Franco Granone, docente in clinica delle malattie nervose e
mentali dal 1943, gi incaricato di psichiatria in raorto con la patologia internistica alla Scuola di specializzazione dell'Universit di orino dal 19!" al 19#1, $ stato docente di %sicologia nella &acolt medica dell'Universit di 'ercelli( %rimario neurologo di ruolo dal 19)1 al 19#1 presso l'*spedale Generale Sant'+ndrea di 'ercelli, in ,uesta sede ha &ondato e diretto una -ivisione .eurologica di /0 letti ed ha aggregato ad essa nel &e11raio 19//, il primo 2entro ospedaliero italiano di ipnosi clinica3sperimentale e, nel 19!0, uno dei primi 2entri per la lotta contro le tossicomanie e l'alcolismo, 4uno dei primi in 5talia6dir7gendolo sino al 19!#, anno in cui l'assistenza ai tossicomani $ stata devoluta ai 2omuni( 8 autore di 1") pu11licazioni di argomento neuropsichiattico, alcune a carattere monogra9co, di nove 9lm scienti9ci, alcuni dei ,uali in lingua inglese, premiati a &estival internazionali e di va%ie videoregistrazioni( %residente onorario, gi in carica dal 19/4, dell'+ssociazione :edica 5taliana per lo Studio dell'5pnosi, presidente del 2entro 5taliano di 5pnosi 2linica Sperimentale e della Federazione italiana per lo Studio delle %sicoterapie, 5pnosi e Fenomeni di ;ilassamento( 8 socio onorario di numerose societ scienti9che straniere< laureato ad honorem in Scienze del 2omportamento Umano a =a >olla Universit? di S( -iego in 2ali&ornia( 2olla1oratore di enciclopedie e riviste, ha &ondato e dirige dal 19/) la Rassegna di Psicoterapie e Ipnosi, prima rivista medica italiana sull'ipnosi( @a partecipato come mem1ro del comitato d'onore internazionale ai 2ongressi di ipnosi e medicina psicosomatica di %atti, A?oto, :agonza, *ppsala, Barcellona, ;io de Caneiro dal 19/" al 19!#( @a organizzato Simposi 5nternazionali sull'5pnosi e ad *pati>a, nel 19#), al D555 2ongresso 5nternazionale di %sicoterapia( @a tenuto corsi sull'ipnosi all'estero e in 5talia presso l'*spedale Generale Sant'+ndrea di 'ercelli, presso l'Universit 2attolica di :ilano nel 19/) e 19//, e presso il 2entro culturale della :endola nel 19/#, segnando con ,uesti l'ingresso uEciale dell'insegnamento dell'ipnosi in una universit italiana e cattolica( -itte la Scuola postuniversitatia di 5pnosi 2linica Sperimentale di orino, tenendo annualmente 2orsi riservati a :edici e %sicologi, sulla 1ase del suo rattato di ipnosi, gi adottato nella edizione spagnola come li1ro di testo nelle Scuole dell'+merica =atina( Premessa Questa premessa la sintesi delle prefazioni delle precedenti cinque edizioni del mio Trattato di ipnosi. Essa ne giustifca l'iter attraverso venticinque anni e costituisce, con le opportune nuove considerazioni, la presentazione dell'opera attuale. 'ipnotismo, come fenomeno !iologico, mezzo d'indagine e strumento terapeutico fu il titolo del mio primo volume sull'argomento, nel "#$%, con prefazione di &esare uigi 'usatti. Questi, psicoanalista freudiano di fama internazionale, pur asserendo c(e esiste un'antitesi sul piano pratico tra analisi e ipnotismo )antitesi, peraltro, oggi, dopo venticinque anni, da molti psicoanalisti non pi* profondamente sentita+ riconosce nella sua prefazione c(e ,sul piano teorico tale antitesi non (a alcuna giustifcazione- e le semplici ragioni storic(e dovute al fatto c(e .reud all'inizio della sua attivit/ impieg0 una terapia ipnotica e una terapia catartica su !ase ipnotica, e sostitu1 poi queste tecnic(e con quella della psicoanalisi, non rappresentano una spiegazione su2ciente. ,3are!!e sempre stato possi!ile 4 continuava 'usatti nel "#$%, a5ermando la terapia analitica pi* corretta, pi* radicale e di pi* sta!ile e2cacia, conservare accanto ad essa, per quei casi )e sono numerosi+ in cui la psicoanalisi non sia applica!ile, la vecc(ia terapia ipnotica. ,'ipnosi 4 scrive 'usatti nella sua prefazione 4 uno stato particolare della coscienza c(e, sia per i fenomeni c(e in essa si producono, sia per quelli c(e a suo mezzo si possono provocare, presenta un enorme interesse per la psicologia e per la psic(ia tria... Essa costituisce un mezzo di sperimentazione Psicopatologica veramente insupera!ile. E non a caso tutta la moderna psicologia clinica e dinamica )psicoanalisi compresa+ si storicamente sviluppata a partire dagli studi del secolo scorso sopra l'ipnosi. ,ogico pertanto sare!!e stato c(e il movimento psicoanalitico... avesse continuato a giovarsi, magari al solo scopo di ricerca, di questo prezioso stmmento e avesse approfondito l'analisi dello strumento medesimo... 6nc(e gli psicoanalisti moderni parlano spesso di ipnosi- ma ne parlano in genere per ripetere vecc(ie formule e senza preoccuparsi di acquistare una personale esperienza nella sua tecnica... 7on posso c(e vedere con soddisfazione c(e il professor 8ranone a!!ia riproposto i pro!lemi dell'ipnosi all'attenzione degli studiosi italiani con questa opera c(e giudico molto importante per l'ampiezza del disegno, per la ricc(ezza dell'infonnazione e per l'apporto di una assai interessante casistica personale9 con l'augurio c(e essa segni l'inizio nel nostro Paese di una vigorosa ripresa delle indagini riguardanti l'ipnosi e il suo impiego terapeutico:. ;i fatto nel "#$% nella mia prefazione io scrivevo9 ,;a venticinque anni uso l'ipnosi come mezzo terapeutico per investigare la personalit/ profonda e l'(o sempre trovata un valido complemento dell'interrogatorio psicologico e psic(iatrico, narcoanalitico e psicoanalitico, dei metodi proiettivi e dell'esame con i comuni test. ,Essa mi (a spesso permesso un immediato accesso a stati complessuali e la palpitante, rapida rivelazione di essi, ,uasi ,uanto 4se mi si concede l'ardito traslato in campo neurologicoF un'angiogra9a carotidea, un elettroence&alogramma, o una pneumoence&alogra9ta per un processo espansivo cere1rale clinicamente incerto( G.ei lunghi anni trascorsi ho accumulato nozioni e ho notato molteplici casi< ho ela1orato delle tecniche, che ho visto poi pu11licate da altri studiosi come metodi personali, ma non ho mai redatto un esteso lavoro sull'argomento per due motivi &ondamentali( 5l primo, perchH era mia aspirazione prima di scrivere ,ualcosa sull'ipnotismo vedere chiarito il suo pro&ondo signi9cato 1iologico e il suo intimo modo di agire nel gioco delle correlazioni psicosomatiche< senza di che ogni pu11licazione scienti9ca sull'argomento mi appariva incompleta( 5l secondo motivo $ stato costituito dall'indirizzo tradizionale 1iologico3 somatistico della Scuola .europsichiatrica 5taliana, nella ,uale sono cresciuto, e che $ per gran parte alieno o contrario all'esercizio e allo studio di tale disciplina( 2onvinto peraltro dell'utilit di tale studio sono voluto andare come si dice controvento, continuando in esso, ,uale direttore del 2entro di 5pnosi 2linica e Sperimentale dell'*spedale di 'ercelli, da me &ondato, annesso alla -ivisione .eurologica( @o potuto cos7 trattare con i miei colla1oratori centinaia di pazienti, raccogliendo numerose cartelle cliniche e decine di 9lmati< utili per considerazioni e deduzioni successive, per lezioni nell'am1ito universitario 4all'5stituto di %sicologia dell'Universit 2attolica di :ilano, per la prima volta nell'otto1re 19/)F e per corsi ospedalieri sull'ipnotismo a medici e psicologi 4all'*spedale S( +ndrea di 'ercelli, %er la prima volta nel 19!0F( ='opera si $ cos7 ampliata da un volume di )!3 pagine a un trattato di 10#1 pagine, che dopo dieci anni di ricerche vedeva la luce nel 19!", per essere ancora pu11licato in una successiva edizione nel 19!/ e in una ,uarta nel 19!9( Un'edizione spagnola di esso venne approntata nel 19!3, per opera dell'8ditorial 2ientEco3 :Hdica di Barcellona, col titolo Tratado de <ipnosis )3ofrologia+, adottato come li1ro di testo in molti paesi dell'+mericaI =atina( ='opera, di &atto, si $ %otuta arricchire di numerosi dati sperimentali, &rutto anche delle ricerche svolte in colla1orazione con i %rimari dell'*spedale di 'ercelli, e precisamente di cardiologia 4cap( 10 3 !F, di otorinolaringoiatria 4cap( 10 = 1F, di odoritoiatria 4cap( 10 3 1F, di dermatologia 4cap( 10 3 11F, di oculistica 4cap( 10 = 1F( Gli ampliamenti e gli aggiornamenti riguardarono altres7 la storia dell'ipnosi, la terminologia, le tecniche d'induzione e di appro&ondimento della trance, la sintomatologia somatica e psichica dell'ipnosi, la paraps7cologia, le psiconevrosi, l'alcolismo, la psicopro9lassi ostetrica, l'analgesia, le modalit ipnositerapiche in genere e le loro 1asi neuro9siologiche e psicologiche, gli aspetti morali e giuridici dell'ipnotismo, la casistica( Fu accentuato nell'opera il carattere di trattato che potesse essere consultato da specialisti diversi, dal neuropsichiatra all'ostetrico, dall'anestesista al medico legale( 5l precedente titolo 'ipnotismo come fenomeno !iologico, mezzo d'indagine e strumento terapeutico &u necessariamente modi9cato in ,uello di Trattato di ipnosi col sottotitolo 3ofrologia a maggior chiarimento per tutti coloro che incorporano l'ipnosi nello studio piJ generale degli stati di coscienza, comun,ue si presentino e siano causati( @o curato soprattutto l'im%ostazione dottrinale e sperimentale dei &enomeni ipnotici, diKondendomi, ad esempio, sul meta1olismo cere1rale in ipnosi 4cap( 10 3 13F, studiato per la prima volta nel mondo all'*spedale di 'ercelli con la colla1orazione dell'5stituto di %atologia :edica dell'Universit di :ilano< sulle modi9cazioni vascolari, pletismogra9che, pneumogra9che suscita1ili con la suggestione ipnotica 4cap( 10 3 !F e studiando sul piano sperimentale e pratico la validit o meno delle tecniche condizionanti in ipnosi 4cap( 1)F, perchH risultassero sempre piJ chiari i vari postulati scienti9ci che sono alla 1ase dei &enomeni ipnotici e dell'ipnositerapia( 2onvinto che l'ipnosi, ,uale elemento suggestivo e condizionante, in grado piJ o meno attenuato, entri in molti rapporti sociali, e che la sua appro&ondita conoscenza possa essere utile a politici, militari, sportivi, commercianti, ho trattato in un apposito capitolo l'ipnotismo eLtramedico( GSiamo soprattutto convinti 3 scrivevo nella pre&azione del 19!" 3 che gli stati ipnotici e suggestivi, piJ o meno consci e a diverso livello d'intensit, costituiscano una realt di ogni relazione interpersonale terapeutica( 5gnorare le evenienze ipnosuggestive dei vari rapporti terapeutici, o trascurarle minimizzandole, riteniamo sia un errore per ,ualun,ue psicoterapeuta di ,ualsiasi indirizzo( G8sse invece, su1ito riconosciute, devono essere interpretate alla luce della psicologia del pro&ondo e valutate nella loro intensit con i dati della semeiotica dei diversi stati di coscienza patologici, paranormali o normali( GMuesti ultimi, di &atto, Nuiscono e s&umano l'uno nell'altro con possi1ilit di realizzazioni psicosomatiche e psicoviscerali sempre diverse secondo il momento, l'intensOt e la natura del rapporto traslativo, come le ricerche sull'ipnosi dimostrano in modo scienti9co( 5n tale senso, lo studio degli stati ipnoidali eteroindotti o autoindotti durer 9no a che esister ,uello delle molteplici componenti della personalit umana e 9nchH un uomo si accoster ad un altro per inNuenzarlo, o sorreggerlo e curarlo( Muesto, nonostante l'ostracismo all'ipnosi delle +ccademie, che disdegnano l'esame scienti9co dello psichismo suggestivo e paranormale, &orse temendo la contaminazione con ciP che ancora oggi puP apparire in9ciato di empirismo magico e irrazionale, e che invece ha le sue leggi come ogni &enomeno 1iologico naturale( G8ppure si sa che lo psichismo puP inNuenzare tutta la 9siopatologia somatica, umorale e viscerale, per l'esistenza di una reciproca correlazione psicosomatica e somatopsichica 4cap( 11F( G.el secolo in cui la stessa arte raEgura piJ che gli aspetti del mondo esteriore ,uello interno dei sogni e delle allucinazioni, le scienze positive, che hanno portato ad una meravigliosa conoscenza del nostro 5o organico, non possono mancare di dedicarsi allo studio dello psichismo individuale e sociale cos7 imprevedi1ile e contur1ante nella dinamica del suo pro&ondo, nelle mani&estazioni ipnotiche e paranormali, nelle regressioni, contestazioni, divinazioni( -al 19!" al 19#" $ trascorso un altro decennio di ricerche e di ela1orazioni interiori, che hanno portato alla ' edizione del rattato, aggiornata nelle impostazioni dottrinali e terapeutiche( %er ,uanto riguarda le tecnic(e induttive di ipnosi, al lettore che, dopo aver sperimentato tutte ,uelle descritte nella parte seconda del trattato 4capp( 3, 4, ), /, !F e in altri punti di esso, avesse avuto ancora delle perplessit o insuccessi, consigliavamo di non andare ancora alla ricerca di altre metodiche ela1orate e so9sticate, poichH erano gi a11astanza numerose ,uelle riportate, ma di rivedere invece il suo modo di porsi di &ronte al malato nel rapporto terapeutico, sotto la guida di un maestro( -i &atto le tecniche sono tutte valide secondo chi le &a e le modalit e il tempo della loro applicazione( .on esiste la tecnica migliore in assoluto, ma ,uella che maggiormente si adatta ad un determinato operatore e al soggetto in trattamento( .on 1asta, in9ne, imparare una tecnica per&are dell'ipnositerapia< come non 1asta aver imparato a scrivere per comporre poesie( ='ipnositerapia, in ,uanto psicoterapia condotta in uno stato particolare di coscienza, $ un'arte che non puP essere ripetitiva, 1ens7 ogni volta creativa( ='ipnosi $ una scienza per i suoi &ondamenti 1iologici, 1asati sulle vicendevoli correlazioni mente3corpo< ma $ un'arte nelle sue applicazioni pratiche del rapporto con il paziente( 8 come tutte le atti non puP essere appresa che sino ad un certo punto( %er ,uanto nQuarda le modalit/ terapeutic(e pratic(e e cio$ ,uanto si deve suggerire ai vari pazienti aKetti da diverse &orme mor1ose, una volta che ,uesti raggiungano lo stato ipnotico, avevamo pensato che ogni terapeuta avre11e &acilmente desunto i suggerimenti da dare, derivandoli da ,uanto esposto nella parte ,uarta del trattato 4capp( 13, 14, 1), 1/, 1!, 1#, 19F e &ormulando le varie suggestioni a misura del paziente in trattamento, con intuito terapeutico estemporaneo( 5 vari anni d'insegnamento dell'ipnositerapia in diverse citt dal 19/) a oggi 4Universit 2attolica di :ilano e ;oma, Universit di :odena, *spedale di 'ercelli, Scuola di orino ecc(F mi hanno convinto che invece non $ cos7< e sempre piJ numerose sono state le richieste, da parte di non pochi allievi, di speci9che suggestioni terapeutiche da somministrare ai diversi malati( %er soddis&are ,ueste esigenze ho dovuto arricchire la ,uinta edizione di suggerimenti riguardanti l'ansia, l'angoscia, le nevrosi dis&oriche, la 1al1uzie, i tic, l'enuresi, l'impotentia coeundi, la &rigidit, l'anoressia mentale, la poli&agia, la maturazione e la ristrutturazione della personalit degli insicuri, le deviazioni sessuali, l'alcolismo, le tossicomanie ecc( 4cap( 1!F( Si intende che non si $ potuto conseguentemente &are a meno di aggiornare le impostazioni dottrinali da cui ,uesti speci9ci suggerimenti discendono, soprattutto ,uelle riguardanti l'angoscia 4cap( 1! = 11F< e il pro1lema della personalit nel suo sviluppo e nel suo comportamento 4cap( 14 3 /F( +lmeno nelle linee essenziali, per non ampliare eccessivamente la mole del trattato( Sempre per ,uest'ultimo motivo, non si $ voluto arricchire la casistica come avrei %otuto &are con casi veramente interessanti, esaminati negli anni intercorsi( -ato il continuo 9orire di diverse modalit di training pi* o meno autogeni in contestazione dottrinale fra loro e con la stessa ipnosi, ho creduto opportuno &are il punto nella ,uinta edizione su tale ,uestione come risulta a me( 8 un di1attito che si trascina da oltre venti anni 4cap( 4 3 1/F, soprattutto, ritengo, per parte di coloro che, non sempre clinicamente edotti sui diversi stati di coscienza, sulle diKerenze&ra autogenia e autoipnosi, &ra semplice trance e trance ipnotica vogliono coartare in schematismi dottrinali una realt clinica di condizioni psichiche Nuenti e intersecantisi nel rapporto terapeutico, che $ oscillante &ra l'attivo e il passivo( @o ,uindi illustrato &ra le teorie avanzate per spiegare che cosa sia l'ipnosi e perchH essa insorga, ,uella sostenuta da me, apparendomi essa come la piJ verosimile dopo mezzo secolo di personali osservazioni cliniche e sperimentali 4cap( # 3 "a< cap( 9 "c< cap( "0, ai punti "3, "/, "#F( Si $ 1revemente aggiornato il capitolo della situazione odierna dell'ipnotismo in Italia 4cap( " = 4F, e interpolazioni piJ o meno estese sono state &atte in vari capitoli r6guardanti l'analgesia ipnotica e il pro1lema delle endor9ne, la piro!azia e l'incom!usti!lit/, le guarigioni miracolose, la regressione di et/, la sognoterapia, e la meloterapia, le tossicomanie e l'aspetto medico4legale dell'ipnotismo, secondo ,uanto ac,uisito nell'ultimo decennio dall'esperienza personale e dalla letteratura( -al 19#3 sono trascorsi altri cin,ue anni e l'ipnotismo ha &atto il suo cammino( Sono sorte tecniche piJ so9sticate, ,uali le indirette, propugnate dalla Scuola 8riQsonianaI e ,uelle avanzate dalla %rogrammazione .eurolinguistica( +d esse si accenna in ,uesta sesta edizione le cui voci 1i1liogra9che elencate superano ormai ampiamente il migliaio( Sempre piJ &ra gli studiosi di tutto il mondo si $ messo l'accento sull'ipnosi che insorge senza rituali, e come stato di coscienza particolare in vari rapporti umani( 6 ,uello che noi sosteniamo da sempre, e ci &a piacere che nuovi studi lo aKermino( %er non alterare l'e,uili1rio dell'opera ho in ,uesta sesta edizione, accorciato ,ualche capitolo cercando peraltro di non togliere al trattato la sua particolare 9sionomia culturale e di ricerca scienti9ca( @o pre&erito rivolgermi agli studiosi della materia, piJ che al grosso pu11lico( @o cercato insomma di diKerenziare l'opera dai numerosi manuali esistenti in commercio, sveltiti per 9ni unicamente pratici oppure commerciali( 'ogliamo terminare ,uesta premessa con 1revi considerazioni che riguardano l'ipnosi nel contesto della psiconeuro9siologia, della psicosomatica e della psichiatria( %rescindendo dall'importanza che essa ha sempre avuto nel campo della psicologia e della psicodinamica, tre ampi orizzonti si sono dischiusi al suo studio nell'ultimo decennio( 5l primo riguarda gli stati di coscienza e, per la loro diagnostica diKerenziale, reputo importante ,uanto &ormulato da me con la de9nizione di trance ipnotica e di semplice trance- il concetto di ipnosi vide- il riconoscimento della sua presenza in molte evenienze della vita ,uotidiana< l'importanza dei diversi tipi di comunicazione ver1ale, non ver1ale, meta&orica e ,uindi i nuovi modi di porsi in rapporto con il soggetto in ipnosi 4concepita anche come un processo relazionale circolare dal terapeuta al paziente e viceversaF, derivati dalla so&rologia, dalla programmazione neurolinguistica, e anche dal training autogeno con modalit di approccio sempre meno ritualizzati( 2on ,uesti si ha la possi1ilit di stimolare le &orze dell'inconscio creativo, mediante idee dinamicamente attive< che, suggerite durante lo stato di coscienza proprio della trance 7pnotica, mettono in moto un'attivit successiva cosciente, razionale, li1era e produttiva( 5l secondo orizzonte dell'ipnosi riguarda le sue !asi neurofsiologic(e, come si sono potute rilevare con speci9che ricerche stereoelettroence&alogra9che, di neurochirurgia, di commessurotomia in particolare, e con gli studi sulle &unzionalit speci9che del cervello destro e del sinistro, delle zone corticali e lim1iche, durante lo stato di coscienza ipnotica( ali studi con&ermano tutti la mia de9nizione del 19/", dell'ipnosi come sindrome clinica a sH stante, para9siologica, e non come una n4>stifcazione, un autoinganno o una malafede secondo ,uanto sostenuto da altri( 5l terzo e ultimo orizzonte $ ,uello del monodeismo plastico dell'ipnosi nei riguardi del soma e dei visceri, per cui essa si pone non piJ solo come una terapia del comportamento, ma anche come possi1ile cura di aKezioni s,uisitamente organiche( =a scoperta divari nuovi peptidi, enzimi, ormoni, l'aKermarsi della psicoimmunologia hanno in&atti permesso di identi9care un nuovo grande ponte tra mente e corpo, oltre a ,uello classico, gi noto, 1asato sulle correlazoni del sistema nervoso vegetativo e del sistema nervoso centrale( :i auguro che la presente opera, maturata in oltre cin,uanta anni di esperienza medica e neuropsichiatrica, con ricerche sull'ipnosi, possa costituire un utile appoggio per i ricercatori che mi succederanno( .R67&? 8R67?7E P6RTE PRI'6 3T?RI6
&6PIT?? " Questioni terminologic(e. Teorie interpretative l. Terminologia ed essenza dell'ipnosi @raid )"ABC+ fu il primo a introdurre la parola ipnotismo, defnendolo come uno ,stato particolare del sistema nervoso, detern4*nato da manovre artifciali:. 3uccessivamente @ern(eim giudic0 l'ipnotismo come un ,grado di suggesti!ilit/ esaltata:, intendendo per suggesti!ift/ ,l'attitudine a essere inDuenzati da un'idea e a realizzarla:. &(arcot lo defnii come ,una nevrosi sperimentale:. 6ltre defnizioni sono state date ancora, a seconda delle diverse 3cuole e dei modi con cui sono stati interpretati i fenomeni ipnotici. 3u di esse ci so5ermeremo nel capitolo in corso. o stesso @raid ad esempio, avendo successivamente costatato c(e i soggetti c(e si ,addormentavano: erano una minoranza, uno su dieci tutt'al pi*, e c(e polarizzare l'attenzione del pensiero su una sola idea procurava eccellenti risultati terapeutici senza l'intervento del sonno, ripudiava la parola ipnotismo nel "ABE sostituendola col tern4*ne di monoideismo per designare la condizione dell'intelletto dominato da una sola idea. Per c(iarezza di esposizione preciso su!ito c(e in questo trattato si intende per ipnotismo la possi!ilit/ di indurre in un soggetto un particolare stato psicofsico c(e permette di inDuire sulle condizioni psic(ic(e, somatic(e e viscerali del soggetto stesso, per mezzo del rapporto creatosi fra questi e l'ipnotizzatore. 'olti autori (anno ritenuto c(e tale defnizione da me postulata nel "#$" sintetizzi !ene l'essenza dei fenomeni sull'ipnotismo, tanto c(e l'(anno accettata e ripetuta integralmente nei propri lavori. &iter0 ad esempio il professor 8attuso e il professor Pero, cattedratico di malattie nervose e mentali dell'Fniversit/ di &atania, c(e l'(anno riportata nella relazione sulla ,6nalgesia e terapia medica del dolore: tenuta al "=' &ongresso di 7eurologiaG. Il termine di ipnosi cronologicamente posteriore di una trentina d'anni a quello di ipnotismo. ungo il corso del Trattato si adoperer/ la parola ipnotismo quando si parler/ del fenomeno ipnotico, considerandolo in stretto rapporto con l'operatore, e la parola ipnosi quando ci si riferir/ alla simplice sintomatologia ipnotica, come sindrome a sH stante e avulsa, in certo qual modo, dall'operatore. &osicc(H l'ipnosi un modo di essere dell'organismo e l'ipnotismo quella tecnica c(e permette di attuare tale condizione. &oI1 si dir/ c(e si pratica l'ipnotismo e c(e nella ipnosi si osservano modifcazioni caratteristic(e della memoria. Tale distinzione molto utile in via nosografca e diagnostica ed opportuno c(e venga rispettata per evitare confusioni, come in seguito si preciser/. 'ipnosi pu0 essere anc(e autoindotta mediante spontanei monoideismi suggestivi e altre tecnic(e c(e illustreremo pi* avanti )cap. B 3 "J+. Prima dell'introduzione del termine ipnotismo )@raid, "ABC+ si parl0 di magnetismo )'esmer, "EE#+, e per vari anni i due tern4*ni si sovrapposero. 3econdo gli storiograf la parola magnetismo derivere!!e dal !ovaro 'agnet, del 'onte Ida, c(e avre!!e scoperto le prestigiose caratteristic(e di un minerale, poi denominato magnetite, o calamita naturale, % quale aveva la propriet/ di attirare i c(iodi delle sue scarpe. 3econdo altri, la parola magnetismo derivere!!e da 'agnesia, citt/ dell'6sia 'inore, dove sare!!e stato scoperto per la prima volta tale minerale );aglio+. ;a questa costatazione nacque l'idea di particolari Duidi provenienti dal mondo minerale, come si era gi/ pensato a Duidi del mondo animale, tanto c(e gli antic(i egizi e gli indiani curavano con l'imposizione delle mani. ;ato l'alone di di2denza e di discredito da cui, a volte, fu accompagnato l'1pnotismo, alcuni cultori di questa disciplina vorre!!ero oggi defnirla con un altro nome, in modo da procurarle, sotto una nuova etic(etta, quella fducia e stima c(e essa merita. t stata per essa, ad esempio, avanzata da @ernstein la parola tranceologia, uguale a scienza c(e si occupa degli stati di trance- .rK propose il termine di rilasciamento per suggestione- altri ancora quello di terapia psicosomatica. &(i scrive, desiderando rimuovere le concezioni erronee sull'ipnotismo e c(iarire le idee in merito a esso, (a mantenuto a !ella posta nella prima edizione di questo trattato tale vecc(io termine, non grato ad alcuni, perc(H fosse su!ito, senza equivoco, precisato l'argomento. &i0 anc(e se, nella pratica terapeutica, pu0 essere utile adoperare con i profani, almeno all'inizio, la frase indicativa di cura di rilassamento, suscitatrice di minori apprensioni. Fna delle condizioni c(e pi* frequentemente si attuano nell'esercizio dell'ipnotismo quella cosiddetta del sonno ipnotico, durante il quale sono assai spiccate le possi!ilit/ di agire sulla psic(e e c(e pertanto deve essere distinto dalla ipnosi indotta coi medicamenti, o narcosi, e dal sonno fsiologico, dove tali possi!ilit/ non esistono. &i0 se!!ene sia possi!ile passare da uno stato di coscienza all'altro, come si vedr/ trattando dell'induzione dal sonno fsiologico )cap. B = "=+ e dalla su!narcosi !ar!iturica )cap. E = %c+. Perc(H sia su!ito respinta l'idea c(e ipnosi equivalga a sonno, si noter/ quello c(e gi/ stato rilevato da molti altri autori e cio c(e una persona addormentata reagisce solo a stimoli intensi, o part1colari per lei, mentre un soggetto ipnotizzato pu0 reagire a stimoli disparati, anc(e se de!oli. 7ell'ipnosi non si osserva alcuna alterazione del regime dei riDessi, come nel sonno, dove essi sono diminuiti, o invertiti, quale il plantare cutaneo, con la comparsa a volte, del segno d1 @a!insLi. 'elettroencefalogramma in ipnosi (a delle caratteristic(e c(e lo distinguono da quello del sonno fsiologico )si vedano le parti terza e quarta+. Il meta!olismo !asale del cervello del soggetto in stato d'ipnosi profondo non coincide con quello del sonno )cap. "J = "C+. I dinamismi sensorio e intellettivo, quali si osservano durante la trance, non si osservano nel sonno, anc(e se parziale. Infne, per quanto possa sem!rare una contraddizione in tern4>ni, e per notare come ipnosi non voglia sempre signifcare sonno, ricorderemo c(e esiste un'ipnosi vigile, 1n particolare identifcata dall'6utore sin dal "#$%, cio uno stato di veglia, durante il quale possono lo stesso prodursi profonde alterazioni della suggesti!ilit/, della volont/ e somato4viscerali )si veda la parte quarta, sulla casistica+. Il primo ad adoperare il termine di sonno per indicare la condizione ipnotica fu l'a!ate .aria, c(e lo defnii sonno lucido( 3uccessivamente si ricorso ai termini di sonno ipnotico, sonno provocato, sonno psicosomatico, nevrosi sperimentale eccetera. Riteniamo peraltro c(e sia un errore voler far rientrare nei quadri gi/ conosciuti della fsiologia )sonno+ o della patologia )nevrosi, isterismo+ l'ipnosi. Questa una sindrome clinica a sH stante, c(e (a dei punti di contatto e altri di divergenza con quelle clinic(e classic(e note )cap. # = %c+. Essa distinta dalla prevalenza delle funzioni rappresentativo4emotive su quelle critico4intellettive, da fenomeni di ideoplasia controllata e da condizioni fsiologic(e di ini!izione cere1rale sinistra con esaltazione dell'attivit/ dell'en4iisfero destro, c(e assicurano il rapporto con l'ipnotista nella ipnosi eteroindotta. 'ipnosi deve essere considerata come un fatto eminentemente dinarnico e non statico )cap. A 3 %+. &on essa si realizza una dissociazione psic(ica c(e, in virt* di un rapporto interpersonale di tipo erriinentemente regressivo, tende a sta!ilire una condizione per cui si pu0 agire sulle funzioni psic(ic(e e organic(e del soggetto. Per narcoipnosi si intende uno stato nel quale la suggestione viene imposta, approfttando della su!narcosi, con conseguenti possi!ilit/ ipnotic(e sul soggetto, prima seminarcotizzato. 7el capitolo E = %! tratteremo delle di5erenze fra su!narcosi e trance ipnotica. Per autoipnosi si intende un'ipnosi c(e il paziente si induce da solo, mediante progressivi esercizi di rilasciamento, o ela!orando suggestioni postipnotic(e, dategli precedentemente da un operatore. Per ipnoanalisi si intende qualunque tipo di anaFsi della personalit/ profonda, praticata in trance ipnotica, anc(e se non interpretata sempre alla luce di un dottrinale ortodosso psicoanalitico. o studio sistematico della fenomenologia neuro e psicofsiologica in ipnosi )parte terza+ giustifca, secondo c(i scrive, tale concezione- cosicc(H la ipnoanalisi )come del resto molti autori, 6lema, 8omirato e altri, (anno fatto gi/ per la narcoanalisi+ deve essere considerata quale un mezzo clinico, a sH stante, di esplorazione delle varie strutture psic(ic(e della personalit/ e non solo dell'inconscio freudiano. 3i c(iamer/ per !revit/ narcoipnoanalisi un'anaFsi iniziata nello stato di su!narcosi e continuata nello stato di trance ipnotica successiva alla su!narcosi. Per narcoterapia si intendono quei procedimenti c(e sfruttano lo stato crepuscolare indotto da un narcotico, per compiere, a scopi curativi, una particolare analisi psic(ica )narcoanalisi+ e psicoterapia. Questa azione sulla psic(e va distinta da quella semplice medicamentosa rilassante, del tutto secondaria e non su2ciente da sola a qualifcare tale mezzo come psicoterapeutico. 3iccome si usa genericamente il termine di ipnoterapia per indicare tutti quei procedimenti c(e si avvalgono del sonno come mezzo di cura, sia esso prodotto da farmaci o dall'ipnosi, si ritiene pi* esatto adoperare il termine di ipnositerapia per ogni cura eseguita mediante tecnic(e ipnotic(e, con o senza il sonno( 2iP perc(H questo nulla (a a c(e fare con il sonno da medicamenti. &ogi esistono una ipnopedia e una ipnosipedia, e cio due procedimenti !en diversi con i quali si cerca di imparare pi* facilmente delle nozioni, nel primo caso durante il sonno fsiologico e nel secondo servendosi invece della trance indotta da un ipnotista )cap. "# 3 %+. &i guardiamo, infne, dal c(iamare ipnosi quei torpori della coscienza c(e possono essere causati da mezzi c(irnici o fsici )metronomo, luce intermittente o a!!agliante, trauma cranico ecc.+, in quanto c(e in essi esclusa la psicogenesM rappresentativa, suggestiva e riproduttiva dei fenomeno stesso, come nella vera ipnosi, sia essa auto o eteroindotta. Riteniamo c(e insistere per un'esatta terminologia non sia una pedanteria semantica, ma un'indispensa!ile necessit/ per meglio intenderci ed evitare grossolani errori. 7e ricordo ad esempio uno in cui sono incorsi tutti i quotidiani italiani del "#EJ e anc(e purtroppo la stampa forense, a proposito di un delitto compiuto in stato di tossicosi da &armaci e c(e fu defnito come delitto in ipnosi( 'equivoco si trascina dall'?ttocento ad oggi per colpa dei medici di quell'epoca c(e (anno etic(ettato con ipnosi, dal greco NErvoq c(e vuol dire sonno, uno stato c(e sonno non - e dei successivi anestesisti, farmacologi, i quali a loro volta (anno adoperato il termine di ipnosi per indicare una condizione c(e ipnosi non . ;ifatti, con questo termine tutti gli ipnotisti del mondo intendono, come a!!iamo precedentemente spiegato, un particolare stato psicofsico instaurato con l'ipnotismo contraddistinto quindi da un rapporto con l'ipnotista e non dovuto all'assunzione di farmaci. Il soggetto c(e ingerisce medicamenti vari, drog(e pi* o meno aDucinanti, alcool, sostanze psicoattive ecc. potr/ trovarsi in uno stato di narcosi o su!riarcosi, in una condizione delirante o su!delirante, di confusione mentale, di agitazione psicomotoria ecc., ma per fatti di neurotossicosi c(e nulla (anno a vedere con la condizione ipnotica, !en conosciuta sul piano neurofsiologico e psicologico da ogni ipnositerapeuta. 3i deve tenere !en presente c(e quando si arriva all'ipnosi con l'aiuto di un farmaco, essa imposta dall'operatore, approfttando di quello stato di coscienza crepuscolare procurato dal medicamento, e non a5atto dovuta a questo soltanto. Il farmaco, ripeto, d/ uno stato sin>lnarcotico o di e!!rezza, ma non ipnosi, per la quale si ric(iede usualmente il rapporto dei soggetto con l'ipnotista. a questione importante non solo dal lato terminologico, ma anc(e e pi* da quello medicolegale, perc(H riteniamo di2cile durante una vera ipnosi imporre a un soggetto comportamenti antisociali o delittuosi contro le sue stesse radicate convinzioni etic(e e morali e le sue usuali tendenze istintive4a5ettive. 3e cos1 fosse, potremmo con l'ipnosi cam!iare i criminali in galantuomini e questi in quelli con estrema facilit/ )vedasi cap. "C 3 %+. Tanto scrissi sul quotidiano =a Stampa dei "% fe!!raio "#EJ, 7. CC, e la precisazione fu riportata successivamente da =a Sesia< ma, a quanto mi consta, con poc(i risultati. 5pnosi e sofrologia 'olti autori di lingua spagnola, dell'6merica meridionale, qualc(e francese e italiano (anno di recente adottato il termine di so&rologia al posto di quello di ipnosi in uso nella 3cuola anglosassone, nell'6merica settentrionale e centrale, in Russia e nei paesi asiatici. Questo tern4>ne, suggerito nel "#$J dallo psic(iatra colom!iano 6lfonso &aKcedo, docente di psic(iatria all'Fn1versit/ di @arcellona, deriva dal greco a&*q O sano- cppNv O mente- lPKog O discorso, e vuoi conglo!are lo studio dei diversi stati di coscienza comunque si presentino e siano provocati, con farmaci o con l'ipnosi autoindotta o eteroindotta, con idee n4iistic(e ecc. Precisamente la sofrologia viene defnita dal suo fondatore come una ,7ueva Escuela &ientifca que estudia las modifcaciones de la conciencia (umana, producidas mediante diferentes procedimientos )psicolPgicos, fsiolPgicos, quM9micos, etc.+, para su empleo en la clMnica K en la investigaciPn: )&aKcedo, "#$#+. 3econdo Pedro Pons, presidente della Reale 6ccademia di @arcellona, magia, magnetismo, ipnosi, sofrologia, sare!!ero dei termini c(e tracciano il cammino degli studi sulla coscienza, e la sofrologia aspira, evitando le antic(e teorie sull'ipnosi, a elevarsi come una investigazione nuova e oriQinale( a sofrologia in altro punto )p. %"= del trattato di &aKcedo+ sopraccitato viene defnita come il ramo della medicina c(e studia le tecnic(e di entrenamiento psicosomRtico, la sua utilizzazione clinica e le relazioni psicofsic(e c(e riguardano i suoi fenomeni. Essa utilizza la so&ronizzazione e cio delle tecnic(e di rilassamento, associate alla parola, ottenendo nel paziente uno stato speciale psicosomatico denon4iinato stato sofronico. Questo )p. B$+ uno stato di coscienza normale con le sue qualit/ e le sue caratteristic(e- una di queste sta nelle possi!ilit/ di inDuenzamento della vita vegetativa. Quando lo stato sofronico suscitato da altri si parla d1 accidn eteroso&rSnica e se invece prodotta dal medesimo soggetto si parla di acciSn autoso&rSnica( %, c(iaro come queste parole comprendano di fatto gli stessi concetti esposti per l'ipnosi dai moderni studiosi e da c(i scrive nell'edizione del "#$% di questo Trattato. Per vero lo stesso &aKcedo scrive c(e la rottura della scuola sofrologica con l'ipnotismo e il fat to c(e questa non utilizza il voca!olario dell'ipnosi e la maggior parte dei suoi metodi, non vuoi dire c(e essa rigetti i postulati dell'ipnosi. e scuole di ipnosi, scrive, sono ,nostre compagne di cammino dell'investigazione della coscienza e i loro lavori sono stati e sono di eccezionale util1t/:. 6l primo &ongresso mondiale di sofrologia tenuto a @arcellona nell'otto!re "#EJ, c(e (a contato "BJJ medici iscritti di B% nazioni, a!!iamo di fatto notato qualifcati rappresentanti di scuole di ipnotismo. o studio dell'ipnosi, del resto, (a da tempo conglo!ato in questa l'esame attento dei vari fenomeni di coscienza e di vigilanza, essendo essa stessa oggetto di ricerc(e elettroencefalografc(e e neurofsiologic(e tendenti a illun4 *narne il processo psicofsiologico c(e ne sta alla !ase. In tutti gli ultin4> &ongressi mondiali di ipnosi, di Parigi nel "#$=, di QKoto nel "#$E, di 'agonza nel "#EJ, le condizioni di coscienza similipnotic(e, il training autogeno, le estasi religiose sono state sempre oggetto di relazioni e specialmente a QKoto i convenuti presero contatto in vari templi con i cultori dello Ren per studiame oltre gli aspetti flosofci anc(e quelli neurofsiologici, elettroencefalografci e psicologici in rapporto ai procedimenti di ipnosi e autoipnosi )cap. B S "E+ )8ranone, "#$E e "#$A+. &i0 testimonia come il termine di ipnosi attraverso il tempo, dopo gli apporti della psicoanalisi e dei nuovi concetti sulla psicologia del profondo, della reDessologia condizionata e degli studi di neurofsiologia ed elettroencefalografa sulla vigilanza, sulla coscienza, sul sonno e sugli stati onirici si sia ampliato nel suo signifcato e tali studi a!!iano profondamente modifcata la disciplina dell'ipnotismo partita dal vecc(io concetto del Duido mesmeriano e da quello successivo di suggest1one. 'odifcata non solo nella sua impostazione culturale, ma anc(e nell'esplicazione delle sue tecnic(e, divenute sempre meno possessive e imperative e sempre pi* permissive, distensive, autogene su !asi neurofsiologic(e e psicologic(e. 6rrivati a questo punto, o ci si istruisce sull'evolversi della materia, cosa non facile, dati i preconcetti e 1 pregiudizi duri a morire- o si conia un nuovo tern4>ne c(e la ri!attezzi dandole una verginit/ terminologica c(e peraltro, come a!!iamo accennato, non corrisponde in tutto a una verginit/ sostanziale. ;i fronte a questo pro!lema, gli studiosi sono divisi in due gruppi contrastanti9 i fautori della parola ipnosi ritengono c(e i nuovi termini creeranno solo confusioni, o5rendo anc(e l'opportunit/ a persone di !uona e cattiva fede di ga!ellare il vecc(io per il nuovo- i fautori della nuova terminologia pensano invece c(e questa smusser/ le resistenze attuali del pu!!lico e degli accademici spesso non molto istruiti su quello c(e l'ipnosi- far/ cadere preconcetti e pregiudizi anc(e refgiosi, suscitati dall'ipnotismo compromesso dagli errori culturali del passato e da pratic(e empiric(e sospette. E appunto per ci0 c(e l'autore del presente Trattato (a acconsentito alla ric(iesta fattagli c(e questo, nella traduzione spagnola, fosse intitolato 3ofrologia anzic(H ipnotismo, coi quale non favorevole termine egli invece volle appositamente !attezzare la prima edizione italiana, perc(H meglio risultasse allo studioso, senza am!iguit/ di parole e di concetti, quanto di nuovo fosse maturato in tale vecc(io campo e l'evolversi della materia nel tempo. E (a acconsentito anc(e perc(H nel corso del trattato vengono di fatto eseguiti numerosi riferimenti a stati di coscienza similipnotici e paragonati o di5erenziati fra loro in !ase alle diverse tecnic(e usate per ottenerli e conseguenti manifestazioni psicosomatic(e. Il tempo decider/ della fortuna dei termini e c(i scrive, al &ongresso mondiale di ipnosi e medicina psicosornatica di 'agonza del maggio "#EJ, si fatto promotore per l'adozione di una terminologia internazionale unica per i fenomeni propri dell'ipnosi. 6 noi quel c(e preme oggi, nella confusione dei termini, di salvare la sostanza e l'identit/ dei fenomeni c(e studiamo, anc(e se etic(ettati in modo diverso. Poic(H si corre il pericolo c(e nuove tecniche per indurre condizioni ipnoidali vengano dai non edotti nella semeiotica degli stati di coscienza dell'ipnosi, e ancorati all'ipnotismo mesmeriano, credute come delle novit/ assolute, instauranti condizioni dei tutto diverse dalle ipnotic(e. Tecnic(e, ad esempio, !asate su condizionamenti ripetuti, su particolari tipi di respirazione, di rilassamento, capaci di indurre analgesia spontanea durante un parto, sono state ad esempio valutate come qualcosa di sostanzialmente diverso dall'ipnosi vide da molti ostetrici al &ongresso di Psicoproflassi ostetrica )'ilano, giugno "#EJ+. &i0 soprattutto perc(H queste tecnic(e sganciano spesso il soggetto dall'ipnotista, dandogli la sensa zione di essere del tutto autonomo e indipendente. 'a senza riDettere c(e le condizioni di coscienza raggiunte sono in ogni caso quelle della trance ipnotica auto4 o eteroindotta, con prevalenza cio delle funzioni rappresentativo4emotive su quelle critico4intellettive, con fenomeni di monoideismo suggestivo e condizionato, processi di ideoplasia controllata, condizioni fsiologic(e modifcate di ini!izione ed eccitazione dei centri cere!rali. E senza considerare inoltre c(e questi diversi metodi !attezzati con un nome c(e non ipnosi, di fatto per agire de!!ono portare tutti a modifcazioni sornatic(e, viscerali e vascolari, a riduzionM senso4percettive, a modifcazioni dello stato di coscienza come l'ipnosi, altrimenti non agisconoS Pensiamo pertanto c(e tecr>c(e formalmente diverse non possano costituire dei metodi di cura psicosornatica sostanzialmente diversi, in quanto questi non devono essere caratterizzati tanto dall'approccio iniziale, quanto dalle o!iettive terrninali condizioni psic(ic(e e somatoviscerali c(e si raggiungono. ;i un ,training autogeno !asato sul respiro: parla, ad esempio, Piscicelli per la preparazione psicoproflattica del parto, arrivando con tale metodo sino a condizioni di catalessia e al parto quasi indolore o senza paura o pi* semplicemente a condizioni di eutorDa e di grande Dessi!ilit/ perineale )come con la trance ipnoticaF( ;i ,esercizi condizionanti: parla 8aleotto, per arrivare a ,un parto gioioso:. Esercizi condizionanti c(e fniscono per0 con l'indurre stati di trance pi* o meno profonda, auto4 o eteroindotta. ;i stato so&rologico per il parto indolore parlano i sofrologi, ma se si esamina in c(e cosa consista questo stato sofrologMco si costata c(e esso realizza le condizioni psicosomatic(e dell'ipnosi, nel senso dianzi specifcato. @isogna dunque ovviare al pericolo c(e, nell'ansia del nuovo e nella paura dell'ipnosi, col moltiplicarsi delle dizioni cresca la confusione fra coloro c(e non guardano alla realt/ o!iettiva del fenomeno psicosomatico raggiunto. e stesse modifcazioni vascolari descritte dagli autori tedesc(i per il training autogeno di 3c(ultz sono state da me e da qualc(e altro autore documentate durante la trance ipnotica )cap. "J 3 E+, cosa c(e di2cilmente potre!!e avvenire se si trattasse di procedimenti sostanzialmente diversi sul piano psicosornatico. 6ggiunger0 c(e gli esercizi del rilassamento muscolare e della pesantezza sono stati da me ripetutamente dimostrati come validi mezzi di induzione ipnotica, e adoperati con successo nei soggetti c(e temono l'approccio autoritario dell'ipnotista. 3oggetti resistenti all'analisi con psicoanalisti di fama si possono pi* facilmente curare dopo qualc(e seduta di training praticata da un analista c(e anc(e un ipnotista )6ncona+. 6desso c(e questa interessante tecnica di5usa, occorre stare attenti c(e non si instauri tra psicoterapeuta e paziente il caratteristico tipo di rapporto della ipnosi vigile, indotta durante il training, c(e d/ al soggetto la sensazione della sua completa vigilanza e indipendenza e all'analista non !en edotto della dinamica della trance ipnotica l'impressione di non fare dell'ipnosi. Per concludere, riteniamo c(e quando si deve etic(ettare una particolare situazione psicosomatica indotta, per classifcarla non !isogna lasciarsi inDuenzare dai metodi con cui stata raggiunta. 'etodi c(e possono essere quelli degli stregoni africani o quelli dei rilassamento psicosomatico alla Taco!sen o alla 3c(ultz- quelli della sofrologia, o dell'ipnosi condizionante- o quelli orientali, a impronta pi* o meno n4>s>ca. Tutti questi metodi, come le vecc(ie tecnic(e ipnotic(e grossolane e possessive, tendono a una manipolazione degli stati di coscienza per scopi psic(ici e psicosomatici. 'entit/ della fenomenologia raggiunta E classifca, e se questa presenta i sintomi peculiari degli stati ipnotici, si dovr/ adoperare sempre un identico termine di defnizione c(e, una volta sta!ilito, dovr/ essere adoperato dagli studiosi di tutti i paesi per c(iarezza e seriet/ scientifca. 7essuno vuole negare la di5erenza sostanziale e formale esistente fra le diverse tecnic(e- ma ci0 non autorizza a non c(iamare pi* con lo stesso nome lo stato di coscienza raggiunto con esse e la particolare condizione psicosomatica ad esso connessa, quando si costata sul piano fsiologico e psicologico c(e tale condizione pur sempre quella propria degli stati ipnoidal1 autoindotti o eteroindotti, nel senso gi/ accettato dagli esperti. %. Interpretazionedell'ipnotismo attraverso i tempi 'ipnotismo noto all'uomo da oltre quattromila anni. Era gi/ conosciuto dagli antic(i &inesi, dagli Egizi, dagli Indiani, dagli E!rei, dai 8reci, dai Romani. Per questi ultimi ne fanno fede le antic(e 3i!ille, e i giudizi di Plinio il Uecc(io, Uespasiano, Plutarco, 6driano, Tertulliano, 6urelio Prudenziano, 3ines1o. 7ella mitologia troviamo la prova di come gli antic(i conoscessero e credessero alla &ascinazione< ne esempio la favola di 'edusa c(e con lo sguardo paralizzava gli uomini c(e la miravano, si da pietrifcarli- mito ricordato nel verso dantesco9 ,venga 'edusa9 si '" farem di smalto:S 6l fascino esercitato da una persona su un'altra do!!iamo attri!uire il fatto del &im!ro c(e, inviato a uccidere 'ario, prigioniero, rest0 paralizzato dallo sguardo e dalla voce di questi. " mag(i aztec(i, prima della conquista di <ernIn &ortHs, praticavano l'ipnosi. 7ei secoli successivi, in Europa, 'arsilio .icino, Pomponazzi, @acone, van <elmont, 'aVWel1 si occuparono dell'ipnotismo nei loro studi, ed espressero giudizi e dati di fatto al riguardo. Tuttavia, per trovare l'ipnotismo largamente applicato in Europa, a scopo terapeutico, !isogna arrivare al "EJJ, a 'esmer flosofo e medico, a 8assner, di origine svedese, a @raid scozzese, c(e, con i loro metodi terapeutici, si attirarono consensi e !iasimi dalle accaden4>e medic(e del tempo. Fna vera rinascenza dell'ipnotismo avvenne in seguito, in .rancia, dal "AB% al "AA$, per opera di &(arcot, @eaunis, &(arles Ric(et, @Hrillon, @ern(eim, &ullerre, @otteK, @rHmaud, @a!insLi, 8rasset, Xanet- in 8ermania per opera di &zermaL, 3c(neider, <eiden(eim, Rump(, ?!ersteiner, Rieger- in Italia per gli studi di Ellero, om!roso, Tam!urini, 3eppilli, ;al Pozzo, &i2, 'orsell1. Esaminare particolarmente le concezioni sull'ipnotismo di tutti coloro c(e ci (anno preceduto, esula dai fni di questo lavoro, essenzialmente rivolto a delucidare la natura !iologica dei fenomeni ipnotici e la loro e2cacia terapeutica. &i fermeremo pertanto solo sulle principali interpretazioni c(e dell'ipnotismo sono state date attraverso i tempi- e, nel capitolo seguente, sul modo con cui questo stato considerato dal lato curativo. 3econdo tale direttiva possiamo, nella storia dell'ipnotismo, di5erenziare quattro grandi periodi interpretativi9 a+ il periodo mistico- !+ il periodo magnetico- c+ il periodo psicologico- d+ il periodo fsiologico. Questi periodi non cronologicamente !en defniti spesso si trovano contemporanei e contrastanti, quali indirizzi di 3cuole diverse. Qui ci so5ermeremo di5usamente su di essi, per ritornarvi !revemente ancora nella parte terza, dove si esporranno le convinzioni personali sulla genesi dell'ipnotismo. 4aF 5nterpretazioni mistiche Questo primo periodo risale, come a!!iamo gi/ detto, agli antic(i sacerdoti egizi, greci e romani, c(e praticavano il sonno nel tempio e si servivano di soggetti in stato ipnotico per avvicinarsi alla divinit/ e predire l'avvenire. 8li antic(i indovini cadevano in trance, ritenendo c(e ci0 conferisse loro poteri divinatori. I mag(i persiani e i fac(iri indiani praticavano l'autoipnosi, pretendendo di possedere, in questo stato, poteri curativi soprannaturali. 8li indiani &(ippeWa, nelle loro pratic(e di iniziazione durante le quali i ragazzi alla pu!ert/ venivano cullati in un sonno magico dalle cantilene dello stregone, di fatto praticavano una ipnosi di gruppo, tanto c(e in vari soggetti si instaurava fn l'analgesia. In tali condizioni di trance i ragazzi ricevevano dallo stregone tutti gli insegnamenti riguardanti i costumi tri!ali e cio delle vere e proprie suggestioni ipnotic(e e postipnotic(e c(e portavano gli iniziati a compiere poi atti di valore, con insensi!ilit/ per le ferite. 8li indiani, c(e pur servendosi, come altri popoli, egregiamente dell'ipnotismo ne ignoravano l'esistenza e le leggi c(e lo regolano, fnivano per mettere tutti i successi dell'ipnosi in relazione con il soprannaturale. ;el resto, in Europa, l'interpretazione mistica dei fenomeni ipnotici si ritrova ancora nel "EEB nel medico religioso 8assner, il quale, usando per l'ipnosi un cerimoniale c(iesastico e appellandosi a demoni e a ;io, si dimostra nella genesi dell'ipnotismo ancora a!!ar!icato al 'edioevo e ai concetti trascendenti divini. 7ei secoli successivi alcune refgioni (anno ritenuto l'autoipnosi un aiuto spirituale. Uerso il "AAJ i monaci cristiani del 'onte 6t(os, in 8recia, la praticavano come parte delle loro meditazioni, cosi come gli Ind* praticano lo ?oga( 6pprofondiremo pi* avanti )cap. B S "J+ i punti di contatto c(e esistono tra l'esperienza religiosa e il fenomeno ipnotico, sia sul piano psicologico, sia su quello fsiologico. 41F 5nterpretazioni magnetiche, Nuidiche, metapsichiche6 &?7&ERI?7E '687ETI&6 .ior1 nel "EJJ, soprattutto con .ranz .riedric( 6nton 'esmer )"ECB4"A"=+ e la sua teoria del Duido magnetico, quando, gi/ prima di questi, altri due medici avevano tentato esperimenti ipnotici9 X. 8assner e 6. Qirc(er. 'esmer, ric(iamandosi ai concetti flosofci e teosofci del sedicesimo e dei diciassettesimo secolo, ispirandosi a Paracelso, a van <elmont, a .ludd, a 'aVWell, a Qirc(er e riferendosi sia ai concetti metafsici4cosmologici di ei!niz sia a quelli fsici di 8alvani e avoisier, ritenne essere causa dei fenomeni ipnotici il Nuido magnetico animale( Precisamente, le teorie mesmeriane c(e si ispirano alle leggi della gravitazione universale, ricalcano i concetti paracelsiani di Duido universale, cosmico, permeante il sole, la luna, i pianeti, la terra, i metalli, le piante e gli anima(. 'esmer pens0 all'esistenza di un Duido c(e dall'operatore si trasmettesse al soggetto, ed era pienamente persuaso c(e il Duido potesse trasmettersi e aderire a un soggetto magnetizzato, c(e, a sua volta, acquistava la virt* di comunicarlo a c(iunque si mettesse in contatto con lui. a sua 1acchetta magica era magnetica( 'esmer ritenne c(e l'operatore potesse spingere di l/ dalla periferia del corpo l'inDusso nervoso e dirigere questa forza, attraverso lo spazio, sugli esseri viventi c(e egli si proponeva di inDuenzare. Ritenne anc(e c(e il magnetismo animale non avesse solo per oggetto la produzione di fenomeni straordinari nell'organismo, ma anc(e e soprattutto la guarigione delle malattie. a malattia per 'esmer 6'a!errazione dell'armonia organica: e il ,magnetismo: guarisce, rista!ilendo l'armonia. Egli applicava dei pezzi di ferro, o faceva sedere i suoi pazienti attorno a una tinozza d'acqua contenente limatura di ferro, o esercitava dei passi e asserendo c(e dal ferro o dalle sue mani si sprigionava un Duido magnetico induceva il cosiddetto sonno mesmerico )trance+. Fn aDievo di 'esmer, il marc(ese &(astenet de PuKsHgur, c(iam0 lo stato di sonno, c(e insorgeva per il Nuido magnetico, sonnam1ulismo( e idee di 'esmer e le sue cure miracolose fecero, a suo tempo, tanto scalpore c(e il 8overno francese intervenne, nel "EAB, c(iedendo alla Reale 6ccademia di medicina un rapporto sul magne tismoG. Tra i mem!ri designati si trovarono .ranLfn, avoisier, @aYK, aurent de Xussieu e numerosi altri uomin1 di scienza, c(e si pronunciarono tutti contro il magnetismo, meno Xussieu, c(e rifut0 di sottoscrivere il rapporto di costoro. Precisamente, i commissari, avendo dimostrato c(e ""mmaginazione senza magnetismo produce delle convuls1oni, e c(e il magnetismo senza immaginazione non produce niente, conclusero c(e questo Duido senza esistenza per conseguenza senza utilit/- c(e i violenti e5etti c(e si osservano nel trattamento pu!!lico appartengono al contatto, all'immaginazione messa in azione e a quella imitazione meccanica c(e ci porta a ripetere ci0 c(e colpisce i nostri sensi. 6 questo rapporto, c(e doveva essere reso pu!!lico, ne fu aggiunto un secondo, c(e denunciava le pratic(e mesmeric(e come dannose per la moralit/ pu!!lica. ,7oi pensiamo 4 dissero inoltre i commissari 4 c(e il preteso magnetismo animale sia un sistema antico, vantato nel secolo precedente e caduto in dimenticanza- c(e questo sistema sia assolutamente privo di prove- c(e gli e5etti prodotti da questo preteso modo di guarigione siano tutti dovuti all'imitazione e all'immaginazione- c('essi siano pi* nocivi c(e utili, e c(e siano dannosi in quanto possono far contrarre a persone !en costituite un'a!itudine spasmodica, fra le pi* spiacevoli per la salute:. 3enonc(H, siccome le opinion1 degli. uomini sono muta!ili, dopo alcuni anni, e precisamente nel "A%=, fu ric(iesto all'6ccademia di 'edicina un nuovo esame del magnetismo, e il rapporto della commissione in merito, redatto dopo sei anni di studio, fu favorevole, persino troppo favorevole. .urono allora sta!ilite le seguenti quattro proposizioni9 "+ gli e5etti del magnetismo sono spesso nulli nelle persone sane e in alcune malate- %+ essi sono sovente poco marcati- C+ essi sono spesso il prodotto della noia, della monotonia, della fantasia- B+ infne si sviluppano indipendentemente da queste ultime cause, molto pro!a!ilmente per e5etto del solo magnetismo. Il rapporto fniva con l'accettare non solamente il sonnam!ulismo, provocato, ma anc(e i fatti di c(iaroveggenza e di previsione. a storia della 'edicina deve riconoscere a 'esmer il grande merito di avere egli ric(iamato per primo in Europa l'attenzione degli studiosi sui fenomeni ipnotici. Potr/ interessare gli storici della medicina sapere c(e uno dei pi* antic(i documenti italiani sul mesmerismo uno scritto del medico 3e!astiano 8iraud di Pinerolo )A dicem!re "EEB+9 ettre de 'r. 8iraud, docteur en mHdecine de la .acultH de Tourin / 'onsieur e &omte 7. 7. / &rHmone )@i!lioteca delle 3cienze di Torino+. Questo medico, di fama europea, e!!e ini!ito dal Re del Piemonte l'esercizio delle pratic(e magnetic(e, tanto da dover esulare a ione e a Parigi, ritornando in patria solo dopo la conquista napoleonica. )Pericle 'aruzzi, in Bollettino storico 1i1liogra9co Su1alpino, agosto "#CJ, p. %B"+. &?7&ERI?7I U6RIE ;I .?RRE R6;I67TI &on l'evolversi dei tempi, la concezione magnetica con prerogative quasi magic(e scomparve nell'interpretazione dei fenomeni ipnotici, ma rimase sempre presso varie scuole, come fondamentale spiegazione di essi, la concezione di una &orza radiante dall'ipnotizzatore e inDuente sugli altri soggetti attraverso lo spazio. 7el "A%J, il generale 7oizet si appell0 al Nuido vitale( 7el "A$C .rancesco 8uidi parla di ,anevrosia e di spossamento del Duido nerveo c(e si ottiene concentrando lungamente l'attenzione del soggetto su di un disco di zinco e di rame, su di uno specc(io o su altro lucido oggetto qualunque:. ,Il sonno magnetico provocato concentrando l'attenzione del soggetto su di un oggetto qualunque non (a altra funzione c(e di spossare momentaneamente il suo Duido nervoso cere!rale, onde pi* facilmente sostituirvi le v1!razioni del nostro magnetico Duido. ,'esperimento c(e provoca lo spossamento del Duido nervoso )anevrosia+ si deve fare come preparazione e anc(e facilitazione della diretta azione magnetica:. ?ggi, forse 8uidi ripetere!!e la stessa spiegazione per il @.Z.3. )@rain Zaves 3incron1zer+, i fotoinduttori e gli psicofarmaci c(e facilitano l'atto induttivo ipnotico. 7el "A$#, ;al Pozzo parl0 di radiazioni e di moti ondulatori, sostenendo c(e il pensiero pu0 propagarsi a un altro individuo per mezzo di vi!razioni, le quali eccitano il mezzo am!iente, specialmente se le due persone s1 trovano in contatto. ;al Pozzo consider0 l'ipnotismo come uno stato 9siologico, c(e si produce artifcialmente negli individui di temperamento nervoso in ispecie, sani o in condizioni patologic(e. ;urante questo stato, le ,funzioni vitali, organic(e e sensorie sare!!ero pertur!ate da azioni esterne, c(e determinere!!ero fatti ini!itori e dinamogenetici neD'organismo:. 7el "AA", @arHtK parl0 di una ,forza nervosa rad1ante:, c(e esistere!!e nel sistema nervoso allo stato dinarnico e statico, e si trasmettere!!e per mezzo delle ondulazioni deD'etere. Questa forza c(e produrre!!e i fenomeni ipnotici, sare!!e, secondo @arHtK, lo stesso Duido di 'esmer, c(e questi aveva conosciuto soltanto empiricamente. Tale Duido si emettere!!e per mezzo degli occ(i, delle dita, del so2o9 esso si propag(ere!!e in linea retta, si riDettere!!e su una superfcie liscia secondo le leggi fsic(e, attraversere!!e i corpi opac(i e massicci, avre!!e propriet/ analog(e a quelle della luce e dell'elettricit/. ;umontpallier si avvicin0 anc('egli a questa teoria, e amrr>se l'esistenza di un inNusso nervoso radiante da tutto l'essere umano con possi!ilit/ di trasmissione di esso ad altre persone. Questo medico dic(iar0 non potersi diversamente spiegare la maniera di reagire di certi individui sotto l'impressione delle dita e dello sguardo. " fautori del moto vi1ratorio nerveo pensarono c(e questo suscitasse una radiazione c(e dal sistema nervoso centrale si propagasse sino alle cellule periferic(e, e da queste nel mezzo am!iente, allo stesso modo c(e una eccitazione esterna, operata sull'estremo periferico di un nervo, si propaga sino alle cellule cere!rali. Esistere!!e cos1 un'atmosfera vitale, non per0 nel senso Duidistico di 'esmer, la quale consistere!!e nella concordanza del sistema neuroperiferico dell'individuo col mezzo am!iente. .are!!ero parte del mezzo am!iente l'arMa, i mo!ili, le persone. Qualunque moto dell'organismo umano determinere!!e un moto di natura vi!rante in tutta l'atmosfera propria dell'individuo, il quale moto, se si propaga a un corpo le cui particelle siano atte a vi!rare sincrone con la detta onda, si cam!iere!!e in quel corpo in oscillazione, s/ c(e in esso si riprodurre!!ero i fatti originari da cui quell'onda era derivata. &os1 un organismo diverre!!e sorgente di fatti fsiologici, quando l'onda avesse avuto origine da un fatto fsiologico. " fenomeni ipnotici, suscitati dalla fssit/ del !ul!o oculare, dipendere!!ero da modifcazioni c(e avvengono nel sistema nervoso dell'ipnotizzato vale a dire indipendentemente da alcuna eccitazione dall'esterno. 'a se si opera facendo risonare un tamtam, un diapason eccetera, allora si premette un fatto esterno c(e causa di eccitazioni, le quali poi causere!!ero modifcazioni nel soggetto. " segni esterni dell'ipnotizzatore sostituire!!ero i veri suoni e le diverse eccitazioni. li sistema nervoso di un ipnotizzato sare!!e adatto a rispondere, per inDusso, alle vi!razioni c(e l'atto volitivo produrre!!e nell'orgarrismo dell'operatore, per cui nef'ipnotizzato si suscitere!!ero le stesse sensazioni e i rispettivi processi psicirici dell'ipnotizzatore. In tal modo, al Duidismo di 'esmer succede l'ondulazionismo di ;al Pozzo e di @arHtK. e parole sono cam!iate, ma non ci pare di molto la sostanza. Xean4'artin &(arcot della 3cuola della 3alpHtrire credeva alla reale esistenza dell'e5etto magnetico nella produzione dei fenomeni ipnotici e contro le teorie psicologic(e su!!iettivistic(e propose spiegazioni fsiologic(e di questi, su !asi o!iettive energetic(e. 6l soggetto in ipnosi &(arcot applicava una calarnita a un arto, dicendo c(e queD'arto si sare!!e paralizzato, e siccome questo avveniva, egli credette all'e5etto della calamita- anc(e la metalloscopia fu cos1 c(iamata in campo, a riprova delle interpretazioni energetic(e o!iettive deD'Mpnosi. @ern(eirn della 3cuola di 7ancK riusci per0 a provare c(e tali risultati erano dovuti solo alla suggestione e c(e gli esperimenti di &(arcot non avevano alcun valore. &(arcot credeva fermamente all'inDusso psic(ico c(e l'ipnotizzatore capace di esercitare intensamente sull'ipnotizzato, anc(e se non in senso stretto mesmeriano. Tale e5etto si poteva, secondo &(arcot, rilevare solo nei soggetti a5etti da isteria, in cui una particolare disposizione patologica permette di accumulare facilmente l'aYusso psic(ico altrui. &?7&ERI?7I 'ET6P3I&<I&<E .. Z. <. 'Kers e X. ?c(oroWicz, cele!ri studiosi di fenomeni medianici, ricono!!ero nell'ipnotismo il primo scalino dei fenomeni psic(ici paranormali, c(e formano l'oggetto della moderna parapsicologia. Per questa oggi si avanzano spiegazioni fsic(e )&azzamalf, Uasiliev ecc.+ e spiegazioni eVtrafsic(e, spirituali )Rinne+. 7el primo caso le concezioni metapsic(ic(e dell'ipnotismo potre!!ero rientrare nel vasto capitolo delle interpretazioni fsic(e )magnetic(e, Duidic(e e simili+- nel secondo caso, no. 'ipnosi non sare!!e c(e ,una d1ssociazione delle cellule nervose nella parte superiore del cervello: e ,l'insorgere immediato dell'attivit/, fno allora quieta, dei centri nervosi inferiori:. 7el "#J#, &esare om!roso estese le sue investigazioni all'ipnotismo e allo spiritismo e concluse per l'esistenza di energie psico9siche potenti e sconosciute, a spiegazione dei fatti costatati alla presenza della medium Eusapia Paladino. 7el "#C=, ancora 6. .unL osserva c(e l'esperienza dimostra l'esistenza di una vera e propria declinazione psic(ica del soggetto ipnotizzato verso il suo detern4>nato ipnotizzatore, I c(e egli in ci0 vede la dimostrazione sperimentale deF'o!iettiv1t/ del fenomeno ipnotico, !asato principalmente sopra una propriet/ particolare dell'ipnotizzatore. .unL c(iam0 ,teoria del rapporto o!iettivo: questa sua teoria sull'ipnotismo- rapporto o!iettivo c(e avre!!e altra conferma nel fatto c(e esso potre!!e esplicarsi anc(e a distanza, indipendentemente dalla comunicazione normale dei sensi, come si rilevere!!e dai risultati metapsic(ici ottenuti nel campo della suggestione mentale da Ric(et, Xanet, 3icard, e dalla 3ociet/ di ricerc(e psic(ic(e di ondra. a scuola moderna, secondo .unL, con la sua ostinata convinzione della pura soggettivit/ dei fenomeni ipnotici, supera d1 gran lunga, per la sua a!errazione dottrinaria, i concetti contrastanti, fantasiosi, ma pi* intuitivi, dei mesmeriani e dei fsici. 3are!!e in conseguenza di tale a!errazione c(e la dottrina dell'ipnotismo giunta a un ristagno totale, anzi a una vera decadenza e liquidazione. 7el "#=$, @. ;isertori, in una esposizione personale sulla patogenesi dei fenomeni ipnotici, si ric(iama a forze oscure, non conosciute e cos1 si esprime9 ,7el determinismo dell'ipnosi non interviene solo la recettivit/ del soggetto, ma anc(e la potenza dell'ipnotizzatore, comunque si voglia intenderla, la quale varia indiscuti!ilmente da sperimentatore a sperimentatore, ed in certi 1ndividui sviluppata in grado eccezionale... 'ipnotizzatore di professione dispone di una tecnica ela!orata e perfezionata ed dotato di un potere suggestionante c(e non possiamo negare per il semplice fatto c(e ce ne sfugge, in parte l'intima natura. 3e nella forza suggestiva e quindi nelle suggestioni in genere, ivi compreso in modo precipuo l'ipnotismo, sia operante anc(e un fattore del tipo metapsic(ico, analogamente a quanto avviene nelle trasmissioni e nelle recezioni telepatic(e o comunque eVtrasensoriali, quesito al quale ritengo si de!!a dare risposta a5ermativa:. o stesso ;isertori, parlando delle terapie taumaturgic(e delle ps1conevrosi, scrive9 6n molti eventi taumaturgici (anno, non v' du!!io, la loro parte fenomeni d'etero4 e d'autosuggestione. 'a sare!!e imperdona!ilmente semplicistico il voler ridurre nell'essenza queste cure a suggestioni, cio solo ad atti dell'istinto primordiale gregario, per quanto ra5orzati da fenomeni di trasmissione parapsicologica dell'idea sanatrice. 7on possiamo alle volte, di fronte agli e5etti curativi esplicati da certi cosiddetti mag(i, non prospettarci la possi!ilit/ di inNussi estremamente misteriosi, d'ordine metapsic(ico anc('essi, provenienti dal terapeuta9 ricorre alla mente la vecc(ia ipotesi dei magnetizzatori intorno al Duido, comunque lo si voglia intendere9 in accezione eVtrafsica o di radiazione fsica:. )c+ 5nterpretazioni psicologiche.. .6RI6, .. @R6I; E I .RE7?IP7?TI3'? 81/ durante i pr1mordi del periodo magnetico comparvero vari dissidenti, e l'a!ate X. .aria )"EE$4"A"#+, c(e pu0 considerarsi il fondatore delle prime tecnic(e ipnotic(e, diede per primo inizio a quel terzo flone interpretativo dei fenomeni ipnotici, c(e si pu0 c(iamare psicologico, e c(e port0 all'a!!andono di tutte le pratic(e magic(e. X. .aria respinse tutte le teorie esistenti- non credette nH al Duido nH alla potenza della volont/- proclam0 la natura soggettiva dei fenomeni magnetici, ponendo la causa del sonno lucido, come egli c(iam0 il sonnam!ulismo provocato, nel soggetto stesso. " fautori di questi concetti !andirono le pratic(e magic(e, dic(iarando c(e il Duido magnetico e le speciali forze dei magnetizzatori non esistevano. 6 queste idee si riallacci0 nel "AB% Xames @raid, c(irurgo oculista e medico nelle miniere, c(e per primo introdusse il termine ipnotismo nella sua .euroipnologia, defnendolo, come a!!iamo gi/ detto, uno ,stato particolare del sistema nervoso, determinato da manovre artifciali:. Egli cerc0 di dimostrare c(e il Duido magnetico, a cui 'esmer e seguaci attri!uirono la massima importanza, non era elemento necessario per inDuire sui loro pazienti, ma c(e era su2ciente c(e l'esperimentatore escogitasse mezzi atti a stancare l'attenzione del soggetto )ad esempio, la fssazione di un punto luminoso+. 8li e5etti mesmerici dovevano, in altre parole, attri!uirsi solo a un tur!amento cagionato al sistema nervoso, attraverso la concentrazione dello sguardo, il riposo assoluto del corpo e la fssit/ dell'attenzione. &ogi @raid concludeva c(e i fatti prodotti con l'ipnotismo non fossero dovuti nH alla personalit/ nH alla volont/ dell'ipnotizzatore nH ai suoi passi< c(e non c'entrassero per nulla, in tutto ci0, nH il Duido magnetico nH agenti inisteriosi universali e c(e tutto dipendesse dallo stato psicofsico dell'ipnotizzato. Egli, per darsi spiegazione dell'e5etto della concentrazione del pensiero sullo stato del cervello, reput0 c(e il rallentamento dei movimenti respiratori, causato dall'intensa attenzione, contri!uisse, per l'imperfetta decar!onizzazione del sangue c(e ne sare!!e risultata, a determinare il sonno ipnotico. @raid, volendo poi applicare l'ipnotismo al sistema frenologico di 8all, credette di scoprire il frenoipnotismo, un mezzo, cio, di eccitare nel sonno ipnotico 4 attraverso le pareti cranic(e 4 le zone cere!rali, c(e, secondo 8all, corrispondono a particolari facolt/ psic(ic(e. 6lle teorie di @raid si riferirono, successivamente, in 6merica, 8rimes, c(e parl0 di elettro1iologia, e contemporaneamente, in Europa, iH!eault e @ern(eim, c(e si !asarono sulla sola dottrina della suggestione per spiegare i fenomeni ipnotici. It@E6FT, @ER7<EI' E E TE?RIE;E6 3F88E3TI?7E I citati autori ritennero c(e, nelle operazioni di magnetismo, non ci fosse di attivo altro c(e il soggetto stesso, e c(e le modifcazioni profonde del suo sistema nervoso avessero origine esclusivamente in lui, non essendo l'esperimentatore c(e l'ostetrico di ,uesti prodigi( @raid, applicando l'ipnotismo ai suoi malati, procedeva a delle manipolazioni per ottenere e5etti curativi. 6. 6. iH!eault e <. @ern(eirn gettarono il ridicolo su queste manipolazioni, riportando tutto alla suggestione ver!ale, mera e semplice. ,e manovre 4 scrive @ern(eim 4 non sono niente, la fede tutto- e la fede, cio la credenza, propria dello spirito umano. t l'immaginazione umana c(e fa i miracoli:. @ern(eini )"#JC, p. E$+ lo defnii uno stato psic(ico particolare, c(e pu0 essere artifcialmente prodotto e c(e mette in attivit/ o esalta, in gradi diversi, la suggestiona!ilit/, cio a dire l'attitudine a su!ire l'e5etto di un'idea e ad attuarla. a suggestione rappresenta, per @ern(eim, l'atto per cui un'idea introdotta nel cervello e, in virt* di esso, accettata. Tutto ci0 c(e entra per le orecc(ie nello spirito, tutto ci0 c(e, con o senza esame preliminare, accettato per sH stesso, tutto ci0 c(e persuade, tutto ci0 c(e creduto, costituisce una suggestione per mezzo dell'udito. 8li avvocati, i predicatori, i professori, gli oratori, i negozianti, i ciarlatani, i seduttori, gli uomini di 3tato sono, per @ern(eim, suggestionatori. o stato ipnotico non c(e uno stato di suggestiona!ilit/ esaltata, c(e pu0 essere prodotto con o senza sonno. @ern(eim non vide niente di patologico nei fenomeni del sonno provocato. 3econdo questo autore, non solamente tutte le persone ipnotizza!ili non sono nevropatic(e, ma, nel maggior numero dei propri soggetti, egli non riusH1 ad accertare alcuna traccia di predisposizione a tur!amenti nervosi. @ern(eini non neg0 tuttavia c(e la suggestione ipnotica, per agire, non esigesse una certa disposizione e recettivit/ cere!rale. 'a questa disposizione speciale sare!!e comune a un gran numero di persone e non propria dei soli nevropatici e degli isterici, giacc(H la suggestiona!ilit/ un fatto generale e non specifco di costoro. Tra @ern(eim e iH!eault l'accordo non per0 sempre assoluto, sia per quanto riguarda il fenomeno della suggestione, sia per l'essenza dei rapporti c(e si sta!iliscono tra ipnotizzato e ipnotizzatore. iH!eault ritenne la suggestione un fenomeno proprio degli stati ipnotici- @ern(eim anc(e dello stato di veglia. iH!eault credeva c(e nel sonno profondo, tra l'operatore e il suo soggetto vi fosse un rapporto esclusivo, cosicc(H questi non potesse intendere c(e quanto gli venisse dall'altro. Tale polarizzazione psic(ica dell'ipnotizzato fu spiegata da iH!eault col fatto c(e il paziente si addormenta pensando a c(i l'ipnotizza- per la concentrazione dell'attenzione egli conservere!!e nel suo spirito l'idea di c(i l'addormenta e mettere!!e la sua attenzione e i sensi al servizio di questa idea. 3are!!e un po' come una madre c(e si addormenti presso la culla del fglio e c(e, insensi!ile anc(e a rumori molto forti, si svegli al minimo grido del suo !am!ino. <. @eaunis credette anc('egli fermamente in questo rapporto esclusivo tra ipnotizzato e ipnotizzatore. @ern(eim, invece, sostenne di non averlo mai accertato, all'infuori dei casi in cui egli l'aveva espressamente suggerito. Questo autore, a5ermando l'importanza della suggestione nell'ipnosi, si oppose decisamente al suo contemporaneo &(arcot, c(e aveva ela!orato una teoria puramente somatica dell'ipnosi )"AA%+, e dic(iar0 c(e i tre famosi periodi c(e &(arcot descriveva nell'ipnosi )il catalettico, il sonnam!olico e il letargico+ non erano altro c(e un artifcio suggestivo. .6FT?RI E ?PP?3IT?RI ;E'IP7?3I QF6E 7EUR?3I 3PERI'E7T6E @ern(eirn si oppose alla concezione di &(arcot sull'ipnotismo come nevrosi sperimentale< contrast0 inoltre quella di Paul Ric(er, c(e lo considerava come un ,tur!amento del funzionamento regolare dell'organismo, c(e si confonde con la predisposizione isterica: e di ;umontpallier e allievi, c(e l'interpretarono come una ,nevrosi sperimentale a diversi gradi:. 7ell'interpretazione psicologica dei fenomeni ipnotici, pertanto, vediamo come nel diciannovesimo secolo due opposte concezioni si contendessero il campo9 quella di @ern(eirn e allievi, c(e non giudicavano l'ipnotismo come una manifestazione patologica, e quella di &(arcot e discepoli c(e lo consideravano come una nevrosi sperimentale e la identifcavano per gran parte con l'isterismo. @a!insLi, discepolo di &(arcot alla 3cuola della 3alpHtrire, nel "#JJ, concluse pur egli per la natura isterica dei fenomeni ipnotici, e riport0 tutto alla suggestione pura e semplice, ritenendola inoltre priva di ogni fattore emotivo. ,e manifestazioni dell'ipnotismo 4 scrive @a!insLi 4 sono assolutamente identic(e a quelle dell'isterismo, e se si ignorassero le circostanze dalle quali queste nascono, sare!!e impossi!ile distinguere le une dalle altre. a sola di5erenza c(e separa le manifestazioni ipnotic(e dalle manifestazioni isteric(e c(e le prime ric(iedono, per svilupparsi, l'intervento di altri. 7on gi/ l'ipnotismo c(e crea o esalta la suggesti!ilit/, esso ne la conseguenza e la manifestazione:. @a!insLi defnisce l'ipnotismo uno stato psic(ico particolare, durante il quale un soggetto pu0 su!ire la suggestione altrui. Esso si manifesta con dei fenomeni c(e la suggestione fa nascere, la persuasione fa sparire, e c(e sono identici alle manifestazioni isteric(e. Per @a!insLi, quindi, l'isterismo e l'ipnotismo sono fatti de la mHme pTte< entram!i sare!!ero una specie di simulazione. &i0 contrariamente a quanto sosteneva @ern(eim, c(e aveva defnito l'ipnotismo, come a!!iamo gi/ visto, in modo !en diverso. @a!insLi cre0 la parola pitiatismo per defnire fenomeni isterici e fenomeni ipnotici, guari!ili entram!i con la persuasione, dal greco net0c6 Opersuasione e 3covrS, U guari!ile. Egli, spogliando quasi completamente di emotivit/ il fenomeno della suggestione, neg0 l'importanza dei fattori emotivi per la genesi dei fatti isterici e ipnotici. 65erm0 infne c(e l'ipnotismo ,nella maggior parte dei casi si ridurre!!e a simulazione e negli altri a inganno reciproco del soggetto attivo e del soggetto passivo:. Tale comoda tesi, nota 3ervadio, si semplicisticamente ripetuta per molti anni, permettendo a vari autori di mettere tuttora in non cale l'ipnotismo e i suoi fenomeni. 'a oltre c(e nella concezione dei fenomeni ipnotici, questo grande neurologo s!agli0 nella valutazione degli stessi fenomeni isterici, escludendo dall'isterismo tutti i fenomeni non provoca!ili con la suggestioneS &ogi, in !ase ,a centinaia di casi studiati con rigore e senza partito preso:, sostenne c(e la nozione della midriasi isterica si fondava su errori di osservazione e d'interpretazione, e neg0 la realt/ dei distur!i cutanei e vasomotori nell'isterismo e nell'ipnosi, a5ermando di non avere mai osservato nei suoi soggetti isterici e ipnotizzati l'insorgenza di emorragie cutanee, di Dittene, di !olle, di ulcerazioni, di cancrene, di edemi ecc. 6 parte c(e numerosi osservatori e contemporanei di @a!insLi osservarono ci0 c(e egli negava, le concezioni di questo autore, pi* fne neurologo, forse, c(e non psicologo e psic(iatra, non fecero c(e allontanare dalla giusta via le idee degli studiosi. 7on di certo possi!ile separare nettamente la suggestione dall'emozione- eccezionale una suggestione a freddo, in tutto priva di contenuto emozionale e nata senza la spinta di uno stato a5ettivo pi* o meno intenso. Per ci0 c(e concerne, infne, l'identit/ di fenomeni isterici e fenomeni ipnotici, gi/ i contemporanei di @a!insLi si espressero contro e, per tutti, ci to 8rasset, c(e scrive9 6sterico e ipnotizza!ile non sono a5atto due termini sinonimi e la clinica o!!liga a distinguere fra gli ipnotizza!ili quelli c(e sono stati precedentemente isterici e quelli c(e non lo sono mai stati a5atto. In secondo luogo non v' per nulla identit/ fra i sintomi dell'ipnosi e i sintorni dell'isterismo, giacc(H in clinica noi distinguiamo gli ipnotizzati c(e presentano dei sintomi isterici, da quelli c(e non ne presentano a5atto. Quando in un ipnotizzato si osservano crisi isteric(e, ci0 dipende dal fatto c(e quel soggetto era isterico anc(e precedentemente. Questi sono caratteri contingenti c(e l'ipnotizzato presenta in casi particolari, e non sono per nulla un carattere costante e specifco della ipnosi, da rassoirrigliarsi e identifcarsi sistematicamente all'isterismo: )8rasset, "#"$, p. %EB+. Pertanto 6a clinica non permette a5atto di identifcare isteria e ipnosi e di dire c(e esse sono due forme )l'una provocata e l'altra spontanea+ della stessa nevrosi:. Per 8rasset tutti i sintomi dell'ipnotismo non derivano a5atto da una suggestione diretta, dato c(e nell'ipnosi vi sono dei fenomeni indipendenti da ogni suggestione. Questi fenomeni, detti fssi da 8rasset, non sono per nulla costanti in ogni caso, nH uguali in tutti i soggetti. Tra questi sintomi fssi, un primo gruppo si osserva unicamente tra i soggetti isterici9 l'isterismo li fa nascere, e imprime ad essi soprattutto una forma particolare. Poi vi sono degli altri sintomi somatici fssi, dice 8rasset, indipendenti dall'isterismo9 questi sono fenomeni sensitivi, circolatori, respiratori. Infne vi sono dei sintonri psic(ici, c(e sono ugualmente indipendenti da ogni suggestione, e fra questi la memoria e lo stato intellettivo del soggetto. ;urante l'ipnosi il soggetto ricorda il vissuto delle sue ipnosi anteriori e dello stato di veglia- allo stato di veglia, invece, non si ricorda degli stati d'ipnosi. Perci0, se la suggestione (a una grande importanza nell'ipnotismo, essa non a5atto tutto, nH pu0 tutto sostituire. 6lla concezione delle nevrosi sperimentali si rif/ 'orselli. 3econdo questo autore, l'ipnotismo ,un sonno artifciale pi* o meno profondo, in cui alcune regioni del cervello restano come paralizzate, mentre altre vengono straordinariamente eccitate:. ;al contrasto e dal vario com!inarsi di questo stato paralitico di alcune parti e funzioni, con lo stato di eccitamento di altre parti o funzioni nervose, derivere!!e tutta la svariatissima e sorprendente fenomenologia del magnetismo, dell'ipnotismo e sonnam!ulismo, del !raidismo, della fascinazione e de gli altri processi consimili. a fenomenologia non uguale in ogni individuo. Il sonno pu0 variare da un semplice torpore alla sonnolenza, sino allo stato letargico. Inoltre, secondo 'orselli, non tutti gli individui sono ipnotizza!ili. &?F# E 6 TE?RI6 ;E'6FT?3F88E3TI?7E E. &ouH )"A=E4"#%$+ nelle sue pratic(e ipnotic(e e nella impostazione psicologica di esse ri!adisce tre punti fondamentali c(e riferisco e c(e per molti aspetti possono ritenersi validi ancora oggi. "+ a suggestione non agisce sulla volont/, ma sull'immaginazione, c(e l'elemento dorr>nante del su!cosciente, il quale, a sua volta, inDuisce su tutte le funzioni del nostro organismo. 3uggestionando e agendo sull'immaginazione, c(e spesso in contrasto con la volont/, si riesce a ottenere gli e5etti ipnotici conosciuti. a volont/ in questi non c'entra, essa rimane nell'om!ra, a meno c(e non si ponga al servizio dell'immaginazione. In merito a ci0 &ouH ci d/ le seguenti leggi9 a+ quando la volont/ e l'immaginazione sono in conDitto, vince sempre l'immaginazione, senza alcuna eccezione- !+ nel contrasto tra volont/ e immaginazione, la forza di questa in ragione diretta del quadrato della volont/- e+ quando la volont/ e l'immaginazione si trovano d'accordo, l'una non si aggiunge all'altra, ma si moltiplica con l'altra- d+ l'immaginazione pu0 essere educata. Per &ouH l'inconscio corrispondere!!e all'immaginazione. %+ 'ipnotismo deve defnirsi ,inDuenza dell'immaginazione sull'essere morale e sull'essere fsico dell'uomo:. 'ipnosi non si fonda tanto sulla volont/ dell'ipnotizzatore, quanto sul rilasciamento dell'ipnotizzato e sul modo con cui egli ela!ora le suggestioni ricevute. a suggestione agisce solo in quanto pu0 produrre autosuggestione, la quale, per essere operante, deve agire allo stato cosciente. Termine questo c(e &ouH associa costantemente al primo. Per &ouH e discepoli )&. @audouin e altri+ il soggetto (a coscienza di comandare al suo inconscio. Praticamente la suggestione indotta dall'operatore al soggetto deve venire continuata per proprio conto da questi- sempre, s'intende, c(e sia in grado di farlo. ;i fatto si devono scartare due categorie di persone9 i defcienti, incapaci di capire, e quelli c(e non vogliono capire. C+ 6gendo sull'immaginazione si possono guarire organi ammalati, mediante un'autosuggestione ripetuta, fondata su idee di !enessere. ?ggi infatti si parla di psicoimmunologia facilitata dallo stato ipnotico. 'applicazione dei metodo poggia su due postulati fondamentali9 aF ,non si pu0 pensare a due cose contemporaneamente:- !+ ,ogni pensiero c(e occupi esclusivamente la nostra mente diventa vero per noi e tende a trasformarsi in atto:. a disposizione essenziale della mente di un malato deve essere, perci0, per &ouH, quella e solo quella di pensare c(e la so5erenza sparisce, ed essa sparir/. In ogni suggestione, asserisce il @audouin, una volta c(e si pensato al fne c(e si deve ottenere, il su!cosciente provvede a trovare da sH i mezzi per conseguirlo. Il paziente deve dire9 ,?gni giorno, sotto tutti gli aspetti, io vado di !ene in meglio :. 3otto l'inDusso di questa autosuggestione generica, recitando le stesse parole con profonda convinzione al mattino e alla sera, per venti volte )orazione di tipo religioso+, l'inconscio, secondo &ouH, ricevere!!e il comando e lo distri!uire!!e l/ dove occorre, senza c(e la coscienza avverta nulla. TE?RI6 ;E6 ;I33?&I6RI?7E ;I P. X67ET Questo autore )"A=#4"#BE+ pensa c(e l'ipnosi consista nella formazione di una secondatia coscienza dissociata con una sua particolare attivit/ e memoria, c(e prendere!!e transitoriamente il posto della coscienza normale. Tale ipotesi si fonda soprattutto sull'accertamento dell'amnesia postipnotica e dell'automatismo c(e si nota in ipnosi. Tanet valorizza l'automatismo psicologico come forma elementare di sensi!ilit/ e di coscienza e parte fondamentale di ogni psic(e normale, opponendolo all'attivit/ psic(ica superiore critica, della piena coscienza. Questo automatismo inconscio provvisto di una sua potenza energetica e anc(e di una certa fnalit/, anc(e se non proprio di una vera intenziona!ilit/ anticipa, come giustamente osserva Rossini, l'inconscio freudiano pi* dinamico e meno automatico. 6nc(e Xanet con le sue attente ricerc(e scopre, indipendentemente da @reuer e da .reud, l'importanza terapeutica della reviviscenza ipnotica di emozioni antic(e, per la risoluzione di vari sintomi isterici. Egli d/ un'interpretazione prevalentemente intellettiva dei fenomeni ipnotici- .reud concentra invece la sua attenzione sui procedimenti istintivo4a5ettivi e prosegue su questa strada anc(e per la valutazione del transfert. 'a proprio da queste osservazioni, a5ermano Rossini e 'usatti, c(e inizia tutto il movimento psicoterapeutico contemporaneo e ci0 costituisce un titolo di no!ilt/ per l'ipnotismo. Tanet infne costata c(e si pu0 agire sulla mente attraverso il corpo, ricerca esercizi particolari di distensione, c(e ritiene pi* e2caci dei medicamenti anc(e se di lunga e di2cile applicazione, esercizi c(e anticipano tutte quelle metodic(e psicoterapeutic(e c(e seguiranno e c(e vanno dall'autodistensione concentrativa alla 3c(ultz o alla XaLo!sen, all'autoipnosi frazionata e graduata di Qretsc(mer ecc. Tutte queste metodic(e sono in realt/ partite come la psicoanalisi dalla ipnosi, (anno seguito un loro travaglio e meritano una giusta opportuna collocazione a lato della psicoterapia motivazionale e profonda. e idee di Xanet sono state accettate da vari autori e X. 8rasset si ispirato ad esse per la spiegazione dei fenomeni ipnotici. 7umerosi autori ritengono c(e lo stato ipnotico sia uno stato controllato di dissociazione psic(ica )'c;ougall+. 6ltri, considerando c(e l'amnesia in ipnosi pi* apparente c(e reale e c(e la volont/ e la personalit/ del paziente non scompaiono durante la trance, (anno respinto questa impostazione dottrinale dell'ipnotismo. &(ristenson ritiene c(e ,l'ipnosi non produca dissociazione per sH stessa, ma piuttosto faccia uso dell'esistente dissociazione fra conscio e su!conscio nel soggetto:. Pavesi giudica pi* esatto questo modo d'interpretazione della trance e nota come gli investigatori d'oggi usino il concetto di stati dissociati pi* come un termine descrittivo per certi aspetti dell'ipnosi, c(e come una compiuta teoria esplicativa di essa. I7TERPRET6RI?7E P3I&?676ITI&6 Fna spiegazione del tutto speciale dei fenomen ipnotici, su un piano strettamente psicologico e cor una impostazione dottrinale particolare, viene dat% dalla psicoanalisi. .reud spiega i fenomeni ipnotici con la sua teoria della rimozione degli istinti e con la traslazione di questi nella persona dell'operatore. Il 3uper4io del paziente viene sostituito dall'ipnotizzatore, c(e contemporaneamente sare!!e in grado di risvegliare nel suo soggetto immagini e avvenimenti trascorsi, o addirittura spariti dalla memoria cosciente. 7. Perrotti coI1 defnisce la suggestione9 ,Processo inconscio di natura a5ettiva, determinato da un distacco dalla realt/ o!iettiva e da una disgregazione del 3uper4io, ottenuti mediante la rievocazione diretta o indiretta dell'immagine del padre- con la conseguenza della sospensione della facolt/ di critica e del ritorno dell'energia impegnata in questi processi sull'Io attuale- ci0 c(e determina un rinforzo del narcisismo, il ripristino della fase magicoanimistica del pensiero, c(e conduce alla li!era reafzzazione di quelle idee c(e sono in armonia con l'lo attuale e non sono in contrasto con la coscienza morale :. 3econdo gli psicoanalisti )3. .erenczi, E. Xones e altri+, con diverse parole, 6'ipnotizzatore, esaltando l'immagine del padre, determina nello stesso tempo un considerevole aYevolimento o una paralisi vera e propria dell'altra componente del 3uper4io )quella inerente al senso della realt/ e alla critica+ e da ci0 le caratteristic(e principali dell'ipnosi provocataI inconsapevolezza del processo, attaccamento a5ettivo del soggetto all'operatore, realizzazione acritica delle idee suggerite: )E. 3ervadio+. .reud insistette molto sull'aspetto erotico del rapporto ipnotico a5ermando c(e questo consiste nell'a!!andono amoroso totale con esclusione di ogni soddisfazione sessuale. Il soggetto trovere!!e cosii nello stato ipnotico una gratifcazione dei suoi desideri istintuali. 'esistenza di fattori motivazionali profondi dimostrere!!e come la teoria della suggestione non possa spiegarci da sola l'ipnosi. 8ill e @renman la defniscono come ,un processo regressivo c(e pu0 insorgere per una riduzione dell'attivit/ ideatrice e sensorio4motrice o per la creazione di un rapporto arcaico con l'ipnotizzatore:. ;urante tale regressione il soggetto tende a trasferire nell'ipnotista il ruolo c(e avevano per lui alcuni suoi parenti nell'infanzia. Qu!ie )"#$"+ non ritiene per0 il transfert un elemento costitutivo della ipnosi come 8ill e @renman, e pensa invece c(e esso sia un epifenomeno c(e pu0 comparire o no. a regressione c(e da 8ili e @renman inter pretata con una diminuzione dell'autonomia del 'e in rapporto al 3H )regressione al servizio del 'e+, viene da Qu!ie considerata come l'inizio di tutta una serie di meccanismi dinamici sia sul piano cosciente, su!cosciente e inconscio, e sia sul piano neurofsiologico. andauer sostiene essere l'ipnosi un caso particolare di transfert e Qfne c(e il transfert un caso particolare di ipnosi. Per sapere c(e cosa de!!a intendersi per transfert, soprattutto riguardo all'ipnosi, gli psicoanalisti ri!adiscono due concetti9 "+ Il transfert la ripetizione, verso l'analista, di atteggiamenti emotivi inconsci, acquisiti dal paziente nel corso della sua infanzia, verso persone a lui pi* vicine e particolarmente i genitori. a relazione a5ettiva c(e ne risulta, di tipo amorevole )transfert positivo+, o di tipo ostile )transfert negativo+, deriva quindi in entram!i i casi dai rapporti anteriori del paziente verso uno o entram1i i genitori o gli educator7 e non dalle presenti condizioni di vita( 7on solo un atteggiamento a5ettivo ma tutto un modo di agire viene tras&erito da circostanze infanti( ad alcune presenti )8lover, Qlein, Qu!ie+. %+ Transfert signifca anc(e il ripristinarsi di condizioni in cui certe funzioni, c(e erano ormai svolte essenzialmente dall'Io o dal 3uper4io, ritornano, come nelle fasi prin4>tive dello sviluppo, a essere esercitate nel mondo esterno da una persona reale- il transfert cosi si sviluppa e si e5ettua su piani regressivi. Tale impostazione psicologica dell'ipnosi porta, secondo gli psicoanalisti, a due importanti conclusioni. a prima c(e le classic(e scale, calcolate in !ase alla risposta a suggestioni sperimentali, non trovano altra spiegazione c(e in diverse gradazioni di transfert, per cui il grado massimo di profondit/ dell'ipnosi sare!!e quello in cui tutto il rapporto fra operatore e soggetto viene a essere costituito dal trans&ert irrazionale e infantile. a seconda quella c(e, una volta sta!ilita l'equazione ipnosiO transfert, viene di conseguenza statuito in modo perentorio il concetto della normalit dell'ipnosi, dato c(e tutti possono trovarsi in certi momenti in stato di transfert, cio in stato ipnotico e in condizioni di ipersuggesti!ilit/. 6lcuni c(iamano correntemente transfert anc(e quel particolare, iniziale rapporto interpersonale esistente nella coppia paziente4terapeuta, al principio del trattamento psicoterapico. Esso, a seconda del terapeuta, potre!!e successivamente, col progredire delle sedute, diventare un vero transfert psicoanalitico, nel senso freudiano- come, invece, concretarsi in un diverso rapporto, quale quello del transfert ipnotico, c(e da questi autori non resta per0 c(iaramente defnito nella sua vera essenza e natura. 'IP7?3I &?'E RE8RE33I?7E 6 F7 &?'P?RT6'E7T? PRI'?R;I6E 'ipotesi c(e l'ipnosi rappresenti la regressione a un comportamento di tipo primordiale, atavico, avanzata da alcuni autori soprattutto anglosassoni e americani, per spiegare i fenomeni ipnotici. 'induzione viene cos1 interpretata come assopimento delle facolt/ critic(e, con riattivazione di suggestioni latenti- le comunicazioni non ver!ali c(e si e5ettuano in ipnosi rappresentere!!ero un ritorno ai mezzi di comunicazione c(e nell'uomo (anno preceduto l'uso della parola- il sonno, le difese isteroidi, i fenomeni allucinatori, le suggestioni postipnotic(e, secondo questa teoria trovere!!ero la loro spiegazione in comportamenti regressivi atavici. 7el rapporto ipnotico, ad esempio, mentre la teoria freudiana dell'amore non spieg(ere!!e l'ipnosi ottenuta contro la volont/ del soggetto e da parte di una persona odiata, la teoria della regressione la spieg(ere!!e come un fatto di assoggettamento senza reazione, e causato quindi non dalla paura, ma dall'inerzia. 6nc(e l'autoipnosi trovere!!e nell'ipotesi della regressione atavica una spiegazione migliore c(e nelle teorie di .reud o di .erenczi. 4dF 5nterpretazioni 9siologiche Questo indirizzo pu0 considerarsi iniziato con l'avvento di Pavlov e delle sue teorie sui riDessi condizionati- risente delle moderne vedute di medi cina psicosomatica e dei rapporti cere!roviscerali scoperti dai recenti studi di fsiologia nervosa. 3i queste ci di5onderemo nel capitolo "" S "1( 7el 19"! con le =ezioni sull'attivit degli emis&e ti cere1rali e nel 193" con la Fisiologia dello statV ipnotico del cane, Pavlov d/ la sua interpretaziont fsiologica dell'ipnosi, c(e, come in seguito @ec(te rev e Platonov, egli ritiene di spiegare quale riDes so condizionato. a parola sare!!e lo stimolo di ri Dessi condizionati fsiologici. a suggestione sare! !e un tipico riDesso condizionato e non c' alcuna funzione c(e non possa essere facilitata, ini!ita o cam!iata mediante mezzi ver!ali )PlItonov+. 'ipnosi sorgere!!e per un fenomeno di di5usione d una ini!izione interna, partente da una determinata zona cere!rale particolarmente stimolata da un agente suscitatore di riDessi condizionati. a 3cuola pavloviana (a ripreso l'ipotesi emessa nel secolo precedente da @roWn43Hquard, iH!eault, @eaunis del sonno parziale a spiegazione dell'ipnosi, per cui in essa vi sare!!e oltre c(e una ini!izione corticale parziale, la persistenza di punti vigili c(e permettono il rapporto con l'operatore, e altre numerose prestazioni c(e il soggetto ipnotizzato pu0 dare. 'argomento sar/ ripreso nella parte terza al capitolo A S 3 e al capitolo 9 S "( UPlgKesi (a compiuto uno studio sulla concezione reDessologica della ipnosi, con notevoli deduzioni clinic(e. ;as (a interpretato l'ipnosi come uno stato di ini!izione corticale parziale, condizionata. @ennet, 3idi, <art, EKsencL avanzano ulteriori concezioni neurofsiologic(e a spiegazione dell'ipnosi e pensano c(e questa possa essere causata da cam!iamenti fsico4c(imici cere!rali. Flteriori interpretazioni fsiologic(e dell'ipnosi e spiegazioni neurofsiologic(e dei comportamento ipnotico saranno date nel capitolo "". &6PIT?? % Rassegna storica e critica sui danni e vantaggi dell'ipnositerapia l. Primi fautori e oppositori dell'uso dell'ipnotismo in chirurgia e in medicina &ontinuando la rassegna storica, vedremo come l'ipnotismo sia stato valutato attraverso i tempi e ne deriveremo delle nozioni critic(e, c(e potranno servirci anc(e oggi. 'ipnotismo, oltre c(e in medicina, fu con successo sperimentato anc(e in c(irurgia. Zotson e .or!es, in Ing(ilterra, furono fra i primi a servirsi dell'ipnosi per l'analgesia c(irurgica. Il "% aprile del "A%# fu compiuto, in .rancia, il primo intervento con anestesia ipnotica da parte di Xules &loquet, c(e asport0 una mammella a una paziente di $B anni, ipnotizzata. 'inferma non senti dolore e, al risveglio, non ricord0 l'operazione su!ita. 7el "ACJ Xean4Uictor ;udet estrasse il primo dente in anestesia ipnotica. 7el "AB=, oKsel di &(er!ourg amput0 una gam!a in ipnosi e l'identica operazione fu eseguita nello stesso tempo a ondra da .anton, Uosvele, TolK. 7el "ABE, Ri!aud e Qiaro, due medici di Poitiers, operarono in tre tempi, senza dolore, una ragazza a5etta da tumore dei mascellare. Il B dicem!re "A=#, @roca e .ollin, a Parigi, in una donna di quarant'anni eseguirono un intervento per ascesso anale, mediante anestesia ipnotica. 7el "AAJ, iH!eault produsse analgesia totale in un travaglio di parto, durato ventidue ore. In tale periodo, e per circa sessant'anni, furono compiute in tutta Europa n4*g(aia di operazioni indolori con l'ipnosi, e ricordo in merito solamente i nomi di 8uHrineau, Uelpeau, ;emarquais, Pritz, &arl @raun. Fn c(irurgo scozzese, il dottor Xames Esdaile )"AJA4=#+, convinse < governo !ritannico ad aprire in Ing(ilterra e in India ospedali per le pratic(e dell'ipnosi. Egli negli ospedali di &alcutta eseguii numerosi interventi c(irurgici, sottoponendo i suoi risultati a una &omn4>ssione governativa, la quale emise un giudizio favorevole. 7el capitolo "J 3 ", si ritorner/ sull'argomento, accennando alle recenti pu!!licazioni sull'anestesia ipnotica in c(irurgia- qui, in tema di esposizione storica, interessante notare come questi grandi precursori dell'ipnotismo in anestesia e in terapia, a!!iano su!ito in parte la sorte di 'esmer e le persecuzioni dei colleg(i. 6l cele!re Xo(n EZotson, scopritore di metodi semeiologici cardiopolmonari in uso tuttora, professore di medicina nell'Fniversit/ di ondra, presidente della RoKal and 3urgical 3ocietK, dopo aver ottenuto centinaia di successi col sonno magnetico all'FniversitK &ollege <ospital, fu proi!ito, nel "ACA, dal &onsiglio di quell'universit/ sofecitato dall'invidia dei colleg(i, di usare l'ipnotismo in ospedale. EZotson si dimise e continu0 per la strada, fondando a ondra il 'esmeric <ospital. 7el "ABA fu invitato a tenere una relazione sul mesmerismo, ma i colleg(i arrivarono a dire c(e i soggetti da lui guariti erano impostori, a!i!nente addestrati, e gli contestarono i risultati ottenuti. Identica sorte su!11 Xames Esdaile, in India. Questi, dopo aver operato centinaia di casi in perfetta anestesia ipnotica, con un calo della mortalit/ operatoria dal =J al = per cento )Pavesi+, fu ostacolato e screditato dal 'edical &ollege di &alcutta. 6l medico piemontese di fama europea 3e!astiano 8iraud fu proi!ito, nel "EEJ dal Re del Piemonte, l'esercizio delle pratic(e magnetic(e tanto da indurlo all'espatrio )cap. " 3 "1F( 'ipnotizzatore svizzero afontaine ricevette dal re .erdinando Il l'ordine di a!!andonare 7apoli, a meno c(e non cessasse ,di far vedere i ciec(i e far udire i sordi:. Papa Pio I[, c(e lo ricevette in udienza, invece, gli disse9 ,@ene, signor afontaine, speriamo c(e per il vantaggio dell'umanit/ < magnetismo possa presto diventare d'uso generale: )Uan Pelt+. Xames @raid credette, con profonda convinzione, alla potenza terapeutica dell'ipnotismo- per lui molte Gmalattie cronic(e sono cura!1l1 col sonno provocato( Tuttavia egli fece una distinzione fra i d1sordini cronici, di natura puramente funzionale, e le malattie dovute a cause organic(e, ritenendo c(e, contro queste ultime, le pratic(e ipnotic(e non potessero avere altro e5etto c(e quello di modifcare alcuni sintomi- mentre, contro i primi, esse agissero veramente come agente curativo. @raid propose nel 1#4" di tenere una conferenza sull'ipnotismo dinanzi alla @ritis( 'edical 6ssociation, ma la sua proposta fu respinta e le sue comunicazioni sulle cure e5ettuate defnite ridicole. 7on era allora facile dimostrare come l'ipnotismo potesse avere una !ase scientifca- un luminare della neurologia, il @roca, dovette a!!andonare l'ipnosi per non compromettersi la carriera, pur avendo in essa esordito con successo );aglio+. 6nc(e iH!eault e ;urand de 8ros, artefci dell'indirizzo della futura 3cuola di 7ancK patrocinata da @ern(eim, non riuscirono a vincere le di2denze e preferirono anc('essi a1dicare );aglio+. 2. Le scuole di Nancy e della Salptrire. Successivi fautori e oppositori dell'uso dell'ipnotismo a scuola di 7ancK diede un grande impulso alla terapia ipnotica e ne incoraggi0 l'applicazione. 3crive Pitres9 ,3e la medicazione suggestiva non fa del !ene, essa non pu0 far del male- in tutti i malati, anc(e organici, vi sono dei distur!i funzionali c(e possono essere rimossi assai !ene con l'ipnosi:. 3i detto da alcune scuole, scrive @ern(e1m, e anc(e da quella della 3alpHtrire, c(e l'ipnotismo causa l'isterismo e l'alienazione mentale- ma ,questo lo dicono 4 ri!atte @ern(eim. 4 coloro c(e non (anno idea esatta di quello c(e sia la suggestione ipnotica, e c(e costituiscono le loro idee preconcette all'osservazione dei fatti e c(e, senza aver veduto od osservato, trattano la questione dall'alto della loro incompetenza:. Questo autore, in migliaia di casi, a5erma di non avere mai avuto un serio inconveniente- come d'altra parte (anno testimoniato di non averlo mai avuto iH!eault a 7ancK, ;umontpallier, ;HTerine, Uois1n e @HrYon a Parigi, .ontan e 3Hgard a Tolone, 3c(rencL4 7otzing a 'onaco, .orel a Rurigo, adame a 8inevra, Qra5t4 E!ing a Uienna, <irt a @reslavia, TuLei a ondra, van Renterg(em e van Eden ad 6msterdam, 'oll a @erlino, Zetterstrand a 3toccolma. 65ermazioni analog(e (a fatto 8ranone c(e, dopo oltre =J anni di pratica ipnotica, nel 19## si trova ancora a discutere con &olleg(1 i quali, edotti da una psicologia non clinica, con scarsa conoscenza dell'ipnosi e quasi nulla psic(iatrica, a5ermano la pericolosit/ dell'ipnosi- paragonando la dissociazione raggiunta in essa a quella sc(izofrenica e le allucinazioni ipnotic(e, a quelle deliranti psicopatic(e. J temono c(e l'ipnosi conduca poi a questi eventi mor!osi. @ern(eim pensava c(e il danno di una estrema suggesti!ilit/ ipnotica potesse essere evitato per mezzo della suggestione medesima, con cui si ottiene dal soggetto l'o!lio delle allucinazioni provocategli nel sonno ipnotico e con cui si pu0 evitare anc(e c(e egli su!isca la volont/ e il comando di altri. Inoltre @ern(eim sostituiva all'ipnosi, nei casi in cui questa era impossi!ile, la suggestione allo stato di veglia c(e anticipa l'ipnosi vigile di 8ranone )cap. =, 3 laF 4 e faceva appello a essa e alla dinamogenia psichica per la sua psicoterapia. Tale autore sosteneva comunque di aver addormentato individui intelligenti per mesi, ogni giorno, e anc(e due volte al giorno, senza aver mai riscontrato alcun danno alle facolt/ intellettive. a scuola della 3alpHtrire, concludendo i propri studi sul grande ipnotismo, non ne deriv0 invece molti incoraggiamenti per la terapia. Paul Ric(er e 8illes de la Tourette, nell'articolo @?pnotisme del ;izionario enciclopedico scrivono9 ,'ipnotismo non altro c(e un parossismo isterico provocato in luogo di quello spontaneo- esso agisce come i parossismi, modifcando profondamente < terreno isterico. ?ra, ci0 c(e il medico deve avere costantemente presente c(e egli non pu0 sapere a priori se gli e5etti c(e produrr/ invece di essere curativi, ne seront pas simplement dHsastreuV:. ?ggi si sa come per non incorrere in inconvenienti del genere !asti conoscere prima l'equili!rio nervoso dei soggetto c(e si sottopone ad ipnosi. Per questo si sono vietati gli spettacoli teatrali e televisivi dell'ipnotismo )cap. "C = %a+. @a!insLi fu fautore dell'ipnotismo, ma ritenendo c(e questo potesse nuocere, ne lin4*t0 l'applicazione. Paragonandolo agli altri mezzi di psicoterapia, egli cogi si esprime9 ,e pratic(e ipnotic(e possono essere nocive, perc(H possono far nascere nello spirito dell'ipnotizzato l'idea c(e egli incapace di resistere alla volont/ altrui, e io trovo c(e di norma preferi!ile astenersene. ,3e (o c(e fare con un malato avente una cultura c(e lo rende adatto a su!ire un ragionamento scientifco, adotto con lui la psicoterapia ragionata9 gli dic(iaro c(e egli vittima di un'illusione e c(e, quindi, egli deve essere il suo proprio medico e guarire con uno sforzo di volont/. ,3e si tratta di uno spirito pi* semplice, non uso a ragionamenti rigorosi, ma fducioso nella medicina, a5ermo senza dimostrarlo c(e i mezzi da me disposti lo porteranno alla guarigione. 7on adopero l'ipnosi, ma la persuasione. 'a se si presenta un isterico tenace, scettico e ri!elle all'idroterapia, all'isolamento, all'elettroterapia eccetera, ricorro volentieri all'ipnotismo c(e mi (a donato, come ad altri medici, dei risultati notevoli:. @elfore )"#"B+, se pensa c(e nelle persone veramente sane i danni dell'ipnotismo siano poco da temersi, crede tuttavia c(e in alcune, sensi!ili, possa svilupparsi, a lungo andare, una certa irrita!ilit/ nervosa. Ritiene c(e ipnotizzazioni molto spesso ripetute, mal regolate, ottenute con mezzi gravosi, ovvero suggestioni c(e scuotono fortemente la mente del soggetto, stati emotivi molto intensi eccetera, possano riuscire di danno alle funzioni organic(e di una persona anc(e sana. In trattati meno vecc(i troviamo, nelle linee essenziali, le vedute gi/ espresse da @a!insLi- e @umLe )"#%E, vol. %, p. ""B+, c(e pure un fautore dell'ipnosi, scrive9 ,8li individui c(e sono mentalmente quasi ro!usti e per i quali lecito sperare c(e sapranno vincere da soli i loro distur!i psicogeni, non !ene ipnotizzarli, perc(H altrimenti ci re ster/ l'amara sensazione di avere spezzato la loro indipendenza psic(ica:. Quest'autore ciononostante, un vero assertore dei vantaggi della terapia ipnotica, e la consiglia anc(e per quelle forme mentali in cui di solito la si ritiene controindicata. Parlando degli stati coatti, difatti, scrive9 ,&ontrariamente a ci0 c(e si consigliava un tempo, e contrariamente alle mie prime esperienze, mi sono deciso, in questi ultimi anni, in numerosi malati di ideazione coatta, a ricorrere alla ipnosi, e (o ottenuto con essa, talora se!!ene con fatica e lentamente, degli indu!!i successi: )@umLe, "#%#, vol. %, p. ""B+. @olsi )"#C$, p. "CJ+, parlando della terapia dell'isterismo, sconsiglia l'uso a!ituale dell'ipnosi in questa malattia ,come lama a doppio taglio, c(e accrescer/ la suggestiona!ilit/, e la tendenza all'automatismo e alla dissociazione:, ma la indica come adatta terapia dei distur!i isterici c(e (anno resistito a ogni altro mezzo. 8. .umarola e 8. '0glie )"#C$, p. %E=+ scrivono9 ,'ipnotismo uno stato di sonno provocato, ma esiste anc(e un'autoipnosi, c(e generalmente favorita da una consuetudine di quella provocata, < c(e costituisce uno tra i non !evi inconvenienti del metodo, di cui, pur riconoscendo gli indu!!i e5etti terapeutici nel ristretto campo di alcune forme psic(ic(e, non siamo a5atto entusiasti- tanto pi* c(e lo scopo di provocare il fenomeno del monoideismo, della concentrazione della coscienza del soggetto in una sola idea, si pu0 ottenere con mezzi pi* naturali, pi* semplici, pi* rapidi. )Quali\+. ;a noi < metodo ipnotico stato quasi completamente messo da parte eccetera... 7H do!!iamo rammaricarcene, essendo, secondo noi, molto superiori gli inconvenienti c(e i vantaggi dell'ipnosi provocata9 cessione completa della personalit/ individuale in mano di altri ) ll delitto di plagio stato a!olito dal nostro codice.+ , c(e, per quanto rispetta!ile, pu0 usarne e a!usarne a volont/- persistente, talora anc(e dopo il risveglio, esaltazione della preesistente suggestiona!ilit/- depressione dei poteri volitivi- a!itudine ipnotica come quella morfnica )\+- mor!osi legami a5ettivi tra ipnotizzato e ipnotizzatore, e infne trasformazioni non prevedi!ili, ma estremamente pericolose, dei sentimenti etici )\+ e sociali del soggetto:. Riteniamo c(e non sia utile vietare a un medico qualifcato di agire con l'ipnosi su un ammalato, secondo quei criteri c(e gli sono dettati dal suo sape re e dalla sua coscienza, e di cui egli pu0 sempre mettere al corrente l'ammalato stesso, o i suoi parenti. 6 c(i scrive non risultano avvenute ,trasforrnazioni non prevedi!ili, ma estremamente pericolose, dei sentimenti etici e sociali di un ipnotizzato:, all'infuori di quelle c(e a lui pu0 suggerire l'ipnotizzatore- e se questi un medico, conscio dei suoi doveri professionali, non potr/ valersi della facolt/ suggestiva c(e in !ene. Il vero c(e l'esercizio di si5atta facolt/ nel male molto limitato- !en risaputo c(e in ipnosi non esiste da parte del soggetto o!!edienza passiva, c(e la sua personalit/ mor!osa, o no, per gran parte sussiste, e ricordiamo in merito la suora isterica di &(arcot, c(e sopportava sulle mani il calore della lampada con i car!oni accesi, ma si svegliava da4<a trance non appena si faceva l'atto di alzarle le vesti, come per violentarla. ;el resto, gi/ nel passato, questi pro!lemi sono stati lumeggiati. Uerso la fne dell'?ttocento Touroude scrisse9 ,Il soggetto si attacca all'ipnotizzatore con sentimenti di a5ezione, c(e nascono nella sua coscienza per la superiorit/ e l'autorit/ dell'ipnotizzatore. 7on solamente egli diviene suo sc(iavo- ma suo sc(iavo devoto, >'allais dire amoureuL( 'a 8rasset trovava questa o!iezione ,singolarmente esagerata e un p0 teorica:, ritenendo c(e questo sentimento non (a alcun inconveniente possi!ile con un medico c(e conosce i doveri della sua dignit/ professionale. @ern(eim e iH!eault (anno ipnotizzato migliaia di persone all'anno- e si vuol dire dunque c(e essi (anno ispirato ogni (anno migliaia di passioni violente\ ,;unque 4 concludeva 8rasset nel "#J# 4 non resta di questa o!iezione c(e un invito alla circospezione e alla prudenza, ma non certo una controindicazione all'impiego terapeutico dell'ipnotismo e della suggestione:. &onosciamo, vero, un'a1itudine ipnotica )!en diversa da quella morfr*caS+, un'autoipnosi, ,un'esaltazione della preesistente suggestiona!ilit/:, ma l'instaurarsi, o no, di questi distur!i in maniera sta!ile dipende, ripetiamo, unicamente dalla tecnica usata, dall'a!ilit/ dell'operatore e dalla particolare costituzione del soggetto. Fn medico, c(e sia !uono psicologo ed esperto nella pratica dell'ipnotismo, di2cilmente osserver/, nei propri soggetti, inconvenienti del genere. Egli sapr/ sempre fno a c(e punto deve insistere con l'ipnosi e sin dove potr/ spingere le sue suggestioni. 6 conferma di ci0, si rimanda alla particolareggiata casistica c(e fgura nella parte quarta. 3. Gli psicoanalisti e l'ipnoanalisi Fna forte corrente contraria all'ipnosi stata creata da .reud e da tutti gli psicoanalisti, c(e l'(anno seguito. .reud, persuaso di essersi impadronito non solo del modo d'interpretazione dei distur!i nevrotici, ma anc(e di un metodo speciale per la loro cura, da anteporsi a tutti gli altri fno allora conosciuti, a!!andon0 l'ipnotismo, dopo essersi, all'inizio, dedicato proprio ad esso avendolo appreso alla 3cuola di &(arcot e di @ern(eim. 3pieg(eremo appresso < motivo di questo a!!andono. Ecco ci0 c(e in sintesi stato scritto in merito, da vari psicoanalisti degli anni passati9 ,a suggestione diretta per mezzo dell'ipnosi dovre!!e scomparire dall'arsenale terapeutico, o essere conservata in casi rarissimi, in cui, di fronte all'ine2cacia di tutte le altre cure tentate, ci si pu0 ricorrere con < concetto di sostituire a un male grave un male minore. % ormai tempo c(e tutti si persuadono c(e l'ipnotismo provocato uno stato di sonnam!ulismo altrettanto mor!oso quanto quello c(e pu0 insorgere spontaneamente- e c(e non si possono fare tali pratic(e impunemente, cio senza correre il risc(io di innestare in un cervello, gi/ pertur!ato, nuovi elementi di disgregazione. .u visto un caso di delirio isterico protratto per otto giorni, in seguito a ripetute ipnotizzazioni, come pure l'insorgere di stati sonnam!olici, c(e prima non esistevano:. ]Tecnica inadeguata in paziente predispostoS^ ,Perci0 possiamo servircene solo nei casi estremi, e anc(e in questi evitando, per quanto possi!ile, tutto il cerimoniale di @raid o di &(arcot, procurando di servirci dei mezzi pi* semplici della 3cuola di 7ancK )@ern(eim e suoi discepoli+. ,3i tenga inoltre presente c(e la guarigione a colpo di grancassa, come si (a per lo pi* nell'ipnotismo, allontana momentaneamente un sintomo grave, senza modifcare radicalmente il falso modo d associare, c(e una delle caratteristic(e dell'iste rismo. 6 meno c(e non si voglia servirsi, come fan no il .orel e lo 3c(rencL4 7otzing, dell'ipnotismo come di un mezzo pedagogico per rifare un poco al la volta la volont! o pertur"ata o inde"olita! di #ue tipi psichicamente male evoluti! che noi chiamiamo degenerati. 6nc(e in questi casi, non sappiamo c(e cosa avvenga di loro! #uando si cessa la suggestio ne ipnotica giornaliera. $nvece! dal punto di vista pedagogico! si hanno risultati ottimi e duraturi co trattamento per me%%o della psicoanalisi... ecc. :. E. Zeiss e J. 3. Englis( scrivono c(e ,l'e5etto dell'ipnosi non duraturo:, c(e ,l'ipnosi rimane una terapia suggestiva di risultato incerto e di possi!ilit/ assai limitate. 7ella migliore delle ipotesi potr/ causare un sollievo temporaneo, senza riuscire per0 a risolvere < conDitto. In pi*, essa comporta un aumento delle tendenze di sottomissione a qualc(e autorit/9 a quella dell'ipnotizzatore. <a molto maggior valore, pertanto, portare alla luce i conDitti e non cercare di cancellarli:. I due autori suddetti, per contro, favoriscono la psicoanalisi, c(e defniscono come psicologia medica, e cio strettamente legata alla fsiologia. Per accertare l'erroneit/ di queste asserzioni, si rimanda a quanto verr/ esposto nella parte quarta. Qui si desidera unicamente rilevare quanto da numerosi cultori dell'ipnotismo )Qretsc(mer, Qoc( e altri+ gi/ stato giustamente osservato, cio c(e .reud, e con lui le generazioni seguenti, (anno commesso l'errore fondamentale di ritenere essenziale nell'ipnotismo la suggestione, sicc(H , sorta l'invinci!ile persuasione c(e l'ipnosi non fosse atta ad altro c(e a dare al paziente facili suggerimenti, sovrapponendoli ai suoi veri conDitti, e, su questa comoda via, raggiungere successi fttizi:. Quindi azione sintomatica, mimetizzante una vera guarigione. Esistono in ipnositerapia tecnic(e condizionanti e decondizionanti )cap. "=+ completamente ignorate da c(i non vede altro c(e la suggestione nell'ipnotismo. Per vero oggi risaputo come il valore e l'importanza terapeutica dell'ipnosi stiano nelle vie di accesso che essa apre, non solo alla personalit psichica pro&onda, ma anche a ,uella somatica e viscerale( &i0 per mezzo di correlazioni, agenti a livello !iologico, e di collegamenti neurofsiologici, c(e si illustreranno nella parte terza. Inoltre dopo quanto stato scritto sulla psicoanalisi, superDuo c(e qui ci si so5ermi su di essa. Prescindendo dalla tecnica, dalle deformazioni sessual1 di questa dottrina, e da qualunque altra sua interpretazione discuti!ile dei dati della vita reale, possi!ile c(e anc(e quando si sia riusciti a mettere, con metodo catartico, un paziente di fronte ai traumi psic(ici c(e avevano determinato in lui l'insorgenza di una nevrosi, non per questo segua sempre la guarigione. &onoscere in questo campo non vuol dire, purtroppo, guarire9 l'ammalato rimane spesso convinto della psicogenesi dei suoi distur!i, ma questi potranno persistere- non perc(H egli ne a!!ia appreso l'origine sessuale o non sessuale essi si dilegueranno come ne!!ia al sole. Per ottenere la guarigione, !isogner/ operare successivamente con la persuasione e con la suggestione, ma allora il merito non sar/ pi* della pura psicoanalisi, c(e, con i suoi metodi non pur essa immune da inconvenienti. o psicoanalista riceve l'infermo assai spesso in una stanza serni!uia, lo fa sdraiare sopra un lettino, e le condizioni dell'am!iente possono essere a volte tali c(e se non si determina una mezza ipnosi, si crea certamente un am!iente altamente suggestivo. e risposte c(e il medico riceve coI1 dal proprio soggetto, fniscono a volte col risentire non poco del suo inDusso, anc(e non ver!ale, se non altro perc(H c(i fa la domanda pu0 suggerire assai spesso involontariamente la risposta- e c(i suggestionato innanzitutto un !ugiardo involontario e incosciente. 7on si vuole con ci0 a5ermare c(e gli e5etti ottenuti con la tecnica psicoanalitica siano dovuti solo a fatti ipnosuggestivi, !ens1 c(e anc(e < trattamento analitico, specie quando non ortodosso, si avvale in parte per il suo successo proprio di quei fatti suggestivi c(e tanto condannaS o psicoanalista esperto sa distinguere !ene ci0 c(e dovuto a elementi suggestivi e ci0 c(e dovuto a quella modifcazione di !ase nelle forze psic(ic(e agenti nel soggetto, prodotta dall'analisi. Egli evita gli e5etti puramente suggestivi e, quando si determinano, cerca di risolverli mediante l'analisi dello stesso rapporto suggestivo. 3ta di fatto per0 c(e, nonostante tutto questo, non si pu0 evitare c(e elementi suggestivi s'inseriscano anc(e nelle analisi pi* ortodosse e non facile escluderne < peso dalla terapia, tanto pi* quando questa si trascina per tre anni ed oltre, con una media di due sedute la settimana. 6nc(e da parte degli psicoanalisti si incolpata l'ipnosi di far sorgere ,mor!osi legami a5ettivi tra ipnotizzato e ipnotizzatore:, cosa c(e, come si detto, piuttosto di2cile quando non sia voluta dall'operatore. Questi sin dai primi rapporti col suo soggetto (a c(iaramente defnita la propria responsa!ilit/, sapendosi infatti a priori c(e molti sentimenti c(e si possono suscitare in un ipnotizzato sono dovuti a lui. 'a identica accusa potre!!e allora farsi alla psicoanalisi in cui, a scopo di cura, si tollera < transfert di idee e desideri sessuali del paziente sul medico. 6 proposito della psicoanalisi e dell'ipnotismo nella cura delle psiconevrosi e dei fenomeni isterici in particolare, il professor ;ino @olsi, gi/ cattedratico di neuropsic(iatria all'Fniversit/ di Torino, pensa c(e la psicoanalisi sia ,pericolosa nella pratica, a causa del pansessualismo perverso c(e ne riempie le formule sulla genesi delle nevrosi. a sua applicazione agli isterici tanto pi* pericolosa 1nquantoc(H si tratta di soggetti suggestiona!ilissimi, c(e possono convincersi con facilit/ di essere vittime di un erotismo anomalo, anc(e se nella loro vita non vi traccia di tendenze sessual1 meno c(e corrette:. Per vari autori, la psicoanalisi del .reud non c(e un metodo suggestivo senza l'ipnosi. 'opera del 'orselli, ,Psicoanalisi:, tutta una solenne smentita alla dottrina freudiana, c(e cerca la causa delle psiconevrosi in un conDitto tra l'inconscio organizzato e la coscienza. " trionf di .reud e dei suoi seguaci non sare!!ero dissimili, secondo 'orselli, dai miracoli operati dal trattamento religioso, nH dalle varie forme di psicoterapia c(e ie!ermeister, Rosem!ac(, ;u!ois, @a!insLi, 3. <. 3c(ultz, 6. 'oll e altri (anno praticato. 'olti autori avvalorano l'ipnosi, contro la psicoanalisi. ;e @iasi, gi/ ordinario di ostetricia all'Fniversit/ di 8enova, scrive, ad esempio, c(e la psicoanalisi controindicata nell'iperemesi gravidica, specialmente se si tratta di un soggetto psiconevrotico e ossessivo- nell'isteria, poi, ,tale metodo incontra opposizioni cosii gravi da lasciare scettici sull'opportunit/ di tentativi di questo genere:. Tale autore consiglia invece la terapia suggestiva, anc(e in sonno ipnotico )meno c(e nei casi di grave esaurimento+ con cui U. Zol5, 7KirP, Rot(auser, .ranL, @ent(in, Platonov e colla!oratori, @ir0 e altri, (anno avuto successo. 3c(mitz scrive di essere a conoscenza di molti pazienti c(e non solo non sono guariti con la psicoanalisi, ma sono anzi ,piom!ati, a causa dell'incessante frugare nel loro intimo, in un grado di confusione e di agitazione da sentirsi pi* malati di prima:. 6ccenna a un caso di nevrosi d'angoscia, in cui il fallimento del trattamento psicoanalitico ,fu prolungato per cinque anni da tre psicoanalisti di grande valore, c(e si diedero < cam!io con costante aggravamento della sintomatologia mor!osa, sinc(H, alla fne, fu l'ipnosi a risolvere la situazione:. Per questo autore la causa dell'angoscia non mai esprin4ii!ile e perci0 la sua ricerca deve inesora!ilmente fallire. ;a informazioni assunte presso insegnanti della ;ental and 'edical 3ocietK for t(e 3tudK of <Kpnosis s' appreso c(e, da qualc(e tempo, molti psicoanalisti inglesi si sono orientati in modo decisamente favorevole verso l'ipnosi. ;opo essersi per tanti anni contrapposti ipnotismo e psicoanalisi, vari autori recenti )Zol!erg, indner, Romero, 6ncona+ tendono alla fusione di questi due procedimenti terapeutici con la spiegazione, per0, dell'etiologia e della genesi dei fenomeni ipnotici con la dottrina psicoanalitica. <adDeld, nel "#%J, coni0 < termine di ,ipnoanalisi: per denominare una com!inazione di catarsi ipnotica e di suggestioni rieducative. Questo autore, insieme a Zingfeld, fece largo uso dell'ipnotismo per la cura delle nevrosi di guerra, durante la prima guerra mondiale. 'essi i pazienti in sonno ipnotico, faceva loro rivivere l'evento vulnerante e, spingendoli a esternare tutte le emozioni a esso congiunte, riusciva ad avere guarigioni !rillanti e rapide. Il termine di ipnoanalisi rimasto per designare successivi metodi moderni, c(e peraltro sono notevolmente diversi da quello iniziale di <adDeld. ?ggi l'ipnoanalisi una tecnica mista c(e usa procedimenti della psicoanalisi e dell'ipnosi. 7oi adoperiamo il termine ipnoanalisi, come a!!iamo gi/ specifcato )cap. " 3 "+, per indicare qualunque indagine psicologica eseguita in ipnosi, anc(e se con intendimenti non strettamente psicoanalitici. Il concetto c(e uno psicoanalista non possa essere un ipnotista e viceversa, c(e pure stato espresso da 'usatti nel "#$% nella prefazione alla prima edizione del presente trattato, stato ritenuto sempre meno valido col passare degli anni- oggi non si pensa pi* c(e l'atteggiamento mentale nelle due diverse situazioni terapeutic(e sia opposto. &i0 anc(e perc(H le moderne tecnic(e ipnotic(e )come il training autogeno, ad esempio+ tendono ad autonomizzare il paziente, senza metterlo a5atto in una condizione di sudditanza. 6ncona, ad esempio, adopera l'ipnosi per superare le resistenze incontrate durante l'analisi, e con i metodi delle li!ere associazioni, dei sogni, della scrittura automatica, della visione nello specc(io, acquisisce rapidamente durante la trance i dati necessari per l'analisi. Egli parla di possi!ilit/ euristic(e dell'ipnosi, perc(H essa, con queste tecnic(e, viene a colla1orare e a inter&erire con la psicoanalisi, senza distur!arla. 3e il fne della psicoanalisi, aggiunge, quello di rendere l'uomo sempre pi* articolato in se stesso, in modo da consentirgli regressioni funzionali, quali l'orgasmo sessuale, il sonno profondo, il raptus creativo, non c' nessuna ragione teorica per cui essa de!!a essere in contrasto con l'ipnosi- la qua le permette appunto a una parte dell'Io di regredire, per il servizio stesso dell'Io- e in modo non patologico, ma fsiologicamente produttivo. &ontinuando nell'ulteriore evoluzione, la psicoanalisi (a difatti scoperto c(e come c' un lo c(e deriva soltanto dagli istinti, c' anc(e un lo autonomo, c(e indipendente da questi, l'Io cosciente- avvicinandosi co6 anc(e alla psicologia classica c(e questo lo (a scoperto da cento anni. ?r!ene, asserisce 6ncona, questo lo autonomo c(e permette nell'ipnosi all'Io emotivo di regredire fsiologicamente, senza peraltro regredire lui stesso, con la prerogativa di rimanere aderente alla realt/ e calcolarla, pur senza avere la pregnanza di tutta la sua consapevolezza. 6ncona d/ una ragione storica deD'a!!andono dell'ipnosi da parte di .reud, attri!uendolo anc(e a una sua inunaturit/ e incapacit/ di padroneggiare e manovrare < controtransfert. .reud avre!!e trovato il metodo dell'ipnosi molto lungo e la!orioso, avre!!e costatato c(e se questa capace di notevoli catarsi, spesso d/ solo guarigioni temporanee, e infne c(e essa poteva creare un transfert amoroso di cui si sentiva direttamente responsa!ile. Questa responsa!ilit/ .reud non la sentiva invece per la psicoanalisi, dove < terapeuta rimane come una specie di specc(io, completamente passivo. Il divorzio delle due tecnic(e sare!!e avvenuto, pertanto, in un momento deD'evoluzione culturale ed emotiva di .reud, quando questi non era ancora in grado di padroneggiare quello c(e si verifca nel rapporto con < paziente. ?ggi invece, c(e la psicoanalisi in grado di accettare e controllare ci0 c(e avviene in ogni controtransfert, vengono meno, per 6ncona, le ragioni personali e teoric(e per cui l'ipnosi stata considerata come un metodo c(e va contro qualsiasi approccio psicoanalitico. .reud, inoltre, vissuto nel clima dell'epoca vittoriana, quando esisteva un distacco enorme fra maestro e adepti, fra genitori e fgli, fra medico autocratico e paziente, e l'educazione era !asata sulla coercizione, so5ocante un mondo di grandi ricc(ezze intime, (a lottato tutta la sua vita per rendere l'uomo li!ero da tutto ci0 c(e potesse farlo dipendente da qualc(e cosa, suggestiona!ile, spaventato, ini!ito. 'a lo sviluppo della medicina, della psicologia e dell'ipnosi (a consentito, asserisce 6ncona, ai metodi nati dalla suggestione di controllare scientifcamente la suggestione stessa, studiandola nella sua dinamica e nella sua applicazione spesso inconscia. Esso, smaliziandosi, (a scoperto i caratteri un po' magici dell'esercizio professionale e, con conoscenze approfondite di neurofsiologia, (a imparato a sfruttarli a scopo terapeutico. ,'opinione dell'incompati!ilit/ fra metodo ipnotico e psicoanalisi 4 scrive anc(e Romero 4 sostenuta da molti per lungo tempo, era fondata sopra un equivoco9 quello precisamente di ritenere c(e l'ipnosi suggestiva rappresentasse tutta l'ipnosi. 3appiamo ormai non esser vero c(e nell'am!ito del metodo ipnotico sia impossi!ile .analisi, perc(H l'ipnosi, quando sia contenuta nei limiti dei metodi cosiddetti ipnoanalitici non inde!olisce a5atto <o:. a pratica psicoterapica, di fatto, dispone di numerosi metodi intermedi tra quelli opposti della suggestione e dell'analisi. 3ervadio )"#$J+ ammette c(e l'ipnosi sia adopera!ile ,per accorciare i tempi e per sfruttare in pieno le possi!ilit/ della psicoterapia analitica:. 'associazione di metodo ipnotico e psicoanalisi , per gli psicoanalisti, concepi!ile per0 solo in via del tutto preparatoria e transitoria, inquantoc(H l'ipnoanalisi dovre!!e, al momento opportuno essere in tutto sostituita dalla sc(ietta psicoanalisi, c(e sola permettere!!e un'e5ettiva ricomposizione della personalit/. " metodi di ipnoanalisi, per gli psicoanalisti, non possono fregiarsi della qualifca di metodi psicoanalitici perc(H, pur dando la massima importanza all'inconscio, alla sessualit/ infantile, ai conDitti, al transfert, non possono come questa contri!uire alle funzioni d'integrazione dell'Io, nH analizzare e liquidare i transfert c(e invece manipolano per necessit/ terapeutica. &omunque, di fronte a tanti giudizi annientatori dell'ipnotismo, da parte degli psicoanalisti, conforta leggere, su vari manuali, considerazioni dei tutto opposte sull'ipnotismo. Romero ad esempio scrive9 ,8li studi moderni sull'ipnosi (anno dotato la psicoterapia di uno strumento delicato e impareggia!ile. 3e i medici c(e l'impieg(eranno saranno consci del suo valore e dei suoi confni, l'ipnositerapia cooperer con successo! con gli altri sussidi psicologici e !iologici, a un compito d'alta !enemerenza sociale9 quello della prevenzione e della cura delle psiconevrosi:. E pi* oltre9 6, mia salda convinzione, fondata ormai su vasta messe di osservazioni clinic(e e su lunga pratica di ipnositerapia, c(e l'ipnosi costituisca uno dei pi* validi sussidi per c(i si dedica alla psicoterapia:. Tutto ci0 s' creduto opportuno ricordare agli psicoanalisti contrari alla ipnosi e a coloro c(e non (anno un'idea esatta della vera natura dell'ipnotismo, per aver sostituito le loro idee preconcette all'osservazione dei fatti. 'a lo si dovuto riportare anc(e per altri due motivi9 per un dovere di ,cronaca storica: e per mettere in guardia gli studiosi, non !ene edotti dell'argomento, c(e venissero a conoscenza delle varie opinioni esposte. Riteniamo c(e oggi non vi sia pi* alcun esperto di psicoanalisi e di ipnosi c(e parli di perversit del pansessualismo freudiano e di assue&azione mor9nica per l'ipnosi. Per meglio defnire i rapporti e le divergenze c(e esistono fra ipnosi e psicoanalisi accenner0 ad altri momenti storici e psicologici c(e sono a fondamento delle due dottrine. &ome osservano 6!ra(am e altri, sia l'ipnosi sia la psicoanalisi vengono situate al limite tra la scienza e la magia dalla gran massa dei pazienti e appagano quella tendenza am!ivalente dell'animo umano c(e a!!isogna sia della conoscenza c(iara e indiscuti!ile, sia del fascino del misterioso e dell'irrazionale. 6!!ar!icata a queste tendenze l'ipnosi sempre esistita come strumento sociale e religioso, nH pi* nH meno come la psicoanalisi rudimentale degli antic(i sacerdoti, c(e si sforzavano di spiegare sogni e motivazioni incon sce. Entram!e le discipline suscitano nei pazienti la paura di venire a conoscenza di un nostro Io pro&ondo che vorremmo conoscere o ignorare nel tempo stesso e il timore e il desiderio di potere essere dominati dal terapeuta dal quale pur si desiderano consigli e guida a volte con succu!anza infantile. Entram!e le discipline (anno contrastato sin dalla loro origine l'organicismo eccessivo medicoscientifco, asserendo c(e esistono malattie psicogenetic(e e c(e gli isterici non sono dei simulatori, nH i nevrotici dei malati immaginari. ;ifatti esse con le loro tecnic(e sono riuscite a guarire numerosi distur!i ri!elli alle usuali cure medic(e e la malattia viene considerata non solo sotto il proflo negativo, ma anc(e sotto quello positivo di difesa psic(ica. Ipnosi e psicoanalisi (anno valorizzato e scoperto stati di coscienza particolari quali l'inconscio degli psicoanalisti e la trance degli ipnotisti. &onscio e inconscio per la dinan4rica della personalit/ umana e per l'equili!rio vitale rivestono per l'ipnotismo e la psicoanalisi la stessa importanza. e conoscenze successive della neurofsiologia sul la struttura sottocorticale e sulla sostanza reticolare del tronco encefalico sede di molte attivit/ su!coscienti, come l'osservazione dei danni a volte causati dalla privazione dei sogni, (anno confermato le osservazioni clinic(e pregresse di ipnotisti e analisti sull'importanza vitale dei su!conscio e dell'1nconscio. Questi dati fanno _1 c(e esponenti qualifcati della psicoanalisi oggi guardino all'ipnosi con occ(io pi* !enevolo c(e per il passato e 'usatti gi/ nel "#$% scriveva quanto gi/ riportato nella ,Premessa del presente trattato:9 ,'ipnosi uno stato particolare e artifciale della coscienza c(e )sia per i fenomeni c(e in essa si producono sia per quelli c(e a suo mezzo si possono provocare+ presenta un enorme interesse per la psicologia e per la psic(iatria:. ,@enc(H non sia di per sH un fatto patologico, essa costituisce un mezzo di sperimentazione psicopatologica veramente insupera!ile:. ,E non a caso tutta la moderna psicologia clinica e dinarnica )psicoanalisi compresa+ si storicamente sviluppata a partire dagli studi dei secolo scorso sopra l'ipnosi. ogico pertanto sare!!e stato c(e il movimento psicoanalitico, cio l'indirizzo scientifco c(e (a nei tempi moderni condotto pi* a fondo la esplorazione dei dinarnismi della vita psic(ica, avesse continuato a giovarsi, magari a solo scopo di ricerca, di questo prezioso strumento, e avesse approfondito l'analisi dello strumento medes1mo ... : ,3enonc(H... gli psicoanalisti moderni parlano spesso di ipnosi, ma ne parlano in genere per ripetere vecc(ie formule e senza preoccuparsi di acquistare una personale esperienza nella sua tecnica:. ,3i coI1 determinata in seno alla ricerca su processi psic(ici del profondo una lacuna assai grave c(e urgente colmare:. Esistono tuttavia divergenze fondamentali fra ipnosi e psicoanalisi e queste sono riposte, come anc(e 6!ra(am osserva, nell'interpretazione patogenetica dei sintomi nevrotici e nella dinan4>ca della guarigione. a psicoanalisi partita su!ito da un massiccio apparato dottrinale a sostegno della sua tecnica di indagine terapeutica! riducendo l'etiologia della nevrosi alle rimozioni delle emozioni infantili, alle cattive relazioni fra il neonato e la madre- ai conDitti fra esigenze istintive individuali e le ini!izioni sociali- ai contrasti intrapsic(ici fra Es, Io e 3uper4io. 'ipnositerapia non accetta < dottrinale psicoa nalitico c(e parzialmente, aliena dall'ammettere la genesi sessuale di molti distur!i nevrotici, pur riconoscendo la possi!ilit/ della loro origine infantile e l'eventuale presenza di resistenze inconsce alla guarigione. 6ppunto per questo essa si avvale della regressione di et/, della scrittura automatica e di sogni indotti e di altre numerose tecnic(e di analisi psic(ica. 'a il sorgere del processo mor!oso conDittuale e il suo permanere viene visto dall'ipnosi pi* sotto la luce di un processo di condi%ionamento psico&unzionale, c(e come una ela!orazione psicodrammatica interna )6!ra(am+. 'ipnosi infatti viene da c(i scrive ampiamente adoperata non solo come metodo di analisi della personalit/ profonda e mezzo per una successiva presa di coscienza, ma anc(e, e con successo, come terapia condizionante e decondizionante del comportamento. &i0 in seguito a numerose ricerc(e c(nic(e e sperimentali gi/ oggetto di pu!!licazioni. 'entre per gli psicoanalisti la eliminazione del sintomo nevrotico, risultato di un compromesso e di un conDitto, non serve se non si modifca la pro!lematica sottogiacente, gli ipnotisti invece pensano c(e in molti casi quando < sintomo si strutturato per lung(i anni, creando varie anc(ilosi psic(ic(e, esso divenuto indipendente dalla pro!lematica c(e lo (a generato, come un fglio adulto dalla madre. In tale evenienza pu0 giovare la soppressione dei sintorrri con l'ipnositerapia decondizionante e condizionante, c(e negli psicotici pu0 essere con successo preceduta da un decondizionamento !rusco s(ocLterapeutico, o dalla somn4 *nistrazione di psicofarmaci c(e instaurino una maggiore disponi!ilit/ e recettivit/ psicoterapeutica nel paziente. a psicoanalisi infne tratta il transfert come una nuova nevrosi sostitutiva dell'originaria, da analizzare pur essa con procedimenti pi* o meno lung(i, l'ipnosi invece interrompe l'eventuale transfert pi* rapidamente con tecnica decondizionante e adeguate suggestioni postipnotic(e. ;i fatto noi riteniamo c(e entram!e le discipline possano colla!orare nella ricerca scientifca psicologica, nella diagnostica e nella terapia dei distur!i psic(ici, ognuna con i suoi vantaggi e i suoi limiti- ricordando c(e se gli psicoanalisti rimproverano all'ipnosi la possi!ilit/ di creare a volte un transfert massiccio su!terapeutico di caric(e emotive di ori gine infantile, anc(e la psicoanalisi di fatto non del tutto indenne nei suoi successi terapeutici da componenti suggestive c!me pretendere!!e )6!ra(am, 8ranone e altri+. 'argomento sar/ ripreso e pi* ampiamente svolto nel cap. "B = $. ;opo vari anni di esperienza e dallo studio di malati trattati dai vari colleg(i sono arrivato alla convinzione c(e ad esempio nella tossicomania etifca l'ipnositerapia decondizionante pu0 dare successi superiori a quelli della psicoanalisi. Uanto in merito risultati validi e persistenti dopo trenta anni. o stesso per alcune malattie psicosomatic(e dove, essendo la disfunzione patologica organizzata pi* in profondit/ nel soma e nei visceri di quanto non lo sia nelle nevrosi, si possono avere successi migliori della psicoanalisi con l'ipnosi. Questa difatti con le sue tecnic(e rilassanti e suggestionanti (a la possi!ilit/ di aprire la via pi* immediatamente e profondamente all'Io somatico e viscerale, come dimostrato da centinaia di lavori delle scuole riDessologic(e e da tutti gli studi compiuti con le tecnic(e di training autogeno. t !ene non dimenticare, come fanno vari psicoanalisti dogmatici, c(e la psicoanalisi non c(e una forma di psicoterapia e non la vera psicoterapia, come alcuni scrivono, tanto c(e @azzi )"#EJ, p. %%+ argutamente ri!atte9 ,Quale clinico a5ermere!!e, ad esempio, c(e solo l'uso di un determinato anti!iotico rappresenta la vera terapia delle malattie infettive\: E, per concludere, !ene ridimensionare una cognizione vigente in merito ai rapporti fra l'ipnosi e un'altra disciplina, la psicosomatica. 'olti studiosi ritengono c(e la psicosomatica sia una specie di nutrice c(e tiene a !alia il !am!inello dell'ipnosi e c(e questa sia una appendice pressoc(H trascura!ile nel dottrinale della psicosomatica, la cui terapia per vari anni stata orientata in senso strettamente analitico. 6nc(e nei congressi si parla di psicosomatica e ipnosi e solo molto di recente si parlato di ipnosi e psicosomatica. ;i fatto per0, e in campo storico e in quello clinico, le cose non stanno precisamente cos1. a psicosomatica nata dopo l'ipnotismo e non viceversa. Essa come la psicoanalisi deve molto all'ipnosi e un esempio di eccezionale rapporto psicosomatico costituito dalla stessa ipnosi, la cui maggiore conoscenza riteniamo possa portare sul piano speculativo e su quello pratico vantaggi notevoli alla medicina psicosomatica. ;i fatto l'ipnosi come la psicoanalisi (a reso impreciso il limite fra il somatico e lo psic(ico, fra il normale e l'anormale, anticipando le successive a5ermazioni di pi* vasta mole della medicina psicosomatica. 7oi auspic(iamo la colla!orazione concorde di queste discipline, per una maggiore e migliore conoscenza della natura umana. &. Situa%ione odierna dell'ipnotismonelle scuole mediche e in $taliadurante il ventesimo secolo 7onostante le prospettive di ordine speculativoscientifco e pratico4terapeutico, accennate nei precedenti paragraf, qual precisamente il posto c(e occupa oggi l'ipnotismo nella cultura dei medici\ In complesso, molto modesto. 7ell'6merica settentrionale e meridionale, in ?landa, in .rancia, in 8ran @retagna, in 8ermania, in Russia si fatto molto pi* c(e in Italia, dove gli studi sull'ipnotismo sono stat1 negletti, almeno sino a circa dieci anni fa, quando non guardati con sospetto a di2denza. 7egli 3tati Fniti, nonostante vi siano oggi scuole all'avanguardia nello studio dell'ipnosi, non mancano, come in Italia, i mestieranti di questa disciplina. a prima e pi* antica associazione di medici ipnotisti nell'6merica settentrionale, la 3ocietK for &linical and EVperimental <Kpnosis, raccomanda almeno un anno d1 addestramento per qualsiasi medico, o dentista, c(e voglia impiegare l'ipnosi nella sua specialit/. &i0 per evitare c(e qualc(e medico esperimenti l'ipnosi solo dopo un corso a5rettato e, ignorandone le limitazioni, possa fare pi* male c(e !ene. ,&orsi rapidi 4 avverte il dottor 'ilton U. Qline 4 o5rono il mezzo, ma non la valutazione della cautela con cui lo stesso deve essere impiegato:. a 3ocietK for &linical. and EVperimental <Kpnosis sorta negli 3tati Fniti nel "#B# per e5etto del suo ampliarsi si trasformava nel "#=A in International 3ocietK for &linical. and EVperimental <Kpnosis, c(e si a2lava nel "#=# alla Zorld .ederation for 'ental <ealt(. 7el "#=A l'6merican 'edicai 6ssociation si decideva dopo due anni di riDessioni a riconoscere il valore terapeutico dell'ipnotismo. 7el fe!!raio "#$" l'6merican PsKc(iatric9 6ssociation (a u2cialmente riconosciuto l'ipnotismo quale ,procedimento medico della specialit/ psic(iatri ca:. a rivista della societ/ l',International Xournal of &linical and EVperimental <Kpnosis:. &entri di studio per l'ipnosi sono sorti in ?landa, .rancia e 8ran @retagna- le possi!ilit/ dell'ipnosi, soprattutto in rapporto alle funzioni fsiologic(e, vengono particolarmente studiate in Russia. In Ing(ilterra nel "#BA venne fondata la @ritis( 3ocietK of 'edicai <Kpnotists, dal "#B# si pu!!lica @ Btitish Cournal o& :edical @?pnotism e nel "#=J sono sorte due societ/ specializzate, una per i medici c(irurg(i e l'altra per gli odontoiatri e gli stomatologi );ental and 'edicai 3ocietK for t(e 3tudK of <Kpnosis, ondra+ con lo scopo di di5ondere l'uso dell'ipnosi come mezzo scientifco di cura. ;ette societ/ tengono corsi postuniversitari, c(e suscitano vasto interesse. 7el "#=B viene emessa in Ing(ilterra una legge c(e proi!isce gli spettacoli di ipnotismo. 7el "#== la @ritis( 'edicai 6ssociation (a riconosciuto u2cialmente l'ipnotismo dopo @ rapporto di una propria commissione c(e, al termine di due anni di studio, concluse le indagini raccomandando alle universit/ di perseguire studi speciali sull'ipnosi e di insegnarla agli studenti di medicina e in corsi speciali per i laureati, per gli anestesisti e gli ostetrici. Tale comn4>ssione riscontr0 c(e l'ipnotismo pu0 essere utile in medicina per curare varie malattie e per ridurre @ dolore in alcune operazioni, pur riconoscendo i fmiti e i pericoli di tale metodo in mani inesperte. Questa comn4 *ssione, per dare all'ipnotismo un posto u2ciale nella medicina ortodossa, si ispirata, a circa centoventi anni di distanza, al rapporto c(e <usson nel "AC" aveva fatto all'6ccademia reale di medicina, dic(iarando c(e 6e conclusioni di questo rapporto sono per la maggior parte applica!ili anc(e oggi:. QennedK, professore di medicina psicologica all'Fniversit/ di Edim!urgo, insiste da alcuni anni sull'utilit/ dell'ipnosi nell'insegnamento della psicoterapia9 ,7oi possiamo 4 egli scrive 4 grazie all'ipnosi mostrare agli studenti una forma elementare di rapporto medicopaziente c(e si pu0 produrre nella situazione terapeutica e i mezzi di cui @ medico pu0 servirsi per aiutare @ malato:. Elenc(iamo, per comodit/ degli studiosi, alcuni fra i principali centri europei c(e trattano di ipnosi, anc(e se qualc(e riferimento cam!ia col passare degli anni9 1F Stras1urgo 4FranciaFI &(nica psic(iatrica dell'Fniversit/ )T.Qammerer e R. ;urand de @ousingen+. "F %ar6gi 4FranciaFI aF &linica psic(iatrica dell'Fniversit/ )T. ;elaK+- 1F <Ppital de la 3alpHtrire )ZidIPc(er, psic(iatria infantile e training autogeno+- c+ Rotsc(ild Institute )&entro Psicosomatico, . &(ertoL e '. 3apir+. 3F Ginevra 4SvizzeraFI Polic(nico universitario di psic(iatria F. 6Turiaguerra+. 4F =osanna 4SvizzeraFI &linica psic(iatrica dell'Fniversit/ )P. @. 3c(neider+. )F =indau 4GermaniaFI 0( 'eKer, 6. .riedemann, tengono corsi di ipnosi e training durante una tradizionale settimana psicoterapeutica alla quale intervenivano anc(e X. <. 3c(ultz di @erlino e R. 3toLvis di iegi. /F Berlino 4GermaniaFI Training autogeno )3cuola dei successori di T. <. 3c(ultz+. !F u1inga 4GermaniaFI &linica neuropsic(iatrica dell'Fniversit/ )Z. 3(ulte+.#F 2olonia 4GermaniaFI ?spedale civile )R. o(mann+. 9F :agonza 4GermaniaFI Istituto clinico universitario per psicoterapia )gi/ diretto da J. ;. angen+. 10F Gottinga 4GermaniaFI Istituto psic(iatrico dell'Fniversit/ )<. euner+. 11F =ondra 45nghilterraFI Zest ondon <ospital )Paterson 6. 3pencer+. 1"F Barcellona 4SpagnaFI 6. &aKcedo, sofrologo- 3. 'ontserrat Esteve. 13F +msterdam 4*landaFI Istituto di psicologia dell'Fniversit/. Reparto &linico. .ra le varie associazioni medic(e di ipnosi esistenti all'estero oltre alle statunitensi, europee, asiatic(e, do!!iamo ricordare ancora la .ederazione latino4americana di ipnosi c(nica )alla quale appartengono le 6ssociazioni Italiane+, c(e nel marzo 19#" era costituita da circa quaranta 3ociet/ dislocate in 6rgentina, @rasile, &ile, &olom!ia, Ecuador, 8uatemala, Itava, 'essico, 7icaragua, Panama, Perti, Portogallo, 3pagna, FruguaK, Uenezuela. ;i fatto da ritenersi eccessivo un cogi gran numero di societ/ per qualc(e paese )sette nel Uenezuela, cinque nel @rasile+. 8u!el parla di ,@a!el <Kpn$tica: e riferisce c(e in una capitale sudamericana esistono attualmente cinque societ/ nella medesima citt/ e in una, di un paese vicino, ne esistono altrettanteS Personafsn4> inconfessa!ili, c(e si nascondono dietro principi teorici confusi e mutue accuse infondate, le dividono. 6lcuni anni or sono tale !a!ele ancora cresciuta con la creazio ne di un'altra associazione, rappresentante la 3ociet/ dell'6merica atina, c(e venuta a sommarsi, o meglio a competere )8u!el+ con l'organismo federativo gi/ esistente e sopracitato. 7ell'6merica atina e in 3pagna si a5ermata la 3ociet/ di 3ofrologia su cui ci siamo precedentemente so5ermati. Il moltiplicarsi delle societ/ purtroppo avviene ogni qual volta i principi e le teorie sono incerti e confusi, quando l'insegnamento di essi non avviene esclusivamente in istituti universitari o in centri ospedalieri, legalmente qualifcati, ed a2dato a persone c(e fanno dei loro postulati una professione di fede da di5ondere, consentendo anc(e speculazioni economic(e, pi* c(e dei principi da porre continuamente al vaglio dell'esperienza e dei pi* rigorosi esperimenti. 'entre risaputo come, nel campo scientifco, nulla vi sia di assolutamente sicuro. Tutto deve, con l'evolversi delle conoscenze, essere riveduto e criticato, ma non moltiplicando le parrocc(ie societarie, seminatrici di discordie, !enI1 aumentando i la!oratori e i centri di ricerc(e, c(e svolgano studi convergenti e reciprocamente integrantisi. 6ltrimenti alla !a!ele ipnotica americana sar/ da preferirsi la relativa prudenza, reticenza e morigeratezza europea in merito, e particolarmente italiana, anc(e se meno produttiva. Prima e unica 3ociet/ d'Ipnosi con sede in un Paese dell'Est Europeo )a quanto comunicatoci dai ;irigenti delle 3ociet/+ l'I3TE< )3ociet/ Internazionale di Ipnositerapia e 3perimentale+, fondata nel "#AE. Esiste una sede a 'osca )Presidente prof. Uladimir eonidovic9 RaiLov, neuropsic(iatra+ e a Praga )Presidente prof. Petr RivnK, psicologo clinico+. In Italia, a!!iamo genericamente accennato come gli studi sull'ipnotismo siano stati piuttosto negletti, ma per < nostro paese a!!iamo voluto approfondire l'indagine tracciando un proflo storico dello sviluppo dell'ipnotismo dall'inizio del ventesimo secolo. Storia dell'ipnotismo in 5talia nel ventesimo secolo ;esiderando fare la storia dell'ipnotismo in Italia nei primi settant'anni dei ventesimo secolo, terremo particolarmente presenti, seguendo una progressione cronologica, le diverse interpretazioni dell'ipnosi e le sue principali applicazioni. 8li studi sull'ipnotismo (anno avuto in Italia un periodo a!!astanza Dorido all'inizio del secolo, ma (anno su!ilto successivamente un lungo periodo di a!!andono parallelamente a quanto avvenuto in altre nazioni europee, sia per lo sviluppo delle scuole psicoanalitic(e, sia per quello di un indirizzo !iologico somatistico. Quest'ultimo tuttora particolarmente Dorido in Italia, per cui le ricerc(e sull'ipnosi non sono quivi coI1 numerose come in altri paesi. 6ll'inizio del secolo, < primo autore c(e si presenta al nostro esame < Portigliotti, c(e in un suo manuale di psicoterapia )"#JC+ espone concetti sull'ipnotismo validi in parte tuttora e tratta ampiamente della suggestione nell'ipnosi e nella veglia. Egli si riallaccia agli studi compiuti dalle scuole francesi della 3alpHtrire e di 7ancK, oltre a quelli compiuti in Italia da ;al Pozzo )"A$#+, om!roso )"AAE, p. C= e sgg.+, Tam!urini )"A#", pp. "B"4=$+, @elfore )"#"B, p. %"%+. Il Portigliotti per la spiegazione dei &enomeni ipnotici si fonda sui concetti di suggestione e autosuggestione, respingendo l'ipotesi di qualunque interferenza in essi di tipo fsico o mesmeriano. 7on alieno, per0, dal ritenere c(e il sistema nervoso possa genericamente essere sensi!ile a inDuenze magnetic(e e, nel descrivere l'azione della calamita sul corpo umano, non si sente di respingere del tutto le idee fsic(e lom!rosiane per cui ,il magnete provoca nel cervello una diversa orientazione delle cellule gangliari a5atto analoga a quella c(e avviene nelle molecole del ferro quando si applica un magnete: )om!roso, "AAE, p. C= sg.+. Il Portigliotti valorizza molto il concetto di dinamogenia psichica per la suggestione nello stato di veglia, e quello dell'ideodinamismo di @ern(eim per la suggestione in ipnosi, precursori di quello pi* moderno di ideoplasia( N l'idea suggestionante con la sua possi!ilit/ di suscitare azioni, movimenti e sensazioni c(e fa il miracolo terapeutico, e 6a guarigione miracolosa 4 scrive il Portigliotti )"#JC, p. %"%+ 4 non scende dall'alto sul povero corpo infermo, ma sale di dentro ad esso dall'emozione e dalla credenza profonda dello spirito:. 3ono coI1 a!!ozzati alcuni concetti, c(e avranno pi* ampio sviluppo negli antri successivi, quando le aumentate cognizioni anatomofsiologic(e permetteranno di dare una !ase neurofsiologica ad essi )capp. "" e "=+. Per le indicazioni della terapia ipnotica < Portigliotti all'inizio del "#JJ espone giudizi, in via di massima, oggi accetta!ili, per cui esse vengono limitate all'isterismo e alle sue manifestazioni corei c(e e convulsive, ai tic, alla nevrastenia, alle nevrosi in genere e a quelle traumatic(e, alle fo!ie, alle ossessioni, all'alcolismo, alla morfnomania, alla mastur!azione. Per la morfnomania insiste sul fatto c(e questa deve essere recente e l'intossicazione piuttosto !eve. Per la cura delle nevrosi e delle sue molteplici manifestazioni, come per la cura delle fo!ie, delle ossessioni, dei tic, l'ipnositerapia diretta, si capisce, alla semplice rimozione del sintomo, ignorandosi ancora i moderni concetti della psicologia dinarnica, le cognizioni psicoanalitic(e sulla personalit/ profonda, < pericolo delle rimozioni di una fo!ia senza la contemporanea soluzione della causa intima c(e ne sta alla !ase. E Portigliotti crede all'utilit/ pedagogica della ipnositerapia, come altri suoi contemporanei, e alcuni autori italiani della fne dell'AJJ, fra i quali om!roso. Egli utilizza la ipnosi come metodo di indagine della personalit e come mezzo per la psicoterapia di sostegno, e scrive c(e l'ipnotismo pu0 essere utile anc(e ,per distruggere la causa intima e remota delle crisi isteric(e:. ,'essa in ipnosi la malata, noi facciamo evocare e descrivere a questa la scena di spavento, l'episodio drammatico al sui seguito si svilupparono i suoi distur!i- e le mostriamo, la persuadiamo a poco a poco, c(e in quell'episodio e in quella scena essa non correva nessun pericolo, c(e ogni paura era quindi poco fondata ecc.:. Uiene adom!rata cogi quella modifcazione terapeutica dei set esperenziali c(e oggi si pratica in regressione d'et/ e con tecnic(e particolari. a catarsi psicoanalitica, l'ipnodramma di 'oreno, la psicoterapia razionale o di sostegno degli anni c(e seguiranno, trovano certamente in queste prime tecnic(e i loro precursori storici. 'a anc(e nel campo delle tecniche induttive con l'ausilio dei &armaci vediamo c(e gi/ all'inizio del "#JJ in Italia si fa qualc(e cosa e il Portigliotti scrive c(e la refrattariet/ all'ipnosi pu0 essere vinta ricorrendo all'azione di anestetici o di narcot1ci9 cloroformio, etere, !romuro di etile, protossido di azoto, morfna, ipnal, ecc.- ,ma ci0 non privo di inconvenienti:, aggiunge l'autore. 3'intende c(e non risulta ancora ela!orata nessuna tecnica precisa in merito, e c(e non appaiono !en defnite le cognizioni sugli stati di coscienza propri della su!riarcosi e quelli dell'ipnosi, come lo saranno in seguito con le ricerc(e di 8ranone e 6rian )cap. E = %!+. &i siamo di5usi sui concetti esposti sull'ipnot1 smo dal Portigliotti all'inizio del secolo, perc(H essi ci sem!rano riassumere tutti quelli dei suoi contemporanei, c(e paiono quasi ricopiarsi uno dall'altro per circa un ventennio. 3i di5erenziano solo per l'interpretazione Duidica o metapsic(ica c(e alcuni avanzano in contrasto a quella suggestiva, e per quanto riferiscono sulle possi!ilit/ di modifcare in !ene o in male la costituzione somatica, viscerale e psic(ica dell'ipnotizzato, ammessa da alcuni in grado maggiore e da altri in grado n4rinore, o negata. Inoltre, fra i vari autori del secolo si discute, come tra le 3cuole di 7ancK e della 3alpHtrire nel "AJJ, della mor!osit/ o meno dei fenomeni ipnotici- e queste discussioni si trascinano ancora fra alcuni contemporanei odierni, c(e giudicano spesso in merito con una cultura incompleta e con assai modica esperienza personale. 3ugli studiosi dell'inizio del secolo sovrast0 la grande fgura del om!roso e i suoi ,3tudi sull'ipnotismo:, pu!!licati nel "AAE, fanno testo ancora nel primo decennio del "#JJ e oltre. Il om!roso, per la spiegazione dei fenomeni ipnotici, c(iama in causa fattori di tipo fsico e magnetico- pensa c(e l'ipnotizzato sia notevolmente succu!o dell'ipnotizzatore- crede nell'e2cacia terapeutica dell'ipnosi e nella possi!ilit/ di una rieducazione morale di alcuni !am!ini anormali, con questo mezzo. ,'ipnotizzato suggestionato 4 scrive om!roso )"A#$, vol. %, p. B$B+ 4 proclama il falso con la stessa intensit/ con cui l'onesto il vero, perc(H a poco a poco egli sente come cosa vera quella c(e non . Questo ci insegna i pericoli e i danni delle suggestioni ipnotic(e9 danni diretti per i reati c(e possono eseguirsi cosii con una completa impunit/- indiretti, perc(H, producendo un isterismo momentaneo in un individuo sano, lo rendono un pazzo morale temporaneo, c(e pi* tardi si pu0 perpetuare. Il dire c(e l'ipnotismo non un mor!o perc(H si pu0 manifestare in individui sani in apparenza e tutto a un tratto, come dire c(e l'u!riac(ezza, l'avvelenamento morfnico, eterico, non sono un male:. 6i tempi di om!roso non si conoscevano i dati psicodinamici c(e (anno ampiamente dimostrato come l'ipnosi, quale regressione fsiologica al servizio dell'Io, non possa paragonarsi a una intossicazione esogena o endogena. 3ulla capacit/ e5ettiva di indurre l'uomo a delinquere con l'ipnotismo, per0, anc(e om!roso avanza qualc(e du!!io, e difatti scrive9 ,Perfno nelle esperienze ipnotic(e c(e ci riproducono sperimentalmente inDuenze delittuose, noi vediamo c(e i predisposti al reato su!iscono immediatamente con piacere le suggestioni criminose e se ne compiacciono anc(e dopo- mentre i veri onesti vi si rifutano a lungo e costrettivi dall'educazione ipnotica commettono gli immaginari reati con ripugnanza e cercano di non ricadervi:. ?ggigiorno sulle e5ettive possi!ilit/ di indurre un soggetto normale e morale a delinquere con la sola suggestione ipnotica e senza ricorrere a inganni, !en poc(i credono )cap. # 3 =- cap. "C+. E il nostro codice (a a!olito < delitto di plagio. E om!roso, e con lui gli autori c(e lo seguirono all'inizio del "#JJ, utilizzarono l'ipnotismo per lo studio della costituzione psicomotoria. Il om!roso, ipnotizzando individui sani e con le caratteristic(e dei normali, e dicendo loro c(e erano dei !riganti, costat0 c(e in essi l'andatura e la calligrafa si modifcavano come nei criminali. 7egli anni c(e seguiranno, le regressioni d'et confermeranno sempre pi* come sia possi!ile la modifcazione della calligrafa e anc(e dei riDessi, suggerendo al soggetto ipnotizzato il suo ritorno a un'et/ infantile. Procedendo nella storia dell'ipnotismo italiano in avanti di venticinque anni troviamo un manualetto di @enussi )"#%=+ c(e convalida varie nozioni esatte sulla suggestione e sull'ipnosi- ma due anni dopo Roasenda )"#%E+ altre ne a5erma assai meno attendi!ili. Questo autore nel suo manuale )p. ""A+ ri!atte concetti precedentemente esposti e altri ne aggiunge nella sua revisione storica contro la psicoanafsi- non tutti accetta!ili oggi c(e le idee freudiane (anno avuto < collaudo del tempo e il crisma, in parte favorevole, di varie scuole successive. Il Roasenda respinge non solo le idee psicoanalitic(e, ma ogni apporto di psicologia dinarriica, e l'ipnositerapia da lui condotta per gran parte del tipo suggestivo4diretta. Ignora c(e l'ipnotismo possa servire come rapido mezzo di esplorazione della personalit/ profonda. Per quanto sia possi!ile, egli scrive, si faccia a meno dell'ipnosi per la cura delle psiconevrosi. Essa una cura di ripiego, nei casi in cui per la mentalit/ del soggetto, o per la mancanza di tempo necessario, non si pu0 applicare una psicoterapia persuasiva. 7on un tentativo di spiegazione si trova, nel manuale di Roasenda, sulle vie e i mezzi con i quali la suggestione riesce a modifcare l'Io organico- non un accenno ai rapporti psicosomatici c(e pure erano stati adom!rati nel secolo scorso con le leggi dell'ideodinamismo di @ern(eim e con quelle di Xanet. Tutto viene condensato, spiegato, semplifcato con la suggestione- e aggiungiamo noi, anc(e... liquidato da un eccessivo sc(ematismo di giudizio e di indagine. 7el decennio "#=C4$C le pu!!licazioni sull'ipnosi in Italia divengono molto pi* frequenti, rispetto al passato- e i cultori isolati trovano nelle correnti di pensiero, aYuenti d'oltre 6lpe e d'oltre ?ceano, l'appoggio alle loro ricerc(e e alle loro concezioni. ;iversi sono gli autori c(e vantano l'uso dell'ipnotismo in odontoiatria e in psicodonzia, in anestesia, in c(irurgia, in ostetricia- in psicologia, psic(iatria, psicoanalisi. 3i cura la traduzione di qualc(e li!ro divulgativo sull'ipnosi medica )Uasiliev, "#BE- 3c(mitz, "#=C- 3parLs, "#$C- Esta!rooLs, "#$B- e &ron, "#$E- 3c(ultz, "#$A- ;urand de @ousingen, "#EJ+ ed eVtramedica )@ernstein, "#=A+ se ne scrivono alcuni c(e a5rontano l'argomento dell'ipnosi nella sua totalit/. Il numero dei cultori italiani dell'ipnosi rimane per0 sempre esiguo in confronto a quello degli stranieri, anc(e se maggiore di quello c(e fgura nella di5usa !i!liografa di 'ontserrat4Esteve < quale nel suo lavoro ,'ipnosi negli ultimi cinque anni )"#==4 "#$J+: su $B" citazioni !i!liografc(e ne ricorda solo sette italianeS Esiguo anc(e quando si riDetta c(e negli 3tati pi* progrediti l'insegnamento dell'ipnosi praticato o raccomandato nelle .acolt/ Fniversitarie di 'edicina. Uolendo per sommi capi accennare all'attivit/ degli studiosi italiani nei campi sopraddetti, ricorderemo in odontoiatria i lavori di Pavesi e 'osconi )"#EB, p. BBE+, Palazzi, &olonna. 3i portano contri!uti all'uso dell'ipnotismo nella stomatopirosi, nel !ruVismo, nella sindrome dell'articolazione temporo4mandi!olare, del succ(iamento del pollice. Presso la &linica Fniversitaria ?dontoiatrica di Pavia viene tenuto dal "#=E un corso di medicina psicosomatica e di ipnosi medica, a latere, dell'insegnamento odontoiatrico. 7el luglio dei "#$% si riunisce a &orno il l' &ongresso internazionale di Psicodonzia e si gettano le !asi per un corso di ipnodonzia( I dentisti sono d'accordo nel notare come l'ipnosi prevenga fsiologicamente il dolore, diminuisca l'emorragia, attivi la coagulazione e acceleri la cicatrizzazione, prevenga psicologicamente il timore e l'apprensione, eviti l'angoscia. 3i parla di e,uili1rio cortico3paradenziale rista!ilito con l'ipnosi, come costatato anc(e nelle scuole dei paesi anglosassoni, dove l'ipnodonzia era nata verso il "#BE. In anestesia vantano l'utilit/ dell'ipnosi &iocatto, &(iri, 8(igo, 8aleotto. Essa viene stimata un mezzo prezioso per innalzare la soglia dei dolore, facendo ridurre, se non eliminando, la necessit/ di analgesici e sedativi. 'ipnosi neutralizza < timore, l'ansia, l'apprensione- migliora il decorso postanestetico e postoperatorio, sia dando una pi* confortevole reazione di risveglio, sia producendo amnesia, sia con suggestioni postipnotic(e atte a sollevare < morale del paziente. In chirurgia in questi ultimi anni, in Italia, vari interventi sono stati eseguiti in ipnosi. Ricordiamo, anc(e per la pu!!licit/ c(e stata data ad essi, quelli di appendicectomia compiuti da Tinozzi nell'Istituto di Patologia &(irurgica dell'Fniversit/ di Pavia nel "#=E- da 'aiocc(i nel "#$" a 'ilano- da Pezzoli a &revalcore nel "#$"- da 8alli, il quale comp1 anc(e un intervento per ernia inguinoscrotale a Imola- da 3avini per tonsYecton4>a nel "#$" a &revalcore. 'esito degli interventi fu descritto come felice, sia per l'analgesia, sia per il favorevole decorso postoperatorio )&assoli+. 6sportazione di un canino incluso nel mascellare )"#$$+ e tonsYecton4>a )"#EJ+ sono stati eseguiti in analgesia ipnotica presso l'?spedale 8enerale 3ant'6ndrea di Uercelli da 6. Petterino Patriarca, essendo ipnotista 8ranone. In ostetricia molti autori adoperano con successo l'ipnosi come preparazione al parto e interessanti sono le pu!!licazioni in merito di 'osconi, 8uastalla, &olonna, &a5aratto, Reda, .errario, 3!riglio. 3i costata un'a!!reviazione dei periodi di travaglio e un'aumentata percentuale dell'andamento autocico con ,esiguit/ delle lacerazioni perineali, per il particolare stato di rilasciamento muscolare, congiunto a una corretta condotta da parte della partoriente preparata con l'ipnosi: )'osconi+. 6nc(e in ginecologia l'ipnosi viene adoperata con successo contro la frigidit/, la dismenorrea funzionale, il vaginismo, < prurito vaginale e la leucorrea psicogena, l'emicrania mestruale, la gravidanza fantasma, i distur!i menopausali, l'iperemesi gravidica. In psicologia, nella psicoanalisi e nella cura delle psiconevrosi vari sono gli autori c(e ne caldeggiano l'uso( Romero sostiene c(e l'ipnosi ,costituisce uno dei pi* validi sussidi per c(i si dedica alla psicoterapia e ritiene c(e gli studi moderni sull'ipnosi (anno dotato la psicoterapia di uno strumento delicato e 1mpareggia!ile:. Egli pensa, come a!!iamo gi/ visto )cap. % S C+, c(e non vi sia inicompati!ilit/ fra < metodo ipnotico e la psicoanalisi ed fautore dei metodi ipnoanalMfci. a frattura profonda c(e si era creata da .reud in poi fra psicoanalisi e ipnosi evidentemente oggi tende a colmarsi ed interessante notare quanto (a scritto in merito lo psicoanalista 'usatti nella prima edizione del presente trattato, riportato nella ,Premessa: di questo, oltre c(e nel cap. % ) C. 3e la psicoanalisi ritorna all'ipnosi, anc(e gli ipnotistM si rivolgono a4<a psicoanalisi, e con i concetti assunti da questa dottrina, dalla psicologia dinamica e dalla conoscenza del profondo, interpretano la fenomenologia ipnotica e ne c(iariscono i moventi. ,Ignorando i complessi dinaniismi inconsci, studiati dalla psicoanalisi 4 scrive Rornero )"#$J+ 4 non possi!ile rendersi conto dei frequenti insuccessi delle pratic(e suggestive. 7ella vana speranza di sormontare le di2colt/, le antic(e scuole esaurirono cosi i loro sforzi nella sterile ricerca di sempre nuove teciric(e:. Romero pensa c(e ,l'ipnosi trarisfert: e c(e ,con questa interpretazione si raggiunga una soddisfacente formula di defnizione dell'ipnosi: )i!id., p. B%+- c(e ,l'interpretazione analitica rende conto di tutti i fenomeni psic(ici e fsiologici dell'ipnosi: ?!id., p. A+- c(e ,i due concetti di ipnosi e di transfert coincidono perfettamente fondendosi in uno solo: )i!id., p. B"+. Egli si avvicina cos1 a andauer c(e sostiene essere l'ipnosi un caso particolare di transfert, e a Qline c(e reputa il transfert un caso particolare di ipnosi. &erto c(e l'interpretazione dei&enomeni ipnoti ci dal "#BJ al "#=J anc(e in Italia non (a pi* fondamento la sola suggestione come nel "#%E )Roasenda+ e negli scritti di pi* recenti studiosi a2orano le idee di 3c(ultz e di Qoc(, per i quali ,la teoria dell'ipnosi va fondata prescindendo dal concetto di suggestione:- o quelle di Qretsc(mer per cui ,l'ipnosi non un metodo di suggestione e in esso questa avre!!e un liriritatissimo impiego:- e si pensa con Xaco!sen c(e ,la dottrina della suggestione sia stata il pi* grave impedimento ai progressi della psicologia:. Pavesi e 'osconi, c(e nel "#$J e nel "#EB pu! !licano un manuale ,'ipnosi nella medicina moderna:, dopo aver passato in rassegna le principali teorie esplicative dei fenomeni ipnotici, concludono c(e ,ancora oggi, rnalgrado gli sforzi di tanti studiosi, non si riusciti a formulare una teoria c(e soddisf in pieno: per la spiegazione di tutti gli aspetti dell'ipnosi. Questi autori, un ginecologo e un odontoiatra, associati nella loro passione per le ricerc(e ipnotic(e, appoggiandosi anc(e agli studi di eWis R. Zol!erg, descrivono nel loro li!ro le pi* importanti tecnic(e induttive di ipnosi e l'applicazione terapeutica di questa in medicina generale, in c(irurgia, in ostetricia e ginecologia, in dermatologia, in anestesia, in odontoiatria, nella psic(iatria degli adulti e dei !am!ini, nell'ipnoanalisi. 7ella prima edizione del presente trattato nel giugno "#$% c(i scrive, dopo venticinque anni di pratica cli2ca d'ipnosi e lo studio sistematico della sua polimorfa sintomatologia psic(ica, somatica, neurovegetativa, viscerale, elettroencefalografca, eseguito in molteplici casi, arTivato alle conclusioni su c(e cosa possa intendersi per ipnosi, c(e fgurano nel capitolo "$, e c(e dal "#$% a tutt'oggi sono state ritenute valide dai maggiori cultori della materia. 6nc(e l'ipnosi animale stata da me trattata e i rrIei esperimenti risalenti al "#C= sono gli unici c(e risultano descritti nella letteratura italiana del ventesimo secolo. 6ll'estero risultano i lavori della 3cuola russa )Pavlov e Petrova, "#CB, vol. %, "A#+ e quelli pi* recenti di &(ertoL )"#EJ+. 'ipnosi animale viene interpretata come una condotta regressiva, caratterizzata soprattutto dall'immo!ilit/ e dal torpore, possi!ili a ottenersi sia con mezzi fsici, sia con mezzi psic(ici di tipo emotivo. 'ipnosi umana negli animali per certi aspetti ravvicinata ai casi gi/ conosciuti di fascinazione inter4animale. 7ell'am!ito pi* specifcamente medico, universitario e ospedaliero cosa si fatto per la conoscenza dell'ipnosi in Italia dall'inizio del secolo scorso\ 3olo la 3cuola postuniversitaria di Pavia per iniziativa del professor 3ilvio Palazzi, direttore della &linica odontoiatrica dell'universit/, (a posto, per la prima volta nell'anno accaderriico "#=E4=A, l'ipnosi come materia d'esame, c(e entrata cogi in modo u2ciale in una 3cuola FniversitarMa di 'edicina. 7ell'aprile "#$J, si costituiva una 6ssociazione medica italiana per lo studio dell'ipnosi )6.'.I.3.I.+ con sede provvisoria presso la &linica odontoiatrica dell'Fniversit/ di Pavia. 'associazio ne, c(e raccoglie medici generici e specialisti, fa parte della .ederaciPn latino4americana de <ipnosis clMnica ed federata alla 6merican 3ocietK of &linical <Kpnosis, oltre a essere collegata all'International 3ocietK for &(nical and EVperimental <Kpnosis )I.3.&.E.<.+. '6.'.I.3.I. stata l'unica societ/ c(e si impegnata in campo nazionale di promuovere e promulgare gli studi sull'ipnosi, tenendo corsi saltuari presso l'Fniversit/ di Pavia e alla &linica Fniversitaria del avoro a 'ilano, all'?spedale 8alliera di 8enova, alla .ondazione &arlo Er!a di 'ilano )"#$"+, per merito dei suoi associati Pavesi, 'osconi e altri. ;all'otto!re "#$= al gennaio "#$$ per iniziativa dei direttore dell'Istituto di Psicologia dell'Fniversit/ &attolica, professor eonardo 6ncona, 8ranone, presidente dell'6.'.I.3.I. tenne un corso presso questa Fniversit/ e un altro ne tenne dal %# giugno al $ luglio "#$A con la colla!oraz1one di ordinari universitari. 6pparsa co/M per la prima volta in una Fniversit/ &attolica, l'ipnosi entrata successivamente in una 3cuola 3tatale Fnivers1taria di specializzazione in neuropsic(iatria per merito del professor Romolo Rossini di 'odena c(e (a eseguito importanti ricerc(e clinic(e sperimentali e invit0 nel "#$# 8ranone a tenere alcune lezioni sull'ipnotismo presso quella Fniversit/. 7el "#$= venne fondato da c(i scrive < primo 2entro di ipnosi clinica e sperimentale ospedaliero italiano annesso a una -ivisione .eurologica, presso l'?spedale 8enerale d1 Uercelli e nel marzo "#EJ in questo &entro fu organ1zzato un primo corso di ventiquattro lezioni, dal E al %% marzo, con l'ausilio di cattedratici delle Fniversit/ di &agliari, 'odena, Pavia, Roma, Torino. Parteciparono al corso medici provenienti da citt/ lontane da Uercel<, come @olzano e @ari e da centri universitari importanti come 'ilano, Torino, 8enova, Pisa, Roma, @ari. 6ltri ne segu1rono in seguito e agli allievi del corso fu permessa una frequenza !isettimanale del &entro per sei mesi di seguito, essendo esso aperto a tutti gli studiosi desiderosi di occupars1 dell'argomento. 6l &entro, ad esempio, (anno fatto capo i colleg(i della Patologia medica dell'Fniversit/ di 'ilano, c(e sotto la gu1da del direttore professor Polli (anno svolto r1cerc(e sul meta!olismo cere!rale del soggetto in ipnosi, le prime in campo mondiale e tema di relazione a congressi internazionali. '6.'.I.3.I. (a organizzato a livello nazionale e internazionale in Italia vari &ongressi di ipnosi dal "#$E, c(e (anno ric(iamato numerosi studiosi anc(e stranieri. Il &entro di ipnosi clinico4sperimentale si trasferito da Uercelli a Torino organizzandosi in 3ociet/ autonoma con atto notarile dell'A marzo "#E# e assumendo la denon4 iinazione di &entro Italiano di Ipnosi &linica4 3perimentale )&II&3+, aderendo in questa veste alla .ederazione Italiana per lo 3tudio delle Psicoterapie della Ipnosi e dei fenomeni di Rilassamento+ )..I.3.P.I.R.+, confederata a 3ociet/ straniere gemelle quali9 T(e 3ocietK for &linical and EVperimental <Kpnosis )7eW `orL+, T(e 6merican 3ocietK of PsKc(osomatie ;entistrK and 'edicine )7eW `orL+, &onfederaN,ao @rasileira de <ipnologia )@a(ia+, .ederaciPn atino4americana de 3ofrologia &linica )@uenos 6ires+- 3ociedad 6rgentina de 3ofrologia K 'edicina PsicosomItica )@uenos 6ires+. Il &II&3 sotto la presidenza di 8ranone (a fondato nel "#AJ una 3cuola postuniversitaria di ipnosi clinica sperimentale c(e tiene ogni anno corsi propedeutici e format1vi specialistici per ipnotisti o ipnologi psicoterapeuti a Torino, con l'ausilio di docenti, cattedratici, primari ospedalieri, e ipnologi di pluriennale esperienza, continuando la didattica iniziata all'Fniversit/ &attolica di 'ilano nel "#$= e all'?spedale di Uercelli nel "#EJ. 7el "#$= stata fondata da 8ranone la ;assegna di ipnosi e medicina psicosomatica organo u2ciale dell'6.'.I.3.I. c(e uscita trimestralmente edita da ,'inerva 'edica: e rappresenta la prima rivista di ipnotismo medico, apparsa u2cialmente nella letteratura scientifca italiana con lo scopo di raccogliere le principali informazioni sull'argomento. ;al gennaio "#AJ la stessa pu!!licazione divenuta organo u2ciale della .ederazione italiana per lo studio delle psicoterapie della iponosi e dei fenomeni di rilassamento )..I.3.P.I.R.+ modifcando la sua intestazione in ;assegna di 5pnosi, %sicoterapie, 4Stati di coscienza 3 :edicina %sicosomaticaF( 7onostante ci0, c(i scr1ve sente d1 poter tranquillamente a5ermare c(e la maggioranza degli attuali rappresentanti della scienza medica u2ciale italiana non a5atto interessata agli studi suD'1pnosi e ai numerosi pro!lerrii di psicologia e neurofsiologia c(e essa comporta, forse anc(e per di2denza, giusto riser!o e naturale perplessit/ verso ci0 c(e non si mai personalmente sperimentato. 6 onore del vero vi sono delle eccezioni, e c(i scrive stato c(iamato, nel corso degli anni, a te nere seminari sull'ipnosi presso le Scuole di Specializzazione in %sichiatria dell'Fniversit/ di Trieste )&ailla+, di @ologna )8entili+, di 6ncona )Uoiterra+, di &agliari )Rudas+, oltre c(e in passato a 'ilano )&azzuDo e 8astaldi+, a 'odena )Rossini+, a Roma )6ncona e Pinelli, Policlinico 8erne2+, a Torino )Torre, Ravizza+ e in altre sedi universitarie, come < Policlinico di .irenze )Palazzi+, l'Istituto di 7europsicofsiologia dell'Fniversit/ di Roma )Uenturini+, l'Istituto di Psicologia dell'Fniversit/ statale di 'ilano )&esa4@ianc(i+. 'a tale attivit/ e assolutamente insu2ciente per colmare le lacune nell'insegnamento della materia e le ric(ieste di informazione del pu!!lico, per cui sono sorti in Italia gruppi di studiosi c(e nella carenza della scienza u2ciale cercano di fare conoscere, come sanno e come possono i pro!lemi dell'ipnosi al pu!!lico sempre pi* numeroso ed eterogeneo c(e c(iede di istruirsi in merito. 7el "#$B, un Istituto privato di indagini psicologic(e con consultori aziendali, pedagogici, scolastici, professionali, prematrimoniali, psicoterapeutici e grafologici diretto dal professor 'arc(esan, non medico, sensi!ile alle esigenze del momento con la colla!orazione di medici fa il suo primo corso di ipnotismo a 'ilano, a cui ne seguono numerosi altri. 7el "#$= < dottor 8uantieri fonda, al di fuori dell'am!iente universitario e ospedaliero italiano, a Uerona, < &entro di Ipnosi &linica <. @ern(eim e organizza dei corsi e simposi sull'ipnotismo, destinati a durare nel corso degli anni successivi, con fecondi risultati e notevole risonanza, anc(e internazionale. ?ggi il predetto centro si denomina Istituto Italiano 3tudi di Ipnosi &linica e Psicoterapie @ern(eim. <a pu!!licato %%% lavori dal "#$= al "#AA, e il 3uo direttore ;r. 8. 8uantieri (a ottenuto l'incarico dell'insegnamento dell'Ipnosi clinica e 'edicina psicosomatica presso la facolt/ medica dell'Fniversit/ di Uerona. 7el luglio "#E=, si costituisce a Padova il ,&entro italiano per lo 3tudio e lo 3viluppo della Psicoterapia e dell'6utogenes Training: )&6.3.3.P.6.T.+, per l'iniziativa del Prof. uigi Peresson, docente di Psicoterapia alla 3cuola di specializzazione in Psic(iatria all'Fniversit/ di Trieste, il quale svolge annualmente una intensa attivit/ didattica e &ongressuale, annoverando pu!!licazioni varie a livello nazionale e internazionale sull'ipnosi e il T.6. e raccogliendo numerosi studiosi. 7el settem!re "#A= nata a @ologna un'altra 3ociet/ 'edica Italiana di Psicoterapia e $pnosi 'S.(.$.P.$.) per l'interesse del ;r. Riccardo 6rone di @ertolino, alla quale aYuiscono i 3oci del &.I.I.&.3. della regione Emilia4 Romagna e c(e tiene &orsi di addestramento all'ipnositerapia. 6ltri &entri sono sorti contemporaneamente in diverse citt/ d'Italia, per0, con impostazione prevalentemente pratica professionale. &ome si vede, siamo lontani dall'assenteismo, di qualc(e decennio fa, e fortunatamente anc(e dalla ,@a!ele ipnotica: 6rgentina e @rasiliana lamentata da 8u!el. 3are!!ero ora auspica!ili triigliori rapporti, fra le varie 3ociet/ nell'interesse dell'utenza e della seriet/ scientifca. Per questo nata, nel giugno "#AB, la ,.ederazione Italiana per lo 3tudio delle psicoterapie, dell'ipnosi e dei fenomeni di rilassamento: ).6.3.P.I.R.+, nell'intento di organizzare e disciplinare corsi, congressi, tematic(e di ricerca e di studio sulla materia- sino ad ora a2date alle singole iniziative locali, spesso concorrenziali. a storia della medicina ci insegna come validi movimenti culturali, quali la c(irurgia estetica e la psicoanalisi, possano sorgere fuori dalle facolt/ medic(e universitarie e solo tardivamente essere accolte in queste, dopo un periodo c(e c(iameremo di decantazione o di quarantena. N pro!a!ile c(e anc(e per l'ipnosi, gi/ accolta da @enussi )"#%=+, non medico, ordinario di Psicologia all'Fniversit/ di Padova, avvenga altrettanto e c(e le future generazioni possano cogliere il risultato delle nostre fatic(e nell'interesse dei malati e della scienza. Purtroppo ostacola tale inserimento il nessun attuale controllo delle autorit/ preposte alla 3anit/ e all'Istruzione sul sorgere in questi ultimi cinque anni di un'attivit/ didattica scriteriata, per cui molti giornali reclamizzano corsi c(e consentono di ottenere la guarigione di varie malattie in meno di dieci sedute, di risolvere esaurimenti nervosi, la gelosia, l'avarizia, la tendenza allo sperpero, l'interruzione di maternit( 1 frequentatori di questi corsi dovre!!ero riuscire con l'ipnosi a piegare chiun#ue ai propri ordini! a for%are l'ammira%ione degli uomini e delle donne! a reali%%are #ualsiasi prode%%a ipnotica! a costruirsi una nuova personalit e ad ac#uistare prodigiosi poteri! a dominare gli altri! a guadagnar danaro! a leggere nel pensiero! a eseguire dei numeri in societ! ad avere successo in amore ecc. 'entre in alcuni paesi stranieri l'insegnamento e l'esercizio dell'ipnosi sono regolamentati da leggi severe, in Italia sem!ra c(e in merito tutto sia per messo, non tenendosi alcun conto dei danni e dei pericoli c(e possono derivare dall'uso dell'ipnosi da parte di persone c(e non a!!iano una preparazione scientifca adeguata. 'olti medici non riusciti, molti psicologi a!usivi, asserisce 6ncona, sono diventati in quest'ultimo quinquennio ipnotist1 d'improvvisazione, senza aver frequentato nessun corso serio, senza aver approfondito la teoria e la dinamica di questo fatto medico e di questo processo psic(ico c(e l'ipnosi. &ostoro, cos1 comportandosi, attentano alla dignit/ di un serio esercizio professionale, spingendo la scienza u2ciale a disprezzare l'ipnotismo, a disinteressarsi, ad a5ermare < proprio disimpegno nei confronti di questo vasto complesso di fenomeni c(e appartengono sia alla psicologia, sia alla medicina. Purtuttavia do!!iamo riconoscere, continua 6ncona, il fatto c(e una medicina moderna, una medicina in progresso di profondit/ e di estensione, oggi non pu0 fare a meno dell'ipnosi, per quanto possa sem!rare paradossale questa a5ermazione. 'ipnosi costituisce un puro fatto medico, e < mancato riconoscimento di questa sua natura da parte di coloro c(e coltivano la medicina, sicuramente frutto di una certa immaturit/. Per ovviare a questo stato di cose, vari studiosi, riuniti a congresso nel settem!re "#$E a Roma, nell'otto!re "#$# a Torino, nell'otto!re "#E" a Pavia, nel maggio "#AJ a 3. 'arino, (anno creduto opportuno di inviare ai 'inistri della 3anit/ e della Pu!!lica Istruzione gli ?rdini del 8iorno c(e sono riportati al capitolo "C, = %a. 8li ?rdini del 8iorno inviati non (anno per0 sortito a tutt'oggi alcun e5etto concreto. &i0 un male anc(e perc(H, essendo purtroppo l'ipnotismo facilmente pratica!ile da persone non allenate alla osservazione scientifca dei fenomeni psicofsici, esiste in Italia, come all'estero, una letteratura e*trascienti+ca sull'ipnotismo! con tutte le concezioni fdeistic(e c(e sono frequenti in questo genere letterario- dove < verosimile viene spesso scam!iato per vero e si valutano come acquisizioni defnitive e inconfuta!ili esperienze non ancora su2cientemente e rigorosamente accertate. Per questa letteratura, le manifestazioni metaps1c(ic(e o parapsicologic(e sare!!ero la regola nell'ipnosi- facile e sicuro l'ipnotismo a distanza- normali le regressioni d'et/ in altre vite- dimostratissimo il Duido ipnotico ecc. 6lcuni ritengono scientifcamente dimostrata l'e sistenza di passi magnetici! e inconfuta!ili le prove sinora eseguite per dimostrare la realt/ di radiazioni emesse dal corpo umano. 3timano possi!ile c(e una pastiglia di zucc(ero, tenuta nella mano di un ipnotizzatore, possa emettere radia%ioni speci+che! c(e vengono a distanza captate dalla coscienza su!corticale del soggetto mediante quella dello sperimentatore, in modo da aumentarne la glicemia )R. Pavese, "#=E, p. BA+S 3i ritorna con questa letteratura ai tempi di Rosa &roce )"#"B, p. "=#+ c(e per la cura delle piag(e consiglia di ,praticare dei massaggi sui prodotti applicati alla parete inferma dato c(e questi, come cotone idroflo, garza ecc., si possono magnetizzare prima di applicarli:. ,I passi, c(e non sono altro c(e dei massaggi praticati a una certa distanza dal corpo, agiscono sulla parete sottile del corpo, esteriorizzata nel periodo ipnotico e preipnotico:. 'ipnotismo teatrale, se, anc(e per disposizioni generali di legge, (a visto un notevole declino dopo i clamorosi successi del passato di ;onato, PicLman, 8a!rielli, tuttavia ancora oggi frequente e vari studiosi )Pavesi e 'osconi, "#EB, p. ="#- Romero, "#$J, p. ""%- 8ranone, vedi cap. "C = %+ (anno caldeggiato la loro proi!izione e una pi* specifca e rigorosa sorveglianza della legge in materia. .ra i vari motivi stato addotto quello fondamentale c(e l'ipnotismo teatrale e televisivo, coI1 come viene indiscriminatamente praticato, pu0 causare reazioni nocive nei soggetti c(e inconsapevolmente vi si prestano. -agli emp1rici e dai cosiddetti maghi e guaritori infne l'ipnotismo certamente usato in modo pi* o meno manifesto e consapevole, in Italia- numerosi sono quivi i guaritori di fama provinciale, regionale e nazionale c(e possono contendere la palma a quelli francesi, tedesc(i, russi, olandesi e americani9 dacc(H, fnc(H vi sar/ umanit/ so5erente, vi sar/ sempre in ogni parte del mondo c(i, in modo pi* o meno lecito, sar/ disposto a sfruttarne la credulit/ e a esaltarne le speranze. 6 conclusione di questo capitolo sulla evoluzione dell'ipnotismo nella storia della medicina italiana rileviamo quanto segue. t c(iaro come < progredire della medicina contemporanea possa essere meglio compreso con la conoscenza di quella del passato e riDettendo al successivo sviluppo del pensiero scientifco nel tempo, in connessione ai molteplici fattori economici, politici e sociali. 6nc(e in Italia evidente l'orientamento verso la !iologia e la !ioc(imica nella medicina della prima met/ del ventesimo secolo. In tale epoca, le precedenti concezioni micro!iologic(e nella patologia e nella clinica vengono integrate da quelle !ioc(imic(e, tanto c(e questo periodo viene designato come quello delle proteine e degli enzimi( 'a all'inizio del secondo cinquantennio del secolo, nel periodo dei sulfan4>dici, degli anti!iotici, degli psicofarmaci, quando l'esu!erante sviluppo dell'industria c(imica e farmaceutica inDuenza in modo decisivo tutta l'attivit/ sanitaria, si costata ancora una volta, anc(e a seguito delle acquisizioni della psicoanalisi, della medicina psicosomatica e della psic(iatria, c(e i medicamenti non possono sempre risolvere tutto nella personalit/ psicofsica dell'uomo malato. a psicoterapia ritorna coI1 in auge in Italia con i non4> di ;e 3anctis, .errari, evi, 'ontessori, @ianc(ini. 'ipnotismo, dopo anni di dimenticanza, viene ripreso in considerazione- e ci0 accaduto nonostante i progressi della c(irurgia, dell'anestesia, delle terapie convulsivanti, della farmacologia. Perc(H le nuove acquisizioni (anno dimostrato sempre di pi* c(e la psic(e la suprema coordinatrice e inDuenzatrice di molti processi !ioc(imici, e c(e, rivolgendosi direttamente a essa con i mezzi propri della psicoterapia e dell'ipnotismo in particolare, possi!ile avere a volte dei successi, come non si ottengono con mezzi farmacologici, o puramente fsici. a concezione unitaria dell'uomo malato, divinata da Ippocrate da &oo, e c(e in Italia (a avuto validi assertori in @accelli, ;e 8iovanni, 'urri, &ardarelli, Uiola, Pende e le loro 3cuole, si dimostrata sempre pi* esatta con i recenti studi sull'ipnotismo e sempre pi* feconda di risultati per la scienza e per l'umanit/. 'a degli indirizzi scientifci esistenti, quali sono i pi* sicuri\ quali sono le numerose inesattezze scritte sull'ipnotismo e quali cognizioni appaiono pi* pro!a!ili\ quali sono i metodi migliori per indurre uno stato ipnotico\ quale tecnica conviene seguire\ come comportarsi con i soggetti resistenti all'ipnotismo\ t quanto tratteremo nelle parti seguenti, sulla scorta dei dati della letteratura e di personali esperienze. ,. -ltri chiarimenti sull'uso dell'ipnositerapia e sulle cause della diversa fortuna dell'ipnotismo nel tempo Uari autori si astengono dall'uso dell'ipnotismo terapeutico, !adando pi* ai suoi inconvenienti c(e ai suoi vantaggi. ?ra, non esiste in medicina alcun mezzo terapeutico c(e non possa produrre inconvenienti, quando venga usato con tecnica inadatta, o fuori di luogo. ;agli anti!iotici ai sulfamidici, ai vecc(i carminativi e ai decotti, ai vaccini, ai prodotti galenici, ogni farmaco (a azione limitata e pu0 non essere tollerato. Perc(H pretendere c(e l'ipnotismo sia una panacea senza e5etti negativi, specialmente se mai adoperato\ a morfna, la stricnina, l'atropina, la digitale, danno risultati sorprendenti nei casi in cui vengono somministrate a proposito. 'a questi medicamenti, in mano a persone inesperte, c(e non ne conoscono la posologia, causeranno gravi e5etti nocivi- come l'ipnosi, e5ettuata senza criteri razionali da incompetenti. t necessario c(e l'ipnotismo terapeutico sia eseguito soltanto da c(i possiede nozioni fondamentali di psicologia e di psic(iatria- da coloro cio c(e, conoscendo le leggi dominanti della psic(e umana, possono manovrare sapientemente in un terreno cos1 delicato e arduo, qual un ammalato psic(ico. I sentimenti c(e lentamente si assor!ono dall'am!iente e le impressioni c(e lo psicoterapeuta suscita in soggetti nevrotici ad alto potenziale di suggestiona!ilit/, possono avere, da soli, virt* curativa e rimuovere spine irritative d'ordine psic(ico, come nessun altro medicamento. 'olti (anno asserito, durante quasi due secoli di letteratura medica sull'ipnotismo, c(e solo gli isterici sono ipnotizza1ili, c(e l'ipnotismo causa l'isteria, e c(e esso infne un vero e proprio stato mor!oso c(e esaurisce, tanto da provocare la suggestiona!ilit/ e l'allucina!ilit/, anc(e allo stato di veglia. " soggetti, molte volte sottomessi alle pratic(e ipnotic(e, possono infatti, in seguito, assai facilmente, con un semplice comando, cadere nello stato di sonnam!ulismo. 'a ormai assodato c(e l'ipnosi non uno stato mor!oso, e c(e, se mai, pu0 rivelare l'isterismo latente, ma non produrlo. ;i fatto non sono ipnotizza!ili solo gli isterici, ma anc(e numerosi altri malati, e anc(e soggetti sani e psic(icamente indenni, come stato riscontrato da vari autori e da c(i scrive. 3e l'isterico (a come contrassegni psic(ici spiccati la tendenza alla dissociazione mentale e all'automatismo, non vuol dire perci0 c(e ogni 1pnotizzato, in cui appunto si realizzano tali sinton4>, sia di necessit/ un isterico. 6lla stessa stregua, se negli epilettici ad esempio sono frequenti l'irrita!ilit/ e l'impulsivit/, non vuol dire pertanto c(e tali sintomi implic(ino sempre la diagnosi di epilessia. ;alla concordanza di alcuni sintomi dell'isterismo con l'ipnosi, penso c(e, tutt'al pi*, si possa dedurre la necessit/ nell'uso prudente dell'ipnosi negli isterici9 prudenza, ma non controindicazone. ;ifatti quando con questo mezzo di cura noi sradic(iamo sintomi mor!osi c(e duravano da anni, non a!!iamo di certo aumentata la dissociazione mentale dei nostri soggetti, !enI1 a!!iamo attuato delle condizioni quanto mai favorevoli per la guarigione. &(e se, scomparso il sintomo, permane la costituzione anomala )ci0 solo nell'isterismo costituzionale, perc(H le reazioni isteric(e vengono sta!ilmente guarite dall'ipnosi+, questa, dalla regressione di sintomi mor!osi gravi, se ne avvantaggia molto di pi* di quanto non possano poc(e sedute ipnotic(e peggiorare la dissociazione e l'automatismo c(e le sono propri. a dissociazione mentale e l'automatismo c(e si producono con l'ipnosi, rappresentano la condizione necessaria per agire pi* profondamente e intensamente sulla psic(e, e per rimuovere nuclei mor!osi inveterati con le situazioni neurovegetative anormali congiunte. In molti ammalati non serve rivolgersi alle facolt/ psic(ic(e superiori e alla volont/- in essi i metodi strettamente persuasivi sono del tutto ine2caci, quanto le comuni medicine somn4>nistrate usualmente. ;issociando la personalit/ psic(ica con l'ipnosi, noi invece apriamo la strada c(e ci permetter/ di ricomporre successivamente quella personalit/ in condizioni pi* vicine alla norma. a psic(iatria, del resto, conosce delle cure anc(e pi* energic(e dell'ipnotismo, quali le convulsivanti, c(e alcuni anni or sono erano consigliate sino all'annichilimento, e c(e sono state proposte per la cura di alcune psicopatie isteric(e, c(e potre!!ero giovarsi dell'ipnosi. 6nc(e al di fuori delle nevrosi, la suggestione ipnotica pu0 servire nella cura di numerose altre forme mor!ose, psic(ic(e, somatic(e e viscerali, s'intende con quelle limitazioni c(e < metodo impone, ed esaminandone l'opportunit/ caso per caso. 'ipnosi pu0 venire adoperata per la cura di alcune tossicomanie, per < parto indolore, e, come risaputo, quale metodo di analgesia per interventi c(irurgici !revi. Essa inoltre un meraviglioso mezzo di studio di funzioni psic(ic(e, elementari e complesse, e dei rapporti tra psic(e e soma. 7on esiste alcun altro mezzo c(e possa, come l'ipnosi, istruirci inoltre sulla possi!ilit/, o no, di percezioni eVtrasensoriali, quali ci sono descritte dalla parapsicologia- sulla possi!ilit/ della nostra memoria di rievocare rapidamente, in stato ipnotico, esperienze vissute e seppellite in un apparente, completo o!lio, come quelle della prin4>ssima infanzia, per mezzo della cosiddetta regressione d'et, e di studiare i fenomeni di sdoppiamento di coscienza e di coscienza alternante- sulle possi!ilit/ di modifcare, in alcuni casi, il trofsmo cutaneo e alcune funzioni viscerali, sino alla comparsa di eritemi, stigmate, mestruazioni ed esaltazioni o depressioni degli stessi poteri immunitari. &' allora da domandarsi9 come mai l'ipnotismo, c(e (a in sH tante possi!ilit/ di ricerca, di studio, di cura, cosi poco utilizzato e non molto in auge, almeno in Italia, nelle scuole di medicina\ &ome mai esso, attraverso i diversi periodi dIela storia, va coI1 facilmente soggetto a corsi e ricorsi\ Qualc(e psicoanalista )3ervad1o, "#$J+ (a avanzato l'ipotesi c(e l'ipnotismo, dopo periodi di eccezionale favore, caduto in disuso perc(H esso dimostrere!!e la parvenza precaria del nostro lo individuale- esso mettere!!e la personalit/ psic(ica a confronto con i suoi aspetti non troppo rassicuranti, quali sare!!ero quelli di un oscuro, potente, irrazionale mondo interiore. 'ipnotismo tendere!!e a suscitare pro!lemi di fronte ai quali l'uomo alla lunga si di&ende, e la difesa consistere!!e nel togliere ogni importanza, rifutare, isolare, mettere in ridicolo ogni contenuto psic(ico c(e sia allarmante o sgradevole e i mezzi c(e lo portano alla luce del nostro Io cosciente. Uiene in merito citato < caso di Elliotson, famoso medico inglese dell'?ttocento, c(e dopo avere e5ettuato sotto ipnosi importanti operazioni c(irurgic(e, compresa l'amputazione di arti, qualc(e anno pi* tardi dic(iarava c(e le tecnic(e ipnotic(e ,non possedevano pi* il potere di sopprimere < dolore:. E ci0 per lui in modo ,inspiega!ile e misterioso:. 3econdo 3ervadio l'ipnotismo con i suoi,fenomeni sorprendenti produrre!!e due reazioni9 l'una cosciente, l'altra pi* sottile e incosciente. a prima porta all'entusiasmo, allo stupore, al desiderio di approfondire lo studio di fenomeni cos1 appassionanti e straordinari. a seconda reazione, pi* profonda, del tutto diversa. 'ipnosi dimostra c(e un soggetto in perfetta salute fsica e mentale pu0 divenire strumento di forze psic(ic(e c(e egli non in grado di controllare- i comandi ipnotici possono provvisoriamente alterare alcune distinzioni essenziali, come quelle fra il reale e l'irreale, tra il vero e il falso, c(e costituiscono il fondamento di tutta la nostra vita e della nostra sicurezza psic(ica. ;i fronte a queste contur!anti rivelazioni, la psicoanalisi ci insegna c(e prima o poi si mo!ilitano dei meccanismi di di&esa e di protezione psicologica a livello inconscio. I fenomeni vengono minimizzati, dimenticati, ignorati. E queste difese psic(ic(e si organizzano tanto pi* quando si pensa c(e l'ipnosi costituisce un ponte verso altre realt/ psic(ic(e non meno contur!anti e allarmanti, quelle parapsicologic(e, )3ervadio+ su cui ci so5eremeremo nel capitolo # della terza parte. Fn'altra spiegazione psicologica, sicuramente attendi!ile, del rigetto dell'ipnosi da parte di molti medici, quella avanzata da 6ncona, la quale (a < suo fondamento nell'osservazione dello sviluppo storico della medicina e integra, per qualc(e aspetto, quella di 3ervadio. 3crive 6ncona9 ,8uardando alla storia della medicina, e osservando il modo con cui essa diventata scienza, noi riconosciamo tutti c(e nata dalla magia e dalla stregoneria, e si a5ermata a poco a poco come una scienza positiva, rivolgendosi allo studio preciso, concreto di ci0 c(e era oggetto di misurazione, di quantifcazione, di esatta manipolazione. 7el fare ci0 si di5erenziata a mano a mano nelle sue varie specialit/, presentandosi prima di tutto proprio attraverso ci0 c(e vi era di pi* concreto, l'anatomia normale e quella patologica, pilastri storici della fondazione scientifca della medicina. Poi come terapia, aiutata in questo dalla farmacologia- poi come fsiologia, quando i nostri medici del "=JJ scoprivano le prime leggi della circolazione e della respirazione- poi come c(irurgia, c(e stata integrata nel corpo medico, essendosi fno a un certo punto sviluppata indipendentemente. .inalmente come patologia speciale medica e, infne, come clinica:. Per quale ragione questa successione nel tempo e perc(H, invece, la medicina non nata gi/ ricca delle varie specializzazioni\ Per una semplicissima ragione, risponde 6ncona9 perc(H proprio dovendosi distaccare, di5erenziare dalla matrice magica in cui era nata nella notte dei tempi, la medicina (a trovato la sua sussistenza nel cercare di restare, quanto pi* fosse possi!ile, lontana da ci0 c(e era magico. o studio della persona, considerata glo!almente, era un risc(io troppo grande per questa scienza giovane, ed ecco perc(H prima essa si rivolta all'esame settoriale dei visceri, dei muscoli, poi ai corpi morti, poi alla loro fsiologia meccanica, poi alla patologia, e fnalmente alla clinica. 7el campo delle clinic(e continua ancora questa vicenda, perc(H ultima a entrare nell'am!ito della medicina la clinica psic(iatrica, la quale ottiene il riconoscimento accaden4>co neurologizzandosi, trasformandosi cio in scienza neurologica. Questa per0 ancora lontana dal funzionamento della persona nel suo complesso- una persona cio con un apparato psic(ico c(e, per alcuni aspetti contur!anti, sem!ra troppo vicino alla matrice magica da cui la medicina si staccata. &i0 c(e si verifcato per la psic(iatria, avviene per la psicologia- la psicoanalisi, c(e pure uno dei pi* importanti capitoli della psicologia, non viene ancora riconosciuta da tutti nell'am!ito di una educazione medica. 'a se la psicoanalisi l'ala estrema della psicologia, l'ipnosi un'altra ala di !arriera perc(H, ancora pi* avanzata dei corpo psicoanalitico, (a una frontiera in comune con la parapsicologia, cio con un am!ito di fenomeni c(e pure esistono ma c(e fanno paura a coloro i quali, nell'am!ito della medicina, sentendo ancora una fragilit/ del loro sviluppo e denunciando quindi un'immaturit/ emotiva, non osano a5acciarsi su queste aree. ;ifatti, la psicologia, nata dalla sperimentazione di carattere fsiologico, e l'ipnosi, nata dalla psicologia, portano entram!e a scoprire, dic(iara 6ncona, tutto ci0 c(e vi di magico e di estremamente confuso proprio nel campo di quelle scienze c(e si credevano esatte e c(e, a5ermando unilateralmente la loro precisione e o!iettivit/, nascondono proprio nella paura del magico un altro tipo di magia e un altro tipo di autosuggestioneS a capacit/ del medico di accettare l'ipnosi deriva quindi, secondo 6ncona, direttamente da una sua maturazionne emozionale, c(e gli permette di tollerare l'am!iguit/ di fronte alla complessit/ dei fenomeni psic(ici e alla loro vicinanza a quella mattice magica, da cui la medicina cerca da secoli di allontanarsi. E invece lo studio dei fenomeni psic(ici ci dimostra come l'aspetto pi* scientifco, pi* meccanizzato, pi* autorevole possa nascondere potenti fattori emozionali, misconosciuti e incontrollati- e c(e < malato mentale si distacca dal sano spesso solo per una quantifcazione di carattere dinamico, la quale pu0 venire meno da un momento all'altro. Il medico c(e non maturo per questa am!iguit/ della realt/, respinger/ sempre l'ipnosi e lo studio dell'interazione fra normale e anormale, con l'evidente possi!ilit/ di scivolare dall'uno stato all'altro, in assenza di qualsiasi danno organico. ;ifatti noi viviamo una intensa dinan4*ca a5ettiva ed emozionale, c(e pu0 provocare i dissesti pi* pericolosi e profondi anc(e in un sistema psic(ico per altro !ene assestato sul piano organico. 'ipnosi pu0 farci intravvedere tutto ci0- ed naturale quindi c(e molti medici la respingano, osserva giustamente 6ncona. &omunque, indipendentemente dalle interpretazioni psicologic(e, riteniamo c(e il fulgore raggiunto dalla medicina in molti suoi campi, come quello !atteriologico, c(imico, immunologico, farmacologico, c(irurgico, e il rigoglio delle scienze positivistic(e, possa avere concorso a far dimenticare le ricerc(e sull'ipnosi- orientando gli studiosi verso diversi campi e verso altre conquiste c(e per la loro importanza (anno oscurato la fortuna dell'ipnosi nelle vicende della storia della medicina. 6 prescindere c(e, leggendo gli scritti degli autori passati, risulta come costoro, adoperando l'ipnosi suggestiva, non avessero !en c(iari i moventi psicodinamici di molte malattie c(e trattavano con tale metodo, e come, pertanto, le loro ric(ieste fossero eccessive o inopportune, quanto s!agliata gliata l'impostazione terapeutica. ?ggigiorno questi moventi sono stati notevolmente c(iariti dalle ricerc(e psicoanaftic(e e psicosomatic(e. 3i sono acquisite, inoltre, cognizioni neurofsiologic(e sugli stati di coscienza )cap. #+, sui riDessi condizionati e sui rapporti psicoviscerali )cap. ""+, c(e permettono di dare a tutto l'ipnotismo una nuova impostazione dottrinale e una solida !ase !iologica. 'ipnositerapia ritornata co_1 in auge in questi ultimi tempi, con un pesante fardello di cognizioni errate da correggere e una veste nuova da arricc(ire. 6nc(e le nuove, perfezionate tecnic(e di induzione, c(e tengono conto dei molteplici fattori psic(ici in atto nella relazione interpersonale fra ipnotista e ipnotizzato )cap. C = " e %- cap. "B+ e c(e possono valersi di particolar1 ausili farmacologici )cap. E+, o fsici )cap. B = #+ permettono allo specialista un'induzione ipnotica pi* facile c(e nel passato. &erto !isogna ricordarsi c(e la suggestione ipnotica, come del resto tutte le psicoterapie, impegna a fondo la personalit/ del medico- essa non come la semplice ricettazione, c(e ric(iede assai minor spreco di tempo e di energie. 'ipnotismo terapeutico esige sacrifci, costanza e passione c(e non tutti (anno, specie quando ci si trova di fronte a soggetti c(e stentano a raggiungere quella profondit/ di trance necessaria per la cura. Questa stata un'altra di2colt/ c(e (a ostacolato il progresso dell'ipnotismo nel tempo- tuttavia la pratica ci insegna c(e non tutte le malattie si risolvono sul piano farmacologico, con la somministrazione di sole medicine, laddove l'ipnosi pu0 essere un mezzo assai e2cace di cura e c(e quindi opportuno conoscerla !ene.
%+;8 S82*.-+ TE&7I&<E I7;FTTIUE 3E'PI&I E &?7 'ERRI .I3I&I J 'E;I&6'E7T?3I &6PIT?? C 3ui metodi induttivi in generale e sui vari stati dell'ipnotismo l. 'etodi induttivi primitivi e nozioni generali per l'induzione. e resistenze del soggetto ;iciotto secoli prima di &risto l'induzione ipnotica veniva praticata dai &inesi per mezzo di canti e danze e tale metodo lo vediamo seguito da vari altri popoli successivamente. I profeti di @aal, per fare le loro profezie, usavano saltare, per ore intere, attorno all'altare, fnc(H cadevano in trance. I ;ruidi, per indurre nei loro soggetti sonno magico, solevano cantare insistentemente delle nenie, dopo aver disteso il soggetto per terra, come per dormire. 8li stregoni esc(imesi, per cadere in trance, adoperano il canto e la danza al suono di tam!uri, nell'oscurit/. 6lcune tri!* della costa occidentale africana, per ottenere gli stessi e5etti, usano mezzi sirnilari9 suoni monotoni di gong, canti, grida e ritmico !attere di piedi e di mani. Ritengo c(e nell'epoca contemporanea certe sfrenate danze, tipo rocL and roll, eseguite in massa per ore e causanti una frenesia collettiva c(e dilaga dalle sale da !allo nelle strade, come a volte si legge sui giornali, fnisca col produrre, specie per i movimenti !rusc(i del capo, uno stato crepuscolare di alta suggesti!ilit/, c(e ricorda la trance ipnotica. Tanto pi* se alla danza si associa l'azione dell'alcool )fg. C."+. Ricorderemo in merito come uno psic(iatra ipnotista !rasiliano, ;avid 6Lstein, proprio rifacendosi alle danze e alle music(e indigene del suo paese, e a quanto succede durante il carnevale di Rio de Xaneiro, (a ela!orato un metodo induttivo !asato sulla musica e sulla danza. &on esse, opportunamente dosate, il soggetto cade in uno stato ipnoidale pi* o meno profondo, c(e consente catarsi e il risolvimento di tensioni interne, tanto da permettere, secondo l'autore, una psicoterapia di gruppo o individuale di stati psiconevrotici o psicosomatici )tersicore4trance4terapia, cap. "$ = %+. 6ltro metodo induttivo di trance, !asato su un movimento rotatorio su se stessi ed eventualmente sulla musica quello della cosiddetta trance cinetica descritto nel cap. "$ 3 %. 'a a parte questi metodi di induzione ipnotica, c(e c(iameremo transculturali, altri ne sono sorti di pi* tecnici con l'avvento dell'ipnotismo scientifco e medico e solo a questi ci riferiremo nel capitolo in corso. Per causare uno stato ipnotico sono stati descritti diversi metodi. ?gni operatore (a in merito il proprio, c(e pi* si attaglia alle sue attitudini e aa sua personalit/. Peraltro, quando nei moderni trattati sull'ipnotismo si vedono descritti tanti metodi per indurre la trance ipnotica, si fnisce col rimanere incerti se giudicare l'ipnotismo come una tecnica facile o di2cile, dato c(e l'ipnosi si pu0 ottenere in tanti modi, laddove, d'altro canto, non uno dei numerosi metodi elencati, a detta degli stessi autori, pu0 assicurare il successo. 3e per una malattia si suggeriscono vari rimedi, spesso perc(H di essa non si conosce un unico ri .ig. C. 6 3an .rancisco oltre quattrocentomila aderenti ai gruppi (ippK e ind* (anno partecipato a un festival musicale a!!andonandosi a sfrenate danze ritmate, capaci di suscitare evidenti stati ipnoidali con manifestazioni di suggestione collettiva. medio veramente e2cace- coI1 anc(e per i metodi d'induzione ipnotica. a verit/ c(e ogni metodo serve per produrre l'ipnosi quando l'operatore capace e il soggetto adatto, e nessuno e2cace quando mancano queste condizioni. ;al metodo dell'a!ate .aria, a quello del generale 7oizet o di &(arles Ric(et, o di iH!eault, o di @eaunis, o di iHgeois, o di &(arcot, o di 'eares ecc., ogni procedimento e2cace purc(H si muovano le leve della suggestiona!ilit/ individuale, attutendo il controllo e i poteri di critica dei pazienti. In altre parole occorre esaltare le funzioni dell'emisfero cere!rale destro, immaginativo, creativo, artistico, con la sorveglianza quiescente del sinistro, emisfero della logica della critica, del linguaggio articolato. I metodi d'induzione descritti (anno infatti tutti un comune denominatore, cio quello di esaltare la suggestiona!ilit/, sicc(H le idee enunciate dall'operatore vengono accettate dal soggetto ed eseguite senza alcuna critica. Essi provocano tutti il fenomeno del monoideismo suggestivo, concentrando l'attenzione del soggetto su una sola rappresentazione mentale, la quale, imponendosi nella coscienza, si attua secondo il suo contenuto, in movimento, in sensazione, in immagine. Perc(H questo avvenga, occorrono soprattutto particolari condizioni di am!iente, transfert, esattezza e opportunit/ di linguaggio e di gesti nell'operatore, intuito psicologico. &on questi requisiti non importa molto se il soggetto sar/ in piedi o sdraiato, o seduto- se la stanza sar/ semi!uia o Yuminata e se al nostro paziente faremo o no una c(iacc(ierata esplicativa dei fenomeni ipnotici- a volte sar/ su2ciente un !reve, rapido contatto fra ipnotizzatore e soggetto perc(H l'ipnosi avvenga. Quando ci0 non si avvera, occorre far uso di tecnic(e ela!orate, di cui in questo capitolo illustreremo le principali, di5ondendoci soprattutto su quelle da noi usualmente adoperate. In linea generale possiamo dire con &(ertoL c(e la tecnica dell'ipnosi si fonda su un certo numero di procedimenti o!iettivi, la cui e2cacia condizionata da fattori soggettivi- intendendo per procedimenti o!iettivi alcune azioni esercitate a livello sensoriomotorio, e per fattori soggettivi quelli c(e si sta!iliscono nel rapporto interpersonale soggettooperatore. @isogna inoltre tenere sempre presente, quando si pratica una tecnica induttiva, c(e l'adesione cosciente di un soggetto alle pratic(e def'ipnotismo non signifca a5atto una accettazione incosciente, la quale fondamentale per lo sta!ilirsi dello stato ipnotico )&(ertoL+ e c(e pu0 ela!orare delle resistenze profonde. &ome altri autori, reputiamo fondamentale, ogni qual volta si vuoi indurre ipnosi, 1asare la propria tecnica sulla particolare personalit del soggetto, sui suoi !isogni e sui suoi desideri, valendosi anche delle risposte e del suo atteggiamento all'istante dell'induzione, senza mai opporvisi. 'arte def'ipnosi sta nell'intervenire al momento opportuno, con la suggestione adatta al soggetto e alla circostanza- tenendo conto della cultura e del temperamento dell'ipnotizzando, del suo grado di resistenza e di suggestiona!ilit/, e della sua progressiva passivit/ e quiescenza agli ordini. &onverr/ per l'induzione approfttare all'inizio anc(e delle eventuali resistenze opposte dal soggetto, facendo credere a questi c(e le sue risposte sono sempre quelle attese e coI1 si potr/ pi* facilmente ottenere c(e le nostre vere suggestioni si attuino. 3e ad esempio, un paziente 4 scrive 'eares 4 si difende dalle nostre suggestioni cominciando a muovere le dita, il terapeuta, anzic(H insistere nella suggestione del rilasciamento, passi a quella della levitazione )cap. = 3 la+ dicendo9 ,@ene, le sue dita e le sue mani si muovono e stanno diventando cos1 leggere da sollevarsi e rimanere sollevate:. 3e il paziente eserciter/ una nuova difesa, a!!assando su!ito la mano, si suggerir/ allora " " nizio di un movimento automatico )cap. = 3 la+, dicendo9 ,@ene, ; suo !raccio va avanti e indietro meccanicamente e cos'1 continuer/ ad andare:. 3e il malato si difender/ anc(e da questa suggestione, lasciando cadere con inerzia il !raccio, si ricorrer/ ancora alla suggestione del rilasciamento e del sonno )cap. = la+. 'a il paziente potr/ continuare a difendersi e aprir/ gli occ(i. ,@ene 4 si dir/ allora 4 lei mi guarda- mi guardi ... - non pensi a nulla:. E si cerc(er/ di indurre ipnosi col metodo della fssazione dello sguardo diretto )cap. B 3 E+. Qualora il malato reagisse ancora, voltando il viso dalla parte opposta, si potr/ dire9 ,ei mi vuoi guardare, ma non pu0- !ene, tutto va come deve andare ecc.:. e difese del paziente sono cos1 continuamente usate per l'atto induttivo, fnc(H egli fnir/ col rimanere suggestionato. 6nc(e eventuali atteggiamenti negativisti de!!ono, di volta in volta, servire per l'induzione, poic(H in fondo il negativismo rappresenta una risposta positiva, essendo la prova c(e il soggetto su!isce una nostra inDuenza e quindi suggestiona!ile, e come tale ipnotizza!ile )'eares+. 3e il paziente, ad esempio, tentasse di difendersi dall'ipnosi a!!andonandosi a un vero sonno, gli si dir/ c(e questo dovuto all'ipnotismo- ci0 causer/ in lui una reazione contraria c(e lo porter/ automaticamente in una condizione pi* propizia all'induzione. 3e il soggetto, invece, cercasse di simulare atteggiamenti suggeriti, !isogna fngere di non accorgersene9 si lascer/ simulare, si cerc(er/ di non stancarlo e alla fne della seduta sar/ congedato senza alcun commento. 7elle sedute successive, suggerendo stati catalettici o movimenti delle !raccia e permettendo al paziente di continuare la sua simulazione, si noter/ c(e i suoi movimenti diventano pi* lenti, lo sguardo pi* fsso, compariranno amimia facciale, lieve pallore, a volte sudorazione e infne ipnosi. Per vero di2cile detern4>nare la maggiore o minore coscienza di un atto e questa circostanza ricorda molto, nella sua di2cile diagnostica di5erenziale, quella c(e intercorre fra le simulazioni e le reazioni isteric(e )'eares+. +tteggiamenti aggressivi e di s9da, come quelli di alcuni pazienti c(e dicono9 ,provate a ipnotizzarmi, se ci riusciteS : sconsigliano, in via di massima, i metodi d'induzione autoritari, c(e esaltere!!ero maggiormente nei soggetti le tendenze aggressive su!consce. Fna tecnica d'induzione passiva pu0, con questi soggetti, avere migliore successo )'eares+- per quanto l'atteggiamento aggressivo in molte donne, ad esempio, riveli assai spesso proprio il desiderio inconscio di essere soggiogate da un uomo. 'a altri motivi inconsci di di&esa possono esservi da parte del paziente contro l'ipnosi9 scarsa sicurezza di sH, paura di diventare un soggetto passivo in !aria dell'ipnotista, motivi erotici- tutti possono ostacolare l'atto induttivo. Essi, intuiti dall'ipnotista, devono essere rimossi di volta in volta e devono suggerirgli la tecnica pi* appropriata al caso, sicc(H il modo dell'approccio va scelto in relazione alla personalit/ e ai !isogni del paziente e non a quelli del terapeuta. 7ei soggetti c(e tomono di cadere sotto inNuenze magiche e di essere sottoposti a una specie di narcosi c(e ( priver/ di ogni contatto con la realt/, si spieg(er/ c(e il senso della realt/ in ipnosi assai raramente perduto e c(e a loro non verr/ fatto nulla di pi* di quanto si dire!!e o fare!!e nello stato normale. &on costoro sar/ utile sta!ilire un rapporto, come da docente ad allievo. Il timore dell'a!!andono della propria persona al controllo dell'operatore pu0 portare ad atteggiamenti negativisti per cui, scrive 3toLvis, il soggetto invece di accettare le suggestioni senza critica, le rigetta in !locco senza la minima critica. In questi casi la condotta resistente di fatto masc(era la paura di essere ridotti all'impotenza- si pu0 allora dire al soggetto c(e le sue reazioni dipendono dal fatto c(e egli troppo informato, individualista e volitivo e lo si esorta, nel suo interesse, a lasciarsi andare. Resistenze per situazioni edipiche non risolte si possono avere in quei soggetti c(e identifcano l'ipnotista col padre verso il quale essi nutrono una ostilit/ inconscia per l'attaccamento c(e (anno alla madre. 6ll'opposto, un forte transfert positivo pu0 sua volta complicare il trattamento ipnotico in quei soggetti c(e vivono questa situazione come una relazione sessuale. 6lcuni malati nei quali il dolore (a il signifcato di espiazione, a sollievo dei loro sentimenti di ansiet/ e di colpevolezza, resistono alle suggestioni ipnotic(e tendenti a indurre analgesia. ;a tutto ci0 consegue come non si possa, nH si de!!a indurre trattamenti ipnotici senza conoscere le nozioni psicodinarnic(e fondamentali della condotta umana. Ricorderemo come generalmente le persone psic(icamente normali siano pi* facilmente ipnotizza!ili di molti nevrotici, specie degli ossessivi, degli ansiosi, degli isterici gravi. &i0 contrariamente a quanto pensano alcuni c(e ritengono ipnotizza!ili solo gli isterici. 7elle persone normali, infatti, il maggiore equili !rio psic(ico permette l'a!!andono senza angoscia ed esse non si sentono nH uni2ate nH minacciate d quella ipnosi in cui scorgono un autentico interessE personale. e resistenze c(e insorgono per dato ) fatto della specifca determinata personalit/ de soggetto si de!!ono vincere usando l'approcci) adeguato. 6d esempio, l'isterico c(e si lascia spes so impressionare dall'aspetto formale delle cose, ) la persona non molto colta, non si giovano di lung(t spiegazioni preliminari e di metodi induttivi prolun gati, !engi degli approcci autoritari, direttivi, pos sessivi. 8li stessi metodi sono validi negli impulsi vi, impazienti, i quali per0 spesso ricercano nell'i pnosi gratifcazioni immediate, impossi!ili. @iso gner/ in questi casi dare adeguate spiegazioni, co me diremo nel capitolo =. 'ossessivo invece si giover/ di metodi dolci, in sinuanti, stile training, allenamento, apprendimen to, descritti nel capitolo B e aventi tutti un contenu to c(e si armonizzi con la sua pro!lematica- senza coartarla minacciosamente e intaccarne, almeno apparentemente, le difese. 'ossessivo, rigido, autoritario, dogmatico, quanto a volte du!itante e insicuro, pi* facilmente ipnotizza!ile nei suoi momenti di du!!io e di perplessit/, e cio quando allenta quella difesa nella quale si c(iude per sfuggire all'angoscia. Egli altrimenti vive la passivit/ e il rilassamento della ipnosi come un pericolo e si sottopone alla seduta avendo spesso gi/ letto li!ri sulla materia e concedendo un a!!andono parziale e un'attenzione superfciale, c(e resta per il rimanente sempre impegnata dai suoi pro!lemi. 6nc(e quando sar/ stato ipnotizzato stenter/ ad ammet a terlo e discuter/ sulla profondit/ della trance, su quello c(e ricorda o non ricorda ecc., come stato notato da c(i scrive e da vari altri autori )Paladino+. Esaminando pi* specifcamente i vari particolari di tecnica, osserveremo, con altri autori, come il linguaggio c(e si usa per l'induzione de!!a essere comprensi!ile dal paziente e molto c(iaro, altrimenti egli non eseguir/ le suggestioni indotte, unicamente perc(H non le (a comprese. &i0 da tenere particolarmente presente nell'ipnosi dei fanciuni. Fn linguaggio pu0 riuscire pi* o meno suggestivo non solo per il suo contenuto e per il suo nesso logico, ma anc(e per l'espressione mimica e le pause c(e l'accompagnano, e cio per quella parte non strettamente ver!ale del discorso. Questa, com' risaputo, pu0, secondo la sua forma, in grado maggiore o minore avvicinarsi all'intimit/ a5ettivaemotiva di un soggetto, c(e sempre viene sollecitata )e pi* della parte intellettiva+ nei procedimenti induttivi e psicoterapeutici. t sul linguaggio e sulla parola, defnita strumento d'azione, c(e si fondano il rapporto interpersonale e ogni scam!io dialettico tra medico e malato. =e parole sono stimoli di immagini e di riDessi condizionati- esse devono essere semplici e c(iare. =a voce sia dolce e !assa all'inizio, suasiva, monotona, lenta- man mano c(e la passivit/ aumenta, il tono !asso pu0 diventare cupo, imperioso, freddo, netto. Fna errata intonazione della voce pu0 ostacolare l'induzione di trance o il suo approfondimento. ;iverse modalit/ di espressione possono modifcare il signifcato di una comunicazione. @isogna suggerire una sola idea per volta, in quanto c(e a una idea unica si pu0 rivolgere quella intensa attenzione necessaria, perc(H si possa suscitare il fenomeno del monoideismo e quindi l'i pnosi. =a suggestione si attua esattamente come viene data, cosicc(H se suggerisco c(e il !raccio diventer/ rigido, la mano dello stesso !raccio pu0 rimanere inerte. 7on fare allusioni alle condizioni patologic(e del paziente, ma parlare sempre di quelle c(e si desidera ottenere. 7on dare mai suggestioni negative, ma sempre positive e a5ermative. 7on dire, ad esempio, lei non sar/ pi* de!ole a quella tentazione, ma dire ripetutamente lei sar/ forte a essa. 3i detern4>na cosi nella mente del soggetto un fne c(e egli si sforzer/ inconsciamente di attuare. Il soggetto deve avere inoltre la sicurezza c(e la sua personalit sar rispettata e c(e il pi* assoluto segreto sar/ mantenuto su quanto potr/ dire o fare, in stato ipnotico. Prima di indurre trance, !ene spiegare sempre come nell'ipnosi la personalit/ del soggetto resti intatta e come niente possa essere mai fatto c(e sia veramente contrario alle sue personali tendenze e a!itudini. 6nzi, ad alcuni soggetti particolarmente di2denti, spieg(iamo come nulla possa farsi senza il loro aiuto, in modo da lasciare a costoro, a volte, l'impressione di fare tutto da soli. Fna suggestione non deve mai assumere la forma di un comando, il quale pu0 portare al risveglio dallo stato ipnotico nel momento stesso in cui viene dato )si veda, ad esempio, al cap. "A, il caso CA+G. G I casi, dal]"" al $J, sono descritti nel cap. "A. ,3i trovano spesso.in citt/ 4 scriveva @em(eim nel "A#" 4 delle persone terrorizzate da incompetenti sui danni dell'ipnotismo- negli ospedali, dei malati di2denti c(e temono di diventare soggetti da esperimento. @isogna allora entrare nella confdenza e nella fducia dell'ammalato e quando il terreno preparato l'ipnosi facile:. ?ggi le cose non sono cam!iate e il suggerimento di @em(eim resta quindi sempre valido. Per decidere il paziente all'ipnosi, gli si dir/ c(e questa non solo l'aiuter/ a guarire dei suoi distur!i, ma anc(e gli permetter/ di aumentare le sue capacit/ di autodominio. &onverr/ lodarlo ogniqualvolta sar/ capace di maggiori risultati suggestivi. 7ell'eseguire l'ipnotismo !isogna, infne, avere una grande 9ducia in sH stessi e la risoluta volont di indurre ipnosi( Esse sono la molla prima del successo, in quanto improntano il comportamento dell'operatore in modo favorevole. Questi deve avere una sicurezza calma e fredda. ,3e egli esita, scriveva @ern(eim, o (a l'aria di esitare, il soggetto pu0 sentire questa esitazione e su!ire l'inDuenza controsuggestiva- egli non si addormenta, o si risveglia. 3e l'operatore (a l'aria di a5aticarsi molto e di sudare per addormentare il proprio soggetto, questi pu0 pensare di essere restio all'ipnosi- pi* si scalmana presso di lui e meno questi si sentir/ inDuenzato. &alma, sicurezza, semplicit/ nel procedimento- ecco il modo migliore per riuscire:. ;i fatto, i migliori ipnotizzatori, come molti (anno notato, non sono spesso coloro c(e (anno studiato lungamente il fenomeno, ma degli individui pi* o meno fanatici, delle persone irriDessive, senza su2ciente autocritica, c(e per0 credono fermamente nelle loro possi!ilit/ di ipnotizzare gli altri. Quando su!entra una sottile autocritica, scrive 3ervadio, non l'ipnotismo, ma il ,nostro ipnotismo: c(e non funziona pi*. ;i fatto, l'atteggiamento mentale dell'operatore il grande segreto di ogni !en riuscita suggestione ipnotica- esso proprio l'invisi!ile c(e crea il visi!ile )cap. C 3 %+. t proprio per questo atteggiamento mentale c(e tra l'ipnotista e il suo soggetto si instaura una specie di comunicazione eLtraver1ale c(e non meno importante, agli e5etti induttivi e terapetitici, di quella ver!ale. @isogna scegliere con cura la parola c(iave della suggestione e ripeterla in noi fnc(H la sentiamo vi!rare intensamente nel suo signifcato e nella sua essenza. 3olo allora pronunciarla varie volte al soggetto con quel calore e quella intensit/ per cui la voce pu0 acquistare il tono suggestivo necessario. Qualora il terapeuta non avesse fducia in se stesso, deve costruirsi questa fducia con la pratica costante dell'a5ermazione e anc(e dell'autosuggestione. Egli deve, come a!!iamo detto, presentarsi con quella autorit/ da cui traspare la sicurezza della riuscita delle proprie suggestioni e deve cercare di sfruttare in un approccio emozionale quel !isogno di simpatia, di !enessere, di sicurezza desiderato dallo stesso malato. e tecnic(e induttive s'imparano alla lunga con l'esperienza e sotto una !uona guida, diceva @ern(eim, come s'imparano l'oftalmoscopia, l'auscultazione e altri tecnic1smi medic1. &1ascuno deve trovare la tecnica c(e meglio si adatta alla sua personalit/. 6 volte, ad esempio, anc(e un esame neurologico di routine pu0 diventare un mezzo d'induzione ipnotica )risposta a1 riDessi rotulei, alla fssazione dellIndice ecc.+. Pi* l'approccio sar/ sottile, meno esso sar drammatico e piJ il risultato sar 1uono( a tecnica ipnotica migliore sar/ la meno rituale e la pi* diretta. 31 comincia a suggerire ci0 c(e il malato si aspetta e in seguito si suggerisce l'inatteso. ;aremo maggiori particolarit/ di tecnic(e quando descriveremo le metodic(e personali di induzione e approfondimento )cap. = = %+. %. a personalit/ profondadell'ipnotista Per studiare l'orientamento psichico di alcuni ipnotizzatori notoriamente conosciuti come eccezionalmente a!ili e dotati, c(i scrive ne (a saltuariamente frequentati alcuni. 7el "#CC simpatizz0 con uno di costoro, il quale gli diede da leggere e da copiare alcune sue memorie, autorizzando anc(e la loro interpolazione in eventuali pu!!licazioni. Questi aveva cominciato a ipnotizzare a trent'anni, dopo aver fatto il !ar!iere per parecc(io tempo, e divenne uno dei pi* forti ipnotizzatori di teatro. Irrita!ile, con reazioni neurastenic(e, di umore insta!ile, forte !evitore di cognac, grappa e liquori, ta!agista )sino a $J sigarette al di+ ed eccezionale !evitore anc(e d1 ca5 )sino a "J al di+, facilmente insonne, confess0 di essere sempre nervoso prima di ogni spettacolo, per una paura inconsulta di un insuccesso, c(e per0 lo spingeva tanto maggiormente a sforzi disperati di volont/. Egli intuiva la personalit/ dell'individuo, scoprendone le leve della suggestiona!ilit/ e cercava di svegliare su!ito in lui una grande simpatia, o un grande timore &on metodi !rusc(i, imperativi e atteggiamenti autoritari. 6pprofttava dei poc(i secondi in cui il soggetto non si sorvegliava per precipitarsi su di lui con un atteggiamento imperioso e volitivo tale da paralizzarlo e renderlo quasi un fantoccio in sua !afa. 6veva !isogno di vedere in volto l'individuo per cog(erlo nell'istante di dirninuito controllo. 3ceglieva per i suoi esperimenti teatrali i soggetti emotivi con occ(i particolarmente espressivi, scartando quelli dallo sguardo freddo e incisivo. Fna tecnica da palcoscenico rasentante la paranoia, frii, col creare nel soggetto una divisa, c(e gli permise per molti anni di imporsi alle platee di vari teatri. 7ulla essa (a c(e fare con la tecnica ipnotica medica, ma ci dimostra c(iaramente quanta importanza a!!ia l'impostazione mentale dell'operatore per sta!ilire quelle condizioni c(e assicurano il successo nell'ipnotismo. Il medico c(e si accinge a ipnotizzare avr/ sempre a!!astanza senso critico per non assumere iper!olici atteggiamenti e per conoscere i limiti del metodo c(e adopera- ma non tanto da frustrare in sH, attraverso tentennamenti e incertezze, ogni possi!ilit/ di riuscita. ,'analisi dell'ipnotizzatore non stata ancora scritta:, dice 3c(ilder, ed egli ritiene c(e l'ipnotizzatore ,de!!a sentire in sH incarnata in qualc(e angolo della psic(e la potenza mag1ca, deve esaltare l'esigenza di soggezione masoc(istica incondizionata e il desiderio di appartenenza sessuale dell'altra persona. Il terrore dell'ipnotizzato di essere violentato deve corrispondere al desiderio di violentare da parte dell'ipnotizzatore:. &ontro questo modo di concepire le relazioni interpersonali ipnotic(e, avanzato da 3clifder, si scagliano Qoc( e numerosi altri autori, facendo rilevare come, se anc(e in qualc(e ipnosi possono sussistere tali interrelazioni, c(e del resto possono aversi anc(e in altri tipi di psicoterapia, pure ,esse non riguardano il nocciolo del fenomeno ipnotico: e ,possono essere contro!attute anc(e solo accennando alle migliaia di esperienze di allenamento auN togeno, la cui riuscita non certo su!ordinata nH alle qualit/ autoritarie o magic(e del medico, nH ai presupposti erotici, e si !asa u2camente sulla sempre crescente azione psic(ica dei gradi di esercizio: )cap. C = %+. Tuttavia, come si ritiene indispensa!ile l'alloa nalisi per uno c(e desideri fare lo psicoanafsta )cap. "C 3 "+, cosi la reputiamo necessaria anc(e per un ipnositerapeuta, ricordando c(e lo stesso desiderio di ipnotizzare pu0 essere, in qualc(e caso, psicoanaliticamente sospetto. ;ifatti possi!ile c(e qualc(e terapeuta desideri fare uso dell'ipnotismo per appagare un erotismo inconscio etero4 od omosessuale, per sadismo, per avere possi!ilit/ di attuare alcune tendenze isteric(e inconsce, o un desiderio di potenza facendo sfoggio di autorit/ sul soggetto ipnotizzato. ;'altra parte queste pulsioni istintuali possono trovare il loro corrispettivo nel soggetto c(e c(iede di essere ipnotizzato, allo scopo di soddisfare proprie tendenze erotic(e masoc(istic(e, o perc(H va alla ricerca di una !enefca inDuenza magica su di sH, o perc(H nutre nel suo intimo un desiderio di dipendenza, eccetera. t facilmente comprensi!ile come in questi casi e in tutti quelli in cui ipnotista e ipnotizzato costituiscono una coppia nevrotica complementare possa sorgere un rapido transfert induttivo di ipnosi, ma pericoloso eticamente e di assai du!!ia e2cacia terapeutica. Il terapeuta deve pertanto tenere sotto continua critica sorveglianza il rapporto interpersonale col paziente, in modo c(e inavvertitamente non si sta!ilisca una relazione patologica, e deve essere pronto a ritirarsi gradatamente, appena l'ammalato si avvia a ritornare nella norma. Il trattamento del rapporto interpersonale medico4paziente la parte pi* delicata e importante dell'ipnosi4terapia, come di ogni psicoterapia. In esso sta la !ase del successo terapeutico- !isogna saper guidare, avviare per la retta via tendenze, pulsioni, istinti, in modo da rendere il comportamento del malato sempre pi* accetta!ile alla societ/ e a se stesso, senza c(e paziente e medico rimangano alla fne legati da transfert irriduci!if. &i so5ermeremo nel capitolo "B sui rapporti c(e possono intercorrere nella coppia terapeuta4paziente, durante le varie forme di ipnositerapia, suggestiva diretta, di sostegno, della presa di coscienza eccetera, e dell'opportunit/ di seguire, secondo i casi, metodi autoritari o metodi !landi. C. " vari stati dell'ipnotismoe suggestiona!ilit/ costituzionali7ell'ipnosi possiamo distinguere due fasi9"+ la fase dell'ottundimento delle &acolt critiche dell'ipnotizzato, c(e pu0 ottenersi anc(e con manovre passive, quali e5etti ottici, acustici, cinetici, o con la somministrazione di particolari sostanze c(imic(e, quali i !ar!iturici endovena, in modo da mettere l'ammalato in uno stato di coscienza ridotta o crepuscolare- %+ la fase del su1entramento della direttivit dell'ipnotizzatore, fase in cui si determina un particolare rapporto fra ipnotizzatore e ipnotizzato. Queste due fasi, c(e @raid e &(arcot nei loro metodi e nelle loro dimostrazioni compivano distintamente, possono ridursi in una fase unica, come avveniva nelle manovre dei magnetizzatori e nel metodo della scuola di @ern(eim. &(arcot distingueva un piccolo ipnotismo, riscontra!ile eventualmente presso individui normali, in cui si avverano vari fenomeni di !eve passivit/ e suggestiona!ilit/, e un grande ipnotismo, proprio degli isterici, in cui egli di5erenziava tre tipici periodi. Il primo di questi sare!!e stato il letargico, contraddistinto da sonno profondo e ipereccita!ilit/ neuromuscolare- il secondo, il catalettico, contraddistinto da inerzia muscolare e mentale, per cui le mem!ra restano nella posizione c(e viene loro data- e il terzo, il sonnam!olico, contraddistinto da ipereccita!ilit/ cutanea, con insorgenza di falsa catalessia ed estrema suggestiona!ilit/. &(arcot riteneva di poter passare dal periodo letargico al catalettico aprendo gli occ(i del paziente, e dal catalettico al sonnam!ofco 2zionando la fronte, o facendo con la mano una leggera pressione sulla testa dell'individuo. iH!eault e @ern(eim, giustamente, non accettarono queste tre fasi dell'ipnotismo isterico di &(arcot, sostenendo di non aver mai potuto riscontrare, nelle loro osservazioni, l'esistenza di esse come fasi distinte, e di non aver mai prodotto niente mediante l'apertura degli occ(i e le frizioni sulla testa, senza alcuna suggestione concomitante. 7on c' ipnotizzatore moderno c(e non possa, oggi, confermare ci0. Tra lo stato di veglia e la trance profonda esistono di fatto numerosi stati intermedi. iH!eault ammetteva sei gradi del sonno provocato, c(e variano a seconda dei soggetti. @ern(eim neg0 l'esistenza del rapporto esclusivo tra ipnotizzatore e ipnotizzato durante il sonno profondo )a partire dal quarto grado+, e ritenne c(e l'osservazione di iH!eault fosse dovuta alla particolare tecnica suggestiva adoperata da questo autore, il quale, in fondo, suggeriva al soggetto di non rimanere in rapporto con altri c(e con lui. @ern(eim, nei fenomeni ipnotici, distinse sei gradi, in cui conservato il ricordo al risveglio, e tre c(e si accompagnano ad amnesia. 6ltre scale sono state proposte da .orel, 'oll, Zetterstrand, <ull, .riedIander e 3ar!in, @rKan, e &ron e @ordeauV, van Pelt, ;avis e <us!and. a scala di questi ultimi comprende trenta gradi diversi di ipnotizza!ilit/, essendo le allucinazioni visive negative all'ultimo grado della scala. Xanet, !asandosi sull'esperienza dell'ipnotismo medico, esclude dall'ipnotismo stesso tutta quella serie di fenomeni a2ni, provoca!ili con pratic(e diverse, ma c(e non si accompagnano ad amnesia al risveglio, e cio allo sdoppiamento della coscienza- sare!!ero, questi, fenomeni dovuti a suggestione, ma non ancora all'ipnotismo, secondo Xanet, perc(H manca in essi lo specifco distur!o della memoria. 6nc(e ci0 non esatto. ;ifatti, una accurata disamina nella diagnostica di5erenziale degli stati di coscienza ipnoidali, e l'osservazione del manifestarsi, o meno, dei diversi soggetti, di una sintomatologia ipnotica di5erente, (a portato c(i scrive ad a5ermare, sin dal "#$%, l'esistenza di una suggestiona1ilit costituzionale di apparato in ognuno di noi. Questa indipendente dalla pro&ondit del cosiddetto sonno ipnotico, intendendosi, con queste inesatte parole, la maggiore avulsione dallo spazio circostante e dal tempo, ottenuto dal soggetto e l'intensit/ dei moneidesimi plastici etero e autoindotti in lui( Per essi una persona in stato di ipnosi vigile pu0 camminare ad esempio sui car!oni ardenti senza !ruciarsi, o eseguire il ponte catalettico e un'altra, in stato di sonno pro&ondo, pu0 non sopportare la puntura di un ago, o non realizzare una modica catalessia di un !raccio. ;i fatto, c(e cosa succede in ipnosi\ Il soggetto, !enc(H immo!ile, inerte, sente tutto e pu0 entrare in comunicazione con il mondo esteriore- per risvegliarlo, !asta ordinarglielo. In questo stato si possono, a volte, produrre in lui fenomeni catalettici, e altri ancora per semplice suggestione ver!ale e senza ricorrere a so2 sugli occ(i, nH ad aperture di palpe!re, nH a frizioni sulla testa. a semplice suggestione su2ciente talora a determinare tutta la serie dei fenomeni ipnotici e, una volta instaurata la trance, ogni altro processo pu0 essere superDuo, o addirittura ine2cace. 'o!!edienza automatica, l'anestesia, le illusioni sensoriali e le allucinazioni provocate, segnano le fa si progressive dello sviluppo di questa suggestiona!ilit/, il cui grado culn4>nante costituito dal sonnam!ulismo attivo, con totale amnesia al risveglio. Uolendo distinguere, per esigenze pratic(e, diversi gradi di ipnotismo, c(i scrive (a sempre fermato la sua attenzione sulle seguenti tappe successive9 "+ torpore, di2colt/ di sollevare le palpe!re, pesantezza delle mem!ra per suggestione- %+ torpore pi* profondo con inizio di catalessi d !reve durata- C+ distacco dall'am!iente circostante e catalessia di lunga durata- B+ avulsione sempre pi* profonda dallo spazio circostante e dal tempo9 attenzione concentrata sull'ipnotizzatore- l'ipnotizzato pu0 ricordare solo ci0 c(e intercorso con l'ipnotizzatore, qualora si dia questa suggestione- =+ contrattura suggestiva- a questo grado, ordinariamente, anc(e analgesia suggestiva e discreta amnesia- $+ o!!edienza automatica- si oppone all'o!!edienza passiva assoluta la particolare personalit/ del soggetto- amnesia pi* profonda, ma non sempre assoluta- E+ allucina!ilit/ positiva- sonnam!ulismo, amne9 sia completa spontanea- A+ allucina!ilit/ negativa durante la trance e po stipnotica. Possi!ilit/ di eseguire, a distanza di molto tempo dalla seduta ipnotica, le suggestioni date durante la seduta stessa, o di realizzare intense somatizzazioni suggestive. ?gni grado comporta, generalmente, i sintomi dei gradi precedenti. e modifcazioni somatic(e e psic(ic(e c(e possono avvenire nel soggetto ipnotizzato, saranno descritte dettagliatamente nella parte terza. Peraltro si desidera precisare su!ito due punti. Il primo c(e tale scala non va considerata in modo rigido, perc(H a volte nella trance leggera si trovano segni della trance profonda e viceversa. 6d esempio, l'amnesia pu0 esserci per fenomeni della trance leggera e non per altri avvenuti in trance pi* profonda. 6nc(e dopo una leggera ipnosi, possono indursi fenomeni postipnotici. Ui sono soggetti alluci !ili' ina' ' ma senza amnesia al risveglio- e altri invece, amnesici al risveglio, ma assai di2cilmente allucina!ili. a catalessi c(e si pu0 produrre facilmente non identica per intensit/ e durata in ogni soggetto. Infne, per personale esperienza, raro c(e un soggetto possa riprodurre tutti i fenomeni ipnotici. come una persona sveglia, pur agendo a un livello su!conscio. 7ello stato stuporoso mancano invece la spontaneit/ propria del sonnam!ulismo, e il paziente appare passivo e inerte come fosse narcotizzato. EricLson defnisce ,l'ipnosi profonda come quello stadio di trance c(e permette al soggetto di funzionare a un livello su!conscio, senza interferenza della mente conscia:- a5erma, inoltre, giustamente c(e il controllo delle funzioni somatic(e e vegetative molto pi* facile in tale stadio. Questo, per0, per Pavesi, non implic(ere!!e tanto una maggiore ipersuggestiona!ilit/, quanto l'esistenza di un ,di5erente livello psic(ico in cui il soggetto capace di funzionare:. 'esperienza personale ci porta ad a5ermazioni simili a quelle di EricLson, per quanto riguarda l'inDuenza!ilit/ del soggetto in ipnosi, dato c(e solo negli ultimi gradi dell'ipnosi ci riuscito di modifcare in modo e2cace le condizioni neurovegetative e psic(ic(e dei pazienti. E ci0 in grado tanto maggiore o minore, secondo la loro speci9ca costituzione organica e viscerale( E' pro!a!ile c(e l'immagine corporea, che si struttura nelle prime &asi della vita, possa in parte contri!uire a spiegare la specifca suggestiona1ilit d'organo, congiuntamente a una maggiore connaturata perviet/, per determinati distretti corporei, delle correlazioni mente4corpo e corpo4 mente. Rispetto al grado e all'intensit/ dell'ipnosi, vari autori ritengono su2ciente il trattamento suggestivo nei primi gradi dei sonno ipnotico- questi per0, a nostro avviso, non si adattano c(e alle forme mor!ose !evi. In quelle inveterate e gravi si accertato c(e, se si vuole ottenere qualc(e risultato con la suggestione, necessario quell'automatismo c(e si accompagna al restringimento della coscienza proprio dei gradi pi* avanzati dell'1pnosi )si veda la parte quarta9 statistica+. I sintomi mor!osi c(e durano da tempo, radicati nella coscienza e fssati ormai da riDessi condizionati psic(ici e neurovegetativi, non si risolvono se non si ottundono la coscienza stessa e i poteri di critica, dissociando momentaneamente la personaft/ dell'individuo- perc(H solo cos1 si pu0 avere li!ero e facile accesso agli strati pi* profondi della psic(e, pi* diretto contatto con l'lo organico. &onoscere ci0 importante agli e5etti terapeutici e forma la premessa indispensa!ile delle varie tecn1c(e per curare con l'ipnosi- vi ritorneremo, pertanto, nel capitolo "C = B. Per ottenere sta!ili cam!iamenti sensoriali, motori o psic(ici, possono occorrere, difatti, diverse ore di ipnosi, in sedute successive, durante le quali si deve allenare il soggetto a suggestioni ipnotic(e diverse, di cui alcune possono essere anc(e intensamente dissocianti.
&6PIT?? B ;escrizione delle principali tecnic(e induttive e sintomi o!iettivi iniziali della trance Pi* particolarmente, come si pu0 indurre una trance ipnotica e quali sono i procedimenti usuali da seguire per produrre i diversi stati dell'ipnosi\ Il tempo per indurre una trance ipnotica pu0 variare da poc(i secondi a qualc(e ora, dipendendo dalla costituzione del soggetto e dalla particolare disposizione dello stesso paziente nelle varie sedute, oltre c(e da circostanze di tempo e di luogo. 6nc(e la profondit/ della trance varia!ile di volta in volta e nei diversi ammalati. ;i solito si approfondisce con la ripetizione delle sedute, ma anc(e possi!ile c(e un soggetto raggiunga una trance media e non si riesca pi* ad approfondirla. e tecnic(e di cui ci si vale per indurre ipnosi si conformano ai principi generali esposti nel capitolo precedente e sono quelle c(e si descriveranno appresso. % !ene c(e esse escludano ogni teatralit/ e limitino al minimo indispensa!ile i passi e i toccamenti per ra5orzare col gesto quanto suggerito dalla parola )pesantezza delle mem!ra, contrattura, analgesia, catalessia eccetera+. 6 meno c(e non si voglia con i passi instaurare una specie di Fnguaggio del corpo, associando coI1 all'ipnosi metodic(e c(e per0 sono pi* specifc(e di altri sistemi psicoterapici, quali la !ioenergetica e l'organismica. l. I passi e la loro interpretazione I passi sono degli sforamenti c(e l'ipnotista fa con la propria mano sul corpo del paziente e so prattutto sugli arti e sul viso per realizzare particolari suggestioni. Il passo (a la funzione di attirare di pi* l'attenzione del soggetto alla regione in cui si vuole instaurare analgesia, catalessi, o altro fenomeno ipnotico. Esso permette di realizzare un determinato vissuto corporeo nel soggetto, utile come sistema di riferimento pi* profondo con l'ipnotista e come sensazione cenestesica ristrutturante e destrutturante a seconda del momento )8ranone, Piscicell1 e altri+. 3econdo vari autori si sta!ilisce col contatto una specie di messaggio informativo, c(e potenzia quello ver!ale del rapporto interpersonale, e c(e pu0 dare dal lato terapeutico un aspetto particolare al transfert. E ci0 senza per questo pensare a particolari Duidi, come ai tempi degli antic(i Egizi e degli Indiani, in cui si ottenevano guarigioni sfruttando le possi!ilit/ direzionali delle mani, o senza riferirsi ai riti religiosi con mani !enedicenti. 6lcuni autori moderni )'oreK <ossri e altri+ assin4Zano la tecnica dell'induzione ipnotica per mezzo dei passi, a quella dell'agopuntura cinese, c(e si esplica su particolari zone metameric(e, o su punti di innervazione periferica. o stato ipnotico prodotto mediante i passi avre!!e, per 'oreK <ossri, come fondamento el impacto emocional, prodotto dall'eccitazione del simpatico per via cutanea riDessa, specie nei tipi sensi!les, essendo risaputo come si possano esercitare e5etti negli organi profondi attraverso il riDesso cutaneo4viscerale. 5 passi potre!!ero cos1 essere eccitanti, sedativi, neutralizzanti, ini1itori o toni9canti, secondo le regioni epidermiche su cui si esercitano( 6 nostro giudizio, prima di a5ermare ci0 con sicurezza, indispensa!ile sceverare attentamente ,uanto si de11a alla suggestione speci9ca e ,uanto invece alla particolare zona cutanea toccata con la propria mano, nel conseguire l'e5etto. &i0 per non correre il risc(io di ricadere in un quissimile del frenoipnotismo di @raid )cap. " 3 "cF, o degli stati catalettici, sonnam!olici e letargici di &(arcot, prodotti mediante frizioni sulla fronte, pressioni sulla testa eccetera )cap. C = C+. &oloro c(e spiegano l'ipnosi con Duidi e forze fsic(e sostengono c(e dalla mano degli ipnotizzatori, come da quella dei guaritori, si sprigionino forze particolari )3aint4 `ves &assac, &. 8irod e altri+- tuttavia di2cile c(e i potenziali calorici ed elettrici )di !en poc(i mYiampreS+ e le eventuali energie c(e domani si accertassero sprigionate da soggetti particolari, possano spiegarci la complessa fenomenologia ipnotica, c(e molto c(iaramente (a, come fondamento, indiscussi fenomeni di suggestione e di autosuggestione. Tutt'al pi* essi non avre!!ero c(e la funzione, ove venissero percepiti, di mettere pi* facilmente in moto le leve della suggestiona!ilit/ individuale e altre !iologic(e da individuare. 3ull'argomento ci so5ermeremo di5usamente pi* avanti, nel capitolo $ 3 "1, trattando delle possi!ilit/ parapsicologic(e nella induzione di ipnosi. 8li antic(i ipnotizzatori davano molta importanza ai passi come metodo di tecnica induttiva, e alla forza di volont/ dell'operatore per ottenere e5etti ipnotici. ;eleuze, ad esempio, faceva sedere il paziente su una sedia di fronte a lui, esortandolo a non pensare a nulla, e si raccoglieva un momento nella ferma volont/ di ottenere e5etti ipnotici. Prendeva quindi le mani del soggetto in modo c(e la parte interna dei suoi pollici toccasse quella interna dei pollici del soggetto e fssava lo sguardo sul paziente fnc(H si fosse sta!ilito un uguale grado di calore &ra i pollici messi a contatto( Ritirava quindi le mani e le posava circa un minuto sulle spalle dell'ammalato, facendole discendere lungo le !raccia, fno all'estremit/ delle dita, per cinque o sei volte. In seguito, poneva le mani al di sopra della testa e poi le a!!assava, passandole davanti al viso fno all'epigastrio, dove si arrestava, poggiando i pollici nel cavo dello stomato e le altre dita sotto le costole- indi di scendeva lentamente lungo le cosce fno ai piedi. Ripeteva questi passi fno a ottenere sensazione di stanc(ezza, di torpore e con essi l'induzione. 6nc(e Ric(et prendeva i pollici del soggetto nelle sue mani, li stringeva con forza per qualc(e minuto e poi compiva dei movimenti uniforn4> con le proprie mani tese sulla testa, sulle mani, sulle spalle e soprattutto sulle palpe!re del paziente, fno a indurre trance. Il dottor Esdaile si poneva alla testa dei letto del malato e si c(inava sul suo volto, gli occ(i fssi negli occ(i, applicando una mano all'incavo epigastrico del soggetto, mentre con l'altra faceva leggeri massaggi sul viso e sugli occ(i. Inoltre egli so2ava frequentemente e dolcemente sulla faccia, mentre il silenzio pi* profondo regnava durante tutta l'operazione. 'esper1enza (a dimostrato come si possa lo stesso indurre ipnosi con la sola forza suggestiva e condizionante della parola, senza passi, nH carezze, nH so2amenti, c(e possono, come la stessa fascinazione dello sguardo, in alucni soggetti, esaltare il momento erotico dell'ipnotismo. Per questo, di regola, c(i scrive se ne astiene, ricorrendo alle altre tecnic(e c(e seguono. In alcune circostanze per0 i passi possono essere un !uon metodo di induzione e non !isogna rigettarlo a priori- come non rigettiamo un esame rettale o vaginale quando indicato, anc(e se conosciamo tutte le possi!ili complicazioni psicologic(e di esso. %. 'etodo della fssazionedell'indice dell'ipnotista &on questo metodo, il torpore suggestivo viene indotto facendo 9ssare all'ammalato, comodamente sdraiato su una poltrona, l'indice della mano destra dell'operatore, c(e, da una distanza di due palmi dalla fronte del paziente, gradatamente si avvicina alla sua gla!ella, in modo da cagionare una progressiva convergenza dei !ul!i oculari. Questa, da sola, induce dopo qualc(e tempo stanc(ezza e le parole suggestive suscitano, nei soggetti adatti, gradatamente, il resto. Pi* precisamente si esegue tale induzione in una stanza a luci attenuate, senza correnti d'aria, a temperatura confortevole, essendo il paziente sdraiato sulla poltrona, con le mani poggiate sui !racc1ol1 e le gam!e non accavallate. 'an mano c(e si avvicina il dito si suggeriscono idee di pesantezza delle palpe!re, stanc(ezza visiva, !isogno di c(iudere gli occ(i, idee di rilasciamento mentre si osservano attentamente il modifcarsi della fsionomia del paziente e le sue reazioni ' 3econdo queste, ci si regola di conseguenza nel tono della voce e nef'impostazione suggestiva, adoperando quei modi c(e si apprendono solo con l'esperienza e con un po' di intuito psicologico. a tecnica della ripetizione monotona deDe frasi di distensione, adoperata da quasi tutti gli ipnotizzatori, utile ma non indispensa!ile per indurre trance, essendo possi!ile ottenerla anc(e diversamente. Il metodo descritto nelle linee generali s1 ric(iama a quello c(e gi/ nel "A#J seguiva @ern(eim. e c(e qui si riporta perc(H lo si ritiene ancora di attualit/ per c(i volesse indurre ipnosi senza avvalersi degli ausili c(imici )narcotici endovena ecc.+ o fsici )@rain ZaWe 3incronizer ecc.+ oggi a disposizione, o di tecnic(e indirette. Il soggetto, scrive @ern(eim, coricato o comodamente assiso sopra una poltrona9 io lo lascio raccogliersi qualc(e istante dicendogli c(e si addormenter/ molto facilmente di un sonno dolce e calmo come il sonno naturale. Io appoggio una mano dolcemente sui suoi occ(i e gli dico9 ,;ormiteS : 6lcuni c(iudono su!ito gli occ(i e sono presi. 6ltri, senza c(iudere gli occ(i, sono presi, lo sguardo fsso e con tutti i fenomeni dell'ipnosi. 6ltri presentano rapidi ammiccamenti. 3e gli occ(i non si c(iudono spontaneamente io li mantengo c(iusi qualc(e tempo e se sorprendo qualc(e resistenza, aggiungo9 ,asciatevi andare, le vostre pal4 C. 'etodo del !locco dei glo!i oculari pe!re sono pesanti, le vostre mem!ra si addormentano, il sonno viene. ;ormite:. % raro c(e uno o due minuti passino senza c(e l'ipnosi sia arrivata. 6lcuni restano su!ito immo!ili e inerti- altri cercano di riprendersi, riaprono gli occ(i, si risvegliano qualc(e istante9 io insisto, io mantengo le palpe!re c(iuse, io dico9 continuate a dorn4>re. 7ella pratica ospedaliera, dove l'autorit/ del medico pi* grande, almeno i quattro quindi dei nostri soggetti cadono cos1 in un sonno profondo con amnesia al risveglio. ]S^ 8li altri meno !ene preparati, meno docili, soprattutto le persone di citt/, si a!!andonano meno facilmente. 'ipnosi meno profonda- essi non sono consapevoli di su!ire l'e5etto ipnotico. 'operatore coglie spesso nell'attitudine del soggetto una certa inquietudine9 qualc(e volta il soggetto dice c(e egli non dorme a5atto, c(e egli non pu0 dormire. lo insisto e gli dico9 lo so c(e voi mi intendete. Uoi dovete intendermi- voi potete essere ipnotizzato, tutto c(e mi intendiate. Il sonno profondo non necessario. 7on parlate. Tenete gli occ(i c(iusi. 6scol tatemi !ene eccetera... lo cerco cogi di captare il suo spirito o con dolce insinuazione o con autorit/, secondo la personalit/ del soggetto. E gli sollevo dolcemente il !raccio in aria. lo ottengo sovente allora, proprio quando il soggetto crede di non su!ire l'e5etto, una catalessia suggestiva, pi* o meno irresisti!ile, a volte dei movimenti automatici- dopo, contratture. 6rrivo cos1 a un grado pi* o meno avanzato dell'ipnosi senza sonno propriamente detto, o, meglio, senza c(e il soggetto a!!ia coscienza del sonno. 6 volte, nella medesima seduta, riesco gradualmente a ottenere tutta la serie dei fenomeni9 in quei soggetti c(e sem!ravano recalcitranti, (o potuto persino produrre, per suggestione, l'amnesia al risveglio. 6ltri c(e non superano i primi gradi alla prima seduta, nelle seguenti possono raggiungere l'ipnosi pro5onda- ma non tutti vi arrivano. Ui sono quelli c(e si lasciano andare e non sanno procurarsi c(e un torpore insoddisfacente. Io arrivo, a volte, a mutare questo stato in sonno profondo, dicendo al soggetto9 ,lo vi lascio- voi dormirete da solo. Tenete gli occ(i c(iusi. Il sonno vi verr/:. E io li lascio. ;opo un certo tempo, un quarto d'ora, ad esempio, ritorno e gli dico9 ,&ontinuate a dormire:. Qualc(e volta osservo c(e allora la catalessia esiste e c(e i fenomeni dell'ipnosi sono !ene manifesti e in qualcuno anc(e con amnesia al risveglio. 6lla seduta seguente ottengo l'ipnosi profonda in poc(i secondi. Ui sono quelli c(e prendono la cosa a ridere e resistono- io intervengo con !rusc(ezza, pronuncio parole severe, E impressiono con autorit/, reprimo cosil le loro velleit/ di sc(erzo e di resistenza e sovente ottengo l'e5etto. Qualora il metodo usuale della semplice fssazione del dito indice dell'operatore fallisse, nonostante la contemporanea suggestione ver!ale di rilasciamento e di sonno, si pu0 ricorrere al metodo del 1locco dei glo1i oculari, col quale si fanno c(iudere al paziente con forza gli occ(i, invitandolo a girarli contemporaneamente verso l'alto, in modo da fssare un punto al di sopra della !ase del naso. Pi* precisamente si comprimono i glo!i oculari in senso latero4mediale, come per la ricerca dei riDesso oculo4cardiaco di ;agnini46sc(ner, mentre il soggetto invitato a guardare in alto verso la gla!ella, in modo da compiere una contemporanea rotazione in alto e convergenza dei glo!i oculari )fg. B."+. 6gli e5etti fsiologici del riDesso oculo4cardiaco )modifcazioni della frequenza del ritmo cardiaco e talvolta della pressione arteriosa+ e della forzata .ig. B. 'anovra per indurre e approfondire la trance ipnotica. convergenza dei glo!i oculari, si aggiunge quello psicologico suggestivo, c(e induce idee di rilasciamento e di sonno. a pressione va fatta in modo da non dare dolore, facendo scivolare il pollice e < medio sulle palpe!re in senso latero4 mediale, mentre l'indice della stessa mano fsso sulla gla!ella. Terminata la manovra sugli occ(i, l'indice permane sulla gla!ella, in modo c(e il paziente continui a convergere all'interno i suoi glo!i oculari, dirigendo < suo sguardo verso questa )fg. B."+. 3i suggerisce c(e in queste condizioni l'apertura degli occ(i non potr/ pi* avvenire, anc(e se ci si sforzer/ di farlo. ;ifatti, di2cile aprire le palpe!re contemporaneamente alla rotazione in alto dei glo!i oculari. Questo artifcio con le concomitanti suggestioni di torpore e di sonno, pu0 indurre trance. 7ell'invitare il paziente ad aprire gli occ(i, gli si dice c(e di2cilmente vi riuscir/ e, se anc(e vi dovesse riuscire, le sue palpe!re saranno pesanti, talmente pesanti c(e su!ito si ric(iuderanno. 3e le frasi vengono pronunciate con lentezza, con tono adatto, calcando la voce sulla parola pesante e so prattutto con convinzione, esse fniscono col raggiungere l'e5etto voluto. B. 'etodo della compressione del seno carotideo 3e il paziente, nonostante i due metodi precedenti, stenta a rilasciarsi e a tenere gli occ(i c(iusi, si pu0 ricorrere alla compressione del collo a livello dei seno carotideo )punto di incrocio delle carotidi con la linea orizzontale passante per il !ordo superiore della cartilagine tiroidea+. Questa compressione, causando una reazione vagale con rallentamento dei !attiti cardiaci )attenzione ai cardiopatici+ e un leggero olinti!ilamento del sensorio, specie se prolungata )non oltre, per0, i venti secondi+, suscita apprensione, aumento della suggestiona!ilit/, induzione di trance. ;i solito si pratica questo metodo a paziente sdraiato su una poltrona, con la testa !evemente iperestesa, astenendosene nei soggetti c(e presentino sintomi spontanei gravi da iperreattivit/ del riDesso senocarotideo )accessi vertiginosi, convulsivi, !radicardie con lipotimie eccetera+. 'entre si invita il soggetto a fssare l'indice sinistro dell'operatore, avvMcinantesi gradatamente alla sua gla!ella, coi pollice e l'indice della mano destra si pratica la compressione dei sen1 carotidei. 3i suggeriscono, s'intende, contemporaneamente, idee d1 torpore, rilasciamento, sonno. Fn metodo similare, con la pressione !ilaterale del collo sotto alle mastoidi, senza la contemporanea fssazione dell'indice, seguito correntemente, pare con ottim1 risultati )Pavesi+, nella Z(itloW &linic in &alifornia. 6nc(e &(arcot, per indurre trance, usava premere con le dita sulle palpe!re o sulla cervice del paziente, sino a causargli un leggero stordimento. fE facile spesso approfttare delle condizioni di emotivit/, di smarrimento e di transfert c(e si suscitano nell'esecuzione di questa prova per imporre altre suggestioni e approfondire l'ipnosi. Essa d/ reazioni pi* intense se eseguita al soggetto in stazione eretta, tanto da suscitare a volte apprensione e reazioni di difesa ostacolanti il progredire dell'induzione. In altri pazienti, desiderosi di raggiungere uno stato di trance profonda, tali sensazioni di smarrimento vengono invece ricercate e a volte ric(ieste all'ipnotista, come prova di una raggiunta e2cace trance. =. 'etodo delle mani incrociate, del !arcollamento e di Qo(nstamm 'etodi di induzione, molto conosciuti, sono quello delle mani incrociate e quello del !arcollamento, eseguiti da tutti gli Mpnotizzatori di teatro. =a prova delle mani incrociate (a il vantaggio c(e si pu0 impiegare su un gruppo numeroso di persone, oltre c(e sul singolo soggetto. Essa consiste nell'invitare < paziente a intrecciare le dita delle mani e a stringerle il pi* possi!ile, dicendo c(e verr/ un momento in cui non gli sar/ pi* possi!ile staccarle. Il metodo risulta pi* e2cace se i pazienti terranno gli occ(i c(iusi e contemporaneamente si suggerir/ loro di immaginare una tenaglia le cui !ranc(e si serrino su una vite e c(e le loro mani siano diventate come queste !ranc(e. 3i suggerir/ c(e procedendo l'ipnotista nella conta ad alta voce, le dita delle mani intrecciate si incastreranno le une nelle altre sempre di pi*, sicc(H sar/ di2cile o impossi!ile separarle. 5l metodo del 1arcollamento si fa al malato sull'attenti, con i piedi uniti e lo sguardo fsso su un punto del so2tto, al di sopra della sua testa. Il medico si pone dietro al soggetto e poggiandogli le mani sulle spalle gli dice c(e desidera misurare la sua capacit/ di rilasciamento. 8li soggiunger/ quindi c(e sentir/ una forza c(e lo tirer/ indietro e lo inviter/ a non resistere e a lasciarsi andare. a suggestione del cadere all'indietro va ripetuta, e dopo qualc(e tempo, quando si riterr/ c(e il paziente l'a!!ia assimilata, si leveranno le mani dalle spalle. 'ammalato suggestionato comincer/ a oscillare sino a cadere indietro. 'oscillamento, in caso di resistenza, potr/ essere facilitato dallo stesso ipnotista c(e tiene le mani sulle spalle dei paziente. 6lcuni preferiscono mettersi davanti al soggetto, c(e !arcoller/ in avanti, verso l'operatore, a mano a mano c(e questi ritirer/ le proprie mani, Dettendo anc(e il proprio tronco. Quest'ultima posizione permette contemporaneamente di osservare la fsionon4>a del paziente. 7oi di solito ci mettiamo dietro al paziente in piedi, tenendo le mani lateralmente alla sua testa a livello delle tempie e a circa dieci centimetri di distanza da esse. 3uggeriamo c(e, senza guardarlo nH toccarlo, non appena tireremo indietro le mani egli le seguir/ cadendo all'indietro. ,7on a!!ia paura 4 aggiungiamo 4 noi la sorreggeremo- si lasci pure andare a quanto avvertir/:. 5l metodo di Aohnstamm, come i due precedenti, si fonda su una suggestione psicomotoria facilitata dall'atteggiamento neuromuscolare, prodotto da una particolare situazione. 3i invita il paziente ad appoggiarsi fortemente con il fanco destro e < dorso della mano dello stesso lato, contratta a pugno, contro un muro. 3i suggerisce di appoggiarvisi molto fortemente e di contrarre perci0 i muscoli della spalla e del !raccio. ;opo qualc(e tempo si inviter/ il paziente a scostarsi dal muro e a restare con le !raccia penzoloni lungo il tronco. 3i noter/ allora c(e il !raccio c(e (a su!ito lo sforzo, anzic(H rimanere pendente, si sollever/ da solo sino a fare un angolo di novanta gradi- si dir/ allora al soggetto c(e la sensazione c(e egli prova e < movimento spontaneo del !raccio sono simili alla sensazione di a!!andono a forze esterne c(e egli sentir/ per il sopraggiungere dello stato ipnotico. Questo si potr/ successivamente provocare e approfondire con suggestioni di levitazione. $. 'etodo di Qline con visualizzazionivarie e della propria immagine a tecnica c(e segue permette a pazienti refrattari all'ipnosi di raggiungere uno stato ipnotico leggero o medio in circa dieci minuti, soprattutto in coloro c(e non (anno capacit/ di concentrazione mentale, e l'esercizio4 viene prospettato come una tecnica per allenarsi a concentrare la propria atten zione. "+ 3i c(iede al soggetto, sveglio con occ(i aperti, di visualizzare mentalmente in tempi successivi9 a+ una casa, !+ un al!ero, J una persona, d+ un animale. 3i continua la visualizzazione fno a c(e ciascuna immagine stata !en realizzata. 3i pu0 avviare il discorso, ad esempio, in questo modo9 ,ei adesso comincia a visualizzare, come se vedesse proprio ad occ(i aperti, una casa- una casa qualsiasi. Quando questa casa sar/ !en presente alla sua mente, allora alzi l'indice della mano destra per farmelo sapere, o meglio me la descriva- lei continuer/ a visualizzare questa casa fno a quando io le dir0 di cam!iare immagine... ,@ene... 6desso lei visualizza un al!ero, sempre ad occ(i !ene aperti, e appena avr/ visualizzato l'al!ero alzi di nuovo il dito, o meglio me lo descriva, perc(H io possa saperlo ecc. ,6llo stesso modo adesso, ad occ(i aperti, visualizzi una persona, qualunque persona c(e vuole, uomo, donna, !am!ino ecc.:. %+ &ontinuando l'allenamento alla formazione di immagini nello stato di veglia, cosa c(e porta anc(e a una certa stanc(ezza, si dice al soggetto9 ,6desso lei c(iuder/ gli occ(i e ad occ(i c(iusi visualizzer/ se stesso, la sua immagine come davanti a uno specc(io, comodamente seduta )o sdraiata+, salvo c(e la sua immagine avr/ gli occ(i aperti:. C+ 6 questo punto si suggerisce di concentrarsi sull'immagine cos1 visualizzata, avvertendo c(e tutte le successive suggestioni verranno indirizzate all'immagine del soggetto e non al soggetto stesso. B+ Uiene quindi suggerita una semplice tecnica di fssazione oculare, con la quale l'immagine del soggetto fnisce con < c(iudere gli occ(i. 3i potr/ discorrere col paziente in questo modo9 ,lo adesso parler0 alla sua immagine ad occ(i aperti, c(e lei avr/ sempre fssa dinanzi a sH. 'immagine rilassata e fssa un palloncino di colore !lu, c(e entra in un vortice d'aria- la sua immagine segue con gli occ(i fssi e spalancati il movimento rotatorio di questo palloncino c(e gira, gira, gira )pausa+... ,'a gli occ(i della sua immagine fniscono con lo stancarsi e col c(iudersi. Quando vedr/ c(e la sua immagine avr/ c(iuso gli occ(i, come al solito sollever/ l'indice destro. 'immagine adesso si rilassa e si addormenta. 6nc(e lei, come la sua immagine, si rilassa e si distende. ,6desso lei si sente identico all'immagine, si addormenta sempre pi* profondamente e l'immagine scompare :. ;opo la c(iusura degli occ(i si danno suggestioni per approfondire la trance nella maniera usuale, come sar/ <lustrato nel capitolo 3. ?sservazioni clinic(e su diversi soggetti rivelano modelli di risposta indicanti l'e5etto associativo su loro stessi direttamente di quanto suggerito all'immagine- comunque il trasferimento della relazione dall'immagine al soggetto si pu0 ottenere come suggerito dianzi in modo particolareggiato. E. Tecnica della quadrovisualizzazione per i !am!inidal dentista )'oss+ 6lcuni dentisti preferiscono la tecnica ,uadrovisualizzazione, descritta da 'oss, di cui anc(e <artland riporta una versione e2cace9 ?ra il momento di giocare un po' insieme ... ti piacere!!e, non vero\ Ti insegner0 c(e cosa fare ... e sar/ molto divertente... perc(H tutto ,uello che dovrai&are sar chiudere gli occhi((( e&ar9nta di essere addormentato( ?vviamente non sarai addormentato davvero... ma sar/ molto eccitante ... perc(H durante ,uesto9nto sonno potrai vedere dei flm ... la televisione... ; circo... o qualsiasi cosa ti faccia piacere. Perci0... sistemati il pi* comodamente possi!ile... e incomincia a fngere, appena sei pronto. &(iudi gli occ(i... e non aprirli fno a c(e non te lo c(iedo. ?ra vorrei c(e tu fngessi di essere a casa a guardare il tuo programma favorito alla televisione. Tra poco solleverP la tua mano((( e quando la sollever0... il quadro diventer/ pi* nitido e c(iaro. :igliore sar il ,uadro( (( e piJ si sollever la mano((( pi* si sollever/ la mano... e migliore diventer/ il quadro 4levitazione congiunta alla visualizzazioneF( E tra poco... scoprirai c(e < gomito si sta incominciando a piegare e c(e la mano si muover/ verso la tua faccia. E quando la mano tocc(er/ la faccia... il quadro sar/ perfetto. 'a non lasciare che la mano tocchi la &accia((( 9no a che non sei soddis&atto del ,uadro( @ene. &ontinua a guardare < quadro... e non perderlo di vista... e scoprirai c(e la tua mano cadr sul grem1o((( e in quel momento... puoi fngere di essere realmente addormentato( E osserva come i tuoi muscoli sono diventati de1oli e 9acchi( ?ra con i flm alla televisione... c'$ di solito della musica )suggestione uditivo4motoria+. 6scolta la musica... e appena la puoi sentire... incomincia a segnare il tempo con la mano o coi dito. &ontinua a guardare il quadro... e non perderlo di vista. .ino a quando puoi vedere < quadro... solleva un dito dell'altra mano... e tierdo sollevato. In questo modo sapr0 c(e quello il dito del ,uadro((( e c(e l'altro il dito della musica( &(e tipo di quadro stai guardando\&i sono persone o animali ... o entram!i\ ;i fatto non (a importanza ... perc(H se vuoi cam!iare il quadro... lo puoi fare facilmente. 7on perdere il quadro ... o la musica. E vorrei c(e tu sapessi ... c(e ,uando osservi la televisione in ,uesto modo((( tu puoi sentire delle cose( (( ma non ti danno fastidio. )6nalgesia+. Posso anc(e pizzicarti... cosii... e anche se senti il p7zzico((( ,uesto non ti d il minimo &astidio( 7on vero\ ?ra lavorer0 sui tuoi denti((( e anc(e se potrai sentire qualcosa... fno a c(e guarderai < flm e ascolterai la musica... non ti dar/ fastidio... e non avr/ la minima importanza. Il flm ancora ri\ E la musica\2ontinua a guardare e ad ascoltare( " !am!ini (anno un'immaginazione cos1 vivace c(e si pu0 quasi dire c(e passano una parte consi derevole del loro tempo in un mondo fantastico. Perci0 una tecnica di questo genere per loro del tutto naturale. 7oterete c(e mentre guardano il flm e ascoltano la musica, sono completamente rilassati e lontani mille miglia, per cui a!!astanza facile lavorare su di loro. Possono ancora provare qualcosa, ma non (a pi* importanza per loro e non d/ pi* fastidio. Per svegliare il !am!ino potete dire c(e qualcuno (a spento la televisione, per cui non vale pi* la pena di fngere. ;itegli cos1 c(e pu0 smettere di fngere- aprire gli occ(i ed essere completamente sveglio. A. a tecnica della moneta c(e cade)<artland+ Fn altro metodo d'induzione semplice e rapido preferito da molti dentisti la tecnica della moneta che cade( Questa un'altra delle procedure c(e si !asano sul 9ssare lo sguardo, utilizzando < pollice dello stesso paziente come punto di concentrazione. 3i suggerir/ successivamente c(e quando scivoler/ a terra una moneta postagli sulla mano, egli si addormenter/ profondamente. #. 'etodo di 6dIer e 3ecunda conconteggio sincrono alla respirazione e suggestione diavvicinamento delle due prime dita Fn metodo di induzione senza suggestione di sonno stato descritto da 6dIer e 3ecunda e viene seguito quando il paziente resiste a sentir parlare di ipnosi o di sonno. Esso viene presentato come metodo per riuscire a rilassarsi e concentrarsi, e ci0 viene, di solito, accettato gradevolmente da tutti. 3i fa sedere < paziente su una poltrona, con i muscoli distesi, con le !raccia poggiate sui !raccioli e con le mani a!!andonate verso l'interno della poltrona. 3i dice al paziente di concentrarsi sul pollice della mano destra e di c(iudere gli occ(i. 3i comincia quindi a contare, sincronizzando la conta con la respirazione del paziente, e si suggerisce c(e, a mano a mano c(e si procede nel conteggio, il pollice e l'indice si avvicineranno sempre di pi* fra loro fno a toccarsi e c(e contemporaneamente si produrr/ uno stato di profondo rilasciamento. ;i solito necessario contare fno a cento, ripetendo con pause opportune le suggestioni predette. 6ppena le due dita si saranno toccate, si suggerir/ il movimento di un gruppo muscolare pi* grande e la levitazione del !raccio, suggerendo c(e, quando, sollevandosi il !raccio, la mano riuscir/ a toccare il viso, si sar/ raggiunto uno stato di rilassamento profondo. ;ifatti, se ci0 avviene, il paziente sar/ in trance e allora si potranno eseguire i procedimenti usuali per < suo approfondimento, o iniziare una terapia c(e non ric(ieda una trance molto intensa. 8iudic(iamo questo metodo adatto ai pazienti molto ansiosi, eretistici, sospettosi, fo!ici, c(e, pur c(iedendo al medico qualc(e cosa c(e ( rilassi, non vogliono sentir parlare di cure c(e o!nu!>ino la loro coscienza, di sonno indotto da !ar!iturici, di ipnotismo ecc. a prevenzione in merito di questo genere di malati spesso per0 pi* formale c(e sostanziale- essi risentono dello stato di assurda angoscia c(e li tormenta, tanto vero c(e se si riesce a indurre trance senza prima avvisarli, e glielo si comunica al risveglio, essi accettano < fatto senza apprensione e quasi con... felicit/. Ua da sH c(e se si riesce a convincere i malati a praticare la stessa seduta di rilasciamento con uno o due centimetri cu!i di diogenal endovena, tutto proceder/ molto pi* speditamente, secondo la tecnica adottata a volte da c(i scrive e descritta nel capitolo E. "J. Tecnica del conteggio allarovescia da CJJ )<artIand+ 3i dice al paziente di rilassare completamente i muscol1... di sistemarsi comodamente nella poltrona... e di fssare con lo sguardo una lampada. 6 questo punto deve contare lentamente tra sH e sH alla rovescia partendo da 300( 'entre lo fa, gli si suggerisce un senso crescente di stanc(ezza agli occ(i... di pesantezza alle palpe!re... e un senso generale di rilassamento. Queste suggestioni vengono date con un tono di voce monotono e in !reve tempo si vedranno gli occ(i perdersi in lontananza e inumidirsi pi* di quanto non fanno normalmente. Poi le palpe!re cominceranno a s!attere un po'... e a questo punto si suggerir/ in modo incalzante e con enfasi maggiore un senso di pesantezza, dicendo al paziente c(e le sue palpe!re si vogliono c(iudere... c(e li sente sempre pi* pesanti... e c(e esse si vogliono c(iudere sempre di pi*. ;i solito gli occ(i si c(iudono facilmente e si pu0 accelerare questo fatto dicendogli, al momento giusto, di addormentarsi. Quindi gli viene suggerito c(e non vorr/ aprire gli occ(i fno a c(e non gli verr/ detto di farlo. "". 'etodo della fssazione diretta dello sguardo Il metodo della fssazione dello sguardo viene seguito soprattutto da alcuni autori russi e tedesc(i, i quali invitano < soggetto a fssare negli occ(i l'ipnotista, allo stesso modo per0 con cui lo invitere!!ero a fssare un oggetto qualsiasi. Tale metodo, sfornito di componenti autoritarie, va distinto da quello della fascinazione, c(e descriveremo appresso )cap. = 3 laF( "%. 'etodo non ver!ale di induzione catalettica P. 3acerdote di 7eW `orL induce ipnosi mediante una posizione catalettica del !raccio e della mano del paziente, provocata semplicemente sollevandoli leggermente con la sua mano messa a piatto sotto il polso in modo c(e < suo indice possa sentire il !attito dell'arteria radiale. ;opo uno o due rninuti, senza spiegare nulla, cornincia a togliere impercetti!ilmente le dita da sotto il polso, pronto a riapplicarle a sostegno della mano, se sente c(e questa incapace di rimanere su da sola. 3e la mano tende a cadere si modifca lentamente la pressione dell'arteria radiale sull'indice dell'operatore, cosicc(H questi pu0 appurare in modo molto sensi!ile < grado della staticit/ dell'arto del paziente dalla modifcazione del !attito dell'arteria. Tale manovra pu0 essere ripetuta pi* volte durante lo spazio di vari rninuti o di poc(i secondi, fntanto c(e ci si accorge c(e il soggetto comincia a sviluppare fenomeni catalettici. ;urante tutta l'operazione l'ipnotista deve osservare con occ(io clinico ed esperto le modifcazioni del paziente. Pu0 accadere c(e l'attenzione visiva di questi sia polarizzata ora sul volto dell'ipnotista, ora sulla mano di esso o sulla propria ma no, quasi a domandare c(e cosa si vuol fare, e c(e in questa muta fcerca di una spiegazione compaiano i primi segni o!iettivi della ipnosi. &io la rigidit/ progressiva dell'espressione, a volte movimenti di deglutizione, iperen4 >a congiuntivale, midriasi. In quei casi in cui il paziente, in modo pi* o meno c(iaro, identifca l'ipnosi con il rilassamento e col sonno comparendo allora un movimento vi!ratorio delle palpe!re c(e continua fno alla c(iusura spontanea degli occ(i. &ontinuando l'approfondimento dello stato ipnotico si osservano una leggera Dessione della testa in avanti, l'a!!assarsi delle spalle e la tendenza ad assumere una posizione quasi fetale. Il verifcarsi di questi fenomeni in modo del tutto spontaneo, non essendoci stata alcuna comunicazione ver!ale col soggetto, pu0 comportare diverse spiegazioni di cui una necessariamente non esclude l'altra, dato c(e i processi ipnotici risultano da una interazione di varia!ili anatomo4fsiologic(e e psicodinamic(e. Essi (anno per !ase < cosiddetto rappot&o ipnotico c(e sare!!e un tipo particolare di trans&ert il quale si manifesta prima ancora c(e una formale induzione sia cominciata. 3enza rapporto non si suscita ipnosi )3acerdote+. a personalit/ del paziente, la conoscenza c(e egli (a di questa materia, le sue aspettative coscienti e su!coscienti tendono a cam!iare poi l'approccio coi soggetto, per cui in pratica c' quello c(e facciamo, quello c(e cerc(iamo di ottenere, ci0 c(e < paziente di fatto fa e cio c(e si aspetta. :eccanismi neuro9siologici, tiNessi condizionati presta1iliti, &atti psicodinamici, &enomeni di dissociazione, o di semplice suggestione possono tutti essere c(iamati in causa per spiegare il fenomeno induttivo ipnotico c(e un prisma dalle molte facce non contrastanti, ma integrantisi vicendevolmente. 1pnosi pu0 anc(e soddisfare nel soggetto < !isogno di avere una esperienza di tipo regressivo o di assumere persino il ruolo di un !am!ino. Partendo da questi concetti generali 3acerdote cerca di spiegare l'induzione non ver!ale di catalessi come un mutuo scam!io di informazioni fra due individui. Prendendo < polso del soggetto, argomenta 3acerdote, io gli suggerisco prima di tutto di dirigere e concentrare la sua attenzione su una reciproca azione fra la sua mano e le mie dita. Poi col movimento quasi impercetti!ile delle mie dita io suggerisco vagamente al soggetto c(e la sua mano potre!!e restare per aria, senza a5atto cadere. Fna volta c(e questo stato catalettico stato ot tenuto, l'ipnosi segue quasi regolarmente e gli altri fenomeni c(e si verifcano possono essere considerati suggerimenti o suggestioni non comunicate ver!almente, ma c(e erano state accettate implicitamente dal soggetto per < fatto c(e egli aveva accettato di sottoporsi all'ipnositerapia. E come in altre parole se con le sue azioni < terapeuta avesse detto al paziente di sviluppare uno stato catalettico e c(e, con questo, sare!!e andato in ipnosi. Eliminando i messaggi ver!ali noi eliminiamo le funzioni corticali pi* alte connesse col linguaggio e col pensiero logico, dirigendoci a centri nervosi di comprensione flogeneticamente e ontogeneticamente pi* vecc(i. -al punto di vista psicodinamico si pu0 pensare c(e mediante una prolungata stimolazione tattile noi a!!iamo provocato nel soggetto una regressione a uno stato molto prin4*tivo prever!ale neonatale, quando lo sviluppo psicomotorio si otteneva attraverso contatti sensitivi e quando i suon1 e le parole non avevano alcun senso. &on la nostra azione, noi mettiamo in funzione un riDesso neurofsiologico, atavico, simile ad altri fenomeni dello stesso tipo, c(e si possono osservare in animali di ordine inferiore all'uomo. In questo senso, osserva 3acerdote, l'induzione non ver!ale di catalessi nell'uomo potre!!e rappresentare un anello di unione tra l'ipnosi umana e quella amimale indotta attraverso la sollecitazione di riDessi posturali. ;i fatto, quando induciamo la catalessi col metodo non ver!ale, il soggetto non (a nessuna precedente conoscenza di quello c(e a!!iamo intenzione di fare, nH riceve alcuna spiegazione su quello c(e si pu0 aspettare. 6!oliamo quindi la necessit/ di passare attraverso i centri superiori del linguaggio, comunicando col soggetto attraverso la stimolazione dei suo apparato sensitivo neuromuscolare e tendineo- c(e sta alla !ase dei riDessi propriocettivi, della orientazione speciale delle varie parti del corpo, del mantenimento dello sc(ema corporeo, delle diverse situazioni posturali e dell'equili!rio. 'a, secondo 3acerdote, altri fattori ancora entrano in gioco, quando noi provoc(iamo la catalessi non ver!ale, e precisamente &enomeni di dissociazione psicologica e 9siologica, per cui in un deterrninato momento il soggetto pu0 vedere e osservare la sua mano come se fosse un oggetto a lui estraneo, e questo atteggiamento mentale pu0 dare quindi l'avvio a fenomeni pi* generali di dissociazione ipnotica. ;a quanto precede risulta quanto nella sua semplicit/ sia invece complessa la spiegazione della induzione dell'ipnosi con il metodo descritto e come sia necessaria l'osservazione costante dei paziente, cercando di evitare la sua resistenza, e le sue reazioni inutili per il processo ipnotico, se si vuole un !uon risultato pratico. In ogni caso si deve tenere sempre !en presente c(e noi per prin4ii con la nostra persona rappresentiamo una parte integrante della induzione ipnotica e della successiva psicoterapia. "C. 'etodo non ver!ale della pantomima a tecnica descritta da 3acerdote nel "#EJ ric(iama per molti aspetti quella, pure non ver1ale, della pantomima di 8ricQson ela!orata nel gennaio "#=# in occasione di una conferenza di questo autore al ,8rupo de Estudio so!re <ipnosis &lMnica K EVperimental in 'eVico &itK: dove gli fu ric(iesto di indurre ipnosi in una infermiera c(e non conosceva l'inglese, c(e non sapeva nulla dell'ipnosi, nH di lui ignaro, d'altra parte, dello spagnolo. 8li studiosi del gruppo messicano avevano soltanto informato l'infeririiera c(e EricLson era un medico nordamericano c(e avre!!e avuto !isogno della sua silenziosa assistenza e c(e le avre!!e usato ogni rispetto. 'infermiera era completamente all'oscuro di quello c(e ci si aspettava da lei. Ecco come EricLson descrive questa tecnica non ver!ale. e parole tra parentesi sono una interpretazione delle fasi di essa, fatta da c(i scrive. &ondotta di fronte a me, silenziosamente ci guardammo l'un l'altro- io quindi camm/nai rapidamente verso di lei e sorridendo le stesi la mano destra mentre essa mi stendeva la sua. )Inizio di un transfert+. entamente le strinsi la mano e la guardai fssamente negli occ(i, fnc(H essa fece lo stesso con me e gradatamente cessai allora di sorlidere. )Processo di fascinazione+. Quindi cominciai a lasciare la sua mano in modo irregolare ed esitante, ritirandola piano piano, ora aumentando la pressione del mio pollice, ora quella del mignolo, del medio, sempre in maniera incerta ed esitante, e la ritirai infne cogi dolcemente c(e essa non avre!!e potuto precisare quando io avessi lasciato la sua mano, o quale parte di questa avessi toccato per ultima. )3uggerimento di una postura con !evi toccamenti+. 7ello stesso momento io cam!iai < punto di focalizzazione dei miei occ(i alternandone la convergenza cosii da dare al soggetto l'impressione che guardassi non nei suoi occhi, ma un punto distante posto dietro di lei( 4Fissazione catalettica dello sguardoF( =entamente le sue pupille si dilatarono e allora io delicatamente a11andonai completamente la sua mano, lasciandola a mezz'aria in posizione catalettica( 8sercitai una leggera pressione verso l'alto sotto alla mano e ,uesta si alzP leggermente( 4Suggerimento di posture varie e levitazioneF( %rovocai catalessi nell'altro 1raccio ed essa rimase immo1ile con gli occhi spalancati( +llora chiesi lentamente gli occhi ed essa &ece lo stesso( 4%rocesso di imitazione ed ecornimiaF( 5mmediatamente aprii i miei occhi e camminai dietro di lei, spiegando ,uel che avevo &atto in inglese, poichH molti &ra gli uditori conoscevano 1ene l'inglese, e la paziente non diede segno alcuno di udirmi( -elicatamente le toccai un malleolo e poi lentamente le alzai un piede lasciandola in catalessi su un piede( +llora toccai le sue palpe1re chiuse e lentamente gliele aprii( =a paziente mi 9ssP ancora con le sue pupille dilatate( 5o le indicai i miei piedi, poi @ suo sollevato in catalessi e le accennai con un movimento discendente di poggiare il piede per terra( 4*rdine dato con gestiF( 8ssa aggrottP le ciglia visi1ilmente meravigliata di vedersi con le due 1raccia e il piede sollevati e ,uindi, sorridendo al mio invito di a11assare il piede, lo poggiP per terra( =a catalessi delle 1raccia rimase inalterata( +lcuni medici la chiamarono per nome e parlarono in inglese ed essa continuP a guardarmi attentamente senza &are ,uei movimenti spontanei del capo e degli occhi che comunemente insorgono ,uando si $ chiamati da ,ualcuno a distanza e neppure sem1rP &ar piJ caso alle sue 1raccia sollevate in alto( 4Si documenta il rapporto esclusivo o prevalente del soggetto con l'ipnotistaF( :i &u chiesto in inglese se il soggetto poteva vedere i presenti dato che apparentemente non 8 poteva sentire( lo allora cominciai a muoverle le mani in alto e in 1asso e a incrociarle, mentre essa sem1rava osservare alternativamente i miei occhi e le sue mani< le indicai i miei occhi e i suoi avvicinando le dita ad essi e ,uindi &eci un gesto con la mano destra come se scacciassi ,ualche cosa rivolto ai presenti, assumendo una espressione meravigliata e interrogativa come se non vedessi nessuno( 4Suggerimento gestuale di un'allucinazione visiva negativaF( 8ssa mostrP la stessa reazione di stupore e domandP 4in spagnoloWFI G-ove sono andatiX 1 medici non dovevano essere ,uiX( +lcurri medici le parlarono rassicurandola, ma continuP a mostrarsi stupita e spaventata( 4.on sente o non considera le so9ecitazioni esterne, per il rapporto prevalente con l'ipnotistaF( %rontamente allora richiamai la sua attenzione ponendole le mie dita vicino agli occhi, ,uindi ai miei occhi, sollevandole la mano e guardai sorridendo all'anello che aveva al dito come se lo ammirassiI @ suo timore spar7( 4Si polarizza l'attenzione del soggetto su un nuovo o1iettivoF( %er interrompere lo stato ipnotico, le indicai la lancetta lunga del mio orologio e col dito sincronizzai un movimento di va e vieni del dito e della lancetta per dieci secondi( %oi le indicai i miei occhi, chiusi le palpe1re e le tenni chiuse per dieci secondi all'incirca< ,uindi le aprii associandovi un'estensione 1rusca dei capo( =e sorrisi e con un altro movimento del capo e della mano le suggerii di eseguire ,uanto avevo &atto io( +ppena essa chiuse gli occhi io camminai rapidamente indietro in modo da portarmi dov'ero all'inizio dell'esercizio e ,uando essa li riaperse potH vedermi lontano da lei( +llora rapidamente mi avvicinai sorridendo e stendendole la mano in modo da rista1ilire le condizioni originarie in cui era avvenuto l'incontro( Si svegliP immediatamente, mi strinse la mano e io mi inchinai eccetera((( %iJ tardi i colleghi mi in&ormarono che la paziente aveva sviluppato totale amnesia per tutta l'esperienza( "B. 'etodo non ver!ale di 'eares ='austra1ano :eares ha descritto una tecnica induttiva non ver1ale nel suo trattato G+ S?stem o& :edicai @?pnosis e noi l'a11iamo vista praticare dall'autore al 2ongresso internazionale di ipnosi nel luglio 19!3 a Uppsala, partecipando pure personalmente, come soggetti, all'induzione in gruppo eseguita a una trentina di congressisti col convenuti e desiderosi di sperimentarla( -iciamo su1ito che a noi non $ servita, anche &orse perchH piJ vogliosi di osservare con occhio critico che non di a11andonarci alle suggestioni, e come si sa Gnon si puP dormire con un occhio aperto e uno chiuso( +lcuni dei con venuti (anno realizzato una modica trance, !en poc2, a nostro avviso, una trance profonda- ma pro!a!ile c(e in altro am!iente ci0 potesse avvenire. 'autore parla poc(issimo e cerca di suscitare calma e distensione nei soggetti col suo atteggiamento, pronunciando con tono tranquillo frasi slegate c(e non ric(iedono risposta ed emettendo ripetutamente dei suoni profondi, come hum o ah( + volte egli simula una visita medica, col martelletto da riDessi, o palpando defcatamente l'addome, o le spalle dei soggetto- e facendo seguire questo approccio da un vago 1rontolio di soddis&azione c(e secondo l'autore dovre!!e fare scomparire l'ansia e l'angoscia. Ripetiamo quanto a!!iamo detto e diremo ancora per tutte le tecnic(e riportate9 esse servono in determinate condizioni di tempo e di luogo soprattutto a c(i se le create e crede in esse. % verosimile c(e con l'IP7?3I 7?7 UER@6E, la quale si svolge attraverso una metacomunicazione !asata su gesti, rumori, sguardi, mimica ecc., si sta!ilisca immediatamente un rapporto pi* o meno gratifcante o punitivo per < soggetto, in modo tale da attirare tutta la sua attenzione sull'operatore e da sta!ilire un atteggiamento mentale c(e, nei soggetti predisposti, pu0 dare l'avvio a fenomeni di dissociazione ipnotica. Gli atti comunicativi dell'operatore, in ,uesti casi, non hanno un signi9cato razionale e logico, ma analogico, e sono percepiti con modalit associative e non razionali( + questo livello percettivo l'operatore si pu0 muovere, a seconda degli atteggiamenti metacomunicati dal soggetto, in due modi opposti9 autoritari paterni, o permissivi materni- interpreta$ come penalizzanti nel primo caso, o gratifcanti nel secondo. Quando, ad esempio, con la mia tecnica, stringo il dorso della mano del paziente e passo con un certo imperio la mano sul suo volto, dall'alto al !asso, adopero un metodo c(e pu0 essere interpretato come imperativo- ma il soggetto pu0 venire su!ito dopo gratifcato dal metodo suasivo materno, con una carezza sulla fronte e adoperando un eloquio dolce, appena sussurrato. Il tipo di metacomunicazione a doppio 1inario permette di ottenere trance rapide ed quello c(e, con diverse varianti, usualmente viene adoperato dagli ipnotizzatori da palcoscenico. &on tale primo approccio essi selezionano i soggetti pi* facilmente ipnotizza!ili, su cui compiere poi < loro teatrale spettacolo, scartando i meno recettivi, c(e peraltro da un terapeuta de!!ono poter essere lo stesso ipnotizzati con tecnic(e pi* ela!orate. 3. @enerneglio, esi!itosi alla televisione italiana come ipnotizzatore, caldeggia anc(e come docente di questo tipo di ipnotismo, c(e egli (a defnito ipnosi dinamica, e c(e ric(iama quanto, EricLson, 3acerdote, c(i scrive e altri studiosi def'ipnosi prafcano da anni con modalit/ similari- per0 con le dovute cautele e su casi prima selezionati dal lato medico e psicologico. @isogna ricordare, nell'uso di queste tecnic(e, c(e ci0 c(e gratifcante per uno pu0 non esserlo parimenti per un altro. Inoltre queste comunicazioni su!liminali sono tanto pi* e2caci quanto meno razionalizzate e quanto pi* rimangono sul piano emozionale- specie quelle a livello cosiddetto penalizzante. o psic(ismo del soggetto, con i suoi processi di identifcazione e proiezione, incorporazione e introiezione, produce una serie di reazioni c(e devono essere riconosciute e sfruttate dall'operatore. 3econdo @enemeglio e altri sare!!e un aumento di tensione nel soggetto, con coinvolgimento emozionale, a indurre lo stato ipnotico, pi* c(e < progressivo modifcarsi delle sensazioni del paziente secondo le suggestioni indotte dall'operatore. a stessa tecnica del rDassamento, provocando una concentrazione su quelle minime sensazioni corporee alle quali di solito non si fa mai attenzione, produrre!!ero tensione induttrice di ipnosi. Questa ipotesi potre!!e allora c(iamarsi in causa per ogni tecnica rilassante, dal (+( al 1io&eed 1acQ( a comunicazione non ver!ale deve e5ettuarsi anc(e tenendo conto della particolare costituzione sensoriale del soggetto, c(e se , ad esempio, di ti po uditivo potr/ essere faciftata da una comunicazione fonetica, vocale, quale quella gi/ citata di 'eares, a !ase di u(mS, o(mS... ecc. 3e invece la sua costituzione di tipo cinesico sar/ pi* utile una tecnica sim>are a quella gi/ descritta di 3acerdote, con toccamenti, gesti, lieve sollevamento del !raccio, con piccole pressioni sino a fargli assumere un atteggiamento catalettico ecc. 3e la sensorialit/ di tipo visivo potr/ essere pi* utile una tecnica similare a quella della pantornima. 3i verr/ ad e5ettuare cosi un mutuo scam!io di informazioni c(e sortir/ < suo e5etto a seconda di come questo verr/ interpretato e pilotato. @isogna infne assolutamente ricordare c(e lo stesso stimolo pu0 essere percepito in modo diverso anc(e in rapporto alla situazione am1ientale in cui soggetto ed operatore agiscono. Per appurare < tipo di sensorialit/ prevalente in una persona, !asta a volte invitarla a raccontare un episodio piacevole o spiacevole della sua vita. ;alla posizione dei suoi occ(i e dalle parole adoperate si riveler/ la sua sensorialit/. Il tipo visivo, durante il racconto, avr/ lo sguardo rivolto prevalentemente verso l'alto- < tipo cinesico4cenestesico lo sguardo diretto verso il !asso- il tipo uditivo avr/ una posizione degli occ(i facilmente oscillante da un lato all'altro dei capo. e parole adoperate dal paziente per il racconto, inoltre, riDetteranno i diversi tipi di sensorialit/ e gli stessi stimoli saranno riportati con espressioni diverse dettate dalla sensorialit/ prevalente. &os1, ad esempio, dovendo riferire di una giornata passata tranquillamente in campagna, il visivo dir/ c(e vedeva volare gli ucceDi- l'uditivo c(e < udiva cinguettare- il cenestesico c(e si sentiva profondamen te rilassato ecc. Inoltre si potr/ recepire se quanto "$. Induzione con mezzi fsici vari esprime semplicemente ricordato o costruito )cap. "E = 1, 5nterrogatorio del pazienteF( Qualunque atto induttivo, del resto, sempre facilitato se noi non diamo delle suggestioni a caso, c(e possono suscitare anc(e reazioni di sfda, ma se renderemo autonomo il soggetto pi* c(e sia possi!ile invitandolo a rappresentarsi ci0 c(e gli pi* congeniale. "=. Induzione dal sonno fsiologico Tale tecnica stata adoperata nel passato e recentemente da Zeitzen(o5er. 3i applica con successo nei !am!ini. 3i sussurra al paziente c(e egli rimarr/ addormentato e c(e non si sveglier/ nonostante senta la nostra voce, anzi dormir/ pi* profondamente. 3i invita quindi ad alzare una mano per darci la prova c(e (a sentito la nostra voce e inteso il nostro suggerimento. ,ei alzi la mano e rimanga profondamente addormentato: )Pavesi+. <ull, @arLer, @urguWin ritengono, secondo noi giustamente, c(e sia impossi!ile convertire direttamente in trance ipnotica < sonno, dato c(e non vi pu0 essere suggestione se vi sonno profondo. 3e si riesce a ipnotizzare uno c(e dorme perc(H questi si parzialmente svegliato ed passato da uno stato c(e c(iameremo crepuscolare a quello di trance. In merito ci rifacciamo alle varie fasi del sonno e al loro impiego )cap. "# 3 %+. Esta!rooLs )"#$B+ adopera la seguente tecnica c(e anc(e a noi riuscita e2cace. 'operatore si mette seduto a fanco del dormiente e con voce molto !assa gli dice9 ,'i ascolti. Io le parlo e lei mi risponder/ nel sonno, come avr/ udito fare ad altri senza svegliarsi. ei profondamente addormentato, ma ode la mia voce col suo su!conscio:. 8radualmente l'operatore alza < tono della sua voce, pone una mano sulla testa del soggetto in modo da attirare maggiormente la sua attenzione e quando la sua voce (a raggiunto < volume normale, dopo circa ) minuti, gli fa qualc(e domanda molto semplice, come ad esempio9 ,;ove a!ita\: In genere l'operatore deve insistere a lungo prima di ottenere una risposta. Poi, o < soggetto si sveglia e ci0 succede nei ,uattro ,uinti dei casi, o comincia a parlare nel sonno. 3e ci0 si verifca l'ipnotista proceder/ come fare!!e con qualsiasi altro sonnam!ulo. e con stimoli ottici sincroni al ritmo cere!rale del paziente fotosensi!ile I pi* comuni mezzi fsici adoperati per indurre ipnosi sono quelli c(e interessano l'udito e la vista. Tra i primi ricorderemo i metronomi e la musica- tra i secondi l'a!!agliamento con luci intense, o ritmic(e. 6nc(e i metodi c(e fanno convergere fortemente gli occ(i possono indurre stati catalettici. @raid, difatti, poneva un oggetto !rillante alla distanza di circa BJ centimetri dagli occ(i, al di sopra della fronte del paziente, sicc(H questi fosse costretto, fssando l'oggetto, a stancare la sua vista e a convergere gli occ(i. &(arcot metteva l'oggetto fra i due occ(i, proprio alla radice del naso, causando quindi un maggiore stra!ismo superiore e convergente. Il malato, durante l'induzione con questi mezzi, era invitato a non distrarsi in alcun modo. 6nc(e <ansen, prima di produrre l'induzione con passi sulla fronte e sul volto, faceva fssare lo sguardo sopra un pezzo di vetro sfaccettato e molto risplendente. 3ull'importanza della vista per ottundere il sensorio e procurare stati catalettici, vi sono nella letteratura varie osservazioni e ricorder0, ad esempio, come '. @ouc(ut riferisca di una !am!ina di dieci anni, c(e cadeva in ,sonnam!ulismo con sintorni catalettici: ogni qualvolta lavorava gli occ(iel<, fssando attentamente e lungamente lo stesso punto della sto5a. 8li animali c(e vengono a!!acinati dalla luce )pesci, uccelli, lepri, eccetera+ e rimangono catalettici, nonostante il pericolo c(e incom!e su di loro- e i poZ c(e restano catalettici se fssano una linea !ianca, dritta, tracciata per terra )fg. "%."+ costituiscono una prova dell'importanza della vista e della posizione dei glo!i oculari per indurre ottundimento del sensorio, condizioni di immo!ilit/ e inerzia psicomotoria, cio la prima fase dell'ipnosi, essendo la seconda fase costituita, come si gi/ detto, dal su!entramento delle suggestioni dell'operatore. Questa seconda fase, con i suoi limiti e le sue possi!ilit/, contraddistingue veramente l'ipnosi umana. In merito all'ipnotismo eseguito con mezzi fsici e al successivo condizionamento a questi, sono interessanti gli studi di EricLson, dai quali risulta c(e ancora pi* e2cace dei mezzo fsico in sH e per sH l'immaginazione del mezzo 9sico induttivo, la quale fnisce col produrre trance pi* profonda e in tempo pi* !reve. Fn soggetto, ad esempio, condizionato al !attito di un metronomo, trovava c(e < metronomo immaNo gli facilitava di pi* l'induzione, perc(H i !attiti di questo seguivano nell'intensit/ e nella frequenza il suo pensiero e le sue sensazioni- mentre quello reale, rimanendo costante, era un ric(iamo alla realt/ e fniva con l'essere in parte causa di distrazione. ;al "#=C, avendo la possi!ilit/ di adoperare un fotostimolatore Qaiser per elettroencefalografa, c(i scrive (a saltuariamente sperimentato se dei lampi, opportunamente graduati per intensit e &re,uenza sincroma, o non, al ritmo cere1rale del soggetto )come risulta dal contemporaneo tracciato elettroencefalografco+ potessero facilitare l'induzione di trance. 7on ne (a riportato dimostrazioni su2cientemente c(iare da poter a5ermare c(e la fotostimolazione, sincronizzata al ritmo cere!rale dell'individuo esaminato, sia generalmente molto pi* attiva, per l'induzione di trance, della semplice fotostimolazione ritn4*ca, non sincronizzata- nH c(e quest'ultima, praticata con lampi di diversa intensit/ e frequenza, faciliti sempre in modo sensi!ile l'ipnosi. 'argomento (a un interesse speculativo fsiologico, oltre c(e pratico, cosicc(H si creduto opportuno svolgere il seguente esperimento. 3ono stati scelti venti malati non a5etti da malattie di particolare gravit/, ma solo da distur!i nevrotici di modico grado, o da distonie neurovegetative9 dieci uomini e dieci donne. In giorni diversi si sottoposero per dieci minuti a stimolazioni con lampi di diversa intensit/, e si osserv0 quindi se in essi insorgesse, alla fne della fotostimolazione, quello stato di torpore, di inerzia psicomotoria, di passivit/, propizio all'induzione di trance. In nessuno dei venti casi si e!!e la fortuna di accertare c(iaramente ci0. Uisto tale risultato, si cerc0 afora, su!ito dopo i dieci minuti di stimolazione luminosa, di praticare induzione di trance con i metodi usuali, insistendo per altri cinque nelle suggestioni di rilasciamento, torpore, inerzia, passivit/, psicomotoria, sonno. addove si instaur0 una modica trance, non fummo convinti c(e la predetta fotostimolazione avesse facilitato in modo apprezza!ile il risultato- considerando c(e in un quarto d'ora, con i comuni metodi e senza ausilio del fotostimolatore, si sare!!e arrivati all'identica condizione di ipnosi, se non anc(e pi* profonda. .ig. B.C. &aso $%9 Paolo 6. Prima prova. 7essuna modifcazione elettroencefalografca e, clinicamente, non manifestazioni di sonno, nH di trance ipnotica )= marzo+. 7on si voluto a!!inare la fotostimolazione all'induzione ver!ale suggestiva, per poter sceverare quanto si dovesse all'uno e quanto all'altro dei due mezzi, nell'insorgenza dell'ipnosi. 3i ripetH poi l'esperimento in giorni successivi e con l'identico risultato, adoperando, sempre per dieci minuti, una fotostimolazione con ritmi di tipo alfa, !eta, delta, t(eta, gamma. 3i allegano diciotto tracciati )fgg. B.%B."#+ in cui, suD " ultima linea marcatempo, sono segnati i secondi e le stimolazioni lurninose e5ettuate durante un secondo. e onde dell'ottavo canale, nei tracciati in cui si adoperata una fotostimolazione sincrona al ritmo cere!rale del soggetto, fgurano di un potenziale pi* elevato c(e negli altri canali, inquantoc(H esso, in questi casi, pilota l'apparecc(io fotostimolatore ed necessario, perc(H il pilotaggio possa avvenire, c(e i potenziali a!!iano una determinata amplifcazione, al di sotto della quale l'apparecc(io fotostimolatore non funziona. Praticamente si ottiene un lampo a ogni impulso negativo o positivo, c(e raggiunga l'ampiezza di CJ4BJ TaU. I lampi possono sdoppiarsi, con intervallo tra l'uno e l'altro, gradua!ile a volont/, da J a CJJ millesimi di secondo. 7on si mai costatato, infne, nei %J soggetti, c(e, dopo stimolazioni luminose protratte anc(e per dodici, quindici minuti, col ritmo, ad esempio, di quattro al secondo, e cio di tipo t(eta, lo stimolo visivo fnisse col sincronizzare il ritmo cere!rale dell'individuo, trascinandolo a un tipo t(eta da quattro cicli al secondo, quale, ad esempio, si osserva nel sonno fsiologico. 3c(neider e Qroger (anno ideato il ,@rain Zaves 3Knc(ronizer: )@.Z.3.+, cio il sincronizzatore di onde cere1rali, un apparecc(io c(e, secondo loro e secondo quanto (anno riferito Pavesi e 'osconi nel "#$J ,'Ipnosi nella medicina moderna: )p. "$%+ e nel "#EB ,Tecnic(e e applicazioni della ipnosi medica: )p. "=B+, (a la facolt/ d'indurre ,nello spazio di cinque minuti una trance leggera, o profonda, nell'AJ per cento dei soggetti. Il =J per cento di questi (anno raggiunto nello stesso periodo trance profonda:. 3i sare!!ero ottenuti dei successi anc(e in ,soggetti scettici, !en decisi a resistere e a non lasciarsi ipnotizzare:. In questo apparecc(io ,gli impulsi luminosi variano in ritmo, a seconda dei tipo di onde cere!rali c(e si vogliono sincronizzare, e la durata d'ogni impulso di un n>Desi .ig. B.B. &aso $%9 Paolo 6. 3econda prova )$ marzo+..ig. B.=. &aso $%9 Paolo 6. Terza prova )E marzo+. .ig. B.$. &aso $%9 Paolo 6. 3i inducono, dopo "C n4>nuti di fotostimolazione, catalessi e analgesia intensa. 3i ritiene c(e la fotostimolazione non a!!ia facilitato l'atto induttivo nH la profondit/ della trance, essendosi avuti in questo soggetto gli stessi risultati in "J minuti, con le usuali tecnic(e senza fotostimolazione )A marzo+. .ig. B.E. &aso $C9 3econdo P., anni =J, ferroviere. 7eurod1stonico. 3oggetto di2cilmente ipnotizza!ile. e suggestioni di rilassamento inculcate per oltre "J minuti, la manovra di fssazione dell'indice dell'operatore, quella di compressione dei glo!i oculari, del seno carotideo, inducono solo un modico rilassamento con sensazione di calore. 7ulla di pi* si ottiene con la fotostimolazione e la suggestione. .ig. B.A. &aso $B9 8iorgio @., anni "#, falegname, 7evrotico con tic di inspirazione nasale. Tracciato appiattito con ritmo alla poco evidente. 3oggetto facilmente ipnotizza!ile )"B marzo+ .ig. B.#. &aso $B9 8iorgio @. 3i osserva una discreta attivazione del tracciato con modico aumento dei potenziali. 3i veda, a confronto, la fgura B.A. ;opo "% nrinuti di fotostimolazione si cerca di costatare se esistono catalessi o sonno con passivit/ psicomotoria. Tale ricerca per0 negativa9 il paziente sveglio e si strofna gli occ(i. 3i induce, allora, trance ipnotica con la suggestione ver!ale e, nello spazio di C minuti, si instaura una catalessi di lunga durata. Tracciati rilevati durante la suggestione ipnotica )"$ marzo+. .ig. B."J. &aso $B9 8iorgio @. ;opo "E minuti di catalessi9 !raccio sinistro sollevato con le dita della mano Desse a scala..ig. B."". &aso $B9 8iorgio @. ;opo la catalessi si impone un'altra suggestione neuromuscolare )quella rotatoria della mano sull'avam!raccio+ c(e viene dal paziente eseguita co_1 lentamente da non suscitare artefatti muscolari nel tracciato. .ig. B."B. &aso $B9 8iorgio @. Risveglio )"$ marzo+..ig. B."=. &aso $=9 Renata P., anni CA, coniugata, casalinga. 7evrot1ca. 3oggetto facilmente ipnotizza!ile. ;opo A minuti di fotostimolazione nessuna modilicazione c(nica, nH elettroencefalografca )%E marzo+. .ig. B."$. &aso $$9 .rancesco ., anni $#, coniugato, pensionato. 7on facilmente ipnotizza!ile )%A marzo+..ig. B."E. &aso $$9 .rancesco . ;opo # minuti di fotostimolazione nessuna modifcazione clinica, nH elettroencefalografca )%A marzo+. .ig. B."A. &aso $$9 .rancesco . ;opo # minuti di fotostimolazione nessuna modifcazione del tracciato, nH c(nica )%# marzo+..ig. B."#. &aso $$9 .rancesco . ;opo # minuti di fotostimolazione nessuna modifcazione del tracciato, nH c(nica )CJ marzo+. mo di secondo:. ,Quando < soggetto messo davanti all'apparecc(io non vede nulla, ma gli stimoli luminosi eccitano ugualmente la sua retina, sincronizzano le onde corticali e determinano in !reve la comparsa di trance:. 3ul @.Z.3., stimato da molti d'immenso valore, c(i scrive (a fatto qualc(e riserva sin dal "#$", nel timore c(e la sua vera e2cacia induttiva possa dipendere non tanto dall'e5ettiva sincronizzazione degli stimoli intermittenti luiriinosi su!liminali col ritmo cere!rale del soggetto esaminato, quanto dallo stimolo fsico in se stesso, anche se non sincronizzato< e inoltre, in am!iente medico, dall'apparato suggestivo c(e l'apparecc(io e tutto ci0 c(e l'accompagna costituiscono sempre, in grado maggiore o minore. Infatti, sapendo come il ritmo delta, allo stato di veglia, sia un ritmo decisamente patologico nell'adulto, contrariamente all'alfa e al !eta, meraviglia apprendere come con l'apparecc(io @7.3. ,molti pazienti rispondano favorevolmente ai ritmi alfa e delta, e condizioni cere!rali insolite diano come risultato una risposta al ritmo !eta: )Pavesi e 'osconi+. Inoltre si sa come ciascun soggetto normale a!!ia < suo particolare tracciato, con ritmi prevalenti di tipo !eta o di tipo alfa, con onde cio di diversi cicli al secondo e di diversi rriicrovolt, oscillanti in limiti fsiologici. 3e il sincronizzatore deve la sua potenza induttiva di trance a una e5ettiva concordanza e graduazione dei suoi impulsi luminosi su!liminali al ritmo cere!rale del soggetto esaminato, e non all'impulso luminoso, quale esso sia, purc(H di una certa casuale ritmicit/ e frequenza, come pu0 servire per l'induzione in massa, o a interi gruppi di gestanti, coIi come sostiene Qroger\ 6 meno di non pensare c(e l'apparecc(io a!!ia la forza di trascinare al proprio ritmo quello cere!rale degli astanti- cosa c(e peraltro da dimostrare nel caso dell'induzione in massa, e d'altro canto non rende pi* comprensi!ile la consigliata ricerca preliminare, tra le diverse !ande di frequenza dell'apparecc(io, di quella pi* adatta al singolo individuo. 6vanzammo nel "#$" queste considerazioni in linea puramente teorica, non avendo avuto la fortuna di eseguire esperimenti col @.Z.3.-G e pari G 7el fe!!raio "#$% (o potuto osservare, presso l'6ssociazione medica italiana per lo studio dell'ipnosi )6.'.I.3.I.+ in 'ilano, un @.Z.3. in funzione e costatare come questo apparecc(io emetta essenzialmente stimolazioni luminose ritmic(e non su!limali, come altri &otoinduttori italiani )di Romaro, 3farcic( e altri+ o i comuni fotostimolatori da EE8. menti E avanzammo per apparecc(i sin4iilari, prodotti anc(e in Italia, nei quali lo stimolo luminoso, visi!ile Ne non su!liminale, avre!!e lo stesso, secondo gli autori, notevole potenza induttiva.GG 8li esperimenti personali accennati, negativi in merito, non vogliono a5atto contestare la possi!ilit/ d'indurre sopore, torpore, sonno )prima fase dell'ipnosi+, c(e in determinati soggetti pu0 avere la stimolazione luminosa intermittente, su!liminale o no. In ci0 l'uomo non sfugge a quell'e5etto c(e in lui, come negli animali, possono avere diverse stimolazioni sensoriali )cap. "%+, tenendo !en presente c(e ci0 c(e si produce con le stimolazioni luminose non ancora vera ipnosi, mancandovi il monoideismo auto o eteroindotto dal rapporto interpersonale, proprio dell'ipnotismo umano. e ricerc(e personali condotte possono, peraltro, testimoniareGG G c(e vi una forte percentuale di soggetti in cui l'ipnotismo non viene facilitato dalle fotostimolazioni, cos1 come vi sono numerosi epilettici c(e, se!!ene tali e !enc(H sottoposti a stimolazioni luminose intermittenti, non vanno incontro a crisi convulsive, o a serisi!ilizzazione dei loro tracciato. &i0 si osserva solo negli epilettici&otosensi1ili ed pro!a!ile c(e lo stesso avvenga per i soggetti facilmente ipnotizza!ili con l'ausilio di fotostimolazioni. a clinica dell'ipnosi potr/, con i moderni apparecc(i, testimoniare domani l'esistenza di una categoria di soggetti ipnotizza1ili&otosensi1ili, con particolari disposizioni costituzionali. " venti casi personali, c(e rappresentano un'esperienza negativa in merito, costituiscono un o!iettivo apporto statistico clinico4 elettroencefalografco, contri!uente a delimitare tale categoria, e a ridurre le possi!ilit/ d'induzione con fotostimolatori nei giusti, dovuti limiti. Uolendo concludere questo paragrafo sui fotoinduttori di trance, ripetiamo nel "#A#, dopo ventotto anni di esperienza, quanto gi/ sostenuto nel "#$"- questo nella speranza c(e ripetendo pedissequamente gli stessi dati, senza mai controllarli non si perseveri nella divulgazione di inesattezze. "+ t erroneo parlare di ipnosi elettronica non avendo il lampeggiatore per nulla < potere di indur GG Uedi @. 3farcic(, ='impiego del B(5'(S(, sincronizzatore delle onde cere1rali< ed E. Romaro, %resentazione del primo sincronizzatore italiano delle onde cere1rali, &orso di ipnosi medica dell'6.'.I.3.l., 'ilano %A aprile "#$". G G G &ome si riferito alla seduta dei %A aprile "#$" del &orso di ipnosi medica dell'6.'.I.3.l. re ipnosi senza l'ipnotista- %+ non possono questi apparecc(i defnirsi come costanti sincronizzatori delle onde cere1rali, dato c(e dall'esame dei tracciati elettroencefalografci eseguiti a diversi soggetti, durante la stimolazione luminosa intermittente, non si nota come regola costante un sincronismo trascinatore dello stimolo luminoso, sul ritmo cere!rale del soggetto sottoposto allo stimolo stesso- C+ quando ci0 avviene, deve trattarsi di soggetti &otosensi1ili, ipnotizza1ili o no, con disposizioni particolari c(e la clinica forse potr/ individuare, come (a individuato gli epilettici fotosensi!ili. 3ono dati, a dimostrazione, per !revit/ solo gli stralci di diciotto tracciati, eseguiti a cinque soggetti, tra i venti esaminati )fgg. B.%B."#+. "E. 6utoipnosi e training autogeni 3'intende per autoipnosi un'ipnosi c(e il paziente si induce da solo, mediante progressivi esercizi di rilasciamento, o ela!orando suggestioni postipnotic(e, dategli precedentemente da un operatore. In quest'ultimo caso si tratta principalmente di una suggestione postipnotica conseguente a un precedente trattamento eteroipnotico. Perc(H possa attuarsi autoipnosi necessario c(e < soggetto sia capace di raggiungere una certa profondit/ di trance, c(e implic(i almeno catalessia delle palpe!re e qualc(e altro semplice fenomeno ipnotico, mediante un processo spontaneo e attivo di immedesimazione riproduttiva, di monoideismo suggestivo e di ideoplasia controllata. Perc(H le tecnic(e autoipnotic(e possano essere applicate per uno scopo specifco nel momento voluto, con qualc(e pro!a!ilit/ di successo, necessario c(e siano praticate fno a c(e le suggestioni evoc(ino immediatamente le risposte desiderate, quando non si (a l'urgenza di ottenere il risultato. 'autoipnosi va iniziata con la guida di uno specialista, in sedute mono e !isettimanali di CJ4=J minuti e con esercizi di "=4CJ minuti ogni giorno, da praticare da soli. In merito ai procedimenti di autoipnosi, necessario fare varie osservazioni. =a prima quella c(e riguarda l'autoipnosi in sH, poic(H &(ertoL ed altri autori si domandano se possa essere considerata come una vera ipnosi, essendo priva di quell'elemento relazionale tanto importante per produrre la trance e per la terapia. 3tando alla defnizione c(e a!!iamo dato di ipnosi )cap. "= "+, per noi anc(e la trance autoindotta viene considerata ipnotica, !asandoc1, per caratterizzarla, pi* sulle condizioni di coscienza e sulle modifcazioni psicosomatic(e c(e si suscitano durante essa )eguali spesso nella trance autoindotta ed eteroindotta+ c(e sull'elemento relazionale. Peraltro, per quanto nel metodo autodidattico tale elemento sem!ri apparentemente assente, noi pensiamo c(e un elemento relazionale inconscio esista sempre nell'autoipnosi seguente a quella eteroindotta, o in quella imparata sotto serveglianza e suggestione di maestri e c(e esso fnisca con l'avere non poca parte nell'autosuggestione terapeutica )&(ertoL+. / dove i risultati terapeutici sono du!!i, anc(e l'elemento relazionale scarso. Il metodo autodidattico difatti considerato da molti come incapace d1 produrre una trance profonda e se alcuni pazienti d1cono di raggiungere la stessa profondit/ di trance raggiunta durante la seduta ipnotica, i pi* dic(iarano di avere raggiunto una profondit/ minore )&(ertoL+. ;i fatto, e questa la seconda osservazione c(e avanziamo, l'espefenza ci insegna c(e l'autoipnosi non alla portata di tutti e c(e, a parte < training autogeno con alcuni suoi specifci esercizi, una autoipnosi g1udiziosamente condotta e diretta non facile a realizzarsi. 3e vero c(e l'autoipnosi vecc(ia quanto ( magnetismo, c(e ipnotizzatori come @raid, .orel, &oste de agran si sono autoipnotizzati per curarsi di alcuni distur!i, con Tean ;auven riteniamo c(e solo degli spiriti sagaci, lucidi e dotat1 possono pervenire con l'autoipnosi volontaria a risultati apprezza!ili teraputicamente e per la ipnosi in sH. =a terza osservazione, c(e infne quali psic(iatri riteniamo indispensa!ile fare, l'estrema cautela con cui i procedimenti autoipnotici de!!ono essere impiegati. Questi, di fatto, spezzano l'unit/ della persona, facilitano gli stati sonnam!olici, lo sdoppiamento della coscienza e la dissociazione psic(ica, cosicc(H gli svantaggi possono essere assai superiori ai vantaggi se i detti procedimenti sono usati in modo inopportuno e, peggio, se a2dati alla completa discrezione del soggetto. Esta!rooLs riferisce nel suo manuale )pagine """ sg.+ di essere riuscito a provocare su se stesso delle allucinazioni e suggestioni postipnotic(e a ora fssa. 3ennonc(H queste a un determinato momen to fnirono col presentarsi anc(e al di fuori dei comandi c(e egli si dava e ci volle pi* di un mese per li!erarsi dai fantasmi allucinatori c(e troppo incautamente si era procurato. Riteniamo c(e le tecnic(e autoipnotic(e contengano dei pericoli maggiori dell'ipnotismo eteroindotto, dove la situazione sotto < controllo di uno specialista ipnologo. Esse possono riuscire di qualc(e utilit/ solo se adoperate sotto la sorveglianza di un tecnico, in quanto il paziente pu0, con l'autoipnosi, rinforzare al momento giusto le suggestioni dategli in precedenza, durante la seduta ipnotica. Ricorderemo c(e le pratic(e di autoipnosi sono conosciute da secoli. Esse, in modo non scientifco, vengono ancora oggi usate da alcuni mag(i di popolazioni primitive, alla stregua degli antic(i indovini egizi, assiri, !a!ilonesi, greci, romani, aztec(i. " monaci del 'onte 6t(os )"AAJ+, per facilitare l'autoinduzione di trance, fssavano a lungo il proprio om!elico, cosi come molti fac(iri oggi ottengono il loro scopo guardando per molto tempo un punto fsso dello spazio. Uarie pratic(e religiose orientali odierne presentano c(iari aspetti autoipnot1ci. a tecnica per ottenere autoipnosi molteplice- accenneremo sommariamente ai metodi principali. "+ 3parLs comincia le sue lezioni sull'autocondizionamento spiegando al soggetto l'importanza dell'impostazione mentale e del monodeismo facendo rilevare come una idea tenda a produrre ci0 c(e essa rappresenta. 3uggestioni e illusioni fsiologic(e, spontanee o provocate con qualc(e semplice artifcio- gli esperimenti del pendolo di &(evreul, del semaforo, del peso fantasma, delle mani giunte, alcune illusioni ottic(e comuni, il rilassamento&razionato legato all'immagine numerica G100033 formano la !ase dei suoi primi approcci coi soggetto- durante i quali vengono spiegati anc(e alcuni concetti di adatta!ilit/ fsio4psic(ica. ;escrive quindi la tecnica dell'autoipnosi con la quale fa immaginare al soggetto < numero "JJJ4" come sim!olo per provocare la stanc(ezza delle palpe!re- il numero "JJJ4% come sim!olo per provocare la c(iusura degli occ(i- "JJJ4C per il rilassamento- "JJJ4B per la tranquillit/ emotiva- "JJJ4= per l'ipersuggestiona!ilit/- fa immaginare quindi la cancellazione di una V racc(iusa in un circolo, e precedentemente visuafzzata per l'approfondimento della trance. Praticamente 3parLs condiziona prima con l'eteroipnosi il soggetto a un sim1olo neutrale numerico, in modo c(e l'immagine di quel numero, una volta c(e sia !en visualizzata, ric(iami istantaneamente nel soggetto un preciso determinato corteo di sintomi. 3olo in un secondo tempo questi potr/ tentare l'autoipnosi c(iamando alla mente quei sim!oli, mentre le attivit/ coscienti diminuiscono per l'approfondirsi della trance. In questo stato, solo il sim!olo lo stimolo c(e evoca la risposta. %+ R(odes, ai soggetti c(e desiderano l'autoipnosi, insegna a condizionare con dei numeri9ss7 le varie autosuggestioni, e cosii pronunciando la parola uno suggerisce nello stesso tempo di pensare c(e le palpe1re gli divengono pesanti, polarizzandosi e concentrandosi su questa idea e credendo a essa. 6ppena < soggetto avverte c(iaramente questa sensazione deve pronunciare la parola due e pensare c(e le proprie palpe1re sono divenute talmente pesanti da chiudersi da sole( 3uccessivamente < soggetto pronuncia la parola tre e pensa c(e le sue palpe!re sono talmente c(iuse c(e egli non pu0 aprirle malgrado tutti i suoi sforzi. Per riaprire gli occ(i, egli deve condizionarsi alla parola ,apriS: e gli occ(i si apriranno !ruscamente. &o_ii, attraverso esercizi successivi, il cui segreto sta sempre nel pensare a un'idea sola per volta, a concentrarsi in essa, a credere sicuramente nella sua attuazione, condizionandosi a un numero c(e la riassume e la ric(iama con la forza del riDesso condizionato, ;hodes produce autosuggestioni sempre piJ complesse di rigidit/ dei !raccio, di contrattura, di calore, eccetera. C+ Per insegnare l'autoipnosi, Zeitzen(o5er mette il paziente in trance profonda e gli suggerisce la possi!ilit/ di attuarla in casa propria, rilasciandosi intensamente su un lettino, respirando lentamente e profondamente ed evocando con la memoria le condizioni ps7comotorie raggiunte durante la trance eteroindotta( 6l soggetto ipnotizzato, Zeitzen(o5er (a l'accortezzza di suggerire c(e se una situazione critica si dovesse presentare mentre egli in ipnosi, sar/ in grado di risvegliarsi immediatamente e automaticamente, e di prendere tutte le disposizioni necessarie aD'uopo. In caso contrario, per risvegliarsi non avr/ da dire c(e si sveglier/- conter/ sino a tre e arrivato a questa cifra si trover/ dei tutto sveglio. B+ 6nc(e Zol!erg insegna l'autoipnosi al proprio paziente dandogli la suggestione postipnotica c(e egli riuscir/, con un segnale presta!ilito, ad andare in trance da solo e c(e, durante questa, sar/ completamente consapevole, tanto da potersi svegliare in caso di necessit/. &ontrariamente, si sveglier/ in virt* di un altro segnale presta!ilito . Fna considerazione a parte meritano alcuni esercizi di autorilasciamento c(e, pur inducendo spesso veri stati ipnoidali con modifcazioni somatoviscerali e della coscienza, non vengono da c(i < (a ela!orati considerati come stati ipnotici, perc(H mancanti dell'elemento relazionale e perc(H sare!!ero sprovvisti di componenti autosuggestive. Ritorneremo in merito dopo la descrizione del pi* im portante di questi metodi, il training psicoterapeutico di 3c(ultz. Riferiremo nel cap. U ) C )colonna UII 4 quadro III+ la tecnica di autoipnosi da noi seguita. 4aF ='allenamento autogeno di >( @( Schullz( 8sposizione del metodo e considerazioni ciEche Per la descrizione dell'6utogenes Training: di 3c(ultz ci rifacciamo alla traduzione c(e ne (a fatto 8. &rosa. a sua tecnica psicoterapeutica venne dallo 3c(ultz defnita9 ,Qonzentrative 3el!stentspannung:, cio tecnica di autodistensione da concentrazione psichica( raining signifca allenamento c(e, nell'esecuzione del metodo, si riduce a una serie graduale di esercizi di concentrazione psichica passiva< i quali progressivamente apportano modifcazioni nella tensione neuromuscolare, nello stato cardiocircolatorio, nella funzionalit/ respiratoria e viscerale, nella psic(e. +utogeno signifca generato da sH, spontaneo, e questo precipuo carattere di5erenziere!!e le modifcazioni indotte dal training da quelle della ipnosi. :entre, di&atti, nella eteroipnosi tutto dipende da ciP che l'ipnotista si propone e nell'autoipnosi da ciP che il soggetto vuol realizzare, nella tecnica di 3c(ultz tutta la fenomenologia sare!!e spontanea, autogena e, insistiamo, realizzata in uno stato di completa passivit( Il soggetto nella sua concentrazione passiva deve prendere coscienza dell'esperienza corporea vissuta in questo stato di passivit/, mettendo a fuoco sensazioni di pesantezza, calore ecc. 'unit/ !io4psic(ica umana, di fronte a una situazione4 stimolo, scrive &rosa traducendo 3c(ultz, reagisce con tensione muscolare, spasmo viscerale, sensazione di freddo, alterazioni della funzionalit/ neurovegetativa, endocrina, umorale, calore al capo, a5ollamento di pensieri. a concentrazione psic(ica passiva consente invece di realizzare le reazioni diametralmente opposte di rilassamento muscolare, distensione viscerale, sensazione di calore per il corpo, regolarizzazione della funzionalit/ neurovegetativa, endocrina, umorale, e infne di percepire una sensazione di fresco alla fronte, c(e vissuta come uno stato di calma, di !enessere fsico, di pace interiore. 'allenamento autosuggestivo si fa con i seguenti esercizi9 rilassamento muscolare- rilassamento vasomotorio, con percezione di calore- 4 regolazione del cuore-4 regolazione della respirazione- 4 esercizio del plesso solare con distensione viscerale- 4 controllo della regione cefalica. Tali esercizi devono essere imparati sotto la guida di un maestro e sottoposti periodicamente alla sua verifca. ?ccorrono circa tre mesi per produrre tutti i fenomeni suggeriti e !isogna inoltre ripeterli quotidianamente per circa sei mesi, fnc(H le sensazioni diventino quasi istantanee. &on tale metodo si riesce a ottenere una regolazione volontaria di varie funzioni automatic(e del corpo, si pu0 produrre analgesia, avere una maggiore padronanza di se stessi, rilasciarsi dissolvendo ogni tensione interna- impegnare al massimo, in caso di necessit/, le proprie risorse. 8li esercizi sopra descritti costituiscono la prima serie, quella somatica o inferiore, del training autogeno- in essi la concentrazione mentale rivolta a particolari sensazioni somatic(e ed autogena. 7ella seconda parte dei training la concentrazione psic(ica invece orientata a vissuti psicologici, non soltanto autogeni ma anche eteroindotti< infatti, aro9ttando della suggestiona1ilit che consegue alla passivit dello stato autogeno, il terapeuta potr/ utilizzare formulazioni specifc(e c(e potranno facilmente agire sulla personalit/ profonda del soggetto. Per vero, anc(e nella prima serie di esercizi, gi/ durante quello della pesantezza, < soggetto pu0 ripetere mentalmente la formula9 ,il mio !raccio pesante:, in quanto c(e tale formulazione facilita ulteriormente la passiva concentrazione e rin&orza le sensazioni percepite. 'a, ci spiega l'autore, ,tale formulazione, come le successive, non vanno considerate come delle suggestioni, dei comandi c(e ci si impone volontariamente- ma come delle costatazioni, come la conferma di una o!iettiva percezione di ci0 c(e spontaneamente va verifcandosi nel proprio corpo:. &ontrariamente agli esercizi del ciclo inferiore quelli del ciclo superiore non possono essere intrapresi c(e da psicoterapeuti esperti nella dinamica psicologica del profondo. Per mezzo degli esercizi del ciclo superiore viene anzitutto raggiunta la co noscenza del colore personale< si procede poi alla visualizzazione di oggetti concreti, di oggetti astratti, di esperienze sim1oliche< si pongono domande all'inconscio e attraverso la ver1alizzazione spontanea si puP aKrontare direttamente la pro1lematica esistenziale( %er &acilitare la realizzazione dello stato di distensione passiva, propria degli esercizi del ciclo in&eriore, $ necessario porsi in un am1iente tran,uillo, scarsamente illuminato, non troppo caldo nH troppo &reddo, ad occhi chiusi, allo scopo di ridurre il piJ possi1ile le aKerenze sensoriali( =a postura deve essere tale da non oKrire impedimenti al progressivo instaurarsi dell'ipotonia muscolare, e da Schultz vengono suggerite tre posizioniI ,uella su pina, ,uella seduta in una comoda poltrona a 1raccioli, e ,uella cosiddetta dei cocchiere a cassetta( 5n ,uest'ultima posizione le 1raccia non si devono toccare e possono anche essere sorrette da cuscinetti nei soggetti 1rachitipici( =asciamo al dottor 2rosa la stesura della tecnica del primo esercizio del training autogeno, come gentilmente ce l'ha &ornita, avendola praticata anche al 2orso di 5pnosi :edica svoltosi nel 19!0 presso @ 2entro di 5pnosi 2linica e Sperimentale dell'*spedale Generale di 'ercelli, organizzato da chi scrive( =e 9gure 4("0, 4("1 e 4("" sono state realizzate dal dottor 2rosa per illustrare la traduzione italiana dell'opera di Schultz, G5l training autogeno 48sercizi in&erioriF edita da Feltrinelli nel 19/#( 8 ora 3 dice 2rosa, rivolgendosi ai medici presenti in aula 3 vediamo di realizzare con ,ualcuno di voi un'esperienza pratica di training, in modo da poter meglio rendervi conto di che cosa siano ,uesti esercizi di autodistensione da concentrazione psichica passiva, il loro vissuto, i loro meccanismi, le loro 9nalit( @o 1isogno della colla1orazione di ,uattro di voi, disposti a realizzare ,uest'esperienza( :i auguro che la scelta sia &elice e tale da consentire che almeno ,ualcuno di voi possa attuare senza diEcolt ,uella commutazione psichica da stato attivo a passivo che $ necessaria e indispensa1ile perchH si possano svolgere, sia a livello psicologico che somatico, ,uelle tipiche modi9cazioni che caratterizzano lo stato di distensione( -i solito il /0Y degli individui $ in grado di realizzare ,ualcosa gi alla prima seduta< mi auguro che almeno ,ualcuno di voi ,uattro non a11ia le caratteristiche tipologiche da &arlo inserire nel restante 40Y, in ,uella percentuale di individui, cio$, che necessita di un maggior numero di sedute per poter essere in grado di imparare a smorzare la pr6 vigile Fig( 4("0( %osizione supina( 2apo leggermente sollevato da un guanciale< l'avam1raccio &orma coi 1raccio un angolo di Nessione di circa 1"03130 gradi< le mani sono posate con il palmo sul lettino< gli arti in&eriori divaricati< piedi con le punte rivolte verso l'esterno( .elle persone con torace a 1otte o con alterazioni della colonna $ necessario sostenere le parti laterali del dorso con cuscinetti, in modo da evitare tensioni muscolari che, ,uando interessano gli adduttori, portano i piedi in posizione verticale e cio$ con le punte rivolte verso l'alto, nell'atteggiamento di attenti( Fig( 4("1( %osizione in poltrona( =a potrona adatta al soggetto permette alla coscia di poggiare sul sedile e al dorso di aderire allo schienale( ='avam1raccio deve &ormare con @ 1raccio un angolo ottuso di circa 1"03 130 gradi3 la testa deve poggiare sullo schienale e i piedi per terra con tutta la pianta, essendo le gam1e leggermente divaricate( Muando l'individuo $ teso la sua mano, anzichH penzolare nel vuoto $ trattenuta attivamente nella direzione dell'avam1raccio( .ig. B.%%. )a+ Posizione del cocc(iere a cassetta in soggetto longilineo. Il tronco Desso in avanti- la colonna verte!rale in ampia cifosi, in modo da rilassare la muscolatura verte!rale. e gam!e devono essere leggermente divaricate- gli avam!racci a!!andonati sulle cosce si appoggiano ad esse fra il terzo prossimale e il terzo medio nella distanza tra il gomito e la punta delle dita distese. e mani pendono li!eramente nel vuoto. )!+ Posizione del cocc(iere a cassetta in !rac(itipo. 8li avam!racci sono sostenuti da cuscinetti. tensione e a superare cogi le resistenze al lasciarsi andare. Quelli di voi c(e saranno stati in grado di realizzare qualcosa, saranno essi stessi a illustrarvi, dopo la seduta, c(e cosa sia il vissuto, l'esperienza del rilassamento, del l'ipotonia muscolare- cio il primo scopo a cui tendono gli esercizi dei training autogeno. Tali sensazioni su!iettive saranno una conferma delle manifestazioni o!iettive c(e voi stessi avrete potuto osservare sui vostri colleg(i mentre eseguivamo l'esercizio. &(e cosa ci si propone con gli esercizi del training\ &i si propone di realizzare ci0 c(e 3c(ultz defnisce una conversione psic(ica dal mondo esterno c(e viene a noi attraverso i nostri sensi, al nostro mondo interiore, inizialmente fsico e poi, progressivamente, psic(ico. 7on pensa!ile di poter su!ito !alzare agli esercizi superiori, a una comunicazione diretta con l'inconscio, necessario un allenamento preciso e sistematico alla realizzazione della conversione !iopsic(ica per poter apprendere, gradatamente, a essere disponi!ili a tali prestazioni. @isogna come prima cosa essere in grado di realizzare la serie degli esercizi inferiori. 3pesso una volta realizzata la reazione psicofsica in tensione non si pi* in grado di ritornare a un equili!rio omeostatico. 8li esercizi di concentrazione psic(ica passiva ci insegnano invece a realizzarlo. 7on possi!ile produrlo su!ito nella sua completezza, ma !isogna imparare a conoscerlo, passando progressivamente dalla distensione muscolare )esercizio della pesantezza+, alla distensione vascolare )esercizio dell'iperemia o del calore+, all'esercizio della regolarizzazione dei ritmo cardiaco e del ritmo respiratorio )esercizio del cuore e del respiro+, alla distensione dei visceri )esercizio del plesso solare+ e infne alla realizzazione del fresco alla fronte. Fna volta acquistata una !uona padronanza a questi esercizi somatici si pu0 allora essere in grado di passare alla realizzazione degli esercizi superiori o psicologici. 7on si pu0 voler realizzare, anzi proprio l'opposto- pi* uno vuole, pi* si tende e fa pertanto qualcosa c(e non pu0 c(e contrastare lo svolgimento della reazione nel senso della distensione psicosomatica. 'a passiamo ora alla prova pratica. &ome vi (o detto !isogna imparare a staccare la propria attenzione dal mondo esterno, orientandola all'interno di noi stessi. Per poter incorriinciare a far ci0 necessario porsi in posture particolari e tali da consentire la possi!ilit/ di ottenere il progressivo rilassamento dei muscoli e la progressiva distensione dei nervi. 6 tale scopo 3c(ultz consiglia tre diverse posizioni9 la posizione supina, quella in una comoda poltrona a !raccioli e la cosiddetta ,posizione del cocc(iere a cassetta:. &(e cos' la posizione del cocc(iere\ 3c(ultz si era accorto c(e i vetturini di @erlino, tra una corsa e l'altra, approfttavano delle soste per porsi in un atteggiamento c(e consentiva loro di riposare, senza per0 cadere nel sonno. 6vete tutti certamente osservato come a volte dei vecc(ietti si appisolano su di una panc(ina dei giardini- a poco a poco la colonna cervicale e dorsale tende sempre pi* a Dettersi- tendono a piegarsi in avanti, ma poi a un certo momento improvvisamente si scuotono, riaprono gli occ(i e si riportano nella posizione eretta con la propria colonna verte!rale. &(e cos' accaduto\ In un certo momento la Dessione della colonna stata tale c(e tra muscoli agonisti e antagonisti si creata una tensione tale da creare uno stimolo e riportare allo stato di attenta vigFanza, impedendo l'ulteriore procedere verso la distensione e il rilassamento muscolare. ?ra i vetturini di @erlino avevano imparato a porsi nella loro tipica posizione a cassetta, la quale consente c(e musco!, tendini e articolazioni possano continuare li!eramente ad allentarsi senza crearsi < minimo stimolo c(e possa riportare al risveglio. Essi Dettevano volontariamente la colonna in modo c(e l'appoggio dei due avam!racci suDa coscia potesse consentire alla struttura ossea di restar su da sola, senza il !isogno di un impegno della muscolatura paraverte!rale- analogamente il capo era Desso di quel tanto da porre la colonna cervicale in un'annonica posizione c(e eliminava la necessit/ di tensioni nei gruppi muscolari relativi- le verte!re assumevano l'atteggiamento di una colonna di monete, poste non uniformemente una sull'altra, ma in modo da formare una curva tale da consentire la verticaEt/ senza < !isogno di alcun appoggio laterale. In tale posizione del tronco, se si innesca la d1stensione non accade come ai vecc(ietti dei giardini, ma muscoli e nervi possono li!eramente procedere nella d1stensione. t con questi concetti c(e dovete ora cercare di porvi nella posizione del cocc(iere- mettetevi a sedere sulla sedia in modo tale c(e spingendo indietro le spalle queste non urtino contro lo sc(ienale- poi Dettete la colonna in avanti di quel tanto c(e gli avam!racci vengano a posarsi sulle cosce- il punto di contatto deD'avam!raccio deve essere non troppo vicino al polso, nH troppo vicino al gomito, in modo c(e non vi siano necessit/ di impegno dei muscoli nH Dessori, nH estensori. a coscia deve essere orizzontale- la gam!a verticale e l'angolo, tra gam!a e piede, retto. Poi c(iudete gli occ(i e cercate di rnigliorare ancora la vostra posizione facendo dei piccoli movimenti laterali e anteroposteriori della colonna allo scopo di porsi nella posizione c(e si sente la pi* opportuna per ebninare la necessit/ di gruppi muscolari in tensione- poi, sempre a occ(i c(iusi, concentrate livostra attenzione sulla posizione degli arti inferiori per rendervi conto se < piede !en appoggiato in tutta la sua superfcie al suolo, se la gam!a !en verticale e non in posizione a!dotta o addotta, nH spinta in avanti o all'indietro. Fna volta c(e ci si messi in questa posizione comincer/ l'esecuzione del primo esercizio inferiore. 3empre a occ(i c(iusi, in modo da !loccare quel principale canale c(e normalmente ci tiene in contatto con il mondo esterno, concentrare passivamente l'attenzione sul !raccio destro- cercare di utilizzare un tipo di attenzione diversa dall'a!ituale- non quell'attenzione c(e si propone di fare, di agire, di muovere le dita, di scrivere, di prendere, di aggredire, di difendersi, ma un'attenzione c(e altro non si propone c(e di stare a vedere c(e cosa accade nel !raccio destro e nefa mano destra man mano c(e si pro trae e si intensifca questa passiva concentrazione. Pi* uno riesce ad a!!andonarsi in quell'atteggiarnento, senza pensare a nulla, senza voler nuDa, pi* facile c(e a un certo momento si renda conto c(e qualcosa sta accadendo nel suo !raccio destro, neDa mano destra. Esso cornincia a farsi sentire pi* pesante- l'avam!raccio grava contro l'appoggio sulla coscia, la mano pende a poco a poco sempre pi* rilassata e distesa, a volte con una sensazione di gonfore. 7on si pu0 voler distendere i propri nervi nH rilassare i propri muscoli, allo stesso modo come non siamo noi a voler tender( quando passiamo in uno stato di ansia, di tensione. E cos1 a poco a poco f !raccio destro si fa sentire pi* pesante- lui c(e si o5re alla nostra attenzione in modo diverso. 6llora lasciatevi prendere da questa sensazione, senza pensare a nuDa, senza voler nulla- non cercate di voler realizzare l'esercizio, poic(H il minimo atteggiamento attivo costituisce uno stato di tensione. Tutto si svolge da sH- allo stesso modo come si svolgono da sH le reazioni nel senso della tensione- ma questa volta le reazioni sono nel senso opposto, verso R rilassamento, la distensione, la calma. 'an mano < !raccio destro si fa sentire sempre pi* pesante- lasciatelo andare, senza pensare a nulla, pi* riuscite a essere passivamente indi5erenti, con l'attenzione a!!andonata nella contemplazione del !raccio destro pi* le sensazioni c(e da esso derivano si fanno precise, c(iare, evidenti, tanto pi* facilmente l'attenzione rester/ ( passivamente concentrata. Tutto < resto si svolge da sH. 7on pensate a nulla, non vogliate nulla per non impedire f li!ero svolgimento della distensione- e soprattutto non aspettate nuDa, poic(H anc(e l'attesa costituisce una tensione. &ercate di porvi in un atteggiamento di non aspettare nulla in modo c(e fnalmente i vostri nervi, i vostri muscoli, i vostri organi e i meccanisrni defa vostra mente c(e cos1 spesso sono costretti a porsi in stati di ansiosa attesa di dover fare qualcosa, di dover su!ire qualcosa, di non poter fare qualcosa, possano realizzare questa esperienza opposta9 non aspettare nulla. In tal modo il !raccio destro si far/ sentire man mano sempre pi* pesante, inerte, a!!andonato, immo!ile. E ora con la stessa indi5erenza, con la stessa passivit/, portate l'attenzione al !raccio sinistro, alla mano sinistra. &(e cosa accaduto\ &(e cosa sta accadendo\ Tutta la vostra attenzione ri passivamente concentrata- cercate di farI c(e questa attenzione sia la pi* completa possi!ile, nel senso c(e nella vostra mente altro non vi sia c(e l'immagine della mano sinistra, del !raccio sinistro, delle dita defa mano sinistra. &ome sono\ Tutto inerte, a!!andonato, pesante, forse gonfo, l'avam!raccio appoggia, grava sulla coscia- cercate di sentire come il !raccio inserito, appeso alla spalla sinistra. &(e di5erenza dal modo in cui si fa sentire < !raccio sinistro quando siamo in uno stato di tensione, di ansia, di angoscia e sentiamo c(e i muscoli si contraggono sino al tremore, i tendini si tendono e scattano da soli. asciate c(e fnalmente i vostri nervi, i vostri muscoli possano realizzare, per quanto possi!ile, questa esperienza opposta9 distensione, pesantezza, assenza di tensione nervosa. Tutto si svolge da sH- del tutto indipendentemente dalla vostra volont/, allo stesso modo di come si svolgono da sH, del tutto indipendentemente dalla volont/, le reazioni nel senso della tensione. 'a le attuali sono orientate nella direzione opposta9 distensione, pesantezza. &on la stessa indi5erente passivit/ portate ora l'attenzione sull'arto inferiore destro( &ercate di vederlo con gli occ(i della mente, attraverso i vostri nervi- cercate di penetrare nelle masse muscolari. &(e cosa accaduto\ &(e cosa sta accadendo\ &ome appoggia il piede contro < pavimento\ Tutta la vostra attenzione ri passivamente a!!andonata nella contemplazione di ci0 c(e sta accadendo. Tutto pi* rilassato, mor!ido, lasco. Pi* riuscite a porvi in uno stato di passiva contemplazione, pi* queste sensazioni si fanno c(iare, precise, evidenti- e allora lasciatevi prendere man mano sempre pi* da queste sensazioni c(e non sono un fenomeno suggestivo, ma una realt/ precisa c(e sta verifcandosi nei muscoli e nei nervi della gam!a destra. Tutto si fa pi* inerte e pesante. E ora portate l'attenzione all'arto in&eriore sinistro, al piede sinistro( 6nc(e qui lo stesso. I muscoli si fanno gi/ sentire pi* allentati, i nervi distesi- lasciateli andare. Tutto si svolge da sH. 3enza pensare a nulla, per non distur!are il li!ero svolgimento deD'esercMzMo- senza voler nulla, poic(H il minimo impegno della volont/ costituisce una tensione. a gam!a sinistra si fa sentire sempre pi* pesante, inerte, a!!andonata, immo!ile. E questo rilassamento non si verifca soltanto alle !raccia e alle gam!e- questa distensione non soltanto alle !raccia e aDe gam!e. 6ndiamo a vedere c(e cosa accaduto ai muscoli del tronco- portate l'attenzione al respiro, a!!andonandovi alla passiva contemplazione dei movimenti respiratori. E allora vi accorgerete c(e anc(e qui accaduto qualcosa, anc(e qui sta accadendo qualcosa- non pi* il respiro di una persona vigile, impegnata- esso andato modifcandosi e facendosi man mano sempre pi* come il respiro di una persona c(e dorme, in un sonno profondo non tur!ato da sogni. asciatevi andare sempre pi* in questa passiva contemplazione del respiro, in questo ritmico e monotono alternarsi dei movimenti del respiro. Tutto si svolge da sH, in modo spontaneo, automatico, meccanico, plastico. 7on siete voi a respirare, ma < vostro corpo c(e respira da solo, fnalmente l1!erato da qualsiasi tensione psic(ica, da qualsiasi a5anno, da qualsiasi ansia. &(e di5erenza da quel respiro c(e avvertiamo quando siamo tesi, ansiosi- quel respiro a scatti, quel respiro irregolare, disarmonico, c(e non arriva in fondo. asciate c(e fnalmente esso possa andare da solo, nel modo pi* li!ero, pi* spontaneo, pi* automatico, pi* armonico. Tutta la vostra attenzione ;, passivamente concentrata in questa passiva contemplazione del respiro- e allora a poco a poco accadr/ nella vostra mente ci0 c(e accaduto nel vostro corpo9 come nel corpo non c' c(e respiro, anc(e nella mente non vi sar/ c(e l'immagine del respiro- come nel corpo non vi il minimo impegno di energia, la minima attivit/ per i muscoli delle !raccia e delle gam!e, e non vi sono c(e i muscoli dei respiro in movimento, co/M, a poco a poco, anc(e nega vostra mente altro non vi sar/ c(e quel minimo di attivit/ necessaria per la contemplazione del respiro- tutto < resto vuoto, assenza di tensione. 7on vi altro c(e sensazione di armonia, di equili!rio, di assenza di tensioni, di !enessere fsico, di calma, di pace interiore. asciatevi prendere sempre pi* da queste sensazioni, senza pensare a nulla, senza volere nulla, senza aspettare nulla, in modo c(e la morsa della tensione nervosa sempre pi* si allenti, < tono dei muscoli si rilassi e la mente scivoli in una specie di sonno, c(e non un sonno vero, poic(H siete perfettamente vigili, presenti, vi rendete conto di tutto- non $ uno stato di ipnosi, ma un sonno parziale, limitato alla vostra partecipazione emotiva, al vostro impegno, alla vostra volont/. Respiro- non c' c(e respiro- un respiro c(e va facendosi man mano sempre pi* regolare, pi* ritmico, pi* meccanico, pi* uniforme, pi* ampio. 6 poco a poco vi renderete conto c(e non pi* soltanto un respiro dei polmoni, ma come se anc(e i vostri visceri partecipassero a questo li!ero, ampio gioco del respiro. Respiro. &ercate ora di concentrare l'attenzione sul dia&ramma< non (a nessuna importanza se dove immagMnate c(e sia il diaframma non corrisponde a una precisa realt/ anatomica- ci0 c(e importa scoprire, aver coscienza, rendersi conto di questi movimenti c(e di solito ignoriamo. Trattenete l'attenzione (, a met/ del tronco, dove fniscono i polmoni e cominciano gli organi addominali e allora comincerete a scoprire c(e vi qualcosa c(e si muove, c(e si solleva e si a!!assa, con movimenti sincroni ai movimenti del respiro. Questi movimenti vanno da soli- non dipendono da un atto della vostra volont/. ?gni volta c(e i polmoni si espandono il diaframma come spinto in !asso. ?gni volta c(e i polmoni si vuotano d'aria il diaframma come risucc(iato in su, verso i polmoni. ?gni volta c(e si a!!assa viene a comprimere gli organi addominali, lo stomaco, il fegato, gli intestini. Quando si solleva tutti gli organi addominali si espandono- per essere compressi ancora- per espandersi come non mai. In conseguenza di questa specie di ampio, regolare, ritmico, massaggio scompare a poco a poco anc(e da qui la minirna tensione, qualsiasi spasmo, qualsiasi contrattura. ?gni funzione viscerale tende al suo migliore equili!rio- tende all'omeostasi. Respiro, come nel corpo, anc(e nella mente, altro non vi c(e respiro. E ora dopo aver portato i vostri muscoli e i vostri nervi a un certo grado di distensione, in conseguenza di un atteggiamento psic(ico man mano sempre pi* passivo, !isogna percorrere il cammino inverso- !isogna passare da questa distensione raggiunta a quel giusto grado di tensione dei nervi, a quel giusto tono nei muscoli necessario per a5rontare le situazioni della vita quotidiana. ?ra !isogna risvegliare la volont/ c(e si era come addor mentata. Riportare l'attenzione al respiro, a!!andonarsi ancora un momento alla contemplazione di questi movimenti c(e si erano fatti man mano sempre pi* regolari, ritmici, meccanici, autonomi, del tutto indipendenti dalla volont/ e proprio di li cominciare a risvegliare la volont/. ?gni tanto, senza !rusc(i scatti, senza precipitare, gonfare di pi* il torace e lasciar c(e poi l'aria fuoriesca da sH- cogi, a poco a poco, man mano dallo stato di passivit/ ci si riporta allo stato di armonica attivit/ e tutto si riporter/ al giusto tono, al giusto grado di tensione. ?ra riportate l'attenzione alle dita della mano destra e cominciate a fare qualc(e piccolo movimento, piano piano, per rendervi conto di c(e cosa sia accaduto, di quanto sia accaduto- i movimenti sono torpidi, impacciati- ma gradatamente in conseguenza di questi movimenti, i muscoli man mano riprendono < loro tono, la capacit/ di condurre gli stimoli- come se essi stessi si risvegliassero- ci0 deve accadere spontaneamente, in conseguenza del passaggio dallo stato passivo all'attivit/, pi* c(e per uno sforzo e un impegno della volont/. ?ra provate a fare il pugno, ad allargare le dita, a muovere un dito dopo l'altro- tutto si svolge da sH, tutto si riporta al giusto tono in modo c(e quando fnalmente si riapriranno gli occ(i vi sentirete in una !en diversa situazione- pi* padroni dei vostri nervi e dei vostri muscoli e non in una situazione di dipendenza dalle vostre tensioni. I movimenti sono ora validi, !en controllati, !en governati dalla vostra volont/- scomparsa qualsiasi sensazione di pesantezza, di distensione, ma, cosa ancora pi* importante, non vi la minima. tensione di troppo. Quando sentirete c(e i movimenti della mano destra sono perfettamente riarmonizzzati, porterete allora l'attenzione sull'avam!raccio e sul !raccio sinistro cercando anc(e qui di far qualc(e movimento, senza ancora Dettere il gomito o sollevare il !raccio dalla coscia. Poi Dettete < gomito, ruotate l'arto, sollevate tutto l'arto- i movimenti si fanno sempre pi* precisi, validi, tonici, !en coordinati. Trattenete sempre l'attenzione su ci0 c(e accade, senza ancor pensare a null'altro c(e a osservare la ripresa del tono dell'arto destro. / una fase molto importante, questa ripresa, questa ricostruzione della propria motricit/. 6nalogamente a quanto realizzato per < !raccio destro, passate poi alla ripresa dell'arto superiore sinistro, dell'arto, inferiore destro e dell'arto inferiore sinistro. &ominciate dopo a stirarvi, a sgranc(irvi come se aveste dormito "4 ore, a massaggiarvi, a respirare profondo... fno a quando non si avvertir/ il minimo rilassarnento e tutto l'organismo sar/ perfettamente riarmorrizzato e allora gli occ(i si riapriranno da sH( )Ua notato c(e questa modalit/ di ripresa impiegata da &rosa dei tutto di5erente dalla modalit/ suggerita da T. <. 3c(ultz. ;i essa stato dettagliatamente riferito al &ongresso di Ipnosi e 'edicina Psicosomatica svoltosi a 'agonza nel maggio del "#EJ+. 3ull'importante tecnica del training autogeno, c(e annoverava centinaia di pu!!licazioni di studiosi di ventidue nazioni diverse gi/ nel "#$B )ut(e+, noi facciamo alcune considerazioni teoric(e e pratic(e, per cui pensiamo c(e il training autogeno, anc(e negli esercizi dei primo ciclo possa non essere del tutto autogeno. Riteniamo c(e, almeno all'inizio, < maestro terapeuta de!!a per forza, solo per la sua stessa presenza, inserire degli elementi relazionali nel trattamento. E !en di2cile allora precisare sino a qual punto tali elementi possano essere suggestivi, e cio induttori di quegli stati c(e c(iarniamo di ipnosi vigile, durante i quali il soggetto crede di essere perfettamente indipendente e < terapeuta non esperto in ipnosi convinto di non praticarla. &i0 per quanto riguarda < rapporto eteroipnotico negli esercizi inferiori del training autogeno, c(e peraltro ammesso per quelli dei ciclo superiore. t certo utile nella pratica professionale far credere al malato c(e tutta la sintomatologia del training sia autogena- perc(H coI1 gli si d/ la sensazione di essere completamente svincolato da ogni dipendenza dal terapeuta, e perc(H anc(e questi potr/ avere un pi* facile disimpegno nel caso di una mancata realizzazione di quei fenomeni c(e si aspettano dagli esercizi. Fna volta c(e, svincolato dall'inDuenza del maestro4 terapeuta, il soggetto procede da solo con gli esercizi del training, non ci sentiamo infne diescludere c(e in questa ulteriore pratica non su!entrino componentiautoipnotic(e, pi* o meno intense, ma comunque c(iaramente accerta!ili dallo studio dello stato di coscienzaraggiunto dal soggetto e dalle manifestazioni psicosomatic(e realizzate in tale particolare stato. Queste sare!!erocausate da una concentrazione passiva, ma ogni concentrazione comporta un/ttivit/ psic(ica attentiva,e noi pensiamo c(e non si possa riDettere una passivit/ neuromuscolare e viscerale attentivamente, come uno specc(io, senza contri!uire in modo pi* o meno manifesto aprovocarla. 7oi siamo stati tra gli assertori della presenza, nell'ipnosi eteroindotta, di modifcazoni neurovegetative spontanee, e cio indipendenti dalla volont/ dell'ipnotista )cap. "J = ""+, come di modifcazioni psic(ic(e spontanee )sogni ecc.+- non a!!iamo quindi nessuna di2colt/ ad ammettere l'autogenia di alcune modifcazioni psic(ic(e e somatic(e nel training autogeno. Per0 i fautori del T.6. )@azzi, &rosa, Peresson ed altri+ parlano del raggiungimento in esso di ,una condizione di passivit/ assoluta, priva di atti volitivi, realizzata nella indi5erente contemplazione di quanto spontaneamente accade nel proprio organismo e nella propria mente:- condizione c(e riteniamo si possa raggiungere pi* facilmente in un inistico c(e in un uno psiconevrotico ansioso e fo!ico o nei malati della nostra pratica clinica quotidiana. 3i asserisce c(e nell'autoipnosi tutto dipende da ciP che il soggetto vuol realizzare, mentre negli esercizi del T.6. di 3c(ultz la fenomenologia del tutto spontanea e autogena, ma non trovo questa a5ermazione completamente rispondente alla realt/, perc(H anc(e nel T.6. il soggetto si propone di realizzare ,ualche cosa e per ottenerla si mette in condizioni di dea5erentazione sensoriale )am!iente silenzioso e !uio, c(iusura degli occ(i ecc.+, concentrazione passiva, c(e ra5orza le modifcazioni psicosomatic(e con formule mentali. &ome non ammettere c(e in queste condizioni possano comparire componenti autoipnotic(e quando poi si ammette c(e la suggestiona!ift/ consegue alla passivit/ dello stato autogeno\ Per evitare < pericolo dell'inDuenzamento del maestro e cio di c(i insegna < training a un livello strettamente pedagogico )con un rapporto insegnante4allievo, pi* c(e medico4paziente+ 8>nter Qrapf ricorda c(e ,durante la pratica degli esercizi standard < silenzio deve essere rigorosamente osservato dal terapetita: e c(e questo ,deve cercare di mantenersi assolutamente estraneo:. 6nzi @azzi c(e stato < primo, negli anni '=J, a introdurre il Training in Italia, a5erma c(e non a5atto necessaria la presenza del terapeuta durante l'esecuzione degli esercizi, ed egli invita < paziente a lasciare il suo studio e a recarsi in una stanza attigua dopo la spiegazione di ci0 c(e egli deve fare. 3olo dopo avere e5ettuato l'esercizio in programma si riprende il dialogo per la discussione dei vissuti )Peresson, "#A"+. Quindi, dialogo prima e dialogo dopo, e tutto ci0 dovre!!e avvenire senza c(e mai la suggestione, pi* o meno conscia, possa su!entrare alla persuasione e anc(e senza transfert alcuno. ;acc(H lo stesso 3c(ultz non considera il transfert nel suo metodo, in quanto colloca quest'ultimo nell'am!ito di una psicoterapia di tipo razionale )Peresson, i!id.+. 6nc(e 8eissmann e ;e @ousingen scrivono c(e ,nel metodo di 3c(ultz scrupolosamente applicato esiste una specie di delega terapeutica al paziente, c(e modifca la maniera in cui si ela!ora un tran sfert:- trattandosi di un metodo, come spiega Qammerer, c(e ,non destinato all'intelligenza, ma si rivolge all'essere irrazionale e viscerale:. ?r!ene, noi siamo convinti c(e tutto ci0 esista pi* in teoria c(e nella pratica e ri!adiamo come ri!adiremo ancora, i seguenti concetti9 "+ 7el rapporto maestro4allievo non si pu0 escludere l'esistenza di un transfert e non tenerne alcun conto in una relazione, c(e resta fondamentalmente terapeutica, un errore. %+ Fna condizione di passivit/ assoluta, priva di ogni atto volitivo e realizzata in uno stato di indi5erente contemplazione teoricamente 1potizza!ile, praticamente eccezionale. C+ 6nc(e nel T.6. come nell'autoipnosi il soggetto si propone di realizzare nella sua mente e nel suo corpo qualc(e cosa e quindi esiste una attivit/ c(e contrasta con l'assoluta passivit/ auspicata. B+ ?gni volta c(e col T.6. come con qualsiasi altro metodo, in modo del tutto autogeno, si realizzano monoideismi plastici )nel senso gi/ spiegato e su cui ci so5ermeremo ancora+ noi crediamo opportuno parlare di stato di ipnosi )dalla vigile, alla sonnam!ofca+ per di5erenziarlo da altre condizioni clinic(e sirnilari. a sostanziale di5erenza c(e si fa tra la tecnica attiva suggestiva dell'ipnosi e quella autogena del training, c(e dovre!!e essere del tutto passiva e in cui < paziente si sforza di attenuare lo sforzo attentivo sino a dissolverlo )\+, procurando una deconnessione organisniica, riguardere!!e in ultima analisi solo la metodica induttiva. Questa pu0 essere di5erente nei due casi, anc(e se non coI1 profondamente come alcuni ritengono ma non sempre tanto di5erente lo stato raggiunto- c(e riteniamo essere quello dell'autoipnosi nel senso gi/ defnito. ;unque, anc(e queste metodic(e sono a nostro avviso metodic(e ipnotic(e- particolari, speciali, di5erenti dalle classic(e note, ma sempre ipnotic(e, se ci si riferisce alle condizioni di coscienza e ai monoideismi plastici c(e con esse, come con l'autoipnosi, si raggiungono. 7on conosciamo manifestazione psicologica prodotta nello stato di commutazione proprio dei T.6., c(e non possa ottenersi con l'autoipnosi- e se le due &orme psicoterapeutiche possono risultare diverse nella metodica, assai meno lo sono, ripetiamo, per le mani&estazioni che si ottengono( Si deve in merito tenere !en presente quanto a!!iamo gi/ rilevato precedentemente e c(e cio nella pratica clinica facile trovare il paziente che slitta dall'autogenia all'autoipnosi e c(e cio perda in !uona parte quel controllo delle sue azioni, c(e dovre!!e essere la grande prerogativa del training. Insistiamo su questi pro!lem1 diagnostici sempre perc(H sia c(iara l'impostazione dottrinale dell'ipnosi- come a!!iamo gi/ insistito a proposito della terniinologia degli stati ipnotici )cap. " S "+. 3econdo c(i scrive, la tecnica di 3c(ultz, in quanto causa una deconnessione della personalit/ con limitazione del raggio della coscienza e conseguenti inDuenze psicosomatic(e, pu0 considerarsi una tecnica di ipnotizzazione 9siologica autoindotta( e modifcazioni somatoviscerali riscontrate da diversi autori durante il training sono da riferirsi all'entrata in funzione di meccanismi diencefalici, come nell'ipnosi. 6!!iamo gi/ detto come noi adoperiamo la tecnica di 3c(ultz quale tecnica induttiva di ipnosi )cap. " S "+ nei soggetti c(e temono un approccio autoritario. 8( Aretschmer ha ela1orato la tecnica dell'ipnosi attiva &razionata, proprio utilizzando le prime due fasi del metodo di 3c(ultz )pesantezza e calore+. &on questo metodo, una volta c(e il soggetto riuscito a !en realizzare i primi due esercizi, si induce uno stato ipnoide c(e si utilizza sia per arrivare a una catarsi, sia per sviluppare una relazione di tipo analitico vero e proprio. Qretsc(mer, per raggiungere pi* facilmente l'ipnosi, aggiunge, ai due primi esercizi di 3c(ultz, esercizi attivi di fssazione dello sguardo implicanti movimenti coniugati degli occ(i. Pertanto, per concludere sull'attivit e passivit e sulla maggiore o minore autogeneit dei vari traini ( ng, noi pensiamo c(e simili di5erenziazioni avanzate dai diversi autori siano piuttosto artifciose in quanto non rispondenti a una o!iettiva realt/ psicologica e fsiologica. Essi possono ammettersi solo per alcune metodic(e estreme e anc(e per queste in via relativa, e non assoluta. ;i fatto, esistono dei metodi in cui predomina il fenomeno autogeno e altri in cui predomina quello eterogeno- ma come nella stessa ipnosi impostata in modo prevalentemente eterogeno si verifcano dei fatti autogeni a livello psic(ico e somatico, come da me costatato da oltre cinquanta anni, analogamente nelle tecnic(e c(e si propongono di realizzare fatti autogeni non possi!ile escludere lo sta!ilirsi di una fenomenologia eteroindotta. e tecnic(e ipnotic(e tendono ad agire in modo diretto e rapido sul sintomo e sul suo decondizionamento anc(e in via indiretta in conseguenza della distensione generalizzata. E di fatto ancora, come nell'ipnosi esistono una modalit/ tecnica possessiva paterna, autoritaria, e all'estremo opposto modalit/ tecnic(e ampiamente o!lative, materne, permissive, co_" anc(e nel training autogeno possi!ile realizzare gli esercizi con queste due opposte modalit/. a scelta della tecnica dipende da numerosi fattori concernenti la personalit/ del terapeuta e la situazione clinica. Fn esempio signifcativo per il training autogeno ce lo (a dato il dottor &rosa in una delle sue relazioni sull'esperienza del dottor 3apir, psicoanalista di Parigi, c(e applica la tecnica di 3c(ultz, in colla!orazione con una psicoterapeuta. Esistono numerosi dati contro la dic(iarata eterogeneit e succu!anza dell'ipnosi. Qui, solo ricorderemo la regressione di et ipnotica, durante la quale il paziente rivela materiale inconscio, c(e certamente non pu0 essere eteroindotto dal terapeuta, per < semplice fatto c(e questi lo ignorava completamente. 7umerose sono le ver!alizzazioni negli esercizi del training autogeno e le immagini introspettive ideoplastic(e o autoipnotic(e, in quanto inducono uno stato di coscienza proprio della ipnosi vigile )cap. = S laF( Prenderemo qui ad esempio quelle c(e si usano in un altro tipo di training, quello autogeno respiratorio di Piscicelli c(e certamente oggi il metodo pi* di5uso in Italia per la psicoproflassi nella preparazione al parto e prospettato come metodo non ipnotico, unicamente per la vigente attuale confusione di termini. 41F 5l training autogeno respiratotio 4;+F di %iscicelliI trans&ert, trance e ipnosi 'atteggiamento psic(ico di c(i inizia < R6T comincia con la formula ver!ale ,io sono perfettamente calino: e si invita < soggetto a ,fantasticare un'immagine di sH calma:. 7el secondo esercizio ,si invita a considerare < corpo a!!andonato: e si esorta a pronunciare ripetutamente le seguenti formule9 ,e inie !raccia e le mie mani sono pesanti:, 6l mio corpo pesante, tutto il mio corpo pesante, calmo, rilassato:. e stesse frasi devono ripetersi nel terzo esercizio. 7el quarto, le formule c(e ricorrono sono9 ,Il inio corpo si dilata e si contrae, ogni volta c(e si dilata e si contrae diventa sempre pi* plastico, pi* mor!ido, pi* Dessi!ile:. 7el quinto esercizio9 ,e !raccia, le mani sono pesanti. e gam!e e i piedi sono pesanti. Tutto il corpo pesante e rilassato. 3ono rilassati i muscoli delle !raccia e delle mani. 3ono rilassati i muscoli dell'addome. Tutto il corpo pieno. Tutto il corpo si dilata e si contrae ad ogni respiro. Tutto il corpo respira. Il respiro se ne va da sH- < respiro mi dondola, < respiro mi respira ecc ... :. Tutte le formule vanno ripetute immergendosi col pensiero sempre pi* nella realt/ corporea, immaginata e formulata, col c(iaro proposito evidentemente di creare un monoideismo suggestivo, introspettivo, una lirnitazione del campo di coscienza c(e < soggetto sotto lo sforzo della parola del maestro 4erpnSs 1/gos delle tecnic(e sofrologic(e+ impara a indursi con un procedimento c(e, pur r1futandoli, ricalca i metodi eterogeni. 7el sesto esercizio9 ,'allieva si immedesima negli e5etti del respiro e assiste alle autogene variazioni di ampiezza respiratoria c(e succedono in stato di commutazione, quando il soggetto viene investito da stimoli distur!anti:. E naturale c(e perc(H l'allievo possa costatarla deve essere messo sull'avviso di quello c(e accade, dato c(e gli e5etti vengono amplifcati con una !attuta delle mani per almeno quindici volte da parte dell'operatore, mentre il paziente recita le sue formule9 6 pieno lo spazio c(e c' fra ( lato destro e il lato sinistro. Tutto < corpo uno spazio pieno e si muove, si muove come il respiro. Tutto il corpo respira. Il respiro mi respira ecc. ecc.: Per quanto riguarda la modalit/ della respirazione nel R6T vedasi < sottoparagrafo seguente )c+ di questo stesso capitolo. 3eguono ancora formule, su formule, per pi* di una pagina )Piscicelli, "#EE, p. "B=+, ripetute come in una recitazione e c(e, secondo l'autore, per0 non dovre!!ero avere alcuna funzione suggestiva e passiva- perc(H se no si ricadre!!e nei guai del rapporto per suggestione o dell'autoipnosi, c(e escludere!!ero ogn1 verifca. 7el settimo esercizio si innesta nel sistema della nsposta respiratoria uno stimolo condizionante di natura semantica, ,l'utero si contrae:, ,c(e prepara la via delle risposte respiratorie rilassanti alle condizioni uterine c(e si presentano al momento del travaglio del parto:. ;i norma, la donna in travaglio di parto, avendo !isogno di una notevole quantit/ di ossigeno per sH e per < feto, fnisce coi realizzare spontaneamente sempre il ritmo respiratorio necessario al momento, mediante fsiologici automatismi riDessi, assai di2cili da modifcare nella dinamica della loro frequenza ed ampiezza. &ol condizionamento semantico, istituito durante la preparazione al parto, la gestante avre!!e invece la possi!ilit/ di ric(iamare < respiro autogeno, migliore, secondo alcuni ostetrici, di quello provocato con altre metodic(e psicoproflattic(e- e, secondo i fautori del R6T, migliore anc(e di quello naturale c(e scatta per meccanismi riDessi e necessit/ vitali.G 3econdo Piscicelli il respiro autogeno o!!edisce ad un andamento paradossale per cui si amplifca sotto l'insulto di qualsiasi stress fsico od emotivo, per una legge molto simile a quella c(e governa i &enomeni mira1ili descritti da Qirc(er. 6nc(e < settimo esercizio (a una pagina di ver!alizzazioni4)i!id., pp. "B# sg.+, con l'aggiunta di stimoli a !ase di !attute di mani. Per noi assai verosimile c(e tutte queste formule suggerite ripettitamente dal terapetita, con la sua autorit/ e !attuta di mani quando occorre, recitate numerose volte al soggetto, immedesimandosi in esse come in una preg(iera, fniscano col creare un monoideismo pi* o meno suggestivo e indurre quindi con questo mezzo )e non solo con quello della respirazione autogena+ quella commutaz1one della coscienza, )con tutte le manifestazioni psic(ic(e, somatic(e, vegetative c(e seguono+ c(e a!!iamo defr>to come stato ipnotico, per necessit/ diagnostic(e di5erenziali delle diverse trance. 7on riteniamo c(e in queste condizioni < terapetita o5ra solo ,uri'occasione, un esempio, li!ero da ogni possi!ile attri!uto condizionante, qualifcante o deviante:, e c(e l'individuo non sia schiavo di una formula preordinata, prevista e suggerita dal terapeuta. 7on vediamo quale altra scelta possa avere < soggetto a cui viene imposto di vivere l'esperienza delle formule su citate9 o le vive e allora ne rimane schiavo senza accorgersene, con !uona pace sua e di tutti quegli psicoterapeuti a cui fa paura la parola ipnosi- o la respinge e allora < metodo fallir/. 6 parte c(e la parola schiavo non si pu0 adoperare neppure per l'ipnosi pi* possessiva come, con tutta sicurezza, pu0 a5ermare c(i scrive dopo averla documentata in molteplici suoi casi flmati e in congressi scientifci. =a veri9ca riNessiva dell'esperienza, di cui i cultori del training propugnano la certezza, appare, nelle condizioni ipnoidali, create dalla recitazione delle formule, pi* teorica c(e pratica. E molto cauti !isogna anc(e andare, nel di5erenziare nella pratica terapetitica, l'autogenia dall'autoipnosi, per quanto a!!iamo precedentemente spiegato. t risaputo come nell'autogenia rimane sempre una certa vigilanza dell'Io, un certo grado di auto 4 )&I6PPI, =a ventilazione alveolare e lo scam1io dei gas nel respiro indotto con il ;+ nelle gestanti a termine, aggiorriamenti in ?stetricia e 8inecologia, IU', =4$- "E"4"E= Ediz. 'inerva 'edica, Torino, "#E"+. coscienza c(e si autopossiede e controlla- per cui il soggetto, senza alcun aiuto esterno, pu0 sempre reintegrare una situazione di dissociazione e recuperare l'unit/ dell'Io. Inoltre l'lo scisso sempre capace di verifc(e e di5erenziazioni fra realt/ e immagini. 7ell'autoipnosi invece questo autocontrollo si perde e si possono raggiungere condizioni dissociative c(e perdurano al di l/ della volont/ stessa del soggetto e a volte non pi* recupera!ili senza un aiuto esterno )ad esempio9 defcit motori o sensitivi, fenomeni astasici, a!asici, perseverazioni ideative, immaginative ecc.+, in persone non aventi gi/ un normale equili!rio psic(ico. In questi casi viene a mancare la critica discriminativa fra realt/ e immagini, e il soggetto si comporta secondo un modello autosuggeritosi, vissuto quasi allucinatoriamente. Tuttavia riteniamo c(e il passaggio dall'autogenia all'autoipnosi si avveri frequentemente nella pratica clinica, non solo per le tecnic(e messe in uso, ma anc(e per la particolare personalit/ del paziente. 'esperienza clinica ci (a documentato, sin dal "#EJ, come durante una esercitazione di T.6. eseguita su un gruppo di =J allievi medici, dal ;ott. &rosa, all'Fniversit/ &attolica, con gli identici esercizi autogeni uno di costoro a!!ia vissuto infatti il rilassamento in modo tale da sconfnare in una tipica astasia4a!asia- c(e non pot pi* essere risolta con metodi autogeni, ma solo col personale intervento ipnotico di c(i scrive. 3econdo Piscicell1 in alcune recenti pu!!Fcazioni di ut(e appare sempre pi* prevalente l'orientamento c(e solo i primi due esercizi di 3c(ultz si possono considerare autogeni e gli altri quattro sare!!ero solo complementari. ;el resto anc(e altri cultori del training autogeno, come Qlaus T(omas, ammettono c(e l'immagogia autogena, insegnata collettivamente e praticata a domicifo, pu0 essere appro&ondita sotto forma di immagogia ipnotica. 6!!iamo insistito su questa diagnostica di5erenziale perc(H sia sempre pi* c(iara agli studiosi quale de!!a essere a nostro modesto avviso l'impostazione dottrinale a proposito della terminologia degli stati ipnotici riportata nel capitolo ", paragrafo " e successivamente. 7on per tutti c(iaro c(e cosa sia veramente l'ipnosi, poic(H spesso si confondono, ad esempio, le tecnic(e induttive di essa, c(e fanno parte di quello c(e io c(iamo ipnotismo con lo stato raggiunto dell'ipnosi, col quale poi esse non si possono pi* identifcare sic et simpliciter. 8uantieri, ad esempio, scrive c(e ,l'ipnosi l'insieme delle condizioni neuropsicofsiologic(e presenti nell'organismo quando l'induzione ipnotica tern1nata:, di5erenziando quindi, come 8ranone, l'ipnotismo quale tecnica, dall'ipnosi come stato )cap. " S "+. a suggestione, ad esempio, c(e nei procedimenti dell'ipnotismo viene adoperata per indurre l'ipnosi, non pu0 senz'altro identifcarsi con questa, in quanto in quest'ultima si rivelano situazioni neurovegetative, somatic(e e psic(ic(e )ampiamente descritte nel presente trattato ai capp. #, "J, "A+ c(e sul piano clinico e neurofsiologico nulla (anno pi* a vedere con la suggestione c(e ad esse (a dato l'avvio- coI1 come un rumore c(e provoca una valanga non pu0 identifcarsi con la valanga all'esame o!iettivo dei fatti. 6ltri equivoci insorgono perc(H non tutti partono da un concetto univoco di ci0 c(e veramente l'ipnosi, da me gi/ defnita )cap. " S "+ come ,un particolare stato psicofsico c(e permette di inDuire sulle condizioni psic(ic(e, somatic(e e viscerali di un soggetto, e c(e viene indotto dal rapporto con un ipnotista- ma c(e pu0 essere autoindotto mediante monoideisn4> pi* o meno suggestivi imperanti nella mente del soggetto stesso:. 7on tutti infne nelle loro considerazioni ricordano c(e l'ipnosi un fatto eminentemente dinamico e non statico, c(e va dalla cosiddetta ipnosi vigile, allo stato sonnam!olico. Pertanto i parametri pneumografci, pletismografci, elettrocardiografci, c(e si rivelano negli stati indotti con metodic(e diverse devono essere considerati tenendo conto di questo carattere fondamentale dell'ipnosi, prima di !asarsi su di essi per escludere o meno la presenza di questa negli stati indotti. 6nc(e il sonno fsiologico, ad esempio, (a il periodo dell'addormentamento, dei sonno profondo, dei sogni, del risveglio, con tracciati elettroencefalografci !en diversi, con modifcazione dei riDessi e della cronassia muscolare di5erenti secondo la profondit/ del sonno, per cui si pu0 arrivare o no al @a!insLi, con modifcazioni ancora diverse del respiro, dell'equili!rio acido4!asico ecc. E per questo allora diremo c(e lo stato dell'addormentamento e del risveglio non fanno parte di quella condizione regressiva c(e il sonno\ E parimenti diremo c(e la cosiddetta ipnosi vigi le, o uno stato ipnotico sonnam!olico con amnesia, con personalit/ alternante e analgesia non fanno tutti parte dello stesso processo psiconeurofsiologico c(e l'ipnosi, secondo < concetto da me esposto, solo perc(H di5erente lo pneumogramma e qualc(e altro parametro nella trance !eve e in quella profonda\ 8i/ in passato e nelle precedenti edizioni di questo trattato a!!iamo spiegato in pi* punti cosa si de!!a intendere per trance )cap. # S E ecc.+ e quando questa diventa una vera e propria condizione ipnotica. Ripetiamo e c(iariamo alla luce dei nuovi termini apparsi nella letteratura e c(e si propongono da ogni parte la sostanza c(n1ca delle cose. Quando nell'Io si verifcano &enomeni di scissione intrapsichica per suggestione, indottrinamento, innamoramento, transfert ecc. ed esso regredisce a sottosistemi di &unzionamento primari e secondari con atteggiamenti monadali, propri dei primo stadio dell'evoluzione ontogenetica, si realizza una trance- ma quando compaiono, in questo stato di trance e cio di parziale dissociazione psic(ica dell'Io, fenomeni di ideoplasia pi* o meno controllata auto o eteroindotta allora noi riteniamo pi* opportuno parlare di trance ipnotica o semplicemente di ipnosi( Prendiamo ad esempio l'estasi mistica con il suo stato di coscienza ridotta in estensione, ma aumentata in intensit/- contraddistinta da netta prevalenza delle funzioni rappresentativo4emotive su quelle critico4intellettive e di parziale dissociazione psic(ica. %, c(iaro c(e qui a!!iamo una condizione ps1cofsica c(e non propria della veglia usuale, e c(e c(iarniamo trance< e cio di quelle condizioni di coscienza c(e possono suscitarsi non solo per fattori mistici, ma di innamoramento )per i quali un'emozione intensa confonde la specifcit/ delle risposte e favorisce la regressione e l'assimilazione monadale+. Essa pu0 suscitarsi anc(e durante < raptus della creazione artistica, o della divinazione scientifca. 'a se durante questa condizione compaiono &enomeni di intenso monoideismo suggestivo ideoplastico capaci di modi9care la reattivit organica e psichica in modo notevole, con la comparsa ad esempio delle stigmate sanguigne nella trance mistica- di grafa ematica )cap. "J ) E+ di analgesia, catalessia, isolamento sensoriale )cap. "J S ", %, C ecc.+, distorsione temporale )cap. # ) C+, o illuminazioni parapsicologic(e e percettive )cap. # ) E+ noi allora parliamo di stato ipnotico autoindotto o eteroindot to e soltanto allora9 altrimenti c(iunque si raccoglie in preg(iera o innamorato sare!!e in ipnosi. Piscicelli distingue anc(e un su!strato primario indi5erenziato dalla comunicazione con cui due soggetti si pongono in modo interlocutorio, e c(e denomina in&ert, al quale potre!!e seguire la trance. In equivoco cadono spesso coloro c(e non riDettono sulla dinarnica e sul multiforme aspetto degli stati di coscienza. Qui ci preme puntualizzare come noi, pur mettendo delle di5erenziazioni clinic(e tra le diverse condizioni di coscienza, non eleviamo delle !arriere tra queste, potendo esse di momento in momento slittare le une nelle altre9 coI1 l'autogenia del T.6. nell'autoipnosi- la semplice trance in quella ipnotica. Per cui per lo meno arduo per un operatore asserire categoricamente c(e con la sua metodica egli non suscita mai stati ipnotici, ma solo rilassamento autogeno )pur utilizzando per ottenere la commutazione della coscienza sollecitazioni ideomotorie dipeso e calore con modalit suggestiveF, e asserire c(e egli garantisce sempre il rispetto e le varie istanze dell'Io, non provocando mai &enomeni di trans&ert( Temiamo c(e cosi dicendo si risc(i di identifcare puri sc(emi teorici con una realt/ clinica c(e solo in parte si accosta ad essi. Riteniamo ad esempio condizione puramente teorica quella auspicata da alcuni sofrologi c(e preoccupati dei seri pericoli dei transfert ,cil quale instaurere!!e un rapporto di medievale potenza col proprio malato, favorendone la sudditanza e la regressione:+ propongono l'alleanza so&ronica c(e non transfert, ma un mettersi d'accordo col paziente insegnandogli a rimettere in ordine quelle possi!ilit/ di guarigione c(e sono insite in lui. 'a nella propugnata situazione d'insegnamento noi pensiamo c(e c(iunque pu0 riconoscere fenomeni di transfert, essendo questi pressoc(H universa(, come la psicoanalisi ci insegna- e inoltre noi pensiamo c(e tale atteggiamento di neutralit/ non sia sempre possi!ile, nH terapeuticamente utile. &ondizione teorica anc(e quella considerata dai fautori del R6T c(e asseriscono non esservi alcun transfert durante questa metodica, e c(e essa non provoca dipendenze- rilevando c(e ,tra i suoi strumenti di indagine e terapia non (a l'analisi del transfert, non essendovi alcun !isogno di risolvere i legarni dei rapporto:. E in questa introfessioneregressione auspicata dai fautori dell'autogenia, 'usatti vede un pericolo addirittura schizo&reniciz zante,Z )vedi ,Il .enomeno Ipnosi, 6ncona, 8ranone, 'usatti e 6ltri, p. ""=+ 7uova 3pada editrice, Roma, "#AJ. a parte c(e, ripetiamo, raramente esistono rapporti comunicazionali, soprattutto terapeutici, privi di qualc(e transfert. 'a l'ipnosi, per c(i scrive non tanto un trans&eti in senso psicoanalitico, o un rapporto particolare o!iettivo materiale di tipo energetico )cap. A S 1F, o una semplice suggestione mentale auto4 o eteroindotta )cap. A ) "a, 1, cF, o un semplice riNesso condizionato )cap. A ) C+, o ancora un modo di comunicare anche a livello non ver1ale )cap. B ) 1" e "C+- ma un modo di essere dell'organismo per l'azione di determinati stimoli dissociativi che lo &anno regredire a livelli particolari di comportamento, c(e a!!iamo c(iamato para9siologici per distinguerli da quelli patologici )isterici o nevrotici in senso lato+. Essendo l'ipnosi una sindrome clinica a sH stante )cap. A ) "a< cap. # ) " e cap. "0 S "+ c(e non si pu0 infeudare in quadri presta!ifti seguendo i diversi indottrinamenti, senza alterare la realt/ clinica dei fatti. &ertamente il training autogeno respiratorio di Piscicelli fra le tecnic(e in auge quella c(e meno di tutte sfrutta gli e5etti ideomotori suggestivi )ancora meno del training autogeno di 3c(ultz, secondo l'autore+, tanto negativi per l'autogenicit/. Essa cerca di evitare al massimo il rapporto di autorit/ fra terapeuta e soggetto- per quanto questo sia sempre automaticamente presente in una relazione terapeutica. " suoi esercizi (anno pi* il carattere )per lo meno apparente+ di un semplice apprendimento, e attivano livelli di aggiustamenti funzionali sicuramente autogeni ,con ricupero di sistemi psicosomatici di omeostasi validi e c(e le strategie di pensiero (anno inopportunamente dirottato sul comportamento motorio e volontario:. I dinan4 *smi della scissione, durante le metodic(e caldeggiate, vengono utilizzati in modo c(e le funzioni superiori del pensiero )critica, riDessione ecc.+ non siano delegate ,all'operatore c(e le manipola )\+ e orienta dall'esterno del soggetto- ma questo viene allenato a porsi in confronto con le esperienze propriocettive e a valutarle direttamente nei loro e5etti:. Questo aggiustamento dell'equili!rio omeostatico psicosomatico noi l'a!!iamo costatato varie volte durante il semplice rilassamento ipnotico indipen dentemente da suggestioni speci9che al particolare e,uili1rio in atto nel paziente )cap. "C S B+. &rediarno indispensa!ile mettersi d'accordo su quanto siamo andati esponendo in questo capitolo per evitare inutili di!attiti c(e peraltro non devono meravigliare. 3i osservi, ad esempio, c(e cosa sta succedendo per la nosografa della sc(izofrenia, dove, accanto all'atteggiamento convenzionale c(e d/ per scontata l'esistenza di un'entit/ nosologica c(iamata sc(izofrenia 8a cui ereditariet/ accertata+, sono sorte scuole antipsic(iatric(e c(e reputano addirittura incompati!ile per la sc(izofrenia il tern4>ne di malattia, e c(e non si possa legittimare il suo inserimento nell'am!ito della nosologia medica )aing, &ooper e sociopsic(iatri vari+. Per vero risultato c(e il concetto di sc(izofrenia usato dagli americani pi* ampio di quello adoperato dai londinesi, e spesso anc(e all'interno dello stesso paese varia l'estensione del termine, tanto c(e l'?rganizzazione 'ondiale della 3anit/ nel "#=# (a promosso una serie di studi transculturali i cui risultati sono stati pu!!licati nel "#EB. 7on c' da stupirsi quindi se sorgono delle discussioni nel campo dell'ipnosi, ancora coI1 poco conosciuta nelle clinic(e universitarie. 6!!iamo cercato di illuminare questo termine alla luce della nostra esperienza e con esso a!!iamo creduto opportuno etic(ettare una entit/ clinica c(e a2ora spesso inaspettatamente in modo autogeno od eterogeno. 6vendo idee precise in merito non di2cile riconoscerla. ;el resto, dal "#AJ al "#AA, nel volgere di otto anni, se non s!agliamo anc(e F. Piscicelli (a modifcato notevolmente le sue metodic(e di approccio e le formulazioni ver!ali, riportate all'inizio di questo paragrafo- c(e tante perplessit/ anni or sono (anno suscitato per l'esistenza in esse di una pura autogenia e per la dic(iarata assenza del trans&ert( Infne, riteniamo c(e se ci si limita allo studio della coscienza normale della veglia o a quella patologica delle malattie mentali, trascurando quella propria dell'autoipnosi )insorgente anc(e in modo autoctono per monodeismi pregnanti di fattori emozionali+ si risc(ia di confondere la dissociazione c(e compare in essa con lo stato patologico schizo&reni co )non cos1 facilmente reversi!ile+- la concezione intuitiva o dell'estasi mistica, con quella allucinatoria- lo stato artistico creativo, con quello maniacale improduttivo. )c+ +ltre tecniche di rilassamento con l'aiuto di esercizi 9sici e particolari posture( ;ilassamento di Caco1sen( :etodo dei riNessi opposti 1asato sulla respirazione e la respirazione nel ;+( ;ilassamento dinamico di 2a?cedo(;ilassamento -(+( 2( di -umont3+1rezol(RI6336'E7T? ;I X6&?@3E7 6l metodo tedesco di 3c(ultz fa riscontro quello americano di rilassamento d1 E. Xaco!sen, c(e un metodo di distensione mentale avente come punto di partenza la distensione muscolare. Esso, per certi aspetti, pi* complesso di quello di 3c(ultz e consta di tre fasi progressive. 7ella prima, il soggetto disteso su un lettino contrae con forza il suo avam!raccio, come per contrarre < !icipite, e quando cessa tale contrazione gli si fa osservare la sensazione c(e si accompagna al rilassamento muscolare successivo. Progressivamente il soggetto impara a percepire questa sensaz1one anc(e quando la contrazione non stata c(e minima e a discernere le pi* leggere tensioni dei muscoli per arrivare infne a un perfetto rilassamento senza una precedente contrazione. 31 procede cos1 per tutti i gruppi muscolari, compresi quelli del viso, della fngua, degli occ(i, della laringe )contando sino a dieci, a voce sempre p1* !assa+. 3i fanno da una a tre sedute per settimana sotto controllo medico, pi* una o due sedute quotidiane eseguite spontaneamente dal soggetto, da trenta a sessanta minuti, perc(H la distensione generale, a partire soprattutto dal momento c(e essa raggiunge il volto genera la sospensione dell'aEvit mentale e per conseguenza il sonno( a seconda fase si fa a soggetto seduto su una poltrona e porta < nome di rilassamento diKerenziale insegnando quali muscoli possono rimanere rilasciati, mentre gli altri sono per necessit/ contratti. ;urante la terza fase il paziente apprende quali tensioni muscolari si accompagnano alle emozion1 c(e lo aYiggono )paura, angoscia, timidit/, fo!ia+. Egli potr/ cos1 pervenire e ridurre queste tensioni muscolari, il c(e dovre!!e contri!uire a s!arazzarsi dell'emozione stessa );auven, "#$C+. 6ltre tecniche di rilassamento !asate su studi di neurofsiologia sono quelle respiratorie c(e vengono c(iamate in modo diverso dai vari autori, ma c(e fondamentalmente utilizzano le modifcazioni neu rovegetative, !ioc(imic(e e visceropsic(ic(e c(e conseguono a un determinato tipo di respirazione. Esse possono indurre non solo il rilassamento ma, possono colla!orare a produrre veri stati di autoipnosi, con catalessi e analgesia. 3econdo alcuni ricercatori sare!!e possi!ile, con un semplice esercizio di respirazione, modifcare a volont/ l'attivit/ e la dominanza degli emisferi cere!rali. 'ET?;? ;EI RI.E33I ?PP?3TI@636T? 3F6 RE3PIR6RI?7EE 6 RE3PIR6RI?7E 7E R6T Il dottor RenH 'Hadel, citato da ;auven, (a messo a punto un sistema c(e c(iama metodo dei riNessi opposti con cu1 si insegna al soggetto a respirare scientemente secondo il ritmo che gli $ naturale e che $ stato prima precisato con una ginnastica respiratoria allo stato di veglia( Iniziato l'esercizio, il paziente si concentra sul suo modo di respirare, regolando e controllando co6 l'azione dei nervi pneumogastr1ci, conduttori principali delle reazioni motrici di tutto il sistema neurovegetativo. 6ssodato c(e ogni minima aggressione esterna provoca reazioni di difesa automatic(e, trasmesse soprattutto attraverso lo pneumogastrico secondo una concatenazione !en conosciuta, si cerca di agire sui nervi pneumogastrici con la respirazione scientemente ritmata, in modo da conseguire uno stato di decontrazione e di distensione. Il nome di riNessi opposti deriva dal fatto c(e una intensa aggressiv1t/ portere!!e, con questa tecn1ca a dei riDess1 di decontrazione accentuata, in modo inversamente proporzionale. In Italia, anc(e Piscice2 si !asato sulla respirazione per indurre analgesia e tranquillit/ nelle gestanti, ma invece c(e di una respirazione scientemente ritmata egli parla di un training autogeno respiratorio, il cui andamento sare!!e molto sin4Ye alla respirazione c(e si instaura durante il sonno, con esso potre!!ero indursi anc(e stati di in&ert ed eutonia muscolare. RI6336'E7T? ;I76'I&? 3E&?7;? &6`&E;? ,Il R.;. una tecnica di allenamento psicofsico ela!orata su metodi ofentali, < cui scopo principale un'azione !enefca, diretta e progressiva sulla coscienza. Tale metodo non si oppone ad alcun altro metodo di rilassamento: )&aKcedo, "#$#, pp. "CJ4CE+. Gempo di allenamento( % consiglia!ile apprendere il metodo di gruppo, per un periodo iniziale di un mese, .ig. B.%C. 4aF o `ogi prepara la sua mente con una tecnica d'autoconcentrazione profonda come fase precedente gli esercizi. a posizione delle mani il sim!olo del saluto indiano. 41F 3ciatori svizzeri trattati con il rilassamento dinamico. Il metodo di rilassamento dinarnico di &aKcedo comincia con lo stesso processo. 'autoconcentraz1one degli sciatori favorita dall'azione ver!ale 4te6s lSgosF del loro allenatore. sotto la guida di un sofrologo. 8li esercizi possono essere praticati quotidianamente od ogni due giorni, con sedute di circa un'ora. 6l primo mese di allenamento, segue un periodo li!ero, di durata varia!ile, durante il quale ognuno seleziona i propri esercizi, siano fsici o psic(ici, con un controllo settimanale da parte di un sofrologo. 'iniziazione in gruppo e il periodo li!ero costituiscono < primo grado del rilassamento dinamico. Questo si compone di due parti, ciascuna della durata di due settimane. Esso di origine induista `oga e si compone di una serie di esercizi fsici e mentali (ata Koga e raKa Koga )fgg. B.%C4 B.%E+. Il secondo grado di rilassamento dinarnico si !asa sulle tecnic(e !uddiste, ricorrendo a un tipo di respirazione sincronizzato con la meditazione. &i0 c(e gli induisti ottengono meditando su un oggetto estraneo, i !uddisti l'ottengono ponendo l'attenzione sul proprio sc(ema corporeo. Il terzo grado del rilassamento dinarnico si ispira infne allo Ren. Il rilassamento dinamico va eseguito sotto controllo medico- se il sofrologo non lo , necessaria una visita medica preliminare:. %arte prima 0)rima e seconda settimanaFl. Periodo Preparatorio9 aF 7elle pr1me due settimane s1 realizzano gli eserc1z1 dopo < .eti3Ari?a, praticato ogni giorno salvo controindicazion1. li .eti3Ari?a consiste nel lavaggio delle fosse nasali e dei seni paranasali con soluzione fsiologica, alla temperatura corporea- esso termina con esercizi respiratori !rusc(i e capo inclinato, tenendo il corpo leggermente Desso e ruotando la testa, mentre si inspira aria con la !occa e si espira fortemente dal naso. 1F ;opo < .eti3Ari?a, si realizzano esercizi respirator1 r1tn*c1, !rev1, con contrazion1 de1 muscoli addominal1, eseguite all'impiedi. o scopo di scaldare ovvero attivare il fsico in generale e preparare quindi % soggetto agli esercizi seguenti. cF ;ilassamento in %iedi( 'an mano c(e < corpo si rilassa, si realizza l'esercizio c(iamato rotac dagli ind*- si fssa un punto immaNo sulla fronte, in modo da produrre una convergenza mediale degli occ(i, come se si cercasse di guardare tra le sopracciglia. ;opo qualc(e minuto, gli occ(i si c(iudono e comincia il9 d+ Primo esercizio mentale con l'aiuto dei te6s 5d .ig. B.%B. )a+ Fno degli esercizi di stimolazione selezionato da &aKcedo tra i sistemi `oga per l'ela!orazione del metodo di rilassamento dinamico. )!+ o stesso esercizio adattato al rilassamento dinarnico. gos )4repnvPQ O piacevole, "PKoQ O parola+, col quale si cerc(er/ di ottenere una discesa del livello di coscienza )o!nu!ilamento mentale+, senza meditare su alcun oggetto determinato. 3i cerc(er/ di mantenere un certo o!nu!Mlamento della coscienza a livello [&ondo, ai limiti dei sonno, durante gli esercizi c(e si svilupperanno durante le prime due settimane. 3olo con la terza settimana, si cominceranno esercizi psicologici di concentrazione, meditazione e contemplazione. 3i favorir/ la deconnessione mentale del soggetto con < mondo esterno, permettendogli, il contatto con < suo mondo interno, attraverso la sensazione di recupero( %arte seconda 4terza e ,uarta settimanaF In questa seconda parte, < 7eti4QriKa si far/ solo due volte alla settimana. ;urante la terza sett1rnana, nel corso del rilassamento in decu!ito dorsale, e al termine del rilassamento di recupero, il sofrologo direttore inizier/ l'afenamento mentale, in accordo con le direttive orientali sull'argomento della concentrazione e della meditazione, lasciando la contemplazione per l'ultimo rilassamento in decu!ito dorsale. &on il terpnSs lPgos indirizzer/ la concentrazione dello spirito su un oggetto, preferi!ilmente naturale )acqua, nuvole, al!eri, rocce ecc.+- qualora l'oggetto scelto non fosse gradito, il sofrologo terr/ un atteggiamento neutro, favorendo la concentrazione sull'oggetto li!eramente scelto. ;opo qualc(e rninuto di concentrazione, si daranno indicazioni per far ritrovare ai soggetti lo stato psicofsico normale, come gi/ detto. Il soggetto, in piedi, continuer/ gli esercizi di questa seconda tappa, facendo in modo di mantenere lo stesso o!nu!damento mentale della prima parte- ma far/ inoltre in modo, durante la dMnan1Mca del processo, di meditare sull'oggetto nel quale si concentrer/ durante < rilassamento da sdraiato. Per renderci esattamente conto della metodica del rilassamento dinamico, a!!iamo voluto partecipare per tre giorni a 3itges )@arcellona+ nell'otto!re "#EJ a un corso di sofrologia con esercizi collettivi, condotti dallo stesso &aKcedo, fondatore della So&rologia( &i siamo convinti c(e la so&ronizzazione di gruppo con il rilassamento dinamico $ soprattutto un metodo di ipnotizzazione di gruppo, valido in determinati am!ienti e climi. o stato di coscienza c(e si raggiunge con gli esercizi fsici e con la parola 4te6s lSgosF del sofrologo uno stato ipnoi[e auto3eteroindotto di modesta pro&ondit nella grandissima mGggioranza dei casi e sulla sua validit/ terapeutica, specie nel campo della psiconevrosi, della psicosornatica e delle tossicomanie, dell'alcolismo, si attendono ancora maggiori dati statistici e una pi* di5usa esperienza. Il rilassamento dinarnico, come il training autogeno di 3c(ultz, fa appello alla coscienza del vissuto corporeo, c(e viene passivamente acquisita dal soggetto c(e esegue il rilassamento, in quanto c(e in alcuni esercizi l'oggetto della concentrazione diventa < soggetto stesso. &ome < training, il rilassamento diriamico impegna assai meno la responsa!ilit/ dello psicoterapeuta nel rapporto transferale e nel successo terapeutico per la parziale autogenia del metodo. 7oi possiamo a5ermare c(e i metodi classici e personali descritti in questo trattato ci permettono di raggiungere nell'am!ito ospedaliero ed eVtraospedaliero un pi* rapido aggancio col paziente sin dalla prima seduta, di quarantacinque niinuti circa, e di instaurare con un ciclo di dieci sedute, eseguite nello spazio di CJ4BJ giorni, un valido rapporto psicoterapeutico fruttuoso di successi controllati a distanza di anni. Peraltro nostra convinzione c(e ogni metodo psicoterapeutico sia valido anc(e secondo c(i l'adopera e pensiamo c(e quello di &aKcedo, come quello di 3c(ultz, possano essere fruttuosi nelle mani di psicoterapeuti particolarmente versati per queste metodic(e lente e ampiamente permissive- mentre costoro pro!a!ilmente non otterre!!ero c(e scarsi successi con i metodi classici dell'ipnosi, ancora in uso in tutto il mondo e non sempre facilmente sostitui!ili per la cura di varie malattie. RI6336'E7To ;.6.&. );E@ouT, 6ssis, &?F&""#+ ;i ;umo7T46@RER? Tale metodo una forma di transizione tra il training autogeno classico e il rilassamento dinami .ig. B.%=. )a+ 6ltro esercizio, quello del collo, selezionato per il rilassamento dinamico. )!+ o stesso esercizio nel suo adattamento defnitivo. 7el rilassamento dinarnico le tecnic(e orientali sono utilizzate come veri sistern1 di induzione sofronica. .ig. B.%$. Il secondo grado del rilassamento dinamico utilizza anc(e alcuni fenomeni di tensione muscolare c(iamati catalettici nella terminologia dell'ipnotismo. 7el metodo di &aKcedo la contrazione e la decontrazione si fanno volontariamente sotto la direzione del sofrologo. co secondo &aKcedo, precedentemente descritti. Il metodo comprende sei esercizi progressivi. 7on si deve iniziare l'esercizio successivo senza aver !en assimilato il precedente. ?gni esercizio comprende una parte da eseguirsi in piedi );+, un'altra da seduti )6+, e un'ultima da eseguirsi sdraiati )&+. a complessit/ dell'esercizio aumenta dall'impiedi a sdraiati. "# metodo ;.6.&. si ispira allo `oga, al rilassamento secondo Xaco!sen e Pierce, al training secondo 3c(ultz, al rilassamento secondo &aKcedo e ad altri metodi di carattere sofrologico. 6lla 3cuola 'edica T(omas Xe5erson, nel maggio "#EJ, sono stati fatti studi )in due casi+ per dimostrare le modifcazioni fsiologic(e ottenute con il training autogeno di 3c(ultz, costatare le diverse modifcazMoni fsic(e provocate mediante emozioni suggerite durante il training )in particolare paura e amore+ e costatare le di5erenze tra il traininig autogeno puro )T.6.P.+, il training autogeno eseguito con un sottofondo musicale )T.6.'.+ e il traininig autogeno sofronizzato o guidato )T.6.3.+. 7on sappiamo c(e cosa pensino i cultori ortodossi del metodo di 3c(ultz di queste forme di autogenia in cui si suggeriscono emozioni e sofronizzazioni varie. &i sem!ra c(e nella mescolanza dei metodi c(e appartengono alla 3cuola 3ofrologica, si trovino < training di 3c(ultz e la vecc(ia ipnosi suggestiva camu5ata ria2orare da tutte le parti, conunisti a qualc(e pratica `oga o Ren, in modo da approntare un insieme terapeutico con molteplici agganci a livel]o fsiologico e psicologico, utile a svariati usi per c(i (a fducia in esso. Quel c(e conta per0, secondo noi, sempre la modifcazione dello stato di coscienza, pi* c(e le tecnic(e c(e possono essere infnite. &i c(iediamo infne9 ,ual $ il vantaggio di tecniche cos7 lunghe come ,uella dei training autogeni, c(e a!!isognano in media di circa tre mesi per ottenere ci0 c(e con i procedimenti eteroipnotici si pu0 a volte, ottenere in poc(e sedute\ " vantaggi E vediamo in un assai minore impegno .ig. B.%E. Rilassamento dinarnico di &aKcedo )secondo grado+. 3i tratta di un processo di sofronizzazione c(e utilizza alcune tecnic(e di respirazione !uddista com!inate con movimenti lenti c(e favoriscono l'integrazione dello sc(ema corporeo su piani razionali di coscienza. personale da parte dell'operatore e, secondo alcuni, in una minore dipendenza da questi del soggetto c(e verre!!e co/i favorito nella sua maturazione. 'a per la dipendenza ripetiamo quanto gi/ stato detto e diremo ancora9 aF il dominio deD'ipnotista sul paziente !en lungi dall'essere tale e non esiste in ipnosi quel grado di passivit/ c(e molti credono, con cessione della propria personalit/ a quella dell'ipnotista. !+ Questi, con una tecnica adeguata, pu0 fare in modo c(e la passivit/ non si crei o perduri. Muali gli svantaggi e i pericoli del training autogenoX 3ono quelli defa dissociazione autogena, con tutti i pericoli c(e questa pu0 procurare in soggetti non selezionati e privi del controfo medicospecialistico, come a!!iamo precisato all'inizio di questo paragrafo sull'autoipnosi. 7oi, come a!!iamo gi/ detto, reputiamo pi* pericolose queste pratic(e autoindotte, rispetto a quelle eteroindotte, perc(H spezzano l'unit/ della personalit/ e possono facilitare stati sonnam!olici, sdoppiamento della coscienza e dissociazione psic(ica, senza alcun adeguato controfo tecnico del medico. In altre parole, l'esperienza clinica ci insegna c(e quanto pi* intensa la commutazione della coscienza con conseguente dissoluzione della personalit/, tanto maggiori diventano le possi!ilit/ autogenic(e e ,uanto maggiori diventano ,ueste, tanto piJ &acile $ lo slittamento in stati autoipnotici, con monoideismi imperanti nella psic(e e nel soma, limitanti quei poteri di critica c(e sono congiunti a condizioni di vigile attenzione, distri!uita a diverse idee e oggetti. E quando si raggiungono in modo autogeno questi stati regressivi in un paziente, c(e fosse ad esempio a5etto da psiconevrosi, psicosornatosi o stati dissociativi, il pericolo per la conservazione della integrit/ psicosomatica e del suo normale equili!rio diventa maggiore c(e quando le suddette condizioni sono raggiunte con l'eteroipnosi, la quale gestita da un tecnico sempre dosata ad personam nefa durata, nell'interisit/ e nelle specifc(e qualit/ delle suggestioni, in modo assai pi* cauto e saggio. 7oi riteniamo c(e tutte le tecnic(e (anno il loro margine di validit/ secondo i diversi soggetti a cui vengono applicate, le loro diverse personalit/, i diversi tempi e i diversi luog(i. Fn nevrotico, un isterico, una tocofo!ica e un soggetto normale avranno !isogno di diverse mo dalit/ di approccio, c(e possono andare dal training all'ipnosi nella sua vastissima gamma di applicazione. P, stato detto c(e esistono tante psicoterapie quanti sono gli psicoterapeuti e ci0 nel senso c(e ogni operatore fnisce col modifcare con la sua pecu!are personalit/, in modo a volte inconscio, qualunque sc(ema terapeutico presta!ilito. Purtroppo per0 ogni psicoterapeuta, c(e ottiene dei successi con un determinato metodo, fnisce a volte col denigrare gli altri metodi e col non vedere pi* l'utilit/ di applicazione di questi a confronto del suo, a volte decisamente inadatto- e viceversa, come pu0 accadere ad esempio nell'am!ito della stessa ipnosi, tra quelli c(e propugnano un metodo pi* o meno permissivo o possessivo o tecnic(e dirette e indirette. ;i fatto sono assai numerosi i metodi di rilassamento( &' c(i vanta quello a prevalente sfondo neurologico, centrati sul corpo con esercizi di contrazione e decontrazione muscolare )Xaco!son, Xerda 6leVander, Zinter!ert+- c(i propugna i metodi attuanti una sintesi tra l'esperienza corporea ed il vissuto del soggetto con intendimenti psicoterapici )3c(ultz, 3ou!iran, @erges, @onnes+- e c(i infne );e 6Turiaguerra, 3apir+ si attiene a metodi ad orientamento psicoanaftico nei quali < dato corporeo viene interpretato nel contesto dell'immaginario, dei fantasmi, e dell'investimento del 3H. 6d esempio, l'esercizio del plesso solare di 3c(ultz sostituito dal vissuto addominale fantasmatico. 7on si parla in questi ultimi di pesantezza, ma di lasciare andare il !raccio- non si danno formule ripetitive, ma indicazioni varianti di volta in volta nel pieno rispetto della li!ert/ del paziente. &on dei toccamenti si possono suscitare pluralit/ di sensazioni e di pensiero in un soggetto- in quanto non c' solo il corpo reale c(e vive delle cose, ma anc(e un corpo fantasmatico quale sc(ermo in cui si proiettano i desideri. Queste terapie di rilassamento durano da $ mesi a " anno, una seduta la settimana- e dovre!!ero permettere una regressione e un cam!iamento. 3econdo noi la considerazione della maggiore o minore validit/ del metodo va fatta non considerandolo in sH, ma in rapporto al caso clinico da trattare. o psicoterapeuta c(e propugna solo i metodi psicoanaftici o solo quelli del training o queDi ipnotici )perc(H tali metodi soprattutto si attagliano afa sua personalit/+, uno psicoterapista con vedute erronee in campo c(nico4 medico. E cos1 come in caso di anuria alcuni nefrologi somministrano anc(e dodici fale di asiV in un'unica De!o da %=J cc. e un cardiologo pu0 limitarsi invece a prescrivere una compressa dello stesso prodotto diuretico due volte la settimana- cosi anc(e lo psicoterapeuta riteniamo c(e de!!a in una psicoproflassi ostetrica, o in qualunque psicoterapia, secondo il soggetto, ricorrere all'ipnosi o al R6T o al training autogeno di 3c(ultz o allo psicotraining di Peresson, in quanto c(e la !ont/ del metodo, ripetiamo, sempre in funzione dei paziente. Questa pratica clinica, tutto il resto opina!ile teoria. 4dF 8spetienze mistiche, \oga, ]en e autoipnosi t per noi pacifco, come per vari altri autori )'eares, Rossini, 'otoKama+, c(e molti riti religiosi suscitino stati di coscienza in parte sovrapponi!ili a quelli dell'ipnosi, producendo, come questa, immagini eidetic(e, allucinazioni, distensione, 2uminazione interiore, con controllo della psic(e sul soma. =o sciamanismo, lo \oga, lo ]en, la meditazione taoista e quella della religione cristiana, spinte a un notevole grado di profondit/ e d'intensit/, possono facilmente indurre stato di trance ipnotica. Il dottor <iros(i 'otoKama in un suo lavoro )"#$$+ (a esaminato i punti di contatto e di divergenza tra l'esperienza religiosa e il fenomeno ipnotico, paragonandoli fra loro sotto < proflo psicologico e fsiologico, e secondo la religione nella quale il fenomeno trova le sue origini. 6ccenneremo, per somn4* capi, all'esperienza religiosa ?oga, a quella dello ]en e a quella cristiana, trascurando lo sciamanismo proprio di popolazioni primitive dell'6sia centrale e settentrionale )si!eriani+, dell'6merica settentrionale, della 8roenlandia )esquimesi+, dell'6frica, e c(e (a sempre un carattere estatico, quando non raggiunge la condizione sonnam!olica autoipnotica, con sdoppiamento della personalit/. o sciamano arriva alla condizione estatica per disposizioni costituzionali, non di rado isteroepilettoidi- e, attraverso il rullare continuo di tam!uri, esercizi vari e danze, perde la sua usuale personalit/ per divenire temporaneamente o anc(e durevolmente un altro. In questa nuova condizione e5ettua guarigioni, acquista facolt/ profetic(e e paranormali. =a scienza ?oga, trasmessaci dal saggio PantafTali, vanta sedici secoli di esistenza, ed essenzialmente una flosofa ind* pervasa di pratic(e ascetic(e. Essa seguita in India, nel Ti!et, in &ina- come sistema di pensiero e di vita si propone la salute fsica e mentale, lo sviluppo di poteri supernormali e il perfezionamento etico4 religioso dell'uorno, c(e si realizza nell'unione con ;io. 3i compone di pi* !ranc(e- le pi* conosciute sono le hatha3 ?oga, c(e trattano del corpo, della salute e del modo di conservarla. Il ra>a3?oga tratta dello sviluppo delle facolt/ intellettuali e del raggiungimento della perfezione spirituale- lo gnani3?oga dello sviluppo della saggezza, sicc(H viene utilizzata la ricerca dei sapere come tecnica di elevazione- il Qhasma3?oga dell'azione, secondo una flosofa della vita riservato per i soggetti portati alle realizzazioni pratic(e- il 1haQQi3?oga dell'adorazione dell'infnito e della preg(iera. Tecnic(e specifc(e sono9 la ginnastica immo!ile del rilassamento e delle posizioni 4asanaF< gli esercizi di respirazione ritmica e controllata 4prana?amaF< gli esercizi per la padronanza completa del prana )principio energetico della vita+- l'allenamento al controllo e dominio del pensiero 4prata?adaraF e della volont/ 4dh?dna3 ?ogaF( o hatha3?oga si ricongiunge in parte ai metodi attuali di autoipnosi e di rilassamento per alcuni suoi esercizi e per le conseguenze psicosomatic(e c(e con questi produce. 3econdo vari autori, la condizione ?oga si di5erenzia da quella ipnotica perc(H nella prima < paziente guidato a raggiungere attivamente l'astrazione e la calma interna, e in essa esiste una mentalit/ attiva, sorvegliata sempre dal soggetto. 7ell'ipnosi, invece, prevalente il rapporto interpersonale, sicc(H in quella autoritaria il soggetto inDuenzato entro determinati limiti dall'autorit/ dell'ipnotizzatore, e in quella cosiddetta passiva aiutato invece a raggiungere un grado di a!!andono assoluto. 'eares d/ vari suggerimenti per passare dallo stato ipnotico a quello ?oga e da questo a quello. Per ottenere lo stato ?oga dall'ipnotico passivo, necessitano due o tre sedute preliminari di ipnosi profonda, durante le quali viene spiegato al paziente c(e ,egli (a raggiunto un grado tale di ipnosi da poter ottenere spontaneamente una condizione di assoluta calma:. In questo stadio le parole devono essere adoperate il meno possi!ile- tutt'al pi* si ricorrer/ a qualc(e passo, c(e il paziente interprete r/ come un aiuto nel suo tentativo di raggiungere la calma da solo. Questa si riveler/ all'occ(io dell'ipnotista dal rilasciamento dei muscoli n4*n>ci, con appianamento delle rug(e della fronte, dal rilasciamento dei muscoli masticatori e apertura della rima orale presentati dal paziente. Per evitare c(e questi dalla condizione ?oga slitti nel torpore ipnotico, !isogna fare in modo c(e vi sia una costante vigilanza mentale da parte del soggetto sul suo stato di rilasciamento. &i0 si ottiene, secondo 'eares, dicendo9 ,Rilassati da solo, sei a5atto sveglio, senti tutti i rumori c(e ti circondano, ma nulla interrompe la tua calma:. Il paziente, all'inizio pu0 stare poco tempo nello stato di ?oga e si vedono allora scomparire i segni fsionomici sopra notati di rilassamento e di calma. 6i prin4* sintomi di tensione, 'eares suggerisce il passaggio dallo ?oga a quello ipnotico, con adatte suggestioni ver!ali9 ,6desso avverr/ un cam!iamento- tu dormirai profondamente e ti rilasserai ecc.:. 'eares ritiene, in via generale, inaccetta!ile per il mondo occidentale la condizione ?oga, per quanto egli l'a!!ia prodotta, con qualc(e modifca, per la cura di malati cronicamente ansiosi. 5l 1uddismo ]en $ pur esso un sistema di pensiero e di vita, tenuto in notevole considerazione anc(e da vari religiosi cristiani. &ostoro pensano c(e < !uddismo ]en a!!ia trovato con la sua pratica la verit/ speculativa, c(e $ fondamento naturale di ci0 c(e i cattolici ricevono dalla fede cristiana. &ome (anno trovato questa verit/ 6ristotele, Platone, Plotino, c(e e!!ero delle intuizioni su punti fondamentali della religione e della morale, tanto da diventare il fondamento naturale della religione cristiana, grazie alla speculazione medioevale c(e ne scopr1 < legame. a tecnica propria del counseling )presente nello ]enF, in cui si illustrano i rapporti fra maestro e discepolo, (a dei punti di contatto con quella c(e si applica fra psicoterapeuta e paziente. 5l counseling aiuta il discepolo a sviluppare al massimo le proprie capacit/ a5ettive, conoscitive e orientative, come appunto si fa con la psicoterapia. e ricerc(e elettroencefalografc(e dimostrere!!ero, secondo gli autori giapponesi, c(e la cosa pi* importante dello ]en non sare!!e la postura o la respirazione, ma l'attitudine mentale e la concentrazione. Il ra5ronto con l'ipnosi viene fatto da vari autori )`amaoLa, QaWas(ima, 6Lis(ige+ per la concentrazione dello ]en< rapporti somatopsic(ici e psicoso matici vengono delucidati da ILegarni nello ]en< la meditazione, la respirazione, la postura avre!!ero una forza psicoterapica e, per e5etto della seduta in postura di2cile mantenuta a lungo, l'lo diventere!!e, per co_M dire, insepara!ile dalla postura e funzionere!!e normalmente. 3econdo ricerc(e eseguite da 'otoKama i fenomeni ipnotici apparire!!ero nello stato di concentrazione mentale, essendo < posto della coscienza occupato dal su!conscio. 6nc(e l'esperienza mistica cristiana, se vissuta profondamente e intensamente, pu0 essere suscitatrice di stati di trance, come tutte le esperienze religiose, causando, in soggetti predisposti, immagini eidetic(e, allucinazioni e fenomeni psicosomatici. ;efniamo estasi mistica o religiosa un particolare stato psicofsiologico paranormale, durante il quale una persona si trova come trasportata al di fuori di se stessa e del mondo sensi!ile- pervasa dalla passione di unirsi a un Ente trascendente, concepito come principio stesso dell'essere, e cio$ ;io nell'estasi religiosa, o l'Fniverso nell'estasi cosmica( 3econdo alcuni )'arc(esan+ l'estasi mistica si di5erenziere!!e dalla trance ipnotica perc(H non $ indotta, nH autoindotta. 'estasi non sare!!e autodeterminata dal mistico, ma insorgere!!e come una crisi sonnam!olica, senza la volont/ del soggetto, ed evidentemente per volere divino. Peraltro resta di2cile, secondo noi, escludere sicuramente qualunque partecipazione pi* o meno conscia, qualunque condiscendenza e desiderio del soggetto nel determinismo della crisi mistica, c(e pertanto, in questo caso, verre!!e a essere in certo qual modo autoindotta e non una improvvisa esplosione sonnam!olica. 3ui fenomeni psicosomatici otteni!ili durante lo stato di estasi n4>stica ritorneremo parlando delle guarigioni miracolose nella parte terza )cap. "J = E- cap. "" 3 Bc+. Riferendoci in parte alle ricerc(e di 'otoKama, osserviamo c(e l'esperienza religiosa e l'autoipnosi richiedono entram1e le seguenti &asiI 1F Fase preparatoria, durante la quale ci si siede o ci si sdraia in un luogo tranquillo- si distendono la mente e il corpo per facilitare la concentrazione psic(ica- si evita qualunque stimolo proveniente dal mondo esterno. 3i (anno co_M modifcazioni del tono muscolare e circolatorio. Riteniamo c(e tale fase pu0 essere praticamente a!olita quando, col ripetersi dell'esercizio, si sta!iEscono dei condizionamenti( %+ .ase di controllo dei sensi, durante la quale ci si isola dal mondo esterno, dirigendo l'attenzione verso il proprio mondo interiore. Esercizi di rilassamento di Xaco!sen- percezione della pesantezza, del calore ecc. nel training di 3c(ultz. PratKara nello Koga. C+ .ase della concentrazione mentale, su oggetti religiosi nell'esperienza mistica 4meditazioneF, e in particolari formule suggestive nell'autoipnosi, con la riduzione dello stato di coscienza e l'instaurarsi di fenomeni psicosomatici- illusioni di luce, di colore, di forma, termoestesia, esaltazione dell'immaginazione. -harana nello Koga. B+ .ase ipnoidale, per l'approfondirsi della concentrazione mentale e dell'isolamento sensoriale. -h?ana dello Koga- fase dell'estasi inistica cristiana- fase sonnam!olica dell'ipnosi, con allucinazioni. E' l'esaltazione di questa condizione parafsiologica c(e porta allo stato SavitarQa3Samadhi nello Koga- all'Unione con ;io in altre religioni- all'Ispirazione( 'lo come individuo in questi casi non pi* sentito come tale, nH sul piano della coscienza, nH su quello dell'inconscio- l'lo si unisce con l'Essere 3uperiore, cio con ;io. Evidentemente tali rappresentazioni mentali sono una peculiarit/ dell'estasi inistica e non dell'ipnosi, anc(e se sul piano neurofsiologico trance autoipnotica ed estasi (anno c(iari punti di contatto. 7ell'estasi !isogna distinguere l'esperienza mistica Koga da quella della cristianit/. Questa dovre!!e essere un'esperienza essenzialmente passiva, in quanto c(e si raggiunge uno stato di ispirazione con l'intervento della grazia di ;io, c(e l'oggetto della concentrazione mentale, e cos1 si perviene a una unione con ;io. 7ello Koga invece, avremmo un'esperienza religiosa attiva, dove si arriva alla rinuncia all'Io individuale, grazie alla concentrazione mentale. Per mezzo di questa, scompaiono sia l'Io come individuo, sia l'oggetto della sua concentrazione mentale, e appare < vero lo superiore )'otoKama+. 'entre durante l'esperienza iriistica passiva della cristianit/ si perde generalmente coscienza, si cade in trance e in catalessi, nell'esperienza Koga attiva, invece, ci0 non avviene di norma, perc(H nello stato in cui cessa l'attivit/ conscia umana, si risveglia una nuova consapevolezza e una nuova coscienza, c(e la coscienza superindividuale( Si suppone c(e questa percepisca direttamente il mondo esterno non attraverso i sensi, ma per intuizione )PraTna+, e a!!ia con esso un rapporto diretto. In entram!e le esperienze religiose, sia l'attiva sia la passiva, l'individualismo umano viene annullato e negato- ci si unisce fnalmente all'Essere, c(e superiore alla persona umana- si partecipa delle 3ue propriet/ e si fnisce con il divenire il 3uperiore stesso )'otoKama+. 6nc(e nella fase SavitarQa3Samadh? dello Koga vi sono per0 dei casi in cui si perde coscienza in modo palese e si cade in trance )'otoKama+- e ci0 secondo noi dimostra come non si possano sta!ilire dei rigidi con9ni fra i vari stati di coscienza religiosi, ma vi sia ampia possi!ilit/ c(e ognuno possa sfumare nell'altro, proprio come nei vari stati di coscienza dell'ipnosi( a di5erenza fondamentale fra l'esperienza religiosa e quella ipnotica sta, per vero, nella diversit/ del contenuto psic(ico fra le due. In quella religiosa questo contenuto costituito dall'Essere 3uperiore o divino- non c' unmondo individuale ma superindividuale, nel quale sussiste la sostanza dell'esperienza mistica. In ipnosi, invece,ci0 c(e emerge un Io psic(ico inconscio individuale- l'Io, ra5orzato dal complesso inconscio c(e non a2oranello stato di veglia, e pertanto tutta l'esperienza appare racc(iusa nell'am!ito individuale. e caratteristic(e psicologic(e e fsiologic(e delle persone capaci di esperienza ipnotica e religiosa, secondo 'otoKama, sare!!ero9 pronta immaginazione con facilit/ a illusioni sensoriali e insta!ilit/ del sistema nervoso autonomo. Tra costoro, poi, i calin1, i capaci di lavoro fsso e disciplinato, con predominio del parasimpatico, sare!!ero capaci di sviluppare ipnosi profonde e durature, con possi!ilit/ di regressioni d'et/ e di amnesia post4ipnotica. Quelli di temperamento mutevole, facili agli eritusiasmi, con predominio del sistema simpatico, raggiungere!!ero invece soltanto gradi di ipnosi leggera. " prirn1, con predominio parasimpatico, durante l'esperienza mistica entrere!!ero in stato di estasi profonda, perdendo la coscienza- mentre i secondi conservere!!ero ancora la coscienza durante l'estasi. ;a questi studi risultere!!e c(e vi sono molti punti di contatto fra le caratteristic(e psicologic(e e fsiologic(e di coloro c(e (anno esperienze reli giose e di coloro c(e possono facilmente essere sottoposti a ipnosi. Tuttavia si s!agliere!!e se si volesse interpretare tutto l'aspetto dell'esperienza religiosa come un fenomeno ipnotico, quando si riDetta c(e quella, contrariamente all'ipnosi, tutto uno sforzo per a!!andonare l'individuo e immedesimarsi nel 3uper 5ndividuo e nell'Essere 3uperiore )'otoKama+. 6lcuni possono ritenere questo 8ssere o .acolt/ Supersensoriale una mera allucinazione- ma molte persone attendi!ili, c(e (anno avuto una vera esperienza religiosa, respingono questa forma soggettiva e 2usoria di interpretazione e credono nell'esistenza dei ;io )da essi sentito attraverso una percezione eVtrasensoriale+, con la stessa convinzione con cui noi crediamo all'esistenza del mondo esterno percepito per via sensoriale. Evidentemente, in queste percezioni, la convinzione fdeistica dei soggetto fondamentale. Fn rilievo indispensa!ile da fare sul piano neurofsiologico infne quello c(e riguarda 'elettroencefalografta delle estasi religiose, degli stati concentrativi di meditazione- ra5rontata a quella della ipnosi, dell'autoipnosi, e degli allenamenti autogeni, e a quella delle estasi artifciali psic(edefc(e. e ricerc(e ancora in corso, e con risultati a volte discordanti, (anno avuto una puntualizzazione nel settem!re "#$A, in occasione della terza Istituzione di 3tudi superiori di Elettroencefalografa umana, c(e (a convocato a 'arsiglia numerosi specialisti orientali e occidental1 di neurofsiologia clinica. <. 8astaut c(e (a presieduto ai convegni cogi sintetizza le conclusioni9 ,a. contemplazione e l'estasi mistica naturale dei `og(i, dei monaci ]en e dei loro discepoli occidentali non (anno un referto elettroencefalografco caratteristico, o si manifestano solamente per una sincronizzazione neuronica corticale lenta 4rallentamento del ritmo alp(a e comparsa del ritmo t(eta+ allorc(H gli occhi sono aperti )fatto c(e generalmente desincronizza < tracciato+, < c(e testimonia la presenza di una condizione psicomotrice compara!ile a ,uella di un training autogeno o di una autoi%nosi( 'identit/ fra training e ipnosi ed estasi mistic(e, sare!!e coI1 sul piano elettroencefalografco accertata. ,a contemplazione, l'estasi artifciale da drog(e o non modifcano < tracciato, o inducono in esso invece una sincronizzazione neuronica corticale rapida )accelerazione del ritmo alfa e comparsa del ritmo !eta+ ,uando gli occhi sono chiusi< e cio nella condizione in cui generalmente meglio si evidenziano i ritmi pi* lenti- fatto c(e testimonia uno stato di ipereccita!ilit/ corticale identica a quella c(e regolarmente provocata dalle sostanze allucinogene allorc(H esse sono sperimentate in la!oratorio senza provocare l'estasi:. In questo caso prevarre!!ero quindi le modifcazioni elettroencefalografc(e della droga su quelle proprie dell'estasi naturale e delle autoipnosi. "A. @iofeed!acL, tecnic(e di rilassamento e autoipnosi a 1io&eed1acQ terapia )@.@+ c(e vorre!!e dire cura c(e si avvale di una in&onnazione 1iologica retroattiva una metodica c(e permette a un soggetto di rendere pi* palesi le variazioni di alcune sue funzioni organic(e, in modo da poterle modifcare volontariamente, sulla guida delle informazioni fornitegli da uno speciale apparecc(io in modo, diremo, retroattivo. Questo collegato al soggetto con strumenti diversi capaci di rilevare varie funzioni organic(e, come la conduci!ilit/ elettrica della cute, il suo potenziale elettrico, l'attivit/ elettrica muscolare, cere!rale, cardiaca, la pressione sanguigna, amplifcando i vari dati e trasformandoli in segnali acustici o visivi. 'ediante questi < soggetto pu0 seguire il variare di queste funzioni organic(e e porsi di fronte ad esse nelle condizioni migliori psic(ic(e e somatic(e per modifcarle convenientemente, mediante vari volontari tentativi. 8li strumenti c(e possono essere collegati col @.@ sono9 l'elettromiografo, c(e viene usato nella rieducazione neuromuscolare e per il rilassamento- lo psicogalvanometro e lo SQin %otential ;esponse )3PR+ c(e misura il potenziale delle fo!ie e della !al!uzie- il hermal per monitorare la temperatura periferica nei casi di emicrania, di sindrome di RaKnaud e per il rilassamento- l'elettroencefalografo per suscitare la prevalenza di specifc(e onde cere!rali sintomatic(e di vari stati di coscienza nella cura dell'insonnia, delle forme ossessive4compulsive- lo sfgmomanometro per monitorare la pressione arteriosa- il %ulse ^ave 'elocit? per controllare le pulsazioni cardiac(e, o la tumescenza del pene ).uller, ProLasK, RaK+. a @.@ terapia (a circa quindici anni di vita- appoggiata dal !e(av1orismo e, nel campo della psi cologia clinica, le stata fatta la critica di essere delle due tecnic(e siano assai scarse c(iaro c(e superfciale e sintomatica, rispetto alla terapia del l'ipnosi o5re < vantaggio di una maggiore rapidit/ di profondo. 'a la risposta a questa critica pare sia stata data dai risultati, in genere sottoposti a rigorose verifc(e e catamnesi )'. Tosello+. ;'altra parte, come rilevano i fautori del @.@, questo trattamento (a i seguenti vantaggi9 esclude i farmaci- d/ specifcit/ di risposte- tratta la persona come totalit/- stimola la cooperazione alla terapia e la responsa!ilit/ personale- d/ rinforzi immediati segnalando l'entit/ e la direzione delle modifc(e ottenute e contemporaneamente d/ indicazioni per le successive strategie di tipo cognitivo4 immaginativo- pu0 infne essere eseguito da personale ausiliario e fatto a casa )Tosello, 6nc(isi, Panc(eri+. 2ome viene a porsi il BFB rispetto alle( altre tecniche distensive precedentemente esposte e all'ipnosiX Ritengo c(e rispetto al T.6. e alle tecnic(e di rilassamento in genere < @.@, o5rendo dei parametri c(iari per la valutazione dei progressi, permette al soggetto un pi* facile addestramento al proprio rilassamento. '. Tosello, incaricata dell'insegnamento di Terapie non analitic(e presso la 3cuola di 3pecializzazione in Psicologia dell'Fniversit/ di Torino e consulente presso un &entro &antonale ticinese per tecnic(e comportamentali e di rilassamento, ritiene c(e non pi* del "J4"=d dei pazienti avviati al training autogeno lo continui con regolarit/ e persistenza anc(e per la mancanza di parametri c(iari di riferimento. Pure le tecnic(e di Xaco!sen secondo questa autrice tendono a ingenerare noia e danno risultati di di2cile quantifcazione. In merito ai rapporti &ra tecniche di BFB e autoipnosi ritengo c(e, in determinati pazienti, sia possi!ile lo sfttamento dallo stato attentivo proprio del soggetto )c(e monitorizza una determinata sua funzione organica, sotto la guida di indicazioni luminose o sonore+, a quello di una ipnosi vide, durante la quale si realizzi un monoideismo plastico, con prevalenza delle facolt/ immaginative su quelle critic(e, isolamento dall'am!iente e modica dissociazione della personalit/, E. X. .risc(er e Z. Z. TKron non (anno riscontrato alcuna relazione fra l'1pnotizza!1(t/ e l'a!ilit/ nell'apprendere le strategie di @.@- mentre pare c(e l'apprendimento al controllo di una &unzione si conservi piJ a lungo, se avvenuto tramite ipnosi che non tramite il BFB( Per quanto le ricerc(e comparative sui risultatirisultati )'. Tosello+."#. Tecnic(e masc(erate 3i c(iama tecnica masc(erata quella tecnica con la quale si induce ipnosi in un soggetto a sua insaputa, masc(erando la tecnica stessa. In questo modo possi!ile ipnotizzare una persona senza il suo consenso, laddove di2cile ipnotizzarla contro la sua volont/, a meno c(e non sia stata gi/ ipnotizzata pi* volte. Fna modalit/ di tecnica masc(erata quella con cui si induce la trance invitando il paziente a rilassarsi per &avorire l'esattezza di una ricerca clinica da eKettuarsi su di lui, come il giusto conteggio dei !attiti del polso, la n4 iisurazione della pressione arteriosa, la ricerca dei riDessi nervosi, dei segni di 8raefe e di 'oe!ius ecc. ?ttenuto il rilassamento, si tenta di approfondirlo parlando di torpore sempre pi* profondo, con la stessa tecnica adoperata per l'induzione di ipnosi, dicendogli ad esempio di visualizzarsi mentre si addormenta pro&ondamente( Insistendo, senza mai parlare di ipnosi, il soggetto pu0 cadere in trance e allora si proceder/ come usualmente, sta!ilendo su!ito un segnale di condizionamento all'ipnosi, c(e ci permetter/ un approfondimento della medesima a mezzo di induzioni ripetute e rapidamente susseguentisi. Prima dei risveglio, l'ipnotista c(e non vuol far sapere al soggetto di averlo ipnotizzato deve procedere alla rimozione di qualsiasi nozione riguardante la trance- suggerire l'amnesia postipnotica e la resistenza a tentativi di ipnotizzazione fatti da altri, dicendo c(e nessuno potr/ mai ipnotizzarlo senza un permesso dell'operatore, o il suo esplicito consenso. Uolendo successivamente proseguire in tecnic(e masc(erate per scopi eVtramedici )militari, di investigazione ecc.+ si addestra il soggetto c(e (a raggiunto lo stato sonnam!olico con amnesia postipnotica a comportarsi in trance come nella veglia )Esta!rooLs+. Quando < paziente non sviluppa amnesia postipnotica, noi lo rassicuriamo e tranquillizziamo sul torpore della coscienza raggiunto e ricordato, dicendogli c(e esso riuscito molto utile per acquisi re importanti dati clinici sulle sue condizioni organic(e. 6ltra tecnica masc(erata quella con cui si invita il soggetto ad assistere a una induzione di un altro paziente, captandone l'attenzione in modo c(e la tecnica fnir/ con l'agire su di lui, contemporaneamente c(e sull'altro. %J. Tecnic(e indirette &on il tern4*ne indiretta viene, da 'ilton EricLson in poi, c(iamata una modalit/ di induzione ipnofca c(e non si vale dei soliti rituali induttivi direttivi, ma di particolari strategie. Essa fondamentalmente si serve di determinati rapporti comunicazionali, di cui indic(eremo !revemente appresso i principali. a suggestione diretta e in rapporto con il pro!lema del paziente e con la soluzione cercata, un aello alla mente conscia con un coinvolgimento diretto del soggetto nel processo terapeutico, il quale, secondo vari 6utori )`apLo+, se rassicura e gratifca certi pazienti, esclude l'accesso al loro inconscio e quindi alla loro ^eltanschauung o visione del mondo e alla loro autoimmagine< elementi c(iave per la valutazione prognostica e l'impostazione terapeutica. Fn esame ravvicinato delle paure, dei du!!i, dell'autostima del paziente scatena angoscie c(e aumentano le resistenze e prolungano la terapia. `apLo cita l'osservazione di @andler b 8rinder secondo la quale un paziente c(e arriva in terapia ha gi sperimentato tutte le possi1ili alternative che la sua mente conscia gli ha suggerito per un cam!iamento, senza risultati apprezza!ili. &ontinuare su questa strada signifca approfondire < divario tra < suo mondo cognitivo e quello a5ettivo. ;i ci0 se ne sono accorti anc(e gli psicanalisti c(e nel loro rapporto col paziente, distinguono un ra:orto cognitivo e uno emotivo( 5l primo, puramente razionale, con la interpretazione psicogenetica, attacca l'engramma c(e si strutturato neurofsiologicamente nel soggetto- il secondo, c(e si sta!ilisce col transfert della relazione oggettuale, corregge la coloritura emotiva dell'engramma. In ipnosi, la destrutturazione neurofsiologica dell'engramma si esegue di solito con tecnic(e decondizionanti )su cui ci so5eremeremo pi* avanti+ e la correzione dell'emozione ad esso congiunta, con tecni c(e indirette. &i0 perc(H una analisi puramente razionale c(e attacc(i l'engramma, ma non l'emozione c(e esso suscita non (a successo terapeut1co. =a suggestione indiretta permette di attingere al vasto campo dell'esperienza inconscia, lasciando al cliente la massima li1ert inconscia di scelta del tipo di risposta- maggiore creativit e partecipazione al processo ipnotico( &on essa si pone tra la suggestione e lo scopo da raggiungere una distanza di sicurezza c(e non sollecita paure, e non suscita quindi difese e resistenze. ='am1iguit di cui ci si avvale, oKre ampio spazio alle proiezioni del paziente e maggiore rispetto per la sua personalit, anche se puP essere vissuta come troppo remota, troo staccata dal suo pro1lema assillante e, a volte, fare diminuire la fducia nel terapeuta. `apLo difatti ricorda il senso di &rustrazione e con&usione c(e (a spesso tur!ato gli allievi di EricLson delusi nella loro aspettativa di non poter giungere alla c(iave del discorso- di non aver risposta ai loro ,uesiti su una storia, se non con un'altra storia. In pratica questa tecnica pu0 portare dall'irritazione vera e propria, a un parziale disinvestimento da parte dei cliente c(e si sente collocato in un ruolo secondario, o a un suo pervasivo senso di futilit/ del tutto. 3econdo `apLo, il dualismo si pu0 superare con un atteggiamento di maggiore Dessi!ilit/, c(e tenga presente soprattutto i !isogni del paziente e la sua personalit/. " principali rapporti comunicazional1 indiretti sono i seguenti9G "+ ='attenzione responsiva. 3i intrattiene il paziente con !revi aneddoti e resoconti in cui sono adom!rati i suoi pro!len4*, in modo da ric(iamare e concentrarne l'attenzione e suggestionarlo. "F 5l truismo( 65ermazioni o domande ovvie creano una comunicazione c(e inde!olisce gli atteggiamenti rigidi e negativistici. ,Tu sicuramente non faresti ... :. 3F =a disseminazione( &on essa si danno suggestioni disseminate a intervalli casuali, in modo da non dare al soggetto nH il tempo, nH la possi!ilit/ di reagire- perc(H si torna rapidamente al discorso generale, centrato su quanto a lui interessa, in modo da favorire da parte sua lo sviluppo di un campo a5ermativo. 4F =a con&usione( Ftile nelle tecnic(e non verG )Rossi .9 ,'ipnosi indiretta di EricLson:+. !ali !asate sulla rnimica9 fssare il proprio sguardo al di l/ del paziente, anzic(H sul suo volto- dare una stretta di mano c(e non lasci prevedere al soggetto quando l'operatore gli lascer/ la sua mano. a sorpresa provoca un certo grado di confusione e questa agevola la trance. )F 5l doppio legame( Si comunica al soggetto c(e accadr ,ualche cosa, senza intervento dell'intenzione conscia e c(e, comunque egli decida di agire, la cosa accadr/. 6d esempio si pu0 c(iedere ,Uuoi rilassarti da seduto o da sdraiato\: ,Uuoi sperimentare una trance leggera, media o profonda\: ,Puoi svegliarti come persona, ma non necessario c(e ti svegli come corpo:. ,Puoi scrivere quelle cose, ma senza sapere di c(e si tratta:, ecc. /F ='implicazione( Si comunica un messaggio impedendo la reazione di non accettazione, dato c(e questo nascosto, o implicito e supposto( ,3e ti metti seduto )azione facilmente accetta!ile+ allora puoi andare in trance:. ,7on (ai neppure !isogno di prestare molta attenzione a quello c(e farai, perc(H < tuo inconscio permette da solo di farsi usare come vuoi tu:. &on questa tecnica per rendere, ad esempio, consapevole un soggetto c(e si trova in un particolare stato di coscienza, ,non si ricorre alla provocazione: )ad esempio, tu non puoi camminare+, ma lo si avverte c(e sono avvenuti in lui dei cam!iamenti c(e egli non pu0 negare, nel respiro, nelle pulsazioni, ecc., con i quali resta sottinteso lo stato di trance. !F ecnica direttiva implicita( Questa raggiunge lo stesso scopo della provocazione, lasciando al paziente < controllo. Fn segnale involontario indic(er/ la recezione della suggestione. ,6ppena la tua mano destra scender/ sulla gam!a... tu sarai rilassato:. #F Suggestione indiretta( Si utilizza la vista di un soggetto che va &acilmente in trance, per facilitare l'induzione in uno resistente. 9F Suggestione a 9nale aperto( GMualun,ue risposta accetta1ile come valido fenomeno ipnotico:. ,Presto la tua mano destra, o pu0 essere anc(e la sinistra, comincer/ ad alzarsi, o potr/ premere di pi*, o potr/ anc(e non muoversi a5atto, per0 aspettiamo per vedere c(e cosa esattamente accadr/. .orse sar/ il po2ce o l'indice il primo a muoversi. 'a ci0 c(e veramente importante non c(e la tua mano si sollevi o prema di pi*, o resti immo!ile, ma piuttosto la tua capacit/ di avvertire !ene qualsiasi sensazione c(e possa svilupparsi nella tua mano:. 10F Segnalazione ideomotoria( 6utonoma e inconscia, per cui il soggetto annuisce o scuote il capo, muove le mani, !atte le palpe!re, sposta le gam!e, le !raccia, deglutisce, aggrotta la fronte, rivelando cos1 la sua accettazione, o meno, delle suggestioni date. 11F +nalogia suggestiva( &on essa ci si rivolge contemporaneamente alla coscienza ed all'1nconscio, mediante sim!olisn4> o racconti centrati sul distur1o del paziente( 1"F =a meta&ora( Si realizza ogni qual volta si sovrappone < signifcato di due terrr*ni appartenenti a due campi associativi diversi )gam!e di un tavolo e quelle di una persona, ad esempio+, ed essendoci un elemento di signifcato comune, si sostituisce un termine all'altro. a metafora, come linguaggio fgurato pu0 non riferirsi a una sola parola, ma pu0 estendersi a intere strutture narrative come la para!ola, la fa!a, i miti, le leggende, ecc. Queste, in quanto suscitatrici di immagini mentali alle quali < soggetto stesso uso ricorrere, sono un e2cace modulo linguistico della comunicazione umana e rivestono un notevole aspetto psicodinamico terapeutico. In altre parole, adoperando la metafora con frasi specifc(e, sin>litudini, racconti, disegni, allegorie, traslati, si cerca di aiutare la conoscenza del profondo e di inde!olire eventuali o!iezioni e du!!i dei paziente. 3volgendo il sim1olo una funzione di mediazione tra conscio e inconscio, la metafora favorisce il trasferimento sim!olico di immagini- evoca una nuova realt/- realizza i suoi signifcati- crea e impone nuove presenze, nuove sintesi progettuali e creative e il soggetto diventa capace di nuovi modelli di consapevolezza e cio creativi. Il linguaggio metaforico e < sim!olismo come particolare modalit/ di comunicazione sono vecc(i quanto l'uomo e non una invenzione della psicoterapia moderna )'arasigan U., @arLer P.+. 3econdo 8ordon )Pacciolla+ la metafora sare!!e un principio attivo in psicoterapia perc(H genera una ricerca transderivazionaleI cio revisiona quel modello dei mondo c(e d/ un senso alle proprie esperienze. &on la ricerca trarisderivazionale si colloca una certa esperienza in una detern4>nata mappa coI1 c(e entram!e (anno senso perc(H ognuna fa da contesto di riferimento all'altra. E proprio questo processo !asato sulla correlazione sensoriale con < modello del mondo del soggetto c(e rende le metafore dei potenti agenti di cam!iamento. ?gni metafora deve rispecc(iare la struttu ra della situazione pro!lematica del paziente e fornirne una soluzione. Per la ristrutturazione metaforica si deve stare attenti alle metafore patogene usate da questi- sintonizzarci parlando lo stesso fnguaggio fgurato e cio, in termini di programmazione neurofnguistica, la ricerca transderivazionale deve soddisfare le condizioni del 1en &ormato in terapia( Si potr/ cogi ottenere di cam!iare una metafora patogena in metafora terapeutica. &on queste tecnic(e la comunicazione, densa di signifcati diversi, viene sostituita alle ver1osit ripetitive, aDe suggestioni dirette, ai comandi postipnotici utili in altre evenienze. a metodica indiretta, pur essendo di fatto possessiva, si avvale di approcci altamente permissivi. In essa, alla parola manipolare si sostituisce &acilitare< a controllare, evocare< a tecnica ipnotica, approccio ipnotico- pi* c(e alla realizzazione di &enomeni ipnotici si tende a un controllo terapeutico signi9cativo( 13F Suggestione composta( ,3ta per accadere un fatto )cosa vera, truismo c(e sfrutta un campo a5ermativo+- pausa )momento creativo+ e non avrai alcun controllo )suggestione precisa+:. a guarigione diventa co_M frutto delle possi!ilit/ creative deD'inconscio ravvivato e, in parte, pilotato dalle immagini suggerite dall'ipnotista. &on queste tecnic(e in soggetti recettivi si pu0 arrivare anc(e ad un'ipnosi profonda e cio ad un funzionamento della mente a livello inconscio, senza c(e la parte cosciente interferisca. 3i (a cosii un comportamento dissociato dall'usuale contesto associativo personale. Se si adoperano le capacit del paziente ad un utilizzo creativo, con&ormemente alla sua volont di autorealizzazione, non si puP dire che l'ipnosi sia un metodo coercitivo< tanto pi* c(e le suggestioni (anno un e5etto terapeutico se si accordano ai !isogni interni del paziente, ai suoi modelli di apprendimento e alle sue motivazioni. Perc(H, si !adi !ene, la trance non assicura a5atto l'accettazione delle suggestioni, ma un pi* facile ed e2cace apprendimento creativo, per < fatto c(e durante essa le realizzazioni critic(e e volitive coscienti sono notevolmente ridotte )EricLson, Rossi+. Precisamente l'ipnosi indiretta secondo Rossi 4 EricLson, si svolge durante tre momenti diversi9 4 il primo riguarda l'induzione, c(e legata alle circostanze ed al tempo, 4 il secondo consiste in una risposta inconscia, c(e noi possiamo leggere nella mimica dei soggetto, 4 < terzo una risposta ideomotoria, ideoplastica. ;urante la prima fase in funzione < lavoro creativo del terapeuta( 7ella seconda fase su!entra ,uello personale del soggetto, per cui le sue capacit/ vengono utilizzate, per eseguire un lavoro di esplorazione interiore, in rapporto anc(e alla suN volont/ di autorealizzazione. =a suggestione indiretta non una manipolazione, ma un modo di sviluppare i potenziali ideomotori del soggetto( &on questa tecnica indiretta i pro!lemi comportamentali del paziente vengono utilizzati per la induzione di trance. &i riferiamo per questo a quanto viene c(iaramente.riportato nei li!ri di Rossi e <aleK c(e queste tecnic(e insegnano, seguendo EricLson. 6d esempio, se ci si accorge c(e un soggetto (a delle resistenze con pro1lemi di &uga, lo invitiamo a ritirarsi in un mondo interiore, sfuggendo all'esterno. 8li facciamo approfondire questo suo mondo interiore, sino a creare deDe risposte ideomotorie e quindi la trance terapeutica. Il terapista si intromette cosii con i suoi suggerimenti nel mondo interiore del paziente evitando c(e questi lo !locc(i con la sua resistenza. o psicoterapeuta con la sua creativit/ deve neutralizzare il comportamento di di&esa del soggetto contro un mondo esterno, c(e vuole interferire su di lui. Pertanto egli deve trovare i punti che sono in comune tra l'induzione e i pro1lemi della sua resistenza e della sua non colla1orazione( 7on si deve lottare con < paziente- e aiutandolo a non fare, come egli desidera, lo si porta gradatamente alla trance. 3e il terapista dice di s1 ed il soggetto di no, non c' c(e da dire di no, trasformando coIM il suo no in s1. 7ei casi di du11io ed incertezza per cui < paziente dice di non sapere si pu0 indurre la trance con una serie di domande, fnc(H questi risponde c(e non sa( 6llora dice9 6 la tua mente conscia c(e non sa:. ,3ei disposto a farti aiutare dal tuo inconscio\: )tecnica induttiva legata alle circostanze+. ,3e il tuo inconscio disposto a farti entrare in una comoda trance terapeutica, i tuoi occ(i si c(iuderanno gradatamente ecc.: )risposta ideomotoria+. ,Quando il tuo inconscio avr/ terminato < tuo lavoro )fase creativa del soggetto+ annuirai con la testa o alzerai la mano destra:. 3e il paziente si lamenta di essere stanco lo si inviter/ a rilassarsi e, dal suo rilassamento alla trance terapeutica, si passer/ suggerendo all'inconscio di fare il suo lavoro. ,Quando il tuo inconscio comincia a lavorare ti sentirai pi* comodo e meno stanco:. 7ei casi in cui il pro!lema del paziente servito per l'induzione, !isogna poi attendere c(e la creativit/ del paziente fnisca < suo lavoro. 3i pu0 invitare il paziente a descrivere un particolare sogno e quindi lasciarlo solo, facendogli ricordare i vissuti di quel sogno- mentre l'ipnotista si rivolge ad altri parlando dei sogni in genere con suggestioni varie indirette- o del come un soggetto possa contemporaneamente vivere due livelli di coscienza nello stesso momento. 3ia i sogni, sia i sentimenti (anno un e5etto ideodinamico, facilitante il lavoro inconscio e trance terapeutic(e. 3i suggerisce c(e quando < suo inconscio si sentir/ di fare questo lavoro di introspezione ed il lusso di una analisi personale attenta, allora i suoi occ(i si c(iuderanno e resteranno c(iusi fnc(H tale lavoro non sar/ terminato )il lavoro creativo del terapeuta si innesta cosii su quello creativo del paziente+. Quando la trance sar/ fnita deve sorgere nel paziente )ed il terapista la deve suggerireS+ la grati9cazione per il lavoro compiuto. 6d un soggetto c(e depresso per motivi vari s1 pu0 dire c(e la depressione non $ che il primo passo per un nuovo sviluppo creativo della sua personalit( 7ella depressione, c(e si accompagna ad un ritiro dal mondo esterno, < soggetto pu0 ela!orare in modo conscio o inconscio i dati c(e (a raccolto. Essa non un fattore distruttivo, ma creativo, c(e porta poi ad un nuovo tipo di !enessere. Fn ritiro dal mondo esterno in quello profondo dell'inconscio precede anc(e < lavoro artistico, scientifco, creativo, mistico della illuminazione. 'approcc1o con l'inconscio ed i sentimenti intimi del paziente, tale a volte da suscitare lacrime o catarsi in lui, profondamente umano, e non si rileva nH nella situazione analitica classica, nH in altre modalit/ di approccio ipnotico- c(e possono peraltro essere valide per diverse patologie e soggetti. Entrare in sintonia con le esigenze profonde del paziente indispensa!ile per una adatta comunicazione psicoterapica. &osii a una madre castrante e possessiva, invece di rimproverarle ci0, come molti (anno gi/ fatto, le suggerisce c(e ,necessario fare altri sacrifci:... )l'unico linguaggio c(e la madre pu0 capireS+. 6lla persona c(e (a timore dell'insuccesso, si suggerisce di &are l'esperienza dell'insuccesso( Per essere capiti da un ingegnere elettronico !isogna adoperare < 1inario della logica, non dell'emozione( Si comporti come se il suo pro!lema fosse gi/ risolto. In una pu!!licazione di Z6s QP77ERG,)G ^ir 'on der %s?chotherapie, envarten %s?choter( )'ed. %s?chol( 30, "4!< 19#0FF( sono elencate CJJ psicoterapie- ma una inc(iesta di5usa fatta in 6merica sull'e2cacia delle varie psicoterapie (a concluso c(e l'unica ,ualit veramente eEcace per uno psicoterapeuta $ ,uella umana( EricLson e Rossi rivelano come siano molteplici i livelli della comprensione umana( 'essere una sola cosa stata considerata per molto tempo una grande virt*, e per questa unica cosa ad esempio si moriva in guerra, e si instaurato un diritto c(e per0 come una camicia di forza per < nostro sviluppo. ;a questo ordine di idee deriva un confronto tra avversari9 per cui una cosa , oppure non . addove l'uomo molto pi* complesso ed i suoi sogni sono spesso un risarcimento ad un approccio troppo rigido di vita- come lo sono < desiderio di ricorrere al rnisticismo, a flosofe orientali, al sim!ofsmo Xung(iano, a forme arcane di autoconoscenza, alla trance ipnotica, spesso desiderata profonda, con rivivifcazione anc(e del passato- rimanendo < paziente deluso se ci0 non avviene. Tecnic(e c(e possiamo c(iamare in un certo qual modo indirette sono quelle c(e si avvalgono di procedimenti mascherati per l'induzione della trance, descritte nel capitolo IU 3 "#- quelle non ver1ali descritte nel capitolo IU 3 "% = "C 3 "B- quelle c(e partono dal sonno 9siologico, cap. IU 3 "=- le &antasmatiche, cap. "$ 3 ", ed altre ancora esposte nel presente trattato. &on queste, di fatto si induce una trance ipnotica con modalit/ diverse dalle rituali dell'ipnotismo classico, precedentemente descritte. 3i di5erenziano parimenti delle indirette ericQsoniane perc(H ad esse non segue il lavoro creativo del paziente e la sua gratifcazione fnale. t c(iaro c(e la psicoterapia, secondo le diverse modalit/ di approccio, correr/ su !inari d1versi- come si vedr/ pi* avanti. Peraltro, nel leggere l'e2cacia delle tecnic(e indirette e i casi guariti, co_M come vengono esposti nei li!ri di XaK <aleK ,Terapie non comuni: e di T. Q. Reig ,6 scuola di ipnosi: sorge < du!!io c(e l'e2cacia di questa ipnosi indiretta sia per0 legata pi* alla personalit/ particolare di EricLson, c(e alla tecnica in sH- in quanto essa di2cilmente ripeti!ile per i casi clamorosi descritti dall'6utore- e la maggiore o minore validit/ di un metodo direttamente proporzionale alla percentuale statistica della sua ripeti!ilit/. 7el li!ro di @andier R. e 8rinder X. ,I modelli della tecnica ipnotica di '. <. EricLson:, a pag. "J, si rileva come poc(i tra i suoi allievi a11iano imparato ad esercitare le capacit di cui 8ricQson si serviva con tanta &acilit( Ed ancora, a pag. "#, si nota come sia stata grande la capacit/ d'induzione di EricLson e della sua utilizzazione dell'ipnosi, ma c(e purtroppo 1en pochi sono stati in grado di apprenderla( Queste osservazioni coincidono con ,uelle da me &atte nella pre&azione alla traduzione italiana del li1ro di >( A( ]eig ,6 scuola di ipnosi da '. <. EricLson:G )Traduzione italiana di '. Tosello del ,3eminario di '. <. EricLson raccolto da X. Q. Reig 4 6 scuola di ipnosi 4: con presentazione di .. 8ranone. @oring(ieri, Torino "#AC+. in cui dic(iaro9 ,c(e tutto quanto valido per un ipnotista, pu0 fallire nelle mani di un altro:. 6nc(e E. ;E F&6 scrive9 ,una cosa sono le teorie e le tecnic(e e un'altra c(i le applica ... - e viene spontaneo attri!uire pi* al carisma di EricLson, c(e all'ipnosi, quanto viene descritto:. @andler e 8rinder si sono assunti il compito di esaminare le tecnic(e di EricLson sotto il proflo neurofnguistico e di scoprire le modalit/ con cui questo le regola. a loro lodevole intenzione stata quella di estrapolare dalle tecnic(e ericLsoniane dei dati, c(e, assunti dagli ipnotisti, dovre!!ero faciftare le loro induzioni- raggiungendo cosii l'a!ilit/ di EricLson sulla scia della tecnica neurolinguistica- metodic(e c(e peraltro tale autore usava )come egli stesso (a dic(iarato+ senza averne la minirna consapevolezza, e non come lo fare!!ero i nuovi discepoli neurolinguistici EricLsoniani e @andleriani. %". a Programmazione 7eurolinguistica )P.7..+ a P.7.. una dottrina !asata sul presupposto fondamentale c(e le frasi, adoperate da un soggetto nell'esprimersi, siano una struttura super9ciale, espressione di una struttura piJ pro&onda o di ri&e rimento( Quest'ultima rappresenta la somma complessiva di tutte le esperienze fatte dal soggetto nella sua vita e il suo particolare mondo con le limitazioni e le anomalie congiunte. a struttura del linguaggio in sH acquista, alla luce di questa dottrina, un profondo signifcato psicologico e terapeutico, in quanto riDette i modelli di vita propri del paziente, c(e de!!ono essere conosciuti dal terapeuta per poterli modifcare, anc(e arricc(endoli mediante una presa di coscienza da parte del soggetto. a ricerca della struttura profonda del linguaggio attraverso quella superfciale avviene tenendo presente le regole fondamentali della rappresentazione ed i pro!lemi universali del modello umano. 'ediante questi, una esperienza pu0 venire generalizzata, cancellata, o de&ormata( a generalizzazione il ,procedimento con < quale elementi, o parti del modello di una persona, vengono staccati dalla loro esperienza originaria e giungono a rappresentare l'intera categoria di cui l'esperienza solo un esempio:. &o_M, scrivono @andler e 8rinder, dall'esperienza di una !ruciatura al contatto di una stufa rovente si deduce la regola c(e pericoloso toccare le stufe roventi. 'a se generalizziamo questa esperienza sino a ritenere c(e ogni stufa pericolosa, rifutandoci di stare in una stanza con la stufa, fniremo col limitare, senza alcuna necessit/, < nostro movimento nel mondo- come pu0 accadere ad esempio, ad un fo!ico. a cancellazione avviene quando selettivamente si presta attenzione solo ad alcuni particolari della nostra esperienza, escludendo tutte le altre concomitanti- come pu0 accadere in un am!iente assordante. Tale procedimento, utile in un determinato contesto, pu0 riuscire dannoso in un altro. a de&ormazione quel procedimento c(e ci permette di cam!iare l'esperienza dei nostri dati sensoriali, con la fantasia, con una creazione artistica o scientifca. ?gni scoperta rivoluzionaria, difatti, implica la capacit/ di deformare la realt/ attuale. 6nc(e questo procedimento pu0, a volte essere dannoso, limitando la ricc(ezza dell'esperienza. Il comportamento anomalo, alla luce di tali postulati, (a un senso nel modello del mondo del paziente, aiutandolo a vivere nell'unico modo c(e gli concesso. Il processo c(e lega la struttura profonda a quella superfciale, c(iamato derivazione, si evince ascoltando i predicati, gli avver!i, gli aggettivi, i ver!i usati dal soggetto- essendo essi in stretto rapporto con i sistemi rappresentazional1 costituzionali. a terapia d/ !uoni risultati quando si riesce a cam!iare il modello Iimitativo e anomalo del mondo del soggetto con le tecnic(e derivate dalla psicolinguistica, o c(e a queste inconsciamente si attengono, come quelle indirette ericLsoniane. 7oi riteniamo c(e e5ettivamente < procedimento psicolinguistico possa riuscire utile in varie anomalie del comportamento, ma ci sem!ra insu2ciente per altre numerose patologie mentali, come ad esempio la sc(izofrenia, per la quale spesso si sono avanzate interpretazioni psicologic(e o psicoanalitic(e dei tutto gratuite. 7el trattamento dello sc(izofrenico, se il caso, il terapeuta deve entrare in sintonia con i deliri di questi. &on tale metodo potre!!e scomparire anc(e < delirio dello sc(izofrenico )pag. #B e "JJ+- ma non so sino a qual punto, delirando con il paziente si possa guarirlo dalla sc(izofrenia di fondo. &i0 senza negare l'utilit/ di un simile aggancio psicoterapico con lo sc(izofrenico, come con un qualunque altro psicotico- nel modo c(e preciseremo pi* avanti )cap. %J 3 CE+. ;i fatto, la neurofnguistica ci spiega come, ma non perchH in modo patologico avvengano i processi di pensiero c(e cancellano, de&ormano, generalizzano, sotto la spinta di pulsioni e fattori certamente anc(e !iologici, e non solo psicologici- c(e, se non rimossi e modifcati, continueranno la loro opera patologica. Indispensa!ile, comunque, per ogni tecnica !asare la comunicazione secondo il sistema recettivo proprio del soggetto, c(e pu0 essere visivo, uditivo o cenestesico, dacc(H gli uorrIni rappresentano le loro esperienze mediante diversi canali d'informazione. e modalit/ induttive ericLsoniane sono particolarmente esaminate da @andIer e 8rinder, quali il ricalco, l'am1iguit, la nominalizzazione, le minori strutture incluse, i postulati di conversazione, la con&usione, la distorsione temporale, l'attenzione responsiva, le causative implicite, la lettura del pensiero, il doppio legame, nel li!ro ,I modelli della tecnica ipnotica di '. <. EricLson:. 6d esso rimando gli interessati, ripetendo quanto gi/ detto alla fne del paragrafo precedente, e cio c(e un conto sono le teorie e le tecnic(e e un'altra c(i le applica. Infatti, poc(i tra gli allievi di EricLson (anno imparato la capacit/ di induzione da lui esercitata con tanta facilit/. Pensiamo c(e le tecnic(e della P.7.. )come anc(e le mie personali+ non sfuggano a questo destino- solo c(e mentre noi con altri riconosciamo c(e, con modalit/ pur diverse, si raggiunge pur sempre una condizione ipnotica, @andIer e 8rinder non riconoscono le loro tecnic(e come ipnotic(e e scrivono ),a metamorfosi terapeutica: p. %%"+9 prima di usare la rincorniciatura usavamo la induzione ipnotica, poi scoprimmo che potevamo eseguire la rincorniciatura senza 1isogno di &are entrare la persona in trance( 8d $ cos7 che arrivammo alla programmazione neurolinguistica( 3coprimmo, insomma, c(e riuscivamo ad ottenere qualsiasi &enomeno di trance pro&onda, senza dover svolgere nessuna induzione ritualizzata 4p( %%%+. Peraltro, c(i scrive ritiene c(e per ottenere ipnosi non sia a5atto necessario ricorrere sempre ad una induzione rituale, come del resto pensano numerosi ipnologi. 7on ricorrendo ad alcuna induzione ritualizzata gli 66. dic(iarano c(e la programmazione neurofnguistica non ipnosi, ma ,un nuovo metodo originale e a5ascinante, una rivoluzione senza paragone nella concezione e nella pratica della ps1coterapia:. 6nzi, la ,programmazione neurolinguistica: proposta agli studiosi come ,il tentativo pi* radicale, potremmo dire forse l'unico, di capire c(e cos' veramente la psicoterapia:. &i0 in contrapposto alle grandi sintesi teoriche e alle terapie eclettiche c(e ritengono la psicoterapia niente altro c(e la somma di tutte le forme di psicoterapia escog1tate fnora9 dalla psicoanalisi alla terapia cognitiva. 8li 66. a5ermano di non voler insegnare &orme di psicoterapia< per0, di fatto, ci sem!ra c(e ne propongano una !en c(iaramente, la comportamentale, eseguita con particolari modalit/. 3i avvalgono per questo di strategie diverse, &ondate sul Ghic et nunc e che possono prescindere non solo dalla storia remota del paziente, ma anche dalla conoscenza del suo speci9co distur1o 4p( "EE+S Ricordiamo fra le diverse tecnic(e quella dell'ancoraggio e della rincorniciatura( 'ancoraggio si e5ettua facendo vivere al soggetto una esperienza piacevole e toccando contemporaneamente una parte del suo corpo, o adoperando un detern4>nato tono di voce. 3uccessivamente, lo si invita a vivere una situazione opposta 4p( 1"9F ancorandola con un metodo sirnilare, ma diverso. Individuate le di5erenze inconsce c(e si suscitano tra le due risposte, il terapeuta avr/ a sua disposizione una metodica sicura per desensi1ilizzare e curare il paziente da vari distur!i, fo!ici od altri. 6 di5erenza della tecnica della desensi1ilizzazione sistematica e del condizionamento con il metodo suggerito, ,si sostituisce lo sc(ema comporta mentale negativo con qualc(e cosa di positivo:. a rincorniciatura viene &atta )p. "#"+9 "+ identifcando lo sc(ema comportamentale da trasformare- %+ entrando in comunicazione con la parte inconscia del paziente- C+ distinguendo ci0 c(e comportamento, dall'intenzione inconscia c(e sottosta ad esso- B+ creando nuove alternative comportamentali per e5ettuare la suddetta intenzione. Queste sare!!ero proposte dalla parte creativa dell'inconscio stesso del paziente c(e e5ettuere!!e una scelta, e non dallo psicoterapeuta. 3i possono ancorare risposte fo!ic(e )p. "CE+, cui seguono modalit/ di dissociazione, reintegrazione e regressione strutturate con le quali si avre!!ero cam!iamenti radicali e duraturi 4p( "B$+. E in tutto questo l'ipnotismo e lo stato ipnotico, secondo gli 66., non c'entrere!!ero a5atto, ed artefce di ogni cosa sare!!e ,la programmazione neurolinguistica:, con la quale si ottiene per0 tutto quello c(e si verifca con l'ipnosi, tern>ne infelice )siamo d'accordo+, tanto infelice da essere continuamente equivocato. 7on c' c(e da riferirsi in merito ai nostri concetti d'ipnotismo, ipnosi, training autogeno, sofrologia, maturati alla luce di decenni di esperienza clinica e di la!oratorio, compiuti con la colla!orazione di vari &olleg(i. fE un vero peccato c(e gli 66. ignorino la letteratura italiana sull'argomento, in quanto da essa avre!!ero potuto conoscere vari dati utili per la ela!orazione deDe loro metodic(e. "+ a spontaneit del soggetto ipnotizzato, dalla quale si pu0 facilmente rilevare in modo semplice, diretto e rapido tutti quei dati relativi alla esperienza sensoriale, c(e ric(iedono un particolare addestramento e possono essere simulati, come nell'attore c(e recitaG. %+ e ancore non sono tanto facili da attuarsi nella veglia- ma assai pi* facilmente durante lo stato di ipnosi vigile, come anc(e i condizionamenti- secondo ricerc(e svolte durante vari anni all'?spedale 'aggiore di Uercelli. C+ 7on crediamo tanto facile, per la nostra esperienza neuropsic(iatrica e psicoterapeutica, ottenere la guarigione delle personalit/ multiple con quello c(e gli 6ttori c(iamano lo schiacciamento visivo( Si ncora una personalit/ al !raccio sinistro teso, e l'altra a quello destro pure teso. 3i osser G ,a spontaneit/ nel soggetto ipnotizzato: )8ranone, "#$=+. vano visivamente le due immagini e aDa fne si schiacciano l'una contro l'altra con le mani( Quindi si attira a sH l'immagine integrata e la si fa entrare nel corpo )p. "=$+. Riteniamo di2cile la guarigione di una persona che da venticin,ue anni viveva la vita dell'omosessuale con la tecnica descritta a pag. "A%- e ancora quella dei deliri sc(izofrenici con tecnic(e sin4Zari a quelle esposte a pag. #B o le gravi sindromi allucinatorie continue con quelle citate a pag. %%C. B+ Riteniamo infne c(e non !isogna tanto guardare le tecnic(e c(e si adoperano, ma lo stato fnale raggiunto con esse< e se questo quello della ipnosi pi* o meno vigile nel senso scientifcamente defnito, inutile moltiplicare le terminologie. Ualide comunque le tecnic(e c(e mettono in momentanea parziale quiescienza l'emis&ero cere1rale sinistro con i suoi poteri critici, analitici- quali le tecnic(e del ricalco )come ad esempio la lettura del pensieroF< ,uelle della distrazione )con le congiunzioni, le causative implicite, l'uso di predicati+- la generalizzazione, la cancellazione degli indici re&erenziali nel discorso del terapeuta< le minori strutture incluse< i signi9cati derivati ecc( !en descritte sui li!ri della P.7.. e ai ,uali si rimandano gli interessati. 6ltrettanto valide le tecnic(e c(e consentono l'accesso all'emis&ero destro, alle quali a!!iamo gi/ in parte accennato nel paragrafo %J di questo capitolo, quali la metafora, gli aforismi, i paradossi, le allitterazioni con le assonanze delle parole )nell'emisfero destro vi sono varie 8estalt auditive+. Per l'accesso all'en4>sfero destro utile la ,comunicazione non ver!ale: c(e come risaputo rappresenta il $=d della comunicazione umana e si esplica con la n>n4>ca, la postura, i segni analogici, 2ustratori, prosodici, paralinguistici- con l'aspetto e con eventuali contatti fsici o con la distanza nel rapporto terapeutico )cap. = 3 B+. %%. Induzione di manifestazioni ipnotic(e a distanza t pi* frequente di quanto comunemente non si creda, purc(H tra l'ipnotista e il soggetto vi sia la possi!ilit/ di istituire una comunicazioneI visiva )televisione+, uditiva )telefonica+ o di qualunque altro tipo. a comunicazione indispensa!ile per suscitare nel soggetto quei particolari monoideismi c(e caratterizzano l'ipnosi, con le conseguenze somatic(e, viscerali, comportamentali ad essi congiunte e strettamente collegate, come (o dimostrato, a particolari suggestiona!ilit/ costituzionali di apparato. &i0 indipendentemente da una pregressa conoscenza fra operatore e soggetto. 3ono noti i casi di persone c(e, seguendo nella propria a!itazione una trasn4>ssione televisiva d1 ipnosi, non diretta specifcamente a loro, fatta in teatro a centinaia di c(ilometri di distanza, (anno riprodotto le manifestazioni ipnotic(e suggerite dall'ipnotista agli spettatori- tanto da ric(iedere l'intervento del medico per essere li!erate da incomode posizioni in cui si erano volontariamente cacciate e dalle quali non riuscivano pi* a 2stricarsi. E ci0 uno dei motivi perc(H, nei paesi p1* civili, esistono leggi c(e vietano gli spettacoli d1 ipnosi, coN me anc(e nel nostro Paese- dove per0 vengono lo stesso sistematicamente eseguiti )cap. "C, "aF( Il # aprile "#AA =a Stampa e numerosi altri giornali (anno riportato < caso di 6natoli Qas(piroWsLiT, medico psic(iatra, c(e ,per la pr1ma volta in campo medico mondiale:, attraverso un ponte televisivo di mille c(ilometri tra 'osca e Qiev, (a potuto indurre in un soggetto una analgesia c(irurgica, tale da consentire l'asportazione di una mammella cancerosa, nello spazio di "= minuti e questo avre!!e testimoniato le eccezionali capacit dell'ipnotizzatore( &i0 non (a peraltro nulla di straordinario nella storia delle analgesie c(irurgic(e ipnotic(e )&ap. "J = l+- meno il fatto c(e operatore e soggetto, in questo caso, comunicavano e si vedevano sugli sc(ern4> di due monitor televisivi, non essendo a5atto vicini in modo tale da permettere quei rapporti ,Duidici: messi da alcuni a fondamento dell'ipnosiS a seduta incominciata con un comando dello psic(iatra c(e suggeriva alla paziente9 ,Fno, ti si staccata la mano destra- due, la sinistra- tre, le gam!e- quattro, non senti pi* < dolore:. Quindi ai c(irurg(i9 ,&ominciate:. 'operazione stata seguita da milioni di telespettatori. In assenza di sofsticati collegamenti televisivi, ci si pu0 servire del telefono e il mio allievo ;ott. E. 'inella, specialista ostetrico ginecologo, dalla sua &linica di Uer!ania 3una sul ago 'aggiore a oltre "JJ Lm di distanza (a messo, tramite il telefono, in ipnosi, per il parto, alcune degenti nella 3cuola ?stetrica di 7ovara, diretta dal Prof. .erraris, )titolare successivamente della cattedra di c(nica ostetrica e ginecologica dell'Fniversit/ di Tori no+, non avendo allora a disposizione dei collegamenti con terminali televisivi. 7ella mia esperienza di ipnologo le ipnosi tele&oniche a distanza di c(ilometri sono state numerosissime. 3i intende, c(e esse sono maggiormente facil1 se il soggetto (a eseguito con l'operatore qualc(e seduta ipnotica in passato, con la quale siano stati fssati dei condizionamenti( 'a, ripet1amo, anc(e ci0 non indispensa!ile e le cose non cam!ieranno se domani la comunicazione potr/ avvenire tramite satellite. Questi fatti gettano anc(e una particolare luce sulla genesi dei fenomeni ipnotici e sconcertano coloro c(e sono legati alla concezione di un ipnotismo Duidico. In questi casi ci sem!ra pi* esatto c(iamare in causa, a spiegazione del fenomeno, un processo autosuggestivo instaurante una trance ipnotica con relativo monodeismo plastico, pi* c(e un particolare Duido agente a migliaia di c(ilometri di distanza. %C. 3intomi o!iettivi inizialidella trance 3upponiamo c(e, con uno dei metodi sin qui elencati, < soggetto sia andato in trance, quali sono i sintorni o!iettivi di cui l'operatore pu0 fdarsi per giudicare c(e < suo paziente in ipnosi\ Il primo sintomo pi* s1gnifcativo per noi l'inerzia psicomotoria, con volto atono e inespressivo, rarit/ dell'armi4iiccamento, palpe!rale, sguardo fsso e vuoto- in queste condizioni, se il soggetto non intensamente sollecitato, non parla, e quando parla la sua voce sommessa e monotona- non si muove, e se qualc(e movimento gli viene ordinato, questo si rivela lento e pesante, automatico. &on l'approfondimento dello stato ipnotico si osservano una leggera Dessione della testa in avanti, l'a!!assarsi delle spalle e a volte tendenza a rannicc(iarsi su se stesso, mentre compare qualc(e movimento di deglutizione. Il secondo sintomo c(e compare insieme all'inerzia psicomotoria la passivit generale del soggetto, motoria e psichica, sicc(H mancano ogni iniziativa e spontaneit/ con possi!ilit/ di atteggiamenti catalettici. Il terzo sintomo importante l'aumentata suggestiona!ilit/, c(e egregiamente ci indica la profondit/ della trance. 'inerzia psicomotoria, c(e compare all'inizio dell'ipnosi, col progredire di questa si attenua e fnisce con lo scomparire, sicc(H riesce di2cile a una persona non esperta distinguere un soggetto c(e agisce allo stato sonnam!olico da uno sveglio. Il primo, peraltro, pu0 rivelarsi per una mancanza di vivacit/ e una qual certa rigidit/ mentale, per un modico rallentamento psicomotorio e un certo automatismo. In queste condizioni l'ipnotizzato pu0 ridere, gestire, parlare, rimanere in rapporto con l'am!iente c(e lo circonda, compiere un delitto, dando la sensazione di essere in stato di coscienza pienamente vigile, oppure di essere un soggetto compiacente o, peggio, un simulatore. Peraltro si potr/ accertare c(e questo stesso paziente pu0 essere analgesico, allucina!ile e amnesico al risveglio. 3i giudica la sintomatologia o!iettiva iniziale della massima importanza pratica, oltre c(e fsiologica, ed per questo c(e se ne fa su!ito un cenno in questo capitolo di tecnica generale induttiva, lasciando ai capitoli # e "J l'esposizione particolareggiata dei vari fenomeni ipnotici e della loro interpretazione psicofsica. P, fondamentale, per l'esercizio dell'ipnotismo, riconoscere i sintomi o!iettivi suesposti, c(e sono gli unici, allo stato attuale delle nostre conoscenze, c(e contraddistinguono la semeiotica della trance, cong1untamente ad alcune modifcazioni neurovegetative. a semplice accondiscendenza alle parole dell'operatore normalmente non riesce a produrre nel soggetto l'atonia, l'inerzia, l'inespressivit/, l'automatismo, propri della trance, nH sudorazioni, aumento delle pulsazioni e della frequenza del respiro, iperemia congiuntivale, midriasi come a volte si osservano. 'anestesia, l'amnesia, l'impossi!ilit/ a eseguire determinati movimenti, possono sempre essere simulate, o essere manifestazioni a!norrni di personalit/ isteric(e. ;iversit/ encefalografc(e, c(iaramente dimostrat1ve, fra simulazione, ipnosi e condiscendenza non esistono, e pertanto la semeiotica di5erenziale fra questi stati fatta solo d1 sfumature, c(e si apprendono con l'esperienza. Importanti, in merito, sono anc(e le dic(iarazioni spontanee o su ric(iesta fatte dal soggetto sulla trance trascorsa )cap. = 3 "c e cap. # 3 $+.
&6PIT?? = 'etodi di approfondimento della trance ipnotica 3indromi dell'ipnosi profonda
I metodi di approfondimento della trance e suggerimenti per le prime sedute
)a+ 'etodi di approfondimento della trance
Iniziata la trance, per approfondirla ed esaminare la duttilit/ ipnotica del soggetto, si impongono successivamente, con pause, espressioni c(iare, tono di voce adatto )autoritario o suadente+.
"+ 3uggestioni sempre pi* intense di pesantezza agli arti e di profondo rilasciamento. %+ 3onno )sino al russamento, se possi!ile+. C+ evitazione di un arto, di solito il !raccio, ma anc(e la gam!a. B+ &atalessi. =+ Ini!izione d1 movimenti volontari. $+ &ontratture. E+ 'ovimenti automatici, ritmici, di solito rotatori delle !raccia, o ritmici delle dita. A+ .ascinazione. #+ Iperalgesia e analgesia. "J+ 3ogni. ""+ Illusioni sensoriali.
;i queste varie suggestioni si esarniner/ qui solo la tecnica necessaria per realizzarle, rimandando alla parte terza il loro esame particolareggiato.
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3i ottengono insistendo sempre pi* intensamente nelle rispettive suggestioni ver!ali, accompagnandole con qualc(e passo. 3econdo il sesso, l'et/, la cultura del paziente si adoperano parole e modi adeguati. Riteniamo, in ogni caso, importante per % !uon esito c(e l'ipnotista, almeno nelle prime induzioni, partecipi attivamente alla suggestione c(e vuole imporre e si immedesimi in essa, quasi vivendola lui per primo.
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3i indurranno suggerendo al paziente dopo la pesantezza agli arti, l'ipotonia muscolare profonda, la catalessi delle palpe!re e il rilassamento psic(ico, l'insorgere del sonno, il desiderio di dormire e di a!!andonarsi completamente. 3uggerendo l'ipotonia dei muscoli mimici e masticatori, la mandi!ola si a!!asser/, la rima orale si aprir/ e, se l'ipnotista accenner/ a un lieve russamento, il paziente lo imiter/, continuando poi a russare e a rilassarsi profondamente per suo conto, nei casi favorevoli.
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3i e5ettua invitando il soggetto a concentrarsi sull'arto in cui si vuole provocare questa suggestione e dicendogli c(e lo sentir/ divenire cosi leggero, c(e esso si sollever/ come per e5etto di una calamita c(e lo tiri su, o come se fosse attaccato a dei palloni, pi* leggeri dell'aria. 7el caso della levitazione del !raccio, si potr/ suggerire c(e mentre questo lentamente si alzer/ verso la fronte, il torpore diventer/ sempre pi* profondo e c(e, quando il malato si tocc(er/ la fronte col !raccio, sar/ caduto in un torpore profondo, tanto profondo da essere del tutto rilasciato e inerte.
a tecnica della levitazione presuppone nell'operatore una certa a!ilit/ tendente ad approfttare di ogni minimo movimento del soggetto e una certa tempestivit/ di comandi suggestivi, c(e devono essere dati in modo da far concordare le suggestioni psicomotorie con gli eventuali movimenti del paziente. In caso di resistenza da parte di questi, troviamo utile, all'inizio, facilitare la levitazione dell'arto sollevandolo leggermente con un dito della nostra mano- una volta iniziato il movimento da noi, esso continuer/ poi da solo, conforme alla suggestione, ottenendosi coI1 manifestazioni di duttilit/ e passivit/ psicomotoria, levitazione, catalessi ecc.
Pi* precisamente ricorderemo c(e il metodo della levitazione della mano stato messo a punto da EricLson nel "#%C, !en descritto da Zol!erg nel "#BA, ed seguito, soprattutto dagli autori amencani, pi* come metodo induttivo c(e come mezzo di approfondimento della trance. Zol!erg fa sedere il paziente su una poltrona, lo invita a osservare attentamente le sue mani e le sensazioni cenestesic(e dovute al profondo rilasciamento, cio alla pesantezza delle mani sulle cosce o al loro calore sulle cosce medesime. Insinua gradatamente tra queste sensazioni, verso cui si accentra l'attenzione del malato, quella del movimento impercetti!ile delle dita, cercando di associare le suggestioni alle sensazioni del paziente in modo c(e questi risponda alle suggestioni dell'ipnotizzatore come se esse appartenessero alla propria esperienza. Il pi* piccolo movimento spontaneo delle dita viene segnalato, si suggeriscono un allargamento progressivo di queste, il sollevamento dell'indice, sensazione di leggerezza della mano, poi del !raccio, invitando sempre il paziente a concentrarsi sul movimento gi/ in atto. 3i suggerisce c(e, via via c(e il !raccio si sollever/, crescer/ il senso di rilasciamento, di n'poso, di sonno. 3i approftter/ della risposta positiva a una suggestione per darne un'altra, dicendo al soggetto c(e egli rilasciato perc(H il !raccio si sollevato e c(e egli si addormenter/ perc(H il !raccio si sollevato. 3i invita il paziente a respirare lentamente e profondamente, dicendo c(e ci0 faciliter/ il suo rilasciamento, sicc(H levitazione del !raccio, respirazione lenta e sonnolenza si rinforzeranno suggestivamente l'una con l'altra. 6lla fne si suggeriranno pesantezza delle palpe!re, la loro c(iusura, l'isolamento dall'am!iente, torpore profondo.
e suggestioni devono essere date gradatamen
te, al momento giusto, approfttando dei vari atteggiamenti del paziente, e solo quando si certi c(e questi (a accettato l'idea senso4motoria suggerita, concentrandosi in essa, si pu0 dare la suggestione totale della leggerezza della mano, e successivamente dei sollevamento dei !raccio e poi quello della sua catalessi ecc. 7ei soggetti resistenti alla levitazione spontanea si pu0 ricorrere alla mia tecnica della levitazione guidata )&ap. =, Quadro ", col. ""+.
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3i pu0 suggerire in vari modi9 durante la levitazione del !raccio, dicendo c(e questo rimarr/ cos1 sollevato, senza fatica, in attitudine statuaria, fnc(H non arriver/ l'ipnotizzatore a sciogliere i muscoli !loccati. &i si potr/ riferire anc(e alle palpe!re, dicendo c(e esse sono pesanti come piom!o e c(e qualunque sforzo il paziente faccia per aprirle, non vi riuscir/. Questi si sforzer/ allora a corrugare il muscolo frontale nell'intento di facilitare la funzione dell'elevatore delle palpe!re, ma senza riuscirvi.
3'intende c(e !isogner/ saper scegliere il momento opportuno per produrre la catalessi suggestiva delle palpe!re. 3i dovranno prima gradatamente attuare le suggestioni di rilasciamento, di distensione muscolare, di respirazione lenta e profonda, di isolamento dall'am!iente, di torpore- quindi di pesantezza muscolare di5usa e palpe!rale in specie. 3i suggerir/ c(e gli occ(i sono c(iusi, c(e le palpe!re sono pesanti come piom!o, c(e sono incollate come se le lacrime fossero diventate colla e c(e il soggetto non potr/ pi* aprirle quando si sar/ contato sino a tre... )sfda+. Potr/ aprirle solo quando si arriver/ con la conta sino a cinque. 3e, arrivati a tre nella conta, il paziente, sforzandosi, riuscir/ ad aprire un po' le palpe!re, di rincalzo si aggiunger/ ,ma esse sono cos1 pesanti c(e si c(iuderanno su!ito: e, facendo l'operatore stesso il gesto di c(iudere le proprie palpe!re, o passando la sua mano dinanzi al volto del soggetto, o esercitando con le proprie dita una leggera pressione sulle palpe!re, la catalessia di queste si avverer/ facilmente.
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&ome quelli di camminare, di alzarsi da una sedia, di pronunciare il proprio nome, facile a ottenersi in un soggetto c(e raggiunga gradi intensi di catalessi- per ottenerla, !aster/ suggerirla c(iaramente, secondo le modalit/ generali di tecnica varie volte accennate )cap. C 3 "+. &os1, si dir/9 ,Il suo !raccio diviene pesante, sempre pi* pesante, come se fosse gravato da un grande peso. lo conter0 sino a tre e via via c(e conter0 il suo !raccio diventer/ sempre pi* pesante. 6rrivato a tre, lo sentir/ cosi pesante c(e non sar/ pi* in grado di muoverlo, anc(e se volesse. 6nc(e se riuscir/ a sollevarlo un po', esso ripiom!er/ su!ito gi*, tanto lo sentir/ pesante:.
Per evitare c(e il paziente possa rimanere impressionato da questa immo!ilit/ suggerita, pensando magari, per una apprensione eccessiva, di poter rimanere come paralizzato, noi ci a5rettiamo a suggerire9 ,ei riacquister/ l'uso normale del suo !raccio appena io avr0 contato sino a cinque- allora si sentir/ contemporaneamente molto rilassato e assai meglio di adesso:.
6lla stessa stregua o con tecnica similare si otterranno contrattura muscolare, o movimenti automatici.
6 &?7TR6TTFR6 'F3&?6RE
3i ottiene suggerendo un irrigidimento progressivo dei muscoli, dicendo c(e il !raccio o le gam!e diventeranno rigidi come una s!arra di ferro. Qualc(e passo potr/ aiutare la realizzazione psicosomatica, e cos1, irrigidendo progressivamente i muscoli degli arti superiori e degli inferiori, quelli del tronco e del !acino, si pu0 arrivare a una contrattura generalizzata, tale c(e in alcuni soggetti il loro corpo pu0 essere disteso a ponte tra due sga!elli, poggiando su uno di essi la testa e i muscoli del collo e sull'altro le caviglie e i talloni, in modo c(e tutta la rimanente parte del corpo sia senza appoggio )fgg. "A." e "A."#+ e sostenga in qualc(e caso anc(e il peso dell'ipnotizzatore, sedutovi sopra, come malauguratamente si fa durante alcuni spettacoli teatrali.
6 3F88E3TI?7E R?T6T?RI6 ;EE @R6&&I6
% la tipica suggestione dei movimenti automatici in ipnosi. Essa si produce facilmente nel soggetto gi/ catalettico, imprimendo agli arti il movimento ritmico desiderato. Fna volta c(e l'ipnotizzato riceve la suggestione del movimento da eseguire, lo continua automaticamente per molto tempo.
&on tale metodo il paziente impara a dissociare dal suo complesso somatico un segmento c(e viene concepito come avulso dal suo organismo anc(e per eventuali successivi interventi.
6 .63&I76RI?7E
P, uno stato ipnotico c(e frequentemente, durante la fase catalettica, provocavano gli ipnotizzatori del passato, ;onato d'<ont, @rHmaud, apponi e altri.
;onato d'<ont si situava in modo da avere il viso !ene illuminato e ordinava al soggetto di appoggiarsi petto a petto con le palme delle mani aperte sopra le sue, essendo le !raccia stese verso il pavimento. Il paziente era invitato a premere sulle mani dell'operatore con tutta la sua forza, come per sollevarsi da terra, e nello stesso tempo doveva guardare negli occ(i l'ipnotizzatore. Indi questi con un colpo !rusco, staccava le proprie mani da quelle del soggetto e fssandolo sempre intensissimamente si allontanava da lui, indietreggiando di qualc(e passo.
3e la persona sensi!ile, con questa tecnica si produce fascinazione e ,il soggetto si mette a seguire il suo ipnotizzatore come attirato da un fascino irresisti!ile, il volto atono, immo!ilizzato da un'espressione di attenzione angosciosa, lo sguardo fsso nello spazio, il collo proteso, le !raccia spinte indietro, il corpo rigido:. Il soggetto, durante la fascinazione, acquista un tale automatismo di imitazione da ripetere tutti i movimenti e le parole dell'operatore. Il suo polso diventa frequente e le pupille midriatic(e.
a fascinazione un metodo c(e si pu0 seguire non solo a ipnosi avanzata, per renderla pi* profonda, ma anc(e per indurre tracce sin dall'inizio in modo autoritario, come gli ipnotizzatori di teatro. In questo caso, l'ipnotista si pone a circa trenta centimetri dal volto del soggetto e in guisa da dominarlo con la propria presenza fsica. o fssa intensamente alla radice del naso, gli poggia le mani sulle spalle e, scuotendolo lentamente avanti e indietro, pronuncia suggestioni di stanc(ezza, di rilassamento, di sonno, di pesantezza delle palpe!re, di c(iusura degli occ(i. 3e il paziente, per difesa, dirige lo sguardo altrove, gli si suggerisce c(e fa cos1 perc(H non pu0 sostenere lo sguardo dell'operatore. Queste parole per reazione portano, di solito, il paziente a guardare il terapeuta e a favorire pertanto l'induzione, suggerendo pesantezza degli occ(i e c(iusura delle palpe!re.
Per la fascinazione, l'operatore deve avere uno sguardo immo!ile e duro- deve allenarsi a fssare un oggetto a trenta centimetri di distanza dal proprio volto senza !atter ciglio, nH lacrimare. @isogna stare attenti, inoltre, c(e lungo il corso dell'induzione l'ipnotizzatore non fnisca col rimanere egli stesso ipnotizzato, come riferisce E. 3peer in una sua autosservazione. 6nc(e 'eares ricorda i casi di iH!eault e @raid, rimasti ipnotizzati da pazienti in stato di fascinazione ipnotica, con gli occ(i aperti, lo sguardo fsso, i lineamenti rigidi, senza ammiccamento palpe!rale, nH lacrimazione. Tale fatto potre!!e implicare un rovesciamento di rapporto ipnotico- il quale evidentemente qualc(e cosa di diverso di un semplice transfert psicoanalitico. 3i pu0 ovviare all'inconveniente suggerendo la c(iusura delle palpe!re ed e5ettuandola con le proprie dita, mentre si suggerisce il sonno a occ(i c(iusi.
;ata la natura estremamente autoritaria del metodo, noi lo adoperiamo di rado per l'induzione, solo con determinati ammalati )ad esempio, astasici4a!asici isterici+, riservandolo, eventualmente, come metodi di approfondimento di specifc(e trance. 6ppunto per questo a!!iamo preferito descriverlo qui )si veda il cap. B _ ""+.
;i fatto, i metodi autoritari causano in molti soggetti resistenze inconsce, c(e rendono pi* di2cili i successivi trattamenti e in ogni caso istituiscono un rapporto di notevole passivit/, facendo pi* ardui l'integrazione e il ra5orzamento terapeutici della personalit/ del paziente.
6leVander &annon, riferendosi alla tecnica della fascinazione com' praticata da @inet e .HrH, dic(iara c(e questo metodo deve essere a!olito nella pratica medica, perc(H introduce molti elementi personali e produce una condizione di ,totale automatismo, in cui la personalit/ del soggetto interamente soppressa:. 'eares, invece, non cos1 radicale osservando giustamente, a nostro avviso, c(e in ipnosi non esiste mai un automatismo totale, giacc(H il soggetto possiede sempre delle difese personali profonde, e soggiunge c(e gli elementi personali sono spesso utili nella cura di alcuni malati e ricercati anc(e da moderni psic(iatri.
Per evitare poi le reazioni dei paziente c(e, aggredito con mezzi autoritari, diventi a sua volta aggressivo verso l'ipnotista, 'eares suggerisce di spiegargli c(e non vi deve essere conDitto tra lui e l'ipnotista, essendo la guarigione lo scopo comune.
E' necessario c(e l'operatore il quale ricorre alla fascinazione non a!!ia desideri consci o inconsci di dominazione e sfati l'idea )tanto di5usa in passato+ c(e questo metodo a!!ia qualcosa di sovrumano.
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3e sono scarse in una trance, si possono ra5orzare suggerendo determinate rappresentazioni suggestive, come quelle di una scottatura riportata nella parte c(e si desidera iperalgesica, o di un congelamento nella parte c(e si vuole analgesica.
Per l'iperestesia, vari ipnotisti )&(ertoL e altri+ suggeriscono dapprima al paziente di immaginare una catinella piena di acqua !ollente e di alzare un !raccio quando essi l'(anno !ene individuata nella loro mente. 3uccessivamente dicono al paziente c(e, vedendo egli sprigionarsi vapori dalla catinella, vien mosso dalla curiosit/ di conoscere la temperatura dell'acqua immergendovi una mano e scottandosela. 3i invita ancora il paziente a sollevare il !raccio non appena egli avr/ la sensazione della scottatura. Quindi si dir/ c(e la mano scottata divenuta molto pi* sensi!ile dell'altra e si inviter/ il soggetto ad accettare ci0 avvertendo la di5erenza fra la puntura di uno spillo in una mano e nell'altra. 6 questo punto, se il paziente (a su!ito ed eseguito !ene tutte le precedenti suggestioni, su!ir/ anc(e quella dell'iperalgesia. Fn procedimento analogo si seguir/ per l'analgesia. 6lla catinella piena d'acqua !ollente si sostituir/ quella piena d'acqua gelata, contenente pezzi di g(iaccio galleggianti, c(e renderanno la mano del paziente fredda e insensi!ile. 6ltri, pi* semplicemente, suggeriscono l'idea di una mano inguantata, sicc(H quando si punger/ la mano con un ago non si sentir/ dolore, perc(H come se si fosse punto il guanto e non la cute.
3e il paziente (a su!ito in passato anestesie per interventi c(irurgici, si potranno ric(iamare alla sua memoria le sensazioni di allora, suggerendo c(e esse insorgeranno nella parte del corpo c(e si desidera analgesica )cap. "A, caso "A+.
3e il soggetto dovesse ancora sentire dolore, si dir/ c(e nella prossima seduta l'insensi!ilit/ sar/ maggiore. In merito si ricordi come sia pressoc(H impossi!ile produrre intensa analgesia locale in un soggetto c(e non sia mai stato anestetizzato, tanto c(e alcuni autori eseguono prima un'analgesia farmacologica per potere poi riprodurla, a volont/, in ipnosi )cap. "J 3 "+.
Parimenti, c(i scrive, per causare a comando un profondo senso di rilassamento e di !enessere negli psiconevrotici ansiosi, inietta a volte !ar!iturici endovena, a dose su!narcotica, i quali facilitano l'induzione della trance e fanno conoscere al paziente uno stato c(e sar/ poi pi* facile ric(iamare mediante l'ipnosi. 'an mano c(e le varie immagini suggerite allo scopo si realizzeranno, il soggetto fnir/ col sentirsi trasportato come in un sogno, i suoi sensi saranno meno pronti a percepire i rumori esterni, sorgeranno sensazioni soggettive di levitazione o di pesantezza, di distacco del proprio lo dall'am!iente e, con esse, le modifcazioni desiderate della sensi!ilit/ o!iettiva e della cenestesi.
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Pu0 !astare una trance di media profondit/ per a!ituare un soggetto a sognare in ipnosi. 3i pu0 ottenere il risultato cominciando con l'invitare il soggetto a concentrare i suoi pensieri su determinate rappresentazioni suggerite9 panorama alpino in una notte di luna- ampia distesa di un lago- campo di grano accarezzato dal vento. 3i dice al paziente di fssare l'immagine suggerita quasi guardando dentro di sH, in modo da escludere il li!ero pensare, e poscia di descriverla. 6llora potr/ accadere c(e questi, lasciandosi trasportare dall'immagine indotta, l'arricc(isca con elementi propri, non suggeriti dall'ipnotista- elementi allucinati od onirici, c(e fniranno col mutare il suo stato di coscienza in quello proprio del sogno. &on questo metodo c(i scrive riuscito a ottenere in alcuni casi la descrizione di sogni anc(e molto complessi, dai quali era a5atto estraneo l'inDusso personale dell'operatore.
3uggerendo in ipnosi adeguati sim!oli4stimoli standard, in altri termini, si pu0 dare il via a un'attivit/ immaginativa e, per il diminuito controllo corticale, a un forire di emozioni e sentimenti c(e sono normalmente repressi nello stato di veglia. &i0 non solo approfondisce la trance, ma esplica una notevole utilit/ terapeutica in senso ipnoanalitico e catartico.
Per vari autori i sogni in ipnosi psicoanaliticamente sare!!ero tanto importanti quanto quelli c(e avvengono quando il soggetto non in trance, e quindi tale procedimento avre!!e una notevole utilit/ per la psicoterapia.
Prima di studiare questi sogni, pu0 essere utile farli interpretare al soggetto stesso, mentre in trance, dando poi noi la spiegazione c(e riteniamo pi* esatta e sottoponendola alla sua li!era critica in un secondo tempo )Zol!erg, Pavesi+ per una presa di coscienza, da parte del paziente, della sua personalit/ profonda. Per interpretare correttamente i sogni !isogna rifarsi al contenuto manifesto e a quello latente di essi e agli altri dati rilevati dalla psicoanalisi e dalla neurofsiologia )cap. "$ 3 "+.
E' facile trasportare un paziente dallo stato di sogno a quello di uno stretto monodeismo ipnotico.
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Per esse si valuta erroneamente e secondo la suggestione indotta uno stimolo c(e colpisce e5ettivamente i sensi del paziente ed esiste quindi nella realt/ )reputare molto lontano un oggetto c(e vicino, pesante una cosa leggera ecc.+. ;evono essere distinte dalle allucinazioni positive. &on queste il soggetto proietta all'esterno immagini c(e sorgono nei centri psicosensoriali cere!rali, giudicandole esistenti nella realt/ )vedere un tavolo c(e non esiste, udire un suono c(e non c' ecc.+. Esse devono essere distinte anc(e dalle allucinazioni negative )non vedere il tavolo c(e c', non udire una persona c(e parla+ c(e (anno un altro meccanismo psicogenetico. e allucinazioni, contrariamente alle illusioni, a!!isognano di una dissociazione ipnotica pi* intensa e di una trance pi* profonda. Esse saranno esaminate nel paragrafo seguente, parlando delle sindromi dell'ipnosi profonda e dei procedimenti da seguire per produrle.
E' c(iaro c(e non si imporranno al paziente nuove suggestioni, atte all'approfondimento della trance, se non si saranno attuate le suggestioni date prima. 6 meno c(e non si sospettino particolari stati costituzionali, per cui le suggestioni motorie, come ad esempio determinate contratture, siano molto pi* di2cili da ottenersi in quel particolare individuo, delle suggestioni sensitive, o sensoriali, quali le analgesie e le allucinazioni.
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E' molto utile per approfondire la trance. &on essa si ipnotizza e si sveglia ripetutamente il paziente, col risultato c(e a ogni nuova ipnotizzazione la trance diventa sempre pi* facile e profonda. Zeitzen(o5er asserisce c(e la ipersuggestiona!ilit/ omoattiva, c(e risulta dall'induzione di trance, dura, allo stato di veglia, circa CJ minuti.
Per rendere ancora pi* intenso il fenomeno, si suggerisce ogni volta al paziente, prima di riportarlo allo stato di veglia, l'idea di un torpore ancora maggiore c(e deve sopravvenire su!ito appena sveglio.
3i dice al paziente c(e si trova sdraiato, con gli occ(i c(iusi e in uno stato di ipnosi leggera9 ,&onter0 sino a cinque- arrivato a cinque lei prover/ ad aprire gli occ(i, ma non vi riuscir/ e se anc(e dovesse riuscirvi sentir/ le palpe!re pesanti, cosi pesanti c(e esse si ric(iuderanno su!ito e lei piom!er/ in un torpore ancora pi* profondo di adesso, c(e lo rilasser/ dei tutto:.
3e il soggetto in ipnosi leggera, aprir/ gli occ(i e su!ito dopo E ric(iuder/- se dovesse tardare a ric(iuderli, gli si dice9 ,3ente come le palpe!re sono pesanti, pesanti- esse s!attono, s!attono, ecco si c(iudono, sono c(iuse... e lei piom!a in un torpore sempre pi* profondo ecc.:.
3e il paziente invece in un grado pi* avanzato di ipnosi, non riuscir/ ad aprire gli occ(i.
Questa tecnica si vale dell'ipersuggestiona!ilit/ c(e risulta dalla pregressa induzione- come nelle sedute successive si sfruttano, col segnale di condizionamento, l'assuefazione ipnotica e le possi!ilit/ dei comandi post4ipnotici.
8i/ &. Ric(et aveva notato c(e un soggetto, resistente all'ipnosi, magnetizzato da lui la prima volta in venti minuti, nella seduta seguente si addormentava in quindici. Risvegliato, si addormentava nuovamente in dieci minuti, poi istantaneamente. Fna donna, c(e egli ipnotizzava all'ospedale, era diventata talmente sensi!ile c(e si addormentava non appena egli entrava nella sala- all'inizio il sonno era stato, invece, prodotto assai di2cilmente.
In alcuni soggetti l'attenzione viva, l'attesa di un fenomeno sono su2cienti per produrlo. 'idea sola di essere ipnotizzati porta in essi il sonno. <eiden(ain annunziava a uno studente c(e la sera di un determinato giorno, alle quattro, egli sare!!e stato ipnotizzato a distanza. 6ll'ora sta!ilita quello si addormentava.
6 un altro soggetto o5riva un !icc(iere d'acqua, presunto magnetizzato, e quello s'addormentava su!ito dopo averla !evuta.
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Questo metodo pu0 essere adoperato solo in soggetti c(e gi/ (anno sviluppato in precedenti sedute una !uona ipnosi- ed utile sia per approfondire la trance sia per indurre ipnosi in un soggetto a distanza, quasi senza c(e egli se ne accorga, anc(e se sta attendendo alle sue normali occupazioni, purc(H sia in grado di percepire la nostra voce e sia stato indotto in trance con questa tecnica almeno una volta. a prima volta essa viene da EricLson praticata come segue.
,ei pu0 guardarmi, gi/ stato in trance, conosce l'ipnosi ed un eccellente soggetto. ?ra io le dimostrer0 c(e lei pu0 raggiungere l'ipnosi solo fssando la sua attenzione su un conteggio c(e le far0 mentre sta ritto in piedi ed io conter0 da uno a venti. Posso eseguire il conteggio contando un numero alla volta o due, quattro, cinque, dieci alla volta. 'entre conter0 da uno a venti si addormenter/ profondamente- e precisamente a = sar/ per un quarto addormentato, a "J sar0 mezzo addormentato, a "= per tre quarti addormentato, a %J lo sar/ del tutto.
,ei far/ allora un respiro profondo e si lascer/ andare. Uuole sedersi ora, per cortesia\ lo sto per cominciare a contare9 ", %, C, B, =, $, E, A, #, "J lei mezzo addormentato- "", "%, "C, "B, "= lei per tre quarti addormentato- "$, "E, "A, "#, %J, respiri profondamente e si lasci andare, scivoli nel sonno. Poi io proceder0 a svegliarla contando all'indietro.
, Quando conter0 da %J a " lei si sveglier/ e precisamente a "= lei sar/ sveglio per un quarto, a "J mezzo sveglio, a = per tre quarti sveglio, a " pienamente sveglio. @ene, ora io conter0 all'indietro9 %J, "#, "A, "E, "$, "= sveglio per un quarto- "B, "C, "%, "", "J mezzo sveglio- #, A, E, $, = e $, E, A, #, "J mezzo addormentato- "", "%, "C, "B, "=, "$, "E, "A, "#, %J... respiri profondamente e scivoli in un torpore profondo.
'ipnotista c(iede al soggetto9 ,&(e cosa le succede quando io incomincio a contare indietro e poi inaspettatamente in avanti\:
Risposta9 6 mano a mano c(e lei conta all'indietro, comincio a farmi sempre pi* consapevole dell'am!iente c(e mi circonda, delle persone, dei rumori ecc., poi improvvisamente... !am... ogni cosa svanisce e mi sento cadere di nuovo completamente nel torporeS:
3e questa tecnica pu0 sem!rare un po' teatrale, essa tuttavia riesce utile per far comprendere al soggetto come l'ipnotista possa attirare la sua attenzione anc(e quando egli stia facendo qualc(e cosa o cammini- e pu0 permettere la realizzazione di compiti ipnotici nonostante 1 vari rumori dell'am!iente e la presenza di altre persone. Quando s1 rovescia improvvisamente la conta vi un momento di pausa sconcertante nei Pensieri e sentimenti del paziente e questi deve attaccarsi a qualc(e cosa e si aggrappa come a una tavola di salvezza al conteggio c(e va avanti di nuovo, sprofondando cosM nella trance. ;i fatto noto come l'incertezza suscitata nel paziente dal comportamento dell'ipnotista, gestuale o ver!ale, possa tur!are questi in modo tale da facilitare la trance.
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L una tecnica c(e per alcuni aspetti ric(iama quella della conta su e gi* sfruttando, per l'induzione, le incertezze c(e insorgono in un soggetto sottoposto a sollecitazioni contraddittorie alternantesi.
e suggestioni atte a produrre levitazione della mano destra sono pro5erite insieme a suggestioni di immo!ilit/ della mano sinistra- quindi si suggerisce il contrario9 levitazione a sinistra e immo!ilit/ a destra. 6ppena il paziente si orienta nella apparente confusione dell'operatore, si suggerisce immo!ilit/ di am!e le mani e quindi simultanea levitazione di una e appesantimento dell'altra9 poic(H il paziente stato condizionato nelle precedenti sedute a risposte positive alle suggestioni o5ertegli, si trova tanto perduto nella apparente confusione di suggest1oni contraddittorie c(e ogni suggestione positiva, tale da permettergli di uscire da cos1 spiacevole e confusa situazione, sar/ !en accetta. a rapidit/, insistenza e sicurezza con le quali le suggestioni devono essere date, servir/ a prevenire ogni tentativo dei soggetto nel metter ordine nella sua mente.
?ppure, altre volte, mentre si sta inducendo con successo la levitazione delle due mani, si pu0 sistematicamente creare uno stato di confusione, indicando ora quale mano s1 sta muovendo pi* rapidamente, e quale pi* lentamente, quale arrester/ il proprio movimento e quale lo continuer/ e in c(e direzione, fnc(H il potersi ritirare da tale confusione, con la completa accettazione delle suggestioni del momento, diventa una meta gradita e desiderata.
a tecnica della confusione si pu0 usare come tecnica masc(erata, quando cio s1 vuole c(e il soggetto non si accorga c(e sta per essere ipnotizzato, o quando questi coscientemente desidera l'ipnosi e accetta di essere ipnotizzato, ma di fatto presenta resistenze inconsce.
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t molto utile, nelle prime sedute, dare al paziente la visione dei fenomeni suggestivi c(e avvengono nello stato ipnotico, coi risultato di fargli accertare l'avvenuta ipnosi, in cui spesso non crede.
&i0 porta, con maggior facilit/, a rendere profonda la trance e a una sua pi* agevole, successiva insorgenza.
Per fare questo c(i scrive causa la contrattura, l'analgesia o la semplice catalessi di un !raccio- mette poi il paziente in condizioni di ipnosi vigile, senza risolvere la sintomatologia causata. 3frutta quindi tutte le possi!ilit/ suggestive di essa, date dall'impotenza a riportare il !raccio in posizione normale. Riporta il paziente in uno stato di ipnosi pi* profondo e risolve il sintomo suggestivamente realizzato- infne lo risveglia, dando le spiegazioni pi* adatte ad assicurare anc(e l'induzione di una nuova trance.
'ipnosi vigile una particolare condizione c(e defnisco di suggestiva passivit/ psicosomatica, durante la quale si possono avere anc(e importanti modifcazioni somatic(e )analgesia, contrattura, catalessi+, apparendo integra la coscienza del soggetto e del pari, entro determinati limiti, la sua capacit/ di riDessione e di critica. &on la conservazione di queste, il paziente non pu0 tuttavia sottrarsi al dominio dell'idea suggestionante. 3i ritiene, con 8rasset, c(e il soggetto c(e su!isce la suggestione allo stato di veglia, si trovi di fatto in uno stato di ipnosi parziale, con i sintomi della veglia al posto di quelli della ipnosi profonda.
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3i comincia dalle pi* semplici, come quella c(e, appena sveglio, gli occ(i si faranno stanc(i, le palpe!re pesanti e insorger/ di nuovo sonno, per arrivare a quelle pi* complesse, quali la modifcazione della cenestesi, delle funzioni intestinali, della vasomotilit/ cutanea, a distanza anc(e di tempo )si vedano i casi "", "=, %J, %#, CA, B% della casistica, al cap. "A+.
@isogna c(e le suggestioni siano molto c(iare, ripetute parecc(ie volte, e, per assicurarci c(e il paziente le a!!ia !en capite, !ene farsele anc(e ripetere da questi. ?ccorre inoltre fare in modo c(e esse, almeno all'inizio, non urtino eccessivamente la personalit/ dei soggetto. Identic(e raccomandazioni valgono per i comandi postipnotici a distanza di tempo dalla seduta c(e, rivolti prima all'esecuzione di azioni piacevoli e logic(e )telefonare a un'ora fssa e in un giorno presta!ilito, ad esempio+ arrivano gradatamente all'esecuzione di ordini illogici )venire alla prossima seduta con tre fazzoletti nelle tasc(e, con la cintura del vestito alla rovescia, con l'om!rello anc(e se non piove ecc.- caso B%: e di ordini c(e ostacolino vizi, tendenze mor!ose e istinti deviati del paziente.
3ia la suggestione sia i comandi devono essere dati in modo c(iaro, semplice e deciso, da non lasciare adito a du!!i o a tentennamenti. Inoltre, non !isogna mai dare a essi una forma imperativa di comando, non adoperare il ver!o dovere- l'azione pu0 essere sentita come un'imposizione e non solo non essere eseguita, ma portare al risveglio stesso del soggetto nel momento in cui si impartisce l'ordine )caso CA+.
?gniqualvolta il paziente esegue una suggestione postipnotica, ricade automaticamente in trance )si veda documentazione clinica+.
)!+ 3uggerimenti per le prime ipnosi
Uerso la fne della prima seduta di ipnosi, !ene preoccuparsi di sta!ilire sempre un segnale di condizionamento e una resistenza da parte del soggetto all'ipnotizzazione, c(e eventualmente potesse essere fatta da persone non qualifcate.
3i esegue, in seguito, la deipnotizzazione suggerendo idee di !enessere.
6 paziente del tutto sveglio si indaga, infne, con opportune domande, sull'amnesia raggiunta.
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&(i scrive segue secondo la personalit/ dei pazienti vari metodi di condizionamento. Fno la fssazione intensa dello sguardo negli occ(i del paziente, rinforzata dal passaggio della mano davanti al volto del soggetto, dall'alto verso il !asso. &ol passaggio della mano gli occ(i si c(iudono e il malato va in trance. 3e questa tardasse, per un cattivo condizionamento, si ripete il passaggio della mano lentamente, o !ruscamente, e si suggeriscono la c(iusura degli occ(i e il sonno- in caso di ulteriore resistenza, si ritenta l'induzione con uno dei metodi sperimentati precedentemente con successo.
Fn altro mezzo di condizionamento pu0 essere la pressione intensa dei pollice sul dorso della mano del paziente, quando questi la stende all'operatore per salutarlo. Questo semplice metodo, da me suggerito, ormai adoperato da anni, con successo, da centinaia di ipnotisti. 3e il condizionamento suscita tutti i riDessi a lui propri, il soggetto rimane senz'altro catalettico in posizione statuaria, con la mano protesa nell'atto del saluto, gli occ(i c(iusi, la testa reclinata, la !occa semiaperta, torpido e amnesico )caso CA+.
7on si congeda il paziente senza provare l'e2cacia del segnale di condizionamento, qualora non si fosse gi/ sperimentata nella tecnica di frazionamento, precedentemente citata, e c(e consta di ipnotizzazioni e deipnotizzazioni ripetute.
7ella ripetizione delle varie sedute, c(i scrive trova inoltre utile condizionare il soggetto a determinati numeri, per produrre, sciogliere o modifcare le varie condizioni suggestive imposte. &os1 adopera il numero tre per l'ini!izione dei movimenti volontari, a convalida dello stato catalettico e verifca dell'immo!ilit/ ipnotica delle posizioni imposte- il numero cinque per lo scioglimento dello stato catalettico e la ripresa dei movimenti volontari- il numero dieci per il risveglio. &ondizionando il soggetto a questi numeri, le sedute ipnotic(e vengono facilitate di volta in volta e le varie suggestioni attuate e sciolte rapidamente. E', necessario, s'intende, c(e l'operatore o i suoi colla!oratori, adoperino sempre gli stessi numeri nelle eventuali sedute successive.
Ritorneremo sull'importanza del condizionamento e sulla sua possi!ile genesi al cap. A 3 l.
Uiene suggerita alla fne della seduta, come comando postipnotico- cosicc(H in si5atta evenienza, il soggetto opporr/ una resistenza tale da ostacolare notevolmente il processo induttivo. &i0 non sempre avviene, poic(H praticamente l'induzione deve reputarsi sempre possi!ile con particolari artifci, insistenza e tecnic(e c(e ric(iedono, per0, molto tempo e persone assai esperte in materia. ;etta capacit/ di resistenza viene comunemente suscitata per proteggere il paziente da c(i potre!!e approfttare della facilit/ all'induzione ipnotica da noi creata, distur!ando cosi la condotta della cura iniziata e l'equili!rio nervoso del soggetto.
6 ;EIP7?TIRR6RI?7E
% detta impropriamente anc(e risveglio. Uiene eseguita dopo circa quindici, trenta minuti di trance, a parte il tempo trascorso per l'induzione, c(e varia da soggetto a soggetto e anc(e nello stesso malato, di volta in volta, alle prime sedute.
. &on la deipnotizzazione, si suggeriscono anc(e idee suggestive di !enessere, c(e permettono un ritorno allo stato vigile senza distur!o alcuno. ;i solito !ene non causare mai tale ritorno in modo !rusco, ma gradualmente, nello spazio di uno4due minuti, lasciando poscia riposare il paziente per altri cinque4dieci minuti, concentrato nelle idee di !enessere suggeritegli. 3e non si suggeriscono tali idee, possono comparire al risveglio cefalea, stato ansioso, tremori, nausea, torpore mentale e lieve confusione c(e, per gran parte, riteniamo di natura psicogena e neurotica, o distonica. a cefalea postipnotica, secondo alcuni autori, insorgere!!e di solito quando l'operatore (a cercato di forzare il soggetto durante la trance. 7oi l'a!!iamo riscontrata, per0, anc(e nelle sedute lung(e e protratte, in cui non si forzata la personalit/ del soggetto, e l'a!!iamo interpretata come e5etto di una prolungata concentrazione mentale, congiunta a tensione emotiva c(e in alcuni soggetti distonici pu0 causare cefalea. Fsiamo, pertanto, alla fne di sedute prolungate, concedere cinque minuti di riposo in sonno ipnotico, suggerendo in modo preciso c(e questo equivarr/ a un'ora di sonno normale, e profondo. Riteniamo c(e il rilassamento ipnotico per se stesso a!!ia un'azione terapeutica, per0 modesta, e c(e assai maggiore invece ce l'a!!ia se ad esso sono congiunte suggestioni di rilassamento e !enessere.
a deipnotizzazione e la scomparsa degli stati suggestivi indotti non implicano alcuna di2colt/- se mai la implica il loro perdurare, dato c(e spontaneamente, dopo un tempo pi* o meno lungo, il soggetto tende a riacquistare le sue normali condizioni psic(ic(e, motorie e sensitive. Il sonno ipnotico prodotto con qualsiasi mezzo non eccede mai la durata di un !reve sonno ordinario, anzi usualmente meno lungo di questo, durando alcuni minuti o qualc(e ora. 3ono casi eccezionali quelli citati da Ric(et e @ern(eim in cui un soggetto dormi sedici ore e un altro diciotto.
Il malato c(e si ostinasse a dormire e a non o!!edire agli ordini, sia per il piacere di indugiare nello stato di trance, sia per un meccanismo di fuga dalla trance nel sonno, si sveglier/ da solo, a!!andonato a se stesso, sotto lo stimolo del primo !isogno fsiologico.
Paralisi suggestive, c(e l'operatore si dimentic(i di rimuovere, non persistono mai a lungo, dopo il risveglio.
In alcuni casi, il ritorno alle normali condizioni pu0 essere di2cile, o per gravi fenomeni di isterismo )casi =, A+, o per errori di tecnica da parte dell'ipnotista, c(e stato am!iguo nelle istruzioni, specie nelle regressioni di et/, tanto da perdere il rapporto col proprio soggetto.
7el primo caso non vi psic(iatra c(e non sappia come dominare le intemperanze isteric(e del proprio paziente e, a seconda di queste e del momento, applicare la psicoterapia adatta )eventualmente anc(e quella rapida strumentale+- e nel secondo caso qualunque ipnotizzatore, di una certa esperienza, potr/, con suggestioni adatte, gradatamente riprendere i contatti col proprio paziente, c(e fosse regredito in modo tale da non potersi pi* orientare nel presente.
a !rusca interruzione di una condizione psicofsica sta!ilita con l'ipnosi, e causata da terze persone contro il desiderio del soggetto al momento, pu0 far insorgere malessere, tur!e vegetative, stati di nevrosi ansiosa.
)c+ Ualore delle considerazioni del soggetto sulla trance trascorsa
;opo una decina di minuti c(e il soggetto, si integrato nello stato di coscienza normale, si interroga sull'esperienza vissuta per saggiare l'amnesia raggiunta. 3e l'ipnosi stata profonda, il risveglio non mai immediato, il processo di reintegrazione dell'Io pu0 essere ritardato ancora di qualc(e minuto e pu0 accadere c(e in queste condizioni il soggetto ricordi tutto, perc(H, di fatto, ancora in stato di !eve ipnosi.
Ui sono dei soggetti c(e non presentano mai amnesia delle esperienze vissute in ipnosi, anc(e se viene loro suggerita come comando postipnotico- altri c(e non la presentano alla prima ipnosi, ma solo alle successive, con l'aumentare della profondit/ dell'ipnosi stessa- altri, infne, c(e la presentano alla prima seduta e non pi* alle successive )caso BB+.
In merito, degno di particolare considerazione teorica per studiare determinati stati di coscienza e di passivit/ psicomotoria, e pratica perc(H sconcerta i principianti in ipnotismo, quell'atteggiamento presentato da vari soggetti c(e arrivano a produrre anc(e il ponte catalettico, ricordando per0 tutto e riferendo alla fne della seduta le loro impressioni sulle esperienze vissute- dicendo magari c(e vi si sono prestati per assecondare l'operatore, perc(H divertiti, o interessati essi stessi all'esperimento ' a cui si sare!!ero potuti per0 opporre !enissimo, se avessero volutoS
Queste dic(iarazioni del soggetto non corrispondono a una o!iettiva realt/. a semplice catalessi del !raccio alzato in questi soggetti, in ipnosi leggera, dura senza fatica per un tempo molto pi* lungo di quanto non duri nello stato di veglia- il ponte catalettico, compiuto perfettamente e senza so5erenza in ipnosi, non viene eseguito a5atto da costoro, a coscienza integra, o solo per poc(i secondi e con grande sforzo.
Riportiamo a scopo dimostrativo l'interrogatorio da noi eseguito a un ossessivo ricoverato nella ;ivisione 7eurologica dell'?spedale 8enerale di Uercelli c(e, pur realizzando il ponte catalettico, deipnotizzato asseriva di non aver raggiunto alcuna trance.
'interrogatorio registrato e le realizzazioni ipnotic(e flmate (anno fatto parte dei materiale didattico dei &entro di Ipnosi &linica 3perimentale dell'?spedale e sono oggi in dotazione alla scuola dei &II&3 diretta dall'6utore.
Ipnotista9 6desso io desidererei c(e lei mi riferisse c(e cosa (a sentito durante il periodo c(e era in trance- come si risvegliato e c(e cosa (a pensato successivamente. ei sa quanto tempo stato in trance\
Paziente9 'a(S <o guardato l'orologio... per0 non avevo guardato prima di cominciare ... - ma(, all'incirca un'ora e mezzo.
Ipnotista9 Praticamente invece sono state due ore e mezzo. ei parte di queste due ore le (a passate in un modo, diciamo, catalettico. Ricorda come erano messe le sue mani, le sue gam!e, le sue !raccia\
Paziente9 Fna mano sopra e l'altra in !asso.
Ipnotista9 EsattoS Era precisamente cos1S 'a... e prima ancora lei c(e altra posizione aveva\
Paziente9 7on ricordo.
Ipnotista9 7on ricorda d'aver avuto la mano sinistra appoggiata alla fronte\
Paziente9 6(S siS... quando l'altra mano girava.
Ipnotista9 6llora lei ricorda perfettamente\
Paziente9 3i, io ricordo perfettamente c(e con una mano giravo cosi, e l'altra la tenevo sulla fronte.
Ipnotista9 'a ... non si stancava in quella posizione\
Paziente9 E( ... cominciavo a stancaririi.
Ipnotista9 ;opo due oreS
Paziente9 3e erano due ore...
Ipnotista9 Ricorda quando io l'(o fatta svegliare, e quando prendere i li!ri, metterli sul lettino, metterli sotto il guanciale... o no\
Paziente9 3i, me lo ricordo.
Ipnotista9 6d ogni modo lei (a la sensazione di essere stato ipnotizzato o no\
Paziente9 @e(S lo non so cosa sia l'ipnosi. 3e quello c(e (o provato io ipnosi, allora sono stato ipnotizzato.
Ipnotista9 E c(e cosa (a provato\
Paziente9 t un po' di2cile dirlo. 6d esempio (o sentito arrivare l'infermiere c(e venuto per svegliarmi. ui (a visto c(e dormivo... a un primo momento (o pensato9 ,ma(, io devo dormire perc(H l'ordine c(e (o avuto quello di dori2re... e questo adesso mi sveglia. Provo a far fnta di non sentirlo e pu0 darsi c(e la smetta di c(iamarmi e invece no... lui (a cominciato a scuotermi...
Ipnotista9 o (a scosso proprio\
Paziente9 3i, siS ui credeva c(e ormai tutto fosse fnito.
Ipnotista9 E cosa le diceva\
Paziente9 7ienteS lo gli (o detto ,scappa perc(H se arriva il professore la vedi !rutta, perc(H io sono sotto ipnosi:. ,6li, mi risponde, mi scusi: ed scappato su!ito.
Ipnotista9 E allora lei si svegliato\
Paziente9 3i, ma io ero sveglio anc(e prima9 perlomeno, a me era parso di essere sveglio anc(e prima.
Ipnotista9 'a se era sveglio, perc(H (a avuto !isogno degli scossoni per ritornare completamente in sH\
Paziente9 3I, perc(H non volevo. &io... un momento... ero sveglio, ma gli scossoni... lo sentivo tutto... sentivo tutto... 7on c(e mi sem!rasse di essere completamente addormentato, neppure completamente sveglio, perc(H un po' di pesantezza agli occ(i l'avevo... 'a...
Ipnotista9 3i sentiva non completamente sveglio, nH completamente addormentato insomma...
Paziente9 Ecco... siS
Ipnotista9 Fno stato crepuscolare di coscienzaS
Paziente9 3i, si, si.
Ipnotista9 6llora in questa condizione lei sentiva quello c(e succedeva nell'am!iente esterno per0 non lo accettava... rimaneva nel suo stato di trance cio a dire rimaneva nella posizione in cui io l'avevo messo ... - un po' cos1 per condiscendenza... o perc(H non avre!!e potuto fare diversamente\ Paziente9 E noS Perc(H penso sia la cura insommaS
Ipnotista9 lo desidero sapere questo9 se lei rimaneva cos1 per condiscendenza, perc(H fa la cura, o perc(H non avre!!e potuto fare diversamente da quanto le era stato suggerito.
Paziente9 Questo non glielo posso proprio dire. 7on glielo posso dire, ripeto. Perc(H non (o mai tentato di reagire- perlomeno... a me pare c(e in ogni momento avrei potuto interrompere la seduta, avrei potuto aprire gli occ(i, parlare, girarmi...
Ipnotista9 Per0 non lo (a fatto.
Paziente9 Ua !ene- evidentemente non l'(o fatto.
Ipnotista9 E non lo (a fatto per condiscendenza\ J perc(H le tornava pi* comodo fare quello c(e le avevo detto\
Paziente9 7on c(e fosse pi* comodo fare quello c(e mi aveva detto. &io... o prendo sul serio la cura e la eseguo... e faccio quello c(e mi dice.
Ipnotista9 Quindi praticamente lei ritiene di aver agito, per gran parte, per condiscendenza al piano di cura sta!ilito.
Paziente9 Penso di s'i.
Ipnotista9 Ecco, questo quello c(e pensa lei. Per0 noi a!!iamo le prove c(e non proprio completamente cos1. Perc(H quello di farsi !ucare la pelle della mano da parte a parte con un ago, senza sentire il minimo dolore...
Paziente9 ;ovrei provare senza ipnosi.
Ipnotista9 Ecco, proviamoS Uede c(e si tira indietro\ Uede c(e lei risponde con una reazione non certo di piacere\
Paziente9 3i, sM.
Ipnotista9 'entre prima io (o !ucato la sua mano senza c(e lei reagisse... non solo, ma la mano non (a sanguinato nel punto in cui io l'(o !ucata. t vero o non vero\
Paziente9 3i, questo veroS
Ipnotista9 ?ra, come pensa lei, per condiscendenza, di arrivare a fermare il suo sangue e di non provare quel male c(e la !ucatura allo stato di veglia le dare!!e\
Paziente9 7on so come sia la !ucatura allo stato di veglia, perc(H non l'(o provata.
Ipnotista9 &erto- per0 quando cerco di farlo, lei ritira la mano alla sveltaS
Paziente9 3i, va !ene, ma intanto non mi (a neanc(e toccatoS
Ipnotista9 3fdo, lei non me lo (a permesso. 3e vuole, io l'accontento su!ito.
Paziente9 7o, no, noS 7on c(e io ci tenga.
Ipnotista9 Prendiamo ora in esame un altro fatto. ei rimasto in uno stato, diciamo cosM, scomodo delle !raccia per un discreto periodo di tempo. ei ritiene di poter rimanere due ore in quella posizione senza avvertire un senso di stanc(ezza\
Paziente9 7oS Penso di noS 7on (o mai provato, ma penso di no.
Ipnotista9 Perc(H normalmente la posizione di portare la mano alla fronte, come se la poggiasse su una visiera militare, pu0 persistere solo per dei minuti, ma non per ore- vero o no\
Paziente9 3i, specie se questo individuo in piedi.
Ipnotista9 E allora solo condiscendenza o ritiene c(e ci sia stata una prestazione superiore, c(e nella veglia sare!!e stata pi* di2cile\
Paziente9 t c(e io non mi sono sentito completamente diverso, o molto diverso da quello c(e sono adesso. Quando lei mi stringe qui sulla mano accuso una sensazione di sonno c(e mi viene, questo si... e lo sento sempre di pi* andando avanti nella seduta c(e non le prime volte...
Ipnotista9 Quando io la tocco in quel punto lei avverte una sensazione di peso alle palpe!re.
Paziente9 3i.
Ipnotista9 E cade quindi in una specie di torpore.
Paziente9 31.
Ipnotista9 Questo lei lo sente\
Paziente9 3i.
Ipnotista9 7on condiscendenza\
Paziente9 lo pensavo c(e...
Ipnotista9 7o. 6desso mi spieg(i !ene questo punto. E condiscendenza da parte sua o prova veramente questa sensazione\ <a detto c(e la sente, no\
Paziente9 3i, si, la sento.
Ipnotista9 'a la sente perc(H una cosa c(e nasce in lei... 7on pi* condiscendenza, dunqueS
Paziente9 7o, se la sento, non pi* condiscendenza.
Ipnotista9 E quell'altro fenomeno dei !raccio c(e girava, girava, girava\ ?ggi l'(a fatto per un'ora e mezzoS '(a fatto per condiscendenza o pensa adesso c(e si tratti di una prestazione un po' diversa\
Paziente9 / c(iaro c(e dopo un'ora e mezzo la stanc(ezza si comincia a sentire. lo non so se comincia a diminuire l'inDusso ipnotico o se la stanc(ezza pu0 venire anc(e in ipnosi... questo non lo so.
Ipnotista9 Per0, di fatto, lei stato un'ora e mezzo cosi. &' stato un momento c(e io le (o detto9 ,8uardi, io conter0 sino a tre9 arrivato a tre lei cerc(er/ di fermare il !raccio, ma non ci riuscir/:. Questo avvenuto.
Paziente9 Perc(H trovavo pi* comodo non fermarloS
Ipnotista9 E perc(H trovava pi* comodo non fermarlo\ 6ncora per condiscendenza o per qualc(e cosa c(e le nasceva dentro\
Paziente9 Per fermarlo ci sare!!e voluta la volont/. Invece a continuare ... - uno non pensa a niente e continua...
Ipnotista9 @e(S Questo a!!astanza importanteS Per fermarlo, lei dice, ci sare!!e occorsa una volont/ di cui lei non si sentiva capace. 6nc(e se girare il !raccio comportava fatica )perc(H a girare il !raccio per un'ora e mezzo si fa fatica+ lei trovava c(e le era pi* comodo girare il !raccio c(e volerlo fermare.
Paziente9 3ar/ cos1S Ipnotista9 7o, noS ei li!ero di dire tutto quello c(e pensa. ;ica se o se non - non , ... : sar/S Fn'ultima domanda e poi la lascio riposare. ei, l'altro ieri, riuscito ad andare dal !ar!iere, cosa c(e prima non riusciva a fare.
Paziente9 3ono andato dal !ar!iere. &omunque dal !ar!iere, al mio paese, io andavo.
Ipnotista9 ;a solo\
Paziente9 ;a solo, siS 3oltanto c(e se mi veniva la mancanza d'aria o di respiro, io, anc(e se ero appena insaponato o mezzo raso e mezzo no, tiravo gi* il sapone e me ne andavo a casa, due Perequil e li fermo ad aspettare c(e mi passasse l'ansia.
Ipnotista9 Invece ora, in seguito al trattamento ipnotico, lei (a potuto andare dal !ar!iere, girare per Uercelli, senza paura.
Paziente9 3enza fare tanta strada per0S
Ipnotista9 Ua !ene, oggi lei potr/ andare anc(e lontano. ?ggi andr/ da un !ar!iere lontano dall'?spedale. ?ggi potr/ farloS
6 !reve commento del caso si potre!!e ricordare come 3ar!in e quegli autori c(e ritengono l'ipnosi una immedesimazione in un determinato ruolo trovere!!ero nelle dic(iarazioni del soggetto precedente una certa qual conferma.
3cappa c(e devo dormire dice infatti il nostro paziente all'infermiere c(e va a svegliarlo, come se e5ettivamente fosse compreso del ruolo di dormiente c(e deve recitare. 'a se cos1 pu0 sem!rare a una osservazione superfciale, vi sono altri fatti c(e ci dimostrano come non sia una compiacente realizzazione suggestiva quella eseguita dal soggetto, nH c(e si tratti di una semplice recitazione come avverre!!e allo stato di veglia.
Intanto il calcolo del tempo trascorso durante questa pseudorecitazione inferiore al normale, come a!!iamo precedentemente notato, e la passivit/ psicomotoria raggiunta con lo stato catalettico, il movimento automatico rotatorio, la contrattura a ponte, )documentati da un flm+, ci sono risultati di gran lunga superiori alle stesse prestazioni possi!ili parzialmente nella veglia. Intervengono quindi altri fattori in ipnosi c(e secondo noi non si possono spiegare con la semplice recitazione.
3i ricordi come in ipnosi senza amnesia sia possi!ile il compimento di azioni contro cui il soggetto si ri!eller/ alla fne della seduta- come accadde a quell'operatore c(e fu malmenato da un diacono a cui aveva fatto assumere spiacevoli atteggiamenti, non consoni alla sua dignit/, o a quell'altro operatore c(e e!!e una denuncia all'autorit/ giudiziaria da una signora, dalla quale si era fatto mastur!are.
&i0 dimostra come, anc(e senza amnesia, si possa parlare di ipnosi e c(e questa, secondo c(i scrive, consista pi* c(e nell'alterazione della memoria, nella raggiunta passivit/ psicomotoria )caso %"+.
Ui sono soggetti c(e in ipnosi manifestano notevoli capacit/ di critica, ma la loro prontezza alla suggestione e la forza imperativa in essi della rappresentazione suggestiva di fronte alla critica, prova c(iaramente, a nostro avviso, il raggiunto stato ipnotico.
&ostoro, peraltro, siccome odono perfettamente, (anno idee c(iare e ricordano tutto, ritengono di non essere stati a5atto inDuenzati da suggestioni, di essere anzi refrattari all'ipnosi e c(e gli si voglia dare a intendere qualcosa c(e forse, pensano, pu0 servire ad altri, ma non a loroS Il fatto sconcerta di solito i principianti, mentre esso d/ adito a uno studio pi* approfondito della personalit/ del soggetto.
Tuttavia !isogner/ correggere con adatte spiegazioni e suggestioni questo modo di pensare del paziente. 3i dir/ c(e il sonno ipnotico non uguale al sonno fsiologico o alla narcosi e c(e pertanto in esso il rapporto con l'am!iente, e con l'ipnotizzatore in particolare, viene naturalmente mantenuto. ;'altra parte questo rapporto fondamentale per la cura, e la capacit/ del soggetto di intendere tutto quello c(e l'ipnotista suggerisce deve essere sempre conservata per imprescindi!ili necessit/ terapeutic(e. 3i rassicurer/ il paziente preoccupato di non raggiungere gradi profondi con amnesia, dicendogli c(e i !uoni risultati di un trattamento ipnotico non sono sempre proporzionali alla profondit/ delle varie trance. 3i dir/, come suggeriscono &(ertoL e altri, c(e, in fondo, non rientra nei piani della ipnosi terapeutica di far perdere al soggetto il proprio dominio, ma c(e anzi questa cerca di accrescerlo con una cooperazione volontaria del soggetto con l'ipnotizzatore.
In alcuni casi, per convincere i soggetti dell'ipnosi raggiunta, noi suggeriamo levitazione, catalessi, contrattura in ipnosi vigile, e non rimuoviamo tali condizioni se non dopo averle fatte accertare ripetutamente dal soggetto scettico. &omunque, tutte le perplessit/ e le ansie del malato verso la cura devono essere analizzate e dalle sensazioni c(e egli (a provato durante la trance si ricaveranno dati utili e suggestivi per le successive induzioni.
Riportiamo, come esempio didattico, le considerazioni registrate di un altro soggetto ricoverato Riportiamo come esempio didattico, le considerazioni registrate di un altro soggetto ricoverato nella ;ivisione 7eurologica di Uercelli e le cui realizzazioni ipnotic(e sono state documentate da un flm.
3i tratta di una trentenne gravida al quarto mese, a5etta da una grave nevrosi fo!ica, con sentimenti di odio verso il nascituro e l'uomo c(e l'(a resa incinta. Recidiva di forma gi/ so5erta a ventun anni per gravidanza su!ita con altro uomo. a gravidanza fu allora interrotta e il matrimonio non e5ettuato nonostante l'amore c(e nutriva per la persona a cui s1 era concessa.
e considerazioni di questo secondo soggetto, il quale (a raggiunto pure egli una trance di media profondit/, senza amnesia, ci illustrano anc(e le possi!ilit/ terapeutic(e decondizionanti di una ipnosi di medio grado.
;opo l'induzione, eseguita coi metodo della fssazione di una candela, la paziente (a realizzato uno stato di trance su2ciente per provocare una catarsi !enefca coi pianto e li!erazione di angoscia repressa.
;alle dic(iarazioni registrate della ammalata sulla ipnosi trascorsa, si potranno desumere il suo stato di coscienza e le sue facolt/ percettive e mnestic(e durante essa, le sue perplessit/ verso la cura e come sono state risolte.
Ipnotista9 Quest'oggi lei a!!astanza rilassata, tuttavia si anc(e disperata, (a pianto... e tutto ci0, come lei stessa (a costatato, le riuscito !enefco- lei si sfogata ed pi* sollevata. Praticamente, durante la seduta (a sciolto quell'angoscia c(e da due o tre giorni aveva accumulato dentro di sH. lo forse l'(o trascurata un po' in questi giorni per dedicarmi ad altri ammalati pi* gravi.
Paziente9 Uede, io sono sempre stata cosi. Quando gli altri mi dicevano di fare una cosa, io, per impulso, dovevo farne un'altra. 7on so perc(H.
Ipnotista9 &osa\ &osa\
Paziente9 7on lo so.
Ipnotista9 7on lo sa proprio\
Paziente9 3ono cos1 disperata c(e non so neppure quello c(e mi capita in questo momento. 7on lo so. .orse mi spieg(er0 meglio domani. E questo c(e io conosco... questa mia ri!ellione... forse per ci0 lei far/ tanta fatica a guarirmi.
Ipnotista9 o sa perc(H (a pianto\
Paziente9 7o.
Ipnotista9 ei (a pianto perc(H durante la seduta noi a!!iamo operato una specie di catarsi. ei aveva accumulato delle resistenze. ei aveva accumulato qualc(e cosa dentro c(e le impediva ( rilassamento completo.
Paziente9 Posso dirle un'altra cosa, professore\
Ipnotista9 6spetti c(e le spieg(i la sua situazione e poi lei mi dir/ l'altra cosa.
Paziente9 Ua !ene.
Ipnotista9 Questa tensione interiore le impediva il rilassamento c(e lei desiderava. Quindi lei si trovava in lotta con se stessa.
Paziente9 Proprio co/M.
Ipnotista9 R vero\
Paziente9 3i, cosi.
Ipnotista9 Ecco, lei si trovava in lotta con se stessa. 6veva una specie di nodo alla gola, c(e le impediva di rilassarsi, quindi non poteva accettare le idee di !enessere c(e io le suggerivo. 7oi adesso invece a!!iamo operato un allentamento della sua tensione, dell'angoscia c(e aveva, e lei (a pianto senza sapere nemmeno il perc(H. Perc(H (a pianto\
Paziente9 'aS non lo soS
Ipnotista9 @eneS 6desso lei si sente un po' pi* sollevata, no\
Paziente9 3i, professoreS
Ipnotista9 ?(S <a quasi voglia di ridere ora\
Paziente9 )Ride.+
Ipnotista9 3i sente di ridere. ?rmai tutto passato e c(iarito. 6vendo nel pianto sciolto tutte le resistenze c(e aveva accumulato, stasera sar/ tranquillaS star/ tranquilla perc(H si li!erata da un'angoscia. passata dal pianto al riso senza sapere il perc(H. 7oi per0 lo sappiamo. Uada pure ora.
Paziente9 Uolevo dirle questo.
Ipnotista9 ;ica pure signora.
Paziente9 7on si o5ende\
Ipnotista9 Io no. ;ica, dica, signora\
Paziente9 Ecco mi sono messa in testa c(e anc(e questo un metodo ridicoloS
Ipnotista9 @eneS e pare c(e l'a!!iano mandata fn qui da tanto lontano, per provare un metodo ridicolo in un ospedaleS
Paziente9 E( siS 'a vede, sono sfduciata. 8liel'(o dettoS
Ipnotista9 'a lei (a parlato con qualcuno c(e le (a detto male di queste cure, o le nata spontanea questa a5ermazione\
Paziente9 7o, noS % stato vivendo questi fatti c(e sem!rano talmente assurdi- vedendo quella candelaS... queste cose... 7onostante io veda c(e dormo, e c(e faccio tutto quello c(e mi dice... sento lo stesso una specie di opposizione- quella ri!ellione di cui le parlavo mi dice c(e tutto ci0 assurdo.
Ipnotista9 7oi per0 a!!iamo constatato c(e lei, dopo le sedute, comincia ad accusare una specie di amnesia per tutto quanto le accade durante le sedute stesse.
Paziente9 Ecco, io divento quasi come indi5erente. e prime volte, noS Ero incuriosita di ricordare tutto quello c(e lei mi aveva detto, ma adesso provo un senso di fastidio a ricordare. &apisce\ <o cercato di ricordare quello c(e lei mi aveva detto. <o fatto una certa fatica e allora (o sentito una specie di fastidio.
Ipnotista9 Questo vuol dire c(e lei si rilascia !ene, profondamente e c(e quindi...
Paziente9 o so, ma non mi spiego quei fatti li...
Ipnotista9 3tia tranqu1""a signora...
Paziente9 3e lei riesce a snodare questa mia ri!ellioneS...
Ipnotista9 8uardi c(e l'a!!iamo gi/ snodata, come dice lei, perc(H l'a!!iamo fatta rilassare in modo notevole.
6 circa una settimana di distanza vengono registrate le seguenti dic(iarazioni della stessa malata sull'e2cacia terapeutica del metodo dianzi defnito come ridicolo.
Ipnotista9 3i ricorda, signora, da quanto tempo ricoverata qui, in ospedale, da noi\
Paziente9 3ono esattamente diciassette giorni.
Ipnotista9 3e non s!aglio per0, la sua angoscia scomparsa gi/ da parecc(i giorni.
Paziente9 7on vorrei s!agliarmi. 3aranno ormai otto o dieci giorni.
Ipnotista9 ;ieci giorni. Quindi dopo circa otto giorni dal ricovero lei si trovata completamente li!era dalla sua angoscia...
Paziente9 ;a una angoscia profonda... c(e sconfnava in mille sfumature c(e non posso nemmeno raccontare. &ome pensavo a lui e al mio !am!ino... mi veniva un'angoscia c(e mi so5ocava con mille perc(H, perc(H... e pi* mi lasciavo prendere da questi perc(H e pi* mi perdevo.
Ipnotista9 ;a quanto tempo aveva questa angoscia\
Paziente9 Praticamente da quindici mesi.
Ipnotista9 E questa angoscia come quella avuta a %" anni\
Paziente9 3i. 6llora nutrivo un odio verso la persona c(e mi sem!rava di amare. ?ra invece verso questo secondo uomo nutrivo un disagio, non riuscivo ad avere un normale comportamento con lui.
Ipnotista9 'a un disagio tale da far compromettere il matrimonio e l'imminente parto\
Paziente9 3i.
Ipnotista9 6d ogni modo tutti questi distur!i angosciosi sono scomparsi nello spazio di otto giorni.
Paziente9 3i. Rimane un piccolo disagio tutte le volte c(e penso a come andranno le cose una volta via di qui.
Ipnotista9 &(e di5erenza fa lei tra questo disagio e l'angoscia di prima\
Paziente9 6(S Fna enorme di5erenzaS
Ipnotista9 Pensi c(e durante questo ricovero di due settimane, lei guarita da un'angoscia c(e durava da quindici mesi- recidiva di una forma uguale so5erta a %" anni.
Paziente9 3iS <o eliminato ; soggetto della mia angoscia. ;entro di me per0 non ancora sparito tutto.
Ipnotista9 Pure stato possi!ile per lei eliminare una grossa om!ra del suo passato c(e si riDetteva in modo nefasto sul suo attuale presente, compromettendo in modo grave i rapporti a5ettivi con il suo futuro marito e
il suo futuro fglio. ?ggi lei in grado di a5rontare la sua situazione familiare e il suo parto senza angoscia, anc(e se persiste qualc(e !eve perplessit/. Uero o no\
Paziente9 3iS 3ono veramente in grado di a5rontare il matrimonio e il parto. Pensi c(e prima solo guardare un !im!o era per me fonte di angoscia. ?ra, anc(e se non riesco a sentire nel profondo il senso della maternit/, tuttavia sono serena. Prima, mi rincresce dirlo, addirittura odiavo questo !im!o. 'i veniva la voglia, se lo avessi avuto tra le mani, di strozzarlo... di li!erarmene. Tutto questo invece ora scomparso.
Ipnotista9 @eneS Uedr/ c(e anc(e le perplessit/ rimaste scompariranno. Pensi c(e qui solo da diciassette giorni. ?ra lei a5ronter/ la realt/ vaccinata, immunizzata da questa cura, e vedr/ c(e tutto, piano piano, scomparir/.
6 "= mesi di distanza dalle dimissioni dell'ammalata, avvenute il %$eEe"#$C, dopo %% giorni di degenza nel Reparto 7eurologico dell'?spedale 8enerale di Uercelli, ci pervenuta una sua lettera c(e cos1 si esprime9 ,3ono enormemente migliorata da quello c(e ero. <o una splendida !am!ina c(e posso guardare con tranquillit/ e tanta tenerezza. Quello c(e ancora manca per il mio completo equili!rio penso lo determiner/ il tempo:. Riteniamo c(e la presa di coscienza di un complesso di Edipo non nsolto nella paziente )per cui, in modo inconscio, viveva la gravidanza come un peccaminoso incesto+ non avre!!e potuto portare a un pi* rapido e favorevole risultato, aspettando la crescita e la maturazione della sua personalit/ con tecnic(e psicoanalitic(e.
)d+ 6mnesia e tecnica per produrla
Fn metodo semplice, c(e c(i scrive segue per accertare su!ito se vi amnesia al risveglio dalla trance, il seguente9 si suggerisce al paziente di contare sino a dieci, ma di svegliarsi appena arrivato a sei. 8iunto a questo numero, l'ipnotizzato apre gli occ(i e continua a contare. Quando (a fnito, gli si c(iede9 ,Perc(H conta\: Ui sono tre possi!ilit/9 o vi amnesia e allora il soggetto, non ricordandosi pi* del comando ricevuto, rimane assai impacciato nella risposta. J vi ipomnesia e allora, dopo qualc(e perplessit/, risponde9 , ... &redo c(e mi a!!ia detto lei di contare ... : J non vi alcuna amnesia e risponder/ franco9 ,'e l'(a detto leiS: E allora, di rimando9 ,@ene, giusto. @ravoS: senza dare segno alcuno di disappunto. 6 volte, pu0 accadere c(e, arrivato a sei nella conta, il soggetto continui a contare senza svegliarsi !ene- ci0 accade quando non si stati su2cientemente c(iari, o quando il comando non stato dato con la dovuta forza, incisione e precisione.
E risaputo come, anc(e quando vi amnesia, il paziente possa ricordare in una successiva ipnosi quanto avvenuto nelle precedenti )si veda la casistica+.
'amnesia totale postipnotica, spontanea o suggerita, secondo le tecnic(e tradizionali, si raggiunge al massimo nel %=d dei soggetti, a volte dopo lung(e e numerose sedute e non facile trovare metodi c(e sicuramente consentano un risparmio di tempo per realizzarla e migliorare le percentuali.
'ipnositerapia profonda e le ricerc(e sull'ipnosi per0 a!!isognano a volte di soggetti amnesici, per cui vari autori (anno cercato tecnic(e atte a raggiungere l'amnesia postipnotica e non soltanto di rievocazione ma, possi!ilmente, anc(e di fssazione )mai riscontrata dall'6utore+ di quanto vissuto nello stato di trance.
.ra le principali tecnic(e di !locco della memoria ricorderemo quella di 3c(initz e quella di @renman e 8ill.
Il metodo di 3c(mitz consiste nel suggerire in ipnosi c(e alla domanda circa i fatti della ipnosi stessa, soltanto una parola possa essere pensata- ad esempio, steppa, 3a(ara, Panama, mare, ma neppure questa sia pronuncia!ile.
'interrogatorio nello stato di veglia dei paziente cosi trattato, rivelere!!e con questo metodo, secondo 3c(mitz, una totale amnesia del vissuto in ipnosi. .acendo eseguire a questi la scrittura automatica si notere!!e c(e essa appare come un informe scara!occ(io, in cui per0 tuttavia possi!ile riconoscere la parola !locco adoperata. 3uggerendo poi al soggetto questa parola e c(iedendogli c(e cosa gli ricordi, possi!ile suscitare il ricordo degli eventi vissuti in ipnosi. 6mnesia quindi, in questo caso, di rievocazione e non di fssazione.
7ei casi in cui era veramente di2cile l'amnesia postipnotica, per0 a noi neppure con questo metodo ci riuscito di ottenerla e al cessare della seduta il paziente ricordava la parola4!locco e il resto delle esperienze.
@renman e 8Z adoperano una tecnica leggermente diversa. 6l soggetto ipnotizzato si dice di immaginare di scrivere sulla lavagna tre parole diverse pronunciate dall'ipnotista. 3i dice c(e queste parole si confonderanno nella sua memoria e c(e egli dovr/ faticare non poco per ricordarle. Quindi si riprendono le suggestioni di rilasciamento, assopimento, catalessi ecc. 3uccessivamente sar/ molto importante, secondo questa tecnica, far ammettere al paziente c(e le suggestioni (anno avuto !uon esito e c(e egli (a provato una certa di2colt/ a ricordarsi delle parole.
Per causare amnesia sono stati eseguiti da c(i scrive vari tentativi anc(e farmacologici come quelli di far precedere l'ipnosi da iniezioni endovenose di !ar!iturico in modo da facilitare una eventuale successiva amnesia ipnotica, con una !eve su!narcosi.
Il risultato per0 non stato soddisfacente, anc(e in un caso c(e alla prima seduta aveva spontaneamente presentato amnesia post4ipnotica e non pi* nelle successive )caso BB+.
;'altra parte il contemporaneo uso di psicofarmaci e di drog(e, se per alcuni aspetti facilita il processo induttivo, per altri lo complica )cap. E 3 %+. 6!!iamo preferito quindi attenerci a metodi puramente psic(ici, tenendo conto di quei dati fondamentali c(e ci sono stati rilevati dall'esperienza personale o convalidati da altri autori.
Perc(H insorge l'amnesia postipnotica\ 3u questo argomento di notevole importanza neurofsiologica e psicologica ci di5onderemo nel capitolo # = C, desiderando qui riferire solo quanto pu0 servire per la giusta impostazione di tecnic(e suscitatrici di fenomeni amnestici.
'amnesia di fatto pu0 insorgere per un comando postipnotico, o per uno spontaneo investimento dei soggetto in un determinato ruolo )quello del sonnam!ulo c(e comunemente si sa essere amnesico al risveglio+, o per una caratteristica spontanea degli stati di ipnosi profonda in determinati soggetti con particolare costituzione neuropsic(ica.
6 volte, secondo i pazienti, tutte e tre le evenienze sono possi!ili e pertanto nel giudicare dell'e2cacia, o meno, di una determinata formula ver!ale suggestiva per l'amnesia, noi a!!iamo dovuto in ogni caso clinicamente sceverare e di5erenziare le varie eventualit/ accennate.
3oprattutto si tenuto conto della costituzione neuropsic(ica di ogni paziente, della sua et/, del sesso- di eventuali malattie o terapie con farmaci o mezzi, capaci di indurre di per sH alterazioni delle possi!ilit/ mnemonic(e.
In ogni seduta sperimentale per metodi induttivi di amnesia a!!iamo infne !adato alla profondit/ della trance e quindi al diverso stato di coscienza in cui veniva suggerita la specifca formula ver!ale.
Riferendoci agli studi sull'inDuenza dei cosiddetto secondo sistema di segnalazione )linguaggio+ per la instaurazione o estinzione dei riDessi condiziona ti, noi nella pratica clinica ci orientiamo verso formule ver!ali c(e possono essere facilmente suscitatrici di riDessi condizionati precostituiti dall'a!itudine e da pregresse associazioni, cos1 da suscitare amnesia pi* col meccanismo del riDesso condizionato c(e non con quello di un semplice comando postipnotico.
7elle nostre formule pertanto includiamo ver!alizzazioni riec(eggianti l'o!lio, il torpore profondo, l'isolamento, suggerendole ripetutamente e monotonamente fra le suggestioni principali di amnesia )all'inizio e alla fne della seduta+. t utile anc(e suggerire motivazioni positive per il soggetto adatte a reprimere, cancellare o deteriorare la traccia mnestica.
6doperiamo alcune formule suggestive all'inizio e alla fne della seduta, nella speranza c(e la suggestione ipnotica di amnesia, data all'inizio, possa a volte interferire negativamente sulla entrata in funzione di quei circuiti c(e secondo la teoria strutturalistica vengono sollecitati per la memoria a lungo termine.
3i calcola c(e con l'uso della memoria a !reve termine !astino cinque secondi per perdere la met/ del materiale percepito e c(e dopo diciotto secondi non vi rimanga pi* nulla, per cui ogni informazione nuova per essere ricordata de!!a venire ra5orzata per mezzo della ripetizione e5ettuata da particolari circuiti nervosi a sede soprattutto ippocampomammillare.
Questa ripetizione avviene in modo automatico e coinvolge un maggior numero di circuiti cere!rali, tanto pi* quanto pi> l'informazione emotivamente legata alla personalit/ del soggetto e suscitatrice in lui di ec(i associativi.
3u questo automatismo associativo non facile inDuire se non con caric(e parimenti emotive e intense c(e l'ipnotista deve scoprire in ogni singolo soggetto, e adoperare al momento opportuno.
Tutto ci0 pi* facile a dirsi c(e a farsi, soprattutto perc(H di2cile conoscere in partenza quali possano essere le risonanze associative consce e inconsce delle nostre parole, in ogni singolo paziente- ma quando si fortunati nella scelta della formula e del momento, possi!ile, con i metodi accennati, ottenere soggetti amnesici al risveglio dalla trance.
;i fatto la suggestione amnestica data all'inizio della trance pu0 creare un riDesso ini!ente o attenuante all'origine gli elementi funzionali mnemonici necessari all'instaurazione del ricordo. Tali riDessi
ini!enti sono sicuramente sollecitati dall'interesse a dimenticare suggerendo al soggetto c(e l'amnesia pu0 giovare a una migliore fssazione nel su!conscio di idee dinamicamente attive per una realizzazione terapeutica. ;el resto anc(e nella veglia, la fssazione mnemonica maggiore o minore di una esperienza congiunta al maggiore o minore interesse c(e questa suscita in noi.
In merito a!!iamo fatto esperimenti nello stato di ipnosi con formule contenenti motivazioni a dimenticare e altre sprovviste di tali motivazioni e a!!iamo riscontrato la netta superiorit/ delle prime.
Pi* precisamente a!!iamo scelto CE soggetti trattandoli con $A sedute di ipnosi- ventitrH uomini, quattordici donne. Et/ minima dodici anni- et/ massima $" anni- et/ media CA. Essi erano costituiti da "B alcolisti- sei psiconevrotici- cinque depressi- sette con sindromi dissociative sc(izoidi- cinque normali, di cultura e stato sociale similari.
e prime induzioni furono eseguite con la fssazione di un punto, o dello specc(io a riDessione distorta, o con la fssazione dello sguardo- le successive mediante uno sta!ilito condizionamento standard )vedi cap. = 3 C+. a prima induzione fu praticata senza alcuna suggestione di amnesia, per costatare c(e cosa il paziente avesse spontaneamente dimenticato della esperienza vissuta nello stato di trance. 3olo nei casi in cui fu osservata l'assenza totale della amnesia si pass0 nelle sedute successive a induzioni con suggestioni tendenti a causarla.
'amnesia postipnotica fu di5erenziata in totale, parziale o nulla.
" questionari di rilevamento e verifca amnestica si riferirono9
"+ ai particolari della seduta e delle parole pronunciate, all'inizio-
%+ a variazioni di assetto spaziale di oggetti o indumenti suggerite e realizzate dal paziente a occ(i c(iusi, nella induzione successiva-
C+ alle stesse variazioni di cui sopra, suggerite e realizzate a occ(i aperti, nelle sedute ancora successive.
&i0, in modo da costatare un o!lio per situazioni progressivamente sempre pi* complesse e quindi gradi sempre pi* profondi di amnesia riguardanti prima il ricordo delle parole, poi quello delle azioni compiute a occ(i c(iusi in uno stato di torpore sognante, e infne quello delle azioni compiute a occ(i aperti, in uno stato di piena coscienza sonnam!olica.
e ta!elle analitic(e relative ai dati su esposti furono compilate in modo da segnare per ogni soggetto la data e il numero d'ordine progressivo delle sedute, il sesso, l'et/, la malattia, la tecnica induttiva, le suggestioni rilassanti o di approfondimento adoperate, i tempi e le modalit/ specifc(e di misura dell'amnesia postipnotica. a presenza o no di una amnesia di fssazione stata ricercata riemmergendo in trance gli stessi soggetti amnestici e rilevando c(e cosa essi ricordassero dell'esperienza vissuta nella trance precedente- !en conoscendosi c(e l'amnesia postipnotica di rievocazione, spontanea o suggerita, scompare durante una successiva trance.
a formula c(e nella esperimentazione mia personale e dei miei colla!oratori ci sem!rata rispondere meglio ai nostri scopi la seguente9
la parte, pronunciata su!ito dopo la c(iusura suggestiva degli occ(i e i passi rilassanti )vedi cap. = = C, metodica standard+9
,6desso la tua memoria si sospender/, arrestandosi al momento in cui sei entrato in questa stanza- e sprofonderai in un torpore e in un o!lio sempre pi* profondi... Tu svuoti la tua mente di tutti i pensieri e di tutti i ricordi, isolandoti completamente... Uivrai la seduta come in un sogno, dimenticandola al risveglio cosi come al mattino si dimenticano i sogni della notte...
&i0 necessario perc(H le mie istruzioni possano gi . ungere profondamente nell'intimo della tua mente e incidersi a livello inconscio, in modo da creare e mantenere in modo automatico tutti quei riDessi automatici, psic(ici e vegetativi necessari alla tua guarigione:.
%" parte, pronunciata dopo aver sta!ilito il condizionamento standard )cap. = 3 C, metodica personale+9
,Tu sei sempre torpido nel corpo, nella mente, nei ricordi, come ti (o suggerito in principio. I miei suggerimenti sono stati custoditi per0 da te nel profondo del tuo inconscio e condizioneranno la tua condotta e la tua salute in modo favorevole.
?ra potrai sforzarti di ricordare qualc(e particolare della seduta trascorsa ma farai tanta fatica c(e non vi riuscirai !ene... e se non ricorderai nulla, come facile, perc(H ti sei profondamente addormentato, alza l'indice della mano destra. 3e invece qualc(e ricordo a2orasse in te descrivilo pure li!eramente, parlando piano e calmo come in un sogno ... :
3e il soggetto invece d1 alzare l'indice accenna a qualc(e particolare della seduta gli si dice9
,@ene, anc(e queste tue reminiscenze adesso svaniranno come ne!!ia al vento... Tu ora fai un sogno in cui vedi scritto in una lavagna nera col gesso !ianco quelle poc(e cose c(e ricordi... 'a siccome necessario c(e tutto rimanga Pi* nella tua personalit/ inconscia c(e in quella cosciente, ti vedi c(e con una spugna cancelli tutto energicamente... e come questo si cancella dalla lavagna, si cancella dalla tua memoria.
6l risveglio, fnito il sogno, ti dimentic(erai anc(e di aver sognato.
7ulla insomma ricorderai dell'esperienza vissuta durante questo stato di torpore e di o!lio profondi, nH per te stesso, nH per c(iunque, me compreso, ti facesse domande al riguardo:.
3e i soggetti sono !en scelti facile c(e costoro realizzino una amnesia postipnotica pi* o meno estesa, e in ogni caso !ene rassicurare il paziente spiegandogli come un o!lio totale non sempre si realizza alla prima seduta, o c(e comunque esso non indispensa!ile ai fni terapeutici, avendosi a disposizione altre possi!ilit/.
7ella prima parte della formula citata vengono associate alla suggestione di sonno o torpore Profondo quella di isolamento sempre pi* esteso e di o!lio intenso e amnesia- suggerendo una motivazione terapeutica a reprimere il ricordo e sollecitare cosM l'interesse del soggetto a ini!ire la fssazione degli engrammi relativi alla seduta.
7ella seconda parte della formula si suscitano ini!izioni a rievocare, interferenze amnestic(e retroattive e suggestioni motivate di amnesia postipnotica.
e suggestioni della formula non vengono mai date nel modo imperativo del comando postipnotico ma permissivo, anc(e se preciso, per due motivi fondamentali. Il primo quello c(e se l'amnesia non si instaura in modo soddisfacente, pu0 insorgere nel soggetto uno stato ansioso come quando si d/ un comando postipnotico c(e non pu0 essere eseguito per circostanze esterne ostacolanti- stato ansioso c(e pu0 portare anc(e a resistenze verso successive induzioni.
Il secondo quello della diminuzione del proprio prestigio nei confronti del paziente c(e non conosce quali siano le e5ettive possi!ilit/ di una realizzazione ipnotica.
Peraltro ricordiamo come non vi sia a5atto !isogno per la comune pratica terapeutica c(e il soggetto diventi amnesico con l'ipnosi e le tecnic(e per causare amnesia sono state da noi studiate e riferite solo per poter eseguire particolari indagini ipnoanalitic(e in regressione di et/ o speciali terapie.
Per ulteriori c(iarimenti sull'arrinesia postipnotica di rievocazione e di origine e sulle maggiori possi!ilit/ di causarle su!ito dopo una !uona prestazione ipnotica, vedasi capitolo # = C!.
%. Tecnic(e per ottenere le sindromi dell'ipnosi profonda e tecnic(e ipnoanalitic(e
In successive ipnosi, c(e si cerca di indurre sempre con il segnale di condizionamento, nel modo gi/ esposto, utile ripetere le prove delle prime sedute per assicurare un'assuefazione ipnotica e quindi una maggiore passivit/. In caso di particolare facilit/ nell'esecuzione di esse, se ne compiono altre c(e ric(iedono un grado pi* intenso di trance e si cerca di ottenere quegli stati e quelle sindromi, c(e meglio permettono l'accesso alla personalit/ profonda del paziente.
Queste sindromi si ottengono con tecnic(e speciali, c(e si descriveranno !revemente, rimandando il lettore c(e volesse conoscerle pi* a fondo, ai lavori di eW1s R. Zol!erg, di EricLson, di Zeitzen(o5er, di 'eares.
&(i scrive ritiene peraltro c(e le tecnic(e c(e ric(iedono trance profonda de!!ano essere adoperate con prudenza e quando lo si reputi indispensa!ile ai fni terapeutici, dato c(e rendono pi* profonda la' dissociazione fra conscio e su!conscio- e ci0, in personalit/ psicopatic(e e isteric(e, pu0 essere di danno. Pavesi e 'osconi ritengono c(e per utilizzare tutte le possi!ilit/ dell'individuo sia opportuno ricorrere a tecnic(e allucinatorie e sonnam!olic(e, e per allenare, ad esempio, una paziente a produrre anestesia per il parto, questi autori consigliano, come !ase, scrittura automatica e allucinazioni visive. ,a prima come fondamento per una locale dissociazione di una parte del corpo, la seconda per insegnare a non rispondere a uno stimolo:.
7ell'applicare queste tecnic(e, peraltro indispensa!ile un accurato esame preliminare neuropsic(iatrico, in modo da sta!ilire, caso per caso, se il soggetto potr/ impunemente sopportare tali pratic(e dissociative e soppesare prima i vantaggi e gli svantaggi del metodo per il paziente.
6uspic(iamo, pertanto, una maggiore colla!orazione per l'avvenire tra lo specialista neuropsic(iatra e gli odontoiatri, gli ostetrici, gli anestesisti, c(e vogliano ipnotizzare i loro malati.
)a+ Induzione di profonde alterazioni sensoriali e di allucinazioni
Per aumentare il rapporto o!iettivo col soggetto, si pu0 suggerire, ad esempio, c(e durante la
seduta nulla potr/ distrarlo dall'operatore e se anc(e qualcuno dovesse c(iamarlo forte per nome, egli non risponder/ a5atto, non sentendo c(e la voce dell'ipnotista. &i si sincera dell'avvenuta suggestione facendo c(iamare e scuotere il paziente dall'infermiera.
Per facilitare allucinazioni, utile suggerire delle immagini corrispondenti. 6d esempio, l'allucinazione olfattiva del profumo di un fore con l'immagine di un giardino, quella uditiva del suono di una campana con il sogno di una visita a una c(iesa ecc. E' risaputo come un'allucinazione si ottenga tanto pi* facilmente quando accompagnata da un'immagine. 6nc(e per indurre sensazioni varie opportuna, a sostengno e a giustifcazione di esse, la suggestione di immagini adeguate. &osi non !asta, ad esempio, dire9 ,.ra poco avrai freddo:, ma !isogna aggiungere9 ,6vrai freddo perc(H il tempo si guastato, caduta tanta neve e noi siamo in mezzo a correnti d'aria gelida ecc.:. 3olo cos1 il soggetto potr/ cominciare a !attere i denti per il freddo.
Per indurre allucinazioni uditive, alcuni coprono un orecc(io con una conc(iglia, o con una tazza, e suggeriscono c(e il rom!o caratteristico c(e si avverte in questo caso si trasformer/ in voci c(e lo riguardano e di cui egli riferir/ )Esta!rooLs+.
3ogni complessi )cap. = = la+ e allucinazioni negative )sordit/, amaurosi ecc.+ ric(iedono una notevole profondit/ di trance e accorgimenti particolari, come pure l'induzione di particolari sentimenti.
)!+ 3onnam!ulismo
Ui si arriva, di solito, attraverso suggestioni successive precise e calcolate, prima fra tutte quelle di parlare, aprire gli occ(i, muoversi e camminare senza interruzione dello stato di trance.
Per a!ituare il soggetto a parlare senza svegliarsi dalla trance, opportuno c(e la conversazione sia piana ed elementare, le domande semplici, inadatte a suscitare apprensioni, ansiet/, cattivi ricordi. 7oi, fnc(H possi!ile, preferiamo far parlare il soggetto da solo, invitandolo a esprimere qualunque cosa gli passi per la mente- si eviter/ cosi il pericolo di fare domande c(e possano tur!arlo e si potr/ nello stesso tempo iniziare una analisi della sua personalit/ profonda, anc(e secondo la tecnica della li!era associazione. 7ello stesso tempo il malato si a!ituer/ a parlare senza uscire dalla trance, suggerendogli c(e ,egli parla come pu0 fare un soggetto durante il sonno:. Per fargli, infne, aprire gli occ(i senza interrompere lo stato ipnotico, si dir/ al soggetto, gi/ in stato di trance profonda, c(e egli ,aprendo gli occ(i molto lentamente, siccome addormentato, vedr/ le cose in un modo assai confuso- ma c(e gradatamente distinguer/ gli oggetti !ene, come se fosse del tutto sveglio, perc(H il sonno in cui egli si trova un sonno speciale:
&(i scrive, quando desidera sperimentare la possi!ilit/ di uno stato sonnam!olico, dice al soggetto9 ,ei dorme di un sonno speciale, di un sonno c(e le permette di ascoltare tutto quello c(e le dico, e anc(e, occorrendo, di tenere gli occ(i aperti e di camminare. ei dorme e mentre dorme parla e cammina. 3i alzi, faccia questa azione c(e le suggerisco, poi si rimetta seduto, nella stessa posizione in cui si trova ora )lo stato catalettico, di solito+:. 3e il soggetto (a raggiunto una !uona ipnosi, eseguir/ i gesti ordinati, lentamente, come un automa, con lo sguardo piuttosto fsso, i lineamenti del volto pesanti, una facies ftgHe e da sveglio non ricorder/ l'episodio avvenuto. 6 volte l'amnesia non c(e parziale. t opportuno, riteniamo, suggerire la condizione sonnam!olica solo quando il soggetto si trova in trance profonda da almeno tre minuti e gli sia stato fatto raggiungere prima un grado di intensa passivit/ psicomotoria.
Fna volta raggiunto lo stato di trance profonda, nel passaggio allo stato sonnam!olico, possono presentarsi due evenienze diverse. 6 volte il soggetto trovasi in uno stato di profonda passivit/ e a!!andono, una specie di letargia dalla quale di2cile farlo uscire- e a volte il paziente pi* attivo, apre gli occ(i, cammina, dapprima impacciato e torpido e poi sempre pi* spigliato e normale. @enc(H i due stati attivo e passivo siano molto di5erenti, essi, sono assai vicini, perc(H l'apatico diviene attivo se l'ipnotizzatore gli ordina di aprire gli occ(i.
)c+ 3crittura automatica
3i dice al soggetto c(e la sua mano sar/ sciolta dal resto del corpo, e per ra5orzare questa idea la si pu0 rendere analgesica. 8li si suggerisce c(e la sua mano, c(e stringe una matita fra le dita, comincer/ fra non molto a scrivere su un taccuino, al quale si appoggia, delle frasi c(e possono anc(e non avere alcun riferimento a ci0 di cui egli si sta occupando. 3ar/ come se un'altra persona, diversa da lui e dall'operatore, la guidi. .rattanto si distrarr/ il paziente da ci0 c(e sta scrivendo con una conversazione, e la mano stessa del soggetto pu0 essere nascosta alla sua vista da uno sc(ermo.
In questo modo pi* facile ottenere una maggiore dissociazione e la rivelazione di pro!lemi intimi avviene durante la scrittura automatica meglio c(e durante un discorso in condizione semisonnam!olica. 'eares e altri (anno notato come alcune parole riguardanti, ad esempio, fatti omosessuali o incestuosi vengano pi* facilmente scritte c(e dette, se si suggerisce al malato c(e il suo !raccio e la sua mano agiscono automaticamente, senza la possi!ilit/ di guidarli o trattenerliS Terminata l'operazione, si cerc(er/, sempre in ipnosi, di decifrare con lo stesso paziente quanto stato scritto. &on questo mezzo facile far a2orare idee represse nel su!conscio.
3. &. .illouV ed altri (anno studiato particolarmente la scrittura automatica e secondo loro si tratta di mettere a proftto l'anestesia di una parte del corpo e precisamente del !raccio per ,evidenziare degli atti inconsueti e intelligenti, in relazione con una attivit/ psic(ica c(e si esercita assolutamente al di fuori della coscienza principale:.
;ativen riferisce c(e il dottor 6nita 'uller era diventato cosi a!ile a procurare questo particolare stato dissociativo nei suoi pazienti c(e uno di questi riusciva a leggere ad alta voce mentre scriveva con le due mani su due argomenti diversi.
;i solito l'attitudine alla scrittura automatica viene spiegata con l'isterismo, ma oggi !isogna ammettere con ;ativen e altri c(e i soggetti normali c(e possono praticarla sotto ipnosi sono assai numerosi. X. (ermitte (a dimostrato c(e queste pertur!azioni non provengono nH da una scissione funzionale primitiva dei sensi, nH da una dissociazione originale delle facolt/ dello spirito secondo la terminologia della vecc(ia psicologia, ma da ,un automatismo lentamente e pazientemente ela!orato:.
7oi ripetiamo per questa pratica dissociativa quanto a!!iamo gi/ detto per tutte le tecnic(e profondamente dissociative della personalit/ con l'insorgenza di automatismi persistenti e sdoppiamento della coscienza, e cio c(e una pratica da farsi con dovute cautele, in soggetti adatti e in casi indispensa!ili.
)d+ ;isegno automatico. Ipnografa. Ipnoplastica
3ono tre tecnic(e ipnoanalitic(e c(e, usate in condizione di trance piuttosto profonda, permetto no di scoprire, rispettivamente attraverso disegni, dipinti e soggetti plastici, conDitti psic(ici inconsci. Trattasi di tecnic(e proiettive della personalit/ profonda, giacc(H si dice al soggetto in ipnosi di disegnare, dipingere o plasmare nella creta tutto quello c(e gli passer/ per la mente e gli verr/ spontaneo di fare.
;urante l'ipnografa, per assicurarsi c(e il dipinto viene eseguito in ipnosi, si possono contemporaneamente suggerire dei movimenti automatici da compiere per lungo tempo.
&(i usa frequentemente questa tecnica )'eares+ sostiene c(e il colore nero su fondo !ianco quello c(e meglio serve per la rivelazione dei sentimenti profondi. I vantaggi di espressione c(e si avre!!ero con l'uso di altri colori sono notevolmente inferiori agli svantaggi c(e questo uso implica in una seduta terapeutica. Tanto pi* c(e pu0 accadere c(e il paziente in ipnosi continui a dipingere automaticamente anc(e quando il suo pennello non (a pi* colore, o al di fuori del foglio di carta, sul tavolo.
Per l'ipnoplastica 'eares adopera una preparazione plastica di Parigi, c(e contiene as!esto, il quale, essendo meno duttile, permette una seduta pi* lunga e inoltre s'indurisce col tempo, consentendo cos1 la conservazione dei modelli eseguiti.
)e+ Uisione nel cristallo o nello specc(io
E una tecnica c(e pu0 fornire dati validi solo nella condizione sonnam!olica. 3i mette dinanzi al soggetto uno specc(io c(e riDetta il so2tto o un cristallo qualunque, e gli si suggerisce di fssarlo, riferendo quanto vede. e scene allucinate si riferiranno spesso a fatti trascorsi, c(e (anno avuto particolare importanza nella vita del paziente, o c(e sono stati causa in lui di traumi psic(ici.
J# Regressione di et/ e rivivifcazione
In ipnosi vi sono due modi diversi di ric(iamare il passato della nostra vita nell'attualit/ del presente9 quello tipico della cosiddetta regressione, in cui il soggetto rivede il suo passato con atteggiamento, critica e sentimenti dei presente- e quello della cosiddetta rivivifcazione, in cui il paziente dimentica il presente per comportarsi, esprimersi e sentire come in tempi passati. 7el primo caso si tratta di una pseudoregressione durante la quale il soggetto, favorito dall'isolamento sensoriale della trance ipnotica e dalla maggiore capacit/ di attenzione e concentrazione mentale c(e si possono avere durante questa, diventa capace di ricordi, c(e molto pi* di2cilmente rievoc(ere!!e nello stato di veglia.
7el secondo caso invece si instaura un procedimento del massimo interesse, durante il quale il paziente diventa capace non solo di ricordare, ma anc(e di rivivere alcune situazioni somatic(e e viscerali proprie di et/ da tempo trascorse, anc(e se la sintomatologia c(e a2ora in questo stato deve essere valutata con acuto senso critico dall'operatore, potendo questa essere infciata da artefatti della pi* diversa natura.
a rivivifcazione si instaura di solito in un soggetto in stato sonnam!olico, suggerendogli c(e egli ritorner/ indietro con gli anni, sino all'et/ infantile. Egli si sentir/ piccolo, sempre pi* piccolo, e diventer/ come se avesse cinque anni )otto, sei, quattro, a seconda dell'et/ a cui lo si vuole regredire+. 8eneralmente si fa la regressione usando tappe di cinque anni. 3i aspetta quindi un momento fnc(H il paziente si immedesimi nell'epoca regredita- poscia, rimanendo l'ipnotista nel testo e nell'am!iente creato dalla regressione, si indirizzano caute domande su quanto si vuole indagare e secondo le risposte c(e si (anno. ,Io sono uno c(e tu conosci e c(e ti vuole !ene. &(i sono i tuoi amici\ &(i ti pi* caro\ Quando l'(ai visto l'ultima volta\ &on c(i eri\... Uai a scuola\ &(i il tuo compagno di !anco\ &(i siede dietro d1 te\ &(i siede davanti a te\ <ai fratelli\ ecc.: ;ato c(e la memoria legata essenzialmente all'interesse e alle emozioni, c(iaro c(e sar/ tanto pi* facile rivivere episodi trascorsi, quanto pi* questi furono importanti nella vita del soggetto. 6ltre modalit/ di tecnic(e di rivivifcazione sono le seguenti, adoperate anc(e da @rKan, EricLson, Uan Pelt e altri autori9 quella del treno, del calendario, dell'orologio, dell'emozione.
&on la tecnica del treno, si suggerisce la partenza del soggetto su questo e c(e egli guarda dal fnestrino, scorgendo episodi e periodi passati della sua vita, indietro e indietro nel tempo. Quando si raggiunge un avvenimento particolarmente traumatizzante o importante della vita, il treno si ferma ed egli scende, parla e agisce immedesimato nel tempo c(e rivive appieno.
&on il calendario si suggerisce al soggetto c(e egli sfog(er/ un calendario in cui i giorni sono stampati in modo regrediente e non progrediente nel tempo. Egli alzer/ l'indice destro appena vedr/ il calendario e i giorni c(e scorrono all'indietro- quindi si immedesimer/ nel tempo c(e scorre all'indietro, fermandosi a una data specifca, a un periodo importante per lui.
a regressione con l'orologio come quella del calendario, usata soprattutto per appurare fatti importanti dal lato legale o criminologico e in essa ci si avvale della distorsione del tempo, per cui un soggetto pu0 rivivere un evento traumatico in un tempo pi* !reve di quello in cui il fatto veramente avvenuto. 3i pu0 con questo metodo anc(e far scaricare l'emozione congiunta all'evento in modo sempre pi* !reve9 due giorni in cinque minuti, poi in un minuto, in "J secondi, in = secondi, in un secondo- fnc(H l'evento fnir/ con l'essere svuotato di ogni emozione.
7ella regressione per emozione si c(iede al soggetto di ritornare indietro al tempo in cui (a provato un'emozione per lui molto spiacevole, di riviverla appieno, invitandolo ad alzare l'indice destro appena vi sia riuscito. Quando ci0 accade, si cerca di minimizzare l'avvenimento, di dissociarlo dall'emozione, facendo vivere al paziente l'episodio doloroso come un episodio freddo e inelutta!ile, al di sopra di ogni volont/ umana e con conseguenze rimedia!ili.
Riassumendo le tecnic(e indicate si pu0 quindi dire c(e con esse possi!ile regredire un paziente a una determinata data o a una determinata et/, a uno specifco avvenimento o a una specifca emozione e neutralizzarla del suo signifcato traumatizzante con appropriate immagini e tecnic(e di distorsione temporale.
a rivivifcazione molto e2cace per scoprire rapidamente eventuali traumi infantilM, o episodi c(e sono alla !ase di sintomi psiconevrotici. 3e, inavvertitamente, si facesse regredire il paziente in un tempo in cui egli (a riportato un intenso trauma fsico o psic(ico, !isogna essere pronti a svolgere un'adeguata psicoterapia e a fronteggiare ogni sua reazione )si veda il caso CA, regredito all'et/ in cui so5riva di asma+. Prima di svegliare il paziente, lo si fa tornare alla realt/ col procedimento opposto a quello con cui si fatto regredire.
6lcuni autori );ieterle, Qoc(, Zeitzen(o5er+ credono nella possi!ilit/ teorica di perdere ogni rapporto coi proprio paziente se lo si fa regredire a un periodo in cui egli non poteva nH parlare, nH comprendere il signifcato delle parole- e ci0 sare!!e e5ettivamente avvenuto );Meterle e Qoc(, da Pavesi+. Ze1tzen(o5er consiglia, pertanto, di usare un segnale non ver!ale, c(e serva a suscitare la fne della regressione e a ricondurre il paziente alla sua et/.
Per altri autori )&(ertoL, <adDeld, `oung+ la realt/ della regressione ancora argomento di controversia )`oung, "#BJ, pp. C=, %EC+, e noi vi ritorneremo nel capitolo # = C! trattando dal lato neuropsicofsiologico le possi!ili modifcazioni della memoria. ;auven critica coloro c(e credono alla realt/ di una regressione, per esempio nell'immediato periodo postnatale, quando non si conosce ancora l'uso del linguaggio e pertanto il soggetto non dovre!!e pi* essere in grado di capire l'ordine dell'ipnotista e d1 ritornare alla sua e5ettiva et/, come invece avviene.
Peraltro Uladimir . RaiLov (a svolto uno studio sulla regressione ipnotica al periodo neonatale, confrontando le di5erenze dei riDessi e del comportamento in soggetti c(e riuscivano a raggiungere ipnoticamente tale epoca, e in altri, soggetti poco ipnotizza!ili o attori di professione, c(e invece mimavano gli atteggiamenti della prima infanzia.
P, risultato c(e coloro c(e realmente rivivifcavano l'epoca neonatale, riproducevano comportamenti e riDessi caratteristici di questo periodo- laddove non vi riuscivano le stesse persone durante il gioco di ruolo e i soggetti poco ipnotizza!ili o gli attori di professione )cap. # = C+.
&(i scrive (a costatato ripetutamente e documentato in flm, a disposizione degli studiosi del &entro Italiano di Ipnosi &linica 3perimentale, una netta modifcazione dei riDessi plantari in soggetti regrediti all'epoca neonatale. &osM come (a costatato, in centinaia di rivivifcazione eseguite, c(e quando questa sem!rava soddisfacente per particolari atteggiamenti, per la scrittura, per i sentimenti, per il minuzioso ricordo di particolari, impossi!ili a rievocarsi nello stato d1 veglia, non risultava, in defnitiva, sempre cos1 perfetta e totale come viene descritta da alcuni autori.
I pazienti, regrediti alla pr1m1ssima infanzia, s1 sono espressi con un linguaggio, a mio avviso, migliore di quello c(e verosin4iilmente sare!!e da attendersi nelle condizioni neuropsic(ic(e di un soggetto regredito, ad esempio, a due anni d1 et/, la cui capacit/ d1 esprimersi notoriamente molto limitata.
Ritengo infne c(e gli artefatti siano molto pi* frequenti di quanto non si creda, nelle regressioni di et/ descritte dalla letteratura. Esperienze di tipo onirico con errate interpretazioni e ricordi allucinatori sono state del resto descritte da vari autori e ad esempio 3imon @enianun, psic(iatra di @oston, riferisce di avere da una coppia di coniugi ascoltato indicazioni precise su esperienze vissute per due ore a !ordo di un disco volante a contatto con umanoidi spaziali.
Riteniamo c(e i casi descritti di regressione in epoca prenatale e in altre vite dalla letteratura non scientifca possono interpretarsi il pi* delle volte come esperienze di tipo onirico in stato dissociativo sonnam!olico, non essendosi avuta alcuna prova della loro veridicit/.
Ritorneremo sull'argomento al capitolo # = Ef con l'apporto di casi personali.
Tuttavia sull'autenticit/ della regressione e sul fatto c(e questa conduca il soggetto a rivivere un comportamento da lui avuto a diversi livelli di et/, in modo da escludere ogni possi!ilit/ di simulazione, sono d'accordo EricLson, Esta!rooLs, indner, 3piegel, 3(or e .is(man, @ernstein, Zol!erg, RaiLov e c(i scrive. e modifcazioni c(e si attuano )scrittura, ipermnesia, riDessi ecc.+ rientrano nel quadro delle manifestazioni ipnotic(e )come la catalessi, le reazioni vegetative, ecc.+ essendo possi!ile l'attivazione di associazioni antic(e condizionate ontogeneticamente durante lo sviluppo della personalit/, nello stato di coscienza dell'ipnosi profonda.
t da tenere soprattutto presente c(e la regressione di et/ non mai statica, ma pu0 venire assai spesso modifcata dal funzionamento ad altri livelli di et/, cosicc(H una persona regredita (a spesso un mutevole punto di orientamento.
Fsando le tecnic(e della regressione occorre tenere presenti alcune premesse generali9
"+ Il paziente pu0 non rivivifcare una determinata situazione perc(H troppo dolorosa per lui o perc(H non (a compreso !ene come deve fare- pu0 allora mantenersi sulla difensiva o cercare di fngere per condiscendenza verso l'ipnotista.
%+ 7el valutare l'attendi!ilit/ del materiale evocato si deve osservare il contenuto emozionale di quanto viene espresso- l'uso del tempo presente e non del passato- controllare atteggiamenti, calligrafa, polso, pressione, respiro.
C+ &ome pu0 variare la profondit/ della trance ipnotica, cos1 pure pu0 variare quella della rivivifcazione, sicc(H ci0 c(e una persona sta rivivendo pu0 diventare dopo qualc(e tempo solo un ricordo, con slittamento quindi nel suo discorso dal tempo passato a un altro pi* presente.
B+ E' eccezionale avere una regressione in cui mente e funzioni somatic(e neurovegetative regrediscono totalmente, dato c(e il paziente conserva parte della sua mente al tempo presente e si rende parzialmente conto di ci0 c(e sta accadendo. &i0 permette la comprensione dei comandi dell'ipnotista anc(e nel paziente regredito alla prima infanzia. Per quanto da vari autori, come a!!iamo precedentemente accennato, sia ritenuto possi!ile, per profonde rivivifcazioni a questa et/, perdere il contatto ver!ale con il soggetto.
=+ @isogna essere molto cauti nel regredire cardiopatici a periodi in cui (anno su!ito eventi gravemente traumatizzanti, essendo ci0 pericoloso. In questo caso si possono far rivivere al paziente le scene traumatizzanti passate come spettatore ad esempio con la tecnica del treno e non come attore, in modo da attutire la tensione emotiva.
$+ 3i deve rispettare, almeno momentaneamente, il desiderio del malato di non rispondere alle nostre domande traumatizzanti per lui, e ricorrere eventualmente all'uso di risposte gestuali per cui il soggetto in ipnosi, invece di rispondere a parole, fa un gesto della mano per il si, l'opposto per il no, e un altro ancora per il rifuto di parlare. &i0 facilita il colloquio durante particolari stati di coscienza nei quali di2cile la formulazione di parole, o sca!rosa la loro espressione.
Riguardo al rifuto inconscio del paziente ad accettare la rivivifcazione come accennato al punto ", dimostrativo un caso, riguardante un soggetto gi/ da me in cura ipnotica per psiconevrosi ansiosa c(e, raggiungendo trance sonnam!olica, mi aveva precedentemente ric(iesto di regredirlo all'epoca di un grave incidente automo!ilistico provocato da lui e durante il quale avevano trovato la morte tre suoi fratelli, uno zio, era stata ferita in modo gravissimo sua sorella e infne ucciso l'autista della macc(ina da lui investita. Egli mi (a riferito di non ricordare assolutamente nulla della modalit/ con cui la grave catastrofe era avvenuta e desiderava essere regredito in quel periodo per rievocare l'episodio- anc(e a scopo difensivo, avendo un processo a carico per omicidio colposo plurimo aggravato.
Il paziente, molto s(occato, al punto da non potersi pi* vedere nella citt/ in cui a!itava e da pensare al suicidio come una li!erazione, (a avuto un comportamento, in stato sonnam!olico, di netto rifuto della tecnica di regressione- al punto da !alzare dal letto dove era disteso in ipnosi, scappare nel corridoio in stato di grave agitazione psicomotoria, con gli occ(i s!arrati, cercando di svincolarsi dallo stato di trance, e ci0 in due tentativi diversi, fatti a distanza di una settimana e sempre su sua esplicita ric(iesta. 'ultima volta scoppiato anc(e in sing(iozzi, per cui (o dovuto a5rettarmi a li!erarlo da una situazione cosi stressante e controproducente ai fni terapeutici, anc(e se coperta da completa amnesia al risveglio, tanto da c(iedermi come mai avesse gli occ(i !agnati e se avesse pianto durante l'ipnosi. 3iamo convinti c(e se psicologi e psicoanalisti si avvalessero della rivivifcazione, potre!!ero risparmiare mesi di analisi e comprendere i loro pazienti psiconevrotici e psicosomatici molto meglio e molto prima.
7on c' psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista, medico c(e curi psiconevrosi e malattie psicosomatic(e, distonie neurovegetative pertur!atrici della cenestesi e dell'equili!rio viscerale e neuroendocrino causate da emozioni, frustrazioni e dai fattori psic(ici pi* svariati, c(e non sappia l'importanza di conoscere l'anamnesi psic(ica remota del suo paziente, e c(e quindi non comprenda di primo acc(ito l'importanza del metodo della regressione e della rivivifcazione, c(e permette in poc(e ore d1 acquisire elementi e dati preziosi come con nessun altro metodo possi!ile.
Per nostra personale esperienza riteniamo la regressione di et/ un metodo eccellente, in mani esperte, sia per l'indagine analitica, sia per la terapia, catartica o meno, associandola eventualmente alla tecnica della distorsione temporale e della dissociazione dell'avvenimento dall'emozione.
6!!iamo in merito qualc(e migliaio di casi trattati presso il &entro di Ipnosi &linica 3perimentale dell'?spedale 8enerale di Uercelli da me fondato nel "#$$, presso la ;ivisione 7eurologica dello stesso ?spedale c(e (o diretto dal "#=" al "#A", e infne nella pratica privata dal "#C$.
Rimando gli interessati ai casi da me pu!!licati e ai flm in mio possesso documentanti esperienze eseguite anc(e in pu!!lico alla televisione italiana nell'otto!re "#$=.
)g+ Recitazione o ipnodramma
Questo metodo si segue ogniqualvolta si vuole ottenere catarsi, facendo rivivere al soggetto episodi trascorsi, intensamente emozionanti per lui. 31 riporta il paziente con la memoria al tempo in cui s1 prodotto il fatto lesivo con la conseguente insorgenza dei sintomi nevrotici e, preparatogli lo scenario, lo si lascia li!ero di dare sfogo alle sue emozioni represse e di... recitare a occ(i aperti quanto egli stesso desidera, o c(e l'operatore opportunamente suggerisce. Tale metodo permette al soggetto di esteriorizzare nell'azione i suoi conDitti e di integrarli entro determinati limiti )&(ertoL, 'oreno e altri+. Esso stato seguito con successo nelle psiconevrosi traumatic(e di guerra.
)(+ &onDitti sperimentali
t possi!ile in ipnosi riportare, con la regressione di et/, il paziente al tempo in cui egli (a vissuto un trauma emotivo, generatore di distur!i psicosomatici, o psiconevrotici- come possi!ile, senza !isogno di adoperare il metodo della regressione, metterlo suggestivamente nelle condizioni c(e sono state per lui traumatizzanti. &i0 permette di poter provare in modo sperimentale la genesi psicogena di molti distur!i somatici )emicranie, cefalee, distur!i intestinali ecc.+ e di dimostrare successivamente al paziente come egli reagisca in modo inconscio e automatico con determinate manifestazioni somatic(e, viscerali, o psic(ic(e, ogniqualvolta si trovi in una situazione analoga a quella in cui avvenne il trauma.
'ediante tale dimostrazione spesso possi!ile la desensi!ilizzazione dei paziente.
In via generale il modo di procedere % seguente9 al soggetto in ipnosi si dice c(e ricorder/ un episodio c(e per lui stato molto penoso, ma c(e in seguito (a dimenticato, perc(H il suo ricordo gli avre!!e sempre suscitato ansie e dolori. 8li si dice c(e al risveglio non ricorder/ pi* l'incidente stesso, !enIM le emozioni congiunte ad esso. 6 volte, quando la causa del male un conDitto di qualsiasi genere, si riproduce la scena del contrasto in modo da sta!ilire sicuramente il rapporto di causa ed e5etto tra questo e la sintomatologia mor!osa in atto, c(e sempre si acuisce ogniqualvolta il paziente rivive l'evento lesivo. 3i pu0 spiegare tale rapporto all'ammalato stesso in ipnosi, suggerendogli c(e, sveglio, lo ricorder/ e potr/, riconoscendolo nella vita quotidiana, guardarsi da esso e renderlo vano.
In questo modo possi!ile, in ipnosi mettere a contatto la personalit/ su!conscia di un soggetto con quella cosciente- il c(e, come risaputo, spesso impossi!ile nella veglia, perc(H si suscitano sempre resistenze varie, repressioni e razionalizzazioni con cui si respinge ogni giusta comprensione. Fn particolare importante di tecnica nella provocazione dei conDitti il modo con cui l'operatore formula le domande. Queste devono sempre essere fatte in maniera da non insinuare eventuali risposte, c(e il soggetto dare!!e unicamente per quella passivit/ c(e propria della condizione ipnotica, per cui si sente quasi in dovere di accontentare l'ipnotista nelle sue ric(ieste e nei suoi desideri )caso CA+. 3i ricordi sempre c(e c(i fa le domande suggerisce inavvertitamente la risposta e c(e l'ipnotizzato pu0 diventare un !ugiardo involontario e incosciente.
Pu0 accadere c(e uno sperimentatore non accorto, mentre cerca con inviti di far ricordare al paziente in ipnosi avvenimenti passati, c(e potre!!ero essere collegati ai sintomi mor!osi da lui presentati, o costituirne una spiegazione, fnisca col suggerire indirettamente determinate circostanze c(e il soggetto pu0 allucinare vivendole come un ricordo e come tale comunicarle. ,3i avr/ allora l'illusione di aver ricostruita la genesi dei meccanismo mor!oso nella coscienza del soggetto 4 scrive 'usatti 4 mentre invece si sar/ semplicemente inserito in quella coscienza un insieme di elementi c(e rimane estraneo a quel meccanismo e c(e si sovrapporr/ ad esso senza risolverlo e liquidarlo:.
E' !uona regola per evitare questi possi!ili inconvenienti, non solo essere molto accorti nelle domande, ma sottoporre successivamente alla valutazione dello stesso soggetto in trance ci0 c(e stato rievocato durante l'ipnosi.
E' prudente non rivelare su!ito al paziente sveglio quanto egli (a detto in ipnosi e attendere invece c(e il suo Io si sia talmente ra5orzato da tollerare l'ansiet/ suscitata dalla li!erazione di conDitti interni e delle emozioni congiunte a essi. 3i sa come l'Io cosciente non sia capace in principio di accettare il materiale represso e sia portato a non riconoscerlo come vero. 'induzione di un conDitto sperimentale in ipnosi una tecnica altamente dinamica e quindi potenzialmente dannosa in mani inesperte. &onverr/ usarla solo quando si a!!ia una discreta esperienza nelle altre tecnic(e ipnoanalitic(e.
)i+ Ipnosi mutuata
Per approfondire la trance alcuni )&(arles T. Tart, .reda 'orris+ ricorrono alla tecnica dell'ipnosi mutuata.
Questa deriva dalla constatazione c(e pi* si accentua il rapporto fra ipnotista e soggetto, tanto maggiore diventa la profondit/ della trance. 3'impiegano due o pi* soggetti c(e nella stessa seduta rappresentino alternativamente il ruolo d'ipnotista e ipnotizzato. ;a qui il nome di ipnosi mutuata.
'operatore ipnotizza prima 6, inducendolo a ipnotizzare @- poi ipnotizza @ inducendolo ad approfondire la trance di 6 e cogi via, sempre in ipnosi, fno a raggiungere in entram!i la massima profondit/ di trance. Il ra:orto usualmente una relazione a senso unico, ipnotizzatore4soggetto- nell'ipnosi mutuata a due vie reciprocamente inverti!ili, accentuanti qualitativamente e quantitativamente il rapporto.
Questo metodo c(e a!!iamo descritto fra le tecnic(e di approfondimento, viene da alcuni autori adoperato anc(e come metodo induttivo in sedute di seminario tra ipnologi professionisti per vincere la resistenza di coloro c(e non riescono ad andare in trance, soprattutto perc(H concettualizzano il rapporto ipnotico come dominio4 sottomissione e rifutano di entrarvi in modo sottomesso. &ostoro (anno anc(e di2colt/ ad a!!andonare la razionalit/ e la critica in servizio dell'Io.
In questi casi necessario scartare i metodi usuali e ricorrere, secondo .reda 'orris, all'ipnosi mutuata fra istruttore e soggetto se si vuole c(e anc(e questi possa esperimentare i vantaggi di una condizione ipnotica. In pratica il soggetto resistente, per primo, induce uno stato ipnotico sull'istruttore dando a questi la suggestione c(e egli, una volta in trance, diventer/ molto e2ciente nell'ipnotizzarlo, acquisendo in tale condizione, in modo quasi istintivo, la conoscenza della dinamica profonda e dei !isogni del soggetto stesso.
a tecnica dell'ipnosi mutuata descritta da .reda 'orris nel T(e 6merican Xournal of &linical <Kpnosis )vol. "C, otto!re "#EJ, pag. #J+ e da noi riportata nelle precedenti edizioni del trattato. 7on essendo sempre di facile applicazione stata qui semplicemente accennata.
C. Tecnic(e di induzione e approfondimento adoperate dall'autore. Impostazione del rapporto e spiegazione dell'ipnosi.
'etodica standard
&ome non c' !otanico o zoologo c(e non aspiri a legare il suo nome a qualc(e rarit/ dei mondo vegetale o animale- istologo o la!oratorista c(e non appronti o prima o poi una sua tecnica personale- cos1 non vi ipnologo c(e non desideri descrivere un particolare metodo di induzione ed etic(ettarlo col suo nome.
7oi descriveremo nel capitolo E 3 % una metodica personale per indurre ipnosi dalla su!narcosi, puntualizzando le diversit/ semeiotic(e dei vari successivi stati di coscienza- ci siamo so5ermati su alcune varianti personali di metodi induttivi di routine nel capitolo B, come tratteremo, nel capitolo "B 3 $, modalit/ pratic(e e tecnic(e di ipnositerapia da noi escogitate. 'a volendo so5ermarci ancora su qualc(e metodo personale induttivo di trance e di approfondimento c(e a!!iamo esperimentato con successo numerose volte, crediamo opportuno fare delle precisazioni.
7on serve tanto nella pratica, soprattutto al principiante, conoscere molteplici metodi, ma uno !ene da adoperare anc(e come metro di misura per la resistenza e l'ipnotizza!ilit/ dei vari soggetti.
E'per questo c(e noi, per l'uso corrente ospedaliero, a!!iamo segnato poc(i, ma precisi e defniti metodi standard di induzione e approfondimento.
EricLson, Zol!erg, e &ron, Qfne, 'eares, ;orcus, Zeitzen(o5er, Zilliams, Esta!rooLs, Rosen e numerosi altri autori c(e fgurano nella !i!liografa del presente trattato, (anno descritto particolari tecnic(e induttive, alcune delle quali (anno del virtuosismo, ma c(e consigliamo solo agli esperti e per casi resistenti e di2cili di ipnositerapia.
&onteggi, visualizzazioni, mezzi strumentali con suggestioni implicite al loro uso, pseudosuggestioni, posture varie, esercizi di rilassamento e di respirazione vengono dai diversi autori messi alla !ase dei loro metodi induttivi, i quali tutti (anno per0 a fondamento i principi esposti nei capitoli terzo, sesto e undicesimo della presente opera. Riferendoci a quanto gi/ esposto nel paragrafo " del capitolo C, precisiamo ancora c(e noi non stimiamo tanto importante per l'induzione il metodo in sH e per sH, quanto la relazione interpersonale c(e l'ipnotista riesce a sta!ilire col proprio soggetto, la quale la vera artefce del successo.
;urante i miei corsi di ipnosi, (o avuto molto spesso degli allievi c(e arrivavano alle lezioni col registratore. ;a questo derivavano parola per parola le tecnic(e di induzione e di approfondimento da me adoperate con successo nelle esercitazioni sperimentali didattic(e di ipnosi e quindi le applicavano per conto loro in vari soggetti. <o costatato c(e il successo (a sempre arriso per0 solo a quei medici c(e, carpita la sostanza della tecnica, curavano poi particolarmente il rapporto interpersonale, trascurando magari la fedelt/ al testo- mentre l'insuccesso pi* clamoroso coronava lo sforzo di coloro c(e ponevano tutto il loro zelo solo nel ripetere esattamente parola per parola la tecnica da me adoperata.
6lla stessa delusione sono andati incontro quei miei pazienti c(e sono venuti alla seduta di ipnosi col registratore e c(e mi (anno insistentemente pregato di dare loro il permesso di registrare le parole c(e io pronunciavo per indurre in essi lo stato di trance, sperando c(e queste da sole avre!!ero sortito lo stesso e5etto della mia personale presenza quando le avessero riascoltate nel proprio domicilio.
7ella maggior parte dei casi l'e5etto mancato e quando questo c' stato per via di un condizionamento sta!ilitosi, stato ridotto di intensit/ e non durato.
t per questi motivi c(e non (o mai voluto incidere disc(i di induzione, per quanto ripetutamente pregato di farlo, e c(e di2do di ogni mezzo meccanico al quale non si associ il rapporto interpersonale. Esorto quindi il lettore a integrare con questo rapporto ogni tecnica descritta nel presente trattato, pena l'insuccesso.
6 maggior c(iarimento far0 seguire la descrizione particolareggiata di una prima induzione contemporanea a quattro4cinque allievi c(e si sono o5erti volontariamente per ci0, a scopo didattico. 6 costoro preciso su!ito alcune nozioni riguardanti l'essenza dell'ipnosi e del rapporto ipnotico. 3piego c(e se desiderano provare la sensazione di uno stato ipnoidale de!!ono vivere con intensit/ le immagini da me fornite loro e concentrarsi sulle mie parole. a passivit/, l'a!!andono e la fducia de!!ono contrassegnare il loro atteggiamento, non potendo essere mentalmente passivi e attivi nello stesso istante, come non possi!ile dormire con un occ(io c(iuso e uno aperto. &i0 succede spesso in coloro c(e, desiderosi di imparare la tecnica, si concentrano sulle immagini suggerite con atteggiamento critico e vide, anzic(H a!!andonarsi ad esse- col risultato fnale c(e non riescono a vivere lo stato di coscienza di una trance ipnoidale, nH a seguire la tecnica con c(iara o!iettivit/. 'apprendimento fatto con l'esperienza diverso da quello intellettuale. 3e il paziente cerca di osservare e di capire, ostacola il processo di apprendimento c(e nasce dall'esperienza immediata delle cose. 7ella trance, necessario a:rendere dall'esperienza con l'emozione ad essa congiunta e non intellettualmente.
8li allievi c(e (anno quest'ultima intenzione, spiego, non si o5rano come soggetti, ma rimangano piuttosto spettatori, tanto pi* c(e il ruolo di soggetto e di ipnotista nelle mie esercitazioni didattic(e viene usualmente alternato, in modo da dare a ognuno possi!ilit/ di vivere entram!e le esperienze.
6 tutti coloro c(e partecipano a corsi di ipnosi faccio !en presente c(e il desiderio di ipnotizzare o di essere ipnotizzato pu0 essere anc(e psicoanaliticamente sospetto- indice di motivazioni inconsce sadic(e o masoc(istic(e, di desiderio di dipendenza o di predominio in compenso a frustrazioni del proprio lo- un aspetto insomma di diverse pulsioni nevrotic(e, c(e !isogner/ analizzare prima di intraprendere l'esercizio di una psicoterapia cossi delicata e personale come l'ipnositerapia. &i0 secondo quanto a!!iamo gi/ precisato nel paragrafo % del capitolo C.
'induzione in pu!!lico a scopo didattico su soggetti mai conosciuti viene da me fatta di solito in am!iente ospedaliero, rimanendo pronto a fronteggiare dal lato internistico e neuropsic(iatrico e ipnositerapico qualunque evenienza reattiva del soggetto- come ad esempio quella di una crisi nevrotica di astasia4a!asia perdurante in modo grave in una allieva dopo un comune esercizio di training autogeno, eseguito dal docente ;ott. &rosa, al &orso sull'ipnosi dell'Fniversit/ &attolica, organizzato nel luglio "#$A. 6nc(e queste eventualit/ spiacevoli risultano di utilit/ didattica in un corso sull'ipnosi- ma ritengo consiglia!ile evitarle nell'interesse del paziente, andando cauti nella scelta dei casi ed eseguendo la seduta in una stanza con vetri unidirezionali. &i0 fa meno teatro per gli eventuali isterici e permette c(e la seduta avvenga senza c(e il soggetto si veda e si senta scrutato da decine di persone- fatto c(e distur!a notevolmente il suo rilassamento e l'induzione di trance.
7onostante tali condizioni negative per0 sempre possi!ile agganciare con alcuni soggetti un valido rapporto induttivo di trance, come usualmente succede nelle mie induzioni didattic(e. 3e in un gruppo di cinque, qualcuno si rivelasse refrattario, non dare molta importanza al fatto e continuare con gli altri pi* recettivi la tecnica c(e descriver0.
Questa deve essere presentata come un esercizio per rilassarsi, con un rapporto transferale c(e comincia come quello di un insegnante con un allievo, anc(e quando la prima induzione venisse eventualmente eseguita a scopo terapeutico e non didattico. Questa modalit/ di approccio, c(e noi pratic(iamo da cinquant'anni quando la riteniamo opportuna, viene caldeggiata anc(e da altri, e in Italia ricordiamo 8uantieri c(e la propugna come e2cace.
7ella prima induzione a scopo terapeutico, oltre ad attenersi alle modalit/ di tecnica gi/ esposte nel paragrafo " del capitolo C, spieg(iamo !ene al paziente c(e egli non dovr/ compiere quanto gli viene suggerito come compire!!e un atto volontario nH, si intende, ostacolarne la realizzazione, la quale deve invece avvenire spontaneamente e facilmente per un meccanismo ideomotorio, provocato dal monoideismo suggestivo.
8li precisiamo inoltre c(e non deve pensare a una forza c(e lo soggiog(i, essendo egli stesso l'artefce di tutte le realizzazioni ipnotic(e c(e immaginer/ e vorr/ nel suo profondo, senza c(e per questo sia necessario raggiungere stati sonnam!olici o amnesia alcuna. 6 maggior c(iarimento, citiamo in merito l'esempio di fac(iri c(e siedono sui c(iodi senza sentire alcun male, ivi permanendo per ore e rispondendo a c(i ( interroga, come soggetti c(e sem!rano in uno stato di coscienza del tutto normale e invece sono in quello dell'autoipnosi vigile, c(e permette loro di arrivare all'analgesia. Questa viene raggiunta non mediante uno sforzo di volont/, !ens1 attraverso quel particolare monoideismo suggestivo della persona c(e, pensando di elevarsi a uno stato superiore dello spirito c(e lo avvicini alla ;ivinit/, trascende ogni sensazione della carne sino alla insensi!ilit/ corporea. P, questa impostazione mentale c(e conta, pi* c(e uno sforzo critico della volont/.
Parimenti ricordiamo come sia di2cile addormentarsi con un atto di volont/ e colui c(e va a letto deciso a volere dormire risc(ia di rimanere sveglio tutta la notte, perc(H ogni atto di volont/ comporta uno sforzo c(e impedisce il vero rilassamento. &ostui invece potr/ addormentarsi pi* facilmente se si a!!andoner/ al lento Duire delle immagini coI1 come si presenteranno alla sua coscienza, senza tentare di ostacolarne il decorso, respirando nello stesso tempo ritmicamente e distendendo i muscoli.
In questo modo facilmente, come fenomeni autogeni, possono insorgere il rilassamento, il sonno, l'ipnosi. Questa non deve essere a5atto concepita come una lotta fra due opposte volont/, quella dell'ipnotista e quella del soggetto, dato c(e entram!i de!!ono colla!orare al medesimo risultato del raggiungimento dello stato ipnoidale. 3ia su!ito !en c(iaro al paziente c(e l'ipnosi non un matc( in cui uno dei due deve riuscire perdente o vincitore, come purtroppo ancora pensano molti medici ferrr* all'ipnosi possessiva di vecc(io stampo, o Duidica dei magnetizzatoriS
Impostato cos1 il rapporto col soggetto e spiegatogli cosa l'ipnosi, procediamo alla prima induzione. Questa comincia con esercizi di contrazione e distensione di gruppi muscolari successivi- esercizi alternati da atti inspiratori ed espiratori profondi, i quali (anno lo scopo di concentrare l'attenzione del paziente su un determinato vissuto corporeo cenestesico e respiratorio.
Invitiamo poi il soggetto a fssare il nostro indice c(e lentamente si a!!assa verso la gla!ella, suggerendo contemporaneamente pesantezza delle palpe!re e c(iusura degli occ(i. 6ppena il paziente (a c(iuso gli occ(i lo invitiamo a procedere a un rilassamento frazionato delle sue mem!ra aiutandolo, ove occorra, con qualc(e passo. 3uggeriamo quindi isolamento dall'am!iente, e progressivamente levitazione del !raccio sinistro, catalessi di questo con la mano poggiata sulla fronte- movimenti automatici di rotazione del !raccio destro- ini!izione di movimenti volontari come quello di opporsi alla rotazione del !raccio o di staccare la mano dalla fronte- analgesia alla mano sinistra c(e trafggiamo con un ago dopo aver suggerito il freddo c(e si suscita nella mano quando immersa nella neve o nel g(iaccio- condizionamento per le successive induzioni, provocato con la pressione del nostro pollice sul dorso della mano destra del paziente, dove l'a!!iamo !ucato con l'ago.
.ormula mnemonica per ricordarsi la progressione dei vari fenomeni da realizzare9 ,e.&a.'o. I.6.3.&o:Oevitazione, &atalessi, 'ovimenti automatici rotatori, Ini!izione di movimenti volontari, 6nalgesia, 3anguinamento, &ondizionamento+.
Risvegliato il soggetto, esperimentiamo su!ito il condizionamento instaurando con questo una catalessi rapida- diamo suggestioni postipnotic(e al paziente e quindi lo risvegliamo di nuovo interrogandolo sull'esperienza trascorsa per costatare se vi amnesia e se egli (a vissuto particolari sensazioni di leggerezza, pesantezza, calore, disorientamento temporo4spaziale, atte a illuminarci sulla sua situazione intrapsic(ica. Il sanguinamento maggiore, minore o assente ci testimonier/ l'intensit/ con cui il paziente (a vissuto la sensazione di freddo, con relative costrizioni dei capillari, direttamente proporzionale ad essa.
7el valutare i risultati raggiunti nelle realizzazioni suddette terremo conto, oltre c(e dei fattori soggettivi accennati, della rapidit/ con cui il paziente (a eseguito le suggestioni date- della intensit/ dei caratteri specifci della suggestione realizzata e della durata di questa. ).ormula mnemonica9 R.I.;. ORapidit/, Intensit/, ;urata+.
3pieg(iamo9 un soggetto pu0 eseguire, ad esempio, la levitazione di un !raccio su!ito appena la suggeriamo, ovvero dopo vari secondi. Il tempo intercorso fra il suggerimento dell'azione e la sua esecuzione ci d/ il periodo di latenza, c(e corrisponde al tempo necessario perc(H l'idea si tramuti in atto e c(e pu0 essere cronometrato, volendo dare una costante matematica al fenomeno.
'a !isogna peraltro c(e questo sia un autentico atto di ideoplasia e pertanto deve avere le precise peculiarit/ di lentezza e automatismo da noi suggerite. 3e il soggetto esegue l'azione come un qualunque atto volontario, esso manc(er/ delle peculiarit/ specifc(e del gesto ipnotico e, ad esempio, una levitazione riuscir/, contrariamente a una manifestazione pura ipnotica, molto pi* rapida e veloce. Tutto il fenomeno verr/ allora incriminato e giudicato negativamente.
Il gesto infne, anc(e se realizzato convenientemente e cio con i caratteri di psicoplasticit/ e di dissociazione propri della ipnosi, potr/ essere di durata pi* o meno intensa per via di componenti costituzionali, sulle quali ci siamo so5ermati al paragrafo C del capitolo C. Fna catalessi della mano sulla fronte, simile alla posizione dei saluto militare, potr/ ad esempio durare immodifcata per mezz'ora in un soggetto, senza c(e questi accusi alcun segno di stanc(ezza e in un altro solo poc(i minuti, scivolando lentamente il !raccio dalla fronte, al viso, e quindi gi* lungo il tronco, pur senza c(e lo stato ipnotico venga interrotto. a durata quindi la terza componente c(e esaminiamo per giudicare della intensit/ e qualit/ di una realizzazione ipnotica, e potr/ anc(e questa essere cronometrata, volendo darle un'espressione matematica.
7ella pratica clinica corrente usando la formula R.I.;. nella notazione dei protocolli segniamo un giudizio complessivo con . . . per la realizzazione maggiore del fenomeno- con f 4 per quella incerta e con 4 per quella mancata- giudizio complessivo c(e comprende quanto osservato parzialmente per R., I., ;. I dati cos1 raccolti, congiunti a quelli o!iettivi semeiotici c(e contraddistinguono lo stato di coscienza ipnotico )cap. B 3 "=+ e c(e !isogna con l'esercizio imparare a riconoscere, come si imparano a riconoscere, attraverso la mimica e l'atteggiamento, le varie manifestazioni psic(ic(e umane, ci daranno un quadro a!!astanza preciso della disponi!ilit/ del soggetto all'ipnosi e indicazioni preziose per le ulteriori induzioni.
Il colloquio col malato e le sue impressioni su!iettive, di cui !isogner/ tenere conto secondo quanto gi/ esposto nel capitolo = al paragrafo lJ- la costatazione della esistenza o no dell'amnesia. parziale o totale di quanto vissuto in ipnosi- la presenza di disorientamenti temporo4spaziali, di sensazioni particolari di leggerezza, pesantezza, calore, anestesia ecc. completeranno le indicazioni necessarie per le successive sedute e per l'ipnositerapia- segnando tali indicazioni su!ito alla fne della prima induzione nella voce programma per la prossima seduta della cartella per ipnositerapia del soggetto.
I dati su esposti si raccolgono in media in trentaquaranta minuti e danno allo sperimentatore un indice della disponi!ilit/ dei soggetti esaminati ai pi* semplici tipi di suggestione motoria, sensitiva e sensoriale in un ordine relativamente progressivo di di2colt/. Riserviamo le allucinazioni positive e negative, i comandi postipnotici con amnesia ai soggetti c(e raggiungono i gradi pi* profondi della dissociazione psic(ica sonnam!olica.
Troviamo c(e tale modo di procedere standardizzato diventa facilmente un'ottima scala di suscetti!ilit/ e un !uon metro di misura dei fenomeni . ipnotici, di cui si considera pertanto non solo l'aspetto esterno o!iettivo, ma anc(e quello soggettivo, c(e meglio ci d/ la misura delle profondit/ della trance. 'intensit/ del rapporto interpersonale tra ipnotista e ipnotizzato e la reale situazione intrapsic(ica di questi sono i due fattori principali c(e ci illuminano sull'e5ettiva possi!ilit/ di un soggetto a determinate prestazioni ipnotic(e e i nostri metodi ci sem!rano al riguardo non inferiori alle scale di suscetti!ilit/ dell'Fniversit/ di 3tanford adoperate nel "#=E4=A da <ilgard, Zeitzen(o5er, ander, 'oore, !asate su una serie di "% items )forma 6 e forma @+ o di .riediander43ar!in )"#CA+, !asate su una serie di prove atte a cogliere e a classifcare gli aspetti esterni o!iettivi della trance. )Uedasi cap. "C 3 %d+.
Per maggior c(iarimento riporto dettagliatamente la tecnica della prima induzione su descritta, c(e contiene anc(e qualc(e elemento di ipnositerapia suggestiva diretta. a tecnica sintetizzata nella colonna contrassegnata col numero " della cartella di ipnositerapia.
&olonna I, Quadro I
)l. Rilassamento frazionato con contrazioni e decontrazioni successive+. 6i soggetti comodamente seduti su una poltrona a !raccioli si parla come segue9
,6desso io vi insegno una tecnica c(e vi permetter/ di rilassarvi progressivamente. Quando conter0 sino a tre, voi contrarrete il gruppo muscolare da me indicato, quando poi conter0 da quattro fno a sei, voi decontrarrete il gruppo muscolare c(e avrete prima contratto. a contrazione dovr/ essere lenta e progressiva e sar/ seguita da una decontrazione parimenti lenta e progressiva. 6d esempio9 stringete la mano a pugno9 uno... due... tre- da uno a tre, voi stringete il pugno sempre pi* forte in modo progressivo- adesso conto quattro... cinque... sei- e voi decontraete il gruppo muscolare c(e avete prima contratto. &(iaro\ Quando decontraete i muscoli voi dovete vivere questa esperienza della decontrazione, e del rilassamento c(e segue allo sforzo e lo vivrete meglio, se c(iudete gli occ(i, concentrandovi nell'atto c(e compite. Ua !ene\ Quindi contrazione lenta e progressiva, seguita da una decontrazione lenta e progressiva. &(iaro\ )e domande ,c(iaro:, ,va !ene: (anno la funzione di rendere il soggetto pi* partecipe all'esperimento e di impegnare maggiormente la sua attenzione+. &ominceremo dalle estremit/ inferiori e fniremo ai muscoli della fronte. Pi* vi impegnerete nell'esercizio e maggiore sar/ il vantaggio c(e ne ricaverete. Uoi adesso spingete la punta del piede destro per terra e in modo da contrarre i muscoli della gam!a, uno... due... tre- rilassatevi, quattro... cinque... sei. 'olto !ene, tenete sempre gli occ(i c(iusi, perc(H c(iudendo gli occ(i polarizzerete di pi* la vostra attenzione sul gruppo muscolare interessato dall'esercizio- fate un !el respiro lento e lungo a !occa socc(iusa perc(H cos1 decontrarrete anc(e i muscoli delle mascelle. 'altro piede9 forza, uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo... molto !ene, a occ(i c(iusi e a !occa socc(iusa.
6desso cercate di estendere con tutta la vostra energia l'arto inferiore destro col piede iperesteso la cui punta guarda verso il pavimento, in modo da contrarre intensamente tutti i muscoli dell'arto9 uno... due... tre- distendete9 quattro... cinque... sei. Fn !el respiro lento e lungo a !occa socc(iusa e a occ(i c(iusi. @eneS
?ra ripetete l'esercizio con l'altro arto- estendete !ene... forte... intensamente9 uno... due... tre- rilasciate adesso tutti i muscoli dell'arto inferiore sinistro lentamente e gradatamente9 quattro... cinque... sei fno a raggiungere il rilassamento totale e completo dell'arto inferiore sinistro. @ene.
?ra fate una inspirazione profonda in modo da spingere in !asso il diaframma e portare in avanti la parete dell'addome. Trattenete il respiro9 uno... due... tre- espirate lentamente9 quattro... cinque... sei... Fn !el respiro lungo e profondo sempre a occ(i c(iusi.
6desso stringete la mano destra a pugno sempre pi* energicamente come vi (o insegnato prima9 uno... due... tre ... - forza ... - distendete ora lentamente le dita e aprite la mano, concentrandovi sulla sensazione del rilassamento muscolare. )3i danno gli stessi suggerimenti per la mano sinistra+.
?ra estendete energicamente in avanti l'arto superiore destro rigido e contratto con le dita della mano iperestesa9 uno... due... tre- rilassate tutti i muscoli dell'arto sino a c(e questo cada in !asso sul !racciolo della sedia9 quattro... cinque... sei... Fn !el respiro profondo. )3i ripete l'esercizio controlateralmente+.
6desso piegate la testa in avanti in modo da toccare co mento il petto9 uno... due... tre- rilassate i muscoli del collo sollevando un po' il mento9 quattro... cinque... sei. Fn !el respiro lento e lungo:.
7ell'induzione singola si pu0 saggiare la validit/ della contrazione con la propria mano, poggiandola sui muscoli interessati, impegnando e sollecitando cosii maggiormente un paziente restio, con la tecnica c(e segue.
Quando questi (a ad esempio l'arto inferiore destro iperesteso, mettendo la propria mano sotto alla caviglia ci si opporr/ allo sforzo da lui fatto per a!!assare l'arto dicendo9 ,6desso cerc(i di a!!assare il piede verso il pavimento, e io mi opporr0, spinga in !asso forza, forza9 uno... due... tre- !asta si rilassi- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo a !occa socc(iusa- ancora un altro respiro- molto !ene.
'altra gam!a- cerc(i di a!!assare l'altra gam!a verso il pavimento essendo tutto l'arto iperesteso- forza, uno... due... tre- forza, tre, forza, tre, forza- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo a !occa socc(iusa. 'olto !ene, stia pure rilasciato e tranquilloS
6desso cerc(i di sollevare il piede verso l'alto e la gam!a verso l'alto tenendo l'arto disteso e io mi opporr0, su forza, spinga verso l'alto, spinga verso l'alto- forza su9 uno forza... si impegni nell'esercizio, due... tre- !ravo !ene, si distenda9 quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo a !occa socc(iusa- molto !ene, un altro respiro.
6desso i muscoli dell'addome- deve cercare di spingere la parete dell'addome verso le mie mani, poggiate a piatto sull'addome, forza su, uno forza ... due... molto !ene... tre- si rilassi, quattro... cinque ... sei- un !el respiro lento e lungo a !occa socc(iusa, !ene.
6desso i muscoli del tronco9 inarc(i le spalle come se dovesse portare un sacco di un quintale sulle spalle, forza, uno.. due... tre- si distenda- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo, un altro respiro, molto !ene.
E adesso i muscoli delle mani, cominciamo con la destra, stringa forte come le (o fatto vedere prima, uno... due... tre- si rilassi, quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo, un altro respiro- !ene. E adesso l'altra mano9 forte, uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo, un !el respiro di sollievo c(e cogi scarica ogni tensione. ?ra cerc(i col !raccio Desso di tirare l'avam!raccio verso di lei e io mi opporr0- tiri, forza, tiri verso di lei9 !ravo, uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo, un altro !el respiro. 'altro !raccio9 uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo.
E adesso interessiamo i muscoli del collo, cerc(i di avvicinare il mento al petto e io mi opporr0- gi* forza, uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo.
?ra i muscoli delle mascelle9 stringa !ene le rnascelle, forza, uno... due... tre- quattro... cinque... sei- cos1, !ene, rilasciato.
E adesso stringa !ene e forte i muscoli degli occ(i e non se li lasci aprire dalle mie dita, stringa, forza- stringa gli occ(i molto !ene, uno... due... tre- quattro... cinque... sei- un !el respiro lento e lungo a !occa socc(iusa:.
Per maggiore incisivit/ si potr/ fare eseguire al quattro la parola rilassi- al cinque la parola distenda- al sei quella di a!!andoni.
)%. &(iusura degli occ(i+. &ontinua l'induzione in gruppo.
,E adesso guardate tutti la punta del mio dito- vedete c(e le palpe!re s!attono, c(e poco per volta gli occ(i si stancano, e appena voi li sentirete stanc(i cercate di c(iuderli e cosi vi potrete rilassare molto meglio. @ene, lei li (a gi/ c(iusi, ma voglio c(e resista ancora un po'- a!!ia pazienza, deve sentirli proprio stanc(i gli occ(i prima di c(iuderli- adesso l'occ(io diventa sempre pi* stanco, le palpe!re sempre pi* pesanti, e sentite c(e le palpe!re s!attono- gli occ(i diventano sempre pi* stanc(i, pi* piccoli e anc(e lei si lascia andare- vede c(e s!attono... 'olto !ene, si c(iudono, e adesso voi rimanete con gli occ(i c(iusi cogi e le palpe!re appiccicate una all'altra, fn tanto c(e io non conter0 fno a dieci:.
)C. Eventuali passi rilassanti, riDesso oculo4cardiaco. 3timoli am!ientali come approfondimento della trance. 6mnesia+.
,Intanto si rilassano i muscoli della fronte, quelli degli occ(i: )si pratica il riDesso oculo4cardiaco+ ,e voi sentite la vostra fronte distesa, senza rug(e, !ella tranquilla- poi si rilassano i muscoli dei volto, e la mandi!ola si a!!assa e la !occa resta socc(iusa )sensazione cenestesica+. 6vete mai visto una persona c(e dorme profondamente\ ;orme con la !occa socc(iusa, perc(H (a rilassato tutti i muscoli del volto, e voi c(e dovete imparare a rilassarvi dovete tenere la !occa socc(iusa. Uoi dovete vedervi come in uno specc(io, con la !occa socc(iusa e la faccia distesa )sensazione visiva+ inoltre sentire la distensione di questi muscoli, apprezzarne l'ipotonia )sensazione cenestesica. &os1 si rilassano anc(e i muscoli del collo, e quindi quelli del torace e dell'addome. Respirate lento, lungo e tranquilli, come se dormiste di un sonno profondo- uno... due... tre... quattro... e vedete c(e dopo ogni respiro, sprofondate in un sonno sempre pi* profondo, in un rilassamento sempre pi* perfetto. asciatevi cullare dal vostro respiro. 6desso si rilassano i muscoli della coscia, della gam!a, della caviglia e del piede di destra- i muscoli della coscia, della gam!a, della caviglia e del piede di sinistra. In queste condizioni voi siete tutti rilassati dalla testa alle estremit/- profondamente distesi e acquistate un nuovo equili!rio. Tutti i rumori dell'am!iente esterno non vi interessano pi*- quello c(e vi interessa questo rilassamento c(e vi tonifca e vi guarisce. Essi anzi renderanno pi* profondo questo torpore. t un rilassamento dolce c(e rinforza la volont/ vostra in modo c(e potrete meglio resistere a qualunque tendenza cattiva c(e potesse nascere in voi- i nervi si distendono, si rilassano. Respirare lento e lungo, molto !ene.
6 questo punto si pu0 somministrare la formula " per l'amnesia, gi/ descritta al paragrafo "d di questo capitolo, se dovesse essere necessario.
,Respirate lento e lungo. In queste condizioni di rilassamento completo, avendo voi vissuto intensamente quanto vi (o suggerito, avvengono dei fatti c(e voi nemmeno lontanamente pensavate c(e potessero avvenire.
6d esempio il vostro !raccio sinistro, dico il vostro !raccio sinistro, diventer/ leggero, leggero come un sug(ero c(e galleggi sull'onda, leggero come una foglia c(e sia sollevata dal vento, tanto c(e leviter/ nell'aria e la mano sinistra si pogger/ sulla vostra fronte come un ferro c(e si poggi su una calamita e quando la mano sinistra si sar/ poggiata sulla fronte, il vostro torpore sar/ ancora pi* profondo e il rilassamento pi* perfetto. lo conter0 sino a tre, arrivato a tre tocc(er0 col mio dito la vostra mano sinistra e la mano sinistra seguir/ il mio dito come il ferro segue la calamita. Fno... il vostro !raccio leggero come un sug(ero c(e galleggia nell'acqua- due... il vostro !raccio leggero come una foglia sollevata dal vento- tre... io tocco con il mio dito la vostra mano e la vostra mano segue il mio dito e va su dritta verso la fronte, )levitazione guidata+, e appena si pogger/ sulla fronte voi sprofonderete in un torpore ancora pi* profondo, in un rilassamento ancora pi* perfetto. Ecco, cos1- tranquilli e fermi come una statua fntanto c(e io non conter0 fno
a dieci:. 6 volte si potr/ ottenere la levitazione con la tecnica della confusione )cap. U 3 la+:.
)$. 6utomatismo rotatorio+.
,Intanto il !raccio destro, facendo perno sul gomito, comincia a girare di un movimento automatico rotatorio come se fosse il !raccio di una ruota di un ingranaggio meccanico- una ruota c(e gira sempre pi* veloce, sempre pi* veloce... E il !raccio gira perc(H voi dormite e voi dormite perc(H il !raccio gira e una cosa inDuenza l'altra, e tutte e due si inDuenzano a vicenda:. Invece della parola dormite si adoperer/ rilassate se il soggetto non avesse raggiunto una trance profonda. 'automatismo convalider/ la possi!ilit/ costituzionale, maggiore o minore del soggetto, a dissociare un segmento del corpo dal suo contesto:.
)E. Ini!izione movimenti volontari+.
,Il !raccio va, va, sempre pi* rapido come una ruota c(e gira, tanto c(e io conter0 sino a tre, arrivato a tre voi cerc(erete di fermare il !raccio, ma farete pi* fatica a fermarlo c(e a farlo andare- il !raccio si fermer/ solo quando io conter0 sino a cinque. Fno... il !raccio gira di un movimento automatico rotatorio- due... il !raccio gira come una ruota in folle- tre... voi cercate di fermarlo, ma fate tanta fatica e il !raccio va, va, e pi* cercate di fermarlo, pi* il !raccio gira- provate a fermarlo ma vedete c(e il !raccio gira, gira, vedete c(e la mano va, va, il !raccio si fermer/ appena io conter0 sino a cinque e cadendo sul !racciolo della poltrona voi sprofonderete in un torpore ancora pi* profondo. Fno... due... tre... quattro... cinque:.
)A. 6nalgesia, sanguinamento maggiore, minore, o assente+.
,Il !raccio caduto pesantemente sul !racciolo della poltrona e voi siete sprofondati in un torpore sempre pi* profondo e in un rilassamento sempre pi* perfetto e la mano destra c(e (a tanto girato adesso diventa fredda e insensi!ile come se l'aveste messa in mezzo al g(iaccio... Uoi sapete c(e cosa succede, quando si mette la mano in mezzo al g(iaccioS ;iventa fredda, insensi!ile, anestetica- voi potete anc(e !atterla per terra, nel muro e sar/ come se fosse di cartone, di legno- morta, insensi!ile- la mano poi ritorner/ normale- il freddo la congela.
Io conto sino a tre, arrivato a tre tocc(er0 questo punto della mano e la mano sar/ fredda e insensi!ile- uno... due... tre- ecco c(e io tocco la mano e tu )si trafgge con un ago la cute del dorso della mano+ non senti niente. 'olto !ene e adesso tocca a te... tranquillo, cos1- morta, morta, gelata, fredda, insensi!ile, morta, gelata. ;ormi, uno... due... tre... adesso tocco anc(e te, 'ario, fredda insensi!ile- tranquillo come una statua ... :. 'analges1a convalider/ le possi!ilit/ costituzionali suggestive per l'apparato sensitivo:.
,Uoi siete come se foste coricati in un prato verde, dove c' tanta pace e siete li sdraiati, supini, con gli occ(i fssi nel cielo a vedere le nuvole c(e si disfano leggermente, spinte da una leggera !rezza- delle nuvole !ianc(e, nuvolette !ianc(e... &ome si dissolvono queste nuvole alla !rezza, cos1 si dissolvono anc(e i vostri pensieri e voi cadete in un o!lio profondo, dimenticando anc(e la maniera con cui avete raggiunto questa pace- dimenticate il vostro passato penoso ... :
a formula dell'amnesia %a fase si usa solo individualmente per ottenere gradi pi* profondi di amnesia per scopi psicoanalitici o speciali terapeutici. Essa stata descritta nel paragrafo "d di questo stesso capitolo.
,Il passato passato, ci0 c(e conta il presente e l'avvenire- ogni volta c(e volete questa pace, !aster/ c(e io con il mio pollice tocc(i il dorso della mano in questo punto e voi ricadrete istantaneamente in questo torpore, come adesso- ancora pi* profondo di adesso, anc(e se sarete in mezzo a una stanza, o per la strada. Fn torpore c(e vi guarisce, c(e vi rinforza, un torpore c(e vi permetter/ di essere quello c(e voi veramente volete essere. 3e non vi riuscite da soli con la vostra volont/, vi aiuter/ il condizionamento ipnotico imparato:.
)"J. Risveglio contando fno a dieci. &onsiderazioni spontanee del paziente. &olloquio suggestivo o esplicativo. 6mnesia\+
,6desso conter0 sino a dieci, arrivati a dieci voi vi sveglierete e starete molto !ene- tranquilli e calmi- poi "J vi tocc(er0 con il mio pollice il dorso della mano nel punto in cui vi (o detto e voi ricadrete in questo torpore, come adesso, pi* di adesso, sempre. Fno... due... tre- voi siete calmi, tranquilli, voi avete acquisito fducia in voi stessi e nelle vostre capacit/ di guarire. Quattro... cinque... sei, !aster/ c(e io col dito pollice tocc(i il dorso della mano in questo punto perc(H voi ricadiate in questo torpore, come adesso, sempre. 3ei... sette... otto... nove... dieci. 3u, sveglia, un !el respiro... un respiro profondo e prolungato.
@e(, come va\ &i avete preso gusto a rilassarvi\ 7on pensavate c(e vi sareste rilassati cos1 solo con delle parole. E(\ ;ica qualc(e cosa, avvocato, dica lei- e poi anc(e lei le sue impressioni. &osa dice, lei, avvocato sentiamo\
,&(e cosa ricorda di questa seduta\ Ricorda qualc(e cosa, lei\: ,3i, ricordo c(e lei diceva di rilassarsi... e poi tante parole ... : ,Ricorda, ad esempio, quando le (o !ucato la mano\: ,31S: ,E, (a sentito male\: ,7on molto molto- ma a!!astanza:.
,E lei, ricorda quanto le (o !ucato la faccia\: ,7o, la faccia no- la mano si:.
,@ene9 guardi, cominciamo da lei- io le (o !ucato la pelle del dorso della mano da parte a parte, lei non pensava c(e fosse cos1, no\: ,7oS: ,Pensava c(e io le avessi traftto la pelle della mano da una parte all'altra\: ,7o, pensavo a una pizzicata:. ,lo le (o fatto questo e non glielo far0 mai pi*, per farle vedere come si era profondamente rilassato, perc(H altrimenti avre!!e sempre pensato c(e la pizzicavo, nell'istante in cui invece le trafggevo la mano.
,E adesso io le lever0 l'ago e lei non sentir/ male e non uscir/ sangue- guardi, questo un altro fatto interessante:. 6 veroS 7on una goccia di sangue:. ,3e io !uco da sveglio, un'altra sensazioneS Proviamo\ Ecco, c(e ne dice\: ,?(, no, fa maleS: ,@ene, questa la prova c(e lei stato in ipnosi. o stesso anc(e a lei )avvocato+ vede, io le levo l'ago e non sanguina. &ome mai non sanguina\ 3trano, no\ ;i solito, quando si !uca, esce sangue:. Il maggiore o minore sanguinamento in rapporto alla capacit/ dei soggetto di e5ettuare una vasocostrizione, conseguente alla suggestione di freddo suggerita:.
)"". &atalessi rapida+.
,Ua !ene. E adesso succede ancora un altro fenomeno interessante. Uuol venire lei, qui in piedi\ Uenga qui- io con il mio pollice le tocco il dorso della mano nel punto in cui l'(o !ucata e vedr/ c(e istantaneamente lei sentir/ le palpe!re pesanti come prima, gli occ(i s!attono, si c(iudono- la !occa si apre e lei rimane fermo, !loccato cos1 come prima- tranquillo, come una statua, fntanto c(e io non conter0 fno a dieci. ?cc(i c(iusi, !occa socc(iusa- gli occ(i sono c(iusi, le palpe!re appiccicate una all'altra, e resta cos1 fntanto c(e io non conto fno a dieci. &os1 torna a rilassarsi, torna ad essere di nuovo tranquillo come prima... ,6vvocato: vuol venire qui anc(e lei\ Ecco, io adesso le tocco con il mio pollice il dorso della mano... 3tia tranquillo, lo sostengo io, non pu0 cadere. 8li occ(i, vede, si sono gi/ c(iusi per conto loro- adesso si apre anc(e un po' la !occa- lei resta fermo cos1 con la mano sollevata per aria e mantiene perfettamente l'equili!rio- guardi c(e stranoS 'antiene perfettamente l'equili!rio. ei resta in equili!rio, non pu0 cadere perc(H ci sono io. .ermo come una statuaS 'olto !ene:.
)"% 9 3uggestioni postipnotic(e associate a immagini sensoriali. 3e ne trascrivono ad esempio alcune adoperate per gli alcolisti+.
,6desso... ogniqualvolta voi doveste avvicinare una !ottiglia d1 vino, sentirete c(e il vino puzza, puzza come dell'urina c(e ristagni in un pitale, proprio puzza come di ammoniaca, cos1 c(e non sentirete pi* il desiderio di !ere:- )si accosta alle narici una !ottiglietta di ammoniaca+ ,proprio un odore acre, pungente- voi sentirete un odore sempre pi* acre e pungente, sempre pi* acre e pungente- un odore acre, molto pungente. ?gni volta il vino vi far/ questo e5etto9 respira lungo, ecco, puzzaS 6nc(e lei adesso lo sentir/- un odore acre, pungente, di ammoniaca, sempre come l'urina c(e ristagna in un pitale, putrida, marcia- se l'alcool sar/ di colore giallo oro sem!rer/ urina- se sar/ rosso sem!rer/ sangue putrefatto ' in ogni caso un odore acre di ammoniaca, c(e d/ il vomito. E' un odore proprio cattivo cos1- non a!!ia paura, un sapore cattivo- questo sapore lo sentir/ sempre ogniqualvolta lei dovesse accostare alla !occa un !icc(iere c(e contenga alcool- molto !ene, tranquillo. 6desso io conter0 sino a dieci, arrivato a dieci vi sveglier0 da questo torpore e per oggi la seduta sar/ fnita, poi la ripeteremo. ;i volta in volta sprofonderete in un torpore sempre pi* profondo, avrete un disgusto sempre maggiore per il vino e fnalmente diventerete uomini li!eriS i!eri da c(i\ ;a voi stessi, dal vostro vizio, dalle vostre de!olezze:.
)"C. Risveglio. Resistenza all'induzione di persona non qualifcata. &ondizionamento. 6mnesia\ &olloquio suggestivo o esplicativo+.
,Fno... due... tre, voi state !ene- siete calmi e tranquilli- quattro, cinque... sei- ogni volta c(e io o qualc(e mio colla!oratore, ed egli soltanto, dovessimo toccarvi col pollice il dorso della mano, voi sprofonderete in questo torpore, come adesso, pi* di adesso, sempre. 3ette... otto... nove... dieci. Fn !el respiro, fondo e lungo- un altro respiro9 molto !ene. @asta cos1. E allora, si rilassato !ene\ Questa puzza per il vino, l'(a sentita\ <a sentito quell'odore acre. @ene, ogni volta c(e avr/ del vino dinanzi a sH sar/ cos1. 6rrivederci:.
7el colloquio esplicativo suggestivo, ci si rif/ ai concetti esposti all'inizio di questo paragrafo.
&olonna II, quadro III
Eseguita la prima seduta si fa ritornare il paziente dopo %4C giorni e se in essa non si fosse raggiunta una passivit/ ipnotica su2ciente ma solo una voluta quiescenza alle suggestioni del terapeuta, senza soddisfacente ideoplasia immaginativa con eventuale depersonalizzaz1one, stimiamo utile fare eseguire al soggetto una seduta di training autogeno secondo tecnic(e personali.
&on questo, ric(iamiamo maggiormente la sua attenzione sul suo vissuto corporeo- lo responsa!ilizziamo in certo qual modo all'esercizio, spiegandogli come la !uona riuscita di esso non dipender/ tanto da noi, ma da lui e dalla intensit/ della sua
concentrazione passiva. 6pprofttiamo quindi della suggestiona!ilit/ c(e consegue alla passivit/ autogena per inserirci nella immaginazione del paziente e inDuenzarla fno a raggiungere spesso, attraverso l'autogenia del training e gli automatismi del vissuto corporeo, stadi di depersonalizzazione e di autentica ipnosi.
3i intende c(e apportiamo qualc(e !eve modifca alla tecnica del training, quale descritta dal dottor &rosa al paragrafo "Ca del capitolo B e, terminato l'esercizio di distensione e di pesantezza agli arti superiori, prima di passare agli arti inferiori, preferiamo insistere a lungo sul respiro. Invitiamo particolarmente il paziente a ,lasciarsi cullare dal suo respiro, regolare, ritmico e tranquillo meglio c(e nel sonno:- e gli spieg(iamo i vantaggi di una tale respirazione c(e equili!rer/ il suo sistema nervoso neurovegetativo, gli far/ rilasciare !ene i muscoli del torace, il suo cuore, i visceri dell'addome.
Insistiamo anc(e molto sulla gradualit/ e lentezza degli esercizi fnali per il risveglio, suggerendo dapprima piccoli movimenti di Desso4estensione delle dita della mano destra, successivamente dei !raccio destro- della mano sinistra e del !raccio sinistro- del piede destro e dell'arto inferiore destro- del piede sinistro e dell'arto inferiore sinistro- lasciando per ultimo i movimenti ampi e profondi della ga!!ia toracica con prolungate inspirazioni ed espirazioni e contemporanea apertura degli occ(i.
8iudic(iamo infne dei risultati raggiunti, soprat4tutto per quanto riguarda la commutazione della coscienza dallo stato di vigilanza a quello proprio del training, o dell'ipnosi vide, in !ase alle modalit/ con cui l'esercizio stato praticato- alla mimica del paziente durante l'esecuzione di esso e infne in !ase a quanto egli stesso ci dir/, sulle sensazioni pro4vate e sullo stato di rilassamento raggiunto. 3egneremo il risultato con uno o tre pi* nella casella a fanco.
Raccomandiamo al paziente di eseguire tale esercizio quotidianamente, facendogli presente c(e con la sua ripetizione egli potr/ ottenere una distensione fsica e psic(ica sempre pi* profonda, contrariamente a quanto succede con i tranquillanti e i sedativi, c(e agiscono al momento, e a lungo andare producono assuefazione, dipendenza e intossicazione. 6!!iamo costatato c(e tale pratica autogena facilita molto le successive induzioni di ipnosi.
&erto il training autogeno da noi praticato non quello ortodosso, ma possiamo garantire la sua e5ettiva utilit/ pratica per lunga esperienza personale. 6lla terza seduta ci regoliamo per l'induzione e l'approfondimento della trance, come sintetizzato nella colonna III del quadro I, della cartella clinica di ipnositerapia, parlando al nostro soggetto nel modo c(e segue.
&olonna III, quadro I
)"+ ,ei (a imparato a rilassarsi da solo con gli esercizi del training autogeno, acquistando con questo una distensione fsica e psic(ica sempre pi* profonda, senza !isogno di ricorrere a tranquillanti o sedativi. Per0 l'esercizio del training ric(iede una mezz'ora di tempo da trascorrere in una comoda posizione seduta, e sare!!e invece desidera!ile c(e lei imparasse a raggiungere la stessa distensione anc(e all'in piedi e rapidamente, per i momenti di emergenza.
t quanto le insegner0 oggi con una particolare tecnica c(e c(iameremo dell'autorilassamento rapido condizionato. Per questo, lei deve fssare un punto fsso dinanzi a sH con lo sguardo accomodato all'infnito. Pi* precisamente nella posizione di attenti fssi l'angolo nel so2tto dove questo si interseca con le due pareti laterali, avendo gli occ(i !ene aperti. a concentrazione dello sguardo in un punto (a lo scopo di non farla distrarre con gli oggetti a lei circostanti e, perdurando, di ottenere una certa avulsione della sua persona da quanto la circonda, quasi come quando si prega o si medita.
ei deve fssare quel punto non con l'intenzione di scrutarlo e di scoprire ad esempio se su di esso c' poggiato un insetto, ma con lo sguardo fsso all'infnito, con quella attitudine riposante dell'occ(io c(e ad esempio contempla l'orizzonte del mare. lo impieg(er0 tre minuti per spiegarle questa impostazione dello sguardo- ma una volta c(e lei l'avr/ capita potr/ realizzarla in poc(i secondi, fssando un oggetto qualunque, una vetrina, un al!ero. 7on so se lei (a mai notato lo sguardo fsso nel vuoto di un tu5atore dall'alto di un trampolino, o di un corridore c(e aspetta il via della partenza. 6nc(e se dinanzi ai loro occ(i c' una gradinata ricolma di spettatori, essi non ne vedono alcuno- e, concentrati come sono sul tono dei muscoli, guardano pi* dentro di loro c(e al di fuori... @ene, lei deve assumere questa concentrazione senza mai distrarsi.
&ontemporaneamente deve respirare lento e lungo come se dormisse. Il respiro (a una grande importanza- quando ritmato e lento modifca il tono neurovegetativo e lo riequili!ria- aumenta l'ossigenazione del sangue. 6lcune scuole medico4flosofc(e orientali sostengono c(e, respirando, noi immagazziniamo l'energia vitale c(e ci circonda e il prana- la medicina occidentale sa come la respirazione aumenti l'ossigenazione e l'alcalosi dei sangue e, parimenti a quella orientale, la mette alla !ase di numerosi esercizi ginnici tonifcanti e rilassanti.
;el resto, anc(e la gente comune sa c(e, respirando lungo e profondo, si pu0 allentare un'angoscia- risolvere un'ansia contenuta. Quando, parlando di una persona c(e stata per molto tempo in apprensione, si dice ad esempio c(e essa ,(a tirato il fato:, ,(a fatto un respiro di sollievo:, non si vuole c(e constatare come questa (a potuto afentare il suo stress emozionale, mediante una fsiologica, spontanea tecnica respiratoria. Quindi, dalle acquisizioni comuni della pratica quotidiana, a quelle della medicina orientale e occidentale, noi sappiamo sicuramente c(e il respiro una preziosa valvola per rista!ilire un equili!rio tur!ato del nostro organismo. Respiri lento, lungo e profondo... lo conter0 da dieci sino a zero e ad ogni respiro lei sprofonder/ in un torpore sempre pi* profondo e quando saremo arrivati a zero lei sar/ intensamente disteso e tranquillo. ;ieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno, zero... zeroS ei profondamente disteso, nH pi* e nemmeno come quando io col mio pollice le tocco il dorso della mano destra:. )3i metta in atto l'etero condizionamento sta!ilito in #! della cartella per ipnositerapia+. ,E lei potr/ raggiungere rapidamente questa tranquillit/ quando vorr/, anc(e nei momenti di emergenza e senza la mia presenza avvicinando il pollice della sua mano sinistra all'indice:. )6utocondizionamento della cartella per l'ipnositerapia+.
Pi* ripeter/ questo esercizio e pi* facilmente le riuscir/ e2cace e pronto.
'a immaginiamo c(e adesso, invece c(e all'in piedi per la strada, lei si trovi a casa sua e voglia sprofondare in un rilassamento pi* perfetto. 7on avr/ c(e da stringere maggiormente il pollice e l'indice c(e (a ravvicinati, continuare a fssare il punto davanti a sH in alto e vedr/ c(e gli occ(i si stanc(eranno, le palpe!re s!atteranno, la rima palpe!rale diventer/ sempre pi* piccola... come gi/ avviene adesso... ei assecondando la c(iusura degli occ(i sprofonder/ in un torpore sempre pi* profondo, rilassandosi completamente:. )3i rinforzi ancora l'autoinduzione con l'eteroinduzione sta!ilita alla prima seduta- #! della cartella per ipnositerapia+:.
)%+ ,Ecco, lei adesso (a c(iuso gli occ(i, ma con la mente continui a visualizzare il punto di prima c(e a poco a poco deve immaginare luminoso- luminoso nello sfondo di un cielo nero in una notte !uia senza luna, senza stelle, senza luci.
3i vede solo questo punto luminoso come un palloncino veneziano, c(e portato su dalle correnti d'aria gira come in un vortice- lei non deve lasciarselo mai scappare dal suo campo visivo.
Il palloncino luminoso gira nella notte !uia e lei per seguirlo deve girare anc(e lei col tronco e con la testa:. )3i imprime alle spalle un leggero movimento rotatorio c(e il paziente continuer/ da solo, in modo automatico, se in ipnosi+.
a rotazione del suo tronco e della sua testa approfondiscono il rilassamento e ad ogni movimento lei sprofonda in un torpore sempre pi* intenso... 3i rilassano i muscoli della fronte e del volto e lei respira lento e profondo a !occa socc(iusa e a occ(i c(iusi... 3i rilassano i muscoli del torace e dell'addome, delle !raccia e delle gam!e :.
)C+ ,E adesso le sue palpe!re sono diventate pesanti come piom!o e appiccicate le ciglia una all'altra, come se le lacrime c(e le !agnano fossero una colla c(e le leg(i... lo conter0 sino a tre- arrivato a tre lei cerc(er/ di aprirle, ma far/ tanta fatica c(e preferir/ tenerle c(iuse anzic(H aperte. )3fda. Fno, le sue palpe!re sono pesanti come piom!o- due, gli occ(i sono c(iusi come incollati dalle lacrime- tre, lei cerca di aprirli ma fa tanta fatica c(e preferisce tenerli c(iusi c(e aperti... 6nc(e se si sforza, gli occ(i restano c(iusi... Provi ad aiutarsi con i muscoli della fronte, corrugandola ... : )distorsione dell'attenzione e dello sforzo+ ,si sforzi, ma pi* si sforza peggio sar/:.
)3e la sfda favorevole con f f f, si prosegue con le suggestioni successive di approfondimento. In casi particolarmente resistenti si potr/, in via eccezionale, ricorrere a una !eve pressione sul seno carotideo. 6 questo punto si pu0 anc(e passare da lei al tu+.
,@ene non ti sforzare... rilassati ... - lasciati andare... si rilasciano anc(e i muscoli del collo e tu diventi sempre pi* disteso e tranquillo:.
)B+ ,In queste condizioni di rilassamento il tuo !raccio di sinistra diventa sempre pi* leggero tanto da sollevarsi e portare la mano sulla fronte, come se questa fosse una calamita c(e lentamente l'attira a sH:. )3uggestioni come nell'induzione "+.
)=+ ,E adesso c(e la tua mano si poggiata sulla fronte, tu resti fermo cosi come una statua, fnc(H io non conter0 fno a dieci, senza avvertire nessun fastidio ... :
)E+ ,a mano c(e (a raggiunto la tua fronte vi resta ora cos1 appiccicata come un ferro alla calamita. a fronte attira la tua mano e pi* sforzo farai per staccarla peggio sar/S... E ora, prova... a mano pesante come un pezzo di ferro. 6nc(e se con grande fatica riesci a staccarla un po' dalla fronte vi ricade pesantemente... Ecco. ..S 7on ti sforzare- rilassati. a mano si stacc(er/ appena io massagger0 il tuo !raccio con le mie dita- allora la mano scivoler/ gi* con il !raccio, lungo il tuo tronco- pesante, inerte, e tu sprofonderai in un torpore pi* profondo:.
)#a+ ,Ecco, io massaggio il tuo !raccio- ed esso scivola gi*, pesante, inerte sprofondando tu in un torpore sempre pi* profondamente distensivo... t come se fossi coricato supino in un prato verde e con gli occ(i fssi nell'azzurro nel cielo seguissi delle nuvolette !ianc(e, so2ci, come !am!agia c(e una leggera !rezza dissolve, e c' tanta pace, attorno a te e dentro di te ... S E come si dissolvono quelle nuvole !ianc(e in cielo cos1 svaniscono i tuoi ricordi penosi... Il passato passato e quel c(e conta il presente e l'avvenire... Tu dimentic(i pian piano tutto, anc(e la maniera con cui (ai raggiunto questo torpore e al risveglio ti sentirai ristorato e tranquillo:.
)"A!+ ,E adesso ti vedi come vorresti essere, sere
no, equili!rato, non pi* vittima dei tuoi impulsi a !ere )per un etilista+, li!ero di parlare !ene in pu!!lico )nelle fo!ie della ri!alta, di attraversare !ene le piazze )per un agorafo!ico+ ecc.: )3i suggerisce una scena terapeutica di volta in volta diversa, ma sempre centrata sui distur!i presentati dal paziente+.
)3i pu0 anc(e suggerire un sogno+. ,E adesso c(e ti sei rilassato profondamente, farai un !el sogno, come nel sonno- un sogno c(e soddisf e realizzi un tuo grande desiderio. &oncentrati con l'attenzione su questo desiderio e il sogno con le immagini aderenti ad esso, sorger/ da solo in te- e tu lo vivrai li!eramente e lucidamente con tutti i sensi, e con tutta l'espressione come nella realt/: );opo qualc(e minuto di silenzio, si riprende a parlare+.
)"%+ ,E ora il tuo sogno sta per fnire e lo concludi soddisfacentemente ... : )Pausa lunga+.
,'aver vissuto questo grande desiderio ti (a dato calma, serenit/, !enessere... Tutte le sere appena sentirai c(e stai per addormentarti tu avvicinerai fra di loro il pollice e l'indice della mano sinistra: )autocondizionamento con comando postipnotico+ ,e questo sogno si ripresenter/ alla mente ed esso fnir/ col condizionare la tua condotta fntanto c(e si avverer/ ... :
)"C+ ,@ene. lo adesso conter0 fno a dieci, e arrivato a dieci ti sveglierai perfettamente rilassato e tranquillo9 uno... due ... tre... quattro... cinque... sei... sette... otto... nove ... dieci:. )&ome nella seduta "+.
6nc(e alla fne di questa seduta, si segneranno i risultati ottenuti sulla cartella di ipnositerapia con f, o f f f, o f 4secondo la formula RI; e come spiegato all'inizio di questo paragrafo.
Pur ripetendo sempre nel corso di ogni seduta il condizionamento sta!ilito la prima volta per l'induzione della trance, pu0 accadere c(e esso, dopo solo due4tre sedute, non sia ancora su2ciente a sta!ilire commutazioni rapide della coscienza dalle condizioni di veglia a quelle dell'ipnosi- e allora converr/ insistere con altre tecnic(e induttive con cui portare pi* gradatamente il paziente a livelli di trance pi* adatti per la terapia.
Tutte le tecnic(e induttive gi/ descritte nel capitolo B e nel capitolo = e i suggerimenti relativi potranno riuscire utili a tale intento. 7oi ci atteniamo a un'altra tecnica personale c(e fgura sintetizzata nella colonna "U della cartella di ipnositerapia.
&olonna IU, quadro I
'etodo di induzione con specc(io concavo a riDessione distorta e modalit/ successive di approfondimento. 3i usa uno specc(ietto rotondo, concavo, dei diametro di $4E centimetri, c(e si pone sul palmo della mano dell'ipnotizzando con l'istruzione di guardare fssamente per un minuto i suoi occ(i nello specc(io, c(e resta stretto dalle dita nel cavo della mano stessa.
Quindi si suggerisce di allontanare sempre pi* lo specc(io dal proprio volto fnc(H l'immagine diventi distorta e confusa. 6rrivato a questo punto il soggetto smette di allontanare lo specc(ietto e si ferma a fssare la sua immagine distorta, fnc(H sentir/ gli occ(i stanc(i e sar/ portato a c(iuderli. Egli asseconder/ la c(iusura degli occ(i, continuando a occ(i c(iusi a visualizzare il suo volto distorto.
;opo qualc(e minuto il paziente entra in trance, spesso col !raccio teso catalettico e con lo specc(io stretto nella mano.
Per facilitare l'induzione e l'approfondimento della trance allora si suggerisce9
6 come se tu avessi visto il tuo volto e la tua fgura riDessa sullo specc(io di un lago tranquillo e c(e un !eve vento avesse mosso le acque... Immagina di essere sulle sponde di un lago tranquillo e di guardarti come prima nello specc(io... 'a la tua fgura prima netta e precisa si frantuma nel frangersi dell'onda, come prima il tuo volto nello specc(io... E come s1 frantuma la tua fgura fsica, cosi si scompone in questo momento la tua personalit/... il tuo passato, i tuoi ricordi- tutto diventa indistinto, confuso, lontano nell'o!lio.
Quando la tua personalit/ si ricomporr/, essa si reintegrer/ su nuove !asi e su nuove linee. E necessario questo dissolvimento per poterti meglio ricostruire... Respira lento e lungo, come se dormissi... e ad ogni respiro sprofonderai in un torpore sempre pi* profondo... Io conter0 da dieci a zero man mano c(e tu respiri e quando sar/ arrivato a zero sarai profondamente disteso e tranquillo ... :
)3i conta da dieci a zero pronunciando ogni numero in coincidenza col respiro regolare e lento del soggetto+. , ... ReroS Ecco tu sei adesso profondamente disteso... E come se fossi avvolto in una coltre spessa di colore azzurro cupo... una coltre c(e ti avvolge tutto... c(e ti isola dall'am!iente ... dai rumori c(e ti appaiono sempre pi* lontani e sfocati .... e non senti c(e la mia voce c(e ti arriva pur essa da lontano... &' tanta paceS ... :
3i suggeriscono quindi, rilassamento frazionato, e successivamente levitazione del !raccio sinistro fnc(H la mano si pos0 sulla fronte )B+- ini!izione di movimenti volontari, come quello di staccare la mano dalla fronte )E+- suggerimenti terapeutici e sognoterapia )"A!+- suggestioni postipnotic(e associate a immaginazioni sensoriali e all'autocondizionamento )"%+- modifcazioni sensoriali olfattive con anosmia all'ammoniaca )Ac+- impossi!ilit/ ad articolare la parola )Ec+ e infne il risveglio )"C+ previa reintegrazione nella mente del paziente della sua immagine e della sua personalit/, su nuove !asi di fducia, di !enessere, e di condizionamenti terapeutici. e parole da adoperare per ci0 sono gi/ state trascritte nelle precedenti tecnic(e " e C.
Qualora fosse necessario associare il condizionamento standard sta!ilito )pressione del pollice sul dorso della mano destra+ ad altri metodi induttivi e di approfondimento per ottenere trance pi* intense, o in soggetti c(e paventano una ipnosi possessiva, si pu0 adoperare una tecnica di visualizzazioni successive, progredendo poi con la realizzazione dei fenomeni elencati nella colonna U della cartella di ipnositerapia.
&olonna U, quadro I
Per le realizzazioni )B+, )=+, )E+, )"A!+ si adopereranno le suggestioni gi/ precedentemente esposte. Per la induzione iniziale delle visualizzazioni, ci si potr/ ispirare alla tecnica di Qline, c(e comporta anc(e la visualizzazione della propria immagine da parte dell'ipnotizzando e il trasferimento successivo di suggestioni dalla immagine al soggetto, una volta c(e questo avesse c(iuso gli occ(i. e modalit/ in merito sono gi/ state esposte nel capitolo B al paragrafo #- noi nel suggerimento della visualizzazione per0 non ci fermiamo a quelle della casa, al!ero, persona, animale di Qline ma proseguiamo, ove necessita, con altre successive )un oggetto, un monte, un lago ecc.+ prima di suggerire la visione della propria immagine intanto c(e vediamo insorgere segni di stanc(ezza o una notevole condiscendenza e facilit/ a immaginare e visualizzare cose diverse. Per sincerarsi c(e il paziente visualizzi !ene quanto suggeriamo, lo invitiamo ad alzare l'indice della mano destra ogni volta c(e egli avr/ !en nitida nella sua mente l'immagine indicata, essendo interrotta ogni sua comunicazione ver!ale con l'ipnotista fnc(H dura la seduta. 3timiamo necessario e5ettuare le varie visualizzazioni in modo piuttosto lento, dando modo al paziente di concentrarsi a lungo sulla visualizzazione raggiunta, prima di passare alla successiva.
Fn metodo induttivo c(e sfrutta la fssazione dello sguardo, e visualizzazioni rotatorie quello c(e descriviamo !revemente adesso e c(e, adoperandolo, avr/ la sua notazione nel quadro U della cartella.
Immaginazione della rotazione di un punto )quadro U+
'etodo d'induzione con fssazione di un punto nel so2tto e sua successiva rappresentazione dinamica rotatoria.
3i invita il soggetto sdraiato su una poltrona a scegliere un punto nel so2tto e a fssarvi lo sguardo teso, con occ(i !en spalancati, fno a c(e le palpe!re s!atteranno e gli occ(i stanc(i tenderanno a c(iudersi. Il punto da fssare dovr/ essere un po' pi* alto della fronte del paziente in modo da costringere il suo sguardo in o!liquo verso l'alto e facilitare la stanc(ezza degli occ(i. 6ppena questa comparir/ il soggetto c(iuder/ gli occ(i continuando ad avere una visualizzazione mentale del punto nel so2tto. In questo momento il soggetto dovr/ immaginare c(e il punto cominci a muoversi sul so2tto, come una pallina, con spostamento circolare- lentamente dapprima, sempre pi* veloce in seguito e infne tanto velocemente da distanziare il suo sguardo, c(e non riuscir/ a seguirlo ulteriormente.
Il paziente c(e per0 desidera agganciarsi al punto or!itante, immaginer/ di alzarsi in piedi e di girare velocemente su se stesso come una trottola nella direzione del punto stesso riuscendo a raggiungerlo e a mantenere il collegamento.
3i suggerisce c(e arriver/ un momento in cui il soggetto si sentir/ stanco di tanto moto e a!!andoner/ quel punto al suo destino, tornando con l'immaginazione a coricarsi sulla comoda poltrona )in cui di fatto si trova gi/+
g a riposarsi, a rilassarsi, ad addormentarsi placidamente
g profondamente.
7ello spazio da tre a cinque minuti molti pazienti entrano cosi in uno stato di trance e sono pronti per l'approfondimento, con le suggestioni progressive gi/ descritte9 rilassamento progressivo )i muscoli e i tendini prima tesi come corde si allentano e si rilassano+ respirazione tranquilla, ritmica, )B+, )=+, sfda ad aprire gli occ(i c(iusi )E+ ecc.
3i potr/ anc(e approfondire la trance di alcuni pazienti suggerendo la visualizzazione di luci colorate )del colore preferito+ o la presenza di profumi e invitandoli a concentrarsi sulle loro sensazioni olfattive e visive.
,Tu rimarrai isolato dall'am!iente circostante, rimanendo immerso nella piacevole atmosfera di colore e di odore immaginato. 'entre ti addormenterai sempre pi* profondamente, ti sintonizzerai e armonizzerai coi tono sempre pi* mor!ido e attenuato dei due stimoli a te piacevoli: ecc. );al colore e dall'odore scelti si potr/ desumere anc(e qualc(e elemento diagnostico sulla personalit/ dei soggetti+. ,Tu senti c(e tutti i tuoi muscoli sono diventati Daccidi e pesanti, c(e il tuo corpo diventato pesante e lo senti premere sulla poltrona sulla quale comodamente adagiato. E questo rilassamento sempre pi* profondo dei tuoi muscoli si associa a una profonda distensione dei tuoi nervi- essi si distendono, la tua fronte diventa fresca... fresca... fresca quanto il tuo corpo caldo. a mente diventa leggera e limpida e un grande !enessere si estende a tutto il tuo corpo. Tu ti addormenti sempre pi* profondamente, sempre pi* intensamente e avverti 6 desiderio di fare un !el sogno, c(e soddisf e realizzi un desiderio della tua vita:. )Eccetera, come descritto precedentemente+.
Immagini per ciec(i
3iamo ricorsi con successo a sensazioni tattili, olfattive, gustative, cenestesic(e e particolarmente uditive, quelle rare volte c(e a!!iamo avuto occasione di indurre ipnosi in ciec(i dalla nascita- per i quali non possi!ile utilizzare alcuna visualizzazione di immagini.
Precisamente a!!iamo utilizzato il rumore ritmalo di un metronomo c(e vada con un ritmo moderato )AB+ associandolo a un movimento pendolare sincrono del capo essendo il paziente seduto a !usto eretto.
Quando compaiono i primi segni di stanc(ezza, c(e si notano per una di2colt/ sempre progressiva a sincronizzare il movimento del capo con quello del metronomo e con una tendenza del paziente ad appoggiare ildorso allo sc(ienale della poltrona, si suggeriscono idee di rilassamento progressivo, di sonno e quindi la serie dei fenomeni suggestivi della colonna " della cartella di ipnositerapia )e.&a. 'o.I.6.3.&o.+.
7ella successiva seduta, sta!ilito un condizionamento induttivo di trance, si potr/ fare a meno di ricorrere al movimento pendolare del capo- !aster/ il condizionamento associato per qualc(e volta ancora al rumore del metronomo, o alla sua immaginazione acustica senza c(e avvenga l'e5ettivo ascolto di esso.
Per costatare la relativa maggiore o minore facilit/ di indurre ipnosi con le diverse tecnic(e, tenendo preventivamente conto della diversit/ dei soggetti impiegati per ci0, (o voluto con i miei colla!oratori fare vari rilievi statistici, centrando l'attenzione su quattro fenomeni principali c(e possono essere, se si realizzano con una specifca maniera, sintomatici di iniziale trance ipnotica. Questi fenomeni sono la c(iusura suggestiva degli occ(i, la passivit/ psicomotoria, la posizione catalettica c(e fssa per qualc(e minuto un arto o un segmento di arto in una determinata. posizione passivamente raggiunta, l'ipoalgesia e l'analgesia rilevate con la trafttura della cute del dorso della mano con un ago n. % e contrassegnate da una o tre crocette + secondo l'intensit/.
e modalit/ con cui questi fenomeni de!!ono esplicarsi per essere sintomatici di una trance sono gi/ stati descritti all'inizio del paragrafo C di questo capitolo spiegando la R.I.;. a ricerca per essere attendi!ile si dovuta svolgere su un numero necessariamente vasto di soggetti- (a ric(iesto circa duecento sedute, espletate nel corso di tre mesi e il lavoro di discriminazione stato delicato dovendo tenersi conto della genuinit/ dei fenomeni ipnotici, delle cause c(e potevano incidere in modo positivo o negativo sull'insorgenza di essi, indipendentemente dalla tecnica, come l'et/, le malattie, le intossicazioni, la costituzione e l'aspettativa psicologica del soggetto, le modalit/ della seduta, singola o in gruppo.
'analisi matematica fattoriale di tali principali componenti ci parsa ardua sin dal principio e i risultati numerici non rispondenti soprattutto alla o!iettivit/ clinica, dominata dalla dinamicit/ di un transfert e da correlazioni psicologic(e non calcola!ili matematicamente.
Pi* aderente alla realt/ ci parsa la valutazione clinica glo!ale del fenomeno, !asata sull'esperienza dell'ipnosi, oltre c(e su una serie di tempi rigorosamente cronometrati. ;a questa valutazione ci risultato, nell'esame delle varie tecnic(e, c(e ad esempio l'induzione ipnotica con lo specc(io concavo a riDessione distorta pi* rapida e facile di quella c(e si ottiene con la fssazione di un punto nel so2tto e della sua successiva rappresentazione dinamica rotatoria. In edizioni precedenti avevamo riportato le ta!elle prospettic(e dei tempi rilevati in $A soggetti , usando tali tecnic(e )pagg. "#=4"#E U ediz.+. Per snellire l'opera sono state soppresse in questa edizione.
Uolendo approfondire la trance, raggiunta con qualunque metodo precedentemente indicato, stimiamo utile a volte ricorrere a quanto segnato al numero "" della colonna " e al numero "B )Ipnosi vide+ della colonna IU della cartella di ipnositerapia- o adottare un metodo di misura su!iettiva della profondit/ di trance, c(e pu0 servire per l'approfondimento ulteriore della trance stessa.
Test numerico di approfondimento )""!+ e immagini rilassanti successive
6l soggetto in trance si suggerisce c(e si proceder/ alla misura della profondit/ del suo torpore contando d1 dieci in dieci fno a cento. Il soggetto terr/ presente c(e il numero dieci corrisponde a un lieve rilassamento, mentre il numero cento riDette il torpore pi* profondo.
;urante il conteggio, quando il paziente sentir/ quel numero c(e corrisponde alla sua profondit/ di sonno alzer/ la mano destra. 6o adesso misurer0 la profondit/
dei suo sonno contando di dieci in dieci fno a cento. 3e lei non alzer/ la mano vuol dire c(e avr/ raggiunto la massima profondit/ di sonno e cerc(er/ di mantenersi in questa condizione:. 3e il soggetto alzer/ la mano prima del numero cento gli si far/ approfondire la trance fno al massimo livello facendogli muovere le mani a mulinello e suggerendogli c(e il moto delle mani continuer/ automaticamente fno a quando avr/ raggiunto il livello cento di profondit/. Raggiunta questa massima profondit/, le sue mani si fermeranno e andranno ad allungarsi, come prima dell'esercizio, sui !raccioli della poltrona.
&onviene, dopo la tecnica di approfondimento a livello cento, suggerire immagini 'assanti c(e sta!ilizzino e intensifc(ino il torpore raggiunto.
,'entre lei dorme profondamente, tranquillamente, immagina di trovarsi in un prato verde9 primavera, tutto il prato un tappeto verde- ci sono molti fori, ci sono le farfalle c(e volano- tutto attorno a questo prato ci sono tanti al!eri, alti al!eri verdi- attraverso a questi al!eri verdi fltra un sole rosso arancione c(e riscalda il suo viso e illumina i suoi occ(i. ei molto tranquillo e contento. Passeggia in questo prato, conversa con persone c(e le sono particolarmente simpatic(e, ascolta il canto degli uccelli, ammira insetti c(e volano, le farfalle variopinte, aspira il profumo dei fori- ascolta il sussurrare del ruscello c(e costeggia questo prato, si sente pienamente in armonia con tutto quanto la circonda. Uorre!!e c(e questa armonia c(e la circonda durasse sempre. ei indugia fno a c(e questo verde e questi raggi del sole rosso arancione si confondono nel suo animo con quella armonia c(e vi regna e in modo tale c(e in avvenire tutte le volte c(e i suoi occ(i osserveranno qualc(e cosa di verde, sia esso un prato, un quadro, un al!ero, un vestito, lei torner/ a rivivere questa meravigliosa armonia- torner/ a riviverla e a mantenerla a lungo, a goderla come ora. &os1 pure tutte le volte c(e i raggi del sole illumineranno i suoi occ(i, e riscalderanno il suo viso, lei torner/ sempre ad associarvi questa armonia, questo !enessere, questa calma, e torner/ a viverla e a goderla a lungo:. )&ondizionamento di sensazioni vissute in ipnosi con particolari sentimenti. Uedasi ipnositerapia cap. "C 3 $+.
Rapporto )""c+
Per misurare l'intensit/ del rapporto esistente con l'ipnotista, pu0 essere utile fare c(iamare il soggetto in catalessi da un estraneo, o fargli muovere da questo passivamente un arto. 3e il soggetto in trance con un !uon rapporto con l'ipnotista, egli non risponder/ alla c(iamata fattagli da un estraneo, nH modifc(er/ la profondit/ della trance per il movimento impresso ai suoi arti.
Questi fenomeni a volte si presentano spontaneamente senza c(e l'ipnotista a!!ia suggeriti- a volte invece solo dopo suggerimenti datigli- e a volte non si presentano neppure dopo tali suggerimenti.
Tali diverse possi!ilit/ costituiscono un discreto metro di misura della profondit/ della trance.
@arcollamento )IId+. Prova delle mani incrociate IIe+
Uengono praticate con le tecnic(e gi/ descritte al capitolo B 3 =. Fn metodo infne c(e ci permette di approfondire la trance quello di ricorrere a ipnotizzazione e a deipnotizzazioni successive )""f+ secondo la tecnica di Uogt o similari, gi/ descritte al capitolo = paragrafo la.
Parimenti riteniamo utile fare costatare al soggetto in ipnosi vigile )cap. = = la+ i seguenti fenomeni in lui provocati in ordine progressivo9 il !arcollamento )lld+, la levitazione )B+, l'ostacolo a compiere determinati movimenti con gli arti )Ea+, a risolvere una contrattura imposta )E!+, a pronunciare una parola )Ec+, a distaccare le mani incrociate )lle+.
" numeri riportati si riferiscono a quelli della cartella di ipnositerapia.
Induzioni con accompagnamenti musicali registrati
Fna volta c(e si sia messo l'ammalato in ipnosi e sta!ilito il rapporto con lui possi!ile approfondire la trance ricorrendo a mezzi meccanici vari, fra i quali riteniamo utili anc(e i registratori e i disc(i c(e per dieci, quindici minuti somministrino al paziente parole e music(e appropriate. &on il dottor &olorina gi/ assistente alla ;ivisione 7eurologica dell'Jspedale di Uercelli, noi a!!iamo approntato nel "#$C una registrazione con le seguenti successive music(e di fondo9 6dagio per arc(i e organo in sol minore, di 6l!inoni- 3onata in do diesis minore, op. %E, 7. %, 6l c(iaro di luna, adagio sostenuto, di @eet(oven- &(airman, Walzer lento, di Rapec PollacL- Il cigno, dal &arnevale degli animali di 3aint 3aHns. a registrazione integrata dalle seguenti parole, pronunciate con voce calda, !aritonale, distanziate da opportune pause9
,ei a suo agio e continuer/ per tutta la seduta a sentirsi a suo agio. 3ente c(e tutto il suo corpo e il suo spirito stanno !ene e prover/ sempre di pi* un vero senso di !enessere generale:. )Ripetere due volte+. ,Tutte le parti del suo corpo stanno !ene e funzionano in armonia- ossa, muscoli, nervi, sangue, cervello, cuore, polmoni e visceri funzionano !ene e in armonia:. )Ripetere+. ,Quando si sveglier/ tutto questo continuer/ ancora. a pervade un senso di calma e di confdenza in se stesso e pu0 guardare al suo avvenire con confdenza e fducia:.
,3i sente a suo agio, calmo, (a fducia in se stesso, si sente veramente !ene e tutto durer/ anc(e al risveglio:. )Ripetere+.
Pausa CJh. ,ei si sente sempre pi* a suo agio, sempre pi* calmo, sempre pi* confdente in se stesso. &os1 il !enessere diventa sempre pi* profondo:. )Ripetere+. ,e f!re dei suoi muscoli sono rilasciate, i suoi organi funzionano sempre meglio. Tutti i nervi sono riposati e funzionano !ene, cosi lei si rilascia sempre di pi*. " nervi dei piedi, delle gam!e, del ventre, del torace, della testa, della faccia, delle mani sono rilasciati e funzionano !ene:. )Ripetere+. ,Pertanto, calmo, (a fducia in se stesso e sta !ene anc(e nelle parti pi* profonde del suo organismo:. )Ripetere due volte+.
Pausa CJ'. ,?ra, !enc(H lei possa essere ancora cosciente, anc(e il suo cervello si riposa e lei si rilascia e si a!!andona sempre pi*. 7on sente pi* la necessit/ di controllare il suo corpo- fa come nel sonno:. )Ripetere+. ,Tutto il corpo gi/ profondamente rilasciato anc(e nelle sue parti pi* profonde. a macc(ina del suo organismo funziona ora col n>nimo dispendio di energia:. )Ripetere+. 6 pensieri sono li!eri, come nel sogno. I pensieri sono calmi, sereni, riposanti9 come tutto il corpo si riposa, cos1 anc(e lo spirito si riposa, come nel sogno. ei sta rilasciandosi, intorpidendosi, profondamente, totalmente, senza riserve, e si sente veramente, intensamente tranquillo:. )Ripetere due volte+.
Pausa CJ'. 6 suoi occ(i sono c(iusi, i pensieri sono li!eri, calmi, sereni e riposanti:. )Ripetere+. ,Il suo corpo fermo, immo!ile come una statua. ?ra non c' nessun !isogno c(e il cervello registri quello c(e giunge attraverso le sue orecc(ie, cos1 come non c' nessun !isogno c(e la mente ricordi un sogno:. )Ripetere+. ,Il cervello coIi assopito c(e si rifuta di registrare quello c(e giunge attraverso le orecc(ie:. )Ripetere+. ,3i Imita ad ascoltare e a permettere c(e si realizzi quello c(e sente. 7on (a nessun !isogno di ricordare o di criticare:. )Ripetere+. ,Perci0 ora il rilasciamento e il torpore continuano e si approfondiscono:. )Ripetere+.
,e strutture nervose c(e presiedono alla fame, alla sete, al sonno, alla veglia, ai movimenti del cuore e dei polmoni, dello stomaco e degli altri visceri, al sudore, al caldo o al freddo, le strutture c(e suscitano forza o stanc(ezza, gioia o dolore, si riposano profondamente:. )Ripetere+. ,Il riposo il modo migliore per accumulare e rigenerare energie, e poc(i minuti di questo riposo sono eguali a una notte di sonno tranquillo:. )Ripetere+. ,ei ora non (a fame, il cuore e i polmoni funzionano in silenzio, senza tur!arla- e i suoi visceri sono in perfetto riposo, si sente profondamente rilasciato e pervaso da un sentimento di serenit/:. )Ripetere+. ,<a quasi sonno, si riposi, dorma... dorma... dorma ... - poc(i minuti di questo riposo sono eguali a una notte di sonno tranquillo:. )Ripetere+.
'e5etto di queste registrazioni pu0 essere da nullo a ottimo, secondo i soggetti- pu0 fare risparmiare notevole tempo all'ipnotista ed essere adoperato per suggestioni di massa- ma non pu0 mai sostituirsi al rapporto interpersonale nel trattamento ipnositerapico.
7otevolmente e2caci possono essere le suggestioni c(e vengono date attraverso il telefono, o il video. Uarie volte, in ammalati gi/ trattati, a!!iamo ottenuto l'insorgenza di stati ipnoidali e !enefci terapeutici a distanza, attraverso il telefono, sia io c(e i miei allievi, come gi/ riportato nel cap. B = %%.
Trance sonnam!olica, )quadro IU+
Pu0 darsi c(e, con le tecnic(e su esposte, il soggetto, invece di raggiungere stati !evi di trance, raggiunga una trance sonnam!olica- allora, tenendo presenti le due condizioni opposte del sonnam!ulismo stuporoso e di quello vigile )entram!i con amnesia al risveglio+, stimiamo opportuno realizzare progressivamente da 6 a P quanto risulta nella colonna UIII della cartella di ipnositerapia. Possiamo cos1 saggiare quali siano le e5ettive disponi!ilit/ del soggetto in queste particolari condizioni e le sue e5ettive capacit/ costituzionali di prestazioni psic(ic(e, somato4viscerali, parapsicologic(e ecc.
'accertamento dello stato sonnam!olico viene da noi fatto soprattutto in !ase alla presenza dell'amnesia spontanea- prima, del colloquio intercorso con noi durante la trance- poi, di un gesto compiuto a occ(i c(iusi durante essa )a!!ottonarsi, o s!ottonarsi la giacca, spostare un oggetto da una tasca all'altra del proprio vestito- infne di gesti pi* complessi compiuti ad occ(i aperti, come quello di camminare per compiere un'azione !en determinata+.
a spontaneit/ dell'amnesia e la sua costatazione per prestazioni sempre pi* complesse impegnanti un numero sempre maggiore di centri intellettivi, psicomotori e psicosensoriali ci illumina sulla intensit/ dello stato sonnam!olico.
Fn soggetto c(e presenti alla prima seduta una amnesia parziale spontanea, pu0 a volte con opportune tecnic(e )cap. = = ld+ e con la ripetizione della trance, arrivare a gradi pi* intensi di amnesia.
Per passare dallo stato catalettico a quello sonnam!olico mi attengo usualmente alle seguenti tecnic(e.
ascio all'in piedi il soggetto per uno, due minuti a occ(i c(iusi col !raccio sollevato catalettico )6+. ;i solito la trance, nei casi sonnam!olici, viene raggiunta in poc(i secondi col condizionamento. Quindi dico )@+9 ,6desso io conto sino a tre. 6rrivato a tre i tuoi occ(i si apriranno e parlerai e agirai come sei uso fare di norma. Ti sentirai tranquillo e risponderai a tutte le domande c(e ti verranno fatte, come se fossi del tutto sveglio. ;i fatto per0, sveglio sarai solo quando io conter0 fno a dieci.
6ll'inizio, quando si volesse ra5orzare nella mente del soggetto la condizione sonnam!olica con amnesia successiva, si pu0 adoperare quest'altra frase9 ,Tu dormi a occ(i aperti come un sonnam!ulo e come un sonnam!ulo puoi muoverti speditamente, agire e parlare li!eramente- dimenticando, quando sarai sveglio, tutto quello c(e (ai detto e fatto durante questo stato:.
e allucinazioni visive positive )&, ;+ vengono provocate facendo allucinare al paziente una zanzara c(e pizzic(i il suo volto e studiandone le spontanee reazioni. Pi* particolarmente le allucinazioni visive positive possono essere ricercate dicendo ad esempio al paziente c(e su un foglio !ianco presentatogli, c' stampata una determinata fgura a lui !en nota )la c(iesa del suo villaggio, il volto di una persona cara, un panorama ecc.+ e lo si invita a indicare sul foglio !ianco dove vede i particolari della fgura suggerita )l'ingresso della c(iesa, gli occ(i della persona, luog(i del panorama ecc.+ invitandolo a descriverceli. 3i contrassegner/ quindi il foglio su cui stata allucinata la fgura con un puntino impercetti!ile fatto nel retro di esso, in modo da dare la possi!ilit/ solo all'operatore di riconoscerlo fra altri cinque o dieci perfettamente uguali c(e verranno esi!iti al paziente assieme al primo servito per l'allucinazione. 6!!iamo frequentemente notato c(e il sonnam!ulo riesce a individuare il foglio con l'immagine allucinata, di5erenziandolo dagli altri perfettamente uguali e del tutto !ianc(i, come il primo. 6!!iamo anc(e notato c(e il cartoncino veniva raddrizzato dal paziente se glielo presentavamo a !ella posta rovesciato rispetto alla fgura in esso visualizzata per suggestione. In !en poc(i casi a!!iamo visto peraltro comparire il colore complementare a quello allucinato, ad esempio il verde dopo aver fatto allucinare il rosso per qualc(e minuto.
t facile l'allucinazione postipnotica del rosso sul !ianco. 6vendo ad esempio detto a una signora c(e lei avre!!e notato sul suo fazzoletto !ianco una macc(ia rossa, come di sangue, a!!iamo avuto la sorpresa a sette giorni di distanza, di sentire dire dalla paziente ritornata per il proseguimento della cura, c(e era meravigliata di una macc(ia rossa comparsa sul suo fazzoletto, c(e non pi* andata via, nonostante avesse provato a lavarlo ripetutamente con detersiviS 3econdo le necessit/ terapeutic(e, si potranno con facilit/ e con una semplice tecnica suggestiva diretta suscitare le allucinazioni positive ipnotic(e e postipnotic(e uditive, gustative, olfattive, tattili e sensitive pi* adeguate per i distur!i presentati dal paziente.
o stesso suggerimento vale per le allucinazioni negative visive, sia per gli oggetti sia per le persone, e per quelle uditive e sensoriali varie, ipnotic(e e postipnotic(e.
Per rilevare eventuali !ugie )E+ dette da un paziente in corso di un trattamento ipnositerapico, troviamo utile la tecnica di 3parLs. &on questa si condiziona dapprima il soggetto a pensare il colore rosso ogni volta c(e dice una !ugia. Quando noi gli porremo, come per gioco, delle domande indi5erenti e dopo aver ascoltato la risposta gli c(iederemo se (a pensato al colore rosso, il paziente si riterr/ perfettamente li!ero di rispondere come gli pare.
In un tempo successivo suggeriamo per0 al paziente di alzare !revemente l'indice della mano sinistra ogni volta c(e penser/ al colore rosso e di dimenticare c(e ci0 gli stato suggerito da noi. 3enza c(e egli se ne renda conto, accadr/ allora c(e il suo dito si estender/ ogni volta c(e racconter/ una !ugia.
Tale tecnica ci riuscita particolarmente utile per smasc(erare alcolisti, tossicomani, deviati sessuali, polifagici e ogni qual volta volevamo sincerarci se il paziente si fosse attenuto alle nostre prescrizioni.
'ipnoanalisi ).+ si pu0 svolgere sia in uno stato di trance media, sia in quella sonnam!olica. 7oi preferiamo svolgerla in questo ultimo stato, coperto dall'amnesia, valendoci del semplice interrogatorio opportunamente condotto.
'analisi potr/ essere interpretata secondo gli indirizzi psicoanalitici o meno, e pu0 correre veloce nell'indagine potendo usufruire di domande dirette con risposte coperte da amnesia o servendosi della regressione d'et/ per investigazioni nel pi* lontano passato dell'ammalato, coperto dall'o!lio nello stato di veglia.
a scrittura automatica, il disegno automatico, quello dell'al!ero )8+ e altri presidi di investigazione della personalit/ profonda vengono adoperati di volta in volta secondo il momento e il soggetto.
a regressione di et/ o rivivifcazione )<+. Uiene da noi condotta con la tecnica gi/ illustrata al capitolo = )3 %X+. 7otiamo sempre accuratamente le ipermnesie di fatti non ricordati nello stato usuale di veglia- il linguaggio, il comportamento, la calligrafa- le modifcazioni neurologic(e riguardanti 1 riDessi, l'andatura, ed eventualmente l'elettroencefalogramma- tenendo presente c(e non si (a mai una regressione glo!ale di tutta la personalit/, e c(e nel corso di essa sono possi!ili a volte funzionamenti a livello superiore a quello a cui momentaneamente regredito il soggetto.
&on la tecnica dell'ipnodramma )"+ facciamo ricordare al paziente il tempo in cui si prodotto il fatto lesivo e lo lasciamo li!ero di dare sfogo alle sue emozioni represse e di recitare a occ(i aperti ci0 c(e desidera.
&on la tecnica dei conDitti sperimentali )+ diciamo al paziente c(e ricorder/ un episodio c(e per lui stato molto penoso, ma c(e in seguito (a dimenticato, perc(H il suo ricordo gli avre!!e recato so5erenze. Procediamo quindi secondo quanto gi/ esposto in questo stesso capitolo al paragrafo %(.
3u queste tecnic(e c(e sono pi* proprie dell'ipnositerapia, c(e dell'approfondimento della trance )anc(e se di fatto possono approfondirla+ ci intratteremo nel capitolo "B, ma a!!iamo creduto opportuno accennarle qui perc(H il lettore a!!ia tutta di seguito la spiegazione della nostra cartella di ipnositerapia e della metodica di routine adoperata.
e modifcazioni somatic(e, neurovegetative, endocrino4 umorali, viscerali )'+ vengono da me procurate a+ mediante la suggestione diretta, !+ mediante particolari passi o massaggi, c+ mediante immagini adeguate alle esigenze terapeutic(e, d+ mediante rilassamento psicosomatico e particolari tipi di respirazione come descritto nel capitolo B al paragrafo "E a, !.
e modifcazioni suddette riguardano la sensi!ilit/ per indurre di solito analgesia- la cenestesi- il tono muscolare e la motilit/ )specie per il tic e la !al!uzie+- il sistema neurovegetativo endocrino4umorale )per modifcare mestrui, sudorazioni localizzate ... +- il ricam!io e la nutrizione )per il meta!olismo !asale e le o!esit/+- le allergie. )asma ecc.+- il sistema cardiovascolare )per modifcare !attito cardiaco, pressione arteriosa, epistassi ... +- il sistema gastroenterico )per modifcare fame, sete, salivazione, stipsi, diarrea, coliti+- il sistema genito4urinario )per enuresi, impotentia ecc.+- la cute )per eritemi, vescic(e, Dittene, verruc(e ecc.+.
Tra le esperienze parapsicologic(e )7+ quelle c(e cerc(iamo usualmente, quando lo crediamo opportuno, sono9
"+ a possi!ilit/ di percezioni eVtrasensoriali con le carte.
%+ Trasmissione di pensiero dall'operatore al soggetto.
C+ Induzione ipnotica a distanza.
B+ Evocazione di conoscenze sicuramente ignote all'operatore e al soggetto.
a tecnica adoperata quella c(e risulta descritta al paragrafo E del capitolo #- o nei casi illustrati nella casistica )cap. "A9 prove clinic(e e sperimentali+.
a resistenza all'ipnotizzazione )J+ fatta da persone non qualifcate indispensa!ile nei soggetti c(e con facilit/ diventano sonnam!uli. Uiene praticata suggerendo loro in ipnosi e come comando postipnotico c(e dovranno per l'avvenire opporsi a esperimenti di rilassamento o di ipnosi c(e sia per gioco sia per scopi terapeutici venissero loro consigliati da persone non esercenti l'arte sanitaria.
6 seconda della personalit/ del soggetto e dell'am!iente in cui vive, si adoperano i suggerimenti adeguati.
8li incaric(i postipnotici )P+ da compiere a distanza di tempo, progressivamente sempre pi* grande )un mese, un anno+ verranno suggeriti come comando postipnotico. Per saggiare la disponi!ilit/ del soggetto a ci0 si potr/ da una seduta all'altra suggerirgli diverse azioni, anc(e assurde se sar/ necessario )venire con la fede a destra invece c(e a sinistra, con l'orologio al polso destro anzic(H a sinistra, a!!igliato in un determinato modo+, ed, e5ettuando il paziente l'azione, gli si c(iederanno spiegazioni in merito, in modo da notare la presenza dell'amnesia, la compulsivit/ dell'atto, la sua razionalizzazione da parte del soggetto.
Qualora l'ipnotizzato non raggiunga stati sonnam!olici, essendo questa possi!ilit/ limitata al %Jd dei casi, si passer/, dopo le induzioni fatte secondo le tecnic(e riassunte nelle prime cinque colonne della cartella, a un'altra particolare c(e permetta di indurre trance, approfondirla e suggerire i primi condizionamenti e decondizionamenti specifci per i particolari distur!i dell'ammalato.
Tale tecnica sintetizzata nella colonna UI e per essa si possono adoperare le seguenti suggestioni ver!ali.
&olonna UI )quadro II+
'induzione viene fatta col condizionamento standard )#!+ ' ra5orzata dall'a!!assarsi della propria mano sul volt, del paziente sdraiato. 8li si suggerisce quindi di respirare profondo e lento come se dormisse, e c(e i suoi occ(i rimarranno c(iusi fntanto c(e non si conter/ fno a dieci, ,quando io conter0 fno a dieci ti sveglierai !ene e rilasciato perc(H dieci minuti di questo a!!andono sono uguali a molte ore di sonno tranquillo- dato c(e tu durante esso ti rilasserai gradatamente dalla testa alle estremit/... )", Ca+.
6 rumori dell'am!iente )C!+ non ti interesseranno pi* e quasi non l1 sentirai, perc(H sarai concentrato solo sulla mia voce. Tu sei sereno e il tuo torpore diventa sempre pi* profondo tanto da dimenticare anc(e il modo con cui (ai raggiunto questo torpore e quanto dirai o farai durante esso )amnesia Cc+' G
)"B+ Tu sei rilassato come se fossi sdraiato su un !el prato verde e vedessi nel cielo azzurro delle nuvole !ianc(e e leggere come !am!agia c(e una leggera !rezza dissolve )illusione visiva #a+ ... - e come si dissolvono le nuvole si dissolvono i tuoi ricordi )Cc+ in una pace infnita...
Il prato verde in cui sei sdraiato contornato da giardini pieni di fori profumatissimi, rose... garofani... gigli... )illusione olfattiva+ e tu godi di questi profumi c(e allietano la vita... 'a nei giardini oltre ai fori vi sono degli al!eri ricolmi di frutti saporiti- tu stendi la mano e ne gusti uno c(e addenti con volutt/ )illusione gustativa+... &(e frutto \... &ome si c(iama il frutto c(e stai assaporando ... : )3pesso si nota c(e il paziente comincia spontaneamente a masticare e risponde a tono alla domanda rivolta in uno stato di coscienza crepuscolare o sonnam!olica. 3i approftta allora per allenarlo alla distorsione temporale con la tecnica di 3parLs, c(e a!!iamo esperimentato varie volte con successo+. Insistiamo quindi9 Questi frutti sono veramente saporiti- sare!!e !ello coglierne un po' e mangiarseli con tutto comodo pi* tardi ... - ma ci0 non possi!ile perc(H sare!!e un furto, c(e potre!!e provocare l'ira del proprietario e le sue rivendicazioni... &omunque immagina lo stesso di raccoglierli e di contarli, mano mano c(e li raccogli... Quando io far0 uno sc(iocco con le dita tu comincerai mentalmente a coglierli e a contarli e quando io far0 un secondo sc(iocco con le dita, ti fermerai, dicendomi quanti ne avresti potuto raccogliere nel tempo intercorso tra uno sc(iocco e l'altro:.
3i cronometra il tempo intercorso fra i due sc(iocc(i delle dita 4 un minuto 4 e si segna il numero dic(iarato dal paziente. Questi dati serviranno per il calcolo della ,distorsione temporale: c(e verr/ eseguito ripetendo la stessa prova in un tempo pi* !reve dopo altre diverse suggestioni. Quindi continuiamo come segue+.
'a adesso c(e (ai fnito di raccogliere mentalmente i frutti, senti c(e arriva a te, dal fondo valle, il suono di tante campane a festa... ;in, dan, don, din- dan, don- dan, dan, dan, din, din, din,... )illusione uditiva+ e vedi tanta gente vestita a festa, a coppie, a gruppi, c(e ride, c(e parla, tutta diretta a una citt/ vicina... 6ppaiono tutti feliciS... &(e cosa (a questa gente per essere coIi felice\ Tu sei sereno... tranquillo- ma non senti in te quella felicit/ c(e vedi sprizzare dai loro volti, dai gesti, dal comportamento tutto di quelle personeS E ti viene allora voglia di raggiungerle, di mescolarti ad esse, per partecipare anc(e tu alla loro gioia... Uedi c(e vicino a te c' una !icicletta e allora monti in sella per raggiungere il corteo... E pedali, pedali, pedali ... : )Illusione cinetica e dinamica. 3e il soggetto stenta a eseguirla, la si pu0 facilitare, poggiando la mano sulle ginocc(ia e muovendogliele un po' passivamente, come nell'atto di pedalare. Il paziente allora continuer/ da solo in modo automatico fnc(H non lo fermeremo con altra suggestione+.
3tai attento, tieni !ene le mani sul manu!rio- sta venendo un grosso camion con rimorc(io incontro a te e la strada stretta... @en,!ene... ce l'(ai fatta- sei in testa alla gente e vedi c(e essa si dirige alla citt/ vicina, c(e gi/ si intravede... )"=+ 3iete arrivati tutti adesso in una vasta piazza dove c' un grattacielo alto venti piani- alto come un enorme cu!o di cemento e cristallo, pieno di luci e di gente. Tu allora a!!andoni la tua !icicletta e ti avvicini a uno degli ingressi del grattacielo con porte di cristallo regolate da cellule fotoelettric(e. 6ppena ti avvicini le cellule entrano in funzione e le porte automaticamente si aprono. Entrato, ti avvicini a un ascensore piuttosto stretto ma con ampie vetrate in modo c(e puoi vedere all'esterno ... : )Per i claustrofo!ici si dir/ c(e l'ascensore molto stretto ed tutto c(iuso, di legno+. ,3c(iacci un !ottone e senti c(e scende, scende, sempre pi* in fondo nel sotterraneo del grattacielo. 6desso si fermato, la porta si apre e ti trovi in una sala cinematografca dove stanno proiettando un flm c(e (ai visto di recente e c(e ti tanto piaciuto... 3tanno proiettando proprio le scene c(e ti sono piaciute di pi*... &(e cosa ra2gurano queste scene\... &(e cosa ra2gurano\:
);ati utili per l'analisi psicologica dei paziente. 3i tace quindi per un minuto e al risveglio si costater/ se esiste distorsione temporale+.
,3iccome questo flm l'(ai gi/ visto, preferisci andare fuori a vedere dell'altro.
Riprendi quindi l'ascensore, sc(iacci un !ottone, e l'ascensore sprofonda sempre pi* in gi* nel grattacielo... e quindi si ferma e la porta si apre. Ti trovi in un grande salone dove si tiene un comizio per motivi politici, sindacali, c(e interessano anc(e te, per la scuola, l'azienda... il circolo... il tuo posto di lavoro... Ui tanta gente assem!rata, fra cui varie persone c(e conosci, anc(e alcuni tuoi amici...
6spettavano proprio te, perc(H anc(e tu dicessi le tue opinioni sulle questioni c(e si di!attono... ;evi parlare quindi in pu!!lico, ma non (ai alcun timore, sei sereno- avvicini il pollice e l'indice della mano sinistra, respiri lungo e cominci a parlare tranquillo )fo!ia della ri!alta+ e vedi c(e le parole ti vengono facili... c(e il tuo eloquio Duente e non fai alcun sforzo... Parli, parli per vari minuti e la gente ti guarda ammirata, non pensando c(e tu avessi queste capacit/. Quando (ai fnito di parlare scoppia un applauso, perc(H le tue idee erano giuste e le (ai esposte !ene. Te ne vai soddisfatto di te e orgoglioso di avere fatto una !ella fgura, aiutandoti con l'autocondizionamento. Quando te ne vai, all'uscita dal grattacielo, trovi degli amici c(e ti aspettano con la loro macc(ina e c(e si complimentano con te.
Fno di essi, pensando di farti cosa gradita ti (a portato la tua macc(ina c(e tu non guidavi pi* perc(H avevi paura dell'automo!ile )suggestioni per coloro c(e (anno la fo!ia dell'automo!ile+. Ti dispiace rivelare questa tua de!olezza alla gente, per cui ti metti lo stesso al volante della tua macc(ina- fai l'autocondizionamento e vedi c(e ti senti sereno e parti tranquillo, accomiatandoti da tutti. )Insistere sulle suggestioni della guida facile attraverso strade comode con coloro c(e (anno la fo!ia della guida+. ,Ed ecco c(e guidando la tua macc(ina sei ritornato al prato da cui sei partito- dove eri prima sdraiato... vicino ai fori e ai frutti... Quei frutti c(e non si possono ru!are... &(iss/ quanti ne potresti raccogliere ancora in un minuto ... S @ene, facciamo la prova come prima- io sc(iocc(er0 le dita e tu comincerai mentalmente a raccogliere i frutti, interrompendoti quando io sc(iocc(er0 ancora le dita ... :
,Ecco io sc(iocco per la seconda volta le dita, quanti ne (ai raccolti:\ )Invece c(e dopo un minuto si sc(iocc(eranno le dita dopo quaranta secondi. 3e esiste distorsione temporale il soggetto dir/ di aver raccolto lo stesso numero di frutti c(e prima in sessanta secondi e spesso anc(e di pi* e si potr/ avere quindi la prova del cosiddetto aumento del tempo sperimentale.+
)"$+ 'a uno di questi frutti potresti anc(e mangiartelo... Ecco, quello c(e lass* in cima a quel ramo- guarda come !ello grosso e maturo... 3tendi il !raccio, forza... non ci arrivi ancora .... stendilo con tutta la tua energia... 'a c(e succede\ ... I tuoi muscoli sono diventati duri, rigidi come il ferro, nello sforzo di distenderli e adesso non si allentano pi*- !isogner/ c(e io te li massaggi perc(H possano ritornare normali- altrimenti il tuo !raccio rimarr/ rigido, come per un crampo muscolare. Prova a piegarlo... Uedi, c(e non ci riesci e pi* ti sforzi peggio ... suggestione Per l'apparato muscolare.
)"Ea+ 'a io adesso comincer0 a svegliarti dal tuo torpore e vedrai c(e il tuo !raccio comincer/ a stare molto meglio- rimarr/ per0 sempre rigido fnc(H non lo massagger0 ... :
3i risveglia gradatamente il paziente contando da uno sino a dieci e gli si fa costatare in ipnosi vigile la permanenza della contrattura del !raccio, perc(H egli possa rendersi conto dell'ipnosi raggiunta, qualora le suggestioni precedentemente realizzate fossero state vissute in uno stato di coscienza crepuscolare senza amnesia.
)"E!+ In questo caso, sciolta prima la contrattura del !raccio col massaggio, gli si c(ieder/ successivamente per quanto tempo egli ritiene di aver visualizzato il flm e si potr/ spesso costatare c(e egli riferir/ di averlo visto per cinque minuti circa, invece del minuto e5ettivamente trascorso. Questa alterazione del tempo sperimentale avviene spontaneamente, senza alcuna suggestione specifca in merito e costituisce un'altra prova della raggiunta distorsione temporale ipnotica.
)"Aa, !+ 3i potr/ quindi reimmergere ancora il paziente in trance e suggerire l'illusione visiva di una scena terapeutica o di un sogno adatti per decondizionare progressivamente il soggetto dai suoi distur!i specifci e ricondizionarlo.
)"#+ 3i c(iuder/ la seduta con adeguati comandi postipnotici e con la deipnotizzazione defnitiva.
'aggiori delucidazioni su )"A+ e )"#+ saranno date nel capitolo "B quando ci intratterremo particolarmente sulle tecnic(e ipnositerapic(e.
;opo qualc(e seduta )di solito dopo sei, secondo i soggetti+ noi alleniamo i pazienti a raggiungere una autoipnosi, durante la quale de!!ono vivere particolari scene terapetitic(e condizionanti e decondizionanti.
&i0 nell'intento di rendere pi* celere il trattamento e pi* intensa la ipnositerapia. 6l soggetto allora cosi parliarno )colonna UII della cartella di ipnositerapia+9
&olonna UII, quadro III )6utoipnosi+
,ei sino adesso (a praticato per conto suo a casa degli esercizi di training autogeno durante i quali, attraverso il vissuto corporeo del rilassamento fsico, della pesantezza degli arti rilasciati, della respirazione regolata ritmica e tranquilla, del calore alle mem!ra e del fresco alla fronte (a imparato a com!attere l'ansia e gli stress della vita quotidiana.
Inoltre (a praticato, ogni volta c(e ce n' stata l'occasione, esercizi di autorilassamento rapido condizionato,
come le a!!iamo spiegato alla terza seduta )colonna III, I+- oggi le insegner0 un nuovo esercizio durante il quale lei potr/ raggiungere una autentica ipnosi, quasi come con me.
;urante questa, una volta c(e lei avr/ raggiunto un profondo rilassamento e quello stato di coscienza crepuscolare c(e ormai conosce, dovr/ visualizzare delle scene la cui immaginazione o esecuzione nella vita quotidiana le riesce penosa.
ei non a!!ia paura di sprofondare con l'autoipnosi in un sonno da cui poi nessuno possa svegliarla, perc(H nell'autoipnosi avviene un calcolo inconscio del tempo, come a volte durante il sonno normale- sicc(H se prima di rilassarsi lei dir/ a se stesso di svegliarsi dopo un determinato periodo di tempo, trascorso questo tempo, lei si sveglier/ da solo.
7on so se le mai successo di doversi alzare al mattino presto per una partenza e di puntare la sveglia- e, allo scadere dell'ora sta!ilita o qualc(e minuto prima, lei si sia svegliato da solo come se, caricando la sveglia, lei avesse contemporaneamente caricato nel suo cervello un particolare meccanismo c(e (a calcolato il tempo mentre lei dormiva e l'(a svegliato al momento giusto. @ene, una condizione analoga entra in funzione anc(e nell'autoipnosi.
7on a!!ia infne paura di essere in !alia di qualunque agente esterno, quando lei fosse in ipnosi- perc(H se lei si addormenter/ pensando di svegliarsi se dovesse sentire qualc(e rumore sospetto per un periodo o per un'emergenza per lei, questo avverr/. 7on so se lei sa c(e cosa sia il sonno della !alia, o quello del telefonista di guardia nelle trincee. t una specie di sonno condizionato per cui entram!i riescono a dormire profondamente con rumori molto forti, mentre si svegliano immediatamente, la !alia per il vagito del !im!o nella culla, e per lo squillare del telefono il soldato, c(e invece riesce a dormire nonostante i !om!ardamenti.
@ene, questa specie di sonno condizionato c(e si osserva fsiologicamente, interviene anc(e durante l'autoipnosi, per cui lei non si ridester/ dal sonno ipnotico anc(e se la c(iameranno, mentre si ridester/ se udr/ invece un piccolo scalpiccio sospetto.
Partendo da questa impostazione mentale di tutta tranquillit/ per l'esercizio c(e sta per compiere, lei mette in atto l'autocondizionamento rapido c(e gi/ conosce avvicinando il pollice e l'indice della mano sinistra e contemporaneamente fssando un punto dei so2tto in modo da o!liquare lo sguardo verso l'alto e cosi stancare prima gli occ(i )a+. Quando questi cominceranno a stancarsi, lei assecondi tale stanc(ezza e appena le palpe!re cominceranno a s!attere e a diventare pesanti le c(iuda e si rilassi... Q, K+. 6ccade cio quello c(e avviene quando io col mio pollice le tocco il dorso della mano destra )si associ l'eterocondizionamento #!+, soltanto c(e quando far/ l'esercizio dell'autoipnosi io non ci sar0 e lei far/ tutto da solo. &(iuse le palpe!re, lei deve vedersi come in uno specc(io, gli occ(i c(iusi )N+, i muscoli del volto distesi, ogni ruga appianata dal rilassamento muscolare- e, dalla faccia alle estremit/, lei deve rilassare il suo corpo, segmento per segmento, come io le (o insegnato gi/ altre volte ).+:. 3i pu0 intensifcare l'e5etto con qualc(e passo.
;al rilassamento muscolare sorge in lei una tranquillit/ emotiva )Q per cui fugata ogni ansia e si sente dei tutto sereno...
6 questo punto lei visualizzi un grande orologio come quello di una stazione ferroviaria o dei campanile di una grande piazza, in cui le lancette luminose indic(ino l'ora del suo risveglio, ad esempio le $ e un quarto... le $ e un quarto... e fssi !ene e dica a se stesso come se parlasse a un'altra persona9 h ... tu ti sveglierai alle $ e un quarto precise, non prima, nH dopo- a meno c(e non avvenga qualc(e cosa c(e possa costituire un pericolo o una emergenzaSh Il tempo in cui devi riposare quindi di mezz'ora, essendo adesso le = e tre quarti )E1+. Ti sveglierai non !ruscamente ma dolcemente e gradatamente, contando da uno a dieci.
.ai una prova per costatare c(e ci0 pu0 avvenire anc(e adesso. &onvergi tutti e due gli occ(i verso la radice del naso come per leggere il numero uno c(e fosse scritto alla !ase dei naso stesso e contemporaneamente cerca di aprire gli occ(i- vedrai c(e non ci riuscirai. Ripeti lo sforzo per il numero due, poi per il tre, il B, il =, il $, il E, l'A, il # )si segnino sulla gla!ella del paziente con il proprio indice questi numeri+ e vedi c(e non riesci ad aprire gli occ(i fnc(H non arrivi al numero dieci )J+. 6rrivati a dieci smetti di guardare il numero e gli occ(i si aprono, ma siccome non sono le $ e un quarto essi tornano a c(iudersi per non riaprirsi pi* c(e all'ora da te sta!ilita )t+. @ene, adesso c(e (ai visto c(e tutto funziona regolarmente a!!andonati alla immagine rilassante c(e gi/ conosci e con la quale sei gi/ riuscito a rilassarti altre volte )#a+- coN" approfondirai la tua serenit/, la concentrazione in te stesso, l'isolamento dall'am!iente esterno e potrai acquistare una predominanza sul tuo corpo come non mai Z.
6d esempio )"+ potrai sentire c(e il tuo !raccio diventa leggero come un sug(ero c(e galleggi nell'acqua, sempre pi* leggero tanto c(e si solleva )B+ e la tua mano sinistra va a posarsi sulla fronte come un ferro sulla calamita e qui sosta )=+ come nel suo posto pi* naturale, mentre il !raccio destro gira, di un movimento automatico rotatorio )$+ come una ruota in folle, e la tua !occa, i tuoi denti diventano insensi!ili )A+ )si suggerisce l'analgesia o no e in zone diverse, qualora questo sia necessario nell'immanenza di un'estrazione dentaria, di un intervento c(irurgico, di un parto ecc ... + ,@ene, ma adesso c(e tu ti sei da solo profondamente disteso, il tuo !raccio destro pu0 cessare di girare e appena esso si fermer/ tu ti vedrai parlare speditamente con i tuoi superiori: )per un !al!uziente+- ,attraversare una piazza: )per un agorafo!ico+.
)3i suggerir/ una scena terapeutica adatta per la malattia di ciascun paziente+.
)N+ Questa scena tu la rivivrai tutte le sere prima di addormentarti, in quello stato di coscienza crepuscolare c(e precede il sonno- avvicinando il pollice e l'indice della mano sinistra )"#, comando postipnotico+. E potrai riviverla ogni volta c(e sar/ necessario anc(e nel corso della giornata, usufruendo dell'autorilassamento rapido condizionato per a5rontare con serenit/ una emergenza c(e con la tua sola volont/ non riusciresti a superare.
)v+ Perc(H sai c(e l'autorilassamento rapido consta di due fasi9 a+ quella leggera )ipnoidale+ c(e si ottiene avvicinando il pollice e l'indice della mano sinistra, accomodando lo sguardo all'infnito, respirando lento e lungo ecc., e !+ quella pi* profonda per cui gli occ(i stanc(i si c(iudono e tu ti concentri meglio in te stesso estraniandoti dall'am!iente c(e ti circonda in modo da poter meglio visualizzare quelle scene terapeutic(e c(e noi ti a!!iamo suggerito e c(e sono adatte al tuo caso.
6desso tu conterai fno a dieci e ti sveglierai da solo, tranquillo e calmo, avendo acquistato maggiore fducia nelle tue possi!ilit/.
Risvegliato, faremo la prova dell'autocondizionamento, c(e tu eseguirai poi per tuo conto a casa tua, secondo le istruzioni ricevute:.
a tecnica dell'autoipnosi con l'aiuto eterosuggestivo c(e a!!iamo descritto molto rapida e pu0 portare, anc(e per virt* dei comandi postipnotici impartiti, a una trance gradatamente sempre pi* autogena- molto pi* velocemente, secondo la nostra esperienza, c(e non quelle tecnic(e c(e condizionano dapprima il soggetto a sim!oli numerici o a determinate immagini mentali, le quali solo dopo lungo tempo acquistano la capacit/ di ric(iamare istantaneamente una particolare condizione psicofsica. " procedimenti per lo sviluppo dell'autoipnosi con questi metodi devono difatti essere praticati per "= minuti al cri )3parLs+ come attivit/ indipendente, fno a c(e le suggestioni neutre non evoc(ino rapidamente le risposte condizionate- in modo c(e, mentre le attivit/ coscienti diminuiscono per l'approfondirsi della trance, il sim!olo diventi lo stimolo evocante per via riDessa la risposta presta!ilita )cap. B = "E+. 3olo allora l'autoipnosi cosi raggiunta potr/ essere applicata con qualc(e successo per scopi specifci )3parLs+.
6utoipnosi e meditazione trascendentale
6nc(e la concentrazione attiva e prolungata su una parola senza signifcato noi a!!iamo notato c(e pu0 portare a stati ipnoidali autoindotti. &on questo metodo si istruisce e si allena il soggetto a ripetere, sentire e visualizzare la scrittura di una parola senza signifcato, ad esempio, o(m per un tempo progressivo fno a un quarto d'ora, sincronizzando le ripetizioni col ritmo del suo usuale respiro.
Qualora nelle prime sedute le ripetizioni venissero distur!ate dall'inserimento di pensieri dominanti parassiti, il soggetto deve iniziare nuovamente l'esercizio dal principio- la sua ripetizione fnisce col suscitare uno stato autoipnotico.
Questa tecnica, c(e ricorda quella della 'editazione trascendentale, deriva dallo Koga @ac(ti in cui, attenendosi al metodo 'antra dell'autosuggestione e della ripetizione della parola sacra o(m per centotto volte, il soggetto fnisce col cadere in autoipnosi. ;urante l'esercizio la parola viene ripetuta come la preg(iera di un rosario, sicc(H la persona resta sempre occupata dal suo mondo mantrico.
&on la tecnica della meditazione trascendentale, introdotta per la prima volta negli 3tati Fniti dal maestro indiano 'a(aris(i 'a(es( `ogi, si cercato di adattare alla mentalit/ occidentale un sistema orientale, c(e mira a controllare lo stress modifcando lo stato di coscienza.
a meditazione trascendentale (a radici nell'induismo, ma non una religione, nH una flosofa. ?gni mantra, c(e una parola4suono, viene assegnata dal 'aestro al discepolo, tenendo conto della sua personalit/. Esso e personale e segreto e la sua ripetizione suscita la riduzione dell'attivit/ mentale con modifcazione dello stato di coscienza.
;opo quanto stato descritto nel paragrafo I sull'autoipnosi e sui training autogeni )6, @+, sulle tecnic(e sofrologic(e )&+ e di meditazioni trascendentali );+- nel paragrafo "A sul !iofeed!acL, nel "# sulle tecnic(e masc(erate, nel %J sulle tecnic(e indirette, desideriamo riferire un'altra tecnica personale di autoipnosi terapeutica, avente a fondamento i concetti sin qui esposti.
6utoipnosi terapeutica facilitata da suggestioni etero4 indotte
"+ 3i inizia l'approccio invitando il soggetto a raccontare9
6+ un episodio felice della sua vita-
@+ cosa gli interessere!!e di pi* e gli dare!!e maggior piacere durante una passeggiata in campagna.
3i apprenderanno con questi preliminari quali sono le principali vie esperenziali e di comunicazione
con il mondo esterno )visive, uditive, olfattive, cenestesic(e+ dei soggetto. 3u esse il terapeuta dovr/ !asarsi in un primo tempo per formulare suggestioni facilitanti l'autoipnosi, adoperando una comunicazione c(e sia sempre sintonica con le predette possi!ilit/ sensoriali. In un secondo tempo, il terapeuta si giover/ di questa conoscenza per aiutare il soggetto a scoprire tutta quella parte del mondo c(e egli usualmente scotomizza- in modo da sfruttare risorse sopite e, a volte, terapeuticamente utili per risolvere alcuni suoi pro!lemi.
%+ ;opo questo colloquio preliminare, il paziente deve cercare di procurarsi un distacco dallo spazio circostante e dall'am!iente esterno, c(iudendo gli occ(i e concentrandosi sul proprio corpo.
C+ a concentrazione sempre pi* intensa sul proprio corpo, anc(e con la metodica del training autogeno di 3c(ultz, attivante sensazioni di rilassamento, pesantezza, !enessere, aumenter/ la dea5erentazione sensoriale con distacco dall'am!iente esterno. .acilita ci0 l'osservazione del proprio respiro, ritmico, regolare, tranquillo.
B+ ;al rilassamento fsico si passa poi a quello mentale- invitando il soggetto a lasciarsi andare come ad un sognar da svegli, ricordando situazioni gradevoli !en conosciute e seguendo immagini desunte dall'esperienza, non dal pensiero critico e razionale. Egli segnaler/ al terapeuta di aver raggiunto tale condizione mentale alzando l'indice della mano destra- e, in caso negativo, l'operatore potr/ fare delle !revi domande in merito, con risposte digitali, a si e no, da parte dei paziente, in modo da scoprire la causa inconscia della sua resistenza e s!loccarla con eventuali suggestioni e consigli. Pu0 accadere c(e un paziente non risponda all'invito di ricordare un episodio felice della sua vita, non avendolo secondo lui mai vissuto- allora si suggerir/ di immaginarlo, insistendo fnc(H si avr/ una risposta positiva col movimento dell'indice della mano destra.
=+ e suggestioni devono tendere, in un primo tempo, ad approfondire la realt/ interiore, con un distacco sempre maggiore dall'am!iente e dalla realt/ critica cosciente.
$+ D soggetto c(e si dissocia dall'am!iente circostante, essendo preso totalmente da una realt/ interiore, entra in uno stato d1 trance, c(e giudic(iamo ipnotica quando le immagini autoindotte sono di una pregnanza tale da modifcare la reattivit/ personale, organica o psic(ica- esistendo un grado maggiore o minore di consapevolezza e di memorizzazione diversi, secondo i vari soggetti e oscillante secondo i momenti, nella stessa persona. Per verifcare ci0, si suggeriranno fenomeni di monoideismo plastico somatico, quali la pesantezza all'arto superiore destro e la contemporanea levitazione all'arto superiore sinistro, la catalessi, l'ini!izione motoria, l'analgesia, ecc.- o di esaltazioni cognitive, artistic(e, creative, paranormali, c(e si potranno evidenziare in soggetti gi/ costituzionalmente dotati.
E+ 3'inculc(eranno, a questo punto, le vere suggestioni terapeutic(e egosintonic(e e rispettanti i valori etici, culturali, profondi del soggetto- perc(H solo queste specifc(e ed appropriate potranno mantenere la condizione ipnotica con quelle distorsioni della percezione e della memoria c(e le sono proprie- e cos1 favorire il depotenziamento di strutture a!ituali nocive, di idee negative, con la facilitazione di processi inconsci terapeutici. &ome tutti gli ipnoterapisti (anno constatato )EricLson, Rossi, <aleK, @oWers, 6raoz, Reig, ecc.+, le suggestioni ipnotic(e etero o autoindotte possono attivare risorse interne, gi/ possedute dal paziente in modo em!rionale e !loccate da suggestioni e condizionamenti negativi.
A+ 3i c(iarir/ al paziente c(e tutto potr/ riprodursi ancora in lui, con suo notevole vantaggio, mediante un presta!ilito segnale di condizionamento )Ocomando post4ipnotico+. 6vvicinamento ad esempio del pollice e dell'indice della mano sinistra.
'autoipnosi positiva potr/ diventare naturale nel soggetto alienato come il sogno ad occ(i aperti, e con le immagini costruitesi, vedendosi comportare e interagire in modo soddisfacente, egli acquister/ maggiore forza interiore e padronanza di sH.
#+ 3i a2da, infne, al paziente medesimo il suo ritorno allo stato di coscienza usuale, dicendogli c(e questo avverr/ non appena il suo inconscio avr/ terminato il lavoro creativo e ricostruttivo di alcuni lati della sua personalit/.
"J+ Risveglio con ripristino anc(e del tono muscolare normale e prova del condizionamento.
&(iarimenti sull'uso delle diverse tecnic(e
&oncludiamo questa rassegna di tecnic(e induttive e di approfondimento ricordando come noi siamo sempre del parere c(e ogni tecnica valida nel
le mani dell'ipnotista c(e se l' creata e l'adopera con fducia- e ripetiamo c(e ogni ipnotista deve crearsi le sue tecnic(e e il suo modo d'approccio c(e meglio si attagli alla sua personalit/.
Quelle da noi descritte non possono costituire c(e una indicazione per il principiante e un utile compendio di premesse psicologic(e e neurofsiologic(e c(e de!!ono generalmente informare qualunque induzione eseguita a scopo terapeutico.
Esse furono da noi pu!!licate solo nella seconda edizione del presente trattato perc(H ric(iesteci da vari colleg(i ipnologi e dagli allievi- !en sapendo peraltro c(e la conoscenza particolareggiata di esse da parte dei pazienti pu0 risultare negativa per l'induzione in molti di essi, specie di coloro c(e vanno alla ricerca dell'ignoto terapeutico o dell'ipnosi possessiva e magica. 6 costoro !isogner/ ancora pi* di5usamente spiegare, una volta c(e a!!iano letto quanto stato descritto, c(e levitazione, catalessi, analgesia ecc. de!!ono realizzarsi solo in quanto fenomeni di ideoplasia immaginativa, e se loro vivranno intensamente le immagini suggerite queste potranno realizzarsi, a volte anc(e senza la presenza dell'ipnotista- e altrimenti, no. Quando le suggestioni non si realizzano perc(H il paziente non stato in grado di immaginare con su2ciente vivezza le varie situazioni suggerite- e, in caso favorevole, si dovr/ spiegare c(e esse si sono verifcate per lo sviluppo di particolari suggerimenti mentali voluti dal soggetto e non perc(H egli sia stato succu!o di forze esterne.
&on queste ulteriori spiegazioni sono riuscito a indurre ipnosi catalettic(e e analgesic(e, anc(e in colleg(i c(e pure erano edotti della metodica c(e avrei adoperato su loro, come anc(e in fo!ici c(e si presentavano alla prima seduta dicendomi ,so c(e lei adesso mi !uc(er/ la mano con un ago, ma io non voglio assolutamente ci0: e per la preoccupazione c(e io li potessi !ucare, nonostante le assicurazioni contrarie in merito, rimanevano !en vigili, pronti a reagire, invece di a!!andonarsiS
Per questi inconvenienti pratici, sar/ !ene c(e ogni tecnica induttiva non sia eccessivamente divulgata, potendo essa con la sua conoscenza perdere di e2cacia )quasi come alcuni test psicologici una volta c(e se ne conosca la soluzione+ o costringere l'ipnotista a impegnarsi maggiormente in una induzione c(e altrimenti avre!!e potuto correre pi* rapida e sicura.
6 parte il pericolo rappresentato dall'uso indiscriminato e ar!itrario di tecnic(e ipnotic(e esegui te da non competenti. Per questo, del training autogeno, in 8ermania, esiste in vendita un solo disco, autorizzato da 3c(ultz, e c(e non pu0 essere consegnato senza regolare ricetta medica, come per gli stupefacenti.
;esidero c(iudere questo capitolo delle tecnic(e e sulla metodica standard da me adoperata, ricordando c(e alcuni autori preferiscono oggi usare metodi con procedimenti misti di ginnastica respiratoria e muscolare, rilassamento e formule suggestive etic(ettati sotto i pi* diversi nomi come sofronizzazione, training, rilassamento psicosomatico ecc. e c(e rifuggono da ogni rituale ipnotico quale ad esempio la ricerca della levitazione, della catalessi, dell'analgesia, dell'amnesia ecc.
" motivi addotti dai fautori di questi metodi sono di solito i seguenti9 primo, quello di non traumatizzare il paziente c(e si vede diventare catalettico e amnesico- secondo, il timore pi* o meno confessato c(e, non avverandosi il fenomeno suggerito, il terapeuta possa trovarsi declassato agli occ(i del proprio paziente- terzo, c(e queste manifestazioni sare!!ero rituali da vecc(ia ipnosi da palcoscenico- quarto, c(e le sole sedute di rilassamento provoc(ere!!ero automaticamente, con la loro ripetizione, un approfondimento della trance, sicc(H si potre!!ero raggiungere stati psicosomatici utili per l'analisi e per la terapia senza traumatizzare il paziente, nH risc(iare la propria reputazione. 6ltri motivi vi sono ancora c(e a!!iamo esposto parlando dell'autogenia e dell'autoipnosi )cap. B 3 "E+.
3iccome questi concetti vengono ripetuti soprattutto da c(i non conosce !ene cosa sia l'ipnosi e l'ipnositerapia in particolare, ricorder0 in merito alle prime due osservazioni c(e nessun ipnotista esperto traumatizza il proprio paziente se adopera la tecnica a lui adatta, nH perde il proprio prestigio se (a saputo sta!ilire un adeguato rapporto con il suo soggetto. In merito alle ultime due osservazioni ricorder0 c(e il rituale permette di sta!ilire in modo preciso le disponi!ilit/ costituzionali del soggetto all'ipnosi, di riconoscere la profondit/ della trance e del rapporto ipnotico con questo- dati indispensa!ili per un'ipnositerapia oculata e non superfciale.
Il contenere il rituale nei limiti dell'osservazione clinica e non in quello da palcoscenico sta all'esperienza e al tatto dell'ipnotista- a parte c(e nella pratica terapeutica spesso lo stesso soggetto a c(iedere all'operatore una prova convincente del raggiunto stato ipnotico- prova c(e il semplice rilassamento non d/.
Per quanto riguarda infne l'e2cacia terapeutica dei metodi su accennati, nelle gravi malattie psicosomatic(e, nelle psiconevrosi inveterate fo!ic(e e ossessive, nelle deviazioni sessuali, negli alcolisti e nei tossicomani, nei procedimenti d'urgenza per indurre analgesia, o risolvere rapidamente ritorni isterici )ove occorra+, il rapporto fra i due metodi di cura secondo la nostra personale esperienza a favore dell'ipnosi attuata con i metodi da me sintetizzati, secondo un rapporto c(e va da uno a dieci. 'argomento sar/ ripreso nella parte quarta, destinata all'ipnositerapia.
In conclusione, l'ipnosi pu0 essere ottenuta con una variet/ quasi infnita di mezzi, i quali, anc(e se molto diversi uno dall'altro, (anno in comune meccanismi neurofsiologici e dinamismi psicologici tendenti tutti a una desta!ilizzazione degli stati di coscienza e psicosomatici.
Tecnic(e ver!ali e non ver!ali, tecnic(e in cui si c(iede al paziente di immaginare attivamente particolari situazioni e tecnic(e passive, tecnic(e c(e si appoggiano all'introspezione flosofca o umanistica, tecnic(e c(e creano fenomeni di rilassamento o di dissociazione, con stimoli visivi, tattili, sonori, elettrici ecc., tecnic(e c(e sollecitano risposte atavic(e e riDessi posturali possono tutte indi5erentemente creare stati ipnotici, o sofrologici, c(e la stessa cosa per quanto riguarda lo stato di coscienza e l'indirizzo terapeutico ideoplastico.
?gni paziente dovr/ essere trattato con metodi diversi tenendo conto sia della sua specifca personalit/ e delle sue momentanee necessit/ consce o inconsce, sia della particolare forma mor!osa da curare, sia di quello c(e si vuole ottenere, c(e pu0 variare dalla analgesia c(irurgica estemporanea alla cura di una psiconevrosi o di una tossicomania.
a rapida decisione del metodo viene suggerita dalla esperienza e dall'esercizio quotidiano dell'ipnosi, spesso al di sopra di ogni regola, !asandosi su quel rapporto trans laterale terapeutico, continuamente mutevole di seduta in seduta, c(e si intuisce in modo pi* artistico c(e scientifco.
?gni psicoterapeuta infne costituzionalmente versato per una determinata forma di psicoterapia, riferendoci per il costituzionalmente non solo agli attri!uti mentali, ma anc(e a quelli somatici c(e riguardano la statura, il tim!ro della voce, l'aspetto, il comportamento somato4psic(ico.
t un errore voler fare di uno psicoanalista di vaglia un ipnotista o viceversa, e costringere a usare l'ipnosi c(i a!ituato a curare i suoi pazienti coi training di 3c(ultz o con vari tipi di rilassamento pi* o meno dinamici. &ome non onesto screditare la validit/ generica dei diversi metodi di cura unicamente perc(H non si capaci di applicarli e questi non si attagliano alla nostra personalit/ e cultura.
6!!iamo constatato con piacere c(e 6utori recenti in merito alle diverse tecnic(e, valorizzino il denominatore comune della desta!ilizzazione dello stato di coscienza, come io propongo da vari anniG in quanto le varie scuole, con metodic(e di5erenti approdano tutte a una ideoplasia c(e, secondo noi, costituisce l'essenza dell'ipnosi, dalla vigile alla sonnam!olica.
6nc(e 'ic(ele &usano )"#AE+, so5ermandosi sulle diverse terapie distensive ed ipnotic(e, ritiene opportuno riunirle tutte, dato il comune indirizzo terapeutico ideoplastico.
&(iuderemo questo lungo capitolo delle tecnic(e induttive con una importante raccomandazione suggerita dalla esperienza personale e c(e riguarda la comunicazione e la metacomunicazione in ipnosi.
B. a comunicazione
e la metacomunicazione in ipnosi
E' indispensa!ile nel rapporto ipnotico, sia durante l'atto induttivo, sia durante lo stato di trance ' stare attenti ai messaggi c(e intercorrono fra l'ipnotista e il soggetto, spesso non pronunciati ma metacomunicati attraverso la gestualit/ espressiva, la ritmica, gli atteggiamenti corporei, c(e possono rilevare, con fenomeni autoplastici, pensieri e sentimenti. Questi atteggiamenti riguardano in diverso grado corpo, mem!ra, volto, sguardo, organi respiratori e vocali, con manifestazioni simili in numerose culture e civilt/, quali espressioni arcaic(e ed ancestrali.
a gestione degli spazi comunicativi )comunicazione prossemica+, con la quale l'operatore si avvicina o si allontana dal paziente, pu0 avere un signifcato gratifcante o meno- determinare tensione o rilassamento- suscitare reazioni inconsce con desta!ilizzazione dello stato di coscienza, facilitante l'ipnosi. Eventuali toccamenti e passi possono rendere pi* rapido e pregnante il messaggio comunicativo. 6nc(e il semplice sguardo, senza parole pu0
G )8ranone9 ,IPnosi e 3ofrologia: )"#EJ+- ,Trattato di ipnost . 4 3olfrologia : Il Edizione )"#E%+- ,6utoipnosi e Training 6utogeno )"#A"+- ecc.+.
essere denso di comunicazione. E' risaputo, infatti, come possa !astare un atteggiamento dello sguardo per scam!iarsi sentimenti di amore, di odio, di comprensione. 3i parla di linguaggio e metalinguaggio, come d1 comunicazione e metacomunicazione- termini pi* estensivi con i quali si denotano tutti i procedimenti con cui una mente pu0 inDuenzarne un'altra e sta!ilire una relazione. 3econdo le tecnic(e della paralinguistica, si pu0 metacomunicare col silenzio, quando ad esempio si aspetta una risposta )c(i tace, conferma+- con calcolate pause c(e possono cam!iare completamente il senso del discorso, come quella famosa della si!illa &umana9 ,I!is, Redi!is non morieris in !ello:, dove una !reve pausa, prima o dopo il non, pu0 signifcare c(e la persona ritorner/ perc(H non morir/ in guerra, o all'opposto9 ritorner/ no, perc(H morir/ in guerra.
Il tono della voce pu0 suscitare signifcati completamente diversi, per cui un s1 pu0 voler dire no e viceversa. 3are!!ero stati scoperti venti signifcati diversi della parola no, secondo le modalit/ con cui si pronuncia. 6 volte anc(e la semplice emissione di suoni vocali o strumentali, privi di contenuto logico possono facilitare l'induzione di ipnosi, come nella tecnica di 'eares )cap. B 3 "B+. 3e si estende il concetto di comunicazione a ,qualsiasi comportamento c(e accada in presenza di un'altra persona: )ZatzlaWicL+ si giunge ad a5ermare l'inevita!ilit/ della comunicazione stessa. E in questa inevita!ilit/ e nella delicatezza del rapporto ipnotico !isogna tenere conto di due fattori fondamentali.
E primo c(e nello stile oggettivo della comunicazione trasmessa c' una continua irruzione del soggettivo, ed ogni informazione data viene dal ricevente riferita )in modo pi* o meno conscio+ a dati mnemonici, trattenuti nella sua memoria a lungo termine e interpretati alla luce di pregresse esperienze, personali. &os1 il signifcato di una frase non sempre uguale per le due persone c(e sta!iliscono una relazione, e la comunicazione pu0 alterarsi durante il passaggio dal trasmittente al percipiente- in quanto c(e l'inDuenza del vissuto di ognuno determinante nell'interpretazione e nel valore da dare alla comunicazione stessa. 6d esempio, ricordo c(e in un soggetto a cui, volendo approfondire la trance, avevo suggerito c(e si sare!!e sentito rilassato e cullato come fra le !raccia della mamma, ottenni l'e5etto opposto, di svegliare e agitare il paziente, il quale dalla mamma non era stato mai cullato e nutriva contro di lei sentimenti di odio e rivalsa. Il secondo fattore c(e riteniamo particolarmente degno di nota, riguarda alcune metacomunicazioni c(e si suscitano negli stati di coscienza ipnoidale, c(e potremo c(iamare, tanto per intenderci, di natura parapsicologica. Esse di fatto ci riportano ad un modo di percepire le altrui menti e gli altrui pensieri, usuale nelle generazioni primitive e c(e a!!iamo perso con la civilizzazione, la razionalizzazione e l'uso del linguaggio. Ritorner0 sull'argomento pi* ampiamente nel capitolo #, al paragrafo E f, g- qui citer0 soltanto un esempio, a!!astanza dimostrativo in merito, occorsomi di recente in una donna di CJ anni, in stato sonnam!olico, in cui avevo deciso improvvisamente la prova dell'analgesia mediante cui trafggo con un ago la cute del dorso della mano. Questa donna non aveva mai visto questa tecnica, non gliene avevo mai parlato, nH sapevo io stesso c(e gliela avrei fatta, avendola decisa al momento. 3postando lievemente la mia sedia dal suo lettino, stavo per alzarmi dovendo prendere l'occorrente per la prova da un'altra stanza, ma mi !loccai su!ito perplesso e meravigliato, perc(H la paziente in catalessi sonnam!olica con gli occ(i c(iusi mi c(iese9 ,Perc(H vuol !ucarmi e farmi del male\: Ua da sH c(e rinunciai alla prova dell'analgesia, cercando di capire come mai la paziente avesse potuto indovinare le mie intenzioni e percepirle inoltre come lesive nei suoi confronti. 6ltre osservazioni sono riferite nel )cap. # = g+. &omunicazioni telepatic(e in corso di sedute psicoanalitic(e sono state riferite da vari 6utori )cap. # = T+.
Personalmente siamo convinti c(e siano le condizioni neurodinamic(e di regressione funzionale e di dissoluzione a tipo TacLsoniano, con li!erazione e stimolazione di forze dell'inconscio, a favorire queste manifestazioni parapsicologic(e, c(e possono insorgere ogni volta c(e si instaurano tali condizioni neuropsicofsiologic(e. 3ia c(e si tratti di una relazione fra ipnotizzato e ipnotista o fra analizzato e analista, sia del sonno, o di una condizione di medianit/, di sensitivit/, o dell'estasi mistica.
'a anc(e durante l'induzione della trance si deve stare attenti alla metacomunicazione per suscitarla con maggiore facilit/. Ricorder0 il caso di un signore c(e accompagnava la sua fdanzata per una seduta di ipnosi alle quali mi preg0 di poter assistere. 6vendo un giorno visto la sua fdanzata catalettica, sorridendo mi disse c(e io non sarei mai riuscito a provocare su d1 lui quello c(e facevo alla sua ragazza e quindi non l'avrei mai messo in ipnosi. a metacomunicazione c(e io percepii attraverso il suo sorriso fu un'altra- si trattava di una sfda difesa c(e di fatto nascondeva il timore di rimanere catalettico e decisi di far su!ito leva su questo per convincerlo c(e la possi!ilit/ per l'ipnosi c'era anc(e per lui. o guardai fsso e gli risposi deciso9 ,Perc(H no\:
&ontemporaneamente gli presi con la destra la sua mano destra, avendo egli il !raccio Desso di circa "CJ gradi, e gli passai quindi la mia. mano sinistra sul volto dall'alto al !asso, col gesto c(e nei miei documenti flmati e nelle mie esercitazioni !en c(iaramente dimostrato. Rimase immo!ile e catalettico per diversi minuti con mia stessa sorpresa, fnc(H io stesso non lo ridestai dallo stato di torpore ipnotico.
Fn altro sistema in questi casi di sfda del soggetto all'ipnologo quello c(e invece adopera EricLson. 6 una persona c(e gli dice ,ei non riuscir/ ad ipnotizzarmi:, egli risponde, senza imperio, con una apparente infnita dolcezza )come mi (a fatto vedere a Parigi nel "#$=, dopo un interessante di!attito in cui egli aveva visionato dei miei flm con tecnic(e diverse+9 ,Ua !ene, venga qui e stia sveglio, sempre pi* sveglio:, e alla persona c(e vuole diso!!edire all'ordine dell'ipnologo di stare sveglio, non resta c(e d'andare in trance.
3e il soggetto lungi dal distendersi su una poltrona e di rilassarsi, come consigliato dall'ipnotista, si rifuta e dice c(e vuole camminare in su e gi* per la stanza, lo si lascia fare e gli si dice ,'i permette di camminare assieme a lei\: Ricevutone il consenso si fnisce col rallentare la marcia sino a fermarsi, mediante una metacomunicazione c(e trasforma progressivamente la relazione da simmetrica competitiva )relazione orizzontale+, a complementare integrativa o rigida superiore, in cui uno d/ e l'altro riceve )relazione verticale, up4doWn+.
7ell'esempio accennato, il tipo di relazione pu0 defnirsi come metacomplementare, avendone il controllo mentre si d/ formalmente il potere al soggetto, dicendo magari9 ,ei pu0 fare tutto quello c(e vuole:. a relazione pu0 essere infne paradossa come quando si dice ,ei deve diso!!edirmi: suggerimento c(e se viene attuato, si risolve nella o!!edienza necessaria.
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l. Statistiche
3orge a questo punto una domanda9 in quale percentuale gli uomini sono ipnotizza!ili nei gradi dianzi notati\ Precisando ci0, si fssere!!ero le possi!ilit/ delle applicazioni pratic(e dell'ipnosi nel campo medico, a parte, s'intende, le riserve c(e un tale metodo di cura implica. 6 nostro avviso non esistono per0 statistic(e rigorosamente scientifc(e in merito, perc(H troppo diverse sono la tecnica e le possi!ilit/ dei vari ipnotizzatori, c(e le (anno compilate, e troppo eterogenei i soggetti stessi esaminati. 3econdo @ern(eim solo un caso su sette arriva al sonnam!ulismo con amnesia successiva )"B,%Ad+- secondo @raid vi arriva solo un caso su "J )"Jd+ e a!!iamo gi/ visto come alcuni autori vogliono riservare a quei soli casi in cui si producono amnesia e sdoppiamento della coscienza la qualifca di ipnosi9 quando mancano queste condizioni si trattere!!e solo di ,assopimento e vaneggiamento:. 'olti tecnici sostengono c(e un paziente su dieci non pu0 essere ipnotizzato e c(e, dei nove residui, uno su sei non pu0 immergersi in quello stato di totale a!!andono psic(ico, necessario per e5etti medici. 3ommando il "Jd dei non ipnotizza!ili al "=d dei soggetti con ipnosi insu2ciente, si avre!!e un %=d d'impossi!ilit/ per l'ipnotismo medico. 3u riviste specialistic(e si pu0 leggere, invece, c(e su cento pazienti solo cinque non cedono all'ipnosi, cio la met/ della statistica precedente, trentacinque sono suscetti!ili di una trance leggera, utile per interventi odontoiatrici, altri trentacinque possono essere immersi in uno stato ipnotico medio e solo sui rimanenti venticinque possi!ile raggiungere ipnosi profonde, utili, ad esempio, per l'anestesia c(irurgica. 'osconi e Pavesi attenendosi anc(e alla grande 8nciclopedia sovietica scrivono c(e le persone inaccessi!ili all'ipnosi sono un massimo del =d, con riferimento alla defnizione e ai principi dell'ipnosi secondo Pavlov. Per Pavesi praticamente non c'$ soggetto che sia re&rattario all'ipnosi. &iascuna persona normale (a la potenzialit/ di sviluppare trance profonda. Tutto sta nel trovare la via giusta per poter sfruttare questo potenziale. ,a via giusta: consistere!!e, per questo autore, essenzialmente nella maniera con cui si danno le suggestioni, in ogni modo da non sviare il soggetto con le nostre stesse parole. 3econdo Zol!erg, con un ipnotizzatore esperto e un adeguato allenamento, la percentuale di sonnam!ulismo pu0 arrivare sin al =Jd. ;isertori )"#=$, p. C%A+ c(e in un soggetto riusc1 a causare sonnam!ulismo, letargia e ipnosi, in modo tale da fare esperimenti di notevole interesse, dic(iara di ,non essere mai pi* riuscito in alcun altro paziente a ottenere fenomeni ipnotici:. 3ostiene pertanto c(e per praticare l'ipnosi occorrono doti personali particolari c(e non ritiene molto di5use, e si c(iede quanti siano in Italia i neuropsic(iatri capaci di ottenere un'ipnosi profonda. Esta!rooLs )"#$B+ ritiene c(e solo una persona su = )%Jd+ possa raggiungere l'ipnosi sonnam!olica e c(e nessun operatore, per quanto a!ile, possa riuscire a migliorare questa media. 3ta di fatto c(e, quando si parla di dati statistici sulla possi!ilit/ di praticare l'ipnotismo, !isogna !ene precisare9
a ,uale grado di ipnosi ci si vuole riferire e cio se a una trance leggera, media, profonda sonnam!olica )cap. C _C+. chi $ l'ipnotizzatore, perc(H spesso con una sulle imposizioni delle mani tecnica apparentemente uguale e sugli stessi pazienti, si vedono fallire alcuni ipnotizzatori e riuscire altri- con ,uali casi si compilano le statistiche, perc(H un soggetto nevrotico, un etilista, uno sano, uno psicopatico, danno risposte assai diverse all'ipnotismo- a prescindere dal fatto c(e anc(e molti sani possono avere una emotivit/ e suggestiona!ilit/ profondamente diverse fra di loro e pertanto un assai diverso grado di ipnotizza!ilit/ secondo l'et/, il sesso e il momento.
2. .ondi%ioni che possono facilitare od ostacolare l'ipnotismo
4aF =a volont dell'operatore e del soggetto
7ormalmente, per ipnotizzare una persona, occorre la sua cooperazione- peraltro risaputo come, anc(e senza di questa e ricorrendo ad artifci, si possa indurre ipnosi senza consenso. Poic(H quando si ipnotizza ci si rivolge all'immaginazione, alla fantasia e alla suggestiona!ilit/ dell'individuo e non alla sua volont/, si sa come anc(e persone di forte volont/ possono venire ipnotizzate. I vecc(i ipnotizzatori ritenevano c(e l'induzione riuscisse tanto pi* facilmente quanto pi* forte fosse la volont/ dell'operatore, rispetto a quella del soggetto- vi sono manuali di divulgazione sull'ipnotismo c(e suggeriscono degli esercizi per potenziare e proiettare la propria volont/. 7oi, con altri 6utori, pensiamo c(e l'atto del volere possa aggiungere qualc(e elemento non ver!ale, di tipo espressivo, c(e facilita la suggestione, ma riteniamo pi* giusto dire c(e ,una suggestione avr/ successo nella proporzione con cui l'ipnotista crede nella sua e2cacia: e non in quella proporzione con cui la vuole. ;i fatto, i veri artefci del successo nell'induzione sono l'atteggiamento mentale dell'operatore )cap. C _ %+ e quello del soggetto con la sua condiscendenza o con le sue resistenze istintive, pi* o meno consce )cap. C _ "+.
41F 5 passi ed esperienze para9siologiche sulle imposizioni delle mani
Fna concezione particolare delle possi!ilit/ della volont/ (anno invece i cultori di parapsicologia, o metapsic(isti, i quali reputano dimostrata la possi!ilit/ di percezioni eVtrasensoriali e telepatic(e, di trasmissioni del pensiero a distanza, di e5etti psicocinetici, per cui l'uomo potre!!e, con il proprio volere, inDuire non solo sui propri simili ma anc(e sugli oggetti inanimati, tanto da modifcare, ad esempio, il movimento e la caduta dei dadi eseguita con mezzi meccanici )R(ine e scuola americana di parapsicologia, da lui guidata+. Peraltro, se vi sono scuole universitarie europee e americane c(e (anno, con rigore di verifc(e, dimostrato l'esistenza di fenomeni paranormali, troppo esigui e non dimostrativi sono per ora gli esperimenti pratici per spiegare il loro intervento nell'ottenere ipnosi- si ritiene, pertanto, c(e la contemporanea presenza di fenomeni paranormali nell'ipnotismo, oltre a quelli gi/ noti e universalmente accettati, sia ancora da dimostrare in sede scientifca, anc(e se ipotizza!ile su un piano teorico. 3c(mitz esclude l'esistenza di forze particolari nella produzione dei fenomeni ipnotici e riduce il potere suggestionante semplicemente a una attitudine personale, come sare!!e quella di studiare matematica o musica. Tuttavia non si sente di respingere l'eventualit/ di una produzione telepatica di rappresentazioni nel soggetto ipnotizzato. Riconosce per0 l'estrema rarit/ di simili fatti c(e a lui, nonostante il pi* serio impegno, non sono mai riusciti. 3i gi/ accennato, trattando dei passi, come molti metapsic(isti ritengano c(e dalla mano di particolari soggetti si sprigionino a comando particolari energie, capaci di impressionare lastre fotografc(e, di far germogliare velocemente i semi delle piante, di fare cicatrizzare rapidamente le ferite, di divaricare i tessuti compiendo veri interventi c(irurgici su organi vitali )c(irurg(i medium flippini+ e di suscitare, infne, fenomeni ipnotici. In merito all'ipotetica esistenza di radiazioni 9to1iologiche emananti dalle mani si riferisce il risultato di una serie di ricerc(e compiute dalla 3ociet/ italiana di metapsic(ica, del cui gruppo torinese, interessato pur esso nelle ricerc(e, c(i scrive fu presidente negli anni "#=B4==. Tale qualifca gli permise di interpellare in merito alcuni istituti universitari di agricoltura e di !otanica )vedi il Uer!ale della seduta dell'6.I.3.'. torinese del %" novem!re "#=B, 'etapsic(ica, vol. #, %A# 4 "#=B+, nonc(H di conoscere le ricerc(e anc(e del gruppo vercellese, condotto dai professori udovico 6rmani, radiologo, e Prospero 'ino, internista, entram!i primari all'?spedale 'aggiore di Uercelli.
Il professor 6rmani, nel "#BA, nell'intento di vedere se era dimostra!ile un'emissione di energia dalle mani, dispose venti semi secc(i di lenticc(ia )ervum lens+ in un piattino di porcellana, su cotone idroflo, e vi impose le mani, dieci minuti ogni volta, per cinque giorni. 6ltre due persone eseguirono lo stesso trattamento su piattini consimili, un altro di questi venne irradiato con lampadina elettrica, sviluppante una temperatura di f = '&, e un altro fu tenuto per controllo. e mani degli sperimentatori svilupparono rispettivamente f = '&, f B '&, f $ '&. Tutti i piattini vennero poi !agnati ogni giorno con acqua normale, tenuti al !uio, a uguale temperatura. a lung(ezza delle piantine, misurata dopo dieci giorni, dimostr0 una maggiore crescita nel piattino di c(i sviluppava f = '&, uguale crescita per il piattino della lampadina e per quello della persona con f B '&, minore nel controllo e al di sotto ancora di questo nel piattino della persona con f $ '&. Ripetendo decine di volte l'esperimento con vari soggetti si e!!ero risultati positivi, c(e per0 non presentavano diKerenze, sia che il soggetto pensasse a &ar maggiormente sviluppare la crescita o a ritardarla( ?ttenuta la colla!orazione di una sessantina di ricercatori, sparsi in tutta Italia, ai quali furono mandati i semi di uno stesso raccolto, i risultati furono fortemente positivi, in quanto c(e quelli trattati si svilupparono pi* dei semi di verifca. Ricercando se la temperatura emessa dalle mani avesse una particolare azione, non se ne e!!e la prova. 6llora si vollero intensifcare le precauzioni sperimentali. Il professor 'ino e il professor 6rmani impiegarono, al posto dell'acqua pota!ile, quella distillata di fresco, !acinelle di vetro sterilizzate, sto5a sterilizzata )invece dei cotone idroflo+, termostato sta!ile a f "= '&- i semi furono manipolati con pinze sterili e disposti a un centimetro uno dall'altro- le misure vennero prese da tre persone c(e si verifcavano reciprocamente. I dati raccolti in oltre due anni di ricerc(e furono studiati con rigoroso metodo statistico. Il risultato fu c(e e5ettivamente una piccolissima di5erenza in pi* c'era nei semi trattati, in confronto di quelli per verifca, ma c(e il numero degli esperimenti )circa tredicimila+ era troppo esiguo per essere decisamente pro!ativo. e ricerc(e dovevano essere estese a qualc(e centinaio di migliaia di casi )6rmani+. I semi trattati da una cosiddetta guaritrice )temperatura sviluppata f "J '&+ non germogliarono pi* di quelli usati per il confronto. 3in qui gli studi e le ricerc(e seguiti da c(i scrive. Il professor &azzamalli, presidente dell'6ssociazione italiana di metapsic(ica, cos1 scriveva in merito alle radiazioni umane fto!iologic(e9 ,In recentissimi esperimenti a distanza, senza l'imposizione delle mani, ma concentrando ripetutamente il pensiero su semi di lenticc(ie, predisposte in !acinelle, a distanza prima di metri, poi di c(ilometri ]S^, il &entro di meta!iologia di Torino, aderente all'6ssociazione italiana della 3ociet/ di metapsic(ica, avre!!e rivelato alcuni risultati positivi, c(e, se verranno confermati, sposteranno la questione da un inDuenzamento supposto come emanante dalle mani dei soggetti operatori a un inDuenzamento ad opera del cervello degli stessi:.
asciamo agli autori la responsa!ilit/ delle loro asserzioni fantascientifc(e- si precisa c(e si sono voluti semplicemente riferire tali esperimenti perc(H le radiazioni umane, c(e rendono possi!ili fenomeni di telepatia, di trasmissione di pensiero, di ipnotismo o di 9to1iologia, sare!!ero per alcuni metapsic(isti molto simili fra loro e gli studi, tendenti a rivelarle in qualunque modo, potre!!ero riuscire indirettamente utili anc(e per l'ipnotismo.
Queste ricerc(e ogni tanto ria2orano sotto aspetti diversi e tutte, in vario modo, tendono ad accertare l'esistenza nell'uomo di particolari, eccezionali possi!ilit/ parafsiologic(e. ;i recente sono stati compiuti altri esperimenti c(e, secondo 8rad, &adoret e Paul, sem!rere!!ero provare l'esistenza di una !enefca inDuenza delle mani dei guaritori nella cicatrizzazione delle ferite. @ernard 8rad, psic(iatra della 'c8ilI FniversitK di 'ontreal, Remi &adoret, medico e professore di fsiologia all'Fniversit/ di 'anito!a, in &anada, e 8. I. Paul, professore di matematica attuariale e di statistica nella stessa universit/, (anno compiuto in merito esperienze sui topolini. ;opo averne selezionati trecento tutti uguali, e praticato in essi una uguale ferita, ne sottoposero cento a un trattamento da parte di un guaritore, cento a un trattamento consimile da parte di persone c(e non pretendevano di avere alcun potere curativo eVtranormale, e sugli ultimi cento non compirono, infne, alcun intervento. Questo consisteva nel tenere fra le mani le ga!!iette dei roditori due volte al giorno, per quindici minuti. Il risultato ottenuto sare!!e stato quello di accertare un'accelerazione del tempo di guarigione delle ferite dei topolini trattati dal guaritore, rispetto a quelle degli altri, pur non risultando c(iara la natura dell'inDusso esercitato, !attezzato a volte come prana(
4cF 5l trans&ert
8li psicoanalisti (anno ridotto tutti i complessi e importanti fenomeni dell'ipnotismo alla questione del transfert. Essi ritengono c(e l'ipnotizza!ilit/ non sia una qualit/ fssa e un rigido tratto della personalit/, data la natura !ipersonale della relazione ipnotica, fondata sul gioco transfert 4 controtransfert. 3crive Romero9 ,Essa per quel dato soggetto relativa a quel dato operatore, a quel dato metodo, a quella data situazione ;ove un operatore o un metodo fallirono, possono riuscire un altro operatore o un altro metodo, o anc(e lo stesso operatore o lo stesso metodo in altre circostanze di tempo, di luogo, di stato d'animo:. ?ra, c(e transfert si produca durante l'induzione ipnotica certo- ma c(e questo, da solo, possa produrre ipnosi, tanto da poter con sicurezza sta!ilire l'equazione ipnosi O transfert e solo transfert non lo si ritiene esatto. Il transfert per c(i scrive un fenomeno concomitante nella complessa fenomenologia ipnotica, ma non tutta l'ipnosi.
4dF 5l sesso, l'et, l'intelligenza, le malattie mentali
3i ritiene in genere c(e il sesso femminile, come pi* fantasioso e suggestiona!ile, sia pi* facilmente ipnotizza!ile del sesso masc(ile c(e presenta, di solito, maggior spirito critico ed meno pronto all'ela!orazione delle suggestioni. Esta!rooLs peraltro non di questa idea e ritiene c(e la di5erenza fra i due sessi, se pure esiste, minima. 3'intende per suggestione quel processo mentale per cui si accetta passivamente una idea e se ne attua il contenuto )cap. A _ %!, c+. Essa una componente della personalit/ aumentata nei nevrotici, isterici e psicogracili, non molto pronunciata nei normali, pressoc(H nulla negli psicotici. a suscetti!ilit/ alla suggestione ipnotica, come risaputo, alta dai sette fno ai venti anni circa- diminuisce durante la maturit/, per aumentare nella vecc(iaia e scemare nella senilit. In queste condizioni, per la presenza di note involutive, di2cile istituire un valido rapporto o!iettivo e indurre suggestioni sta!ili nella memoria del paziente. I !am!ini, c(e sono facilmente suggestiona!ili e a5ermano per vere e come viste cose di cui (anno solo sentito parlare, si ipnotizzano con facilit/. I ragazzi fra i sette e i dodici anni sono ottimi soggetti e la proporzione di ipnosi profonde di questa et/ di B su =, in confronto alla percentuale di " su = negli adulti )Esta!rooLs+. E' !ene tuttavia, secondo c(i scrive, non adoperare in essi con frequenza l'ipnosi, perc(H lo stato dissociativo dell'ipnosi profonda non giova alla psic(e in evoluzione. 7on si ritiene, come alcuni a5ermano, c(e la possi!ilit/ di essere ipnotizzati sia ,maggiore negli individui d1 pi* alta intelligenza c(e in quelli di !assa intelligenza: )Pavesi+. 3i pensa invece c(e essa maggiore negli individui c(e (anno, dell'intelligenza, sviluppate le qualit/ immaginative e fantastic(e, intuitive e artistic(e- minore in quelli c(e dell'intelligenza (anno invece sviluppate le qualit/ critic(e e di giudizio, le tecnic(e e le positive. 'aggiore quindi l/ dove esiste una prevalenza funzionale dell'emisfero cere!rale destro sul sinistro 3ono !uoni soggetti anc(e quelli c(e facilmente si adattano alle esigenze della societ/ e alla sua realt/. e persone c(e parlano durante il sonno e i sonnam1uli sare!!ero degli ottimi soggetti e raggiungere!!ero quasi sempre una trance molto profonda )Pavesi+.
In linea generale, secondo l'esperienza di c(i scrive, sfuggono all'ipnotismo i mentali gravi c(e, racc(iusi nei loro deliri, non permettono di sta!ilire quel rapporto o!iettivo e d1 suggestiona!ilit/ necessario a tale mezzo di cura e d'indagine )casi =, $, E, CE, cap. "A+. 8li stessi isterici, quando raggiungono la gravit/ delle psicosi inveterate, sono refrattari all'ipnosi, come anc(e &(ertoL a5erma- egli impiega l'ipnotizza!ilit/ come elemento prognostico, ritenendo un isterico ipnotizza!ile ancora accessi!ile alla psicoterapia. 3ull'uso dell'ipnosi in psic(iatria ritorneremo !revemente pi* avanti )cap. # _ A e cap. "E+. 3fuggono alle possi!ilit/ dell'ipnotismo i senili, gli idioti e tutti quelli c(e, come costoro, mancano di capacit/ di concentrazione mentale, di fssazione, di ela!orazione psic(ica e di giudizio. ;acc(H l'ipnotizza!ilit/, come la suggestiona!ilit/, non ric(iede ottusa credulit/ e defcienza intellettiva, ma potenza di immaginazione, ricc(ezza di vita emotiva, prontezza di risposte psic(ic(e. Per questo motivo sono anc(e di2cilmente ipnotizza!ili le personalit/ &redde, dalla scarsa suggestiona!ilit/, dalla critica sempre desta e a!ituate al dominio di sH stesse. Tuttavia noi, insieme a vari autori )Romero e altri+, riteniamo la suscetti!ilit/ all'ipnosi come un attri!uto universale dell'uomo normale, pensando c(e i cosiddetti refrattari non siano tali in modo assoluto, potendo essi cedere ad altri ipnotisti, o ad altre tecnic(e, in altri momenti.
4eF +lcool, vitamine e &armaci
'alcool facilita notevolmente la suggestiona!ilit/ ipnotica. &(i scrive ricorda c(e, nel "#%#, dopo a!!ondanti li!agioni a una festa delle matricole, caddero in profondo stato sonnam!olico molti compagni d'universit/, recatisi a teatro per assistere allo spettacolo di un ipnotizzatore. 8li stessi compagni, tornati dopo due sere sul medesimo palcoscenico, senza aver !evuto, furono per l'ipnotizzatore dei soggetti tutt'altro c(e facili- alcuni, c(e precedentemente si erano comportati come ridicole marionette nelle sue mani, stentarono fnanc(e a raggiungere una lieve trance con la prova del !arcollamento, rinforzata dall'accompagnamento musicale adatto di un pianoforte. &(i scrive ricorda ancora lo stupore e il disappunto dell'ipnotista, il quale, sicuro di tenere un interessante spettacolo teatrale con i soggetti c(e aveva gi/ sperimentato felicemente, dovette invece limitarsi a poc(e dimostrazioni non molto divertenti, nH interessanti per la platea. a prova dell'azione agevolatrice dell'alcool nell'induzione ipnotica stata poi da me ripetuta, in vari soggetti, con esito positivo, nella pratica clinica degli anni "#CE4CA, con le precauzioni, il procedimento e il rigore dell'esperimento scientifco. Ei stata infne costatata centinaia di volte nella pratica ipnositerapica degli alcolisti presso l'?spedale di Uercelli )cap. "E _ %a+. 3ono state riferite diversit/ di comportamento di fronte all'ipnosi dei cardioinsuEcienti e dei soggetti con ipovitaminosi B " , )'ensiLov e 'alenLovic+. 7ei primi vi sare!!e la tendenza a cadere in profondo e prolungato sonno, perdendo il rapporto con l'ipnotizzatore, e anc(e nei secondi si osservere!!e un sonno improvviso, di lunga durata. a saturazione di vitamina B " , porta invece a una resistenza all'ipnosi, a una facile reazione a tutti gli stimoli esterni e a un sonno notturno agitato e inquieto. 'ipersonnia verre!!e spiegata con un accumulo nel sangue di prodotti di com!ustione imperfetta degli idrati di car!onio- e la resistenza causata dalla vitamina @, si spieg(ere!!e con una riattivazione dei processi meta!olici, per cui il cervello diventere!!e pi* sensi!ile alle eccitazioni e l'insorgenza del torpore ipnotico, quindi, ostacolata. 3c(ilder e Qauders sostengono c(e piccole dosi di evipan o di paraldeide aumentano la suggestiona!ilit/- ugualmente 3tungo, c(e adopera una soluzione di evipan al "Jd, iniettandola endovena a dosi su!anestetic(e- <orsleK preferisce il pentothal endovena. @erristein (a studiato l'e5etto della scopolamina sulla suggestiona!ilit/ nella prova di !arcollamento e (a trovato c(e la sensi!ilizzava, ma non riusciva a suscitarla l/ dove era assenteS );a Pavesi+. ;i fatto c(iaro c(e, quando si arriva all'ipnosi attraverso un &armaco, essa $ sovrimposta dall'operatore nello stato di coscienza causato dal medicamento, e non a5atto dovuta a questo. 3i ritorner/ pi* di5usamente sull'argomento nel capitolo E, descrivendo la tecnica adottata da c(i scrive per indurre trance ipnotica in su!narcosi. &omunque, desidero su!ito precisare c(e secondo i miei esperimenti la narcoipnosi rende piJ &acile l'induzione della trance, ma non l'intensit di ,uesta- nel senso c(e se un paziente non diventa sonnam!ulo con la metodica semplice, non lo diventa neppure se precedentemente stato indotto in lui uno stato su!narcotico. Fna volta c(e si passa in ipnosi, su!entrano quei fattori costituzionali, gi/ messi in evidenza da vari autori, per cui solo il %Jd degli ipnotizzati raggiunge la trance sonnam!olica, qualunque tecnica venga adoperata. Tanto noi a!!iamo sistematicamente costatato in oltre un centinaio di casi trattati con la su!narcosi proprio per indurre stati sonnam!olici, e qualc(e rara eccezione ci parsa confermare la regola. . X. Zest, fondandosi sul concetto c(e l'ipnosi sia uno speciale stato di concentrazione, mantenuto dai meccanismi parassociativi c(e (anno la loro !ase anatomica nel sistema reticolare ascendente, ritiene c(e i farmaci atti a determinare fenomeni dissociativi possano anc(e rendere di2cile o impossi!ile la persistenza della trance ipnotica. 6 riprova sperimentale di ci0, tale autore (a adoperato l'acido lisergico )3;%=+, riscontrando la sua azione sfavorevole per la trance ipnotica anc(e se sotto l'e5etto del farmaco il soggetto appariva pi* suggestiona!ileS ;'altra parte, una suggestione ipnotica adatta, esercitata prima della somministrazione del medicinale, sem!rava aiutare il paziente a resistere alla azione tur!atrice di questo.
3. Prove di suggestiona"ilit e di automatismo psicomotorio. Suggestiona"ilit e ipnoti%%a"ilit
Essendo risaputo c(e, in via di massima sono pi* facilmente ipnotizza!ili i soggetti maggiormente suggestiona!ili allo stato di veglia, si possono, a scopo orientativo, eseguire preliminari prove di suggestiona1ilit, con l'avvertenza per0 c(e la mancata risposta a queste prove non ci d/ a5atto la certezza della non ipnotizza!ilit/ del paziente- e viceversa, in caso d1 risposta positiva alle prove. 'ipnotizza!ilit/, di fatto, dipende da diverse cause, fra cui importanti i rapporti interpersonali tra operatore e soggetto. Essa non defnita solo dalle qualit/ dell'ipnotizzato o da quelle dell'ipnotizzatore, !ens1 da quelle di entram!i, c(e si compenetrano nel rapporto interpersonale- lo studio isolato delle qualit/ di uno o di quelle dell'altro non potr/ mai portare a una giusta e completa spiegazione del fenomeno ipnotico. a suggestiona!ilit/, infne, aumenta per una determinata suggestione c(e venga spesso ripetuta )omoazione+ e infne, durante l'ipnosi, contrariamente c(e nello stato di veglia, si ottiene un aumento di suggestiona!ilit/ mediante suggestioni di tipo diverso )eteroazione+. 7el reparto per le malattie nervose dell'?spedale 'aggiore di Uercelli, c(i scrive (a adottato per molto tempo una serie di prove di suggestiona!ilit/, c(e fgurano stampate nella cartella clinica di ogni malato e c(e erano compiute, s'intende, con l'accortezza ric(iesta da ogni esame psicologico. Esse concernono la possi!ilit/ di porre ostacoli alle operazioni mentali per via suggestiva e la suscetti!ilit/ a giudizi intuitivi erronei per e5etto della suggestione. Eccone l'elenco9
%rova dei pesi di ;ossolimo9 si presentano due cu!i di legno di peso perfettamente uguale, uno dei quali porta, !en visi!ili, numerosi c(iodi infssi. Il paziente suggestiona!ile trover/ pi* pesante il cu!o con i c(iodi. %rova tattile9 si presentano in cornicette identic(e due fotografe riproducenti sto5e diverse, una liscia e un'altra molto rugosa- il soggetto suggestiona!ile prover/ diversa sensazione tattile. %rova delle dimensioni con colori uguali9 si presentano due cerc(i, due quadrati e due asticciole di legno, di colore e dimensioni uguali. 3uccessivamente si presentano altri due cerc(i, due quadrati e due asticciole di uguale colore, ma di dimensioni lievemente diverse. a persona suggestiona!ile non trover/ di5erenze di dimensione. %rova delle dimensioni con colori diversi9 l'opposto di prima- oggetti con uguali dimensioni, ma con diverso colore, verranno creduti di diversa dimensione %rova di 2h$vreul9 si d/ al paziente da tenere per un capo, all'altezza dell'anca, una corda alla cui estremit/ attaccato un pendolo di metallo. 6 circa cinque centimetri d1 distanza dal pendolino si mette per terra un !locc(etto di ferro inerte, dicendo c(e magnetizzato e c(e quindi attirer/ a sH il pendolino 3e il paziente suggestiona!ile si vedr/ c(e il pendolino ciondoler/ nella direzione del !locc(etto di ferro. %rova del circolo9 si presenta un cartoncino su cui sono disegnati due circoli uguali, del diametro di circa tre centimetri e lontani l'uno dall'altro circa otto centimetri. 3u un circolo scritto il numero quattro, sull'altro il numero sei. Il paziente suggestiona!ile indic(er/ come pi* grande quello c(e porta il numero pi* alto. 7umero delle risposte di colore alle tavole di ;orschach.
?ltre alle prove di suggestiona!ilit/, utile eseguire le prove per rendere manifesto un maggiore o minore automatismo psicomotorio- le principali sono9
=a prova delle aste9 si presentano asticciole di lung(ezza crescente e successivamente delle asticciole uguali. 3e il soggetto dominato dall'automatismo continuer/ a trovare ancora pi* lung(e le asticciole c(e gli si presentano, anc(e se la loro lung(ezza sar/ costante. =a prova dei 1attiti9 si invita il soggetto a !attere le dita sul tavolo, contemporaneamente all'esaminatore. Questi, dopo qualc(e istante, improvvisamente si ferma- se il paziente portato all'automatismo, continua a !attere ancora da solo vari colpi sul tavolo. =a prova del conteggio9 il soggetto deve contare ad alta voce con lo sperimentatore, il quale, giunto a un dato numero, per esempio trenta, salta una decina e conta B", B%, BC. Il soggetto incline all'automatismo conter/ C", C%, CC.
e prove sin qui elencate vengono di solito eseguite quando si fa l'esame psicologico del malato, per conoscere la sua maggiore o minore suggestiona!ilit/ e il grado del suo automatismo psicomotorio, in previsione di una successiva induzione e terapia ipnotica. &(i scrive pre&erisce tenere distinte ,ueste prove pure di suggestiona1ilit dai tentativi d'induzione c(e si fanno con altre prove, come quelle delle mani serrate, o del !ilanciamento o di Qo(nstamm ecc., e c(e, in caso positivo, possono dare facilmente l'avvio all'atto induttivo ipnotico vero e proprio con una serie di suggestioni successivamente incalzanti, c(e procurino progressivamente passivit/ psicomotoria, ini!izione di movimenti volontari o movimenti involontari ecc. )cap. = _ "+. ;i fatto, molti tentativi d'induzione sono anc(e delle prove di suggestiona!ilit/- ma non altrettanto c(iaramente le prove di suggestiona!ilit/, esposte in precedenza, (anno in sH i requisiti necessari per diventare eL a1rupto, in caso positivo, atti induttivi di ipnosi. Per questo motivo a!!iamo preferito di5erenziarle, avendo gi/ descritto le prove di suggestiona!ilit/, con successive possi!ilit/ induttive, nel capitolo quarto. Ri!adiamo, in ogni modo, qui il concetto c(e non sempre maggiore suggestiona!ilit/ signifca ipnotizza!ilit/. .armaci come l'acido lisergico possono aumentare la prima e non la seconda ). X. Zest+. ;i ci0 riteniamo !isogna tener conto anc(e per il T.6.P. )<Kden+, un farmaco c(e induce una condizione di suggestiona!ilit/ e c(e stato studiato nei la!oratori della Xo(ns <opLins FniversitK di @altimora. 3i pu0 difatti sta!ilire clinicamente una scala di credulit, c(e massima nelle demenze senili e paralitic(e, nei frenastenici, e va diminuendo negli epilettici, nei distimici, negli psicogracili. Quella della ipnotizza!ilit/, peraltro, non la segue a5atto, e questa pu0 essere massima negli ultimi e pressoc(H assente nei primi. Per sta!ilire il grado di ipnotizza!ilit/ alcuni autori si valgono anc(e di test proiettivi- 3c(necL adopera la tavola "%' del T(ematic 6pperception Test, in cui ra2gurato un uomo col dorso c(ino e la mano protesa verso il viso di una persona supina su un lettino. Egli adopera questa tavola per gli uomini, avendone disegnata un'altra per le donne. 6nc(e Zagner (a progettato per i diversi soggetti quattro diverse tavole, come test di ipnotizza!ilit/. Per giudicare della maggiore o minore ipnotizza!ilit/ di un soggetto sono state ela!orate anc(e varie scale di ipnotizza1ilit, c(e peraltro prendono in considerazione soltanto la personalit/ di questi, ignorando quella l'operatore, il rapporto interpersonale, e c(e infne presuppongono condizioni costanti di esperimento, invece non sempre ripeti!ili. Esporr0 pi* di5usamente il mio punto di vista in merito nel capitolo "C _ %d, a proposito dei quesito medico 4 legale specifco, postomi dal 8iudice Istruttore del Tri!unale di Torino, di defnire peritalmente se una determinata persona fosse ipnotizza!ile e un'altra avesse doti di ipnotizzatore.
CAPITOLO 7
Possibilit di facilitare l'ipnotismo con l'aiuto di farmaci
Cognizioni necessarie in merito e tecnica personale
1. Scopocloralosio e somnifen
Per rendere pi facile l'instaurarsi dell'ipnosi, ci scri!e a tentato l'uso di !ari farmaci ce secondo le esperienze e il moltiplicarsi delle conoscenze nel !olgere degli anni gli erano sembrati sempre pi adatti" Prima di !alutare l'efficacia indutti!a di trance di #ualsiasi farmaco, si $ condotto l'esperimento in modo da eliminare ogni componente suggesti!a, ben sapendo come la somministrazione di un #ualun#ue placebo possa facilitare l'induzione ipnotica" %i Cambard, nel &''&, a!e!a adoperato l'etere o il cloroformio, a deboli dosi, per indurre ipnosi" Ance Allauer nei &()) si $ !also del cloroformio per facilitare l'ipnotismo in un parto" *a soprattutto nel &()' furono compiute metodice esperienze di ipnosi farmacologica da +rotteau," -eguendo gli studi di #uesto autore, dopo circa cin#ue anni di pratica medica di ipnosi, ci scri!e si $ !also dello scopocloralosio, somministrando al paziente, un'ora prima della seduta, una pillola composta da .,/. di cloralose e mezzo milligrammo di scopolamina" -i $ arri!ati a tale dose media per un adulto, a!endo tro!ato inefficace, per lo scopo proposto, una dose ridotta di )0 centigrammi di cloralosio e di un #uarto di milligrammo di scopolamina, ed eccessi!a, per !ari soggetti, una dose di 70 centigrammi di cloralosio e tre #uarti di milligrammo di bromidrato di scopolamina" In alcuni malati, con tale ultima dose, anzic1 manifestarsi una tendenza al sonno, insorge!a uno stato di eccitazione" 2i solito, somministrando il medicamento a digiuno e lasciando il malato coricato, nel silenzio e nella semioscurit, il sonno !iene dopo circa due ore 3si !edano il caso && e i controlli al cap" &'4" Alcuni fautori dello scopocloralosio sostengono ce #uesto produce una specie di sonno sonnambolico, del tutto simile al sonno ipnotico profondo, in cui si osser!ano le tre #ualit degli stati secondi5 suggestionabilit, amnesia al risveglio e memoria alternante. Le condizioni indotte dallo scopocloralosio sarebbero assai fa!ore!oli alla riuscita delle suggestioni terapeutice, per cui si potrebbero, in un soggetto in pieno sonno medicamentoso, dare suggestioni gestioni ce !errebbero poi effettuate al ris!eglio, con amnesia completa di #uanto praticato dall'operatore durante il sonno" 2i fatto ci scri!e non a notato tali condizioni per effetto del semplice medicamento, ma solo allorc1 era riuscito a so!rapporre ipnosi" Il cloralosio agisce sul sistema ner!oso !egetati!o e sul circolo, e la scopolamina ne rinforza l'azione" 6sso apporta una modificazione della circolazione cerebrale, con leggera !asodilatazione, abbassa la pressione, diminuisce l'indice oscillometrico, riduce il numero delle pulsazioni cardiace, esercita una azione distensi!a generale sul sistema ner!oso" Tali effetti non sono sempre tutti desiderabili in ogni malato da ipnotizzare" Inoltre lo scopocloralosio si elimina al#uanto lentamente dall'organismo, sicc1 non $ consigliabile somministrarlo fre#uentemente" Tali fatti non rendono di facile e rapido impiego il suo uso per l'ipnosi d'ambulatorio, sicc1 ci scri!e presto fu costretto ad abbandonarlo, per ri!olgersi ai barbiturici endo!ena, ce ritene!a di effetto pi rapido e preciso" Tutta!ia altri autori anno successi!amente adoperato lo scopocloralosio e 7lastos, nel &(0), a riferito sulle suggestioni ipnotice terapeutice indotte con #uesto farmaco"
2. Narcotici barbiturici per via endovenosa
2esiderando adoperare i barbiturici, si us8 per primo il somnifen 9oce, di cui +uscaino a!e!a gi descritto nel &(:. l'azione catalettogena nell'uomo, e se ne usarono da ),) cm : , a /,/ cm : per iniezione lenta endo!enosa" ;on si ebbe per8 l'impressione ce il somnifen a!esse facilitato di molto la suggestione ipnotica 3casi &: e :&4, cosicc1 si pass8 presto alla ricerca di nuo!e sostanze pi atti!e" ;el &(/< si ebbe occasione di esperimentare per la prima !olta il pentotalal" A!e!amo appreso casualmente, da collegi della patologia cirurgica dell'=ni!ersit di Torino, l'azione di tale prodotto, ri!elatrice di tendenze, istinti e sentimenti in !ari ammalati operati, azione pi facilmente e intensamente riscontrabile ce non con altri narcotici" Particolarmente era successo a una paziente ce, nel ris!eglio dalla narcosi di pentotal, parlasse col proprio marito, intento ad assisterla, come al proprio amante, ri!elando al primo, allibito, fatti insospettati" A!uta dai collegi una fiala di pentotal, la si speriment8 in un'isterica, prima a scopo narcoanalitico e per indurre poi, a scopo terapeutico, uno stato ipnotico, con risultati ce si costatarono immediatamente superiori al somnifen" Per8 solo il caso :. 3ce ebbe la possibilit di procurarsi il farmaco direttamente dall'America, per mezzo di congregazioni religiose romane, a!enti case consorelle in #uel paese4 ci permise, nel &(/7, di fare !arie sedute di narcoanalisi e di ipnosi con risultati pi concreti" Con il cessare della guerra e la possibilit di procurarci in Torino altri barbiturici adatti all'uopo, abbiamo sperimentato successi!amente l'e!ipan, l'eunarcon, il narconumal, il tionarcon, il farmotal, il narco!ene, il diogenal, orientandoci alla fine !erso i barbiturici ce portano a un ris!eglio pi rapido 3narco!ene, diogenal4 e abbandonando #uelli, come il pentotal, con i #uali il ris!eglio $ un po' pi tardi!o e risultano #uindi meno pratici per le sedute di ambulatorio" -i estese, inoltre, il campo d'impiego di essi a #uasi tutte le forme di neurosi e alla balbuzie, pubblicando nel &(/' i risultati ottenuti nella cura di #uesta con la narcoterapia congiunta, o no, all'ipnotismo" Chi scrive indusse la suggestione ipnotica approfittando della subnarcosi preipnica e di quella postipnica, trovando pi confacente la seconda della prima, in un maggior numero di balbuzienti" Il metodo della narcoipnosi, per #uanto sia stato da ci scri!e adoperato sulla guida di criteri personali, non $ un metodo nuo!o" Laignel > La!astine nel &()/ comunico per primo l'effetto disinibente dei barbiturici endo!ena e !ari psicoanalisti eclettici 3%ill +renmann, ?ubie, *argolin, @adfield4 caldeggiarono l'interrogatorio psicoanalitico fa!orito dall'uso di farmaci psicodinamici, o leggermente ipnotici" La subnarcosi barbiturica, come metodo rapido di psicoterapia, fu messa a punto nel &(:) dall'inglese @orsleA, ce per primo coni8 il termine di narcoanalisi, esponendo la sua tecnica in una monografia del &(/:" Indipendentemente da @orsleA e contemporaneamente a #uesti, in %ermania @auptmann 3&(:/4 e !on -tocBert 3&(:04 elaborarono metodice narcoanalitice" La terapia narcoanalitica entr8 tutta!ia fra le pratice usuali di cura delle psicone!rosi solo durante la seconda guerra mondiale, fra gli autori anglosassoni 3%rinBer e -piegel, &(//C Dilde, &(/0, e altri4, russi 3Eilboorg, &(//, e altri4, francesi 32elaA, Cossa, &(/0 e altri4, italiani 3Alema, 9izzo, Cortesi, -paccarelli e Cer#uetelli, &(/7C Arian, -ogliani, &(/'C 9igotti, Ambrosetto, &(/(, e altri4" Ci scri!e a adoperato per la prima !olta il pentotal nel &(/< a scopo narcoanalitico e per indurre trance ipnotica" All'esame della bibliografia si $ rile!ato ce molti psiciatri si sono a!!alsi di #uesti barbiturici, ma pi spesso per eseguire una narcoterapia ce non per indurre uno stato ipnotico ben definito e praticare successi!a ipnositerapia, secondo le modalit di #uesto metodo da me impiegato nel &(/' per la cura della balbuzie" PicB e +remer anno classificato i barbiturici come narcotici ad azione mesencefalicaC molti per8 sostengono ce le dosi ele!ate agiscano su tutti gli elementi ner!osi e manifestino #uindi un'azione depressi!a ance sulla corteccia" Pi precisamente si pensa ce Fper dosi ematice piccole, la loro azione $ pre!alentemente corticale, per dosi leggermente maggiori la loro azione $ mesodiencefalica, per dosi ancora maggiori, cerebellare e spinale e per dosi massime, bulbareG 32ogliotti, Ciocatto4"
Trasportati dalle globuline e dalle albumine del sangue, i barbiturici, pur distribuendosi o!un#ue nell'organismo, anno sicuramente una fissazione di scelta sui centri della base del cer!ello" Tale fissazione $ in funzione della concentrazione raggiunta dal prodotto nel sangue" Huando il farmotal causa il sonno, gran parte di esso, introdotto endo!ena, $ stato fissato dalle cellule ner!ose, una #uantit minore si tro!a disciolta nel plasma e una #uantit ancora minore si tro!a diffusa nei !ari tessuti" FPer una legge fisica di carattere generale, il farmotal iniettato > scri!ono 2ogliotti e Ciocatto tender a raggiungere un e#uilibrio tra le !arie parti nelle #uali si $ diffuso, con passaggio #uindi dal cer!ello, ce pi ne contiene, al plasma e da #uesto agli altri tessuti" =na piccola parte, infine, sar eliminataG" Il barbiturico ce lascia il tessuto ner!oso si fissa al tessuto adiposo e da #uesto ritorna al sangue e al cer!ello #uando il tessuto adiposo si fosse saturato e alleggerito il tessuto ner!oso" -ulla velocit d'iniezione del barbiturico per indurre ipnosi, non si possono dare consigli precisi , ed essa dipende molto dalle condizioni somatice e psicice del soggetto" Ipersensibili alla narcosi barbiturica si ri!elano i longilinei e gli asteniciC pi resistenti i picniciC particolarmente sensibili sono i bambini e i !ecci" ;on solo il peso corporeo dell'ammalato condiziona la #uantit dei barbiturico, ma ance le sue condizioni psicice" Alcuni ne!rotici ansiosi, ce si apprestano alla seduta in condizioni di agitazione ansiosa e di emoti!it abnorme, 'necessitano, per entrare in uno stato crepuscolare, di una dose a !olte #uasi doppia di #uella ce successi!amente occorrer loro, #uando, per effetto della cura, sar diminuita la loro angoscia" Per i nostri scopi $ in!ece utile l'iniezione lenta" 6ssa, praticata ad ammalato digiuno, !a interrotta se compaiono tosse, singiozzo e fenomeni da eccitazione !agale" 2ecisi!i, per giudicare la tolleranza del preparato e #uindi per stabilirne la posologia, sono il comportamento del circolo e del respiro" La !elocit di iniezione de!e essere proporzionata alla reazione somatopsicica del paziente, giudicandola buona per l'ipnosi quando si pu mantenere il soggetto per qualche minuto in stato di sopore, con dislalia e nistagmo 3#uest'ultimo sintomo non $ sempre apprezzabile4" L'ipotonia muscolare, ce porta a un rilasciamento della muscolatura mimica, a un leggero abbassamento della mandibola e a un modico reclinare della testa sul collo, indica il momento propizio per indurre la suggestione ipnotica con i modi descritti pi a!antiC mentre se per eccesso di dose il malato passasse in narcosi pi profonda, ci si do!r !alere dell'inizio del ris!eglio" Con il sonno profondo, difatti, !iene a cessare il rapporto tra ipnotista e soggetto, con conseguente impossibilit da parte di #uest'ultimo di rice!ere suggestioni" Resta in ogni caso ben chiaro che il sonno barbiturico ben diverso dal sonno fisiologico e da quello ipnotico e ce si tratta, come pi diffusamente si riferir nella parte terza, di tre tipi di sonno" Per #uanto riguarda la identit del sonno barbiturico col fisiologico, F#ualcuno > scri!ono 2ogliotti e Ciocatto > a creduto erroneamente d'identificare il sonno barbiturico con #uello fisiologicoC basti ricordare a #uesto proposito ce, contrariamente a #uanto a!!iene nel sonno, nella narcosi barbiturica diminuiscono non solo i fenomeni della !ita di relazione, ma ance #uelli di ricostruzione 3Deese4G" Huanto poi alla di!ersit del sonno ipnotico da #uello fisiologico, si riferir diffusamente nella parte terza, desiderando #ui solo precisare ce nessuna delle sostanze adoperate per indurre narcosi $ da sola capace di suscitare trance ipnotica, bensI uno stato di sonnolenza, confusione, disorientamento, ce possono facilitare la successi!a induzione di trance con uno dei metodi di induzione normale, precedentemente descritti" Praticamente dobbiamo intendere per subnarcosi #uello stato di coscienza crepuscolare, accompagnato di solito da amnesia, ce precede o segue la narcosi farmacologica" In essa !i $ un'ottusit dei processi percetti!o > intelletti!i coscienti, con tendenza all'affioramento della personalit profonda" La subnarcosi si differenzia dalla trance ipnotica perc1, in #uesta, la modificazione della coscienza a un aspetto di!erso, accompagnandosi a un dinamismo psicico e alla possibilit di atti!it mentali come #uelle, ad esempio, ce a!!engono nella condizione sonnambolica, non presenti in subnarcosi" 2ifatti la trance profonda spontanea dei medium, come la trance estatica dei mistici, le profonde autoipnosi e le ipnosi intense indotte, sono crisi sonnambolice ce si accompagnano a una !era dissociazione della personalit, sino a instaurare personalit alternanti, da noi mai riscontrate in subnarcosi"
a! "nconvenienti delle iniezioni di barbiturici endovena nella pratica dell'ipnotismo
L'iniezione di barbiturici endo!ena, se facilita da una parte la suggestione ipnotica, dall'altra rende pi complessa la tecnica delle sedute di ipnotismo, perc1 riciede la conoscenza delle pratice abbinate della narcoanalisi e dell'ipnotismo semplice" La prima complicazione della seduta $ data dall'iniezione stessa del barbiturico endo!ena" Per #uanto #uesta sia limitata a poci centimetri cubi 3da uno a cin#ue cm : di una soluzione al &.J ce !engono iniettati lentamente e con la tecnica propria della narcoanalisi, non con #uella degli anestesisti4, con!err sempre agire con molta cautela, o astenersi addirittura dall'uso di essa in soggetti portatori di processi infiltrati!i delle !ie respiratorie e negli asmatici gra!i, in malati con disfunzioni cardiace, !agali e ipertensione arteriosa di !eccia data, in #uelli con lesioni epatice, o condizioni tossice generali" %omirato e %amna, riciamandosi a ricerce sperimentali di -ceifleK 3&(/<4, ce dimostrano come i barbiturici tiosolforati non !engano disintegrati dal fegato, pensano ce #uesti possano !enire adoperati ance in epatopazienti e in soggetti intossicati, come gli etilisti" Huesti autori scri!ono5 F2al punto di !ista medico non esistono praticamente controindicazioni all'uso della tecnica della narcoanalisi" Le dosi relati!amente modeste del barbiturico e @ tempo di iniezione assai prolungato riducono infatti note!olmente la possibilit di incidenti da narcosi, ce sono in #uesto campo del tutto eccezionali" ;ella nostra casistica, comprendente soggetti di ogni et e non sempre in perfette condizioni fisice, una sola !olta, in una donna di :( anni, in condizioni generali normali, si sono manifestati preoccupanti sintomi di sofferenza cardiorespiratoria, dopo l'introduzione dei primi centimetri cubi del farmacoC rapidamente cessati, sospendendo l'iniezione del preparato" In #ualce caso, pure raro, si pu8 notare all'inizio della subnarcosi la comparsa di singiozzo o di tosse spastica, rarissimamente del !omitoG" 2i fatto, ci scri!e, in #uattordici anni di uso di barbiturici endo!ena a scopo narcoanalitico, o narcoipnotico, o per praticare elettrosocBterapia in narcosi, o per sedare rapidamente malati agitati, ritiene di a!er eseguito, tra pratica ospedaliera e pri!ata, oltre un migliaio di iniezioni di barbiturici erido!ena, in soggetti tutti precedentemente scelti dal lato internistico, e a accertato circa una cin#uantina di !olte il !omito di tipo biliare e sali!are, assai pi fre#uentemente sensazione di nausea al ris!eglio, singiozzo e modesti fenomeni di spasmo respiratorio" 2a lungo tempo, per #uesto, ci scri!e non esegue iniezioni di barbiturici endo!ena, senza a!ere dell'atropina da iniettare e!entualmente endo!ena, per combattere possibili effetti eccessi!i di simpaticolisi cimica 3ipotensione, bradicardia, sali!azione, !asodilatazione periferica4, o stricnina e, come pronto soccorso per i casi di apnea, lobelina, picropen e un appareccio del tipo !a e !iene, collegato a una bombola di ossigeno o pi semplicemente un #ope resuscitator $hio" Ai soggetti !agotonici si fa eseguire una mezz'ora prima della seduta di narcoterapia una iniezione endomuscolare di un milligrammo di solfato neutro di atropina" %li incon!enienti suddetti insorgono raramente nella tecnica dell'iniezione endo!enosa del barbiturico per narcoanalisi e per facilitare l'ipnosiC tutta!ia $ bene non ignorarli ed essere preparati a essi" -i rimanda per #uesto a #uanto ci scri!e a gi esposto in un precedente la!oro5 6lettrosocBterapia, pre!ia somministrazione di farmaci curarizzanti" 6L ance possibile, per una intolleranza, specifica al barbiturico, non pre!edibile prima, la morte per paralisi bulbare, ance dopo un centimetro cubo e mezzo di #uesto, iniettato lentamente endo!ena" -i ritiene ce #uesti incidenti, messi in rapporto alle numerose migliaia di casi trattati felicemente, non possano essere tali da far scartare l'uso del prodotto indiscriminatamente, e ce la percentuale di complicazioni letali rientri nella fatalit delle impre!edibili reazioni indi!idualiC come si pu8 a!ere per moti!i di!ersi ance per l'iniezione di altri prodotti 3penicillina, !itamina + & , calcio ecc"4" Il caso a cui si accenna, riguardante una donna di ): anni, $ stato sottoposto a controllo autoptico dal professor -ergio To!o, presso l'Istituto di medicina legale dell'=ni!ersit di Torino, diretto dal professor -ergio canuto, il 7 agosto &(07, e la causa della morte fu attribuita appunto a paralisi dei centri bulbari per una eccezionale intolleranza al farmaco"
(b) Diagnostica differenziale fra sintomi ipnotismo e sintomi da subnarcosi barbiturica
La seconda complicazione ce si riscontra con #uesta tecnica $ #uella di scambiare le condizioni somatopsicice della subnarcosi, specie preipnica, #uelle do!ute alla suggestione ipnotica, tanto pi ce entrambe anno sintomi comuni" 9icorder8 fra #uesti l'ipoalgesia, l'amnesia e alcune modificazioni del comportamento" 2urante la subnarcosi a!!engono difatti alterazioni somatice neurologice, ce interessano soprattutto il tono muscolare e la sensibilit obietti!a e soggetti!a" L'ipotonia e l'anestesia della subnarcosi possono essere facilmente ottenute con l'ipnotismo, sicc1 bisogna cercare di non confondere #uanto $ pro!ocato dalla suggestione con #uanto $ in!ece do!uto al barbiturico" Lo stesso pu8 a!!enire per le alterazioni delle funzioni psichiche, #uali le percetti!e, le intelletti!e, le !oliti!e, l'emoti!it, il linguaggio, l'espressione, l'atti!it psicomotoria, ce possono essere suscitate parimenti dall'ipnotismo e dalla narcosi" In subnarcosi sono fre#uenti i primitivismi, cio$ #uei processi psicici ce sono dominati dall'emozione e ce si contraddistinguono dai processi pre!alentemente razionali, differenziati e complessi" Tali primiti!ismi sono causati da alterazioni dell'affettivit, con disinibizione emotivaC dalla ri!elazione di ricordi pre!iamente rimossi dalla coscienza e raggruppati, non secondo criteri razionali, ma secondo un comune piano emozionaleC e dalla concentrazione #uindi delle idee intorno a un centro emoti!o 3Arian, Alema, -cneider4" Ci8 si pu8 osser!are ance in alcuni gradi dell'ipnosi e in soggetti particolari Oltre ce nel campo dei sentimenti e dell'affetti!it, sono possibili ance in #uello delle funzioni intelletti!e alterazioni similari nell'ipnosi e nella subnarcosi" Con l'iniziarsi di #uesta, la memoria di fissazione assai spesso scema e scompare in molti casi" -timoli acustici 3battito di mani, fiscietti4, stimoli tattili 3carezze sul !olto4 o dolorosi 3puntura di spillo4, parole pronunciate dal paziente in subnarcosi, conta di numeri ecc", mo!imenti semplici 3come #uelli di slacciarsi la cintura, toccarsi la fronte con la mano4, possono non essere ricordati al ris!eglio dalla subnarcosi 3Arian4, come a !olte pu8 accadere in alcuni gradi dell'ipnosi" Ance la memoria di evocazione, di!entando pi profonda la subnarcosi, scema e la sua scomparsa progressi!a $ parallela alla scomparsa dell'attenzione concentrata e probabilmente in parte $ in collegamento causale con #uest'ultima 3Arian4" Alcuni autori descri!ono peraltro una ipermnesia da subnarcosi, e mettendo la subnarcosi con barbiturici in analogia con l'ipnosi parlano di narcoipnosi" -timo peraltro ce si debbano differenziare i #uadri dell'ipnosi e della subnarcosi, e ce la confusione tra fenomeni do!uti all'ipnotismo e #uelli do!uti alla narcosi possa a!!enire solo #uando non si $ ancora padroni della diagnostica differenziale fra le due sindromi, n1 della tecnica" 2ifatti, l'ipotomia muscolare, causata dalla suggestione ipnotica, contrariamente a #uella ce si riscontra in subnarcosi, non si accompagna mai alle scosse di nistagmo, n1 alla iporeflessia corneale, ce in!ece assai spesso si osser!ano nell'ipotonia da barbiturico, prima ancora, si intende, ce si arri!i alla caduta della mandibola" Inoltre, l'ipotomia muscolare suggesti!a pu8 facilmente tramutarsi in catalessia e contrattura, il ce non a!!iene nella ipotonia da barbiturico" 7olendo pertanto !edere se il rilasciamento muscolare suggerito sia effetto di una suggestione ipnotica o del barbiturico iniettato, ci scri!e usa solle!are il braccio del paziente dal lettino, suggerendo ce #uesto rimarr ormai su da solo e se il paziente $ ipnotizzato, la suggestione catalettica perdurer a lungoC in caso contrario pre!arr l'azione narcotica e il braccio ricadr di peso sul lettino" L'analgesia per suggestione ipnotica pu8 a !olte essere identica per intensit a #uella barbituricaC peraltro !i $ una contropro!a a cui si pu8 ricorrere per differenziarle5 #uella, cio$, di tramutare a comando in iperalgesica la zona anesteticaC cosa assolutamente impossibile nell'anestesia pura barbiturica, senza concomitante recetti!it ipnotica" Tale diagnostica differenziale $ stata documentata da ci scri!e in !ari filmati, a disposizione degli allie!i della -cuola di Ipnosi Clinica -perimentale diretta dall'Autore" I primitivismi psichici, concernendo la sfera istinto > affetti!a, a cui si $ accennato, sono possibili nella subnarcosi non profonda, mentre nell'ipnosi sono possibili, in genere, solo nei gradi molto a!anzati, con dissociazione della personalit e un certo grado di sonnambulismo spontaneo" 2i una particolare attenzione discriminati!a necessitano le alterazioni della memoria di fissazione e di e!ocazione" Huelle a carico della memoria di fissazione non sono ammesse da tutti e non sempre si presentano" Ci scri!e, in !ari casi, non a riscontrato amnesia di fissazione nella subnarcosi preipnica" Arian peraltro, nei soggetti da lui esaminati, scri!e di a!er sempre riscontrato, alla !erifica postnarcotica 3indipendentemente dall'et dal sesso, dalle caratteristice psicosomatice fisiologice e patologice e dal profilo psicometrico prenarcotico, indipendentemente anzitutto dalle abituali facolt mnemonice da s!egli4, la mancanza di ritenzione degli stimoli percepiti durante la subnarcosiC ossia, amnesia di fissazione per la durata della subnarcosi" 6L da credere ce nell'amnesia abbia ance importanza la particolare costituzione del soggetto, nel senso ce un gracile mentale , o un soggetto di memoria costituzionalmente debole possa andare incontro all'amnesia delle esperienze !issute in subnarcosi pi facilmente di #uanto non possa accadere a uno con pi !alide possibilit mnemonice" ;ella e!enienza ce in subnarcosi sia possibile riscontrare amnesia, $ indispensabile conoscerne i caratteri per differenziarla da #uella dell'ipnotismoC ci riferiremo per #uesto agli studi di Arian ce, esaminando i modi in cui a!!iene l'amnesia di fissazione e il fenomeno della ritenzione mnestica temporanea in subnarcosi, a cercato di illuminare un problema di note!ole interesse psicofisiologico e psicopatologico"
&" L'amnesia anterograda da subnarcosi barbiturica $ una amnesia di fissazioneC essa a inizio sin dalle prime fasi della subnarcosi, e perdura con #uesta" )" La funzione della facolt di ritenzione comincia, di regola, mentre l'indi!iduo in esame conta ancora per ordine, speditamente e senza dislalia" Talora, l'inizio dell'amnesia di fissazione coincide con i primi sintomi mimici della subnarcosi 3tremito palpebrale, ciusura delle palpebre, rilasciamento della muscolatura mimica ecc"4" 6ssa sopra!!iene #uindi #uando ancora tutte le altre funzioni psicice elementari pi importanti 3parola, orientamento, memoria di e!ocazione, attenzione, capacit di calcolare4 sono presenti ed efficienti, o #uando sono menomate in piccola misura :" L'incapacit di ritenere nella memoria le percezioni !issute durante la subnarcosi si riferisce a tutti i tipi di percezioni5 soggetti!e 3atti compiuti dall'indi!iduo stesso4 e oggetti!e 3segnali e stimoli sentiti e percepiti4" -i riferisce a segnali !erbali complessi emozionalmente indifferenti, come pure a segnali !erbali complessi con carica emoti!a" -i riferisce a tutte le percezioni a!ute5 acustice, melodice, tattili, !ibratorie, dolorifice e finance cinestesice di una certa intensit" /" L'amnesia di fissazione per la subnarcosi si presenta indipendentemente dal fatto ce #uesta sia seguita o no da una narcosi totale profonda e prolungata" 0" L'amnesia da subnarcosi $ totale e permanente" F;on siamo riusciti > scri!e Arian > a destare il ricordo dei segnali percepiti in subnarcosi con i mezzi comuni dell'interrogatorio postnarcotico5 n1 dopo frazioni di un'ora, n1 dopo ore, o giorni, o settimaneG" L'amnesia di fissazione da subnarcosi barbiturica si differenzia dall'amnesia retrograda postraumatica5 infatti, i ricordi coperti da #uesta possono e!ocarsi mediante la subnarcosi col pentotal 39ussel e ;atan4"
I dati sin #ui riferiti sono molto importanti per la pratica, perc1 nei soggetti ce presentano tale amnesia do!rebbe essere inutile tentare azioni suggesti!e terapeutice, efficaci e durature, nelle fasi della subnarcosi preipnica" Inoltre, essi permettono di differenziare l'amnesia di fissazione subnarcotica da #uella da ipnotismo" Huesta, contrariamente a #uella da barbiturici, presenta i seguenti caratteri5
&" In molti soggetti non $ pro!ocabile e se mai compare #uando sono gi compromesse alcune funzioni psicice e si anno fenomeni di passi!it fisica e psicica, di catalessia, di analgesia, di automatismo psicico" Assai spesso, inoltre, #ueste alterazioni si producono senza ce neppure sopra!!enga l'amnesia di esse" )" *entre l'amnesia da subnarcosi $ totale e permanente 3Arian4, cosI non $ #uella dell'ipnotismo, ed possibile rievocare, in sedute successi!e, le esperienze !issute nelle trance precedenti, ance se totalmente dimenticate al ris!eglio 3si !eda casistica4" :" L'amnesia di fissazione in ipnosi $ rara e se eccezionalmente si do!esse instaurare non si riferisce a tutti i tipi di percezione, soggetti!i o oggetti!iC ma seletti!a, nel senso ce alcune esperienze !engono fissate e altre no, secondo la particolare relazione esistente al momento fra l'ipnotista e il soggetto, e l'importanza ce a, per #uesti, l'esperienza !issuta in ipnosi" -i rimanda, in merito, ai ribe!i personali fatti sulla memoria e sull'amnesia nei casi ), /, &., &0, &', &(, )&, )(, :&, :', /), // 3cap" &'4" 9icerce sulla consape!olezza inconscia in anestesia generale sono in corso, all'Ospedale F-" PietroG di 9oma, da parte del Prof" A" -odaro pnmario cirurgo e ipnologo del C"I"l"C"-" 3cap" ( M :b4" Ance lo stesso calcolo del tempo trascorso in ipnosi, in rari casi pu8 essere esatto, mentre, di norma, $ note!olmente raccorciato 3casi &., :', /)4, ma non in modo cosI fisso come in subnarcosi, la cui durata di trenta minuti !iene soggetti!amente stimata di cin#ue o dieci 3%omirato e %amna4" /" Il meccanismo psicofisiologico con cui si arri!a all'amnesia di fissazione, $ di!erso nei due procedimenti, e mentre nella subnarcosi barbiturica si de!e pensare a un'azione tossica del farmaco sui centri ner!osi cerebrali e, #uindi, a un processo eminentemente biocimico, nel caso dell'ipnotismo la causa $ in!ece psicica ed $ do!uta al particolare rapporto dell'ipnotizzatore con l'ipnotizzato" Per #uanto poi riguarda l'ipermnesia evocativa, ce si riscontra in subnarcosi e nell'ipnotismo, ance #ui $ possibile una diagnosi differenziale al tecnico ce ipnotizzi con l'ausilio di barbiturici endo!ena" Ci8 ce si riesce a e!ocare in subnarcosi $ dotato di intensa carica affetti!a e la sua e!ocazione a!!iene per lo sblocco d'una censura" ;ell'ipnotismo, in!ece, si riesce a e!ocare materiale di #ualsiasi !alore affetti!o e ance emozionalmente neutro 3Arian4" -i de!e, pertanto, ritenere ce il meccanismo psicofisiologico con cui a!!iene l'e!ocazione di materiale pre!iamente subcosciente in subnarcosi sia sostanzialmente di!erso dal meccanismo con cui a!!iene l'e!ocazione durante l'ipnosi di materiale pre!iamente inconscio, o dimenticato" Ci8 considerando ance ce, nell'ipnosi, l'ipermnesia e!ocati!a $ prodotta dall'operatore e assume solo eccezionalmente nel sonnambulismo #uella natura spontanea, fluente, continua, ce si osser!a a !olte, ance se di rado, nelle subnarcosi"
(c) Tecnica personale per indurre ipnosi in subnarcosi e vantaggi di tale metodo
-olo tenendo conto di #uanto si $ esposto precedentemente sui criteri di iniezione dei barbiturici endo!ena e sulle modificazioni psicice da essi causate nella subnarcosi, si pu8 tentare con successo di indurre una trance ipnotica in subnarcosi"
Il metodo ce ci scri!e adopera $, in particolare, il seguente ed $, in complesso abbastanza semplice" Tutto sta nel cogliere il momento opportuno in cui bisogna so!rapporre alla subnarcosi la condizione ipnotica" 6sso, neurologicamente, $ rappresentato dai sintomi della disartria, della ipotonia muscolare, del nistagmo, del lieve sopore" =n utile artificio $ #uello di far parlare il soggetto su argomenti indifferenti mentre si inietta lentamente il narcotico" ;on appena il soggetto comincia a non ricordare le parole e a di!enire dislalico o disartrico, si gradua l'iniezione cercando di mantenere #ueste condizioni per #ualce minuto5 ci8 facilita la successi!a induzione di trance" ;ella durata dell'iniezione bisogna tenere ben presente ce l'effetto del narcotico non $ immediato, ma lie!emente ritardato, cosicc1 il principiante ce, non !edendo subito insorgere la disartria, continuasse l'iniezione, senza fare una bre!e pausa dopo il primo, o il secondo centimetro cubo 3dipende dal tipo di narcotico adoperato, dal peso corporeo del soggetto, dallo stato di apprensione ansiosa di #uesti ecc"4, riscierebbe di tro!are il paziente impro!!isamente addormentato, e cio$ in condizioni da non poter stabilire #uel rapporto costante, necessario per l'atto indutti!o"
&" %i induce ipnosi suggerendo idee di rilassamento, di pesantezza agli arti, di distensione ce, per essere in parte suscitate dal narcotico, !engono dal soggetto riferite tutte a #uesto e non a suggestione" 2i fatto non $ cosI, perc1 spesso si possono ottenere in seguito gli stessi risultati, iniettando soluzione fisiologica, o con la puntura endo!enosa e fingendo poi di fare l'iniezione" Peraltro, #uando il soggetto si $ rilasciato, a ciuso gli occi ed $ assopito, non sappiamo #uanto di tale condizione sia da attribuirsi alla suggestione e #uanto al barbiturico, se cio$ ci tro!iamo di fronte a un soggetto ipnotizzato, o narcotizzato" 6L pertanto necessario ricorrere a una pro!a ce subito ci illumini in merito" )" Ci scri!e ricorre al metodo della levitazione del braccio opposto a #uello in cui !iene infisso l'ago endo!ena, e alla sua catalessi 3suggestione motoria4" -e #uesta a!!iene, possiamo essere sicuri ce essa non $ effetto del barbiturico 3il #uale, causando ipotonia, ostacola anzi la pro!a stessa4 e ce il soggetto tro!asi gi in trance" 2al modo con cui il braccio si alza e resta solle!ato si pu8 arguire la profondit della trance" =n braccio ce si alzi troppo rapidamente dimostra il desiderio del paziente di collaborare e la sua condizione ancora note!ole di !eglia" =n braccio ce non si alzi affatto e @ silenzio del paziente possono significare ce in lui predomina l'ipotonia del narcotico iniettatoC in #uesto caso non c'$ ce da attendere #ualce minuto perc1 essa si dilegui, insistendo sempre con le suggestioni di le!itazione del braccio" =n braccio ce non si alzi, una catalessi ce non duri o una particolare lo#uacit pro!ano senz'altro ce il soggetto resiste alla suggestione e al narcotico" ;on c'$ #uindi ce da insistere con l'una e con l'altra" :" -e la pro!a della le!itazione fallisse per particolari, iniziali resistenze del soggetto, si induce una narcosi pi profonda, e appena da #uesta si passa di nuo!o alla condizione della subnarcosi con dislalia si cerca di stimolare l'attivit fantastica e immaginativa del soggetto, suggerendo sogni che possano portare a una ipoestesia o iperestesia suggestiva, come si $ descritto al capitolo 0 M &a" Per appurare l'esistenza della trance, in subnarcosi barbiturica, l'iperalgesia $ pi probati!a dell'ipoestesia" +isogna a!ere la costanza di insistere" Con graduali e ripetute suggestioni in subnarcosi, interrotte da narcosi successi!e, si riesce, nella maggioranza dei casi, a spezzare la resistenza del paziente e a indurre trance" /" =na !olta indotta #uesta, si cerca subito di approfondirlaC e perci8, ci scri!e tro!a utile il metodo delle ipnosi e delle deipnotizzazioni successive e ripetute, secondo una tecnica ce in certo #ual modo collima con #uella descritta da 7ogt sotto 2 nome di tecnica di frazionamento 3cap" 0 M &4" 0" 2i grande utilit per l'approfondimento della trance risulta il metodo di far accertare al soggetto, messo in ipnosi !igile, una catalessi o una analgesia indotte in trance e non rimosse" Ad esempio, si in!ita il paziente ad abbassare il braccio catalettico solle!atoC gli si fa notare come i suoi sforzi siano !ani e si sfrutta la sua emozione per facilitare una successi!a pi profonda ipnosi" A #uesto punto, per l'approfondimento della trance e per arri!are a influenzare il soggetto in modo sempre pi sicuro, non c'$ ce da proseguire secondo i principi della tecnica, gi esposti nel capitolo 0 M &, )" -i tenga presente per8 ce la narcoipnosi rende pi facile l'induzione della trance, ma non la intensit di #uesta, nel senso ce possa facilitare la produzione di stati sonnambolici in soggetti ce con la metodica semplice si fossero dimostrati resistenti a raggiungere il sonnambulismo 3cap" 04" Hualora, per una particolare resistenza del malato, non si riuscisse a indurre trance col metodo dianzi indicato delle subnarcosi e narcosi successi!e, usando gradatamente il barbiturico di una fiala, si lascia riposare il soggetto e si esegue nuo!amente la pro!a dopo un paio di giorni" -e l'operatore a!r agito con prudenza e buona tecnica, il paziente si alzer in ogni caso riposato, rilassato, tran#uillo e lie!emente euforico" La tecnica su descritta $ stata documentata in filmati, ce sono a disposizione degli studiosi del Centro Italiano di Ipnosi Clinica -perimentale 3CIIC-4 di Torino"
-i $ spiegata la tecnica dell'ipnotismo con l'ausilio dei barbiturici, come !iene eseguita da ci scri!e" Altre cognizioni tecnice !erranno esposte nella parte #uarta" Huanto si $ riferito dimostra come non basti dare un narcotico perc1 ciun#ue possa fare poi dell'ipnosi terapeutica" Per l'induzione bisogna a!ere innanzitutto #uell'esperienza mediante la #uale s'impara a leggere, nella fisionomia e negli atteggiamenti del paziente, lo stato della sua coscienzaC per la cura bisogna possedere conoscenze basilari sulla narcoanalisi e sull'ipnositerapia 3capp" &:, &/, &0, &<, &74"
Peraltro, l'induzione fatta in subnarcosi presenta i seguenti vantaggi5
&" La condizione di coscienza, propria della subnarcosi, permette, di fatto, d'indurre ipnosi con molto maggior facilit e rapidit dI #uanto non permetta la coscienza dello stato di !eglia" =na prima induzione ipnotica con l'ausilio dei narcotico $ limitata sempre nello spazio di mezz'ora circa, mentre +renman e %ill scri!ono ce per indurre una ipnosi profonda in un ne!rotico sono necessarie pi sedute, da cin#uanta minuti a un'ora e mezzo ciascuna, ed 6ricBson sostiene ce in alcuni casi il successo $ ottenuto dopo pi sedute, ce possono durare ance tre > #uattro oreN
)" Per medici principianti nell'ipnotismo, timorosi dell'insuccesso e dello smacco di fronte al malato di un'induzione fallita, la condizione di subnarcosi indotta dal barbiturico, con le sue possibilit di coscienza e di amnesia, offre sempre il modo di sal!are il proprio prestigio" 6 #uesta tran#uillit, a !olte, $ tale da potenziare di per s1 le possibilit ipnotice dell'operatore stesso"
:" -offermandoci infine sul rapporto interpersonale ce si stabilisce con l'induzione narcoipnotica, si pu8 osser!are come la combinazione della subnarcosi con l'ipnosi dia al terapeuta la possibilit immediata di adattare la cura alle reazioni del soggetto, dirigendola e improntandola, secondo le necessit del momento, o !erso il processo regressi!o intenso della narcosi, o !erso #uello pi graduale dell'ipnosi, ce permette ai meccanismi difensi!i della personalit di ri!elarsi nell'adattamento, ma ance nelle e!entuali resistenze"
-in #ui le tecnice d'induzione di trance e del suo approfondimento" 9esta ora da precisare il modo di servirsi di una trance a scopo terapeutico, descri!endo partitamente le principali tecnice specialistice per curare le malattie ce possono essere trattate con l'ipnosi" ;ella parte #uarta accenneremo a #uesti metodi e ad essi rimandiamo il lettore" Praticamente ogni malattia potrebbe riciedere trattazioni particolareggiate di ipnositerapia" Alla base di #uesta sta per8 la conoscenza dell'impostazione generale dell'ipnotismo in terapia, con le sue regole e i suoi principi inderogabili, l'esatta cognizione di ci8 ce si pu8 e di ci8 ce non si de!e mai fare in ipnosi"
Impiegeremo perci8 la parte terza, ce segue, per specificare le modificazioni psicice, somatice e !iscerali ce si possono ottenere con l'ipnotismoC per trattare a fondo la fisiologia e la patologia di #uestoC per illustrare l'intimo meccanismo di produzione e di azione dell'ipnosi, su cui gi ci siamo soffermati facendone la storia, nella prima parte" 2alle cognizioni rica!ate seguiranno corollari utili per le cure specialistice e canoni per #uell'ipnotismo specializzato ce ci auguriamo di !edere fiorire non sul fondamento di un empirismo artistico, ma su #uello di un metodo sempre pi rigorosamente scientifico"
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