosi clinica3sperimentale e, nel
19!0, uno dei primi 2entri per la lotta contro le
tossicomanie e l'alcolismo, 4uno dei primi in
5talia6dir7gendolo sino al 19!#, anno in cui l'assistenza ai
tossicomani $ stata devoluta ai 2omuni(
8 autore di 1") pu11licazioni di argomento
neuropsichiattico, alcune a carattere monogra9co, di nove
9lm scienti9ci, alcuni dei ,uali in lingua inglese, premiati a
&estival internazionali e di va%ie videoregistrazioni(
%residente onorario, gi in carica dal 19/4,
dell'+ssociazione :edica 5taliana per lo Studio dell'5pnosi,
presidente del 2entro 5taliano di 5pnosi 2linica
Sperimentale e della Federazione italiana per lo Studio
delle %sicoterapie, 5pnosi e Fenomeni di ;ilassamento( 8
socio onorario di numerose societ scienti9che straniere<
laureato ad honorem in Scienze del 2omportamento
Umano a =a >olla Universit? di S( -iego in 2ali&ornia(
2olla1oratore di enciclopedie e riviste, ha &ondato e dirige
dal 19/) la Rassegna di Psicoterapie e Ipnosi, prima rivista
medica italiana sull'ipnosi(
@a partecipato come mem1ro del comitato d'onore
internazionale ai 2ongressi di ipnosi e medicina
psicosomatica di %atti, A?oto, :agonza, *ppsala,
Barcellona, ;io de Caneiro dal 19/" al 19!#( @a organizzato
Simposi 5nternazionali sull'5pnosi e ad *pati>a, nel 19#), al
D555 2ongresso 5nternazionale di %sicoterapia(
@a tenuto corsi sull'ipnosi all'estero e in 5talia presso
l'*spedale Generale Sant'+ndrea di 'ercelli, presso
l'Universit 2attolica di :ilano nel 19/) e 19//, e presso il
2entro culturale della :endola nel 19/#, segnando con
,uesti l'ingresso uEciale dell'insegnamento dell'ipnosi in
una universit italiana e cattolica( -itte la Scuola
postuniversitatia di 5pnosi 2linica Sperimentale di orino,
tenendo annualmente 2orsi riservati a :edici e %sicologi,
sulla 1ase del suo rattato di ipnosi, gi adottato nella
edizione spagnola come li1ro di testo nelle Scuole
dell'+merica =atina(
Premessa
Questa premessa la sintesi delle prefazioni delle
precedenti cinque edizioni del mio Trattato di ipnosi. Essa
ne giustifca l'iter attraverso venticinque anni e costituisce,
con le opportune nuove considerazioni, la presentazione
dell'opera attuale.
'ipnotismo, come fenomeno !iologico, mezzo d'indagine e
strumento terapeutico fu il titolo del mio primo volume
sull'argomento, nel "#$%, con prefazione di &esare uigi
'usatti.
Questi, psicoanalista freudiano di fama internazionale, pur
asserendo c(e esiste un'antitesi sul piano pratico tra analisi
e ipnotismo )antitesi, peraltro, oggi, dopo venticinque anni,
da molti psicoanalisti non pi* profondamente sentita+
riconosce nella sua prefazione c(e ,sul piano teorico tale
antitesi non (a alcuna giustifcazione- e le semplici ragioni
storic(e dovute al fatto c(e .reud all'inizio della sua attivit/
impieg0 una terapia ipnotica e una terapia catartica su
!ase ipnotica, e sostitu1 poi queste tecnic(e con quella
della psicoanalisi, non rappresentano una spiegazione
su2ciente.
,3are!!e sempre stato possi!ile 4 continuava 'usatti nel
"#$%, a5ermando la terapia analitica pi* corretta, pi*
radicale e di pi* sta!ile e2cacia, conservare accanto ad
essa, per quei casi )e sono numerosi+ in cui la psicoanalisi
non sia applica!ile, la vecc(ia terapia ipnotica.
,'ipnosi 4 scrive 'usatti nella sua prefazione 4 uno stato
particolare della coscienza c(e, sia per i fenomeni c(e in
essa si producono, sia per quelli c(e a suo mezzo si
possono provocare, presenta un enorme interesse per la
psicologia e per la psic(ia
tria... Essa costituisce un mezzo di sperimentazione
Psicopatologica veramente insupera!ile. E non a caso tutta
la moderna psicologia clinica e dinamica )psicoanalisi
compresa+ si storicamente sviluppata a partire dagli studi
del secolo scorso sopra l'ipnosi.
,ogico pertanto sare!!e stato c(e il movimento
psicoanalitico... avesse continuato a giovarsi, magari al
solo scopo di ricerca, di questo prezioso stmmento e
avesse approfondito l'analisi dello strumento medesimo...
6nc(e gli psicoanalisti moderni parlano spesso di ipnosi-
ma ne parlano in genere per ripetere vecc(ie formule e
senza preoccuparsi di acquistare una personale esperienza
nella sua tecnica... 7on posso c(e vedere con soddisfazione
c(e il professor 8ranone a!!ia riproposto i pro!lemi
dell'ipnosi all'attenzione degli studiosi italiani con questa
opera c(e giudico molto importante per l'ampiezza del
disegno, per la ricc(ezza dell'infonnazione e per l'apporto
di una assai interessante casistica personale9 con l'augurio
c(e essa segni l'inizio nel nostro Paese di una vigorosa
ripresa delle indagini riguardanti l'ipnosi e il suo impiego
terapeutico:.
;i fatto nel "#$% nella mia prefazione io scrivevo9 ,;a
venticinque anni uso l'ipnosi come mezzo terapeutico per
investigare la personalit/ profonda e l'(o sempre trovata un
valido complemento dell'interrogatorio psicologico e
psic(iatrico, narcoanalitico e psicoanalitico, dei metodi
proiettivi e dell'esame con i comuni test.
,Essa mi (a spesso permesso un immediato accesso a stati
complessuali e la palpitante, rapida rivelazione di essi,
,uasi ,uanto 4se mi si concede l'ardito traslato in campo
neurologicoF un'angiogra9a carotidea, un
elettroence&alogramma, o una pneumoence&alogra9ta per
un processo espansivo cere1rale clinicamente incerto(
G.ei lunghi anni trascorsi ho accumulato nozioni e ho
notato molteplici casi< ho ela1orato delle tecniche, che ho
visto poi pu11licate da altri studiosi come metodi personali,
ma non ho mai redatto un esteso lavoro sull'argomento per
due motivi &ondamentali( 5l primo, perchH era mia
aspirazione prima di scrivere ,ualcosa sull'ipnotismo
vedere chiarito il suo pro&ondo signi9cato 1iologico e il suo
intimo modo di agire nel gioco delle correlazioni
psicosomatiche< senza di che ogni pu11licazione scienti9ca
sull'argomento mi appariva incompleta( 5l secondo motivo
$ stato costituito dall'indirizzo tradizionale 1iologico3
somatistico della Scuola .europsichiatrica 5taliana, nella
,uale sono cresciuto, e che $ per gran parte alieno o
contrario all'esercizio e allo studio di tale disciplina(
2onvinto peraltro dell'utilit di tale studio sono voluto
andare come si dice controvento, continuando in esso,
,uale direttore del 2entro di 5pnosi 2linica e Sperimentale
dell'*spedale di 'ercelli, da me &ondato, annesso alla
-ivisione .eurologica( @o potuto cos7 trattare con i miei
colla1oratori centinaia di pazienti, raccogliendo numerose
cartelle cliniche e decine di 9lmati< utili per considerazioni
e deduzioni successive, per lezioni nell'am1ito universitario
4all'5stituto di %sicologia dell'Universit 2attolica di :ilano,
per la prima volta nell'otto1re 19/)F e per corsi ospedalieri
sull'ipnotismo a medici e psicologi 4all'*spedale S( +ndrea
di 'ercelli, %er la prima volta nel 19!0F(
='opera si $ cos7 ampliata da un volume di )!3 pagine a un
trattato di 10#1 pagine, che dopo dieci anni di ricerche
vedeva la luce nel 19!", per essere ancora pu11licato in
una successiva edizione nel 19!/ e in una ,uarta nel 19!9(
Un'edizione spagnola di esso venne approntata nel 19!3,
per opera dell'8ditorial 2ientEco3 :Hdica di Barcellona, col
titolo Tratado de <ipnosis )3ofrologia+, adottato come li1ro
di testo in molti paesi dell'+mericaI =atina(
='opera, di &atto, si $ %otuta arricchire di numerosi dati
sperimentali, &rutto anche delle ricerche svolte in
colla1orazione con i %rimari dell'*spedale di 'ercelli, e
precisamente di cardiologia 4cap( 10 3 !F, di
otorinolaringoiatria 4cap( 10 = 1F, di odoritoiatria 4cap( 10 3
1F, di dermatologia 4cap( 10 3 11F, di oculistica 4cap( 10 =
1F( Gli ampliamenti e
gli aggiornamenti riguardarono altres7 la storia dell'ipnosi,
la terminologia, le tecniche d'induzione e di
appro&ondimento della trance, la sintomatologia somatica e
psichica dell'ipnosi, la paraps7cologia, le psiconevrosi,
l'alcolismo, la psicopro9lassi ostetrica, l'analgesia, le
modalit ipnositerapiche in genere e le loro 1asi
neuro9siologiche e psicologiche, gli aspetti morali e
giuridici dell'ipnotismo, la casistica(
Fu accentuato nell'opera il carattere di trattato che potesse
essere consultato da specialisti diversi, dal neuropsichiatra
all'ostetrico, dall'anestesista al medico legale(
5l precedente titolo 'ipnotismo come fenomeno !iologico,
mezzo d'indagine e strumento terapeutico &u
necessariamente modi9cato in ,uello di Trattato di ipnosi
col sottotitolo 3ofrologia a maggior chiarimento per tutti
coloro che incorporano l'ipnosi nello studio piJ generale
degli stati di coscienza, comun,ue si presentino e siano
causati(
@o curato soprattutto l'im%ostazione dottrinale e
sperimentale dei &enomeni ipnotici, diKondendomi, ad
esempio, sul meta1olismo cere1rale in ipnosi 4cap( 10 3
13F, studiato per la prima volta nel mondo all'*spedale di
'ercelli con la colla1orazione dell'5stituto di %atologia
:edica dell'Universit di :ilano< sulle modi9cazioni
vascolari, pletismogra9che, pneumogra9che suscita1ili con
la suggestione ipnotica 4cap( 10 3 !F e studiando sul piano
sperimentale e pratico la validit o meno delle tecniche
condizionanti in ipnosi 4cap( 1)F, perchH risultassero
sempre piJ chiari i vari postulati scienti9ci che sono alla
1ase dei &enomeni ipnotici e dell'ipnositerapia(
2onvinto che l'ipnosi, ,uale elemento suggestivo e
condizionante, in grado piJ o meno attenuato, entri in molti
rapporti sociali, e che la sua appro&ondita conoscenza
possa essere utile a politici, militari, sportivi, commercianti,
ho trattato in un apposito capitolo l'ipnotismo eLtramedico(
GSiamo soprattutto convinti 3 scrivevo nella pre&azione del
19!" 3 che gli stati ipnotici e suggestivi, piJ o meno consci
e a diverso livello d'intensit, costituiscano una realt di
ogni relazione interpersonale terapeutica( 5gnorare le
evenienze ipnosuggestive dei vari rapporti terapeutici, o
trascurarle minimizzandole, riteniamo sia un errore per
,ualun,ue psicoterapeuta di ,ualsiasi indirizzo(
G8sse invece, su1ito riconosciute, devono essere
interpretate alla luce della psicologia del pro&ondo e
valutate nella loro intensit con i dati della semeiotica dei
diversi stati di coscienza patologici, paranormali o normali(
GMuesti ultimi, di &atto, Nuiscono e s&umano l'uno nell'altro
con possi1ilit di realizzazioni psicosomatiche e
psicoviscerali sempre diverse secondo il momento,
l'intensOt e la natura del rapporto traslativo, come le
ricerche sull'ipnosi dimostrano in modo scienti9co( 5n tale
senso, lo studio degli stati ipnoidali eteroindotti o
autoindotti durer 9no a che esister ,uello delle molteplici
componenti della personalit umana e 9nchH un uomo si
accoster ad un altro per inNuenzarlo, o sorreggerlo e
curarlo( Muesto, nonostante l'ostracismo all'ipnosi delle
+ccademie, che disdegnano l'esame scienti9co dello
psichismo suggestivo e paranormale, &orse temendo la
contaminazione con ciP che ancora oggi puP apparire
in9ciato di empirismo magico e irrazionale, e che invece ha
le sue leggi come ogni &enomeno 1iologico naturale(
G8ppure si sa che lo psichismo puP inNuenzare tutta la
9siopatologia somatica, umorale e viscerale, per l'esistenza
di una reciproca correlazione psicosomatica e
somatopsichica 4cap( 11F(
G.el secolo in cui la stessa arte raEgura piJ che gli aspetti
del mondo esteriore ,uello interno dei sogni e delle
allucinazioni, le scienze positive, che hanno portato ad una
meravigliosa conoscenza del nostro 5o organico, non
possono mancare di dedicarsi allo studio dello psichismo
individuale e sociale cos7 imprevedi1ile e contur1ante nella
dinamica del suo pro&ondo, nelle mani&estazioni ipnotiche e
paranormali, nelle regressioni, contestazioni, divinazioni(
-al 19!" al 19#" $ trascorso un altro decennio di ricerche
e di ela1orazioni interiori, che hanno portato alla ' edizione
del rattato, aggiornata nelle impostazioni dottrinali e
terapeutiche(
%er ,uanto riguarda le tecnic(e induttive di ipnosi, al
lettore che, dopo aver sperimentato tutte ,uelle descritte
nella parte seconda del trattato 4capp( 3, 4, ), /, !F e in
altri punti di esso, avesse avuto ancora delle perplessit o
insuccessi, consigliavamo di non andare ancora alla ricerca
di altre metodiche ela1orate e so9sticate, poichH erano gi
a11astanza numerose ,uelle riportate, ma di rivedere
invece il suo modo di porsi di &ronte al malato nel rapporto
terapeutico, sotto la guida di un maestro( -i &atto le
tecniche sono tutte valide secondo chi le &a e le modalit e
il tempo della loro applicazione( .on esiste la tecnica
migliore in assoluto, ma ,uella che maggiormente si adatta
ad un determinato operatore e al soggetto in trattamento(
.on 1asta, in9ne, imparare una tecnica per&are
dell'ipnositerapia< come non 1asta aver imparato a scrivere
per comporre poesie(
='ipnositerapia, in ,uanto psicoterapia condotta in uno
stato particolare di coscienza, $ un'arte che non puP essere
ripetitiva, 1ens7 ogni volta creativa( ='ipnosi $ una scienza
per i suoi &ondamenti 1iologici, 1asati sulle vicendevoli
correlazioni mente3corpo< ma $ un'arte nelle sue
applicazioni pratiche del rapporto con il paziente( 8 come
tutte le atti non puP essere appresa che sino ad un certo
punto(
%er ,uanto nQuarda le modalit/ terapeutic(e pratic(e e
cio$ ,uanto si deve suggerire ai vari pazienti aKetti da
diverse &orme mor1ose, una volta che ,uesti raggiungano
lo stato ipnotico, avevamo pensato che ogni terapeuta
avre11e &acilmente desunto i suggerimenti da dare,
derivandoli da ,uanto esposto nella parte ,uarta del
trattato 4capp( 13, 14, 1), 1/, 1!, 1#, 19F e &ormulando le
varie suggestioni a misura del paziente in trattamento, con
intuito terapeutico estemporaneo(
5 vari anni d'insegnamento dell'ipnositerapia in diverse
citt dal 19/) a oggi 4Universit 2attolica di :ilano e
;oma, Universit di :odena, *spedale di 'ercelli, Scuola di
orino ecc(F mi hanno convinto che invece non $ cos7< e
sempre piJ numerose sono state le richieste, da parte di
non pochi allievi, di speci9che suggestioni terapeutiche da
somministrare ai diversi malati( %er soddis&are ,ueste
esigenze ho dovuto arricchire la ,uinta edizione di
suggerimenti riguardanti l'ansia, l'angoscia, le nevrosi
dis&oriche, la 1al1uzie, i tic, l'enuresi, l'impotentia coeundi,
la &rigidit, l'anoressia mentale, la poli&agia, la maturazione
e la ristrutturazione della personalit degli insicuri, le
deviazioni sessuali, l'alcolismo, le tossicomanie ecc( 4cap(
1!F(
Si intende che non si $ potuto conseguentemente &are a
meno di aggiornare le impostazioni dottrinali da cui ,uesti
speci9ci suggerimenti discendono, soprattutto ,uelle
riguardanti l'angoscia 4cap( 1! = 11F< e il pro1lema della
personalit nel suo sviluppo e nel suo comportamento
4cap( 14 3 /F( +lmeno nelle linee essenziali, per non
ampliare eccessivamente la mole del trattato(
Sempre per ,uest'ultimo motivo, non si $ voluto arricchire
la casistica come avrei %otuto &are con casi veramente
interessanti, esaminati negli anni intercorsi(
-ato il continuo 9orire di diverse modalit di training pi* o
meno autogeni in contestazione dottrinale fra loro e con la
stessa ipnosi, ho creduto opportuno &are il punto nella
,uinta edizione su tale ,uestione come risulta a me( 8 un
di1attito che si trascina da oltre venti anni 4cap( 4 3 1/F,
soprattutto,
ritengo, per parte di coloro che, non sempre clinicamente
edotti sui diversi stati di coscienza, sulle diKerenze&ra
autogenia e autoipnosi, &ra semplice trance e trance
ipnotica vogliono coartare in schematismi dottrinali una
realt clinica di condizioni psichiche Nuenti e intersecantisi
nel rapporto terapeutico, che $ oscillante &ra l'attivo e il
passivo(
@o ,uindi illustrato &ra le teorie avanzate per spiegare che
cosa sia l'ipnosi e perchH essa insorga, ,uella sostenuta da
me, apparendomi essa come la piJ verosimile dopo mezzo
secolo di personali osservazioni cliniche e sperimentali
4cap( # 3 "a< cap( 9 "c< cap( "0, ai punti "3, "/, "#F(
Si $ 1revemente aggiornato il capitolo della situazione
odierna dell'ipnotismo in Italia 4cap( " = 4F, e interpolazioni
piJ o meno estese sono state &atte in vari capitoli
r6guardanti l'analgesia ipnotica e il pro1lema delle
endor9ne, la piro!azia e l'incom!usti!lit/, le guarigioni
miracolose, la regressione di et/, la sognoterapia, e la
meloterapia, le tossicomanie e l'aspetto medico4legale
dell'ipnotismo, secondo ,uanto ac,uisito nell'ultimo
decennio dall'esperienza personale e dalla letteratura(
-al 19#3 sono trascorsi altri cin,ue anni e l'ipnotismo ha
&atto il suo cammino( Sono sorte tecniche piJ so9sticate,
,uali le indirette, propugnate dalla Scuola 8riQsonianaI e
,uelle avanzate dalla %rogrammazione .eurolinguistica( +d
esse si accenna in ,uesta sesta edizione le cui voci
1i1liogra9che elencate superano ormai ampiamente il
migliaio(
Sempre piJ &ra gli studiosi di tutto il mondo si $ messo
l'accento sull'ipnosi che insorge senza rituali, e come stato
di coscienza particolare in vari rapporti umani( 6 ,uello che
noi sosteniamo da sempre, e ci &a piacere che nuovi studi
lo aKermino( %er non alterare l'e,uili1rio dell'opera ho in
,uesta sesta edizione, accorciato ,ualche capitolo
cercando peraltro di non togliere al trattato la sua
particolare 9sionomia culturale e di ricerca scienti9ca( @o
pre&erito rivolgermi agli studiosi della materia, piJ che al
grosso pu11lico( @o cercato insomma di diKerenziare
l'opera dai numerosi manuali esistenti in commercio,
sveltiti per 9ni unicamente pratici oppure commerciali(
'ogliamo terminare ,uesta premessa con 1revi
considerazioni che riguardano l'ipnosi nel contesto della
psiconeuro9siologia, della psicosomatica e della psichiatria(
%rescindendo dall'importanza che essa ha sempre avuto
nel campo della psicologia e della psicodinamica, tre ampi
orizzonti si sono dischiusi al suo studio nell'ultimo
decennio(
5l primo riguarda gli stati di coscienza e, per la loro
diagnostica diKerenziale, reputo importante ,uanto
&ormulato da me con la de9nizione di trance ipnotica e di
semplice trance- il concetto di ipnosi vide- il
riconoscimento della sua presenza in molte evenienze della
vita ,uotidiana< l'importanza dei diversi tipi di
comunicazione ver1ale, non ver1ale, meta&orica e ,uindi i
nuovi modi di porsi in rapporto con il soggetto in ipnosi
4concepita anche come un processo relazionale circolare
dal terapeuta al paziente e viceversaF, derivati dalla
so&rologia, dalla programmazione neurolinguistica, e anche
dal training autogeno con modalit di approccio sempre
meno ritualizzati( 2on ,uesti si ha la possi1ilit di stimolare
le &orze dell'inconscio creativo, mediante idee
dinamicamente attive< che, suggerite durante lo stato di
coscienza proprio della trance 7pnotica, mettono in moto
un'attivit successiva cosciente, razionale, li1era e
produttiva(
5l secondo orizzonte dell'ipnosi riguarda le sue !asi
neurofsiologic(e, come si sono potute rilevare con
speci9che ricerche stereoelettroence&alogra9che, di
neurochirurgia, di commessurotomia in particolare, e con
gli studi sulle &unzionalit speci9che del cervello destro e
del sinistro, delle zone corticali e lim1iche, durante lo stato
di coscienza ipnotica( ali studi con&ermano tutti la mia
de9nizione del 19/", dell'ipnosi come sindrome clinica a sH
stante, para9siologica, e non come una n4>stifcazione, un
autoinganno o una malafede secondo ,uanto sostenuto da
altri(
5l terzo e ultimo orizzonte $ ,uello del monodeismo plastico
dell'ipnosi nei riguardi del soma e dei visceri, per cui essa
si pone non piJ solo come una terapia del comportamento,
ma anche come possi1ile cura di aKezioni s,uisitamente
organiche(
=a scoperta divari nuovi peptidi, enzimi, ormoni,
l'aKermarsi della psicoimmunologia hanno in&atti permesso
di identi9care un nuovo grande ponte tra mente e corpo,
oltre a ,uello classico, gi noto, 1asato sulle correlazoni del
sistema nervoso vegetativo e del sistema nervoso centrale(
:i auguro che la presente opera, maturata in oltre
cin,uanta anni di esperienza medica e neuropsichiatrica,
con ricerche sull'ipnosi, possa costituire un utile appoggio
per i ricercatori che mi succederanno(
.R67&? 8R67?7E
P6RTE PRI'6
3T?RI6

&6PIT?? "
Questioni terminologic(e.
Teorie interpretative
l. Terminologia ed essenza dell'ipnosi
@raid )"ABC+ fu il primo a introdurre la parola ipnotismo,
defnendolo come uno ,stato particolare del sistema
nervoso, detern4*nato da manovre artifciali:.
3uccessivamente @ern(eim giudic0 l'ipnotismo come un
,grado di suggesti!ilit/ esaltata:, intendendo per
suggesti!ift/ ,l'attitudine a essere inDuenzati da un'idea e
a realizzarla:. &(arcot lo defnii come ,una nevrosi
sperimentale:.
6ltre defnizioni sono state date ancora, a seconda delle
diverse 3cuole e dei modi con cui sono stati interpretati i
fenomeni ipnotici. 3u di esse ci so5ermeremo nel capitolo
in corso.
o stesso @raid ad esempio, avendo successivamente
costatato c(e i soggetti c(e si ,addormentavano: erano
una minoranza, uno su dieci tutt'al pi*, e c(e polarizzare
l'attenzione del pensiero su una sola idea procurava
eccellenti risultati terapeutici senza l'intervento del sonno,
ripudiava la parola ipnotismo nel "ABE sostituendola col
tern4*ne di monoideismo per designare la condizione
dell'intelletto dominato da una sola idea.
Per c(iarezza di esposizione preciso su!ito c(e in questo
trattato si intende per ipnotismo la possi!ilit/ di indurre in
un soggetto un particolare stato psicofsico c(e permette di
inDuire sulle condizioni psic(ic(e, somatic(e e viscerali del
soggetto stesso, per mezzo del rapporto creatosi fra questi
e l'ipnotizzatore.
'olti autori (anno ritenuto c(e tale defnizione
da me postulata nel "#$" sintetizzi !ene l'essenza dei
fenomeni sull'ipnotismo, tanto c(e l'(anno accettata e
ripetuta integralmente nei propri lavori. &iter0 ad esempio
il professor 8attuso e il professor Pero, cattedratico di
malattie nervose e mentali dell'Fniversit/ di &atania, c(e
l'(anno riportata nella relazione sulla ,6nalgesia e terapia
medica del dolore: tenuta al "=' &ongresso di 7eurologiaG.
Il termine di ipnosi cronologicamente posteriore di una
trentina d'anni a quello di ipnotismo.
ungo il corso del Trattato si adoperer/ la parola ipnotismo
quando si parler/ del fenomeno ipnotico, considerandolo in
stretto rapporto con l'operatore, e la parola ipnosi quando
ci si riferir/ alla simplice sintomatologia ipnotica, come
sindrome a sH stante e avulsa, in certo qual modo,
dall'operatore. &osicc(H l'ipnosi un modo di essere
dell'organismo e l'ipnotismo quella tecnica c(e permette di
attuare tale condizione. &oI1 si dir/ c(e si pratica
l'ipnotismo e c(e nella ipnosi si osservano modifcazioni
caratteristic(e della memoria. Tale distinzione molto utile
in via nosografca e diagnostica ed opportuno c(e venga
rispettata per evitare confusioni, come in seguito si
preciser/.
'ipnosi pu0 essere anc(e autoindotta mediante spontanei
monoideismi suggestivi e altre tecnic(e c(e illustreremo
pi* avanti )cap. B 3 "J+.
Prima dell'introduzione del termine ipnotismo )@raid, "ABC+
si parl0 di magnetismo )'esmer,
"EE#+, e per vari anni i due tern4*ni si sovrapposero.
3econdo gli storiograf la parola magnetismo derivere!!e
dal !ovaro 'agnet, del 'onte Ida, c(e avre!!e scoperto le
prestigiose caratteristic(e di un minerale, poi denominato
magnetite, o calamita naturale, % quale aveva la propriet/
di attirare i c(iodi delle sue scarpe. 3econdo altri, la parola
magnetismo derivere!!e da 'agnesia, citt/ dell'6sia
'inore, dove sare!!e stato scoperto per la prima volta tale
minerale );aglio+.
;a questa costatazione nacque l'idea di particolari Duidi
provenienti dal mondo minerale, come si era gi/ pensato a
Duidi del mondo animale, tanto c(e gli antic(i egizi e gli
indiani curavano con l'imposizione delle mani.
;ato l'alone di di2denza e di discredito da cui, a volte, fu
accompagnato l'1pnotismo, alcuni cultori di questa
disciplina vorre!!ero oggi defnirla con un altro nome, in
modo da procurarle, sotto una nuova etic(etta, quella
fducia e stima c(e essa merita.
t stata per essa, ad esempio, avanzata da @ernstein la
parola tranceologia, uguale a scienza c(e si occupa degli
stati di trance- .rK propose il termine di rilasciamento per
suggestione- altri ancora quello di terapia psicosomatica.
&(i scrive, desiderando rimuovere le concezioni erronee
sull'ipnotismo e c(iarire le idee in merito a esso, (a
mantenuto a !ella posta nella prima edizione di questo
trattato tale vecc(io termine, non grato ad alcuni, perc(H
fosse su!ito, senza equivoco, precisato l'argomento. &i0
anc(e se, nella pratica terapeutica, pu0 essere utile
adoperare con i profani, almeno all'inizio, la frase indicativa
di cura di rilassamento, suscitatrice di minori apprensioni.
Fna delle condizioni c(e pi* frequentemente si attuano
nell'esercizio dell'ipnotismo quella cosiddetta del sonno
ipnotico, durante il quale sono assai spiccate le possi!ilit/
di agire sulla psic(e e c(e pertanto deve essere distinto
dalla ipnosi indotta coi medicamenti, o narcosi, e dal sonno
fsiologico, dove tali possi!ilit/ non esistono. &i0 se!!ene
sia possi!ile passare da uno stato di coscienza all'altro,
come si vedr/ trattando dell'induzione dal sonno fsiologico
)cap. B = "=+ e dalla su!narcosi !ar!iturica )cap. E = %c+.
Perc(H sia su!ito respinta l'idea c(e ipnosi equivalga a
sonno, si noter/ quello c(e gi/ stato rilevato da molti altri
autori e cio c(e una persona addormentata reagisce solo
a stimoli intensi, o part1colari per lei, mentre un soggetto
ipnotizzato pu0 reagire a stimoli disparati, anc(e se de!oli.
7ell'ipnosi non si osserva alcuna alterazione del regime dei
riDessi, come nel sonno, dove essi sono diminuiti, o
invertiti, quale il plantare cutaneo, con la comparsa a volte,
del segno d1 @a!insLi. 'elettroencefalogramma in ipnosi (a
delle caratteristic(e c(e lo distinguono da quello del sonno
fsiologico )si vedano le parti terza e quarta+. Il
meta!olismo !asale del cervello del soggetto in stato
d'ipnosi profondo non coincide con quello del sonno )cap.
"J = "C+.
I dinamismi sensorio e intellettivo, quali si osservano
durante la trance, non si osservano nel sonno, anc(e se
parziale. Infne, per quanto possa sem!rare una
contraddizione in tern4>ni, e per notare come ipnosi non
voglia sempre signifcare sonno, ricorderemo c(e esiste
un'ipnosi vigile, 1n particolare identifcata dall'6utore sin dal
"#$%, cio uno stato di veglia, durante il quale possono lo
stesso prodursi profonde alterazioni della suggesti!ilit/,
della volont/ e somato4viscerali )si veda la parte quarta,
sulla casistica+.
Il primo ad adoperare il termine di sonno per indicare la
condizione ipnotica fu l'a!ate .aria, c(e lo defnii sonno
lucido( 3uccessivamente si ricorso ai termini di sonno
ipnotico, sonno provocato, sonno psicosomatico, nevrosi
sperimentale eccetera. Riteniamo peraltro c(e sia un errore
voler far rientrare nei quadri gi/ conosciuti della fsiologia
)sonno+ o della patologia )nevrosi, isterismo+ l'ipnosi.
Questa una sindrome clinica a sH stante, c(e (a dei punti
di contatto e altri di divergenza con quelle clinic(e
classic(e note )cap. # = %c+. Essa distinta dalla
prevalenza delle funzioni rappresentativo4emotive su quelle
critico4intellettive, da fenomeni di ideoplasia controllata e
da condizioni fsiologic(e di ini!izione cere1rale sinistra con
esaltazione dell'attivit/ dell'en4iisfero destro, c(e
assicurano il rapporto con l'ipnotista nella ipnosi
eteroindotta. 'ipnosi deve essere considerata come un
fatto eminentemente dinarnico e non statico )cap. A 3 %+.
&on essa si realizza una dissociazione psic(ica c(e, in virt*
di un rapporto interpersonale di tipo erriinentemente
regressivo, tende a sta!ilire una condizione per cui si pu0
agire sulle funzioni psic(ic(e e organic(e del soggetto.
Per narcoipnosi si intende uno stato nel quale la
suggestione viene imposta, approfttando della su!narcosi,
con conseguenti possi!ilit/ ipnotic(e sul soggetto, prima
seminarcotizzato. 7el capitolo E = %! tratteremo delle
di5erenze fra su!narcosi e trance ipnotica.
Per autoipnosi si intende un'ipnosi c(e il paziente si induce
da solo, mediante progressivi esercizi di rilasciamento, o
ela!orando suggestioni postipnotic(e, dategli
precedentemente da un operatore.
Per ipnoanalisi si intende qualunque tipo di anaFsi della
personalit/ profonda, praticata in trance ipnotica, anc(e se
non interpretata sempre alla luce di un dottrinale ortodosso
psicoanalitico. o studio sistematico della fenomenologia
neuro e psicofsiologica in ipnosi )parte terza+ giustifca,
secondo c(i scrive, tale concezione- cosicc(H la ipnoanalisi
)come del resto molti autori, 6lema, 8omirato e altri, (anno
fatto gi/ per la narcoanalisi+ deve essere considerata quale
un mezzo clinico, a sH stante, di esplorazione delle varie
strutture psic(ic(e della personalit/ e non solo
dell'inconscio freudiano.
3i c(iamer/ per !revit/ narcoipnoanalisi un'anaFsi iniziata
nello stato di su!narcosi e continuata nello stato di trance
ipnotica successiva alla su!narcosi.
Per narcoterapia si intendono quei procedimenti c(e
sfruttano lo stato crepuscolare indotto da un narcotico, per
compiere, a scopi curativi, una particolare analisi psic(ica
)narcoanalisi+ e psicoterapia. Questa azione sulla psic(e va
distinta da quella semplice medicamentosa rilassante, del
tutto secondaria e non su2ciente da sola a qualifcare tale
mezzo come psicoterapeutico.
3iccome si usa genericamente il termine di ipnoterapia per
indicare tutti quei procedimenti c(e si avvalgono del sonno
come mezzo di cura, sia esso prodotto da farmaci o
dall'ipnosi, si ritiene pi* esatto adoperare il termine di
ipnositerapia per ogni cura eseguita mediante tecnic(e
ipnotic(e, con o senza il sonno( 2iP perc(H questo nulla (a
a c(e fare con il sonno da medicamenti.
&ogi esistono una ipnopedia e una ipnosipedia, e cio due
procedimenti !en diversi con i quali si cerca di imparare pi*
facilmente delle nozioni, nel primo caso durante il sonno
fsiologico e nel secondo servendosi invece della trance
indotta da un ipnotista )cap. "# 3 %+.
&i guardiamo, infne, dal c(iamare ipnosi quei torpori della
coscienza c(e possono essere causati da mezzi c(irnici o
fsici )metronomo, luce intermittente o a!!agliante, trauma
cranico ecc.+, in quanto c(e in essi esclusa la psicogenesM
rappresentativa, suggestiva e riproduttiva dei fenomeno
stesso, come nella vera ipnosi, sia essa auto o eteroindotta.
Riteniamo c(e insistere per un'esatta terminologia non sia
una pedanteria semantica, ma un'indispensa!ile necessit/
per meglio intenderci ed evitare grossolani errori.
7e ricordo ad esempio uno in cui sono incorsi tutti i
quotidiani italiani del "#EJ e anc(e purtroppo la stampa
forense, a proposito di un delitto compiuto in stato di
tossicosi da &armaci e c(e fu defnito come delitto in ipnosi(
'equivoco si trascina dall'?ttocento ad oggi per colpa dei
medici di quell'epoca c(e (anno etic(ettato con ipnosi, dal
greco NErvoq c(e vuol dire sonno, uno stato c(e sonno non
- e dei successivi anestesisti, farmacologi, i quali a loro
volta (anno adoperato il termine di ipnosi per indicare una
condizione c(e ipnosi non . ;ifatti, con questo termine
tutti gli ipnotisti del mondo intendono, come a!!iamo
precedentemente spiegato, un particolare stato psicofsico
instaurato con l'ipnotismo contraddistinto quindi da un
rapporto con l'ipnotista e non dovuto all'assunzione di
farmaci. Il soggetto c(e ingerisce medicamenti vari, drog(e
pi* o meno aDucinanti, alcool, sostanze psicoattive ecc.
potr/ trovarsi in uno stato di narcosi o su!riarcosi, in una
condizione delirante o su!delirante, di confusione mentale,
di agitazione psicomotoria ecc., ma per fatti di
neurotossicosi c(e nulla (anno a vedere con la condizione
ipnotica, !en conosciuta sul piano neurofsiologico e
psicologico da ogni ipnositerapeuta.
3i deve tenere !en presente c(e quando si arriva all'ipnosi
con l'aiuto di un farmaco, essa imposta dall'operatore,
approfttando di quello stato di coscienza crepuscolare
procurato dal medicamento, e non a5atto dovuta a
questo soltanto. Il farmaco, ripeto, d/ uno stato
sin>lnarcotico o di e!!rezza, ma non ipnosi, per la quale si
ric(iede usualmente il rapporto dei soggetto con l'ipnotista.
a questione importante non solo dal lato terminologico,
ma anc(e e pi* da quello medicolegale, perc(H riteniamo
di2cile durante una vera ipnosi imporre a un soggetto
comportamenti antisociali o delittuosi contro le sue stesse
radicate convinzioni etic(e e morali e le sue usuali
tendenze istintive4a5ettive. 3e cos1 fosse, potremmo con
l'ipnosi cam!iare i criminali in galantuomini e questi in
quelli con estrema facilit/ )vedasi cap. "C 3 %+. Tanto scrissi
sul quotidiano =a Stampa dei "% fe!!raio "#EJ, 7. CC, e la
precisazione fu riportata successivamente da =a Sesia< ma,
a quanto mi consta, con poc(i risultati.
5pnosi e sofrologia
'olti autori di lingua spagnola, dell'6merica meridionale,
qualc(e francese e italiano (anno di recente adottato il
termine di so&rologia al posto di quello di ipnosi in uso nella
3cuola anglosassone, nell'6merica settentrionale e
centrale, in Russia e nei paesi asiatici. Questo tern4>ne,
suggerito nel "#$J dallo psic(iatra colom!iano 6lfonso
&aKcedo, docente di psic(iatria all'Fn1versit/ di @arcellona,
deriva dal greco a&*q O sano- cppNv O mente- lPKog O discorso, e
vuoi conglo!are lo studio dei diversi stati di coscienza
comunque si presentino e siano provocati, con farmaci o
con l'ipnosi autoindotta o eteroindotta, con idee n4iistic(e
ecc. Precisamente la sofrologia viene defnita dal suo
fondatore come una ,7ueva Escuela &ientifca que estudia
las modifcaciones de la conciencia (umana, producidas
mediante diferentes procedimientos )psicolPgicos,
fsiolPgicos, quM9micos, etc.+, para su empleo en la clMnica K
en la investigaciPn: )&aKcedo, "#$#+.
3econdo Pedro Pons, presidente della Reale 6ccademia di
@arcellona, magia, magnetismo, ipnosi, sofrologia,
sare!!ero dei termini c(e tracciano il cammino degli studi
sulla coscienza, e la sofrologia aspira, evitando le antic(e
teorie sull'ipnosi, a elevarsi come una investigazione nuova
e oriQinale(
a sofrologia in altro punto )p. %"= del trattato di &aKcedo+
sopraccitato viene defnita come il ramo della medicina c(e
studia le tecnic(e di entrenamiento psicosomRtico, la sua
utilizzazione clinica e le relazioni psicofsic(e c(e
riguardano i suoi fenomeni. Essa utilizza la so&ronizzazione
e cio delle tecnic(e di rilassamento, associate alla parola,
ottenendo nel paziente uno stato speciale psicosomatico
denon4iinato stato sofronico. Questo )p. B$+ uno stato di
coscienza normale con le sue qualit/ e le sue
caratteristic(e- una di queste sta nelle possi!ilit/ di
inDuenzamento della vita vegetativa. Quando lo stato
sofronico suscitato da altri si parla d1 accidn
eteroso&rSnica e se invece prodotta dal medesimo
soggetto si parla di acciSn autoso&rSnica(
%, c(iaro come queste parole comprendano di fatto gli
stessi concetti esposti per l'ipnosi dai moderni studiosi e da
c(i scrive nell'edizione del "#$% di questo Trattato.
Per vero lo stesso &aKcedo scrive c(e la rottura della scuola
sofrologica con l'ipnotismo e il fat
to c(e questa non utilizza il voca!olario dell'ipnosi e la
maggior parte dei suoi metodi, non vuoi dire c(e essa
rigetti i postulati dell'ipnosi. e scuole di ipnosi, scrive, sono
,nostre compagne di cammino dell'investigazione della
coscienza e i loro lavori sono stati e sono di eccezionale
util1t/:.
6l primo &ongresso mondiale di sofrologia tenuto a
@arcellona nell'otto!re "#EJ, c(e (a contato "BJJ medici
iscritti di B% nazioni, a!!iamo di fatto notato qualifcati
rappresentanti di scuole di ipnotismo.
o studio dell'ipnosi, del resto, (a da tempo conglo!ato in
questa l'esame attento dei vari fenomeni di coscienza e di
vigilanza, essendo essa stessa oggetto di ricerc(e
elettroencefalografc(e e neurofsiologic(e tendenti a illun4
*narne il processo psicofsiologico c(e ne sta alla !ase.
In tutti gli ultin4> &ongressi mondiali di ipnosi, di Parigi nel
"#$=, di QKoto nel "#$E, di 'agonza nel "#EJ, le condizioni
di coscienza similipnotic(e, il training autogeno, le estasi
religiose sono state sempre oggetto di relazioni e
specialmente a QKoto i convenuti presero contatto in vari
templi con i cultori dello Ren per studiame oltre gli aspetti
flosofci anc(e quelli neurofsiologici, elettroencefalografci
e psicologici in rapporto ai procedimenti di ipnosi e
autoipnosi )cap. B S "E+ )8ranone, "#$E e "#$A+.
&i0 testimonia come il termine di ipnosi attraverso il tempo,
dopo gli apporti della psicoanalisi e dei nuovi concetti sulla
psicologia del profondo, della reDessologia condizionata e
degli studi di neurofsiologia ed elettroencefalografa sulla
vigilanza, sulla coscienza, sul sonno e sugli stati onirici si
sia ampliato nel suo signifcato e tali studi a!!iano
profondamente modifcata la disciplina dell'ipnotismo
partita dal vecc(io concetto del Duido mesmeriano e da
quello successivo di suggest1one. 'odifcata non solo nella
sua impostazione culturale, ma anc(e nell'esplicazione
delle sue tecnic(e, divenute sempre meno possessive e
imperative e sempre pi* permissive, distensive, autogene
su !asi neurofsiologic(e e psicologic(e.
6rrivati a questo punto, o ci si istruisce sull'evolversi della
materia, cosa non facile, dati i preconcetti e 1 pregiudizi
duri a morire- o si conia un nuovo tern4>ne c(e la ri!attezzi
dandole una verginit/ terminologica c(e peraltro, come
a!!iamo accennato, non corrisponde in tutto a una
verginit/ sostanziale.
;i fronte a questo pro!lema, gli studiosi sono
divisi in due gruppi contrastanti9 i fautori della parola ipnosi
ritengono c(e i nuovi termini creeranno solo confusioni,
o5rendo anc(e l'opportunit/ a persone di !uona e cattiva
fede di ga!ellare il vecc(io per il nuovo- i fautori della
nuova terminologia pensano invece c(e questa smusser/ le
resistenze attuali del pu!!lico e degli accademici spesso
non molto istruiti su quello c(e l'ipnosi- far/ cadere
preconcetti e pregiudizi anc(e refgiosi, suscitati
dall'ipnotismo compromesso dagli errori culturali del
passato e da pratic(e empiric(e sospette.
E appunto per ci0 c(e l'autore del presente Trattato (a
acconsentito alla ric(iesta fattagli c(e questo, nella
traduzione spagnola, fosse intitolato 3ofrologia anzic(H
ipnotismo, coi quale non favorevole termine egli invece
volle appositamente !attezzare la prima edizione italiana,
perc(H meglio risultasse allo studioso, senza am!iguit/ di
parole e di concetti, quanto di nuovo fosse maturato in tale
vecc(io campo e l'evolversi della materia nel tempo.
E (a acconsentito anc(e perc(H nel corso del trattato
vengono di fatto eseguiti numerosi riferimenti a stati di
coscienza similipnotici e paragonati o di5erenziati fra loro
in !ase alle diverse tecnic(e usate per ottenerli e
conseguenti manifestazioni psicosomatic(e. Il tempo
decider/ della fortuna dei termini e c(i scrive, al &ongresso
mondiale di ipnosi e medicina psicosornatica di 'agonza
del maggio "#EJ, si fatto promotore per l'adozione di una
terminologia internazionale unica per i fenomeni propri
dell'ipnosi. 6 noi quel c(e preme oggi, nella confusione dei
termini, di salvare la sostanza e l'identit/ dei fenomeni
c(e studiamo, anc(e se etic(ettati in modo diverso.
Poic(H si corre il pericolo c(e nuove tecniche per indurre
condizioni ipnoidali vengano dai non edotti nella semeiotica
degli stati di coscienza dell'ipnosi, e ancorati all'ipnotismo
mesmeriano, credute come delle novit/ assolute,
instauranti condizioni dei tutto diverse dalle ipnotic(e.
Tecnic(e, ad esempio, !asate su condizionamenti ripetuti,
su particolari tipi di respirazione, di rilassamento, capaci di
indurre analgesia spontanea durante un parto, sono state
ad esempio valutate come qualcosa di sostanzialmente
diverso dall'ipnosi vide da molti ostetrici al &ongresso di
Psicoproflassi ostetrica )'ilano, giugno "#EJ+. &i0
soprattutto perc(H queste tecnic(e sganciano spesso il
soggetto dall'ipnotista, dandogli la sensa
zione di essere del tutto autonomo e indipendente. 'a
senza riDettere c(e le condizioni di coscienza raggiunte
sono in ogni caso quelle della trance ipnotica auto4 o
eteroindotta, con prevalenza cio delle funzioni
rappresentativo4emotive su quelle critico4intellettive, con
fenomeni di monoideismo suggestivo e condizionato,
processi di ideoplasia controllata, condizioni fsiologic(e
modifcate di ini!izione ed eccitazione dei centri cere!rali.
E senza considerare inoltre c(e questi diversi metodi
!attezzati con un nome c(e non ipnosi, di fatto per agire
de!!ono portare tutti a modifcazioni sornatic(e, viscerali e
vascolari, a riduzionM senso4percettive, a modifcazioni dello
stato di coscienza come l'ipnosi, altrimenti non agisconoS
Pensiamo pertanto c(e tecr>c(e formalmente diverse non
possano costituire dei metodi di cura psicosornatica
sostanzialmente diversi, in quanto questi non devono
essere caratterizzati tanto dall'approccio iniziale, quanto
dalle o!iettive terrninali condizioni psic(ic(e e
somatoviscerali c(e si raggiungono.
;i un ,training autogeno !asato sul respiro: parla, ad
esempio, Piscicelli per la preparazione psicoproflattica del
parto, arrivando con tale metodo sino a condizioni di
catalessia e al parto quasi indolore o senza paura o pi*
semplicemente a condizioni di eutorDa e di grande
Dessi!ilit/ perineale )come con la trance ipnoticaF(
;i ,esercizi condizionanti: parla 8aleotto, per arrivare a
,un parto gioioso:. Esercizi condizionanti c(e fniscono
per0 con l'indurre stati di trance pi* o meno profonda, auto4
o eteroindotta.
;i stato so&rologico per il parto indolore parlano i sofrologi,
ma se si esamina in c(e cosa consista questo stato
sofrologMco si costata c(e esso realizza le condizioni
psicosomatic(e dell'ipnosi, nel senso dianzi specifcato.
@isogna dunque ovviare al pericolo c(e, nell'ansia del
nuovo e nella paura dell'ipnosi, col moltiplicarsi delle dizioni
cresca la confusione fra coloro c(e non guardano alla realt/
o!iettiva del fenomeno psicosomatico raggiunto.
e stesse modifcazioni vascolari descritte dagli autori
tedesc(i per il training autogeno di 3c(ultz sono state da
me e da qualc(e altro autore documentate durante la
trance ipnotica )cap. "J 3 E+, cosa c(e di2cilmente
potre!!e avvenire se si trattasse di procedimenti
sostanzialmente diversi sul piano psicosornatico.
6ggiunger0 c(e gli esercizi del rilassamento muscolare e
della pesantezza sono stati da me ripetutamente dimostrati
come validi mezzi di induzione ipnotica, e adoperati con
successo nei soggetti c(e temono l'approccio autoritario
dell'ipnotista.
3oggetti resistenti all'analisi con psicoanalisti di fama si
possono pi* facilmente curare dopo qualc(e seduta di
training praticata da un analista c(e anc(e un ipnotista
)6ncona+. 6desso c(e questa interessante tecnica di5usa,
occorre stare attenti c(e non si instauri tra psicoterapeuta
e paziente il caratteristico tipo di rapporto della ipnosi
vigile, indotta durante il training, c(e d/ al soggetto la
sensazione della sua completa vigilanza e indipendenza e
all'analista non !en edotto della dinamica della trance
ipnotica l'impressione di non fare dell'ipnosi.
Per concludere, riteniamo c(e quando si deve etic(ettare
una particolare situazione psicosomatica indotta, per
classifcarla non !isogna lasciarsi inDuenzare dai metodi
con cui stata raggiunta. 'etodi c(e possono essere quelli
degli stregoni africani o quelli dei rilassamento
psicosomatico alla Taco!sen o alla 3c(ultz- quelli della
sofrologia, o dell'ipnosi condizionante- o quelli orientali, a
impronta pi* o meno n4>s>ca. Tutti questi metodi, come le
vecc(ie tecnic(e ipnotic(e grossolane e possessive,
tendono a una manipolazione degli stati di coscienza per
scopi psic(ici e psicosomatici.
'entit/ della fenomenologia raggiunta E classifca, e se
questa presenta i sintomi peculiari degli stati ipnotici, si
dovr/ adoperare sempre un identico termine di defnizione
c(e, una volta sta!ilito, dovr/ essere adoperato dagli
studiosi di tutti i paesi per c(iarezza e seriet/ scientifca.
7essuno vuole negare la di5erenza sostanziale e formale
esistente fra le diverse tecnic(e- ma ci0 non autorizza a
non c(iamare pi* con lo stesso nome lo stato di coscienza
raggiunto con esse e la particolare condizione
psicosomatica ad esso connessa, quando si costata sul
piano fsiologico e psicologico c(e tale condizione pur
sempre quella propria degli stati ipnoidal1 autoindotti o
eteroindotti, nel senso gi/ accettato dagli esperti.
%. Interpretazionedell'ipnotismo attraverso i tempi
'ipnotismo noto all'uomo da oltre quattromila anni. Era
gi/ conosciuto dagli antic(i &inesi, dagli
Egizi, dagli Indiani, dagli E!rei, dai 8reci, dai Romani. Per
questi ultimi ne fanno fede le antic(e 3i!ille, e i giudizi di
Plinio il Uecc(io, Uespasiano, Plutarco, 6driano, Tertulliano,
6urelio Prudenziano, 3ines1o.
7ella mitologia troviamo la prova di come gli antic(i
conoscessero e credessero alla &ascinazione< ne esempio
la favola di 'edusa c(e con lo sguardo paralizzava gli
uomini c(e la miravano, si da pietrifcarli- mito ricordato nel
verso dantesco9 ,venga 'edusa9 si '" farem di smalto:S
6l fascino esercitato da una persona su un'altra do!!iamo
attri!uire il fatto del &im!ro c(e, inviato a uccidere 'ario,
prigioniero, rest0 paralizzato dallo sguardo e dalla voce di
questi.
" mag(i aztec(i, prima della conquista di <ernIn &ortHs,
praticavano l'ipnosi.
7ei secoli successivi, in Europa, 'arsilio .icino,
Pomponazzi, @acone, van <elmont, 'aVWel1 si occuparono
dell'ipnotismo nei loro studi, ed espressero giudizi e dati di
fatto al riguardo. Tuttavia, per trovare l'ipnotismo
largamente applicato in Europa, a scopo terapeutico,
!isogna arrivare al "EJJ, a 'esmer flosofo e medico, a
8assner, di origine svedese, a @raid scozzese, c(e, con i
loro metodi terapeutici, si attirarono consensi e !iasimi
dalle accaden4>e medic(e del tempo.
Fna vera rinascenza dell'ipnotismo avvenne in seguito, in
.rancia, dal "AB% al "AA$, per opera di &(arcot, @eaunis,
&(arles Ric(et, @Hrillon, @ern(eim, &ullerre, @otteK,
@rHmaud, @a!insLi, 8rasset, Xanet- in 8ermania per opera
di &zermaL, 3c(neider, <eiden(eim, Rump(, ?!ersteiner,
Rieger- in Italia per gli studi di Ellero, om!roso, Tam!urini,
3eppilli, ;al Pozzo, &ampi2, 'orsell1.
Esaminare particolarmente le concezioni sull'ipnotismo di
tutti coloro c(e ci (anno preceduto, esula dai fni di questo
lavoro, essenzialmente rivolto a delucidare la natura
!iologica dei fenomeni ipnotici e la loro e2cacia
terapeutica.
&i fermeremo pertanto solo sulle principali interpretazioni
c(e dell'ipnotismo sono state date attraverso i tempi- e, nel
capitolo seguente, sul modo con cui questo stato
considerato dal lato curativo.
3econdo tale direttiva possiamo, nella storia dell'ipnotismo,
di5erenziare quattro grandi periodi interpretativi9 a+ il
periodo mistico- !+ il periodo magnetico- c+ il periodo
psicologico- d+ il periodo fsiologico. Questi periodi non
cronologicamente !en
defniti spesso si trovano contemporanei e contrastanti,
quali indirizzi di 3cuole diverse. Qui ci so5ermeremo
di5usamente su di essi, per ritornarvi !revemente ancora
nella parte terza, dove si esporranno le convinzioni
personali sulla genesi dell'ipnotismo.
4aF 5nterpretazioni mistiche
Questo primo periodo risale, come a!!iamo gi/ detto, agli
antic(i sacerdoti egizi, greci e romani, c(e praticavano il
sonno nel tempio e si servivano di soggetti in stato ipnotico
per avvicinarsi alla divinit/ e predire l'avvenire. 8li antic(i
indovini cadevano in trance, ritenendo c(e ci0 conferisse
loro poteri divinatori.
I mag(i persiani e i fac(iri indiani praticavano l'autoipnosi,
pretendendo di possedere, in questo stato, poteri curativi
soprannaturali.
8li indiani &(ippeWa, nelle loro pratic(e di iniziazione
durante le quali i ragazzi alla pu!ert/ venivano cullati in un
sonno magico dalle cantilene dello stregone, di fatto
praticavano una ipnosi di gruppo, tanto c(e in vari soggetti
si instaurava fn l'analgesia. In tali condizioni di trance i
ragazzi ricevevano dallo stregone tutti gli insegnamenti
riguardanti i costumi tri!ali e cio delle vere e proprie
suggestioni ipnotic(e e postipnotic(e c(e portavano gli
iniziati a compiere poi atti di valore, con insensi!ilit/ per le
ferite. 8li indiani, c(e pur servendosi, come altri popoli,
egregiamente dell'ipnotismo ne ignoravano l'esistenza e le
leggi c(e lo regolano, fnivano per mettere tutti i successi
dell'ipnosi in relazione con il soprannaturale.
;el resto, in Europa, l'interpretazione mistica dei fenomeni
ipnotici si ritrova ancora nel "EEB nel medico religioso
8assner, il quale, usando per l'ipnosi un cerimoniale
c(iesastico e appellandosi a demoni e a ;io, si dimostra
nella genesi dell'ipnotismo ancora a!!ar!icato al 'edioevo
e ai concetti trascendenti divini.
7ei secoli successivi alcune refgioni (anno ritenuto
l'autoipnosi un aiuto spirituale. Uerso il "AAJ i monaci
cristiani del 'onte 6t(os, in 8recia, la praticavano come
parte delle loro meditazioni, cosi come gli Ind* praticano lo
?oga(
6pprofondiremo pi* avanti )cap. B S "J+ i punti di contatto
c(e esistono tra l'esperienza religiosa e il fenomeno
ipnotico, sia sul piano psicologico, sia su quello fsiologico.
41F 5nterpretazioni magnetiche, Nuidiche, metapsichiche6
&?7&ERI?7E '687ETI&6
.ior1 nel "EJJ, soprattutto con .ranz .riedric( 6nton
'esmer )"ECB4"A"=+ e la sua teoria del Duido magnetico,
quando, gi/ prima di questi, altri due medici avevano
tentato esperimenti ipnotici9 X. 8assner e 6. Qirc(er.
'esmer, ric(iamandosi ai concetti flosofci e teosofci del
sedicesimo e dei diciassettesimo secolo, ispirandosi a
Paracelso, a van <elmont, a .ludd, a 'aVWell, a Qirc(er e
riferendosi sia ai concetti metafsici4cosmologici di ei!niz
sia a quelli fsici di 8alvani e avoisier, ritenne essere causa
dei fenomeni ipnotici il Nuido magnetico animale(
Precisamente, le teorie mesmeriane c(e si ispirano alle
leggi della gravitazione universale, ricalcano i concetti
paracelsiani di Duido universale, cosmico, permeante il
sole, la luna, i pianeti, la terra, i metalli, le piante e gli
anima(. 'esmer pens0 all'esistenza di un Duido c(e
dall'operatore si trasmettesse al soggetto, ed era
pienamente persuaso c(e il Duido potesse trasmettersi e
aderire a un soggetto magnetizzato, c(e, a sua volta,
acquistava la virt* di comunicarlo a c(iunque si mettesse
in contatto con lui. a sua 1acchetta magica era
magnetica(
'esmer ritenne c(e l'operatore potesse spingere di l/ dalla
periferia del corpo l'inDusso nervoso e dirigere questa
forza, attraverso lo spazio, sugli esseri viventi c(e egli si
proponeva di inDuenzare. Ritenne anc(e c(e il magnetismo
animale non avesse solo per oggetto la produzione di
fenomeni straordinari nell'organismo, ma anc(e e
soprattutto la guarigione delle malattie. a malattia per
'esmer 6'a!errazione dell'armonia organica: e il
,magnetismo: guarisce, rista!ilendo l'armonia. Egli
applicava dei pezzi di ferro, o faceva sedere i suoi pazienti
attorno a una tinozza d'acqua contenente limatura di ferro,
o esercitava dei passi e asserendo c(e dal ferro o dalle sue
mani si sprigionava un Duido magnetico induceva il
cosiddetto sonno mesmerico )trance+.
Fn aDievo di 'esmer, il marc(ese &(astenet de PuKsHgur,
c(iam0 lo stato di sonno, c(e insorgeva per il Nuido
magnetico, sonnam1ulismo(
e idee di 'esmer e le sue cure miracolose fecero, a suo
tempo, tanto scalpore c(e il 8overno francese intervenne,
nel "EAB, c(iedendo alla Reale 6ccademia di medicina un
rapporto sul magne
tismoG. Tra i mem!ri designati si trovarono .ranLfn,
avoisier, @aYK, aurent de Xussieu e numerosi altri uomin1
di scienza, c(e si pronunciarono tutti contro il magnetismo,
meno Xussieu, c(e rifut0 di sottoscrivere il rapporto di
costoro.
Precisamente, i commissari, avendo dimostrato c(e
""mmaginazione senza magnetismo produce delle
convuls1oni, e c(e il magnetismo senza immaginazione non
produce niente, conclusero c(e questo Duido senza
esistenza per conseguenza senza utilit/- c(e i violenti
e5etti c(e si osservano nel trattamento pu!!lico
appartengono al contatto, all'immaginazione messa in
azione e a quella imitazione meccanica c(e ci porta a
ripetere ci0 c(e colpisce i nostri sensi.
6 questo rapporto, c(e doveva essere reso pu!!lico, ne fu
aggiunto un secondo, c(e denunciava le pratic(e
mesmeric(e come dannose per la moralit/ pu!!lica. ,7oi
pensiamo 4 dissero inoltre i commissari 4 c(e il preteso
magnetismo animale sia un sistema antico, vantato nel
secolo precedente e caduto in dimenticanza- c(e questo
sistema sia assolutamente privo di prove- c(e gli e5etti
prodotti da questo preteso modo di guarigione siano tutti
dovuti all'imitazione e all'immaginazione- c('essi siano pi*
nocivi c(e utili, e c(e siano dannosi in quanto possono far
contrarre a persone !en costituite un'a!itudine
spasmodica, fra le pi* spiacevoli per la salute:.
3enonc(H, siccome le opinion1 degli. uomini sono muta!ili,
dopo alcuni anni, e precisamente nel "A%=, fu ric(iesto
all'6ccademia di 'edicina un nuovo esame del
magnetismo, e il rapporto della commissione in merito,
redatto dopo sei anni di studio, fu favorevole, persino
troppo favorevole.
.urono allora sta!ilite le seguenti quattro proposizioni9 "+
gli e5etti del magnetismo sono spesso nulli nelle persone
sane e in alcune malate- %+ essi sono sovente poco marcati-
C+ essi sono spesso il prodotto della noia, della monotonia,
della fantasia- B+ infne si sviluppano indipendentemente da
queste ultime cause, molto pro!a!ilmente per e5etto del
solo magnetismo.
Il rapporto fniva con l'accettare non solamente il
sonnam!ulismo, provocato, ma anc(e i fatti di
c(iaroveggenza e di previsione.
a storia della 'edicina deve riconoscere a 'esmer il
grande merito di avere egli ric(iamato per
primo in Europa l'attenzione degli studiosi sui fenomeni
ipnotici.
Potr/ interessare gli storici della medicina sapere c(e uno
dei pi* antic(i documenti italiani sul mesmerismo uno
scritto del medico 3e!astiano 8iraud di Pinerolo )A
dicem!re "EEB+9 ettre de 'r. 8iraud, docteur en mHdecine
de la .acultH de Tourin / 'onsieur e &omte 7. 7. /
&rHmone )@i!lioteca delle 3cienze di Torino+.
Questo medico, di fama europea, e!!e ini!ito dal Re del
Piemonte l'esercizio delle pratic(e magnetic(e, tanto da
dover esulare a ione e a Parigi, ritornando in patria solo
dopo la conquista napoleonica. )Pericle 'aruzzi, in
Bollettino storico 1i1liogra9co Su1alpino, agosto "#CJ, p.
%B"+.
&?7&ERI?7I U6RIE ;I .?RRE R6;I67TI
&on l'evolversi dei tempi, la concezione magnetica con
prerogative quasi magic(e scomparve nell'interpretazione
dei fenomeni ipnotici, ma rimase sempre presso varie
scuole, come fondamentale spiegazione di essi, la
concezione di una &orza radiante dall'ipnotizzatore e
inDuente sugli altri soggetti attraverso lo spazio. 7el "A%J,
il generale 7oizet si appell0 al Nuido vitale(
7el "A$C .rancesco 8uidi parla di ,anevrosia e di
spossamento del Duido nerveo c(e si ottiene concentrando
lungamente l'attenzione del soggetto su di un disco di
zinco e di rame, su di uno specc(io o su altro lucido
oggetto qualunque:.
,Il sonno magnetico provocato concentrando l'attenzione
del soggetto su di un oggetto qualunque non (a altra
funzione c(e di spossare momentaneamente il suo Duido
nervoso cere!rale, onde pi* facilmente sostituirvi le
v1!razioni del nostro magnetico Duido.
,'esperimento c(e provoca lo spossamento del Duido
nervoso )anevrosia+ si deve fare come preparazione e
anc(e facilitazione della diretta azione magnetica:.
?ggi, forse 8uidi ripetere!!e la stessa spiegazione per il
@.Z.3. )@rain Zaves 3incron1zer+, i fotoinduttori e gli
psicofarmaci c(e facilitano l'atto induttivo ipnotico.
7el "A$#, ;al Pozzo parl0 di radiazioni e di moti ondulatori,
sostenendo c(e il pensiero pu0 propagarsi a un altro
individuo per mezzo di vi!razioni, le quali eccitano il mezzo
am!iente, specialmente se le due persone s1 trovano in
contatto. ;al Pozzo
consider0 l'ipnotismo come uno stato 9siologico, c(e si
produce artifcialmente negli individui di temperamento
nervoso in ispecie, sani o in condizioni patologic(e. ;urante
questo stato, le ,funzioni vitali, organic(e e sensorie
sare!!ero pertur!ate da azioni esterne, c(e
determinere!!ero fatti ini!itori e dinamogenetici
neD'organismo:.
7el "AA", @arHtK parl0 di una ,forza nervosa rad1ante:, c(e
esistere!!e nel sistema nervoso allo stato dinarnico e
statico, e si trasmettere!!e per mezzo delle ondulazioni
deD'etere. Questa forza c(e produrre!!e i fenomeni
ipnotici, sare!!e, secondo @arHtK, lo stesso Duido di
'esmer, c(e questi aveva conosciuto soltanto
empiricamente. Tale Duido si emettere!!e per mezzo degli
occ(i, delle dita, del so2o9 esso si propag(ere!!e in linea
retta, si riDettere!!e su una superfcie liscia secondo le
leggi fsic(e, attraversere!!e i corpi opac(i e massicci,
avre!!e propriet/ analog(e a quelle della luce e
dell'elettricit/.
;umontpallier si avvicin0 anc('egli a questa teoria, e
amrr>se l'esistenza di un inNusso nervoso radiante da tutto
l'essere umano con possi!ilit/ di trasmissione di esso ad
altre persone. Questo medico dic(iar0 non potersi
diversamente spiegare la maniera di reagire di certi
individui sotto l'impressione delle dita e dello sguardo.
" fautori del moto vi1ratorio nerveo pensarono c(e questo
suscitasse una radiazione c(e dal sistema nervoso centrale
si propagasse sino alle cellule periferic(e, e da queste nel
mezzo am!iente, allo stesso modo c(e una eccitazione
esterna, operata sull'estremo periferico di un nervo, si
propaga sino alle cellule cere!rali.
Esistere!!e cos1 un'atmosfera vitale, non per0 nel senso
Duidistico di 'esmer, la quale consistere!!e nella
concordanza del sistema neuroperiferico dell'individuo col
mezzo am!iente. .are!!ero parte del mezzo am!iente
l'arMa, i mo!ili, le persone. Qualunque moto dell'organismo
umano determinere!!e un moto di natura vi!rante in tutta
l'atmosfera propria dell'individuo, il quale moto, se si
propaga a un corpo le cui particelle siano atte a vi!rare
sincrone con la detta onda, si cam!iere!!e in quel corpo in
oscillazione, s/ c(e in esso si riprodurre!!ero i fatti
originari da cui quell'onda era derivata. &os1 un organismo
diverre!!e sorgente di fatti fsiologici, quando l'onda
avesse avuto origine da un fatto fsiologico.
" fenomeni ipnotici, suscitati dalla fssit/ del !ul!o oculare,
dipendere!!ero da modifcazioni c(e
avvengono nel sistema nervoso dell'ipnotizzato vale a dire
indipendentemente da alcuna eccitazione dall'esterno. 'a
se si opera facendo risonare un tamtam, un diapason
eccetera, allora si premette un fatto esterno c(e causa di
eccitazioni, le quali poi causere!!ero modifcazioni nel
soggetto. " segni esterni dell'ipnotizzatore sostituire!!ero i
veri suoni e le diverse eccitazioni. li sistema nervoso di un
ipnotizzato sare!!e adatto a rispondere, per inDusso, alle
vi!razioni c(e l'atto volitivo produrre!!e nell'orgarrismo
dell'operatore, per cui nef'ipnotizzato si suscitere!!ero le
stesse sensazioni e i rispettivi processi psicirici
dell'ipnotizzatore.
In tal modo, al Duidismo di 'esmer succede
l'ondulazionismo di ;al Pozzo e di @arHtK. e parole sono
cam!iate, ma non ci pare di molto la sostanza.
Xean4'artin &(arcot della 3cuola della 3alpHtrire credeva
alla reale esistenza dell'e5etto magnetico nella produzione
dei fenomeni ipnotici e contro le teorie psicologic(e
su!!iettivistic(e propose spiegazioni fsiologic(e di questi,
su !asi o!iettive energetic(e. 6l soggetto in ipnosi &(arcot
applicava una calarnita a un arto, dicendo c(e queD'arto si
sare!!e paralizzato, e siccome questo avveniva, egli
credette all'e5etto della calamita- anc(e la metalloscopia
fu cos1 c(iamata in campo, a riprova delle interpretazioni
energetic(e o!iettive deD'Mpnosi. @ern(eirn della 3cuola di
7ancK riusci per0 a provare c(e tali risultati erano dovuti
solo alla suggestione e c(e gli esperimenti di &(arcot non
avevano alcun valore.
&(arcot credeva fermamente all'inDusso psic(ico c(e
l'ipnotizzatore capace di esercitare intensamente
sull'ipnotizzato, anc(e se non in senso stretto mesmeriano.
Tale e5etto si poteva, secondo &(arcot, rilevare solo nei
soggetti a5etti da isteria, in cui una particolare disposizione
patologica permette di accumulare facilmente l'aYusso
psic(ico altrui.
&?7&ERI?7I 'ET6P3I&<I&<E
.. Z. <. 'Kers e X. ?c(oroWicz, cele!ri studiosi di fenomeni
medianici, ricono!!ero nell'ipnotismo il primo scalino dei
fenomeni psic(ici paranormali, c(e formano l'oggetto della
moderna parapsicologia. Per questa oggi si avanzano
spiegazioni fsic(e )&azzamalf, Uasiliev ecc.+ e spiegazioni
eVtrafsic(e, spirituali )Rinne+. 7el primo caso le
concezioni metapsic(ic(e dell'ipnotismo potre!!ero
rientrare nel vasto capitolo delle interpretazioni fsic(e
)magnetic(e, Duidic(e e simili+- nel secondo caso, no.
'ipnosi non sare!!e c(e ,una d1ssociazione delle cellule
nervose nella parte superiore del cervello: e ,l'insorgere
immediato dell'attivit/, fno allora quieta, dei centri nervosi
inferiori:.
7el "#J#, &esare om!roso estese le sue investigazioni
all'ipnotismo e allo spiritismo e concluse per l'esistenza di
energie psico9siche potenti e sconosciute, a spiegazione
dei fatti costatati alla presenza della medium Eusapia
Paladino.
7el "#C=, ancora 6. .unL osserva c(e l'esperienza dimostra
l'esistenza di una vera e propria declinazione psic(ica del
soggetto ipnotizzato verso il suo detern4>nato
ipnotizzatore, I c(e egli in ci0 vede la dimostrazione
sperimentale deF'o!iettiv1t/ del fenomeno ipnotico, !asato
principalmente sopra una propriet/ particolare
dell'ipnotizzatore. .unL c(iam0 ,teoria del rapporto
o!iettivo: questa sua teoria sull'ipnotismo- rapporto
o!iettivo c(e avre!!e altra conferma nel fatto c(e esso
potre!!e esplicarsi anc(e a distanza, indipendentemente
dalla comunicazione normale dei sensi, come si rilevere!!e
dai risultati metapsic(ici ottenuti nel campo della
suggestione mentale da Ric(et, Xanet, 3icard, e dalla
3ociet/ di ricerc(e psic(ic(e di ondra. a scuola moderna,
secondo .unL, con la sua ostinata convinzione della pura
soggettivit/ dei fenomeni ipnotici, supera d1 gran lunga, per
la sua a!errazione dottrinaria, i concetti contrastanti,
fantasiosi, ma pi* intuitivi, dei mesmeriani e dei fsici.
3are!!e in conseguenza di tale a!errazione c(e la dottrina
dell'ipnotismo giunta a un ristagno totale, anzi a una vera
decadenza e liquidazione.
7el "#=$, @. ;isertori, in una esposizione personale sulla
patogenesi dei fenomeni ipnotici, si ric(iama a forze
oscure, non conosciute e cos1 si esprime9 ,7el
determinismo dell'ipnosi non interviene solo la recettivit/
del soggetto, ma anc(e la potenza dell'ipnotizzatore,
comunque si voglia intenderla, la quale varia
indiscuti!ilmente da sperimentatore a sperimentatore, ed
in certi 1ndividui sviluppata in grado eccezionale...
'ipnotizzatore di professione dispone di una tecnica
ela!orata e perfezionata ed dotato di un potere
suggestionante c(e non possiamo negare per il semplice
fatto c(e ce ne sfugge, in parte l'intima natura. 3e nella
forza suggestiva e quindi nelle suggestioni in genere, ivi
compreso in modo precipuo l'ipnotismo, sia operante anc(e
un fattore del tipo metapsic(ico,
analogamente a quanto avviene nelle trasmissioni e nelle
recezioni telepatic(e o comunque eVtrasensoriali, quesito
al quale ritengo si de!!a dare risposta a5ermativa:.
o stesso ;isertori, parlando delle terapie taumaturgic(e
delle ps1conevrosi, scrive9 6n molti eventi taumaturgici
(anno, non v' du!!io, la loro parte fenomeni d'etero4 e
d'autosuggestione. 'a sare!!e imperdona!ilmente
semplicistico il voler ridurre nell'essenza queste cure a
suggestioni, cio solo ad atti dell'istinto primordiale
gregario, per quanto ra5orzati da fenomeni di trasmissione
parapsicologica dell'idea sanatrice. 7on possiamo alle
volte, di fronte agli e5etti curativi esplicati da certi
cosiddetti mag(i, non prospettarci la possi!ilit/ di inNussi
estremamente misteriosi, d'ordine metapsic(ico anc('essi,
provenienti dal terapeuta9 ricorre alla mente la vecc(ia
ipotesi dei magnetizzatori intorno al Duido, comunque lo si
voglia intendere9 in accezione eVtrafsica o di radiazione
fsica:.
)c+ 5nterpretazioni psicologiche.. .6RI6, .. @R6I; E I
.RE7?IP7?TI3'?
81/ durante i pr1mordi del periodo magnetico comparvero
vari dissidenti, e l'a!ate X. .aria )"EE$4"A"#+, c(e pu0
considerarsi il fondatore delle prime tecnic(e ipnotic(e,
diede per primo inizio a quel terzo flone interpretativo dei
fenomeni ipnotici, c(e si pu0 c(iamare psicologico, e c(e
port0 all'a!!andono di tutte le pratic(e magic(e. X. .aria
respinse tutte le teorie esistenti- non credette nH al Duido
nH alla potenza della volont/- proclam0 la natura
soggettiva dei fenomeni magnetici, ponendo la causa del
sonno lucido, come egli c(iam0 il sonnam!ulismo
provocato, nel soggetto stesso. " fautori di questi concetti
!andirono le pratic(e magic(e, dic(iarando c(e il Duido
magnetico e le speciali forze dei magnetizzatori non
esistevano.
6 queste idee si riallacci0 nel "AB% Xames @raid, c(irurgo
oculista e medico nelle miniere, c(e per primo introdusse il
termine ipnotismo nella sua .euroipnologia, defnendolo,
come a!!iamo gi/ detto, uno ,stato particolare del sistema
nervoso, determinato da manovre artifciali:. Egli cerc0 di
dimostrare c(e il Duido magnetico, a cui 'esmer e seguaci
attri!uirono la massima importanza, non
era elemento necessario per inDuire sui loro pazienti, ma
c(e era su2ciente c(e l'esperimentatore escogitasse mezzi
atti a stancare l'attenzione del soggetto )ad esempio, la
fssazione di un punto luminoso+. 8li e5etti mesmerici
dovevano, in altre parole, attri!uirsi solo a un tur!amento
cagionato al sistema nervoso, attraverso la concentrazione
dello sguardo, il riposo assoluto del corpo e la fssit/
dell'attenzione.
&ogi @raid concludeva c(e i fatti prodotti con l'ipnotismo
non fossero dovuti nH alla personalit/ nH alla volont/
dell'ipnotizzatore nH ai suoi passi< c(e non c'entrassero per
nulla, in tutto ci0, nH il Duido magnetico nH agenti
inisteriosi universali e c(e tutto dipendesse dallo stato
psicofsico dell'ipnotizzato.
Egli, per darsi spiegazione dell'e5etto della concentrazione
del pensiero sullo stato del cervello, reput0 c(e il
rallentamento dei movimenti respiratori, causato
dall'intensa attenzione, contri!uisse, per l'imperfetta
decar!onizzazione del sangue c(e ne sare!!e risultata, a
determinare il sonno ipnotico.
@raid, volendo poi applicare l'ipnotismo al sistema
frenologico di 8all, credette di scoprire il frenoipnotismo, un
mezzo, cio, di eccitare nel sonno ipnotico 4 attraverso le
pareti cranic(e 4 le zone cere!rali, c(e, secondo 8all,
corrispondono a particolari facolt/ psic(ic(e.
6lle teorie di @raid si riferirono, successivamente, in
6merica, 8rimes, c(e parl0 di elettro1iologia, e
contemporaneamente, in Europa, iH!eault e @ern(eim,
c(e si !asarono sulla sola dottrina della suggestione per
spiegare i fenomeni ipnotici.
It@E6FT, @ER7<EI' E E TE?RIE;E6 3F88E3TI?7E
I citati autori ritennero c(e, nelle operazioni di magnetismo,
non ci fosse di attivo altro c(e il soggetto stesso, e c(e le
modifcazioni profonde del suo sistema nervoso avessero
origine esclusivamente in lui, non essendo
l'esperimentatore c(e l'ostetrico di ,uesti prodigi(
@raid, applicando l'ipnotismo ai suoi malati, procedeva a
delle manipolazioni per ottenere e5etti curativi. 6. 6.
iH!eault e <. @ern(eirn gettarono il ridicolo su queste
manipolazioni, riportando tutto alla suggestione ver!ale,
mera e semplice. ,e manovre 4 scrive @ern(eim 4 non
sono niente, la
fede tutto- e la fede, cio la credenza, propria dello
spirito umano. t l'immaginazione umana c(e fa i miracoli:.
@ern(eini )"#JC, p. E$+ lo defnii uno stato psic(ico
particolare, c(e pu0 essere artifcialmente prodotto e c(e
mette in attivit/ o esalta, in gradi diversi, la
suggestiona!ilit/, cio a dire l'attitudine a su!ire l'e5etto di
un'idea e ad attuarla. a suggestione rappresenta, per
@ern(eim, l'atto per cui un'idea introdotta nel cervello e,
in virt* di esso, accettata. Tutto ci0 c(e entra per le
orecc(ie nello spirito, tutto ci0 c(e, con o senza esame
preliminare, accettato per sH stesso, tutto ci0 c(e
persuade, tutto ci0 c(e creduto, costituisce una
suggestione per mezzo dell'udito. 8li avvocati, i predicatori,
i professori, gli oratori, i negozianti, i ciarlatani, i seduttori,
gli uomini di 3tato sono, per @ern(eim, suggestionatori. o
stato ipnotico non c(e uno stato di suggestiona!ilit/
esaltata, c(e pu0 essere prodotto con o senza sonno.
@ern(eim non vide niente di patologico nei fenomeni del
sonno provocato. 3econdo questo autore, non solamente
tutte le persone ipnotizza!ili non sono nevropatic(e, ma,
nel maggior numero dei propri soggetti, egli non riusH1 ad
accertare alcuna traccia di predisposizione a tur!amenti
nervosi. @ern(eini non neg0 tuttavia c(e la suggestione
ipnotica, per agire, non esigesse una certa disposizione e
recettivit/ cere!rale. 'a questa disposizione speciale
sare!!e comune a un gran numero di persone e non
propria dei soli nevropatici e degli isterici, giacc(H la
suggestiona!ilit/ un fatto generale e non specifco di
costoro.
Tra @ern(eim e iH!eault l'accordo non per0 sempre
assoluto, sia per quanto riguarda il fenomeno della
suggestione, sia per l'essenza dei rapporti c(e si
sta!iliscono tra ipnotizzato e ipnotizzatore. iH!eault
ritenne la suggestione un fenomeno proprio degli stati
ipnotici- @ern(eim anc(e dello stato di veglia.
iH!eault credeva c(e nel sonno profondo, tra l'operatore e
il suo soggetto vi fosse un rapporto esclusivo, cosicc(H
questi non potesse intendere c(e quanto gli venisse
dall'altro. Tale polarizzazione psic(ica dell'ipnotizzato fu
spiegata da iH!eault col fatto c(e il paziente si
addormenta pensando a c(i l'ipnotizza- per la
concentrazione dell'attenzione egli conservere!!e nel suo
spirito l'idea di c(i l'addormenta e mettere!!e la sua
attenzione e i sensi al servizio di questa idea. 3are!!e un
po' come una madre c(e si addormenti presso la culla del
fglio e c(e, insensi!ile anc(e a rumori molto forti, si svegli
al minimo grido del suo !am!ino.
<. @eaunis credette anc('egli fermamente in questo
rapporto esclusivo tra ipnotizzato e ipnotizzatore.
@ern(eim, invece, sostenne di non averlo mai accertato,
all'infuori dei casi in cui egli l'aveva espressamente
suggerito. Questo autore, a5ermando l'importanza della
suggestione nell'ipnosi, si oppose decisamente al suo
contemporaneo &(arcot, c(e aveva ela!orato una teoria
puramente somatica dell'ipnosi )"AA%+, e dic(iar0 c(e i tre
famosi periodi c(e &(arcot descriveva nell'ipnosi )il
catalettico, il sonnam!olico e il letargico+ non erano altro
c(e un artifcio suggestivo.
.6FT?RI E ?PP?3IT?RI ;E'IP7?3I QF6E 7EUR?3I 3PERI'E7T6E
@ern(eirn si oppose alla concezione di &(arcot
sull'ipnotismo come nevrosi sperimentale< contrast0 inoltre
quella di Paul Ric(er, c(e lo considerava come un
,tur!amento del funzionamento regolare dell'organismo,
c(e si confonde con la predisposizione isterica: e di
;umontpallier e allievi, c(e l'interpretarono come una
,nevrosi sperimentale a diversi gradi:.
7ell'interpretazione psicologica dei fenomeni ipnotici,
pertanto, vediamo come nel diciannovesimo secolo due
opposte concezioni si contendessero il campo9 quella di
@ern(eirn e allievi, c(e non giudicavano l'ipnotismo come
una manifestazione patologica, e quella di &(arcot e
discepoli c(e lo consideravano come una nevrosi
sperimentale e la identifcavano per gran parte con
l'isterismo.
@a!insLi, discepolo di &(arcot alla 3cuola della 3alpHtrire,
nel "#JJ, concluse pur egli per la natura isterica dei
fenomeni ipnotici, e riport0 tutto alla suggestione pura e
semplice, ritenendola inoltre priva di ogni fattore emotivo.
,e manifestazioni dell'ipnotismo 4 scrive @a!insLi 4 sono
assolutamente identic(e a quelle dell'isterismo, e se si
ignorassero le circostanze dalle quali queste nascono,
sare!!e impossi!ile distinguere le une dalle altre. a sola
di5erenza c(e separa le manifestazioni ipnotic(e dalle
manifestazioni isteric(e c(e le prime ric(iedono, per
svilupparsi, l'intervento di altri. 7on gi/ l'ipnotismo c(e
crea o esalta la suggesti!ilit/, esso ne la conseguenza e
la manifestazione:.
@a!insLi defnisce l'ipnotismo uno stato psic(ico
particolare, durante il quale un soggetto pu0 su!ire la
suggestione altrui. Esso si manifesta con dei fenomeni c(e
la suggestione fa nascere, la persuasione fa sparire, e c(e
sono identici alle manifestazioni isteric(e.
Per @a!insLi, quindi, l'isterismo e l'ipnotismo sono fatti de
la mHme pTte< entram!i sare!!ero una specie di
simulazione. &i0 contrariamente a quanto sosteneva
@ern(eim, c(e aveva defnito l'ipnotismo, come a!!iamo
gi/ visto, in modo !en diverso. @a!insLi cre0 la parola
pitiatismo per defnire fenomeni isterici e fenomeni ipnotici,
guari!ili entram!i con la persuasione, dal greco net0c6
Opersuasione e 3covrS, U guari!ile. Egli, spogliando quasi
completamente di emotivit/ il fenomeno della suggestione,
neg0 l'importanza dei fattori emotivi per la genesi dei fatti
isterici e ipnotici. 65erm0 infne c(e l'ipnotismo ,nella
maggior parte dei casi si ridurre!!e a simulazione e negli
altri a inganno reciproco del soggetto attivo e del soggetto
passivo:. Tale comoda tesi, nota 3ervadio, si
semplicisticamente ripetuta per molti anni, permettendo a
vari autori di mettere tuttora in non cale l'ipnotismo e i suoi
fenomeni.
'a oltre c(e nella concezione dei fenomeni ipnotici, questo
grande neurologo s!agli0 nella valutazione degli stessi
fenomeni isterici, escludendo dall'isterismo tutti i fenomeni
non provoca!ili con la suggestioneS &ogi, in !ase ,a
centinaia di casi studiati con rigore e senza partito preso:,
sostenne c(e la nozione della midriasi isterica si fondava su
errori di osservazione e d'interpretazione, e neg0 la realt/
dei distur!i cutanei e vasomotori nell'isterismo e
nell'ipnosi, a5ermando di non avere mai osservato nei suoi
soggetti isterici e ipnotizzati l'insorgenza di emorragie
cutanee, di Dittene, di !olle, di ulcerazioni, di cancrene, di
edemi ecc.
6 parte c(e numerosi osservatori e contemporanei di
@a!insLi osservarono ci0 c(e egli negava, le concezioni di
questo autore, pi* fne neurologo, forse, c(e non psicologo
e psic(iatra, non fecero c(e allontanare dalla giusta via le
idee degli studiosi. 7on di certo possi!ile separare
nettamente la suggestione dall'emozione- eccezionale
una suggestione a freddo, in tutto priva di contenuto
emozionale e nata senza la spinta di uno stato a5ettivo pi*
o meno intenso.
Per ci0 c(e concerne, infne, l'identit/ di fenomeni isterici e
fenomeni ipnotici, gi/ i contemporanei di @a!insLi si
espressero contro e, per tutti, ci
to 8rasset, c(e scrive9 6sterico e ipnotizza!ile non sono
a5atto due termini sinonimi e la clinica o!!liga a
distinguere fra gli ipnotizza!ili quelli c(e sono stati
precedentemente isterici e quelli c(e non lo sono mai stati
a5atto. In secondo luogo non v' per nulla identit/ fra i
sintomi dell'ipnosi e i sintorni dell'isterismo, giacc(H in
clinica noi distinguiamo gli ipnotizzati c(e presentano dei
sintomi isterici, da quelli c(e non ne presentano a5atto.
Quando in un ipnotizzato si osservano crisi isteric(e, ci0
dipende dal fatto c(e quel soggetto era isterico anc(e
precedentemente. Questi sono caratteri contingenti c(e
l'ipnotizzato presenta in casi particolari, e non sono per
nulla un carattere costante e specifco della ipnosi, da
rassoirrigliarsi e identifcarsi sistematicamente
all'isterismo: )8rasset, "#"$, p. %EB+. Pertanto 6a clinica
non permette a5atto di identifcare isteria e ipnosi e di dire
c(e esse sono due forme )l'una provocata e l'altra
spontanea+ della stessa nevrosi:.
Per 8rasset tutti i sintomi dell'ipnotismo non derivano
a5atto da una suggestione diretta, dato c(e nell'ipnosi vi
sono dei fenomeni indipendenti da ogni suggestione.
Questi fenomeni, detti fssi da 8rasset, non sono per nulla
costanti in ogni caso, nH uguali in tutti i soggetti. Tra questi
sintomi fssi, un primo gruppo si osserva unicamente tra i
soggetti isterici9 l'isterismo li fa nascere, e imprime ad essi
soprattutto una forma particolare. Poi vi sono degli altri
sintomi somatici fssi, dice 8rasset, indipendenti
dall'isterismo9 questi sono fenomeni sensitivi, circolatori,
respiratori. Infne vi sono dei sintonri psic(ici, c(e sono
ugualmente indipendenti da ogni suggestione, e fra questi
la memoria e lo stato intellettivo del soggetto. ;urante
l'ipnosi il soggetto ricorda il vissuto delle sue ipnosi
anteriori e dello stato di veglia- allo stato di veglia, invece,
non si ricorda degli stati d'ipnosi. Perci0, se la suggestione
(a una grande importanza nell'ipnotismo, essa non
a5atto tutto, nH pu0 tutto sostituire.
6lla concezione delle nevrosi sperimentali si rif/ 'orselli.
3econdo questo autore, l'ipnotismo ,un sonno artifciale
pi* o meno profondo, in cui alcune regioni del cervello
restano come paralizzate, mentre altre vengono
straordinariamente eccitate:. ;al contrasto e dal vario
com!inarsi di questo stato paralitico di alcune parti e
funzioni, con lo stato di eccitamento di altre parti o funzioni
nervose, derivere!!e tutta la svariatissima e sorprendente
fenomenologia del magnetismo, dell'ipnotismo e
sonnam!ulismo, del !raidismo, della fascinazione e de
gli altri processi consimili. a fenomenologia non uguale
in ogni individuo. Il sonno pu0 variare da un semplice
torpore alla sonnolenza, sino allo stato letargico. Inoltre,
secondo 'orselli, non tutti gli individui sono ipnotizza!ili.
&?F# E 6 TE?RI6 ;E'6FT?3F88E3TI?7E
E. &ouH )"A=E4"#%$+ nelle sue pratic(e ipnotic(e e nella
impostazione psicologica di esse ri!adisce tre punti
fondamentali c(e riferisco e c(e per molti aspetti possono
ritenersi validi ancora oggi.
"+ a suggestione non agisce sulla volont/, ma
sull'immaginazione, c(e l'elemento dorr>nante del
su!cosciente, il quale, a sua volta, inDuisce su tutte le
funzioni del nostro organismo. 3uggestionando e agendo
sull'immaginazione, c(e spesso in contrasto con la
volont/, si riesce a ottenere gli e5etti ipnotici conosciuti. a
volont/ in questi non c'entra, essa rimane nell'om!ra, a
meno c(e non si ponga al servizio dell'immaginazione. In
merito a ci0 &ouH ci d/ le seguenti leggi9
a+ quando la volont/ e l'immaginazione sono in conDitto,
vince sempre l'immaginazione, senza alcuna eccezione-
!+ nel contrasto tra volont/ e immaginazione, la forza di
questa in ragione diretta del quadrato della volont/-
e+ quando la volont/ e l'immaginazione si trovano
d'accordo, l'una non si aggiunge all'altra, ma si moltiplica
con l'altra-
d+ l'immaginazione pu0 essere educata.
Per &ouH l'inconscio corrispondere!!e all'immaginazione.
%+ 'ipnotismo deve defnirsi ,inDuenza dell'immaginazione
sull'essere morale e sull'essere fsico dell'uomo:. 'ipnosi
non si fonda tanto sulla volont/ dell'ipnotizzatore, quanto
sul rilasciamento dell'ipnotizzato e sul modo con cui egli
ela!ora le suggestioni ricevute.
a suggestione agisce solo in quanto pu0 produrre
autosuggestione, la quale, per essere operante, deve agire
allo stato cosciente. Termine questo c(e &ouH associa
costantemente al primo.
Per &ouH e discepoli )&. @audouin e altri+ il soggetto (a
coscienza di comandare al suo inconscio.
Praticamente la suggestione indotta dall'operatore al
soggetto deve venire continuata per proprio conto da
questi- sempre, s'intende, c(e sia in grado di farlo.
;i fatto si devono scartare due categorie di persone9 i
defcienti, incapaci di capire, e quelli c(e non vogliono
capire.
C+ 6gendo sull'immaginazione si possono guarire organi
ammalati, mediante un'autosuggestione ripetuta, fondata
su idee di !enessere. ?ggi infatti si parla di
psicoimmunologia facilitata dallo stato ipnotico.
'applicazione dei metodo poggia su due postulati
fondamentali9
aF ,non si pu0 pensare a due cose contemporaneamente:-
!+ ,ogni pensiero c(e occupi esclusivamente la nostra
mente diventa vero per noi e tende a trasformarsi in atto:.
a disposizione essenziale della mente di un malato deve
essere, perci0, per &ouH, quella e solo quella di pensare
c(e la so5erenza sparisce, ed essa sparir/.
In ogni suggestione, asserisce il @audouin, una volta c(e si
pensato al fne c(e si deve ottenere, il su!cosciente
provvede a trovare da sH i mezzi per conseguirlo. Il
paziente deve dire9 ,?gni giorno, sotto tutti gli aspetti, io
vado di !ene in meglio :. 3otto l'inDusso di questa
autosuggestione generica, recitando le stesse parole con
profonda convinzione al mattino e alla sera, per venti volte
)orazione di tipo religioso+, l'inconscio, secondo &ouH,
ricevere!!e il comando e lo distri!uire!!e l/ dove occorre,
senza c(e la coscienza avverta nulla.
TE?RI6 ;E6 ;I33?&I6RI?7E ;I P. X67ET
Questo autore )"A=#4"#BE+ pensa c(e l'ipnosi consista
nella formazione di una secondatia coscienza dissociata
con una sua particolare attivit/ e memoria, c(e
prendere!!e transitoriamente il posto della coscienza
normale. Tale ipotesi si fonda soprattutto sull'accertamento
dell'amnesia postipnotica e dell'automatismo c(e si nota in
ipnosi.
Tanet valorizza l'automatismo psicologico come forma
elementare di sensi!ilit/ e di coscienza e parte
fondamentale di ogni psic(e normale, opponendolo
all'attivit/ psic(ica superiore critica, della piena coscienza.
Questo automatismo inconscio provvisto di una sua
potenza energetica e anc(e di una certa fnalit/, anc(e se
non proprio di una vera intenziona!ilit/ anticipa, come
giustamente osserva Rossini, l'inconscio freudiano pi*
dinamico e meno automatico.
6nc(e Xanet con le sue attente ricerc(e scopre,
indipendentemente da @reuer e da .reud, l'importanza
terapeutica della reviviscenza ipnotica di emozioni antic(e,
per la risoluzione di vari sintomi isterici. Egli d/
un'interpretazione prevalentemente intellettiva dei
fenomeni ipnotici- .reud concentra invece la sua attenzione
sui procedimenti istintivo4a5ettivi e prosegue su questa
strada anc(e per la valutazione del transfert.
'a proprio da queste osservazioni, a5ermano Rossini e
'usatti, c(e inizia tutto il movimento psicoterapeutico
contemporaneo e ci0 costituisce un titolo di no!ilt/ per
l'ipnotismo.
Tanet infne costata c(e si pu0 agire sulla mente attraverso
il corpo, ricerca esercizi particolari di distensione, c(e
ritiene pi* e2caci dei medicamenti anc(e se di lunga e
di2cile applicazione, esercizi c(e anticipano tutte quelle
metodic(e psicoterapeutic(e c(e seguiranno e c(e vanno
dall'autodistensione concentrativa alla 3c(ultz o alla
XaLo!sen, all'autoipnosi frazionata e graduata di
Qretsc(mer ecc.
Tutte queste metodic(e sono in realt/ partite come la
psicoanalisi dalla ipnosi, (anno seguito un loro travaglio e
meritano una giusta opportuna collocazione a lato della
psicoterapia motivazionale e profonda. e idee di Xanet
sono state accettate da vari autori e X. 8rasset si ispirato
ad esse per la spiegazione dei fenomeni ipnotici.
7umerosi autori ritengono c(e lo stato ipnotico sia uno
stato controllato di dissociazione psic(ica )'c;ougall+.
6ltri, considerando c(e l'amnesia in ipnosi pi* apparente
c(e reale e c(e la volont/ e la personalit/ del paziente non
scompaiono durante la trance, (anno respinto questa
impostazione dottrinale dell'ipnotismo. &(ristenson ritiene
c(e ,l'ipnosi non produca dissociazione per sH stessa, ma
piuttosto faccia uso dell'esistente dissociazione fra conscio
e su!conscio nel soggetto:. Pavesi giudica pi* esatto
questo modo d'interpretazione della trance e nota come gli
investigatori d'oggi usino il concetto di stati dissociati pi*
come un termine descrittivo per certi aspetti dell'ipnosi,
c(e come una compiuta teoria esplicativa di essa.
I7TERPRET6RI?7E P3I&?676ITI&6
Fna spiegazione del tutto speciale dei fenomen ipnotici, su
un piano strettamente psicologico e cor una impostazione
dottrinale particolare, viene dat% dalla psicoanalisi.
.reud spiega i fenomeni ipnotici con la sua teoria della
rimozione degli istinti e con la traslazione di questi nella
persona dell'operatore. Il 3uper4io del paziente viene
sostituito dall'ipnotizzatore, c(e contemporaneamente
sare!!e in grado di risvegliare nel suo soggetto immagini e
avvenimenti trascorsi, o addirittura spariti dalla memoria
cosciente.
7. Perrotti coI1 defnisce la suggestione9 ,Processo
inconscio di natura a5ettiva, determinato da un distacco
dalla realt/ o!iettiva e da una disgregazione del 3uper4io,
ottenuti mediante la rievocazione diretta o indiretta
dell'immagine del padre- con la conseguenza della
sospensione della facolt/ di critica e del ritorno dell'energia
impegnata in questi processi sull'Io attuale- ci0 c(e
determina un rinforzo del narcisismo, il ripristino della fase
magicoanimistica del pensiero, c(e conduce alla li!era
reafzzazione di quelle idee c(e sono in armonia con l'lo
attuale e non sono in contrasto con la coscienza morale :.
3econdo gli psicoanalisti )3. .erenczi, E. Xones e altri+, con
diverse parole, 6'ipnotizzatore, esaltando l'immagine del
padre, determina nello stesso tempo un considerevole
aYevolimento o una paralisi vera e propria dell'altra
componente del 3uper4io )quella inerente al senso della
realt/ e alla critica+ e da ci0 le caratteristic(e principali
dell'ipnosi provocataI inconsapevolezza del processo,
attaccamento a5ettivo del soggetto all'operatore,
realizzazione acritica delle idee suggerite: )E. 3ervadio+.
.reud insistette molto sull'aspetto erotico del rapporto
ipnotico a5ermando c(e questo consiste nell'a!!andono
amoroso totale con esclusione di ogni soddisfazione
sessuale. Il soggetto trovere!!e cosii nello stato ipnotico
una gratifcazione dei suoi desideri istintuali. 'esistenza di
fattori motivazionali profondi dimostrere!!e come la teoria
della suggestione non possa spiegarci da sola l'ipnosi.
8ill e @renman la defniscono come ,un processo
regressivo c(e pu0 insorgere per una riduzione dell'attivit/
ideatrice e sensorio4motrice o per la creazione di un
rapporto arcaico con l'ipnotizzatore:. ;urante tale
regressione il soggetto tende a trasferire nell'ipnotista il
ruolo c(e avevano per lui alcuni suoi parenti nell'infanzia.
Qu!ie )"#$"+ non ritiene per0 il transfert un elemento
costitutivo della ipnosi come 8ill e @renman, e pensa
invece c(e esso sia un epifenomeno c(e pu0 comparire o
no.
a regressione c(e da 8ili e @renman inter
pretata con una diminuzione dell'autonomia del 'e in
rapporto al 3H )regressione al servizio del 'e+, viene da
Qu!ie considerata come l'inizio di tutta una serie di
meccanismi dinamici sia sul piano cosciente, su!cosciente
e inconscio, e sia sul piano neurofsiologico. andauer
sostiene essere l'ipnosi un caso particolare di transfert e
Qfne c(e il transfert un caso particolare di ipnosi.
Per sapere c(e cosa de!!a intendersi per transfert,
soprattutto riguardo all'ipnosi, gli psicoanalisti ri!adiscono
due concetti9
"+ Il transfert la ripetizione, verso l'analista, di
atteggiamenti emotivi inconsci, acquisiti dal paziente nel
corso della sua infanzia, verso persone a lui pi* vicine e
particolarmente i genitori. a relazione a5ettiva c(e ne
risulta, di tipo amorevole )transfert positivo+, o di tipo ostile
)transfert negativo+, deriva quindi in entram!i i casi dai
rapporti anteriori del paziente verso uno o entram1i i
genitori o gli educator7 e non dalle presenti condizioni di
vita( 7on solo un atteggiamento a5ettivo ma tutto un modo
di agire viene tras&erito da circostanze infanti( ad alcune
presenti )8lover, Qlein, Qu!ie+.
%+ Transfert signifca anc(e il ripristinarsi di condizioni in cui
certe funzioni, c(e erano ormai svolte essenzialmente
dall'Io o dal 3uper4io, ritornano, come nelle fasi prin4>tive
dello sviluppo, a essere esercitate nel mondo esterno da
una persona reale- il transfert cosi si sviluppa e si e5ettua
su piani regressivi.
Tale impostazione psicologica dell'ipnosi porta, secondo gli
psicoanalisti, a due importanti conclusioni. a prima c(e
le classic(e scale, calcolate in !ase alla risposta a
suggestioni sperimentali, non trovano altra spiegazione c(e
in diverse gradazioni di transfert, per cui il grado massimo
di profondit/ dell'ipnosi sare!!e quello in cui tutto il
rapporto fra operatore e soggetto viene a essere costituito
dal trans&ert irrazionale e infantile.
a seconda quella c(e, una volta sta!ilita l'equazione
ipnosiO transfert, viene di conseguenza statuito in modo
perentorio il concetto della normalit dell'ipnosi, dato c(e
tutti possono trovarsi in certi momenti in stato di transfert,
cio in stato ipnotico e in condizioni di ipersuggesti!ilit/.
6lcuni c(iamano correntemente transfert anc(e quel
particolare, iniziale rapporto interpersonale esistente nella
coppia paziente4terapeuta, al principio del trattamento
psicoterapico. Esso, a seconda del terapeuta, potre!!e
successivamente, col progredire delle sedute, diventare un
vero transfert
psicoanalitico, nel senso freudiano- come, invece,
concretarsi in un diverso rapporto, quale quello del
transfert ipnotico, c(e da questi autori non resta per0
c(iaramente defnito nella sua vera essenza e natura.
'IP7?3I &?'E RE8RE33I?7E 6 F7 &?'P?RT6'E7T?
PRI'?R;I6E
'ipotesi c(e l'ipnosi rappresenti la regressione a un
comportamento di tipo primordiale, atavico, avanzata da
alcuni autori soprattutto anglosassoni e americani, per
spiegare i fenomeni ipnotici. 'induzione viene cos1
interpretata come assopimento delle facolt/ critic(e, con
riattivazione di suggestioni latenti- le comunicazioni non
ver!ali c(e si e5ettuano in ipnosi rappresentere!!ero un
ritorno ai mezzi di comunicazione c(e nell'uomo (anno
preceduto l'uso della parola- il sonno, le difese isteroidi, i
fenomeni allucinatori, le suggestioni postipnotic(e, secondo
questa teoria trovere!!ero la loro spiegazione in
comportamenti regressivi atavici.
7el rapporto ipnotico, ad esempio, mentre la teoria
freudiana dell'amore non spieg(ere!!e l'ipnosi ottenuta
contro la volont/ del soggetto e da parte di una persona
odiata, la teoria della regressione la spieg(ere!!e come un
fatto di assoggettamento senza reazione, e causato quindi
non dalla paura, ma dall'inerzia. 6nc(e l'autoipnosi
trovere!!e nell'ipotesi della regressione atavica una
spiegazione migliore c(e nelle teorie di .reud o di .erenczi.
4dF 5nterpretazioni 9siologiche
Questo indirizzo pu0 considerarsi iniziato con l'avvento di
Pavlov e delle sue teorie sui riDessi
condizionati- risente delle moderne vedute di medi cina
psicosomatica e dei rapporti cere!roviscerali scoperti dai
recenti studi di fsiologia nervosa. 3i queste ci di5onderemo
nel capitolo "" S "1(
7el 19"! con le =ezioni sull'attivit degli emis&e ti cere1rali
e nel 193" con la Fisiologia dello statV ipnotico del cane,
Pavlov d/ la sua interpretaziont fsiologica dell'ipnosi, c(e,
come in seguito @ec(te rev e Platonov, egli ritiene di
spiegare quale riDes so condizionato. a parola sare!!e lo
stimolo di ri Dessi condizionati fsiologici. a suggestione
sare! !e un tipico riDesso condizionato e non c' alcuna
funzione c(e non possa essere facilitata, ini!ita o cam!iata
mediante mezzi ver!ali )PlItonov+. 'ipnosi sorgere!!e per
un fenomeno di di5usione d una ini!izione interna,
partente da una determinata zona cere!rale
particolarmente stimolata da un agente suscitatore di
riDessi condizionati. a 3cuola pavloviana (a ripreso
l'ipotesi emessa nel secolo precedente da @roWn43Hquard,
iH!eault, @eaunis del sonno parziale a spiegazione
dell'ipnosi, per cui in essa vi sare!!e oltre c(e una
ini!izione corticale parziale, la persistenza di punti vigili
c(e permettono il rapporto con l'operatore, e altre
numerose prestazioni c(e il soggetto ipnotizzato pu0 dare.
'argomento sar/ ripreso nella parte terza al capitolo A S 3
e al capitolo 9 S "(
UPlgKesi (a compiuto uno studio sulla concezione
reDessologica della ipnosi, con notevoli deduzioni clinic(e.
;as (a interpretato l'ipnosi come uno stato di ini!izione
corticale parziale, condizionata.
@ennet, 3idi, <art, EKsencL avanzano ulteriori concezioni
neurofsiologic(e a spiegazione dell'ipnosi e pensano c(e
questa possa essere causata da cam!iamenti fsico4c(imici
cere!rali. Flteriori interpretazioni fsiologic(e dell'ipnosi e
spiegazioni neurofsiologic(e dei comportamento ipnotico
saranno date nel capitolo "".
&6PIT?? %
Rassegna storica e critica
sui danni e vantaggi
dell'ipnositerapia
l. Primi fautori e oppositori dell'uso dell'ipnotismo
in chirurgia e in medicina
&ontinuando la rassegna storica, vedremo come l'ipnotismo
sia stato valutato attraverso i tempi e ne deriveremo delle
nozioni critic(e, c(e potranno servirci anc(e oggi.
'ipnotismo, oltre c(e in medicina, fu con successo
sperimentato anc(e in c(irurgia. Zotson e .or!es, in
Ing(ilterra, furono fra i primi a servirsi dell'ipnosi per
l'analgesia c(irurgica.
Il "% aprile del "A%# fu compiuto, in .rancia, il primo
intervento con anestesia ipnotica da parte di Xules &loquet,
c(e asport0 una mammella a una paziente di $B anni,
ipnotizzata. 'inferma non senti dolore e, al risveglio, non
ricord0 l'operazione su!ita.
7el "ACJ Xean4Uictor ;udet estrasse il primo dente in
anestesia ipnotica.
7el "AB=, oKsel di &(er!ourg amput0 una gam!a in ipnosi
e l'identica operazione fu eseguita nello stesso tempo a
ondra da .anton, Uosvele, TolK.
7el "ABE, Ri!aud e Qiaro, due medici di Poitiers, operarono
in tre tempi, senza dolore, una ragazza a5etta da tumore
dei mascellare.
Il B dicem!re "A=#, @roca e .ollin, a Parigi, in una donna di
quarant'anni eseguirono un intervento per ascesso anale,
mediante anestesia ipnotica.
7el "AAJ, iH!eault produsse analgesia totale in un
travaglio di parto, durato ventidue ore.
In tale periodo, e per circa sessant'anni, furono compiute in
tutta Europa n4*g(aia di operazioni indolori con l'ipnosi, e
ricordo in merito solamente i nomi di 8uHrineau, Uelpeau,
;emarquais, Pritz, &arl @raun. Fn c(irurgo scozzese, il
dottor Xames Esdaile )"AJA4=#+, convinse < governo
!ritannico ad aprire in Ing(ilterra e in India ospedali per le
pratic(e dell'ipnosi. Egli negli ospedali di &alcutta eseguii
numerosi interventi c(irurgici, sottoponendo i suoi risultati
a una &omn4>ssione governativa, la quale emise un
giudizio favorevole.
7el capitolo "J 3 ", si ritorner/ sull'argomento, accennando
alle recenti pu!!licazioni sull'anestesia ipnotica in
c(irurgia- qui, in tema di esposizione storica, interessante
notare come questi grandi precursori dell'ipnotismo in
anestesia e in terapia, a!!iano su!ito in parte la sorte di
'esmer e le persecuzioni dei colleg(i.
6l cele!re Xo(n EZotson, scopritore di metodi semeiologici
cardiopolmonari in uso tuttora, professore di medicina
nell'Fniversit/ di ondra, presidente della RoKal and
3urgical 3ocietK, dopo aver ottenuto centinaia di successi
col sonno magnetico all'FniversitK &ollege <ospital, fu
proi!ito, nel "ACA, dal &onsiglio di quell'universit/
sofecitato dall'invidia dei colleg(i, di usare l'ipnotismo in
ospedale. EZotson si dimise e continu0 per la strada,
fondando a ondra il 'esmeric <ospital. 7el "ABA fu
invitato a tenere una relazione sul mesmerismo, ma i
colleg(i arrivarono a dire c(e i soggetti da lui guariti erano
impostori, a!i!nente addestrati, e gli contestarono i
risultati ottenuti.
Identica sorte su!11 Xames Esdaile, in India. Questi, dopo
aver operato centinaia di casi in perfetta anestesia
ipnotica, con un calo della mortalit/ operatoria dal =J al =
per cento )Pavesi+, fu ostacolato e screditato dal 'edical
&ollege di &alcutta.
6l medico piemontese di fama europea 3e!astiano 8iraud
fu proi!ito, nel "EEJ dal Re del Piemonte, l'esercizio delle
pratic(e magnetic(e tanto da indurlo all'espatrio )cap. " 3
"1F(
'ipnotizzatore svizzero afontaine ricevette dal re
.erdinando Il l'ordine di a!!andonare 7apoli, a meno c(e
non cessasse ,di far vedere i ciec(i e far udire i sordi:.
Papa Pio I[, c(e lo ricevette in udienza, invece, gli disse9
,@ene, signor afontaine, speriamo c(e per il vantaggio
dell'umanit/ < magnetismo possa presto diventare d'uso
generale: )Uan Pelt+.
Xames @raid credette, con profonda convinzione, alla
potenza terapeutica dell'ipnotismo- per lui molte Gmalattie
cronic(e sono cura!1l1 col sonno provocato( Tuttavia egli
fece una distinzione fra i d1sordini cronici, di natura
puramente funzionale, e le malattie dovute a cause
organic(e, ritenendo c(e, contro queste ultime, le pratic(e
ipnotic(e non potessero avere altro e5etto c(e quello di
modifcare alcuni sintomi- mentre, contro i primi, esse
agissero veramente come agente curativo.
@raid propose nel 1#4" di tenere una conferenza
sull'ipnotismo dinanzi alla @ritis( 'edical 6ssociation, ma la
sua proposta fu respinta e le sue comunicazioni sulle cure
e5ettuate defnite ridicole.
7on era allora facile dimostrare come l'ipnotismo potesse
avere una !ase scientifca- un luminare della neurologia, il
@roca, dovette a!!andonare l'ipnosi per non
compromettersi la carriera, pur avendo in essa esordito con
successo );aglio+.
6nc(e iH!eault e ;urand de 8ros, artefci dell'indirizzo
della futura 3cuola di 7ancK patrocinata da @ern(eim, non
riuscirono a vincere le di2denze e preferirono anc('essi
a1dicare );aglio+.
2. Le scuole di Nancy e della Salptrire. Successivi
fautori e oppositori dell'uso dell'ipnotismo
a scuola di 7ancK diede un grande impulso alla terapia
ipnotica e ne incoraggi0 l'applicazione. 3crive Pitres9 ,3e la
medicazione suggestiva non fa del !ene, essa non pu0 far
del male- in tutti i malati, anc(e organici, vi sono dei
distur!i funzionali c(e possono essere rimossi assai !ene
con l'ipnosi:.
3i detto da alcune scuole, scrive @ern(e1m, e anc(e da
quella della 3alpHtrire, c(e l'ipnotismo causa l'isterismo e
l'alienazione mentale- ma ,questo lo dicono 4 ri!atte
@ern(eim. 4 coloro c(e non (anno idea esatta di quello c(e
sia la suggestione ipnotica, e c(e costituiscono le loro idee
preconcette all'osservazione dei fatti e c(e, senza aver
veduto od osservato, trattano la questione dall'alto della
loro incompetenza:. Questo autore, in migliaia di casi,
a5erma di non avere mai avuto un serio inconveniente-
come d'altra parte (anno testimoniato di non averlo mai
avuto iH!eault a 7ancK, ;umontpallier, ;HTerine, Uois1n e
@HrYon a Parigi, .ontan e 3Hgard a Tolone, 3c(rencL4
7otzing a 'onaco, .orel a Rurigo, adame a 8inevra, Qra5t4
E!ing a Uienna, <irt a @reslavia, TuLei a ondra, van
Renterg(em e van Eden ad 6msterdam, 'oll a @erlino,
Zetterstrand a 3toccolma.
65ermazioni analog(e (a fatto 8ranone c(e, dopo oltre =J
anni di pratica ipnotica, nel 19## si trova ancora a
discutere con &olleg(1 i quali, edotti da una psicologia non
clinica, con scarsa conoscenza dell'ipnosi e quasi nulla
psic(iatrica, a5ermano la pericolosit/ dell'ipnosi-
paragonando la dissociazione raggiunta in essa a quella
sc(izofrenica e le allucinazioni ipnotic(e, a quelle deliranti
psicopatic(e. J temono c(e l'ipnosi conduca poi a questi
eventi mor!osi.
@ern(eim pensava c(e il danno di una estrema
suggesti!ilit/ ipnotica potesse essere evitato per mezzo
della suggestione medesima, con cui si ottiene dal
soggetto l'o!lio delle allucinazioni provocategli nel sonno
ipnotico e con cui si pu0 evitare anc(e c(e egli su!isca la
volont/ e il comando di altri. Inoltre @ern(eim sostituiva
all'ipnosi, nei casi in cui questa era impossi!ile, la
suggestione allo stato di veglia c(e anticipa l'ipnosi vigile di
8ranone )cap. =, 3 laF 4 e faceva appello a essa e alla
dinamogenia psichica per la sua psicoterapia.
Tale autore sosteneva comunque di aver addormentato
individui intelligenti per mesi, ogni giorno, e anc(e due
volte al giorno, senza aver mai riscontrato alcun danno alle
facolt/ intellettive.
a scuola della 3alpHtrire, concludendo i propri studi sul
grande ipnotismo, non ne deriv0 invece molti
incoraggiamenti per la terapia. Paul Ric(er e 8illes de la
Tourette, nell'articolo @?pnotisme del ;izionario
enciclopedico scrivono9 ,'ipnotismo non altro c(e un
parossismo isterico provocato in
luogo di quello spontaneo- esso agisce come i parossismi,
modifcando profondamente < terreno isterico. ?ra, ci0 c(e
il medico deve avere costantemente presente c(e egli
non pu0 sapere a priori se gli e5etti c(e produrr/ invece di
essere curativi, ne seront pas simplement dHsastreuV:.
?ggi si sa come per non incorrere in inconvenienti del
genere !asti conoscere prima l'equili!rio nervoso dei
soggetto c(e si sottopone ad ipnosi. Per questo si sono
vietati gli spettacoli teatrali e televisivi dell'ipnotismo )cap.
"C = %a+.
@a!insLi fu fautore dell'ipnotismo, ma ritenendo c(e questo
potesse nuocere, ne lin4*t0 l'applicazione. Paragonandolo
agli altri mezzi di psicoterapia, egli cogi si esprime9 ,e
pratic(e ipnotic(e possono essere nocive, perc(H possono
far nascere nello spirito dell'ipnotizzato l'idea c(e egli
incapace di resistere alla volont/ altrui, e io trovo c(e di
norma preferi!ile astenersene.
,3e (o c(e fare con un malato avente una cultura c(e lo
rende adatto a su!ire un ragionamento scientifco, adotto
con lui la psicoterapia ragionata9 gli dic(iaro c(e egli
vittima di un'illusione e c(e, quindi, egli deve essere il suo
proprio medico e guarire con uno sforzo di volont/.
,3e si tratta di uno spirito pi* semplice, non uso a
ragionamenti rigorosi, ma fducioso nella medicina, a5ermo
senza dimostrarlo c(e i mezzi da me disposti lo porteranno
alla guarigione. 7on adopero l'ipnosi, ma la persuasione.
'a se si presenta un isterico tenace, scettico e ri!elle
all'idroterapia, all'isolamento, all'elettroterapia eccetera,
ricorro volentieri all'ipnotismo c(e mi (a donato, come ad
altri medici, dei risultati notevoli:.
@elfore )"#"B+, se pensa c(e nelle persone veramente
sane i danni dell'ipnotismo siano poco da temersi, crede
tuttavia c(e in alcune, sensi!ili, possa svilupparsi, a lungo
andare, una certa irrita!ilit/ nervosa. Ritiene c(e
ipnotizzazioni molto spesso ripetute, mal regolate, ottenute
con mezzi gravosi, ovvero suggestioni c(e scuotono
fortemente la mente del soggetto, stati emotivi molto
intensi eccetera, possano riuscire di danno alle funzioni
organic(e di una persona anc(e sana.
In trattati meno vecc(i troviamo, nelle linee essenziali, le
vedute gi/ espresse da @a!insLi- e @umLe )"#%E, vol. %, p.
""B+, c(e pure un fautore dell'ipnosi, scrive9 ,8li individui
c(e sono mentalmente quasi ro!usti e per i quali lecito
sperare c(e sapranno vincere da soli i loro distur!i
psicogeni, non !ene ipnotizzarli, perc(H altrimenti ci re
ster/ l'amara sensazione di avere spezzato la loro
indipendenza psic(ica:. Quest'autore ciononostante, un
vero assertore dei vantaggi della terapia ipnotica, e la
consiglia anc(e per quelle forme mentali in cui di solito la si
ritiene controindicata. Parlando degli stati coatti, difatti,
scrive9 ,&ontrariamente a ci0 c(e si consigliava un tempo,
e contrariamente alle mie prime esperienze, mi sono
deciso, in questi ultimi anni, in numerosi malati di ideazione
coatta, a ricorrere alla ipnosi, e (o ottenuto con essa, talora
se!!ene con fatica e lentamente, degli indu!!i successi:
)@umLe, "#%#, vol. %, p. ""B+.
@olsi )"#C$, p. "CJ+, parlando della terapia dell'isterismo,
sconsiglia l'uso a!ituale dell'ipnosi in questa malattia
,come lama a doppio taglio, c(e accrescer/ la
suggestiona!ilit/, e la tendenza all'automatismo e alla
dissociazione:, ma la indica come adatta terapia dei
distur!i isterici c(e (anno resistito a ogni altro mezzo.
8. .umarola e 8. '0glie )"#C$, p. %E=+ scrivono9
,'ipnotismo uno stato di sonno provocato, ma esiste
anc(e un'autoipnosi, c(e generalmente favorita da una
consuetudine di quella provocata, < c(e costituisce uno tra
i non !evi inconvenienti del metodo, di cui, pur
riconoscendo gli indu!!i e5etti terapeutici nel ristretto
campo di alcune forme psic(ic(e, non siamo a5atto
entusiasti- tanto pi* c(e lo scopo di provocare il fenomeno
del monoideismo, della concentrazione della coscienza del
soggetto in una sola idea, si pu0 ottenere con mezzi pi*
naturali, pi* semplici, pi* rapidi. )Quali\+. ;a noi < metodo
ipnotico stato quasi completamente messo da parte
eccetera... 7H do!!iamo rammaricarcene, essendo,
secondo noi, molto superiori gli inconvenienti c(e i
vantaggi dell'ipnosi provocata9 cessione completa della
personalit/ individuale in mano di altri ) ll delitto di plagio stato
a!olito dal nostro codice.+ , c(e, per quanto rispetta!ile, pu0 usarne e
a!usarne a volont/- persistente, talora anc(e dopo il
risveglio, esaltazione della preesistente suggestiona!ilit/-
depressione dei poteri volitivi- a!itudine ipnotica come
quella morfnica )\+- mor!osi legami a5ettivi tra ipnotizzato
e ipnotizzatore, e infne trasformazioni non prevedi!ili, ma
estremamente pericolose, dei sentimenti etici )\+ e sociali
del soggetto:.
Riteniamo c(e non sia utile vietare a un medico qualifcato
di agire con l'ipnosi su un ammalato, secondo quei criteri
c(e gli sono dettati dal suo sape re e dalla sua coscienza, e
di cui egli pu0 sempre mettere al corrente l'ammalato
stesso, o i suoi parenti.
6 c(i scrive non risultano avvenute ,trasforrnazioni non
prevedi!ili, ma estremamente pericolose, dei sentimenti
etici e sociali di un ipnotizzato:, all'infuori di quelle c(e a
lui pu0 suggerire l'ipnotizzatore- e se questi un medico,
conscio dei suoi doveri professionali, non potr/ valersi della
facolt/ suggestiva c(e in !ene. Il vero c(e l'esercizio di
si5atta facolt/ nel male molto limitato- !en risaputo
c(e in ipnosi non esiste da parte del soggetto o!!edienza
passiva, c(e la sua personalit/ mor!osa, o no, per gran
parte sussiste, e ricordiamo in merito la suora isterica di
&(arcot, c(e sopportava sulle mani il calore della lampada
con i car!oni accesi, ma si svegliava da4<a trance non
appena si faceva l'atto di alzarle le vesti, come per
violentarla.
;el resto, gi/ nel passato, questi pro!lemi sono stati
lumeggiati. Uerso la fne dell'?ttocento Touroude scrisse9 ,Il
soggetto si attacca all'ipnotizzatore con sentimenti di
a5ezione, c(e nascono nella sua coscienza per la
superiorit/ e l'autorit/ dell'ipnotizzatore. 7on solamente
egli diviene suo sc(iavo- ma suo sc(iavo devoto, >'allais
dire amoureuL( 'a 8rasset trovava questa o!iezione
,singolarmente esagerata e un p0 teorica:, ritenendo c(e
questo sentimento non (a alcun inconveniente possi!ile
con un medico c(e conosce i doveri della sua dignit/
professionale. @ern(eim e iH!eault (anno ipnotizzato
migliaia di persone all'anno- e si vuol dire dunque c(e essi
(anno ispirato ogni (anno migliaia di passioni violente\
,;unque 4 concludeva 8rasset nel "#J# 4 non resta di
questa o!iezione c(e un invito alla circospezione e alla
prudenza, ma non certo una controindicazione all'impiego
terapeutico dell'ipnotismo e della suggestione:.
&onosciamo, vero, un'a1itudine ipnotica )!en diversa da
quella morfr*caS+, un'autoipnosi, ,un'esaltazione della
preesistente suggestiona!ilit/:, ma l'instaurarsi, o no, di
questi distur!i in maniera sta!ile dipende, ripetiamo,
unicamente dalla tecnica usata, dall'a!ilit/ dell'operatore e
dalla particolare costituzione del soggetto. Fn medico, c(e
sia !uono psicologo ed esperto nella pratica dell'ipnotismo,
di2cilmente osserver/, nei propri soggetti, inconvenienti
del genere. Egli sapr/ sempre fno a c(e punto deve
insistere con l'ipnosi e sin dove potr/ spingere le sue
suggestioni. 6 conferma di ci0, si rimanda alla
particolareggiata casistica c(e fgura nella parte quarta.
3. Gli psicoanalisti e l'ipnoanalisi
Fna forte corrente contraria all'ipnosi stata creata da
.reud e da tutti gli psicoanalisti, c(e l'(anno seguito. .reud,
persuaso di essersi impadronito non solo del modo
d'interpretazione dei distur!i nevrotici, ma anc(e di un
metodo speciale per la loro cura, da anteporsi a tutti gli
altri fno allora conosciuti, a!!andon0 l'ipnotismo, dopo
essersi, all'inizio, dedicato proprio ad esso avendolo
appreso alla 3cuola di &(arcot e di @ern(eim. 3pieg(eremo
appresso < motivo di questo a!!andono.
Ecco ci0 c(e in sintesi stato scritto in merito, da vari
psicoanalisti degli anni passati9 ,a suggestione diretta per
mezzo dell'ipnosi dovre!!e scomparire dall'arsenale
terapeutico, o essere conservata in casi rarissimi, in cui, di
fronte all'ine2cacia di tutte le altre cure tentate, ci si pu0
ricorrere con < concetto di sostituire a un male grave un
male minore. % ormai tempo c(e tutti si persuadono c(e
l'ipnotismo provocato uno stato di sonnam!ulismo
altrettanto mor!oso quanto quello c(e pu0 insorgere
spontaneamente- e c(e non si possono fare tali pratic(e
impunemente, cio senza correre il risc(io di innestare in
un cervello, gi/ pertur!ato, nuovi elementi di
disgregazione.
.u visto un caso di delirio isterico protratto per otto giorni,
in seguito a ripetute ipnotizzazioni, come pure l'insorgere di
stati sonnam!olici, c(e prima non esistevano:. ]Tecnica
inadeguata in paziente predispostoS^
,Perci0 possiamo servircene solo nei casi estremi, e anc(e
in questi evitando, per quanto possi!ile, tutto il
cerimoniale di @raid o di &(arcot, procurando di servirci dei
mezzi pi* semplici della 3cuola di 7ancK )@ern(eim e suoi
discepoli+.
,3i tenga inoltre presente c(e la guarigione a colpo di
grancassa, come si (a per lo pi* nell'ipnotismo, allontana
momentaneamente un sintomo grave, senza modifcare
radicalmente il falso modo d associare, c(e una delle
caratteristic(e dell'iste rismo. 6 meno c(e non si voglia
servirsi, come fan no il .orel e lo 3c(rencL4 7otzing,
dell'ipnotismo come di un mezzo pedagogico per rifare un
poco al la volta la volont! o pertur"ata o inde"olita!
di #ue tipi psichicamente male evoluti! che noi
chiamiamo degenerati. 6nc(e in questi casi, non
sappiamo c(e cosa avvenga di loro! #uando si cessa la
suggestio ne ipnotica giornaliera. $nvece! dal punto di
vista pedagogico! si hanno risultati ottimi e duraturi
co trattamento per me%%o della psicoanalisi... ecc. :.
E. Zeiss e J. 3. Englis( scrivono c(e ,l'e5etto dell'ipnosi
non duraturo:, c(e ,l'ipnosi rimane una terapia
suggestiva di risultato incerto e di possi!ilit/ assai limitate.
7ella migliore delle ipotesi potr/ causare un sollievo
temporaneo, senza riuscire per0 a risolvere < conDitto. In
pi*, essa comporta un aumento delle tendenze di
sottomissione a qualc(e autorit/9 a quella
dell'ipnotizzatore. <a molto maggior valore, pertanto,
portare alla luce i conDitti e non cercare di cancellarli:. I
due autori suddetti, per contro, favoriscono la psicoanalisi,
c(e defniscono come psicologia medica, e cio
strettamente legata alla fsiologia.
Per accertare l'erroneit/ di queste asserzioni, si rimanda a
quanto verr/ esposto nella parte quarta. Qui si desidera
unicamente rilevare quanto da numerosi cultori
dell'ipnotismo )Qretsc(mer, Qoc( e altri+ gi/ stato
giustamente osservato, cio c(e .reud, e con lui le
generazioni seguenti, (anno commesso l'errore
fondamentale di ritenere essenziale nell'ipnotismo la
suggestione, sicc(H , sorta l'invinci!ile persuasione c(e
l'ipnosi non fosse atta ad altro c(e a dare al paziente facili
suggerimenti, sovrapponendoli ai suoi veri conDitti, e, su
questa comoda via, raggiungere successi fttizi:. Quindi
azione sintomatica, mimetizzante una vera guarigione.
Esistono in ipnositerapia tecnic(e condizionanti e
decondizionanti )cap. "=+ completamente ignorate da c(i
non vede altro c(e la suggestione nell'ipnotismo. Per vero
oggi risaputo come il valore e l'importanza terapeutica
dell'ipnosi stiano nelle vie di accesso che essa apre, non
solo alla personalit psichica pro&onda, ma anche a ,uella
somatica e viscerale( &i0 per mezzo di correlazioni, agenti a
livello !iologico, e di collegamenti neurofsiologici, c(e si
illustreranno nella parte terza.
Inoltre dopo quanto stato scritto sulla psicoanalisi,
superDuo c(e qui ci si so5ermi su di essa. Prescindendo
dalla tecnica, dalle deformazioni sessual1 di questa dottrina,
e da qualunque altra sua interpretazione discuti!ile dei dati
della vita reale, possi!ile c(e anc(e quando si sia riusciti
a mettere, con metodo catartico, un paziente di fronte ai
traumi psic(ici c(e avevano determinato in lui l'insorgenza
di una nevrosi, non per questo segua sempre la guarigione.
&onoscere in questo campo non vuol dire, purtroppo,
guarire9 l'ammalato rimane spesso convinto della
psicogenesi dei suoi distur!i, ma questi potranno
persistere- non perc(H egli ne a!!ia appreso l'origine
sessuale o non sessuale essi si dilegueranno come ne!!ia
al sole.
Per ottenere la guarigione, !isogner/ operare
successivamente con la persuasione e con la suggestione,
ma allora il merito non sar/ pi* della pura psicoanalisi, c(e,
con i suoi metodi non pur essa immune da inconvenienti.
o psicoanalista riceve l'infermo assai spesso in una stanza
serni!uia, lo fa sdraiare sopra un lettino, e le condizioni
dell'am!iente possono essere a volte tali c(e se non si
determina una mezza ipnosi, si crea certamente un
am!iente altamente suggestivo. e risposte c(e il medico
riceve coI1 dal proprio soggetto, fniscono a volte col
risentire non poco del suo inDusso, anc(e non ver!ale, se
non altro perc(H c(i fa la domanda pu0 suggerire assai
spesso involontariamente la risposta- e c(i suggestionato
innanzitutto un !ugiardo involontario e incosciente. 7on
si vuole con ci0 a5ermare c(e gli e5etti ottenuti con la
tecnica psicoanalitica siano dovuti solo a fatti
ipnosuggestivi, !ens1 c(e anc(e < trattamento analitico,
specie quando non ortodosso, si avvale in parte per il suo
successo proprio di quei fatti suggestivi c(e tanto
condannaS
o psicoanalista esperto sa distinguere !ene ci0 c(e
dovuto a elementi suggestivi e ci0 c(e dovuto a quella
modifcazione di !ase nelle forze psic(ic(e agenti nel
soggetto, prodotta dall'analisi. Egli evita gli e5etti
puramente suggestivi e, quando si determinano, cerca di
risolverli mediante l'analisi dello stesso rapporto
suggestivo.
3ta di fatto per0 c(e, nonostante tutto questo, non si pu0
evitare c(e elementi suggestivi s'inseriscano anc(e nelle
analisi pi* ortodosse e non facile escluderne < peso dalla
terapia, tanto pi* quando questa si trascina per tre anni ed
oltre, con una media di due sedute la settimana.
6nc(e da parte degli psicoanalisti si incolpata l'ipnosi di
far sorgere ,mor!osi legami a5ettivi tra ipnotizzato e
ipnotizzatore:, cosa c(e, come si detto, piuttosto
di2cile quando non sia voluta dall'operatore. Questi sin dai
primi rapporti col suo soggetto (a c(iaramente defnita la
propria responsa!ilit/, sapendosi infatti a priori c(e molti
sentimenti c(e si possono suscitare in un ipnotizzato sono
dovuti a lui. 'a identica accusa potre!!e allora farsi alla
psicoanalisi in cui, a scopo di cura, si tollera < transfert di
idee e desideri sessuali del paziente sul medico.
6 proposito della psicoanalisi e dell'ipnotismo nella cura
delle psiconevrosi e dei fenomeni isterici in particolare, il
professor ;ino @olsi, gi/ cattedratico di neuropsic(iatria
all'Fniversit/ di Torino,
pensa c(e la psicoanalisi sia ,pericolosa nella pratica, a
causa del pansessualismo perverso c(e ne riempie le
formule sulla genesi delle nevrosi. a sua applicazione agli
isterici tanto pi* pericolosa 1nquantoc(H si tratta di
soggetti suggestiona!ilissimi, c(e possono convincersi con
facilit/ di essere vittime di un erotismo anomalo, anc(e se
nella loro vita non vi traccia di tendenze sessual1 meno
c(e corrette:. Per vari autori, la psicoanalisi del .reud non
c(e un metodo suggestivo senza l'ipnosi. 'opera del
'orselli, ,Psicoanalisi:, tutta una solenne smentita alla
dottrina freudiana, c(e cerca la causa delle psiconevrosi in
un conDitto tra l'inconscio organizzato e la coscienza. "
trionf di .reud e dei suoi seguaci non sare!!ero dissimili,
secondo 'orselli, dai miracoli operati dal trattamento
religioso, nH dalle varie forme di psicoterapia c(e
ie!ermeister, Rosem!ac(, ;u!ois, @a!insLi, 3. <. 3c(ultz,
6. 'oll e altri (anno praticato.
'olti autori avvalorano l'ipnosi, contro la psicoanalisi. ;e
@iasi, gi/ ordinario di ostetricia all'Fniversit/ di 8enova,
scrive, ad esempio, c(e la psicoanalisi controindicata
nell'iperemesi gravidica, specialmente se si tratta di un
soggetto psiconevrotico e ossessivo- nell'isteria, poi, ,tale
metodo incontra opposizioni cosii gravi da lasciare scettici
sull'opportunit/ di tentativi di questo genere:. Tale autore
consiglia invece la terapia suggestiva, anc(e in sonno
ipnotico )meno c(e nei casi di grave esaurimento+ con cui
U. Zol5, 7KirP, Rot(auser, .ranL, @ent(in, Platonov e
colla!oratori, @ir0 e altri, (anno avuto successo.
3c(mitz scrive di essere a conoscenza di molti pazienti c(e
non solo non sono guariti con la psicoanalisi, ma sono anzi
,piom!ati, a causa dell'incessante frugare nel loro intimo,
in un grado di confusione e di agitazione da sentirsi pi*
malati di prima:. 6ccenna a un caso di nevrosi d'angoscia,
in cui il fallimento del trattamento psicoanalitico ,fu
prolungato per cinque anni da tre psicoanalisti di grande
valore, c(e si diedero < cam!io con costante
aggravamento della sintomatologia mor!osa, sinc(H, alla
fne, fu l'ipnosi a risolvere la situazione:. Per questo autore
la causa dell'angoscia non mai esprin4ii!ile e perci0 la sua
ricerca deve inesora!ilmente fallire.
;a informazioni assunte presso insegnanti della ;ental and
'edical 3ocietK for t(e 3tudK of <Kpnosis s' appreso c(e,
da qualc(e tempo, molti psicoanalisti inglesi si sono
orientati in modo decisamente favorevole verso l'ipnosi.
;opo essersi per tanti anni contrapposti ipnotismo e
psicoanalisi, vari autori recenti )Zol!erg, indner, Romero,
6ncona+ tendono alla fusione di questi due procedimenti
terapeutici con la spiegazione, per0, dell'etiologia e della
genesi dei fenomeni ipnotici con la dottrina psicoanalitica.
<adDeld, nel "#%J, coni0 < termine di ,ipnoanalisi: per
denominare una com!inazione di catarsi ipnotica e di
suggestioni rieducative. Questo autore, insieme a
Zingfeld, fece largo uso dell'ipnotismo per la cura delle
nevrosi di guerra, durante la prima guerra mondiale. 'essi i
pazienti in sonno ipnotico, faceva loro rivivere l'evento
vulnerante e, spingendoli a esternare tutte le emozioni a
esso congiunte, riusciva ad avere guarigioni !rillanti e
rapide.
Il termine di ipnoanalisi rimasto per designare successivi
metodi moderni, c(e peraltro sono notevolmente diversi da
quello iniziale di <adDeld. ?ggi l'ipnoanalisi una tecnica
mista c(e usa procedimenti della psicoanalisi e dell'ipnosi.
7oi adoperiamo il termine ipnoanalisi, come a!!iamo gi/
specifcato )cap. " 3 "+, per indicare qualunque indagine
psicologica eseguita in ipnosi, anc(e se con intendimenti
non strettamente psicoanalitici.
Il concetto c(e uno psicoanalista non possa essere un
ipnotista e viceversa, c(e pure stato espresso da 'usatti
nel "#$% nella prefazione alla prima edizione del presente
trattato, stato ritenuto sempre meno valido col passare
degli anni- oggi non si pensa pi* c(e l'atteggiamento
mentale nelle due diverse situazioni terapeutic(e sia
opposto. &i0 anc(e perc(H le moderne tecnic(e ipnotic(e
)come il training autogeno, ad esempio+ tendono ad
autonomizzare il paziente, senza metterlo a5atto in una
condizione di sudditanza.
6ncona, ad esempio, adopera l'ipnosi per superare le
resistenze incontrate durante l'analisi, e con i metodi delle
li!ere associazioni, dei sogni, della scrittura automatica,
della visione nello specc(io, acquisisce rapidamente
durante la trance i dati necessari per l'analisi. Egli parla di
possi!ilit/ euristic(e dell'ipnosi, perc(H essa, con queste
tecnic(e, viene a colla1orare e a inter&erire con la
psicoanalisi, senza distur!arla.
3e il fne della psicoanalisi, aggiunge, quello di rendere
l'uomo sempre pi* articolato in se stesso, in modo da
consentirgli regressioni funzionali, quali l'orgasmo sessuale,
il sonno profondo, il raptus creativo, non c' nessuna
ragione teorica per cui essa de!!a essere in contrasto con
l'ipnosi- la qua
le permette appunto a una parte dell'Io di regredire, per il
servizio stesso dell'Io- e in modo non patologico, ma
fsiologicamente produttivo.
&ontinuando nell'ulteriore evoluzione, la psicoanalisi (a
difatti scoperto c(e come c' un lo c(e deriva soltanto dagli
istinti, c' anc(e un lo autonomo, c(e indipendente da
questi, l'Io cosciente- avvicinandosi co6 anc(e alla
psicologia classica c(e questo lo (a scoperto da cento anni.
?r!ene, asserisce 6ncona, questo lo autonomo c(e
permette nell'ipnosi all'Io emotivo di regredire
fsiologicamente, senza peraltro regredire lui stesso, con la
prerogativa di rimanere aderente alla realt/ e calcolarla,
pur senza avere la pregnanza di tutta la sua
consapevolezza.
6ncona d/ una ragione storica deD'a!!andono dell'ipnosi
da parte di .reud, attri!uendolo anc(e a una sua
inunaturit/ e incapacit/ di padroneggiare e manovrare <
controtransfert. .reud avre!!e trovato il metodo dell'ipnosi
molto lungo e la!orioso, avre!!e costatato c(e se questa
capace di notevoli catarsi, spesso d/ solo guarigioni
temporanee, e infne c(e essa poteva creare un transfert
amoroso di cui si sentiva direttamente responsa!ile.
Questa responsa!ilit/ .reud non la sentiva invece per la
psicoanalisi, dove < terapeuta rimane come una specie di
specc(io, completamente passivo.
Il divorzio delle due tecnic(e sare!!e avvenuto, pertanto,
in un momento deD'evoluzione culturale ed emotiva di
.reud, quando questi non era ancora in grado di
padroneggiare quello c(e si verifca nel rapporto con <
paziente.
?ggi invece, c(e la psicoanalisi in grado di accettare e
controllare ci0 c(e avviene in ogni controtransfert, vengono
meno, per 6ncona, le ragioni personali e teoric(e per cui
l'ipnosi stata considerata come un metodo c(e va contro
qualsiasi approccio psicoanalitico.
.reud, inoltre, vissuto nel clima dell'epoca vittoriana,
quando esisteva un distacco enorme fra maestro e adepti,
fra genitori e fgli, fra medico autocratico e paziente, e
l'educazione era !asata sulla coercizione, so5ocante un
mondo di grandi ricc(ezze intime, (a lottato tutta la sua
vita per rendere l'uomo li!ero da tutto ci0 c(e potesse farlo
dipendente da qualc(e cosa, suggestiona!ile, spaventato,
ini!ito.
'a lo sviluppo della medicina, della psicologia e dell'ipnosi
(a consentito, asserisce 6ncona, ai metodi nati dalla
suggestione di controllare scientifcamente la suggestione
stessa, studiandola nella sua
dinamica e nella sua applicazione spesso inconscia. Esso,
smaliziandosi, (a scoperto i caratteri un po' magici
dell'esercizio professionale e, con conoscenze approfondite
di neurofsiologia, (a imparato a sfruttarli a scopo
terapeutico.
,'opinione dell'incompati!ilit/ fra metodo ipnotico e
psicoanalisi 4 scrive anc(e Romero 4 sostenuta da molti per
lungo tempo, era fondata sopra un equivoco9 quello
precisamente di ritenere c(e l'ipnosi suggestiva
rappresentasse tutta l'ipnosi. 3appiamo ormai non esser
vero c(e nell'am!ito del metodo ipnotico sia impossi!ile
.analisi, perc(H l'ipnosi, quando sia contenuta nei limiti dei
metodi cosiddetti ipnoanalitici non inde!olisce a5atto <o:.
a pratica psicoterapica, di fatto, dispone di numerosi
metodi intermedi tra quelli opposti della suggestione e
dell'analisi. 3ervadio )"#$J+ ammette c(e l'ipnosi sia
adopera!ile ,per accorciare i tempi e per sfruttare in pieno
le possi!ilit/ della psicoterapia analitica:.
'associazione di metodo ipnotico e psicoanalisi , per gli
psicoanalisti, concepi!ile per0 solo in via del tutto
preparatoria e transitoria, inquantoc(H l'ipnoanalisi
dovre!!e, al momento opportuno essere in tutto sostituita
dalla sc(ietta psicoanalisi, c(e sola permettere!!e
un'e5ettiva ricomposizione della personalit/.
" metodi di ipnoanalisi, per gli psicoanalisti, non possono
fregiarsi della qualifca di metodi psicoanalitici perc(H, pur
dando la massima importanza all'inconscio, alla sessualit/
infantile, ai conDitti, al transfert, non possono come questa
contri!uire alle funzioni d'integrazione dell'Io, nH analizzare
e liquidare i transfert c(e invece manipolano per necessit/
terapeutica.
&omunque, di fronte a tanti giudizi annientatori
dell'ipnotismo, da parte degli psicoanalisti, conforta
leggere, su vari manuali, considerazioni dei tutto opposte
sull'ipnotismo. Romero ad esempio scrive9 ,8li studi
moderni sull'ipnosi (anno dotato la psicoterapia di uno
strumento delicato e impareggia!ile. 3e i medici c(e
l'impieg(eranno saranno consci del suo valore e dei suoi
confni, l'ipnositerapia cooperer con successo! con gli
altri sussidi psicologici e !iologici, a un compito d'alta
!enemerenza sociale9 quello della prevenzione e della cura
delle psiconevrosi:. E pi* oltre9 6, mia salda convinzione,
fondata ormai su vasta messe di osservazioni clinic(e e su
lunga pratica di ipnositerapia, c(e l'ipnosi costituisca uno
dei pi* validi sussidi per c(i si dedica alla psicoterapia:.
Tutto ci0 s' creduto opportuno ricordare agli psicoanalisti
contrari alla ipnosi e a coloro c(e non (anno un'idea esatta
della vera natura dell'ipnotismo, per aver sostituito le loro
idee preconcette all'osservazione dei fatti. 'a lo si
dovuto riportare anc(e per altri due motivi9 per un dovere
di ,cronaca storica: e per mettere in guardia gli studiosi,
non !ene edotti dell'argomento, c(e venissero a
conoscenza delle varie opinioni esposte.
Riteniamo c(e oggi non vi sia pi* alcun esperto di
psicoanalisi e di ipnosi c(e parli di perversit del
pansessualismo freudiano e di assue&azione mor9nica per
l'ipnosi.
Per meglio defnire i rapporti e le divergenze c(e esistono
fra ipnosi e psicoanalisi accenner0 ad altri momenti storici
e psicologici c(e sono a fondamento delle due dottrine.
&ome osservano 6!ra(am e altri, sia l'ipnosi sia la
psicoanalisi vengono situate al limite tra la scienza e la
magia dalla gran massa dei pazienti e appagano quella
tendenza am!ivalente dell'animo umano c(e a!!isogna sia
della conoscenza c(iara e indiscuti!ile, sia del fascino del
misterioso e dell'irrazionale. 6!!ar!icata a queste
tendenze l'ipnosi sempre esistita come strumento sociale
e religioso, nH pi* nH meno come la psicoanalisi
rudimentale degli antic(i sacerdoti, c(e si sforzavano di
spiegare sogni e motivazioni incon
sce.
Entram!e le discipline suscitano nei pazienti la paura di
venire a conoscenza di un nostro Io pro&ondo che
vorremmo conoscere o ignorare nel tempo stesso e il
timore e il desiderio di potere essere dominati dal
terapeuta dal quale pur si desiderano consigli e guida a
volte con succu!anza infantile.
Entram!e le discipline (anno contrastato sin dalla loro
origine l'organicismo eccessivo medicoscientifco,
asserendo c(e esistono malattie psicogenetic(e e c(e gli
isterici non sono dei simulatori, nH i nevrotici dei malati
immaginari. ;ifatti esse con le loro tecnic(e sono riuscite a
guarire numerosi distur!i ri!elli alle usuali cure medic(e e
la malattia viene considerata non solo sotto il proflo
negativo, ma anc(e sotto quello positivo di difesa psic(ica.
Ipnosi e psicoanalisi (anno valorizzato e scoperto stati di
coscienza particolari quali l'inconscio degli psicoanalisti e la
trance degli ipnotisti.
&onscio e inconscio per la dinan4rica della personalit/
umana e per l'equili!rio vitale rivestono per l'ipnotismo e la
psicoanalisi la stessa importanza. e conoscenze
successive della neurofsiologia sul
la struttura sottocorticale e sulla sostanza reticolare del
tronco encefalico sede di molte attivit/ su!coscienti, come
l'osservazione dei danni a volte causati dalla privazione dei
sogni, (anno confermato le osservazioni clinic(e pregresse
di ipnotisti e analisti sull'importanza vitale dei su!conscio e
dell'1nconscio.
Questi dati fanno _1 c(e esponenti qualifcati della
psicoanalisi oggi guardino all'ipnosi con occ(io pi*
!enevolo c(e per il passato e 'usatti gi/ nel "#$% scriveva
quanto gi/ riportato nella ,Premessa del presente
trattato:9 ,'ipnosi uno stato particolare e artifciale della
coscienza c(e )sia per i fenomeni c(e in essa si producono
sia per quelli c(e a suo mezzo si possono provocare+
presenta un enorme interesse per la psicologia e per la
psic(iatria:.
,@enc(H non sia di per sH un fatto patologico, essa
costituisce un mezzo di sperimentazione psicopatologica
veramente insupera!ile:.
,E non a caso tutta la moderna psicologia clinica e
dinarnica )psicoanalisi compresa+ si storicamente
sviluppata a partire dagli studi dei secolo scorso sopra
l'ipnosi. ogico pertanto sare!!e stato c(e il movimento
psicoanalitico, cio l'indirizzo scientifco c(e (a nei tempi
moderni condotto pi* a fondo la esplorazione dei
dinarnismi della vita psic(ica, avesse continuato a giovarsi,
magari a solo scopo di ricerca, di questo prezioso
strumento, e avesse approfondito l'analisi dello strumento
medes1mo ... :
,3enonc(H... gli psicoanalisti moderni parlano spesso di
ipnosi, ma ne parlano in genere per ripetere vecc(ie
formule e senza preoccuparsi di acquistare una personale
esperienza nella sua tecnica:.
,3i coI1 determinata in seno alla ricerca su processi
psic(ici del profondo una lacuna assai grave c(e urgente
colmare:.
Esistono tuttavia divergenze fondamentali fra ipnosi e
psicoanalisi e queste sono riposte, come anc(e 6!ra(am
osserva, nell'interpretazione patogenetica dei sintomi
nevrotici e nella dinan4>ca della guarigione.
a psicoanalisi partita su!ito da un massiccio apparato
dottrinale a sostegno della sua tecnica di indagine
terapeutica! riducendo l'etiologia della nevrosi alle
rimozioni delle emozioni infantili, alle cattive relazioni fra il
neonato e la madre- ai conDitti fra esigenze istintive
individuali e le ini!izioni sociali- ai contrasti intrapsic(ici fra
Es, Io e 3uper4io.
'ipnositerapia non accetta < dottrinale psicoa
nalitico c(e parzialmente, aliena dall'ammettere la genesi
sessuale di molti distur!i nevrotici, pur riconoscendo la
possi!ilit/ della loro origine infantile e l'eventuale presenza
di resistenze inconsce alla guarigione.
6ppunto per questo essa si avvale della regressione di et/,
della scrittura automatica e di sogni indotti e di altre
numerose tecnic(e di analisi psic(ica.
'a il sorgere del processo mor!oso conDittuale e il suo
permanere viene visto dall'ipnosi pi* sotto la luce di un
processo di condi%ionamento psico&unzionale, c(e come
una ela!orazione psicodrammatica interna )6!ra(am+.
'ipnosi infatti viene da c(i scrive ampiamente adoperata
non solo come metodo di analisi della personalit/ profonda
e mezzo per una successiva presa di coscienza, ma anc(e,
e con successo, come terapia condizionante e
decondizionante del comportamento. &i0 in seguito a
numerose ricerc(e c(nic(e e sperimentali gi/ oggetto di
pu!!licazioni.
'entre per gli psicoanalisti la eliminazione del sintomo
nevrotico, risultato di un compromesso e di un conDitto,
non serve se non si modifca la pro!lematica sottogiacente,
gli ipnotisti invece pensano c(e in molti casi quando <
sintomo si strutturato per lung(i anni, creando varie
anc(ilosi psic(ic(e, esso divenuto indipendente dalla
pro!lematica c(e lo (a generato, come un fglio adulto
dalla madre.
In tale evenienza pu0 giovare la soppressione dei sintorrri
con l'ipnositerapia decondizionante e condizionante, c(e
negli psicotici pu0 essere con successo preceduta da un
decondizionamento !rusco s(ocLterapeutico, o dalla somn4
*nistrazione di psicofarmaci c(e instaurino una maggiore
disponi!ilit/ e recettivit/ psicoterapeutica nel paziente.
a psicoanalisi infne tratta il transfert come una nuova
nevrosi sostitutiva dell'originaria, da analizzare pur essa
con procedimenti pi* o meno lung(i, l'ipnosi invece
interrompe l'eventuale transfert pi* rapidamente con
tecnica decondizionante e adeguate suggestioni
postipnotic(e.
;i fatto noi riteniamo c(e entram!e le discipline possano
colla!orare nella ricerca scientifca psicologica, nella
diagnostica e nella terapia dei distur!i psic(ici, ognuna con
i suoi vantaggi e i suoi limiti- ricordando c(e se gli
psicoanalisti rimproverano all'ipnosi la possi!ilit/ di creare
a volte un transfert massiccio su!terapeutico di caric(e
emotive di ori
gine infantile, anc(e la psicoanalisi di fatto non del tutto
indenne nei suoi successi terapeutici da componenti
suggestive c!me pretendere!!e )6!ra(am, 8ranone e
altri+. 'argomento sar/ ripreso e pi* ampiamente svolto
nel cap. "B = $.
;opo vari anni di esperienza e dallo studio di malati trattati
dai vari colleg(i sono arrivato alla convinzione c(e ad
esempio nella tossicomania etifca l'ipnositerapia
decondizionante pu0 dare successi superiori a quelli della
psicoanalisi. Uanto in merito risultati validi e persistenti
dopo trenta anni. o stesso per alcune malattie
psicosomatic(e dove, essendo la disfunzione patologica
organizzata pi* in profondit/ nel soma e nei visceri di
quanto non lo sia nelle nevrosi, si possono avere successi
migliori della psicoanalisi con l'ipnosi. Questa difatti con le
sue tecnic(e rilassanti e suggestionanti (a la possi!ilit/ di
aprire la via pi* immediatamente e profondamente all'Io
somatico e viscerale, come dimostrato da centinaia di
lavori delle scuole riDessologic(e e da tutti gli studi
compiuti con le tecnic(e di training autogeno.
t !ene non dimenticare, come fanno vari psicoanalisti
dogmatici, c(e la psicoanalisi non c(e una forma di
psicoterapia e non la vera psicoterapia, come alcuni
scrivono, tanto c(e @azzi )"#EJ, p. %%+ argutamente
ri!atte9 ,Quale clinico a5ermere!!e, ad esempio, c(e solo
l'uso di un determinato anti!iotico rappresenta la vera
terapia delle malattie infettive\:
E, per concludere, !ene ridimensionare una cognizione
vigente in merito ai rapporti fra l'ipnosi e un'altra disciplina,
la psicosomatica.
'olti studiosi ritengono c(e la psicosomatica sia una specie
di nutrice c(e tiene a !alia il !am!inello dell'ipnosi e c(e
questa sia una appendice pressoc(H trascura!ile nel
dottrinale della psicosomatica, la cui terapia per vari anni
stata orientata in senso strettamente analitico.
6nc(e nei congressi si parla di psicosomatica e ipnosi e
solo molto di recente si parlato di ipnosi e psicosomatica.
;i fatto per0, e in campo storico e in quello clinico, le cose
non stanno precisamente cos1.
a psicosomatica nata dopo l'ipnotismo e non viceversa.
Essa come la psicoanalisi deve molto all'ipnosi e un
esempio di eccezionale rapporto psicosomatico costituito
dalla stessa ipnosi, la cui maggiore conoscenza riteniamo
possa portare sul piano speculativo e su quello pratico
vantaggi notevoli alla medicina psicosomatica.
;i fatto l'ipnosi come la psicoanalisi (a reso impreciso il
limite fra il somatico e lo psic(ico, fra il normale e
l'anormale, anticipando le successive a5ermazioni di pi*
vasta mole della medicina psicosomatica.
7oi auspic(iamo la colla!orazione concorde di queste
discipline, per una maggiore e migliore conoscenza della
natura umana.
&. Situa%ione odierna dell'ipnotismonelle scuole
mediche e in $taliadurante il ventesimo secolo
7onostante le prospettive di ordine speculativoscientifco e
pratico4terapeutico, accennate nei precedenti paragraf,
qual precisamente il posto c(e occupa oggi l'ipnotismo
nella cultura dei medici\
In complesso, molto modesto. 7ell'6merica settentrionale e
meridionale, in ?landa, in .rancia, in 8ran @retagna, in
8ermania, in Russia si fatto molto pi* c(e in Italia, dove
gli studi sull'ipnotismo sono stat1 negletti, almeno sino a
circa dieci anni fa, quando non guardati con sospetto a
di2denza.
7egli 3tati Fniti, nonostante vi siano oggi scuole
all'avanguardia nello studio dell'ipnosi, non mancano, come
in Italia, i mestieranti di questa disciplina.
a prima e pi* antica associazione di medici ipnotisti
nell'6merica settentrionale, la 3ocietK for &linical and
EVperimental <Kpnosis, raccomanda almeno un anno d1
addestramento per qualsiasi medico, o dentista, c(e voglia
impiegare l'ipnosi nella sua specialit/. &i0 per evitare c(e
qualc(e medico esperimenti l'ipnosi solo dopo un corso
a5rettato e, ignorandone le limitazioni, possa fare pi* male
c(e !ene. ,&orsi rapidi 4 avverte il dottor 'ilton U. Qline 4
o5rono il mezzo, ma non la valutazione della cautela con
cui lo stesso deve essere impiegato:.
a 3ocietK for &linical. and EVperimental <Kpnosis sorta
negli 3tati Fniti nel "#B# per e5etto del suo ampliarsi si
trasformava nel "#=A in International 3ocietK for &linical.
and EVperimental <Kpnosis, c(e si a2lava nel "#=# alla
Zorld .ederation for 'ental <ealt(. 7el "#=A l'6merican
'edicai 6ssociation si decideva dopo due anni di riDessioni
a riconoscere il valore terapeutico dell'ipnotismo. 7el
fe!!raio "#$" l'6merican PsKc(iatric9 6ssociation (a
u2cialmente riconosciuto l'ipnotismo quale ,procedimento
medico della specialit/ psic(iatri
ca:. a rivista della societ/ l',International Xournal of
&linical and EVperimental <Kpnosis:.
&entri di studio per l'ipnosi sono sorti in ?landa, .rancia e
8ran @retagna- le possi!ilit/ dell'ipnosi, soprattutto in
rapporto alle funzioni fsiologic(e, vengono particolarmente
studiate in Russia.
In Ing(ilterra nel "#BA venne fondata la @ritis( 3ocietK of
'edicai <Kpnotists, dal "#B# si pu!!lica @ Btitish Cournal o&
:edical @?pnotism e nel "#=J sono sorte due societ/
specializzate, una per i medici c(irurg(i e l'altra per gli
odontoiatri e gli stomatologi );ental and 'edicai 3ocietK
for t(e 3tudK of <Kpnosis, ondra+ con lo scopo di
di5ondere l'uso dell'ipnosi come mezzo scientifco di cura.
;ette societ/ tengono corsi postuniversitari, c(e suscitano
vasto interesse.
7el "#=B viene emessa in Ing(ilterra una legge c(e
proi!isce gli spettacoli di ipnotismo. 7el "#== la @ritis(
'edicai 6ssociation (a riconosciuto u2cialmente
l'ipnotismo dopo @ rapporto di una propria commissione
c(e, al termine di due anni di studio, concluse le indagini
raccomandando alle universit/ di perseguire studi speciali
sull'ipnosi e di insegnarla agli studenti di medicina e in
corsi speciali per i laureati, per gli anestesisti e gli ostetrici.
Tale comn4>ssione riscontr0 c(e l'ipnotismo pu0 essere
utile in medicina per curare varie malattie e per ridurre @
dolore in alcune operazioni, pur riconoscendo i fmiti e i
pericoli di tale metodo in mani inesperte. Questa comn4
*ssione, per dare all'ipnotismo un posto u2ciale nella
medicina ortodossa, si ispirata, a circa centoventi anni di
distanza, al rapporto c(e <usson nel "AC" aveva fatto
all'6ccademia reale di medicina, dic(iarando c(e 6e
conclusioni di questo rapporto sono per la maggior parte
applica!ili anc(e oggi:. QennedK, professore di medicina
psicologica all'Fniversit/ di Edim!urgo, insiste da alcuni
anni sull'utilit/ dell'ipnosi nell'insegnamento della
psicoterapia9 ,7oi possiamo
4
egli scrive 4 grazie all'ipnosi mostrare agli studenti una
forma elementare di rapporto medicopaziente c(e si pu0
produrre nella situazione terapeutica e i mezzi di cui @
medico pu0 servirsi per aiutare @ malato:.
Elenc(iamo, per comodit/ degli studiosi, alcuni fra i
principali centri europei c(e trattano di ipnosi, anc(e se
qualc(e riferimento cam!ia col passare degli anni9
1F Stras1urgo 4FranciaFI &(nica psic(iatrica dell'Fniversit/
)T.Qammerer e R. ;urand de @ousingen+.
"F %ar6gi 4FranciaFI aF &linica psic(iatrica dell'Fniversit/ )T.
;elaK+- 1F <Ppital de la 3alpHtrire )ZidIPc(er, psic(iatria
infantile e training autogeno+- c+ Rotsc(ild Institute )&entro
Psicosomatico, . &(ertoL e '. 3apir+.
3F Ginevra 4SvizzeraFI Polic(nico universitario di psic(iatria
F. 6Turiaguerra+.
4F =osanna 4SvizzeraFI &linica psic(iatrica dell'Fniversit/ )P.
@. 3c(neider+.
)F =indau 4GermaniaFI 0( 'eKer, 6. .riedemann, tengono
corsi di ipnosi e training durante una tradizionale settimana
psicoterapeutica alla quale intervenivano anc(e X. <.
3c(ultz di @erlino e R. 3toLvis di iegi.
/F Berlino 4GermaniaFI Training autogeno )3cuola dei
successori di T. <. 3c(ultz+.
!F u1inga 4GermaniaFI &linica neuropsic(iatrica
dell'Fniversit/ )Z. 3(ulte+.#F 2olonia 4GermaniaFI ?spedale
civile )R. o(mann+.
9F :agonza 4GermaniaFI Istituto clinico universitario per
psicoterapia )gi/ diretto da J. ;. angen+.
10F Gottinga 4GermaniaFI Istituto psic(iatrico dell'Fniversit/
)<. euner+.
11F =ondra 45nghilterraFI Zest ondon <ospital )Paterson 6.
3pencer+.
1"F Barcellona 4SpagnaFI 6. &aKcedo, sofrologo- 3.
'ontserrat Esteve.
13F +msterdam 4*landaFI Istituto di psicologia
dell'Fniversit/. Reparto &linico.
.ra le varie associazioni medic(e di ipnosi esistenti
all'estero oltre alle statunitensi, europee, asiatic(e,
do!!iamo ricordare ancora la .ederazione latino4americana
di ipnosi c(nica )alla quale appartengono le 6ssociazioni
Italiane+, c(e nel marzo 19#" era costituita da circa
quaranta 3ociet/ dislocate in 6rgentina, @rasile, &ile,
&olom!ia, Ecuador, 8uatemala, Itava, 'essico, 7icaragua,
Panama, Perti, Portogallo, 3pagna, FruguaK, Uenezuela.
;i fatto da ritenersi eccessivo un cogi gran numero di
societ/ per qualc(e paese )sette nel Uenezuela, cinque nel
@rasile+. 8u!el parla di ,@a!el <Kpn$tica: e riferisce c(e in
una capitale sudamericana esistono attualmente cinque
societ/ nella medesima citt/ e in una, di un paese vicino,
ne esistono altrettanteS Personafsn4> inconfessa!ili, c(e si
nascondono dietro principi teorici confusi e mutue accuse
infondate, le dividono. 6lcuni anni or sono tale !a!ele
ancora cresciuta con la creazio
ne di un'altra associazione, rappresentante la 3ociet/
dell'6merica atina, c(e venuta a sommarsi, o meglio a
competere )8u!el+ con l'organismo federativo gi/ esistente
e sopracitato.
7ell'6merica atina e in 3pagna si a5ermata la 3ociet/ di
3ofrologia su cui ci siamo precedentemente so5ermati. Il
moltiplicarsi delle societ/ purtroppo avviene ogni qual volta
i principi e le teorie sono incerti e confusi, quando
l'insegnamento di essi non avviene esclusivamente in
istituti universitari o in centri ospedalieri, legalmente
qualifcati, ed a2dato a persone c(e fanno dei loro
postulati una professione di fede da di5ondere,
consentendo anc(e speculazioni economic(e, pi* c(e dei
principi da porre continuamente al vaglio dell'esperienza e
dei pi* rigorosi esperimenti. 'entre risaputo come, nel
campo scientifco, nulla vi sia di assolutamente sicuro. Tutto
deve, con l'evolversi delle conoscenze, essere riveduto e
criticato, ma non moltiplicando le parrocc(ie societarie,
seminatrici di discordie, !enI1 aumentando i la!oratori e i
centri di ricerc(e, c(e svolgano studi convergenti e
reciprocamente integrantisi. 6ltrimenti alla !a!ele ipnotica
americana sar/ da preferirsi la relativa prudenza, reticenza
e morigeratezza europea in merito, e particolarmente
italiana, anc(e se meno produttiva. Prima e unica 3ociet/
d'Ipnosi con sede in un Paese dell'Est Europeo )a quanto
comunicatoci dai ;irigenti delle 3ociet/+ l'I3TE< )3ociet/
Internazionale di Ipnositerapia e 3perimentale+, fondata nel
"#AE. Esiste una sede a 'osca )Presidente prof. Uladimir
eonidovic9 RaiLov, neuropsic(iatra+ e a Praga )Presidente
prof. Petr RivnK, psicologo clinico+.
In Italia, a!!iamo genericamente accennato come gli studi
sull'ipnotismo siano stati piuttosto negletti, ma per < nostro
paese a!!iamo voluto approfondire l'indagine tracciando
un proflo storico dello sviluppo dell'ipnotismo dall'inizio del
ventesimo secolo.
Storia dell'ipnotismo in 5talia nel ventesimo secolo
;esiderando fare la storia dell'ipnotismo in Italia nei primi
settant'anni dei ventesimo secolo, terremo particolarmente
presenti, seguendo una progressione cronologica, le
diverse interpretazioni dell'ipnosi e le sue principali
applicazioni.
8li studi sull'ipnotismo (anno avuto in Italia un
periodo a!!astanza Dorido all'inizio del secolo, ma (anno
su!ilto successivamente un lungo periodo di a!!andono
parallelamente a quanto avvenuto in altre nazioni europee,
sia per lo sviluppo delle scuole psicoanalitic(e, sia per
quello di un indirizzo !iologico somatistico. Quest'ultimo
tuttora particolarmente Dorido in Italia, per cui le ricerc(e
sull'ipnosi non sono quivi coI1 numerose come in altri
paesi.
6ll'inizio del secolo, < primo autore c(e si presenta al
nostro esame < Portigliotti, c(e in un suo manuale di
psicoterapia )"#JC+ espone concetti sull'ipnotismo validi in
parte tuttora e tratta ampiamente della suggestione
nell'ipnosi e nella veglia.
Egli si riallaccia agli studi compiuti dalle scuole francesi
della 3alpHtrire e di 7ancK, oltre a quelli compiuti in Italia
da ;al Pozzo )"A$#+, om!roso )"AAE, p. C= e sgg.+,
Tam!urini )"A#", pp. "B"4=$+, @elfore )"#"B, p. %"%+.
Il Portigliotti per la spiegazione dei &enomeni ipnotici si
fonda sui concetti di suggestione e autosuggestione,
respingendo l'ipotesi di qualunque interferenza in essi di
tipo fsico o mesmeriano. 7on alieno, per0, dal ritenere
c(e il sistema nervoso possa genericamente essere
sensi!ile a inDuenze magnetic(e e, nel descrivere l'azione
della calamita sul corpo umano, non si sente di respingere
del tutto le idee fsic(e lom!rosiane per cui ,il magnete
provoca nel cervello una diversa orientazione delle cellule
gangliari a5atto analoga a quella c(e avviene nelle
molecole del ferro quando si applica un magnete:
)om!roso, "AAE, p. C= sg.+.
Il Portigliotti valorizza molto il concetto di dinamogenia
psichica per la suggestione nello stato di veglia, e quello
dell'ideodinamismo di @ern(eim per la suggestione in
ipnosi, precursori di quello pi* moderno di ideoplasia(
N l'idea suggestionante con la sua possi!ilit/ di suscitare
azioni, movimenti e sensazioni c(e fa il miracolo
terapeutico, e 6a guarigione miracolosa 4 scrive il
Portigliotti )"#JC, p. %"%+ 4 non scende dall'alto sul povero
corpo infermo, ma sale di dentro ad esso dall'emozione e
dalla credenza profonda dello spirito:. 3ono coI1 a!!ozzati
alcuni concetti, c(e avranno pi* ampio sviluppo negli antri
successivi, quando le aumentate cognizioni
anatomofsiologic(e permetteranno di dare una !ase
neurofsiologica ad essi )capp. "" e "=+.
Per le indicazioni della terapia ipnotica < Portigliotti
all'inizio del "#JJ espone giudizi, in via di massima, oggi
accetta!ili, per cui esse vengono limitate all'isterismo e alle
sue manifestazioni corei
c(e e convulsive, ai tic, alla nevrastenia, alle nevrosi in
genere e a quelle traumatic(e, alle fo!ie, alle ossessioni,
all'alcolismo, alla morfnomania, alla mastur!azione. Per la
morfnomania insiste sul fatto c(e questa deve essere
recente e l'intossicazione piuttosto !eve.
Per la cura delle nevrosi e delle sue molteplici
manifestazioni, come per la cura delle fo!ie, delle
ossessioni, dei tic, l'ipnositerapia diretta, si capisce, alla
semplice rimozione del sintomo, ignorandosi ancora i
moderni concetti della psicologia dinarnica, le cognizioni
psicoanalitic(e sulla personalit/ profonda, < pericolo delle
rimozioni di una fo!ia senza la contemporanea soluzione
della causa intima c(e ne sta alla !ase.
E Portigliotti crede all'utilit/ pedagogica della ipnositerapia,
come altri suoi contemporanei, e alcuni autori italiani della
fne dell'AJJ, fra i quali om!roso. Egli utilizza la ipnosi
come metodo di indagine della personalit e come mezzo
per la psicoterapia di sostegno, e scrive c(e l'ipnotismo pu0
essere utile anc(e ,per distruggere la causa intima e
remota delle crisi isteric(e:. ,'essa in ipnosi la malata, noi
facciamo evocare e descrivere a questa la scena di
spavento, l'episodio drammatico al sui seguito si
svilupparono i suoi distur!i- e le mostriamo, la persuadiamo
a poco a poco, c(e in quell'episodio e in quella scena essa
non correva nessun pericolo, c(e ogni paura era quindi
poco fondata ecc.:. Uiene adom!rata cogi quella
modifcazione terapeutica dei set esperenziali c(e oggi si
pratica in regressione d'et/ e con tecnic(e particolari.
a catarsi psicoanalitica, l'ipnodramma di 'oreno, la
psicoterapia razionale o di sostegno degli anni c(e
seguiranno, trovano certamente in queste prime tecnic(e i
loro precursori storici.
'a anc(e nel campo delle tecniche induttive con l'ausilio
dei &armaci vediamo c(e gi/ all'inizio del "#JJ in Italia si fa
qualc(e cosa e il Portigliotti scrive c(e la refrattariet/
all'ipnosi pu0 essere vinta ricorrendo all'azione di anestetici
o di narcot1ci9 cloroformio, etere, !romuro di etile,
protossido di azoto, morfna, ipnal, ecc.- ,ma ci0 non
privo di inconvenienti:, aggiunge l'autore.
3'intende c(e non risulta ancora ela!orata nessuna tecnica
precisa in merito, e c(e non appaiono !en defnite le
cognizioni sugli stati di coscienza propri della su!riarcosi e
quelli dell'ipnosi, come lo saranno in seguito con le ricerc(e
di 8ranone e 6rian )cap. E = %!+.
&i siamo di5usi sui concetti esposti sull'ipnot1
smo dal Portigliotti all'inizio del secolo, perc(H essi ci
sem!rano riassumere tutti quelli dei suoi contemporanei,
c(e paiono quasi ricopiarsi uno dall'altro per circa un
ventennio.
3i di5erenziano solo per l'interpretazione Duidica o
metapsic(ica c(e alcuni avanzano in contrasto a quella
suggestiva, e per quanto riferiscono sulle possi!ilit/ di
modifcare in !ene o in male la costituzione somatica,
viscerale e psic(ica dell'ipnotizzato, ammessa da alcuni in
grado maggiore e da altri in grado n4rinore, o negata.
Inoltre, fra i vari autori del secolo si discute, come tra le
3cuole di 7ancK e della 3alpHtrire nel "AJJ, della
mor!osit/ o meno dei fenomeni ipnotici- e queste
discussioni si trascinano ancora fra alcuni contemporanei
odierni, c(e giudicano spesso in merito con una cultura
incompleta e con assai modica esperienza personale.
3ugli studiosi dell'inizio del secolo sovrast0 la grande fgura
del om!roso e i suoi ,3tudi sull'ipnotismo:, pu!!licati nel
"AAE, fanno testo ancora nel primo decennio del "#JJ e
oltre.
Il om!roso, per la spiegazione dei fenomeni ipnotici,
c(iama in causa fattori di tipo fsico e magnetico- pensa
c(e l'ipnotizzato sia notevolmente succu!o
dell'ipnotizzatore- crede nell'e2cacia terapeutica dell'ipnosi
e nella possi!ilit/ di una rieducazione morale di alcuni
!am!ini anormali, con questo mezzo.
,'ipnotizzato suggestionato 4 scrive om!roso )"A#$, vol.
%, p. B$B+ 4 proclama il falso con la stessa intensit/ con cui
l'onesto il vero, perc(H a poco a poco egli sente come cosa
vera quella c(e non . Questo ci insegna i pericoli e i danni
delle suggestioni ipnotic(e9 danni diretti per i reati c(e
possono eseguirsi cosii con una completa impunit/-
indiretti, perc(H, producendo un isterismo momentaneo in
un individuo sano, lo rendono un pazzo morale
temporaneo, c(e pi* tardi si pu0 perpetuare. Il dire c(e
l'ipnotismo non un mor!o perc(H si pu0 manifestare in
individui sani in apparenza e tutto a un tratto, come dire
c(e l'u!riac(ezza, l'avvelenamento morfnico, eterico, non
sono un male:. 6i tempi di om!roso non si conoscevano i
dati psicodinamici c(e (anno ampiamente dimostrato come
l'ipnosi, quale regressione fsiologica al servizio dell'Io, non
possa paragonarsi a una intossicazione esogena o
endogena.
3ulla capacit/ e5ettiva di indurre l'uomo a delinquere con
l'ipnotismo, per0, anc(e om!roso avanza qualc(e du!!io,
e difatti scrive9 ,Perfno
nelle esperienze ipnotic(e c(e ci riproducono
sperimentalmente inDuenze delittuose, noi vediamo c(e i
predisposti al reato su!iscono immediatamente con piacere
le suggestioni criminose e se ne compiacciono anc(e dopo-
mentre i veri onesti vi si rifutano a lungo e costrettivi
dall'educazione ipnotica commettono gli immaginari reati
con ripugnanza e cercano di non ricadervi:.
?ggigiorno sulle e5ettive possi!ilit/ di indurre un soggetto
normale e morale a delinquere con la sola suggestione
ipnotica e senza ricorrere a inganni, !en poc(i credono
)cap. # 3 =- cap. "C+. E il nostro codice (a a!olito < delitto
di plagio.
E om!roso, e con lui gli autori c(e lo seguirono all'inizio
del "#JJ, utilizzarono l'ipnotismo per lo studio della
costituzione psicomotoria. Il om!roso, ipnotizzando
individui sani e con le caratteristic(e dei normali, e dicendo
loro c(e erano dei !riganti, costat0 c(e in essi l'andatura e
la calligrafa si modifcavano come nei criminali.
7egli anni c(e seguiranno, le regressioni d'et
confermeranno sempre pi* come sia possi!ile la
modifcazione della calligrafa e anc(e dei riDessi,
suggerendo al soggetto ipnotizzato il suo ritorno a un'et/
infantile.
Procedendo nella storia dell'ipnotismo italiano in avanti di
venticinque anni troviamo un manualetto di @enussi )"#%=+
c(e convalida varie nozioni esatte sulla suggestione e
sull'ipnosi- ma due anni dopo Roasenda )"#%E+ altre ne
a5erma assai meno attendi!ili. Questo autore nel suo
manuale )p. ""A+ ri!atte concetti precedentemente esposti
e altri ne aggiunge nella sua revisione storica contro la
psicoanafsi- non tutti accetta!ili oggi c(e le idee freudiane
(anno avuto < collaudo del tempo e il crisma, in parte
favorevole, di varie scuole successive.
Il Roasenda respinge non solo le idee psicoanalitic(e, ma
ogni apporto di psicologia dinarriica, e l'ipnositerapia da lui
condotta per gran parte del tipo suggestivo4diretta.
Ignora c(e l'ipnotismo possa servire come rapido mezzo di
esplorazione della personalit/ profonda.
Per quanto sia possi!ile, egli scrive, si faccia a meno
dell'ipnosi per la cura delle psiconevrosi. Essa una cura di
ripiego, nei casi in cui per la mentalit/ del soggetto, o per
la mancanza di tempo necessario, non si pu0 applicare una
psicoterapia persuasiva.
7on un tentativo di spiegazione si trova, nel manuale di
Roasenda, sulle vie e i mezzi con i quali la suggestione
riesce a modifcare l'Io organico- non
un accenno ai rapporti psicosomatici c(e pure erano stati
adom!rati nel secolo scorso con le leggi
dell'ideodinamismo di @ern(eim e con quelle di Xanet. Tutto
viene condensato, spiegato, semplifcato con la
suggestione- e aggiungiamo noi, anc(e... liquidato da un
eccessivo sc(ematismo di giudizio e di indagine.
7el decennio "#=C4$C le pu!!licazioni sull'ipnosi in Italia
divengono molto pi* frequenti, rispetto al passato- e i
cultori isolati trovano nelle correnti di pensiero, aYuenti
d'oltre 6lpe e d'oltre ?ceano, l'appoggio alle loro ricerc(e e
alle loro concezioni.
;iversi sono gli autori c(e vantano l'uso dell'ipnotismo in
odontoiatria e in psicodonzia, in anestesia, in c(irurgia, in
ostetricia- in psicologia, psic(iatria, psicoanalisi.
3i cura la traduzione di qualc(e li!ro divulgativo sull'ipnosi
medica )Uasiliev, "#BE- 3c(mitz, "#=C- 3parLs, "#$C-
Esta!rooLs, "#$B- e &ron, "#$E- 3c(ultz, "#$A- ;urand de
@ousingen, "#EJ+ ed eVtramedica )@ernstein, "#=A+ se ne
scrivono alcuni c(e a5rontano l'argomento dell'ipnosi nella
sua totalit/. Il numero dei cultori italiani dell'ipnosi rimane
per0 sempre esiguo in confronto a quello degli stranieri,
anc(e se maggiore di quello c(e fgura nella di5usa
!i!liografa di 'ontserrat4Esteve < quale nel suo lavoro
,'ipnosi negli ultimi cinque anni )"#==4 "#$J+: su $B"
citazioni !i!liografc(e ne ricorda solo sette italianeS Esiguo
anc(e quando si riDetta c(e negli 3tati pi* progrediti
l'insegnamento dell'ipnosi praticato o raccomandato nelle
.acolt/ Fniversitarie di 'edicina.
Uolendo per sommi capi accennare all'attivit/ degli studiosi
italiani nei campi sopraddetti, ricorderemo in odontoiatria i
lavori di Pavesi e 'osconi )"#EB, p. BBE+, Palazzi, &olonna.
3i portano contri!uti all'uso dell'ipnotismo nella
stomatopirosi, nel !ruVismo, nella sindrome
dell'articolazione temporo4mandi!olare, del succ(iamento
del pollice. Presso la &linica Fniversitaria ?dontoiatrica di
Pavia viene tenuto dal "#=E un corso di medicina
psicosomatica e di ipnosi medica, a latere,
dell'insegnamento odontoiatrico.
7el luglio dei "#$% si riunisce a &orno il l' &ongresso
internazionale di Psicodonzia e si gettano le !asi per un
corso di ipnodonzia(
I dentisti sono d'accordo nel notare come l'ipnosi prevenga
fsiologicamente il dolore, diminuisca l'emorragia, attivi la
coagulazione e acceleri la cicatrizzazione, prevenga
psicologicamente il timore e l'apprensione, eviti l'angoscia.
3i parla di e,uili1rio cortico3paradenziale rista!ilito con
l'ipnosi, come costatato anc(e nelle scuole dei paesi
anglosassoni, dove l'ipnodonzia era nata verso il "#BE.
In anestesia vantano l'utilit/ dell'ipnosi &iocatto, &(iri,
8(igo, 8aleotto. Essa viene stimata un mezzo prezioso per
innalzare la soglia dei dolore, facendo ridurre, se non
eliminando, la necessit/ di analgesici e sedativi. 'ipnosi
neutralizza < timore, l'ansia, l'apprensione- migliora il
decorso postanestetico e postoperatorio, sia dando una pi*
confortevole reazione di risveglio, sia producendo amnesia,
sia con suggestioni postipnotic(e atte a sollevare < morale
del paziente.
In chirurgia in questi ultimi anni, in Italia, vari interventi
sono stati eseguiti in ipnosi. Ricordiamo, anc(e per la
pu!!licit/ c(e stata data ad essi, quelli di
appendicectomia compiuti da Tinozzi nell'Istituto di
Patologia &(irurgica dell'Fniversit/ di Pavia nel "#=E- da
'aiocc(i nel "#$" a 'ilano- da Pezzoli a &revalcore nel
"#$"- da 8alli, il quale comp1 anc(e un intervento per ernia
inguinoscrotale a Imola- da 3avini per tonsYecton4>a nel
"#$" a &revalcore. 'esito degli interventi fu descritto come
felice, sia per l'analgesia, sia per il favorevole decorso
postoperatorio )&assoli+. 6sportazione di un canino incluso
nel mascellare )"#$$+ e tonsYecton4>a )"#EJ+ sono stati
eseguiti in analgesia ipnotica presso l'?spedale 8enerale
3ant'6ndrea di Uercelli da 6. Petterino Patriarca, essendo
ipnotista 8ranone.
In ostetricia molti autori adoperano con successo l'ipnosi
come preparazione al parto e interessanti sono le
pu!!licazioni in merito di 'osconi, 8uastalla, &olonna,
&a5aratto, Reda, .errario, 3!riglio. 3i costata
un'a!!reviazione dei periodi di travaglio e un'aumentata
percentuale dell'andamento autocico con ,esiguit/ delle
lacerazioni perineali, per il particolare stato di rilasciamento
muscolare, congiunto a una corretta condotta da parte
della partoriente preparata con l'ipnosi: )'osconi+.
6nc(e in ginecologia l'ipnosi viene adoperata con successo
contro la frigidit/, la dismenorrea funzionale, il vaginismo,
< prurito vaginale e la leucorrea psicogena, l'emicrania
mestruale, la gravidanza fantasma, i distur!i menopausali,
l'iperemesi gravidica.
In psicologia, nella psicoanalisi e nella cura delle psiconevrosi vari
sono gli autori c(e ne caldeggiano l'uso(
Romero sostiene c(e l'ipnosi ,costituisce uno
dei pi* validi sussidi per c(i si dedica alla psicoterapia e
ritiene c(e gli studi moderni sull'ipnosi (anno dotato la
psicoterapia di uno strumento delicato e 1mpareggia!ile:.
Egli pensa, come a!!iamo gi/ visto )cap. % S C+, c(e non vi
sia inicompati!ilit/ fra < metodo ipnotico e la psicoanalisi
ed fautore dei metodi ipnoanalMfci.
a frattura profonda c(e si era creata da .reud in poi fra
psicoanalisi e ipnosi evidentemente oggi tende a colmarsi
ed interessante notare quanto (a scritto in merito lo
psicoanalista 'usatti nella prima edizione del presente
trattato, riportato nella ,Premessa: di questo, oltre c(e nel
cap. % ) C.
3e la psicoanalisi ritorna all'ipnosi, anc(e gli ipnotistM si
rivolgono a4<a psicoanalisi, e con i concetti assunti da
questa dottrina, dalla psicologia dinamica e dalla
conoscenza del profondo, interpretano la fenomenologia
ipnotica e ne c(iariscono i moventi.
,Ignorando i complessi dinaniismi inconsci, studiati dalla
psicoanalisi 4 scrive Rornero )"#$J+ 4 non possi!ile
rendersi conto dei frequenti insuccessi delle pratic(e
suggestive. 7ella vana speranza di sormontare le di2colt/,
le antic(e scuole esaurirono cosi i loro sforzi nella sterile
ricerca di sempre nuove teciric(e:.
Romero pensa c(e ,l'ipnosi trarisfert: e c(e ,con questa
interpretazione si raggiunga una soddisfacente formula di
defnizione dell'ipnosi: )i!id., p. B%+- c(e ,l'interpretazione
analitica rende conto di tutti i fenomeni psic(ici e fsiologici
dell'ipnosi: ?!id., p. A+- c(e ,i due concetti di ipnosi e di
transfert coincidono perfettamente fondendosi in uno solo:
)i!id., p. B"+. Egli si avvicina cos1 a andauer c(e sostiene
essere l'ipnosi un caso particolare di transfert, e a Qline c(e
reputa il transfert un caso particolare di ipnosi.
&erto c(e l'interpretazione dei&enomeni ipnoti ci dal "#BJ
al "#=J anc(e in Italia non (a pi* fondamento la sola
suggestione come nel "#%E )Roasenda+ e negli scritti di pi*
recenti studiosi a2orano le idee di 3c(ultz e di Qoc(, per i
quali ,la teoria dell'ipnosi va fondata prescindendo dal
concetto di suggestione:- o quelle di Qretsc(mer per cui
,l'ipnosi non un metodo di suggestione e in esso questa
avre!!e un liriritatissimo impiego:- e si pensa con Xaco!sen
c(e ,la dottrina della suggestione sia stata il pi* grave
impedimento ai progressi della psicologia:.
Pavesi e 'osconi, c(e nel "#$J e nel "#EB pu!
!licano un manuale ,'ipnosi nella medicina moderna:,
dopo aver passato in rassegna le principali teorie
esplicative dei fenomeni ipnotici, concludono c(e ,ancora
oggi, rnalgrado gli sforzi di tanti studiosi, non si riusciti a
formulare una teoria c(e soddisf in pieno: per la
spiegazione di tutti gli aspetti dell'ipnosi. Questi autori, un
ginecologo e un odontoiatra, associati nella loro passione
per le ricerc(e ipnotic(e, appoggiandosi anc(e agli studi di
eWis R. Zol!erg, descrivono nel loro li!ro le pi* importanti
tecnic(e induttive di ipnosi e l'applicazione terapeutica di
questa in medicina generale, in c(irurgia, in ostetricia e
ginecologia, in dermatologia, in anestesia, in odontoiatria,
nella psic(iatria degli adulti e dei !am!ini, nell'ipnoanalisi.
7ella prima edizione del presente trattato nel giugno "#$%
c(i scrive, dopo venticinque anni di pratica cli2ca d'ipnosi
e lo studio sistematico della sua polimorfa sintomatologia
psic(ica, somatica, neurovegetativa, viscerale,
elettroencefalografca, eseguito in molteplici casi,
arTivato alle conclusioni su c(e cosa possa intendersi per
ipnosi, c(e fgurano nel capitolo "$, e c(e dal "#$% a
tutt'oggi sono state ritenute valide dai maggiori cultori
della materia.
6nc(e l'ipnosi animale stata da me trattata e i rrIei
esperimenti risalenti al "#C= sono gli unici c(e risultano
descritti nella letteratura italiana del ventesimo secolo.
6ll'estero risultano i lavori della 3cuola russa )Pavlov e
Petrova, "#CB, vol. %, "A#+ e quelli pi* recenti di &(ertoL
)"#EJ+.
'ipnosi animale viene interpretata come una condotta
regressiva, caratterizzata soprattutto dall'immo!ilit/ e dal
torpore, possi!ili a ottenersi sia con mezzi fsici, sia con
mezzi psic(ici di tipo emotivo. 'ipnosi umana negli animali
per certi aspetti ravvicinata ai casi gi/ conosciuti di
fascinazione inter4animale.
7ell'am!ito pi* specifcamente medico, universitario e
ospedaliero cosa si fatto per la conoscenza dell'ipnosi in
Italia dall'inizio del secolo scorso\ 3olo la 3cuola
postuniversitaria di Pavia per iniziativa del professor 3ilvio
Palazzi, direttore della &linica odontoiatrica dell'universit/,
(a posto, per la prima volta nell'anno accaderriico "#=E4=A,
l'ipnosi come materia d'esame, c(e entrata cogi in modo
u2ciale in una 3cuola FniversitarMa di 'edicina. 7ell'aprile
"#$J, si costituiva una 6ssociazione medica italiana per lo
studio dell'ipnosi )6.'.I.3.I.+ con sede provvisoria presso la
&linica odontoiatrica dell'Fniversit/ di Pavia. 'associazio
ne, c(e raccoglie medici generici e specialisti, fa parte della
.ederaciPn latino4americana de <ipnosis clMnica ed
federata alla 6merican 3ocietK of &linical <Kpnosis, oltre a
essere collegata all'International 3ocietK for &(nical and
EVperimental <Kpnosis )I.3.&.E.<.+. '6.'.I.3.I. stata
l'unica societ/ c(e si impegnata in campo nazionale di
promuovere e promulgare gli studi sull'ipnosi, tenendo corsi
saltuari presso l'Fniversit/ di Pavia e alla &linica
Fniversitaria del avoro a 'ilano, all'?spedale 8alliera di
8enova, alla .ondazione &arlo Er!a di 'ilano )"#$"+, per
merito dei suoi associati Pavesi, 'osconi e altri.
;all'otto!re "#$= al gennaio "#$$ per iniziativa dei
direttore dell'Istituto di Psicologia dell'Fniversit/ &attolica,
professor eonardo 6ncona, 8ranone, presidente
dell'6.'.I.3.I. tenne un corso presso questa Fniversit/ e un
altro ne tenne dal %# giugno al $ luglio "#$A con la
colla!oraz1one di ordinari universitari.
6pparsa co/M per la prima volta in una Fniversit/ &attolica,
l'ipnosi entrata successivamente in una 3cuola 3tatale
Fnivers1taria di specializzazione in neuropsic(iatria per
merito del professor Romolo Rossini di 'odena c(e (a
eseguito importanti ricerc(e clinic(e sperimentali e invit0
nel "#$# 8ranone a tenere alcune lezioni sull'ipnotismo
presso quella Fniversit/.
7el "#$= venne fondato da c(i scrive < primo 2entro di
ipnosi clinica e sperimentale ospedaliero italiano annesso a
una -ivisione .eurologica, presso l'?spedale 8enerale d1
Uercelli e nel marzo "#EJ in questo &entro fu organ1zzato
un primo corso di ventiquattro lezioni, dal E al %% marzo,
con l'ausilio di cattedratici delle Fniversit/ di &agliari,
'odena, Pavia, Roma, Torino. Parteciparono al corso medici
provenienti da citt/ lontane da Uercel<, come @olzano e
@ari e da centri universitari importanti come 'ilano, Torino,
8enova, Pisa, Roma, @ari. 6ltri ne segu1rono in seguito e
agli allievi del corso fu permessa una frequenza
!isettimanale del &entro per sei mesi di seguito, essendo
esso aperto a tutti gli studiosi desiderosi di occupars1
dell'argomento.
6l &entro, ad esempio, (anno fatto capo i colleg(i della
Patologia medica dell'Fniversit/ di 'ilano, c(e sotto la
gu1da del direttore professor Polli (anno svolto r1cerc(e sul
meta!olismo cere!rale del soggetto in ipnosi, le prime in
campo mondiale e tema di relazione a congressi
internazionali.
'6.'.I.3.I. (a organizzato a livello nazionale e
internazionale in Italia vari &ongressi di ipnosi dal "#$E,
c(e (anno ric(iamato numerosi studiosi anc(e stranieri.
Il &entro di ipnosi clinico4sperimentale si trasferito da
Uercelli a Torino organizzandosi in 3ociet/ autonoma con
atto notarile dell'A marzo "#E# e assumendo la denon4
iinazione di &entro Italiano di Ipnosi &linica4 3perimentale
)&II&3+, aderendo in questa veste alla .ederazione Italiana
per lo 3tudio delle Psicoterapie della Ipnosi e dei fenomeni
di Rilassamento+ )..I.3.P.I.R.+, confederata a 3ociet/
straniere gemelle quali9 T(e 3ocietK for &linical and
EVperimental <Kpnosis )7eW `orL+, T(e 6merican 3ocietK of
PsKc(osomatie ;entistrK and 'edicine )7eW `orL+,
&onfederaN,ao @rasileira de <ipnologia )@a(ia+, .ederaciPn
atino4americana de 3ofrologia &linica )@uenos 6ires+-
3ociedad 6rgentina de 3ofrologia K 'edicina PsicosomItica
)@uenos 6ires+.
Il &II&3 sotto la presidenza di 8ranone (a fondato nel "#AJ
una 3cuola postuniversitaria di ipnosi clinica sperimentale
c(e tiene ogni anno corsi propedeutici e format1vi
specialistici per ipnotisti o ipnologi psicoterapeuti a Torino,
con l'ausilio di docenti, cattedratici, primari ospedalieri, e
ipnologi di pluriennale esperienza, continuando la didattica
iniziata all'Fniversit/ &attolica di 'ilano nel "#$= e
all'?spedale di Uercelli nel "#EJ.
7el "#$= stata fondata da 8ranone la ;assegna di ipnosi
e medicina psicosomatica organo u2ciale dell'6.'.I.3.I. c(e
uscita trimestralmente edita da ,'inerva 'edica: e
rappresenta la prima rivista di ipnotismo medico, apparsa
u2cialmente nella letteratura scientifca italiana con lo
scopo di raccogliere le principali informazioni
sull'argomento. ;al gennaio "#AJ la stessa pu!!licazione
divenuta organo u2ciale della .ederazione italiana per lo
studio delle psicoterapie della iponosi e dei fenomeni di
rilassamento )..I.3.P.I.R.+ modifcando la sua intestazione in
;assegna di 5pnosi, %sicoterapie, 4Stati di coscienza 3
:edicina %sicosomaticaF(
7onostante ci0, c(i scr1ve sente d1 poter tranquillamente
a5ermare c(e la maggioranza degli attuali rappresentanti
della scienza medica u2ciale italiana non a5atto
interessata agli studi suD'1pnosi e ai numerosi pro!lerrii di
psicologia e neurofsiologia c(e essa comporta, forse anc(e
per di2denza, giusto riser!o e naturale perplessit/ verso
ci0 c(e non si mai personalmente sperimentato.
6 onore del vero vi sono delle eccezioni, e c(i scrive stato
c(iamato, nel corso degli anni, a te
nere seminari sull'ipnosi presso le Scuole di
Specializzazione in %sichiatria dell'Fniversit/ di Trieste
)&ampailla+, di @ologna )8entili+, di 6ncona )Uoiterra+, di
&agliari )Rudas+, oltre c(e in passato a 'ilano )&azzuDo e
8astaldi+, a 'odena )Rossini+, a Roma )6ncona e Pinelli,
Policlinico 8erne2+, a Torino )Torre, Ravizza+ e in altre sedi
universitarie, come < Policlinico di .irenze )Palazzi+,
l'Istituto di 7europsicofsiologia dell'Fniversit/ di Roma
)Uenturini+, l'Istituto di Psicologia dell'Fniversit/ statale di
'ilano )&esa4@ianc(i+.
'a tale attivit/ e assolutamente insu2ciente per colmare
le lacune nell'insegnamento della materia e le ric(ieste di
informazione del pu!!lico, per cui sono sorti in Italia gruppi
di studiosi c(e nella carenza della scienza u2ciale cercano
di fare conoscere, come sanno e come possono i pro!lemi
dell'ipnosi al pu!!lico sempre pi* numeroso ed eterogeneo
c(e c(iede di istruirsi in merito.
7el "#$B, un Istituto privato di indagini psicologic(e con
consultori aziendali, pedagogici, scolastici, professionali,
prematrimoniali, psicoterapeutici e grafologici diretto dal
professor 'arc(esan, non medico, sensi!ile alle esigenze
del momento con la colla!orazione di medici fa il suo primo
corso di ipnotismo a 'ilano, a cui ne seguono numerosi
altri.
7el "#$= < dottor 8uantieri fonda, al di fuori dell'am!iente
universitario e ospedaliero italiano, a Uerona, < &entro di
Ipnosi &linica <. @ern(eim e organizza dei corsi e simposi
sull'ipnotismo, destinati a durare nel corso degli anni
successivi, con fecondi risultati e notevole risonanza, anc(e
internazionale. ?ggi il predetto centro si denomina Istituto
Italiano 3tudi di Ipnosi &linica e Psicoterapie @ern(eim. <a
pu!!licato %%% lavori dal "#$= al "#AA, e il 3uo direttore ;r.
8. 8uantieri (a ottenuto l'incarico dell'insegnamento
dell'Ipnosi clinica e 'edicina psicosomatica presso la
facolt/ medica dell'Fniversit/ di Uerona.
7el luglio "#E=, si costituisce a Padova il ,&entro italiano
per lo 3tudio e lo 3viluppo della Psicoterapia e
dell'6utogenes Training: )&6.3.3.P.6.T.+, per l'iniziativa del
Prof. uigi Peresson, docente di Psicoterapia alla 3cuola di
specializzazione in Psic(iatria all'Fniversit/ di Trieste, il
quale svolge annualmente una intensa attivit/ didattica e
&ongressuale, annoverando pu!!licazioni varie a livello
nazionale e internazionale sull'ipnosi e il T.6. e raccogliendo
numerosi studiosi.
7el settem!re "#A= nata a @ologna un'altra
3ociet/ 'edica Italiana di Psicoterapia e $pnosi 'S.(.$.P.$.)
per l'interesse del ;r. Riccardo 6rone di @ertolino, alla
quale aYuiscono i 3oci del &.I.I.&.3. della regione Emilia4
Romagna e c(e tiene &orsi di addestramento
all'ipnositerapia.
6ltri &entri sono sorti contemporaneamente in diverse citt/
d'Italia, per0, con impostazione prevalentemente pratica
professionale.
&ome si vede, siamo lontani dall'assenteismo, di qualc(e
decennio fa, e fortunatamente anc(e dalla ,@a!ele
ipnotica: 6rgentina e @rasiliana lamentata da 8u!el.
3are!!ero ora auspica!ili triigliori rapporti, fra le varie
3ociet/ nell'interesse dell'utenza e della seriet/ scientifca.
Per questo nata, nel giugno "#AB, la ,.ederazione
Italiana per lo 3tudio delle psicoterapie, dell'ipnosi e dei
fenomeni di rilassamento: ).6.3.P.I.R.+, nell'intento di
organizzare e disciplinare corsi, congressi, tematic(e di
ricerca e di studio sulla materia- sino ad ora a2date alle
singole iniziative locali, spesso concorrenziali.
a storia della medicina ci insegna come validi movimenti
culturali, quali la c(irurgia estetica e la psicoanalisi,
possano sorgere fuori dalle facolt/ medic(e universitarie e
solo tardivamente essere accolte in queste, dopo un
periodo c(e c(iameremo di decantazione o di quarantena.
N pro!a!ile c(e anc(e per l'ipnosi, gi/ accolta da @enussi
)"#%=+, non medico, ordinario di Psicologia all'Fniversit/ di
Padova, avvenga altrettanto e c(e le future generazioni
possano cogliere il risultato delle nostre fatic(e
nell'interesse dei malati e della scienza.
Purtroppo ostacola tale inserimento il nessun attuale
controllo delle autorit/ preposte alla 3anit/ e all'Istruzione
sul sorgere in questi ultimi cinque anni di un'attivit/
didattica scriteriata, per cui molti giornali reclamizzano
corsi c(e consentono di ottenere la guarigione di varie
malattie in meno di dieci sedute, di risolvere esaurimenti
nervosi, la gelosia, l'avarizia, la tendenza allo sperpero,
l'interruzione di maternit( 1 frequentatori di questi corsi
dovre!!ero riuscire con l'ipnosi a piegare chiun#ue ai
propri ordini! a for%are l'ammira%ione degli uomini e
delle donne! a reali%%are #ualsiasi prode%%a ipnotica!
a costruirsi una nuova personalit e ad ac#uistare
prodigiosi poteri! a dominare gli altri! a guadagnar
danaro! a leggere nel pensiero! a eseguire dei
numeri in societ! ad avere successo in amore ecc.
'entre in alcuni paesi stranieri l'insegnamento e l'esercizio
dell'ipnosi sono regolamentati da leggi severe, in Italia
sem!ra c(e in merito tutto sia per
messo, non tenendosi alcun conto dei danni e dei pericoli
c(e possono derivare dall'uso dell'ipnosi da parte di
persone c(e non a!!iano una preparazione scientifca
adeguata.
'olti medici non riusciti, molti psicologi a!usivi, asserisce
6ncona, sono diventati in quest'ultimo quinquennio
ipnotist1 d'improvvisazione, senza aver frequentato nessun
corso serio, senza aver approfondito la teoria e la dinamica
di questo fatto medico e di questo processo psic(ico c(e
l'ipnosi. &ostoro, cos1 comportandosi, attentano alla dignit/
di un serio esercizio professionale, spingendo la scienza
u2ciale a disprezzare l'ipnotismo, a disinteressarsi, ad
a5ermare < proprio disimpegno nei confronti di questo
vasto complesso di fenomeni c(e appartengono sia alla
psicologia, sia alla medicina.
Purtuttavia do!!iamo riconoscere, continua 6ncona, il fatto
c(e una medicina moderna, una medicina in progresso di
profondit/ e di estensione, oggi non pu0 fare a meno
dell'ipnosi, per quanto possa sem!rare paradossale questa
a5ermazione. 'ipnosi costituisce un puro fatto medico, e <
mancato riconoscimento di questa sua natura da parte di
coloro c(e coltivano la medicina, sicuramente frutto di
una certa immaturit/.
Per ovviare a questo stato di cose, vari studiosi, riuniti a
congresso nel settem!re "#$E a Roma, nell'otto!re "#$# a
Torino, nell'otto!re "#E" a Pavia, nel maggio "#AJ a 3.
'arino, (anno creduto opportuno di inviare ai 'inistri della
3anit/ e della Pu!!lica Istruzione gli ?rdini del 8iorno c(e
sono riportati al capitolo "C, = %a.
8li ?rdini del 8iorno inviati non (anno per0 sortito a
tutt'oggi alcun e5etto concreto.
&i0 un male anc(e perc(H, essendo purtroppo l'ipnotismo
facilmente pratica!ile da persone non allenate alla
osservazione scientifca dei fenomeni psicofsici, esiste in
Italia, come all'estero, una letteratura e*trascienti+ca
sull'ipnotismo! con tutte le concezioni fdeistic(e c(e
sono frequenti in questo genere letterario- dove <
verosimile viene spesso scam!iato per vero e si valutano
come acquisizioni defnitive e inconfuta!ili esperienze non
ancora su2cientemente e rigorosamente accertate. Per
questa letteratura, le manifestazioni metaps1c(ic(e o
parapsicologic(e sare!!ero la regola nell'ipnosi- facile e
sicuro l'ipnotismo a distanza- normali le regressioni d'et/ in
altre vite- dimostratissimo il Duido ipnotico ecc.
6lcuni ritengono scientifcamente dimostrata l'e
sistenza di passi magnetici! e inconfuta!ili le prove sinora
eseguite per dimostrare la realt/ di radiazioni emesse dal
corpo umano. 3timano possi!ile c(e una pastiglia di
zucc(ero, tenuta nella mano di un ipnotizzatore, possa
emettere radia%ioni speci+che! c(e vengono a distanza
captate dalla coscienza su!corticale del soggetto mediante
quella dello sperimentatore, in modo da aumentarne la
glicemia )R. Pavese, "#=E, p. BA+S
3i ritorna con questa letteratura ai tempi di Rosa &roce
)"#"B, p. "=#+ c(e per la cura delle piag(e consiglia di
,praticare dei massaggi sui prodotti applicati alla parete
inferma dato c(e questi, come cotone idroflo, garza ecc., si
possono magnetizzare prima di applicarli:.
,I passi, c(e non sono altro c(e dei massaggi praticati a
una certa distanza dal corpo, agiscono sulla parete sottile
del corpo, esteriorizzata nel periodo ipnotico e
preipnotico:.
'ipnotismo teatrale, se, anc(e per disposizioni generali di
legge, (a visto un notevole declino dopo i clamorosi
successi del passato di ;onato, PicLman, 8a!rielli, tuttavia
ancora oggi frequente e vari studiosi )Pavesi e 'osconi,
"#EB, p. ="#- Romero, "#$J, p. ""%- 8ranone, vedi cap. "C
= %+ (anno caldeggiato la loro proi!izione e una pi*
specifca e rigorosa sorveglianza della legge in materia. .ra
i vari motivi stato addotto quello fondamentale c(e
l'ipnotismo teatrale e televisivo, coI1 come viene
indiscriminatamente praticato, pu0 causare reazioni nocive
nei soggetti c(e inconsapevolmente vi si prestano.
-agli emp1rici e dai cosiddetti maghi e guaritori infne
l'ipnotismo certamente usato in modo pi* o meno
manifesto e consapevole, in Italia- numerosi sono quivi i
guaritori di fama provinciale, regionale e nazionale c(e
possono contendere la palma a quelli francesi, tedesc(i,
russi, olandesi e americani9 dacc(H, fnc(H vi sar/ umanit/
so5erente, vi sar/ sempre in ogni parte del mondo c(i, in
modo pi* o meno lecito, sar/ disposto a sfruttarne la
credulit/ e a esaltarne le speranze.
6 conclusione di questo capitolo sulla evoluzione
dell'ipnotismo nella storia della medicina italiana rileviamo
quanto segue.
t c(iaro come < progredire della medicina contemporanea
possa essere meglio compreso con la conoscenza di quella
del passato e riDettendo al successivo sviluppo del pensiero
scientifco nel tempo, in connessione ai molteplici fattori
economici, politici e sociali.
6nc(e in Italia evidente l'orientamento verso la !iologia e
la !ioc(imica nella medicina della prima met/ del
ventesimo secolo.
In tale epoca, le precedenti concezioni micro!iologic(e
nella patologia e nella clinica vengono integrate da quelle
!ioc(imic(e, tanto c(e questo periodo viene designato
come quello delle proteine e degli enzimi(
'a all'inizio del secondo cinquantennio del secolo, nel
periodo dei sulfan4>dici, degli anti!iotici, degli
psicofarmaci, quando l'esu!erante sviluppo dell'industria
c(imica e farmaceutica inDuenza in modo decisivo tutta
l'attivit/ sanitaria, si costata ancora una volta, anc(e a
seguito delle acquisizioni della psicoanalisi, della medicina
psicosomatica e della psic(iatria, c(e i medicamenti non
possono sempre risolvere tutto nella personalit/ psicofsica
dell'uomo malato.
a psicoterapia ritorna coI1 in auge in Italia con i non4> di
;e 3anctis, .errari, evi, 'ontessori, @ianc(ini.
'ipnotismo, dopo anni di dimenticanza, viene ripreso in
considerazione- e ci0 accaduto nonostante i progressi
della c(irurgia, dell'anestesia, delle terapie convulsivanti,
della farmacologia.
Perc(H le nuove acquisizioni (anno dimostrato sempre di
pi* c(e la psic(e la suprema coordinatrice e
inDuenzatrice di molti processi !ioc(imici, e c(e,
rivolgendosi direttamente a essa con i mezzi propri della
psicoterapia e dell'ipnotismo in particolare, possi!ile
avere a volte dei successi, come non si ottengono con
mezzi farmacologici, o puramente fsici.
a concezione unitaria dell'uomo malato, divinata da
Ippocrate da &oo, e c(e in Italia (a avuto validi assertori in
@accelli, ;e 8iovanni, 'urri, &ardarelli, Uiola, Pende e le
loro 3cuole, si dimostrata sempre pi* esatta con i recenti
studi sull'ipnotismo e sempre pi* feconda di risultati per la
scienza e per l'umanit/.
'a degli indirizzi scientifci esistenti, quali sono i pi* sicuri\
quali sono le numerose inesattezze scritte sull'ipnotismo e
quali cognizioni appaiono pi* pro!a!ili\ quali sono i metodi
migliori per indurre uno stato ipnotico\ quale tecnica
conviene seguire\ come comportarsi con i soggetti
resistenti all'ipnotismo\
t quanto tratteremo nelle parti seguenti, sulla scorta dei
dati della letteratura e di personali esperienze.
,. -ltri chiarimenti sull'uso dell'ipnositerapia e sulle
cause della diversa fortuna dell'ipnotismo nel tempo
Uari autori si astengono dall'uso dell'ipnotismo terapeutico,
!adando pi* ai suoi inconvenienti c(e ai suoi vantaggi.
?ra, non esiste in medicina alcun mezzo terapeutico c(e
non possa produrre inconvenienti, quando venga usato con
tecnica inadatta, o fuori di luogo. ;agli anti!iotici ai
sulfamidici, ai vecc(i carminativi e ai decotti, ai vaccini, ai
prodotti galenici, ogni farmaco (a azione limitata e pu0 non
essere tollerato. Perc(H pretendere c(e l'ipnotismo sia una
panacea senza e5etti negativi, specialmente se mai
adoperato\
a morfna, la stricnina, l'atropina, la digitale, danno
risultati sorprendenti nei casi in cui vengono somministrate
a proposito. 'a questi medicamenti, in mano a persone
inesperte, c(e non ne conoscono la posologia, causeranno
gravi e5etti nocivi- come l'ipnosi, e5ettuata senza criteri
razionali da incompetenti.
t necessario c(e l'ipnotismo terapeutico sia eseguito
soltanto da c(i possiede nozioni fondamentali di psicologia
e di psic(iatria- da coloro cio c(e, conoscendo le leggi
dominanti della psic(e umana, possono manovrare
sapientemente in un terreno cos1 delicato e arduo, qual
un ammalato psic(ico. I sentimenti c(e lentamente si
assor!ono dall'am!iente e le impressioni c(e lo
psicoterapeuta suscita in soggetti nevrotici ad alto
potenziale di suggestiona!ilit/, possono avere, da soli, virt*
curativa e rimuovere spine irritative d'ordine psic(ico,
come nessun altro medicamento.
'olti (anno asserito, durante quasi due secoli di letteratura
medica sull'ipnotismo, c(e solo gli isterici sono
ipnotizza1ili, c(e l'ipnotismo causa l'isteria, e c(e esso
infne un vero e proprio stato mor!oso c(e esaurisce,
tanto da provocare la suggestiona!ilit/ e l'allucina!ilit/,
anc(e allo stato di veglia. " soggetti, molte volte
sottomessi alle pratic(e ipnotic(e, possono infatti, in
seguito, assai facilmente, con un semplice comando,
cadere nello stato di sonnam!ulismo.
'a ormai assodato c(e l'ipnosi non uno stato mor!oso,
e c(e, se mai, pu0 rivelare l'isterismo latente, ma non
produrlo. ;i fatto non sono ipnotizza!ili solo gli isterici, ma
anc(e numerosi altri malati, e anc(e soggetti sani e
psic(icamente indenni,
come stato riscontrato da vari autori e da c(i scrive. 3e
l'isterico (a come contrassegni psic(ici spiccati la tendenza
alla dissociazione mentale e all'automatismo, non vuol dire
perci0 c(e ogni 1pnotizzato, in cui appunto si realizzano tali
sinton4>, sia di necessit/ un isterico. 6lla stessa stregua, se
negli epilettici ad esempio sono frequenti l'irrita!ilit/ e
l'impulsivit/, non vuol dire pertanto c(e tali sintomi
implic(ino sempre la diagnosi di epilessia.
;alla concordanza di alcuni sintomi dell'isterismo con
l'ipnosi, penso c(e, tutt'al pi*, si possa dedurre la necessit/
nell'uso prudente dell'ipnosi negli isterici9 prudenza, ma
non controindicazone. ;ifatti quando con questo mezzo di
cura noi sradic(iamo sintomi mor!osi c(e duravano da
anni, non a!!iamo di certo aumentata la dissociazione
mentale dei nostri soggetti, !enI1 a!!iamo attuato delle
condizioni quanto mai favorevoli per la guarigione. &(e se,
scomparso il sintomo, permane la costituzione anomala
)ci0 solo nell'isterismo costituzionale, perc(H le reazioni
isteric(e vengono sta!ilmente guarite dall'ipnosi+, questa,
dalla regressione di sintomi mor!osi gravi, se ne
avvantaggia molto di pi* di quanto non possano poc(e
sedute ipnotic(e peggiorare la dissociazione e
l'automatismo c(e le sono propri.
a dissociazione mentale e l'automatismo c(e si producono
con l'ipnosi, rappresentano la condizione necessaria per
agire pi* profondamente e intensamente sulla psic(e, e per
rimuovere nuclei mor!osi inveterati con le situazioni
neurovegetative anormali congiunte. In molti ammalati non
serve rivolgersi alle facolt/ psic(ic(e superiori e alla
volont/- in essi i metodi strettamente persuasivi sono del
tutto ine2caci, quanto le comuni medicine somn4>nistrate
usualmente.
;issociando la personalit/ psic(ica con l'ipnosi, noi invece
apriamo la strada c(e ci permetter/ di ricomporre
successivamente quella personalit/ in condizioni pi* vicine
alla norma.
a psic(iatria, del resto, conosce delle cure anc(e pi*
energic(e dell'ipnotismo, quali le convulsivanti, c(e alcuni
anni or sono erano consigliate sino all'annichilimento, e c(e
sono state proposte per la cura di alcune psicopatie
isteric(e, c(e potre!!ero giovarsi dell'ipnosi.
6nc(e al di fuori delle nevrosi, la suggestione ipnotica pu0
servire nella cura di numerose altre forme mor!ose,
psic(ic(e, somatic(e e viscerali, s'intende con quelle
limitazioni c(e < metodo impone, ed esaminandone
l'opportunit/ caso per caso.
'ipnosi pu0 venire adoperata per la cura di alcune
tossicomanie, per < parto indolore, e, come risaputo,
quale metodo di analgesia per interventi c(irurgici !revi.
Essa inoltre un meraviglioso mezzo di studio di funzioni
psic(ic(e, elementari e complesse, e dei rapporti tra psic(e
e soma. 7on esiste alcun altro mezzo c(e possa, come
l'ipnosi, istruirci inoltre sulla possi!ilit/, o no, di percezioni
eVtrasensoriali, quali ci sono descritte dalla parapsicologia-
sulla possi!ilit/ della nostra memoria di rievocare
rapidamente, in stato ipnotico, esperienze vissute e
seppellite in un apparente, completo o!lio, come quelle
della prin4>ssima infanzia, per mezzo della cosiddetta
regressione d'et, e di studiare i fenomeni di sdoppiamento
di coscienza e di coscienza alternante- sulle possi!ilit/ di
modifcare, in alcuni casi, il trofsmo cutaneo e alcune
funzioni viscerali, sino alla comparsa di eritemi, stigmate,
mestruazioni ed esaltazioni o depressioni degli stessi poteri
immunitari. &' allora da domandarsi9 come mai
l'ipnotismo, c(e (a in sH tante possi!ilit/ di ricerca, di
studio, di cura, cosi poco utilizzato e non molto in auge,
almeno in Italia, nelle scuole di medicina\ &ome mai esso,
attraverso i diversi periodi dIela storia, va coI1 facilmente
soggetto a corsi e ricorsi\
Qualc(e psicoanalista )3ervad1o, "#$J+ (a avanzato
l'ipotesi c(e l'ipnotismo, dopo periodi di eccezionale favore,
caduto in disuso perc(H esso dimostrere!!e la parvenza
precaria del nostro lo individuale- esso mettere!!e la
personalit/ psic(ica a confronto con i suoi aspetti non
troppo rassicuranti, quali sare!!ero quelli di un oscuro,
potente, irrazionale mondo interiore. 'ipnotismo
tendere!!e a suscitare pro!lemi di fronte ai quali l'uomo
alla lunga si di&ende, e la difesa consistere!!e nel togliere
ogni importanza, rifutare, isolare, mettere in ridicolo ogni
contenuto psic(ico c(e sia allarmante o sgradevole e i
mezzi c(e lo portano alla luce del nostro Io cosciente.
Uiene in merito citato < caso di Elliotson, famoso medico
inglese dell'?ttocento, c(e dopo avere e5ettuato sotto
ipnosi importanti operazioni c(irurgic(e, compresa
l'amputazione di arti, qualc(e anno pi* tardi dic(iarava c(e
le tecnic(e ipnotic(e ,non possedevano pi* il potere di
sopprimere < dolore:. E ci0 per lui in modo ,inspiega!ile e
misterioso:.
3econdo 3ervadio l'ipnotismo con i suoi,fenomeni
sorprendenti produrre!!e due reazioni9 l'una cosciente,
l'altra pi* sottile e incosciente.
a prima porta all'entusiasmo, allo stupore, al desiderio di
approfondire lo studio di fenomeni cos1 appassionanti e
straordinari. a seconda reazione, pi* profonda, del tutto
diversa.
'ipnosi dimostra c(e un soggetto in perfetta salute fsica e
mentale pu0 divenire strumento di forze psic(ic(e c(e egli
non in grado di controllare- i comandi ipnotici possono
provvisoriamente alterare alcune distinzioni essenziali,
come quelle fra il reale e l'irreale, tra il vero e il falso, c(e
costituiscono il fondamento di tutta la nostra vita e della
nostra sicurezza psic(ica. ;i fronte a queste contur!anti
rivelazioni, la psicoanalisi ci insegna c(e prima o poi si
mo!ilitano dei meccanismi di di&esa e di protezione
psicologica a livello inconscio.
I fenomeni vengono minimizzati, dimenticati, ignorati. E
queste difese psic(ic(e si organizzano tanto pi* quando si
pensa c(e l'ipnosi costituisce un ponte verso altre realt/
psic(ic(e non meno contur!anti e allarmanti, quelle
parapsicologic(e, )3ervadio+ su cui ci so5eremeremo nel
capitolo # della terza parte.
Fn'altra spiegazione psicologica, sicuramente attendi!ile,
del rigetto dell'ipnosi da parte di molti medici, quella
avanzata da 6ncona, la quale (a < suo fondamento
nell'osservazione dello sviluppo storico della medicina e
integra, per qualc(e aspetto, quella di 3ervadio.
3crive 6ncona9 ,8uardando alla storia della medicina, e
osservando il modo con cui essa diventata scienza, noi
riconosciamo tutti c(e nata dalla magia e dalla
stregoneria, e si a5ermata a poco a poco come una
scienza positiva, rivolgendosi allo studio preciso, concreto
di ci0 c(e era oggetto di misurazione, di quantifcazione, di
esatta manipolazione. 7el fare ci0 si di5erenziata a mano
a mano nelle sue varie specialit/, presentandosi prima di
tutto proprio attraverso ci0 c(e vi era di pi* concreto,
l'anatomia normale e quella patologica, pilastri storici della
fondazione scientifca della medicina. Poi come terapia,
aiutata in questo dalla farmacologia- poi come fsiologia,
quando i nostri medici del "=JJ scoprivano le prime leggi
della circolazione e della respirazione- poi come c(irurgia,
c(e stata integrata nel corpo medico, essendosi fno a un
certo punto sviluppata indipendentemente. .inalmente
come patologia speciale medica e, infne, come clinica:.
Per quale ragione questa successione nel tempo e perc(H,
invece, la medicina non nata gi/ ricca delle varie
specializzazioni\ Per una semplicissima
ragione, risponde 6ncona9 perc(H proprio dovendosi
distaccare, di5erenziare dalla matrice magica in cui era
nata nella notte dei tempi, la medicina (a trovato la sua
sussistenza nel cercare di restare, quanto pi* fosse
possi!ile, lontana da ci0 c(e era magico. o studio della
persona, considerata glo!almente, era un risc(io troppo
grande per questa scienza giovane, ed ecco perc(H prima
essa si rivolta all'esame settoriale dei visceri, dei muscoli,
poi ai corpi morti, poi alla loro fsiologia meccanica, poi alla
patologia, e fnalmente alla clinica.
7el campo delle clinic(e continua ancora questa vicenda,
perc(H ultima a entrare nell'am!ito della medicina la
clinica psic(iatrica, la quale ottiene il riconoscimento
accaden4>co neurologizzandosi, trasformandosi cio in
scienza neurologica. Questa per0 ancora lontana dal
funzionamento della persona nel suo complesso- una
persona cio con un apparato psic(ico c(e, per alcuni
aspetti contur!anti, sem!ra troppo vicino alla matrice
magica da cui la medicina si staccata.
&i0 c(e si verifcato per la psic(iatria, avviene per la
psicologia- la psicoanalisi, c(e pure uno dei pi* importanti
capitoli della psicologia, non viene ancora riconosciuta da
tutti nell'am!ito di una educazione medica.
'a se la psicoanalisi l'ala estrema della psicologia,
l'ipnosi un'altra ala di !arriera perc(H, ancora pi*
avanzata dei corpo psicoanalitico, (a una frontiera in
comune con la parapsicologia, cio con un am!ito di
fenomeni c(e pure esistono ma c(e fanno paura a coloro i
quali, nell'am!ito della medicina, sentendo ancora una
fragilit/ del loro sviluppo e denunciando quindi
un'immaturit/ emotiva, non osano a5acciarsi su queste
aree.
;ifatti, la psicologia, nata dalla sperimentazione di
carattere fsiologico, e l'ipnosi, nata dalla psicologia,
portano entram!e a scoprire, dic(iara 6ncona, tutto ci0 c(e
vi di magico e di estremamente confuso proprio nel
campo di quelle scienze c(e si credevano esatte e c(e,
a5ermando unilateralmente la loro precisione e o!iettivit/,
nascondono proprio nella paura del magico un altro tipo di
magia e un altro tipo di autosuggestioneS
a capacit/ del medico di accettare l'ipnosi deriva quindi,
secondo 6ncona, direttamente da una sua maturazionne
emozionale, c(e gli permette di tollerare l'am!iguit/ di
fronte alla complessit/ dei fenomeni psic(ici e alla loro
vicinanza a quella mattice magica, da cui la medicina cerca
da secoli di allontanarsi.
E invece lo studio dei fenomeni psic(ici ci dimostra come
l'aspetto pi* scientifco, pi* meccanizzato, pi* autorevole
possa nascondere potenti fattori emozionali, misconosciuti
e incontrollati- e c(e < malato mentale si distacca dal sano
spesso solo per una quantifcazione di carattere dinamico,
la quale pu0 venire meno da un momento all'altro.
Il medico c(e non maturo per questa am!iguit/ della
realt/, respinger/ sempre l'ipnosi e lo studio
dell'interazione fra normale e anormale, con l'evidente
possi!ilit/ di scivolare dall'uno stato all'altro, in assenza di
qualsiasi danno organico. ;ifatti noi viviamo una intensa
dinan4*ca a5ettiva ed emozionale, c(e pu0 provocare i
dissesti pi* pericolosi e profondi anc(e in un sistema
psic(ico per altro !ene assestato sul piano organico.
'ipnosi pu0 farci intravvedere tutto ci0- ed naturale
quindi c(e molti medici la respingano, osserva giustamente
6ncona.
&omunque, indipendentemente dalle interpretazioni
psicologic(e, riteniamo c(e il fulgore raggiunto dalla
medicina in molti suoi campi, come quello !atteriologico,
c(imico, immunologico, farmacologico, c(irurgico, e il
rigoglio delle scienze positivistic(e, possa avere concorso a
far dimenticare le ricerc(e sull'ipnosi- orientando gli
studiosi verso diversi campi e verso altre conquiste c(e per
la loro importanza (anno oscurato la fortuna dell'ipnosi
nelle vicende della storia della medicina.
6 prescindere c(e, leggendo gli scritti degli autori passati,
risulta come costoro, adoperando l'ipnosi suggestiva, non
avessero !en c(iari i moventi psicodinamici di molte
malattie c(e trattavano con tale metodo, e come, pertanto,
le loro ric(ieste fossero eccessive o inopportune, quanto
s!agliata
gliata l'impostazione terapeutica. ?ggigiorno questi
moventi sono stati notevolmente c(iariti dalle ricerc(e
psicoanaftic(e e psicosomatic(e. 3i sono acquisite, inoltre,
cognizioni neurofsiologic(e sugli stati di coscienza )cap. #+,
sui riDessi condizionati e sui rapporti psicoviscerali )cap.
""+, c(e permettono di dare a tutto l'ipnotismo una nuova
impostazione dottrinale e una solida !ase !iologica.
'ipnositerapia ritornata co_1 in auge in questi ultimi
tempi, con un pesante fardello di cognizioni errate da
correggere e una veste nuova da arricc(ire.
6nc(e le nuove, perfezionate tecnic(e di induzione, c(e
tengono conto dei molteplici fattori psic(ici in atto nella
relazione interpersonale fra ipnotista e ipnotizzato )cap. C =
" e %- cap. "B+ e c(e possono valersi di particolar1 ausili
farmacologici )cap. E+, o fsici )cap. B = #+ permettono allo
specialista un'induzione ipnotica pi* facile c(e nel passato.
&erto !isogna ricordarsi c(e la suggestione ipnotica, come
del resto tutte le psicoterapie, impegna a fondo la
personalit/ del medico- essa non come la semplice
ricettazione, c(e ric(iede assai minor spreco di tempo e di
energie. 'ipnotismo terapeutico esige sacrifci, costanza e
passione c(e non tutti (anno, specie quando ci si trova di
fronte a soggetti c(e stentano a raggiungere quella
profondit/ di trance necessaria per la cura. Questa stata
un'altra di2colt/ c(e (a ostacolato il progresso
dell'ipnotismo nel tempo- tuttavia la pratica ci insegna c(e
non tutte le malattie si risolvono sul piano farmacologico,
con la somministrazione di sole medicine, laddove l'ipnosi
pu0 essere un mezzo assai e2cace di cura e c(e quindi
opportuno conoscerla !ene.

%+;8 S82*.-+
TE&7I&<E I7;FTTIUE
3E'PI&I E &?7 'ERRI .I3I&I
J 'E;I&6'E7T?3I
&6PIT?? C
3ui metodi induttivi in
generale
e sui vari stati dell'ipnotismo
l. 'etodi induttivi primitivi e nozioni generali per
l'induzione. e resistenze del soggetto
;iciotto secoli prima di &risto l'induzione ipnotica veniva
praticata dai &inesi per mezzo di canti e danze e tale
metodo lo vediamo seguito da vari altri popoli
successivamente.
I profeti di @aal, per fare le loro profezie, usavano saltare,
per ore intere, attorno all'altare, fnc(H cadevano in trance.
I ;ruidi, per indurre nei loro soggetti sonno magico,
solevano cantare insistentemente delle nenie, dopo aver
disteso il soggetto per terra, come per dormire.
8li stregoni esc(imesi, per cadere in trance, adoperano il
canto e la danza al suono di tam!uri, nell'oscurit/.
6lcune tri!* della costa occidentale africana, per ottenere
gli stessi e5etti, usano mezzi sirnilari9 suoni monotoni di
gong, canti, grida e ritmico !attere di piedi e di mani.
Ritengo c(e nell'epoca contemporanea certe sfrenate
danze, tipo rocL and roll, eseguite in massa per ore e
causanti una frenesia collettiva c(e dilaga dalle sale da
!allo nelle strade, come a volte si legge sui giornali, fnisca
col produrre, specie per i movimenti !rusc(i del capo, uno
stato crepuscolare di alta suggesti!ilit/, c(e ricorda la
trance ipnotica. Tanto pi* se alla danza si associa l'azione
dell'alcool )fg. C."+. Ricorderemo in merito come uno
psic(iatra ipnotista !rasiliano, ;avid 6Lstein, proprio
rifacendosi alle danze e alle music(e indigene del suo
paese, e a quanto succede durante il carnevale di Rio de
Xaneiro, (a ela!orato un metodo induttivo !asato sulla
musica e sulla danza. &on esse, opportunamente dosate, il
soggetto cade in uno stato ipnoidale pi* o meno profondo,
c(e consente catarsi e il risolvimento di tensioni interne,
tanto da permettere, secondo l'autore, una psicoterapia di
gruppo o individuale di stati psiconevrotici o psicosomatici
)tersicore4trance4terapia, cap. "$ = %+.
6ltro metodo induttivo di trance, !asato su un movimento
rotatorio su se stessi ed eventualmente sulla musica
quello della cosiddetta trance cinetica descritto nel cap. "$
3 %.
'a a parte questi metodi di induzione ipnotica, c(e
c(iameremo transculturali, altri ne sono sorti di pi* tecnici
con l'avvento dell'ipnotismo scientifco e medico e solo a
questi ci riferiremo nel capitolo in corso.
Per causare uno stato ipnotico sono stati descritti diversi
metodi. ?gni operatore (a in merito il proprio, c(e pi* si
attaglia alle sue attitudini e aa sua personalit/. Peraltro,
quando nei moderni trattati sull'ipnotismo si vedono
descritti tanti metodi per indurre la trance ipnotica, si
fnisce col rimanere incerti se giudicare l'ipnotismo come
una tecnica facile o di2cile, dato c(e l'ipnosi si pu0
ottenere in tanti modi, laddove, d'altro canto, non uno dei
numerosi metodi elencati, a detta degli stessi autori, pu0
assicurare il successo.
3e per una malattia si suggeriscono vari rimedi, spesso
perc(H di essa non si conosce un unico ri
.ig. C. 6 3an .rancisco oltre quattrocentomila aderenti ai gruppi (ippK e
ind* (anno partecipato a un festival musicale a!!andonandosi a sfrenate
danze ritmate, capaci di suscitare evidenti stati ipnoidali con
manifestazioni di suggestione collettiva.
medio veramente e2cace- coI1 anc(e per i metodi
d'induzione ipnotica. a verit/ c(e ogni metodo serve per
produrre l'ipnosi quando l'operatore capace e il soggetto
adatto, e nessuno e2cace quando mancano queste
condizioni.
;al metodo dell'a!ate .aria, a quello del generale 7oizet o
di &(arles Ric(et, o di iH!eault, o di @eaunis, o di iHgeois,
o di &(arcot, o di 'eares ecc., ogni procedimento e2cace
purc(H si muovano le leve della suggestiona!ilit/
individuale, attutendo il controllo e i poteri di critica dei
pazienti. In altre parole occorre esaltare le funzioni
dell'emisfero cere!rale destro, immaginativo, creativo,
artistico, con la sorveglianza quiescente del sinistro,
emisfero della logica della critica, del linguaggio articolato.
I metodi d'induzione descritti (anno infatti tutti un comune
denominatore, cio quello di esaltare la suggestiona!ilit/,
sicc(H le idee enunciate dall'operatore vengono accettate
dal soggetto ed eseguite senza alcuna critica. Essi
provocano tutti il fenomeno del monoideismo suggestivo,
concentrando l'attenzione del soggetto su una sola
rappresentazione mentale, la quale, imponendosi nella
coscienza, si attua secondo il suo contenuto, in movimento,
in sensazione, in immagine. Perc(H questo avvenga,
occorrono soprattutto particolari condizioni di am!iente,
transfert, esattezza e opportunit/ di linguaggio e di gesti
nell'operatore, intuito psicologico. &on questi requisiti non
importa molto se il soggetto sar/ in piedi o sdraiato, o
seduto- se la stanza sar/ semi!uia o Yuminata e se al
nostro paziente faremo o no una c(iacc(ierata esplicativa
dei fenomeni ipnotici- a volte sar/ su2ciente un !reve,
rapido contatto fra ipnotizzatore e soggetto perc(H l'ipnosi
avvenga.
Quando ci0 non si avvera, occorre far uso di tecnic(e
ela!orate, di cui in questo capitolo illustreremo le principali,
di5ondendoci soprattutto su quelle da noi usualmente
adoperate.
In linea generale possiamo dire con &(ertoL c(e la tecnica
dell'ipnosi si fonda su un certo numero di procedimenti
o!iettivi, la cui e2cacia condizionata da fattori soggettivi-
intendendo per procedimenti o!iettivi alcune azioni
esercitate a livello sensoriomotorio, e per fattori soggettivi
quelli c(e si sta!iliscono nel rapporto interpersonale
soggettooperatore.
@isogna inoltre tenere sempre presente, quando si pratica
una tecnica induttiva, c(e l'adesione cosciente di un
soggetto alle pratic(e def'ipnotismo non signifca a5atto
una accettazione incosciente, la quale fondamentale per
lo sta!ilirsi dello stato ipnotico )&(ertoL+ e c(e pu0
ela!orare delle resistenze profonde.
&ome altri autori, reputiamo fondamentale, ogni qual volta
si vuoi indurre ipnosi, 1asare la propria tecnica sulla
particolare personalit del soggetto, sui suoi !isogni e sui
suoi desideri, valendosi anche delle risposte e del suo
atteggiamento all'istante dell'induzione, senza mai
opporvisi.
'arte def'ipnosi sta nell'intervenire al momento
opportuno, con la suggestione adatta al soggetto e alla
circostanza- tenendo conto della cultura e del
temperamento dell'ipnotizzando, del suo grado di
resistenza e di suggestiona!ilit/, e della sua progressiva
passivit/ e quiescenza agli ordini.
&onverr/ per l'induzione approfttare all'inizio anc(e delle
eventuali resistenze opposte dal soggetto, facendo credere
a questi c(e le sue risposte sono sempre quelle attese e
coI1 si potr/ pi* facilmente ottenere c(e le nostre vere
suggestioni si attuino.
3e ad esempio, un paziente 4 scrive 'eares 4 si difende dalle nostre
suggestioni cominciando a muovere le dita, il terapeuta, anzic(H insistere
nella suggestione del rilasciamento, passi a quella della levitazione )cap.
= 3 la+ dicendo9 ,@ene, le sue dita e le sue mani si muovono e stanno
diventando cos1 leggere da sollevarsi e rimanere sollevate:. 3e il
paziente eserciter/ una nuova difesa, a!!assando su!ito la mano, si
suggerir/ allora " " nizio di un movimento automatico )cap. = 3 la+,
dicendo9 ,@ene, ; suo !raccio va avanti e indietro meccanicamente e
cos'1 continuer/ ad andare:.
3e il malato si difender/ anc(e da questa suggestione, lasciando cadere
con inerzia il !raccio, si ricorrer/ ancora
alla suggestione del rilasciamento e del sonno )cap. = la+.
'a il paziente potr/ continuare a difendersi e aprir/ gli occ(i. ,@ene 4 si
dir/ allora 4 lei mi guarda- mi guardi ... - non pensi a nulla:. E si cerc(er/
di indurre ipnosi col metodo della fssazione dello sguardo diretto )cap. B
3 E+.
Qualora il malato reagisse ancora, voltando il viso dalla parte opposta, si
potr/ dire9 ,ei mi vuoi guardare, ma non pu0- !ene, tutto va come deve
andare ecc.:.
e difese del paziente sono cos1 continuamente usate per
l'atto induttivo, fnc(H egli fnir/ col rimanere
suggestionato.
6nc(e eventuali atteggiamenti negativisti de!!ono, di volta
in volta, servire per l'induzione, poic(H in fondo il
negativismo rappresenta una risposta positiva, essendo la
prova c(e il soggetto su!isce una nostra inDuenza e quindi
suggestiona!ile, e come tale ipnotizza!ile )'eares+.
3e il paziente, ad esempio, tentasse di difendersi dall'ipnosi
a!!andonandosi a un vero sonno, gli si dir/ c(e questo
dovuto all'ipnotismo- ci0 causer/ in lui una reazione
contraria c(e lo porter/ automaticamente in una
condizione pi* propizia all'induzione.
3e il soggetto, invece, cercasse di simulare atteggiamenti
suggeriti, !isogna fngere di non accorgersene9 si lascer/
simulare, si cerc(er/ di non stancarlo e alla fne della
seduta sar/ congedato senza alcun commento. 7elle
sedute successive, suggerendo stati catalettici o movimenti
delle !raccia e permettendo al paziente di continuare la
sua simulazione, si noter/ c(e i suoi movimenti diventano
pi* lenti, lo sguardo pi* fsso, compariranno amimia
facciale, lieve pallore, a volte sudorazione e infne ipnosi.
Per vero di2cile detern4>nare la maggiore o minore
coscienza di un atto e questa circostanza ricorda molto,
nella sua di2cile diagnostica di5erenziale, quella c(e
intercorre fra le simulazioni e le reazioni isteric(e )'eares+.
+tteggiamenti aggressivi e di s9da, come quelli di alcuni
pazienti c(e dicono9 ,provate a ipnotizzarmi, se ci riusciteS
: sconsigliano, in via di massima, i metodi d'induzione
autoritari, c(e esaltere!!ero maggiormente nei soggetti le
tendenze aggressive su!consce. Fna tecnica d'induzione
passiva pu0, con questi soggetti, avere migliore successo
)'eares+- per quanto l'atteggiamento aggressivo in molte
donne, ad esempio, riveli assai spesso proprio il desiderio
inconscio di essere soggiogate da un uomo.
'a altri motivi inconsci di di&esa possono esservi da parte
del paziente contro l'ipnosi9 scarsa sicurezza di sH, paura di
diventare un soggetto passivo in !aria dell'ipnotista, motivi
erotici- tutti possono ostacolare l'atto induttivo. Essi, intuiti
dall'ipnotista, devono essere rimossi di volta in volta e
devono suggerirgli la tecnica pi* appropriata al caso, sicc(H
il modo dell'approccio va scelto in relazione alla personalit/
e ai !isogni del paziente e non a quelli del terapeuta.
7ei soggetti c(e tomono di cadere sotto inNuenze magiche
e di essere sottoposti a una specie di narcosi c(e ( priver/
di ogni contatto con la realt/, si spieg(er/ c(e il senso della
realt/ in ipnosi assai raramente perduto e c(e a loro non
verr/ fatto nulla di pi* di quanto si dire!!e o fare!!e nello
stato normale.
&on costoro sar/ utile sta!ilire un rapporto, come da
docente ad allievo.
Il timore dell'a!!andono della propria persona al controllo
dell'operatore pu0 portare ad atteggiamenti negativisti per
cui, scrive 3toLvis, il soggetto invece di accettare le
suggestioni senza critica, le rigetta in !locco senza la
minima critica. In questi casi la condotta resistente di fatto
masc(era la paura di essere ridotti all'impotenza- si pu0
allora dire al soggetto c(e le sue reazioni dipendono dal
fatto c(e egli troppo informato, individualista e volitivo e
lo si esorta, nel suo interesse, a lasciarsi andare.
Resistenze per situazioni edipiche non risolte si possono
avere in quei soggetti c(e identifcano l'ipnotista col padre
verso il quale essi nutrono una ostilit/ inconscia per
l'attaccamento c(e (anno alla madre.
6ll'opposto, un forte transfert positivo pu0 sua volta
complicare il trattamento ipnotico in quei soggetti c(e
vivono questa situazione come una relazione sessuale.
6lcuni malati nei quali il dolore (a il signifcato di
espiazione, a sollievo dei loro sentimenti di ansiet/ e di
colpevolezza, resistono alle suggestioni ipnotic(e tendenti
a indurre analgesia.
;a tutto ci0 consegue come non si possa, nH si de!!a
indurre trattamenti ipnotici senza conoscere le nozioni
psicodinarnic(e fondamentali della condotta umana.
Ricorderemo come generalmente le persone psic(icamente
normali siano pi* facilmente ipnotizza!ili di molti nevrotici,
specie degli ossessivi, degli ansiosi, degli isterici gravi. &i0
contrariamente a quanto pensano alcuni c(e ritengono
ipnotizza!ili solo gli isterici.
7elle persone normali, infatti, il maggiore equili !rio
psic(ico permette l'a!!andono senza angoscia ed esse non
si sentono nH uni2ate nH minacciate d quella ipnosi in cui
scorgono un autentico interessE personale. e resistenze
c(e insorgono per dato ) fatto della specifca determinata
personalit/ de soggetto si de!!ono vincere usando
l'approcci) adeguato. 6d esempio, l'isterico c(e si lascia
spes so impressionare dall'aspetto formale delle cose, ) la
persona non molto colta, non si giovano di lung(t
spiegazioni preliminari e di metodi induttivi prolun gati,
!engi degli approcci autoritari, direttivi, pos sessivi. 8li
stessi metodi sono validi negli impulsi vi, impazienti, i quali
per0 spesso ricercano nell'i pnosi gratifcazioni immediate,
impossi!ili. @iso gner/ in questi casi dare adeguate
spiegazioni, co me diremo nel capitolo =.
'ossessivo invece si giover/ di metodi dolci, in sinuanti,
stile training, allenamento, apprendimen to, descritti nel
capitolo B e aventi tutti un contenu to c(e si armonizzi con
la sua pro!lematica- senza coartarla minacciosamente e
intaccarne, almeno apparentemente, le difese. 'ossessivo,
rigido, autoritario, dogmatico, quanto a volte du!itante e
insicuro, pi* facilmente ipnotizza!ile nei suoi momenti di
du!!io e di perplessit/, e cio quando allenta quella difesa
nella quale si c(iude per sfuggire all'angoscia. Egli
altrimenti vive la passivit/ e il rilassamento della ipnosi
come un pericolo e si sottopone alla seduta avendo spesso
gi/ letto li!ri sulla materia e concedendo un a!!andono
parziale e un'attenzione superfciale, c(e resta per il
rimanente sempre impegnata dai suoi pro!lemi. 6nc(e
quando sar/ stato ipnotizzato stenter/ ad ammet
a terlo e discuter/ sulla profondit/ della trance, su quello
c(e ricorda o non ricorda ecc., come stato notato da c(i
scrive e da vari altri autori )Paladino+.
Esaminando pi* specifcamente i vari particolari di tecnica,
osserveremo, con altri autori, come il linguaggio c(e si usa
per l'induzione de!!a essere comprensi!ile dal paziente e
molto c(iaro, altrimenti egli non eseguir/ le suggestioni
indotte, unicamente perc(H non le (a comprese. &i0 da
tenere particolarmente presente nell'ipnosi dei fanciuni.
Fn linguaggio pu0 riuscire pi* o meno suggestivo non solo
per il suo contenuto e per il suo nesso logico, ma anc(e per
l'espressione mimica e le pause c(e l'accompagnano, e
cio per quella parte non strettamente ver!ale del
discorso. Questa, com' risaputo, pu0, secondo la sua
forma, in grado
maggiore o minore avvicinarsi all'intimit/ a5ettivaemotiva
di un soggetto, c(e sempre viene sollecitata )e pi* della
parte intellettiva+ nei procedimenti induttivi e
psicoterapeutici.
t sul linguaggio e sulla parola, defnita strumento d'azione,
c(e si fondano il rapporto interpersonale e ogni scam!io
dialettico tra medico e malato.
=e parole sono stimoli di immagini e di riDessi condizionati-
esse devono essere semplici e c(iare.
=a voce sia dolce e !assa all'inizio, suasiva, monotona,
lenta- man mano c(e la passivit/ aumenta, il tono !asso
pu0 diventare cupo, imperioso, freddo, netto. Fna errata
intonazione della voce pu0 ostacolare l'induzione di trance
o il suo approfondimento. ;iverse modalit/ di espressione
possono modifcare il signifcato di una comunicazione.
@isogna suggerire una sola idea per volta, in quanto c(e a
una idea unica si pu0 rivolgere quella intensa attenzione
necessaria, perc(H si possa suscitare il fenomeno del
monoideismo e quindi l'i
pnosi.
=a suggestione si attua esattamente come viene data,
cosicc(H se suggerisco c(e il !raccio diventer/ rigido, la
mano dello stesso !raccio pu0 rimanere inerte.
7on fare allusioni alle condizioni patologic(e del paziente,
ma parlare sempre di quelle c(e si desidera ottenere. 7on
dare mai suggestioni negative, ma sempre positive e
a5ermative. 7on dire, ad esempio, lei non sar/ pi* de!ole a
quella tentazione, ma dire ripetutamente lei sar/ forte a
essa. 3i detern4>na cosi nella mente del soggetto un fne
c(e egli si sforzer/ inconsciamente di attuare.
Il soggetto deve avere inoltre la sicurezza c(e la sua
personalit sar rispettata e c(e il pi* assoluto segreto sar/
mantenuto su quanto potr/ dire o fare, in stato ipnotico.
Prima di indurre trance, !ene spiegare sempre come
nell'ipnosi la personalit/ del soggetto resti intatta e come
niente possa essere mai fatto c(e sia veramente contrario
alle sue personali tendenze e a!itudini. 6nzi, ad alcuni
soggetti particolarmente di2denti, spieg(iamo come nulla
possa farsi senza il loro aiuto, in modo da lasciare a
costoro, a volte, l'impressione di fare tutto da soli.
Fna suggestione non deve mai assumere la forma di un
comando, il quale pu0 portare al risveglio dallo stato
ipnotico nel momento stesso in cui viene dato )si veda, ad
esempio, al cap. "A, il caso CA+G.
G I casi, dal]"" al $J, sono descritti nel cap. "A.
,3i trovano spesso.in citt/ 4 scriveva @em(eim nel "A#" 4
delle persone terrorizzate da incompetenti sui danni
dell'ipnotismo- negli ospedali, dei malati di2denti c(e
temono di diventare soggetti da esperimento. @isogna
allora entrare nella confdenza e nella fducia dell'ammalato
e quando il terreno preparato l'ipnosi facile:.
?ggi le cose non sono cam!iate e il suggerimento di
@em(eim resta quindi sempre valido.
Per decidere il paziente all'ipnosi, gli si dir/ c(e questa non
solo l'aiuter/ a guarire dei suoi distur!i, ma anc(e gli
permetter/ di aumentare le sue capacit/ di autodominio.
&onverr/ lodarlo ogniqualvolta sar/ capace di maggiori
risultati suggestivi.
7ell'eseguire l'ipnotismo !isogna, infne, avere una grande
9ducia in sH stessi e la risoluta volont di indurre ipnosi(
Esse sono la molla prima del successo, in quanto
improntano il comportamento dell'operatore in modo
favorevole. Questi deve avere una sicurezza calma e
fredda. ,3e egli esita, scriveva @ern(eim, o (a l'aria di
esitare, il soggetto pu0 sentire questa esitazione e su!ire
l'inDuenza controsuggestiva- egli non si addormenta, o si
risveglia. 3e l'operatore (a l'aria di a5aticarsi molto e di
sudare per addormentare il proprio soggetto, questi pu0
pensare di essere restio all'ipnosi- pi* si scalmana presso di
lui e meno questi si sentir/ inDuenzato. &alma, sicurezza,
semplicit/ nel procedimento- ecco il modo migliore per
riuscire:.
;i fatto, i migliori ipnotizzatori, come molti (anno notato,
non sono spesso coloro c(e (anno studiato lungamente il
fenomeno, ma degli individui pi* o meno fanatici, delle
persone irriDessive, senza su2ciente autocritica, c(e per0
credono fermamente nelle loro possi!ilit/ di ipnotizzare gli
altri. Quando su!entra una sottile autocritica, scrive
3ervadio, non l'ipnotismo, ma il ,nostro ipnotismo: c(e
non funziona pi*.
;i fatto, l'atteggiamento mentale dell'operatore il grande
segreto di ogni !en riuscita suggestione ipnotica- esso
proprio l'invisi!ile c(e crea il visi!ile )cap. C 3 %+. t proprio
per questo atteggiamento mentale c(e tra l'ipnotista e il
suo soggetto si instaura una specie di comunicazione
eLtraver1ale c(e non meno importante, agli e5etti
induttivi e terapetitici, di quella ver!ale.
@isogna scegliere con cura la parola c(iave della
suggestione e ripeterla in noi fnc(H la sentiamo vi!rare
intensamente nel suo signifcato e nella sua essenza. 3olo
allora pronunciarla varie volte al soggetto con quel calore e
quella intensit/ per cui la
voce pu0 acquistare il tono suggestivo necessario. Qualora
il terapeuta non avesse fducia in se stesso, deve costruirsi
questa fducia con la pratica costante dell'a5ermazione e
anc(e dell'autosuggestione. Egli deve, come a!!iamo
detto, presentarsi con quella autorit/ da cui traspare la
sicurezza della riuscita delle proprie suggestioni e deve
cercare di sfruttare in un approccio emozionale quel
!isogno di simpatia, di !enessere, di sicurezza desiderato
dallo stesso malato.
e tecnic(e induttive s'imparano alla lunga con l'esperienza
e sotto una !uona guida, diceva @ern(eim, come
s'imparano l'oftalmoscopia, l'auscultazione e altri
tecnic1smi medic1.
&1ascuno deve trovare la tecnica c(e meglio si adatta alla
sua personalit/. 6 volte, ad esempio, anc(e un esame
neurologico di routine pu0 diventare un mezzo d'induzione
ipnotica )risposta a1 riDessi rotulei, alla fssazione dellIndice
ecc.+.
Pi* l'approccio sar/ sottile, meno esso sar drammatico e
piJ il risultato sar 1uono( a tecnica ipnotica migliore sar/
la meno rituale e la pi* diretta.
31 comincia a suggerire ci0 c(e il malato si aspetta e in
seguito si suggerisce l'inatteso. ;aremo maggiori
particolarit/ di tecnic(e quando descriveremo le metodic(e
personali di induzione e approfondimento )cap. = = %+.
%. a personalit/ profondadell'ipnotista
Per studiare l'orientamento psichico di alcuni ipnotizzatori
notoriamente conosciuti come eccezionalmente a!ili e
dotati, c(i scrive ne (a saltuariamente frequentati alcuni.
7el "#CC simpatizz0 con uno di costoro, il quale gli diede
da leggere e da copiare alcune sue memorie, autorizzando
anc(e la loro interpolazione in eventuali pu!!licazioni.
Questi aveva cominciato a ipnotizzare a trent'anni, dopo
aver fatto il !ar!iere per parecc(io tempo, e divenne uno
dei pi* forti ipnotizzatori di teatro. Irrita!ile, con reazioni
neurastenic(e, di umore insta!ile, forte !evitore di cognac,
grappa e liquori, ta!agista )sino a $J sigarette al di+ ed
eccezionale !evitore anc(e d1 ca5 )sino a "J al di+,
facilmente insonne, confess0 di essere sempre nervoso
prima di ogni spettacolo, per una paura inconsulta di un
insuccesso, c(e per0 lo spingeva tanto maggiormente a
sforzi disperati di volont/. Egli intuiva la
personalit/ dell'individuo, scoprendone le leve della
suggestiona!ilit/ e cercava di svegliare su!ito in lui una
grande simpatia, o un grande timore &on metodi !rusc(i,
imperativi e atteggiamenti autoritari. 6pprofttava dei poc(i
secondi in cui il soggetto non si sorvegliava per precipitarsi
su di lui con un atteggiamento imperioso e volitivo tale da
paralizzarlo e renderlo quasi un fantoccio in sua !afa.
6veva !isogno di vedere in volto l'individuo per cog(erlo
nell'istante di dirninuito controllo. 3ceglieva per i suoi
esperimenti teatrali i soggetti emotivi con occ(i
particolarmente espressivi, scartando quelli dallo sguardo
freddo e incisivo.
Fna tecnica da palcoscenico rasentante la paranoia, frii,
col creare nel soggetto una divisa, c(e gli permise per molti
anni di imporsi alle platee di vari teatri. 7ulla essa (a c(e
fare con la tecnica ipnotica medica, ma ci dimostra
c(iaramente quanta importanza a!!ia l'impostazione
mentale dell'operatore per sta!ilire quelle condizioni c(e
assicurano il successo nell'ipnotismo.
Il medico c(e si accinge a ipnotizzare avr/ sempre
a!!astanza senso critico per non assumere iper!olici
atteggiamenti e per conoscere i limiti del metodo c(e
adopera- ma non tanto da frustrare in sH, attraverso
tentennamenti e incertezze, ogni possi!ilit/ di riuscita.
,'analisi dell'ipnotizzatore non stata ancora scritta:, dice
3c(ilder, ed egli ritiene c(e l'ipnotizzatore ,de!!a sentire
in sH incarnata in qualc(e angolo della psic(e la potenza
mag1ca, deve esaltare l'esigenza di soggezione
masoc(istica incondizionata e il desiderio di appartenenza
sessuale dell'altra persona. Il terrore dell'ipnotizzato di
essere violentato deve corrispondere al desiderio di
violentare da parte dell'ipnotizzatore:.
&ontro questo modo di concepire le relazioni interpersonali
ipnotic(e, avanzato da 3clifder, si scagliano Qoc( e
numerosi altri autori, facendo rilevare come, se anc(e in
qualc(e ipnosi possono sussistere tali interrelazioni, c(e del
resto possono aversi anc(e in altri tipi di psicoterapia, pure
,esse non riguardano il nocciolo del fenomeno ipnotico: e
,possono essere contro!attute anc(e solo accennando alle
migliaia di esperienze di allenamento auN togeno, la cui
riuscita non certo su!ordinata nH alle qualit/ autoritarie o
magic(e del medico, nH ai presupposti erotici, e si !asa
u2camente sulla sempre crescente azione psic(ica dei
gradi di esercizio: )cap. C = %+.
Tuttavia, come si ritiene indispensa!ile l'alloa
nalisi per uno c(e desideri fare lo psicoanafsta )cap. "C 3
"+, cosi la reputiamo necessaria anc(e per un
ipnositerapeuta, ricordando c(e lo stesso desiderio di
ipnotizzare pu0 essere, in qualc(e caso,
psicoanaliticamente sospetto.
;ifatti possi!ile c(e qualc(e terapeuta desideri fare uso
dell'ipnotismo per appagare un erotismo inconscio etero4
od omosessuale, per sadismo, per avere possi!ilit/ di
attuare alcune tendenze isteric(e inconsce, o un desiderio
di potenza facendo sfoggio di autorit/ sul soggetto
ipnotizzato. ;'altra parte queste pulsioni istintuali possono
trovare il loro corrispettivo nel soggetto c(e c(iede di
essere ipnotizzato, allo scopo di soddisfare proprie
tendenze erotic(e masoc(istic(e, o perc(H va alla ricerca
di una !enefca inDuenza magica su di sH, o perc(H nutre
nel suo intimo un desiderio di dipendenza, eccetera.
t facilmente comprensi!ile come in questi casi e in tutti
quelli in cui ipnotista e ipnotizzato costituiscono una coppia
nevrotica complementare possa sorgere un rapido transfert
induttivo di ipnosi, ma pericoloso eticamente e di assai
du!!ia e2cacia terapeutica.
Il terapeuta deve pertanto tenere sotto continua critica
sorveglianza il rapporto interpersonale col paziente, in
modo c(e inavvertitamente non si sta!ilisca una relazione
patologica, e deve essere pronto a ritirarsi gradatamente,
appena l'ammalato si avvia a ritornare nella norma. Il
trattamento del rapporto interpersonale medico4paziente
la parte pi* delicata e importante dell'ipnosi4terapia, come
di ogni psicoterapia. In esso sta la !ase del successo
terapeutico- !isogna saper guidare, avviare per la retta via
tendenze, pulsioni, istinti, in modo da rendere il
comportamento del malato sempre pi* accetta!ile alla
societ/ e a se stesso, senza c(e paziente e medico
rimangano alla fne legati da transfert irriduci!if.
&i so5ermeremo nel capitolo "B sui rapporti c(e possono
intercorrere nella coppia terapeuta4paziente, durante le
varie forme di ipnositerapia, suggestiva diretta, di
sostegno, della presa di coscienza eccetera, e
dell'opportunit/ di seguire, secondo i casi, metodi autoritari
o metodi !landi.
C. " vari stati dell'ipnotismoe suggestiona!ilit/
costituzionali7ell'ipnosi possiamo distinguere due fasi9"+ la
fase dell'ottundimento delle &acolt critiche
dell'ipnotizzato, c(e pu0 ottenersi anc(e con manovre
passive, quali e5etti ottici, acustici, cinetici, o con la
somministrazione di particolari sostanze c(imic(e, quali i
!ar!iturici endovena, in modo da mettere l'ammalato in
uno stato di coscienza ridotta o crepuscolare-
%+ la fase del su1entramento della direttivit
dell'ipnotizzatore, fase in cui si determina un particolare
rapporto fra ipnotizzatore e ipnotizzato.
Queste due fasi, c(e @raid e &(arcot nei loro metodi e nelle
loro dimostrazioni compivano distintamente, possono
ridursi in una fase unica, come avveniva nelle manovre dei
magnetizzatori e nel metodo della scuola di @ern(eim.
&(arcot distingueva un piccolo ipnotismo, riscontra!ile
eventualmente presso individui normali, in cui si avverano
vari fenomeni di !eve passivit/ e suggestiona!ilit/, e un
grande ipnotismo, proprio degli isterici, in cui egli
di5erenziava tre tipici periodi. Il primo di questi sare!!e
stato il letargico, contraddistinto da sonno profondo e
ipereccita!ilit/ neuromuscolare- il secondo, il catalettico,
contraddistinto da inerzia muscolare e mentale, per cui le
mem!ra restano nella posizione c(e viene loro data- e il
terzo, il sonnam!olico, contraddistinto da ipereccita!ilit/
cutanea, con insorgenza di falsa catalessia ed estrema
suggestiona!ilit/.
&(arcot riteneva di poter passare dal periodo letargico al
catalettico aprendo gli occ(i del paziente, e dal catalettico
al sonnam!ofco 2zionando la fronte, o facendo con la
mano una leggera pressione sulla testa dell'individuo.
iH!eault e @ern(eim, giustamente, non accettarono
queste tre fasi dell'ipnotismo isterico di &(arcot,
sostenendo di non aver mai potuto riscontrare, nelle loro
osservazioni, l'esistenza di esse come fasi distinte, e di non
aver mai prodotto niente mediante l'apertura degli occ(i e
le frizioni sulla testa, senza alcuna suggestione
concomitante. 7on c' ipnotizzatore moderno c(e non
possa, oggi, confermare ci0.
Tra lo stato di veglia e la trance profonda esistono di fatto
numerosi stati intermedi.
iH!eault ammetteva sei gradi del sonno provocato, c(e
variano a seconda dei soggetti.
@ern(eim neg0 l'esistenza del rapporto esclusivo tra
ipnotizzatore e ipnotizzato durante il sonno profondo )a
partire dal quarto grado+, e ritenne c(e l'osservazione di
iH!eault fosse dovuta alla particolare tecnica suggestiva
adoperata da questo autore, il quale, in fondo, suggeriva al
soggetto di non
rimanere in rapporto con altri c(e con lui. @ern(eim, nei
fenomeni ipnotici, distinse sei gradi, in cui conservato il
ricordo al risveglio, e tre c(e si accompagnano ad amnesia.
6ltre scale sono state proposte da .orel, 'oll, Zetterstrand,
<ull, .riedIander e 3ar!in, @rKan, e &ron e @ordeauV, van
Pelt, ;avis e <us!and. a scala di questi ultimi comprende
trenta gradi diversi di ipnotizza!ilit/, essendo le
allucinazioni visive negative all'ultimo grado della scala.
Xanet, !asandosi sull'esperienza dell'ipnotismo medico,
esclude dall'ipnotismo stesso tutta quella serie di fenomeni
a2ni, provoca!ili con pratic(e diverse, ma c(e non si
accompagnano ad amnesia al risveglio, e cio allo
sdoppiamento della coscienza- sare!!ero, questi, fenomeni
dovuti a suggestione, ma non ancora all'ipnotismo,
secondo Xanet, perc(H manca in essi lo specifco distur!o
della memoria.
6nc(e ci0 non esatto. ;ifatti, una accurata disamina nella
diagnostica di5erenziale degli stati di coscienza ipnoidali, e
l'osservazione del manifestarsi, o meno, dei diversi
soggetti, di una sintomatologia ipnotica di5erente, (a
portato c(i scrive ad a5ermare, sin dal "#$%, l'esistenza di
una suggestiona1ilit costituzionale di apparato in ognuno
di noi. Questa indipendente dalla pro&ondit del
cosiddetto sonno ipnotico, intendendosi, con queste
inesatte parole, la maggiore avulsione dallo spazio
circostante e dal tempo, ottenuto dal soggetto e l'intensit/
dei moneidesimi plastici etero e autoindotti in lui( Per essi
una persona in stato di ipnosi vigile pu0 camminare ad
esempio sui car!oni ardenti senza !ruciarsi, o eseguire il
ponte catalettico e un'altra, in stato di sonno pro&ondo, pu0
non sopportare la puntura di un ago, o non realizzare una
modica catalessia di un !raccio.
;i fatto, c(e cosa succede in ipnosi\
Il soggetto, !enc(H immo!ile, inerte, sente tutto e pu0
entrare in comunicazione con il mondo esteriore- per
risvegliarlo, !asta ordinarglielo. In questo stato si possono,
a volte, produrre in lui fenomeni catalettici, e altri ancora
per semplice suggestione ver!ale e senza ricorrere a so2
sugli occ(i, nH ad aperture di palpe!re, nH a frizioni sulla
testa. a semplice suggestione su2ciente talora a
determinare tutta la serie dei fenomeni ipnotici e, una volta
instaurata la trance, ogni altro processo pu0 essere
superDuo, o addirittura ine2cace.
'o!!edienza automatica, l'anestesia, le illusioni sensoriali
e le allucinazioni provocate, segnano le fa
si progressive dello sviluppo di questa suggestiona!ilit/, il
cui grado culn4>nante costituito dal sonnam!ulismo
attivo, con totale amnesia al risveglio.
Uolendo distinguere, per esigenze pratic(e, diversi gradi di
ipnotismo, c(i scrive (a sempre fermato la sua attenzione
sulle seguenti tappe successive9
"+ torpore, di2colt/ di sollevare le palpe!re, pesantezza
delle mem!ra per suggestione-
%+ torpore pi* profondo con inizio di catalessi d !reve
durata-
C+ distacco dall'am!iente circostante e catalessia di lunga
durata-
B+ avulsione sempre pi* profonda dallo spazio circostante e
dal tempo9 attenzione concentrata sull'ipnotizzatore-
l'ipnotizzato pu0 ricordare solo ci0 c(e intercorso con
l'ipnotizzatore, qualora si dia questa suggestione-
=+ contrattura suggestiva- a questo grado, ordinariamente,
anc(e analgesia suggestiva e discreta amnesia-
$+ o!!edienza automatica- si oppone all'o!!edienza
passiva assoluta la particolare personalit/ del soggetto-
amnesia pi* profonda, ma non sempre assoluta-
E+ allucina!ilit/ positiva- sonnam!ulismo, amne9 sia
completa spontanea-
A+ allucina!ilit/ negativa durante la trance e po stipnotica.
Possi!ilit/ di eseguire, a distanza di molto tempo dalla
seduta ipnotica, le suggestioni date durante la seduta
stessa, o di realizzare intense somatizzazioni suggestive.
?gni grado comporta, generalmente, i sintomi dei gradi
precedenti.
e modifcazioni somatic(e e psic(ic(e c(e possono
avvenire nel soggetto ipnotizzato, saranno descritte
dettagliatamente nella parte terza. Peraltro si desidera
precisare su!ito due punti. Il primo c(e tale scala non va
considerata in modo rigido, perc(H a volte nella trance
leggera si trovano segni della trance profonda e viceversa.
6d esempio, l'amnesia pu0 esserci per fenomeni della
trance leggera e non per altri avvenuti in trance pi*
profonda. 6nc(e dopo una leggera ipnosi, possono indursi
fenomeni postipnotici. Ui sono soggetti alluci !ili'
ina' ' ma senza amnesia al risveglio- e altri invece, amnesici
al risveglio, ma assai di2cilmente allucina!ili. a catalessi
c(e si pu0 produrre facilmente non identica per intensit/
e durata in ogni soggetto. Infne, per personale esperienza,
raro c(e un soggetto possa riprodurre tutti i fenomeni
ipnotici.
come una persona sveglia, pur agendo a un livello
su!conscio. 7ello stato stuporoso mancano invece la
spontaneit/ propria del sonnam!ulismo, e il paziente
appare passivo e inerte come fosse narcotizzato. EricLson
defnisce ,l'ipnosi profonda come quello stadio di trance
c(e permette al soggetto di funzionare a un livello
su!conscio, senza interferenza della mente conscia:-
a5erma, inoltre, giustamente c(e il controllo delle funzioni
somatic(e e vegetative molto pi* facile in tale stadio.
Questo, per0, per Pavesi, non implic(ere!!e tanto una
maggiore ipersuggestiona!ilit/, quanto l'esistenza di un
,di5erente livello psic(ico in cui il soggetto capace di
funzionare:.
'esperienza personale ci porta ad a5ermazioni simili a
quelle di EricLson, per quanto riguarda l'inDuenza!ilit/ del
soggetto in ipnosi, dato c(e solo negli ultimi gradi
dell'ipnosi ci riuscito di modifcare in modo e2cace le
condizioni neurovegetative e psic(ic(e dei pazienti. E ci0 in
grado tanto maggiore o minore, secondo la loro speci9ca
costituzione organica e viscerale(
E' pro!a!ile c(e l'immagine corporea, che si struttura nelle
prime &asi della vita, possa in parte contri!uire a spiegare
la specifca suggestiona1ilit d'organo, congiuntamente a
una maggiore connaturata perviet/, per determinati
distretti corporei, delle correlazioni mente4corpo e corpo4
mente.
Rispetto al grado e all'intensit/ dell'ipnosi, vari autori
ritengono su2ciente il trattamento suggestivo nei primi
gradi dei sonno ipnotico- questi per0, a nostro avviso, non
si adattano c(e alle forme mor!ose !evi. In quelle
inveterate e gravi si accertato c(e, se si vuole ottenere
qualc(e risultato con la suggestione, necessario
quell'automatismo c(e si accompagna al restringimento
della coscienza proprio dei gradi pi* avanzati dell'1pnosi )si
veda la parte quarta9 statistica+.
I sintomi mor!osi c(e durano da tempo, radicati nella
coscienza e fssati ormai da riDessi condizionati psic(ici e
neurovegetativi, non si risolvono se non si ottundono la
coscienza stessa e i poteri di critica, dissociando
momentaneamente la personaft/ dell'individuo- perc(H
solo cos1 si pu0 avere li!ero e facile accesso agli strati pi*
profondi della psic(e, pi* diretto contatto con l'lo organico.
&onoscere ci0 importante agli e5etti terapeutici e forma
la premessa indispensa!ile delle varie tecn1c(e per curare
con l'ipnosi- vi ritorneremo, pertanto, nel capitolo "C = B.
Per ottenere sta!ili cam!iamenti sensoriali, motori o
psic(ici, possono occorrere, difatti, diverse ore di ipnosi, in
sedute successive, durante le quali si deve allenare il
soggetto a suggestioni ipnotic(e diverse, di cui alcune
possono essere anc(e intensamente dissocianti.

&6PIT?? B
;escrizione
delle principali tecnic(e
induttive
e sintomi o!iettivi iniziali
della trance
Pi* particolarmente, come si pu0 indurre una trance
ipnotica e quali sono i procedimenti usuali da seguire per
produrre i diversi stati dell'ipnosi\
Il tempo per indurre una trance ipnotica pu0 variare da
poc(i secondi a qualc(e ora, dipendendo dalla costituzione
del soggetto e dalla particolare disposizione dello stesso
paziente nelle varie sedute, oltre c(e da circostanze di
tempo e di luogo.
6nc(e la profondit/ della trance varia!ile di volta in volta
e nei diversi ammalati. ;i solito si approfondisce con la
ripetizione delle sedute, ma anc(e possi!ile c(e un
soggetto raggiunga una trance media e non si riesca pi* ad
approfondirla.
e tecnic(e di cui ci si vale per indurre ipnosi si conformano
ai principi generali esposti nel capitolo precedente e sono
quelle c(e si descriveranno appresso. % !ene c(e esse
escludano ogni teatralit/ e limitino al minimo
indispensa!ile i passi e i toccamenti per ra5orzare col
gesto quanto suggerito dalla parola )pesantezza delle
mem!ra, contrattura, analgesia, catalessia eccetera+. 6
meno c(e non si voglia con i passi instaurare una specie di
Fnguaggio del corpo, associando coI1 all'ipnosi metodic(e
c(e per0 sono pi* specifc(e di altri sistemi psicoterapici,
quali la !ioenergetica e l'organismica.
l. I passi e la loro interpretazione
I passi sono degli sforamenti c(e l'ipnotista fa con la
propria mano sul corpo del paziente e so
prattutto sugli arti e sul viso per realizzare particolari
suggestioni.
Il passo (a la funzione di attirare di pi* l'attenzione del
soggetto alla regione in cui si vuole instaurare analgesia,
catalessi, o altro fenomeno ipnotico. Esso permette di
realizzare un determinato vissuto corporeo nel soggetto,
utile come sistema di riferimento pi* profondo con
l'ipnotista e come sensazione cenestesica ristrutturante e
destrutturante a seconda del momento )8ranone, Piscicell1
e altri+.
3econdo vari autori si sta!ilisce col contatto una specie di
messaggio informativo, c(e potenzia quello ver!ale del
rapporto interpersonale, e c(e pu0 dare dal lato
terapeutico un aspetto particolare al transfert. E ci0 senza
per questo pensare a particolari Duidi, come ai tempi degli
antic(i Egizi e degli Indiani, in cui si ottenevano guarigioni
sfruttando le possi!ilit/ direzionali delle mani, o senza
riferirsi ai riti religiosi con mani !enedicenti.
6lcuni autori moderni )'oreK <ossri e altri+ assin4Zano la
tecnica dell'induzione ipnotica per mezzo dei passi, a quella
dell'agopuntura cinese, c(e si esplica su particolari zone
metameric(e, o su punti di innervazione periferica.
o stato ipnotico prodotto mediante i passi avre!!e, per
'oreK <ossri, come fondamento el impacto emocional,
prodotto dall'eccitazione del simpatico per via cutanea
riDessa, specie nei tipi sensi!les, essendo risaputo come si
possano esercitare e5etti negli organi profondi attraverso il
riDesso cutaneo4viscerale.
5 passi potre!!ero cos1 essere eccitanti, sedativi,
neutralizzanti, ini1itori o toni9canti, secondo le regioni
epidermiche su cui si esercitano(
6 nostro giudizio, prima di a5ermare ci0 con sicurezza,
indispensa!ile sceverare attentamente ,uanto si de11a
alla suggestione speci9ca e ,uanto invece alla particolare
zona cutanea toccata con la propria mano, nel conseguire
l'e5etto. &i0 per non correre il risc(io di ricadere in un
quissimile del frenoipnotismo di @raid )cap. " 3 "cF, o degli
stati catalettici, sonnam!olici e letargici di &(arcot, prodotti
mediante frizioni sulla fronte, pressioni sulla testa eccetera
)cap. C = C+.
&oloro c(e spiegano l'ipnosi con Duidi e forze fsic(e
sostengono c(e dalla mano degli ipnotizzatori, come da
quella dei guaritori, si sprigionino forze particolari )3aint4
`ves &assac, &. 8irod e altri+- tuttavia di2cile c(e i
potenziali calorici ed elettrici )di !en poc(i mYiampreS+ e
le eventuali energie c(e domani si accertassero sprigionate
da soggetti particolari, possano spiegarci la complessa
fenomenologia ipnotica, c(e molto c(iaramente (a, come
fondamento, indiscussi fenomeni di suggestione e di
autosuggestione.
Tutt'al pi* essi non avre!!ero c(e la funzione, ove
venissero percepiti, di mettere pi* facilmente in moto le
leve della suggestiona!ilit/ individuale e altre !iologic(e da
individuare.
3ull'argomento ci so5ermeremo di5usamente pi* avanti,
nel capitolo $ 3 "1, trattando delle possi!ilit/
parapsicologic(e nella induzione di ipnosi.
8li antic(i ipnotizzatori davano molta importanza ai passi
come metodo di tecnica induttiva, e alla forza di volont/
dell'operatore per ottenere e5etti ipnotici.
;eleuze, ad esempio, faceva sedere il paziente su una
sedia di fronte a lui, esortandolo a non pensare a nulla, e si
raccoglieva un momento nella ferma volont/ di ottenere
e5etti ipnotici. Prendeva quindi le mani del soggetto in
modo c(e la parte interna dei suoi pollici toccasse quella
interna dei pollici del soggetto e fssava lo sguardo sul
paziente fnc(H si fosse sta!ilito un uguale grado di calore
&ra i pollici messi a contatto( Ritirava quindi le mani e le
posava circa un minuto sulle spalle dell'ammalato,
facendole discendere lungo le !raccia, fno all'estremit/
delle dita, per cinque o sei volte. In seguito, poneva le mani
al di sopra della testa e poi le a!!assava, passandole
davanti al viso fno all'epigastrio, dove si arrestava,
poggiando i pollici nel cavo dello stomato e le altre dita
sotto le costole- indi di
scendeva lentamente lungo le cosce fno ai piedi. Ripeteva
questi passi fno a ottenere sensazione di stanc(ezza, di
torpore e con essi l'induzione.
6nc(e Ric(et prendeva i pollici del soggetto nelle sue mani,
li stringeva con forza per qualc(e minuto e poi compiva dei
movimenti uniforn4> con le proprie mani tese sulla testa,
sulle mani, sulle spalle e soprattutto sulle palpe!re del
paziente, fno a indurre trance.
Il dottor Esdaile si poneva alla testa dei letto del malato e si
c(inava sul suo volto, gli occ(i fssi negli occ(i, applicando
una mano all'incavo epigastrico del soggetto, mentre con
l'altra faceva leggeri massaggi sul viso e sugli occ(i. Inoltre
egli so2ava frequentemente e dolcemente sulla faccia,
mentre il silenzio pi* profondo regnava durante tutta
l'operazione. 'esper1enza (a dimostrato come si possa lo
stesso indurre ipnosi con la sola forza suggestiva e
condizionante della parola, senza passi, nH carezze, nH
so2amenti, c(e possono, come la stessa fascinazione dello
sguardo, in alucni soggetti, esaltare il momento erotico
dell'ipnotismo. Per questo, di regola, c(i scrive se ne
astiene, ricorrendo alle altre tecnic(e c(e seguono.
In alcune circostanze per0 i passi possono essere un !uon
metodo di induzione e non !isogna rigettarlo a priori- come
non rigettiamo un esame rettale o vaginale quando
indicato, anc(e se conosciamo tutte le possi!ili
complicazioni psicologic(e di esso.
%. 'etodo della fssazionedell'indice dell'ipnotista
&on questo metodo, il torpore suggestivo viene indotto
facendo 9ssare all'ammalato, comodamente sdraiato su
una poltrona, l'indice della mano destra dell'operatore, c(e,
da una distanza di due palmi dalla fronte del paziente,
gradatamente si avvicina alla sua gla!ella, in modo da
cagionare una progressiva convergenza dei !ul!i oculari.
Questa, da sola, induce dopo qualc(e tempo stanc(ezza e
le parole suggestive suscitano, nei soggetti adatti,
gradatamente, il resto.
Pi* precisamente si esegue tale induzione in una stanza a
luci attenuate, senza correnti d'aria, a temperatura
confortevole, essendo il paziente sdraiato sulla poltrona,
con le mani poggiate sui !racc1ol1 e le gam!e non
accavallate.
'an mano c(e si avvicina il dito si suggeriscono idee di pesantezza delle
palpe!re, stanc(ezza visiva, !isogno di c(iudere gli occ(i, idee di
rilasciamento mentre si osservano attentamente il modifcarsi della
fsionomia del paziente e le sue reazioni ' 3econdo queste, ci si regola di
conseguenza nel tono della voce e nef'impostazione suggestiva,
adoperando quei modi c(e si apprendono solo con l'esperienza e con un
po' di intuito psicologico.
a tecnica della ripetizione monotona deDe frasi di distensione,
adoperata da quasi tutti gli ipnotizzatori, utile ma non indispensa!ile
per indurre trance, essendo possi!ile ottenerla anc(e diversamente.
Il metodo descritto nelle linee generali s1 ric(iama a quello c(e gi/ nel
"A#J seguiva @ern(eim. e c(e qui si riporta perc(H lo si ritiene ancora di
attualit/ per c(i volesse indurre ipnosi senza avvalersi degli ausili c(imici
)narcotici endovena ecc.+ o fsici )@rain ZaWe 3incronizer ecc.+ oggi a
disposizione, o di tecnic(e indirette.
Il soggetto, scrive @ern(eim, coricato o comodamente assiso sopra una
poltrona9 io lo lascio raccogliersi qualc(e istante dicendogli c(e si
addormenter/ molto facilmente di un sonno dolce e calmo come il sonno
naturale. Io appoggio una mano dolcemente sui suoi occ(i e gli dico9
,;ormiteS : 6lcuni c(iudono su!ito gli occ(i e sono presi. 6ltri, senza
c(iudere gli occ(i, sono presi, lo sguardo fsso e con tutti i fenomeni
dell'ipnosi. 6ltri presentano rapidi ammiccamenti.
3e gli occ(i non si c(iudono spontaneamente io li mantengo c(iusi
qualc(e tempo e se sorprendo qualc(e resistenza, aggiungo9 ,asciatevi
andare, le vostre pal4 C. 'etodo del !locco dei glo!i oculari
pe!re sono pesanti, le vostre mem!ra si addormentano, il sonno viene.
;ormite:. % raro c(e uno o due minuti passino senza c(e l'ipnosi sia
arrivata.
6lcuni restano su!ito immo!ili e inerti- altri cercano di riprendersi,
riaprono gli occ(i, si risvegliano qualc(e istante9 io insisto, io mantengo
le palpe!re c(iuse, io dico9 continuate a dorn4>re. 7ella pratica
ospedaliera, dove l'autorit/ del medico pi* grande, almeno i quattro
quindi dei nostri soggetti cadono cos1 in un sonno profondo con amnesia
al risveglio. ]S^
8li altri meno !ene preparati, meno docili, soprattutto le persone di citt/,
si a!!andonano meno facilmente. 'ipnosi meno profonda- essi non
sono consapevoli di su!ire l'e5etto ipnotico. 'operatore coglie spesso
nell'attitudine del soggetto una certa inquietudine9 qualc(e volta il
soggetto dice c(e egli non dorme a5atto, c(e egli non pu0 dormire. lo
insisto e gli dico9 lo so c(e voi mi intendete. Uoi dovete intendermi- voi
potete essere ipnotizzato, tutto c(e mi intendiate. Il sonno profondo
non necessario. 7on parlate. Tenete gli occ(i c(iusi. 6scol
tatemi !ene eccetera... lo cerco cogi di captare il suo spirito o con dolce
insinuazione o con autorit/, secondo la personalit/ del soggetto. E gli
sollevo dolcemente il !raccio in aria. lo ottengo sovente allora, proprio
quando il soggetto crede di non su!ire l'e5etto, una catalessia
suggestiva, pi* o meno irresisti!ile, a volte dei movimenti automatici-
dopo, contratture. 6rrivo cos1 a un grado pi* o meno avanzato dell'ipnosi
senza sonno propriamente detto, o, meglio, senza c(e il soggetto a!!ia
coscienza del sonno. 6 volte, nella medesima seduta, riesco
gradualmente a ottenere tutta la serie dei fenomeni9 in quei soggetti c(e
sem!ravano recalcitranti, (o potuto persino produrre, per suggestione,
l'amnesia al risveglio. 6ltri c(e non superano i primi gradi alla prima
seduta, nelle seguenti possono raggiungere l'ipnosi pro5onda- ma non
tutti vi arrivano.
Ui sono quelli c(e si lasciano andare e non sanno procurarsi c(e un
torpore insoddisfacente. Io arrivo, a volte, a mutare questo stato in sonno
profondo, dicendo al soggetto9 ,lo vi lascio- voi dormirete da solo. Tenete
gli occ(i c(iusi. Il sonno vi verr/:. E io li lascio.
;opo un certo tempo, un quarto d'ora, ad esempio, ritorno e gli dico9
,&ontinuate a dormire:. Qualc(e volta osservo c(e allora la catalessia
esiste e c(e i fenomeni dell'ipnosi sono !ene manifesti e in qualcuno
anc(e con amnesia al risveglio. 6lla seduta seguente ottengo l'ipnosi
profonda in poc(i secondi.
Ui sono quelli c(e prendono la cosa a ridere e resistono- io intervengo
con !rusc(ezza, pronuncio parole severe, E impressiono con autorit/,
reprimo cosil le loro velleit/ di sc(erzo e di resistenza e sovente ottengo
l'e5etto.
Qualora il metodo usuale della semplice fssazione del dito indice
dell'operatore fallisse, nonostante la contemporanea suggestione ver!ale
di rilasciamento e di sonno, si pu0 ricorrere al metodo del 1locco dei
glo1i oculari, col quale si fanno c(iudere al paziente con forza gli occ(i,
invitandolo a girarli contemporaneamente verso l'alto, in modo da fssare
un punto al di sopra della !ase del naso. Pi* precisamente si comprimono
i glo!i oculari in senso latero4mediale, come per la ricerca dei riDesso
oculo4cardiaco di ;agnini46sc(ner, mentre il soggetto invitato a
guardare in alto verso la gla!ella, in modo da compiere una
contemporanea rotazione in alto e convergenza dei glo!i oculari )fg.
B."+.
6gli e5etti fsiologici del riDesso oculo4cardiaco )modifcazioni della
frequenza del ritmo cardiaco e talvolta della pressione arteriosa+ e della
forzata
.ig. B. 'anovra per indurre e approfondire la trance ipnotica.
convergenza dei glo!i oculari, si aggiunge quello psicologico suggestivo,
c(e induce idee di rilasciamento e di sonno.
a pressione va fatta in modo da non dare dolore, facendo scivolare il
pollice e < medio sulle palpe!re in senso latero4 mediale, mentre l'indice
della stessa mano fsso sulla gla!ella.
Terminata la manovra sugli occ(i, l'indice permane sulla gla!ella, in
modo c(e il paziente continui a convergere all'interno i suoi glo!i oculari,
dirigendo < suo sguardo verso questa )fg. B."+.
3i suggerisce c(e in queste condizioni l'apertura degli occ(i non potr/ pi*
avvenire, anc(e se ci si sforzer/ di farlo. ;ifatti, di2cile aprire le
palpe!re contemporaneamente alla rotazione in alto dei glo!i oculari.
Questo artifcio con le concomitanti suggestioni di torpore e di sonno,
pu0 indurre trance. 7ell'invitare il paziente ad aprire gli occ(i, gli si dice
c(e di2cilmente vi riuscir/ e, se anc(e vi dovesse riuscire, le sue
palpe!re saranno pesanti, talmente pesanti c(e su!ito si ric(iuderanno.
3e le frasi vengono pronunciate con lentezza, con tono adatto, calcando
la voce sulla parola pesante e so
prattutto con convinzione, esse fniscono col raggiungere l'e5etto voluto.
B. 'etodo della compressione del seno carotideo
3e il paziente, nonostante i due metodi precedenti, stenta a rilasciarsi e a
tenere gli occ(i c(iusi, si pu0 ricorrere alla compressione del collo a
livello dei seno carotideo )punto di incrocio delle carotidi con la linea
orizzontale passante per il !ordo superiore della cartilagine tiroidea+.
Questa compressione, causando una reazione vagale con rallentamento
dei !attiti cardiaci )attenzione ai cardiopatici+ e un leggero
olinti!ilamento del sensorio, specie se prolungata )non oltre, per0, i venti
secondi+, suscita apprensione, aumento della suggestiona!ilit/,
induzione di trance. ;i solito si pratica questo metodo a paziente sdraiato
su una poltrona, con la testa !evemente iperestesa, astenendosene nei
soggetti c(e presentino sintomi spontanei gravi da iperreattivit/ del
riDesso senocarotideo )accessi vertiginosi, convulsivi, !radicardie con
lipotimie eccetera+. 'entre si invita il soggetto a fssare l'indice sinistro
dell'operatore, avvMcinantesi gradatamente alla sua gla!ella, coi pollice e
l'indice della mano destra si pratica la compressione dei sen1 carotidei. 3i
suggeriscono, s'intende, contemporaneamente, idee d1 torpore,
rilasciamento, sonno.
Fn metodo similare, con la pressione !ilaterale del collo sotto alle
mastoidi, senza la contemporanea fssazione dell'indice, seguito
correntemente, pare con ottim1 risultati )Pavesi+, nella Z(itloW &linic in
&alifornia.
6nc(e &(arcot, per indurre trance, usava premere con le dita sulle
palpe!re o sulla cervice del paziente, sino a causargli un leggero
stordimento.
fE facile spesso approfttare delle condizioni di emotivit/, di smarrimento
e di transfert c(e si suscitano nell'esecuzione di questa prova per
imporre altre suggestioni e approfondire l'ipnosi. Essa d/ reazioni pi*
intense se eseguita al soggetto in stazione eretta, tanto da suscitare a
volte apprensione e reazioni di difesa ostacolanti il progredire
dell'induzione. In altri pazienti, desiderosi di raggiungere uno stato di
trance profonda, tali sensazioni di smarrimento vengono invece ricercate
e a volte ric(ieste all'ipnotista, come prova di una raggiunta e2cace
trance.
=. 'etodo delle mani incrociate, del !arcollamento e di
Qo(nstamm
'etodi di induzione, molto conosciuti, sono quello delle
mani incrociate e quello del !arcollamento, eseguiti da tutti
gli Mpnotizzatori di teatro.
=a prova delle mani incrociate (a il vantaggio c(e si pu0
impiegare su un gruppo numeroso di persone, oltre c(e sul
singolo soggetto. Essa consiste nell'invitare < paziente a
intrecciare le dita delle mani e a stringerle il pi* possi!ile,
dicendo c(e verr/ un momento in cui non gli sar/ pi*
possi!ile staccarle.
Il metodo risulta pi* e2cace se i pazienti terranno gli occ(i
c(iusi e contemporaneamente si suggerir/ loro di
immaginare una tenaglia le cui !ranc(e si serrino su una
vite e c(e le loro mani siano diventate come queste
!ranc(e. 3i suggerir/ c(e procedendo l'ipnotista nella
conta ad alta voce, le dita delle mani intrecciate si
incastreranno le une nelle altre sempre di pi*, sicc(H sar/
di2cile o impossi!ile separarle.
5l metodo del 1arcollamento si fa al malato sull'attenti, con
i piedi uniti e lo sguardo fsso su un punto del so2tto, al di
sopra della sua testa. Il medico si pone dietro al soggetto e
poggiandogli le mani sulle spalle gli dice c(e desidera
misurare la sua capacit/ di rilasciamento. 8li soggiunger/
quindi c(e sentir/ una forza c(e lo tirer/ indietro e lo
inviter/ a non resistere e a lasciarsi andare. a suggestione
del cadere all'indietro va ripetuta, e dopo qualc(e tempo,
quando si riterr/ c(e il paziente l'a!!ia assimilata, si
leveranno le mani dalle spalle. 'ammalato suggestionato
comincer/ a oscillare sino a cadere indietro. 'oscillamento,
in caso di resistenza, potr/ essere facilitato dallo stesso
ipnotista c(e tiene le mani sulle spalle dei paziente.
6lcuni preferiscono mettersi davanti al soggetto, c(e
!arcoller/ in avanti, verso l'operatore, a mano a mano c(e
questi ritirer/ le proprie mani, Dettendo anc(e il proprio
tronco. Quest'ultima posizione permette
contemporaneamente di osservare la fsionon4>a del
paziente.
7oi di solito ci mettiamo dietro al paziente in piedi, tenendo
le mani lateralmente alla sua testa a livello delle tempie e a
circa dieci centimetri di distanza da esse. 3uggeriamo c(e,
senza guardarlo nH toccarlo, non appena tireremo indietro
le mani egli le seguir/ cadendo all'indietro.
,7on a!!ia paura 4 aggiungiamo 4 noi la sorreggeremo- si
lasci pure andare a quanto avvertir/:.
5l metodo di Aohnstamm, come i due precedenti, si fonda
su una suggestione psicomotoria facilitata
dall'atteggiamento neuromuscolare, prodotto da una
particolare situazione. 3i invita il paziente ad appoggiarsi
fortemente con il fanco destro e < dorso della mano dello
stesso lato, contratta a pugno, contro un muro. 3i
suggerisce di appoggiarvisi molto fortemente e di contrarre
perci0 i muscoli della spalla e del !raccio. ;opo qualc(e
tempo si inviter/ il paziente a scostarsi dal muro e a
restare con le !raccia penzoloni lungo il tronco. 3i noter/
allora c(e il !raccio c(e (a su!ito lo sforzo, anzic(H
rimanere pendente, si sollever/ da solo sino a fare un
angolo di novanta gradi- si dir/ allora al soggetto c(e la
sensazione c(e egli prova e < movimento spontaneo del
!raccio sono simili alla sensazione di a!!andono a forze
esterne c(e egli sentir/ per il sopraggiungere dello stato
ipnotico. Questo si potr/ successivamente provocare e
approfondire con suggestioni di levitazione.
$. 'etodo di Qline con visualizzazionivarie e della propria
immagine
a tecnica c(e segue permette a pazienti refrattari
all'ipnosi di raggiungere uno stato ipnotico leggero o medio
in circa dieci minuti, soprattutto in coloro c(e non (anno
capacit/ di concentrazione mentale, e l'esercizio4 viene
prospettato come una tecnica per allenarsi a concentrare la
propria atten
zione.
"+ 3i c(iede al soggetto, sveglio con occ(i aperti, di visualizzare
mentalmente in tempi successivi9 a+ una casa, !+ un al!ero, J una
persona, d+ un animale. 3i continua la visualizzazione fno a c(e ciascuna
immagine stata !en realizzata.
3i pu0 avviare il discorso, ad esempio, in questo modo9 ,ei adesso
comincia a visualizzare, come se vedesse proprio ad occ(i aperti, una
casa- una casa qualsiasi. Quando questa casa sar/ !en presente alla sua
mente, allora alzi l'indice della mano destra per farmelo sapere, o meglio
me la descriva- lei continuer/ a visualizzare questa casa fno a quando io
le dir0 di cam!iare immagine...
,@ene... 6desso lei visualizza un al!ero, sempre ad occ(i !ene aperti, e
appena avr/ visualizzato l'al!ero alzi
di nuovo il dito, o meglio me lo descriva, perc(H io possa saperlo ecc.
,6llo stesso modo adesso, ad occ(i aperti, visualizzi una persona,
qualunque persona c(e vuole, uomo, donna, !am!ino ecc.:.
%+ &ontinuando l'allenamento alla formazione di immagini nello stato di
veglia, cosa c(e porta anc(e a una certa stanc(ezza, si dice al soggetto9
,6desso lei c(iuder/ gli occ(i e ad occ(i c(iusi visualizzer/ se stesso, la
sua immagine come davanti a uno specc(io, comodamente seduta )o
sdraiata+, salvo c(e la sua immagine avr/ gli occ(i aperti:.
C+ 6 questo punto si suggerisce di concentrarsi sull'immagine cos1
visualizzata, avvertendo c(e tutte le successive suggestioni verranno
indirizzate all'immagine del soggetto e non al soggetto stesso.
B+ Uiene quindi suggerita una semplice tecnica di fssazione oculare, con
la quale l'immagine del soggetto fnisce con < c(iudere gli occ(i. 3i potr/
discorrere col paziente in questo modo9 ,lo adesso parler0 alla sua
immagine ad occ(i aperti, c(e lei avr/ sempre fssa dinanzi a sH.
'immagine rilassata e fssa un palloncino di colore !lu, c(e entra in un
vortice d'aria- la sua immagine segue con gli occ(i fssi e spalancati il
movimento rotatorio di questo palloncino c(e gira, gira, gira )pausa+...
,'a gli occ(i della sua immagine fniscono con lo stancarsi e col
c(iudersi. Quando vedr/ c(e la sua immagine avr/ c(iuso gli occ(i, come
al solito sollever/ l'indice destro. 'immagine adesso si rilassa e si
addormenta. 6nc(e lei, come la sua immagine, si rilassa e si distende.
,6desso lei si sente identico all'immagine, si addormenta sempre pi*
profondamente e l'immagine scompare :.
;opo la c(iusura degli occ(i si danno suggestioni per approfondire la
trance nella maniera usuale, come sar/ <lustrato nel capitolo 3.
?sservazioni clinic(e su diversi soggetti rivelano modelli di risposta
indicanti l'e5etto associativo su loro stessi direttamente di quanto
suggerito all'immagine- comunque il trasferimento della relazione
dall'immagine al soggetto si pu0 ottenere come suggerito dianzi in modo
particolareggiato.
E. Tecnica della quadrovisualizzazione per i !am!inidal
dentista )'oss+
6lcuni dentisti preferiscono la tecnica ,uadrovisualizzazione,
descritta da 'oss, di cui anc(e <artland riporta una
versione e2cace9
?ra il momento di giocare un po' insieme ... ti piacere!!e, non vero\
Ti insegner0 c(e cosa fare ... e sar/
molto divertente... perc(H tutto ,uello che dovrai&are sar chiudere gli
occhi((( e&ar9nta di essere addormentato(
?vviamente non sarai addormentato davvero... ma sar/ molto eccitante
... perc(H durante ,uesto9nto sonno potrai vedere dei flm ... la
televisione... ; circo... o qualsiasi cosa ti faccia piacere.
Perci0... sistemati il pi* comodamente possi!ile... e incomincia a fngere,
appena sei pronto.
&(iudi gli occ(i... e non aprirli fno a c(e non te lo c(iedo.
?ra vorrei c(e tu fngessi di essere a casa a guardare il tuo programma
favorito alla televisione.
Tra poco solleverP la tua mano((( e quando la sollever0... il quadro
diventer/ pi* nitido e c(iaro.
:igliore sar il ,uadro( (( e piJ si sollever la mano((( pi* si sollever/ la
mano... e migliore diventer/ il quadro 4levitazione congiunta alla
visualizzazioneF(
E tra poco... scoprirai c(e < gomito si sta incominciando a piegare e c(e
la mano si muover/ verso la tua faccia. E quando la mano tocc(er/ la
faccia... il quadro sar/ perfetto.
'a non lasciare che la mano tocchi la &accia((( 9no a che non sei
soddis&atto del ,uadro( @ene. &ontinua a guardare < quadro... e non
perderlo di vista... e scoprirai c(e la tua mano cadr sul grem1o((( e in
quel momento... puoi fngere di essere realmente addormentato(
E osserva come i tuoi muscoli sono diventati de1oli e 9acchi(
?ra con i flm alla televisione... c'$ di solito della musica )suggestione
uditivo4motoria+.
6scolta la musica... e appena la puoi sentire... incomincia a segnare il
tempo con la mano o coi dito.
&ontinua a guardare il quadro... e non perderlo di vista. .ino a quando
puoi vedere < quadro... solleva un dito dell'altra mano... e tierdo
sollevato.
In questo modo sapr0 c(e quello il dito del ,uadro((( e c(e l'altro il
dito della musica(
&(e tipo di quadro stai guardando\&i sono persone o animali ... o
entram!i\
;i fatto non (a importanza ... perc(H se vuoi cam!iare il quadro... lo puoi
fare facilmente.
7on perdere il quadro ... o la musica.
E vorrei c(e tu sapessi ... c(e ,uando osservi la televisione in ,uesto
modo((( tu puoi sentire delle cose( (( ma non ti danno fastidio.
)6nalgesia+.
Posso anc(e pizzicarti... cosii... e anche se senti il p7zzico((( ,uesto non ti
d il minimo &astidio( 7on vero\
?ra lavorer0 sui tuoi denti((( e anc(e se potrai sentire qualcosa... fno a
c(e guarderai < flm e ascolterai la musica... non ti dar/ fastidio... e non
avr/ la minima importanza.
Il flm ancora ri\ E la musica\2ontinua a guardare e ad ascoltare(
" !am!ini (anno un'immaginazione cos1 vivace c(e si pu0 quasi dire c(e
passano una parte consi
derevole del loro tempo in un mondo fantastico. Perci0 una
tecnica di questo genere per loro del tutto naturale.
7oterete c(e mentre guardano il flm e ascoltano la musica,
sono completamente rilassati e lontani mille miglia, per cui
a!!astanza facile lavorare su di loro. Possono ancora
provare qualcosa, ma non (a pi* importanza per loro e non
d/ pi* fastidio.
Per svegliare il !am!ino potete dire c(e qualcuno (a
spento la televisione, per cui non vale pi* la pena di
fngere. ;itegli cos1 c(e pu0 smettere di fngere- aprire gli
occ(i ed essere completamente sveglio.
A. a tecnica della moneta c(e cade)<artland+
Fn altro metodo d'induzione semplice e rapido preferito da
molti dentisti la tecnica della moneta che cade( Questa
un'altra delle procedure c(e si !asano sul 9ssare lo
sguardo, utilizzando < pollice dello stesso paziente come
punto di concentrazione. 3i suggerir/ successivamente c(e
quando scivoler/ a terra una moneta postagli sulla mano,
egli si addormenter/ profondamente.
#. 'etodo di 6dIer e 3ecunda conconteggio sincrono alla
respirazione e suggestione diavvicinamento delle due
prime dita
Fn metodo di induzione senza suggestione di sonno stato
descritto da 6dIer e 3ecunda e viene seguito quando il
paziente resiste a sentir parlare di ipnosi o di sonno. Esso
viene presentato come metodo per riuscire a rilassarsi e
concentrarsi, e ci0 viene, di solito, accettato
gradevolmente da tutti.
3i fa sedere < paziente su una poltrona, con i muscoli
distesi, con le !raccia poggiate sui !raccioli e con le mani
a!!andonate verso l'interno della poltrona. 3i dice al
paziente di concentrarsi sul pollice della mano destra e di
c(iudere gli occ(i. 3i comincia quindi a contare,
sincronizzando la conta con la respirazione del paziente, e
si suggerisce c(e, a mano a mano c(e si procede nel
conteggio, il pollice e l'indice si avvicineranno sempre di
pi* fra loro
fno a toccarsi e c(e contemporaneamente si produrr/ uno
stato di profondo rilasciamento. ;i solito necessario
contare fno a cento, ripetendo con pause opportune le
suggestioni predette.
6ppena le due dita si saranno toccate, si suggerir/ il
movimento di un gruppo muscolare pi* grande e la
levitazione del !raccio, suggerendo c(e, quando,
sollevandosi il !raccio, la mano riuscir/ a toccare il viso, si
sar/ raggiunto uno stato di rilassamento profondo. ;ifatti,
se ci0 avviene, il paziente sar/ in trance e allora si
potranno eseguire i procedimenti usuali per < suo
approfondimento, o iniziare una terapia c(e non ric(ieda
una trance molto intensa.
8iudic(iamo questo metodo adatto ai pazienti molto
ansiosi, eretistici, sospettosi, fo!ici, c(e, pur c(iedendo al
medico qualc(e cosa c(e ( rilassi, non vogliono sentir
parlare di cure c(e o!nu!>ino la loro coscienza, di sonno
indotto da !ar!iturici, di ipnotismo ecc.
a prevenzione in merito di questo genere di malati
spesso per0 pi* formale c(e sostanziale- essi risentono
dello stato di assurda angoscia c(e li tormenta, tanto
vero c(e se si riesce a indurre trance senza prima avvisarli,
e glielo si comunica al risveglio, essi accettano < fatto
senza apprensione e quasi con... felicit/.
Ua da sH c(e se si riesce a convincere i malati a praticare la
stessa seduta di rilasciamento con uno o due centimetri
cu!i di diogenal endovena, tutto proceder/ molto pi*
speditamente, secondo la tecnica adottata a volte da c(i
scrive e descritta nel capitolo E.
"J. Tecnica del conteggio allarovescia da CJJ )<artIand+
3i dice al paziente di rilassare completamente i muscol1... di sistemarsi
comodamente nella poltrona... e di fssare con lo sguardo una lampada.
6 questo punto deve contare lentamente tra sH e sH alla
rovescia partendo da 300(
'entre lo fa, gli si suggerisce un senso crescente di stanc(ezza agli
occ(i... di pesantezza alle palpe!re... e un senso generale di
rilassamento.
Queste suggestioni vengono date con un tono di voce monotono e in
!reve tempo si vedranno gli occ(i perdersi in lontananza e inumidirsi pi*
di quanto non fanno normalmente.
Poi le palpe!re cominceranno a s!attere un po'... e a questo punto si
suggerir/ in modo incalzante e con enfasi
maggiore un senso di pesantezza, dicendo al paziente c(e le sue
palpe!re si vogliono c(iudere... c(e li sente sempre pi* pesanti... e c(e
esse si vogliono c(iudere sempre di pi*. ;i solito gli occ(i si c(iudono
facilmente e si pu0 accelerare questo fatto dicendogli, al momento
giusto, di addormentarsi. Quindi gli viene suggerito c(e non vorr/ aprire
gli occ(i fno a c(e non gli verr/ detto di farlo.
"". 'etodo della fssazione diretta dello sguardo
Il metodo della fssazione dello sguardo viene seguito
soprattutto da alcuni autori russi e tedesc(i, i quali invitano
< soggetto a fssare negli occ(i l'ipnotista, allo stesso modo
per0 con cui lo invitere!!ero a fssare un oggetto qualsiasi.
Tale metodo, sfornito di componenti autoritarie, va distinto
da quello della fascinazione, c(e descriveremo appresso
)cap. = 3 laF(
"%. 'etodo non ver!ale di induzione catalettica
P. 3acerdote di 7eW `orL induce ipnosi mediante una
posizione catalettica del !raccio e della mano del paziente,
provocata semplicemente sollevandoli leggermente con la
sua mano messa a piatto sotto il polso in modo c(e < suo
indice possa sentire il !attito dell'arteria radiale. ;opo uno
o due rninuti, senza spiegare nulla, cornincia a togliere
impercetti!ilmente le dita da sotto il polso, pronto a
riapplicarle a sostegno della mano, se sente c(e questa
incapace di rimanere su da sola. 3e la mano tende a cadere
si modifca lentamente la pressione dell'arteria radiale
sull'indice dell'operatore, cosicc(H questi pu0 appurare in
modo molto sensi!ile < grado della staticit/ dell'arto del
paziente dalla modifcazione del !attito dell'arteria. Tale
manovra pu0 essere ripetuta pi* volte durante lo spazio di
vari rninuti o di poc(i secondi, fntanto c(e ci si accorge
c(e il soggetto comincia a sviluppare fenomeni catalettici.
;urante tutta l'operazione l'ipnotista deve osservare con
occ(io clinico ed esperto le modifcazioni del paziente. Pu0
accadere c(e l'attenzione visiva di questi sia polarizzata
ora sul volto dell'ipnotista, ora sulla mano di esso o sulla
propria ma
no, quasi a domandare c(e cosa si vuol fare, e c(e in
questa muta fcerca di una spiegazione compaiano i primi
segni o!iettivi della ipnosi. &io la rigidit/ progressiva
dell'espressione, a volte movimenti di deglutizione, iperen4
>a congiuntivale, midriasi.
In quei casi in cui il paziente, in modo pi* o meno c(iaro,
identifca l'ipnosi con il rilassamento e col sonno
comparendo allora un movimento vi!ratorio delle palpe!re
c(e continua fno alla c(iusura spontanea degli occ(i.
&ontinuando l'approfondimento dello stato ipnotico si
osservano una leggera Dessione della testa in avanti,
l'a!!assarsi delle spalle e la tendenza ad assumere una
posizione quasi fetale.
Il verifcarsi di questi fenomeni in modo del tutto
spontaneo, non essendoci stata alcuna comunicazione
ver!ale col soggetto, pu0 comportare diverse spiegazioni di
cui una necessariamente non esclude l'altra, dato c(e i
processi ipnotici risultano da una interazione di varia!ili
anatomo4fsiologic(e e psicodinamic(e. Essi (anno per
!ase < cosiddetto rappot&o ipnotico c(e sare!!e un tipo
particolare di trans&ert il quale si manifesta prima ancora
c(e una formale induzione sia cominciata. 3enza rapporto
non si suscita ipnosi )3acerdote+.
a personalit/ del paziente, la conoscenza c(e egli (a di
questa materia, le sue aspettative coscienti e su!coscienti
tendono a cam!iare poi l'approccio coi soggetto, per cui in
pratica c' quello c(e facciamo, quello c(e cerc(iamo di
ottenere, ci0 c(e < paziente di fatto fa e cio c(e si
aspetta.
:eccanismi neuro9siologici, tiNessi condizionati presta1iliti,
&atti psicodinamici, &enomeni di dissociazione, o di semplice
suggestione possono tutti essere c(iamati in causa per
spiegare il fenomeno induttivo ipnotico c(e un prisma
dalle molte facce non contrastanti, ma integrantisi
vicendevolmente.
1pnosi pu0 anc(e soddisfare nel soggetto < !isogno di
avere una esperienza di tipo regressivo o di assumere
persino il ruolo di un !am!ino.
Partendo da questi concetti generali 3acerdote cerca di
spiegare l'induzione non ver!ale di catalessi come un
mutuo scam!io di informazioni fra due individui. Prendendo
< polso del soggetto, argomenta 3acerdote, io gli
suggerisco prima di tutto di dirigere e concentrare la sua
attenzione su una reciproca azione fra la sua mano e le mie
dita. Poi col movimento quasi impercetti!ile delle mie dita
io suggerisco vagamente al soggetto c(e la sua mano
potre!!e restare per aria, senza a5atto cadere.
Fna volta c(e questo stato catalettico stato ot
tenuto, l'ipnosi segue quasi regolarmente e gli altri
fenomeni c(e si verifcano possono essere considerati
suggerimenti o suggestioni non comunicate ver!almente,
ma c(e erano state accettate implicitamente dal soggetto
per < fatto c(e egli aveva accettato di sottoporsi
all'ipnositerapia. E come in altre parole se con le sue azioni
< terapeuta avesse detto al paziente di sviluppare uno
stato catalettico e c(e, con questo, sare!!e andato in
ipnosi.
Eliminando i messaggi ver!ali noi eliminiamo le funzioni
corticali pi* alte connesse col linguaggio e col pensiero
logico, dirigendoci a centri nervosi di comprensione
flogeneticamente e ontogeneticamente pi* vecc(i.
-al punto di vista psicodinamico si pu0 pensare c(e
mediante una prolungata stimolazione tattile noi a!!iamo
provocato nel soggetto una regressione a uno stato molto
prin4*tivo prever!ale neonatale, quando lo sviluppo
psicomotorio si otteneva attraverso contatti sensitivi e
quando i suon1 e le parole non avevano alcun senso.
&on la nostra azione, noi mettiamo in funzione un riDesso
neurofsiologico, atavico, simile ad altri fenomeni dello
stesso tipo, c(e si possono osservare in animali di ordine
inferiore all'uomo. In questo senso, osserva 3acerdote,
l'induzione non ver!ale di catalessi nell'uomo potre!!e
rappresentare un anello di unione tra l'ipnosi umana e
quella amimale indotta attraverso la sollecitazione di
riDessi posturali.
;i fatto, quando induciamo la catalessi col metodo non
ver!ale, il soggetto non (a nessuna precedente
conoscenza di quello c(e a!!iamo intenzione di fare, nH
riceve alcuna spiegazione su quello c(e si pu0 aspettare.
6!oliamo quindi la necessit/ di passare attraverso i centri
superiori del linguaggio, comunicando col soggetto
attraverso la stimolazione dei suo apparato sensitivo
neuromuscolare e tendineo- c(e sta alla !ase dei riDessi
propriocettivi, della orientazione speciale delle varie parti
del corpo, del mantenimento dello sc(ema corporeo, delle
diverse situazioni posturali e dell'equili!rio.
'a, secondo 3acerdote, altri fattori ancora entrano in
gioco, quando noi provoc(iamo la catalessi non ver!ale, e
precisamente &enomeni di dissociazione psicologica e
9siologica, per cui in un deterrninato momento il soggetto
pu0 vedere e osservare la sua mano come se fosse un
oggetto a lui estraneo, e questo atteggiamento mentale
pu0 dare quindi l'avvio a fenomeni pi* generali di
dissociazione ipnotica.
;a quanto precede risulta quanto nella sua semplicit/ sia
invece complessa la spiegazione della induzione dell'ipnosi
con il metodo descritto e come sia necessaria
l'osservazione costante dei paziente, cercando di evitare la
sua resistenza, e le sue reazioni inutili per il processo
ipnotico, se si vuole un !uon risultato pratico. In ogni caso
si deve tenere sempre !en presente c(e noi per prin4ii con
la nostra persona rappresentiamo una parte integrante
della induzione ipnotica e della successiva psicoterapia.
"C. 'etodo non ver!ale della pantomima
a tecnica descritta da 3acerdote nel "#EJ ric(iama per
molti aspetti quella, pure non ver1ale, della pantomima di
8ricQson ela!orata nel gennaio "#=# in occasione di una
conferenza di questo autore al ,8rupo de Estudio so!re
<ipnosis &lMnica K EVperimental in 'eVico &itK: dove gli fu
ric(iesto di indurre ipnosi in una infermiera c(e non
conosceva l'inglese, c(e non sapeva nulla dell'ipnosi, nH di
lui ignaro, d'altra parte, dello spagnolo. 8li studiosi del
gruppo messicano avevano soltanto informato l'infeririiera
c(e EricLson era un medico nordamericano c(e avre!!e
avuto !isogno della sua silenziosa assistenza e c(e le
avre!!e usato ogni rispetto. 'infermiera era
completamente all'oscuro di quello c(e ci si aspettava da
lei.
Ecco come EricLson descrive questa tecnica non ver!ale.
e parole tra parentesi sono una interpretazione delle fasi
di essa, fatta da c(i scrive.
&ondotta di fronte a me, silenziosamente ci guardammo l'un l'altro- io
quindi camm/nai rapidamente verso di lei e sorridendo le stesi la mano
destra mentre essa mi stendeva la sua. )Inizio di un transfert+.
entamente le strinsi la mano e la guardai fssamente negli occ(i, fnc(H
essa fece lo stesso con me e gradatamente cessai allora di sorlidere.
)Processo di fascinazione+. Quindi cominciai a lasciare la sua mano in
modo irregolare ed esitante, ritirandola piano piano, ora aumentando la
pressione del mio pollice, ora quella del mignolo, del medio, sempre in
maniera incerta ed esitante, e la ritirai infne cogi dolcemente c(e essa
non avre!!e potuto precisare quando io avessi lasciato la sua mano, o
quale parte di questa avessi toccato per ultima. )3uggerimento di una
postura con !evi toccamenti+.
7ello stesso momento io cam!iai < punto di focalizzazione dei miei occ(i
alternandone la convergenza cosii da
dare al soggetto l'impressione che guardassi non nei suoi occhi, ma un
punto distante posto dietro di lei( 4Fissazione catalettica dello sguardoF(
=entamente le sue pupille si dilatarono e allora io delicatamente
a11andonai completamente la sua mano, lasciandola a mezz'aria in
posizione catalettica(
8sercitai una leggera pressione verso l'alto sotto alla mano e ,uesta si
alzP leggermente( 4Suggerimento di posture varie e levitazioneF(
%rovocai catalessi nell'altro 1raccio ed essa rimase immo1ile con gli
occhi spalancati( +llora chiesi lentamente gli occhi ed essa &ece lo stesso(
4%rocesso di imitazione ed ecornimiaF( 5mmediatamente aprii i miei occhi
e camminai dietro di lei, spiegando ,uel che avevo &atto in inglese,
poichH molti &ra gli uditori conoscevano 1ene l'inglese, e la paziente non
diede segno alcuno di udirmi( -elicatamente le toccai un malleolo e poi
lentamente le alzai un piede lasciandola in catalessi su un piede(
+llora toccai le sue palpe1re chiuse e lentamente gliele aprii(
=a paziente mi 9ssP ancora con le sue pupille dilatate( 5o le indicai i miei
piedi, poi @ suo sollevato in catalessi e le accennai con un movimento
discendente di poggiare il piede per terra( 4*rdine dato con gestiF( 8ssa
aggrottP le ciglia visi1ilmente meravigliata di vedersi con le due 1raccia
e il piede sollevati e ,uindi, sorridendo al mio invito di a11assare il piede,
lo poggiP per terra( =a catalessi delle 1raccia rimase inalterata( +lcuni
medici la chiamarono per nome e parlarono in inglese ed essa continuP a
guardarmi attentamente senza &are ,uei movimenti spontanei del capo e
degli occhi che comunemente insorgono ,uando si $ chiamati da
,ualcuno a distanza e neppure sem1rP &ar piJ caso alle sue 1raccia
sollevate in alto( 4Si documenta il rapporto esclusivo o prevalente del
soggetto con l'ipnotistaF( :i &u chiesto in inglese se il soggetto poteva
vedere i presenti dato che apparentemente non 8 poteva sentire( lo
allora cominciai a muoverle le mani in alto e in 1asso e a incrociarle,
mentre essa sem1rava osservare alternativamente i miei occhi e le sue
mani< le indicai i miei occhi e i suoi avvicinando le dita ad essi e ,uindi
&eci un gesto con la mano destra come se scacciassi ,ualche cosa rivolto
ai presenti, assumendo una espressione meravigliata e interrogativa
come se non vedessi nessuno( 4Suggerimento gestuale di
un'allucinazione visiva negativaF( 8ssa mostrP la stessa reazione di
stupore e domandP 4in spagnoloWFI G-ove sono andatiX 1 medici non
dovevano essere ,uiX(
+lcurri medici le parlarono rassicurandola, ma continuP a mostrarsi
stupita e spaventata( 4.on sente o non considera le so9ecitazioni
esterne, per il rapporto prevalente con l'ipnotistaF( %rontamente allora
richiamai la sua attenzione ponendole le mie dita vicino agli occhi, ,uindi
ai miei occhi, sollevandole la mano e guardai sorridendo all'anello che
aveva al dito come se lo ammirassiI @ suo timore spar7( 4Si polarizza
l'attenzione del soggetto su un nuovo o1iettivoF(
%er interrompere lo stato ipnotico, le indicai la lancetta lunga del mio
orologio e col dito sincronizzai un movimento di va e vieni del dito e della
lancetta per dieci secondi( %oi le indicai i miei occhi, chiusi le palpe1re e
le tenni chiuse per dieci secondi all'incirca< ,uindi le aprii associandovi
un'estensione 1rusca dei capo( =e sorrisi e con un altro movimento del
capo e della mano le suggerii di eseguire ,uanto avevo &atto io( +ppena
essa chiuse gli occhi io camminai rapidamente indietro in modo da
portarmi dov'ero all'inizio dell'esercizio e ,uando essa li riaperse potH
vedermi lontano da lei( +llora rapidamente mi avvicinai sorridendo e
stendendole la mano in modo da rista1ilire le condizioni originarie in cui
era avvenuto l'incontro( Si svegliP immediatamente, mi strinse la mano e
io mi inchinai eccetera((( %iJ tardi i colleghi mi in&ormarono che la
paziente aveva sviluppato totale amnesia per tutta l'esperienza(
"B. 'etodo non ver!ale di 'eares
='austra1ano :eares ha descritto una tecnica induttiva non ver1ale nel
suo trattato G+ S?stem o& :edicai @?pnosis e noi l'a11iamo vista
praticare dall'autore al 2ongresso internazionale di ipnosi nel luglio 19!3
a Uppsala, partecipando pure personalmente, come soggetti,
all'induzione in gruppo eseguita a una trentina di congressisti col
convenuti e desiderosi di sperimentarla( -iciamo su1ito che a noi non $
servita, anche &orse perchH piJ vogliosi di osservare con occhio critico
che non di a11andonarci alle suggestioni, e come si sa Gnon si puP
dormire con un occhio aperto e uno chiuso( +lcuni dei con venuti
(anno realizzato una modica trance, !en poc2, a nostro
avviso, una trance profonda- ma pro!a!ile c(e in altro
am!iente ci0 potesse avvenire.
'autore parla poc(issimo e cerca di suscitare calma e
distensione nei soggetti col suo atteggiamento,
pronunciando con tono tranquillo frasi slegate c(e non
ric(iedono risposta ed emettendo ripetutamente dei suoni
profondi, come hum o ah( + volte egli simula una visita
medica, col martelletto da riDessi, o palpando
defcatamente l'addome, o le spalle dei soggetto- e
facendo seguire questo approccio da un vago 1rontolio di
soddis&azione c(e secondo l'autore dovre!!e fare scomparire
l'ansia e l'angoscia.
Ripetiamo quanto a!!iamo detto e diremo ancora per tutte
le tecnic(e riportate9 esse servono in determinate
condizioni di tempo e di luogo soprattutto a c(i se le
create e crede in esse.
% verosimile c(e con l'IP7?3I 7?7 UER@6E, la quale si svolge
attraverso una metacomunicazione !asata su gesti, rumori,
sguardi, mimica ecc., si sta!ilisca immediatamente un
rapporto pi* o meno gratifcante o punitivo per < soggetto,
in modo tale da attirare tutta la sua attenzione
sull'operatore e da sta!ilire un atteggiamento mentale c(e,
nei soggetti predisposti, pu0 dare l'avvio a fenomeni di
dissociazione ipnotica.
Gli atti comunicativi dell'operatore, in ,uesti casi, non hanno un
signi9cato razionale e logico, ma analogico, e sono percepiti con
modalit associative e non razionali( + questo livello percettivo
l'operatore si pu0 muovere, a seconda degli atteggiamenti
metacomunicati dal soggetto, in due modi opposti9
autoritari paterni, o permissivi materni- interpreta$ come
penalizzanti nel primo caso, o gratifcanti nel secondo.
Quando, ad esempio, con la mia tecnica, stringo il dorso
della mano del paziente e passo con un certo imperio la
mano sul suo volto, dall'alto al !asso, adopero un metodo
c(e pu0 essere interpretato come imperativo- ma il
soggetto pu0 venire su!ito dopo gratifcato dal metodo
suasivo materno, con una carezza sulla fronte e
adoperando un eloquio dolce, appena sussurrato.
Il tipo di metacomunicazione a doppio 1inario permette di
ottenere trance rapide ed quello c(e, con diverse
varianti, usualmente viene adoperato dagli ipnotizzatori da
palcoscenico. &on tale primo approccio essi selezionano i
soggetti pi* facilmente ipnotizza!ili, su cui compiere poi <
loro teatrale spettacolo, scartando i meno recettivi, c(e
peraltro da un terapeuta de!!ono poter essere lo stesso
ipnotizzati con tecnic(e pi* ela!orate.
3. @enerneglio, esi!itosi alla televisione italiana come
ipnotizzatore, caldeggia anc(e come docente di questo tipo
di ipnotismo, c(e egli (a defnito ipnosi dinamica, e c(e
ric(iama quanto, EricLson, 3acerdote, c(i scrive e altri
studiosi def'ipnosi prafcano da anni con modalit/ similari-
per0 con le dovute cautele e su casi prima selezionati dal
lato medico e psicologico.
@isogna ricordare, nell'uso di queste tecnic(e, c(e ci0 c(e
gratifcante per uno pu0 non esserlo parimenti per un altro.
Inoltre queste comunicazioni su!liminali sono tanto pi*
e2caci quanto meno razionalizzate e quanto pi*
rimangono sul piano emozionale- specie quelle a livello
cosiddetto penalizzante. o psic(ismo del soggetto, con i
suoi processi di identifcazione e proiezione, incorporazione
e introiezione, produce una serie di reazioni c(e
devono essere riconosciute e sfruttate dall'operatore.
3econdo @enemeglio e altri sare!!e un aumento di tensione nel
soggetto, con coinvolgimento emozionale, a indurre lo stato
ipnotico, pi* c(e < progressivo modifcarsi delle sensazioni
del paziente secondo le suggestioni indotte dall'operatore.
a stessa tecnica del rDassamento, provocando una
concentrazione su quelle minime sensazioni corporee alle
quali di solito non si fa mai attenzione, produrre!!ero
tensione induttrice di ipnosi. Questa ipotesi potre!!e allora
c(iamarsi in causa per ogni tecnica rilassante, dal (+( al
1io&eed 1acQ(
a comunicazione non ver!ale deve e5ettuarsi anc(e
tenendo conto della particolare costituzione sensoriale del
soggetto, c(e se , ad esempio, di ti po uditivo potr/ essere
faciftata da una comunicazione fonetica, vocale, quale
quella gi/ citata di 'eares, a !ase di u(mS, o(mS... ecc. 3e
invece la sua costituzione di tipo cinesico sar/ pi* utile una
tecnica sim>are a quella gi/ descritta di 3acerdote, con
toccamenti, gesti, lieve sollevamento del !raccio, con
piccole pressioni sino a fargli assumere un atteggiamento
catalettico ecc.
3e la sensorialit/ di tipo visivo potr/ essere pi* utile una
tecnica similare a quella della pantornima. 3i verr/ ad
e5ettuare cosi un mutuo scam!io di informazioni c(e
sortir/ < suo e5etto a seconda di come questo verr/
interpretato e pilotato.
@isogna infne assolutamente ricordare c(e lo stesso
stimolo pu0 essere percepito in modo diverso anc(e in
rapporto alla situazione am1ientale in cui soggetto ed
operatore agiscono.
Per appurare < tipo di sensorialit/ prevalente in una
persona, !asta a volte invitarla a raccontare un episodio
piacevole o spiacevole della sua vita. ;alla posizione dei
suoi occ(i e dalle parole adoperate si riveler/ la sua
sensorialit/. Il tipo visivo, durante il racconto, avr/ lo
sguardo rivolto prevalentemente verso l'alto- < tipo
cinesico4cenestesico lo sguardo diretto verso il !asso- il
tipo uditivo avr/ una posizione degli occ(i facilmente
oscillante da un lato all'altro dei capo.
e parole adoperate dal paziente per il racconto, inoltre,
riDetteranno i diversi tipi di sensorialit/ e gli stessi stimoli
saranno riportati con espressioni diverse dettate dalla
sensorialit/ prevalente. &os1, ad esempio, dovendo riferire
di una giornata passata tranquillamente in campagna, il
visivo dir/ c(e vedeva volare gli ucceDi- l'uditivo c(e < udiva
cinguettare- il cenestesico c(e si sentiva profondamen
te rilassato ecc. Inoltre si potr/ recepire se quanto "$.
Induzione con mezzi fsici vari esprime semplicemente
ricordato o costruito
)cap. "E = 1, 5nterrogatorio del pazienteF(
Qualunque atto induttivo, del resto, sempre facilitato se
noi non diamo delle suggestioni a caso, c(e possono
suscitare anc(e reazioni di sfda, ma se renderemo
autonomo il soggetto pi* c(e sia possi!ile invitandolo a
rappresentarsi ci0 c(e gli pi* congeniale.
"=. Induzione dal sonno fsiologico
Tale tecnica stata adoperata nel passato e recentemente
da Zeitzen(o5er. 3i applica con successo nei !am!ini.
3i sussurra al paziente c(e egli rimarr/ addormentato e c(e
non si sveglier/ nonostante senta la nostra voce, anzi
dormir/ pi* profondamente. 3i invita quindi ad alzare una
mano per darci la prova c(e (a sentito la nostra voce e
inteso il nostro suggerimento. ,ei alzi la mano e rimanga
profondamente addormentato: )Pavesi+.
<ull, @arLer, @urguWin ritengono, secondo noi giustamente,
c(e sia impossi!ile convertire direttamente in trance
ipnotica < sonno, dato c(e non vi pu0 essere suggestione
se vi sonno profondo. 3e si riesce a ipnotizzare uno c(e
dorme perc(H questi si parzialmente svegliato ed
passato da uno stato c(e c(iameremo crepuscolare a
quello di trance. In merito ci rifacciamo alle varie fasi del
sonno e al loro impiego )cap. "# 3 %+.
Esta!rooLs )"#$B+ adopera la seguente tecnica c(e anc(e
a noi riuscita e2cace. 'operatore si mette seduto a
fanco del dormiente e con voce molto !assa gli dice9 ,'i
ascolti. Io le parlo e lei mi risponder/ nel sonno, come avr/
udito fare ad altri senza svegliarsi. ei profondamente
addormentato, ma ode la mia voce col suo su!conscio:.
8radualmente l'operatore alza < tono della sua voce, pone
una mano sulla testa del soggetto in modo da attirare
maggiormente la sua attenzione e quando la sua voce (a
raggiunto < volume normale, dopo circa ) minuti, gli fa
qualc(e domanda molto semplice, come ad esempio9
,;ove a!ita\: In genere l'operatore deve insistere a lungo
prima di ottenere una risposta. Poi, o < soggetto si sveglia
e ci0 succede nei ,uattro ,uinti dei casi, o comincia a
parlare nel sonno. 3e ci0 si verifca l'ipnotista proceder/
come fare!!e con qualsiasi altro sonnam!ulo.
e con stimoli ottici sincroni al ritmo cere!rale del paziente
fotosensi!ile
I pi* comuni mezzi fsici adoperati per indurre ipnosi sono
quelli c(e interessano l'udito e la vista. Tra i primi
ricorderemo i metronomi e la musica- tra i secondi
l'a!!agliamento con luci intense, o ritmic(e. 6nc(e i
metodi c(e fanno convergere fortemente gli occ(i possono
indurre stati catalettici.
@raid, difatti, poneva un oggetto !rillante alla distanza di
circa BJ centimetri dagli occ(i, al di sopra della fronte del
paziente, sicc(H questi fosse costretto, fssando l'oggetto, a
stancare la sua vista e a convergere gli occ(i.
&(arcot metteva l'oggetto fra i due occ(i, proprio alla
radice del naso, causando quindi un maggiore stra!ismo
superiore e convergente.
Il malato, durante l'induzione con questi mezzi, era invitato
a non distrarsi in alcun modo.
6nc(e <ansen, prima di produrre l'induzione con passi sulla
fronte e sul volto, faceva fssare lo sguardo sopra un pezzo
di vetro sfaccettato e molto risplendente.
3ull'importanza della vista per ottundere il sensorio e
procurare stati catalettici, vi sono nella letteratura varie
osservazioni e ricorder0, ad esempio, come '. @ouc(ut
riferisca di una !am!ina di dieci anni, c(e cadeva in
,sonnam!ulismo con sintorni catalettici: ogni qualvolta
lavorava gli occ(iel<, fssando attentamente e lungamente
lo stesso punto della sto5a.
8li animali c(e vengono a!!acinati dalla luce )pesci,
uccelli, lepri, eccetera+ e rimangono catalettici, nonostante
il pericolo c(e incom!e su di loro- e i poZ c(e restano
catalettici se fssano una linea !ianca, dritta, tracciata per
terra )fg. "%."+ costituiscono una prova dell'importanza
della vista e della posizione dei glo!i oculari per indurre
ottundimento del sensorio, condizioni di immo!ilit/ e
inerzia psicomotoria, cio la prima fase dell'ipnosi, essendo
la seconda fase costituita, come si gi/ detto, dal
su!entramento delle suggestioni dell'operatore. Questa
seconda fase, con i suoi limiti e le sue possi!ilit/,
contraddistingue veramente l'ipnosi umana. In merito
all'ipnotismo eseguito con mezzi fsici e al successivo
condizionamento a questi, sono interessanti gli studi di
EricLson, dai quali risulta c(e ancora pi* e2cace dei mezzo
fsico in sH e per sH l'immaginazione del mezzo 9sico
induttivo,
la quale fnisce col produrre trance pi* profonda e in tempo
pi* !reve.
Fn soggetto, ad esempio, condizionato al !attito di un
metronomo, trovava c(e < metronomo immaNo gli
facilitava di pi* l'induzione, perc(H i !attiti di questo
seguivano nell'intensit/ e nella frequenza il suo pensiero e
le sue sensazioni- mentre quello reale, rimanendo costante,
era un ric(iamo alla realt/ e fniva con l'essere in parte
causa di distrazione.
;al "#=C, avendo la possi!ilit/ di adoperare un
fotostimolatore Qaiser per elettroencefalografa, c(i scrive
(a saltuariamente sperimentato se dei lampi,
opportunamente graduati per intensit e &re,uenza
sincroma, o non, al ritmo cere1rale del soggetto )come
risulta dal contemporaneo tracciato elettroencefalografco+
potessero facilitare l'induzione di trance. 7on ne (a
riportato dimostrazioni su2cientemente c(iare da poter
a5ermare c(e la fotostimolazione, sincronizzata al ritmo
cere!rale dell'individuo esaminato, sia generalmente molto
pi* attiva, per l'induzione di trance, della semplice
fotostimolazione ritn4*ca, non sincronizzata- nH c(e
quest'ultima, praticata con lampi di diversa intensit/ e
frequenza, faciliti sempre in modo sensi!ile l'ipnosi.
'argomento (a un interesse speculativo fsiologico, oltre
c(e pratico, cosicc(H si creduto opportuno svolgere il
seguente esperimento.
3ono stati scelti venti malati non a5etti da malattie di
particolare gravit/, ma solo da distur!i nevrotici di modico
grado, o da distonie neurovegetative9 dieci uomini e dieci
donne. In giorni diversi si sottoposero per dieci minuti a
stimolazioni con lampi di diversa intensit/, e si osserv0
quindi se in essi insorgesse, alla fne della fotostimolazione,
quello stato di torpore, di inerzia psicomotoria, di passivit/,
propizio all'induzione di trance. In nessuno dei venti casi si
e!!e la fortuna di accertare c(iaramente ci0.
Uisto tale risultato, si cerc0 afora, su!ito dopo i dieci minuti
di stimolazione luminosa, di praticare induzione di trance
con i metodi usuali, insistendo per altri cinque nelle
suggestioni di rilasciamento, torpore, inerzia, passivit/,
psicomotoria, sonno.
addove si instaur0 una modica trance, non fummo
convinti c(e la predetta fotostimolazione avesse facilitato
in modo apprezza!ile il risultato- considerando c(e in un
quarto d'ora, con i comuni metodi e senza ausilio del
fotostimolatore, si sare!!e arrivati all'identica condizione di
ipnosi, se non anc(e pi* profonda.
.ig. B.C. &aso $%9 Paolo 6. Prima prova. 7essuna modifcazione
elettroencefalografca e, clinicamente, non manifestazioni di sonno, nH di
trance ipnotica )= marzo+.
7on si voluto a!!inare la fotostimolazione all'induzione
ver!ale suggestiva, per poter sceverare quanto si dovesse
all'uno e quanto all'altro dei due mezzi, nell'insorgenza
dell'ipnosi.
3i ripetH poi l'esperimento in giorni successivi e con
l'identico risultato, adoperando, sempre per dieci minuti,
una fotostimolazione con ritmi di tipo alfa, !eta, delta,
t(eta, gamma. 3i allegano diciotto tracciati )fgg. B.%B."#+
in cui, suD " ultima linea marcatempo, sono segnati i
secondi e le stimolazioni lurninose e5ettuate durante un
secondo.
e onde dell'ottavo canale, nei tracciati in cui si
adoperata una fotostimolazione sincrona al ritmo cere!rale
del soggetto, fgurano di un potenziale pi* elevato c(e
negli altri canali, inquantoc(H esso, in questi casi, pilota
l'apparecc(io fotostimolatore ed necessario, perc(H il
pilotaggio possa avvenire, c(e i potenziali a!!iano una
determinata amplifcazione, al di sotto della quale
l'apparecc(io fotostimolatore non funziona. Praticamente si
ottiene un lampo a ogni impulso negativo o positivo, c(e
raggiunga l'ampiezza di CJ4BJ TaU. I lampi possono
sdoppiarsi, con intervallo tra l'uno e l'altro, gradua!ile a
volont/, da J a CJJ millesimi di secondo.
7on si mai costatato, infne, nei %J soggetti, c(e, dopo
stimolazioni luminose protratte anc(e per dodici, quindici
minuti, col ritmo, ad esempio, di quattro al secondo, e cio
di tipo t(eta, lo stimolo visivo fnisse col sincronizzare il
ritmo cere!rale dell'individuo, trascinandolo a un tipo t(eta
da quattro cicli al secondo, quale, ad esempio, si osserva
nel sonno fsiologico.
3c(neider e Qroger (anno ideato il ,@rain Zaves
3Knc(ronizer: )@.Z.3.+, cio il sincronizzatore di onde
cere1rali, un apparecc(io c(e, secondo loro e secondo
quanto (anno riferito Pavesi e 'osconi nel "#$J ,'Ipnosi
nella medicina moderna: )p. "$%+ e nel "#EB ,Tecnic(e e
applicazioni della ipnosi medica: )p. "=B+, (a la facolt/
d'indurre ,nello spazio di cinque minuti una trance leggera,
o profonda, nell'AJ per cento dei soggetti. Il =J per cento di
questi (anno raggiunto nello stesso periodo trance
profonda:. 3i sare!!ero ottenuti dei successi anc(e in
,soggetti scettici, !en decisi a resistere e a non lasciarsi
ipnotizzare:. In questo apparecc(io ,gli impulsi luminosi
variano in ritmo, a seconda dei tipo di onde cere!rali c(e si
vogliono sincronizzare, e la durata d'ogni impulso di un
n>Desi
.ig. B.B. &aso $%9 Paolo 6. 3econda prova )$ marzo+..ig. B.=. &aso $%9
Paolo 6. Terza prova )E marzo+.
.ig. B.$. &aso $%9 Paolo 6. 3i inducono, dopo "C n4>nuti di
fotostimolazione, catalessi e analgesia intensa. 3i ritiene c(e la
fotostimolazione non a!!ia facilitato l'atto induttivo nH la profondit/ della
trance, essendosi avuti in questo soggetto gli stessi risultati in "J minuti,
con le usuali tecnic(e senza fotostimolazione )A marzo+.
.ig. B.E. &aso $C9 3econdo P., anni =J, ferroviere. 7eurod1stonico.
3oggetto di2cilmente ipnotizza!ile. e suggestioni di rilassamento
inculcate per oltre "J minuti, la manovra di fssazione dell'indice
dell'operatore, quella di compressione dei glo!i oculari, del seno
carotideo, inducono solo un modico rilassamento con sensazione di
calore. 7ulla di pi* si ottiene con la fotostimolazione e la suggestione.
.ig. B.A. &aso $B9 8iorgio @., anni "#, falegname, 7evrotico con tic di
inspirazione nasale. Tracciato appiattito con ritmo alla poco evidente.
3oggetto facilmente ipnotizza!ile )"B marzo+
.ig. B.#. &aso $B9 8iorgio @. 3i osserva una discreta attivazione del
tracciato con modico aumento dei potenziali. 3i veda, a confronto, la
fgura B.A. ;opo "% nrinuti di fotostimolazione si cerca di costatare se
esistono catalessi o sonno con passivit/ psicomotoria. Tale ricerca per0
negativa9 il paziente sveglio e si strofna gli occ(i. 3i induce, allora,
trance ipnotica con la suggestione ver!ale e, nello spazio di C minuti, si
instaura una catalessi di lunga durata. Tracciati rilevati durante la
suggestione ipnotica )"$ marzo+.
.ig. B."J. &aso $B9 8iorgio @. ;opo "E minuti di catalessi9 !raccio sinistro
sollevato con le dita della mano Desse a scala..ig. B."". &aso $B9 8iorgio
@. ;opo la catalessi si impone un'altra suggestione neuromuscolare
)quella rotatoria della mano sull'avam!raccio+ c(e viene dal paziente
eseguita co_1 lentamente da non suscitare artefatti muscolari nel
tracciato. .ig. B."B. &aso $B9 8iorgio @. Risveglio )"$ marzo+..ig. B."=.
&aso $=9 Renata P., anni CA, coniugata, casalinga. 7evrot1ca. 3oggetto
facilmente ipnotizza!ile. ;opo A minuti di fotostimolazione nessuna
modilicazione c(nica, nH elettroencefalografca )%E marzo+. .ig. B."$.
&aso $$9 .rancesco ., anni $#, coniugato, pensionato. 7on facilmente
ipnotizza!ile )%A marzo+..ig. B."E. &aso $$9 .rancesco . ;opo # minuti di
fotostimolazione nessuna modifcazione clinica, nH elettroencefalografca
)%A marzo+. .ig. B."A. &aso $$9 .rancesco . ;opo # minuti di
fotostimolazione nessuna modifcazione del tracciato, nH c(nica )%#
marzo+..ig. B."#. &aso $$9 .rancesco . ;opo # minuti di fotostimolazione
nessuna modifcazione del tracciato, nH c(nica )CJ marzo+.
mo di secondo:. ,Quando < soggetto messo davanti
all'apparecc(io non vede nulla, ma gli stimoli luminosi
eccitano ugualmente la sua retina, sincronizzano le onde
corticali e determinano in !reve la comparsa di trance:.
3ul @.Z.3., stimato da molti d'immenso valore, c(i scrive (a
fatto qualc(e riserva sin dal "#$", nel timore c(e la sua
vera e2cacia induttiva possa dipendere non tanto
dall'e5ettiva sincronizzazione degli stimoli intermittenti
luiriinosi su!liminali col ritmo cere!rale del soggetto
esaminato, quanto dallo stimolo fsico in se stesso, anche
se non sincronizzato< e inoltre, in am!iente medico,
dall'apparato suggestivo c(e l'apparecc(io e tutto ci0 c(e
l'accompagna costituiscono sempre, in grado maggiore o
minore.
Infatti, sapendo come il ritmo delta, allo stato di veglia, sia
un ritmo decisamente patologico nell'adulto,
contrariamente all'alfa e al !eta, meraviglia apprendere
come con l'apparecc(io @7.3. ,molti pazienti rispondano
favorevolmente ai ritmi alfa e delta, e condizioni cere!rali
insolite diano come risultato una risposta al ritmo !eta:
)Pavesi e 'osconi+.
Inoltre si sa come ciascun soggetto normale a!!ia < suo
particolare tracciato, con ritmi prevalenti di tipo !eta o di
tipo alfa, con onde cio di diversi cicli al secondo e di
diversi rriicrovolt, oscillanti in limiti fsiologici. 3e il
sincronizzatore deve la sua potenza induttiva di trance a
una e5ettiva concordanza e graduazione dei suoi impulsi
luminosi su!liminali al ritmo cere!rale del soggetto
esaminato, e non all'impulso luminoso, quale esso sia,
purc(H di una certa casuale ritmicit/ e frequenza, come
pu0 servire per l'induzione in massa, o a interi gruppi di
gestanti, coIi come sostiene Qroger\
6 meno di non pensare c(e l'apparecc(io a!!ia la forza di
trascinare al proprio ritmo quello cere!rale degli astanti-
cosa c(e peraltro da dimostrare nel caso dell'induzione in
massa, e d'altro canto non rende pi* comprensi!ile la
consigliata ricerca preliminare, tra le diverse !ande di
frequenza dell'apparecc(io, di quella pi* adatta al singolo
individuo.
6vanzammo nel "#$" queste considerazioni in linea
puramente teorica, non avendo avuto la fortuna di eseguire
esperimenti col @.Z.3.-G e pari
G 7el fe!!raio "#$% (o potuto osservare, presso l'6ssociazione medica
italiana per lo studio dell'ipnosi )6.'.I.3.I.+ in 'ilano, un @.Z.3. in
funzione e costatare come questo apparecc(io emetta essenzialmente
stimolazioni luminose ritmic(e non su!limali, come altri &otoinduttori
italiani )di Romaro, 3farcic( e altri+ o i comuni fotostimolatori da EE8.
menti E avanzammo per apparecc(i sin4iilari, prodotti
anc(e in Italia, nei quali lo stimolo luminoso, visi!ile Ne non
su!liminale, avre!!e lo stesso, secondo gli autori, notevole
potenza induttiva.GG
8li esperimenti personali accennati, negativi in merito, non
vogliono a5atto contestare la possi!ilit/ d'indurre sopore,
torpore, sonno )prima fase dell'ipnosi+, c(e in determinati
soggetti pu0 avere la stimolazione luminosa intermittente,
su!liminale o no. In ci0 l'uomo non sfugge a quell'e5etto
c(e in lui, come negli animali, possono avere diverse
stimolazioni sensoriali )cap. "%+, tenendo !en presente c(e
ci0 c(e si produce con le stimolazioni luminose non
ancora vera ipnosi, mancandovi il monoideismo auto o
eteroindotto dal rapporto interpersonale, proprio
dell'ipnotismo umano.
e ricerc(e personali condotte possono, peraltro,
testimoniareGG G c(e vi una forte percentuale di soggetti
in cui l'ipnotismo non viene facilitato dalle fotostimolazioni,
cos1 come vi sono numerosi epilettici c(e, se!!ene tali e
!enc(H sottoposti a stimolazioni luminose intermittenti,
non vanno incontro a crisi convulsive, o a serisi!ilizzazione
dei loro tracciato.
&i0 si osserva solo negli epilettici&otosensi1ili ed
pro!a!ile c(e lo stesso avvenga per i soggetti facilmente
ipnotizza!ili con l'ausilio di fotostimolazioni.
a clinica dell'ipnosi potr/, con i moderni apparecc(i,
testimoniare domani l'esistenza di una categoria di
soggetti ipnotizza1ili&otosensi1ili, con particolari
disposizioni costituzionali. " venti casi personali, c(e
rappresentano un'esperienza negativa in merito,
costituiscono un o!iettivo apporto statistico clinico4
elettroencefalografco, contri!uente a delimitare tale
categoria, e a ridurre le possi!ilit/ d'induzione con
fotostimolatori nei giusti, dovuti limiti.
Uolendo concludere questo paragrafo sui fotoinduttori di
trance, ripetiamo nel "#A#, dopo ventotto anni di
esperienza, quanto gi/ sostenuto nel "#$"- questo nella
speranza c(e ripetendo pedissequamente gli stessi dati,
senza mai controllarli non si perseveri nella divulgazione di
inesattezze.
"+ t erroneo parlare di ipnosi elettronica non avendo il
lampeggiatore per nulla < potere di indur
GG Uedi @. 3farcic(, ='impiego del B(5'(S(, sincronizzatore delle onde
cere1rali< ed E. Romaro, %resentazione del primo sincronizzatore italiano
delle onde cere1rali, &orso di ipnosi medica dell'6.'.I.3.l., 'ilano %A
aprile "#$".
G G G &ome si riferito alla seduta dei %A aprile "#$" del &orso di ipnosi
medica dell'6.'.I.3.l.
re ipnosi senza l'ipnotista- %+ non possono questi
apparecc(i defnirsi come costanti sincronizzatori delle
onde cere1rali, dato c(e dall'esame dei tracciati
elettroencefalografci eseguiti a diversi soggetti, durante la
stimolazione luminosa intermittente, non si nota come
regola costante un sincronismo trascinatore dello stimolo
luminoso, sul ritmo cere!rale del soggetto sottoposto allo
stimolo stesso- C+ quando ci0 avviene, deve trattarsi di
soggetti &otosensi1ili, ipnotizza1ili o no, con disposizioni
particolari c(e la clinica forse potr/ individuare, come (a
individuato gli epilettici fotosensi!ili.
3ono dati, a dimostrazione, per !revit/ solo gli stralci di
diciotto tracciati, eseguiti a cinque soggetti, tra i venti
esaminati )fgg. B.%B."#+.
"E. 6utoipnosi e training autogeni
3'intende per autoipnosi un'ipnosi c(e il paziente si induce
da solo, mediante progressivi esercizi di rilasciamento, o
ela!orando suggestioni postipnotic(e, dategli
precedentemente da un operatore. In quest'ultimo caso si
tratta principalmente di una suggestione postipnotica
conseguente a un precedente trattamento eteroipnotico.
Perc(H possa attuarsi autoipnosi necessario c(e <
soggetto sia capace di raggiungere una certa profondit/ di
trance, c(e implic(i almeno catalessia delle palpe!re e
qualc(e altro semplice fenomeno ipnotico, mediante un
processo spontaneo e attivo di immedesimazione
riproduttiva, di monoideismo suggestivo e di ideoplasia
controllata.
Perc(H le tecnic(e autoipnotic(e possano essere applicate
per uno scopo specifco nel momento voluto, con qualc(e
pro!a!ilit/ di successo, necessario c(e siano praticate
fno a c(e le suggestioni evoc(ino immediatamente le
risposte desiderate, quando non si (a l'urgenza di ottenere
il risultato. 'autoipnosi va iniziata con la guida di uno
specialista, in sedute mono e !isettimanali di CJ4=J minuti
e con esercizi di "=4CJ minuti ogni giorno, da praticare da
soli.
In merito ai procedimenti di autoipnosi, necessario fare
varie osservazioni. =a prima quella c(e riguarda
l'autoipnosi in sH, poic(H &(ertoL ed altri autori si
domandano se possa essere considerata come una vera
ipnosi, essendo priva di quell'elemento relazionale tanto
importante per produrre la trance e per la terapia.
3tando alla defnizione c(e a!!iamo dato di ipnosi )cap. "=
"+, per noi anc(e la trance autoindotta viene considerata
ipnotica, !asandoc1, per caratterizzarla, pi* sulle condizioni
di coscienza e sulle modifcazioni psicosomatic(e c(e si
suscitano durante essa )eguali spesso nella trance
autoindotta ed eteroindotta+ c(e sull'elemento relazionale.
Peraltro, per quanto nel metodo autodidattico tale
elemento sem!ri apparentemente assente, noi pensiamo
c(e un elemento relazionale inconscio esista sempre
nell'autoipnosi seguente a quella eteroindotta, o in quella
imparata sotto serveglianza e suggestione di maestri e c(e
esso fnisca con l'avere non poca parte
nell'autosuggestione terapeutica )&(ertoL+.
/ dove i risultati terapeutici sono du!!i, anc(e l'elemento
relazionale scarso. Il metodo autodidattico difatti
considerato da molti come incapace d1 produrre una trance
profonda e se alcuni pazienti d1cono di raggiungere la
stessa profondit/ di trance raggiunta durante la seduta
ipnotica, i pi* dic(iarano di avere raggiunto una profondit/
minore )&(ertoL+.
;i fatto, e questa la seconda osservazione c(e
avanziamo, l'espefenza ci insegna c(e l'autoipnosi non
alla portata di tutti e c(e, a parte < training autogeno con
alcuni suoi specifci esercizi, una autoipnosi
g1udiziosamente condotta e diretta non facile a
realizzarsi. 3e vero c(e l'autoipnosi vecc(ia quanto (
magnetismo, c(e ipnotizzatori come @raid, .orel, &oste de
agran si sono autoipnotizzati per curarsi di alcuni distur!i,
con Tean ;auven riteniamo c(e solo degli spiriti sagaci,
lucidi e dotat1 possono pervenire con l'autoipnosi volontaria
a risultati apprezza!ili teraputicamente e per la ipnosi in
sH.
=a terza osservazione, c(e infne quali psic(iatri riteniamo
indispensa!ile fare, l'estrema cautela con cui i
procedimenti autoipnotici de!!ono essere impiegati.
Questi, di fatto, spezzano l'unit/ della persona, facilitano gli
stati sonnam!olici, lo sdoppiamento della coscienza e la
dissociazione psic(ica, cosicc(H gli svantaggi possono
essere assai superiori ai vantaggi se i detti procedimenti
sono usati in modo inopportuno e, peggio, se a2dati alla
completa discrezione del soggetto.
Esta!rooLs riferisce nel suo manuale )pagine """ sg.+ di
essere riuscito a provocare su se stesso delle allucinazioni
e suggestioni postipnotic(e a ora fssa. 3ennonc(H queste
a un determinato momen
to fnirono col presentarsi anc(e al di fuori dei comandi c(e
egli si dava e ci volle pi* di un mese per li!erarsi dai
fantasmi allucinatori c(e troppo incautamente si era
procurato.
Riteniamo c(e le tecnic(e autoipnotic(e contengano dei
pericoli maggiori dell'ipnotismo eteroindotto, dove la
situazione sotto < controllo di uno specialista ipnologo.
Esse possono riuscire di qualc(e utilit/ solo se adoperate
sotto la sorveglianza di un tecnico, in quanto il paziente
pu0, con l'autoipnosi, rinforzare al momento giusto le
suggestioni dategli in precedenza, durante la seduta
ipnotica.
Ricorderemo c(e le pratic(e di autoipnosi sono conosciute
da secoli. Esse, in modo non scientifco, vengono ancora
oggi usate da alcuni mag(i di popolazioni primitive, alla
stregua degli antic(i indovini egizi, assiri, !a!ilonesi, greci,
romani, aztec(i.
" monaci del 'onte 6t(os )"AAJ+, per facilitare
l'autoinduzione di trance, fssavano a lungo il proprio
om!elico, cosi come molti fac(iri oggi ottengono il loro
scopo guardando per molto tempo un punto fsso dello
spazio.
Uarie pratic(e religiose orientali odierne presentano c(iari
aspetti autoipnot1ci.
a tecnica per ottenere autoipnosi molteplice-
accenneremo sommariamente ai metodi principali.
"+ 3parLs comincia le sue lezioni sull'autocondizionamento spiegando al
soggetto l'importanza dell'impostazione mentale e del monodeismo
facendo rilevare come una idea tenda a produrre ci0 c(e essa
rappresenta. 3uggestioni e illusioni fsiologic(e, spontanee o provocate
con qualc(e semplice artifcio- gli esperimenti del pendolo di &(evreul,
del semaforo, del peso fantasma, delle mani giunte, alcune illusioni
ottic(e comuni, il rilassamento&razionato legato all'immagine numerica
G100033 formano la !ase dei suoi primi approcci coi soggetto- durante i
quali vengono spiegati anc(e alcuni concetti di adatta!ilit/ fsio4psic(ica.
;escrive quindi la tecnica dell'autoipnosi con la quale fa immaginare al
soggetto < numero "JJJ4" come sim!olo per provocare la stanc(ezza
delle palpe!re- il numero "JJJ4% come sim!olo per provocare la c(iusura
degli occ(i- "JJJ4C per il rilassamento- "JJJ4B per la tranquillit/
emotiva- "JJJ4= per l'ipersuggestiona!ilit/- fa immaginare quindi la
cancellazione di una V racc(iusa in un circolo, e precedentemente
visuafzzata per l'approfondimento della trance. Praticamente 3parLs
condiziona prima con l'eteroipnosi il soggetto a un sim1olo neutrale
numerico, in modo c(e l'immagine di quel numero, una volta c(e sia !en
visualizzata, ric(iami istantaneamente nel soggetto un preciso
determinato corteo di sintomi.
3olo in un secondo tempo questi potr/ tentare l'autoipnosi c(iamando
alla mente quei sim!oli, mentre le attivit/ coscienti diminuiscono per
l'approfondirsi della trance. In questo stato, solo il sim!olo lo stimolo
c(e evoca la risposta.
%+ R(odes, ai soggetti c(e desiderano l'autoipnosi, insegna a
condizionare con dei numeri9ss7 le varie autosuggestioni, e cosii
pronunciando la parola uno suggerisce nello stesso tempo di pensare c(e
le palpe1re gli divengono pesanti, polarizzandosi e concentrandosi su
questa idea e credendo a essa. 6ppena < soggetto avverte c(iaramente
questa sensazione deve pronunciare la parola due e pensare c(e le
proprie palpe1re sono divenute talmente pesanti da chiudersi da sole(
3uccessivamente < soggetto pronuncia la parola tre e pensa c(e le sue
palpe!re sono talmente c(iuse c(e egli non pu0 aprirle malgrado tutti i
suoi sforzi. Per riaprire gli occ(i, egli deve condizionarsi alla parola
,apriS: e gli occ(i si apriranno !ruscamente. &o_ii, attraverso esercizi
successivi, il cui segreto sta sempre nel pensare a un'idea sola per volta,
a concentrarsi in essa, a credere sicuramente nella sua attuazione,
condizionandosi a un numero c(e la riassume e la ric(iama con la forza
del riDesso condizionato, ;hodes produce autosuggestioni sempre piJ
complesse di rigidit/ dei !raccio, di contrattura, di calore, eccetera.
C+ Per insegnare l'autoipnosi, Zeitzen(o5er mette il paziente in trance
profonda e gli suggerisce la possi!ilit/ di attuarla in casa propria,
rilasciandosi intensamente su un lettino, respirando lentamente e
profondamente ed evocando con la memoria le condizioni ps7comotorie
raggiunte durante la trance eteroindotta( 6l soggetto ipnotizzato,
Zeitzen(o5er (a l'accortezzza di suggerire c(e se una situazione critica
si dovesse presentare mentre egli in ipnosi, sar/ in grado di risvegliarsi
immediatamente e automaticamente, e di prendere tutte le disposizioni
necessarie aD'uopo. In caso contrario, per risvegliarsi non avr/ da dire
c(e si sveglier/- conter/ sino a tre e arrivato a questa cifra si trover/ dei
tutto sveglio.
B+ 6nc(e Zol!erg insegna l'autoipnosi al proprio paziente dandogli la
suggestione postipnotica c(e egli riuscir/, con un segnale presta!ilito, ad
andare in trance da solo e c(e, durante questa, sar/ completamente
consapevole, tanto da potersi svegliare in caso di necessit/.
&ontrariamente, si sveglier/ in virt* di un altro segnale presta!ilito .
Fna considerazione a parte meritano alcuni esercizi di
autorilasciamento c(e, pur inducendo spesso veri stati
ipnoidali con modifcazioni somatoviscerali e della
coscienza, non vengono da c(i < (a ela!orati considerati
come stati ipnotici, perc(H mancanti dell'elemento
relazionale e perc(H sare!!ero sprovvisti di componenti
autosuggestive. Ritorneremo in merito dopo la descrizione
del pi* im
portante di questi metodi, il training psicoterapeutico di
3c(ultz.
Riferiremo nel cap. U ) C )colonna UII 4 quadro III+ la tecnica
di autoipnosi da noi seguita.
4aF ='allenamento autogeno di >( @( Schullz( 8sposizione del
metodo e considerazioni ciEche
Per la descrizione dell'6utogenes Training: di 3c(ultz ci
rifacciamo alla traduzione c(e ne (a fatto 8. &rosa.
a sua tecnica psicoterapeutica venne dallo 3c(ultz
defnita9 ,Qonzentrative 3el!stentspannung:, cio tecnica
di autodistensione da concentrazione psichica(
raining signifca allenamento c(e, nell'esecuzione del
metodo, si riduce a una serie graduale di esercizi di
concentrazione psichica passiva< i quali progressivamente
apportano modifcazioni nella tensione neuromuscolare,
nello stato cardiocircolatorio, nella funzionalit/ respiratoria
e viscerale, nella psic(e.
+utogeno signifca generato da sH, spontaneo, e questo
precipuo carattere di5erenziere!!e le modifcazioni indotte
dal training da quelle della ipnosi. :entre, di&atti, nella
eteroipnosi tutto dipende da ciP che l'ipnotista si propone e
nell'autoipnosi da ciP che il soggetto vuol realizzare, nella
tecnica di 3c(ultz tutta la fenomenologia sare!!e
spontanea, autogena e, insistiamo, realizzata in uno stato
di completa passivit(
Il soggetto nella sua concentrazione passiva deve prendere
coscienza dell'esperienza corporea vissuta in questo stato
di passivit/, mettendo a fuoco sensazioni di pesantezza,
calore ecc.
'unit/ !io4psic(ica umana, di fronte a una situazione4
stimolo, scrive &rosa traducendo 3c(ultz, reagisce con
tensione muscolare, spasmo viscerale, sensazione di
freddo, alterazioni della funzionalit/ neurovegetativa,
endocrina, umorale, calore al capo, a5ollamento di
pensieri. a concentrazione psic(ica passiva consente
invece di realizzare le reazioni diametralmente opposte di
rilassamento muscolare, distensione viscerale, sensazione
di calore per il corpo, regolarizzazione della funzionalit/
neurovegetativa, endocrina, umorale, e infne di percepire
una sensazione di fresco alla fronte, c(e vissuta come
uno stato di calma, di !enessere fsico, di pace interiore.
'allenamento autosuggestivo si fa con i seguenti esercizi9
rilassamento muscolare- rilassamento vasomotorio, con
percezione di calore-
4 regolazione del cuore-4 regolazione della respirazione-
4 esercizio del plesso solare con distensione viscerale-
4 controllo della regione cefalica.
Tali esercizi devono essere imparati sotto la guida di un
maestro e sottoposti periodicamente alla sua verifca.
?ccorrono circa tre mesi per produrre tutti i fenomeni
suggeriti e !isogna inoltre ripeterli quotidianamente per
circa sei mesi, fnc(H le sensazioni diventino quasi
istantanee. &on tale metodo si riesce a ottenere una
regolazione volontaria di varie funzioni automatic(e del
corpo, si pu0 produrre analgesia, avere una maggiore
padronanza di se stessi, rilasciarsi dissolvendo ogni
tensione interna- impegnare al massimo, in caso di
necessit/, le proprie risorse.
8li esercizi sopra descritti costituiscono la prima serie,
quella somatica o inferiore, del training autogeno- in essi la
concentrazione mentale rivolta a particolari sensazioni
somatic(e ed autogena.
7ella seconda parte dei training la concentrazione psic(ica
invece orientata a vissuti psicologici, non soltanto
autogeni ma anche eteroindotti< infatti, aro9ttando della
suggestiona1ilit che consegue alla passivit dello stato
autogeno, il terapeuta potr/ utilizzare formulazioni
specifc(e c(e potranno facilmente agire sulla personalit/
profonda del soggetto.
Per vero, anc(e nella prima serie di esercizi, gi/ durante
quello della pesantezza, < soggetto pu0 ripetere
mentalmente la formula9 ,il mio !raccio pesante:, in
quanto c(e tale formulazione facilita ulteriormente la
passiva concentrazione e rin&orza le sensazioni percepite.
'a, ci spiega l'autore, ,tale formulazione, come le
successive, non vanno considerate come delle suggestioni,
dei comandi c(e ci si impone volontariamente- ma come
delle costatazioni, come la conferma di una o!iettiva
percezione di ci0 c(e spontaneamente va verifcandosi nel
proprio corpo:.
&ontrariamente agli esercizi del ciclo inferiore quelli del
ciclo superiore non possono essere intrapresi c(e da
psicoterapeuti esperti nella dinamica psicologica del
profondo. Per mezzo degli esercizi del ciclo superiore viene
anzitutto raggiunta la co
noscenza del colore personale< si procede poi alla visualizzazione di
oggetti concreti, di oggetti astratti, di esperienze sim1oliche< si pongono
domande all'inconscio e attraverso la ver1alizzazione spontanea si puP
aKrontare direttamente la pro1lematica esistenziale(
%er &acilitare la realizzazione dello stato di distensione passiva, propria
degli esercizi del ciclo in&eriore, $ necessario porsi in un am1iente
tran,uillo, scarsamente illuminato, non troppo caldo nH troppo &reddo, ad
occhi chiusi, allo scopo di ridurre il piJ possi1ile le aKerenze sensoriali(
=a postura deve essere tale da non oKrire impedimenti al progressivo
instaurarsi dell'ipotonia muscolare, e da Schultz vengono suggerite tre
posizioniI ,uella su pina, ,uella seduta in una comoda poltrona a
1raccioli, e ,uella cosiddetta dei cocchiere a cassetta( 5n ,uest'ultima
posizione le 1raccia non si devono toccare e possono anche essere
sorrette da cuscinetti nei soggetti 1rachitipici( =asciamo al dottor 2rosa
la stesura della tecnica del primo esercizio del training autogeno, come
gentilmente ce l'ha &ornita, avendola praticata anche al 2orso di 5pnosi
:edica svoltosi nel 19!0 presso @ 2entro di 5pnosi 2linica e Sperimentale
dell'*spedale Generale di 'ercelli, organizzato da chi scrive(
=e 9gure 4("0, 4("1 e 4("" sono state realizzate
dal dottor 2rosa per illustrare la traduzione italiana dell'opera di Schultz,
G5l training autogeno 48sercizi in&erioriF edita da Feltrinelli nel 19/#(
8 ora 3 dice 2rosa, rivolgendosi ai medici presenti in aula 3 vediamo di
realizzare con ,ualcuno di voi un'esperienza pratica di training, in modo
da poter meglio rendervi conto di che cosa siano ,uesti esercizi di
autodistensione da concentrazione psichica passiva, il loro vissuto, i loro
meccanismi, le loro 9nalit(
@o 1isogno della colla1orazione di ,uattro di voi, disposti a realizzare
,uest'esperienza( :i auguro che la scelta sia &elice e tale da consentire
che almeno ,ualcuno di voi possa attuare senza diEcolt ,uella
commutazione psichica da stato attivo a passivo che $ necessaria e
indispensa1ile perchH si possano svolgere, sia a livello psicologico che
somatico, ,uelle tipiche modi9cazioni che caratterizzano lo stato di
distensione( -i solito il /0Y degli individui $ in grado di realizzare
,ualcosa gi alla prima seduta< mi auguro che almeno ,ualcuno di voi
,uattro non a11ia le caratteristiche tipologiche da &arlo inserire nel
restante 40Y, in ,uella percentuale di individui, cio$, che necessita di un
maggior numero di sedute per poter essere in grado di imparare a
smorzare la pr6 vigile
Fig( 4("0( %osizione supina( 2apo leggermente sollevato da un guanciale<
l'avam1raccio &orma coi 1raccio un angolo di Nessione di circa 1"03130
gradi< le mani sono posate con il palmo sul lettino< gli arti in&eriori
divaricati< piedi con le punte rivolte verso l'esterno( .elle persone con
torace a 1otte o con alterazioni della colonna $ necessario sostenere le
parti laterali del dorso con cuscinetti, in modo da evitare tensioni
muscolari che, ,uando interessano gli adduttori, portano i piedi in
posizione verticale e cio$ con le punte rivolte verso l'alto,
nell'atteggiamento di attenti(
Fig( 4("1( %osizione in poltrona( =a potrona adatta al soggetto permette
alla coscia di poggiare sul sedile e al dorso di aderire allo schienale(
='avam1raccio deve &ormare con @ 1raccio un angolo ottuso di circa 1"03
130 gradi3 la testa deve poggiare sullo schienale e i piedi per terra con
tutta la pianta, essendo le gam1e leggermente divaricate( Muando
l'individuo $ teso la sua mano, anzichH penzolare nel vuoto $ trattenuta
attivamente nella direzione dell'avam1raccio(
.ig. B.%%. )a+ Posizione del cocc(iere a cassetta in soggetto longilineo. Il
tronco Desso in avanti- la colonna verte!rale in ampia cifosi, in modo
da rilassare la muscolatura verte!rale. e gam!e devono essere
leggermente divaricate- gli avam!racci a!!andonati sulle cosce si
appoggiano ad esse fra il terzo prossimale e il terzo medio nella distanza
tra il gomito e la punta delle dita distese. e mani pendono li!eramente
nel vuoto. )!+ Posizione del cocc(iere a cassetta in !rac(itipo. 8li
avam!racci sono sostenuti da cuscinetti.
tensione e a superare cogi le resistenze al lasciarsi andare. Quelli di voi
c(e saranno stati in grado di realizzare qualcosa, saranno essi stessi a
illustrarvi, dopo la seduta, c(e cosa sia il vissuto, l'esperienza del
rilassamento, del
l'ipotonia muscolare- cio il primo scopo a cui tendono gli esercizi dei
training autogeno. Tali sensazioni su!iettive saranno una conferma delle
manifestazioni o!iettive c(e voi stessi avrete potuto osservare sui vostri
colleg(i mentre eseguivamo l'esercizio.
&(e cosa ci si propone con gli esercizi del training\ &i si propone di
realizzare ci0 c(e 3c(ultz defnisce una conversione psic(ica dal mondo
esterno c(e viene a noi attraverso i nostri sensi, al nostro mondo
interiore, inizialmente fsico e poi, progressivamente, psic(ico.
7on pensa!ile di poter su!ito !alzare agli esercizi superiori, a una
comunicazione diretta con l'inconscio, necessario un allenamento
preciso e sistematico alla realizzazione della conversione !iopsic(ica per
poter apprendere, gradatamente, a essere disponi!ili a tali prestazioni.
@isogna come prima cosa essere in grado di realizzare la serie degli
esercizi inferiori.
3pesso una volta realizzata la reazione psicofsica in tensione non si pi*
in grado di ritornare a un equili!rio omeostatico. 8li esercizi di
concentrazione psic(ica passiva ci insegnano invece a realizzarlo. 7on
possi!ile produrlo su!ito nella sua completezza, ma !isogna imparare a
conoscerlo, passando progressivamente dalla distensione muscolare
)esercizio della pesantezza+, alla distensione vascolare )esercizio
dell'iperemia o del calore+, all'esercizio della regolarizzazione dei ritmo
cardiaco e del ritmo respiratorio )esercizio del cuore e del respiro+, alla
distensione dei visceri )esercizio del plesso solare+ e infne alla
realizzazione del fresco alla fronte. Fna volta acquistata una !uona
padronanza a questi esercizi somatici si pu0 allora essere in grado di
passare alla realizzazione degli esercizi superiori o psicologici. 7on si pu0
voler realizzare, anzi proprio l'opposto- pi* uno vuole, pi* si tende e fa
pertanto qualcosa c(e non pu0 c(e contrastare lo svolgimento della
reazione nel senso della distensione psicosomatica.
'a passiamo ora alla prova pratica. &ome vi (o detto !isogna imparare a
staccare la propria attenzione dal mondo esterno, orientandola all'interno
di noi stessi.
Per poter incorriinciare a far ci0 necessario porsi in posture particolari e
tali da consentire la possi!ilit/ di ottenere il progressivo rilassamento dei
muscoli e la progressiva distensione dei nervi. 6 tale scopo 3c(ultz
consiglia tre diverse posizioni9 la posizione supina, quella in una comoda
poltrona a !raccioli e la cosiddetta ,posizione del cocc(iere a cassetta:.
&(e cos' la posizione del cocc(iere\ 3c(ultz si era accorto c(e i vetturini
di @erlino, tra una corsa e l'altra, approfttavano delle soste per porsi in
un atteggiamento c(e consentiva loro di riposare, senza per0 cadere nel
sonno. 6vete tutti certamente osservato come a volte dei vecc(ietti si
appisolano su di una panc(ina dei giardini- a poco a poco la colonna
cervicale e dorsale tende sempre pi* a Dettersi- tendono a piegarsi in
avanti, ma poi a un certo momento improvvisamente si scuotono,
riaprono gli occ(i e si riportano nella posizione eretta con
la propria colonna verte!rale. &(e cos' accaduto\ In un certo momento
la Dessione della colonna stata tale c(e tra muscoli agonisti e
antagonisti si creata una tensione tale da creare uno stimolo e riportare
allo stato di attenta vigFanza, impedendo l'ulteriore procedere verso la
distensione e il rilassamento muscolare. ?ra i vetturini di @erlino avevano
imparato a porsi nella loro tipica posizione a cassetta, la quale consente
c(e musco!, tendini e articolazioni possano continuare li!eramente ad
allentarsi senza crearsi < minimo stimolo c(e possa riportare al risveglio.
Essi Dettevano volontariamente la colonna in modo c(e l'appoggio dei
due avam!racci suDa coscia potesse consentire alla struttura ossea di
restar su da sola, senza il !isogno di un impegno della muscolatura
paraverte!rale- analogamente il capo era Desso di quel tanto da porre la
colonna cervicale in un'annonica posizione c(e eliminava la necessit/ di
tensioni nei gruppi muscolari relativi- le verte!re assumevano
l'atteggiamento di una colonna di monete, poste non uniformemente una
sull'altra, ma in modo da formare una curva tale da consentire la
verticaEt/ senza < !isogno di alcun appoggio laterale.
In tale posizione del tronco, se si innesca la d1stensione non accade come
ai vecc(ietti dei giardini, ma muscoli e nervi possono li!eramente
procedere nella d1stensione. t con questi concetti c(e dovete ora cercare
di porvi nella posizione del cocc(iere- mettetevi a sedere sulla sedia in
modo tale c(e spingendo indietro le spalle queste non urtino contro lo
sc(ienale- poi Dettete la colonna in avanti di quel tanto c(e gli
avam!racci vengano a posarsi sulle cosce- il punto di contatto
deD'avam!raccio deve essere non troppo vicino al polso, nH troppo vicino
al gomito, in modo c(e non vi siano necessit/ di impegno dei muscoli nH
Dessori, nH estensori. a coscia deve essere orizzontale- la gam!a
verticale e l'angolo, tra gam!a e piede, retto. Poi c(iudete gli occ(i e
cercate di rnigliorare ancora la vostra posizione facendo dei piccoli
movimenti laterali e anteroposteriori della colonna allo scopo di porsi
nella posizione c(e si sente la pi* opportuna per ebninare la necessit/ di
gruppi muscolari in tensione- poi, sempre a occ(i c(iusi, concentrate
livostra attenzione sulla posizione degli arti inferiori per rendervi conto se
< piede !en appoggiato in tutta la sua superfcie al suolo, se la gam!a
!en verticale e non in posizione a!dotta o addotta, nH spinta in avanti
o all'indietro.
Fna volta c(e ci si messi in questa posizione comincer/ l'esecuzione
del primo esercizio inferiore. 3empre a occ(i c(iusi, in modo da !loccare
quel principale canale c(e normalmente ci tiene in contatto con il mondo
esterno, concentrare passivamente l'attenzione sul !raccio destro-
cercare di utilizzare un tipo di attenzione diversa dall'a!ituale- non
quell'attenzione c(e si propone di fare, di agire, di muovere le dita, di
scrivere, di prendere, di aggredire, di difendersi, ma un'attenzione c(e
altro non si propone c(e di stare a vedere c(e cosa accade nel !raccio
destro e nefa mano destra man mano c(e si pro
trae e si intensifca questa passiva concentrazione. Pi* uno riesce ad
a!!andonarsi in quell'atteggiarnento, senza pensare a nulla, senza voler
nuDa, pi* facile c(e a un certo momento si renda conto c(e qualcosa
sta accadendo nel suo !raccio destro, neDa mano destra.
Esso cornincia a farsi sentire pi* pesante- l'avam!raccio grava contro
l'appoggio sulla coscia, la mano pende a poco a poco sempre pi*
rilassata e distesa, a volte con una sensazione di gonfore. 7on si pu0
voler distendere i propri nervi nH rilassare i propri muscoli, allo stesso
modo come non siamo noi a voler tender( quando passiamo in uno stato
di ansia, di tensione. E cos1 a poco a poco f !raccio destro si fa sentire
pi* pesante- lui c(e si o5re alla nostra attenzione in modo diverso.
6llora lasciatevi prendere da questa sensazione, senza pensare a nuDa,
senza voler nulla- non cercate di voler realizzare l'esercizio, poic(H il
minimo atteggiamento attivo costituisce uno stato di tensione. Tutto si
svolge da sH- allo stesso modo come si svolgono da sH le reazioni nel
senso della tensione- ma questa volta le reazioni sono nel senso opposto,
verso R rilassamento, la distensione, la calma. 'an mano < !raccio
destro si fa sentire sempre pi* pesante- lasciatelo andare, senza pensare
a nulla, pi* riuscite a essere passivamente indi5erenti, con l'attenzione
a!!andonata nella contemplazione del !raccio destro pi* le sensazioni c(e da
esso derivano si fanno precise, c(iare, evidenti, tanto pi* facilmente
l'attenzione rester/ ( passivamente concentrata. Tutto < resto si svolge
da sH. 7on pensate a nulla, non vogliate nulla per non impedire f li!ero
svolgimento della distensione- e soprattutto non aspettate nuDa, poic(H
anc(e l'attesa costituisce una tensione. &ercate di porvi in un
atteggiamento di non aspettare nulla in modo c(e fnalmente i vostri
nervi, i vostri muscoli, i vostri organi e i meccanisrni defa vostra mente
c(e cos1 spesso sono costretti a porsi in stati di ansiosa attesa di dover
fare qualcosa, di dover su!ire qualcosa, di non poter fare qualcosa,
possano realizzare questa esperienza opposta9 non aspettare nulla. In tal
modo il !raccio destro si far/ sentire man mano sempre pi* pesante,
inerte, a!!andonato, immo!ile.
E ora con la stessa indi5erenza, con la stessa passivit/, portate
l'attenzione al !raccio sinistro, alla mano sinistra. &(e cosa accaduto\ &(e
cosa sta accadendo\ Tutta la vostra attenzione ri passivamente concentrata-
cercate di farI c(e questa attenzione sia la pi* completa possi!ile, nel
senso c(e nella vostra mente altro non vi sia c(e l'immagine della mano
sinistra, del !raccio sinistro, delle dita defa mano sinistra. &ome sono\
Tutto inerte, a!!andonato, pesante, forse gonfo, l'avam!raccio
appoggia, grava sulla coscia- cercate di sentire come il !raccio inserito,
appeso alla spalla sinistra. &(e di5erenza dal modo in cui si fa sentire <
!raccio sinistro quando siamo in uno stato di tensione, di ansia, di
angoscia e sentiamo c(e i muscoli si contraggono sino al tremore, i
tendini si tendono e scattano da soli. asciate c(e fnalmente i vostri
nervi, i vostri muscoli possano realizzare,
per quanto possi!ile, questa esperienza opposta9 distensione,
pesantezza, assenza di tensione nervosa. Tutto si svolge da sH- del tutto
indipendentemente dalla vostra volont/, allo stesso modo di come si
svolgono da sH, del tutto indipendentemente dalla volont/, le reazioni nel
senso della tensione. 'a le attuali sono orientate nella direzione opposta9
distensione, pesantezza.
&on la stessa indi5erente passivit/ portate ora l'attenzione sull'arto
inferiore destro( &ercate di vederlo con gli occ(i della mente, attraverso i
vostri nervi- cercate di penetrare nelle masse muscolari. &(e cosa
accaduto\ &(e cosa sta accadendo\ &ome appoggia il piede contro <
pavimento\ Tutta la vostra attenzione ri passivamente a!!andonata
nella contemplazione di ci0 c(e sta accadendo. Tutto pi* rilassato,
mor!ido, lasco. Pi* riuscite a porvi in uno stato di passiva
contemplazione, pi* queste sensazioni si fanno c(iare, precise, evidenti-
e allora lasciatevi prendere man mano sempre pi* da queste sensazioni
c(e non sono un fenomeno suggestivo, ma una realt/ precisa c(e sta
verifcandosi nei muscoli e nei nervi della gam!a destra. Tutto si fa pi*
inerte e pesante.
E ora portate l'attenzione all'arto in&eriore sinistro, al piede sinistro(
6nc(e qui lo stesso. I muscoli si fanno gi/ sentire pi* allentati, i nervi
distesi- lasciateli andare. Tutto si svolge da sH. 3enza pensare a nulla, per
non distur!are il li!ero svolgimento deD'esercMzMo- senza voler nulla,
poic(H il minimo impegno della volont/ costituisce una tensione. a
gam!a sinistra si fa sentire sempre pi* pesante, inerte, a!!andonata,
immo!ile.
E questo rilassamento non si verifca soltanto alle !raccia e alle gam!e-
questa distensione non soltanto alle !raccia e aDe gam!e. 6ndiamo a
vedere c(e cosa accaduto ai muscoli del tronco- portate l'attenzione al
respiro, a!!andonandovi alla passiva contemplazione dei movimenti
respiratori. E allora vi accorgerete c(e anc(e qui accaduto qualcosa,
anc(e qui sta accadendo qualcosa- non pi* il respiro di una persona
vigile, impegnata- esso andato modifcandosi e facendosi man mano
sempre pi* come il respiro di una persona c(e dorme, in un sonno
profondo non tur!ato da sogni. asciatevi andare sempre pi* in questa
passiva contemplazione del respiro, in questo ritmico e monotono
alternarsi dei movimenti del respiro. Tutto si svolge da sH, in modo
spontaneo, automatico, meccanico, plastico. 7on siete voi a respirare,
ma < vostro corpo c(e respira da solo, fnalmente l1!erato da qualsiasi
tensione psic(ica, da qualsiasi a5anno, da qualsiasi ansia. &(e di5erenza
da quel respiro c(e avvertiamo quando siamo tesi, ansiosi- quel respiro a
scatti, quel respiro irregolare, disarmonico, c(e non arriva in fondo.
asciate c(e fnalmente esso possa andare da solo, nel modo pi* li!ero,
pi* spontaneo, pi* automatico, pi* armonico. Tutta la vostra attenzione
;, passivamente concentrata in questa passiva contemplazione del
respiro- e allora a poco a poco accadr/ nella vostra mente ci0 c(e
accaduto nel vostro corpo9 come nel corpo non c' c(e respiro, anc(e
nella mente non vi sar/
c(e l'immagine del respiro- come nel corpo non vi il minimo impegno di
energia, la minima attivit/ per i muscoli delle !raccia e delle gam!e, e
non vi sono c(e i muscoli dei respiro in movimento, co/M, a poco a poco,
anc(e nega vostra mente altro non vi sar/ c(e quel minimo di attivit/
necessaria per la contemplazione del respiro- tutto < resto vuoto,
assenza di tensione. 7on vi altro c(e sensazione di armonia, di
equili!rio, di assenza di tensioni, di !enessere fsico, di calma, di pace
interiore. asciatevi prendere sempre pi* da queste sensazioni, senza
pensare a nulla, senza volere nulla, senza aspettare nulla, in modo c(e la
morsa della tensione nervosa sempre pi* si allenti, < tono dei muscoli si
rilassi e la mente scivoli in una specie di sonno, c(e non un sonno vero,
poic(H siete perfettamente vigili, presenti, vi rendete conto di tutto- non
$ uno stato di ipnosi, ma un sonno parziale, limitato alla vostra
partecipazione emotiva, al vostro impegno, alla vostra volont/. Respiro-
non c' c(e respiro- un respiro c(e va facendosi man mano sempre pi*
regolare, pi* ritmico, pi* meccanico, pi* uniforme, pi* ampio. 6 poco a
poco vi renderete conto c(e non pi* soltanto un respiro dei polmoni,
ma come se anc(e i vostri visceri partecipassero a questo li!ero, ampio
gioco del respiro. Respiro. &ercate ora di concentrare l'attenzione sul
dia&ramma< non (a nessuna importanza se dove immagMnate c(e sia il
diaframma non corrisponde a una precisa realt/ anatomica- ci0 c(e
importa scoprire, aver coscienza, rendersi conto di questi movimenti
c(e di solito ignoriamo. Trattenete l'attenzione (, a met/ del tronco, dove
fniscono i polmoni e cominciano gli organi addominali e allora
comincerete a scoprire c(e vi qualcosa c(e si muove, c(e si solleva e si
a!!assa, con movimenti sincroni ai movimenti del respiro. Questi
movimenti vanno da soli- non dipendono da un atto della vostra volont/.
?gni volta c(e i polmoni si espandono il diaframma come spinto in
!asso. ?gni volta c(e i polmoni si vuotano d'aria il diaframma come
risucc(iato in su, verso i polmoni. ?gni volta c(e si a!!assa viene a
comprimere gli organi addominali, lo stomaco, il fegato, gli intestini.
Quando si solleva tutti gli organi addominali si espandono- per essere
compressi ancora- per espandersi come non mai. In conseguenza di
questa specie di ampio, regolare, ritmico, massaggio scompare a poco a
poco anc(e da qui la minirna tensione, qualsiasi spasmo, qualsiasi
contrattura. ?gni funzione viscerale tende al suo migliore equili!rio-
tende all'omeostasi. Respiro, come nel corpo, anc(e nella mente, altro
non vi c(e respiro.
E ora dopo aver portato i vostri muscoli e i vostri nervi a un certo grado
di distensione, in conseguenza di un atteggiamento psic(ico man mano
sempre pi* passivo, !isogna percorrere il cammino inverso- !isogna
passare da questa distensione raggiunta a quel giusto grado di tensione
dei nervi, a quel giusto tono nei muscoli necessario per a5rontare le
situazioni della vita quotidiana. ?ra !isogna risvegliare la volont/ c(e si
era come addor
mentata. Riportare l'attenzione al respiro, a!!andonarsi ancora un
momento alla contemplazione di questi movimenti c(e si erano fatti man
mano sempre pi* regolari, ritmici, meccanici, autonomi, del tutto
indipendenti dalla volont/ e proprio di li cominciare a risvegliare la
volont/. ?gni tanto, senza !rusc(i scatti, senza precipitare, gonfare di
pi* il torace e lasciar c(e poi l'aria fuoriesca da sH- cogi, a poco a poco,
man mano dallo stato di passivit/ ci si riporta allo stato di armonica
attivit/ e tutto si riporter/ al giusto tono, al giusto grado di tensione.
?ra riportate l'attenzione alle dita della mano destra e cominciate a fare
qualc(e piccolo movimento, piano piano, per rendervi conto di c(e cosa
sia accaduto, di quanto sia accaduto- i movimenti sono torpidi,
impacciati- ma gradatamente in conseguenza di questi movimenti, i
muscoli man mano riprendono < loro tono, la capacit/ di condurre gli
stimoli- come se essi stessi si risvegliassero- ci0 deve accadere
spontaneamente, in conseguenza del passaggio dallo stato passivo
all'attivit/, pi* c(e per uno sforzo e un impegno della volont/. ?ra
provate a fare il pugno, ad allargare le dita, a muovere un dito dopo
l'altro- tutto si svolge da sH, tutto si riporta al giusto tono in modo c(e
quando fnalmente si riapriranno gli occ(i vi sentirete in una !en diversa
situazione- pi* padroni dei vostri nervi e dei vostri muscoli e non in una
situazione di dipendenza dalle vostre tensioni. I movimenti sono ora
validi, !en controllati, !en governati dalla vostra volont/- scomparsa
qualsiasi sensazione di pesantezza, di distensione, ma, cosa ancora pi*
importante, non vi la minima. tensione di troppo.
Quando sentirete c(e i movimenti della mano destra sono perfettamente
riarmonizzzati, porterete allora l'attenzione sull'avam!raccio e sul !raccio
sinistro cercando anc(e qui di far qualc(e movimento, senza ancora
Dettere il gomito o sollevare il !raccio dalla coscia. Poi Dettete < gomito,
ruotate l'arto, sollevate tutto l'arto- i movimenti si fanno sempre pi*
precisi, validi, tonici, !en coordinati. Trattenete sempre l'attenzione su ci0
c(e accade, senza ancor pensare a null'altro c(e a osservare la ripresa
del tono dell'arto destro. / una fase molto importante, questa ripresa,
questa ricostruzione della propria motricit/.
6nalogamente a quanto realizzato per < !raccio destro, passate poi alla
ripresa dell'arto superiore sinistro, dell'arto, inferiore destro e dell'arto
inferiore sinistro.
&ominciate dopo a stirarvi, a sgranc(irvi come se aveste dormito "4 ore,
a massaggiarvi, a respirare profondo... fno a quando non si avvertir/ il
minimo rilassarnento e tutto l'organismo sar/ perfettamente
riarmorrizzato e allora gli occ(i si riapriranno da sH(
)Ua notato c(e questa modalit/ di ripresa impiegata da &rosa dei tutto
di5erente dalla modalit/ suggerita da T. <. 3c(ultz. ;i essa stato
dettagliatamente riferito al &ongresso di Ipnosi e 'edicina Psicosomatica
svoltosi a 'agonza nel maggio del "#EJ+.
3ull'importante tecnica del training autogeno, c(e
annoverava centinaia di pu!!licazioni di studiosi di
ventidue nazioni diverse gi/ nel "#$B )ut(e+, noi facciamo
alcune considerazioni teoric(e e pratic(e, per cui pensiamo
c(e il training autogeno, anc(e negli esercizi dei primo ciclo
possa non essere del tutto autogeno. Riteniamo c(e,
almeno all'inizio, < maestro terapeuta de!!a per forza, solo
per la sua stessa presenza, inserire degli elementi
relazionali nel trattamento. E !en di2cile allora precisare
sino a qual punto tali elementi possano essere suggestivi, e
cio induttori di quegli stati c(e c(iarniamo di ipnosi vigile,
durante i quali il soggetto crede di essere perfettamente
indipendente e < terapeuta non esperto in ipnosi convinto
di non praticarla. &i0 per quanto riguarda < rapporto
eteroipnotico negli esercizi inferiori del training autogeno,
c(e peraltro ammesso per quelli dei ciclo superiore.
t certo utile nella pratica professionale far credere al
malato c(e tutta la sintomatologia del training sia
autogena- perc(H coI1 gli si d/ la sensazione di essere
completamente svincolato da ogni dipendenza dal
terapeuta, e perc(H anc(e questi potr/ avere un pi* facile
disimpegno nel caso di una mancata realizzazione di quei
fenomeni c(e si aspettano dagli esercizi.
Fna volta c(e, svincolato dall'inDuenza del maestro4
terapeuta, il soggetto procede da solo con gli esercizi del
training, non ci sentiamo infne diescludere c(e in questa
ulteriore pratica non su!entrino componentiautoipnotic(e,
pi* o meno intense, ma comunque c(iaramente accerta!ili
dallo studio dello stato di coscienzaraggiunto dal soggetto
e dalle manifestazioni psicosomatic(e realizzate in tale
particolare stato. Queste sare!!erocausate da una
concentrazione passiva, ma ogni concentrazione comporta
un/ttivit/ psic(ica attentiva,e noi pensiamo c(e non si
possa riDettere una passivit/ neuromuscolare e viscerale
attentivamente, come uno specc(io, senza contri!uire in
modo pi* o meno manifesto aprovocarla.
7oi siamo stati tra gli assertori della presenza, nell'ipnosi
eteroindotta, di modifcazoni neurovegetative spontanee, e
cio indipendenti dalla volont/ dell'ipnotista )cap. "J = ""+,
come di modifcazioni psic(ic(e spontanee )sogni ecc.+-
non a!!iamo quindi nessuna di2colt/ ad ammettere
l'autogenia di alcune modifcazioni psic(ic(e e somatic(e
nel training autogeno.
Per0 i fautori del T.6. )@azzi, &rosa, Peresson ed altri+
parlano del raggiungimento in esso di ,una
condizione di passivit/ assoluta, priva di atti volitivi,
realizzata nella indi5erente contemplazione di quanto
spontaneamente accade nel proprio organismo e nella
propria mente:- condizione c(e riteniamo si possa
raggiungere pi* facilmente in un inistico c(e in un uno
psiconevrotico ansioso e fo!ico o nei malati della nostra
pratica clinica quotidiana.
3i asserisce c(e nell'autoipnosi tutto dipende da ciP che il
soggetto vuol realizzare, mentre negli esercizi del T.6. di
3c(ultz la fenomenologia del tutto spontanea e autogena,
ma non trovo questa a5ermazione completamente
rispondente alla realt/, perc(H anc(e nel T.6. il soggetto si
propone di realizzare ,ualche cosa e per ottenerla si mette
in condizioni di dea5erentazione sensoriale )am!iente
silenzioso e !uio, c(iusura degli occ(i ecc.+, concentrazione
passiva, c(e ra5orza le modifcazioni psicosomatic(e con
formule mentali. &ome non ammettere c(e in queste
condizioni possano comparire componenti autoipnotic(e
quando poi si ammette c(e la suggestiona!ift/ consegue
alla passivit/ dello stato autogeno\
Per evitare < pericolo dell'inDuenzamento del maestro e
cio di c(i insegna < training a un livello strettamente
pedagogico )con un rapporto insegnante4allievo, pi* c(e
medico4paziente+ 8>nter Qrapf ricorda c(e ,durante la
pratica degli esercizi standard < silenzio deve essere
rigorosamente osservato dal terapetita: e c(e questo
,deve cercare di mantenersi assolutamente estraneo:.
6nzi @azzi c(e stato < primo, negli anni '=J, a introdurre il
Training in Italia, a5erma c(e non a5atto necessaria la
presenza del terapeuta durante l'esecuzione degli esercizi,
ed egli invita < paziente a lasciare il suo studio e a recarsi
in una stanza attigua dopo la spiegazione di ci0 c(e egli
deve fare. 3olo dopo avere e5ettuato l'esercizio in
programma si riprende il dialogo per la discussione dei
vissuti )Peresson, "#A"+.
Quindi, dialogo prima e dialogo dopo, e tutto ci0 dovre!!e
avvenire senza c(e mai la suggestione, pi* o meno
conscia, possa su!entrare alla persuasione e anc(e senza
transfert alcuno. ;acc(H lo stesso 3c(ultz non considera il
transfert nel suo metodo, in quanto colloca quest'ultimo
nell'am!ito di una psicoterapia di tipo razionale )Peresson,
i!id.+.
6nc(e 8eissmann e ;e @ousingen scrivono c(e ,nel
metodo di 3c(ultz scrupolosamente applicato esiste una
specie di delega terapeutica al paziente, c(e modifca la
maniera in cui si ela!ora un tran
sfert:- trattandosi di un metodo, come spiega Qammerer,
c(e ,non destinato all'intelligenza, ma si rivolge
all'essere irrazionale e viscerale:.
?r!ene, noi siamo convinti c(e tutto ci0 esista pi* in teoria
c(e nella pratica e ri!adiamo come ri!adiremo ancora, i
seguenti concetti9 "+ 7el rapporto maestro4allievo non si
pu0 escludere l'esistenza di un transfert e non tenerne
alcun conto in una relazione, c(e resta fondamentalmente
terapeutica, un errore. %+ Fna condizione di passivit/
assoluta, priva di ogni atto volitivo e realizzata in uno stato
di indi5erente contemplazione teoricamente 1potizza!ile,
praticamente eccezionale. C+ 6nc(e nel T.6. come
nell'autoipnosi il soggetto si propone di realizzare nella sua
mente e nel suo corpo qualc(e cosa e quindi esiste una
attivit/ c(e contrasta con l'assoluta passivit/ auspicata. B+
?gni volta c(e col T.6. come con qualsiasi altro metodo, in
modo del tutto autogeno, si realizzano monoideismi plastici
)nel senso gi/ spiegato e su cui ci so5ermeremo ancora+
noi crediamo opportuno parlare di stato di ipnosi )dalla
vigile, alla sonnam!ofca+ per di5erenziarlo da altre
condizioni clinic(e sirnilari.
a sostanziale di5erenza c(e si fa tra la tecnica attiva
suggestiva dell'ipnosi e quella autogena del training, c(e
dovre!!e essere del tutto passiva e in cui < paziente si
sforza di attenuare lo sforzo attentivo sino a dissolverlo )\+,
procurando una deconnessione organisniica, riguardere!!e
in ultima analisi solo la metodica induttiva. Questa pu0
essere di5erente nei due casi, anc(e se non coI1
profondamente come alcuni ritengono ma non sempre
tanto di5erente lo stato raggiunto- c(e riteniamo essere
quello dell'autoipnosi nel senso gi/ defnito. ;unque, anc(e
queste metodic(e sono a nostro avviso metodic(e
ipnotic(e- particolari, speciali, di5erenti dalle classic(e
note, ma sempre ipnotic(e, se ci si riferisce alle condizioni
di coscienza e ai monoideismi plastici c(e con esse, come
con l'autoipnosi, si raggiungono. 7on conosciamo
manifestazione psicologica prodotta nello stato di
commutazione proprio dei T.6., c(e non possa ottenersi con
l'autoipnosi- e se le due &orme psicoterapeutiche possono
risultare diverse nella metodica, assai meno lo sono,
ripetiamo, per le mani&estazioni che si ottengono( Si deve
in merito tenere !en presente quanto a!!iamo gi/ rilevato
precedentemente e c(e cio nella pratica clinica facile
trovare il paziente che slitta dall'autogenia all'autoipnosi e
c(e cio perda in !uona parte quel controllo delle sue
azioni, c(e dovre!!e essere la grande prerogativa del
training.
Insistiamo su questi pro!lem1 diagnostici sempre perc(H sia
c(iara l'impostazione dottrinale dell'ipnosi- come a!!iamo
gi/ insistito a proposito della terniinologia degli stati
ipnotici )cap. " S "+.
3econdo c(i scrive, la tecnica di 3c(ultz, in quanto causa
una deconnessione della personalit/ con limitazione del
raggio della coscienza e conseguenti inDuenze
psicosomatic(e, pu0 considerarsi una tecnica di
ipnotizzazione 9siologica autoindotta(
e modifcazioni somatoviscerali riscontrate da diversi
autori durante il training sono da riferirsi all'entrata in
funzione di meccanismi diencefalici, come nell'ipnosi.
6!!iamo gi/ detto come noi adoperiamo la tecnica di
3c(ultz quale tecnica induttiva di ipnosi )cap. " S "+ nei
soggetti c(e temono un approccio autoritario.
8( Aretschmer ha ela1orato la tecnica dell'ipnosi attiva
&razionata, proprio utilizzando le prime due fasi del metodo
di 3c(ultz )pesantezza e calore+. &on questo metodo, una
volta c(e il soggetto riuscito a !en realizzare i primi due
esercizi, si induce uno stato ipnoide c(e si utilizza sia per
arrivare a una catarsi, sia per sviluppare una relazione di
tipo analitico vero e proprio. Qretsc(mer, per raggiungere
pi* facilmente l'ipnosi, aggiunge, ai due primi esercizi di
3c(ultz, esercizi attivi di fssazione dello sguardo implicanti
movimenti coniugati degli occ(i.
Pertanto, per concludere sull'attivit e passivit e sulla
maggiore o minore autogeneit dei vari traini ( ng, noi
pensiamo c(e simili di5erenziazioni avanzate dai diversi
autori siano piuttosto artifciose in quanto non rispondenti a
una o!iettiva realt/ psicologica e fsiologica. Essi possono
ammettersi solo per alcune metodic(e estreme e anc(e per
queste in via relativa, e non assoluta.
;i fatto, esistono dei metodi in cui predomina il fenomeno
autogeno e altri in cui predomina quello eterogeno- ma
come nella stessa ipnosi impostata in modo
prevalentemente eterogeno si verifcano dei fatti autogeni
a livello psic(ico e somatico, come da me costatato da oltre
cinquanta anni, analogamente nelle tecnic(e c(e si
propongono di realizzare fatti autogeni non possi!ile
escludere lo sta!ilirsi di una fenomenologia eteroindotta.
e tecnic(e ipnotic(e tendono ad agire in modo diretto e
rapido sul sintomo e sul suo decondizionamento anc(e in
via indiretta in conseguenza della distensione
generalizzata.
E di fatto ancora, come nell'ipnosi esistono una modalit/
tecnica possessiva paterna, autoritaria, e
all'estremo opposto modalit/ tecnic(e ampiamente
o!lative, materne, permissive, co_" anc(e nel training
autogeno possi!ile realizzare gli esercizi con queste due
opposte modalit/.
a scelta della tecnica dipende da numerosi fattori
concernenti la personalit/ del terapeuta e la situazione
clinica.
Fn esempio signifcativo per il training autogeno ce lo (a
dato il dottor &rosa in una delle sue relazioni
sull'esperienza del dottor 3apir, psicoanalista di Parigi, c(e
applica la tecnica di 3c(ultz, in colla!orazione con una
psicoterapeuta.
Esistono numerosi dati contro la dic(iarata eterogeneit e
succu!anza dell'ipnosi. Qui, solo ricorderemo la
regressione di et ipnotica, durante la quale il paziente
rivela materiale inconscio, c(e certamente non pu0 essere
eteroindotto dal terapeuta, per < semplice fatto c(e questi
lo ignorava completamente.
7umerose sono le ver!alizzazioni negli esercizi del training
autogeno e le immagini introspettive ideoplastic(e o
autoipnotic(e, in quanto inducono uno stato di coscienza
proprio della ipnosi vigile )cap. = S laF( Prenderemo qui ad
esempio quelle c(e si usano in un altro tipo di training,
quello autogeno respiratorio di Piscicelli c(e certamente
oggi il metodo pi* di5uso in Italia per la psicoproflassi nella
preparazione al parto e prospettato come metodo non
ipnotico, unicamente per la vigente attuale confusione di
termini.
41F 5l training autogeno respiratotio 4;+F di %iscicelliI
trans&ert, trance e ipnosi
'atteggiamento psic(ico di c(i inizia < R6T comincia con la formula
ver!ale ,io sono perfettamente calino: e si invita < soggetto a
,fantasticare un'immagine di sH calma:.
7el secondo esercizio ,si invita a considerare < corpo a!!andonato: e si
esorta a pronunciare ripetutamente le seguenti formule9 ,e inie !raccia
e le mie mani sono pesanti:, 6l mio corpo pesante, tutto il mio corpo
pesante, calmo, rilassato:.
e stesse frasi devono ripetersi nel terzo esercizio.
7el quarto, le formule c(e ricorrono sono9 ,Il inio corpo si dilata e si
contrae, ogni volta c(e si dilata e si contrae diventa sempre pi* plastico,
pi* mor!ido, pi* Dessi!ile:.
7el quinto esercizio9 ,e !raccia, le mani sono pesanti. e gam!e e i
piedi sono pesanti. Tutto il corpo pesante e rilassato. 3ono rilassati i
muscoli delle !raccia
e delle mani. 3ono rilassati i muscoli dell'addome. Tutto il corpo pieno.
Tutto il corpo si dilata e si contrae ad ogni respiro. Tutto il corpo respira. Il
respiro se ne va da sH- < respiro mi dondola, < respiro mi respira ecc ...
:.
Tutte le formule vanno ripetute immergendosi col pensiero
sempre pi* nella realt/ corporea, immaginata e formulata,
col c(iaro proposito evidentemente di creare un
monoideismo suggestivo, introspettivo, una lirnitazione del
campo di coscienza c(e < soggetto sotto lo sforzo della
parola del maestro 4erpnSs 1/gos delle tecnic(e
sofrologic(e+ impara a indursi con un procedimento c(e,
pur r1futandoli, ricalca i metodi eterogeni.
7el sesto esercizio9 ,'allieva si immedesima negli e5etti del respiro e
assiste alle autogene variazioni di ampiezza respiratoria c(e succedono
in stato di commutazione, quando il soggetto viene investito da stimoli
distur!anti:.
E naturale c(e perc(H l'allievo possa costatarla deve essere messo
sull'avviso di quello c(e accade, dato c(e gli e5etti vengono amplifcati
con una !attuta delle mani per almeno quindici volte da parte
dell'operatore, mentre il paziente recita le sue formule9 6 pieno lo spazio
c(e c' fra ( lato destro e il lato sinistro. Tutto < corpo uno spazio pieno
e si muove, si muove come il respiro. Tutto il corpo respira. Il respiro mi
respira ecc. ecc.: Per quanto riguarda la modalit/ della respirazione nel
R6T vedasi < sottoparagrafo seguente )c+ di questo stesso capitolo.
3eguono ancora formule, su formule, per pi* di una pagina )Piscicelli,
"#EE, p. "B=+, ripetute come in una recitazione e c(e, secondo l'autore,
per0 non dovre!!ero avere alcuna funzione suggestiva e passiva- perc(H
se no si ricadre!!e nei guai del rapporto per suggestione o
dell'autoipnosi, c(e escludere!!ero ogn1 verifca.
7el settimo esercizio si innesta nel sistema della nsposta respiratoria uno
stimolo condizionante di natura semantica, ,l'utero si contrae:, ,c(e
prepara la via delle risposte respiratorie rilassanti alle condizioni uterine
c(e si presentano al momento del travaglio del parto:.
;i norma, la donna in travaglio di parto, avendo !isogno di una notevole
quantit/ di ossigeno per sH e per < feto, fnisce coi realizzare
spontaneamente sempre il ritmo respiratorio necessario al momento,
mediante fsiologici automatismi riDessi, assai di2cili da modifcare nella
dinamica della loro frequenza ed ampiezza. &ol condizionamento
semantico, istituito durante la preparazione al parto, la gestante avre!!e
invece la possi!ilit/ di ric(iamare < respiro autogeno, migliore, secondo
alcuni ostetrici, di quello provocato con altre metodic(e
psicoproflattic(e- e, secondo i fautori del R6T, migliore anc(e di quello
naturale c(e scatta per meccanismi riDessi e necessit/ vitali.G
3econdo Piscicelli il respiro autogeno o!!edisce ad un
andamento paradossale per cui si amplifca sotto l'insulto di qualsiasi
stress fsico od emotivo, per una legge molto simile a quella c(e governa
i &enomeni mira1ili descritti da Qirc(er.
6nc(e < settimo esercizio (a una pagina di ver!alizzazioni4)i!id., pp. "B#
sg.+, con l'aggiunta di stimoli a !ase di !attute di mani.
Per noi assai verosimile c(e tutte queste formule
suggerite ripettitamente dal terapetita, con la sua autorit/
e !attuta di mani quando occorre, recitate numerose volte
al soggetto, immedesimandosi in esse come in una
preg(iera, fniscano col creare un monoideismo pi* o meno
suggestivo e indurre quindi con questo mezzo )e non solo
con quello della respirazione autogena+ quella
commutaz1one della coscienza, )con tutte le manifestazioni
psic(ic(e, somatic(e, vegetative c(e seguono+ c(e
a!!iamo defr>to come stato ipnotico, per necessit/
diagnostic(e di5erenziali delle diverse trance.
7on riteniamo c(e in queste condizioni < terapetita o5ra
solo ,uri'occasione, un esempio, li!ero da ogni possi!ile
attri!uto condizionante, qualifcante o deviante:, e c(e
l'individuo non sia schiavo di una formula preordinata,
prevista e suggerita dal terapeuta. 7on vediamo quale altra
scelta possa avere < soggetto a cui viene imposto di vivere
l'esperienza delle formule su citate9 o le vive e allora ne
rimane schiavo senza accorgersene, con !uona pace sua e
di tutti quegli psicoterapeuti a cui fa paura la parola ipnosi-
o la respinge e allora < metodo fallir/.
6 parte c(e la parola schiavo non si pu0 adoperare neppure
per l'ipnosi pi* possessiva come, con tutta sicurezza, pu0
a5ermare c(i scrive dopo averla documentata in molteplici
suoi casi flmati e in congressi scientifci.
=a veri9ca riNessiva dell'esperienza, di cui i cultori del
training propugnano la certezza, appare, nelle condizioni
ipnoidali, create dalla recitazione delle formule, pi* teorica
c(e pratica.
E molto cauti !isogna anc(e andare, nel di5erenziare nella
pratica terapetitica, l'autogenia dall'autoipnosi, per quanto
a!!iamo precedentemente spiegato.
t risaputo come nell'autogenia rimane sempre una certa
vigilanza dell'Io, un certo grado di auto
4
)&I6PPI, =a ventilazione alveolare e lo scam1io dei gas nel respiro indotto
con il ;+ nelle gestanti a termine, aggiorriamenti in ?stetricia e
8inecologia, IU', =4$- "E"4"E= Ediz. 'inerva 'edica, Torino, "#E"+.
coscienza c(e si autopossiede e controlla- per cui il
soggetto, senza alcun aiuto esterno, pu0 sempre
reintegrare una situazione di dissociazione e recuperare
l'unit/ dell'Io. Inoltre l'lo scisso sempre capace di verifc(e
e di5erenziazioni fra realt/ e immagini.
7ell'autoipnosi invece questo autocontrollo si perde e si
possono raggiungere condizioni dissociative c(e perdurano
al di l/ della volont/ stessa del soggetto e a volte non pi*
recupera!ili senza un aiuto esterno )ad esempio9 defcit
motori o sensitivi, fenomeni astasici, a!asici,
perseverazioni ideative, immaginative ecc.+, in persone non
aventi gi/ un normale equili!rio psic(ico. In questi casi
viene a mancare la critica discriminativa fra realt/ e
immagini, e il soggetto si comporta secondo un modello
autosuggeritosi, vissuto quasi allucinatoriamente.
Tuttavia riteniamo c(e il passaggio dall'autogenia
all'autoipnosi si avveri frequentemente nella pratica clinica,
non solo per le tecnic(e messe in uso, ma anc(e per la
particolare personalit/ del paziente.
'esperienza clinica ci (a documentato, sin dal "#EJ, come
durante una esercitazione di T.6. eseguita su un gruppo di
=J allievi medici, dal ;ott. &rosa, all'Fniversit/ &attolica,
con gli identici esercizi autogeni uno di costoro a!!ia
vissuto infatti il rilassamento in modo tale da sconfnare in
una tipica astasia4a!asia- c(e non pot pi* essere risolta
con metodi autogeni, ma solo col personale intervento
ipnotico di c(i scrive.
3econdo Piscicell1 in alcune recenti pu!!Fcazioni di ut(e
appare sempre pi* prevalente l'orientamento c(e solo i
primi due esercizi di 3c(ultz si possono considerare
autogeni e gli altri quattro sare!!ero solo complementari.
;el resto anc(e altri cultori del training autogeno, come
Qlaus T(omas, ammettono c(e l'immagogia autogena,
insegnata collettivamente e praticata a domicifo, pu0
essere appro&ondita sotto forma di immagogia ipnotica.
6!!iamo insistito su questa diagnostica di5erenziale
perc(H sia sempre pi* c(iara agli studiosi quale de!!a
essere a nostro modesto avviso l'impostazione dottrinale a
proposito della terminologia degli stati ipnotici riportata nel
capitolo ", paragrafo " e successivamente.
7on per tutti c(iaro c(e cosa sia veramente l'ipnosi,
poic(H spesso si confondono, ad esempio, le tecnic(e
induttive di essa, c(e fanno parte di
quello c(e io c(iamo ipnotismo con lo stato raggiunto
dell'ipnosi, col quale poi esse non si possono pi*
identifcare sic et simpliciter. 8uantieri, ad esempio, scrive
c(e ,l'ipnosi l'insieme delle condizioni
neuropsicofsiologic(e presenti nell'organismo quando
l'induzione ipnotica tern1nata:, di5erenziando quindi,
come 8ranone, l'ipnotismo quale tecnica, dall'ipnosi come
stato )cap. " S "+.
a suggestione, ad esempio, c(e nei procedimenti
dell'ipnotismo viene adoperata per indurre l'ipnosi, non pu0
senz'altro identifcarsi con questa, in quanto in quest'ultima
si rivelano situazioni neurovegetative, somatic(e e
psic(ic(e )ampiamente descritte nel presente trattato ai
capp. #, "J, "A+ c(e sul piano clinico e neurofsiologico
nulla (anno pi* a vedere con la suggestione c(e ad esse (a
dato l'avvio- coI1 come un rumore c(e provoca una valanga
non pu0 identifcarsi con la valanga all'esame o!iettivo dei
fatti.
6ltri equivoci insorgono perc(H non tutti partono da un
concetto univoco di ci0 c(e veramente l'ipnosi, da me gi/
defnita )cap. " S "+ come ,un particolare stato psicofsico
c(e permette di inDuire sulle condizioni psic(ic(e,
somatic(e e viscerali di un soggetto, e c(e viene indotto
dal rapporto con un ipnotista- ma c(e pu0 essere
autoindotto mediante monoideisn4> pi* o meno suggestivi
imperanti nella mente del soggetto stesso:.
7on tutti infne nelle loro considerazioni ricordano c(e
l'ipnosi un fatto eminentemente dinamico e non statico,
c(e va dalla cosiddetta ipnosi vigile, allo stato
sonnam!olico.
Pertanto i parametri pneumografci, pletismografci,
elettrocardiografci, c(e si rivelano negli stati indotti con
metodic(e diverse devono essere considerati tenendo
conto di questo carattere fondamentale dell'ipnosi, prima di
!asarsi su di essi per escludere o meno la presenza di
questa negli stati indotti.
6nc(e il sonno fsiologico, ad esempio, (a il periodo
dell'addormentamento, dei sonno profondo, dei sogni, del
risveglio, con tracciati elettroencefalografci !en diversi,
con modifcazione dei riDessi e della cronassia muscolare
di5erenti secondo la profondit/ del sonno, per cui si pu0
arrivare o no al @a!insLi, con modifcazioni ancora diverse
del respiro, dell'equili!rio acido4!asico ecc.
E per questo allora diremo c(e lo stato
dell'addormentamento e del risveglio non fanno parte di
quella condizione regressiva c(e il sonno\
E parimenti diremo c(e la cosiddetta ipnosi vigi
le, o uno stato ipnotico sonnam!olico con amnesia, con
personalit/ alternante e analgesia non fanno tutti parte
dello stesso processo psiconeurofsiologico c(e l'ipnosi,
secondo < concetto da me esposto, solo perc(H di5erente
lo pneumogramma e qualc(e altro parametro nella trance
!eve e in quella profonda\
8i/ in passato e nelle precedenti edizioni di questo trattato
a!!iamo spiegato in pi* punti cosa si de!!a intendere per
trance )cap. # S E ecc.+ e quando questa diventa una vera
e propria condizione ipnotica. Ripetiamo e c(iariamo alla
luce dei nuovi termini apparsi nella letteratura e c(e si
propongono da ogni parte la sostanza c(n1ca delle cose.
Quando nell'Io si verifcano &enomeni di scissione
intrapsichica per suggestione, indottrinamento,
innamoramento, transfert ecc. ed esso regredisce a
sottosistemi di &unzionamento primari e secondari con
atteggiamenti monadali, propri dei primo stadio
dell'evoluzione ontogenetica, si realizza una trance- ma
quando compaiono, in questo stato di trance e cio di
parziale dissociazione psic(ica dell'Io, fenomeni di
ideoplasia pi* o meno controllata auto o eteroindotta allora
noi riteniamo pi* opportuno parlare di trance ipnotica o
semplicemente di ipnosi(
Prendiamo ad esempio l'estasi mistica con il suo stato di
coscienza ridotta in estensione, ma aumentata in intensit/-
contraddistinta da netta prevalenza delle funzioni
rappresentativo4emotive su quelle critico4intellettive e di
parziale dissociazione psic(ica. %, c(iaro c(e qui a!!iamo
una condizione ps1cofsica c(e non propria della veglia
usuale, e c(e c(iarniamo trance< e cio di quelle condizioni
di coscienza c(e possono suscitarsi non solo per fattori
mistici, ma di innamoramento )per i quali un'emozione
intensa confonde la specifcit/ delle risposte e favorisce la
regressione e l'assimilazione monadale+. Essa pu0
suscitarsi anc(e durante < raptus della creazione artistica,
o della divinazione scientifca.
'a se durante questa condizione compaiono &enomeni di
intenso monoideismo suggestivo ideoplastico capaci di
modi9care la reattivit organica e psichica in modo
notevole, con la comparsa ad esempio delle stigmate
sanguigne nella trance mistica- di grafa ematica )cap. "J )
E+ di analgesia, catalessia, isolamento sensoriale )cap. "J S
", %, C ecc.+, distorsione temporale )cap. # ) C+, o
illuminazioni parapsicologic(e e percettive )cap. # ) E+ noi
allora parliamo di stato ipnotico autoindotto o eteroindot
to e soltanto allora9 altrimenti c(iunque si raccoglie in
preg(iera o innamorato sare!!e in ipnosi.
Piscicelli distingue anc(e un su!strato primario
indi5erenziato dalla comunicazione con cui due soggetti si
pongono in modo interlocutorio, e c(e denomina in&ert, al
quale potre!!e seguire la trance.
In equivoco cadono spesso coloro c(e non riDettono sulla
dinarnica e sul multiforme aspetto degli stati di coscienza.
Qui ci preme puntualizzare come noi, pur mettendo delle
di5erenziazioni clinic(e tra le diverse condizioni di
coscienza, non eleviamo delle !arriere tra queste, potendo
esse di momento in momento slittare le une nelle altre9
coI1 l'autogenia del T.6. nell'autoipnosi- la semplice trance
in quella ipnotica. Per cui per lo meno arduo per un
operatore asserire categoricamente c(e con la sua
metodica egli non suscita mai stati ipnotici, ma solo
rilassamento autogeno )pur utilizzando per ottenere la
commutazione della coscienza sollecitazioni ideomotorie
dipeso e calore con modalit suggestiveF, e asserire c(e
egli garantisce sempre il rispetto e le varie istanze dell'Io,
non provocando mai &enomeni di trans&ert(
Temiamo c(e cosi dicendo si risc(i di identifcare puri
sc(emi teorici con una realt/ clinica c(e solo in parte si
accosta ad essi. Riteniamo ad esempio condizione
puramente teorica quella auspicata da alcuni sofrologi c(e
preoccupati dei seri pericoli dei transfert ,cil quale
instaurere!!e un rapporto di medievale potenza col proprio
malato, favorendone la sudditanza e la regressione:+
propongono l'alleanza so&ronica c(e non transfert, ma un
mettersi d'accordo col paziente insegnandogli a rimettere
in ordine quelle possi!ilit/ di guarigione c(e sono insite in
lui. 'a nella propugnata situazione d'insegnamento noi
pensiamo c(e c(iunque pu0 riconoscere fenomeni di
transfert, essendo questi pressoc(H universa(, come la
psicoanalisi ci insegna- e inoltre noi pensiamo c(e tale
atteggiamento di neutralit/ non sia sempre possi!ile, nH
terapeuticamente utile.
&ondizione teorica anc(e quella considerata dai fautori del
R6T c(e asseriscono non esservi alcun transfert durante
questa metodica, e c(e essa non provoca dipendenze-
rilevando c(e ,tra i suoi strumenti di indagine e terapia
non (a l'analisi del transfert, non essendovi alcun !isogno
di risolvere i legarni dei rapporto:. E in questa
introfessioneregressione auspicata dai fautori
dell'autogenia, 'usatti vede un pericolo addirittura
schizo&reniciz
zante,Z )vedi ,Il .enomeno Ipnosi, 6ncona, 8ranone, 'usatti e 6ltri, p.
""=+ 7uova 3pada editrice, Roma, "#AJ.
a parte c(e, ripetiamo, raramente esistono rapporti
comunicazionali, soprattutto terapeutici, privi di qualc(e
transfert.
'a l'ipnosi, per c(i scrive non tanto un trans&eti in senso
psicoanalitico, o un rapporto particolare o!iettivo materiale
di tipo energetico )cap. A S 1F, o una semplice suggestione
mentale auto4 o eteroindotta )cap. A ) "a, 1, cF, o un
semplice riNesso condizionato )cap. A ) C+, o ancora un
modo di comunicare anche a livello non ver1ale )cap. B )
1" e "C+- ma un modo di essere dell'organismo per l'azione
di determinati stimoli dissociativi che lo &anno regredire a
livelli particolari di comportamento, c(e a!!iamo c(iamato
para9siologici per distinguerli da quelli patologici )isterici o
nevrotici in senso lato+.
Essendo l'ipnosi una sindrome clinica a sH stante )cap. A )
"a< cap. # ) " e cap. "0 S "+ c(e non si pu0 infeudare in
quadri presta!ifti seguendo i diversi indottrinamenti, senza
alterare la realt/ clinica dei fatti.
&ertamente il training autogeno respiratorio di Piscicelli
fra le tecnic(e in auge quella c(e meno di tutte sfrutta gli
e5etti ideomotori suggestivi )ancora meno del training
autogeno di 3c(ultz, secondo l'autore+, tanto negativi per
l'autogenicit/. Essa cerca di evitare al massimo il rapporto
di autorit/ fra terapeuta e soggetto- per quanto questo sia
sempre automaticamente presente in una relazione
terapeutica.
" suoi esercizi (anno pi* il carattere )per lo meno
apparente+ di un semplice apprendimento, e attivano livelli
di aggiustamenti funzionali sicuramente autogeni ,con
ricupero di sistemi psicosomatici di omeostasi validi e c(e
le strategie di pensiero (anno inopportunamente dirottato
sul comportamento motorio e volontario:. I dinan4 *smi
della scissione, durante le metodic(e caldeggiate, vengono
utilizzati in modo c(e le funzioni superiori del pensiero
)critica, riDessione ecc.+ non siano delegate ,all'operatore
c(e le manipola )\+ e orienta dall'esterno del soggetto- ma
questo viene allenato a porsi in confronto con le esperienze
propriocettive e a valutarle direttamente nei loro e5etti:.
Questo aggiustamento dell'equili!rio omeostatico
psicosomatico noi l'a!!iamo costatato varie volte durante il
semplice rilassamento ipnotico indipen
dentemente da suggestioni speci9che al particolare
e,uili1rio in atto nel paziente )cap. "C S B+. &rediarno
indispensa!ile mettersi d'accordo su quanto siamo andati
esponendo in questo capitolo per evitare inutili di!attiti c(e
peraltro non devono meravigliare.
3i osservi, ad esempio, c(e cosa sta succedendo per la
nosografa della sc(izofrenia, dove, accanto
all'atteggiamento convenzionale c(e d/ per scontata
l'esistenza di un'entit/ nosologica c(iamata sc(izofrenia 8a
cui ereditariet/ accertata+, sono sorte scuole
antipsic(iatric(e c(e reputano addirittura incompati!ile per
la sc(izofrenia il tern4>ne di malattia, e c(e non si possa
legittimare il suo inserimento nell'am!ito della nosologia
medica )aing, &ooper e sociopsic(iatri vari+. Per vero
risultato c(e il concetto di sc(izofrenia usato dagli
americani pi* ampio di quello adoperato dai londinesi, e
spesso anc(e all'interno dello stesso paese varia
l'estensione del termine, tanto c(e l'?rganizzazione
'ondiale della 3anit/ nel "#=# (a promosso una serie di
studi transculturali i cui risultati sono stati pu!!licati nel
"#EB.
7on c' da stupirsi quindi se sorgono delle discussioni nel
campo dell'ipnosi, ancora coI1 poco conosciuta nelle
clinic(e universitarie. 6!!iamo cercato di illuminare questo
termine alla luce della nostra esperienza e con esso
a!!iamo creduto opportuno etic(ettare una entit/ clinica
c(e a2ora spesso inaspettatamente in modo autogeno od
eterogeno. 6vendo idee precise in merito non di2cile
riconoscerla.
;el resto, dal "#AJ al "#AA, nel volgere di otto anni, se non
s!agliamo anc(e F. Piscicelli (a modifcato notevolmente le
sue metodic(e di approccio e le formulazioni ver!ali,
riportate all'inizio di questo paragrafo- c(e tante
perplessit/ anni or sono (anno suscitato per l'esistenza in
esse di una pura autogenia e per la dic(iarata assenza del
trans&ert(
Infne, riteniamo c(e se ci si limita allo studio della
coscienza normale della veglia o a quella patologica delle
malattie mentali, trascurando quella propria dell'autoipnosi
)insorgente anc(e in modo autoctono per monodeismi
pregnanti di fattori emozionali+ si risc(ia di confondere la
dissociazione c(e compare in essa con lo stato patologico
schizo&reni co )non cos1 facilmente reversi!ile+- la
concezione intuitiva o dell'estasi mistica, con quella
allucinatoria- lo stato artistico creativo, con quello
maniacale improduttivo.
)c+ +ltre tecniche di rilassamento con l'aiuto di esercizi
9sici e particolari posture( ;ilassamento di Caco1sen(
:etodo dei riNessi opposti 1asato sulla respirazione e la
respirazione nel ;+(
;ilassamento dinamico di 2a?cedo(;ilassamento -(+( 2( di
-umont3+1rezol(RI6336'E7T? ;I X6&?@3E7
6l metodo tedesco di 3c(ultz fa riscontro quello americano
di rilassamento d1 E. Xaco!sen, c(e un metodo di
distensione mentale avente come punto di partenza la
distensione muscolare. Esso, per certi aspetti, pi*
complesso di quello di 3c(ultz e consta di tre fasi
progressive.
7ella prima, il soggetto disteso su un lettino contrae con forza il suo
avam!raccio, come per contrarre < !icipite, e quando cessa tale
contrazione gli si fa osservare la sensazione c(e si accompagna al
rilassamento muscolare successivo. Progressivamente il soggetto impara
a percepire questa sensaz1one anc(e quando la contrazione non stata
c(e minima e a discernere le pi* leggere tensioni dei muscoli per arrivare
infne a un perfetto rilassamento senza una precedente contrazione.
31 procede cos1 per tutti i gruppi muscolari, compresi quelli del viso, della
fngua, degli occ(i, della laringe )contando sino a dieci, a voce sempre
p1* !assa+.
3i fanno da una a tre sedute per settimana sotto controllo medico, pi*
una o due sedute quotidiane eseguite spontaneamente dal soggetto, da
trenta a sessanta minuti, perc(H la distensione generale, a partire
soprattutto dal momento c(e essa raggiunge il volto genera la
sospensione dell'aEvit mentale e per conseguenza il sonno(
a seconda fase si fa a soggetto seduto su una poltrona e porta < nome
di rilassamento diKerenziale insegnando quali muscoli possono rimanere
rilasciati, mentre gli altri sono per necessit/ contratti.
;urante la terza fase il paziente apprende quali tensioni muscolari si
accompagnano alle emozion1 c(e lo aYiggono )paura, angoscia, timidit/,
fo!ia+.
Egli potr/ cos1 pervenire e ridurre queste tensioni muscolari, il c(e
dovre!!e contri!uire a s!arazzarsi dell'emozione stessa );auven, "#$C+.
6ltre tecniche di rilassamento !asate su studi di neurofsiologia
sono quelle respiratorie c(e vengono c(iamate in modo
diverso dai vari autori, ma c(e fondamentalmente
utilizzano le modifcazioni neu
rovegetative, !ioc(imic(e e visceropsic(ic(e c(e
conseguono a un determinato tipo di respirazione. Esse
possono indurre non solo il rilassamento ma, possono
colla!orare a produrre veri stati di autoipnosi, con catalessi
e analgesia. 3econdo alcuni ricercatori sare!!e possi!ile,
con un semplice esercizio di respirazione, modifcare a
volont/ l'attivit/ e la dominanza degli emisferi cere!rali.
'ET?;? ;EI RI.E33I ?PP?3TI@636T? 3F6
RE3PIR6RI?7EE 6 RE3PIR6RI?7E 7E R6T
Il dottor RenH 'Hadel, citato da ;auven, (a messo a punto un sistema
c(e c(iama metodo dei riNessi opposti con cu1 si insegna al soggetto a
respirare scientemente secondo il ritmo che gli $ naturale e che $ stato
prima precisato con una ginnastica respiratoria allo stato di veglia(
Iniziato l'esercizio, il paziente si concentra sul suo modo di respirare,
regolando e controllando co6 l'azione dei nervi pneumogastr1ci,
conduttori principali delle reazioni motrici di tutto il sistema
neurovegetativo.
6ssodato c(e ogni minima aggressione esterna provoca reazioni di difesa
automatic(e, trasmesse soprattutto attraverso lo pneumogastrico
secondo una concatenazione !en conosciuta, si cerca di agire sui nervi
pneumogastrici con la respirazione scientemente ritmata, in modo da
conseguire uno stato di decontrazione e di distensione.
Il nome di riNessi opposti deriva dal fatto c(e una intensa aggressiv1t/
portere!!e, con questa tecn1ca a dei riDess1 di decontrazione accentuata,
in modo inversamente proporzionale.
In Italia, anc(e Piscice2 si !asato sulla respirazione per indurre
analgesia e tranquillit/ nelle gestanti, ma invece c(e di una respirazione
scientemente ritmata egli parla di un training autogeno respiratorio, il cui
andamento sare!!e molto sin4Ye alla respirazione c(e si instaura
durante il sonno, con esso potre!!ero indursi anc(e stati di in&ert ed
eutonia muscolare.
RI6336'E7T? ;I76'I&? 3E&?7;? &6`&E;?
,Il R.;. una tecnica di allenamento psicofsico ela!orata
su metodi ofentali, < cui scopo principale un'azione
!enefca, diretta e progressiva sulla coscienza. Tale metodo
non si oppone ad alcun altro metodo di rilassamento:
)&aKcedo, "#$#, pp. "CJ4CE+.
Gempo di allenamento( % consiglia!ile apprendere il metodo di gruppo,
per un periodo iniziale di un mese,
.ig. B.%C. 4aF o `ogi prepara la sua mente con una tecnica
d'autoconcentrazione profonda come fase precedente gli esercizi. a
posizione delle mani il sim!olo del saluto indiano. 41F 3ciatori svizzeri
trattati con il rilassamento dinamico. Il metodo di rilassamento dinarnico
di &aKcedo comincia con lo stesso processo. 'autoconcentraz1one degli
sciatori favorita dall'azione ver!ale 4te6s lSgosF del loro allenatore.
sotto la guida di un sofrologo. 8li esercizi possono essere praticati
quotidianamente od ogni due giorni, con sedute di circa un'ora.
6l primo mese di allenamento, segue un periodo li!ero, di durata
varia!ile, durante il quale ognuno seleziona i propri esercizi, siano fsici o
psic(ici, con un controllo settimanale da parte di un sofrologo.
'iniziazione in gruppo e il periodo li!ero costituiscono < primo grado del
rilassamento dinamico. Questo si compone di due parti, ciascuna della
durata di due settimane. Esso di origine induista `oga e si compone di
una serie di esercizi fsici e mentali (ata Koga e raKa Koga )fgg. B.%C4
B.%E+.
Il secondo grado di rilassamento dinarnico si !asa sulle tecnic(e
!uddiste, ricorrendo a un tipo di respirazione sincronizzato con la
meditazione. &i0 c(e gli induisti ottengono meditando su un oggetto
estraneo, i !uddisti l'ottengono ponendo l'attenzione sul proprio sc(ema
corporeo. Il terzo grado del rilassamento dinarnico si ispira infne allo
Ren.
Il rilassamento dinamico va eseguito sotto controllo medico- se il
sofrologo non lo , necessaria una visita medica preliminare:.
%arte prima 0)rima e seconda settimanaFl. Periodo Preparatorio9
aF 7elle pr1me due settimane s1 realizzano gli eserc1z1 dopo < .eti3Ari?a,
praticato ogni giorno salvo controindicazion1. li .eti3Ari?a consiste nel
lavaggio delle fosse nasali e dei seni paranasali con soluzione fsiologica,
alla temperatura corporea- esso termina con esercizi respiratori !rusc(i e
capo inclinato, tenendo il corpo leggermente Desso e ruotando la testa,
mentre si inspira aria con la !occa e si espira fortemente dal naso.
1F ;opo < .eti3Ari?a, si realizzano esercizi respirator1 r1tn*c1, !rev1, con
contrazion1 de1 muscoli addominal1, eseguite all'impiedi. o scopo di
scaldare ovvero attivare il fsico in generale e preparare quindi %
soggetto agli esercizi seguenti.
cF ;ilassamento in %iedi( 'an mano c(e < corpo si rilassa, si realizza
l'esercizio c(iamato rotac dagli ind*- si fssa un punto immaNo sulla
fronte, in modo da produrre una convergenza mediale degli occ(i, come
se si cercasse di guardare tra le sopracciglia. ;opo qualc(e minuto, gli
occ(i si c(iudono e comincia il9
d+ Primo esercizio mentale con l'aiuto dei te6s 5d .ig. B.%B. )a+ Fno degli
esercizi di stimolazione selezionato da &aKcedo tra i sistemi `oga per
l'ela!orazione del metodo di rilassamento dinamico. )!+ o stesso
esercizio adattato al rilassamento dinarnico.
gos )4repnvPQ O piacevole, "PKoQ O parola+, col quale si cerc(er/ di
ottenere una discesa del livello di coscienza )o!nu!ilamento mentale+,
senza meditare su alcun oggetto determinato. 3i cerc(er/ di mantenere
un certo o!nu!Mlamento della coscienza a livello [&ondo, ai limiti dei
sonno, durante gli esercizi c(e si svilupperanno durante le prime due
settimane. 3olo con la terza settimana, si cominceranno esercizi
psicologici di concentrazione, meditazione e contemplazione. 3i favorir/
la deconnessione mentale del soggetto con < mondo esterno,
permettendogli, il contatto con < suo mondo interno, attraverso la
sensazione di recupero(
%arte seconda 4terza e ,uarta settimanaF
In questa seconda parte, < 7eti4QriKa si far/ solo due volte alla
settimana.
;urante la terza sett1rnana, nel corso del rilassamento in decu!ito
dorsale, e al termine del rilassamento di recupero, il sofrologo direttore
inizier/ l'afenamento mentale, in accordo con le direttive orientali
sull'argomento della concentrazione e della meditazione, lasciando la
contemplazione per l'ultimo rilassamento in decu!ito dorsale.
&on il terpnSs lPgos indirizzer/ la concentrazione dello spirito su un
oggetto, preferi!ilmente naturale )acqua,
nuvole, al!eri, rocce ecc.+- qualora l'oggetto scelto non fosse gradito, il
sofrologo terr/ un atteggiamento neutro, favorendo la concentrazione
sull'oggetto li!eramente scelto.
;opo qualc(e rninuto di concentrazione, si daranno indicazioni per far
ritrovare ai soggetti lo stato psicofsico normale, come gi/ detto.
Il soggetto, in piedi, continuer/ gli esercizi di questa seconda tappa,
facendo in modo di mantenere lo stesso o!nu!damento mentale della
prima parte- ma far/ inoltre in modo, durante la dMnan1Mca del processo,
di meditare sull'oggetto nel quale si concentrer/ durante < rilassamento
da sdraiato.
Per renderci esattamente conto della metodica del rilassamento
dinamico, a!!iamo voluto partecipare per tre giorni a 3itges )@arcellona+
nell'otto!re "#EJ a un corso di sofrologia con esercizi collettivi, condotti
dallo stesso &aKcedo, fondatore della So&rologia(
&i siamo convinti c(e la so&ronizzazione di gruppo con il rilassamento
dinamico $ soprattutto un metodo di ipnotizzazione di gruppo, valido in
determinati am!ienti e climi.
o stato di coscienza c(e si raggiunge con gli
esercizi fsici e con la parola 4te6s lSgosF del sofrologo uno stato
ipnoi[e auto3eteroindotto di modesta pro&ondit nella grandissima
mGggioranza dei casi e sulla sua validit/ terapeutica, specie nel campo
della psiconevrosi, della psicosornatica e delle tossicomanie,
dell'alcolismo, si attendono ancora maggiori dati statistici e una pi*
di5usa esperienza. Il rilassamento dinarnico, come il training autogeno di
3c(ultz, fa appello alla coscienza del vissuto corporeo, c(e viene
passivamente acquisita dal soggetto c(e esegue il rilassamento, in
quanto c(e in alcuni esercizi l'oggetto della concentrazione diventa <
soggetto stesso. &ome < training, il rilassamento diriamico impegna
assai meno la responsa!ilit/ dello psicoterapeuta nel rapporto transferale
e nel successo terapeutico per la parziale autogenia del metodo.
7oi possiamo a5ermare c(e i metodi classici e personali descritti in
questo trattato ci permettono di raggiungere nell'am!ito ospedaliero ed
eVtraospedaliero un pi* rapido aggancio col paziente sin dalla prima
seduta, di quarantacinque niinuti circa,
e di instaurare con un ciclo di dieci sedute, eseguite nello spazio di CJ4BJ
giorni, un valido rapporto psicoterapeutico fruttuoso di successi
controllati a distanza di anni.
Peraltro nostra convinzione c(e ogni metodo psicoterapeutico sia valido
anc(e secondo c(i l'adopera e pensiamo c(e quello di &aKcedo, come
quello di 3c(ultz, possano essere fruttuosi nelle mani di psicoterapeuti
particolarmente versati per queste metodic(e lente e ampiamente
permissive- mentre costoro pro!a!ilmente non otterre!!ero c(e scarsi
successi con i metodi classici dell'ipnosi, ancora in uso in tutto il mondo e
non sempre facilmente sostitui!ili per la cura di varie malattie.
RI6336'E7To ;.6.&. );E@ouT, 6ssis, &?F&""#+ ;i ;umo7T46@RER?
Tale metodo una forma di transizione tra il training autogeno classico e
il rilassamento dinami
.ig. B.%=. )a+ 6ltro esercizio, quello del collo, selezionato per il
rilassamento dinamico. )!+ o stesso esercizio nel suo adattamento
defnitivo. 7el rilassamento dinarnico le tecnic(e orientali sono utilizzate
come veri sistern1 di induzione sofronica.
.ig. B.%$. Il secondo grado del rilassamento dinamico
utilizza anc(e alcuni fenomeni di tensione muscolare
c(iamati catalettici nella terminologia dell'ipnotismo. 7el
metodo di &aKcedo la contrazione e la decontrazione si
fanno volontariamente sotto la direzione del sofrologo.
co secondo &aKcedo, precedentemente descritti.
Il metodo comprende sei esercizi progressivi. 7on si deve
iniziare l'esercizio successivo senza aver !en assimilato il
precedente. ?gni esercizio comprende una parte da
eseguirsi in piedi );+, un'altra da seduti )6+, e un'ultima da
eseguirsi sdraiati )&+. a complessit/ dell'esercizio aumenta
dall'impiedi a sdraiati.
"# metodo ;.6.&. si ispira allo `oga, al rilassamento
secondo Xaco!sen e Pierce, al training secondo 3c(ultz, al
rilassamento secondo &aKcedo e ad altri metodi di
carattere sofrologico.
6lla 3cuola 'edica T(omas Xe5erson, nel maggio "#EJ,
sono stati fatti studi )in due casi+ per dimostrare le
modifcazioni fsiologic(e ottenute con il training autogeno
di 3c(ultz, costatare le diverse modifcazMoni fsic(e
provocate mediante emozioni
suggerite durante il training )in particolare paura e amore+
e costatare le di5erenze tra il traininig autogeno puro
)T.6.P.+, il training autogeno eseguito con un sottofondo
musicale )T.6.'.+ e il traininig autogeno sofronizzato o
guidato )T.6.3.+.
7on sappiamo c(e cosa pensino i cultori ortodossi del
metodo di 3c(ultz di queste forme di autogenia in cui si
suggeriscono emozioni e sofronizzazioni varie.
&i sem!ra c(e nella mescolanza dei metodi c(e
appartengono alla 3cuola 3ofrologica, si trovino < training
di 3c(ultz e la vecc(ia ipnosi suggestiva camu5ata
ria2orare da tutte le parti, conunisti a qualc(e pratica `oga
o Ren, in modo da approntare un insieme terapeutico con
molteplici agganci a livel]o fsiologico e psicologico, utile a
svariati usi per c(i (a fducia in esso. Quel c(e conta per0,
secondo noi, sempre la modifcazione dello stato di
coscienza, pi* c(e le tecnic(e c(e possono essere infnite.
&i c(iediamo infne9 ,ual $ il vantaggio di tecniche cos7
lunghe come ,uella dei training autogeni, c(e a!!isognano
in media di circa tre mesi per ottenere ci0 c(e con i
procedimenti eteroipnotici si pu0 a volte, ottenere in poc(e
sedute\
" vantaggi E vediamo in un assai minore impegno
.ig. B.%E. Rilassamento dinarnico di &aKcedo )secondo
grado+. 3i tratta di un processo di sofronizzazione c(e
utilizza alcune tecnic(e di respirazione !uddista com!inate
con movimenti lenti c(e favoriscono l'integrazione dello
sc(ema corporeo su piani razionali di coscienza.
personale da parte dell'operatore e, secondo alcuni, in una
minore dipendenza da questi del soggetto c(e verre!!e
co/i favorito nella sua maturazione. 'a per la dipendenza
ripetiamo quanto gi/ stato detto e diremo ancora9
aF il dominio deD'ipnotista sul paziente !en lungi
dall'essere tale e non esiste in ipnosi quel grado di
passivit/ c(e molti credono, con cessione della propria
personalit/ a quella dell'ipnotista.
!+ Questi, con una tecnica adeguata, pu0 fare in modo c(e
la passivit/ non si crei o perduri.
Muali gli svantaggi e i pericoli del training autogenoX 3ono
quelli defa dissociazione autogena, con tutti i pericoli c(e
questa pu0 procurare in soggetti non selezionati e privi del
controfo medicospecialistico, come a!!iamo precisato
all'inizio di questo paragrafo sull'autoipnosi.
7oi, come a!!iamo gi/ detto, reputiamo pi* pericolose
queste pratic(e autoindotte, rispetto a quelle eteroindotte,
perc(H spezzano l'unit/ della personalit/ e possono
facilitare stati sonnam!olici, sdoppiamento della coscienza
e dissociazione psic(ica, senza alcun adeguato controfo
tecnico del medico.
In altre parole, l'esperienza clinica ci insegna c(e quanto
pi* intensa la commutazione della coscienza con
conseguente dissoluzione della personalit/, tanto maggiori
diventano le possi!ilit/ autogenic(e e ,uanto maggiori
diventano ,ueste, tanto piJ &acile $ lo slittamento in stati
autoipnotici, con monoideismi imperanti nella psic(e e nel
soma, limitanti quei poteri di critica c(e sono congiunti a
condizioni di vigile attenzione, distri!uita a diverse idee e
oggetti.
E quando si raggiungono in modo autogeno questi stati
regressivi in un paziente, c(e fosse ad esempio a5etto da
psiconevrosi, psicosornatosi o stati dissociativi, il pericolo
per la conservazione della integrit/ psicosomatica e del suo
normale equili!rio diventa maggiore c(e quando le
suddette condizioni sono raggiunte con l'eteroipnosi, la
quale gestita da un tecnico sempre dosata ad personam
nefa durata, nell'interisit/ e nelle specifc(e qualit/ delle
suggestioni, in modo assai pi* cauto e saggio.
7oi riteniamo c(e tutte le tecnic(e (anno il loro margine di
validit/ secondo i diversi soggetti a cui vengono applicate,
le loro diverse personalit/, i diversi tempi e i diversi luog(i.
Fn nevrotico, un isterico, una tocofo!ica e un soggetto
normale avranno !isogno di diverse mo
dalit/ di approccio, c(e possono andare dal training
all'ipnosi nella sua vastissima gamma di applicazione. P,
stato detto c(e esistono tante psicoterapie quanti sono gli
psicoterapeuti e ci0 nel senso c(e ogni operatore fnisce col
modifcare con la sua pecu!are personalit/, in modo a volte
inconscio, qualunque sc(ema terapeutico presta!ilito.
Purtroppo per0 ogni psicoterapeuta, c(e ottiene dei
successi con un determinato metodo, fnisce a volte col
denigrare gli altri metodi e col non vedere pi* l'utilit/ di
applicazione di questi a confronto del suo, a volte
decisamente inadatto- e viceversa, come pu0 accadere ad
esempio nell'am!ito della stessa ipnosi, tra quelli c(e
propugnano un metodo pi* o meno permissivo o
possessivo o tecnic(e dirette e indirette.
;i fatto sono assai numerosi i metodi di rilassamento( &'
c(i vanta quello a prevalente sfondo neurologico, centrati
sul corpo con esercizi di contrazione e decontrazione
muscolare )Xaco!son, Xerda 6leVander, Zinter!ert+- c(i
propugna i metodi attuanti una sintesi tra l'esperienza
corporea ed il vissuto del soggetto con intendimenti
psicoterapici )3c(ultz, 3ou!iran, @erges, @onnes+- e c(i
infne );e 6Turiaguerra, 3apir+ si attiene a metodi ad
orientamento psicoanaftico nei quali < dato corporeo viene
interpretato nel contesto dell'immaginario, dei fantasmi, e
dell'investimento del 3H. 6d esempio, l'esercizio del plesso
solare di 3c(ultz sostituito dal vissuto addominale
fantasmatico. 7on si parla in questi ultimi di pesantezza,
ma di lasciare andare il !raccio- non si danno formule
ripetitive, ma indicazioni varianti di volta in volta nel pieno
rispetto della li!ert/ del paziente. &on dei toccamenti si
possono suscitare pluralit/ di sensazioni e di pensiero in un
soggetto- in quanto non c' solo il corpo reale c(e vive
delle cose, ma anc(e un corpo fantasmatico quale sc(ermo
in cui si proiettano i desideri. Queste terapie di
rilassamento durano da $ mesi a " anno, una seduta la
settimana- e dovre!!ero permettere una regressione e un
cam!iamento.
3econdo noi la considerazione della maggiore o minore
validit/ del metodo va fatta non considerandolo in sH, ma
in rapporto al caso clinico da trattare.
o psicoterapeuta c(e propugna solo i metodi psicoanaftici
o solo quelli del training o queDi ipnotici )perc(H tali metodi
soprattutto si attagliano afa sua personalit/+, uno
psicoterapista con vedute erronee in campo c(nico4
medico.
E cos1 come in caso di anuria alcuni nefrologi
somministrano anc(e dodici fale di asiV in un'unica De!o
da %=J cc. e un cardiologo pu0 limitarsi invece a
prescrivere una compressa dello stesso prodotto diuretico
due volte la settimana- cosi anc(e lo psicoterapeuta
riteniamo c(e de!!a in una psicoproflassi ostetrica, o in
qualunque psicoterapia, secondo il soggetto, ricorrere
all'ipnosi o al R6T o al training autogeno di 3c(ultz o allo
psicotraining di Peresson, in quanto c(e la !ont/ del
metodo, ripetiamo, sempre in funzione dei paziente.
Questa pratica clinica, tutto il resto opina!ile teoria.
4dF 8spetienze mistiche, \oga, ]en e autoipnosi
t per noi pacifco, come per vari altri autori )'eares,
Rossini, 'otoKama+, c(e molti riti religiosi suscitino stati di
coscienza in parte sovrapponi!ili a quelli dell'ipnosi,
producendo, come questa, immagini eidetic(e,
allucinazioni, distensione, 2uminazione interiore, con
controllo della psic(e sul soma. =o sciamanismo, lo \oga, lo
]en, la meditazione taoista e quella della religione
cristiana, spinte a un notevole grado di profondit/ e
d'intensit/, possono facilmente indurre stato di trance
ipnotica.
Il dottor <iros(i 'otoKama in un suo lavoro )"#$$+ (a
esaminato i punti di contatto e di divergenza tra
l'esperienza religiosa e il fenomeno ipnotico, paragonandoli
fra loro sotto < proflo psicologico e fsiologico, e secondo la
religione nella quale il fenomeno trova le sue origini.
6ccenneremo, per somn4* capi, all'esperienza religiosa
?oga, a quella dello ]en e a quella cristiana, trascurando lo
sciamanismo proprio di popolazioni primitive dell'6sia
centrale e settentrionale )si!eriani+, dell'6merica
settentrionale, della 8roenlandia )esquimesi+, dell'6frica, e
c(e (a sempre un carattere estatico, quando non
raggiunge la condizione sonnam!olica autoipnotica, con
sdoppiamento della personalit/.
o sciamano arriva alla condizione estatica per disposizioni
costituzionali, non di rado isteroepilettoidi- e, attraverso il
rullare continuo di tam!uri, esercizi vari e danze, perde la
sua usuale personalit/ per divenire temporaneamente o
anc(e durevolmente un altro. In questa nuova condizione
e5ettua guarigioni, acquista facolt/ profetic(e e
paranormali.
=a scienza ?oga, trasmessaci dal saggio PantafTali, vanta
sedici secoli di esistenza, ed essenzialmente una flosofa
ind* pervasa di pratic(e ascetic(e. Essa seguita in India,
nel Ti!et, in &ina- come sistema di pensiero e di vita si
propone la salute fsica e mentale, lo sviluppo di poteri
supernormali e il perfezionamento etico4 religioso
dell'uorno, c(e si realizza nell'unione con ;io.
3i compone di pi* !ranc(e- le pi* conosciute sono le hatha3
?oga, c(e trattano del corpo, della salute e del modo di
conservarla. Il ra>a3?oga tratta dello sviluppo delle facolt/
intellettuali e del raggiungimento della perfezione
spirituale- lo gnani3?oga dello sviluppo della saggezza,
sicc(H viene utilizzata la ricerca dei sapere come tecnica di
elevazione- il Qhasma3?oga dell'azione, secondo una
flosofa della vita riservato per i soggetti portati alle
realizzazioni pratic(e- il 1haQQi3?oga dell'adorazione
dell'infnito e della preg(iera.
Tecnic(e specifc(e sono9 la ginnastica immo!ile del
rilassamento e delle posizioni 4asanaF< gli esercizi di
respirazione ritmica e controllata 4prana?amaF< gli esercizi
per la padronanza completa del prana )principio energetico
della vita+- l'allenamento al controllo e dominio del pensiero
4prata?adaraF e della volont/ 4dh?dna3 ?ogaF(
o hatha3?oga si ricongiunge in parte ai metodi attuali di
autoipnosi e di rilassamento per alcuni suoi esercizi e per le
conseguenze psicosomatic(e c(e con questi produce.
3econdo vari autori, la condizione ?oga si di5erenzia da
quella ipnotica perc(H nella prima < paziente guidato a
raggiungere attivamente l'astrazione e la calma interna, e
in essa esiste una mentalit/ attiva, sorvegliata sempre dal
soggetto.
7ell'ipnosi, invece, prevalente il rapporto interpersonale,
sicc(H in quella autoritaria il soggetto inDuenzato entro
determinati limiti dall'autorit/ dell'ipnotizzatore, e in quella
cosiddetta passiva aiutato invece a raggiungere un grado
di a!!andono assoluto.
'eares d/ vari suggerimenti per passare dallo stato
ipnotico a quello ?oga e da questo a quello.
Per ottenere lo stato ?oga dall'ipnotico passivo, necessitano
due o tre sedute preliminari di ipnosi profonda, durante le
quali viene spiegato al paziente c(e ,egli (a raggiunto un
grado tale di ipnosi da poter ottenere spontaneamente una
condizione di assoluta calma:. In questo stadio le parole
devono essere adoperate il meno possi!ile- tutt'al pi* si
ricorrer/ a qualc(e passo, c(e il paziente interprete
r/ come un aiuto nel suo tentativo di raggiungere la calma
da solo. Questa si riveler/ all'occ(io dell'ipnotista dal
rilasciamento dei muscoli n4*n>ci, con appianamento delle
rug(e della fronte, dal rilasciamento dei muscoli
masticatori e apertura della rima orale presentati dal
paziente. Per evitare c(e questi dalla condizione ?oga slitti
nel torpore ipnotico, !isogna fare in modo c(e vi sia una
costante vigilanza mentale da parte del soggetto sul suo
stato di rilasciamento. &i0 si ottiene, secondo 'eares,
dicendo9 ,Rilassati da solo, sei a5atto sveglio, senti tutti i
rumori c(e ti circondano, ma nulla interrompe la tua
calma:. Il paziente, all'inizio pu0 stare poco tempo nello
stato di ?oga e si vedono allora scomparire i segni
fsionomici sopra notati di rilassamento e di calma. 6i prin4*
sintomi di tensione, 'eares suggerisce il passaggio dallo
?oga a quello ipnotico, con adatte suggestioni ver!ali9
,6desso avverr/ un cam!iamento- tu dormirai
profondamente e ti rilasserai ecc.:.
'eares ritiene, in via generale, inaccetta!ile per il mondo
occidentale la condizione ?oga, per quanto egli l'a!!ia
prodotta, con qualc(e modifca, per la cura di malati
cronicamente ansiosi.
5l 1uddismo ]en $ pur esso un sistema di pensiero e di vita,
tenuto in notevole considerazione anc(e da vari religiosi
cristiani. &ostoro pensano c(e < !uddismo ]en a!!ia
trovato con la sua pratica la verit/ speculativa, c(e $
fondamento naturale di ci0 c(e i cattolici ricevono dalla
fede cristiana. &ome (anno trovato questa verit/ 6ristotele,
Platone, Plotino, c(e e!!ero delle intuizioni su punti
fondamentali della religione e della morale, tanto da
diventare il fondamento naturale della religione cristiana,
grazie alla speculazione medioevale c(e ne scopr1 <
legame.
a tecnica propria del counseling )presente nello ]enF, in
cui si illustrano i rapporti fra maestro e discepolo, (a dei
punti di contatto con quella c(e si applica fra
psicoterapeuta e paziente.
5l counseling aiuta il discepolo a sviluppare al massimo le
proprie capacit/ a5ettive, conoscitive e orientative, come
appunto si fa con la psicoterapia.
e ricerc(e elettroencefalografc(e dimostrere!!ero,
secondo gli autori giapponesi, c(e la cosa pi* importante
dello ]en non sare!!e la postura o la respirazione, ma
l'attitudine mentale e la concentrazione.
Il ra5ronto con l'ipnosi viene fatto da vari autori )`amaoLa,
QaWas(ima, 6Lis(ige+ per la concentrazione dello ]en<
rapporti somatopsic(ici e psicoso
matici vengono delucidati da ILegarni nello ]en< la
meditazione, la respirazione, la postura avre!!ero una
forza psicoterapica e, per e5etto della seduta in postura
di2cile mantenuta a lungo, l'lo diventere!!e, per co_M dire,
insepara!ile dalla postura e funzionere!!e normalmente.
3econdo ricerc(e eseguite da 'otoKama i fenomeni ipnotici
apparire!!ero nello stato di concentrazione mentale,
essendo < posto della coscienza occupato dal su!conscio.
6nc(e l'esperienza mistica cristiana, se vissuta
profondamente e intensamente, pu0 essere suscitatrice di
stati di trance, come tutte le esperienze religiose,
causando, in soggetti predisposti, immagini eidetic(e,
allucinazioni e fenomeni psicosomatici.
;efniamo estasi mistica o religiosa un particolare stato
psicofsiologico paranormale, durante il quale una persona
si trova come trasportata al di fuori di se stessa e del
mondo sensi!ile- pervasa dalla passione di unirsi a un Ente
trascendente, concepito come principio stesso dell'essere,
e cio$ ;io nell'estasi religiosa, o l'Fniverso nell'estasi
cosmica(
3econdo alcuni )'arc(esan+ l'estasi mistica si
di5erenziere!!e dalla trance ipnotica perc(H non $ indotta,
nH autoindotta. 'estasi non sare!!e autodeterminata dal
mistico, ma insorgere!!e come una crisi sonnam!olica,
senza la volont/ del soggetto, ed evidentemente per volere
divino.
Peraltro resta di2cile, secondo noi, escludere sicuramente
qualunque partecipazione pi* o meno conscia, qualunque
condiscendenza e desiderio del soggetto nel determinismo
della crisi mistica, c(e pertanto, in questo caso, verre!!e a
essere in certo qual modo autoindotta e non una
improvvisa esplosione sonnam!olica.
3ui fenomeni psicosomatici otteni!ili durante lo stato di
estasi n4>stica ritorneremo parlando delle guarigioni
miracolose nella parte terza )cap. "J = E- cap. "" 3 Bc+.
Riferendoci in parte alle ricerc(e di 'otoKama, osserviamo
c(e l'esperienza religiosa e l'autoipnosi richiedono
entram1e le seguenti &asiI
1F Fase preparatoria, durante la quale ci si siede o ci si
sdraia in un luogo tranquillo- si distendono la mente e il
corpo per facilitare la concentrazione psic(ica- si evita
qualunque stimolo proveniente dal mondo esterno. 3i
(anno co_M modifcazioni del tono muscolare e circolatorio.
Riteniamo c(e tale fase pu0 essere praticamente
a!olita quando, col ripetersi dell'esercizio, si sta!iEscono
dei condizionamenti(
%+ .ase di controllo dei sensi, durante la quale ci si isola dal
mondo esterno, dirigendo l'attenzione verso il proprio
mondo interiore. Esercizi di rilassamento di Xaco!sen-
percezione della pesantezza, del calore ecc. nel training di
3c(ultz. PratKara nello Koga.
C+ .ase della concentrazione mentale, su oggetti religiosi
nell'esperienza mistica 4meditazioneF, e in particolari
formule suggestive nell'autoipnosi, con la riduzione dello
stato di coscienza e l'instaurarsi di fenomeni psicosomatici-
illusioni di luce, di colore, di forma, termoestesia,
esaltazione dell'immaginazione. -harana nello Koga.
B+ .ase ipnoidale, per l'approfondirsi della concentrazione
mentale e dell'isolamento sensoriale. -h?ana dello Koga-
fase dell'estasi inistica cristiana- fase sonnam!olica
dell'ipnosi, con allucinazioni.
E' l'esaltazione di questa condizione parafsiologica c(e
porta allo stato SavitarQa3Samadhi nello Koga- all'Unione
con ;io in altre religioni- all'Ispirazione( 'lo come individuo
in questi casi non pi* sentito come tale, nH sul piano della
coscienza, nH su quello dell'inconscio- l'lo si unisce con
l'Essere 3uperiore, cio con ;io.
Evidentemente tali rappresentazioni mentali sono una
peculiarit/ dell'estasi inistica e non dell'ipnosi, anc(e se sul
piano neurofsiologico trance autoipnotica ed estasi (anno
c(iari punti di contatto.
7ell'estasi !isogna distinguere l'esperienza mistica Koga da
quella della cristianit/. Questa dovre!!e essere
un'esperienza essenzialmente passiva, in quanto c(e si
raggiunge uno stato di ispirazione con l'intervento della
grazia di ;io, c(e l'oggetto della concentrazione mentale,
e cos1 si perviene a una unione con ;io.
7ello Koga invece, avremmo un'esperienza religiosa attiva,
dove si arriva alla rinuncia all'Io individuale, grazie alla
concentrazione mentale. Per mezzo di questa, scompaiono
sia l'Io come individuo, sia l'oggetto della sua
concentrazione mentale, e appare < vero lo superiore
)'otoKama+.
'entre durante l'esperienza iriistica passiva della cristianit/
si perde generalmente coscienza, si cade in trance e in
catalessi, nell'esperienza Koga attiva, invece, ci0 non
avviene di norma, perc(H nello stato in cui cessa l'attivit/
conscia umana, si risveglia una nuova consapevolezza e
una nuova
coscienza, c(e la coscienza superindividuale( Si suppone
c(e questa percepisca direttamente il mondo esterno non
attraverso i sensi, ma per intuizione )PraTna+, e a!!ia con
esso un rapporto diretto. In entram!e le esperienze
religiose, sia l'attiva sia la passiva, l'individualismo umano
viene annullato e negato- ci si unisce fnalmente all'Essere,
c(e superiore alla persona umana- si partecipa delle 3ue
propriet/ e si fnisce con il divenire il 3uperiore stesso
)'otoKama+.
6nc(e nella fase SavitarQa3Samadh? dello Koga vi sono
per0 dei casi in cui si perde coscienza in modo palese e si
cade in trance )'otoKama+- e ci0 secondo noi dimostra
come non si possano sta!ilire dei rigidi con9ni fra i vari
stati di coscienza religiosi, ma vi sia ampia possi!ilit/ c(e
ognuno possa sfumare nell'altro, proprio come nei vari stati
di coscienza dell'ipnosi(
a di5erenza fondamentale fra l'esperienza religiosa e
quella ipnotica sta, per vero, nella diversit/ del contenuto
psic(ico fra le due. In quella religiosa questo contenuto
costituito dall'Essere 3uperiore o divino- non c' unmondo
individuale ma superindividuale, nel quale sussiste la
sostanza dell'esperienza mistica. In ipnosi, invece,ci0 c(e
emerge un Io psic(ico inconscio individuale- l'Io,
ra5orzato dal complesso inconscio c(e non a2oranello
stato di veglia, e pertanto tutta l'esperienza appare
racc(iusa nell'am!ito individuale.
e caratteristic(e psicologic(e e fsiologic(e delle persone
capaci di esperienza ipnotica e religiosa, secondo
'otoKama, sare!!ero9 pronta immaginazione con facilit/ a
illusioni sensoriali e insta!ilit/ del sistema nervoso
autonomo.
Tra costoro, poi, i calin1, i capaci di lavoro fsso e
disciplinato, con predominio del parasimpatico, sare!!ero
capaci di sviluppare ipnosi profonde e durature, con
possi!ilit/ di regressioni d'et/ e di amnesia post4ipnotica.
Quelli di temperamento mutevole, facili agli eritusiasmi,
con predominio del sistema simpatico, raggiungere!!ero
invece soltanto gradi di ipnosi leggera.
" prirn1, con predominio parasimpatico, durante
l'esperienza mistica entrere!!ero in stato di estasi
profonda, perdendo la coscienza- mentre i secondi
conservere!!ero ancora la coscienza durante l'estasi.
;a questi studi risultere!!e c(e vi sono molti punti di
contatto fra le caratteristic(e psicologic(e e fsiologic(e di
coloro c(e (anno esperienze reli
giose e di coloro c(e possono facilmente essere sottoposti
a ipnosi. Tuttavia si s!agliere!!e se si volesse interpretare
tutto l'aspetto dell'esperienza religiosa come un fenomeno
ipnotico, quando si riDetta c(e quella, contrariamente
all'ipnosi, tutto uno sforzo per a!!andonare l'individuo e
immedesimarsi nel 3uper 5ndividuo e nell'Essere 3uperiore
)'otoKama+.
6lcuni possono ritenere questo 8ssere o .acolt/
Supersensoriale una mera allucinazione- ma molte persone
attendi!ili, c(e (anno avuto una vera esperienza religiosa,
respingono questa forma soggettiva e 2usoria di
interpretazione e credono nell'esistenza dei ;io )da essi
sentito attraverso una percezione eVtrasensoriale+, con la
stessa convinzione con cui noi crediamo all'esistenza del
mondo esterno percepito per via sensoriale.
Evidentemente, in queste percezioni, la convinzione
fdeistica dei soggetto fondamentale.
Fn rilievo indispensa!ile da fare sul piano neurofsiologico
infne quello c(e riguarda 'elettroencefalografta delle
estasi religiose, degli stati concentrativi di meditazione-
ra5rontata a quella della ipnosi, dell'autoipnosi, e degli
allenamenti autogeni, e a quella delle estasi artifciali
psic(edefc(e.
e ricerc(e ancora in corso, e con risultati a volte
discordanti, (anno avuto una puntualizzazione nel
settem!re "#$A, in occasione della terza Istituzione di 3tudi
superiori di Elettroencefalografa umana, c(e (a convocato
a 'arsiglia numerosi specialisti orientali e occidental1 di
neurofsiologia clinica. <. 8astaut c(e (a presieduto ai
convegni cogi sintetizza le conclusioni9
,a. contemplazione e l'estasi mistica naturale dei `og(i,
dei monaci ]en e dei loro discepoli occidentali non (anno
un referto elettroencefalografco caratteristico, o si
manifestano solamente per una sincronizzazione neuronica
corticale lenta 4rallentamento del ritmo alp(a e comparsa
del ritmo t(eta+ allorc(H gli occhi sono aperti )fatto c(e
generalmente desincronizza < tracciato+, < c(e testimonia
la presenza di una condizione psicomotrice compara!ile a
,uella di un training autogeno o di una autoi%nosi(
'identit/ fra training e ipnosi ed estasi mistic(e, sare!!e
coI1 sul piano elettroencefalografco accertata.
,a contemplazione, l'estasi artifciale da drog(e o non
modifcano < tracciato, o inducono in esso invece una
sincronizzazione neuronica corticale rapida )accelerazione
del ritmo alfa e comparsa del
ritmo !eta+ ,uando gli occhi sono chiusi< e cio nella
condizione in cui generalmente meglio si evidenziano i
ritmi pi* lenti- fatto c(e testimonia uno stato di
ipereccita!ilit/ corticale identica a quella c(e
regolarmente provocata dalle sostanze allucinogene
allorc(H esse sono sperimentate in la!oratorio senza
provocare l'estasi:.
In questo caso prevarre!!ero quindi le modifcazioni
elettroencefalografc(e della droga su quelle proprie
dell'estasi naturale e delle autoipnosi.
"A. @iofeed!acL, tecnic(e di rilassamento e autoipnosi
a 1io&eed1acQ terapia )@.@+ c(e vorre!!e dire cura c(e si
avvale di una in&onnazione 1iologica retroattiva una
metodica c(e permette a un soggetto di rendere pi* palesi
le variazioni di alcune sue funzioni organic(e, in modo da
poterle modifcare volontariamente, sulla guida delle
informazioni fornitegli da uno speciale apparecc(io in
modo, diremo, retroattivo. Questo collegato al soggetto
con strumenti diversi capaci di rilevare varie funzioni
organic(e, come la conduci!ilit/ elettrica della cute, il suo
potenziale elettrico, l'attivit/ elettrica muscolare, cere!rale,
cardiaca, la pressione sanguigna, amplifcando i vari dati e
trasformandoli in segnali acustici o visivi. 'ediante questi <
soggetto pu0 seguire il variare di queste funzioni organic(e
e porsi di fronte ad esse nelle condizioni migliori psic(ic(e
e somatic(e per modifcarle convenientemente, mediante
vari volontari tentativi.
8li strumenti c(e possono essere collegati col @.@ sono9
l'elettromiografo, c(e viene usato nella rieducazione
neuromuscolare e per il rilassamento- lo psicogalvanometro
e lo SQin %otential ;esponse )3PR+ c(e misura il potenziale
delle fo!ie e della !al!uzie- il hermal per monitorare la
temperatura periferica nei casi di emicrania, di sindrome di
RaKnaud e per il rilassamento- l'elettroencefalografo per
suscitare la prevalenza di specifc(e onde cere!rali
sintomatic(e di vari stati di coscienza nella cura
dell'insonnia, delle forme ossessive4compulsive- lo
sfgmomanometro per monitorare la pressione arteriosa- il
%ulse ^ave 'elocit? per controllare le pulsazioni cardiac(e,
o la tumescenza del pene ).uller, ProLasK, RaK+.
a @.@ terapia (a circa quindici anni di vita- appoggiata
dal !e(av1orismo e, nel campo della psi
cologia clinica, le stata fatta la critica di essere delle due
tecnic(e siano assai scarse c(iaro c(e superfciale e
sintomatica, rispetto alla terapia del l'ipnosi o5re <
vantaggio di una maggiore rapidit/ di profondo.
'a la risposta a questa critica pare sia stata data dai
risultati, in genere sottoposti a rigorose verifc(e e
catamnesi )'. Tosello+.
;'altra parte, come rilevano i fautori del @.@, questo
trattamento (a i seguenti vantaggi9 esclude i farmaci- d/
specifcit/ di risposte- tratta la persona come totalit/-
stimola la cooperazione alla terapia e la responsa!ilit/
personale- d/ rinforzi immediati segnalando l'entit/ e la
direzione delle modifc(e ottenute e contemporaneamente
d/ indicazioni per le successive strategie di tipo cognitivo4
immaginativo- pu0 infne essere eseguito da personale
ausiliario e fatto a casa )Tosello, 6nc(isi, Panc(eri+.
2ome viene a porsi il BFB rispetto alle( altre tecniche
distensive precedentemente esposte e all'ipnosiX
Ritengo c(e rispetto al T.6. e alle tecnic(e di rilassamento
in genere < @.@, o5rendo dei parametri c(iari per la
valutazione dei progressi, permette al soggetto un pi*
facile addestramento al proprio rilassamento. '. Tosello,
incaricata dell'insegnamento di Terapie non analitic(e
presso la 3cuola di 3pecializzazione in Psicologia
dell'Fniversit/ di Torino e consulente presso un &entro
&antonale ticinese per tecnic(e comportamentali e di
rilassamento, ritiene c(e non pi* del "J4"=d dei pazienti
avviati al training autogeno lo continui con regolarit/ e
persistenza anc(e per la mancanza di parametri c(iari di
riferimento. Pure le tecnic(e di Xaco!sen secondo questa
autrice tendono a ingenerare noia e danno risultati di
di2cile quantifcazione.
In merito ai rapporti &ra tecniche di BFB e autoipnosi
ritengo c(e, in determinati pazienti, sia possi!ile lo
sfttamento dallo stato attentivo proprio del soggetto )c(e
monitorizza una determinata sua funzione organica, sotto
la guida di indicazioni luminose o sonore+, a quello di una
ipnosi vide, durante la quale si realizzi un monoideismo
plastico, con prevalenza delle facolt/ immaginative su
quelle critic(e, isolamento dall'am!iente e modica
dissociazione della personalit/,
E. X. .risc(er e Z. Z. TKron non (anno riscontrato alcuna
relazione fra l'1pnotizza!1(t/ e l'a!ilit/ nell'apprendere le
strategie di @.@- mentre pare c(e l'apprendimento al
controllo di una &unzione si conservi piJ a lungo, se
avvenuto tramite ipnosi che non tramite il BFB(
Per quanto le ricerc(e comparative sui risultatirisultati )'.
Tosello+."#. Tecnic(e masc(erate
3i c(iama tecnica masc(erata quella tecnica con la quale si
induce ipnosi in un soggetto a sua insaputa, masc(erando
la tecnica stessa.
In questo modo possi!ile ipnotizzare una persona senza il
suo consenso, laddove di2cile ipnotizzarla contro la sua
volont/, a meno c(e non sia stata gi/ ipnotizzata pi* volte.
Fna modalit/ di tecnica masc(erata quella con cui si
induce la trance invitando il paziente a rilassarsi per
&avorire l'esattezza di una ricerca clinica da eKettuarsi su di
lui, come il giusto conteggio dei !attiti del polso, la n4
iisurazione della pressione arteriosa, la ricerca dei riDessi
nervosi, dei segni di 8raefe e di 'oe!ius ecc.
?ttenuto il rilassamento, si tenta di approfondirlo parlando
di torpore sempre pi* profondo, con la stessa tecnica
adoperata per l'induzione di ipnosi, dicendogli ad esempio
di visualizzarsi mentre si addormenta pro&ondamente(
Insistendo, senza mai parlare di ipnosi, il soggetto pu0
cadere in trance e allora si proceder/ come usualmente,
sta!ilendo su!ito un segnale di condizionamento all'ipnosi,
c(e ci permetter/ un approfondimento della medesima a
mezzo di induzioni ripetute e rapidamente susseguentisi.
Prima dei risveglio, l'ipnotista c(e non vuol far sapere al
soggetto di averlo ipnotizzato deve procedere alla
rimozione di qualsiasi nozione riguardante la trance-
suggerire l'amnesia postipnotica e la resistenza a tentativi
di ipnotizzazione fatti da altri, dicendo c(e nessuno potr/
mai ipnotizzarlo senza un permesso dell'operatore, o il suo
esplicito consenso.
Uolendo successivamente proseguire in tecnic(e
masc(erate per scopi eVtramedici )militari, di
investigazione ecc.+ si addestra il soggetto c(e (a
raggiunto lo stato sonnam!olico con amnesia postipnotica
a comportarsi in trance come nella veglia )Esta!rooLs+.
Quando < paziente non sviluppa amnesia postipnotica, noi
lo rassicuriamo e tranquillizziamo sul torpore della
coscienza raggiunto e ricordato, dicendogli c(e esso
riuscito molto utile per acquisi
re importanti dati clinici sulle sue condizioni organic(e.
6ltra tecnica masc(erata quella con cui si invita il
soggetto ad assistere a una induzione di un altro paziente,
captandone l'attenzione in modo c(e la tecnica fnir/ con
l'agire su di lui, contemporaneamente c(e sull'altro.
%J. Tecnic(e indirette
&on il tern4*ne indiretta viene, da 'ilton EricLson in poi,
c(iamata una modalit/ di induzione ipnofca c(e non si vale
dei soliti rituali induttivi direttivi, ma di particolari strategie.
Essa fondamentalmente si serve di determinati rapporti
comunicazionali, di cui indic(eremo !revemente appresso i
principali.
a suggestione diretta e in rapporto con il pro!lema del
paziente e con la soluzione cercata, un aello alla mente
conscia con un coinvolgimento diretto del soggetto nel
processo terapeutico, il quale, secondo vari 6utori )`apLo+,
se rassicura e gratifca certi pazienti, esclude l'accesso al
loro inconscio e quindi alla loro ^eltanschauung o visione
del mondo e alla loro autoimmagine< elementi c(iave per la
valutazione prognostica e l'impostazione terapeutica.
Fn esame ravvicinato delle paure, dei du!!i, dell'autostima
del paziente scatena angoscie c(e aumentano le resistenze
e prolungano la terapia. `apLo cita l'osservazione di
@andler b 8rinder secondo la quale un paziente c(e arriva
in terapia ha gi sperimentato tutte le possi1ili alternative
che la sua mente conscia gli ha suggerito per un
cam!iamento, senza risultati apprezza!ili. &ontinuare su
questa strada signifca approfondire < divario tra < suo
mondo cognitivo e quello a5ettivo.
;i ci0 se ne sono accorti anc(e gli psicanalisti c(e nel loro
rapporto col paziente, distinguono un ra:orto cognitivo e
uno emotivo( 5l primo, puramente razionale, con la
interpretazione psicogenetica, attacca l'engramma c(e si
strutturato neurofsiologicamente nel soggetto- il secondo,
c(e si sta!ilisce col transfert della relazione oggettuale,
corregge la coloritura emotiva dell'engramma.
In ipnosi, la destrutturazione neurofsiologica
dell'engramma si esegue di solito con tecnic(e
decondizionanti )su cui ci so5eremeremo pi* avanti+ e la
correzione dell'emozione ad esso congiunta, con tecni
c(e indirette. &i0 perc(H una analisi puramente razionale
c(e attacc(i l'engramma, ma non l'emozione c(e esso
suscita non (a successo terapeut1co.
=a suggestione indiretta permette di attingere al vasto
campo dell'esperienza inconscia, lasciando al cliente la
massima li1ert inconscia di scelta del tipo di risposta-
maggiore creativit e partecipazione al processo ipnotico(
&on essa si pone tra la suggestione e lo scopo da
raggiungere una distanza di sicurezza c(e non sollecita
paure, e non suscita quindi difese e resistenze. ='am1iguit
di cui ci si avvale, oKre ampio spazio alle proiezioni del
paziente e maggiore rispetto per la sua personalit, anche
se puP essere vissuta come troppo remota, troo staccata
dal suo pro1lema assillante e, a volte, fare diminuire la
fducia nel terapeuta.
`apLo difatti ricorda il senso di &rustrazione e con&usione
c(e (a spesso tur!ato gli allievi di EricLson delusi nella loro
aspettativa di non poter giungere alla c(iave del discorso-
di non aver risposta ai loro ,uesiti su una storia, se non con
un'altra storia. In pratica questa tecnica pu0 portare
dall'irritazione vera e propria, a un parziale disinvestimento
da parte dei cliente c(e si sente collocato in un ruolo
secondario, o a un suo pervasivo senso di futilit/ del tutto.
3econdo `apLo, il dualismo si pu0 superare con un
atteggiamento di maggiore Dessi!ilit/, c(e tenga presente
soprattutto i !isogni del paziente e la sua personalit/.
" principali rapporti comunicazional1 indiretti sono i
seguenti9G
"+ ='attenzione responsiva. 3i intrattiene il paziente con
!revi aneddoti e resoconti in cui sono adom!rati i suoi
pro!len4*, in modo da ric(iamare e concentrarne
l'attenzione e suggestionarlo.
"F 5l truismo( 65ermazioni o domande ovvie creano una
comunicazione c(e inde!olisce gli atteggiamenti rigidi e
negativistici. ,Tu sicuramente non faresti ... :.
3F =a disseminazione( &on essa si danno suggestioni
disseminate a intervalli casuali, in modo da non dare al
soggetto nH il tempo, nH la possi!ilit/ di reagire- perc(H si
torna rapidamente al discorso generale, centrato su quanto
a lui interessa, in modo da favorire da parte sua lo sviluppo
di un campo a5ermativo.
4F =a con&usione( Ftile nelle tecnic(e non verG )Rossi .9 ,'ipnosi
indiretta di EricLson:+.
!ali !asate sulla rnimica9 fssare il proprio sguardo al di l/
del paziente, anzic(H sul suo volto- dare una stretta di
mano c(e non lasci prevedere al soggetto quando
l'operatore gli lascer/ la sua mano. a sorpresa provoca un
certo grado di confusione e questa agevola la trance.
)F 5l doppio legame( Si comunica al soggetto c(e accadr
,ualche cosa, senza intervento dell'intenzione conscia e
c(e, comunque egli decida di agire, la cosa accadr/.
6d esempio si pu0 c(iedere ,Uuoi rilassarti da seduto o da
sdraiato\: ,Uuoi sperimentare una trance leggera, media o
profonda\: ,Puoi svegliarti come persona, ma non
necessario c(e ti svegli come corpo:. ,Puoi scrivere quelle
cose, ma senza sapere di c(e si tratta:, ecc.
/F ='implicazione( Si comunica un messaggio impedendo la
reazione di non accettazione, dato c(e questo nascosto,
o implicito e supposto( ,3e ti metti seduto )azione
facilmente accetta!ile+ allora puoi andare in trance:. ,7on
(ai neppure !isogno di prestare molta attenzione a quello
c(e farai, perc(H < tuo inconscio permette da solo di farsi
usare come vuoi tu:. &on questa tecnica per rendere, ad
esempio, consapevole un soggetto c(e si trova in un
particolare stato di coscienza, ,non si ricorre alla
provocazione: )ad esempio, tu non puoi camminare+, ma lo
si avverte c(e sono avvenuti in lui dei cam!iamenti c(e
egli non pu0 negare, nel respiro, nelle pulsazioni, ecc., con i
quali resta sottinteso lo stato di trance.
!F ecnica direttiva implicita( Questa raggiunge lo stesso
scopo della provocazione, lasciando al paziente < controllo.
Fn segnale involontario indic(er/ la recezione della
suggestione. ,6ppena la tua mano destra scender/ sulla
gam!a... tu sarai rilassato:.
#F Suggestione indiretta( Si utilizza la vista di un soggetto
che va &acilmente in trance, per facilitare l'induzione in uno
resistente.
9F Suggestione a 9nale aperto( GMualun,ue risposta
accetta1ile come valido fenomeno ipnotico:. ,Presto la tua
mano destra, o pu0 essere anc(e la sinistra, comincer/ ad
alzarsi, o potr/ premere di pi*, o potr/ anc(e non muoversi
a5atto, per0 aspettiamo per vedere c(e cosa esattamente
accadr/. .orse sar/ il po2ce o l'indice il primo a muoversi.
'a ci0 c(e veramente importante non c(e la tua mano
si sollevi o prema di pi*, o resti immo!ile, ma piuttosto la
tua capacit/ di avvertire !ene qualsiasi sensazione c(e
possa svilupparsi nella tua mano:.
10F Segnalazione ideomotoria( 6utonoma e inconscia, per
cui il soggetto annuisce o scuote il capo, muove le mani,
!atte le palpe!re, sposta le gam!e, le !raccia, deglutisce,
aggrotta la fronte, rivelando cos1 la sua accettazione, o
meno, delle suggestioni date.
11F +nalogia suggestiva( &on essa ci si rivolge
contemporaneamente alla coscienza ed all'1nconscio,
mediante sim!olisn4> o racconti centrati sul distur1o del
paziente(
1"F =a meta&ora( Si realizza ogni qual volta si sovrappone <
signifcato di due terrr*ni appartenenti a due campi
associativi diversi )gam!e di un tavolo e quelle di una
persona, ad esempio+, ed essendoci un elemento di
signifcato comune, si sostituisce un termine all'altro.
a metafora, come linguaggio fgurato pu0 non riferirsi a
una sola parola, ma pu0 estendersi a intere strutture
narrative come la para!ola, la fa!a, i miti, le leggende,
ecc. Queste, in quanto suscitatrici di immagini mentali alle
quali < soggetto stesso uso ricorrere, sono un e2cace
modulo linguistico della comunicazione umana e rivestono
un notevole aspetto psicodinamico terapeutico.
In altre parole, adoperando la metafora con frasi specifc(e,
sin>litudini, racconti, disegni, allegorie, traslati, si cerca di
aiutare la conoscenza del profondo e di inde!olire eventuali
o!iezioni e du!!i dei paziente. 3volgendo il sim1olo una
funzione di mediazione tra conscio e inconscio, la metafora
favorisce il trasferimento sim!olico di immagini- evoca una
nuova realt/- realizza i suoi signifcati- crea e impone nuove
presenze, nuove sintesi progettuali e creative e il soggetto
diventa capace di nuovi modelli di consapevolezza e cio
creativi. Il linguaggio metaforico e < sim!olismo come
particolare modalit/ di comunicazione sono vecc(i quanto
l'uomo e non una invenzione della psicoterapia moderna
)'arasigan U., @arLer P.+.
3econdo 8ordon )Pacciolla+ la metafora sare!!e un
principio attivo in psicoterapia perc(H genera una ricerca
transderivazionaleI cio revisiona quel modello dei mondo
c(e d/ un senso alle proprie esperienze. &on la ricerca
trarisderivazionale si colloca una certa esperienza in una
detern4>nata mappa coI1 c(e entram!e (anno senso
perc(H ognuna fa da contesto di riferimento all'altra. E
proprio questo processo !asato sulla correlazione
sensoriale con < modello del mondo del soggetto c(e
rende le metafore dei potenti agenti di cam!iamento. ?gni
metafora deve rispecc(iare la struttu
ra della situazione pro!lematica del paziente e fornirne una
soluzione. Per la ristrutturazione metaforica si deve stare
attenti alle metafore patogene usate da questi-
sintonizzarci parlando lo stesso fnguaggio fgurato e cio,
in termini di programmazione neurofnguistica, la ricerca
transderivazionale deve soddisfare le condizioni del 1en
&ormato in terapia( Si potr/ cogi ottenere di cam!iare una
metafora patogena in metafora terapeutica.
&on queste tecnic(e la comunicazione, densa di signifcati
diversi, viene sostituita alle ver1osit ripetitive, aDe
suggestioni dirette, ai comandi postipnotici utili in altre
evenienze.
a metodica indiretta, pur essendo di fatto possessiva, si
avvale di approcci altamente permissivi. In essa, alla parola
manipolare si sostituisce &acilitare< a controllare, evocare< a
tecnica ipnotica, approccio ipnotico- pi* c(e alla
realizzazione di &enomeni ipnotici si tende a un controllo
terapeutico signi9cativo(
13F Suggestione composta( ,3ta per accadere un fatto
)cosa vera, truismo c(e sfrutta un campo a5ermativo+-
pausa )momento creativo+ e non avrai alcun controllo
)suggestione precisa+:.
a guarigione diventa co_M frutto delle possi!ilit/ creative
deD'inconscio ravvivato e, in parte, pilotato dalle immagini
suggerite dall'ipnotista. &on queste tecnic(e in soggetti
recettivi si pu0 arrivare anc(e ad un'ipnosi profonda e cio
ad un funzionamento della mente a livello inconscio, senza
c(e la parte cosciente interferisca. 3i (a cosii un
comportamento dissociato dall'usuale contesto associativo
personale.
Se si adoperano le capacit del paziente ad un utilizzo
creativo, con&ormemente alla sua volont di
autorealizzazione, non si puP dire che l'ipnosi sia un
metodo coercitivo< tanto pi* c(e le suggestioni (anno un
e5etto terapeutico se si accordano ai !isogni interni del
paziente, ai suoi modelli di apprendimento e alle sue
motivazioni. Perc(H, si !adi !ene, la trance non assicura
a5atto l'accettazione delle suggestioni, ma un pi* facile ed
e2cace apprendimento creativo, per < fatto c(e durante
essa le realizzazioni critic(e e volitive coscienti sono
notevolmente ridotte )EricLson, Rossi+.
Precisamente l'ipnosi indiretta secondo Rossi 4 EricLson, si
svolge durante tre momenti diversi9
4
il primo riguarda l'induzione, c(e legata alle circostanze
ed al tempo,
4
il secondo consiste in una risposta inconscia, c(e noi
possiamo leggere nella mimica dei soggetto,
4
< terzo una risposta ideomotoria, ideoplastica.
;urante la prima fase in funzione < lavoro creativo del
terapeuta( 7ella seconda fase su!entra ,uello personale
del soggetto, per cui le sue capacit/ vengono utilizzate, per
eseguire un lavoro di esplorazione interiore, in rapporto
anc(e alla suN volont/ di autorealizzazione. =a suggestione
indiretta non una manipolazione, ma un modo di
sviluppare i potenziali ideomotori del soggetto(
&on questa tecnica indiretta i pro!lemi comportamentali
del paziente vengono utilizzati per la induzione di trance. &i
riferiamo per questo a quanto viene c(iaramente.riportato
nei li!ri di Rossi e <aleK c(e queste tecnic(e insegnano,
seguendo EricLson.
6d esempio, se ci si accorge c(e un soggetto (a delle
resistenze con pro1lemi di &uga, lo invitiamo a ritirarsi in un
mondo interiore, sfuggendo all'esterno. 8li facciamo
approfondire questo suo mondo interiore, sino a creare
deDe risposte ideomotorie e quindi la trance terapeutica. Il
terapista si intromette cosii con i suoi suggerimenti nel
mondo interiore del paziente evitando c(e questi lo !locc(i
con la sua resistenza. o psicoterapeuta con la sua
creativit/ deve neutralizzare il comportamento di di&esa del
soggetto contro un mondo esterno, c(e vuole interferire su
di lui.
Pertanto egli deve trovare i punti che sono in comune tra
l'induzione e i pro1lemi della sua resistenza e della sua non
colla1orazione(
7on si deve lottare con < paziente- e aiutandolo a non fare,
come egli desidera, lo si porta gradatamente alla trance. 3e
il terapista dice di s1 ed il soggetto di no, non c' c(e da
dire di no, trasformando coIM il suo no in s1.
7ei casi di du11io ed incertezza per cui < paziente dice di
non sapere si pu0 indurre la trance con una serie di
domande, fnc(H questi risponde c(e non sa( 6llora dice9 6
la tua mente conscia c(e non sa:. ,3ei disposto a farti
aiutare dal tuo inconscio\: )tecnica induttiva legata alle
circostanze+. ,3e il tuo inconscio disposto a farti entrare
in una comoda trance terapeutica, i tuoi occ(i si
c(iuderanno gradatamente ecc.: )risposta ideomotoria+.
,Quando il tuo inconscio avr/ terminato < tuo lavoro )fase
creativa del soggetto+ annuirai con la testa o alzerai la
mano destra:.
3e il paziente si lamenta di essere stanco lo si inviter/ a
rilassarsi e, dal suo rilassamento alla trance terapeutica, si
passer/ suggerendo all'inconscio di fare il suo lavoro.
,Quando il tuo inconscio comincia a lavorare ti sentirai pi*
comodo e meno stanco:. 7ei casi in cui il pro!lema del
paziente servito per l'induzione, !isogna poi attendere
c(e la creativit/ del paziente fnisca < suo lavoro.
3i pu0 invitare il paziente a descrivere un particolare sogno
e quindi lasciarlo solo, facendogli ricordare i vissuti di quel
sogno- mentre l'ipnotista si rivolge ad altri parlando dei
sogni in genere con suggestioni varie indirette- o del come
un soggetto possa contemporaneamente vivere due livelli
di coscienza nello stesso momento.
3ia i sogni, sia i sentimenti (anno un e5etto ideodinamico,
facilitante il lavoro inconscio e trance terapeutic(e. 3i
suggerisce c(e quando < suo inconscio si sentir/ di fare
questo lavoro di introspezione ed il lusso di una analisi
personale attenta, allora i suoi occ(i si c(iuderanno e
resteranno c(iusi fnc(H tale lavoro non sar/ terminato )il
lavoro creativo del terapeuta si innesta cosii su quello
creativo del paziente+.
Quando la trance sar/ fnita deve sorgere nel paziente )ed
il terapista la deve suggerireS+ la grati9cazione per il lavoro
compiuto.
6d un soggetto c(e depresso per motivi vari s1 pu0 dire
c(e la depressione non $ che il primo passo per un nuovo
sviluppo creativo della sua personalit( 7ella depressione,
c(e si accompagna ad un ritiro dal mondo esterno, <
soggetto pu0 ela!orare in modo conscio o inconscio i dati
c(e (a raccolto. Essa non un fattore distruttivo, ma
creativo, c(e porta poi ad un nuovo tipo di !enessere.
Fn ritiro dal mondo esterno in quello profondo
dell'inconscio precede anc(e < lavoro artistico, scientifco,
creativo, mistico della illuminazione.
'approcc1o con l'inconscio ed i sentimenti intimi del
paziente, tale a volte da suscitare lacrime o catarsi in lui,
profondamente umano, e non si rileva nH nella situazione
analitica classica, nH in altre modalit/ di approccio ipnotico-
c(e possono peraltro essere valide per diverse patologie e
soggetti.
Entrare in sintonia con le esigenze profonde del paziente
indispensa!ile per una adatta comunicazione psicoterapica.
&osii a una madre castrante e possessiva, invece di
rimproverarle ci0, come molti (anno gi/ fatto, le suggerisce
c(e ,necessario fare altri sacrifci:... )l'unico linguaggio
c(e la madre pu0 capireS+.
6lla persona c(e (a timore dell'insuccesso, si suggerisce di
&are l'esperienza dell'insuccesso(
Per essere capiti da un ingegnere elettronico !isogna
adoperare < 1inario della logica, non dell'emozione( Si
comporti come se il suo pro!lema fosse gi/ risolto.
In una pu!!licazione di Z6s QP77ERG,)G ^ir 'on der
%s?chotherapie, envarten %s?choter( )'ed. %s?chol( 30, "4!< 19#0FF(
sono elencate CJJ psicoterapie- ma una inc(iesta di5usa
fatta in 6merica sull'e2cacia delle varie psicoterapie (a
concluso c(e l'unica ,ualit veramente eEcace per uno
psicoterapeuta $ ,uella umana(
EricLson e Rossi rivelano come siano molteplici i livelli della
comprensione umana( 'essere una sola cosa stata
considerata per molto tempo una grande virt*, e per
questa unica cosa ad esempio si moriva in guerra, e si
instaurato un diritto c(e per0 come una camicia di forza
per < nostro sviluppo. ;a questo ordine di idee deriva un
confronto tra avversari9 per cui una cosa , oppure non .
addove l'uomo molto pi* complesso ed i suoi sogni sono
spesso un risarcimento ad un approccio troppo rigido di
vita- come lo sono < desiderio di ricorrere al rnisticismo, a
flosofe orientali, al sim!ofsmo Xung(iano, a forme arcane
di autoconoscenza, alla trance ipnotica, spesso desiderata
profonda, con rivivifcazione anc(e del passato- rimanendo
< paziente deluso se ci0 non avviene.
Tecnic(e c(e possiamo c(iamare in un certo qual modo
indirette sono quelle c(e si avvalgono di procedimenti
mascherati per l'induzione della trance, descritte nel
capitolo IU 3 "#- quelle non ver1ali descritte nel capitolo IU
3 "% = "C 3 "B- quelle c(e partono dal sonno 9siologico,
cap. IU 3 "=- le &antasmatiche, cap. "$ 3 ", ed altre ancora
esposte nel presente trattato.
&on queste, di fatto si induce una trance ipnotica con
modalit/ diverse dalle rituali dell'ipnotismo classico,
precedentemente descritte. 3i di5erenziano parimenti delle
indirette ericQsoniane perc(H ad esse non segue il lavoro
creativo del paziente e la sua gratifcazione fnale. t c(iaro
c(e la psicoterapia, secondo le diverse modalit/ di
approccio, correr/ su !inari d1versi- come si vedr/ pi*
avanti.
Peraltro, nel leggere l'e2cacia delle tecnic(e indirette e i
casi guariti, co_M come vengono esposti nei li!ri di XaK <aleK
,Terapie non comuni: e di T. Q. Reig ,6 scuola di ipnosi:
sorge < du!!io c(e l'e2cacia di questa ipnosi indiretta sia
per0 legata pi* alla personalit/ particolare di EricLson, c(e
alla tecnica in sH- in quanto essa di2cilmente ripeti!ile
per i casi clamorosi descritti dall'6utore- e la maggiore o
minore validit/ di un metodo direttamente proporzionale
alla percentuale statistica della sua ripeti!ilit/.
7el li!ro di @andier R. e 8rinder X. ,I modelli della tecnica
ipnotica di '. <. EricLson:, a pag. "J, si rileva come poc(i
tra i suoi allievi a11iano imparato ad esercitare le capacit
di cui 8ricQson si serviva con tanta &acilit( Ed ancora, a
pag. "#, si nota come sia stata grande la capacit/
d'induzione di EricLson e della sua utilizzazione dell'ipnosi,
ma c(e purtroppo 1en pochi sono stati in grado di
apprenderla(
Queste osservazioni coincidono con ,uelle da me &atte
nella pre&azione alla traduzione italiana del li1ro di >( A(
]eig ,6 scuola di ipnosi da '. <. EricLson:G )Traduzione
italiana di '. Tosello del ,3eminario di '. <. EricLson raccolto da X. Q.
Reig 4 6 scuola di ipnosi 4: con presentazione di .. 8ranone. @oring(ieri,
Torino "#AC+. in cui dic(iaro9 ,c(e tutto quanto valido per un
ipnotista, pu0 fallire nelle mani di un altro:. 6nc(e E. ;E
F&6 scrive9 ,una cosa sono le teorie e le tecnic(e e
un'altra c(i le applica ... - e viene spontaneo attri!uire pi*
al carisma di EricLson, c(e all'ipnosi, quanto viene
descritto:.
@andler e 8rinder si sono assunti il compito di esaminare le
tecnic(e di EricLson sotto il proflo neurofnguistico e di
scoprire le modalit/ con cui questo le regola. a loro
lodevole intenzione stata quella di estrapolare dalle
tecnic(e ericLsoniane dei dati, c(e, assunti dagli ipnotisti,
dovre!!ero faciftare le loro induzioni- raggiungendo cosii
l'a!ilit/ di EricLson sulla scia della tecnica neurolinguistica-
metodic(e c(e peraltro tale autore usava )come egli stesso
(a dic(iarato+ senza averne la minirna consapevolezza, e
non come lo fare!!ero i nuovi discepoli neurolinguistici
EricLsoniani e @andleriani.
%". a Programmazione 7eurolinguistica )P.7..+
a P.7.. una dottrina !asata sul presupposto
fondamentale c(e le frasi, adoperate da un soggetto
nell'esprimersi, siano una struttura super9ciale,
espressione di una struttura piJ pro&onda o di ri&e
rimento( Quest'ultima rappresenta la somma complessiva
di tutte le esperienze fatte dal soggetto nella sua vita e il
suo particolare mondo con le limitazioni e le anomalie
congiunte. a struttura del linguaggio in sH acquista, alla
luce di questa dottrina, un profondo signifcato psicologico
e terapeutico, in quanto riDette i modelli di vita propri del
paziente, c(e de!!ono essere conosciuti dal terapeuta per
poterli modifcare, anc(e arricc(endoli mediante una presa
di coscienza da parte del soggetto.
a ricerca della struttura profonda del linguaggio attraverso
quella superfciale avviene tenendo presente le regole
fondamentali della rappresentazione ed i pro!lemi
universali del modello umano. 'ediante questi, una
esperienza pu0 venire generalizzata, cancellata, o
de&ormata(
a generalizzazione il ,procedimento con < quale
elementi, o parti del modello di una persona, vengono
staccati dalla loro esperienza originaria e giungono a
rappresentare l'intera categoria di cui l'esperienza solo
un esempio:. &o_M, scrivono @andler e 8rinder,
dall'esperienza di una !ruciatura al contatto di una stufa
rovente si deduce la regola c(e pericoloso toccare le
stufe roventi. 'a se generalizziamo questa esperienza sino
a ritenere c(e ogni stufa pericolosa, rifutandoci di stare
in una stanza con la stufa, fniremo col limitare, senza
alcuna necessit/, < nostro movimento nel mondo- come
pu0 accadere ad esempio, ad un fo!ico.
a cancellazione avviene quando selettivamente si presta
attenzione solo ad alcuni particolari della nostra
esperienza, escludendo tutte le altre concomitanti- come
pu0 accadere in un am!iente assordante. Tale
procedimento, utile in un determinato contesto, pu0
riuscire dannoso in un altro.
a de&ormazione quel procedimento c(e ci permette di
cam!iare l'esperienza dei nostri dati sensoriali, con la
fantasia, con una creazione artistica o scientifca. ?gni
scoperta rivoluzionaria, difatti, implica la capacit/ di
deformare la realt/ attuale. 6nc(e questo procedimento
pu0, a volte essere dannoso, limitando la ricc(ezza
dell'esperienza.
Il comportamento anomalo, alla luce di tali postulati, (a un
senso nel modello del mondo del paziente, aiutandolo a
vivere nell'unico modo c(e gli concesso. Il processo c(e
lega la struttura profonda a quella superfciale, c(iamato
derivazione, si evince ascoltando i predicati, gli avver!i, gli
aggettivi, i ver!i usati dal soggetto- essendo essi in stretto
rapporto con i sistemi rappresentazional1
costituzionali. a terapia d/ !uoni risultati quando si riesce
a cam!iare il modello Iimitativo e anomalo del mondo del
soggetto con le tecnic(e derivate dalla psicolinguistica, o
c(e a queste inconsciamente si attengono, come quelle
indirette ericLsoniane.
7oi riteniamo c(e e5ettivamente < procedimento
psicolinguistico possa riuscire utile in varie anomalie del
comportamento, ma ci sem!ra insu2ciente per altre
numerose patologie mentali, come ad esempio la
sc(izofrenia, per la quale spesso si sono avanzate
interpretazioni psicologic(e o psicoanalitic(e dei tutto
gratuite.
7el trattamento dello sc(izofrenico, se il caso, il
terapeuta deve entrare in sintonia con i deliri di questi. &on
tale metodo potre!!e scomparire anc(e < delirio dello
sc(izofrenico )pag. #B e "JJ+- ma non so sino a qual punto,
delirando con il paziente si possa guarirlo dalla sc(izofrenia
di fondo.
&i0 senza negare l'utilit/ di un simile aggancio
psicoterapico con lo sc(izofrenico, come con un qualunque
altro psicotico- nel modo c(e preciseremo pi* avanti )cap.
%J 3 CE+.
;i fatto, la neurofnguistica ci spiega come, ma non perchH
in modo patologico avvengano i processi di pensiero c(e
cancellano, de&ormano, generalizzano, sotto la spinta di
pulsioni e fattori certamente anc(e !iologici, e non solo
psicologici- c(e, se non rimossi e modifcati, continueranno
la loro opera patologica.
Indispensa!ile, comunque, per ogni tecnica !asare la
comunicazione secondo il sistema recettivo proprio del
soggetto, c(e pu0 essere visivo, uditivo o cenestesico,
dacc(H gli uorrIni rappresentano le loro esperienze
mediante diversi canali d'informazione.
e modalit/ induttive ericLsoniane sono particolarmente
esaminate da @andIer e 8rinder, quali il ricalco,
l'am1iguit, la nominalizzazione, le minori strutture incluse,
i postulati di conversazione, la con&usione, la distorsione
temporale, l'attenzione responsiva, le causative implicite,
la lettura del pensiero, il doppio legame, nel li!ro ,I modelli
della tecnica ipnotica di '. <. EricLson:. 6d esso rimando
gli interessati, ripetendo quanto gi/ detto alla fne del
paragrafo precedente, e cio c(e un conto sono le teorie e
le tecnic(e e un'altra c(i le applica. Infatti, poc(i tra gli
allievi di EricLson (anno imparato la capacit/ di induzione
da lui esercitata con tanta facilit/. Pensiamo c(e le
tecnic(e della P.7.. )come anc(e le mie personali+ non
sfuggano a questo destino- solo c(e mentre noi con altri
riconosciamo
c(e, con modalit/ pur diverse, si raggiunge pur sempre una
condizione ipnotica, @andIer e 8rinder non riconoscono le
loro tecnic(e come ipnotic(e e scrivono ),a metamorfosi
terapeutica: p. %%"+9 prima di usare la rincorniciatura
usavamo la induzione ipnotica, poi scoprimmo che
potevamo eseguire la rincorniciatura senza 1isogno di &are
entrare la persona in trance( 8d $ cos7 che arrivammo alla
programmazione neurolinguistica( 3coprimmo, insomma,
c(e riuscivamo ad ottenere qualsiasi &enomeno di trance
pro&onda, senza dover svolgere nessuna induzione
ritualizzata 4p( %%%+. Peraltro, c(i scrive ritiene c(e per
ottenere ipnosi non sia a5atto necessario ricorrere sempre
ad una induzione rituale, come del resto pensano numerosi
ipnologi.
7on ricorrendo ad alcuna induzione ritualizzata gli 66.
dic(iarano c(e la programmazione neurofnguistica non
ipnosi, ma ,un nuovo metodo originale e a5ascinante, una
rivoluzione senza paragone nella concezione e nella pratica
della ps1coterapia:. 6nzi, la ,programmazione
neurolinguistica: proposta agli studiosi come ,il tentativo
pi* radicale, potremmo dire forse l'unico, di capire c(e
cos' veramente la psicoterapia:. &i0 in contrapposto alle
grandi sintesi teoriche e alle terapie eclettiche c(e
ritengono la psicoterapia niente altro c(e la somma di tutte
le forme di psicoterapia escog1tate fnora9 dalla psicoanalisi
alla terapia cognitiva.
8li 66. a5ermano di non voler insegnare &orme di
psicoterapia< per0, di fatto, ci sem!ra c(e ne propongano
una !en c(iaramente, la comportamentale, eseguita con
particolari modalit/. 3i avvalgono per questo di strategie
diverse, &ondate sul Ghic et nunc e che possono
prescindere non solo dalla storia remota del paziente, ma
anche dalla conoscenza del suo speci9co distur1o 4p( "EE+S
Ricordiamo fra le diverse tecnic(e quella dell'ancoraggio e
della rincorniciatura(
'ancoraggio si e5ettua facendo vivere al soggetto una
esperienza piacevole e toccando contemporaneamente una
parte del suo corpo, o adoperando un detern4>nato tono di
voce. 3uccessivamente, lo si invita a vivere una situazione
opposta 4p( 1"9F ancorandola con un metodo sirnilare, ma
diverso. Individuate le di5erenze inconsce c(e si suscitano
tra le due risposte, il terapeuta avr/ a sua disposizione una
metodica sicura per desensi1ilizzare e curare il paziente da
vari distur!i, fo!ici od altri. 6 di5erenza della tecnica della
desensi1ilizzazione sistematica e del condizionamento con
il metodo suggerito, ,si sostituisce lo sc(ema comporta
mentale negativo con qualc(e cosa di positivo:. a
rincorniciatura viene &atta )p. "#"+9 "+ identifcando lo
sc(ema comportamentale da trasformare- %+ entrando in
comunicazione con la parte inconscia del paziente- C+
distinguendo ci0 c(e comportamento, dall'intenzione
inconscia c(e sottosta ad esso- B+ creando nuove
alternative comportamentali per e5ettuare la suddetta
intenzione. Queste sare!!ero proposte dalla parte creativa
dell'inconscio stesso del paziente c(e e5ettuere!!e una
scelta, e non dallo psicoterapeuta. 3i possono ancorare
risposte fo!ic(e )p. "CE+, cui seguono modalit/ di
dissociazione, reintegrazione e regressione strutturate con
le quali si avre!!ero cam!iamenti radicali e duraturi 4p(
"B$+.
E in tutto questo l'ipnotismo e lo stato ipnotico, secondo gli
66., non c'entrere!!ero a5atto, ed artefce di ogni cosa
sare!!e ,la programmazione neurolinguistica:, con la
quale si ottiene per0 tutto quello c(e si verifca con l'ipnosi,
tern>ne infelice )siamo d'accordo+, tanto infelice da essere
continuamente equivocato.
7on c' c(e da riferirsi in merito ai nostri concetti
d'ipnotismo, ipnosi, training autogeno, sofrologia, maturati
alla luce di decenni di esperienza clinica e di la!oratorio,
compiuti con la colla!orazione di vari &olleg(i.
fE un vero peccato c(e gli 66. ignorino la letteratura
italiana sull'argomento, in quanto da essa avre!!ero potuto
conoscere vari dati utili per la ela!orazione deDe loro
metodic(e.
"+ a spontaneit del soggetto ipnotizzato, dalla quale si
pu0 facilmente rilevare in modo semplice, diretto e rapido
tutti quei dati relativi alla esperienza sensoriale, c(e
ric(iedono un particolare addestramento e possono essere
simulati, come nell'attore c(e recitaG.
%+ e ancore non sono tanto facili da attuarsi nella veglia-
ma assai pi* facilmente durante lo stato di ipnosi vigile,
come anc(e i condizionamenti- secondo ricerc(e svolte
durante vari anni all'?spedale 'aggiore di Uercelli.
C+ 7on crediamo tanto facile, per la nostra esperienza
neuropsic(iatrica e psicoterapeutica, ottenere la guarigione
delle personalit/ multiple con quello c(e gli 6ttori
c(iamano lo schiacciamento visivo( Si ncora una
personalit/ al !raccio sinistro teso, e l'altra a quello destro
pure teso. 3i osser
G ,a spontaneit/ nel soggetto ipnotizzato: )8ranone, "#$=+.
vano visivamente le due immagini e aDa fne si schiacciano
l'una contro l'altra con le mani( Quindi si attira a sH
l'immagine integrata e la si fa entrare nel corpo )p. "=$+.
Riteniamo di2cile la guarigione di una persona che da
venticin,ue anni viveva la vita dell'omosessuale con la
tecnica descritta a pag. "A%- e ancora quella dei deliri
sc(izofrenici con tecnic(e sin4Zari a quelle esposte a pag.
#B o le gravi sindromi allucinatorie continue con quelle
citate a pag. %%C.
B+ Riteniamo infne c(e non !isogna tanto guardare le
tecnic(e c(e si adoperano, ma lo stato fnale raggiunto con
esse< e se questo quello della ipnosi pi* o meno vigile nel
senso scientifcamente defnito, inutile moltiplicare le
terminologie.
Ualide comunque le tecnic(e c(e mettono in momentanea
parziale quiescienza l'emis&ero cere1rale sinistro con i suoi
poteri critici, analitici- quali le tecnic(e del ricalco )come ad
esempio la lettura del pensieroF< ,uelle della distrazione
)con le congiunzioni, le causative implicite, l'uso di
predicati+- la generalizzazione, la cancellazione degli indici
re&erenziali nel discorso del terapeuta< le minori strutture
incluse< i signi9cati derivati ecc( !en descritte sui li!ri della
P.7.. e ai ,uali si rimandano gli interessati.
6ltrettanto valide le tecnic(e c(e consentono l'accesso
all'emis&ero destro, alle quali a!!iamo gi/ in parte
accennato nel paragrafo %J di questo capitolo, quali la
metafora, gli aforismi, i paradossi, le allitterazioni con le
assonanze delle parole )nell'emisfero destro vi sono varie
8estalt auditive+.
Per l'accesso all'en4>sfero destro utile la ,comunicazione
non ver!ale: c(e come risaputo rappresenta il $=d della
comunicazione umana e si esplica con la n>n4>ca, la
postura, i segni analogici, 2ustratori, prosodici,
paralinguistici- con l'aspetto e con eventuali contatti fsici o
con la distanza nel rapporto terapeutico )cap. = 3 B+.
%%. Induzione di manifestazioni ipnotic(e a distanza
t pi* frequente di quanto comunemente non si creda,
purc(H tra l'ipnotista e il soggetto vi sia la possi!ilit/ di
istituire una comunicazioneI visiva )televisione+, uditiva
)telefonica+ o di qualunque altro tipo. a comunicazione
indispensa!ile per suscitare nel soggetto quei particolari
monoideismi c(e
caratterizzano l'ipnosi, con le conseguenze somatic(e,
viscerali, comportamentali ad essi congiunte e
strettamente collegate, come (o dimostrato, a particolari
suggestiona!ilit/ costituzionali di apparato. &i0
indipendentemente da una pregressa conoscenza fra
operatore e soggetto.
3ono noti i casi di persone c(e, seguendo nella propria
a!itazione una trasn4>ssione televisiva d1 ipnosi, non
diretta specifcamente a loro, fatta in teatro a centinaia di
c(ilometri di distanza, (anno riprodotto le manifestazioni
ipnotic(e suggerite dall'ipnotista agli spettatori- tanto da
ric(iedere l'intervento del medico per essere li!erate da
incomode posizioni in cui si erano volontariamente cacciate
e dalle quali non riuscivano pi* a 2stricarsi. E ci0 uno dei
motivi perc(H, nei paesi p1* civili, esistono leggi c(e
vietano gli spettacoli d1 ipnosi, coN me anc(e nel nostro
Paese- dove per0 vengono lo stesso sistematicamente
eseguiti )cap. "C, "aF(
Il # aprile "#AA =a Stampa e numerosi altri giornali (anno
riportato < caso di 6natoli Qas(piroWsLiT, medico psic(iatra,
c(e ,per la pr1ma volta in campo medico mondiale:,
attraverso un ponte televisivo di mille c(ilometri tra 'osca
e Qiev, (a potuto indurre in un soggetto una analgesia
c(irurgica, tale da consentire l'asportazione di una
mammella cancerosa, nello spazio di "= minuti e questo
avre!!e testimoniato le eccezionali capacit
dell'ipnotizzatore(
&i0 non (a peraltro nulla di straordinario nella storia delle
analgesie c(irurgic(e ipnotic(e )&ap. "J = l+- meno il fatto
c(e operatore e soggetto, in questo caso, comunicavano e
si vedevano sugli sc(ern4> di due monitor televisivi, non
essendo a5atto vicini in modo tale da permettere quei
rapporti ,Duidici: messi da alcuni a fondamento dell'ipnosiS
a seduta incominciata con un comando dello psic(iatra
c(e suggeriva alla paziente9 ,Fno, ti si staccata la mano
destra- due, la sinistra- tre, le gam!e- quattro, non senti pi*
< dolore:. Quindi ai c(irurg(i9 ,&ominciate:. 'operazione
stata seguita da milioni di telespettatori.
In assenza di sofsticati collegamenti televisivi, ci si pu0
servire del telefono e il mio allievo ;ott. E. 'inella,
specialista ostetrico ginecologo, dalla sua &linica di
Uer!ania 3una sul ago 'aggiore a oltre "JJ Lm di distanza
(a messo, tramite il telefono, in ipnosi, per il parto, alcune
degenti nella 3cuola ?stetrica di 7ovara, diretta dal Prof.
.erraris, )titolare successivamente della cattedra di c(nica
ostetrica e ginecologica dell'Fniversit/ di Tori
no+, non avendo allora a disposizione dei collegamenti con
terminali televisivi.
7ella mia esperienza di ipnologo le ipnosi tele&oniche a
distanza di c(ilometri sono state numerosissime. 3i
intende, c(e esse sono maggiormente facil1 se il soggetto
(a eseguito con l'operatore qualc(e seduta ipnotica in
passato, con la quale siano stati fssati dei
condizionamenti( 'a, ripet1amo, anc(e ci0 non
indispensa!ile e le cose non cam!ieranno se domani la
comunicazione potr/ avvenire tramite satellite.
Questi fatti gettano anc(e una particolare luce sulla genesi
dei fenomeni ipnotici e sconcertano coloro c(e sono legati
alla concezione di un ipnotismo Duidico.
In questi casi ci sem!ra pi* esatto c(iamare in causa, a
spiegazione del fenomeno, un processo autosuggestivo
instaurante una trance ipnotica con relativo monodeismo
plastico, pi* c(e un particolare Duido agente a migliaia di
c(ilometri di distanza.
%C. 3intomi o!iettivi inizialidella trance
3upponiamo c(e, con uno dei metodi sin qui elencati, <
soggetto sia andato in trance, quali sono i sintorni o!iettivi
di cui l'operatore pu0 fdarsi per giudicare c(e < suo
paziente in ipnosi\
Il primo sintomo pi* s1gnifcativo per noi l'inerzia
psicomotoria, con volto atono e inespressivo, rarit/
dell'armi4iiccamento, palpe!rale, sguardo fsso e vuoto- in
queste condizioni, se il soggetto non intensamente
sollecitato, non parla, e quando parla la sua voce
sommessa e monotona- non si muove, e se qualc(e
movimento gli viene ordinato, questo si rivela lento e
pesante, automatico. &on l'approfondimento dello stato
ipnotico si osservano una leggera Dessione della testa in
avanti, l'a!!assarsi delle spalle e a volte tendenza a
rannicc(iarsi su se stesso, mentre compare qualc(e
movimento di deglutizione.
Il secondo sintomo c(e compare insieme all'inerzia
psicomotoria la passivit generale del soggetto, motoria
e psichica, sicc(H mancano ogni iniziativa e spontaneit/
con possi!ilit/ di atteggiamenti catalettici.
Il terzo sintomo importante l'aumentata suggestiona!ilit/, c(e
egregiamente ci indica la profondit/ della trance.
'inerzia psicomotoria, c(e compare all'inizio dell'ipnosi, col
progredire di questa si attenua e fnisce con lo scomparire,
sicc(H riesce di2cile a una persona non esperta distinguere
un soggetto c(e agisce allo stato sonnam!olico da uno
sveglio. Il primo, peraltro, pu0 rivelarsi per una mancanza
di vivacit/ e una qual certa rigidit/ mentale, per un modico
rallentamento psicomotorio e un certo automatismo. In
queste condizioni l'ipnotizzato pu0 ridere, gestire, parlare,
rimanere in rapporto con l'am!iente c(e lo circonda,
compiere un delitto, dando la sensazione di essere in stato
di coscienza pienamente vigile, oppure di essere un
soggetto compiacente o, peggio, un simulatore. Peraltro si
potr/ accertare c(e questo stesso paziente pu0 essere
analgesico, allucina!ile e amnesico al risveglio.
3i giudica la sintomatologia o!iettiva iniziale della massima
importanza pratica, oltre c(e fsiologica, ed per questo
c(e se ne fa su!ito un cenno in questo capitolo di tecnica
generale induttiva, lasciando ai capitoli # e "J l'esposizione
particolareggiata dei vari fenomeni ipnotici e della loro
interpretazione psicofsica.
P, fondamentale, per l'esercizio dell'ipnotismo, riconoscere i
sintomi o!iettivi suesposti, c(e sono gli unici, allo stato
attuale delle nostre conoscenze, c(e contraddistinguono la
semeiotica della trance, cong1untamente ad alcune
modifcazioni neurovegetative. a semplice
accondiscendenza alle parole dell'operatore normalmente
non riesce a produrre nel soggetto l'atonia, l'inerzia,
l'inespressivit/, l'automatismo, propri della trance, nH
sudorazioni, aumento delle pulsazioni e della frequenza del
respiro, iperemia congiuntivale, midriasi come a volte si
osservano.
'anestesia, l'amnesia, l'impossi!ilit/ a eseguire
determinati movimenti, possono sempre essere simulate, o
essere manifestazioni a!norrni di personalit/ isteric(e.
;iversit/ encefalografc(e, c(iaramente dimostrat1ve, fra
simulazione, ipnosi e condiscendenza non esistono, e
pertanto la semeiotica di5erenziale fra questi stati fatta
solo d1 sfumature, c(e si apprendono con l'esperienza.
Importanti, in merito, sono anc(e le dic(iarazioni
spontanee o su ric(iesta fatte dal soggetto sulla trance
trascorsa )cap. = 3 "c e cap. # 3 $+.

&6PIT?? =
'etodi di approfondimento
della trance ipnotica
3indromi dell'ipnosi profonda

I metodi di approfondimento della trance e suggerimenti
per le prime sedute

)a+ 'etodi di approfondimento della trance

Iniziata la trance, per approfondirla ed esaminare la
duttilit/ ipnotica del soggetto, si impongono
successivamente, con pause, espressioni c(iare, tono di
voce adatto )autoritario o suadente+.

"+ 3uggestioni sempre pi* intense di pesantezza agli arti e
di profondo rilasciamento. %+ 3onno )sino al russamento, se
possi!ile+. C+ evitazione di un arto, di solito il !raccio, ma
anc(e la gam!a. B+ &atalessi. =+ Ini!izione d1 movimenti
volontari. $+ &ontratture. E+ 'ovimenti automatici, ritmici,
di solito rotatori delle !raccia, o ritmici delle dita. A+
.ascinazione. #+ Iperalgesia e analgesia. "J+ 3ogni. ""+
Illusioni sensoriali.

;i queste varie suggestioni si esarniner/ qui solo la tecnica
necessaria per realizzarle, rimandando alla parte terza il
loro esame particolareggiato.

E 3F88E3TI?7I ;I PE367TERR6 68I 6RTI E ;I
PR?.?7;? RI6336'E7T?

3i ottengono insistendo sempre pi* intensamente nelle
rispettive suggestioni ver!ali, accompagnandole con
qualc(e passo. 3econdo il sesso, l'et/, la cultura del
paziente si adoperano parole e modi adeguati. Riteniamo,
in ogni caso, importante per % !uon esito c(e l'ipnotista,
almeno nelle prime induzioni, partecipi attivamente alla
suggestione c(e vuole imporre e si immedesimi in essa,
quasi vivendola lui per primo.

I 3?77? E I RF336'E7T?

3i indurranno suggerendo al paziente dopo la pesantezza
agli arti, l'ipotonia muscolare profonda, la catalessi delle
palpe!re e il rilassamento psic(ico, l'insorgere del sonno, il
desiderio di dormire e di a!!andonarsi completamente.
3uggerendo l'ipotonia dei muscoli mimici e masticatori, la
mandi!ola si a!!asser/, la rima orale si aprir/ e, se
l'ipnotista accenner/ a un lieve russamento, il paziente lo
imiter/, continuando poi a russare e a rilassarsi
profondamente per suo conto, nei casi favorevoli.

6 EUIT6RI?7E ;I F7 6RT?

3i e5ettua invitando il soggetto a concentrarsi sull'arto in
cui si vuole provocare questa suggestione e dicendogli c(e
lo sentir/ divenire cosi leggero, c(e esso si sollever/ come
per e5etto di una calamita c(e lo tiri su, o come se fosse
attaccato a dei palloni, pi* leggeri dell'aria. 7el caso della
levitazione del !raccio, si potr/ suggerire c(e mentre
questo lentamente si alzer/ verso la fronte, il torpore
diventer/ sempre pi* profondo e c(e, quando il malato si
tocc(er/ la fronte col !raccio, sar/ caduto in un torpore
profondo, tanto profondo da essere del tutto rilasciato e
inerte.

a tecnica della levitazione presuppone nell'operatore una
certa a!ilit/ tendente ad approfttare di ogni minimo
movimento del soggetto e una certa tempestivit/ di
comandi suggestivi, c(e devono essere dati in modo da far
concordare le suggestioni psicomotorie con gli eventuali
movimenti del paziente. In caso di resistenza da parte di
questi, troviamo utile, all'inizio, facilitare la levitazione
dell'arto sollevandolo leggermente con un dito della nostra
mano- una volta iniziato il movimento da noi, esso
continuer/ poi da solo, conforme alla suggestione,
ottenendosi coI1 manifestazioni di duttilit/ e passivit/
psicomotoria, levitazione, catalessi ecc.

Pi* precisamente ricorderemo c(e il metodo della
levitazione della mano stato messo a punto da EricLson
nel "#%C, !en descritto da Zol!erg nel "#BA, ed seguito,
soprattutto dagli autori amencani, pi* come metodo
induttivo c(e come mezzo di approfondimento della trance.
Zol!erg fa sedere il paziente su una poltrona, lo invita a
osservare attentamente le sue mani e le sensazioni
cenestesic(e dovute al profondo rilasciamento, cio alla
pesantezza delle mani sulle cosce o al loro calore sulle
cosce medesime. Insinua gradatamente tra queste
sensazioni, verso cui si accentra l'attenzione del malato,
quella del movimento impercetti!ile delle dita, cercando di
associare le suggestioni alle sensazioni del paziente in
modo c(e questi risponda alle suggestioni dell'ipnotizzatore
come se esse appartenessero alla propria esperienza. Il pi*
piccolo movimento spontaneo delle dita viene segnalato, si
suggeriscono un allargamento progressivo di queste, il
sollevamento dell'indice, sensazione di leggerezza della
mano, poi del !raccio, invitando sempre il paziente a
concentrarsi sul movimento gi/ in atto. 3i suggerisce c(e,
via via c(e il !raccio si sollever/, crescer/ il senso di
rilasciamento, di n'poso, di sonno. 3i approftter/ della
risposta positiva a una suggestione per darne un'altra,
dicendo al soggetto c(e egli rilasciato perc(H il !raccio si
sollevato e c(e egli si addormenter/ perc(H il !raccio si
sollevato. 3i invita il paziente a respirare lentamente e
profondamente, dicendo c(e ci0 faciliter/ il suo
rilasciamento, sicc(H levitazione del !raccio, respirazione
lenta e sonnolenza si rinforzeranno suggestivamente l'una
con l'altra. 6lla fne si suggeriranno pesantezza delle
palpe!re, la loro c(iusura, l'isolamento dall'am!iente,
torpore profondo.

e suggestioni devono essere date gradatamen

te, al momento giusto, approfttando dei vari atteggiamenti
del paziente, e solo quando si certi c(e questi (a
accettato l'idea senso4motoria suggerita, concentrandosi in
essa, si pu0 dare la suggestione totale della leggerezza
della mano, e successivamente dei sollevamento dei
!raccio e poi quello della sua catalessi ecc. 7ei soggetti
resistenti alla levitazione spontanea si pu0 ricorrere alla
mia tecnica della levitazione guidata )&ap. =, Quadro ", col.
""+.

6 &6T6E33I

3i pu0 suggerire in vari modi9 durante la levitazione del
!raccio, dicendo c(e questo rimarr/ cos1 sollevato, senza
fatica, in attitudine statuaria, fnc(H non arriver/
l'ipnotizzatore a sciogliere i muscoli !loccati. &i si potr/
riferire anc(e alle palpe!re, dicendo c(e esse sono pesanti
come piom!o e c(e qualunque sforzo il paziente faccia per
aprirle, non vi riuscir/. Questi si sforzer/ allora a corrugare
il muscolo frontale nell'intento di facilitare la funzione
dell'elevatore delle palpe!re, ma senza riuscirvi.

3'intende c(e !isogner/ saper scegliere il momento
opportuno per produrre la catalessi suggestiva delle
palpe!re. 3i dovranno prima gradatamente attuare le
suggestioni di rilasciamento, di distensione muscolare, di
respirazione lenta e profonda, di isolamento dall'am!iente,
di torpore- quindi di pesantezza muscolare di5usa e
palpe!rale in specie. 3i suggerir/ c(e gli occ(i sono c(iusi,
c(e le palpe!re sono pesanti come piom!o, c(e sono
incollate come se le lacrime fossero diventate colla e c(e il
soggetto non potr/ pi* aprirle quando si sar/ contato sino a
tre... )sfda+. Potr/ aprirle solo quando si arriver/ con la
conta sino a cinque. 3e, arrivati a tre nella conta, il
paziente, sforzandosi, riuscir/ ad aprire un po' le palpe!re,
di rincalzo si aggiunger/ ,ma esse sono cos1 pesanti c(e si
c(iuderanno su!ito: e, facendo l'operatore stesso il gesto
di c(iudere le proprie palpe!re, o passando la sua mano
dinanzi al volto del soggetto, o esercitando con le proprie
dita una leggera pressione sulle palpe!re, la catalessia di
queste si avverer/ facilmente.

'I7I@IRI?7E ;I '?UI'E7TI
U??7T6RI &?'PE33I

&ome quelli di camminare, di alzarsi da una sedia, di
pronunciare il proprio nome, facile a ottenersi in un
soggetto c(e raggiunga gradi intensi di catalessi- per
ottenerla, !aster/ suggerirla c(iaramente, secondo le
modalit/ generali di tecnica varie volte accennate )cap. C 3
"+. &os1, si dir/9 ,Il suo !raccio diviene pesante, sempre pi*
pesante, come se fosse gravato da un grande peso. lo
conter0 sino a tre e via via c(e conter0 il suo !raccio
diventer/ sempre pi* pesante. 6rrivato a tre, lo sentir/ cosi
pesante c(e non sar/ pi* in grado di muoverlo, anc(e se
volesse. 6nc(e se riuscir/ a sollevarlo un po', esso
ripiom!er/ su!ito gi*, tanto lo sentir/ pesante:.

Per evitare c(e il paziente possa rimanere impressionato da
questa immo!ilit/ suggerita, pensando magari, per una
apprensione eccessiva, di poter rimanere come paralizzato,
noi ci a5rettiamo a suggerire9 ,ei riacquister/ l'uso
normale del suo !raccio appena io avr0 contato sino a
cinque- allora si sentir/ contemporaneamente molto
rilassato e assai meglio di adesso:.

6lla stessa stregua o con tecnica similare si otterranno
contrattura muscolare, o movimenti automatici.

6 &?7TR6TTFR6 'F3&?6RE

3i ottiene suggerendo un irrigidimento progressivo dei
muscoli, dicendo c(e il !raccio o le gam!e diventeranno
rigidi come una s!arra di ferro. Qualc(e passo potr/ aiutare
la realizzazione psicosomatica, e cos1, irrigidendo
progressivamente i muscoli degli arti superiori e degli
inferiori, quelli del tronco e del !acino, si pu0 arrivare a una
contrattura generalizzata, tale c(e in alcuni soggetti il loro
corpo pu0 essere disteso a ponte tra due sga!elli,
poggiando su uno di essi la testa e i muscoli del collo e
sull'altro le caviglie e i talloni, in modo c(e tutta la
rimanente parte del corpo sia senza appoggio )fgg. "A." e
"A."#+ e sostenga in qualc(e caso anc(e il peso
dell'ipnotizzatore, sedutovi sopra, come malauguratamente
si fa durante alcuni spettacoli teatrali.

6 3F88E3TI?7E R?T6T?RI6 ;EE @R6&&I6

% la tipica suggestione dei movimenti automatici in ipnosi.
Essa si produce facilmente nel soggetto gi/ catalettico,
imprimendo agli arti il movimento ritmico desiderato. Fna
volta c(e l'ipnotizzato riceve la suggestione del movimento
da eseguire, lo continua automaticamente per molto
tempo.

&on tale metodo il paziente impara a dissociare dal suo
complesso somatico un segmento c(e viene concepito
come avulso dal suo organismo anc(e per eventuali
successivi interventi.

6 .63&I76RI?7E

P, uno stato ipnotico c(e frequentemente, durante la fase
catalettica, provocavano gli ipnotizzatori del passato,
;onato d'<ont, @rHmaud, apponi e altri.

;onato d'<ont si situava in modo da avere il viso !ene
illuminato e ordinava al soggetto di appoggiarsi petto a
petto con le palme delle mani aperte sopra le sue, essendo
le !raccia stese verso il pavimento. Il paziente era invitato
a premere sulle mani dell'operatore con tutta la sua forza,
come per sollevarsi da terra, e nello stesso tempo doveva
guardare negli occ(i l'ipnotizzatore. Indi questi con un
colpo !rusco, staccava le proprie mani da quelle del
soggetto e fssandolo sempre intensissimamente si
allontanava da lui, indietreggiando di qualc(e passo.

3e la persona sensi!ile, con questa tecnica si produce
fascinazione e ,il soggetto si mette a seguire il suo
ipnotizzatore come attirato da un fascino irresisti!ile, il
volto atono, immo!ilizzato da un'espressione di attenzione
angosciosa, lo sguardo fsso nello spazio, il collo proteso, le
!raccia spinte indietro, il corpo rigido:. Il soggetto, durante
la fascinazione, acquista un tale automatismo di imitazione
da ripetere tutti i movimenti e le parole dell'operatore. Il
suo polso diventa frequente e le pupille midriatic(e.

a fascinazione un metodo c(e si pu0 seguire non solo a
ipnosi avanzata, per renderla pi* profonda, ma anc(e per
indurre tracce sin dall'inizio in modo autoritario, come gli
ipnotizzatori di teatro. In questo caso, l'ipnotista si pone a
circa trenta centimetri dal volto del soggetto e in guisa da
dominarlo con la propria presenza fsica. o fssa
intensamente alla radice del naso, gli poggia le mani sulle
spalle e, scuotendolo lentamente avanti e indietro,
pronuncia suggestioni di stanc(ezza, di rilassamento, di
sonno, di pesantezza delle palpe!re, di c(iusura degli
occ(i. 3e il paziente, per difesa, dirige lo sguardo altrove,
gli si suggerisce c(e fa cos1 perc(H non pu0 sostenere lo
sguardo dell'operatore. Queste parole per reazione portano,
di solito, il paziente a guardare il terapeuta e a favorire
pertanto l'induzione, suggerendo pesantezza degli occ(i e
c(iusura delle palpe!re.

Per la fascinazione, l'operatore deve avere uno sguardo
immo!ile e duro- deve allenarsi a fssare un oggetto a
trenta centimetri di distanza dal proprio volto senza !atter
ciglio, nH lacrimare. @isogna stare attenti, inoltre, c(e lungo
il corso dell'induzione l'ipnotizzatore non fnisca col
rimanere egli stesso ipnotizzato, come riferisce E. 3peer in
una sua autosservazione. 6nc(e 'eares ricorda i casi di
iH!eault e @raid, rimasti ipnotizzati da pazienti in stato di
fascinazione ipnotica, con gli occ(i aperti, lo sguardo fsso, i
lineamenti rigidi, senza ammiccamento palpe!rale, nH
lacrimazione. Tale fatto potre!!e implicare un
rovesciamento di rapporto ipnotico- il quale evidentemente
qualc(e cosa di diverso di un semplice transfert
psicoanalitico. 3i pu0 ovviare all'inconveniente suggerendo
la c(iusura delle palpe!re ed e5ettuandola con le proprie
dita, mentre si suggerisce il sonno a occ(i c(iusi.

;ata la natura estremamente autoritaria del metodo, noi lo
adoperiamo di rado per l'induzione, solo con determinati
ammalati )ad esempio, astasici4a!asici isterici+,
riservandolo, eventualmente, come metodi di
approfondimento di specifc(e trance. 6ppunto per questo
a!!iamo preferito descriverlo qui )si veda il cap. B _ ""+.

;i fatto, i metodi autoritari causano in molti soggetti
resistenze inconsce, c(e rendono pi* di2cili i successivi
trattamenti e in ogni caso istituiscono un rapporto di
notevole passivit/, facendo pi* ardui l'integrazione e il
ra5orzamento terapeutici della personalit/ del paziente.

6leVander &annon, riferendosi alla tecnica della
fascinazione com' praticata da @inet e .HrH, dic(iara c(e
questo metodo deve essere a!olito nella pratica medica,
perc(H introduce molti elementi personali e produce una
condizione di ,totale automatismo, in cui la personalit/ del
soggetto interamente soppressa:. 'eares, invece, non
cos1 radicale osservando giustamente, a nostro avviso, c(e
in ipnosi non esiste mai un automatismo totale, giacc(H il
soggetto possiede sempre delle difese personali profonde,
e soggiunge c(e gli elementi personali sono spesso utili
nella cura di alcuni malati e ricercati anc(e da moderni
psic(iatri.

Per evitare poi le reazioni dei paziente c(e, aggredito con
mezzi autoritari, diventi a sua volta aggressivo verso
l'ipnotista, 'eares suggerisce di spiegargli c(e non vi deve
essere conDitto tra lui e l'ipnotista, essendo la guarigione lo
scopo comune.

E' necessario c(e l'operatore il quale ricorre alla
fascinazione non a!!ia desideri consci o inconsci di
dominazione e sfati l'idea )tanto di5usa in passato+ c(e
questo metodo a!!ia qualcosa di sovrumano.

'IPER68E3I6 E '6768E3I6

3e sono scarse in una trance, si possono ra5orzare
suggerendo determinate rappresentazioni suggestive,
come quelle di una scottatura riportata nella parte c(e si
desidera iperalgesica, o di un congelamento nella parte c(e
si vuole analgesica.

Per l'iperestesia, vari ipnotisti )&(ertoL e altri+ suggeriscono
dapprima al paziente di immaginare una catinella piena di
acqua !ollente e di alzare un !raccio quando essi l'(anno
!ene individuata nella loro mente. 3uccessivamente dicono
al paziente c(e, vedendo egli sprigionarsi vapori dalla
catinella, vien mosso dalla curiosit/ di conoscere la
temperatura dell'acqua immergendovi una mano e
scottandosela. 3i invita ancora il paziente a sollevare il
!raccio non appena egli avr/ la sensazione della
scottatura. Quindi si dir/ c(e la mano scottata divenuta
molto pi* sensi!ile dell'altra e si inviter/ il soggetto ad
accettare ci0 avvertendo la di5erenza fra la puntura di uno
spillo in una mano e nell'altra. 6 questo punto, se il
paziente (a su!ito ed eseguito !ene tutte le precedenti
suggestioni, su!ir/ anc(e quella dell'iperalgesia. Fn
procedimento analogo si seguir/ per l'analgesia. 6lla
catinella piena d'acqua !ollente si sostituir/ quella piena
d'acqua gelata, contenente pezzi di g(iaccio galleggianti,
c(e renderanno la mano del paziente fredda e insensi!ile.
6ltri, pi* semplicemente, suggeriscono l'idea di una mano
inguantata, sicc(H quando si punger/ la mano con un ago
non si sentir/ dolore, perc(H come se si fosse punto il
guanto e non la cute.

3e il paziente (a su!ito in passato anestesie per interventi
c(irurgici, si potranno ric(iamare alla sua memoria le
sensazioni di allora, suggerendo c(e esse insorgeranno
nella parte del corpo c(e si desidera analgesica )cap. "A,
caso "A+.

3e il soggetto dovesse ancora sentire dolore, si dir/ c(e
nella prossima seduta l'insensi!ilit/ sar/ maggiore. In
merito si ricordi come sia pressoc(H impossi!ile produrre
intensa analgesia locale in un soggetto c(e non sia mai
stato anestetizzato, tanto c(e alcuni autori eseguono prima
un'analgesia farmacologica per potere poi riprodurla, a
volont/, in ipnosi )cap. "J 3 "+.

Parimenti, c(i scrive, per causare a comando un profondo
senso di rilassamento e di !enessere negli psiconevrotici
ansiosi, inietta a volte !ar!iturici endovena, a dose
su!narcotica, i quali facilitano l'induzione della trance e
fanno conoscere al paziente uno stato c(e sar/ poi pi*
facile ric(iamare mediante l'ipnosi. 'an mano c(e le varie
immagini suggerite allo scopo si realizzeranno, il soggetto
fnir/ col sentirsi trasportato come in un sogno, i suoi sensi
saranno meno pronti a percepire i rumori esterni,
sorgeranno sensazioni soggettive di levitazione o di
pesantezza, di distacco del proprio lo dall'am!iente e, con
esse, le modifcazioni desiderate della sensi!ilit/ o!iettiva
e della cenestesi.

I 3?87I I7 IP7?3I

Pu0 !astare una trance di media profondit/ per a!ituare un
soggetto a sognare in ipnosi. 3i pu0 ottenere il risultato
cominciando con l'invitare il soggetto a concentrare i suoi
pensieri su determinate rappresentazioni suggerite9
panorama alpino in una notte di luna- ampia distesa di un
lago- campo di grano accarezzato dal vento. 3i dice al
paziente di fssare l'immagine suggerita quasi guardando
dentro di sH, in modo da escludere il li!ero pensare, e
poscia di descriverla. 6llora potr/ accadere c(e questi,
lasciandosi trasportare dall'immagine indotta, l'arricc(isca
con elementi propri, non suggeriti dall'ipnotista- elementi
allucinati od onirici, c(e fniranno col mutare il suo stato di
coscienza in quello proprio del sogno. &on questo metodo
c(i scrive riuscito a ottenere in alcuni casi la descrizione
di sogni anc(e molto complessi, dai quali era a5atto
estraneo l'inDusso personale dell'operatore.

3uggerendo in ipnosi adeguati sim!oli4stimoli standard, in
altri termini, si pu0 dare il via a un'attivit/ immaginativa e,
per il diminuito controllo corticale, a un forire di emozioni e
sentimenti c(e sono normalmente repressi nello stato di
veglia. &i0 non solo approfondisce la trance, ma esplica
una notevole utilit/ terapeutica in senso ipnoanalitico e
catartico.

Per vari autori i sogni in ipnosi psicoanaliticamente
sare!!ero tanto importanti quanto quelli c(e avvengono
quando il soggetto non in trance, e quindi tale
procedimento avre!!e una notevole utilit/ per la
psicoterapia.

Prima di studiare questi sogni, pu0 essere utile farli
interpretare al soggetto stesso, mentre in trance, dando
poi noi la spiegazione c(e riteniamo pi* esatta e
sottoponendola alla sua li!era critica in un secondo tempo
)Zol!erg, Pavesi+ per una presa di coscienza, da parte del
paziente, della sua personalit/ profonda. Per interpretare
correttamente i sogni !isogna rifarsi al contenuto manifesto
e a quello latente di essi e agli altri dati rilevati dalla
psicoanalisi e dalla neurofsiologia )cap. "$ 3 "+.

E' facile trasportare un paziente dallo stato di sogno a
quello di uno stretto monodeismo ipnotico.

E IF3I?7I 3E73?RI6I

Per esse si valuta erroneamente e secondo la suggestione
indotta uno stimolo c(e colpisce e5ettivamente i sensi del
paziente ed esiste quindi nella realt/ )reputare molto
lontano un oggetto c(e vicino, pesante una cosa leggera
ecc.+. ;evono essere distinte dalle allucinazioni positive.
&on queste il soggetto proietta all'esterno immagini c(e
sorgono nei centri psicosensoriali cere!rali, giudicandole
esistenti nella realt/ )vedere un tavolo c(e non esiste,
udire un suono c(e non c' ecc.+. Esse devono essere
distinte anc(e dalle allucinazioni negative )non vedere il
tavolo c(e c', non udire una persona c(e parla+ c(e (anno
un altro meccanismo psicogenetico. e allucinazioni,
contrariamente alle illusioni, a!!isognano di una
dissociazione ipnotica pi* intensa e di una trance pi*
profonda. Esse saranno esaminate nel paragrafo seguente,
parlando delle sindromi dell'ipnosi profonda e dei
procedimenti da seguire per produrle.

E' c(iaro c(e non si imporranno al paziente nuove
suggestioni, atte all'approfondimento della trance, se non
si saranno attuate le suggestioni date prima. 6 meno c(e
non si sospettino particolari stati costituzionali, per cui le
suggestioni motorie, come ad esempio determinate
contratture, siano molto pi* di2cili da ottenersi in quel
particolare individuo, delle suggestioni sensitive, o
sensoriali, quali le analgesie e le allucinazioni.

TE&7I&6 ;I .R6RI?76'E7T? ;I U?8T E 633FE.6RI?7E
IP7?TI&6

E' molto utile per approfondire la trance. &on essa si
ipnotizza e si sveglia ripetutamente il paziente, col risultato
c(e a ogni nuova ipnotizzazione la trance diventa sempre
pi* facile e profonda. Zeitzen(o5er asserisce c(e la
ipersuggestiona!ilit/ omoattiva, c(e risulta dall'induzione
di trance, dura, allo stato di veglia, circa CJ minuti.

Per rendere ancora pi* intenso il fenomeno, si suggerisce
ogni volta al paziente, prima di riportarlo allo stato di
veglia, l'idea di un torpore ancora maggiore c(e deve
sopravvenire su!ito appena sveglio.

3i dice al paziente c(e si trova sdraiato, con gli occ(i c(iusi
e in uno stato di ipnosi leggera9 ,&onter0 sino a cinque-
arrivato a cinque lei prover/ ad aprire gli occ(i, ma non vi
riuscir/ e se anc(e dovesse riuscirvi sentir/ le palpe!re
pesanti, cosi pesanti c(e esse si ric(iuderanno su!ito e lei
piom!er/ in un torpore ancora pi* profondo di adesso, c(e
lo rilasser/ dei tutto:.

3e il soggetto in ipnosi leggera, aprir/ gli occ(i e su!ito
dopo E ric(iuder/- se dovesse tardare a ric(iuderli, gli si
dice9 ,3ente come le palpe!re sono pesanti, pesanti- esse
s!attono, s!attono, ecco si c(iudono, sono c(iuse... e lei
piom!a in un torpore sempre pi* profondo ecc.:.

3e il paziente invece in un grado pi* avanzato di ipnosi,
non riuscir/ ad aprire gli occ(i.

Questa tecnica si vale dell'ipersuggestiona!ilit/ c(e risulta
dalla pregressa induzione- come nelle sedute successive si
sfruttano, col segnale di condizionamento, l'assuefazione
ipnotica e le possi!ilit/ dei comandi post4ipnotici.

8i/ &. Ric(et aveva notato c(e un soggetto, resistente
all'ipnosi, magnetizzato da lui la prima volta in venti minuti,
nella seduta seguente si addormentava in quindici.
Risvegliato, si addormentava nuovamente in dieci minuti,
poi istantaneamente. Fna donna, c(e egli ipnotizzava
all'ospedale, era diventata talmente sensi!ile c(e si
addormentava non appena egli entrava nella sala- all'inizio
il sonno era stato, invece, prodotto assai di2cilmente.

In alcuni soggetti l'attenzione viva, l'attesa di un fenomeno
sono su2cienti per produrlo. 'idea sola di essere
ipnotizzati porta in essi il sonno. <eiden(ain annunziava a
uno studente c(e la sera di un determinato giorno, alle
quattro, egli sare!!e stato ipnotizzato a distanza. 6ll'ora
sta!ilita quello si addormentava.

6 un altro soggetto o5riva un !icc(iere d'acqua, presunto
magnetizzato, e quello s'addormentava su!ito dopo averla
!evuta.

TE&7I&6 ;E6 &?7T6 3F E 8I&

Questo metodo pu0 essere adoperato solo in soggetti c(e
gi/ (anno sviluppato in precedenti sedute una !uona
ipnosi- ed utile sia per approfondire la trance sia per
indurre ipnosi in un soggetto a distanza, quasi senza c(e
egli se ne accorga, anc(e se sta attendendo alle sue
normali occupazioni, purc(H sia in grado di percepire la
nostra voce e sia stato indotto in trance con questa tecnica
almeno una volta. a prima volta essa viene da EricLson
praticata come segue.

,ei pu0 guardarmi, gi/ stato in trance, conosce l'ipnosi
ed un eccellente soggetto. ?ra io le dimostrer0 c(e lei
pu0 raggiungere l'ipnosi solo fssando la sua attenzione su
un conteggio c(e le far0 mentre sta ritto in piedi ed io
conter0 da uno a venti. Posso eseguire il conteggio
contando un numero alla volta o due, quattro, cinque, dieci
alla volta. 'entre conter0 da uno a venti si addormenter/
profondamente- e precisamente a = sar/ per un quarto
addormentato, a "J sar0 mezzo addormentato, a "= per tre
quarti addormentato, a %J lo sar/ del tutto.

,ei far/ allora un respiro profondo e si lascer/ andare.
Uuole sedersi ora, per cortesia\ lo sto per cominciare a
contare9 ", %, C, B, =, $, E, A, #, "J lei mezzo
addormentato- "", "%, "C, "B, "= lei per tre quarti
addormentato- "$, "E, "A, "#, %J, respiri profondamente e
si lasci andare, scivoli nel sonno. Poi io proceder0 a
svegliarla contando all'indietro.

, Quando conter0 da %J a " lei si sveglier/ e precisamente
a "= lei sar/ sveglio per un quarto, a "J mezzo sveglio, a =
per tre quarti sveglio, a " pienamente sveglio. @ene, ora io
conter0 all'indietro9 %J, "#, "A, "E, "$, "= sveglio per un
quarto- "B, "C, "%, "", "J mezzo sveglio- #, A, E, $, = e $, E,
A, #, "J mezzo addormentato- "", "%, "C, "B, "=, "$, "E,
"A, "#, %J... respiri profondamente e scivoli in un torpore
profondo.

'ipnotista c(iede al soggetto9 ,&(e cosa le succede
quando io incomincio a contare indietro e poi
inaspettatamente in avanti\:

Risposta9 6 mano a mano c(e lei conta all'indietro,
comincio a farmi sempre pi* consapevole dell'am!iente
c(e mi circonda, delle persone, dei rumori ecc., poi
improvvisamente... !am... ogni cosa svanisce e mi sento
cadere di nuovo completamente nel torporeS:

3e questa tecnica pu0 sem!rare un po' teatrale, essa
tuttavia riesce utile per far comprendere al soggetto come
l'ipnotista possa attirare la sua attenzione anc(e quando
egli stia facendo qualc(e cosa o cammini- e pu0 permettere
la realizzazione di compiti ipnotici nonostante 1 vari rumori
dell'am!iente e la presenza di altre persone.
Quando s1 rovescia improvvisamente la conta vi un
momento di pausa sconcertante nei Pensieri e sentimenti
del paziente e questi deve attaccarsi a qualc(e cosa e si
aggrappa come a una tavola di salvezza al conteggio c(e
va avanti di nuovo, sprofondando cosM nella trance. ;i fatto
noto come l'incertezza suscitata nel paziente dal
comportamento dell'ipnotista, gestuale o ver!ale, possa
tur!are questi in modo tale da facilitare la trance.

TE&7I&6 ;E6 &?7.F3I?7E

L una tecnica c(e per alcuni aspetti ric(iama quella della
conta su e gi* sfruttando, per l'induzione, le incertezze c(e
insorgono in un soggetto sottoposto a sollecitazioni
contraddittorie alternantesi.

e suggestioni atte a produrre levitazione della mano
destra sono pro5erite insieme a suggestioni di immo!ilit/
della mano sinistra- quindi si suggerisce il contrario9
levitazione a sinistra e immo!ilit/ a destra. 6ppena il
paziente si orienta nella apparente confusione
dell'operatore, si suggerisce immo!ilit/ di am!e le mani e
quindi simultanea levitazione di una e appesantimento
dell'altra9 poic(H il paziente stato condizionato nelle
precedenti sedute a risposte positive alle suggestioni
o5ertegli, si trova tanto perduto nella apparente confusione
di suggest1oni contraddittorie c(e ogni suggestione
positiva, tale da permettergli di uscire da cos1 spiacevole e
confusa situazione, sar/ !en accetta. a rapidit/, insistenza
e sicurezza con le quali le suggestioni devono essere date,
servir/ a prevenire ogni tentativo dei soggetto nel metter
ordine nella sua mente.

?ppure, altre volte, mentre si sta inducendo con successo
la levitazione delle due mani, si pu0 sistematicamente
creare uno stato di confusione, indicando ora quale mano s1
sta muovendo pi* rapidamente, e quale pi* lentamente,
quale arrester/ il proprio movimento e quale lo continuer/
e in c(e direzione, fnc(H il potersi ritirare da tale
confusione, con la completa accettazione delle suggestioni
del momento, diventa una meta gradita e desiderata.

a tecnica della confusione si pu0 usare come tecnica
masc(erata, quando cio s1 vuole c(e il soggetto non si
accorga c(e sta per essere ipnotizzato, o quando questi
coscientemente desidera l'ipnosi e accetta di essere
ipnotizzato, ma di fatto presenta resistenze inconsce.

&?3T6T6RI?7I ;E 3?88ETT?
I7 IP7?3I UI8IE

t molto utile, nelle prime sedute, dare al paziente la visione
dei fenomeni suggestivi c(e avvengono nello stato
ipnotico, coi risultato di fargli accertare l'avvenuta ipnosi, in
cui spesso non crede.

&i0 porta, con maggior facilit/, a rendere profonda la
trance e a una sua pi* agevole, successiva insorgenza.

Per fare questo c(i scrive causa la contrattura, l'analgesia o
la semplice catalessi di un !raccio- mette poi il paziente in
condizioni di ipnosi vigile, senza risolvere la sintomatologia
causata. 3frutta quindi tutte le possi!ilit/ suggestive di
essa, date dall'impotenza a riportare il !raccio in posizione
normale. Riporta il paziente in uno stato di ipnosi pi*
profondo e risolve il sintomo suggestivamente realizzato-
infne lo risveglia, dando le spiegazioni pi* adatte ad
assicurare anc(e l'induzione di una nuova trance.

'ipnosi vigile una particolare condizione c(e defnisco di
suggestiva passivit/ psicosomatica, durante la quale si
possono avere anc(e importanti modifcazioni somatic(e
)analgesia, contrattura, catalessi+, apparendo integra la
coscienza del soggetto e del pari, entro determinati limiti,
la sua capacit/ di riDessione e di critica. &on la
conservazione di queste, il paziente non pu0 tuttavia
sottrarsi al dominio dell'idea suggestionante. 3i ritiene, con
8rasset, c(e il soggetto c(e su!isce la suggestione allo
stato di veglia, si trovi di fatto in uno stato di ipnosi
parziale, con i sintomi della veglia al posto di quelli della
ipnosi profonda.

3F88E3TI?7I E &?'67;I P?3TIP7?TI&I

3i comincia dalle pi* semplici, come quella c(e, appena
sveglio, gli occ(i si faranno stanc(i, le palpe!re pesanti e
insorger/ di nuovo sonno, per arrivare a quelle pi*
complesse, quali la modifcazione della cenestesi, delle
funzioni intestinali, della vasomotilit/ cutanea, a distanza
anc(e di tempo )si vedano i casi "", "=, %J, %#, CA, B% della
casistica, al cap. "A+.

@isogna c(e le suggestioni siano molto c(iare, ripetute
parecc(ie volte, e, per assicurarci c(e il paziente le a!!ia
!en capite, !ene farsele anc(e ripetere da questi.
?ccorre inoltre fare in modo c(e esse, almeno all'inizio, non
urtino eccessivamente la personalit/ dei soggetto.
Identic(e raccomandazioni valgono per i comandi
postipnotici a distanza di tempo dalla seduta c(e, rivolti
prima all'esecuzione di azioni piacevoli e logic(e
)telefonare a un'ora fssa e in un giorno presta!ilito, ad
esempio+ arrivano gradatamente all'esecuzione di ordini
illogici )venire alla prossima seduta con tre fazzoletti nelle
tasc(e, con la cintura del vestito alla rovescia, con
l'om!rello anc(e se non piove ecc.- caso B%: e di ordini c(e
ostacolino vizi, tendenze mor!ose e istinti deviati del
paziente.

3ia la suggestione sia i comandi devono essere dati in
modo c(iaro, semplice e deciso, da non lasciare adito a
du!!i o a tentennamenti. Inoltre, non !isogna mai dare a
essi una forma imperativa di comando, non adoperare il
ver!o dovere- l'azione pu0 essere sentita come
un'imposizione e non solo non essere eseguita, ma portare
al risveglio stesso del soggetto nel momento in cui si
impartisce l'ordine )caso CA+.

?gniqualvolta il paziente esegue una suggestione
postipnotica, ricade automaticamente in trance )si veda
documentazione clinica+.

)!+ 3uggerimenti per le prime ipnosi

Uerso la fne della prima seduta di ipnosi, !ene
preoccuparsi di sta!ilire sempre un segnale di
condizionamento e una resistenza da parte del soggetto
all'ipnotizzazione, c(e eventualmente potesse essere fatta
da persone non qualifcate.

3i esegue, in seguito, la deipnotizzazione suggerendo idee
di !enessere.

6 paziente del tutto sveglio si indaga, infne, con opportune
domande, sull'amnesia raggiunta.

3E876E ;I &?7;IRI?76'E7T?

&(i scrive segue secondo la personalit/ dei pazienti vari
metodi di condizionamento. Fno la fssazione intensa
dello sguardo negli occ(i del paziente, rinforzata dal
passaggio della mano davanti al volto del soggetto,
dall'alto verso il !asso. &ol passaggio della mano gli occ(i
si c(iudono e il malato va in trance. 3e questa tardasse,
per un cattivo condizionamento, si ripete il passaggio della
mano lentamente, o !ruscamente, e si suggeriscono la
c(iusura degli occ(i e il sonno- in caso di ulteriore
resistenza, si ritenta l'induzione con uno dei metodi
sperimentati precedentemente con successo.

Fn altro mezzo di condizionamento pu0 essere la pressione
intensa dei pollice sul dorso della mano del paziente,
quando questi la stende all'operatore per salutarlo. Questo
semplice metodo, da me suggerito, ormai adoperato da
anni, con successo, da centinaia di ipnotisti. 3e il
condizionamento suscita tutti i riDessi a lui propri, il
soggetto rimane senz'altro catalettico in posizione
statuaria, con la mano protesa nell'atto del saluto, gli occ(i
c(iusi, la testa reclinata, la !occa semiaperta, torpido e
amnesico )caso CA+.

7on si congeda il paziente senza provare l'e2cacia del
segnale di condizionamento, qualora non si fosse gi/
sperimentata nella tecnica di frazionamento,
precedentemente citata, e c(e consta di ipnotizzazioni e
deipnotizzazioni ripetute.

7ella ripetizione delle varie sedute, c(i scrive trova inoltre
utile condizionare il soggetto a determinati numeri, per
produrre, sciogliere o modifcare le varie condizioni
suggestive imposte. &os1 adopera il numero tre per
l'ini!izione dei movimenti volontari, a convalida dello stato
catalettico e verifca dell'immo!ilit/ ipnotica delle posizioni
imposte- il numero cinque per lo scioglimento dello stato
catalettico e la ripresa dei movimenti volontari- il numero
dieci per il risveglio. &ondizionando il soggetto a questi
numeri, le sedute ipnotic(e vengono facilitate di volta in
volta e le varie suggestioni attuate e sciolte rapidamente.
E', necessario, s'intende, c(e l'operatore o i suoi
colla!oratori, adoperino sempre gli stessi numeri nelle
eventuali sedute successive.

Ritorneremo sull'importanza del condizionamento e sulla
sua possi!ile genesi al cap. A 3 l.

6 RE3I3TE7R6 6'IP7?3I I7;?TT6
;6 PER3?7E 7?7 QF6I.I&6TE

Uiene suggerita alla fne della seduta, come comando
postipnotico- cosicc(H in si5atta evenienza, il soggetto
opporr/ una resistenza tale da ostacolare notevolmente il
processo induttivo. &i0 non sempre avviene, poic(H
praticamente l'induzione deve reputarsi sempre possi!ile
con particolari artifci, insistenza e tecnic(e c(e ric(iedono,
per0, molto tempo e persone assai esperte in materia.
;etta capacit/ di resistenza viene comunemente suscitata
per proteggere il paziente da c(i potre!!e
approfttare della facilit/ all'induzione ipnotica da noi
creata, distur!ando cosi la condotta della cura iniziata e
l'equili!rio nervoso del soggetto.

6 ;EIP7?TIRR6RI?7E

% detta impropriamente anc(e risveglio. Uiene eseguita
dopo circa quindici, trenta minuti di trance, a parte il tempo
trascorso per l'induzione, c(e varia da soggetto a soggetto
e anc(e nello stesso malato, di volta in volta, alle prime
sedute.

. &on la deipnotizzazione, si suggeriscono anc(e idee
suggestive di !enessere, c(e permettono un ritorno allo
stato vigile senza distur!o alcuno. ;i solito !ene non
causare mai tale ritorno in modo !rusco, ma gradualmente,
nello spazio di uno4due minuti, lasciando poscia riposare il
paziente per altri cinque4dieci minuti, concentrato nelle
idee di !enessere suggeritegli. 3e non si suggeriscono tali
idee, possono comparire al risveglio cefalea, stato ansioso,
tremori, nausea, torpore mentale e lieve confusione c(e,
per gran parte, riteniamo di natura psicogena e neurotica,
o distonica. a cefalea postipnotica, secondo alcuni autori,
insorgere!!e di solito quando l'operatore (a cercato di
forzare il soggetto durante la trance. 7oi l'a!!iamo
riscontrata, per0, anc(e nelle sedute lung(e e protratte, in
cui non si forzata la personalit/ del soggetto, e l'a!!iamo
interpretata come e5etto di una prolungata concentrazione
mentale, congiunta a tensione emotiva c(e in alcuni
soggetti distonici pu0 causare cefalea. Fsiamo, pertanto,
alla fne di sedute prolungate, concedere cinque minuti di
riposo in sonno ipnotico, suggerendo in modo preciso c(e
questo equivarr/ a un'ora di sonno normale, e profondo.
Riteniamo c(e il rilassamento ipnotico per se stesso a!!ia
un'azione terapeutica, per0 modesta, e c(e assai maggiore
invece ce l'a!!ia se ad esso sono congiunte suggestioni di
rilassamento e !enessere.

a deipnotizzazione e la scomparsa degli stati suggestivi
indotti non implicano alcuna di2colt/- se mai la implica il
loro perdurare, dato c(e spontaneamente, dopo un tempo
pi* o meno lungo, il soggetto tende a riacquistare le sue
normali condizioni psic(ic(e, motorie e sensitive. Il sonno
ipnotico prodotto con qualsiasi mezzo non eccede mai la
durata di un !reve sonno ordinario, anzi usualmente
meno lungo di questo, durando alcuni minuti o qualc(e ora.
3ono casi eccezionali quelli citati da Ric(et e @ern(eim in
cui un soggetto dormi sedici ore e un altro diciotto.

Il malato c(e si ostinasse a dormire e a non o!!edire agli
ordini, sia per il piacere di indugiare nello stato di trance,
sia per un meccanismo di fuga dalla trance nel sonno, si
sveglier/ da solo, a!!andonato a se stesso, sotto lo stimolo
del primo !isogno fsiologico.

Paralisi suggestive, c(e l'operatore si dimentic(i di
rimuovere, non persistono mai a lungo, dopo il risveglio.

In alcuni casi, il ritorno alle normali condizioni pu0 essere
di2cile, o per gravi fenomeni di isterismo )casi =, A+, o per
errori di tecnica da parte dell'ipnotista, c(e stato am!iguo
nelle istruzioni, specie nelle regressioni di et/, tanto da
perdere il rapporto col proprio soggetto.

7el primo caso non vi psic(iatra c(e non sappia come
dominare le intemperanze isteric(e del proprio paziente e,
a seconda di queste e del momento, applicare la
psicoterapia adatta )eventualmente anc(e quella rapida
strumentale+- e nel secondo caso qualunque ipnotizzatore,
di una certa esperienza, potr/, con suggestioni adatte,
gradatamente riprendere i contatti col proprio paziente,
c(e fosse regredito in modo tale da non potersi pi*
orientare nel presente.

a !rusca interruzione di una condizione psicofsica
sta!ilita con l'ipnosi, e causata da terze persone contro il
desiderio del soggetto al momento, pu0 far insorgere
malessere, tur!e vegetative, stati di nevrosi ansiosa.

)c+ Ualore delle considerazioni del soggetto sulla trance
trascorsa

;opo una decina di minuti c(e il soggetto, si integrato
nello stato di coscienza normale, si interroga
sull'esperienza vissuta per saggiare l'amnesia raggiunta. 3e
l'ipnosi stata profonda, il risveglio non mai immediato, il
processo di reintegrazione dell'Io pu0 essere ritardato
ancora di qualc(e minuto e pu0 accadere c(e in queste
condizioni il soggetto ricordi tutto, perc(H, di fatto,
ancora in stato di !eve ipnosi.

Ui sono dei soggetti c(e non presentano mai amnesia delle
esperienze vissute in ipnosi, anc(e se viene loro suggerita
come comando postipnotico- altri c(e non la presentano
alla prima ipnosi, ma solo alle successive, con l'aumentare
della profondit/ dell'ipnosi stessa- altri, infne, c(e la
presentano alla prima seduta e non pi* alle successive
)caso BB+.

In merito, degno di particolare considerazione teorica per
studiare determinati stati di coscienza e di passivit/
psicomotoria, e pratica perc(H sconcerta i principianti in
ipnotismo, quell'atteggiamento presentato da vari
soggetti c(e arrivano a produrre anc(e il ponte catalettico,
ricordando per0 tutto e riferendo alla fne della seduta le
loro impressioni sulle esperienze vissute- dicendo magari
c(e vi si sono prestati per assecondare l'operatore, perc(H
divertiti, o interessati essi stessi all'esperimento ' a cui si
sare!!ero potuti per0 opporre !enissimo, se avessero
volutoS

Queste dic(iarazioni del soggetto non corrispondono a una
o!iettiva realt/. a semplice catalessi del !raccio alzato in
questi soggetti, in ipnosi leggera, dura senza fatica per un
tempo molto pi* lungo di quanto non duri nello stato di
veglia- il ponte catalettico, compiuto perfettamente e senza
so5erenza in ipnosi, non viene eseguito a5atto da costoro,
a coscienza integra, o solo per poc(i secondi e con grande
sforzo.

Riportiamo a scopo dimostrativo l'interrogatorio da noi
eseguito a un ossessivo ricoverato nella ;ivisione
7eurologica dell'?spedale 8enerale di Uercelli c(e, pur
realizzando il ponte catalettico, deipnotizzato asseriva di
non aver raggiunto alcuna trance.

'interrogatorio registrato e le realizzazioni ipnotic(e
flmate (anno fatto parte dei materiale didattico dei &entro
di Ipnosi &linica 3perimentale dell'?spedale e sono oggi in
dotazione alla scuola dei &II&3 diretta dall'6utore.

Ipnotista9 6desso io desidererei c(e lei mi riferisse c(e cosa
(a sentito durante il periodo c(e era in trance- come si
risvegliato e c(e cosa (a pensato successivamente. ei sa
quanto tempo stato in trance\

Paziente9 'a(S <o guardato l'orologio... per0 non avevo
guardato prima di cominciare ... - ma(, all'incirca un'ora e
mezzo.

Ipnotista9 Praticamente invece sono state due ore e mezzo.
ei parte di queste due ore le (a passate in un modo,
diciamo, catalettico. Ricorda come erano messe le sue
mani, le sue gam!e, le sue !raccia\

Paziente9 Fna mano sopra e l'altra in !asso.

Ipnotista9 EsattoS Era precisamente cos1S 'a... e prima
ancora lei c(e altra posizione aveva\

Paziente9 7on ricordo.

Ipnotista9 7on ricorda d'aver avuto la mano sinistra
appoggiata alla fronte\

Paziente9 6(S siS... quando l'altra mano girava.

Ipnotista9 6llora lei ricorda perfettamente\

Paziente9 3i, io ricordo perfettamente c(e con una mano
giravo cosi, e l'altra la tenevo sulla fronte.

Ipnotista9 'a ... non si stancava in quella posizione\

Paziente9 E( ... cominciavo a stancaririi.

Ipnotista9 ;opo due oreS

Paziente9 3e erano due ore...

Ipnotista9 Ricorda quando io l'(o fatta svegliare, e quando
prendere i li!ri, metterli sul lettino, metterli sotto il
guanciale... o no\

Paziente9 3i, me lo ricordo.

Ipnotista9 6d ogni modo lei (a la sensazione di essere stato
ipnotizzato o no\

Paziente9 @e(S lo non so cosa sia l'ipnosi. 3e quello c(e (o
provato io ipnosi, allora sono stato ipnotizzato.

Ipnotista9 E c(e cosa (a provato\

Paziente9 t un po' di2cile dirlo. 6d esempio (o sentito
arrivare l'infermiere c(e venuto per svegliarmi. ui (a
visto c(e dormivo... a un primo momento (o pensato9
,ma(, io devo dormire perc(H l'ordine c(e (o avuto
quello di dori2re... e questo adesso mi sveglia. Provo a far
fnta di non sentirlo e pu0 darsi c(e la smetta di c(iamarmi
e invece no... lui (a cominciato a scuotermi...

Ipnotista9 o (a scosso proprio\

Paziente9 3i, siS ui credeva c(e ormai tutto fosse fnito.

Ipnotista9 E cosa le diceva\

Paziente9 7ienteS lo gli (o detto ,scappa perc(H se arriva il
professore la vedi !rutta, perc(H io sono sotto ipnosi:. ,6li,
mi risponde, mi scusi: ed scappato su!ito.

Ipnotista9 E allora lei si svegliato\

Paziente9 3i, ma io ero sveglio anc(e prima9 perlomeno, a
me era parso di essere sveglio anc(e prima.

Ipnotista9 'a se era sveglio, perc(H (a avuto !isogno degli
scossoni per ritornare completamente in sH\

Paziente9 3I, perc(H non volevo. &io... un momento... ero
sveglio, ma gli scossoni... lo sentivo tutto... sentivo tutto...
7on c(e mi sem!rasse di essere completamente
addormentato, neppure completamente sveglio, perc(H un
po' di pesantezza agli occ(i l'avevo... 'a...

Ipnotista9 3i sentiva non completamente sveglio, nH
completamente addormentato insomma...

Paziente9 Ecco... siS

Ipnotista9 Fno stato crepuscolare di coscienzaS

Paziente9 3i, si, si.

Ipnotista9 6llora in questa condizione lei sentiva quello c(e
succedeva nell'am!iente esterno per0 non lo accettava...
rimaneva nel suo stato di trance cio a dire rimaneva nella
posizione in cui io l'avevo messo ... - un po' cos1 per
condiscendenza... o perc(H non avre!!e potuto fare
diversamente\
Paziente9 E noS Perc(H penso sia la cura insommaS

Ipnotista9 lo desidero sapere questo9 se lei rimaneva cos1
per condiscendenza, perc(H fa la cura, o perc(H non
avre!!e potuto fare diversamente da quanto le era stato
suggerito.

Paziente9 Questo non glielo posso proprio dire. 7on glielo
posso dire, ripeto. Perc(H non (o mai tentato di reagire-
perlomeno... a me pare c(e in ogni momento avrei potuto
interrompere la seduta, avrei potuto aprire gli occ(i,
parlare, girarmi...

Ipnotista9 Per0 non lo (a fatto.

Paziente9 Ua !ene- evidentemente non l'(o fatto.

Ipnotista9 E non lo (a fatto per condiscendenza\ J perc(H le
tornava pi* comodo fare quello c(e le avevo detto\

Paziente9 7on c(e fosse pi* comodo fare quello c(e mi
aveva detto. &io... o prendo sul serio la cura e la eseguo...
e faccio quello c(e mi dice.

Ipnotista9 Quindi praticamente lei ritiene di aver agito, per
gran parte, per condiscendenza al piano di cura sta!ilito.

Paziente9 Penso di s'i.

Ipnotista9 Ecco, questo quello c(e pensa lei. Per0 noi
a!!iamo le prove c(e non proprio completamente cos1.
Perc(H quello di farsi !ucare la pelle della mano da parte a
parte con un ago, senza sentire il minimo dolore...

Paziente9 ;ovrei provare senza ipnosi.

Ipnotista9 Ecco, proviamoS Uede c(e si tira indietro\ Uede
c(e lei risponde con una reazione non certo di piacere\

Paziente9 3i, sM.

Ipnotista9 'entre prima io (o !ucato la sua mano senza c(e
lei reagisse... non solo, ma la mano non (a sanguinato nel
punto in cui io l'(o !ucata. t vero o non vero\

Paziente9 3i, questo veroS

Ipnotista9 ?ra, come pensa lei, per condiscendenza, di
arrivare a fermare il suo sangue e di non provare quel male
c(e la !ucatura allo stato di veglia le dare!!e\

Paziente9 7on so come sia la !ucatura allo stato di veglia,
perc(H non l'(o provata.

Ipnotista9 &erto- per0 quando cerco di farlo, lei ritira la
mano alla sveltaS

Paziente9 3i, va !ene, ma intanto non mi (a neanc(e
toccatoS

Ipnotista9 3fdo, lei non me lo (a permesso. 3e vuole, io
l'accontento su!ito.

Paziente9 7o, no, noS 7on c(e io ci tenga.

Ipnotista9 Prendiamo ora in esame un altro fatto. ei
rimasto in uno stato, diciamo cosM, scomodo delle !raccia
per un discreto periodo di tempo. ei ritiene di poter
rimanere due ore in quella posizione senza avvertire un
senso di stanc(ezza\

Paziente9 7oS Penso di noS 7on (o mai provato, ma penso di
no.

Ipnotista9 Perc(H normalmente la posizione di portare la
mano alla fronte, come se la poggiasse su una visiera
militare, pu0 persistere solo per dei minuti, ma non per ore-
vero o no\

Paziente9 3i, specie se questo individuo in piedi.

Ipnotista9 E allora solo condiscendenza o ritiene c(e ci sia
stata una prestazione superiore, c(e nella veglia sare!!e
stata pi* di2cile\

Paziente9 t c(e io non mi sono sentito completamente
diverso, o molto diverso da quello c(e sono adesso.
Quando lei mi stringe qui sulla mano accuso una
sensazione di sonno c(e mi viene, questo si... e lo sento
sempre di pi* andando avanti nella seduta c(e non le
prime volte...

Ipnotista9 Quando io la tocco in quel punto lei avverte una
sensazione di peso alle palpe!re.

Paziente9 3i.

Ipnotista9 E cade quindi in una specie di torpore.

Paziente9 31.

Ipnotista9 Questo lei lo sente\

Paziente9 3i.

Ipnotista9 7on condiscendenza\

Paziente9 lo pensavo c(e...

Ipnotista9 7o. 6desso mi spieg(i !ene questo punto. E
condiscendenza da parte sua o prova veramente questa
sensazione\ <a detto c(e la sente, no\

Paziente9 3i, si, la sento.

Ipnotista9 'a la sente perc(H una cosa c(e nasce in lei...
7on pi* condiscendenza, dunqueS

Paziente9 7o, se la sento, non pi* condiscendenza.

Ipnotista9 E quell'altro fenomeno dei !raccio c(e girava,
girava, girava\ ?ggi l'(a fatto per un'ora e mezzoS '(a
fatto per condiscendenza o pensa adesso c(e si tratti di
una prestazione un po' diversa\

Paziente9 / c(iaro c(e dopo un'ora e mezzo la stanc(ezza si
comincia a sentire. lo non so se comincia a diminuire
l'inDusso ipnotico o se la stanc(ezza pu0 venire anc(e in
ipnosi... questo non lo so.

Ipnotista9 Per0, di fatto, lei stato un'ora e mezzo cosi. &'
stato un momento c(e io le (o detto9 ,8uardi, io conter0
sino a tre9 arrivato a tre lei cerc(er/ di fermare il !raccio,
ma non ci riuscir/:. Questo avvenuto.

Paziente9 Perc(H trovavo pi* comodo non fermarloS

Ipnotista9 E perc(H trovava pi* comodo non fermarlo\
6ncora per condiscendenza o per qualc(e cosa c(e le
nasceva dentro\

Paziente9 Per fermarlo ci sare!!e voluta la volont/. Invece a
continuare ... - uno non pensa a niente e continua...

Ipnotista9 @e(S Questo a!!astanza importanteS Per
fermarlo, lei dice, ci sare!!e occorsa una volont/ di cui lei
non si sentiva capace. 6nc(e se girare il !raccio
comportava fatica )perc(H a girare il !raccio per un'ora e
mezzo si fa fatica+ lei trovava c(e le era pi* comodo girare
il !raccio c(e volerlo fermare.

Paziente9 3ar/ cos1S
Ipnotista9 7o, noS ei li!ero di dire tutto quello c(e pensa.
;ica se o se non - non , ... : sar/S Fn'ultima domanda e
poi la lascio riposare. ei, l'altro ieri, riuscito ad andare
dal !ar!iere, cosa c(e prima non riusciva a fare.

Paziente9 3ono andato dal !ar!iere. &omunque dal
!ar!iere, al mio paese, io andavo.

Ipnotista9 ;a solo\

Paziente9 ;a solo, siS 3oltanto c(e se mi veniva la
mancanza d'aria o di respiro, io, anc(e se ero appena
insaponato o mezzo raso e mezzo no, tiravo gi* il sapone e
me ne andavo a casa, due Perequil e li fermo ad aspettare
c(e mi passasse l'ansia.

Ipnotista9 Invece ora, in seguito al trattamento ipnotico, lei
(a potuto andare dal !ar!iere, girare per Uercelli, senza
paura.

Paziente9 3enza fare tanta strada per0S

Ipnotista9 Ua !ene, oggi lei potr/ andare anc(e lontano.
?ggi andr/ da un !ar!iere lontano dall'?spedale. ?ggi
potr/ farloS

6 !reve commento del caso si potre!!e ricordare come
3ar!in e quegli autori c(e ritengono l'ipnosi una
immedesimazione in un determinato ruolo trovere!!ero
nelle dic(iarazioni del soggetto precedente una certa qual
conferma.

3cappa c(e devo dormire dice infatti il nostro paziente
all'infermiere c(e va a svegliarlo, come se e5ettivamente
fosse compreso del ruolo di dormiente c(e deve recitare.
'a se cos1 pu0 sem!rare a una osservazione superfciale, vi
sono altri fatti c(e ci dimostrano come non sia una
compiacente realizzazione suggestiva quella eseguita dal
soggetto, nH c(e si tratti di una semplice recitazione come
avverre!!e allo stato di veglia.

Intanto il calcolo del tempo trascorso durante questa
pseudorecitazione inferiore al normale, come a!!iamo
precedentemente notato, e la passivit/ psicomotoria
raggiunta con lo stato catalettico, il movimento automatico
rotatorio, la contrattura a ponte, )documentati da un flm+,
ci sono risultati di gran lunga superiori alle stesse
prestazioni possi!ili parzialmente nella veglia.
Intervengono quindi altri fattori in ipnosi c(e secondo noi
non si possono spiegare con la semplice recitazione.

3i ricordi come in ipnosi senza amnesia sia possi!ile il
compimento di azioni contro cui il soggetto si ri!eller/ alla
fne della seduta- come accadde a quell'operatore c(e fu
malmenato da un diacono a cui aveva fatto assumere
spiacevoli atteggiamenti, non consoni alla sua dignit/, o a
quell'altro operatore c(e e!!e una denuncia all'autorit/
giudiziaria da una signora, dalla quale si era fatto
mastur!are.

&i0 dimostra come, anc(e senza amnesia, si possa parlare
di ipnosi e c(e questa, secondo c(i scrive, consista pi* c(e
nell'alterazione della memoria, nella raggiunta passivit/
psicomotoria )caso %"+.

Ui sono soggetti c(e in ipnosi manifestano notevoli capacit/
di critica, ma la loro prontezza alla suggestione e la forza
imperativa in essi della rappresentazione suggestiva di
fronte alla critica, prova c(iaramente, a nostro avviso, il
raggiunto stato ipnotico.

&ostoro, peraltro, siccome odono perfettamente, (anno
idee c(iare e ricordano tutto, ritengono di non essere stati
a5atto inDuenzati da suggestioni, di essere anzi refrattari
all'ipnosi e c(e gli si voglia dare a intendere qualcosa c(e
forse, pensano, pu0 servire ad altri, ma non a loroS Il fatto
sconcerta di solito i principianti, mentre esso d/ adito a uno
studio pi* approfondito della personalit/ del soggetto.

Tuttavia !isogner/ correggere con adatte spiegazioni e
suggestioni questo modo di pensare del paziente. 3i dir/
c(e il sonno ipnotico non uguale al sonno fsiologico o alla
narcosi e c(e pertanto in esso il rapporto con l'am!iente, e
con l'ipnotizzatore in particolare, viene naturalmente
mantenuto. ;'altra parte questo rapporto fondamentale
per la cura, e la capacit/ del soggetto di intendere tutto
quello c(e l'ipnotista suggerisce deve essere sempre
conservata per imprescindi!ili necessit/ terapeutic(e. 3i
rassicurer/ il paziente preoccupato di non raggiungere
gradi profondi con amnesia, dicendogli c(e i !uoni risultati
di un trattamento ipnotico non sono sempre proporzionali
alla profondit/ delle varie trance. 3i dir/, come
suggeriscono &(ertoL e altri, c(e, in fondo, non rientra nei
piani della ipnosi terapeutica di far perdere al soggetto il
proprio dominio, ma c(e anzi questa cerca di accrescerlo
con una cooperazione volontaria del soggetto con
l'ipnotizzatore.

In alcuni casi, per convincere i soggetti dell'ipnosi
raggiunta, noi suggeriamo levitazione, catalessi,
contrattura in ipnosi vigile, e non rimuoviamo tali
condizioni se non dopo averle fatte accertare
ripetutamente dal soggetto scettico. &omunque, tutte le
perplessit/ e le ansie del malato verso la cura devono
essere analizzate e dalle sensazioni c(e egli (a provato
durante la trance si ricaveranno dati utili e suggestivi per le
successive induzioni.

Riportiamo, come esempio didattico, le considerazioni
registrate di un altro soggetto ricoverato
Riportiamo come esempio didattico, le considerazioni
registrate di un altro soggetto ricoverato nella ;ivisione
7eurologica di Uercelli e le cui realizzazioni ipnotic(e sono
state documentate da un flm.

3i tratta di una trentenne gravida al quarto mese, a5etta
da una grave nevrosi fo!ica, con sentimenti di odio verso il
nascituro e l'uomo c(e l'(a resa incinta. Recidiva di forma
gi/ so5erta a ventun anni per gravidanza su!ita con altro
uomo. a gravidanza fu allora interrotta e il matrimonio non
e5ettuato nonostante l'amore c(e nutriva per la persona a
cui s1 era concessa.

e considerazioni di questo secondo soggetto, il quale (a
raggiunto pure egli una trance di media profondit/, senza
amnesia, ci illustrano anc(e le possi!ilit/ terapeutic(e
decondizionanti di una ipnosi di medio grado.

;opo l'induzione, eseguita coi metodo della fssazione di
una candela, la paziente (a realizzato uno stato di trance
su2ciente per provocare una catarsi !enefca coi pianto e
li!erazione di angoscia repressa.

;alle dic(iarazioni registrate della ammalata sulla ipnosi
trascorsa, si potranno desumere il suo stato di coscienza e
le sue facolt/ percettive e mnestic(e durante essa, le sue
perplessit/ verso la cura e come sono state risolte.

Ipnotista9 Quest'oggi lei a!!astanza rilassata, tuttavia si
anc(e disperata, (a pianto... e tutto ci0, come lei stessa (a
costatato, le riuscito !enefco- lei si sfogata ed pi*
sollevata. Praticamente, durante la seduta (a sciolto
quell'angoscia c(e da due o tre giorni aveva accumulato
dentro di sH. lo forse l'(o trascurata un po' in questi giorni
per dedicarmi ad altri ammalati pi* gravi.

Paziente9 Uede, io sono sempre stata cosi. Quando gli altri
mi dicevano di fare una cosa, io, per impulso, dovevo farne
un'altra. 7on so perc(H.

Ipnotista9 &osa\ &osa\

Paziente9 7on lo so.

Ipnotista9 7on lo sa proprio\

Paziente9 3ono cos1 disperata c(e non so neppure quello
c(e mi capita in questo momento. 7on lo so. .orse mi
spieg(er0 meglio domani. E questo c(e io conosco... questa
mia ri!ellione... forse per ci0 lei far/ tanta fatica a guarirmi.

Ipnotista9 o sa perc(H (a pianto\

Paziente9 7o.

Ipnotista9 ei (a pianto perc(H durante la seduta noi
a!!iamo operato una specie di catarsi. ei aveva
accumulato delle resistenze. ei aveva accumulato qualc(e
cosa dentro c(e le impediva ( rilassamento completo.

Paziente9 Posso dirle un'altra cosa, professore\

Ipnotista9 6spetti c(e le spieg(i la sua situazione e poi lei
mi dir/ l'altra cosa.

Paziente9 Ua !ene.

Ipnotista9 Questa tensione interiore le impediva il
rilassamento c(e lei desiderava. Quindi lei si trovava in
lotta con se stessa.

Paziente9 Proprio co/M.

Ipnotista9 R vero\

Paziente9 3i, cosi.

Ipnotista9 Ecco, lei si trovava in lotta con se stessa. 6veva
una specie di nodo alla gola, c(e le impediva di rilassarsi,
quindi non poteva accettare le idee di !enessere c(e io le
suggerivo. 7oi adesso invece a!!iamo operato un
allentamento della sua tensione, dell'angoscia c(e aveva, e
lei (a pianto senza sapere nemmeno il perc(H. Perc(H (a
pianto\

Paziente9 'aS non lo soS

Ipnotista9 @eneS 6desso lei si sente un po' pi* sollevata, no\

Paziente9 3i, professoreS

Ipnotista9 ?(S <a quasi voglia di ridere ora\

Paziente9 )Ride.+

Ipnotista9 3i sente di ridere. ?rmai tutto passato e
c(iarito. 6vendo nel pianto sciolto tutte le resistenze c(e
aveva accumulato, stasera sar/ tranquillaS star/ tranquilla
perc(H si li!erata da un'angoscia. passata dal pianto al
riso senza sapere il perc(H. 7oi per0 lo sappiamo. Uada
pure ora.

Paziente9 Uolevo dirle questo.

Ipnotista9 ;ica pure signora.

Paziente9 7on si o5ende\

Ipnotista9 Io no. ;ica, dica, signora\

Paziente9 Ecco mi sono messa in testa c(e anc(e questo
un metodo ridicoloS

Ipnotista9 @eneS e pare c(e l'a!!iano mandata fn qui da
tanto lontano, per provare un metodo ridicolo in un
ospedaleS

Paziente9 E( siS 'a vede, sono sfduciata. 8liel'(o dettoS

Ipnotista9 'a lei (a parlato con qualcuno c(e le (a detto
male di queste cure, o le nata spontanea questa
a5ermazione\

Paziente9 7o, noS % stato vivendo questi fatti c(e sem!rano
talmente assurdi- vedendo quella candelaS... queste cose...
7onostante io veda c(e dormo, e c(e faccio tutto quello
c(e mi dice... sento lo stesso una specie di opposizione-
quella ri!ellione di cui le parlavo mi dice c(e tutto ci0
assurdo.

Ipnotista9 7oi per0 a!!iamo constatato c(e lei, dopo le
sedute, comincia ad accusare una specie di amnesia per
tutto quanto le accade durante le sedute stesse.

Paziente9 Ecco, io divento quasi come indi5erente. e prime
volte, noS Ero incuriosita di ricordare tutto quello c(e lei mi
aveva detto, ma adesso provo un senso di fastidio a
ricordare. &apisce\ <o cercato di ricordare quello c(e lei mi
aveva detto. <o fatto una certa fatica e allora (o sentito
una specie di fastidio.

Ipnotista9 Questo vuol dire c(e lei si rilascia !ene,
profondamente e c(e quindi...

Paziente9 o so, ma non mi spiego quei fatti li...

Ipnotista9 3tia tranqu1""a signora...

Paziente9 3e lei riesce a snodare questa mia ri!ellioneS...

Ipnotista9 8uardi c(e l'a!!iamo gi/ snodata, come dice lei,
perc(H l'a!!iamo fatta rilassare in modo notevole.

6 circa una settimana di distanza vengono registrate le
seguenti dic(iarazioni della stessa malata sull'e2cacia
terapeutica del metodo dianzi defnito come ridicolo.

Ipnotista9 3i ricorda, signora, da quanto tempo ricoverata
qui, in ospedale, da noi\

Paziente9 3ono esattamente diciassette giorni.

Ipnotista9 3e non s!aglio per0, la sua angoscia scomparsa
gi/ da parecc(i giorni.

Paziente9 7on vorrei s!agliarmi. 3aranno ormai otto o dieci
giorni.

Ipnotista9 ;ieci giorni. Quindi dopo circa otto giorni dal
ricovero lei si trovata completamente li!era dalla sua
angoscia...

Paziente9 ;a una angoscia profonda... c(e sconfnava in
mille sfumature c(e non posso nemmeno raccontare. &ome
pensavo a lui e al mio !am!ino... mi veniva un'angoscia
c(e mi so5ocava con mille perc(H, perc(H... e pi* mi
lasciavo prendere da questi perc(H e pi* mi perdevo.

Ipnotista9 ;a quanto tempo aveva questa angoscia\

Paziente9 Praticamente da quindici mesi.

Ipnotista9 E questa angoscia come quella avuta a %"
anni\

Paziente9 3i. 6llora nutrivo un odio verso la persona c(e mi
sem!rava di amare. ?ra invece verso questo secondo
uomo nutrivo un disagio, non riuscivo ad avere un normale
comportamento con lui.

Ipnotista9 'a un disagio tale da far compromettere il
matrimonio e l'imminente parto\

Paziente9 3i.

Ipnotista9 6d ogni modo tutti questi distur!i angosciosi sono
scomparsi nello spazio di otto giorni.

Paziente9 3i. Rimane un piccolo disagio tutte le volte c(e
penso a come andranno le cose una volta via di qui.

Ipnotista9 &(e di5erenza fa lei tra questo disagio e
l'angoscia di prima\

Paziente9 6(S Fna enorme di5erenzaS

Ipnotista9 Pensi c(e durante questo ricovero di due
settimane, lei guarita da un'angoscia c(e durava da
quindici mesi- recidiva di una forma uguale so5erta a %"
anni.

Paziente9 3iS <o eliminato ; soggetto della mia angoscia.
;entro di me per0 non ancora sparito tutto.

Ipnotista9 Pure stato possi!ile per lei eliminare una grossa
om!ra del suo passato c(e si riDetteva in modo nefasto sul
suo attuale presente, compromettendo in modo grave i
rapporti a5ettivi con il suo futuro marito e

il suo futuro fglio. ?ggi lei in grado di a5rontare la sua
situazione familiare e il suo parto senza angoscia, anc(e se
persiste qualc(e !eve perplessit/. Uero o no\

Paziente9 3iS 3ono veramente in grado di a5rontare il
matrimonio e il parto. Pensi c(e prima solo guardare un
!im!o era per me fonte di angoscia. ?ra, anc(e se non
riesco a sentire nel profondo il senso della maternit/,
tuttavia sono serena. Prima, mi rincresce dirlo, addirittura
odiavo questo !im!o. 'i veniva la voglia, se lo avessi avuto
tra le mani, di strozzarlo... di li!erarmene. Tutto questo
invece ora scomparso.

Ipnotista9 @eneS Uedr/ c(e anc(e le perplessit/ rimaste
scompariranno. Pensi c(e qui solo da diciassette giorni.
?ra lei a5ronter/ la realt/ vaccinata, immunizzata da
questa cura, e vedr/ c(e tutto, piano piano, scomparir/.

6 "= mesi di distanza dalle dimissioni dell'ammalata,
avvenute il %$eEe"#$C, dopo %% giorni di degenza nel
Reparto 7eurologico dell'?spedale 8enerale di Uercelli, ci
pervenuta una sua lettera c(e cos1 si esprime9 ,3ono
enormemente migliorata da quello c(e ero. <o una
splendida !am!ina c(e posso guardare con tranquillit/ e
tanta tenerezza. Quello c(e ancora manca per il mio
completo equili!rio penso lo determiner/ il tempo:.
Riteniamo c(e la presa di coscienza di un complesso di
Edipo non nsolto nella paziente )per cui, in modo inconscio,
viveva la gravidanza come un peccaminoso incesto+ non
avre!!e potuto portare a un pi* rapido e favorevole
risultato, aspettando la crescita e la maturazione della sua
personalit/ con tecnic(e psicoanalitic(e.

)d+ 6mnesia e tecnica per produrla

Fn metodo semplice, c(e c(i scrive segue per accertare
su!ito se vi amnesia al risveglio dalla trance, il
seguente9 si suggerisce al paziente di contare sino a dieci,
ma di svegliarsi appena arrivato a sei. 8iunto a questo
numero, l'ipnotizzato apre gli occ(i e continua a contare.
Quando (a fnito, gli si c(iede9 ,Perc(H conta\: Ui sono tre
possi!ilit/9 o vi amnesia e allora il soggetto, non
ricordandosi pi* del comando ricevuto, rimane assai
impacciato nella risposta. J vi ipomnesia e allora, dopo
qualc(e perplessit/, risponde9 , ... &redo c(e mi a!!ia
detto lei di contare ... : J non vi alcuna amnesia e
risponder/ franco9 ,'e l'(a detto leiS: E allora, di rimando9
,@ene, giusto. @ravoS: senza dare segno alcuno di
disappunto. 6 volte, pu0 accadere c(e, arrivato a sei nella
conta, il soggetto
continui a contare senza svegliarsi !ene- ci0 accade
quando non si stati su2cientemente c(iari, o quando il
comando non stato dato con la dovuta forza, incisione e
precisione.

E risaputo come, anc(e quando vi amnesia, il paziente
possa ricordare in una successiva ipnosi quanto avvenuto
nelle precedenti )si veda la casistica+.

'amnesia totale postipnotica, spontanea o suggerita,
secondo le tecnic(e tradizionali, si raggiunge al massimo
nel %=d dei soggetti, a volte dopo lung(e e numerose
sedute e non facile trovare metodi c(e sicuramente
consentano un risparmio di tempo per realizzarla e
migliorare le percentuali.

'ipnositerapia profonda e le ricerc(e sull'ipnosi per0
a!!isognano a volte di soggetti amnesici, per cui vari autori
(anno cercato tecnic(e atte a raggiungere l'amnesia
postipnotica e non soltanto di rievocazione ma,
possi!ilmente, anc(e di fssazione )mai riscontrata
dall'6utore+ di quanto vissuto nello stato di trance.

.ra le principali tecnic(e di !locco della memoria
ricorderemo quella di 3c(initz e quella di @renman e 8ill.

Il metodo di 3c(mitz consiste nel suggerire in ipnosi c(e
alla domanda circa i fatti della ipnosi stessa, soltanto una
parola possa essere pensata- ad esempio, steppa, 3a(ara,
Panama, mare, ma neppure questa sia pronuncia!ile.

'interrogatorio nello stato di veglia dei paziente cosi
trattato, rivelere!!e con questo metodo, secondo 3c(mitz,
una totale amnesia del vissuto in ipnosi. .acendo eseguire
a questi la scrittura automatica si notere!!e c(e essa
appare come un informe scara!occ(io, in cui per0
tuttavia possi!ile riconoscere la parola !locco adoperata.
3uggerendo poi al soggetto questa parola e c(iedendogli
c(e cosa gli ricordi, possi!ile suscitare il ricordo degli
eventi vissuti in ipnosi. 6mnesia quindi, in questo caso, di
rievocazione e non di fssazione.

7ei casi in cui era veramente di2cile l'amnesia
postipnotica, per0 a noi neppure con questo metodo ci
riuscito di ottenerla e al cessare della seduta il paziente
ricordava la parola4!locco e il resto delle esperienze.

@renman e 8Z adoperano una tecnica leggermente
diversa. 6l soggetto ipnotizzato si dice di immaginare di
scrivere sulla lavagna tre parole diverse pronunciate
dall'ipnotista. 3i dice c(e queste parole si confonderanno
nella sua memoria e c(e egli dovr/ faticare non poco per
ricordarle. Quindi si riprendono le suggestioni di
rilasciamento, assopimento, catalessi ecc.
3uccessivamente sar/ molto importante, secondo questa
tecnica, far ammettere al paziente c(e le suggestioni
(anno avuto !uon esito e c(e egli (a provato una certa
di2colt/ a ricordarsi delle parole.

Per causare amnesia sono stati eseguiti da c(i scrive vari
tentativi anc(e farmacologici come quelli di far precedere
l'ipnosi da iniezioni endovenose di !ar!iturico in modo da
facilitare una eventuale successiva amnesia ipnotica, con
una !eve su!narcosi.

Il risultato per0 non stato soddisfacente, anc(e in un caso
c(e alla prima seduta aveva spontaneamente presentato
amnesia post4ipnotica e non pi* nelle successive )caso BB+.

;'altra parte il contemporaneo uso di psicofarmaci e di
drog(e, se per alcuni aspetti facilita il processo induttivo,
per altri lo complica )cap. E 3 %+. 6!!iamo preferito quindi
attenerci a metodi puramente psic(ici, tenendo conto di
quei dati fondamentali c(e ci sono stati rilevati
dall'esperienza personale o convalidati da altri autori.

Perc(H insorge l'amnesia postipnotica\ 3u questo
argomento di notevole importanza neurofsiologica e
psicologica ci di5onderemo nel capitolo # = C, desiderando
qui riferire solo quanto pu0 servire per la giusta
impostazione di tecnic(e suscitatrici di fenomeni amnestici.

'amnesia di fatto pu0 insorgere per un comando
postipnotico, o per uno spontaneo investimento dei
soggetto in un determinato ruolo )quello del sonnam!ulo
c(e comunemente si sa essere amnesico al risveglio+, o per
una caratteristica spontanea degli stati di ipnosi profonda
in determinati soggetti con particolare costituzione
neuropsic(ica.

6 volte, secondo i pazienti, tutte e tre le evenienze sono
possi!ili e pertanto nel giudicare dell'e2cacia, o meno, di
una determinata formula ver!ale suggestiva per l'amnesia,
noi a!!iamo dovuto in ogni caso clinicamente sceverare e
di5erenziare le varie eventualit/ accennate.

3oprattutto si tenuto conto della costituzione
neuropsic(ica di ogni paziente, della sua et/, del sesso- di
eventuali malattie o terapie con farmaci o mezzi, capaci di
indurre di per sH alterazioni delle possi!ilit/ mnemonic(e.

In ogni seduta sperimentale per metodi induttivi di amnesia
a!!iamo infne !adato alla profondit/ della trance e quindi
al diverso stato di coscienza in cui veniva suggerita la
specifca formula ver!ale.

Riferendoci agli studi sull'inDuenza dei cosiddetto secondo
sistema di segnalazione )linguaggio+ per la instaurazione o
estinzione dei riDessi condiziona
ti, noi nella pratica clinica ci orientiamo verso formule
ver!ali c(e possono essere facilmente suscitatrici di riDessi
condizionati precostituiti dall'a!itudine e da pregresse
associazioni, cos1 da suscitare amnesia pi* col meccanismo
del riDesso condizionato c(e non con quello di un semplice
comando postipnotico.

7elle nostre formule pertanto includiamo ver!alizzazioni
riec(eggianti l'o!lio, il torpore profondo, l'isolamento,
suggerendole ripetutamente e monotonamente fra le
suggestioni principali di amnesia )all'inizio e alla fne della
seduta+. t utile anc(e suggerire motivazioni positive per il
soggetto adatte a reprimere, cancellare o deteriorare la
traccia mnestica.

6doperiamo alcune formule suggestive all'inizio e alla fne
della seduta, nella speranza c(e la suggestione ipnotica di
amnesia, data all'inizio, possa a volte interferire
negativamente sulla entrata in funzione di quei circuiti c(e
secondo la teoria strutturalistica vengono sollecitati per la
memoria a lungo termine.

3i calcola c(e con l'uso della memoria a !reve termine
!astino cinque secondi per perdere la met/ del materiale
percepito e c(e dopo diciotto secondi non vi rimanga pi*
nulla, per cui ogni informazione nuova per essere ricordata
de!!a venire ra5orzata per mezzo della ripetizione
e5ettuata da particolari circuiti nervosi a sede soprattutto
ippocampomammillare.

Questa ripetizione avviene in modo automatico e coinvolge
un maggior numero di circuiti cere!rali, tanto pi* quanto
pi> l'informazione emotivamente legata alla personalit/
del soggetto e suscitatrice in lui di ec(i associativi.

3u questo automatismo associativo non facile inDuire se
non con caric(e parimenti emotive e intense c(e l'ipnotista
deve scoprire in ogni singolo soggetto, e adoperare al
momento opportuno.

Tutto ci0 pi* facile a dirsi c(e a farsi, soprattutto perc(H
di2cile conoscere in partenza quali possano essere le
risonanze associative consce e inconsce delle nostre
parole, in ogni singolo paziente- ma quando si fortunati
nella scelta della formula e del momento, possi!ile, con i
metodi accennati, ottenere soggetti amnesici al risveglio
dalla trance.

;i fatto la suggestione amnestica data all'inizio della trance
pu0 creare un riDesso ini!ente o attenuante all'origine gli
elementi funzionali mnemonici necessari all'instaurazione
del ricordo. Tali riDessi

ini!enti sono sicuramente sollecitati dall'interesse a
dimenticare suggerendo al soggetto c(e l'amnesia pu0
giovare a una migliore fssazione nel su!conscio di idee
dinamicamente attive per una realizzazione terapeutica.
;el resto anc(e nella veglia, la fssazione mnemonica
maggiore o minore di una esperienza congiunta al
maggiore o minore interesse c(e questa suscita in noi.

In merito a!!iamo fatto esperimenti nello stato di ipnosi
con formule contenenti motivazioni a dimenticare e altre
sprovviste di tali motivazioni e a!!iamo riscontrato la netta
superiorit/ delle prime.

Pi* precisamente a!!iamo scelto CE soggetti trattandoli
con $A sedute di ipnosi- ventitrH uomini, quattordici donne.
Et/ minima dodici anni- et/ massima $" anni- et/ media
CA. Essi erano costituiti da "B alcolisti- sei psiconevrotici-
cinque depressi- sette con sindromi dissociative sc(izoidi-
cinque normali, di cultura e stato sociale similari.

e prime induzioni furono eseguite con la fssazione di un
punto, o dello specc(io a riDessione distorta, o con la
fssazione dello sguardo- le successive mediante uno
sta!ilito condizionamento standard )vedi cap. = 3 C+. a
prima induzione fu praticata senza alcuna suggestione di
amnesia, per costatare c(e cosa il paziente avesse
spontaneamente dimenticato della esperienza vissuta nello
stato di trance. 3olo nei casi in cui fu osservata l'assenza
totale della amnesia si pass0 nelle sedute successive a
induzioni con suggestioni tendenti a causarla.

'amnesia postipnotica fu di5erenziata in totale, parziale o
nulla.

" questionari di rilevamento e verifca amnestica si
riferirono9

"+ ai particolari della seduta e delle parole pronunciate,
all'inizio-

%+ a variazioni di assetto spaziale di oggetti o indumenti
suggerite e realizzate dal paziente a occ(i c(iusi, nella
induzione successiva-

C+ alle stesse variazioni di cui sopra, suggerite e realizzate
a occ(i aperti, nelle sedute ancora successive.

&i0, in modo da costatare un o!lio per situazioni
progressivamente sempre pi* complesse e quindi gradi
sempre pi* profondi di amnesia riguardanti prima il ricordo
delle parole, poi quello delle azioni compiute a occ(i c(iusi
in uno stato di torpore sognante, e infne quello delle azioni
compiute a occ(i aperti, in uno stato di piena coscienza
sonnam!olica.

e ta!elle analitic(e relative ai dati su esposti furono
compilate in modo da segnare per ogni soggetto la data e il
numero d'ordine progressivo delle sedute, il sesso, l'et/, la
malattia, la tecnica induttiva, le suggestioni rilassanti o di
approfondimento adoperate, i tempi e le modalit/
specifc(e di misura dell'amnesia postipnotica.
a presenza o no di una amnesia di fssazione stata
ricercata riemmergendo in trance gli stessi soggetti
amnestici e rilevando c(e cosa essi ricordassero
dell'esperienza vissuta nella trance precedente- !en
conoscendosi c(e l'amnesia postipnotica di rievocazione,
spontanea o suggerita, scompare durante una successiva
trance.

a formula c(e nella esperimentazione mia personale e dei
miei colla!oratori ci sem!rata rispondere meglio ai nostri
scopi la seguente9

la parte, pronunciata su!ito dopo la c(iusura suggestiva
degli occ(i e i passi rilassanti )vedi cap. = = C, metodica
standard+9

,6desso la tua memoria si sospender/, arrestandosi al
momento in cui sei entrato in questa stanza- e sprofonderai
in un torpore e in un o!lio sempre pi* profondi... Tu svuoti
la tua mente di tutti i pensieri e di tutti i ricordi, isolandoti
completamente... Uivrai la seduta come in un sogno,
dimenticandola al risveglio cosi come al mattino si
dimenticano i sogni della notte...

&i0 necessario perc(H le mie istruzioni possano gi .
ungere profondamente nell'intimo della tua mente e
incidersi a livello inconscio, in modo da creare e mantenere
in modo automatico tutti quei riDessi automatici, psic(ici e
vegetativi necessari alla tua guarigione:.

%" parte, pronunciata dopo aver sta!ilito il
condizionamento standard )cap. = 3 C, metodica
personale+9

,Tu sei sempre torpido nel corpo, nella mente, nei ricordi,
come ti (o suggerito in principio. I miei suggerimenti sono
stati custoditi per0 da te nel profondo del tuo inconscio e
condizioneranno la tua condotta e la tua salute in modo
favorevole.

?ra potrai sforzarti di ricordare qualc(e particolare della
seduta trascorsa ma farai tanta fatica c(e non vi riuscirai
!ene... e se non ricorderai nulla, come facile, perc(H ti sei
profondamente addormentato, alza l'indice della mano
destra. 3e invece qualc(e ricordo a2orasse in te descrivilo
pure li!eramente, parlando piano e calmo come in un
sogno ... :

3e il soggetto invece d1 alzare l'indice accenna a qualc(e
particolare della seduta gli si dice9

,@ene, anc(e queste tue reminiscenze adesso svaniranno
come ne!!ia al vento... Tu ora fai un sogno in cui vedi
scritto in una lavagna nera col gesso !ianco quelle poc(e
cose c(e ricordi... 'a siccome necessario c(e tutto
rimanga Pi* nella tua personalit/ inconscia c(e in quella
cosciente, ti vedi c(e con una spugna cancelli tutto
energicamente... e come questo si cancella dalla lavagna,
si cancella dalla tua memoria.

6l risveglio, fnito il sogno, ti dimentic(erai anc(e di aver
sognato.

7ulla insomma ricorderai dell'esperienza vissuta durante
questo stato di torpore e di o!lio profondi, nH per te stesso,
nH per c(iunque, me compreso, ti facesse domande al
riguardo:.

3e i soggetti sono !en scelti facile c(e costoro realizzino
una amnesia postipnotica pi* o meno estesa, e in ogni caso
!ene rassicurare il paziente spiegandogli come un o!lio
totale non sempre si realizza alla prima seduta, o c(e
comunque esso non indispensa!ile ai fni terapeutici,
avendosi a disposizione altre possi!ilit/.

7ella prima parte della formula citata vengono associate
alla suggestione di sonno o torpore Profondo quella di
isolamento sempre pi* esteso e di o!lio intenso e amnesia-
suggerendo una motivazione terapeutica a reprimere il
ricordo e sollecitare cosM l'interesse del soggetto a ini!ire la
fssazione degli engrammi relativi alla seduta.

7ella seconda parte della formula si suscitano ini!izioni a
rievocare, interferenze amnestic(e retroattive e
suggestioni motivate di amnesia postipnotica.

e suggestioni della formula non vengono mai date nel
modo imperativo del comando postipnotico ma permissivo,
anc(e se preciso, per due motivi fondamentali. Il primo
quello c(e se l'amnesia non si instaura in modo
soddisfacente, pu0 insorgere nel soggetto uno stato
ansioso come quando si d/ un comando postipnotico c(e
non pu0 essere eseguito per circostanze esterne
ostacolanti- stato ansioso c(e pu0 portare anc(e a
resistenze verso successive induzioni.

Il secondo quello della diminuzione del proprio prestigio
nei confronti del paziente c(e non conosce quali siano le
e5ettive possi!ilit/ di una realizzazione ipnotica.

Peraltro ricordiamo come non vi sia a5atto !isogno per la
comune pratica terapeutica c(e il soggetto diventi
amnesico con l'ipnosi e le tecnic(e per causare amnesia
sono state da noi studiate e riferite solo per poter eseguire
particolari indagini ipnoanalitic(e in regressione di et/ o
speciali terapie.

Per ulteriori c(iarimenti sull'arrinesia postipnotica di
rievocazione e di origine e sulle maggiori possi!ilit/ di
causarle su!ito dopo una !uona prestazione ipnotica,
vedasi capitolo # = C!.

%. Tecnic(e per ottenere
le sindromi dell'ipnosi profonda
e tecnic(e ipnoanalitic(e

In successive ipnosi, c(e si cerca di indurre sempre con il
segnale di condizionamento, nel modo gi/ esposto, utile
ripetere le prove delle prime sedute per assicurare
un'assuefazione ipnotica e quindi una maggiore passivit/.
In caso di particolare facilit/ nell'esecuzione di esse, se ne
compiono altre c(e ric(iedono un grado pi* intenso di
trance e si cerca di ottenere quegli stati e quelle sindromi,
c(e meglio permettono l'accesso alla personalit/ profonda
del paziente.

Queste sindromi si ottengono con tecnic(e speciali, c(e si
descriveranno !revemente, rimandando il lettore c(e
volesse conoscerle pi* a fondo, ai lavori di eW1s R.
Zol!erg, di EricLson, di Zeitzen(o5er, di 'eares.

&(i scrive ritiene peraltro c(e le tecnic(e c(e ric(iedono
trance profonda de!!ano essere adoperate con prudenza e
quando lo si reputi indispensa!ile ai fni terapeutici, dato
c(e rendono pi* profonda la' dissociazione fra conscio e
su!conscio- e ci0, in personalit/ psicopatic(e e isteric(e,
pu0 essere di danno. Pavesi e 'osconi ritengono c(e per
utilizzare tutte le possi!ilit/ dell'individuo sia opportuno
ricorrere a tecnic(e allucinatorie e sonnam!olic(e, e per
allenare, ad esempio, una paziente a produrre anestesia
per il parto, questi autori consigliano, come !ase, scrittura
automatica e allucinazioni visive. ,a prima come
fondamento per una locale dissociazione di una parte del
corpo, la seconda per insegnare a non rispondere a uno
stimolo:.

7ell'applicare queste tecnic(e, peraltro indispensa!ile un
accurato esame preliminare neuropsic(iatrico, in modo da
sta!ilire, caso per caso, se il soggetto potr/ impunemente
sopportare tali pratic(e dissociative e soppesare prima i
vantaggi e gli svantaggi del metodo per il paziente.

6uspic(iamo, pertanto, una maggiore colla!orazione per
l'avvenire tra lo specialista neuropsic(iatra e gli odontoiatri,
gli ostetrici, gli anestesisti, c(e vogliano ipnotizzare i loro
malati.

)a+ Induzione di profonde alterazioni sensoriali e di
allucinazioni

Per aumentare il rapporto o!iettivo col soggetto, si pu0
suggerire, ad esempio, c(e durante la

seduta nulla potr/ distrarlo dall'operatore e se anc(e
qualcuno dovesse c(iamarlo forte per nome, egli non
risponder/ a5atto, non sentendo c(e la voce dell'ipnotista.
&i si sincera dell'avvenuta suggestione facendo c(iamare e
scuotere il paziente dall'infermiera.

Per facilitare allucinazioni, utile suggerire delle immagini
corrispondenti. 6d esempio, l'allucinazione olfattiva del
profumo di un fore con l'immagine di un giardino, quella
uditiva del suono di una campana con il sogno di una visita
a una c(iesa ecc. E' risaputo come un'allucinazione si
ottenga tanto pi* facilmente quando accompagnata da
un'immagine. 6nc(e per indurre sensazioni varie
opportuna, a sostengno e a giustifcazione di esse, la
suggestione di immagini adeguate. &osi non !asta, ad
esempio, dire9 ,.ra poco avrai freddo:, ma !isogna
aggiungere9 ,6vrai freddo perc(H il tempo si guastato,
caduta tanta neve e noi siamo in mezzo a correnti d'aria
gelida ecc.:. 3olo cos1 il soggetto potr/ cominciare a
!attere i denti per il freddo.

Per indurre allucinazioni uditive, alcuni coprono un orecc(io
con una conc(iglia, o con una tazza, e suggeriscono c(e il
rom!o caratteristico c(e si avverte in questo caso si
trasformer/ in voci c(e lo riguardano e di cui egli riferir/
)Esta!rooLs+.

3ogni complessi )cap. = = la+ e allucinazioni negative
)sordit/, amaurosi ecc.+ ric(iedono una notevole profondit/
di trance e accorgimenti particolari, come pure l'induzione
di particolari sentimenti.

)!+ 3onnam!ulismo

Ui si arriva, di solito, attraverso suggestioni successive
precise e calcolate, prima fra tutte quelle di parlare, aprire
gli occ(i, muoversi e camminare senza interruzione dello
stato di trance.

Per a!ituare il soggetto a parlare senza svegliarsi dalla
trance, opportuno c(e la conversazione sia piana ed
elementare, le domande semplici, inadatte a suscitare
apprensioni, ansiet/, cattivi ricordi. 7oi, fnc(H possi!ile,
preferiamo far parlare il soggetto da solo, invitandolo a
esprimere qualunque cosa gli passi per la mente- si eviter/
cosi il pericolo di fare domande c(e possano tur!arlo e si
potr/ nello stesso tempo iniziare una analisi della sua
personalit/ profonda, anc(e secondo la tecnica della li!era
associazione. 7ello stesso tempo il malato si a!ituer/ a
parlare senza uscire dalla trance, suggerendogli c(e ,egli
parla come pu0 fare un
soggetto durante il sonno:. Per fargli, infne, aprire gli occ(i
senza interrompere lo stato ipnotico, si dir/ al soggetto, gi/
in stato di trance profonda, c(e egli ,aprendo gli occ(i
molto lentamente, siccome addormentato, vedr/ le cose
in un modo assai confuso- ma c(e gradatamente
distinguer/ gli oggetti !ene, come se fosse del tutto
sveglio, perc(H il sonno in cui egli si trova un sonno
speciale:

&(i scrive, quando desidera sperimentare la possi!ilit/ di
uno stato sonnam!olico, dice al soggetto9 ,ei dorme di un
sonno speciale, di un sonno c(e le permette di ascoltare
tutto quello c(e le dico, e anc(e, occorrendo, di tenere gli
occ(i aperti e di camminare. ei dorme e mentre dorme
parla e cammina. 3i alzi, faccia questa azione c(e le
suggerisco, poi si rimetta seduto, nella stessa posizione in
cui si trova ora )lo stato catalettico, di solito+:. 3e il
soggetto (a raggiunto una !uona ipnosi, eseguir/ i gesti
ordinati, lentamente, come un automa, con lo sguardo
piuttosto fsso, i lineamenti del volto pesanti, una facies
ftgHe e da sveglio non ricorder/ l'episodio avvenuto. 6
volte l'amnesia non c(e parziale. t opportuno, riteniamo,
suggerire la condizione sonnam!olica solo quando il
soggetto si trova in trance profonda da almeno tre minuti e
gli sia stato fatto raggiungere prima un grado di intensa
passivit/ psicomotoria.

Fna volta raggiunto lo stato di trance profonda, nel
passaggio allo stato sonnam!olico, possono presentarsi
due evenienze diverse. 6 volte il soggetto trovasi in uno
stato di profonda passivit/ e a!!andono, una specie di
letargia dalla quale di2cile farlo uscire- e a volte il
paziente pi* attivo, apre gli occ(i, cammina, dapprima
impacciato e torpido e poi sempre pi* spigliato e normale.
@enc(H i due stati attivo e passivo siano molto di5erenti,
essi, sono assai vicini, perc(H l'apatico diviene attivo se
l'ipnotizzatore gli ordina di aprire gli occ(i.

)c+ 3crittura automatica

3i dice al soggetto c(e la sua mano sar/ sciolta dal resto
del corpo, e per ra5orzare questa idea la si pu0 rendere
analgesica. 8li si suggerisce c(e la sua mano, c(e stringe
una matita fra le dita, comincer/ fra non molto a scrivere
su un taccuino, al quale si appoggia, delle frasi c(e
possono anc(e non avere alcun riferimento a ci0 di cui egli
si sta occupando. 3ar/ come se un'altra persona, diversa
da lui e dall'operatore, la guidi. .rattanto si distrarr/ il
paziente da ci0 c(e sta scrivendo con una conversazione, e
la mano stessa del soggetto pu0 essere nascosta alla sua
vista da uno sc(ermo.

In questo modo pi* facile ottenere una maggiore
dissociazione e la rivelazione di pro!lemi intimi avviene
durante la scrittura automatica meglio c(e durante un
discorso in condizione semisonnam!olica. 'eares e altri
(anno notato come alcune parole riguardanti, ad esempio,
fatti omosessuali o incestuosi vengano pi* facilmente
scritte c(e dette, se si suggerisce al malato c(e il suo
!raccio e la sua mano agiscono automaticamente, senza la
possi!ilit/ di guidarli o trattenerliS Terminata l'operazione,
si cerc(er/, sempre in ipnosi, di decifrare con lo stesso
paziente quanto stato scritto. &on questo mezzo facile
far a2orare idee represse nel su!conscio.

3. &. .illouV ed altri (anno studiato particolarmente la
scrittura automatica e secondo loro si tratta di mettere a
proftto l'anestesia di una parte del corpo e precisamente
del !raccio per ,evidenziare degli atti inconsueti e
intelligenti, in relazione con una attivit/ psic(ica c(e si
esercita assolutamente al di fuori della coscienza
principale:.

;ativen riferisce c(e il dottor 6nita 'uller era diventato
cosi a!ile a procurare questo particolare stato dissociativo
nei suoi pazienti c(e uno di questi riusciva a leggere ad alta
voce mentre scriveva con le due mani su due argomenti
diversi.

;i solito l'attitudine alla scrittura automatica viene spiegata
con l'isterismo, ma oggi !isogna ammettere con ;ativen e
altri c(e i soggetti normali c(e possono praticarla sotto
ipnosi sono assai numerosi. X. (ermitte (a dimostrato c(e
queste pertur!azioni non provengono nH da una scissione
funzionale primitiva dei sensi, nH da una dissociazione
originale delle facolt/ dello spirito secondo la terminologia
della vecc(ia psicologia, ma da ,un automatismo
lentamente e pazientemente ela!orato:.

7oi ripetiamo per questa pratica dissociativa quanto
a!!iamo gi/ detto per tutte le tecnic(e profondamente
dissociative della personalit/ con l'insorgenza di
automatismi persistenti e sdoppiamento della coscienza, e
cio c(e una pratica da farsi con dovute cautele, in
soggetti adatti e in casi indispensa!ili.

)d+ ;isegno automatico. Ipnografa. Ipnoplastica

3ono tre tecnic(e ipnoanalitic(e c(e, usate in condizione di
trance piuttosto profonda, permetto
no di scoprire, rispettivamente attraverso disegni, dipinti e
soggetti plastici, conDitti psic(ici inconsci. Trattasi di
tecnic(e proiettive della personalit/ profonda, giacc(H si
dice al soggetto in ipnosi di disegnare, dipingere o
plasmare nella creta tutto quello c(e gli passer/ per la
mente e gli verr/ spontaneo di fare.

;urante l'ipnografa, per assicurarsi c(e il dipinto viene
eseguito in ipnosi, si possono contemporaneamente
suggerire dei movimenti automatici da compiere per lungo
tempo.

&(i usa frequentemente questa tecnica )'eares+ sostiene
c(e il colore nero su fondo !ianco quello c(e meglio serve
per la rivelazione dei sentimenti profondi. I vantaggi di
espressione c(e si avre!!ero con l'uso di altri colori sono
notevolmente inferiori agli svantaggi c(e questo uso
implica in una seduta terapeutica. Tanto pi* c(e pu0
accadere c(e il paziente in ipnosi continui a dipingere
automaticamente anc(e quando il suo pennello non (a pi*
colore, o al di fuori del foglio di carta, sul tavolo.

Per l'ipnoplastica 'eares adopera una preparazione
plastica di Parigi, c(e contiene as!esto, il quale, essendo
meno duttile, permette una seduta pi* lunga e inoltre
s'indurisce col tempo, consentendo cos1 la conservazione
dei modelli eseguiti.

)e+ Uisione nel cristallo o nello specc(io

E una tecnica c(e pu0 fornire dati validi solo nella
condizione sonnam!olica. 3i mette dinanzi al soggetto uno
specc(io c(e riDetta il so2tto o un cristallo qualunque, e gli
si suggerisce di fssarlo, riferendo quanto vede. e scene
allucinate si riferiranno spesso a fatti trascorsi, c(e (anno
avuto particolare importanza nella vita del paziente, o c(e
sono stati causa in lui di traumi psic(ici.

J# Regressione di et/ e rivivifcazione

In ipnosi vi sono due modi diversi di ric(iamare il passato
della nostra vita nell'attualit/ del presente9 quello tipico
della cosiddetta regressione, in cui il soggetto rivede il suo
passato con atteggiamento, critica e sentimenti dei
presente- e quello della cosiddetta rivivifcazione, in cui il
paziente dimentica il presente per comportarsi, esprimersi
e sentire come in tempi passati. 7el primo caso si tratta di
una pseudoregressione durante la quale il soggetto,
favorito dall'isolamento sensoriale della trance ipnotica e
dalla maggiore capacit/ di attenzione e concentrazione
mentale c(e si possono avere durante questa, diventa
capace di ricordi, c(e molto pi* di2cilmente rievoc(ere!!e
nello stato di veglia.

7el secondo caso invece si instaura un procedimento del
massimo interesse, durante il quale il paziente diventa
capace non solo di ricordare, ma anc(e di rivivere alcune
situazioni somatic(e e viscerali proprie di et/ da tempo
trascorse, anc(e se la sintomatologia c(e a2ora in questo
stato deve essere valutata con acuto senso critico
dall'operatore, potendo questa essere infciata da artefatti
della pi* diversa natura.

a rivivifcazione si instaura di solito in un soggetto in stato
sonnam!olico, suggerendogli c(e egli ritorner/ indietro con
gli anni, sino all'et/ infantile. Egli si sentir/ piccolo, sempre
pi* piccolo, e diventer/ come se avesse cinque anni )otto,
sei, quattro, a seconda dell'et/ a cui lo si vuole regredire+.
8eneralmente si fa la regressione usando tappe di cinque
anni. 3i aspetta quindi un momento fnc(H il paziente si
immedesimi nell'epoca regredita- poscia, rimanendo
l'ipnotista nel testo e nell'am!iente creato dalla
regressione, si indirizzano caute domande su quanto si
vuole indagare e secondo le risposte c(e si (anno. ,Io sono
uno c(e tu conosci e c(e ti vuole !ene. &(i sono i tuoi
amici\ &(i ti pi* caro\ Quando l'(ai visto l'ultima volta\
&on c(i eri\... Uai a scuola\ &(i il tuo compagno di !anco\
&(i siede dietro d1 te\ &(i siede davanti a te\ <ai fratelli\
ecc.: ;ato c(e la memoria legata essenzialmente
all'interesse e alle emozioni, c(iaro c(e sar/ tanto pi*
facile rivivere episodi trascorsi, quanto pi* questi furono
importanti nella vita del soggetto. 6ltre modalit/ di
tecnic(e di rivivifcazione sono le seguenti, adoperate
anc(e da @rKan, EricLson, Uan Pelt e altri autori9 quella del
treno, del calendario, dell'orologio, dell'emozione.

&on la tecnica del treno, si suggerisce la partenza del
soggetto su questo e c(e egli guarda dal fnestrino,
scorgendo episodi e periodi passati della sua vita, indietro e
indietro nel tempo. Quando si raggiunge un avvenimento
particolarmente traumatizzante o importante della vita, il
treno si ferma ed egli scende, parla e agisce immedesimato
nel tempo c(e rivive appieno.

&on il calendario si suggerisce al soggetto c(e egli sfog(er/
un calendario in cui i giorni sono stampati in modo
regrediente e non progrediente nel tempo. Egli alzer/
l'indice destro appena vedr/ il calendario e i giorni c(e
scorrono all'indietro- quindi si immedesimer/ nel tempo c(e
scorre all'indietro, fermandosi a una data specifca, a un
periodo importante per lui.

a regressione con l'orologio come quella del calendario,
usata soprattutto per appurare fatti importanti dal lato
legale o criminologico e in essa ci si avvale della
distorsione del tempo, per cui un soggetto pu0 rivivere un
evento traumatico in un tempo pi* !reve di quello in cui il
fatto veramente avvenuto. 3i pu0 con questo metodo
anc(e far scaricare l'emozione congiunta all'evento in
modo sempre pi* !reve9 due giorni in cinque minuti, poi in
un minuto, in "J secondi, in = secondi, in un secondo-
fnc(H l'evento fnir/ con l'essere svuotato di ogni
emozione.

7ella regressione per emozione si c(iede al soggetto di
ritornare indietro al tempo in cui (a provato un'emozione
per lui molto spiacevole, di riviverla appieno, invitandolo ad
alzare l'indice destro appena vi sia riuscito. Quando ci0
accade, si cerca di minimizzare l'avvenimento, di
dissociarlo dall'emozione, facendo vivere al paziente
l'episodio doloroso come un episodio freddo e inelutta!ile,
al di sopra di ogni volont/ umana e con conseguenze
rimedia!ili.

Riassumendo le tecnic(e indicate si pu0 quindi dire c(e con
esse possi!ile regredire un paziente a una determinata
data o a una determinata et/, a uno specifco avvenimento
o a una specifca emozione e neutralizzarla del suo
signifcato traumatizzante con appropriate immagini e
tecnic(e di distorsione temporale.

a rivivifcazione molto e2cace per scoprire rapidamente
eventuali traumi infantilM, o episodi c(e sono alla !ase di
sintomi psiconevrotici. 3e, inavvertitamente, si facesse
regredire il paziente in un tempo in cui egli (a riportato un
intenso trauma fsico o psic(ico, !isogna essere pronti a
svolgere un'adeguata psicoterapia e a fronteggiare ogni
sua reazione )si veda il caso CA, regredito all'et/ in cui
so5riva di asma+. Prima di svegliare il paziente, lo si fa
tornare alla realt/ col procedimento opposto a quello con
cui si fatto regredire.

6lcuni autori );ieterle, Qoc(, Zeitzen(o5er+ credono nella
possi!ilit/ teorica di perdere ogni rapporto coi proprio
paziente se lo si fa regredire a un periodo in cui egli non
poteva nH parlare, nH comprendere il signifcato delle
parole- e ci0 sare!!e e5ettivamente avvenuto );Meterle e
Qoc(, da Pavesi+. Ze1tzen(o5er consiglia, pertanto, di usare
un segnale non ver!ale, c(e serva a suscitare la fne della
regressione e a ricondurre il paziente alla sua et/.

Per altri autori )&(ertoL, <adDeld, `oung+ la realt/ della
regressione ancora argomento di controversia )`oung,
"#BJ, pp. C=, %EC+, e noi vi ritorneremo nel capitolo # = C!
trattando dal lato neuropsicofsiologico le possi!ili
modifcazioni della memoria. ;auven critica coloro c(e
credono alla realt/ di una regressione, per esempio
nell'immediato periodo postnatale, quando non si conosce
ancora l'uso del linguaggio e pertanto il soggetto non
dovre!!e pi* essere in grado di capire l'ordine dell'ipnotista
e d1 ritornare alla sua e5ettiva et/, come invece avviene.

Peraltro Uladimir . RaiLov (a svolto uno studio sulla
regressione ipnotica al periodo neonatale, confrontando le
di5erenze dei riDessi e del comportamento in soggetti c(e
riuscivano a raggiungere ipnoticamente tale epoca, e in
altri, soggetti poco ipnotizza!ili o attori di professione, c(e
invece mimavano gli atteggiamenti della prima infanzia.

P, risultato c(e coloro c(e realmente rivivifcavano l'epoca
neonatale, riproducevano comportamenti e riDessi
caratteristici di questo periodo- laddove non vi riuscivano le
stesse persone durante il gioco di ruolo e i soggetti poco
ipnotizza!ili o gli attori di professione )cap. # = C+.

&(i scrive (a costatato ripetutamente e documentato in
flm, a disposizione degli studiosi del &entro Italiano di
Ipnosi &linica 3perimentale, una netta modifcazione dei
riDessi plantari in soggetti regrediti all'epoca neonatale.
&osM come (a costatato, in centinaia di rivivifcazione
eseguite, c(e quando questa sem!rava soddisfacente per
particolari atteggiamenti, per la scrittura, per i sentimenti,
per il minuzioso ricordo di particolari, impossi!ili a
rievocarsi nello stato d1 veglia, non risultava, in defnitiva,
sempre cos1 perfetta e totale come viene descritta da
alcuni autori.

I pazienti, regrediti alla pr1m1ssima infanzia, s1 sono
espressi con un linguaggio, a mio avviso, migliore di quello
c(e verosin4iilmente sare!!e da attendersi nelle condizioni
neuropsic(ic(e di un soggetto regredito, ad esempio, a due
anni d1 et/, la cui capacit/ d1 esprimersi notoriamente
molto limitata.

Ritengo infne c(e gli artefatti siano molto pi* frequenti di
quanto non si creda, nelle regressioni di et/ descritte dalla
letteratura.
Esperienze di tipo onirico con errate interpretazioni e
ricordi allucinatori sono state del resto descritte da vari
autori e ad esempio 3imon @enianun, psic(iatra di @oston,
riferisce di avere da una coppia di coniugi ascoltato
indicazioni precise su esperienze vissute per due ore a
!ordo di un disco volante a contatto con umanoidi spaziali.

Riteniamo c(e i casi descritti di regressione in epoca
prenatale e in altre vite dalla letteratura non scientifca
possono interpretarsi il pi* delle volte come esperienze di
tipo onirico in stato dissociativo sonnam!olico, non
essendosi avuta alcuna prova della loro veridicit/.

Ritorneremo sull'argomento al capitolo # = Ef con l'apporto
di casi personali.

Tuttavia sull'autenticit/ della regressione e sul fatto c(e
questa conduca il soggetto a rivivere un comportamento da
lui avuto a diversi livelli di et/, in modo da escludere ogni
possi!ilit/ di simulazione, sono d'accordo EricLson,
Esta!rooLs, indner, 3piegel, 3(or e .is(man, @ernstein,
Zol!erg, RaiLov e c(i scrive. e modifcazioni c(e si
attuano )scrittura, ipermnesia, riDessi ecc.+ rientrano nel
quadro delle manifestazioni ipnotic(e )come la catalessi, le
reazioni vegetative, ecc.+ essendo possi!ile l'attivazione di
associazioni antic(e condizionate ontogeneticamente
durante lo sviluppo della personalit/, nello stato di
coscienza dell'ipnosi profonda.

t da tenere soprattutto presente c(e la regressione di et/
non mai statica, ma pu0 venire assai spesso modifcata
dal funzionamento ad altri livelli di et/, cosicc(H una
persona regredita (a spesso un mutevole punto di
orientamento.

Fsando le tecnic(e della regressione occorre tenere
presenti alcune premesse generali9

"+ Il paziente pu0 non rivivifcare una determinata
situazione perc(H troppo dolorosa per lui o perc(H non (a
compreso !ene come deve fare- pu0 allora mantenersi
sulla difensiva o cercare di fngere per condiscendenza
verso l'ipnotista.

%+ 7el valutare l'attendi!ilit/ del materiale evocato si deve
osservare il contenuto emozionale di quanto viene
espresso- l'uso del tempo presente e non del passato-
controllare atteggiamenti, calligrafa, polso, pressione,
respiro.

C+ &ome pu0 variare la profondit/ della trance ipnotica,
cos1 pure pu0 variare quella della rivivifcazione, sicc(H ci0
c(e una persona sta rivivendo pu0 diventare dopo qualc(e
tempo solo un ricordo, con slittamento quindi nel suo
discorso dal tempo passato a un altro pi* presente.

B+ E' eccezionale avere una regressione in cui mente e
funzioni somatic(e neurovegetative regrediscono
totalmente, dato c(e il paziente conserva parte della sua
mente al tempo presente e si rende parzialmente conto di
ci0 c(e sta accadendo. &i0 permette la comprensione dei
comandi dell'ipnotista anc(e nel paziente regredito alla
prima infanzia. Per quanto da vari autori, come a!!iamo
precedentemente accennato, sia ritenuto possi!ile, per
profonde rivivifcazioni a questa et/, perdere il contatto
ver!ale con il soggetto.

=+ @isogna essere molto cauti nel regredire cardiopatici a
periodi in cui (anno su!ito eventi gravemente
traumatizzanti, essendo ci0 pericoloso. In questo caso si
possono far rivivere al paziente le scene traumatizzanti
passate come spettatore ad esempio con la tecnica del
treno e non come attore, in modo da attutire la tensione
emotiva.

$+ 3i deve rispettare, almeno momentaneamente, il
desiderio del malato di non rispondere alle nostre domande
traumatizzanti per lui, e ricorrere eventualmente all'uso di
risposte gestuali per cui il soggetto in ipnosi, invece di
rispondere a parole, fa un gesto della mano per il si,
l'opposto per il no, e un altro ancora per il rifuto di parlare.
&i0 facilita il colloquio durante particolari stati di coscienza
nei quali di2cile la formulazione di parole, o sca!rosa la
loro espressione.

Riguardo al rifuto inconscio del paziente ad accettare la
rivivifcazione come accennato al punto ", dimostrativo
un caso, riguardante un soggetto gi/ da me in cura ipnotica
per psiconevrosi ansiosa c(e, raggiungendo trance
sonnam!olica, mi aveva precedentemente ric(iesto di
regredirlo all'epoca di un grave incidente automo!ilistico
provocato da lui e durante il quale avevano trovato la
morte tre suoi fratelli, uno zio, era stata ferita in modo
gravissimo sua sorella e infne ucciso l'autista della
macc(ina da lui investita. Egli mi (a riferito di non ricordare
assolutamente nulla della modalit/ con cui la grave
catastrofe era avvenuta e desiderava essere regredito in
quel periodo per rievocare l'episodio- anc(e a scopo
difensivo, avendo un processo a carico per omicidio
colposo plurimo aggravato.

Il paziente, molto s(occato, al punto da non potersi pi*
vedere nella citt/ in cui a!itava e da pensare al suicidio
come una li!erazione, (a avuto un comportamento, in
stato sonnam!olico, di netto rifuto della tecnica di
regressione- al punto da !alzare dal letto dove era disteso
in ipnosi, scappare nel corridoio in stato di grave agitazione
psicomotoria,
con gli occ(i s!arrati, cercando di svincolarsi dallo stato di
trance, e ci0 in due tentativi diversi, fatti a distanza di una
settimana e sempre su sua esplicita ric(iesta. 'ultima volta
scoppiato anc(e in sing(iozzi, per cui (o dovuto
a5rettarmi a li!erarlo da una situazione cosi stressante e
controproducente ai fni terapeutici, anc(e se coperta da
completa amnesia al risveglio, tanto da c(iedermi come
mai avesse gli occ(i !agnati e se avesse pianto durante
l'ipnosi. 3iamo convinti c(e se psicologi e psicoanalisti si
avvalessero della rivivifcazione, potre!!ero risparmiare
mesi di analisi e comprendere i loro pazienti psiconevrotici
e psicosomatici molto meglio e molto prima.

7on c' psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista, medico
c(e curi psiconevrosi e malattie psicosomatic(e, distonie
neurovegetative pertur!atrici della cenestesi e
dell'equili!rio viscerale e neuroendocrino causate da
emozioni, frustrazioni e dai fattori psic(ici pi* svariati, c(e
non sappia l'importanza di conoscere l'anamnesi psic(ica
remota del suo paziente, e c(e quindi non comprenda di
primo acc(ito l'importanza del metodo della regressione e
della rivivifcazione, c(e permette in poc(e ore d1 acquisire
elementi e dati preziosi come con nessun altro metodo
possi!ile.

Per nostra personale esperienza riteniamo la regressione di
et/ un metodo eccellente, in mani esperte, sia per
l'indagine analitica, sia per la terapia, catartica o meno,
associandola eventualmente alla tecnica della distorsione
temporale e della dissociazione dell'avvenimento
dall'emozione.

6!!iamo in merito qualc(e migliaio di casi trattati presso il
&entro di Ipnosi &linica 3perimentale dell'?spedale
8enerale di Uercelli da me fondato nel "#$$, presso la
;ivisione 7eurologica dello stesso ?spedale c(e (o diretto
dal "#=" al "#A", e infne nella pratica privata dal "#C$.

Rimando gli interessati ai casi da me pu!!licati e ai flm in
mio possesso documentanti esperienze eseguite anc(e in
pu!!lico alla televisione italiana nell'otto!re "#$=.

)g+ Recitazione o ipnodramma

Questo metodo si segue ogniqualvolta si vuole ottenere
catarsi, facendo rivivere al soggetto episodi trascorsi,
intensamente emozionanti per lui. 31 riporta il paziente con
la memoria al tempo in cui s1 prodotto il fatto lesivo con
la conseguente insorgenza dei sintomi nevrotici e,
preparatogli lo scenario, lo si lascia li!ero di dare sfogo alle
sue emozioni represse e di... recitare a occ(i aperti quanto
egli stesso desidera, o c(e l'operatore opportunamente
suggerisce. Tale metodo permette al soggetto di
esteriorizzare nell'azione i suoi conDitti e di integrarli entro
determinati limiti )&(ertoL, 'oreno e altri+. Esso stato
seguito con successo nelle psiconevrosi traumatic(e di
guerra.

)(+ &onDitti sperimentali

t possi!ile in ipnosi riportare, con la regressione di et/, il
paziente al tempo in cui egli (a vissuto un trauma emotivo,
generatore di distur!i psicosomatici, o psiconevrotici- come
possi!ile, senza !isogno di adoperare il metodo della
regressione, metterlo suggestivamente nelle condizioni c(e
sono state per lui traumatizzanti. &i0 permette di poter
provare in modo sperimentale la genesi psicogena di molti
distur!i somatici )emicranie, cefalee, distur!i intestinali
ecc.+ e di dimostrare successivamente al paziente come
egli reagisca in modo inconscio e automatico con
determinate manifestazioni somatic(e, viscerali, o
psic(ic(e, ogniqualvolta si trovi in una situazione analoga a
quella in cui avvenne il trauma.

'ediante tale dimostrazione spesso possi!ile la
desensi!ilizzazione dei paziente.

In via generale il modo di procedere % seguente9 al
soggetto in ipnosi si dice c(e ricorder/ un episodio c(e per
lui stato molto penoso, ma c(e in seguito (a dimenticato,
perc(H il suo ricordo gli avre!!e sempre suscitato ansie e
dolori. 8li si dice c(e al risveglio non ricorder/ pi*
l'incidente stesso, !enIM le emozioni congiunte ad esso. 6
volte, quando la causa del male un conDitto di qualsiasi
genere, si riproduce la scena del contrasto in modo da
sta!ilire sicuramente il rapporto di causa ed e5etto tra
questo e la sintomatologia mor!osa in atto, c(e sempre si
acuisce ogniqualvolta il paziente rivive l'evento lesivo. 3i
pu0 spiegare tale rapporto all'ammalato stesso in ipnosi,
suggerendogli c(e, sveglio, lo ricorder/ e potr/,
riconoscendolo nella vita quotidiana, guardarsi da esso e
renderlo vano.

In questo modo possi!ile, in ipnosi mettere a contatto la
personalit/ su!conscia di un soggetto con quella cosciente-
il c(e, come risaputo, spesso impossi!ile nella veglia,
perc(H si suscitano sempre resistenze varie, repressioni e
razionalizzazioni con
cui si respinge ogni giusta comprensione. Fn particolare
importante di tecnica nella provocazione dei conDitti il
modo con cui l'operatore formula le domande. Queste
devono sempre essere fatte in maniera da non insinuare
eventuali risposte, c(e il soggetto dare!!e unicamente per
quella passivit/ c(e propria della condizione ipnotica, per
cui si sente quasi in dovere di accontentare l'ipnotista nelle
sue ric(ieste e nei suoi desideri )caso CA+. 3i ricordi sempre
c(e c(i fa le domande suggerisce inavvertitamente la
risposta e c(e l'ipnotizzato pu0 diventare un !ugiardo
involontario e incosciente.

Pu0 accadere c(e uno sperimentatore non accorto, mentre
cerca con inviti di far ricordare al paziente in ipnosi
avvenimenti passati, c(e potre!!ero essere collegati ai
sintomi mor!osi da lui presentati, o costituirne una
spiegazione, fnisca col suggerire indirettamente
determinate circostanze c(e il soggetto pu0 allucinare
vivendole come un ricordo e come tale comunicarle. ,3i
avr/ allora l'illusione di aver ricostruita la genesi dei
meccanismo mor!oso nella coscienza del soggetto 4 scrive
'usatti 4 mentre invece si sar/ semplicemente inserito in
quella coscienza un insieme di elementi c(e rimane
estraneo a quel meccanismo e c(e si sovrapporr/ ad esso
senza risolverlo e liquidarlo:.

E' !uona regola per evitare questi possi!ili inconvenienti,
non solo essere molto accorti nelle domande, ma
sottoporre successivamente alla valutazione dello stesso
soggetto in trance ci0 c(e stato rievocato durante
l'ipnosi.

E' prudente non rivelare su!ito al paziente sveglio quanto
egli (a detto in ipnosi e attendere invece c(e il suo Io si sia
talmente ra5orzato da tollerare l'ansiet/ suscitata dalla
li!erazione di conDitti interni e delle emozioni congiunte a
essi. 3i sa come l'Io cosciente non sia capace in principio di
accettare il materiale represso e sia portato a non
riconoscerlo come vero. 'induzione di un conDitto
sperimentale in ipnosi una tecnica altamente dinamica e
quindi potenzialmente dannosa in mani inesperte. &onverr/
usarla solo quando si a!!ia una discreta esperienza nelle
altre tecnic(e ipnoanalitic(e.

)i+ Ipnosi mutuata

Per approfondire la trance alcuni )&(arles T. Tart, .reda
'orris+ ricorrono alla tecnica dell'ipnosi mutuata.

Questa deriva dalla constatazione c(e pi* si accentua il
rapporto fra ipnotista e soggetto, tanto maggiore diventa la
profondit/ della trance. 3'impiegano due o pi* soggetti c(e
nella stessa seduta rappresentino alternativamente il ruolo
d'ipnotista e ipnotizzato. ;a qui il nome di ipnosi mutuata.

'operatore ipnotizza prima 6, inducendolo a ipnotizzare @-
poi ipnotizza @ inducendolo ad approfondire la trance di 6 e
cogi via, sempre in ipnosi, fno a raggiungere in entram!i la
massima profondit/ di trance. Il ra:orto usualmente una
relazione a senso unico, ipnotizzatore4soggetto- nell'ipnosi
mutuata a due vie reciprocamente inverti!ili, accentuanti
qualitativamente e quantitativamente il rapporto.

Questo metodo c(e a!!iamo descritto fra le tecnic(e di
approfondimento, viene da alcuni autori adoperato anc(e
come metodo induttivo in sedute di seminario tra ipnologi
professionisti per vincere la resistenza di coloro c(e non
riescono ad andare in trance, soprattutto perc(H
concettualizzano il rapporto ipnotico come dominio4
sottomissione e rifutano di entrarvi in modo sottomesso.
&ostoro (anno anc(e di2colt/ ad a!!andonare la
razionalit/ e la critica in servizio dell'Io.

In questi casi necessario scartare i metodi usuali e
ricorrere, secondo .reda 'orris, all'ipnosi mutuata fra
istruttore e soggetto se si vuole c(e anc(e questi possa
esperimentare i vantaggi di una condizione ipnotica. In
pratica il soggetto resistente, per primo, induce uno stato
ipnotico sull'istruttore dando a questi la suggestione c(e
egli, una volta in trance, diventer/ molto e2ciente
nell'ipnotizzarlo, acquisendo in tale condizione, in modo
quasi istintivo, la conoscenza della dinamica profonda e dei
!isogni del soggetto stesso.

a tecnica dell'ipnosi mutuata descritta da .reda 'orris
nel T(e 6merican Xournal of &linical <Kpnosis )vol. "C,
otto!re "#EJ, pag. #J+ e da noi riportata nelle precedenti
edizioni del trattato. 7on essendo sempre di facile
applicazione stata qui semplicemente accennata.

C. Tecnic(e di induzione
e approfondimento adoperate
dall'autore. Impostazione del
rapporto e spiegazione dell'ipnosi.

'etodica standard

&ome non c' !otanico o zoologo c(e non aspiri a legare il
suo nome a qualc(e rarit/ dei mondo vegetale o animale-
istologo o la!oratorista c(e non appronti o prima o poi una
sua tecnica personale- cos1 non vi ipnologo c(e non
desideri descrivere un particolare metodo di induzione ed
etic(ettarlo col suo nome.

7oi descriveremo nel capitolo E 3 % una metodica
personale per indurre ipnosi dalla su!narcosi,
puntualizzando le diversit/ semeiotic(e dei vari successivi
stati di coscienza- ci siamo so5ermati su alcune varianti
personali di metodi induttivi di routine nel capitolo B, come
tratteremo, nel capitolo "B 3 $, modalit/ pratic(e e
tecnic(e di ipnositerapia da noi escogitate. 'a volendo
so5ermarci ancora su qualc(e metodo personale induttivo
di trance e di approfondimento c(e a!!iamo esperimentato
con successo numerose volte, crediamo opportuno fare
delle precisazioni.

7on serve tanto nella pratica, soprattutto al principiante,
conoscere molteplici metodi, ma uno !ene da adoperare
anc(e come metro di misura per la resistenza e
l'ipnotizza!ilit/ dei vari soggetti.

E'per questo c(e noi, per l'uso corrente ospedaliero,
a!!iamo segnato poc(i, ma precisi e defniti metodi
standard di induzione e approfondimento.

EricLson, Zol!erg, e &ron, Qfne, 'eares, ;orcus,
Zeitzen(o5er, Zilliams, Esta!rooLs, Rosen e numerosi altri
autori c(e fgurano nella !i!liografa del presente trattato,
(anno descritto particolari tecnic(e induttive, alcune delle
quali (anno del virtuosismo, ma c(e consigliamo solo agli
esperti e per casi resistenti e di2cili di ipnositerapia.

&onteggi, visualizzazioni, mezzi strumentali con suggestioni
implicite al loro uso, pseudosuggestioni, posture varie,
esercizi di rilassamento e di respirazione vengono dai
diversi autori messi alla !ase dei loro metodi induttivi, i
quali tutti (anno per0 a fondamento i principi esposti nei
capitoli terzo, sesto e undicesimo della presente opera.
Riferendoci a quanto gi/ esposto nel paragrafo " del
capitolo C, precisiamo ancora c(e noi non stimiamo tanto
importante per l'induzione il metodo in sH e per sH, quanto
la relazione interpersonale c(e l'ipnotista riesce a sta!ilire
col proprio soggetto, la quale la vera artefce del
successo.

;urante i miei corsi di ipnosi, (o avuto molto spesso degli
allievi c(e arrivavano alle lezioni col registratore. ;a questo
derivavano parola per parola le tecnic(e di induzione e di
approfondimento da me adoperate con successo nelle
esercitazioni sperimentali didattic(e di ipnosi e quindi le
applicavano per conto loro in vari soggetti. <o costatato
c(e il successo (a sempre arriso per0 solo a quei medici
c(e, carpita la sostanza della tecnica, curavano poi
particolarmente il rapporto interpersonale, trascurando
magari la fedelt/ al testo- mentre l'insuccesso pi*
clamoroso coronava lo sforzo di coloro c(e ponevano tutto
il loro zelo solo nel ripetere esattamente parola per parola
la tecnica da me adoperata.

6lla stessa delusione sono andati incontro quei miei
pazienti c(e sono venuti alla seduta di ipnosi col
registratore e c(e mi (anno insistentemente pregato di
dare loro il permesso di registrare le parole c(e io
pronunciavo per indurre in essi lo stato di trance, sperando
c(e queste da sole avre!!ero sortito lo stesso e5etto della
mia personale presenza quando le avessero riascoltate nel
proprio domicilio.

7ella maggior parte dei casi l'e5etto mancato e quando
questo c' stato per via di un condizionamento sta!ilitosi,
stato ridotto di intensit/ e non durato.

t per questi motivi c(e non (o mai voluto incidere disc(i di
induzione, per quanto ripetutamente pregato di farlo, e c(e
di2do di ogni mezzo meccanico al quale non si associ il
rapporto interpersonale. Esorto quindi il lettore a integrare
con questo rapporto ogni tecnica descritta nel presente
trattato, pena l'insuccesso.

6 maggior c(iarimento far0 seguire la descrizione
particolareggiata di una prima induzione contemporanea a
quattro4cinque allievi c(e si sono o5erti volontariamente
per ci0, a scopo didattico. 6 costoro preciso su!ito alcune
nozioni riguardanti l'essenza dell'ipnosi e del rapporto
ipnotico. 3piego c(e se desiderano provare la sensazione di
uno stato ipnoidale de!!ono vivere con intensit/ le
immagini da me fornite loro e concentrarsi sulle mie parole.
a passivit/, l'a!!andono e la fducia de!!ono
contrassegnare il loro atteggiamento, non potendo essere
mentalmente passivi e attivi nello stesso istante, come non
possi!ile dormire con un occ(io c(iuso e uno aperto. &i0
succede spesso in coloro c(e, desiderosi di imparare la
tecnica, si concentrano sulle immagini suggerite con
atteggiamento critico e vide, anzic(H a!!andonarsi ad
esse- col risultato fnale c(e non riescono a vivere lo stato
di coscienza di una trance ipnoidale, nH a seguire la tecnica
con c(iara o!iettivit/. 'apprendimento fatto con
l'esperienza diverso da quello intellettuale. 3e il paziente
cerca di osservare e di capire, ostacola il processo di
apprendimento c(e nasce dall'esperienza immediata delle
cose. 7ella trance, necessario a:rendere dall'esperienza
con l'emozione ad essa congiunta e non intellettualmente.

8li allievi c(e (anno quest'ultima intenzione, spiego, non si
o5rano come soggetti, ma rimangano piuttosto spettatori,
tanto pi* c(e il ruolo di soggetto e di ipnotista nelle mie
esercitazioni didattic(e viene usualmente alternato, in
modo da dare a ognuno possi!ilit/ di vivere entram!e le
esperienze.

6 tutti coloro c(e partecipano a corsi di ipnosi faccio !en
presente c(e il desiderio di ipnotizzare o di essere
ipnotizzato pu0 essere anc(e psicoanaliticamente sospetto-
indice di motivazioni inconsce sadic(e o masoc(istic(e, di
desiderio di dipendenza o di predominio in compenso a
frustrazioni del proprio lo- un aspetto insomma di diverse
pulsioni nevrotic(e, c(e !isogner/ analizzare prima di
intraprendere l'esercizio di una psicoterapia cossi delicata e
personale come l'ipnositerapia. &i0 secondo quanto
a!!iamo gi/ precisato nel paragrafo % del capitolo C.

'induzione in pu!!lico a scopo didattico su soggetti mai
conosciuti viene da me fatta di solito in am!iente
ospedaliero, rimanendo pronto a fronteggiare dal lato
internistico e neuropsic(iatrico e ipnositerapico qualunque
evenienza reattiva del soggetto- come ad esempio quella di
una crisi nevrotica di astasia4a!asia perdurante in modo
grave in una allieva dopo un comune esercizio di training
autogeno, eseguito dal docente ;ott. &rosa, al &orso
sull'ipnosi dell'Fniversit/ &attolica, organizzato nel luglio
"#$A. 6nc(e queste eventualit/ spiacevoli risultano di
utilit/ didattica in un corso sull'ipnosi- ma ritengo
consiglia!ile evitarle nell'interesse del paziente, andando
cauti nella scelta dei casi ed eseguendo la seduta in una
stanza con vetri unidirezionali. &i0 fa meno teatro per gli
eventuali isterici e permette c(e la seduta avvenga senza
c(e il soggetto si veda e si senta scrutato da decine di
persone- fatto c(e distur!a notevolmente il suo
rilassamento e l'induzione di trance.

7onostante tali condizioni negative per0 sempre possi!ile
agganciare con alcuni soggetti un valido rapporto induttivo
di trance, come usualmente succede nelle mie induzioni
didattic(e. 3e in un gruppo di cinque, qualcuno si rivelasse
refrattario, non dare molta importanza al fatto e continuare
con gli altri pi* recettivi la tecnica c(e descriver0.

Questa deve essere presentata come un esercizio per
rilassarsi, con un rapporto transferale c(e comincia come
quello di un insegnante con un allievo, anc(e quando la
prima induzione venisse eventualmente eseguita a scopo
terapeutico e non didattico. Questa modalit/ di approccio,
c(e noi pratic(iamo da cinquant'anni quando la riteniamo
opportuna, viene caldeggiata anc(e da altri, e in Italia
ricordiamo 8uantieri c(e la propugna come e2cace.

7ella prima induzione a scopo terapeutico, oltre ad
attenersi alle modalit/ di tecnica gi/ esposte nel paragrafo
" del capitolo C, spieg(iamo !ene al paziente c(e egli non
dovr/ compiere quanto gli viene suggerito come
compire!!e un atto volontario nH, si intende, ostacolarne la
realizzazione, la quale deve invece avvenire
spontaneamente e facilmente per un meccanismo
ideomotorio, provocato dal monoideismo suggestivo.

8li precisiamo inoltre c(e non deve pensare a una forza
c(e lo soggiog(i, essendo egli stesso l'artefce di tutte le
realizzazioni ipnotic(e c(e immaginer/ e vorr/ nel suo
profondo, senza c(e per questo sia necessario raggiungere
stati sonnam!olici o amnesia alcuna. 6 maggior
c(iarimento, citiamo in merito l'esempio di fac(iri c(e
siedono sui c(iodi senza sentire alcun male, ivi
permanendo per ore e rispondendo a c(i ( interroga, come
soggetti c(e sem!rano in uno stato di coscienza del tutto
normale e invece sono in quello dell'autoipnosi vigile, c(e
permette loro di arrivare all'analgesia. Questa viene
raggiunta non mediante uno sforzo di volont/, !ens1
attraverso quel particolare monoideismo suggestivo della
persona c(e, pensando di elevarsi a uno stato superiore
dello spirito c(e lo avvicini alla ;ivinit/, trascende ogni
sensazione della carne sino alla insensi!ilit/ corporea. P,
questa impostazione mentale c(e conta, pi* c(e uno sforzo
critico della volont/.

Parimenti ricordiamo come sia di2cile addormentarsi con
un atto di volont/ e colui c(e va a letto deciso a volere
dormire risc(ia di rimanere sveglio tutta la notte, perc(H
ogni atto di volont/ comporta uno sforzo c(e impedisce il
vero rilassamento. &ostui invece potr/ addormentarsi pi*
facilmente se si a!!andoner/ al lento Duire delle immagini
coI1 come si presenteranno alla sua coscienza, senza
tentare di ostacolarne il decorso, respirando nello stesso
tempo ritmicamente e distendendo i muscoli.

In questo modo facilmente, come fenomeni autogeni,
possono insorgere il rilassamento, il sonno,
l'ipnosi. Questa non deve essere a5atto concepita come
una lotta fra due opposte volont/, quella dell'ipnotista e
quella del soggetto, dato c(e entram!i de!!ono
colla!orare al medesimo risultato del raggiungimento dello
stato ipnoidale. 3ia su!ito !en c(iaro al paziente c(e
l'ipnosi non un matc( in cui uno dei due deve riuscire
perdente o vincitore, come purtroppo ancora pensano molti
medici ferrr* all'ipnosi possessiva di vecc(io stampo, o
Duidica dei magnetizzatoriS

Impostato cos1 il rapporto col soggetto e spiegatogli cosa
l'ipnosi, procediamo alla prima induzione. Questa comincia
con esercizi di contrazione e distensione di gruppi
muscolari successivi- esercizi alternati da atti inspiratori ed
espiratori profondi, i quali (anno lo scopo di concentrare
l'attenzione del paziente su un determinato vissuto
corporeo cenestesico e respiratorio.

Invitiamo poi il soggetto a fssare il nostro indice c(e
lentamente si a!!assa verso la gla!ella, suggerendo
contemporaneamente pesantezza delle palpe!re e
c(iusura degli occ(i. 6ppena il paziente (a c(iuso gli occ(i
lo invitiamo a procedere a un rilassamento frazionato delle
sue mem!ra aiutandolo, ove occorra, con qualc(e passo.
3uggeriamo quindi isolamento dall'am!iente, e
progressivamente levitazione del !raccio sinistro, catalessi
di questo con la mano poggiata sulla fronte- movimenti
automatici di rotazione del !raccio destro- ini!izione di
movimenti volontari come quello di opporsi alla rotazione
del !raccio o di staccare la mano dalla fronte- analgesia
alla mano sinistra c(e trafggiamo con un ago dopo aver
suggerito il freddo c(e si suscita nella mano quando
immersa nella neve o nel g(iaccio- condizionamento per le
successive induzioni, provocato con la pressione del nostro
pollice sul dorso della mano destra del paziente, dove
l'a!!iamo !ucato con l'ago.

.ormula mnemonica per ricordarsi la progressione dei vari
fenomeni da realizzare9 ,e.&a.'o. I.6.3.&o:Oevitazione,
&atalessi, 'ovimenti automatici rotatori, Ini!izione di
movimenti volontari, 6nalgesia, 3anguinamento,
&ondizionamento+.

Risvegliato il soggetto, esperimentiamo su!ito il
condizionamento instaurando con questo una catalessi
rapida- diamo suggestioni postipnotic(e al paziente e
quindi lo risvegliamo di nuovo interrogandolo
sull'esperienza trascorsa per costatare se vi amnesia e se
egli (a vissuto particolari sensazioni di leggerezza,
pesantezza, calore, disorientamento temporo4spaziale, atte
a illuminarci sulla sua situazione intrapsic(ica. Il
sanguinamento maggiore, minore o assente ci testimonier/
l'intensit/ con cui il paziente (a vissuto la sensazione di
freddo, con relative costrizioni dei capillari, direttamente
proporzionale ad essa.

7el valutare i risultati raggiunti nelle realizzazioni suddette
terremo conto, oltre c(e dei fattori soggettivi accennati,
della rapidit/ con cui il paziente (a eseguito le suggestioni
date- della intensit/ dei caratteri specifci della suggestione
realizzata e della durata di questa. ).ormula mnemonica9
R.I.;. ORapidit/, Intensit/, ;urata+.

3pieg(iamo9 un soggetto pu0 eseguire, ad esempio, la
levitazione di un !raccio su!ito appena la suggeriamo,
ovvero dopo vari secondi. Il tempo intercorso fra il
suggerimento dell'azione e la sua esecuzione ci d/ il
periodo di latenza, c(e corrisponde al tempo necessario
perc(H l'idea si tramuti in atto e c(e pu0 essere
cronometrato, volendo dare una costante matematica al
fenomeno.

'a !isogna peraltro c(e questo sia un autentico atto di
ideoplasia e pertanto deve avere le precise peculiarit/ di
lentezza e automatismo da noi suggerite. 3e il soggetto
esegue l'azione come un qualunque atto volontario, esso
manc(er/ delle peculiarit/ specifc(e del gesto ipnotico e,
ad esempio, una levitazione riuscir/, contrariamente a una
manifestazione pura ipnotica, molto pi* rapida e veloce.
Tutto il fenomeno verr/ allora incriminato e giudicato
negativamente.

Il gesto infne, anc(e se realizzato convenientemente e cio
con i caratteri di psicoplasticit/ e di dissociazione propri
della ipnosi, potr/ essere di durata pi* o meno intensa per
via di componenti costituzionali, sulle quali ci siamo
so5ermati al paragrafo C del capitolo C. Fna catalessi della
mano sulla fronte, simile alla posizione dei saluto militare,
potr/ ad esempio durare immodifcata per mezz'ora in un
soggetto, senza c(e questi accusi alcun segno di
stanc(ezza e in un altro solo poc(i minuti, scivolando
lentamente il !raccio dalla fronte, al viso, e quindi gi*
lungo il tronco, pur senza c(e lo stato ipnotico venga
interrotto. a durata quindi la terza componente c(e
esaminiamo per giudicare della intensit/ e qualit/ di una
realizzazione ipnotica, e potr/ anc(e questa essere
cronometrata, volendo darle un'espressione matematica.

7ella pratica clinica corrente usando la formula R.I.;. nella
notazione dei protocolli segniamo un giudizio complessivo
con . . . per la realizzazione maggiore del fenomeno- con f
4 per quella incerta e con 4 per quella mancata- giudizio
complessivo c(e comprende quanto osservato
parzialmente per R., I., ;. I dati cos1 raccolti, congiunti a
quelli o!iettivi semeiotici c(e contraddistinguono lo stato di
coscienza ipnotico )cap. B 3 "=+ e c(e !isogna con
l'esercizio imparare a riconoscere, come si imparano a
riconoscere, attraverso la mimica e l'atteggiamento, le
varie manifestazioni psic(ic(e umane, ci daranno un
quadro a!!astanza preciso della disponi!ilit/ del soggetto
all'ipnosi e indicazioni preziose per le ulteriori induzioni.



Il colloquio col malato e le sue impressioni su!iettive, di cui
!isogner/ tenere conto secondo quanto gi/ esposto nel
capitolo = al paragrafo lJ- la costatazione della esistenza o
no dell'amnesia. parziale o totale di quanto vissuto in
ipnosi- la presenza di disorientamenti temporo4spaziali, di
sensazioni particolari di leggerezza, pesantezza, calore,
anestesia ecc. completeranno le indicazioni necessarie per
le successive sedute e per l'ipnositerapia- segnando tali
indicazioni su!ito alla fne della prima induzione nella voce
programma per la prossima seduta della cartella per
ipnositerapia del soggetto.

I dati su esposti si raccolgono in media in trentaquaranta
minuti e danno allo sperimentatore un indice della
disponi!ilit/ dei soggetti esaminati ai pi* semplici tipi di
suggestione motoria, sensitiva e sensoriale in un ordine
relativamente progressivo di di2colt/. Riserviamo le
allucinazioni positive e negative, i comandi postipnotici con
amnesia ai soggetti c(e raggiungono i gradi pi* profondi
della dissociazione psic(ica sonnam!olica.

Troviamo c(e tale modo di procedere standardizzato
diventa facilmente un'ottima scala di suscetti!ilit/ e un
!uon metro di misura dei fenomeni . ipnotici, di cui si
considera pertanto non solo l'aspetto esterno o!iettivo, ma
anc(e quello soggettivo, c(e meglio ci d/ la misura delle
profondit/ della trance. 'intensit/ del rapporto
interpersonale tra ipnotista e ipnotizzato e la reale
situazione intrapsic(ica di questi sono i due fattori
principali c(e ci illuminano sull'e5ettiva possi!ilit/ di un
soggetto a determinate prestazioni ipnotic(e e i nostri
metodi ci sem!rano al riguardo non inferiori alle scale di
suscetti!ilit/ dell'Fniversit/ di 3tanford adoperate nel
"#=E4=A da <ilgard, Zeitzen(o5er, ander, 'oore, !asate
su una serie di "% items )forma 6 e forma @+ o di
.riediander43ar!in )"#CA+, !asate su una serie di prove atte
a cogliere e a classifcare gli aspetti esterni o!iettivi della
trance. )Uedasi cap. "C 3 %d+.

Per maggior c(iarimento riporto dettagliatamente la
tecnica della prima induzione su descritta, c(e contiene
anc(e qualc(e elemento di ipnositerapia suggestiva
diretta. a tecnica sintetizzata nella colonna
contrassegnata col numero " della cartella di ipnositerapia.


&olonna I, Quadro I

)l. Rilassamento frazionato con contrazioni e decontrazioni
successive+. 6i soggetti comodamente seduti su una
poltrona a !raccioli si parla come segue9

,6desso io vi insegno una tecnica c(e vi permetter/ di
rilassarvi progressivamente. Quando conter0 sino a tre, voi
contrarrete il gruppo muscolare da me indicato, quando poi
conter0 da quattro fno a sei, voi decontrarrete il gruppo
muscolare c(e avrete prima contratto. a contrazione
dovr/ essere lenta e progressiva e sar/ seguita da una
decontrazione parimenti lenta e progressiva. 6d esempio9
stringete la mano a pugno9 uno... due... tre- da uno a tre,
voi stringete il pugno sempre pi* forte in modo progressivo-
adesso conto quattro... cinque... sei- e voi decontraete il
gruppo muscolare c(e avete prima contratto. &(iaro\
Quando decontraete i muscoli voi dovete vivere questa
esperienza della decontrazione, e del rilassamento c(e
segue allo sforzo e lo vivrete meglio, se c(iudete gli occ(i,
concentrandovi nell'atto c(e compite. Ua !ene\ Quindi
contrazione lenta e progressiva, seguita da una
decontrazione lenta e progressiva. &(iaro\ )e domande
,c(iaro:, ,va !ene: (anno la funzione di rendere il
soggetto pi* partecipe all'esperimento e di impegnare
maggiormente la sua attenzione+. &ominceremo dalle
estremit/ inferiori e fniremo ai muscoli della fronte. Pi* vi
impegnerete nell'esercizio e maggiore sar/ il vantaggio c(e
ne ricaverete. Uoi adesso spingete la punta del piede destro
per terra e in modo da contrarre i muscoli della gam!a,
uno... due... tre- rilassatevi, quattro... cinque... sei. 'olto
!ene, tenete sempre gli occ(i c(iusi, perc(H c(iudendo gli
occ(i polarizzerete di pi* la vostra attenzione sul gruppo
muscolare interessato dall'esercizio- fate un !el respiro
lento e lungo a !occa socc(iusa perc(H cos1 decontrarrete
anc(e i muscoli delle mascelle. 'altro piede9 forza, uno...
due... tre- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e
lungo... molto !ene, a occ(i c(iusi e a !occa socc(iusa.

6desso cercate di estendere con tutta la vostra energia
l'arto inferiore destro col piede iperesteso la cui punta
guarda verso il pavimento, in modo da contrarre
intensamente tutti i muscoli dell'arto9 uno... due... tre-
distendete9 quattro... cinque... sei. Fn !el respiro lento e
lungo a !occa socc(iusa e a occ(i c(iusi. @eneS

?ra ripetete l'esercizio con l'altro arto- estendete !ene...
forte... intensamente9 uno... due... tre- rilasciate
adesso tutti i muscoli dell'arto inferiore sinistro lentamente
e gradatamente9 quattro... cinque... sei fno a raggiungere il
rilassamento totale e completo dell'arto inferiore sinistro.
@ene.

?ra fate una inspirazione profonda in modo da spingere in
!asso il diaframma e portare in avanti la parete
dell'addome. Trattenete il respiro9 uno... due... tre- espirate
lentamente9 quattro... cinque... sei... Fn !el respiro lungo e
profondo sempre a occ(i c(iusi.

6desso stringete la mano destra a pugno sempre pi*
energicamente come vi (o insegnato prima9 uno... due...
tre ... - forza ... - distendete ora lentamente le dita e aprite
la mano, concentrandovi sulla sensazione del rilassamento
muscolare. )3i danno gli stessi suggerimenti per la mano
sinistra+.

?ra estendete energicamente in avanti l'arto superiore
destro rigido e contratto con le dita della mano iperestesa9
uno... due... tre- rilassate tutti i muscoli dell'arto sino a c(e
questo cada in !asso sul !racciolo della sedia9 quattro...
cinque... sei... Fn !el respiro profondo. )3i ripete l'esercizio
controlateralmente+.

6desso piegate la testa in avanti in modo da toccare co
mento il petto9 uno... due... tre- rilassate i muscoli del collo
sollevando un po' il mento9 quattro... cinque... sei. Fn !el
respiro lento e lungo:.

7ell'induzione singola si pu0 saggiare la validit/ della
contrazione con la propria mano, poggiandola sui muscoli
interessati, impegnando e sollecitando cosii maggiormente
un paziente restio, con la tecnica c(e segue.

Quando questi (a ad esempio l'arto inferiore destro
iperesteso, mettendo la propria mano sotto alla caviglia ci
si opporr/ allo sforzo da lui fatto per a!!assare l'arto
dicendo9 ,6desso cerc(i di a!!assare il piede verso il
pavimento, e io mi opporr0, spinga in !asso forza, forza9
uno... due... tre- !asta si rilassi- quattro... cinque... sei- un
!el respiro lento e lungo a !occa socc(iusa- ancora un altro
respiro- molto !ene.

'altra gam!a- cerc(i di a!!assare l'altra gam!a verso il
pavimento essendo tutto l'arto iperesteso- forza, uno...
due... tre- forza, tre, forza, tre, forza- quattro... cinque... sei-
un !el respiro lento e lungo a !occa socc(iusa. 'olto !ene,
stia pure rilasciato e tranquilloS

6desso cerc(i di sollevare il piede verso l'alto e la gam!a
verso l'alto tenendo l'arto disteso e io mi opporr0, su forza,
spinga verso l'alto, spinga verso l'alto- forza su9 uno forza...
si impegni nell'esercizio, due... tre- !ravo !ene, si distenda9
quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo a !occa
socc(iusa- molto !ene, un altro respiro.

6desso i muscoli dell'addome- deve cercare di spingere la
parete dell'addome verso le mie mani, poggiate a piatto
sull'addome, forza su, uno forza ... due... molto !ene... tre-
si rilassi, quattro... cinque ... sei- un !el respiro lento e
lungo a !occa socc(iusa, !ene.

6desso i muscoli del tronco9 inarc(i le spalle come se
dovesse portare un sacco di un quintale sulle spalle, forza,
uno.. due... tre- si distenda- quattro... cinque... sei- un !el
respiro lento e lungo, un altro respiro, molto !ene.

E adesso i muscoli delle mani, cominciamo con la destra,
stringa forte come le (o fatto vedere prima, uno... due...
tre- si rilassi, quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e
lungo, un altro respiro- !ene. E adesso l'altra mano9 forte,
uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento
e lungo, un !el respiro di sollievo c(e cogi scarica ogni
tensione. ?ra cerc(i col !raccio Desso di tirare
l'avam!raccio verso di lei e io mi opporr0- tiri, forza, tiri
verso di lei9 !ravo, uno... due... tre- quattro... cinque... sei-
un !el respiro lento e lungo, un altro !el respiro. 'altro
!raccio9 uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el
respiro lento e lungo.

E adesso interessiamo i muscoli del collo, cerc(i di
avvicinare il mento al petto e io mi opporr0- gi* forza,
uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento
e lungo.

?ra i muscoli delle mascelle9 stringa !ene le rnascelle,
forza, uno... due... tre- quattro... cinque... sei- cos1, !ene,
rilasciato.

E adesso stringa !ene e forte i muscoli degli occ(i e non se
li lasci aprire dalle mie dita, stringa, forza- stringa gli occ(i
molto !ene, uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el
respiro lento e lungo a !occa socc(iusa:.

Per maggiore incisivit/ si potr/ fare eseguire al quattro la
parola rilassi- al cinque la parola distenda- al sei quella di
a!!andoni.

)%. &(iusura degli occ(i+. &ontinua l'induzione in gruppo.

,E adesso guardate tutti la punta del mio dito- vedete c(e
le palpe!re s!attono, c(e poco per volta gli occ(i si
stancano, e appena voi li sentirete stanc(i cercate di
c(iuderli e cosi vi potrete rilassare molto meglio. @ene, lei li
(a gi/ c(iusi, ma voglio c(e resista ancora un po'- a!!ia
pazienza, deve sentirli proprio stanc(i gli occ(i prima di
c(iuderli- adesso l'occ(io diventa sempre pi* stanco, le
palpe!re sempre pi* pesanti, e sentite c(e le palpe!re
s!attono- gli occ(i diventano sempre pi* stanc(i, pi* piccoli
e anc(e lei si lascia andare- vede c(e s!attono... 'olto
!ene, si c(iudono, e adesso voi rimanete con gli occ(i
c(iusi cogi e le palpe!re appiccicate una all'altra, fn tanto
c(e io non conter0 fno a dieci:.

)C. Eventuali passi rilassanti, riDesso oculo4cardiaco. 3timoli
am!ientali come approfondimento della trance. 6mnesia+.

,Intanto si rilassano i muscoli della fronte, quelli degli
occ(i: )si pratica il riDesso oculo4cardiaco+ ,e voi sentite la
vostra fronte distesa, senza rug(e, !ella tranquilla- poi si
rilassano i muscoli dei volto, e la mandi!ola si a!!assa
e la !occa resta socc(iusa )sensazione cenestesica+. 6vete
mai visto una persona c(e dorme profondamente\ ;orme
con la !occa socc(iusa, perc(H (a rilassato tutti i muscoli
del volto, e voi c(e dovete imparare a rilassarvi dovete
tenere la !occa socc(iusa. Uoi dovete vedervi come in uno
specc(io, con la !occa socc(iusa e la faccia distesa
)sensazione visiva+ inoltre sentire la distensione di questi
muscoli, apprezzarne l'ipotonia )sensazione cenestesica.
&os1 si rilassano anc(e i muscoli del collo, e quindi quelli
del torace e dell'addome. Respirate lento, lungo e tranquilli,
come se dormiste di un sonno profondo- uno... due... tre...
quattro... e vedete c(e dopo ogni respiro, sprofondate in un
sonno sempre pi* profondo, in un rilassamento sempre pi*
perfetto. asciatevi cullare dal vostro respiro. 6desso si
rilassano i muscoli della coscia, della gam!a, della caviglia
e del piede di destra- i muscoli della coscia, della gam!a,
della caviglia e del piede di sinistra. In queste condizioni voi
siete tutti rilassati dalla testa alle estremit/-
profondamente distesi e acquistate un nuovo equili!rio.
Tutti i rumori dell'am!iente esterno non vi interessano pi*-
quello c(e vi interessa questo rilassamento c(e vi tonifca
e vi guarisce. Essi anzi renderanno pi* profondo questo
torpore. t un rilassamento dolce c(e rinforza la volont/
vostra in modo c(e potrete meglio resistere a qualunque
tendenza cattiva c(e potesse nascere in voi- i nervi si
distendono, si rilassano. Respirare lento e lungo, molto
!ene.

6 questo punto si pu0 somministrare la formula " per
l'amnesia, gi/ descritta al paragrafo "d di questo capitolo,
se dovesse essere necessario.

)B. evitazione !raccio sinistro- =. 3ua catalessi+.

,Respirate lento e lungo. In queste condizioni di
rilassamento completo, avendo voi vissuto intensamente
quanto vi (o suggerito, avvengono dei fatti c(e voi
nemmeno lontanamente pensavate c(e potessero
avvenire.

6d esempio il vostro !raccio sinistro, dico il vostro !raccio
sinistro, diventer/ leggero, leggero come un sug(ero c(e
galleggi sull'onda, leggero come una foglia c(e sia
sollevata dal vento, tanto c(e leviter/ nell'aria e la mano
sinistra si pogger/ sulla vostra fronte come un ferro c(e si
poggi su una calamita e quando la mano sinistra si sar/
poggiata sulla fronte, il vostro torpore sar/ ancora pi*
profondo e il rilassamento pi* perfetto. lo conter0 sino a
tre, arrivato a tre tocc(er0 col mio dito la vostra mano
sinistra e la mano sinistra seguir/ il mio dito come il ferro
segue la calamita. Fno... il vostro !raccio leggero come
un sug(ero c(e galleggia nell'acqua- due... il vostro !raccio
leggero come una foglia sollevata dal vento- tre... io
tocco con il mio dito la vostra mano e la vostra mano segue
il mio dito e va su dritta verso la fronte, )levitazione
guidata+, e appena si pogger/ sulla fronte voi
sprofonderete in un torpore ancora pi* profondo, in un
rilassamento ancora pi* perfetto. Ecco, cos1- tranquilli e
fermi come una statua fntanto c(e io non conter0 fno

a dieci:. 6 volte si potr/ ottenere la levitazione con la
tecnica della confusione )cap. U 3 la+:.

)$. 6utomatismo rotatorio+.

,Intanto il !raccio destro, facendo perno sul gomito,
comincia a girare di un movimento automatico rotatorio
come se fosse il !raccio di una ruota di un ingranaggio
meccanico- una ruota c(e gira sempre pi* veloce, sempre
pi* veloce... E il !raccio gira perc(H voi dormite e voi
dormite perc(H il !raccio gira e una cosa inDuenza l'altra, e
tutte e due si inDuenzano a vicenda:. Invece della parola
dormite si adoperer/ rilassate se il soggetto non avesse
raggiunto una trance profonda. 'automatismo convalider/
la possi!ilit/ costituzionale, maggiore o minore del
soggetto, a dissociare un segmento del corpo dal suo
contesto:.

)E. Ini!izione movimenti volontari+.

,Il !raccio va, va, sempre pi* rapido come una ruota c(e
gira, tanto c(e io conter0 sino a tre, arrivato a tre voi
cerc(erete di fermare il !raccio, ma farete pi* fatica a
fermarlo c(e a farlo andare- il !raccio si fermer/ solo
quando io conter0 sino a cinque. Fno... il !raccio gira di un
movimento automatico rotatorio- due... il !raccio gira come
una ruota in folle- tre... voi cercate di fermarlo, ma fate
tanta fatica e il !raccio va, va, e pi* cercate di fermarlo, pi*
il !raccio gira- provate a fermarlo ma vedete c(e il !raccio
gira, gira, vedete c(e la mano va, va, il !raccio si fermer/
appena io conter0 sino a cinque e cadendo sul !racciolo
della poltrona voi sprofonderete in un torpore ancora pi*
profondo. Fno... due... tre... quattro... cinque:.

)A. 6nalgesia, sanguinamento maggiore, minore, o
assente+.

,Il !raccio caduto pesantemente sul !racciolo della
poltrona e voi siete sprofondati in un torpore sempre pi*
profondo e in un rilassamento sempre pi* perfetto e la
mano destra c(e (a tanto girato adesso diventa fredda e
insensi!ile come se l'aveste messa in mezzo al g(iaccio...
Uoi sapete c(e cosa succede, quando si mette la mano in
mezzo al g(iaccioS ;iventa fredda, insensi!ile, anestetica-
voi potete anc(e !atterla per terra, nel muro e sar/ come
se fosse di cartone, di legno- morta, insensi!ile- la mano
poi ritorner/ normale- il freddo la congela.

Io conto sino a tre, arrivato a tre tocc(er0 questo punto
della mano e la mano sar/ fredda e insensi!ile- uno... due...
tre- ecco c(e io tocco la mano e tu )si trafgge con un ago
la cute del dorso della mano+ non senti niente. 'olto !ene
e adesso tocca a te... tranquillo, cos1- morta, morta,
gelata, fredda, insensi!ile, morta, gelata. ;ormi, uno...
due... tre... adesso tocco anc(e te, 'ario, fredda
insensi!ile- tranquillo come una
statua ... :. 'analges1a convalider/ le possi!ilit/
costituzionali suggestive per l'apparato sensitivo:.

)g. Uisualizzazione rilassante. &ondizionamento.
3uggerimento dell'amnesia+.

,Uoi siete come se foste coricati in un prato verde, dove c'
tanta pace e siete li sdraiati, supini, con gli occ(i fssi nel
cielo a vedere le nuvole c(e si disfano leggermente, spinte
da una leggera !rezza- delle nuvole !ianc(e, nuvolette
!ianc(e... &ome si dissolvono queste nuvole alla !rezza,
cos1 si dissolvono anc(e i vostri pensieri e voi cadete in un
o!lio profondo, dimenticando anc(e la maniera con cui
avete raggiunto questa pace- dimenticate il vostro passato
penoso ... :

a formula dell'amnesia %a fase si usa solo individualmente
per ottenere gradi pi* profondi di amnesia per scopi
psicoanalitici o speciali terapeutici. Essa stata descritta
nel paragrafo "d di questo stesso capitolo.

,Il passato passato, ci0 c(e conta il presente e
l'avvenire- ogni volta c(e volete questa pace, !aster/ c(e
io con il mio pollice tocc(i il dorso della mano in questo
punto e voi ricadrete istantaneamente in questo torpore,
come adesso- ancora pi* profondo di adesso, anc(e se
sarete in mezzo a una stanza, o per la strada. Fn torpore
c(e vi guarisce, c(e vi rinforza, un torpore c(e vi
permetter/ di essere quello c(e voi veramente volete
essere. 3e non vi riuscite da soli con la vostra volont/, vi
aiuter/ il condizionamento ipnotico imparato:.

)"J. Risveglio contando fno a dieci. &onsiderazioni
spontanee del paziente. &olloquio suggestivo o esplicativo.
6mnesia\+

,6desso conter0 sino a dieci, arrivati a dieci voi vi
sveglierete e starete molto !ene- tranquilli e calmi- poi "J
vi tocc(er0 con il mio pollice il dorso della mano nel punto
in cui vi (o detto e voi ricadrete in questo torpore, come
adesso, pi* di adesso, sempre. Fno... due... tre- voi siete
calmi, tranquilli, voi avete acquisito fducia in voi stessi e
nelle vostre capacit/ di guarire. Quattro... cinque... sei,
!aster/ c(e io col dito pollice tocc(i il dorso della mano in
questo punto perc(H voi ricadiate in questo torpore, come
adesso, sempre. 3ei... sette... otto... nove... dieci. 3u,
sveglia, un !el respiro... un respiro profondo e prolungato.

@e(, come va\ &i avete preso gusto a rilassarvi\ 7on
pensavate c(e vi sareste rilassati cos1 solo con delle parole.
E(\ ;ica qualc(e cosa, avvocato, dica lei- e poi anc(e lei le
sue impressioni. &osa dice, lei, avvocato sentiamo\

,&(e cosa ricorda di questa seduta\ Ricorda qualc(e cosa,
lei\: ,3i, ricordo c(e lei diceva di rilassarsi... e poi tante
parole ... : ,Ricorda, ad esempio, quando le (o !ucato la
mano\: ,31S: ,E, (a sentito male\: ,7on molto molto- ma
a!!astanza:.

,E lei, ricorda quanto le (o !ucato la faccia\: ,7o, la faccia
no- la mano si:.

,@ene9 guardi, cominciamo da lei- io le (o !ucato la pelle
del dorso della mano da parte a parte, lei non pensava c(e
fosse cos1, no\: ,7oS: ,Pensava c(e io le avessi traftto la
pelle della mano da una parte all'altra\: ,7o, pensavo a
una pizzicata:. ,lo le (o fatto questo e non glielo far0 mai
pi*, per farle vedere come si era profondamente rilassato,
perc(H altrimenti avre!!e sempre pensato c(e la pizzicavo,
nell'istante in cui invece le trafggevo la mano.

,E adesso io le lever0 l'ago e lei non sentir/ male e non
uscir/ sangue- guardi, questo un altro fatto
interessante:. 6 veroS 7on una goccia di sangue:. ,3e io
!uco da sveglio, un'altra sensazioneS Proviamo\ Ecco,
c(e ne dice\: ,?(, no, fa maleS: ,@ene, questa la prova
c(e lei stato in ipnosi. o stesso anc(e a lei )avvocato+
vede, io le levo l'ago e non sanguina. &ome mai non
sanguina\ 3trano, no\ ;i solito, quando si !uca, esce
sangue:. Il maggiore o minore sanguinamento in
rapporto alla capacit/ dei soggetto di e5ettuare una
vasocostrizione, conseguente alla suggestione di freddo
suggerita:.

)"". &atalessi rapida+.

,Ua !ene. E adesso succede ancora un altro fenomeno
interessante. Uuol venire lei, qui in piedi\ Uenga qui- io con
il mio pollice le tocco il dorso della mano nel punto in cui
l'(o !ucata e vedr/ c(e istantaneamente lei sentir/ le
palpe!re pesanti come prima, gli occ(i s!attono, si
c(iudono- la !occa si apre e lei rimane fermo, !loccato cos1
come prima- tranquillo, come una statua, fntanto c(e io
non conter0 fno a dieci. ?cc(i c(iusi, !occa socc(iusa- gli
occ(i sono c(iusi, le palpe!re appiccicate una all'altra, e
resta cos1 fntanto c(e io non conto fno a dieci. &os1 torna a
rilassarsi, torna ad essere di nuovo tranquillo come prima...
,6vvocato: vuol venire qui anc(e lei\ Ecco, io adesso le
tocco con il mio pollice il dorso della mano... 3tia tranquillo,
lo sostengo io, non pu0 cadere. 8li occ(i, vede, si sono gi/
c(iusi per conto loro- adesso si apre anc(e un po' la !occa-
lei resta fermo cos1 con la mano sollevata per aria e
mantiene perfettamente l'equili!rio- guardi c(e stranoS
'antiene perfettamente l'equili!rio. ei resta in equili!rio,
non pu0 cadere perc(H ci sono io. .ermo come una statuaS
'olto !ene:.

)"% 9 3uggestioni postipnotic(e associate a immagini
sensoriali. 3e ne trascrivono ad esempio alcune adoperate
per gli alcolisti+.

,6desso... ogniqualvolta voi doveste avvicinare una
!ottiglia d1 vino, sentirete c(e il vino puzza, puzza come
dell'urina c(e ristagni in un pitale, proprio puzza come di
ammoniaca, cos1 c(e non sentirete pi* il desiderio di !ere:-
)si accosta alle narici una !ottiglietta di ammoniaca+
,proprio un odore acre, pungente- voi sentirete un odore
sempre pi* acre e pungente, sempre pi* acre e pungente-
un odore acre, molto pungente. ?gni volta il vino vi far/
questo e5etto9 respira lungo, ecco, puzzaS 6nc(e lei adesso
lo sentir/- un odore acre, pungente, di ammoniaca, sempre
come l'urina c(e ristagna in un pitale, putrida, marcia- se
l'alcool sar/ di colore giallo oro sem!rer/ urina- se sar/
rosso sem!rer/ sangue putrefatto ' in ogni caso un odore
acre di ammoniaca, c(e d/ il vomito. E' un odore proprio
cattivo cos1- non a!!ia paura, un sapore cattivo- questo
sapore lo sentir/ sempre ogniqualvolta lei dovesse
accostare alla !occa un !icc(iere c(e contenga alcool-
molto !ene, tranquillo. 6desso io conter0 sino a dieci,
arrivato a dieci vi sveglier0 da questo torpore e per oggi la
seduta sar/ fnita, poi la ripeteremo. ;i volta in volta
sprofonderete in un torpore sempre pi* profondo, avrete un
disgusto sempre maggiore per il vino e fnalmente
diventerete uomini li!eriS i!eri da c(i\ ;a voi stessi, dal
vostro vizio, dalle vostre de!olezze:.

)"C. Risveglio. Resistenza all'induzione di persona non
qualifcata. &ondizionamento. 6mnesia\ &olloquio
suggestivo o esplicativo+.

,Fno... due... tre, voi state !ene- siete calmi e tranquilli-
quattro, cinque... sei- ogni volta c(e io o qualc(e mio
colla!oratore, ed egli soltanto, dovessimo toccarvi col
pollice il dorso della mano, voi sprofonderete in questo
torpore, come adesso, pi* di adesso, sempre. 3ette... otto...
nove... dieci. Fn !el respiro, fondo e lungo- un altro respiro9
molto !ene. @asta cos1. E allora, si rilassato !ene\ Questa
puzza per il vino, l'(a sentita\ <a sentito quell'odore acre.
@ene, ogni volta c(e avr/ del vino dinanzi a sH sar/ cos1.
6rrivederci:.

7el colloquio esplicativo suggestivo, ci si rif/ ai concetti
esposti all'inizio di questo paragrafo.

&olonna II, quadro III

Eseguita la prima seduta si fa ritornare il paziente dopo %4C
giorni e se in essa non si fosse raggiunta una passivit/
ipnotica su2ciente ma solo una voluta quiescenza alle
suggestioni del terapeuta, senza soddisfacente ideoplasia
immaginativa con eventuale depersonalizzaz1one, stimiamo
utile fare eseguire al soggetto una seduta di training
autogeno secondo tecnic(e personali.

&on questo, ric(iamiamo maggiormente la sua attenzione
sul suo vissuto corporeo- lo responsa!ilizziamo in certo
qual modo all'esercizio, spiegandogli come la !uona
riuscita di esso non dipender/ tanto da noi, ma da lui e
dalla intensit/ della sua

concentrazione passiva. 6pprofttiamo quindi della
suggestiona!ilit/ c(e consegue alla passivit/ autogena per
inserirci nella immaginazione del paziente e inDuenzarla
fno a raggiungere spesso, attraverso l'autogenia del
training e gli automatismi del vissuto corporeo, stadi di
depersonalizzazione e di autentica ipnosi.

3i intende c(e apportiamo qualc(e !eve modifca alla
tecnica del training, quale descritta dal dottor &rosa al
paragrafo "Ca del capitolo B e, terminato l'esercizio di
distensione e di pesantezza agli arti superiori, prima di
passare agli arti inferiori, preferiamo insistere a lungo sul
respiro. Invitiamo particolarmente il paziente a ,lasciarsi
cullare dal suo respiro, regolare, ritmico e tranquillo meglio
c(e nel sonno:- e gli spieg(iamo i vantaggi di una tale
respirazione c(e equili!rer/ il suo sistema nervoso
neurovegetativo, gli far/ rilasciare !ene i muscoli del
torace, il suo cuore, i visceri dell'addome.

Insistiamo anc(e molto sulla gradualit/ e lentezza degli
esercizi fnali per il risveglio, suggerendo dapprima piccoli
movimenti di Desso4estensione delle dita della mano
destra, successivamente dei !raccio destro- della mano
sinistra e del !raccio sinistro- del piede destro e dell'arto
inferiore destro- del piede sinistro e dell'arto inferiore
sinistro- lasciando per ultimo i movimenti ampi e profondi
della ga!!ia toracica con prolungate inspirazioni ed
espirazioni e contemporanea apertura degli occ(i.

8iudic(iamo infne dei risultati raggiunti, soprat4tutto per
quanto riguarda la commutazione della coscienza dallo
stato di vigilanza a quello proprio del training, o dell'ipnosi
vide, in !ase alle modalit/ con cui l'esercizio stato
praticato- alla mimica del paziente durante l'esecuzione di
esso e infne in !ase a quanto egli stesso ci dir/, sulle
sensazioni pro4vate e sullo stato di rilassamento raggiunto.
3egneremo il risultato con uno o tre pi* nella casella a
fanco.

Raccomandiamo al paziente di eseguire tale esercizio
quotidianamente, facendogli presente c(e con la sua
ripetizione egli potr/ ottenere una distensione fsica e
psic(ica sempre pi* profonda, contrariamente a quanto
succede con i tranquillanti e i sedativi, c(e agiscono al
momento, e a lungo andare producono assuefazione,
dipendenza e intossicazione. 6!!iamo costatato c(e tale
pratica autogena facilita molto le successive induzioni di
ipnosi.

&erto il training autogeno da noi praticato non quello
ortodosso, ma possiamo garantire la sua e5ettiva utilit/
pratica per lunga esperienza personale.
6lla terza seduta ci regoliamo per l'induzione e
l'approfondimento della trance, come sintetizzato nella
colonna III del quadro I, della cartella clinica di
ipnositerapia, parlando al nostro soggetto nel modo c(e
segue.

&olonna III, quadro I

)"+ ,ei (a imparato a rilassarsi da solo con gli esercizi del
training autogeno, acquistando con questo una distensione
fsica e psic(ica sempre pi* profonda, senza !isogno di
ricorrere a tranquillanti o sedativi. Per0 l'esercizio del
training ric(iede una mezz'ora di tempo da trascorrere in
una comoda posizione seduta, e sare!!e invece
desidera!ile c(e lei imparasse a raggiungere la stessa
distensione anc(e all'in piedi e rapidamente, per i momenti
di emergenza.

t quanto le insegner0 oggi con una particolare tecnica c(e
c(iameremo dell'autorilassamento rapido condizionato. Per
questo, lei deve fssare un punto fsso dinanzi a sH con lo
sguardo accomodato all'infnito. Pi* precisamente nella
posizione di attenti fssi l'angolo nel so2tto dove questo si
interseca con le due pareti laterali, avendo gli occ(i !ene
aperti. a concentrazione dello sguardo in un punto (a lo
scopo di non farla distrarre con gli oggetti a lei circostanti
e, perdurando, di ottenere una certa avulsione della sua
persona da quanto la circonda, quasi come quando si prega
o si medita.

ei deve fssare quel punto non con l'intenzione di scrutarlo
e di scoprire ad esempio se su di esso c' poggiato un
insetto, ma con lo sguardo fsso all'infnito, con quella
attitudine riposante dell'occ(io c(e ad esempio contempla
l'orizzonte del mare. lo impieg(er0 tre minuti per spiegarle
questa impostazione dello sguardo- ma una volta c(e lei
l'avr/ capita potr/ realizzarla in poc(i secondi, fssando un
oggetto qualunque, una vetrina, un al!ero. 7on so se lei (a
mai notato lo sguardo fsso nel vuoto di un tu5atore
dall'alto di un trampolino, o di un corridore c(e aspetta il
via della partenza. 6nc(e se dinanzi ai loro occ(i c' una
gradinata ricolma di spettatori, essi non ne vedono alcuno-
e, concentrati come sono sul tono dei muscoli, guardano
pi* dentro di loro c(e al di fuori... @ene, lei deve assumere
questa concentrazione senza mai distrarsi.

&ontemporaneamente deve respirare lento e lungo come
se dormisse. Il respiro (a una grande importanza- quando
ritmato e lento modifca il tono neurovegetativo e lo
riequili!ria- aumenta l'ossigenazione del sangue. 6lcune
scuole medico4flosofc(e orientali sostengono c(e,
respirando, noi immagazziniamo l'energia vitale c(e ci
circonda e il prana- la medicina occidentale sa come la
respirazione aumenti l'ossigenazione e l'alcalosi dei sangue
e, parimenti a quella orientale, la mette alla !ase di
numerosi esercizi ginnici tonifcanti e rilassanti.

;el resto, anc(e la gente comune sa c(e, respirando lungo
e profondo, si pu0 allentare un'angoscia- risolvere un'ansia
contenuta. Quando, parlando di una persona c(e stata
per molto tempo in apprensione, si dice ad esempio c(e
essa ,(a tirato il fato:, ,(a fatto un respiro di sollievo:,
non si vuole c(e constatare come questa (a potuto
afentare il suo stress emozionale, mediante una fsiologica,
spontanea tecnica respiratoria. Quindi, dalle acquisizioni
comuni della pratica quotidiana, a quelle della medicina
orientale e occidentale, noi sappiamo sicuramente c(e il
respiro una preziosa valvola per rista!ilire un equili!rio
tur!ato del nostro organismo. Respiri lento, lungo e
profondo... lo conter0 da dieci sino a zero e ad ogni respiro
lei sprofonder/ in un torpore sempre pi* profondo e quando
saremo arrivati a zero lei sar/ intensamente disteso e
tranquillo. ;ieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre,
due, uno, zero... zeroS ei profondamente disteso, nH pi*
e nemmeno come quando io col mio pollice le tocco il dorso
della mano destra:. )3i metta in atto l'etero
condizionamento sta!ilito in #! della cartella per
ipnositerapia+. ,E lei potr/ raggiungere rapidamente
questa tranquillit/ quando vorr/, anc(e nei momenti di
emergenza e senza la mia presenza avvicinando il pollice
della sua mano sinistra all'indice:. )6utocondizionamento
della cartella per l'ipnositerapia+.

Pi* ripeter/ questo esercizio e pi* facilmente le riuscir/
e2cace e pronto.

'a immaginiamo c(e adesso, invece c(e all'in piedi per la
strada, lei si trovi a casa sua e voglia sprofondare in un
rilassamento pi* perfetto. 7on avr/ c(e da stringere
maggiormente il pollice e l'indice c(e (a ravvicinati,
continuare a fssare il punto davanti a sH in alto e vedr/ c(e
gli occ(i si stanc(eranno, le palpe!re s!atteranno, la rima
palpe!rale diventer/ sempre pi* piccola... come gi/
avviene adesso... ei assecondando la c(iusura degli occ(i
sprofonder/ in un torpore sempre pi* profondo, rilassandosi
completamente:. )3i rinforzi ancora l'autoinduzione con
l'eteroinduzione sta!ilita alla prima seduta- #! della
cartella per ipnositerapia+:.

)%+ ,Ecco, lei adesso (a c(iuso gli occ(i, ma con la mente
continui a visualizzare il punto di prima c(e a poco a poco
deve immaginare luminoso- luminoso nello sfondo di un
cielo nero in una notte !uia senza luna, senza stelle, senza
luci.

3i vede solo questo punto luminoso come un palloncino
veneziano, c(e portato su dalle correnti d'aria gira come in
un vortice- lei non deve lasciarselo mai scappare dal suo
campo visivo.

Il palloncino luminoso gira nella notte !uia e lei per seguirlo
deve girare anc(e lei col tronco e con la testa:. )3i imprime
alle spalle un leggero movimento rotatorio c(e il paziente
continuer/ da solo, in modo automatico, se in ipnosi+.

a rotazione del suo tronco e della sua testa
approfondiscono il rilassamento e ad ogni movimento lei
sprofonda in un torpore sempre pi* intenso... 3i rilassano i
muscoli della fronte e del volto e lei respira lento e
profondo a !occa socc(iusa e a occ(i c(iusi... 3i rilassano i
muscoli del torace e dell'addome, delle !raccia e delle
gam!e :.

)C+ ,E adesso le sue palpe!re sono diventate pesanti come
piom!o e appiccicate le ciglia una all'altra, come se le
lacrime c(e le !agnano fossero una colla c(e le leg(i... lo
conter0 sino a tre- arrivato a tre lei cerc(er/ di aprirle, ma
far/ tanta fatica c(e preferir/ tenerle c(iuse anzic(H
aperte. )3fda. Fno, le sue palpe!re sono pesanti come
piom!o- due, gli occ(i sono c(iusi come incollati dalle
lacrime- tre, lei cerca di aprirli ma fa tanta fatica c(e
preferisce tenerli c(iusi c(e aperti... 6nc(e se si sforza, gli
occ(i restano c(iusi... Provi ad aiutarsi con i muscoli della
fronte, corrugandola ... : )distorsione dell'attenzione e dello
sforzo+ ,si sforzi, ma pi* si sforza peggio sar/:.

)3e la sfda favorevole con f f f, si prosegue con le
suggestioni successive di approfondimento. In casi
particolarmente resistenti si potr/, in via eccezionale,
ricorrere a una !eve pressione sul seno carotideo. 6 questo
punto si pu0 anc(e passare da lei al tu+.

,@ene non ti sforzare... rilassati ... - lasciati andare... si
rilasciano anc(e i muscoli del collo e tu diventi sempre pi*
disteso e tranquillo:.

)B+ ,In queste condizioni di rilassamento il tuo !raccio di
sinistra diventa sempre pi* leggero tanto da sollevarsi e
portare la mano sulla fronte, come se questa fosse una
calamita c(e lentamente l'attira a sH:. )3uggestioni come
nell'induzione "+.

)=+ ,E adesso c(e la tua mano si poggiata sulla fronte, tu
resti fermo cosi come una statua, fnc(H io non conter0 fno
a dieci, senza avvertire nessun fastidio ... :

)E+ ,a mano c(e (a raggiunto la tua fronte vi resta ora
cos1 appiccicata come un ferro alla calamita. a fronte
attira la tua mano e pi* sforzo farai per staccarla peggio
sar/S... E ora, prova... a mano pesante come un pezzo di
ferro. 6nc(e se con grande fatica riesci a staccarla un po'
dalla fronte vi ricade pesantemente... Ecco. ..S 7on ti
sforzare- rilassati. a mano si stacc(er/ appena io
massagger0 il tuo !raccio con le mie dita- allora la mano
scivoler/ gi* con il !raccio, lungo il tuo tronco- pesante,
inerte, e tu sprofonderai in un torpore pi* profondo:.

)#a+ ,Ecco, io massaggio il tuo !raccio- ed esso scivola gi*,
pesante, inerte sprofondando tu in un torpore sempre pi*
profondamente distensivo... t come se fossi coricato supino
in un prato verde e con gli occ(i fssi nell'azzurro nel cielo
seguissi delle nuvolette !ianc(e, so2ci, come !am!agia
c(e una leggera !rezza dissolve, e c' tanta pace, attorno a
te e dentro di te ... S E come si dissolvono quelle nuvole
!ianc(e in cielo cos1 svaniscono i tuoi ricordi penosi... Il
passato passato e quel c(e conta il presente e
l'avvenire... Tu dimentic(i pian piano tutto, anc(e la
maniera con cui (ai raggiunto questo torpore e al risveglio
ti sentirai ristorato e tranquillo:.

)"A!+ ,E adesso ti vedi come vorresti essere, sere

no, equili!rato, non pi* vittima dei tuoi impulsi a !ere )per
un etilista+, li!ero di parlare !ene in pu!!lico )nelle fo!ie
della ri!alta, di attraversare !ene le piazze )per un
agorafo!ico+ ecc.: )3i suggerisce una scena terapeutica di
volta in volta diversa, ma sempre centrata sui distur!i
presentati dal paziente+.

)3i pu0 anc(e suggerire un sogno+. ,E adesso c(e ti sei
rilassato profondamente, farai un !el sogno, come nel
sonno- un sogno c(e soddisf e realizzi un tuo grande
desiderio. &oncentrati con l'attenzione su questo desiderio
e il sogno con le immagini aderenti ad esso, sorger/ da solo
in te- e tu lo vivrai li!eramente e lucidamente con tutti i
sensi, e con tutta l'espressione come nella realt/: );opo
qualc(e minuto di silenzio, si riprende a parlare+.

)"%+ ,E ora il tuo sogno sta per fnire e lo concludi
soddisfacentemente ... : )Pausa lunga+.

,'aver vissuto questo grande desiderio ti (a dato calma,
serenit/, !enessere... Tutte le sere appena sentirai c(e stai
per addormentarti tu avvicinerai fra di loro il pollice e
l'indice della mano sinistra: )autocondizionamento con
comando postipnotico+ ,e questo sogno si ripresenter/ alla
mente ed esso fnir/ col condizionare la tua condotta
fntanto c(e si avverer/ ... :

)"C+ ,@ene. lo adesso conter0 fno a dieci, e arrivato a dieci
ti sveglierai perfettamente rilassato e tranquillo9 uno...
due ... tre... quattro... cinque... sei... sette... otto... nove ...
dieci:. )&ome nella seduta "+.

6nc(e alla fne di questa seduta, si segneranno i risultati
ottenuti sulla cartella di ipnositerapia con f, o f f f, o f
4secondo la formula RI; e come spiegato all'inizio di questo
paragrafo.

Pur ripetendo sempre nel corso di ogni seduta il
condizionamento sta!ilito la prima volta per l'induzione
della trance, pu0 accadere c(e esso, dopo solo due4tre
sedute, non sia ancora su2ciente a sta!ilire commutazioni
rapide della coscienza dalle condizioni di veglia a quelle
dell'ipnosi- e allora converr/ insistere con altre tecnic(e
induttive con cui portare pi* gradatamente il paziente a
livelli di trance pi* adatti per la terapia.

Tutte le tecnic(e induttive gi/ descritte nel capitolo B e nel
capitolo = e i suggerimenti relativi potranno riuscire utili a
tale intento. 7oi ci atteniamo a un'altra tecnica personale
c(e fgura sintetizzata nella colonna "U della cartella di
ipnositerapia.

&olonna IU, quadro I

'etodo di induzione con specc(io concavo a riDessione
distorta e modalit/ successive di approfondimento. 3i usa
uno specc(ietto rotondo, concavo, dei diametro di $4E
centimetri, c(e si pone sul palmo della mano
dell'ipnotizzando con l'istruzione di guardare fssamente
per un minuto i suoi occ(i nello specc(io, c(e resta stretto
dalle dita nel cavo della mano stessa.

Quindi si suggerisce di allontanare sempre pi* lo specc(io
dal proprio volto fnc(H l'immagine diventi distorta e
confusa. 6rrivato a questo punto il soggetto smette di
allontanare lo specc(ietto e si ferma a fssare la sua
immagine distorta, fnc(H sentir/ gli occ(i stanc(i e sar/
portato a c(iuderli. Egli asseconder/ la c(iusura degli
occ(i, continuando a occ(i c(iusi a visualizzare il suo volto
distorto.

;opo qualc(e minuto il paziente entra in trance, spesso col
!raccio teso catalettico e con lo specc(io stretto nella
mano.

Per facilitare l'induzione e l'approfondimento della trance
allora si suggerisce9

6 come se tu avessi visto il tuo volto e la tua fgura riDessa
sullo specc(io di un lago tranquillo e c(e un !eve vento
avesse mosso le acque... Immagina di essere sulle sponde
di un lago tranquillo e di guardarti come prima nello
specc(io... 'a la tua fgura prima netta e precisa si
frantuma nel frangersi dell'onda, come prima il tuo volto
nello specc(io... E come s1 frantuma la tua fgura fsica, cosi
si scompone in questo momento la tua personalit/... il tuo
passato, i tuoi ricordi- tutto diventa indistinto, confuso,
lontano nell'o!lio.

Quando la tua personalit/ si ricomporr/, essa si reintegrer/
su nuove !asi e su nuove linee. E necessario questo
dissolvimento per poterti meglio ricostruire... Respira lento
e lungo, come se dormissi... e ad ogni respiro sprofonderai
in un torpore sempre pi* profondo... Io conter0 da dieci a
zero man mano c(e tu respiri e quando sar/ arrivato a zero
sarai profondamente disteso e tranquillo ... :

)3i conta da dieci a zero pronunciando ogni numero in
coincidenza col respiro regolare e lento del soggetto+. , ...
ReroS Ecco tu sei adesso profondamente disteso... E come
se fossi avvolto in una coltre spessa di colore azzurro
cupo... una coltre c(e ti avvolge tutto... c(e ti isola
dall'am!iente ... dai rumori c(e ti appaiono sempre pi*
lontani e sfocati .... e non senti c(e la mia voce c(e ti arriva
pur essa da lontano... &' tanta paceS ... :

3i suggeriscono quindi, rilassamento frazionato, e
successivamente levitazione del !raccio sinistro fnc(H la
mano si pos0 sulla fronte )B+- ini!izione di movimenti
volontari, come quello di staccare la mano dalla fronte )E+-
suggerimenti terapeutici e sognoterapia )"A!+- suggestioni
postipnotic(e associate a immaginazioni sensoriali e
all'autocondizionamento )"%+- modifcazioni sensoriali
olfattive con anosmia all'ammoniaca )Ac+- impossi!ilit/ ad
articolare la parola )Ec+ e infne il risveglio )"C+ previa
reintegrazione nella mente del paziente della sua
immagine e della sua personalit/, su nuove !asi di fducia,
di !enessere, e di condizionamenti terapeutici. e parole da
adoperare per ci0 sono gi/ state trascritte nelle precedenti
tecnic(e " e C.

Qualora fosse necessario associare il condizionamento
standard sta!ilito )pressione del pollice sul dorso della
mano destra+ ad altri metodi induttivi e di approfondimento
per ottenere trance pi* intense, o in soggetti c(e
paventano una ipnosi possessiva, si pu0 adoperare una
tecnica di visualizzazioni successive, progredendo poi con
la realizzazione dei fenomeni elencati nella colonna U della
cartella di ipnositerapia.


&olonna U, quadro I

Per le realizzazioni )B+, )=+, )E+, )"A!+ si adopereranno le
suggestioni gi/ precedentemente esposte. Per la induzione
iniziale delle visualizzazioni, ci si potr/ ispirare alla tecnica
di Qline, c(e comporta anc(e la visualizzazione della
propria immagine da parte dell'ipnotizzando e il
trasferimento successivo di suggestioni dalla immagine al
soggetto, una volta c(e questo avesse c(iuso gli occ(i. e
modalit/ in merito sono gi/ state esposte nel capitolo B al
paragrafo #- noi nel suggerimento della visualizzazione
per0 non ci fermiamo a quelle della casa, al!ero, persona,
animale di Qline ma proseguiamo, ove necessita, con altre
successive )un oggetto, un monte, un lago ecc.+ prima di
suggerire la visione della propria immagine intanto c(e
vediamo insorgere segni di stanc(ezza o una notevole
condiscendenza e facilit/ a immaginare e visualizzare cose
diverse. Per sincerarsi c(e il paziente visualizzi !ene
quanto suggeriamo, lo invitiamo ad alzare l'indice della
mano destra ogni volta c(e egli avr/ !en nitida nella sua
mente l'immagine indicata, essendo interrotta ogni sua
comunicazione ver!ale con l'ipnotista fnc(H dura la
seduta. 3timiamo necessario e5ettuare le varie
visualizzazioni in modo piuttosto lento, dando modo al
paziente di concentrarsi a lungo sulla visualizzazione
raggiunta, prima di passare alla successiva.

Fn metodo induttivo c(e sfrutta la fssazione dello sguardo,
e visualizzazioni rotatorie quello c(e descriviamo
!revemente adesso e c(e, adoperandolo, avr/ la sua
notazione nel quadro U della cartella.


Immaginazione della rotazione di un punto )quadro U+

'etodo d'induzione con fssazione di un punto nel so2tto e
sua successiva rappresentazione dinamica rotatoria.

3i invita il soggetto sdraiato su una poltrona a scegliere
un punto nel so2tto e a fssarvi lo sguardo teso, con occ(i
!en spalancati, fno a c(e le palpe!re s!atteranno e gli
occ(i stanc(i tenderanno a c(iudersi. Il punto da fssare
dovr/ essere un po' pi* alto della fronte del paziente in
modo da costringere il suo sguardo in o!liquo verso l'alto e
facilitare la stanc(ezza degli occ(i. 6ppena questa
comparir/ il soggetto c(iuder/ gli occ(i continuando ad
avere una visualizzazione mentale del punto nel so2tto. In
questo momento il soggetto dovr/ immaginare c(e il punto
cominci a muoversi sul so2tto, come una pallina, con
spostamento circolare- lentamente dapprima, sempre pi*
veloce in seguito e infne tanto velocemente da distanziare
il suo sguardo, c(e non riuscir/ a seguirlo ulteriormente.

Il paziente c(e per0 desidera agganciarsi al punto
or!itante, immaginer/ di alzarsi in piedi e di girare
velocemente su se stesso come una trottola nella direzione
del punto stesso riuscendo a raggiungerlo e a mantenere il
collegamento.

3i suggerisce c(e arriver/ un momento in cui il soggetto si
sentir/ stanco di tanto moto e a!!andoner/ quel punto al
suo destino, tornando con l'immaginazione a coricarsi sulla
comoda poltrona )in cui di fatto si trova gi/+

g a riposarsi, a rilassarsi, ad addormentarsi placidamente

g profondamente.

7ello spazio da tre a cinque minuti molti pazienti entrano
cosi in uno stato di trance e sono pronti per
l'approfondimento, con le suggestioni progressive gi/
descritte9 rilassamento progressivo )i muscoli e i tendini
prima tesi come corde si allentano e si rilassano+
respirazione tranquilla, ritmica, )B+, )=+, sfda ad aprire gli
occ(i c(iusi )E+ ecc.

3i potr/ anc(e approfondire la trance di alcuni pazienti
suggerendo la visualizzazione di luci colorate )del colore
preferito+ o la presenza di profumi e invitandoli a
concentrarsi sulle loro sensazioni olfattive e visive.

,Tu rimarrai isolato dall'am!iente circostante, rimanendo
immerso nella piacevole atmosfera di colore e di odore
immaginato. 'entre ti addormenterai sempre pi*
profondamente, ti sintonizzerai e armonizzerai coi tono
sempre pi* mor!ido e attenuato dei due stimoli a te
piacevoli: ecc. );al colore e dall'odore scelti si potr/
desumere anc(e qualc(e elemento diagnostico sulla
personalit/ dei soggetti+. ,Tu senti c(e tutti i tuoi muscoli
sono diventati Daccidi e pesanti, c(e il tuo corpo
diventato pesante e lo senti premere sulla poltrona sulla
quale comodamente adagiato. E questo rilassamento
sempre pi* profondo dei tuoi muscoli si associa a una
profonda distensione dei tuoi nervi- essi si distendono, la
tua fronte diventa fresca... fresca... fresca quanto il tuo
corpo caldo. a mente diventa leggera e limpida e un
grande !enessere si estende a tutto il tuo corpo. Tu ti
addormenti sempre pi* profondamente, sempre pi*
intensamente e avverti 6 desiderio di fare un !el sogno,
c(e soddisf e realizzi un desiderio della tua vita:.
)Eccetera, come descritto precedentemente+.

Immagini per ciec(i

3iamo ricorsi con successo a sensazioni tattili, olfattive,
gustative, cenestesic(e e particolarmente uditive, quelle
rare volte c(e a!!iamo avuto occasione di indurre ipnosi in
ciec(i dalla nascita- per i quali non possi!ile utilizzare
alcuna visualizzazione di immagini.

Precisamente a!!iamo utilizzato il rumore ritmalo di un
metronomo c(e vada con un ritmo moderato )AB+
associandolo a un movimento pendolare sincrono del capo
essendo il paziente seduto a !usto eretto.

Quando compaiono i primi segni di stanc(ezza, c(e si
notano per una di2colt/ sempre progressiva a
sincronizzare il movimento del capo con quello del
metronomo e con una tendenza del paziente ad appoggiare
ildorso allo sc(ienale della poltrona, si suggeriscono idee di
rilassamento progressivo, di sonno e quindi la serie dei
fenomeni suggestivi della colonna " della cartella di
ipnositerapia )e.&a. 'o.I.6.3.&o.+.

7ella successiva seduta, sta!ilito un condizionamento
induttivo di trance, si potr/ fare a meno di ricorrere al
movimento pendolare del capo- !aster/ il condizionamento
associato per qualc(e volta ancora al rumore del
metronomo, o alla sua immaginazione acustica senza c(e
avvenga l'e5ettivo ascolto di esso.

Per costatare la relativa maggiore o minore facilit/ di
indurre ipnosi con le diverse tecnic(e, tenendo
preventivamente conto della diversit/ dei soggetti
impiegati per ci0, (o voluto con i miei colla!oratori fare vari
rilievi statistici, centrando l'attenzione su quattro fenomeni
principali c(e possono essere, se si realizzano con una
specifca maniera, sintomatici di iniziale trance ipnotica.
Questi fenomeni sono la c(iusura suggestiva degli occ(i, la
passivit/ psicomotoria, la posizione catalettica c(e fssa per
qualc(e minuto un arto o un segmento di arto in una
determinata. posizione passivamente raggiunta,
l'ipoalgesia e l'analgesia rilevate con la trafttura della cute
del dorso della mano con un ago n. % e contrassegnate da
una o tre crocette + secondo l'intensit/.

e modalit/ con cui questi fenomeni de!!ono esplicarsi per
essere sintomatici di una trance sono gi/ stati descritti
all'inizio del paragrafo C di questo capitolo spiegando la
R.I.;.
a ricerca per essere attendi!ile si dovuta svolgere su un
numero necessariamente vasto di soggetti- (a ric(iesto
circa duecento sedute, espletate nel corso di tre mesi e il
lavoro di discriminazione stato delicato dovendo tenersi
conto della genuinit/ dei fenomeni ipnotici, delle cause c(e
potevano incidere in modo positivo o negativo
sull'insorgenza di essi, indipendentemente dalla tecnica,
come l'et/, le malattie, le intossicazioni, la costituzione e
l'aspettativa psicologica del soggetto, le modalit/ della
seduta, singola o in gruppo.

'analisi matematica fattoriale di tali principali componenti
ci parsa ardua sin dal principio e i risultati numerici non
rispondenti soprattutto alla o!iettivit/ clinica, dominata
dalla dinamicit/ di un transfert e da correlazioni
psicologic(e non calcola!ili matematicamente.

Pi* aderente alla realt/ ci parsa la valutazione clinica
glo!ale del fenomeno, !asata sull'esperienza dell'ipnosi,
oltre c(e su una serie di tempi rigorosamente cronometrati.
;a questa valutazione ci risultato, nell'esame delle varie
tecnic(e, c(e ad esempio l'induzione ipnotica con lo
specc(io concavo a riDessione distorta pi* rapida e facile
di quella c(e si ottiene con la fssazione di un punto nel
so2tto e della sua successiva rappresentazione dinamica
rotatoria. In edizioni precedenti avevamo riportato le
ta!elle prospettic(e dei tempi rilevati in $A soggetti ,
usando tali tecnic(e )pagg. "#=4"#E U ediz.+. Per snellire
l'opera sono state soppresse in questa edizione.

Uolendo approfondire la trance, raggiunta con qualunque
metodo precedentemente indicato, stimiamo utile a volte
ricorrere a quanto segnato al numero "" della colonna " e
al numero "B )Ipnosi vide+ della colonna IU della cartella di
ipnositerapia- o adottare un metodo di misura su!iettiva
della profondit/ di trance, c(e pu0 servire per
l'approfondimento ulteriore della trance stessa.

Test numerico di approfondimento )""!+ e immagini
rilassanti successive

6l soggetto in trance si suggerisce c(e si proceder/ alla
misura della profondit/ del suo torpore contando d1 dieci in
dieci fno a cento. Il soggetto terr/ presente c(e il numero
dieci corrisponde a un lieve rilassamento, mentre il numero
cento riDette il torpore pi* profondo.

;urante il conteggio, quando il paziente sentir/ quel
numero c(e corrisponde alla sua profondit/ di sonno alzer/
la mano destra. 6o adesso misurer0 la profondit/

dei suo sonno contando di dieci in dieci fno a cento. 3e lei
non alzer/ la mano vuol dire c(e avr/ raggiunto la
massima profondit/ di sonno e cerc(er/ di mantenersi in
questa condizione:. 3e il soggetto alzer/ la mano prima del
numero cento gli si far/ approfondire la trance fno al
massimo livello facendogli muovere le mani a mulinello e
suggerendogli c(e il moto delle mani continuer/
automaticamente fno a quando avr/ raggiunto il livello
cento di profondit/. Raggiunta questa massima profondit/,
le sue mani si fermeranno e andranno ad allungarsi, come
prima dell'esercizio, sui !raccioli della poltrona.

&onviene, dopo la tecnica di approfondimento a livello
cento, suggerire immagini 'assanti c(e sta!ilizzino e
intensifc(ino il torpore raggiunto.

,'entre lei dorme profondamente, tranquillamente,
immagina di trovarsi in un prato verde9 primavera, tutto il
prato un tappeto verde- ci sono molti fori, ci sono le
farfalle c(e volano- tutto attorno a questo prato ci sono
tanti al!eri, alti al!eri verdi- attraverso a questi al!eri verdi
fltra un sole rosso arancione c(e riscalda il suo viso e
illumina i suoi occ(i. ei molto tranquillo e contento.
Passeggia in questo prato, conversa con persone c(e le
sono particolarmente simpatic(e, ascolta il canto degli
uccelli, ammira insetti c(e volano, le farfalle variopinte,
aspira il profumo dei fori- ascolta il sussurrare del ruscello
c(e costeggia questo prato, si sente pienamente in
armonia con tutto quanto la circonda. Uorre!!e c(e questa
armonia c(e la circonda durasse sempre. ei indugia fno a
c(e questo verde e questi raggi del sole rosso arancione si
confondono nel suo animo con quella armonia c(e vi regna
e in modo tale c(e in avvenire tutte le volte c(e i suoi occ(i
osserveranno qualc(e cosa di verde, sia esso un prato, un
quadro, un al!ero, un vestito, lei torner/ a rivivere questa
meravigliosa armonia- torner/ a riviverla e a mantenerla a
lungo, a goderla come ora. &os1 pure tutte le volte c(e i
raggi del sole illumineranno i suoi occ(i, e riscalderanno il
suo viso, lei torner/ sempre ad associarvi questa armonia,
questo !enessere, questa calma, e torner/ a viverla e a
goderla a lungo:. )&ondizionamento di sensazioni vissute in
ipnosi con particolari sentimenti. Uedasi ipnositerapia cap.
"C 3 $+.

Rapporto )""c+

Per misurare l'intensit/ del rapporto esistente con
l'ipnotista, pu0 essere utile fare c(iamare il soggetto in
catalessi da un estraneo, o fargli muovere da questo
passivamente un arto. 3e il soggetto in trance con un
!uon rapporto con l'ipnotista, egli non risponder/ alla
c(iamata fattagli da un estraneo, nH modifc(er/ la
profondit/ della trance per il movimento impresso ai suoi
arti.

Questi fenomeni a volte si presentano spontaneamente
senza c(e l'ipnotista a!!ia suggeriti- a volte invece solo
dopo suggerimenti datigli- e a volte non si presentano
neppure dopo tali suggerimenti.

Tali diverse possi!ilit/ costituiscono un discreto metro di
misura della profondit/ della trance.

@arcollamento )IId+. Prova delle mani incrociate IIe+

Uengono praticate con le tecnic(e gi/ descritte al capitolo B
3 =. Fn metodo infne c(e ci permette di approfondire la
trance quello di ricorrere a ipnotizzazione e a
deipnotizzazioni successive )""f+ secondo la tecnica di Uogt
o similari, gi/ descritte al capitolo = paragrafo la.

Parimenti riteniamo utile fare costatare al soggetto in
ipnosi vigile )cap. = = la+ i seguenti fenomeni in lui
provocati in ordine progressivo9 il !arcollamento )lld+, la
levitazione )B+, l'ostacolo a compiere determinati
movimenti con gli arti )Ea+, a risolvere una contrattura
imposta )E!+, a pronunciare una parola )Ec+, a distaccare le
mani incrociate )lle+.

" numeri riportati si riferiscono a quelli della cartella di
ipnositerapia.

Induzioni con accompagnamenti musicali registrati

Fna volta c(e si sia messo l'ammalato in ipnosi e sta!ilito il
rapporto con lui possi!ile approfondire la trance
ricorrendo a mezzi meccanici vari, fra i quali riteniamo utili
anc(e i registratori e i disc(i c(e per dieci, quindici minuti
somministrino al paziente parole e music(e appropriate.
&on il dottor &olorina gi/ assistente alla ;ivisione
7eurologica dell'Jspedale di Uercelli, noi a!!iamo
approntato nel "#$C una registrazione con le seguenti
successive music(e di fondo9 6dagio per arc(i e organo in
sol minore, di 6l!inoni- 3onata in do diesis minore, op. %E,
7. %, 6l c(iaro di luna, adagio sostenuto, di @eet(oven-
&(airman, Walzer lento, di Rapec PollacL- Il cigno, dal
&arnevale degli animali di 3aint 3aHns. a registrazione
integrata dalle seguenti parole, pronunciate con voce
calda, !aritonale, distanziate da opportune pause9

,ei a suo agio e continuer/ per tutta la seduta a sentirsi
a suo agio. 3ente c(e tutto il suo corpo e il suo spirito
stanno !ene e prover/ sempre di pi* un vero senso di
!enessere generale:. )Ripetere due volte+. ,Tutte le parti
del suo corpo stanno !ene e funzionano in armonia- ossa,
muscoli, nervi, sangue, cervello, cuore, polmoni e visceri
funzionano !ene e in armonia:. )Ripetere+. ,Quando si
sveglier/ tutto questo continuer/ ancora. a pervade un
senso di calma e di confdenza in se stesso e pu0 guardare
al suo avvenire con confdenza e fducia:.

,3i sente a suo agio, calmo, (a fducia in se stesso, si
sente veramente !ene e tutto durer/ anc(e al risveglio:.
)Ripetere+.

Pausa CJh. ,ei si sente sempre pi* a suo agio, sempre
pi* calmo, sempre pi* confdente in se stesso. &os1 il
!enessere diventa sempre pi* profondo:. )Ripetere+. ,e
f!re dei suoi muscoli sono rilasciate, i suoi organi
funzionano sempre meglio. Tutti i nervi sono riposati e
funzionano !ene, cosi lei si rilascia sempre di pi*. " nervi
dei piedi, delle gam!e, del ventre, del torace, della testa,
della faccia, delle mani sono rilasciati e funzionano !ene:.
)Ripetere+. ,Pertanto, calmo, (a fducia in se stesso e sta
!ene anc(e nelle parti pi* profonde del suo organismo:.
)Ripetere due volte+.

Pausa CJ'. ,?ra, !enc(H lei possa essere ancora cosciente,
anc(e il suo cervello si riposa e lei si rilascia e si
a!!andona sempre pi*. 7on sente pi* la necessit/ di
controllare il suo corpo- fa come nel sonno:. )Ripetere+.
,Tutto il corpo gi/ profondamente rilasciato anc(e nelle
sue parti pi* profonde. a macc(ina del suo organismo
funziona ora col n>nimo dispendio di energia:. )Ripetere+.
6 pensieri sono li!eri, come nel sogno. I pensieri sono
calmi, sereni, riposanti9 come tutto il corpo si riposa, cos1
anc(e lo spirito si riposa, come nel sogno. ei sta
rilasciandosi, intorpidendosi, profondamente, totalmente,
senza riserve, e si sente veramente, intensamente
tranquillo:. )Ripetere due volte+.

Pausa CJ'. 6 suoi occ(i sono c(iusi, i pensieri sono li!eri,
calmi, sereni e riposanti:. )Ripetere+. ,Il suo corpo fermo,
immo!ile come una statua. ?ra non c' nessun !isogno c(e
il cervello registri quello c(e giunge attraverso le sue
orecc(ie, cos1 come non c' nessun !isogno c(e la mente
ricordi un sogno:. )Ripetere+. ,Il cervello coIi assopito
c(e si rifuta di registrare quello c(e giunge attraverso le
orecc(ie:. )Ripetere+. ,3i Imita ad ascoltare e a permettere
c(e si realizzi quello c(e sente. 7on (a nessun !isogno di
ricordare o di criticare:. )Ripetere+. ,Perci0 ora il
rilasciamento e il torpore continuano e si approfondiscono:.
)Ripetere+.

,e strutture nervose c(e presiedono alla fame, alla sete,
al sonno, alla veglia, ai movimenti del cuore e dei polmoni,
dello stomaco e degli altri visceri, al sudore, al caldo o al
freddo, le strutture c(e suscitano forza o stanc(ezza, gioia
o dolore, si riposano profondamente:. )Ripetere+. ,Il riposo
il modo migliore per accumulare e rigenerare energie, e
poc(i minuti di questo riposo sono eguali a una notte di
sonno tranquillo:. )Ripetere+. ,ei
ora non (a fame, il cuore e i polmoni funzionano in silenzio,
senza tur!arla- e i suoi visceri sono in perfetto riposo, si
sente profondamente rilasciato e pervaso da un sentimento
di serenit/:. )Ripetere+. ,<a quasi sonno, si riposi, dorma...
dorma... dorma ... - poc(i minuti di questo riposo sono
eguali a una notte di sonno tranquillo:. )Ripetere+.

'e5etto di queste registrazioni pu0 essere da nullo a
ottimo, secondo i soggetti- pu0 fare risparmiare notevole
tempo all'ipnotista ed essere adoperato per suggestioni di
massa- ma non pu0 mai sostituirsi al rapporto
interpersonale nel trattamento ipnositerapico.

7otevolmente e2caci possono essere le suggestioni c(e
vengono date attraverso il telefono, o il video. Uarie volte,
in ammalati gi/ trattati, a!!iamo ottenuto l'insorgenza di
stati ipnoidali e !enefci terapeutici a distanza, attraverso il
telefono, sia io c(e i miei allievi, come gi/ riportato nel cap.
B = %%.

Trance sonnam!olica, )quadro IU+

Pu0 darsi c(e, con le tecnic(e su esposte, il soggetto,
invece di raggiungere stati !evi di trance, raggiunga una
trance sonnam!olica- allora, tenendo presenti le due
condizioni opposte del sonnam!ulismo stuporoso e di
quello vigile )entram!i con amnesia al risveglio+, stimiamo
opportuno realizzare progressivamente da 6 a P quanto
risulta nella colonna UIII della cartella di ipnositerapia.
Possiamo cos1 saggiare quali siano le e5ettive disponi!ilit/
del soggetto in queste particolari condizioni e le sue
e5ettive capacit/ costituzionali di prestazioni psic(ic(e,
somato4viscerali, parapsicologic(e ecc.

'accertamento dello stato sonnam!olico viene da noi fatto
soprattutto in !ase alla presenza dell'amnesia spontanea-
prima, del colloquio intercorso con noi durante la trance-
poi, di un gesto compiuto a occ(i c(iusi durante essa
)a!!ottonarsi, o s!ottonarsi la giacca, spostare un oggetto
da una tasca all'altra del proprio vestito- infne di gesti pi*
complessi compiuti ad occ(i aperti, come quello di
camminare per compiere un'azione !en determinata+.

a spontaneit/ dell'amnesia e la sua costatazione per
prestazioni sempre pi* complesse impegnanti un numero
sempre maggiore di centri intellettivi, psicomotori e
psicosensoriali ci illumina sulla intensit/ dello stato
sonnam!olico.

Fn soggetto c(e presenti alla prima seduta una amnesia
parziale spontanea, pu0 a volte con opportune tecnic(e
)cap. = = ld+ e con la ripetizione della trance, arrivare a
gradi pi* intensi di amnesia.

Per passare dallo stato catalettico a quello sonnam!olico
mi attengo usualmente alle seguenti tecnic(e.

ascio all'in piedi il soggetto per uno, due minuti a occ(i
c(iusi col !raccio sollevato catalettico )6+. ;i solito la
trance, nei casi sonnam!olici, viene raggiunta in poc(i
secondi col condizionamento. Quindi dico )@+9 ,6desso io
conto sino a tre. 6rrivato a tre i tuoi occ(i si apriranno e
parlerai e agirai come sei uso fare di norma. Ti sentirai
tranquillo e risponderai a tutte le domande c(e ti verranno
fatte, come se fossi del tutto sveglio. ;i fatto per0, sveglio
sarai solo quando io conter0 fno a dieci.

6ll'inizio, quando si volesse ra5orzare nella mente del
soggetto la condizione sonnam!olica con amnesia
successiva, si pu0 adoperare quest'altra frase9 ,Tu dormi a
occ(i aperti come un sonnam!ulo e come un sonnam!ulo
puoi muoverti speditamente, agire e parlare li!eramente-
dimenticando, quando sarai sveglio, tutto quello c(e (ai
detto e fatto durante questo stato:.

e allucinazioni visive positive )&, ;+ vengono provocate
facendo allucinare al paziente una zanzara c(e pizzic(i il
suo volto e studiandone le spontanee reazioni. Pi*
particolarmente le allucinazioni visive positive possono
essere ricercate dicendo ad esempio al paziente c(e su un
foglio !ianco presentatogli, c' stampata una determinata
fgura a lui !en nota )la c(iesa del suo villaggio, il volto di
una persona cara, un panorama ecc.+ e lo si invita a
indicare sul foglio !ianco dove vede i particolari della fgura
suggerita )l'ingresso della c(iesa, gli occ(i della persona,
luog(i del panorama ecc.+ invitandolo a descriverceli. 3i
contrassegner/ quindi il foglio su cui stata allucinata la
fgura con un puntino impercetti!ile fatto nel retro di esso,
in modo da dare la possi!ilit/ solo all'operatore di
riconoscerlo fra altri cinque o dieci perfettamente uguali
c(e verranno esi!iti al paziente assieme al primo servito
per l'allucinazione. 6!!iamo frequentemente notato c(e il
sonnam!ulo riesce a individuare il foglio con l'immagine
allucinata, di5erenziandolo dagli altri perfettamente uguali
e del tutto !ianc(i, come il primo. 6!!iamo anc(e notato
c(e il cartoncino veniva raddrizzato dal paziente se glielo
presentavamo a !ella posta rovesciato rispetto alla fgura
in esso visualizzata per suggestione.
In !en poc(i casi a!!iamo visto peraltro comparire il colore
complementare a quello allucinato, ad esempio il verde
dopo aver fatto allucinare il rosso per qualc(e minuto.

t facile l'allucinazione postipnotica del rosso sul !ianco.
6vendo ad esempio detto a una signora c(e lei avre!!e
notato sul suo fazzoletto !ianco una macc(ia rossa, come
di sangue, a!!iamo avuto la sorpresa a sette giorni di
distanza, di sentire dire dalla paziente ritornata per il
proseguimento della cura, c(e era meravigliata di una
macc(ia rossa comparsa sul suo fazzoletto, c(e non pi*
andata via, nonostante avesse provato a lavarlo
ripetutamente con detersiviS 3econdo le necessit/
terapeutic(e, si potranno con facilit/ e con una semplice
tecnica suggestiva diretta suscitare le allucinazioni positive
ipnotic(e e postipnotic(e uditive, gustative, olfattive, tattili
e sensitive pi* adeguate per i distur!i presentati dal
paziente.

o stesso suggerimento vale per le allucinazioni negative
visive, sia per gli oggetti sia per le persone, e per quelle
uditive e sensoriali varie, ipnotic(e e postipnotic(e.

Per rilevare eventuali !ugie )E+ dette da un paziente in
corso di un trattamento ipnositerapico, troviamo utile la
tecnica di 3parLs. &on questa si condiziona dapprima il
soggetto a pensare il colore rosso ogni volta c(e dice una
!ugia. Quando noi gli porremo, come per gioco, delle
domande indi5erenti e dopo aver ascoltato la risposta gli
c(iederemo se (a pensato al colore rosso, il paziente si
riterr/ perfettamente li!ero di rispondere come gli pare.

In un tempo successivo suggeriamo per0 al paziente di
alzare !revemente l'indice della mano sinistra ogni volta
c(e penser/ al colore rosso e di dimenticare c(e ci0 gli
stato suggerito da noi. 3enza c(e egli se ne renda conto,
accadr/ allora c(e il suo dito si estender/ ogni volta c(e
racconter/ una !ugia.

Tale tecnica ci riuscita particolarmente utile per
smasc(erare alcolisti, tossicomani, deviati sessuali,
polifagici e ogni qual volta volevamo sincerarci se il
paziente si fosse attenuto alle nostre prescrizioni.

'ipnoanalisi ).+ si pu0 svolgere sia in uno stato di trance
media, sia in quella sonnam!olica. 7oi preferiamo svolgerla
in questo ultimo stato, coperto dall'amnesia, valendoci del
semplice interrogatorio opportunamente condotto.

'analisi potr/ essere interpretata secondo gli indirizzi
psicoanalitici o meno, e pu0 correre veloce nell'indagine
potendo usufruire di domande dirette con risposte coperte
da amnesia o servendosi della regressione d'et/ per
investigazioni nel pi* lontano passato dell'ammalato,
coperto dall'o!lio nello stato di veglia.

a scrittura automatica, il disegno automatico, quello
dell'al!ero )8+ e altri presidi di investigazione della
personalit/ profonda vengono adoperati di volta in volta
secondo il momento e il soggetto.

a regressione di et/ o rivivifcazione )<+. Uiene da noi
condotta con la tecnica gi/ illustrata al capitolo = )3 %X+.
7otiamo sempre accuratamente le ipermnesie di fatti non
ricordati nello stato usuale di veglia- il linguaggio, il
comportamento, la calligrafa- le modifcazioni neurologic(e
riguardanti 1 riDessi, l'andatura, ed eventualmente
l'elettroencefalogramma- tenendo presente c(e non si (a
mai una regressione glo!ale di tutta la personalit/, e c(e
nel corso di essa sono possi!ili a volte funzionamenti a
livello superiore a quello a cui momentaneamente
regredito il soggetto.

&on la tecnica dell'ipnodramma )"+ facciamo ricordare al
paziente il tempo in cui si prodotto il fatto lesivo e lo
lasciamo li!ero di dare sfogo alle sue emozioni represse e
di recitare a occ(i aperti ci0 c(e desidera.

&on la tecnica dei conDitti sperimentali )+ diciamo al
paziente c(e ricorder/ un episodio c(e per lui stato molto
penoso, ma c(e in seguito (a dimenticato, perc(H il suo
ricordo gli avre!!e recato so5erenze. Procediamo quindi
secondo quanto gi/ esposto in questo stesso capitolo al
paragrafo %(.

3u queste tecnic(e c(e sono pi* proprie dell'ipnositerapia,
c(e dell'approfondimento della trance )anc(e se di fatto
possono approfondirla+ ci intratteremo nel capitolo "B, ma
a!!iamo creduto opportuno accennarle qui perc(H il lettore
a!!ia tutta di seguito la spiegazione della nostra cartella di
ipnositerapia e della metodica di routine adoperata.

e modifcazioni somatic(e, neurovegetative, endocrino4
umorali, viscerali )'+ vengono da me procurate a+
mediante la suggestione diretta, !+ mediante particolari
passi o massaggi, c+ mediante immagini adeguate alle
esigenze terapeutic(e, d+ mediante rilassamento
psicosomatico e particolari tipi di respirazione come
descritto nel capitolo B al paragrafo "E a, !.

e modifcazioni suddette riguardano la sensi!ilit/ per
indurre di solito analgesia- la cenestesi- il tono muscolare e
la motilit/ )specie per il tic e la !al!uzie+- il sistema
neurovegetativo endocrino4umorale )per modifcare
mestrui, sudorazioni localizzate ... +- il ricam!io e la
nutrizione )per il meta!olismo !asale e le o!esit/+- le
allergie. )asma ecc.+- il sistema cardiovascolare )per
modifcare !attito cardiaco, pressione arteriosa, epistassi ...
+- il sistema gastroenterico )per modifcare fame, sete,
salivazione, stipsi, diarrea, coliti+- il sistema genito4urinario
)per enuresi, impotentia ecc.+- la cute )per eritemi,
vescic(e, Dittene, verruc(e ecc.+.

Tra le esperienze parapsicologic(e )7+ quelle c(e
cerc(iamo usualmente, quando lo crediamo opportuno,
sono9

"+ a possi!ilit/ di percezioni eVtrasensoriali con le carte.

%+ Trasmissione di pensiero dall'operatore al soggetto.

C+ Induzione ipnotica a distanza.

B+ Evocazione di conoscenze sicuramente ignote
all'operatore e al soggetto.

a tecnica adoperata quella c(e risulta descritta al
paragrafo E del capitolo #- o nei casi illustrati nella casistica
)cap. "A9 prove clinic(e e sperimentali+.

a resistenza all'ipnotizzazione )J+ fatta da persone non
qualifcate indispensa!ile nei soggetti c(e con facilit/
diventano sonnam!uli. Uiene praticata suggerendo loro in
ipnosi e come comando postipnotico c(e dovranno per
l'avvenire opporsi a esperimenti di rilassamento o di ipnosi
c(e sia per gioco sia per scopi terapeutici venissero loro
consigliati da persone non esercenti l'arte sanitaria.

6 seconda della personalit/ del soggetto e dell'am!iente in
cui vive, si adoperano i suggerimenti adeguati.

8li incaric(i postipnotici )P+ da compiere a distanza di
tempo, progressivamente sempre pi* grande )un mese, un
anno+ verranno suggeriti come comando postipnotico. Per
saggiare la disponi!ilit/ del soggetto a ci0 si potr/ da una
seduta all'altra suggerirgli diverse azioni, anc(e assurde se
sar/ necessario )venire con la fede a destra invece c(e a
sinistra, con l'orologio al polso destro anzic(H a sinistra,
a!!igliato in un determinato modo+, ed, e5ettuando il
paziente l'azione, gli si c(iederanno spiegazioni in merito,
in modo da notare la presenza dell'amnesia, la compulsivit/
dell'atto, la sua razionalizzazione da parte del soggetto.

Qualora l'ipnotizzato non raggiunga stati sonnam!olici,
essendo questa possi!ilit/ limitata al %Jd dei casi, si
passer/, dopo le induzioni fatte secondo le tecnic(e
riassunte nelle prime cinque colonne della cartella, a
un'altra particolare c(e permetta di indurre trance,
approfondirla e suggerire i primi condizionamenti e
decondizionamenti specifci per i particolari distur!i
dell'ammalato.

Tale tecnica sintetizzata nella colonna UI e per essa si
possono adoperare le seguenti suggestioni ver!ali.




&olonna UI )quadro II+

'induzione viene fatta col condizionamento standard )#!+ '
ra5orzata dall'a!!assarsi della propria mano sul volt, del
paziente sdraiato. 8li si suggerisce quindi di respirare
profondo e lento come se dormisse, e c(e i suoi occ(i
rimarranno c(iusi fntanto c(e non si conter/ fno a dieci,
,quando io conter0 fno a dieci ti sveglierai !ene e
rilasciato perc(H dieci minuti di questo a!!andono sono
uguali a molte ore di sonno tranquillo- dato c(e tu durante
esso ti rilasserai gradatamente dalla testa alle estremit/...
)", Ca+.

6 rumori dell'am!iente )C!+ non ti interesseranno pi* e
quasi non l1 sentirai, perc(H sarai concentrato solo sulla
mia voce. Tu sei sereno e il tuo torpore diventa sempre pi*
profondo tanto da dimenticare anc(e il modo con cui (ai
raggiunto questo torpore e quanto dirai o farai durante
esso )amnesia Cc+' G

)"B+ Tu sei rilassato come se fossi sdraiato su un !el prato
verde e vedessi nel cielo azzurro delle nuvole !ianc(e e
leggere come !am!agia c(e una leggera !rezza dissolve
)illusione visiva #a+ ... - e come si dissolvono le nuvole si
dissolvono i tuoi ricordi )Cc+ in una pace infnita...

Il prato verde in cui sei sdraiato contornato da giardini
pieni di fori profumatissimi, rose... garofani... gigli...
)illusione olfattiva+ e tu godi di questi profumi c(e allietano
la vita... 'a nei giardini oltre ai fori vi sono degli al!eri
ricolmi di frutti saporiti- tu stendi la mano e ne gusti uno
c(e addenti con volutt/ )illusione gustativa+... &(e frutto
\... &ome si c(iama il frutto c(e stai assaporando ... :
)3pesso si nota c(e il paziente comincia spontaneamente a
masticare e risponde a tono alla domanda rivolta in uno
stato di coscienza crepuscolare o sonnam!olica. 3i
approftta allora per allenarlo alla distorsione temporale
con la tecnica di 3parLs, c(e a!!iamo esperimentato varie
volte con successo+. Insistiamo quindi9 Questi frutti sono
veramente saporiti- sare!!e !ello coglierne un po' e
mangiarseli con tutto comodo pi* tardi ... - ma ci0 non
possi!ile perc(H sare!!e un furto, c(e potre!!e provocare
l'ira del proprietario e le sue rivendicazioni... &omunque
immagina lo stesso di raccoglierli e di contarli, mano mano
c(e li raccogli... Quando io far0 uno sc(iocco con le dita tu
comincerai mentalmente a coglierli e a contarli e quando io
far0 un secondo sc(iocco con le dita, ti fermerai, dicendomi
quanti ne avresti potuto raccogliere nel tempo intercorso
tra uno sc(iocco e l'altro:.

3i cronometra il tempo intercorso fra i due sc(iocc(i delle
dita 4 un minuto 4 e si segna il numero dic(iarato dal
paziente. Questi dati serviranno per il calcolo della
,distorsione temporale: c(e verr/ eseguito ripetendo la
stessa prova in un tempo pi* !reve dopo altre diverse
suggestioni. Quindi continuiamo come segue+.

'a adesso c(e (ai fnito di raccogliere mentalmente i frutti,
senti c(e arriva a te, dal fondo valle, il suono di tante
campane a festa... ;in, dan, don, din- dan, don- dan, dan,
dan, din, din, din,... )illusione uditiva+ e vedi tanta gente
vestita a festa, a coppie, a gruppi, c(e ride, c(e parla, tutta
diretta a una citt/ vicina... 6ppaiono tutti feliciS... &(e cosa
(a questa gente per essere coIi felice\ Tu sei sereno...
tranquillo- ma non senti in te quella felicit/ c(e vedi
sprizzare dai loro volti, dai gesti, dal comportamento tutto
di quelle personeS E ti viene allora voglia di raggiungerle, di
mescolarti ad esse, per partecipare anc(e tu alla loro
gioia... Uedi c(e vicino a te c' una !icicletta e allora monti
in sella per raggiungere il corteo... E pedali, pedali,
pedali ... : )Illusione cinetica e dinamica. 3e il soggetto
stenta a eseguirla, la si pu0 facilitare, poggiando la mano
sulle ginocc(ia e muovendogliele un po' passivamente,
come nell'atto di pedalare. Il paziente allora continuer/ da
solo in modo automatico fnc(H non lo fermeremo con altra
suggestione+.

3tai attento, tieni !ene le mani sul manu!rio- sta venendo
un grosso camion con rimorc(io incontro a te e la strada
stretta... @en,!ene... ce l'(ai fatta- sei in testa alla gente e
vedi c(e essa si dirige alla citt/ vicina, c(e gi/ si
intravede... )"=+ 3iete arrivati tutti adesso in una vasta
piazza dove c' un grattacielo alto venti piani- alto come un
enorme cu!o di cemento e cristallo, pieno di luci e di gente.
Tu allora a!!andoni la tua !icicletta e ti avvicini a uno degli
ingressi del grattacielo con porte di cristallo regolate da
cellule fotoelettric(e. 6ppena ti avvicini le cellule entrano in
funzione e le porte automaticamente si aprono. Entrato, ti
avvicini a un ascensore piuttosto stretto ma con ampie
vetrate in modo c(e puoi vedere all'esterno ... : )Per i
claustrofo!ici si dir/ c(e l'ascensore molto stretto ed
tutto c(iuso, di legno+. ,3c(iacci un !ottone e senti c(e
scende, scende, sempre pi* in fondo nel sotterraneo del
grattacielo. 6desso si fermato, la porta si apre e ti trovi in
una sala cinematografca dove stanno proiettando un flm
c(e (ai visto di recente e c(e ti tanto piaciuto... 3tanno
proiettando proprio le scene c(e ti sono piaciute di pi*...
&(e cosa ra2gurano queste scene\... &(e cosa
ra2gurano\:

);ati utili per l'analisi psicologica dei paziente. 3i tace
quindi per un minuto e al risveglio si costater/ se esiste
distorsione temporale+.

,3iccome questo flm l'(ai gi/ visto, preferisci andare fuori
a vedere dell'altro.

Riprendi quindi l'ascensore, sc(iacci un !ottone, e
l'ascensore sprofonda sempre pi* in gi* nel grattacielo... e
quindi si ferma e la porta si apre. Ti trovi in un grande
salone dove si tiene un comizio per motivi politici,
sindacali, c(e interessano anc(e te, per la scuola,
l'azienda... il circolo... il tuo posto di lavoro... Ui tanta
gente assem!rata, fra cui varie persone c(e conosci, anc(e
alcuni tuoi amici...

6spettavano proprio te, perc(H anc(e tu dicessi le tue
opinioni sulle questioni c(e si di!attono... ;evi parlare
quindi in pu!!lico, ma non (ai alcun timore, sei sereno-
avvicini il pollice e l'indice della mano sinistra, respiri lungo
e cominci a parlare tranquillo )fo!ia della ri!alta+ e vedi c(e
le parole ti vengono facili... c(e il tuo eloquio Duente e
non fai alcun sforzo... Parli, parli per vari minuti e la gente ti
guarda ammirata, non pensando c(e tu avessi queste
capacit/. Quando (ai fnito di parlare scoppia un applauso,
perc(H le tue idee erano giuste e le (ai esposte !ene. Te ne
vai soddisfatto di te e orgoglioso di avere fatto una !ella
fgura, aiutandoti con l'autocondizionamento. Quando te ne
vai, all'uscita dal grattacielo, trovi degli amici c(e ti
aspettano con la loro macc(ina e c(e si complimentano con
te.

Fno di essi, pensando di farti cosa gradita ti (a portato la
tua macc(ina c(e tu non guidavi pi* perc(H avevi paura
dell'automo!ile )suggestioni per coloro c(e (anno la fo!ia
dell'automo!ile+. Ti dispiace rivelare questa tua de!olezza
alla gente, per cui ti metti lo stesso al volante della tua
macc(ina- fai l'autocondizionamento e vedi c(e ti senti
sereno e parti tranquillo, accomiatandoti da tutti. )Insistere
sulle suggestioni della guida facile attraverso strade
comode con coloro c(e (anno la fo!ia della guida+. ,Ed
ecco c(e guidando la tua macc(ina sei ritornato al prato da
cui sei partito- dove eri prima sdraiato... vicino ai fori e ai
frutti... Quei frutti c(e non si possono ru!are... &(iss/
quanti ne potresti raccogliere ancora in un minuto ... S
@ene, facciamo la prova come prima- io sc(iocc(er0 le dita
e tu comincerai mentalmente a raccogliere i frutti,
interrompendoti quando io sc(iocc(er0 ancora le dita ... :

,Ecco io sc(iocco per la seconda volta le dita, quanti ne (ai
raccolti:\ )Invece c(e dopo un minuto si sc(iocc(eranno le
dita dopo quaranta secondi. 3e esiste distorsione
temporale il soggetto dir/ di aver raccolto lo stesso numero
di frutti c(e prima in sessanta secondi e spesso anc(e di
pi* e si potr/ avere quindi la prova del cosiddetto aumento
del tempo sperimentale.+

)"$+ 'a uno di questi frutti potresti anc(e mangiartelo...
Ecco, quello c(e lass* in cima a quel ramo- guarda come
!ello grosso e maturo... 3tendi il !raccio, forza... non ci
arrivi ancora .... stendilo con tutta la tua energia... 'a c(e
succede\ ... I tuoi muscoli sono diventati duri, rigidi come il
ferro, nello sforzo di distenderli e adesso non si allentano
pi*- !isogner/ c(e io te li massaggi perc(H possano
ritornare normali- altrimenti il tuo !raccio rimarr/ rigido,
come per un crampo muscolare.
Prova a piegarlo... Uedi, c(e non ci riesci e pi* ti sforzi
peggio ... suggestione Per l'apparato muscolare.

)"Ea+ 'a io adesso comincer0 a svegliarti dal tuo torpore e
vedrai c(e il tuo !raccio comincer/ a stare molto meglio-
rimarr/ per0 sempre rigido fnc(H non lo massagger0 ... :

3i risveglia gradatamente il paziente contando da uno sino
a dieci e gli si fa costatare in ipnosi vigile la permanenza
della contrattura del !raccio, perc(H egli possa rendersi
conto dell'ipnosi raggiunta, qualora le suggestioni
precedentemente realizzate fossero state vissute in uno
stato di coscienza crepuscolare senza amnesia.

)"E!+ In questo caso, sciolta prima la contrattura del
!raccio col massaggio, gli si c(ieder/ successivamente per
quanto tempo egli ritiene di aver visualizzato il flm e si
potr/ spesso costatare c(e egli riferir/ di averlo visto per
cinque minuti circa, invece del minuto e5ettivamente
trascorso. Questa alterazione del tempo sperimentale
avviene spontaneamente, senza alcuna suggestione
specifca in merito e costituisce un'altra prova della
raggiunta distorsione temporale ipnotica.

)"Aa, !+ 3i potr/ quindi reimmergere ancora il paziente in
trance e suggerire l'illusione visiva di una scena
terapeutica o di un sogno adatti per decondizionare
progressivamente il soggetto dai suoi distur!i specifci e
ricondizionarlo.

)"#+ 3i c(iuder/ la seduta con adeguati comandi
postipnotici e con la deipnotizzazione defnitiva.

'aggiori delucidazioni su )"A+ e )"#+ saranno date nel
capitolo "B quando ci intratterremo particolarmente sulle
tecnic(e ipnositerapic(e.

;opo qualc(e seduta )di solito dopo sei, secondo i soggetti+
noi alleniamo i pazienti a raggiungere una autoipnosi,
durante la quale de!!ono vivere particolari scene
terapetitic(e condizionanti e decondizionanti.

&i0 nell'intento di rendere pi* celere il trattamento e pi*
intensa la ipnositerapia. 6l soggetto allora cosi parliarno
)colonna UII della cartella di ipnositerapia+9


&olonna UII, quadro III )6utoipnosi+

,ei sino adesso (a praticato per conto suo a casa degli
esercizi di training autogeno durante i quali, attraverso il
vissuto corporeo del rilassamento fsico, della pesantezza
degli arti rilasciati, della respirazione regolata ritmica e
tranquilla, del calore alle mem!ra e del fresco alla fronte (a
imparato a com!attere l'ansia e gli stress della vita
quotidiana.

Inoltre (a praticato, ogni volta c(e ce n' stata l'occasione,
esercizi di autorilassamento rapido condizionato,

come le a!!iamo spiegato alla terza seduta )colonna III, I+-
oggi le insegner0 un nuovo esercizio durante il quale lei
potr/ raggiungere una autentica ipnosi, quasi come con
me.

;urante questa, una volta c(e lei avr/ raggiunto un
profondo rilassamento e quello stato di coscienza
crepuscolare c(e ormai conosce, dovr/ visualizzare delle
scene la cui immaginazione o esecuzione nella vita
quotidiana le riesce penosa.

ei non a!!ia paura di sprofondare con l'autoipnosi in un
sonno da cui poi nessuno possa svegliarla, perc(H
nell'autoipnosi avviene un calcolo inconscio del tempo,
come a volte durante il sonno normale- sicc(H se prima di
rilassarsi lei dir/ a se stesso di svegliarsi dopo un
determinato periodo di tempo, trascorso questo tempo, lei
si sveglier/ da solo.

7on so se le mai successo di doversi alzare al mattino
presto per una partenza e di puntare la sveglia- e, allo
scadere dell'ora sta!ilita o qualc(e minuto prima, lei si sia
svegliato da solo come se, caricando la sveglia, lei avesse
contemporaneamente caricato nel suo cervello un
particolare meccanismo c(e (a calcolato il tempo mentre
lei dormiva e l'(a svegliato al momento giusto. @ene, una
condizione analoga entra in funzione anc(e nell'autoipnosi.

7on a!!ia infne paura di essere in !alia di qualunque
agente esterno, quando lei fosse in ipnosi- perc(H se lei si
addormenter/ pensando di svegliarsi se dovesse sentire
qualc(e rumore sospetto per un periodo o per
un'emergenza per lei, questo avverr/. 7on so se lei sa c(e
cosa sia il sonno della !alia, o quello del telefonista di
guardia nelle trincee. t una specie di sonno condizionato
per cui entram!i riescono a dormire profondamente con
rumori molto forti, mentre si svegliano immediatamente, la
!alia per il vagito del !im!o nella culla, e per lo squillare
del telefono il soldato, c(e invece riesce a dormire
nonostante i !om!ardamenti.

@ene, questa specie di sonno condizionato c(e si osserva
fsiologicamente, interviene anc(e durante l'autoipnosi, per
cui lei non si ridester/ dal sonno ipnotico anc(e se la
c(iameranno, mentre si ridester/ se udr/ invece un piccolo
scalpiccio sospetto.

Partendo da questa impostazione mentale di tutta
tranquillit/ per l'esercizio c(e sta per compiere, lei mette in
atto l'autocondizionamento rapido c(e gi/ conosce
avvicinando il pollice e l'indice della mano sinistra e
contemporaneamente fssando un punto dei so2tto in
modo da o!liquare lo sguardo verso l'alto e cosi stancare
prima gli occ(i )a+. Quando questi cominceranno a
stancarsi, lei assecondi tale stanc(ezza e appena le
palpe!re cominceranno a s!attere e a diventare pesanti le
c(iuda e si rilassi... Q, K+. 6ccade cio quello c(e avviene
quando io col mio pollice le tocco il dorso della mano destra
)si associ l'eterocondizionamento #!+, soltanto c(e quando
far/ l'esercizio dell'autoipnosi io non ci sar0 e lei far/ tutto
da solo.
&(iuse le palpe!re, lei deve vedersi come in uno specc(io,
gli occ(i c(iusi )N+, i muscoli del volto distesi, ogni ruga
appianata dal rilassamento muscolare- e, dalla faccia alle
estremit/, lei deve rilassare il suo corpo, segmento per
segmento, come io le (o insegnato gi/ altre volte ).+:. 3i
pu0 intensifcare l'e5etto con qualc(e passo.

;al rilassamento muscolare sorge in lei una tranquillit/
emotiva )Q per cui fugata ogni ansia e si sente dei tutto
sereno...

6 questo punto lei visualizzi un grande orologio come
quello di una stazione ferroviaria o dei campanile di una
grande piazza, in cui le lancette luminose indic(ino l'ora del
suo risveglio, ad esempio le $ e un quarto... le $ e un
quarto... e fssi !ene e dica a se stesso come se parlasse a
un'altra persona9 h ... tu ti sveglierai alle $ e un quarto
precise, non prima, nH dopo- a meno c(e non avvenga
qualc(e cosa c(e possa costituire un pericolo o una
emergenzaSh Il tempo in cui devi riposare quindi di
mezz'ora, essendo adesso le = e tre quarti )E1+. Ti sveglierai
non !ruscamente ma dolcemente e gradatamente,
contando da uno a dieci.

.ai una prova per costatare c(e ci0 pu0 avvenire anc(e
adesso. &onvergi tutti e due gli occ(i verso la radice del
naso come per leggere il numero uno c(e fosse scritto alla
!ase dei naso stesso e contemporaneamente cerca di
aprire gli occ(i- vedrai c(e non ci riuscirai. Ripeti lo sforzo
per il numero due, poi per il tre, il B, il =, il $, il E, l'A, il # )si
segnino sulla gla!ella del paziente con il proprio indice
questi numeri+ e vedi c(e non riesci ad aprire gli occ(i
fnc(H non arrivi al numero dieci )J+. 6rrivati a dieci smetti
di guardare il numero e gli occ(i si aprono, ma siccome non
sono le $ e un quarto essi tornano a c(iudersi per non
riaprirsi pi* c(e all'ora da te sta!ilita )t+.
@ene, adesso c(e (ai visto c(e tutto funziona regolarmente
a!!andonati alla immagine rilassante c(e gi/ conosci e con
la quale sei gi/ riuscito a rilassarti altre volte )#a+- coN"
approfondirai la tua serenit/, la concentrazione in te
stesso, l'isolamento dall'am!iente esterno e potrai
acquistare una predominanza sul tuo corpo come non mai
Z.

6d esempio )"+ potrai sentire c(e il tuo !raccio diventa
leggero come un sug(ero c(e galleggi nell'acqua, sempre
pi* leggero tanto c(e si solleva )B+ e la tua mano sinistra
va a posarsi sulla fronte come un ferro sulla calamita e qui
sosta )=+ come nel suo posto pi* naturale, mentre il !raccio
destro gira, di un movimento automatico rotatorio )$+ come
una ruota in folle, e la tua !occa, i tuoi denti diventano
insensi!ili )A+ )si suggerisce l'analgesia o no e in zone
diverse, qualora questo sia necessario nell'immanenza di
un'estrazione dentaria, di un intervento c(irurgico, di un
parto ecc ... + ,@ene, ma adesso c(e tu ti sei da solo
profondamente disteso, il tuo !raccio destro pu0 cessare di
girare e appena esso si fermer/ tu ti vedrai parlare
speditamente con i tuoi superiori: )per un !al!uziente+-
,attraversare una piazza: )per un agorafo!ico+.

)3i suggerir/ una scena terapeutica adatta per la malattia
di ciascun paziente+.

)N+ Questa scena tu la rivivrai tutte le sere prima di
addormentarti, in quello stato di coscienza crepuscolare
c(e precede il sonno- avvicinando il pollice e l'indice della
mano sinistra )"#, comando postipnotico+. E potrai riviverla
ogni volta c(e sar/ necessario anc(e nel corso della
giornata, usufruendo dell'autorilassamento rapido
condizionato per a5rontare con serenit/ una emergenza
c(e con la tua sola volont/ non riusciresti a superare.

)v+ Perc(H sai c(e l'autorilassamento rapido consta di due
fasi9 a+ quella leggera )ipnoidale+ c(e si ottiene avvicinando
il pollice e l'indice della mano sinistra, accomodando lo
sguardo all'infnito, respirando lento e lungo ecc., e !+
quella pi* profonda per cui gli occ(i stanc(i si c(iudono e
tu ti concentri meglio in te stesso estraniandoti
dall'am!iente c(e ti circonda in modo da poter meglio
visualizzare quelle scene terapeutic(e c(e noi ti a!!iamo
suggerito e c(e sono adatte al tuo caso.

6desso tu conterai fno a dieci e ti sveglierai da solo,
tranquillo e calmo, avendo acquistato maggiore fducia
nelle tue possi!ilit/.

Risvegliato, faremo la prova dell'autocondizionamento, c(e
tu eseguirai poi per tuo conto a casa tua, secondo le
istruzioni ricevute:.

a tecnica dell'autoipnosi con l'aiuto eterosuggestivo c(e
a!!iamo descritto molto rapida e pu0 portare, anc(e per
virt* dei comandi postipnotici impartiti, a una trance
gradatamente sempre pi* autogena- molto pi*
velocemente, secondo la nostra esperienza, c(e non quelle
tecnic(e c(e condizionano dapprima il soggetto a sim!oli
numerici o a determinate immagini mentali, le quali solo
dopo lungo tempo acquistano la capacit/ di ric(iamare
istantaneamente una particolare condizione psicofsica. "
procedimenti per lo sviluppo dell'autoipnosi con questi
metodi devono difatti essere praticati per "= minuti al cri
)3parLs+ come attivit/ indipendente, fno a c(e le
suggestioni neutre non evoc(ino rapidamente le risposte
condizionate- in modo c(e, mentre le attivit/ coscienti
diminuiscono per l'approfondirsi della trance, il sim!olo
diventi lo stimolo evocante per via riDessa la risposta
presta!ilita )cap. B = "E+. 3olo allora l'autoipnosi cosi
raggiunta potr/ essere applicata con qualc(e successo per
scopi specifci )3parLs+.

6utoipnosi e meditazione trascendentale

6nc(e la concentrazione attiva e prolungata su una parola
senza signifcato noi a!!iamo notato c(e pu0 portare
a stati ipnoidali autoindotti. &on questo metodo si istruisce
e si allena il soggetto a ripetere, sentire e visualizzare la
scrittura di una parola senza signifcato, ad esempio, o(m
per un tempo progressivo fno a un quarto d'ora,
sincronizzando le ripetizioni col ritmo del suo usuale
respiro.

Qualora nelle prime sedute le ripetizioni venissero
distur!ate dall'inserimento di pensieri dominanti parassiti,
il soggetto deve iniziare nuovamente l'esercizio dal
principio- la sua ripetizione fnisce col suscitare uno stato
autoipnotico.

Questa tecnica, c(e ricorda quella della 'editazione
trascendentale, deriva dallo Koga @ac(ti in cui, attenendosi
al metodo 'antra dell'autosuggestione e della ripetizione
della parola sacra o(m per centotto volte, il soggetto
fnisce col cadere in autoipnosi. ;urante l'esercizio la parola
viene ripetuta come la preg(iera di un rosario, sicc(H la
persona resta sempre occupata dal suo mondo mantrico.

&on la tecnica della meditazione trascendentale, introdotta
per la prima volta negli 3tati Fniti dal maestro indiano
'a(aris(i 'a(es( `ogi, si cercato di adattare alla
mentalit/ occidentale un sistema orientale, c(e mira a
controllare lo stress modifcando lo stato di coscienza.

a meditazione trascendentale (a radici nell'induismo, ma
non una religione, nH una flosofa. ?gni mantra, c(e
una parola4suono, viene assegnata dal 'aestro al
discepolo, tenendo conto della sua personalit/. Esso e
personale e segreto e la sua ripetizione suscita la riduzione
dell'attivit/ mentale con modifcazione dello stato di
coscienza.

;opo quanto stato descritto nel paragrafo I
sull'autoipnosi e sui training autogeni )6, @+, sulle tecnic(e
sofrologic(e )&+ e di meditazioni trascendentali );+- nel
paragrafo "A sul !iofeed!acL, nel "# sulle tecnic(e
masc(erate, nel %J sulle tecnic(e indirette, desideriamo
riferire un'altra tecnica personale di autoipnosi terapeutica,
avente a fondamento i concetti sin qui esposti.

6utoipnosi terapeutica facilitata da suggestioni etero4
indotte

"+ 3i inizia l'approccio invitando il soggetto a raccontare9

6+ un episodio felice della sua vita-

@+ cosa gli interessere!!e di pi* e gli dare!!e maggior
piacere durante una passeggiata in campagna.

3i apprenderanno con questi preliminari quali sono le
principali vie esperenziali e di comunicazione

con il mondo esterno )visive, uditive, olfattive,
cenestesic(e+ dei soggetto. 3u esse il terapeuta dovr/
!asarsi in un primo tempo per formulare suggestioni
facilitanti l'autoipnosi, adoperando una comunicazione c(e
sia sempre sintonica con le predette possi!ilit/ sensoriali.
In un secondo tempo, il terapeuta si giover/ di questa
conoscenza per aiutare il soggetto a scoprire tutta quella
parte del mondo c(e egli usualmente scotomizza- in modo
da sfruttare risorse sopite e, a volte, terapeuticamente utili
per risolvere alcuni suoi pro!lemi.

%+ ;opo questo colloquio preliminare, il paziente deve
cercare di procurarsi un distacco dallo spazio circostante e
dall'am!iente esterno, c(iudendo gli occ(i e
concentrandosi sul proprio corpo.

C+ a concentrazione sempre pi* intensa sul proprio corpo,
anc(e con la metodica del training autogeno di 3c(ultz,
attivante sensazioni di rilassamento, pesantezza,
!enessere, aumenter/ la dea5erentazione sensoriale con
distacco dall'am!iente esterno. .acilita ci0 l'osservazione
del proprio respiro, ritmico, regolare, tranquillo.

B+ ;al rilassamento fsico si passa poi a quello mentale-
invitando il soggetto a lasciarsi andare come ad un sognar
da svegli, ricordando situazioni gradevoli !en conosciute e
seguendo immagini desunte dall'esperienza, non dal
pensiero critico e razionale. Egli segnaler/ al terapeuta di
aver raggiunto tale condizione mentale alzando l'indice
della mano destra- e, in caso negativo, l'operatore potr/
fare delle !revi domande in merito, con risposte digitali, a
si e no, da parte dei paziente, in modo da scoprire la causa
inconscia della sua resistenza e s!loccarla con eventuali
suggestioni e consigli. Pu0 accadere c(e un paziente non
risponda all'invito di ricordare un episodio felice della sua
vita, non avendolo secondo lui mai vissuto- allora si
suggerir/ di immaginarlo, insistendo fnc(H si avr/ una
risposta positiva col movimento dell'indice della mano
destra.

=+ e suggestioni devono tendere, in un primo tempo, ad
approfondire la realt/ interiore, con un distacco sempre
maggiore dall'am!iente e dalla realt/ critica cosciente.

$+ D soggetto c(e si dissocia dall'am!iente circostante,
essendo preso totalmente da una realt/ interiore, entra in
uno stato d1 trance, c(e giudic(iamo ipnotica quando le
immagini autoindotte sono di una pregnanza tale da
modifcare la reattivit/ personale, organica o psic(ica-
esistendo un grado maggiore o minore di consapevolezza e
di memorizzazione diversi, secondo i vari soggetti e
oscillante secondo i momenti, nella stessa persona. Per
verifcare ci0, si suggeriranno fenomeni di monoideismo
plastico somatico, quali la pesantezza all'arto superiore
destro e la contemporanea levitazione all'arto superiore
sinistro, la catalessi, l'ini!izione motoria, l'analgesia, ecc.- o
di esaltazioni cognitive, artistic(e, creative, paranormali,
c(e si potranno evidenziare in soggetti gi/
costituzionalmente dotati.

E+ 3'inculc(eranno, a questo punto, le vere suggestioni
terapeutic(e egosintonic(e e rispettanti i valori etici,
culturali, profondi del soggetto- perc(H solo queste
specifc(e ed appropriate potranno mantenere la
condizione ipnotica con quelle distorsioni della percezione e
della memoria c(e le sono proprie- e cos1 favorire il
depotenziamento di strutture a!ituali nocive, di idee
negative, con la facilitazione di processi inconsci
terapeutici. &ome tutti gli ipnoterapisti (anno constatato
)EricLson, Rossi, <aleK, @oWers, 6raoz, Reig, ecc.+, le
suggestioni ipnotic(e etero o autoindotte possono attivare
risorse interne, gi/ possedute dal paziente in modo
em!rionale e !loccate da suggestioni e condizionamenti
negativi.

A+ 3i c(iarir/ al paziente c(e tutto potr/ riprodursi ancora
in lui, con suo notevole vantaggio, mediante un presta!ilito
segnale di condizionamento )Ocomando post4ipnotico+.
6vvicinamento ad esempio del pollice e dell'indice della
mano sinistra.

'autoipnosi positiva potr/ diventare naturale nel soggetto
alienato come il sogno ad occ(i aperti, e con le immagini
costruitesi, vedendosi comportare e interagire in modo
soddisfacente, egli acquister/ maggiore forza interiore e
padronanza di sH.

#+ 3i a2da, infne, al paziente medesimo il suo ritorno allo
stato di coscienza usuale, dicendogli c(e questo avverr/
non appena il suo inconscio avr/ terminato il lavoro
creativo e ricostruttivo di alcuni lati della sua personalit/.

"J+ Risveglio con ripristino anc(e del tono muscolare
normale e prova del condizionamento.

&(iarimenti sull'uso delle diverse tecnic(e

&oncludiamo questa rassegna di tecnic(e induttive e di
approfondimento ricordando come noi siamo sempre del
parere c(e ogni tecnica valida nel

le mani dell'ipnotista c(e se l' creata e l'adopera con
fducia- e ripetiamo c(e ogni ipnotista deve crearsi le sue
tecnic(e e il suo modo d'approccio c(e meglio si attagli alla
sua personalit/.

Quelle da noi descritte non possono costituire c(e una
indicazione per il principiante e un utile compendio di
premesse psicologic(e e neurofsiologic(e c(e de!!ono
generalmente informare qualunque induzione eseguita a
scopo terapeutico.

Esse furono da noi pu!!licate solo nella seconda edizione
del presente trattato perc(H ric(iesteci da vari colleg(i
ipnologi e dagli allievi- !en sapendo peraltro c(e la
conoscenza particolareggiata di esse da parte dei pazienti
pu0 risultare negativa per l'induzione in molti di essi,
specie di coloro c(e vanno alla ricerca dell'ignoto
terapeutico o dell'ipnosi possessiva e magica. 6 costoro
!isogner/ ancora pi* di5usamente spiegare, una volta c(e
a!!iano letto quanto stato descritto, c(e levitazione,
catalessi, analgesia ecc. de!!ono realizzarsi solo in quanto
fenomeni di ideoplasia immaginativa, e se loro vivranno
intensamente le immagini suggerite queste potranno
realizzarsi, a volte anc(e senza la presenza dell'ipnotista- e
altrimenti, no. Quando le suggestioni non si realizzano
perc(H il paziente non stato in grado di immaginare con
su2ciente vivezza le varie situazioni suggerite- e, in caso
favorevole, si dovr/ spiegare c(e esse si sono verifcate per
lo sviluppo di particolari suggerimenti mentali voluti dal
soggetto e non perc(H egli sia stato succu!o di forze
esterne.

&on queste ulteriori spiegazioni sono riuscito a indurre
ipnosi catalettic(e e analgesic(e, anc(e in colleg(i c(e
pure erano edotti della metodica c(e avrei adoperato su
loro, come anc(e in fo!ici c(e si presentavano alla prima
seduta dicendomi ,so c(e lei adesso mi !uc(er/ la mano
con un ago, ma io non voglio assolutamente ci0: e per la
preoccupazione c(e io li potessi !ucare, nonostante le
assicurazioni contrarie in merito, rimanevano !en vigili,
pronti a reagire, invece di a!!andonarsiS

Per questi inconvenienti pratici, sar/ !ene c(e ogni tecnica
induttiva non sia eccessivamente divulgata, potendo essa
con la sua conoscenza perdere di e2cacia )quasi come
alcuni test psicologici una volta c(e se ne conosca la
soluzione+ o costringere l'ipnotista a impegnarsi
maggiormente in una induzione c(e altrimenti avre!!e
potuto correre pi* rapida e sicura.

6 parte il pericolo rappresentato dall'uso indiscriminato e
ar!itrario di tecnic(e ipnotic(e esegui
te da non competenti. Per questo, del training autogeno, in
8ermania, esiste in vendita un solo disco, autorizzato da
3c(ultz, e c(e non pu0 essere consegnato senza regolare
ricetta medica, come per gli stupefacenti.

;esidero c(iudere questo capitolo delle tecnic(e e sulla
metodica standard da me adoperata, ricordando c(e alcuni
autori preferiscono oggi usare metodi con procedimenti
misti di ginnastica respiratoria e muscolare, rilassamento e
formule suggestive etic(ettati sotto i pi* diversi nomi come
sofronizzazione, training, rilassamento psicosomatico ecc. e
c(e rifuggono da ogni rituale ipnotico quale ad esempio la
ricerca della levitazione, della catalessi, dell'analgesia,
dell'amnesia ecc.

" motivi addotti dai fautori di questi metodi sono di solito i
seguenti9 primo, quello di non traumatizzare il paziente c(e
si vede diventare catalettico e amnesico- secondo, il timore
pi* o meno confessato c(e, non avverandosi il fenomeno
suggerito, il terapeuta possa trovarsi declassato agli occ(i
del proprio paziente- terzo, c(e queste manifestazioni
sare!!ero rituali da vecc(ia ipnosi da palcoscenico- quarto,
c(e le sole sedute di rilassamento provoc(ere!!ero
automaticamente, con la loro ripetizione, un
approfondimento della trance, sicc(H si potre!!ero
raggiungere stati psicosomatici utili per l'analisi e per la
terapia senza traumatizzare il paziente, nH risc(iare la
propria reputazione. 6ltri motivi vi sono ancora c(e
a!!iamo esposto parlando dell'autogenia e dell'autoipnosi
)cap. B 3 "E+.

3iccome questi concetti vengono ripetuti soprattutto da c(i
non conosce !ene cosa sia l'ipnosi e l'ipnositerapia in
particolare, ricorder0 in merito alle prime due osservazioni
c(e nessun ipnotista esperto traumatizza il proprio
paziente se adopera la tecnica a lui adatta, nH perde il
proprio prestigio se (a saputo sta!ilire un adeguato
rapporto con il suo soggetto. In merito alle ultime due
osservazioni ricorder0 c(e il rituale permette di sta!ilire in
modo preciso le disponi!ilit/ costituzionali del soggetto
all'ipnosi, di riconoscere la profondit/ della trance e del
rapporto ipnotico con questo- dati indispensa!ili per
un'ipnositerapia oculata e non superfciale.

Il contenere il rituale nei limiti dell'osservazione clinica e
non in quello da palcoscenico sta all'esperienza e al tatto
dell'ipnotista- a parte c(e nella pratica terapeutica spesso
lo stesso soggetto a c(iedere all'operatore una prova
convincente del raggiunto stato ipnotico- prova c(e il
semplice rilassamento non d/.

Per quanto riguarda infne l'e2cacia terapeutica dei metodi
su accennati, nelle gravi malattie psicosomatic(e, nelle
psiconevrosi inveterate fo!ic(e e ossessive, nelle
deviazioni sessuali, negli alcolisti e nei tossicomani, nei
procedimenti d'urgenza per indurre analgesia, o risolvere
rapidamente ritorni isterici )ove occorra+, il rapporto fra i
due metodi di cura secondo la nostra personale esperienza
a favore dell'ipnosi attuata con i metodi da me
sintetizzati, secondo un rapporto c(e va da uno a dieci.
'argomento sar/ ripreso nella parte quarta, destinata
all'ipnositerapia.

In conclusione, l'ipnosi pu0 essere ottenuta con una variet/
quasi infnita di mezzi, i quali, anc(e se molto diversi uno
dall'altro, (anno in comune meccanismi neurofsiologici e
dinamismi psicologici tendenti tutti a una desta!ilizzazione
degli stati di coscienza e psicosomatici.

Tecnic(e ver!ali e non ver!ali, tecnic(e in cui si c(iede al
paziente di immaginare attivamente particolari situazioni e
tecnic(e passive, tecnic(e c(e si appoggiano
all'introspezione flosofca o umanistica, tecnic(e c(e
creano fenomeni di rilassamento o di dissociazione, con
stimoli visivi, tattili, sonori, elettrici ecc., tecnic(e c(e
sollecitano risposte atavic(e e riDessi posturali possono
tutte indi5erentemente creare stati ipnotici, o sofrologici,
c(e la stessa cosa per quanto riguarda lo stato di
coscienza e l'indirizzo terapeutico ideoplastico.

?gni paziente dovr/ essere trattato con metodi diversi
tenendo conto sia della sua specifca personalit/ e delle
sue momentanee necessit/ consce o inconsce, sia della
particolare forma mor!osa da curare, sia di quello c(e si
vuole ottenere, c(e pu0 variare dalla analgesia c(irurgica
estemporanea alla cura di una psiconevrosi o di una
tossicomania.

a rapida decisione del metodo viene suggerita dalla
esperienza e dall'esercizio quotidiano dell'ipnosi, spesso al
di sopra di ogni regola, !asandosi su quel rapporto trans
laterale terapeutico, continuamente mutevole di seduta in
seduta, c(e si intuisce in modo pi* artistico c(e scientifco.

?gni psicoterapeuta infne costituzionalmente versato
per una determinata forma di psicoterapia, riferendoci per
il costituzionalmente non solo agli attri!uti mentali, ma
anc(e a quelli somatici c(e riguardano la statura, il tim!ro
della voce, l'aspetto, il comportamento somato4psic(ico.

t un errore voler fare di uno psicoanalista di vaglia un
ipnotista o viceversa, e costringere a usare l'ipnosi c(i
a!ituato a curare i suoi pazienti coi
training di 3c(ultz o con vari tipi di rilassamento pi* o
meno dinamici. &ome non onesto screditare la validit/
generica dei diversi metodi di cura unicamente perc(H non
si capaci di applicarli e questi non si attagliano alla nostra
personalit/ e cultura.

6!!iamo constatato con piacere c(e 6utori recenti in
merito alle diverse tecnic(e, valorizzino il denominatore
comune della desta!ilizzazione dello stato di coscienza,
come io propongo da vari anniG in quanto le varie scuole,
con metodic(e di5erenti approdano tutte a una ideoplasia
c(e, secondo noi, costituisce l'essenza dell'ipnosi, dalla
vigile alla sonnam!olica.

6nc(e 'ic(ele &usano )"#AE+, so5ermandosi sulle diverse
terapie distensive ed ipnotic(e, ritiene opportuno riunirle
tutte, dato il comune indirizzo terapeutico ideoplastico.

&(iuderemo questo lungo capitolo delle tecnic(e induttive
con una importante raccomandazione suggerita dalla
esperienza personale e c(e riguarda la comunicazione e la
metacomunicazione in ipnosi.

B. a comunicazione

e la metacomunicazione in ipnosi

E' indispensa!ile nel rapporto ipnotico, sia durante l'atto
induttivo, sia durante lo stato di trance ' stare attenti ai
messaggi c(e intercorrono fra l'ipnotista e il soggetto,
spesso non pronunciati ma metacomunicati attraverso la
gestualit/ espressiva, la ritmica, gli atteggiamenti corporei,
c(e possono rilevare, con fenomeni autoplastici, pensieri e
sentimenti. Questi atteggiamenti riguardano in diverso
grado corpo, mem!ra, volto, sguardo, organi respiratori e
vocali, con manifestazioni simili in numerose culture e
civilt/, quali espressioni arcaic(e ed ancestrali.

a gestione degli spazi comunicativi )comunicazione
prossemica+, con la quale l'operatore si avvicina o si
allontana dal paziente, pu0 avere un signifcato gratifcante
o meno- determinare tensione o rilassamento- suscitare
reazioni inconsce con desta!ilizzazione dello stato di
coscienza, facilitante l'ipnosi. Eventuali toccamenti e passi
possono rendere pi* rapido e pregnante il messaggio
comunicativo. 6nc(e il semplice sguardo, senza parole pu0

G )8ranone9 ,IPnosi e 3ofrologia: )"#EJ+- ,Trattato di ipnost
. 4 3olfrologia : Il Edizione )"#E%+- ,6utoipnosi e Training
6utogeno )"#A"+- ecc.+.

essere denso di comunicazione. E' risaputo, infatti, come
possa !astare un atteggiamento dello sguardo per
scam!iarsi sentimenti di amore, di odio, di comprensione.
3i parla di linguaggio e metalinguaggio, come d1
comunicazione e metacomunicazione- termini pi* estensivi
con i quali si denotano tutti i procedimenti con cui una
mente pu0 inDuenzarne un'altra e sta!ilire una relazione.
3econdo le tecnic(e della paralinguistica, si pu0
metacomunicare col silenzio, quando ad esempio si aspetta
una risposta )c(i tace, conferma+- con calcolate pause c(e
possono cam!iare completamente il senso del discorso,
come quella famosa della si!illa &umana9 ,I!is, Redi!is non
morieris in !ello:, dove una !reve pausa, prima o dopo il
non, pu0 signifcare c(e la persona ritorner/ perc(H non
morir/ in guerra, o all'opposto9 ritorner/ no, perc(H morir/
in guerra.

Il tono della voce pu0 suscitare signifcati completamente
diversi, per cui un s1 pu0 voler dire no e viceversa.
3are!!ero stati scoperti venti signifcati diversi della parola
no, secondo le modalit/ con cui si pronuncia. 6 volte anc(e
la semplice emissione di suoni vocali o strumentali, privi di
contenuto logico possono facilitare l'induzione di ipnosi,
come nella tecnica di 'eares )cap. B 3 "B+. 3e si estende il
concetto di comunicazione a ,qualsiasi comportamento c(e
accada in presenza di un'altra persona: )ZatzlaWicL+ si
giunge ad a5ermare l'inevita!ilit/ della comunicazione
stessa. E in questa inevita!ilit/ e nella delicatezza del
rapporto ipnotico !isogna tenere conto di due fattori
fondamentali.

E primo c(e nello stile oggettivo della comunicazione
trasmessa c' una continua irruzione del soggettivo, ed
ogni informazione data viene dal ricevente riferita )in modo
pi* o meno conscio+ a dati mnemonici, trattenuti nella sua
memoria a lungo termine e interpretati alla luce di
pregresse esperienze, personali. &os1 il signifcato di una
frase non sempre uguale per le due persone c(e
sta!iliscono una relazione, e la comunicazione pu0 alterarsi
durante il passaggio dal trasmittente al percipiente- in
quanto c(e l'inDuenza del vissuto di ognuno
determinante nell'interpretazione e nel valore da dare alla
comunicazione stessa. 6d esempio, ricordo c(e in un
soggetto a cui, volendo approfondire la trance, avevo
suggerito c(e si sare!!e sentito rilassato e cullato come fra
le !raccia della mamma, ottenni l'e5etto opposto, di
svegliare e agitare il paziente, il quale dalla mamma non
era stato mai cullato e nutriva contro di lei sentimenti di
odio e rivalsa.
Il secondo fattore c(e riteniamo particolarmente degno di
nota, riguarda alcune metacomunicazioni c(e si suscitano
negli stati di coscienza ipnoidale, c(e potremo c(iamare,
tanto per intenderci, di natura parapsicologica. Esse di fatto
ci riportano ad un modo di percepire le altrui menti e gli
altrui pensieri, usuale nelle generazioni primitive e c(e
a!!iamo perso con la civilizzazione, la razionalizzazione e
l'uso del linguaggio. Ritorner0 sull'argomento pi*
ampiamente nel capitolo #, al paragrafo E f, g- qui citer0
soltanto un esempio, a!!astanza dimostrativo in merito,
occorsomi di recente in una donna di CJ anni, in stato
sonnam!olico, in cui avevo deciso improvvisamente la
prova dell'analgesia mediante cui trafggo con un ago la
cute del dorso della mano. Questa donna non aveva mai
visto questa tecnica, non gliene avevo mai parlato, nH
sapevo io stesso c(e gliela avrei fatta, avendola decisa al
momento. 3postando lievemente la mia sedia dal suo
lettino, stavo per alzarmi dovendo prendere l'occorrente
per la prova da un'altra stanza, ma mi !loccai su!ito
perplesso e meravigliato, perc(H la paziente in catalessi
sonnam!olica con gli occ(i c(iusi mi c(iese9 ,Perc(H vuol
!ucarmi e farmi del male\: Ua da sH c(e rinunciai alla
prova dell'analgesia, cercando di capire come mai la
paziente avesse potuto indovinare le mie intenzioni e
percepirle inoltre come lesive nei suoi confronti. 6ltre
osservazioni sono riferite nel )cap. # = g+. &omunicazioni
telepatic(e in corso di sedute psicoanalitic(e sono state
riferite da vari 6utori )cap. # = T+.

Personalmente siamo convinti c(e siano le condizioni
neurodinamic(e di regressione funzionale e di dissoluzione
a tipo TacLsoniano, con li!erazione e stimolazione di forze
dell'inconscio, a favorire queste manifestazioni
parapsicologic(e, c(e possono insorgere ogni volta c(e si
instaurano tali condizioni neuropsicofsiologic(e. 3ia c(e si
tratti di una relazione fra ipnotizzato e ipnotista o fra
analizzato e analista, sia del sonno, o di una condizione di
medianit/, di sensitivit/, o dell'estasi mistica.

'a anc(e durante l'induzione della trance si deve stare
attenti alla metacomunicazione per suscitarla con
maggiore facilit/. Ricorder0 il caso di un signore c(e
accompagnava la sua fdanzata per una seduta di ipnosi
alle quali mi preg0 di poter assistere. 6vendo un giorno
visto la sua fdanzata catalettica, sorridendo mi disse c(e io
non sarei mai riuscito a provocare su d1 lui quello c(e
facevo alla sua ragazza e quindi non l'avrei mai messo in
ipnosi. a metacomunicazione c(e io percepii attraverso il
suo sorriso fu un'altra- si trattava di una sfda difesa c(e di
fatto nascondeva il timore di rimanere catalettico e decisi
di far su!ito leva su questo per convincerlo c(e la
possi!ilit/ per l'ipnosi c'era anc(e per lui. o guardai fsso e
gli risposi deciso9 ,Perc(H no\:

&ontemporaneamente gli presi con la destra la sua mano
destra, avendo egli il !raccio Desso di circa "CJ gradi, e gli
passai quindi la mia. mano sinistra sul volto dall'alto al
!asso, col gesto c(e nei miei documenti flmati e nelle mie
esercitazioni !en c(iaramente dimostrato. Rimase
immo!ile e catalettico per diversi minuti con mia stessa
sorpresa, fnc(H io stesso non lo ridestai dallo stato di
torpore ipnotico.

Fn altro sistema in questi casi di sfda del soggetto
all'ipnologo quello c(e invece adopera EricLson. 6 una
persona c(e gli dice ,ei non riuscir/ ad ipnotizzarmi:, egli
risponde, senza imperio, con una apparente infnita
dolcezza )come mi (a fatto vedere a Parigi nel "#$=, dopo
un interessante di!attito in cui egli aveva visionato dei miei
flm con tecnic(e diverse+9 ,Ua !ene, venga qui e stia
sveglio, sempre pi* sveglio:, e alla persona c(e vuole
diso!!edire all'ordine dell'ipnologo di stare sveglio, non
resta c(e d'andare in trance.

3e il soggetto lungi dal distendersi su una poltrona e di
rilassarsi, come consigliato dall'ipnotista, si rifuta e dice
c(e vuole camminare in su e gi* per la stanza, lo si lascia
fare e gli si dice ,'i permette di camminare assieme a
lei\: Ricevutone il consenso si fnisce col rallentare la
marcia sino a fermarsi, mediante una metacomunicazione
c(e trasforma progressivamente la relazione da simmetrica
competitiva )relazione orizzontale+, a complementare
integrativa o rigida superiore, in cui uno d/ e l'altro riceve
)relazione verticale, up4doWn+.

7ell'esempio accennato, il tipo di relazione pu0 defnirsi
come metacomplementare, avendone il controllo mentre si
d/ formalmente il potere al soggetto, dicendo magari9 ,ei
pu0 fare tutto quello c(e vuole:. a relazione pu0 essere
infne paradossa come quando si dice ,ei deve
diso!!edirmi: suggerimento c(e se viene attuato, si risolve
nella o!!edienza necessaria.


&6PIT?? $

PER&E7TF6E ;EI 3?88ETTI IP7?TIRR6@II E
&?7;IRI?7I &<E I7.FI3&?7? 3F'I7;FRI?7E
IP7?TI&6


l. Statistiche

3orge a questo punto una domanda9 in quale percentuale
gli uomini sono ipnotizza!ili nei gradi dianzi notati\
Precisando ci0, si fssere!!ero le possi!ilit/ delle
applicazioni pratic(e dell'ipnosi nel campo medico, a parte,
s'intende, le riserve c(e un tale metodo di cura implica. 6
nostro avviso non esistono per0 statistic(e rigorosamente
scientifc(e in merito, perc(H troppo diverse sono la tecnica
e le possi!ilit/ dei vari ipnotizzatori, c(e le (anno
compilate, e troppo eterogenei i soggetti stessi esaminati.
3econdo @ern(eim solo un caso su sette arriva al
sonnam!ulismo con amnesia successiva )"B,%Ad+- secondo
@raid vi arriva solo un caso su "J )"Jd+ e a!!iamo gi/ visto
come alcuni autori vogliono riservare a quei soli casi in cui
si producono amnesia e sdoppiamento della coscienza la
qualifca di ipnosi9 quando mancano queste condizioni si
trattere!!e solo di ,assopimento e vaneggiamento:.
'olti tecnici sostengono c(e un paziente su dieci non pu0
essere ipnotizzato e c(e, dei nove residui, uno su sei non
pu0 immergersi in quello stato di totale a!!andono
psic(ico, necessario per e5etti medici. 3ommando il "Jd
dei non ipnotizza!ili al "=d dei soggetti con ipnosi
insu2ciente, si avre!!e un %=d d'impossi!ilit/ per
l'ipnotismo medico. 3u riviste specialistic(e si pu0 leggere,
invece, c(e su cento pazienti solo cinque non cedono
all'ipnosi, cio la met/ della statistica precedente,
trentacinque sono suscetti!ili di una trance leggera, utile
per interventi odontoiatrici, altri trentacinque possono
essere immersi in uno stato ipnotico medio e solo sui
rimanenti venticinque possi!ile raggiungere ipnosi
profonde, utili, ad esempio, per l'anestesia c(irurgica.
'osconi e Pavesi attenendosi anc(e alla grande
8nciclopedia sovietica scrivono c(e le persone inaccessi!ili
all'ipnosi sono un massimo del =d, con riferimento alla
defnizione e ai principi dell'ipnosi secondo Pavlov. Per
Pavesi praticamente non c'$ soggetto che sia re&rattario
all'ipnosi. &iascuna persona normale (a la potenzialit/ di
sviluppare trance profonda. Tutto sta nel trovare la via
giusta per poter sfruttare questo potenziale. ,a via
giusta: consistere!!e, per questo autore, essenzialmente
nella maniera con cui si danno le suggestioni, in ogni modo
da non sviare il soggetto con le nostre stesse parole.
3econdo Zol!erg, con un ipnotizzatore esperto e un
adeguato allenamento, la percentuale di sonnam!ulismo
pu0 arrivare sin al =Jd.
;isertori )"#=$, p. C%A+ c(e in un soggetto riusc1 a causare
sonnam!ulismo, letargia e ipnosi, in modo tale da fare
esperimenti di notevole interesse, dic(iara di ,non essere
mai pi* riuscito in alcun altro paziente a ottenere fenomeni
ipnotici:. 3ostiene pertanto c(e per praticare l'ipnosi
occorrono doti personali particolari c(e non ritiene molto
di5use, e si c(iede quanti siano in Italia i neuropsic(iatri
capaci di ottenere un'ipnosi profonda.
Esta!rooLs )"#$B+ ritiene c(e solo una persona su = )%Jd+
possa raggiungere l'ipnosi sonnam!olica e c(e nessun
operatore, per quanto a!ile, possa riuscire a migliorare
questa media.
3ta di fatto c(e, quando si parla di dati statistici sulla
possi!ilit/ di praticare l'ipnotismo, !isogna !ene precisare9

a ,uale grado di ipnosi ci si vuole riferire e cio se a una
trance leggera, media, profonda sonnam!olica )cap. C
_C+.
chi $ l'ipnotizzatore, perc(H spesso con una sulle
imposizioni delle mani tecnica apparentemente uguale
e sugli stessi pazienti, si vedono fallire alcuni
ipnotizzatori e riuscire altri-
con ,uali casi si compilano le statistiche, perc(H un
soggetto nevrotico, un etilista, uno sano, uno
psicopatico, danno risposte assai diverse all'ipnotismo-
a prescindere dal fatto c(e anc(e molti sani possono
avere una emotivit/ e suggestiona!ilit/
profondamente diverse fra di loro e pertanto un assai
diverso grado di ipnotizza!ilit/ secondo l'et/, il sesso e
il momento.


2. .ondi%ioni che possono facilitare od ostacolare
l'ipnotismo

4aF =a volont dell'operatore e del soggetto

7ormalmente, per ipnotizzare una persona, occorre la sua
cooperazione- peraltro risaputo come, anc(e senza di
questa e ricorrendo ad artifci, si possa indurre ipnosi senza
consenso.
Poic(H quando si ipnotizza ci si rivolge all'immaginazione,
alla fantasia e alla suggestiona!ilit/ dell'individuo e non
alla sua volont/, si sa come anc(e persone di forte volont/
possono venire ipnotizzate.
I vecc(i ipnotizzatori ritenevano c(e l'induzione riuscisse
tanto pi* facilmente quanto pi* forte fosse la volont/
dell'operatore, rispetto a quella del soggetto- vi sono
manuali di divulgazione sull'ipnotismo c(e suggeriscono
degli esercizi per potenziare e proiettare la propria volont/.
7oi, con altri 6utori, pensiamo c(e l'atto del volere possa
aggiungere qualc(e elemento non ver!ale, di tipo
espressivo, c(e facilita la suggestione, ma riteniamo pi*
giusto dire c(e ,una suggestione avr/ successo nella
proporzione con cui l'ipnotista crede nella sua e2cacia: e
non in quella proporzione con cui la vuole.
;i fatto, i veri artefci del successo nell'induzione sono
l'atteggiamento mentale dell'operatore )cap. C _ %+ e quello
del soggetto con la sua condiscendenza o con le sue
resistenze istintive, pi* o meno consce )cap. C _ "+.


41F 5 passi ed esperienze para9siologiche sulle imposizioni
delle mani

Fna concezione particolare delle possi!ilit/ della volont/
(anno invece i cultori di parapsicologia, o metapsic(isti, i
quali reputano dimostrata la possi!ilit/ di percezioni
eVtrasensoriali e telepatic(e, di trasmissioni del pensiero a
distanza, di e5etti psicocinetici, per cui l'uomo potre!!e,
con il proprio volere, inDuire non solo sui propri simili ma
anc(e sugli oggetti inanimati, tanto da modifcare, ad
esempio, il movimento e la caduta dei dadi eseguita con
mezzi meccanici )R(ine e scuola americana di
parapsicologia, da lui guidata+.
Peraltro, se vi sono scuole universitarie europee e
americane c(e (anno, con rigore di verifc(e, dimostrato
l'esistenza di fenomeni paranormali, troppo esigui e non
dimostrativi sono per ora gli esperimenti pratici per
spiegare il loro intervento nell'ottenere ipnosi- si ritiene,
pertanto, c(e la contemporanea presenza di fenomeni
paranormali nell'ipnotismo, oltre a quelli gi/ noti e
universalmente accettati, sia ancora da dimostrare in sede
scientifca, anc(e se ipotizza!ile su un piano teorico.
3c(mitz esclude l'esistenza di forze particolari nella
produzione dei fenomeni ipnotici e riduce il potere
suggestionante semplicemente a una attitudine personale,
come sare!!e quella di studiare matematica o musica.
Tuttavia non si sente di respingere l'eventualit/ di una
produzione telepatica di rappresentazioni nel soggetto
ipnotizzato. Riconosce per0 l'estrema rarit/ di simili fatti
c(e a lui, nonostante il pi* serio impegno, non sono mai
riusciti.
3i gi/ accennato, trattando dei passi, come molti
metapsic(isti ritengano c(e dalla mano di particolari
soggetti si sprigionino a comando particolari energie,
capaci di impressionare lastre fotografc(e, di far
germogliare velocemente i semi delle piante, di fare
cicatrizzare rapidamente le ferite, di divaricare i tessuti
compiendo veri interventi c(irurgici su organi vitali
)c(irurg(i medium flippini+ e di suscitare, infne, fenomeni
ipnotici.
In merito all'ipotetica esistenza di radiazioni 9to1iologiche
emananti dalle mani si riferisce il risultato di una serie di
ricerc(e compiute dalla 3ociet/ italiana di metapsic(ica,
del cui gruppo torinese, interessato pur esso nelle ricerc(e,
c(i scrive fu presidente negli anni "#=B4==. Tale qualifca gli
permise di interpellare in merito alcuni istituti universitari
di agricoltura e di !otanica )vedi il Uer!ale della seduta
dell'6.I.3.'. torinese del %" novem!re "#=B, 'etapsic(ica,
vol. #, %A# 4 "#=B+, nonc(H di conoscere le ricerc(e anc(e
del gruppo vercellese, condotto dai professori udovico
6rmani, radiologo, e Prospero 'ino, internista, entram!i
primari all'?spedale 'aggiore di Uercelli.

Il professor 6rmani, nel "#BA, nell'intento di vedere se era dimostra!ile
un'emissione di energia dalle mani, dispose venti semi secc(i di
lenticc(ia )ervum lens+ in un piattino di porcellana, su cotone idroflo, e vi
impose le mani, dieci minuti ogni volta, per cinque giorni. 6ltre due
persone eseguirono lo stesso trattamento su piattini consimili, un altro di
questi venne irradiato con lampadina elettrica, sviluppante una
temperatura di f = '&, e un altro fu tenuto per controllo. e mani degli
sperimentatori svilupparono rispettivamente f = '&, f B '&, f $ '&. Tutti i
piattini vennero poi !agnati ogni giorno con acqua normale, tenuti al
!uio, a uguale temperatura. a lung(ezza delle piantine, misurata dopo
dieci giorni, dimostr0 una maggiore crescita nel piattino di c(i sviluppava
f = '&, uguale crescita per il piattino della lampadina e per quello della
persona con f B '&, minore nel controllo e al di sotto ancora di questo nel
piattino della persona con f $ '&. Ripetendo decine di volte l'esperimento
con vari soggetti si e!!ero risultati positivi, c(e per0 non presentavano
diKerenze, sia che il soggetto pensasse a &ar maggiormente sviluppare la
crescita o a ritardarla(
?ttenuta la colla!orazione di una sessantina di ricercatori, sparsi in tutta
Italia, ai quali furono mandati i semi di uno stesso raccolto, i risultati
furono fortemente positivi, in quanto c(e quelli trattati si svilupparono
pi* dei semi di verifca.
Ricercando se la temperatura emessa dalle mani avesse una particolare
azione, non se ne e!!e la prova. 6llora si vollero intensifcare le
precauzioni sperimentali. Il professor 'ino e il professor 6rmani
impiegarono, al posto dell'acqua pota!ile, quella distillata di fresco,
!acinelle di vetro sterilizzate, sto5a sterilizzata )invece dei cotone
idroflo+, termostato sta!ile a f "= '&- i semi furono manipolati con pinze
sterili e disposti a un centimetro uno dall'altro- le misure vennero prese
da tre persone c(e si verifcavano reciprocamente. I dati raccolti in oltre
due anni di ricerc(e furono studiati con rigoroso metodo statistico. Il
risultato fu c(e e5ettivamente una piccolissima di5erenza in pi* c'era nei
semi trattati, in confronto di quelli per verifca, ma c(e il numero degli
esperimenti )circa tredicimila+ era troppo esiguo per essere decisamente
pro!ativo. e ricerc(e dovevano essere estese a qualc(e centinaio di
migliaia di casi )6rmani+.
I semi trattati da una cosiddetta guaritrice )temperatura sviluppata f "J
'&+ non germogliarono pi* di quelli usati per il confronto.
3in qui gli studi e le ricerc(e seguiti da c(i scrive. Il professor &azzamalli,
presidente dell'6ssociazione italiana di metapsic(ica, cos1 scriveva in
merito alle radiazioni umane fto!iologic(e9 ,In recentissimi esperimenti
a distanza, senza l'imposizione delle mani, ma concentrando
ripetutamente il pensiero su semi di lenticc(ie, predisposte in !acinelle, a
distanza prima di metri, poi di c(ilometri ]S^, il &entro di meta!iologia di
Torino, aderente all'6ssociazione italiana della 3ociet/ di metapsic(ica,
avre!!e rivelato alcuni risultati positivi, c(e, se verranno confermati,
sposteranno la questione da un inDuenzamento supposto come
emanante dalle mani dei soggetti operatori a un inDuenzamento ad
opera del cervello degli stessi:.

asciamo agli autori la responsa!ilit/ delle loro asserzioni
fantascientifc(e- si precisa c(e si sono voluti
semplicemente riferire tali esperimenti perc(H le radiazioni
umane, c(e rendono possi!ili fenomeni di telepatia, di
trasmissione di pensiero, di ipnotismo o di 9to1iologia,
sare!!ero per alcuni metapsic(isti molto simili fra loro e gli
studi, tendenti a rivelarle in qualunque modo, potre!!ero
riuscire indirettamente utili anc(e per l'ipnotismo.

Queste ricerc(e ogni tanto ria2orano sotto aspetti diversi e
tutte, in vario modo, tendono ad accertare l'esistenza
nell'uomo di particolari, eccezionali possi!ilit/
parafsiologic(e. ;i recente sono stati compiuti altri
esperimenti c(e, secondo 8rad, &adoret e Paul,
sem!rere!!ero provare l'esistenza di una !enefca
inDuenza delle mani dei guaritori nella cicatrizzazione delle
ferite. @ernard 8rad, psic(iatra della 'c8ilI FniversitK di
'ontreal, Remi &adoret, medico e professore di fsiologia
all'Fniversit/ di 'anito!a, in &anada, e 8. I. Paul,
professore di matematica attuariale e di statistica nella
stessa universit/, (anno compiuto in merito esperienze sui
topolini.
;opo averne selezionati trecento tutti uguali, e praticato in
essi una uguale ferita, ne sottoposero cento a un
trattamento da parte di un guaritore, cento a un
trattamento consimile da parte di persone c(e non
pretendevano di avere alcun potere curativo eVtranormale,
e sugli ultimi cento non compirono, infne, alcun intervento.
Questo consisteva nel tenere fra le mani le ga!!iette dei
roditori due volte al giorno, per quindici minuti.
Il risultato ottenuto sare!!e stato quello di accertare
un'accelerazione del tempo di guarigione delle ferite dei
topolini trattati dal guaritore, rispetto a quelle degli altri,
pur non risultando c(iara la natura dell'inDusso esercitato,
!attezzato a volte come prana(


4cF 5l trans&ert

8li psicoanalisti (anno ridotto tutti i complessi e importanti
fenomeni dell'ipnotismo alla questione del transfert. Essi
ritengono c(e l'ipnotizza!ilit/ non sia una qualit/ fssa e un
rigido tratto della personalit/, data la natura !ipersonale
della relazione ipnotica, fondata sul gioco transfert 4
controtransfert. 3crive Romero9 ,Essa per quel dato
soggetto relativa a quel dato operatore, a quel dato
metodo, a quella data situazione ;ove un operatore o un
metodo fallirono, possono riuscire un altro operatore o un
altro metodo, o anc(e lo stesso operatore o lo stesso
metodo in altre circostanze di tempo, di luogo, di stato
d'animo:.
?ra, c(e transfert si produca durante l'induzione ipnotica
certo- ma c(e questo, da solo, possa produrre ipnosi, tanto
da poter con sicurezza sta!ilire l'equazione ipnosi O
transfert e solo transfert non lo si ritiene esatto.
Il transfert per c(i scrive un fenomeno concomitante nella
complessa fenomenologia ipnotica, ma non tutta l'ipnosi.


4dF 5l sesso, l'et, l'intelligenza, le malattie mentali

3i ritiene in genere c(e il sesso femminile, come pi*
fantasioso e suggestiona!ile, sia pi* facilmente
ipnotizza!ile del sesso masc(ile c(e presenta, di solito,
maggior spirito critico ed meno pronto all'ela!orazione
delle suggestioni. Esta!rooLs peraltro non di questa idea
e ritiene c(e la di5erenza fra i due sessi, se pure esiste,
minima.
3'intende per suggestione quel processo mentale per cui si
accetta passivamente una idea e se ne attua il contenuto
)cap. A _ %!, c+. Essa una componente della personalit/
aumentata nei nevrotici, isterici e psicogracili, non molto
pronunciata nei normali, pressoc(H nulla negli psicotici.
a suscetti!ilit/ alla suggestione ipnotica, come risaputo,
alta dai sette fno ai venti anni circa- diminuisce durante
la maturit/, per aumentare nella vecc(iaia e scemare nella
senilit. In queste condizioni, per la presenza di note
involutive, di2cile istituire un valido rapporto o!iettivo e
indurre suggestioni sta!ili nella memoria del paziente.
I !am!ini, c(e sono facilmente suggestiona!ili e a5ermano
per vere e come viste cose di cui (anno solo sentito
parlare, si ipnotizzano con facilit/. I ragazzi fra i sette e i
dodici anni sono ottimi soggetti e la proporzione di ipnosi
profonde di questa et/ di B su =, in confronto alla
percentuale di " su = negli adulti )Esta!rooLs+. E' !ene
tuttavia, secondo c(i scrive, non adoperare in essi con
frequenza l'ipnosi, perc(H lo stato dissociativo dell'ipnosi
profonda non giova alla psic(e in evoluzione.
7on si ritiene, come alcuni a5ermano, c(e la possi!ilit/ di
essere ipnotizzati sia ,maggiore negli individui d1 pi* alta
intelligenza c(e in quelli di !assa intelligenza: )Pavesi+. 3i
pensa invece c(e essa maggiore negli individui c(e
(anno, dell'intelligenza, sviluppate le qualit/ immaginative
e fantastic(e, intuitive e artistic(e- minore in quelli c(e
dell'intelligenza (anno invece sviluppate le qualit/ critic(e
e di giudizio, le tecnic(e e le positive. 'aggiore quindi l/
dove esiste una prevalenza funzionale dell'emisfero
cere!rale destro sul sinistro 3ono !uoni soggetti anc(e
quelli c(e facilmente si adattano alle esigenze della societ/
e alla sua realt/.
e persone c(e parlano durante il sonno e i sonnam1uli
sare!!ero degli ottimi soggetti e raggiungere!!ero quasi
sempre una trance molto profonda )Pavesi+.

In linea generale, secondo l'esperienza di c(i scrive,
sfuggono all'ipnotismo i mentali gravi c(e, racc(iusi nei
loro deliri, non permettono di sta!ilire quel rapporto
o!iettivo e d1 suggestiona!ilit/ necessario a tale mezzo di
cura e d'indagine )casi =, $, E, CE, cap. "A+.
8li stessi isterici, quando raggiungono la gravit/ delle
psicosi inveterate, sono refrattari all'ipnosi, come anc(e
&(ertoL a5erma- egli impiega l'ipnotizza!ilit/ come
elemento prognostico, ritenendo un isterico ipnotizza!ile
ancora accessi!ile alla psicoterapia.
3ull'uso dell'ipnosi in psic(iatria ritorneremo !revemente
pi* avanti )cap. # _ A e cap. "E+.
3fuggono alle possi!ilit/ dell'ipnotismo i senili, gli idioti e
tutti quelli c(e, come costoro, mancano di capacit/ di
concentrazione mentale, di fssazione, di ela!orazione
psic(ica e di giudizio. ;acc(H l'ipnotizza!ilit/, come la
suggestiona!ilit/, non ric(iede ottusa credulit/ e defcienza
intellettiva, ma potenza di immaginazione, ricc(ezza di vita
emotiva, prontezza di risposte psic(ic(e. Per questo motivo
sono anc(e di2cilmente ipnotizza!ili le personalit/ &redde,
dalla scarsa suggestiona!ilit/, dalla critica sempre desta e
a!ituate al dominio di sH stesse. Tuttavia noi, insieme a vari
autori )Romero e altri+, riteniamo la suscetti!ilit/ all'ipnosi
come un attri!uto universale dell'uomo normale, pensando
c(e i cosiddetti refrattari non siano tali in modo assoluto,
potendo essi cedere ad altri ipnotisti, o ad altre tecnic(e, in
altri momenti.


4eF +lcool, vitamine e &armaci

'alcool facilita notevolmente la suggestiona!ilit/ ipnotica.
&(i scrive ricorda c(e, nel "#%#, dopo a!!ondanti li!agioni
a una festa delle matricole, caddero in profondo stato
sonnam!olico molti compagni d'universit/, recatisi a teatro
per assistere allo spettacolo di un ipnotizzatore. 8li stessi
compagni, tornati dopo due sere sul medesimo
palcoscenico, senza aver !evuto, furono per l'ipnotizzatore
dei soggetti tutt'altro c(e facili- alcuni, c(e
precedentemente si erano comportati come ridicole
marionette nelle sue mani, stentarono fnanc(e a
raggiungere una lieve trance con la prova del
!arcollamento, rinforzata dall'accompagnamento musicale
adatto di un pianoforte. &(i scrive ricorda ancora lo stupore
e il disappunto dell'ipnotista, il quale, sicuro di tenere un
interessante spettacolo teatrale con i soggetti c(e aveva
gi/ sperimentato felicemente, dovette invece limitarsi a
poc(e dimostrazioni non molto divertenti, nH interessanti
per la platea.
a prova dell'azione agevolatrice dell'alcool nell'induzione
ipnotica stata poi da me ripetuta, in vari soggetti, con
esito positivo, nella pratica clinica degli anni "#CE4CA, con
le precauzioni, il procedimento e il rigore dell'esperimento
scientifco. Ei stata infne costatata centinaia di volte nella
pratica ipnositerapica degli alcolisti presso l'?spedale di
Uercelli )cap. "E _ %a+.
3ono state riferite diversit/ di comportamento di fronte
all'ipnosi dei cardioinsuEcienti e dei soggetti con
ipovitaminosi B
"
, )'ensiLov e 'alenLovic+. 7ei primi vi
sare!!e la tendenza a cadere in profondo e prolungato
sonno, perdendo il rapporto con l'ipnotizzatore, e anc(e nei
secondi si osservere!!e un sonno improvviso, di lunga
durata. a saturazione di vitamina B
"
, porta invece a una
resistenza all'ipnosi, a una facile reazione a tutti gli stimoli
esterni e a un sonno notturno agitato e inquieto.
'ipersonnia verre!!e spiegata con un accumulo nel
sangue di prodotti di com!ustione imperfetta degli idrati di
car!onio- e la resistenza causata dalla vitamina @, si
spieg(ere!!e con una riattivazione dei processi meta!olici,
per cui il cervello diventere!!e pi* sensi!ile alle eccitazioni
e l'insorgenza del torpore ipnotico, quindi, ostacolata.
3c(ilder e Qauders sostengono c(e piccole dosi di evipan o
di paraldeide aumentano la suggestiona!ilit/- ugualmente
3tungo, c(e adopera una soluzione di evipan al "Jd,
iniettandola endovena a dosi su!anestetic(e- <orsleK
preferisce il pentothal endovena. @erristein (a studiato
l'e5etto della scopolamina sulla suggestiona!ilit/ nella
prova di !arcollamento e (a trovato c(e la sensi!ilizzava,
ma non riusciva a suscitarla l/ dove era assenteS );a
Pavesi+.
;i fatto c(iaro c(e, quando si arriva all'ipnosi attraverso
un &armaco, essa $ sovrimposta dall'operatore nello stato
di coscienza causato dal medicamento, e non a5atto
dovuta a questo. 3i ritorner/ pi* di5usamente
sull'argomento nel capitolo E, descrivendo la tecnica
adottata da c(i scrive per indurre trance ipnotica in
su!narcosi.
&omunque, desidero su!ito precisare c(e secondo i miei
esperimenti la narcoipnosi rende piJ &acile l'induzione della
trance, ma non l'intensit di ,uesta- nel senso c(e se un
paziente non diventa sonnam!ulo con la metodica
semplice, non lo diventa neppure se precedentemente
stato indotto in lui uno stato su!narcotico.
Fna volta c(e si passa in ipnosi, su!entrano quei fattori
costituzionali, gi/ messi in evidenza da vari autori, per cui
solo il %Jd degli ipnotizzati raggiunge la trance
sonnam!olica, qualunque tecnica venga adoperata.
Tanto noi a!!iamo sistematicamente costatato in oltre un
centinaio di casi trattati con la su!narcosi proprio per
indurre stati sonnam!olici, e qualc(e rara eccezione ci
parsa confermare la regola.
. X. Zest, fondandosi sul concetto c(e l'ipnosi sia uno
speciale stato di concentrazione, mantenuto dai
meccanismi parassociativi c(e (anno la loro !ase
anatomica nel sistema reticolare ascendente, ritiene c(e i
farmaci atti a determinare fenomeni dissociativi possano
anc(e rendere di2cile o impossi!ile la persistenza della
trance ipnotica. 6 riprova sperimentale di ci0, tale autore
(a adoperato l'acido lisergico )3;%=+, riscontrando la sua
azione sfavorevole per la trance ipnotica anc(e se sotto
l'e5etto del farmaco il soggetto appariva pi*
suggestiona!ileS ;'altra parte, una suggestione ipnotica
adatta, esercitata prima della somministrazione del
medicinale, sem!rava aiutare il paziente a resistere alla
azione tur!atrice di questo.


3. Prove di suggestiona"ilit e di automatismo
psicomotorio. Suggestiona"ilit e ipnoti%%a"ilit

Essendo risaputo c(e, in via di massima sono pi*
facilmente ipnotizza!ili i soggetti maggiormente
suggestiona!ili allo stato di veglia, si possono, a scopo
orientativo, eseguire preliminari prove di suggestiona1ilit,
con l'avvertenza per0 c(e la mancata risposta a queste
prove non ci d/ a5atto la certezza della non ipnotizza!ilit/
del paziente- e viceversa, in caso d1 risposta positiva alle
prove. 'ipnotizza!ilit/, di fatto, dipende da diverse cause,
fra cui importanti i rapporti interpersonali tra operatore e
soggetto. Essa non defnita solo dalle qualit/
dell'ipnotizzato o da quelle dell'ipnotizzatore, !ens1 da
quelle di entram!i, c(e si compenetrano nel rapporto
interpersonale- lo studio isolato delle qualit/ di uno o di
quelle dell'altro non potr/ mai portare a una giusta e
completa spiegazione del fenomeno ipnotico. a
suggestiona!ilit/, infne, aumenta per una determinata
suggestione c(e venga spesso ripetuta )omoazione+ e
infne, durante l'ipnosi, contrariamente c(e nello stato di
veglia, si ottiene un aumento di suggestiona!ilit/ mediante
suggestioni di tipo diverso )eteroazione+.
7el reparto per le malattie nervose dell'?spedale 'aggiore
di Uercelli, c(i scrive (a adottato per molto tempo una serie
di prove di suggestiona!ilit/, c(e fgurano stampate nella
cartella clinica di ogni malato e c(e erano compiute,
s'intende, con l'accortezza ric(iesta da ogni esame
psicologico. Esse concernono la possi!ilit/ di porre ostacoli
alle operazioni mentali per via suggestiva e la suscetti!ilit/
a giudizi intuitivi erronei per e5etto della suggestione.
Eccone l'elenco9

%rova dei pesi di ;ossolimo9 si presentano due cu!i di legno
di peso perfettamente uguale, uno dei quali porta, !en
visi!ili, numerosi c(iodi infssi. Il paziente
suggestiona!ile trover/ pi* pesante il cu!o con i
c(iodi.
%rova tattile9 si presentano in cornicette identic(e due
fotografe riproducenti sto5e diverse, una liscia e
un'altra molto rugosa- il soggetto suggestiona!ile
prover/ diversa sensazione tattile.
%rova delle dimensioni con colori uguali9 si presentano due
cerc(i, due quadrati e due asticciole di legno, di colore
e dimensioni uguali. 3uccessivamente si presentano
altri due cerc(i, due quadrati e due asticciole di uguale
colore, ma di dimensioni lievemente diverse. a
persona suggestiona!ile non trover/ di5erenze di
dimensione.
%rova delle dimensioni con colori diversi9 l'opposto di
prima- oggetti con uguali dimensioni, ma con diverso
colore, verranno creduti di diversa dimensione
%rova di 2h$vreul9 si d/ al paziente da tenere per un capo,
all'altezza dell'anca, una corda alla cui estremit/
attaccato un pendolo di metallo. 6 circa cinque
centimetri d1 distanza dal pendolino si mette per terra
un !locc(etto di ferro inerte, dicendo c(e
magnetizzato e c(e quindi attirer/ a sH il pendolino 3e
il paziente suggestiona!ile si vedr/ c(e il pendolino
ciondoler/ nella direzione del !locc(etto di ferro.
%rova del circolo9 si presenta un cartoncino su cui sono
disegnati due circoli uguali, del diametro di circa tre
centimetri e lontani l'uno dall'altro circa otto
centimetri. 3u un circolo scritto il numero quattro,
sull'altro il numero sei. Il paziente suggestiona!ile
indic(er/ come pi* grande quello c(e porta il numero
pi* alto.
7umero delle risposte di colore alle tavole di ;orschach.

?ltre alle prove di suggestiona!ilit/, utile eseguire le
prove per rendere manifesto un maggiore o minore
automatismo psicomotorio- le principali sono9

=a prova delle aste9 si presentano asticciole di lung(ezza
crescente e successivamente delle asticciole uguali. 3e
il soggetto dominato dall'automatismo continuer/ a
trovare ancora pi* lung(e le asticciole c(e gli si
presentano, anc(e se la loro lung(ezza sar/ costante.
=a prova dei 1attiti9 si invita il soggetto a !attere le dita sul
tavolo, contemporaneamente all'esaminatore. Questi,
dopo qualc(e istante, improvvisamente si ferma- se il
paziente portato all'automatismo, continua a !attere
ancora da solo vari colpi sul tavolo.
=a prova del conteggio9 il soggetto deve contare ad alta
voce con lo sperimentatore, il quale, giunto a un dato
numero, per esempio trenta, salta una decina e conta
B", B%, BC. Il soggetto incline all'automatismo conter/
C", C%, CC.

e prove sin qui elencate vengono di solito eseguite
quando si fa l'esame psicologico del malato, per conoscere
la sua maggiore o minore suggestiona!ilit/ e il grado del
suo automatismo psicomotorio, in previsione di una
successiva induzione e terapia ipnotica.
&(i scrive pre&erisce tenere distinte ,ueste prove pure di
suggestiona1ilit dai tentativi d'induzione c(e si fanno con
altre prove, come quelle delle mani serrate, o del
!ilanciamento o di Qo(nstamm ecc., e c(e, in caso positivo,
possono dare facilmente l'avvio all'atto induttivo ipnotico
vero e proprio con una serie di suggestioni
successivamente incalzanti, c(e procurino
progressivamente passivit/ psicomotoria, ini!izione di
movimenti volontari o movimenti involontari ecc. )cap. = _
"+.
;i fatto, molti tentativi d'induzione sono anc(e delle prove
di suggestiona!ilit/- ma non altrettanto c(iaramente le
prove di suggestiona!ilit/, esposte in precedenza, (anno in
sH i requisiti necessari per diventare eL a1rupto, in caso
positivo, atti induttivi di ipnosi. Per questo motivo a!!iamo
preferito di5erenziarle, avendo gi/ descritto le prove di
suggestiona!ilit/, con successive possi!ilit/ induttive, nel
capitolo quarto.
Ri!adiamo, in ogni modo, qui il concetto c(e non sempre
maggiore suggestiona!ilit/ signifca ipnotizza!ilit/. .armaci
come l'acido lisergico possono aumentare la prima e non la
seconda ). X. Zest+. ;i ci0 riteniamo !isogna tener conto
anc(e per il T.6.P. )<Kden+, un farmaco c(e induce una
condizione di suggestiona!ilit/ e c(e stato studiato nei
la!oratori della Xo(ns <opLins FniversitK di @altimora.
3i pu0 difatti sta!ilire clinicamente una scala di credulit,
c(e massima nelle demenze senili e paralitic(e, nei
frenastenici, e va diminuendo negli epilettici, nei distimici,
negli psicogracili. Quella della ipnotizza!ilit/, peraltro, non
la segue a5atto, e questa pu0 essere massima negli ultimi
e pressoc(H assente nei primi.
Per sta!ilire il grado di ipnotizza!ilit/ alcuni autori si
valgono anc(e di test proiettivi- 3c(necL adopera la tavola
"%' del T(ematic 6pperception Test, in cui ra2gurato un
uomo col dorso c(ino e la mano protesa verso il viso di una
persona supina su un lettino. Egli adopera questa tavola
per gli uomini, avendone disegnata un'altra per le donne.
6nc(e Zagner (a progettato per i diversi soggetti quattro
diverse tavole, come test di ipnotizza!ilit/.
Per giudicare della maggiore o minore ipnotizza!ilit/ di un
soggetto sono state ela!orate anc(e varie scale di
ipnotizza1ilit, c(e peraltro prendono in considerazione
soltanto la personalit/ di questi, ignorando quella
l'operatore, il rapporto interpersonale, e c(e infne
presuppongono condizioni costanti di esperimento, invece
non sempre ripeti!ili.
Esporr0 pi* di5usamente il mio punto di vista in merito nel
capitolo "C _ %d, a proposito dei quesito medico 4 legale
specifco, postomi dal 8iudice Istruttore del Tri!unale di
Torino, di defnire peritalmente se una determinata persona
fosse ipnotizza!ile e un'altra avesse doti di ipnotizzatore.


CAPITOLO 7

Possibilit di facilitare l'ipnotismo
con l'aiuto di farmaci

Cognizioni necessarie in merito e tecnica personale

1. Scopocloralosio e somnifen

Per rendere pi facile l'instaurarsi dell'ipnosi, ci scri!e a tentato l'uso di !ari farmaci ce secondo le
esperienze e il moltiplicarsi delle conoscenze nel !olgere degli anni gli erano sembrati sempre pi adatti"
Prima di !alutare l'efficacia indutti!a di trance di #ualsiasi farmaco, si $ condotto l'esperimento in modo
da eliminare ogni componente suggesti!a, ben sapendo come la somministrazione di un #ualun#ue
placebo possa facilitare l'induzione ipnotica"
%i Cambard, nel &''&, a!e!a adoperato l'etere o il cloroformio, a deboli dosi, per indurre ipnosi" Ance
Allauer nei &()) si $ !also del cloroformio per facilitare l'ipnotismo in un parto" *a soprattutto nel &()'
furono compiute metodice esperienze di ipnosi farmacologica da +rotteau," -eguendo gli studi di #uesto
autore, dopo circa cin#ue anni di pratica medica di ipnosi, ci scri!e si $ !also dello scopocloralosio,
somministrando al paziente, un'ora prima della seduta, una pillola composta da .,/. di cloralose e mezzo
milligrammo di scopolamina" -i $ arri!ati a tale dose media per un adulto, a!endo tro!ato inefficace, per
lo scopo proposto, una dose ridotta di )0 centigrammi di cloralosio e di un #uarto di milligrammo di
scopolamina, ed eccessi!a, per !ari soggetti, una dose di 70 centigrammi di cloralosio e tre #uarti di
milligrammo di bromidrato di scopolamina"
In alcuni malati, con tale ultima dose, anzic1 manifestarsi una tendenza al sonno, insorge!a uno stato di
eccitazione"
2i solito, somministrando il medicamento a digiuno e lasciando il malato coricato, nel silenzio e nella
semioscurit, il sonno !iene dopo circa due ore 3si !edano il caso && e i controlli al cap" &'4"
Alcuni fautori dello scopocloralosio sostengono ce #uesto produce una specie di sonno sonnambolico,
del tutto simile al sonno ipnotico profondo, in cui si osser!ano le tre #ualit degli stati secondi5
suggestionabilit, amnesia al risveglio e memoria alternante.
Le condizioni indotte dallo scopocloralosio sarebbero assai fa!ore!oli alla riuscita delle suggestioni
terapeutice, per cui si potrebbero, in un soggetto in pieno sonno medicamentoso, dare suggestioni
gestioni ce !errebbero poi effettuate al ris!eglio, con amnesia completa di #uanto praticato dall'operatore
durante il sonno"
2i fatto ci scri!e non a notato tali condizioni per effetto del semplice medicamento, ma solo allorc1
era riuscito a so!rapporre ipnosi"
Il cloralosio agisce sul sistema ner!oso !egetati!o e sul circolo, e la scopolamina ne rinforza l'azione"
6sso apporta una modificazione della circolazione cerebrale, con leggera !asodilatazione, abbassa la
pressione, diminuisce l'indice oscillometrico, riduce il numero delle pulsazioni cardiace, esercita una
azione distensi!a generale sul sistema ner!oso" Tali effetti non sono sempre tutti desiderabili in ogni
malato da ipnotizzare" Inoltre lo scopocloralosio si elimina al#uanto lentamente dall'organismo, sicc1
non $ consigliabile somministrarlo fre#uentemente" Tali fatti non rendono di facile e rapido impiego il suo
uso per l'ipnosi d'ambulatorio, sicc1 ci scri!e presto fu costretto ad abbandonarlo, per ri!olgersi ai
barbiturici endo!ena, ce ritene!a di effetto pi rapido e preciso"
Tutta!ia altri autori anno successi!amente adoperato lo scopocloralosio e 7lastos, nel &(0), a riferito
sulle suggestioni ipnotice terapeutice indotte con #uesto farmaco"

2. Narcotici barbiturici per via endovenosa

2esiderando adoperare i barbiturici, si us8 per primo il somnifen 9oce, di cui +uscaino a!e!a gi
descritto nel &(:. l'azione catalettogena nell'uomo, e se ne usarono da ),) cm
:
, a /,/ cm
:
per iniezione
lenta endo!enosa" ;on si ebbe per8 l'impressione ce il somnifen a!esse facilitato di molto la suggestione
ipnotica 3casi &: e :&4, cosicc1 si pass8 presto alla ricerca di nuo!e sostanze pi atti!e"
;el &(/< si ebbe occasione di esperimentare per la prima !olta il pentotalal" A!e!amo appreso
casualmente, da collegi della patologia cirurgica dell'=ni!ersit di Torino, l'azione di tale prodotto,
ri!elatrice di tendenze, istinti e sentimenti in !ari ammalati operati, azione pi facilmente e intensamente
riscontrabile ce non con altri narcotici" Particolarmente era successo a una paziente ce, nel ris!eglio
dalla narcosi di pentotal, parlasse col proprio marito, intento ad assisterla, come al proprio amante,
ri!elando al primo, allibito, fatti insospettati"
A!uta dai collegi una fiala di pentotal, la si speriment8 in un'isterica, prima a scopo narcoanalitico e per
indurre poi, a scopo terapeutico, uno stato ipnotico, con risultati ce si costatarono immediatamente
superiori al somnifen"
Per8 solo il caso :. 3ce ebbe la possibilit di procurarsi il farmaco direttamente dall'America, per mezzo
di congregazioni religiose romane, a!enti case consorelle in #uel paese4 ci permise, nel &(/7, di fare !arie
sedute di narcoanalisi e di ipnosi con risultati pi concreti"
Con il cessare della guerra e la possibilit di procurarci in Torino altri barbiturici adatti all'uopo, abbiamo
sperimentato successi!amente l'e!ipan, l'eunarcon, il narconumal, il tionarcon, il farmotal, il narco!ene, il
diogenal, orientandoci alla fine !erso i barbiturici ce portano a un ris!eglio pi rapido 3narco!ene,
diogenal4 e abbandonando #uelli, come il pentotal, con i #uali il ris!eglio $ un po' pi tardi!o e risultano
#uindi meno pratici per le sedute di ambulatorio"
-i estese, inoltre, il campo d'impiego di essi a #uasi tutte le forme di neurosi e alla balbuzie, pubblicando
nel &(/' i risultati ottenuti nella cura di #uesta con la narcoterapia congiunta, o no, all'ipnotismo"
Chi scrive indusse la suggestione ipnotica approfittando della subnarcosi preipnica e di quella
postipnica, trovando pi confacente la seconda della prima, in un maggior numero di balbuzienti" Il
metodo della narcoipnosi, per #uanto sia stato da ci scri!e adoperato sulla guida di criteri personali, non
$ un metodo nuo!o"
Laignel > La!astine nel &()/ comunico per primo l'effetto disinibente dei barbiturici endo!ena e !ari
psicoanalisti eclettici 3%ill +renmann, ?ubie, *argolin, @adfield4 caldeggiarono l'interrogatorio
psicoanalitico fa!orito dall'uso di farmaci psicodinamici, o leggermente ipnotici"
La subnarcosi barbiturica, come metodo rapido di psicoterapia, fu messa a punto nel &(:) dall'inglese
@orsleA, ce per primo coni8 il termine di narcoanalisi, esponendo la sua tecnica in una monografia del
&(/:"
Indipendentemente da @orsleA e contemporaneamente a #uesti, in %ermania @auptmann 3&(:/4 e !on
-tocBert 3&(:04 elaborarono metodice narcoanalitice" La terapia narcoanalitica entr8 tutta!ia fra le
pratice usuali di cura delle psicone!rosi solo durante la seconda guerra mondiale, fra gli autori
anglosassoni 3%rinBer e -piegel, &(//C Dilde, &(/0, e altri4, russi 3Eilboorg, &(//, e altri4, francesi
32elaA, Cossa, &(/0 e altri4, italiani 3Alema, 9izzo, Cortesi, -paccarelli e Cer#uetelli, &(/7C Arian,
-ogliani, &(/'C 9igotti, Ambrosetto, &(/(, e altri4"
Ci scri!e a adoperato per la prima !olta il pentotal nel &(/< a scopo narcoanalitico e per indurre
trance ipnotica"
All'esame della bibliografia si $ rile!ato ce molti psiciatri si sono a!!alsi di #uesti barbiturici, ma pi
spesso per eseguire una narcoterapia ce non per indurre uno stato ipnotico ben definito e praticare
successi!a ipnositerapia, secondo le modalit di #uesto metodo da me impiegato nel &(/' per la cura
della balbuzie"
PicB e +remer anno classificato i barbiturici come narcotici ad azione mesencefalicaC molti per8
sostengono ce le dosi ele!ate agiscano su tutti gli elementi ner!osi e manifestino #uindi un'azione
depressi!a ance sulla corteccia" Pi precisamente si pensa ce Fper dosi ematice piccole, la loro azione
$ pre!alentemente corticale, per dosi leggermente maggiori la loro azione $ mesodiencefalica, per dosi
ancora maggiori, cerebellare e spinale e per dosi massime, bulbareG 32ogliotti, Ciocatto4"

Trasportati dalle globuline e dalle albumine del sangue, i barbiturici, pur distribuendosi o!un#ue
nell'organismo, anno sicuramente una fissazione di scelta sui centri della base del cer!ello" Tale
fissazione $ in funzione della concentrazione raggiunta dal prodotto nel sangue"
Huando il farmotal causa il sonno, gran parte di esso, introdotto endo!ena, $ stato fissato dalle cellule
ner!ose, una #uantit minore si tro!a disciolta nel plasma e una #uantit ancora minore si tro!a diffusa
nei !ari tessuti" FPer una legge fisica di carattere generale, il farmotal iniettato > scri!ono 2ogliotti e
Ciocatto tender a raggiungere un e#uilibrio tra le !arie parti nelle #uali si $ diffuso, con passaggio #uindi
dal cer!ello, ce pi ne contiene, al plasma e da #uesto agli altri tessuti" =na piccola parte, infine, sar
eliminataG" Il barbiturico ce lascia il tessuto ner!oso si fissa al tessuto adiposo e da #uesto ritorna al
sangue e al cer!ello #uando il tessuto adiposo si fosse saturato e alleggerito il tessuto ner!oso"
-ulla velocit d'iniezione del barbiturico per indurre ipnosi, non si possono dare consigli precisi , ed essa
dipende molto dalle condizioni somatice e psicice del soggetto"
Ipersensibili alla narcosi barbiturica si ri!elano i longilinei e gli asteniciC pi resistenti i picniciC
particolarmente sensibili sono i bambini e i !ecci" ;on solo il peso corporeo dell'ammalato condiziona la
#uantit dei barbiturico, ma ance le sue condizioni psicice" Alcuni ne!rotici ansiosi, ce si apprestano
alla seduta in condizioni di agitazione ansiosa e di emoti!it abnorme, 'necessitano, per entrare in uno
stato crepuscolare, di una dose a !olte #uasi doppia di #uella ce successi!amente occorrer loro, #uando,
per effetto della cura, sar diminuita la loro angoscia"
Per i nostri scopi $ in!ece utile l'iniezione lenta" 6ssa, praticata ad ammalato digiuno, !a interrotta se
compaiono tosse, singiozzo e fenomeni da eccitazione !agale" 2ecisi!i, per giudicare la tolleranza del
preparato e #uindi per stabilirne la posologia, sono il comportamento del circolo e del respiro" La !elocit
di iniezione de!e essere proporzionata alla reazione somatopsicica del paziente, giudicandola buona per
l'ipnosi quando si pu mantenere il soggetto per qualche minuto in stato di sopore, con dislalia e
nistagmo 3#uest'ultimo sintomo non $ sempre apprezzabile4"
L'ipotonia muscolare, ce porta a un rilasciamento della muscolatura mimica, a un leggero abbassamento
della mandibola e a un modico reclinare della testa sul collo, indica il momento propizio per indurre la
suggestione ipnotica con i modi descritti pi a!antiC mentre se per eccesso di dose il malato passasse in
narcosi pi profonda, ci si do!r !alere dell'inizio del ris!eglio" Con il sonno profondo, difatti, !iene a
cessare il rapporto tra ipnotista e soggetto, con conseguente impossibilit da parte di #uest'ultimo di
rice!ere suggestioni"
Resta in ogni caso ben chiaro che il sonno barbiturico ben diverso dal sonno fisiologico e da quello
ipnotico e ce si tratta, come pi diffusamente si riferir nella parte terza, di tre tipi di sonno" Per #uanto
riguarda la identit del sonno barbiturico col fisiologico, F#ualcuno > scri!ono 2ogliotti e Ciocatto > a
creduto erroneamente d'identificare il sonno barbiturico con #uello fisiologicoC basti ricordare a #uesto
proposito ce, contrariamente a #uanto a!!iene nel sonno, nella narcosi barbiturica diminuiscono non
solo i fenomeni della !ita di relazione, ma ance #uelli di ricostruzione 3Deese4G"
Huanto poi alla di!ersit del sonno ipnotico da #uello fisiologico, si riferir diffusamente nella parte terza,
desiderando #ui solo precisare ce nessuna delle sostanze adoperate per indurre narcosi $ da sola capace
di suscitare trance ipnotica, bensI uno stato di sonnolenza, confusione, disorientamento, ce possono
facilitare la successi!a induzione di trance con uno dei metodi di induzione normale, precedentemente
descritti"
Praticamente dobbiamo intendere per subnarcosi #uello stato di coscienza crepuscolare, accompagnato di
solito da amnesia, ce precede o segue la narcosi farmacologica" In essa !i $ un'ottusit dei processi
percetti!o > intelletti!i coscienti, con tendenza all'affioramento della personalit profonda" La subnarcosi
si differenzia dalla trance ipnotica perc1, in #uesta, la modificazione della coscienza a un aspetto
di!erso, accompagnandosi a un dinamismo psicico e alla possibilit di atti!it mentali come #uelle, ad
esempio, ce a!!engono nella condizione sonnambolica, non presenti in subnarcosi" 2ifatti la trance
profonda spontanea dei medium, come la trance estatica dei mistici, le profonde autoipnosi e le ipnosi
intense indotte, sono crisi sonnambolice ce si accompagnano a una !era dissociazione della personalit,
sino a instaurare personalit alternanti, da noi mai riscontrate in subnarcosi"


a! "nconvenienti delle iniezioni di barbiturici endovena nella pratica dell'ipnotismo

L'iniezione di barbiturici endo!ena, se facilita da una parte la suggestione ipnotica, dall'altra rende pi
complessa la tecnica delle sedute di ipnotismo, perc1 riciede la conoscenza delle pratice abbinate della
narcoanalisi e dell'ipnotismo semplice"
La prima complicazione della seduta $ data dall'iniezione stessa del barbiturico endo!ena" Per #uanto
#uesta sia limitata a poci centimetri cubi 3da uno a cin#ue cm
:
di una soluzione al &.J ce !engono
iniettati lentamente e con la tecnica propria della narcoanalisi, non con #uella degli anestesisti4, con!err
sempre agire con molta cautela, o astenersi addirittura dall'uso di essa in soggetti portatori di processi
infiltrati!i delle !ie respiratorie e negli asmatici gra!i, in malati con disfunzioni cardiace, !agali e
ipertensione arteriosa di !eccia data, in #uelli con lesioni epatice, o condizioni tossice generali"
%omirato e %amna, riciamandosi a ricerce sperimentali di -ceifleK 3&(/<4, ce dimostrano come i
barbiturici tiosolforati non !engano disintegrati dal fegato, pensano ce #uesti possano !enire adoperati
ance in epatopazienti e in soggetti intossicati, come gli etilisti" Huesti autori scri!ono5 F2al punto di
!ista medico non esistono praticamente controindicazioni all'uso della tecnica della narcoanalisi" Le dosi
relati!amente modeste del barbiturico e @ tempo di iniezione assai prolungato riducono infatti
note!olmente la possibilit di incidenti da narcosi, ce sono in #uesto campo del tutto eccezionali" ;ella
nostra casistica, comprendente soggetti di ogni et e non sempre in perfette condizioni fisice, una sola
!olta, in una donna di :( anni, in condizioni generali normali, si sono manifestati preoccupanti sintomi di
sofferenza cardiorespiratoria, dopo l'introduzione dei primi centimetri cubi del farmacoC rapidamente
cessati, sospendendo l'iniezione del preparato" In #ualce caso, pure raro, si pu8 notare all'inizio della
subnarcosi la comparsa di singiozzo o di tosse spastica, rarissimamente del !omitoG"
2i fatto, ci scri!e, in #uattordici anni di uso di barbiturici endo!ena a scopo narcoanalitico, o
narcoipnotico, o per praticare elettrosocBterapia in narcosi, o per sedare rapidamente malati agitati,
ritiene di a!er eseguito, tra pratica ospedaliera e pri!ata, oltre un migliaio di iniezioni di barbiturici
erido!ena, in soggetti tutti precedentemente scelti dal lato internistico, e a accertato circa una
cin#uantina di !olte il !omito di tipo biliare e sali!are, assai pi fre#uentemente sensazione di nausea al
ris!eglio, singiozzo e modesti fenomeni di spasmo respiratorio"
2a lungo tempo, per #uesto, ci scri!e non esegue iniezioni di barbiturici endo!ena, senza a!ere
dell'atropina da iniettare e!entualmente endo!ena, per combattere possibili effetti eccessi!i di
simpaticolisi cimica 3ipotensione, bradicardia, sali!azione, !asodilatazione periferica4, o stricnina e,
come pronto soccorso per i casi di apnea, lobelina, picropen e un appareccio del tipo !a e !iene,
collegato a una bombola di ossigeno o pi semplicemente un #ope resuscitator $hio" Ai soggetti
!agotonici si fa eseguire una mezz'ora prima della seduta di narcoterapia una iniezione endomuscolare di
un milligrammo di solfato neutro di atropina"
%li incon!enienti suddetti insorgono raramente nella tecnica dell'iniezione endo!enosa del barbiturico per
narcoanalisi e per facilitare l'ipnosiC tutta!ia $ bene non ignorarli ed essere preparati a essi" -i rimanda per
#uesto a #uanto ci scri!e a gi esposto in un precedente la!oro5 6lettrosocBterapia, pre!ia
somministrazione di farmaci curarizzanti"
6L ance possibile, per una intolleranza, specifica al barbiturico, non pre!edibile prima, la morte per
paralisi bulbare, ance dopo un centimetro cubo e mezzo di #uesto, iniettato lentamente endo!ena" -i
ritiene ce #uesti incidenti, messi in rapporto alle numerose migliaia di casi trattati felicemente, non
possano essere tali da far scartare l'uso del prodotto indiscriminatamente, e ce la percentuale di
complicazioni letali rientri nella fatalit delle impre!edibili reazioni indi!idualiC come si pu8 a!ere per
moti!i di!ersi ance per l'iniezione di altri prodotti 3penicillina, !itamina +
&
, calcio ecc"4"
Il caso a cui si accenna, riguardante una donna di ): anni, $ stato sottoposto a controllo autoptico dal
professor -ergio To!o, presso l'Istituto di medicina legale dell'=ni!ersit di Torino, diretto dal professor
-ergio canuto, il 7 agosto &(07, e la causa della morte fu attribuita appunto a paralisi dei centri bulbari per
una eccezionale intolleranza al farmaco"


(b) Diagnostica differenziale fra sintomi ipnotismo e sintomi da subnarcosi barbiturica

La seconda complicazione ce si riscontra con #uesta tecnica $ #uella di scambiare le condizioni
somatopsicice della subnarcosi, specie preipnica, #uelle do!ute alla suggestione ipnotica, tanto pi ce
entrambe anno sintomi comuni" 9icorder8 fra #uesti l'ipoalgesia, l'amnesia e alcune modificazioni del
comportamento"
2urante la subnarcosi a!!engono difatti alterazioni somatice neurologice, ce interessano soprattutto il
tono muscolare e la sensibilit obietti!a e soggetti!a"
L'ipotonia e l'anestesia della subnarcosi possono essere facilmente ottenute con l'ipnotismo, sicc1
bisogna cercare di non confondere #uanto $ pro!ocato dalla suggestione con #uanto $ in!ece do!uto al
barbiturico"
Lo stesso pu8 a!!enire per le alterazioni delle funzioni psichiche, #uali le percetti!e, le intelletti!e, le
!oliti!e, l'emoti!it, il linguaggio, l'espressione, l'atti!it psicomotoria, ce possono essere suscitate
parimenti dall'ipnotismo e dalla narcosi"
In subnarcosi sono fre#uenti i primitivismi, cio$ #uei processi psicici ce sono dominati dall'emozione e
ce si contraddistinguono dai processi pre!alentemente razionali, differenziati e complessi"
Tali primiti!ismi sono causati da alterazioni dell'affettivit, con disinibizione emotivaC dalla ri!elazione di
ricordi pre!iamente rimossi dalla coscienza e raggruppati, non secondo criteri razionali, ma secondo un
comune piano emozionaleC e dalla concentrazione #uindi delle idee intorno a un centro emoti!o 3Arian,
Alema, -cneider4" Ci8 si pu8 osser!are ance in alcuni gradi dell'ipnosi e in soggetti particolari Oltre
ce nel campo dei sentimenti e dell'affetti!it, sono possibili ance in #uello delle funzioni intelletti!e
alterazioni similari nell'ipnosi e nella subnarcosi" Con l'iniziarsi di #uesta, la memoria di fissazione assai
spesso scema e scompare in molti casi" -timoli acustici 3battito di mani, fiscietti4, stimoli tattili 3carezze
sul !olto4 o dolorosi 3puntura di spillo4, parole pronunciate dal paziente in subnarcosi, conta di numeri
ecc", mo!imenti semplici 3come #uelli di slacciarsi la cintura, toccarsi la fronte con la mano4, possono
non essere ricordati al ris!eglio dalla subnarcosi 3Arian4, come a !olte pu8 accadere in alcuni gradi
dell'ipnosi" Ance la memoria di evocazione, di!entando pi profonda la subnarcosi, scema e la sua
scomparsa progressi!a $ parallela alla scomparsa dell'attenzione concentrata e probabilmente in parte $ in
collegamento causale con #uest'ultima 3Arian4" Alcuni autori descri!ono peraltro una ipermnesia da
subnarcosi, e mettendo la subnarcosi con barbiturici in analogia con l'ipnosi parlano di narcoipnosi"
-timo peraltro ce si debbano differenziare i #uadri dell'ipnosi e della subnarcosi, e ce la confusione tra
fenomeni do!uti all'ipnotismo e #uelli do!uti alla narcosi possa a!!enire solo #uando non si $ ancora
padroni della diagnostica differenziale fra le due sindromi, n1 della tecnica"
2ifatti, l'ipotomia muscolare, causata dalla suggestione ipnotica, contrariamente a #uella ce si riscontra
in subnarcosi, non si accompagna mai alle scosse di nistagmo, n1 alla iporeflessia corneale, ce in!ece
assai spesso si osser!ano nell'ipotonia da barbiturico, prima ancora, si intende, ce si arri!i alla caduta
della mandibola" Inoltre, l'ipotomia muscolare suggesti!a pu8 facilmente tramutarsi in catalessia e
contrattura, il ce non a!!iene nella ipotonia da barbiturico" 7olendo pertanto !edere se il rilasciamento
muscolare suggerito sia effetto di una suggestione ipnotica o del barbiturico iniettato, ci scri!e usa
solle!are il braccio del paziente dal lettino, suggerendo ce #uesto rimarr ormai su da solo e se il
paziente $ ipnotizzato, la suggestione catalettica perdurer a lungoC in caso contrario pre!arr l'azione
narcotica e il braccio ricadr di peso sul lettino"
L'analgesia per suggestione ipnotica pu8 a !olte essere identica per intensit a #uella barbituricaC peraltro
!i $ una contropro!a a cui si pu8 ricorrere per differenziarle5 #uella, cio$, di tramutare a comando in
iperalgesica la zona anesteticaC cosa assolutamente impossibile nell'anestesia pura barbiturica, senza
concomitante recetti!it ipnotica"
Tale diagnostica differenziale $ stata documentata da ci scri!e in !ari filmati, a disposizione degli allie!i
della -cuola di Ipnosi Clinica -perimentale diretta dall'Autore"
I primitivismi psichici, concernendo la sfera istinto > affetti!a, a cui si $ accennato, sono possibili nella
subnarcosi non profonda, mentre nell'ipnosi sono possibili, in genere, solo nei gradi molto a!anzati, con
dissociazione della personalit e un certo grado di sonnambulismo spontaneo" 2i una particolare
attenzione discriminati!a necessitano le alterazioni della memoria di fissazione e di e!ocazione" Huelle a
carico della memoria di fissazione non sono ammesse da tutti e non sempre si presentano" Ci scri!e, in
!ari casi, non a riscontrato amnesia di fissazione nella subnarcosi preipnica"
Arian peraltro, nei soggetti da lui esaminati, scri!e di a!er sempre riscontrato, alla !erifica postnarcotica
3indipendentemente dall'et dal sesso, dalle caratteristice psicosomatice fisiologice e patologice e dal
profilo psicometrico prenarcotico, indipendentemente anzitutto dalle abituali facolt mnemonice da
s!egli4, la mancanza di ritenzione degli stimoli percepiti durante la subnarcosiC ossia, amnesia di
fissazione per la durata della subnarcosi"
6L da credere ce nell'amnesia abbia ance importanza la particolare costituzione del soggetto, nel senso
ce un gracile mentale , o un soggetto di memoria costituzionalmente debole possa andare incontro
all'amnesia delle esperienze !issute in subnarcosi pi facilmente di #uanto non possa accadere a uno con
pi !alide possibilit mnemonice"
;ella e!enienza ce in subnarcosi sia possibile riscontrare amnesia, $ indispensabile conoscerne i
caratteri per differenziarla da #uella dell'ipnotismoC ci riferiremo per #uesto agli studi di Arian ce,
esaminando i modi in cui a!!iene l'amnesia di fissazione e il fenomeno della ritenzione mnestica
temporanea in subnarcosi, a cercato di illuminare un problema di note!ole interesse psicofisiologico e
psicopatologico"

&" L'amnesia anterograda da subnarcosi barbiturica $ una amnesia di fissazioneC essa a inizio sin
dalle prime fasi della subnarcosi, e perdura con #uesta"
)" La funzione della facolt di ritenzione comincia, di regola, mentre l'indi!iduo in esame conta
ancora per ordine, speditamente e senza dislalia" Talora, l'inizio dell'amnesia di fissazione coincide
con i primi sintomi mimici della subnarcosi 3tremito palpebrale, ciusura delle palpebre,
rilasciamento della muscolatura mimica ecc"4" 6ssa sopra!!iene #uindi #uando ancora tutte le altre
funzioni psicice elementari pi importanti 3parola, orientamento, memoria di e!ocazione,
attenzione, capacit di calcolare4 sono presenti ed efficienti, o #uando sono menomate in piccola
misura
:" L'incapacit di ritenere nella memoria le percezioni !issute durante la subnarcosi si riferisce a
tutti i tipi di percezioni5 soggetti!e 3atti compiuti dall'indi!iduo stesso4 e oggetti!e 3segnali e
stimoli sentiti e percepiti4" -i riferisce a segnali !erbali complessi emozionalmente indifferenti,
come pure a segnali !erbali complessi con carica emoti!a" -i riferisce a tutte le percezioni a!ute5
acustice, melodice, tattili, !ibratorie, dolorifice e finance cinestesice di una certa intensit"
/" L'amnesia di fissazione per la subnarcosi si presenta indipendentemente dal fatto ce #uesta sia
seguita o no da una narcosi totale profonda e prolungata"
0" L'amnesia da subnarcosi $ totale e permanente" F;on siamo riusciti > scri!e Arian > a destare il
ricordo dei segnali percepiti in subnarcosi con i mezzi comuni dell'interrogatorio postnarcotico5 n1
dopo frazioni di un'ora, n1 dopo ore, o giorni, o settimaneG" L'amnesia di fissazione da subnarcosi
barbiturica si differenzia dall'amnesia retrograda postraumatica5 infatti, i ricordi coperti da #uesta
possono e!ocarsi mediante la subnarcosi col pentotal 39ussel e ;atan4"

I dati sin #ui riferiti sono molto importanti per la pratica, perc1 nei soggetti ce presentano tale amnesia
do!rebbe essere inutile tentare azioni suggesti!e terapeutice, efficaci e durature, nelle fasi della
subnarcosi preipnica"
Inoltre, essi permettono di differenziare l'amnesia di fissazione subnarcotica da #uella da ipnotismo"
Huesta, contrariamente a #uella da barbiturici, presenta i seguenti caratteri5

&" In molti soggetti non $ pro!ocabile e se mai compare #uando sono gi compromesse alcune
funzioni psicice e si anno fenomeni di passi!it fisica e psicica, di catalessia, di analgesia, di
automatismo psicico" Assai spesso, inoltre, #ueste alterazioni si producono senza ce neppure
sopra!!enga l'amnesia di esse"
)" *entre l'amnesia da subnarcosi $ totale e permanente 3Arian4, cosI non $ #uella dell'ipnotismo, ed
possibile rievocare, in sedute successi!e, le esperienze !issute nelle trance precedenti, ance se
totalmente dimenticate al ris!eglio 3si !eda casistica4"
:" L'amnesia di fissazione in ipnosi $ rara e se eccezionalmente si do!esse instaurare non si riferisce
a tutti i tipi di percezione, soggetti!i o oggetti!iC ma seletti!a, nel senso ce alcune esperienze
!engono fissate e altre no, secondo la particolare relazione esistente al momento fra l'ipnotista e il
soggetto, e l'importanza ce a, per #uesti, l'esperienza !issuta in ipnosi" -i rimanda, in merito, ai
ribe!i personali fatti sulla memoria e sull'amnesia nei casi ), /, &., &0, &', &(, )&, )(, :&, :', /),
// 3cap" &'4" 9icerce sulla consape!olezza inconscia in anestesia generale sono in corso,
all'Ospedale F-" PietroG di 9oma, da parte del Prof" A" -odaro pnmario cirurgo e ipnologo del
C"I"l"C"-" 3cap" ( M :b4" Ance lo stesso calcolo del tempo trascorso in ipnosi, in rari casi pu8
essere esatto, mentre, di norma, $ note!olmente raccorciato 3casi &., :', /)4, ma non in modo cosI
fisso come in subnarcosi, la cui durata di trenta minuti !iene soggetti!amente stimata di cin#ue o
dieci 3%omirato e %amna4"
/" Il meccanismo psicofisiologico con cui si arri!a all'amnesia di fissazione, $ di!erso nei due
procedimenti, e mentre nella subnarcosi barbiturica si de!e pensare a un'azione tossica del
farmaco sui centri ner!osi cerebrali e, #uindi, a un processo eminentemente biocimico, nel caso
dell'ipnotismo la causa $ in!ece psicica ed $ do!uta al particolare rapporto dell'ipnotizzatore con
l'ipnotizzato" Per #uanto poi riguarda l'ipermnesia evocativa, ce si riscontra in subnarcosi e
nell'ipnotismo, ance #ui $ possibile una diagnosi differenziale al tecnico ce ipnotizzi con
l'ausilio di barbiturici endo!ena" Ci8 ce si riesce a e!ocare in subnarcosi $ dotato di intensa carica
affetti!a e la sua e!ocazione a!!iene per lo sblocco d'una censura" ;ell'ipnotismo, in!ece, si riesce
a e!ocare materiale di #ualsiasi !alore affetti!o e ance emozionalmente neutro 3Arian4" -i de!e,
pertanto, ritenere ce il meccanismo psicofisiologico con cui a!!iene l'e!ocazione di materiale
pre!iamente subcosciente in subnarcosi sia sostanzialmente di!erso dal meccanismo con cui
a!!iene l'e!ocazione durante l'ipnosi di materiale pre!iamente inconscio, o dimenticato" Ci8
considerando ance ce, nell'ipnosi, l'ipermnesia e!ocati!a $ prodotta dall'operatore e assume solo
eccezionalmente nel sonnambulismo #uella natura spontanea, fluente, continua, ce si osser!a a
!olte, ance se di rado, nelle subnarcosi"


(c) Tecnica personale per indurre ipnosi in subnarcosi e vantaggi di tale metodo

-olo tenendo conto di #uanto si $ esposto precedentemente sui criteri di iniezione dei barbiturici
endo!ena e sulle modificazioni psicice da essi causate nella subnarcosi, si pu8 tentare con successo di
indurre una trance ipnotica in subnarcosi"

Il metodo ce ci scri!e adopera $, in particolare, il seguente ed $, in complesso abbastanza semplice"
Tutto sta nel cogliere il momento opportuno in cui bisogna so!rapporre alla subnarcosi la condizione
ipnotica" 6sso, neurologicamente, $ rappresentato dai sintomi della disartria, della ipotonia muscolare,
del nistagmo, del lieve sopore" =n utile artificio $ #uello di far parlare il soggetto su argomenti
indifferenti mentre si inietta lentamente il narcotico" ;on appena il soggetto comincia a non ricordare le
parole e a di!enire dislalico o disartrico, si gradua l'iniezione cercando di mantenere #ueste condizioni per
#ualce minuto5 ci8 facilita la successi!a induzione di trance" ;ella durata dell'iniezione bisogna tenere
ben presente ce l'effetto del narcotico non $ immediato, ma lie!emente ritardato, cosicc1 il principiante
ce, non !edendo subito insorgere la disartria, continuasse l'iniezione, senza fare una bre!e pausa dopo il
primo, o il secondo centimetro cubo 3dipende dal tipo di narcotico adoperato, dal peso corporeo del
soggetto, dallo stato di apprensione ansiosa di #uesti ecc"4, riscierebbe di tro!are il paziente
impro!!isamente addormentato, e cio$ in condizioni da non poter stabilire #uel rapporto costante,
necessario per l'atto indutti!o"

&" %i induce ipnosi suggerendo idee di rilassamento, di pesantezza agli arti, di distensione ce, per
essere in parte suscitate dal narcotico, !engono dal soggetto riferite tutte a #uesto e non a
suggestione" 2i fatto non $ cosI, perc1 spesso si possono ottenere in seguito gli stessi risultati,
iniettando soluzione fisiologica, o con la puntura endo!enosa e fingendo poi di fare l'iniezione"
Peraltro, #uando il soggetto si $ rilasciato, a ciuso gli occi ed $ assopito, non sappiamo #uanto
di tale condizione sia da attribuirsi alla suggestione e #uanto al barbiturico, se cio$ ci tro!iamo di
fronte a un soggetto ipnotizzato, o narcotizzato" 6L pertanto necessario ricorrere a una pro!a ce
subito ci illumini in merito"
)" Ci scri!e ricorre al metodo della levitazione del braccio opposto a #uello in cui !iene infisso
l'ago endo!ena, e alla sua catalessi 3suggestione motoria4" -e #uesta a!!iene, possiamo essere
sicuri ce essa non $ effetto del barbiturico 3il #uale, causando ipotonia, ostacola anzi la pro!a
stessa4 e ce il soggetto tro!asi gi in trance" 2al modo con cui il braccio si alza e resta solle!ato
si pu8 arguire la profondit della trance" =n braccio ce si alzi troppo rapidamente dimostra il
desiderio del paziente di collaborare e la sua condizione ancora note!ole di !eglia" =n braccio ce
non si alzi affatto e @ silenzio del paziente possono significare ce in lui predomina l'ipotonia del
narcotico iniettatoC in #uesto caso non c'$ ce da attendere #ualce minuto perc1 essa si dilegui,
insistendo sempre con le suggestioni di le!itazione del braccio" =n braccio ce non si alzi, una
catalessi ce non duri o una particolare lo#uacit pro!ano senz'altro ce il soggetto resiste alla
suggestione e al narcotico" ;on c'$ #uindi ce da insistere con l'una e con l'altra"
:" -e la pro!a della le!itazione fallisse per particolari, iniziali resistenze del soggetto, si induce una
narcosi pi profonda, e appena da #uesta si passa di nuo!o alla condizione della subnarcosi con
dislalia si cerca di stimolare l'attivit fantastica e immaginativa del soggetto, suggerendo sogni
che possano portare a una ipoestesia o iperestesia suggestiva, come si $ descritto al capitolo 0 M
&a" Per appurare l'esistenza della trance, in subnarcosi barbiturica, l'iperalgesia $ pi probati!a
dell'ipoestesia" +isogna a!ere la costanza di insistere" Con graduali e ripetute suggestioni in
subnarcosi, interrotte da narcosi successi!e, si riesce, nella maggioranza dei casi, a spezzare la
resistenza del paziente e a indurre trance"
/" =na !olta indotta #uesta, si cerca subito di approfondirlaC e perci8, ci scri!e tro!a utile il metodo
delle ipnosi e delle deipnotizzazioni successive e ripetute, secondo una tecnica ce in certo #ual
modo collima con #uella descritta da 7ogt sotto 2 nome di tecnica di frazionamento 3cap" 0 M &4"
0" 2i grande utilit per l'approfondimento della trance risulta il metodo di far accertare al soggetto,
messo in ipnosi !igile, una catalessi o una analgesia indotte in trance e non rimosse" Ad esempio,
si in!ita il paziente ad abbassare il braccio catalettico solle!atoC gli si fa notare come i suoi sforzi
siano !ani e si sfrutta la sua emozione per facilitare una successi!a pi profonda ipnosi" A #uesto
punto, per l'approfondimento della trance e per arri!are a influenzare il soggetto in modo sempre
pi sicuro, non c'$ ce da proseguire secondo i principi della tecnica, gi esposti nel capitolo 0 M &,
)" -i tenga presente per8 ce la narcoipnosi rende pi facile l'induzione della trance, ma non la
intensit di #uesta, nel senso ce possa facilitare la produzione di stati sonnambolici in soggetti
ce con la metodica semplice si fossero dimostrati resistenti a raggiungere il sonnambulismo 3cap"
04" Hualora, per una particolare resistenza del malato, non si riuscisse a indurre trance col metodo
dianzi indicato delle subnarcosi e narcosi successi!e, usando gradatamente il barbiturico di una
fiala, si lascia riposare il soggetto e si esegue nuo!amente la pro!a dopo un paio di giorni" -e
l'operatore a!r agito con prudenza e buona tecnica, il paziente si alzer in ogni caso riposato,
rilassato, tran#uillo e lie!emente euforico" La tecnica su descritta $ stata documentata in filmati,
ce sono a disposizione degli studiosi del Centro Italiano di Ipnosi Clinica -perimentale 3CIIC-4
di Torino"

-i $ spiegata la tecnica dell'ipnotismo con l'ausilio dei barbiturici, come !iene eseguita da ci scri!e" Altre
cognizioni tecnice !erranno esposte nella parte #uarta" Huanto si $ riferito dimostra come non basti dare
un narcotico perc1 ciun#ue possa fare poi dell'ipnosi terapeutica" Per l'induzione bisogna a!ere
innanzitutto #uell'esperienza mediante la #uale s'impara a leggere, nella fisionomia e negli atteggiamenti
del paziente, lo stato della sua coscienzaC per la cura bisogna possedere conoscenze basilari sulla
narcoanalisi e sull'ipnositerapia 3capp" &:, &/, &0, &<, &74"

Peraltro, l'induzione fatta in subnarcosi presenta i seguenti vantaggi5

&" La condizione di coscienza, propria della subnarcosi, permette, di fatto, d'indurre ipnosi con molto
maggior facilit e rapidit dI #uanto non permetta la coscienza dello stato di !eglia" =na prima
induzione ipnotica con l'ausilio dei narcotico $ limitata sempre nello spazio di mezz'ora circa,
mentre +renman e %ill scri!ono ce per indurre una ipnosi profonda in un ne!rotico sono
necessarie pi sedute, da cin#uanta minuti a un'ora e mezzo ciascuna, ed 6ricBson sostiene ce in
alcuni casi il successo $ ottenuto dopo pi sedute, ce possono durare ance tre > #uattro oreN

)" Per medici principianti nell'ipnotismo, timorosi dell'insuccesso e dello smacco di fronte al malato
di un'induzione fallita, la condizione di subnarcosi indotta dal barbiturico, con le sue possibilit di
coscienza e di amnesia, offre sempre il modo di sal!are il proprio prestigio" 6 #uesta tran#uillit, a
!olte, $ tale da potenziare di per s1 le possibilit ipnotice dell'operatore stesso"

:" -offermandoci infine sul rapporto interpersonale ce si stabilisce con l'induzione narcoipnotica, si
pu8 osser!are come la combinazione della subnarcosi con l'ipnosi dia al terapeuta la possibilit
immediata di adattare la cura alle reazioni del soggetto, dirigendola e improntandola, secondo le
necessit del momento, o !erso il processo regressi!o intenso della narcosi, o !erso #uello pi
graduale dell'ipnosi, ce permette ai meccanismi difensi!i della personalit di ri!elarsi
nell'adattamento, ma ance nelle e!entuali resistenze"

-in #ui le tecnice d'induzione di trance e del suo approfondimento" 9esta ora da precisare il modo di
servirsi di una trance a scopo terapeutico, descri!endo partitamente le principali tecnice specialistice
per curare le malattie ce possono essere trattate con l'ipnosi"
;ella parte #uarta accenneremo a #uesti metodi e ad essi rimandiamo il lettore" Praticamente ogni
malattia potrebbe riciedere trattazioni particolareggiate di ipnositerapia" Alla base di #uesta sta per8 la
conoscenza dell'impostazione generale dell'ipnotismo in terapia, con le sue regole e i suoi principi
inderogabili, l'esatta cognizione di ci8 ce si pu8 e di ci8 ce non si de!e mai fare in ipnosi"

Impiegeremo perci8 la parte terza, ce segue, per specificare le modificazioni psicice, somatice e
!iscerali ce si possono ottenere con l'ipnotismoC per trattare a fondo la fisiologia e la patologia di #uestoC
per illustrare l'intimo meccanismo di produzione e di azione dell'ipnosi, su cui gi ci siamo soffermati
facendone la storia, nella prima parte"
2alle cognizioni rica!ate seguiranno corollari utili per le cure specialistice e canoni per #uell'ipnotismo
specializzato ce ci auguriamo di !edere fiorire non sul fondamento di un empirismo artistico, ma su
#uello di un metodo sempre pi rigorosamente scientifico"

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