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1.1.1 RACCOLTA Premessa per la raccolta la conoscenza delle erbe medicinali. Se la possediamo occorrer soltanto raccoglierle allepoca giusta, nel luogo giusto e nel modo giusto. Lesperienza ha dimostrato che i migliori risultati di guarigione si sono ottenuti con erbe raccolte di resco, cosa !uesta assolutamente necessaria per ottenere un successo nelle malattie gravi. Le erbe resche si possono raccogliere personalmente dallinizio della primavera, a volte sin dal mese di ebbra io, ino al mese di novembre. "lcune si trovano persino dinverno sotto la coltre nevosa, sempre che uno ne ricordi la loro dimora #ad esempio la Celidonia$. Per linverno si prepara una riserva non troppo grande di erbe essiccate. %ccor re coglierle nel momento del loro maggiore contenuto in sostanze attive. Ci& avviene per le P"'() *L%'+"L) allinizio della ioritura, per le *%,L)+ prima e durante la ioritura. Le '"-)C) si scavano allinizio della primavera o in autunno. ) *'.(() si raccolgono allepoca della maturazione. "l riguardo si tengano presenti le seguenti avvertenze: si colgano esclusivamente piante sane, pulite e prive dinsetti/ Coglierle in condizioni asciutte nelle giornate di sole !uando la rugiada ne gi evaporata. Per la raccolta occorre evitare i campi ed i prati concimati chimicamente, le sponde di ac!ue sudicie ed in!uinate, i terrapieni delle errovie e la vicinanza di strade tra icate, autostrade e di impianti industriali. "bbiate riguardo per la natura/ #0on strappate le piante con tutte le radici, non causate danni/$ "lcune piante sono sotto protezione. +siste un numero su iciente di altre piante medicinali con le stesse sostanze attive che non sono protette #ad esempio la Primula auricola$. 1entre le cogliete, non schiacciatene i iori e le oglie e non mettetele in buste di plastica/ "ltrimenti le erbe comincerebbero a sudare e una volta essiccate annerirebberco. 1.1.2 ESSICCAMENTO Le erbe prima dellessiccamento non van2 no lavate ma soltanto tagliuzzate inemente. )l materiale cos3 preparato va distribuito in modo sciolto su un panno o su carta non stampata per asciugare il pi4 rapidamente possibile in un luogo abbastanza caldo ed arieggiato #so itta$. 5uando si tratta di radici, cortecce o par2 ti di piante molto succose spesso indicato un essiccamento con calore arti iciale. )n tal caso per& la temperatura non dovr mai oltre2 passare i 678C. Le radici accuratamente lavate, prima dellessiccamento vanno pre eribil2 mente sminuzzate9 allo stesso modo il :ischio e l+pilobio. Si possono conservare per linverno sol2 tanto le erbe completamente secche. Per la loro conservazione sono indicati soprattutto dei recipienti di vetro o di cartone chiudibili. Si evitino recipienti di plastica o di latta/ ; opportuno proteggere le erbe dalla luce #si utilizzino vetri colorati, pre eribilmente verdi$. *ate la vostra provvista per un solo inverno/ Col passar del tempo le erbe perdono le loro propriet curative. %gni anno ci dona la sua nuova ricchezza di erbe. 1.1.3 Modalit di preparazione TISANE )n uso e decotto: Le erbe resche vanno sminuzzate e messe nei !uantitativi prescritti in un bricco di vetro o in un altro recipiente non metallico. Poi, in un altro recipiente, si porta lac!ua allebollizione e la si versa sulle erbe preparate. )l tutto si lascia riposare brevemente #basta mezzo minuto$/ La tisana deve essere di colore chiarissimo: o giallo chiaro o verde chiaro. )nvece le erbe essiccate si lasciano riposare un po pi4 a lungo #da 1 a < minuti$. .na tisana cos3 preparata molto pi4 sana e si presenta anche meglio. Le radici vanno immerse in ac!ua red2 da che si porta allebollizione. " !uesto punto si toglie il recipiente dal uoco e si lascia riposare per circa tre minuti. Si versa il !uantitativo giornaliero di tisana in un termos e lo si beve a piccoli sorsi secondo le indicazioni nel corso della giornata. )n linea generale si mette un cucchiaino da dessert colmo di erbe su un !uarto di litro dac!ua #= 1 tazza$, altrimenti secondo le indicazioni per le singole piante. 1acerazione: "lcune erbe #ad esempio la 1alva vulgaris, il :ischio e il Calamo aromatico$ non sopportano lebollizio2 ne poich per le etto del calore perde2 rebbero il loro potere curativo. La tisa2 na di !ueste erbe si ottiene mediante la macerazione. )l !uantitativo consigliato per le singole piante va lasciato macerare nellac!ua redda per > 2 1< ore #di solito durante la notte$, poi va riscaldato leggermente #temperatura potabile$ ed il !uantitativo per una dose giornaliera va conservato in termos preventivamente sciac!uato con ac!ua calda. .n miscuglio ra macerazione e in uso per& considerato la migliore utilizzazione delle erbe medicinali: durante la notte si mettono a macerare le erbe, nella met del !uantitativo dac!ua indicato, per passarle poi al setaccio il mattino successivo. Le erbe rimaste nel setaccio si immergono di nuovo nellaltra met del !uantitativo dac!ua indicato, si porta ad ebollizione e si iltra nuovamente. Si mescolano !uindi le due tisane, !uella ottenuta per macerazione con !uella per in uso. Con !uesta preparazione si ottengono !uelle sostanze attive che sono solubili sia in ac!ua redda che in ac!ua calda. 1.1.4 TINT RA !ESSEN"A#
"nche le tinture si ottengono per macera2 zione in un distillato di rutta o di grano a 6> 2 ?@8. Si riempie di erbe, in modo sciolto e ino al collo una bottiglia o altro recipiente e si versa sopra il distillato di rutta o di grano. Si conserva il tutto ben chiuso in luogo caldo #circa <@8C$ per 17 gg. o anche pi4 a lungo, scuotendolo ogni tanto, indi si procede alla iltrazione e !uindi alla spremitura del residuo. Le tinture si prendono per uso interno a gocce con del t e per uso esterno negli impacchi o nelle lozioni e rizioni. 1.1.$ S CCO %RESCO ) succhi reschi di erbe si possono ingerire a gocce oppure si possono utilizzare per spin2 nellature su parti malate del corpo per mezzo di batu oli di cotone. 5uesti succhi si ottengono mediante una centri uga elettrica per uso domestico che sminuzza e spreme contemporanemente le erbe. ; opportuno preparare !uesti succhi giornalmente con erbe resche. 1a possono essere conservati per alcuni mesi in bottigliette tenute nel rigori ero. 1.1.& 'OLTIGLIE Col matterello si schiacciano sul tagliere steli e oglie onde ottenere una poltiglia. Spa mata su di un panno la si applica sulla zona malata del corpo asciandola !uindi con un telo e mantenendola calda. 5uestimpacco di poltiglia pu& rimanere sulla parte per tutta la notte. 1.1.( CATA'LASMI CON ER)E COTTE AL *A'ORE Su una pentola piena dac!ua in ebollizione si poggia un setaccio contenente erbe resche o essiccate e si copre il tutto con coperchio. -opo un po di tempo !ueste erbe ammollite e calde, stese su di una garza, van2 no applicate sulla parte malata. 5uestimpiastro deve essere coperto con un panno di lana e asciato. 0on deve nascere una sensazione di reddo. 1olto e icaci sono i cataplasmi al vapore ottenuti con Coda cavallina. ) cataplasmi al vapore si lasciano agire per due ore o per tutta una notte. 1.1.+ 'RE'ARA"IONE ,I 'OMATE E OLII
(ritare !uattro manciate di erbe. 'iscaldare 7@@ gr di strutto di maiale come per riggere delle cotolette. :ersare le erbe nellolio bollente e girare lasciando riggere brevemente9 girare ancora, togliere la padella dalla iamma, coprirla e lasciare ra reddare il tutto durante la notte. )l giorno seguente riscaldarlo legger2 mente, iltrarlo attraverso un panno e travasare la pomata ancora calda in vasetti di vetro o di porcellana precedentemente preparati. La preparazione degli olii si svolge nel modo seguente: riempire, senza comprimerli, una bottiglia ino al collo con iori o erbe e versar2 vi sopra dellolio eAtravergine doliva in modo che le erbe siano coperte di due dita dolio. Lasciare la bottiglia per 17 giorni al sole o in vicinanza di une onte di calore. 1.1.- )AGNI ,I ER)E Bagno completo: Le erbe indicate vanno im2 merse in ac!ua redda e lasciate riposare per una notte. Per un bagno occorre un secchio #C 2 > litri$ di erbe resche oppure <@@ g di erbe essiccate. 5uesto materiale cos3 macerato va riscaldato il giorno successivo e !uindi iltrato: lestratto va aggiunto allac!ua del bagno. :enti minuti di immersione nel bagno. )l cuore deve rimanere uori dallac!ua. -opo il bagno, invece di asciugarvi, dovete avvolgervi in una spugna da bagno o in un accappatoio e sudare per unora a letto. Semicupio: Per un semicupio occorre soltano met secchio di erbe resche o 1@@ g di !uelle secche per poi procedere come per il bagno completo. Lac!ua nella !uale vi immergete deve coprire i reni. %sservate le avvertenze riguardanti le singole erbe. 0uovamente riscaldata pu& essere riutilizzata altre due volte sia lac!ua del bagno che !uella del semicupio. 1.1.1. IM'ACC/I ,I ER)E S*E,ESI " seconda della parte da trattare si prende un pezzo pi4 o meno grande di ovatta o ibra di cellulosa, lo si bagna con delle gocce di +rbe Svedesi, stendendolo !uindi sulla parte malata precedentemente spalmata di grasso di maiale o di pomata di Calendula #cosa assolutamente necessaria$ a inch lalcool non privi la pelle del suo grasso. Per evitare di sporcare la biancheria si pu& coprire !uesto impacco con un ritaglio di plastica ed in ine si lega il tutto con un panno o con una ascia che mantenga il calore. " seconda del male e della sopportabilit si lascia agire limpacco da due a !uattro ore. Se il malato lo sopporta, limpacco pu& essere lasciato addosso anche per tutta la notte. (olto limpacco si spolvera la parte con del talco. 5ualora in !ualche persona dovessero mani estarsi delle irritazioni della pelle, sar necessario abbreviare il tempo di applica2 zione, oppure sospendere la cura per un certo periodo. Chi allergico eviti limpiego del ritaglio di plastica e copra soltanto con pezzi di sto a. )n nessun caso per& dovete dimenticare di ungere la pelle prima dellapplicazione dellimpacco. Se dovesse mani estarsi del prurito ungete con pomata di Calendula. Con !uesti impacchi non indispensabile coricarsi a letto9 se sono ben asciati potete muovervi tran!uillamente in casa o stare seduti. Capitolo 2 LE ER)E ME,ICINALI ,ELLA %ARMACIA ,EL SIGNORE
2.1 ACETOSELLA !O0ali1 a2eto1ella# :olgarmente chiamata "gretta, Lambru2 sca, 1elagra, Duliola, Salicchia, Pentecoste, +rba brusca bassa, e dappertutto nei nostri bo2 schi di lati oglie e di coni ere copre a tappeto la terra orestale con le sue oglie verdi chiare ed i suoi delicati iorellini bianchi. Se ne percepisce laspetto come estremamente piacevole. -urante la raccolta dei unghi !ualche volta mi sono inchinata a coglierne una oglia per mangiarla. 'accolgo piccoli !uantitativi di iori per un miscuglio da tisana indicato in pagina CE. L"cetosella non va essiccata bens3 adoperata soltanto resca. (oglie lacidit dello stomaco ed i leggeri disturbi al egato e alla digestione. Contro !uesti disturbi la tisana va sorseggiata redda in ragione di due tazze al d3. Contro litterizia, la ne rite, gli s oghi della pelle e i vermi la si sorseggia invece calda.
-ell"cetosella la medicina popolare raccomanda il succo spremuto di resco allinizio di un cancro allo stomaco, contro ulcere e tumori cancerosi interni ed esterni. )l succo si ottiene con lausilio della centri uga elettrica ad uso domestico. %gni ora se ne beve da tre a cin!ue gocce diluite in ac!ua o tisana di erbe. Sulle ulcere cancerose esterne il succo resco va spalmato direttamente. Contro la malattia di ParFinson, il succo, da tre a cin!ue gocce allora, va ingerito con una tisana di "chillea ed applicato esternamente !uale rizione della spina dorsale. %ccorre attenersi coscienziosamente alle indicazioni circa la diluizione ed i dosaggio !uando si tratta di cancro allo stomaco, di ulcere cancerose e di paralisi agitante. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE (isana: Sbollentare con G litro di ac!ua un cucchiaio di oglie resche e lasciar riposare brevemente il tutto. Succo resco: Lavare le oglie e spremerle con una centri uga elettrica a uso domestico. 2.2 AC/ILLEA !A24illea 5ille6oli75# 0on riusciamo pi4 a concepire la nostra vita senza la pianta medicinale "chillea. Contro molte malattie gravi essa certamente la nostra migliore salvaguardia, ma soprattutto lo per le donne. 0on posso raccomandare abbastanza alle donne di usare l"chillea. 0ei suoi scritti il parroco Hneipp dice: ILe donne si risparmierebbero molti inconvenienti se ogni tanto si servissero dell"chillea.J Che si tratti di una giovane so erente di mestruazioni irregolari o di una donna pi4 anziana in piena menopausa o che abbia superato !uesta ase, per ognuna, giovane o vecchia, importante bere di tanto in tanto una tazza di tisana di "chillea. +ssa ha un ottimo e etto sulladdome di ogni donna, ragion per cui non pu& are di meglio in avore della propria salute, che cogliere un mazzetto di "chillea resca ogni volta che si trova a passeggiare in campagna. La pianta cresce abbondantemente nei prati, lungo i margini dei campi di grano e lungo i sentieri. ) iori sono biancorosa ed al sole emanano un pro umo aspro aromatico. ; comun!ue consigliabile cogliere i iori in pieno sole poich in tal modo aumenta il loro olio etereo e !uindi anche il loro potere terapeutico. Conosco una giovane moglie di oste, della !uale improvvisamente si venne a sapere che era ammalata di cancro addominale. Le ecero delle cure con radiazioni di Cobalto. ) parenti vennero in ormati dai medici che si trattava di una malattia inguaribile. Pensai al parroco Hneipp ed ai suoi consigli contro i disturbi addominali9 raccomandai alla giovane donna di bere ogni giorno tanta tisana di "chillea !uanta ne riusciva ad ingerire. *ui allibita !uando, dopo tre settimane arriv& con la posta la notizia che ella stava tanto bene da ricuperare lentamente il suo peso normale. 0elle in iammazioni alle ovaie spesso basta il primo semicupio per togliere i dolori9 lin iammazione diminuisce giorno per giorno. Con !uesti bagni si ottengono gli stessi ottimi risultati nei so erenti di enuresi notturna, sia nei vecchi che nei giovani e in chi so re di perdite bianche. )n !uesti casi opportuno bere anche < tazze di tisana di "chillea al giorno. Contro il prolasso dellutero si anno per un certo periodo dei semicupi di "chillea sorseggiando contemporaneamente !uattro tazze di tisana di "lchemilla al giorno e massaggiando con tintura di Borsa del pastore la zona addominale, dalla vulva ins4. Sotto le etto dei giornalieri semicupi di "chillea, da ripetere i2 no a che il controllo del medico non risulti negativo, scompaiono i miomi dellutero. .na signorina di 1E anni non aveva le mestruazioni. )l ginecologo le prescrisse la pillola. Le mestruazioni non arrivarono, ma la signorina svilupp& un seno enorme e si ri iut& !uindi di continuare a prendere la pillola. La madre, pre2 occupatissima, si rivolse a me. Le consigliai di somministrare alla iglia ogni mattina a digiuno una tazza di tisana di "chillea. -opo un mese tutto si aggiust& ed cos3 tuttora. 1i ricordo di un caso analogo che in seguito, !uando nulla pi4 serv3, si tras orm& in un caso psichiatrico. Purtroppo allora non avevo ancora !uestesperienza con le piante medicinali. -urante la menopausa la donna dovrebbe ricorrere ogni giorno alla tisana di "chillea. Si risparmierebbe lirre!uietezza interna ed altri stati danimo. ) semicupi di "chillea inoltre in luiscono positivamente sulla salute. 0elle nevriti degli arti superiori ed in eriori sono particolarmente bene ici i bagni a braccia e gambe con additivo di "chillea. 1a l"chillea deve essere colta a mezzogiorno sotto il sole. -i solito !uesti bagni si mostrano e icaci sin dalla prima volta, liberando il malato da ogni dolore. )l -r. med. Lutze consiglia la tisana di "chillea !uando la Ipressione arteriosa provoca disturbi alla testa come se !uesta dovesse scoppiare, nonch contro le vertigini, le nausee, le malattie degli occhi con lacri2 mazione, i dolori pungenti nellocchio ed il sangue dal naso. . . J .n attacco di emicrania dovuto allo scirocco o ad un !ualsiasi cambiamento delle condizioni atmos eriche, spesso eliminato con una sola tazza di tisana di "chillea sorseggiata caldissima. 1ediante una cura regolare a base di tisana di "chillea lemicrania a volte scompare completamente. L"chillea, negli antichi erbari, chiamata Isalvezza di tutti i maliJ e pu& essere impiegata dove altre medicine hanno allito. "ttraverso il suo potere depurante del sangue riuscir a debellare numerose malattie che si erano annidate nel corpo. %ccorre soltanto tentare. Che l"chillea in luisca direttamente ed ottimamente sul midollo osseo e che vi stimoli la ormazione del sangue non sar cosa universalmente conosciuta. +ssa giova anche nelle malattie del midollo osseo nelle !uali allisce ogni altro rimedio e persino nella necrosi ossea, mediante tisane, bagni e rizioni con tintura. L"chillea rappresenta inoltre un buonissimo emostatico nelle emorragie polmonari e, insieme con la radice di Calamo aromatico, riesce a guarire completamente dal cancro polmonare. Le radici di Calamo si masticano durante tutta la giornata mentre della tisana di "chillea se ne sorseggia una tazza mattina e sera. Contro le emorragie dello stomaco e contro le emorroidi ortemente sanguinanti nonch contro dolori e orti bruciori di stomaco la tisana di "chillea agisce rapidissimamente. Contro i ra reddori ed i dolori alla schiena e !uelli reumatici consigliabile berla !uanto pi4 calda sia possibile. +ssa stimola lattivit regolare dei reni, toglie linappetenza, elimina le latulenze e gli spasmi allo stomaco, i disturbi epatici, le
in iammazioni delle vie digerenti ra stomaco ed intestino, aumenta lattivit delle ghiandole intestinali e provvede ad una evacuazione regolare. -ato che giova anche nei disturbi circolatori e negli spasmi dei vasi talvolta raccomandata contro langina pectoris. Lavande e semicupi a base di in uso di "chillea allontanano il astidiosissimo prurito nella vagina. Con 3 iori dell"chillea si pu& preparare uneccellente pomata contro le emorroidi #vedi I1odalit di preparazioneJ$. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Con K di litro dac!ua sbollentare 1 cucchiaino da dessert colmo9 lasciar riposare il tutto per breve tempo. Tint7ra8 'iempire una bottiglia a collo largo, con iori di "chillea senza comprimerli, colti sotto il sole e versarvi sopra dellac!uavite di rumento o di rutta a 6>8. Lasciare riposare il tutto per 17 giorni al sole o nelle vicinanze della stu a. 'o5ata8 'iscaldare bene E@ g di burro non salato o di strutto di maiale9 aggiungervi 17 g di iori di "chillea tritati e 17 g di oglie di Lampone tritate, riggere brevemente, girare e togliere dal ornello. 'iscaldare leggermente il tutto il giorno appresso, iltrarlo attraverso un panno di lino e travasarlo in recipienti di vetro puliti e precendetemente preparati. Conservare in rogori ero/ Se5i27pio8 1acerare per una notte 1@@ g di "chillea #tutta la pianta$ in ac!ua redda9 il giorno seguente riscaldare il tutto ino allebollizione ed aggiungerlo allac!ua del semicupio #vedi anche 0ote generali sotto la voce ISemicupiJ$. 2.3 AGLIO ORSINO !Alli75 7r1in75# Con ogni primavera nasce la nuova speranza del sole e del caldo. )ntimamente ci pervade un senso di serenit e di slancio9 siamo lieti del primo verde e del giubilo del mondo degli uccelli e lo percepiamo con tutto il cuore, co2 me un dono amorevole del nostro creatore. )n considerazione di tanta grazia sarebbe opportuno intraprendere una cura primaverile, una disintossicazione e puri icazione che ci dar una salutare rin rescata nienta atto disprezzabile. ; soprattutto l"glio orsino, uno dei primi ambasciatori della primavera. Le verdi oglie lanceolate, lucide, assomiglianti al mughetto, nascono da una cipolla allungata circondata da pellicole bianche trasparenti. Lo stelo verde chiaro, liscio, con la bianca s era del iore si alza ino a 6@ cm. L"glio orsino cresce soltanto su prati umidi, ricchi di humus, costeggianti per lo pi4 i iumi, o sotto cespugli e nei boschi di lati oglie e montani. Se ne sente il orte pro umo daglio ancora prima di scoprire la pianta con gli occhi. " !uesto odore esso deve anche il suo nome di I"glio selvaticoJ ed esclude sicuramente sin da principio che se ne scambi le oglie con !uelle del mughetto o del tossico colchico autunnale. "llinizio della primavera, molti boschi lungo i iumi sono pieni di oglie resche e verdi dell"glio orsino. Sbucano dal terreno in aprile e maggio, a volte anche prima. 1a i iori si notano soltano a met maggio e a giugno. L"glio orsino nasconde poderose orze curative e si racconta, che anche gli orsi ne vanno alla ricerca dopo il loro letargo invernale per depurare con esso stomaco, intestino e sangue. Sostanzialmente l"glio orsino ha le stesse propriet del nostro "glio comune, ma maggiorate in senso curativo. Pertanto particolarmente indicato nelle cure di disintossicazione primaverile e come coadiuvante terapeutico delle malattie croniche della cute. Lessiccazione riduce notevolmente le propriet curative delle oglie che, !uindi, debbono essere utilizzate resche per la cura primaverile di disintossicazione e depurazione. (ritate inemente si spargono sul pane imburrato e si aggiungono #senza bollirle$ come condimento al brodo, alle patate, agli gnocchi e ad altri pasti il cui gusto normalmente viene corretto con il prezzemolo. Le oglie possono essere preparate anche come gli spinaci e ad insalata. Poich, se utilizzate in !uantitativi maggiori hanno un sapore mordente, consiglio per la preparazione uso spinaci, una mistura con oglie di %rtica. Se ne colgono le giovani oglie in aprile e maggio, cio prima che la pianta iorisca, e le cipolle durante la tarda estate e in autunno. Le cipolle dell"glio orsino possono essere utilizzate allo stesso modo dell"glio comune. Chi ha lo stomaco delicato versi del latte caldo su oglie e cipolle tritate, lasci riposare per due o tre ore, poi beva !uesto li!uido a piccoli sorsi. %nde disporre del potere curativo dell"glio orsino anche durante il resto dellanno, se ne prepara un distillato #vedi I1odalit di preparazioneJ$. -i !uesto distillato si prendo2 no giornalmente da 1@ a <@ gocce in un poco dac!ua. 5ueste gocce riportano ad unotti2 ma memoria, prevengono larteriosclerosi ed eliminano molti altri disturbi. L"glio orsino giova molto al sistema digerente. ; adattissimo alle diarree acute e croniche, anche se accompagnate da ormazione di gas e coliche e alla stitichezza allorch !uesta sia dovuta ad uno spasmo interno o alla pigrizia dellintestino. Scompaiono i vermi persino gli ascardi L dopo !ualche tempo di ingestione di "glio orsino. .na volta migliorato il unzionamento dellintestino passano anche !uei disturbi che si mani estano di re!uente nei vecchi e nei IbuoniJ mangiatori. -iminuiscono i disturbi cardiaci, linsonnia, causati dallo stomaco, ma anche !uelli dovuti allarteriosclerosi o allalta pressione sanguigna, come le vertigini, la pressione nella testa e le ansie. Lipertensione cala lentamente. )l vino di "glio orsino #vedi I1odalit di preparazioneJ$ un rimedio miracoloso per i vecchi so erenti di catarro bronchiale cronico e dei conseguenti disturbi respiratori. "nche nella tosse cronica si scioglie il catarro bronchiale togliendo !uindi an2 che la anno. 5uesto rimedio caldamente raccomandato pure nella tisi polmonare e nellidropisia di cui spesso so rono le persone anziane. Le oglie adoperate resche puri icano i reni e la vescica, avorendo lemissione delle urine. *erite che stentano a guarire, spenellate col succo resco di "glio orsino, rimarginano rapidamente. (rova giovamento persino chi so re di una malattia delle coronarie. L"glio orsino come disintossicante del sangue non mai abbastanza decantato e se ne ottengono ottimi risultati, soprattutto sulla pelle cronicamente impura. )l medico naturista svizzero e parroco erborista, HMnzle, non si stancava di lodare in particolar modo
!uesta pianta: I+ssa puri ica il corpo intero, espelle le sostanze tossiche ed accumulative e orma del sangue sano. Le persone eternamente malaticce, a ette da licheni e oruncoli, comun!ue molto pallide, e gli scro olosi e reumatici dovrebbero attaccarsi all"glio orsino come alla zattera di salvataggio. 0on vi erba nel mondo pi4 e icace per la depurazione dello stomaco, dellintestino e del sangue. ) giovani iorirebbero come rose rampicanti e si schiuderebbero come pigne al sole/J )l HMnzle sostiene inoltre, di conoscere delle amiglie che Ia suo tempo erano state malaticce durante tutto lanno, erano costantemente dal medico, erano state piene di s oghi e licheni, scro olose in tutto il corpo, dallaspetto pallido, come se ossero gi state nella tomba e dissotterrate da galline ruspanti9 ebbene, !ueste erano ritornate completamente sane e resche dopo una cura prolungata di tale magni ico dono di -ioJ. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Spezie8 (ritare, come il prezzemolo, le oglie resche di "glio orsino e spargerle su ette di pane, nelle minestre, salse, insalate e piatti di carne. ,i1tillato all9A:lio8 Le oglie o le cipolle vengono tritate e imbottigliate, senza comprimerle, ino al collo9 indi si aggiunge ac!uavite di grano o altro distillato a 6> 2 ?@8 e si lascia il tutto al sole o vicino alla cucina per 17 giorni. Se ne prendono ? volte al d3 da 1@ a 17 gocce in un po dac!ua. *ino all9A:lio or1ino8 Prendete una manciata di oglie tritate inemente e bollitele brevemente in circa K di litro di vino bianco, dolci icate con miele o sciroppo e bevetene lentamente !ualche sorso ogni tanto durante la giornata. 2.4 AGRIMONIA !A2ri5onia e7patoria# La chiamano anche +upatoria, "crimonia, +rba vettonica, ,rimonia e "rimonia. Cresce in aree soleggiate e aride, lungo i sentieri e le oreste, lungo i cigli dei campi, sulle scarpate e sulle colline, sui pendii, nelle radure dei boschi e in vicinanza di ruderi. ) piccoli iori gialli ormano, come nel :erbasco, una lunga spiga. (utta la pianta morbidamente vellutata9 le grandi oglie raggiungono una lunghezza di 1@ cm e sono dentellate. La pianta si alza a volte sino a >@ cm ed appartiene alla stessa amiglia dell"lchemilla. La si coglie durante la sua ioritura nel periodo ra giugno e agosto. +ssa possiede un notevole e etto curativo in tutte le in iamma2 zioni della gola, della bocca e della aringe. La dovreste tener presente nei casi di angina, mal di gola e in iammazioni della mucosa della cavit orale. Chi per motivi pro essionali costretto a parlare o cantare dovrebbe, come pro ilassi, are dei gargarismi giornalieri di tisana di "grimonia. Le oglie agiscono e icacemente contro lanemia e le piaghe nonch contro i reumatismi, la lombaggine, le indigestioni, la cirrosi e le malattie della milza. Si possono bere due tazze di tisana al giorno. .na o due volte allanno dovremmo tutti sobbarcarci alla atica di are un bagno a base di "grimonia #vedi I1odalit di preparazioneJ$. ) bambini scro olosi dovrebbero are un bagno di "grimonia ogni giorno. Le etto astringente e i suoi principi terapeutici collocano l"grimonia ra le nostre migliori erbe medicinali. )l -r. Schierbaum dice: I.na tazza di tisana tre volte al giorno ingerita per un certo periodo guarisce la dilatazione del cuore, dello stomaco, dellintestino e del polmone, nonch le malattie renali e delle vie urinarie.J Contro le vene varicose e le ulcere degli arti in eriori caldamente consigliata la pomata di "grimonia #vedi I1odalit di pre2 parazioneJ$ che viene usata in modo simile a !uella di Calendula. Contro le malattie del egato agisce la tisana ottenuta da un miscuglio di 1@@ g di "grimonia, 1@@ g di "parine e 1@@ g di "sperula sorseggiandone ogni giorno una tazza a digiuno ed altre due durante il resto della giornata. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Sbollentare con K di litro dac!ua bollente un cucchiaino da dessert colmo di "grimonia e lasciare riposare brevemente. )a:no8 <@@ g di "grimonia per un bagno totale #vedi 0ote generali IBagni totaliJ$. Mi127:lio per ti1ana 2ontro le 5alattie8 1escolare in parti uguali, "grimonia, "parine e ,alium odoratum9 sbollentare con K di litro dac!ua bollente 1 cucchiaino da dessert colmo. 'o5ata8 "malgamare due manciate abbondanti di oglie, iori e steli inemente tritati con <@@ g di strutto di maiale #vedi 0ote generali IPreparazione delle pomateJ$. 2.$ ALC/EMILLA !Al24e5illa ;7l:ari1# 0ota sotto il nome volgare di +rba rossa, +rba stella, Stellaria, +rba stillaria, 'uttaria, :entaglina9 cresce soprattutto ai margini dei boschi e dei sentieri, sui pendii e sui prati umidi delle colline e nelle zone montane. La pianta dotata di oglie semicircolari a N 2 E lobi poggianti su di un usto solido, non molto alto9 i iori sono insigni icanti gialloverdi, e si vedono da aprile a giugno, ma anche pi4 tardi. Le oglie dell"lchemilla, a volte, si stendono piatte sul terreno e di mattina si trova al loro centro una goccia di rugiada, brillante come una perla. Sulla alture, al di sopra dei 1@@@ m, troviamo l"lchemilla sia su terreno calcare che su !uello roccioso. Si coglie lerba intera allepoca della ioritura, pi4 in l soltanto le oglie, e si a essiccare il tutto in luogo asciutto. L"lchemilla ha un e etto bene ico non solo nei disturbi mestruali, nella leucorrea, nei disturbi addominali e durante la menopausa, ma in luisce avorevolmente anche sulle mestruazioni nei periodi iniziali della puber2 t, insieme all"chillea. L"lchemilla agisce come astringente e cura rapidamente. :iene inoltre applicata come diuretico e cardiotonico nelle ebbri traumatiche, sulle erite purulenti e sulle ulcerazioni trascurate. -opo lestrazione di un dente, la tisana di "lchemilla consigliata come uno dei migliori rimedi. La erita si chiude dopo pochi sciac!ui nel giro di una giornata. )noltre elimina la debolezza dei muscoli e delle articolazioni e giova nellanemia. ; una grande collaboratrice nelle erite dovute al parto, nel rilassamento addominale da parti di icili o nelle donne aventi tendenza allaborto, per la stabilizzazione del eto e per il rin orzo dei legamenti dellutero. Le donne di !uesto tipo dovrebbero bere la tisana d"lchemilla a partire dal terzo mese di gravidanza. +ssa un toccasana in tutte le malattie ginecologiche ed , insieme alla Borsa del
pastore, un rimedio persino nel prolasso dellutero e nellernia inguinale. )n !uesti ultimi casi si sorseggiano !uattro tazze di tisana d"lchemilla al giorno, possibilmente preparata con erbe colte di resco. )noltre si rizionano le parti malate con la tintura di Borsa del pastore #vedi sotto IBorsa del pastoreJ e sotto I1odalit di preparazioneJ, pagina 1>$9 nel prolasso dellutero si inizia con la rizione esterna dalla vulva in su. )n !uesti casi si anno inoltre dei semicupi a base di "chillea #1@@ g di erbe per ogni bagno9 complessivamente tre semicupi alla settimana, e si pu& riutilizzare, riscaldandola nuovamente, la soluzione del bagno per altre due volte$. ) nostri antenati usavano !uesta pianta come erba vulneraria per via orale e, esternamente, contro lepilessia e le ernie. +cco una citazione da un antichissimo erbario: I.n individuo reso ragile, sia giovine o vecchio, accia bollire due manciate di "lchemilla in un litro da!ua per tanto tempo !uanto occorre per bollire un uovo sodo, e ne beva.J 0ellodierna medicina popolare, la pianta ricon!uista il posto che le compete. Specialmente il parroco svizzero HMnzle rileva: ICol tempestivo e prolungato uso di !uesterba medicinale diventerebbero super lui due terzi di tutte le operazioni atte alle donne9 e ci& perch guarisce tutte le in iammazioni addominali, ebbri, gangrene, suppurazioni, ulcere e ernie. %gni puerpera dovrebbe bere un buon !uantitativo di !uesterba per > 2 1@ giorni9 numerosi bambini allora avrebbero ancora la loro mamma, e molti vedovi a ranti le loro mogli, se avessero conosciuto !uesto dono di -io. (ritata ed applicata esternamente l"lchemilla guarisce erite, punture, tagli. ) bambini, se malgrado una buona alimentazione hanno una muscolatura debole, rinvigoriscono con luso continuato di !uesta tisana.J L"lchemilla trova un ottimo impiego anche nellobesit. -a due a tre tazze al d3 si dimostrano e icacissime. "nche contro linsonnia rende ottimi servigi9 i diabetici ne dovrebbero bere spesso. ) bambini deboli si rin orzano a vista docchio, !uando alla loro ac!ua da bagno si aggiunge dell"lchemilla macerata. Per un bagno se ne prendono <@@ g #vedi I0ote generaliJsotto I Bagni completiJ.$ Combinata con Borsa del pastore #come speci icato nel capitolo IBorsa del pastoreJ$, l"lchemilla libera dallatro ia muscolare e da gravi ed inguaribili malattie muscolari. 5uesta pianta preziosa viene applicata contro la sclerosi multipla. -al Burgenland mi stato ri erito che con lin uso di "lchemilla, bevuto o impiegato esternamente per rizioni sulla regione cardiaca in gravi a ezioni della muscolatura cardiaca si erano ottenuti miglioramenti notevoli. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 1 cucchiaino da dessert colmo in K di litro dac!ua bollente9 scottare soltanto e lasciar riposare brevemente. I5pa22o8 Lavare un certo !uantitativo di erbe resche, schiacciarle col matterello sul legno e appoggiarle sulla parte malata. Additi;o al <a:no8 Per un bagno completo prendere <@@ g di erbe essiccate o alcune manciate di erbe resche, metterle a macerare durante la notte in un recipiente9 riscaldare il tutto il giorno seguente e aggiungerlo allac!ua del bagno #vedi anche 0ote generali sotto IBagni completiJ$. 2.& A'ARINE !Gali75 aparine# 0e esistono diverse specie: la cosidetta "parine #,alium aparine$ di usa nei campi, nei prati e sulle recinzioni e combattuta da2 gli agricoltori mediante diserbanti. 'aggiunge unaltezza di C@ 2 1C@ cm, possiede verticilli e iori verde2bianchi peduncolati. 5uesta pianta si arrampica con laiuto del usto peloso e viene !uindi anche chiamata "parine rampicante. )l ,allio #,alium verum$, volgarmente chiamato Caglio, +rba zol ina, 'eseghetta, Presuola, +rba nocca, )ngrassabue, ,alinetta ecc. pi4 spesso presente nelle zone montane, rimane eretto, raggiunge unaltezza di 6@ 2 C@ cm, e si orna di iori giallo oro dal orte pro umo di miele. Si raccoglie la pianta iorita nel mese di luglio. )l Caglio bianco #,alium mollugo$ possiede iori delicati giallo2bianchi, un pro umo amarognolo, leggermente mieloso ed presente sui terrapieni e lungo i sentieri, durante la ioritura spesso coricato piuttosto che eretto. (utti i tipi citati di "parine sono, secondo lhabitat, !uasi uguali riguardo al loro potere terapeutico e vengono utilizzati allo stesso modo. -ebbo sottolineare ancora una volta che il potere curativo delle piante resche molto superiore e che soprattutto nelle malattie gravi le erbe dovrebbero essere applicate esclusivamente in condizioni di assoluta reschezza. -inverno i germogli reschi del Caglio bianco si trovano nelle zone prive di neve e sotto lerba secca. La tisana di "parine depura dalle sostanze tossiche reni, egato, pancreas e milza. Chiun!ue so ra di disturbi al sistema delle ghiandole lin atiche, dovrebbe bere !uesta tisana ogni giorno. +ssa agisce tra laltro contro la clorosi, lidropisia e le itte al ianco. Lo stesso in uso applicato per uso esterno apporta un rapido bene icio in tutte le dermatosi e piaghe, nei oruncoli e nei comedoni. )mpiegandolo inoltre sotto orma di abluzione calda esso distende la pelle appassita del viso. -ei buoni risultati si ottengono pure con limpiego del succo resco spalmandone le zone malate della pelle e lasciandolo asciugare. La medicina naturista popolare consiglia l"parine contro lepilessia, listeria, il ballo di S. :ito, le malattie nervose, la ritenzione durina ed i disturbi dovuti a renella o calcolosi. )mpiegandola sotto orma di gargarismi !uesto in uso agisce contro il gozzo. .na donna in atti mi raccontava di essere guarita non soltanto del gozzo ma anche della sua malattia alla tiroide. %gni anno incontro nella Casa di Cura Hneipp una coppia di :iennaO1Pdling. 5uando acemmo conoscenza nel 1ENE, constatai che la signora aveva sviluppato un gozzo abbastanza appariscente. (emeva loperazione. Le consigliai l"parine. 5uesta va scottata ed utilizzata ancora calda per i gargarismi giorna2 lieri ripetuti il pi4 spesso possibile. La signora mi ri er3 piena di soddis azione che suo marito si era recato varie volte a cogliere l"parine resca9 sin dallinizio si era accorta del regresso del gozzo ed aveva insistito con la cura ino a che non era scomparso del tutto.
-a !ualche tempo a !uesta parte aumentano i casi di paralisi delle corde vocali. Sembra che si tratti di una malattia virale. ,argarismi e sciac!ui con in uso di "parine portano ad un rapido miglioramento. Secondo il parroco svizzero HMnzle, essa inoltre un rimedio sicuro contro le pi4 gravi ne riti e pione resi anche !uando tutti gli altri rimedi anno cilecca. La sua e icacia aumenta !uando mescolata alla :erga doro e all%rtica gialla. )n !uesti casi le etto sopraggiunge molto presto. +gli parla di !uindici giorni. Lerba va soltanto sbollentata. Se ne beve met tazza a digiuno prima della prima colazione, il resto a sorsi nel corso della giornata. 5uando la malattia grave, se ne dovrebbero bere !uattro tazze al d3. "nticamente il ,alium era apprezzato dalle donne so erenti di disturbi allutero. Lo si metteva nel letto della puerpera per acilitarne il parto. )l parroco HMnzle ri erisce nelle sue scritture di un uomo di ?7 anni so erente di una grave malattia renale che peggiorava inesorabilmente. )n ine gli si dovette estirpare un rene. 1a anche laltro rene era suppurato e non lavorava pi4 nel modo dovuto. "llora luomo inizi& una cura a base di ,alium. %gni giorno inger3 !uattro tazze di tisana del miscuglio sopracitato di ,alium, :erga doro e %rtica gialla. 0e sorseggiava diverse volte durante la giornata ino a che il suo male era completamente sparito. Lo stesso miscuglio viene impiegato contro latro ia renale e altre gravi a ezioni renali. 1entre il noto itobiologo austriaco, 'i2 chard Qill ort, nel suo libro I,esundheit dur2 ch ReilFrSuterJ #la salute dovuta alle piante medicinali$ sostiene che gli sciac!ui e le ingestioni di in uso di ,alium siano un ottimo rimedio contro il cancro della lingua e che anche il succo di spremitura, mescolato al burro, giovi contro le ulcere tumorali di tutti i generi e contro le dermatiti cancerose. )n merito, egregi lettori, desidero riportarvi le mie personali esperienze con il ,alium a inch :e ne possiate are unopinione. Circa dieci anni a venni a sapere che un dentista di Linz era ammalato di cancro alla lingua. -opo loperazione egli dimagr3 moltissimo e dovette recarsi a :ienna per sottoporsi ad una cura di raggi. ,li consigliai di are dei gargarismi con in uso di ,alium. .na settimana dopo appresi che i raggi a :ienna non erano pi4 necessari e che il malato andava via via migliorando. )n breve tempo era completamente ristabilito. Pi4 tardi mi comunicarono che una donna di <> anni era anchessa malata di cancro alla lingua. Le raccomandarono di consultarsi con un medico in Carinzia. Costui le promise di guarirla completamente entro cin!ue anni e le diede una tisana di erbe che essa ebbe occasione di mostrami. La riconobbi !uale tisana di ,alium. Per arle risparmiare la grossa spesa del viaggio in Carinzia ed altre, le mostrai il ,alium in natura, a inch lo potesse cogliere da sola. )n atti guar3 di !uel male gravissimo. .n altro esempio ancora: u verso la ine di marzo !uando una giovane donna di :ienna mi ri er3 che sua madre sessantatreenne era grave2 mente ammalata e che avrebbe dovuto subire una seconda operazione il 1E aprile. Sei mesi prima in atti, alla poveretta si era improvvisamente sviluppato un tumore malingo. "llora il medico, tacendole la verit, le aveva detto che si trattava di un gozzo, che e ettivamente u operato. Per sei mesi tutto and& benissimo. %ra per& erano sopravvenuti dei dolori atroci nel braccio sinistro che persistevano giorno e notte. La mano era tutta gon ia, mano e braccio insensibili, tanto che non riusciva nemmeno a reggere un oglio di carta. Per alleviarle i dolori, il primario che aveva e ettuato la prima operazione, le aveva proposto ora una seconda, che, come diceva, doveva aver luogo il 1E aprile e nel corso della !uale egli voleva reciderle un nervo tra il collo e la clavicola per liberarla almeno dei dolori peggiori. .naltra soluzione medica, diceva, non esisteva. 1algrado ci& consigliai a !uesta donna di bere della tisana di ,alium e di are con essa anche dei gargarismi. )noltre le raccomandai un miscuglio per tisana costituito da 6@@ g di Calendula, 1@@ g di "chillea e 1@@ g di %rti2 ca #un litro e mezzo al giorno, un sorso ogni <@ minuti$, nonch una rizione di pomata di ,alium. Potrete immaginarvi la mia piacevole sorpresa !uando seppi che i dolori erano gi scomparsi dopo il !uarto giorno dallinizio della cura. )l 1E aprile la donna aveva recuperato la sua sensibilit nella mano e nel braccio riuscendo a muovere entrambi. )l primario si meravigli& molto allorch la iglia gli chiese di non eseguire la seconda operazione. 'imase visibilmente impressionato !uando gli ri er3 onestamente della cura itoterapica. 'ispose: ISua madre continui pure in !uesto modo.J -opo !ualche tempo mi u ri erito che la donna stava Imeravigliosamente beneJ e che aveva ripreso ad assolvere ai suoi compiti di casalinga a capo di una amiglia di sei persone. "nche nelle cure di ulcere maligne vi sono delle possibilit di guarigione. .ltimamente si nota una recrudescenza di dermatiti a carattere maligno che si presentano come macchie scure, ben circoscritte e ruvide. Probabilmente si tratta di una malattia in ettiva. )n !uesto caso la cura con succo resco di ,alium e pomata di Calendula sar coronata da successo. Contemporaneamente si raccomanda caldamente di bere della tisana di Calendula, %rtica e "chillea. .na donna dell"lta "ustria aveva un nodo sul ondo del palato e terribili dolori in tutta la zona della bocca. 1ediante sciac!ui con in uso di ,alium scomparvero dopo !uattro giorni il nodo e con esso anche tutti i dolori. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Scottare un cucchiaino da dessert colmo di ,alium con un K di litro dac!ua e lasciar riposare brevemente. 1722o 6re12o8 Lavare il ,alium resco e toglierne, ancora bagnato, il succo per mezzo di una centri uga. 'o5ata8 "malgamare il succo resco con burro a temperatura ambiente9 !uindi conservare il tutto in rigori ero. 2.( )ORSA ,EL 'ASTORE !Cap1ella <7r1a=pa1tori1# 5uesta pianta preziosissima che cresce dappertutto, sui sentieri, nei prati, nei maggesi, nei ossi e sulle scarpate, nei campi e nellorto, generalmente considerata unerbaccia astidiosa. 0on appena viene scaricata della terra L in particolare vicino ai cantieri edili L nasce subito, !uasi nel giro di una sola notte, la Borsa del pastore. :olgarmente conosciuta come Capsella, Borsacchina, +rba Borsa, Berlet, Scarselline, Ciminu, :urza di picuraru, Bursa de mazzone. Le oglie irregolarmente lirate, ormano una rosetta simile al (arassaco. )l usto raggiunge i ?@ cm. *ioritura: marzo novembre. ) minuscoli iori di un bianco sporco ormano un grappolo allungato9 ai peduncoli sottili sono attaccati dei piccoli baccelli a orma di cuore che al tocco sembrano di pelle.
La tisana di Borsa del pastore viene utilizzata, con notevole successo, due o tre tazze al giorno, per tutti i tipi di emorragie, come ad esempio emorragie dal naso, allo stomaco, allintestino e nelle emorragie irregolari del2 lutero. 0elle erite sanguinanti, nelle !uali non si riesce a ermare il sangue, lin uso di Borsa del pastore giova in modo sorprendente. 0elle mestruazioni particolarmente abbondanti se ne bevono giornalmente due tazze di tisana, otto o dieci giorni prima dellinizio del periodo, prendendo per ogni tazza un cucchiaino colmo di Borsa del pastore. 5ue2 sta tisana valida anche per regolare le mestruazioni nel periodo della pubert. -urante la menopausa ogni donna dovrebbe berne due tazze al giorno per la durata di un mese, poi interrompere la cura per tre settimane, e !uindi ripeterla ciclicamente. Per le emorroidi sanguinanti si preparano dei piccoli enteroclismi, semicupi o lavande con lin uso di Borsa del pastore riscaldato. Le mamme che presentano un gon iore al seno durante lallattamento dovrebbero cogliere della Borsa del pastore, cuocerla a vapore su un setaccio e, raccoltala su una pezza, appoggiarla ancora calda sul seno. 0elle emorragie dei reni si consigliano due tazze al giorno di una tisana ottenuta mescolando Borsa dei pastore e Coda cavallina, in parti uguali. La nostra Borsa del pastore L similmente al :ischio L inoltre, possiede unazione e!ui2 libratrice sulla pressione arteriosa e viene consigliata !uindi sia nella pressione troppo alta che in !uella troppo bassa. -iversamente dal :ischio, che va messo a macerare a reddo durante la notte, !uesterba va solo scottata. Se ne ingeriscono due tazze al d3, interrompendo la cura non appena la pressione tornata normale. La Borsa del pastore, come il :ischio, utile nelle emoragie dellutero. "nche in !uestultimo caso la tisana va bevuta solamente per un certo periodo. )n tutte le malattie muscolari esteriori !uesta pianta di gran valore un importante aiuto. "lcuni anni a un anziano signore mi regal& un antico sempliciario bellissimo con delle stampe e dei disegni unici. 1a come capita spesso !uando si impegnati dalla mat2 tina presto ino a tarda sera, riuscii a s ogliare il volume una volta sola. .na notte mi svegliai improvvisamente dal sonno: mi sembrava che !ualcuno mi scuotesse lievemente alle spalle. "llora mi colp3 lidea: ISono ormai sei mesi che sei in possesso di !uesto erbario e a tut2 toggi non te ne sei mai occupata seriamente/J Cos3 mi alzai di buon grado, andai a prendere il libro e con esso mi accomodai nel soggior2no. Lo aprii e immediatamente mi saltarono allocchio alcune righe: I5uando nulla serve pi4 nellatro ia degli arti e dei muscoli, prendi !uanto segue: Borsa del pastore tritata, macerata per 1@ giorni in ac!uavite di grano, vicino alla cucina o al sole, riziona con essa la parte diverse volte al giorno9 per uso interno tisana di "lchemilla.J Pochi giorno dopo mi arriv& una tele onata da :ienna: I1i pu& aiu2 tareT Ro 7< anni, sono diplomata in ermiera ma sono stata pensionata con due anni di anticipo. .natro ia muscolare mi ha resa del tutto inabile/J Le consigliai la ricetta sopracitata e dopo tre settimane mi venne a trovare a ,riesFirchen, completamente ristabilita. Poco tempo dopo si era ripresa al punto da poter svolgere nuovamente la sua pro essione di in ermiera. .naltra tele onata, stavolta da SteUr: IRo C< anni. )n seguito ad un rilassamento dello s intere lanno scorso ebbi un prolasso dellintestino e dovetti essere operato. 5uestanno, in autunno, il atto si ripetuto9 giorno e notte dolori continui che partivano dallombelico e si estendevano alle anche, come se mi tagliasse la lama di una sega. ) medici dellospedale si sono ri iutati di operarmi una seconda volta perch non servirebbe a nulla.J Pensai immediatamente alla Borsa del pastore, !uel dono di -io, e consigliai !uattro tazze giornaliere di tisana di "lchemilla per rin orzare internamente la muscolatura9 per uso esterno raccomandai delle rizioni di tintura di Borsa del pastore9 !uesta va aggiunta alla tisana di "lchemilla nella dose di 1@ gocce a tazza. Per superare i dieci giorni necessari alla preparazione della tintura di Borsa del pastore, suggerii dei cataplasmi di +rbe svedesi. )l mio stupore u grande !uando la donna mi tele on& dopo !ualche tempo per dirmi che erano scom2 parsi tutti i disturbi. )l prolasso dellintestino si era completamente riassorbito, i muscoli dello s intere unzionavano normalmente e i dolori lancinanti erano diminuiti sin dal se2 condo giorno dallinizio della cura. Poich al tele ono ero rimasta tanto sorpresa ed allibita, la donna mi venne a trovare due giorni dopo per esprimere personalmente la sua soddis azione. 0on rimane che osservare: !uanto sono utili le erbe della armacia del Signore/ Chi che a !uesti miracoliT ; unicamente la grazia del nostro Creatore. .na donna della Bassa "ustria delle parti di Harlstein scrive: I-opo una Sua con erenza Le chiesi un consiglio circa unernia inguinale. 1isurava circa 1@ cm di lunghezza e 6 2 ? cm di larghezza. Prima che osse macerata la Borsa del pastore ho applicato dei cataplasmi di +rbe svedesi. Successivamente ho cominciato a rizionare la parte con tintura di Borsa del pastore e, per sei settimane, ho bevuto !uattro tazze di tisana di "lchemilla al giorno. 0on potendomi riguardare, perch dirigo unazienda agricola #era il periodo del raccolto$ portavo un busto durante il lavoro. -opo dodici giorni dallinizio della cura non si vedeva pi4 traccia dellernia inguinale9 i dolori invece non erano passati. -opo due mesi scomparvero anche !uelli. Sono guarita dellernia, senza dovermi sottoporre allintervento.J 0el prolasso dellutero sono utili, per uso interno, !uattro tazze di tisana di "lchemilla9 per uso esterno, rizioni con tintura di Borsa del pastore. #La rizione in !uesto caso deve partire dalla vulva e proseguire sulladdome.$ :orrei sottolineare che !uesta tintura va preparata con Borsa del pastore resca. )n !ueste gravi malattie muscolari soltanto le erbe giovano rapidamente e con certezza. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Con K di litro dac!ua bollente scottare 1 cucchiaino da dessert colmo9 lasciare riposare brevemente. Se5i27pi8 :edi 0ote generali sotto ISemicupiJ. Catapla15a al ;apore8 -ue manciate colme di Borsa del pastore messe in un setaccio e tenute sopra del vapore ac!ueo. )nserire !uindi ra due pezze le erbe cos3 cotte e poggiarle sulla parte. Tint7ra8 -ella Borsa del pastore tritare inemente oglie, usto, iori e borsettine, riem2 piendone una bottiglia ino al collo9 versarvi sopra dellac!uavite di grano a 6> 2 ?@8 #le erbe debbono risultare coperte$9 lasciare il tutto per 17 giorni al sole o al caldo. 2.+ CALAMO AROMATICO !A2or71 2ala571# 5uesta pianta ac!uatica si trova di solito lungo i bordi di stagni, laghi, pantani e paludi. 0el ango della riva giace orizontalmente il
rizoma strisciante dal !uale si ergono numerose le oglie a orma di spada che raggiungono unaltezza ino a 1 m. )l usto appiattito porta a met una pannocchia conica dal colore marroncino o marron2giallastro. La radice grossa !uanto un pollice, si allunga ino ad un metro e possiede, allo stato resco, un sapore aromatico amarognolo che, !uando la pianta essiccata, risulta meno orte. La si raccoglie allinizio della primavera o in autunno inoltrato. La radice del Calamo non viene utilizzata soltanto a causa del suo potere toni icante nei casi di debolezza generale degli organi digerenti, di latulenza dello stomaco o dellintestino e contro le coliche, ma porta notevole giovamento anche nelle malattie ghiandolari e nella gotta. La pianta avorisce enormemente la luidi icazione e leliminazione del catarro gastrico e intestinale. ; altrettanto raccomandata contro la pigrizia del metabolismo e dellintestino come anche contro la clorosi e lidropisia. Persone particolarmente magre, non a causa di una cattiva nutrizione, dovrebbero bere la tisana di radice di Calamo e are ogni tanto un bagno completo a base di Calamo. )l Calamo toglie linappetenza, aiuta nei disturbi renali ed un ottimo rimedio nella depurazione di tutto lorganismo. La tisana giova ai bambini persino nellintolleranza al glutine, malattia che attualmente si riscontra con sempre maggiore re!uenza. La radice lentamente masticata pu& liberare dal vizio il umatore. ,li occhi indeboliti riac!uistano orza !uando sulle palpebre chiuse si passa ogni tanto il succo spremuto da una radice resca. "ttendere per !ualche minuto che il succo accia e etto e poi sciac!uare con ac!ua resca. -iverse volte sono riuscita a procurare sollievo con bagni caldi di Calamo in casi di geloni o di altre lesioni da reddo. Le radici vanno messe a bagno in ac!ua redda per una notte e riscaldate il giorno seguente ino allebollizione. 5uindi si lascia riposare il tutto per 7 minuti. 0el bagno, riscaldato ma non troppo, si immergono le parti ammalate per circa <@ minuti. Lin uso pu& essere riscaldato e riutilizzato ino a !uattro volte. Chi so re di mani e piedi reddi, pu& trarre giovamento dagli stessi bagni ma ad una temperatura pi4 elevata. .n uomo trentaseienne cui era stato asportato un tumore al egato, non riusciva a ristabilirsi. "d intervalli di ? 2 7 settimane so riva di attacchi ebbrilli. Sua suocera mi ri eriva con grande preoccupazione della malattia senza speranza. ,i si erano riscontrati dei bacilli tubercolari nellintestino. "nche in !uesto caso si dimostr& utile la radice di Calamo. ; sottinteso che in !ueste gravi malattie la tisana deve essere bevuta per alcune settimane, se non per mesi interi. -urante una gita in montagna dalla :alle del Qeissenbach ino alla Postalm, incontrai una coppia di sposi di Bad )schl che salivano carichi di pesanti sacchi da montagna. :olevano trascorrere una giornata spensierata in una baita solitaria. 1entre si concedevano un po di riposo mi unii a loro e venni a sapere !uanto segue: Luomo, cin!uantenne, alto circa 1,>7 m, per !uasi un anno era dimagrito costantemente senza per& conoscerne la causa. 5uando non pesava pi4 di ?> Fg si rec&, accopagnato dalla sua in ermiera, presso lo studio del proprio medico dove involontariamente ud3 la tele onata che !uestultimo stava acendo ad un collega: ILe mando ora il mio paziente, un caso disperato, che so re di cancro al polome/J Senza volerlo venne cos3 a conoscenza della diagnosi della sua malattia. )n seguito !ualcuno gli consigli& di masticare della radice di Calamo per liberarsi dal vizio del umo e di bere, mattina e sera, della tisana di "chillea. Lentamente cominci& ad aumentare di peso e, poich si sentiva meglio, non and& pi4 dal medico. Soltanto dopo circa sei mesi torn& allo studio del suo medico curante. Costui salt& su e, appoggiando le due mani sulla scrivania, lo iss& allibito in !uanto gi lo credeva sotto terra: I1a cosa ha atto LeiTJ u tutto ci& che seppe dire. IRo masticato radice di Calamo e ho bevuto tisana di "chillea.J I'adice di CalamoT -ove se ne trovaTJ I0on occorre cercarla, Pro essore, la si pu& ac!uistare da !ualsiasi erborista per pochi Scellini/J Luomo a !uellepoca aveva gi riac!uistato il suo peso pieno di >C Fg, e sei mesi pi4 tardi intrapprese !uella gita carico del suo pesante sacco da montagna, durante la !uale eci la sua conoscenza. %gni volta che ri letto sullavvenimento che ora :i racconter&, !uando ne parlo durante una delle mie con erenze e lo descrivo come in !uesto caso, esso mi appare come la divina provvidenza tanto che ne rimango pro ondamente commossa. 1ia mamma era gravemente malata9 il suo intestino era in pessime condizioni, e il medico mi disse un giorno che mi sarei dovuta aspettare il peggio: si trattava di cancro intestinale. 5uesto atto capit& !uando ancora mi interessavo poco di erbe medicinali pur servendomi sempre ed esclusivamente di rimedi naturali senza ricorrere a armaci. La diagnosi del medico mi procur& grave costernazione. +ro !uasi incapace di svolgere i miei consueti lavori giornalieri. 1entre stavo ri lettendo sulla situazione disperata di mia madre, si apr3 la porta. +ntr& mio marito, poggi& sul tavolo una radiolina portatile e disse: I+ccoti !uesta a inch non ti senta sola.J Poco tempo dopo una voce nella radio comunicava: I!ui parla il medico di amiglia. Con la radice di Calamo si guarisce !ualsiasi disturbo allo stomaco e allintestino, e ci& indipendentemente dalla sua cronicit o malignit. Si prende una tazza di ac!ua redda, vi si aggiunge un cuc2 chiaino da dessert raso di radice di Calamo, lasciando macerare il tutto durante una notte9 lo si riscalda leggermente al mattino dopo, lo si iltra e se ne beve un sorso dopo ogni pasto. Se ne bevono sei sorsi al giorno, pi4 non sono permessi. La tisana va previamente riscaldata a bagno 1aria. 5uesta cura vale per lintero tratto stomaco2intestino, compreso il egato, la colecisti, la milza e il pancreas.J )ntanto procurai la radice di Calamo e la utilizzai come sopra consigliato. Sembra un miracolo !uando :i racconto che dopo !uindici giorni mia madre era libera da tutti i disturbi. %gni settimana aumentava di ?@@ g !uando in precedenza era dimagrita in modo notevole. *u proprio !uestavvenimento a spingermi verso la medicina speciale acendo in modo che potessi rendermi utile in numerosi casi disperati. *ra tutte le piante la radice di Calamo !uella che porta pi4 re!uentemente a nuovi risultati sensazionali. 0ei casi di scarsa o eccessiva acidit gastrica la radice di Calamo unge da e!uilibratrice. .na donna di :orarlberg so riva da due anni di dolori allo stomaco e non riusciva pi4 neanche un solo giorno a are a meno dei ar2 maci. -ietro mio suggerimento inizi& ad ingerire sei sorsi al giorno di tisana di radice di Calamo e dopo tre giorni i dolori erano scomparsi, n ritornarono mai pi4. .naltra donna della Bassa "ustria so riva da molti anni di ulcere duodenali. Per poterne sopportare i dolori, era costretta !uotidianamante ad ingerire dei calmanti. 0on digeriva pi4 alcun cibo solido, n aveva alcun ap2 petito. -opo aver avuto notizia della radice di Calamo ne prese giornalmente i sei sorsi consigliati. ) dolori diminuirono progressivamente e dopo 7 settimane ne u completamente liberata9 riprese a mangiare con appetito e torn& a mangiare tutti i cibi casalinghi come il resto dalla amiglia. .n
sacerdote anziano so riva di diarrea da diversi anni. Si era rassegnato allidea che !uesto male probabilmente non lo avrebbe mai pi4 abbandonato. -opo aver seguito le mie lezioni, prese sei sorsi di tisana di Calamo al dV. 0el giro di un tempo brevissimo il suo intestino era guarito. Per dieci anni un uomo so riva di diarrea sanguinolenta che mani estava dalle 6@ alle ?@ scariche al giorno. .n suo amico mi raccont& che il suo carattere, un tempo assai gioviale, si era andato tras ormando ino a diventare cupo e taciturno. (utto !uanto aveva tentato in !uesti anni non era servito a niente. "nd& in pensione in et abbastanza giovane. -urante il periodo di Pas!ua cominci& L allinizio ancora pieno di di idenza L a prendere !uoti2 dianamente i sei sorsi di tisana di Calamo con laggiunta di due tazze di tisana di Calendula al di. 'imasi sbigottita !uando sua moglie mi scrisse che agli inizi di luglio dello stesso anno egli aveva ripreso a lavorare. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 La tisana di radice di Calamo viene preparata a reddo. 1acerarne un cucchiaino da dessert raso per una notte in K di litro dac!ua redda. "l mattino seguente riscaldare leggermente il tutto e iltrarlo. La tisana, prima delluso, va riscaldata a bagno 1aria. 1722o 6re12o8 Lavare accuratamente le radici resche e, ancora bagnate, estrarne il succo con la centri uga elettrica per uso domestico. A::i7nta al <a:no 2o5pleto8 1acerare per una notte <@@ g di radice di Calamo in 7 litri di ac!ua redda. )l giorno successivo portare il tutto allebollizione, lasciarlo riposare e !uindi aggiungerlo allac!ua del bagno #vedi 0ote generali sotto IBagni completiJ$. 2.- CALEN, LA !Calend7la o66i2inali1# *ra le piante nostrane la Calendula occu2 pa un posto di primo piano. :olgarmente chiamata anche Callandria o ,aro ano di Spagna. +ssa a parte di !uelle piante che hanno un ruolo determinante nella lotta contro il cancro e le ulcere cancerose. La si trova in molti giardini in campagna, a volte anche inselvatichita sui mucchi di detriti. +ssendo di recente riscoperta e richiesta dalla gente a causa del suo potere terapeutico, la si ritrova non soltanto nei giardini ma anche coltivata nei campi. +ssa raggiunge unaltezza di 6@ 2 C@ cm, i suoi capolini brillano gialli o giallo2 arancione, gli steli e le oglie sono succosi e vischiosi al tatto. 0e esistono diverse variet, con i capolini ripieni, con stami chiari o scuri9 il potere terapeutico lo stesso per tutte. Se i capolini, la mattina dopo le sette, sono ancora chiusi, vuol dire che piover in giornata. Pertanto in tempi passati la Calendula era ritenuta unannunciatrice della pioggia. 0ella medicina popolare la pianta viene colta ed utilizzata tutta, steli, oglie e iori. ; opportuno per& coglierla in pieno sole poi2 ch in !uel momento i suoi poteri terapeutici hanno il maggiore e etto. La si pu& cogliere in giardino ino ad autunno inoltrato salvo !uando attaccata dalloidio. La Calendula assomiglia molto all"rnica, ma il suo potere terapeutico superiore. L"rnica, per esempio, pu& essere impiegata soltanto sotto il controllo medico essendone la tisana per i cardiopatici piuttoso nociva9 la tisana della Calendula invece tollerata da chiun!ue. 0ella sua !ualit di depuratrice del sangue essa la nostra migliore collaboratrice contro lepatite in ettiva. .na o due tazze al giorno anno miracoli. La Calendula ha un e etto depurativo e tonico per la circolazione sanguigna e inoltre avorisce la guarigione delle erite. .n uomo che con la mano era inito nella sega circolare, dopo il rilascio dallospendale so riva di orti dolori vulnerari. 5uando lo venni a sapere consigliai la pomata di Calendula. Contentissimo delle etto di !uesta pomata egli mi comunic& che i dolori che gli avevano procurato tante notti insonni erano spariti in brevissimo tempo. -a allora sua moglie ha ripreso a coltivare la Calendula nel suo giardino. -urante una visita nel 1Mhiviertel la padrona di casa mi mostr& le sue gambe ricoperte da vene varicose. "ndai subito nel giardino a cogliere delle Calendule e ne preparai una pomata. 0e utilizzai i residui per asciare con essi i polpacci #i residui possono essere impiegati anche !uattro o cin!ue volte$. )n seguito la signora spalm& ogni giorno su una pezza di lino uno strato di pomata alto 1 mm e se ne asci& i polpacci. Stenterete a crederci, ma dopo !uattro settimane, allorch la Signora mi venne a trovare a ,riesFirchen, le vene varicose erano scomparse. +ntrambe le gambe erano ritornate lisce come in origine. .na suora mi ri er3 di aver suggerito la cura con la pomata di Calendula ad una vecchia signora che aveva richiamato lattenzione della gente per strada a cause delle sue vene varicose particolarmente vistose. 'imase veramente stupita !uando dopo un mese !uesta donna elicissima le mostr& le sue gambe. (utte le vene varicose erano sparite e la pelle era ritornata liscia. 5uesta pomata giova rapidamente anche contro la lebite, le ulcere da vene varicose inguaribili, le istole, i geloni e le piaghe da bruciature. La pomata ed i residui della sua preparazione vengono utilzzati contro lulcera alla mammella anche se maligna #cancro della mammella$. "d una mia conoscente dovettero improvvisamente asportare il seno. 1entre ancora era ricoverata allospedale e noi tutti eravamo in pensiero per lei, io le preparavo la pomata di Calendula. 5uesta pomata in seguito se la spalm& sullenorme erita postoperatoria e !uasi subito scomparve la ortissima tensione della erita stessa. "lla visita postoperatoria le sue cicatrici mostrarono una rimarginazione tanto per etta a paragone con le cicatrici di altre pazienti da richiedere soltanto poche applicazioni dei raggi previsti in !uesti casi. La pomata di Calendula anche un ottimo coadiuvante contro la micosi del piede. 1e lo con ermano molte lettere proprio in !uei casi in cui precedentemente tutti gli altri rimedi avevano allito. Contro !uesta malattia si ottengono degli ottimi risultati anche con lin uso di erbe resche. %ve si mani estasse una micosi della zona vaginale si acciano dei lavaggi o dei semicupi con in uso di Calendula. Si prendono 7@ g di Calendule essiccate oppure !uattro manciate di !uelle resche per ogni semicupio.
-a Stoccarda mi scrisse una donna che suo marito so riva di micosi al piede. 5uante cose non erano state provate/ Bagni, pomate e polveri non avevano avuto alcun a etto. 5uindi egli tent& con la pomata di Calendula. -opo otto giorni le piaghe erano guarite e non tornarono pi4. %ltre alla pomata sarebbe oportuno preparare anche una tintura di Calendula #vedi la ricetta sotto I1odalit di preparazioneJ$. 5uesta tintura diluita con ac!ua bollita particolarmente adatta per cataplasmi su erite, contusioni, ematomi, strappi muscolari e persino su ulcere purulente o cancerose, su piaghe da decubito, tumori e tume azioni. Per la Calendula !uale pianta medicinale contro i tumori maligni il rimedio pi4 importante contro le malattie cancerose nei casi in cui non pi4 possibile operare e raccomanda per un lungo periodo di ingerire tisana di Calendula. Persino contro il cancro della pelle si ottengono ottimi risultati con il succo spremuto dalla Calendula resca. Langioma cavernoso, per un certo periodo e diverse volte al giorno spalmato di succo resco, pu& scomparire completamente cos3 anche le macchie pigmentose e !uelle tipiche dellet senile. "llo stesso modo si possono eliminare le macchie della pelle ruvida e cancerosa. )nternamente la Calendula viene impiegata sotto orma di tisana contro le malattie del tubo digerente #sto2 maco e intestino$, contro gli spasmi e le ulcere gastriche nonch le in iammazioni del duodeno, lidropisia e lematuria. La stessa tisana in ine un rimedio sicuro contro le malattie da virus e contro la batteriuria. ,li e etti avolosi della tisana di Calendula resca risultano da una relazione inviatami da un medico: I.na bimbetta di due anni e mezzo, dopo una ripetuta vaccinazione contro la poliomielite si era ammalata di diarrea cronica con conseguente orte dimagrimento ed un evidente indebolimento della vista, con tutta una serie di complicazioni di nutrizione. 0el corso dellesame clinico si era inalmente giunti alla diagnosi di un parati o per cui la bimba continuava a rimanere sotto sorveglianza clinica. -opo che per una settimana aveva bevuto la tisana di Calendula ed ingerito !ualche armaco omeopatico, la bambina era guarita. Limmediata analisi, e ettuata tre volte alla ricerca del germe di ti o nelle eci, risult& negativa.J ) buoni risultati ottenuti con la Calendula contro lepatite in ettiva la anno ritenere un eccellente rimedio anche contro le malattie del egato. *iori, oglie e steli vanno sbollentati e la tisana va bevuta senza zucchero. 0elle malattie sopra descritte se ne bevono da tre a !uattro tazze al giorno, circa un cucchiaio ogni !uarto dora. Si ottiene un buon vermi ugo preparando una tisana con K di litro dac!ua e un cucchiaio di iori di Calendula. )l succo degli steli reschi elimina verruche e scabbia, lin uso guarisce lichen e gon iori ghiandolari lavando con esso le zone a ette. La tisana, bevuta regolarmente, ha un e etto depuratore del sangue. Lavando gli occhi con lin uso tiepido servendosi di una vaschetta apposita di vetro, si rin orzer la vista. Contro le ulcere ed i tumori cancerosi, le piaghe ai piedi, la carie ossea, le ulcere della coscia nonch contro le gravi erite purulente e non guaribili giovano lavaggi con in uso di Calendula e Coda cavallina mescolate in parti uguali. -i tale miscuglio si prende un cucchiaio colmo per G litro dac!ua. Per sottolineare le etto eccezionale della tisana di Calendula vorrei elencare ancora alcune guarigioni: .nin ermiera, da otto anni so erente di unin ezione dellintestino crasso, aveva preso un appuntamento dallo specialista. 'ichiamandosi al mio libro, !ualcuno le consigli& la tisana di Calendula. Per !uattro giornate la donna sorseggi& due tazze di tisana di Calendula al d3. 5uasi non riusc3 a crederci9 dopo !uesto breve tempo erano spariti tutti i suoi disturbi. .n altro caso u !uello di una suora che so riva di diarrea. Pur bevendo tisana di Camomilla, non si veri icava alcun miglioramento. Soltanto !uando cominci& a bere !uella di Calendula il male scomparve in breve tempo. .naltra suora Bavarese da !uindici anni so riva di una micosi al piede e spesso anche di lebite. Con limpiego della tisana di Calendula ottenne inalmente la guarigione delle sue gambe. Con la pomata di Calendula si guariscono acilmente le croste nel naso. 0ota: chi avesse repulsione contro lo strutto di maiale, per la preparazione della pomata pu& usare anche un buon grasso vegetale. Per rendere pi4 morbida la pomata cos3 preparata pu& aggiungere un po dolio alla massa ancora calda. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 .n cucchiaino colmo di erba su K di litro dac!ua. Se5i27pi8 5uattro manciate abbondanti di erbe resche oppure 1@@ g di !uelle essiccate per semicupio #vedi 0ote generali sotto ISemicupiJ$. La;a::i8 .n cucchiaio di erbe per G litro dac!ua. Tint7ra8 Lasciare riposare una manciata di iori in 1 litro di ac!uavite pura per 17 giorni al sole oppure ad una temperatura di circa <@8C. 'o5ata di Calend7la8 (ritare !uattro manciate abbondanti di Calendule # oglie, gambi e iori$. 'iscaldare 7@@ g di grasso intestinale di un maiale nutrito naturalmente oppure di buono strutto di maiale, come se si dovessero riggere delle cotolette. :ersare le Calendule tritate in !uesto grasso bollente e so riggerle brevemente, dare una girata e togliere la padella dal ornello. Coprire e lasciare riposare per una giornata. )l giorno seguente riscaldare il tutto leggermente e, iltrandolo attraverso un panno, travasarlo in recipienti puliti. S722o 6re12o8 Lavare oglie, steli e iori e spremerne ancora umidi il succo servendosi di una centri uga elettrica ad uso domestico. 2.1. CAMOMILLA !Matri2aria 24a5o5illa# ; chiamata anche 1atricaria, Camomilla comune o tedesca. Cresce nei campi incolti, nei terreni argillosi, nei prati delle oreste, sui detriti e nei campi di grano, granturco, tri oglio, patate e barbabietole. Lesagerata concimazione chimica e purtroppo gli erbicidi distruggono vieppi4 la nostra Camomilla. -i norma la si trova in abbondanza dopo un inverno nevoso o una primavera umida. -iversamente dalla Camomilla spontanea la nostra ha il capolino vuoto9 il pro umo aromatico e piacevole. 0on sar certamente necessaria una descrizione pi4 dettagliata. Se ne raccologono i capolini da maggio ad agosto, pre eribilmente sotto il sole di
mezzogiorno. 0on esagero se chiamo la Camomilla un ItoccasanaJ specialmente per i neonati. )n !ualsiasi caso si dovrebbe somministrare al bambino la tisana di Camomilla e specialmente !uando si tratta di crampi o dolori addominali. +ssa giova nella latulenza, nella diarrea, nello s ogo, nel mal di stomaco, nella diarrea mucosa nonch nei disturbi mestruali, nella dismenorrea e in altri disturbi addominali9 nellinsonnia e nellepididimite, nel dolore da ebbre, nel mal di denti e nel dolore da piaghe . La Camomilla ha un e etto sudori ero, tran!uillante e decongestionante e in virt4 del suo potere disin ettante previene le in iammazioni di tutti i generi, in particolare delle mucose. Per uso esterno la Camomilla va applicata sotto orma di cataplasmi e lavande nelle in iammazioni oculari, nella congiuntivite, negli s oghi pruriginosi e umidi, come colluttorio nel mal di denti, e come lavaggio, sulle piaghe e sulle erite. %gni volta che siamo adirati dovremmo prendere una tazza di Camomilla che calma immediatamente e prima che il cuore si agiti. ; consigliato inoltre un cataplasma di Camomilla essiccata da applicare caldo sulla zona dolente. Ranno un e etto calmante i bagni ed i lavaggi alla Camomilla in !uanto in luiscono sullintero sistema nervoso. -opo una grave malattia o dopo un esaurimento nervoso ne avvertirete presto il bene icio recuperando la :ostra calma. Per la :ostra cosmesi non dovete dimenticare la Camomilla. .na volta alla set2 timana un bagno al viso con in uso di Camomilla e vedrete come la :ostra pelle ri iorir e come ritorner resca la :ostra carnagione. -ovreste servirvi dellin uso di Camomilla anche nella cura dei capelli, soprattutto se avete capelli biondi. ,li sciac!ui alla Camomilla li renderanno so ici e luminosi. La Camomilla acilita la de ecazione senza avere e etti lassativi ed !uindi indirettamente adatta alla cura delle emorroidi che si possono curare anche esternamente con la pomata alla Camomilla. La stessa pomata pu& essere applicata inoltre nella cura delle erite. )l ra reddore e la sinusite guariscono rapidamente mediante inalazioni di vapori di Camomilla. ; sottinteso che dopo un trattamento del genere bisogna rimanere al caldo. Sin dallantichit lolio di Camomilla veniva usato per le rizioni nelle nevralgie e nei dolori articolari. " causa del suo potere antipiretico e antitermico. )l nome I1atricariaJ di origine latina e viene da ImaterJ #madre$. )n atti viene usata contro tutte le malattie delle madri e delle donne. 0egli antichi erbari si legge che lolio di Camomilla toglie la stanchezza alle ar2 ticolazioni e che i iori di Camomilla, bolliti nellac!ua e applicati sulla vescica malata ne leniscono il dolore. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Con K di litro dac!ua bollente scottare un cucchiaino da dessert colmo e lasciare riposare brevemente. Additi;o al <a:no8 Per un bagno completo si prendono !uattro manciate di iori di Camomilla, per le abluzioni del viso e della testa ne servono rispettivamente una9 versarvi sopra dellac!ua bollente e lasciare riposare. Catapla15i8 :ersare K di litro di latte bollente su un cucchiaio colmo di Camomilla, lasciar riposare brevemente, iltrare e arne dei cataplasmi caldi. *apori di Ca5o5illa8 :ersare 1 litro di ac!ua bollente su un cucchiaio di Camomilla. )nalarne i vapori sotto un asciugamano. C712inetto d9er<e8 'iempire un sacchetto di tela con iori essiccati di Camomilla e ricucirlo. 'iscaldarlo bene in una padella asciutta e applicarlo sulla parte malata. Olio di Ca5o5illa8 'iempire, senza comprimerli, una bottiglietta ino al collo con iori reschi di Camomilla colti sotto il sole di mezzogiorno e versarvi sopra dellolio eAtravergine doliva. Lolio deve coprire i iori. La bottiglietta va lasciata ben chiusa al sole per 17 giorni. Successivamente conservarla in rigori ero. 'o5ata8 'iscaldare, come per riggere, <7@ g di strutto e versarvi due manciate di iori di Camomilla9 !uando si alza la schiuma, si gira con un cucchiaio, si copre, e !uindi si lascia riposare il tutto per una notte in luogo resco. )l giorno seguente riscaldarlo nuovamente un poco e iltrarlo attraverso un panno di lino. Secondo la mia esperienza si procede nel modo seguente: mettere un panno di lino in un setaccio appoggiando !uestultimo su un recipiente a becco9 poi pressare bene. "malgamare uni ormemente il materiale cos3 ottenuto e travasarlo in vasetti di vetro o di porcellana. )l naturista e parroco semplicista svizzero Dohann HMnzle racconta di una donna soprannominata la I1aga della CamomillaJ cui ricorrevano i malati con le loro a lizioni9 a cin!ue sordi ece ritornare ludito riggendo un bulbo di .rginea #venduta presso i vivai$ in olio di camomilla per poi instillare diverse volte !uestolio nellorecchio. 5uesta I1aga della CamomillaJ aceva ritornare la mobilit agli arti paralizzati mediante rizioni a base di olio di Camomilla. Contro i dolori oculari aceva bollire dei iori di Camomilla nel latte applicandoli !uindi come impacchi sugli occhi chiusi per ottenerne presto la guarigione. )l parroco HMnzle ri erisce inoltre: I.n tessitore riusciva a dormire soltanto seduto, altrimenti gli sembrava di so ocare. La donna erborista, dopo aver esaminato luomo, espresse il sospetto di una scarsa diuresi che egli con erm&. ,li u ordinato di preparare una grande bottiglia di vino nel !uale era stato cotto della Camomilla e di berne un bicchiere rispettivamente mattina e sera. +mise una !uantit notevole di urina, prima torbida, successivamente sempre pi4 limpida9 dopo otto giorni era guarito.J 2.11 CELI,ONIA !C4elidoni75 5a>71# 5uesterba medicamentosa anticamente molto apprezzata, oggi presso il popolo spesso considerata unerbaccia velenosa. 'iesco a spiegarmi lantipatia in cui tenuta oggi soltanto col atto che agli albori dellindustria armaceutica sono state condannate de initivamente tutte le piante medicinali di gran valore onde distrarre lattenzione della gente dalle erbe curative e concentrarla sulle medicine chimiche. La Celidonia dal portamento rami icato ed alta da 6@ a >@ cm iorisce a partire da maggio per tutta lestate ino allautunno. Le oglie sono pennate con i lobi, come le oglie della !uercia. -al usto e dalla radice esce un succo denso giallo arancione. Pre erisce i margini meridionali dei boschi, dei muri, delle recinzioni e di mucchi di macerie. 0on importa se lestate asciuttissima e le scarpate
completamente secche9 dalla pianta sgorgher sempre una !uantit di !uesto succo viscoso giallo arancione. 1a anche dinverno, !uando la neve copre tutto, si trova la Celidonia semprech se ne ricordi la dimora. La pianta depurativa del sangue e antianemica. )o la impiegherei, insieme all%rtica ed ai germogli di Sambuco, contro la leucemia. Per& di !uesta tisana miscelata occorre bere almeno due litri al giorno per ottenere dei buoni risultati. La Celidonia un rimedio a idabile contro i disturbi al egato !uando utilizzato sotto orma omeopatica. Le sue !ualit depurative del sangue e del egato avoriscono un buon metabolismo. Con !uesterba si ottengono buoni risultati anche nelle dis unzioni della colecisti, dei reni e del egato. .na pozione di 6@ g di Celidonia, radici comprese, lasciati per una o due ore a macerare in G litro di vino bianco, elimina rapidamente litterizia. La Celidonia inoltre raccomandata contro le emorroidi accompagnate da bruciori allano, contro le itte ed i dolori urenti nellatto di urinare nonch contro il ronzio nellorecchio. )n !uesti casi se ne sorseggiano < o 6 tazze di tisana al giorno #mai bollita, ma soltanto sbollentata$. +sternamente viene applicato contro le neoplasie maligne della cute, contro i calli, le verruche e i lichen inguaribili. La cataratta nigrescente e le macchie sulla cornea dellocchio spariscono lentamente. )l succo giova persino contro le emorragie ed il distacco della retina. Prendere una oglia di Celidonia, lavarla e triturarne il gambo riabile ra il pollice inumidito e lindice. Lumidit cos3 ricavata deve essere passata con lindice sulle palpebre in direzione degli angoli dellocchio. 0onostante non sia passata allinterno dellocchio, gli si comunica lo stesso. Ci& vale altres3 per la cateratta nigrescente e per la debolezza della vista nonch preventivamente contro la aticamento oculare nelle persone sane. )o stessa ne traggo bene icio sovente !uando sbrigo la corrispondenza ino a notte tarda. Stanchissima allora cerco una oglia di Celidonia in giardino e me ne passo, come sopra descritto, lumore verso gli angoli degli occhi. %gni volta ho la sensazione bene ica come se mi si togliesse un velo dagli occhi. Lomeopatia prepara una tintura di Celidonia della !uale, nei casi accennati, se ne prendono giornalmente due o tre volte 1@ o 17 gocce in un poco dac!ua. 5ualche anno a mi ri erirono che una contadina aveva unulcera sulla palpebra destra in eriore, della grandezza di un bottoncino da camicia. Loculista cui lei si era rivolta per arsi prescrivere un paio docchiali ed al !uale non era piaciuta !uesta cosa L la donna aveva !uestulcera ormai da N o > anni senza che le avesse mai dato astidio L ne invi& un rammento in un laboratorio danalisi. Si trattava di cancro della pelle. *u per la giovane donna L come potrete immaginare L uno shocF spaventoso. Poich la amiglia aceva parte del nostro giro di conoscenze ebbi loccasione di richiamare la loro attenzione sulla Celidonia. +ravamo di ebbraio e per ortuna era un inverno mite. La Celidonia sverna e rimane verde. Consigliai di scavare la pianta per trapiantarla in vaso onde tenerla a portata di mano. %gni giorno la donna doveva toccare la zona ammalata per cin!ue o sei volte con il succo giallo arancione. (rovandosi lulcera sulla palpebra, la in ormai dellinnocuit per locchio. Consigliai anche di andare una volta al mese a Linz per la cura dei raggi prescritta dal medico malgrado essi non eliminino i tumori maligni, mentre invece distruggono parti di pelle ancora sane e spesso anche losso. 1a poco prima di 0atale appresi con immensa gioia che lulcera maligna era scomparsa. 5uando la donna mi venne a trovare, mi abbracci& sulla soglia dellingresso di casa. Loculista, presso il !uale era stata in precedenza, le chiese meravigliato cosa avesse atto. "lla sua risposta: I%gni mese una volta cura dei raggi a LinzJ, egli disse: ISe sono stati i raggi ad allontanare !uellulcera, sarebbe un miracolo.J 1i raccontava inoltre che alla vista dei volti corrosi ino allosso degli altri ammalati che incontrava nel laboratorio dei raggi ella non avrebbe mai retto se io non le avessi inculcato tanto coraggio, ede e iducia in se stessa. +cco la mia preghiera a :oi tutti che leggete !ueste righe: aiutate anche :oi in casi analoghi risparmiando ai :ostri simili una ine terribile. )n !uesti tempi din!uinamento generale aumentano i casi in cui da verruche arrossate che improvvisamente cominciano a crescere, si sviluppa il cancro della pelle. ) peli del volto nonch un aumento della peluria su braccia e gambe delle donne indicano una dis unzione dei reni. Le zone colpite vanno spalmate con succo di Celidonia ottenuto con la centri uga elettrica ad uso do2 mestico #il succo si mantiene in rigori ero ino a sei mesi$9 lo si lascia agire per alcune ore, si sciac!ua poi con del sapone neutro e si cura indi la pelle un po secca con pomata di Calendula, olio di Camomilla o di )perico #vedi I1odalit di preparazioneJ$. )noltre opportuno procedere ad una cura a base di tisana di %rtica, distribuita ra 6 o ? tazze al d3, nonch a semicupi di Coda cavallina per una migliore circolazione sanguigna nei reni #vedi anche sotto la voce ICoda cavallinaJ$. .n mio conoscente della zona di 1agonza, durante le sue passeggiate giornaliere si serviva del succo di Celidonia nel modo descritto. Lo accompagnava sempre un cane lupo un po anzianotto. Per gioco una volta pass& anche a lui sugli occhi un po di tale succo, cosa che sembrava procurare gran bene icio al cane, perch da allora si sedette sempre davanti al suo padrone in segno di preghiera ogni volta che !uestultimo aceva uso per se del succo di Celidonia. )n una parrocchia dell"lta "ustria dove in novembre tenni una con erenza, conobbi un chierichetto portatore di occhiali. 5uando a ebbraio tornai in !uesta parrocchia, il chierichetto non portava pi4 gli occhiali. 1i raccont& lui stesso che ci& era dovuto soltanto al atto che da novembre aveva seguito giornalmente il mio consiglio relativo alla Celidonia. %ltretutto egli vedeva molto meglio di prima !uando portava ancora gli occhiali. )n !uel periodo era costretto a cercarsi le oglie della Celidonia sotto la coltre della neve. 0e parlo per mostrare che certe erbe medicamentose si trovano resche persino dinverno !uando tutta la vegetazione sembra morta. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 .n cucchiaino da dessert colmo per K di litro dac!ua9 sbollentare soltanto. S722o 6re12o8 Lavare oglie, gambo e iori e ricavarne ancora bagnati il succo con una centri uga ad uso domestico #tale succo va utilizzato esternamente$. Tint7ra8 1edicinale omeopatico in vendita nelle armacie. Ma2erazione nel ;ino8 :ersare G litro di vino bianco su 6@ g di Celidonia, radici comprese, lasciare riposare il tutto per 1 o < ore9 iltrarlo ed in ine sorseggiarlo lentamente.
2.12 CO,A CA*ALLINA !E?7i1et75 ar;en1e# 0omi volgari: +!uiseto, +rba rugna, 'asparela, Codabussina, Coa ad caval L Cucitolo. "llinizio della primavera spuntano dal ceppo largo e pro ondo per primi i bruni usti econdi e spori eri. Solo pi4 tardi si presentano le verdi spighe estive alte ino a ?@ cm che assomigliano a piccoli abeti di orma regolare. Si trova la Coda cavallina nei campi, sui terrapieni delle errovie e lungo le scarpate. 5uella crescente nel terreno di pura argilla possiede il maggiore potere curativo. " seconda della posizione contiene ra il 6W ed il 1CW di silice che possiede uno spiccato e etto curativo. %vviamente da evitare la Coda cavallina dei campi chimicamente concimati. 5uella con i ramoscelli pi4 sottili L c chi la chiama anche Coda cavallina I inaJL si trova prevalentemente nelle oreste ed ai margini dei boschi. "nchessa medicamentosa. 0ella medicina popolare !uesta pianta era gi amosissima nellantichit soprattutto per le sue !ualit emostatiche e per i successi mani estati nella lotta contro le malattie renali e delle vie urinarie. 1algrado ci& u dimenticata nel corso dei secoli. ; stato proprio il nostro grande e popolarissimo medico naturista e parroco Hneipp a restituire alla Coda cavallina la sua gloria originale. La dichiara Iunica insostituibile ed inestimabileJ contro le emorragie, lemantemesi, i disturbi renali e delle vie urinarie, i calcoli e la renella. IContro i danni di vecchia dataJ dice, Icontro le piaghe purolente e persino contro le ulcere cancerose e la necrosi ossea la Coda cavallina rende dei servizi eccellenti. Lava, scioglie e cauterizza pi4 o meno tutto !uanto deteriorato. Spesso lerba, umida e calda, viene avvolta in panni bagnati che si applicano sulla parte da guarire.J )l parroco svizzero HPnzle dice che tutte le persone di una certa et dovrebbero bere ogni giorno una tazza di tisana di Coda cavallina. (utti i dolori dovuti alla gotta, ai reumatismi ed alle nevralgie scomparirebbero, ogni uomo avrebbe una vecchiaia sana. +gli racconta di un >Cenne liberato mediante un bagno a vapore di coda cavallina da una terribile calcolosi vivendo in seguito ancora per molti anni, e prosegue dicendo: I5uesterba guarisce le peggiori emorragie e emantemesi se ingerita come tisana9 e lo a in brevissimo tempo, !uasi istantaneamente.J Contro i dolorosi ra reddamenti alla vescica ed i crampi viscerali non vi rimedio migliore dellin uso sbollentato di Coda cavallina i cui vapori si indirizzano alla zona vescicale con laiuto di un accappatoio. 'ipetendo !uestoperazione per alcune volte si riesce in breve a debellare il male. ,li anziani che improvvisamente non riescono pi4 a urinare torcendosi dai ortissimi dolori perch lurina o non esce perniente o soltanto a gocce, vengono liberati dalle loro so erenze mediante !uesti vapori caldi di Coda cavallina e senza che il medico debba ricorrere al catetere. Contro la renella ed i calcoli renali e vescicali si anno dei semicupi caldi di Coda cavallina sorseggiando contemporaneamente la calda tisana della stessa erba e trattenendo lurina per poi lasciarla scorrere sotto pressione. )n !uesto modo di solito vengono eliminati dei calcoli. )n seguito a !uesti suggerimenti ho ri2 cevuto delle lettere che con ermano !uanto sopra: unapplicazione eliminava i calcoli renali9 le persone in !uestione si sentivano bene ed erano tornate sane. 0ei casi in cui molti diuretici hanno allito la Coda cavallina si rivelata e icace come ad esempio nei versamenti pericardici, in !uelli pleurici o nelle complicazioni renali in seguito a scarlattina o altre malattie in ettive gravi, tutto ci& grazie alla sua azione diuretica. Si tratta dun!ue di un eccellente rimedio ad uso interno ed esterno per tutto lapparato renale e vescicale. Contro la pielone rite e la cistopielite un semicupio a miracoli. )n !uesti casi si prende la Coda cavallina alta L solo come applicazione esterna L cio !uella dai usti grossi come un dito. 5uesta cresce nei prati paludosi e sui terreni lasciati a pascolo e, come si detto, procura un immediato miglioramento a chi a etto da pielone rite e cistopielite. .na signora che conoscevo bene, da diversi mesi si trovava ricoverata con una pielone rite allospedale di )nnsbrucF. -ato che non migliorava a atto mi mand& a chiamare. Le consigliai un semicupio di Coda cavallina. Pochi giorni dopo ricevetti una lettera: I1i hai salvato la vita. Sono tornata a casa. )l semicupio di Coda cavallina ha allontanato tutti i miei disturbi e mi ha restituito le mie orze.J La Coda cavallina alta dei prati paludosi e dei pascoli deve essere impiegata esclusivamente per i semicupi. )n2 vece per la tisana, da prendere per via interna, si utilizza !uella dei campi, sentieri e margini di bosco. (alvolta nelle giovani madri dopo un parto di icile si mani estano dei disturbi alla vista: !uesti sono certamente causati dal atto che durante la nascita dun bimbo vengono compromessi i reni della madre. ) semicupi di Coda cavallina dallesterno acilitano lirrorazione sanguigna del rene, allontanano dagli occhi la pressione eccessiva causata dallinsu icienza renale e !uindi dileguano lentamente i disturbi visivi. )l grande medico tedesco, -r. Bohn #della scuola del -r. Hneipp$, esprime vivi elogi nei riguardi di !uesta pianta: I-a una parte la Coda cavallina un rimedio contro le emorragie, dallaltra L e ci& in misura ancora superiore L un rimedio per i reni. -opo lingestione della tisana di Coda cavallina si elimina con acilit unabbondante urina scura. Contro lidropisia un rimedio di rapido e etto.J Se i diuretici si sono dimostrati ine icaci occorre rivolgersi alla Coda cavallina sorseggiando lungo tutta la giornata cin!ue o sei tazze, e !uesto per cin!ue giorni9 nei casi particolarmente ostinati meglio prolungare la cura ino a sei giorni. Lesperenzia dimostra che nella maggioranza dei casi lurina viene eliminata. Contro gli s oghi pruriginosi della pelle, anche se crostosi, purulenti o tignosi, giovano lavaggi e impacchi con in uso di Coda cavallina. ) lavaggi ed i bagni giovano anche contro la suppurazione delle unghie, le piaghe ai piedi, la necrosi, tutte le piaghe per oranti, le ulcere cancerose, lo sprone del calcagno, le istole, limpetiggine e il lichen nonch contro il lupus. Si pu& applicare anche lerba sbollentata sotto orma di cataplasma. Con2 tro le emorroidi, specie se dolorose, si applica una pasta di erba resca ottenuta nel modo seguente: lavare la Coda cavallina resca, triturlarla inemente sul tagliere inch non diventi una pasta omogenea. )n caso di pro usa emorragia nasale si applica un impacco di in uso di Coda cavallina ra reddato. +sso giova anche come emostatico nelle emorragie polmonari, uterine, emorroidarie e gastriche. )n !uesti casi oc2 corrono naturalmente degli in usi concentrati.
0ormalmente si prendono due o tre cucchiaini da dessert colmi per ogni tazza. La Coda cavallina insieme con la :eronica previene e icacamente larteriosclerosi e la perdita della memoria per via delle sue !ualit puri icanti del sangue. La si pu& considerare la migliore prevenzione contro il cancro. :orrei raccomandare come rimedio particolarmente buono contro la sudorazione dei piedi la tintura di Coda cavallina #vedi I1odalit di preparazioneJ$. Con !uesta tintura si rizionano i piedi ben lavati ed asciugati. )noltre si consiglia di berne ogni mattina a digiuno, mezzora prima di colazione, una tazza di tisana. Contro la sudorazione eccessiva dei piedi sono molto utili anche i pediluvi della stessa erba #vedi I1odalit di preparazioneJ$. Contro la or ora del cuoio capelluto opportuno lavarsi i capelli ogni giorno con lin uso di coda cavallina massaggiando successivamente la cute con del buon olio doliva. La or ora scomparir immediatamente. .n miscuglio di Coda cavallina e iperico, sbollentato e bevuto in ragione di una tazza o due al giorno #la sera solo un pasto asciutto$, aiuta a vincere lenuresi notturna. )noltre pu& essere utilizzato per gargarismi nei casi di tonsillite, in iammazione delle mucose orali, stomatite, carie dentaria, in iammazioni ed emorragie gengivarie, istole e polipi del palato e della gola. Contro le perdite bianche delle donne vengono raccomandati i semicupi. 0on dimentichiamoci che la Coda cavallina uno dei migliori medicinali per i polmoni, sia contro la bronchite cronica che contro la tubercolosi polmonare. 1ediante lingestione regolare della tisana, grazie al suo contenuto in acido silicico si ottiene la guarigione della tubercolosi polmonare nonch la scomparsa della debolezza generale dovuta alla tubercolosi stessa. Secondo il itobiologo austriaco 'ichard Qill ort, le ricerche pi4 recenti permettono lipotesi che in seguito al prolungato uso di tisana di Coda cavallina i tumori maligni vengano ostacolati nella loro crescita e alla ine addirittura distrutti. Persino i polipi nel basso ventre o nellano ed anche le in iammazioni delle borse sinoviali si combattono in !uesto modo. )n entrambi i casi si anno impacchi al vapore e semicupi. 5uesti impacchi al vapore sono utili anche contro i crampi dello stomaco e le coliche epatiche e biliari di egato nonch contro le stasi sanguigne dolorose che con la loro pressione verso lalto si ri lettono sullattivit cardiaca. )l 1E dicembre 1ENN ricevetti una tele onata dalla Stiria orientale. Si trattava di un agricoltore di ?E anni. Sulla pianta del suo piede era cresciuta un tume azione molto dolorosa. 0on riusciva pi4 a poggiare il piede per terra. 'imase in ospedale per alcuni giorni e poi venne mandato a casa. ,li consigliai gli impacchi al vapore di Coda cavallina che risolvono persino i tumori maligni. Potrete immaginare la mia sorpresa !uando il << dicembre, ossia tre giorni dopo, mi tele onarono per dirmi che la tume azione si era completamente risolta. La pelle aveva un aspetto un po laccido e molle. Ro atto lesperienza che persino i dolori da discopatie L sempre che non siano causati dalla compressione di una radice nervosa L spesso spariscono in breve tempo in seguito ai semicupi di Coda cavallina. Le radiogra ie mostrano delle vertebre usurate per vecchiaia, ma non vi motivo di tenersi il dolore. La pressione di un rene di ettoso che, come si sa ri lette verso lalto, si distribuisce nei nervi che scorrono in super icie lungo la spina dorsale producendo !uesti dolori. 0on sono !uindi i dischi stessi, bens3 la pressione del rene prodotta sui nervi esposti. .n semicupio di Coda cavallina, attraverso il suo e etto in pro ondit sui reni, elimina subito la loro pressione verso lalto. .na signora di 6> anni si trovava da tre anni in cura per disturbi di carattere discopatico. )nvece di diminuire, i dolori si acutizzavano9 era diventata talmente rigida nella zona delle spalle e del collo da alzarsi la mattina soltanto con lausilio di un apparecchio di stanghe e verghe costruito dal marito e sistemato sul so itto sopra il letto. )n !uel periodo stavo tenendo delle con erenze a SteUr nell"lta "ustria e ne eci la conoscenza. :i meraviglierete certamente se :i dico che !uesta donna, dopo un solo semicupio di Coda cavallina, aveva perso tutti i suoi dolori e la sua rigidit. Lo stesso vale per le discopatie prodotte dalla conduzione del trattore. )l suo moto sobbalzante non danneggia i dischi, ma i reni. Subito interviene una pressione verso lalto che pu& essere eliminata con il semicupio di Coda cavallina. .na signora svizzera da molti anni era rigida come un bastone, nelle vertebre cervicali. 0on molto persuasa mi promise, appena tornata a casa, di arsi un semicupio di Coda cavallina. La tele onata non si ece attendere: appena immersa nel caldo semicupio, scomparve dopo 1@ minuti ogni rigidit che poi, come mi u ri erito per anni, non si present& pi4. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE In671o8 .n cucchiaino da dessert colmo su K di litro dac!ua9 sbollentare. Catapla15a al ;apore8 1ettere in un setaccio due manciate abbondanti di Coda cavallina e appenderlo sopra lac!ua bollente. 0on appena lerba si presenta calda e morbida, avvolgerla in una pezza di lino che si applica sulla parte malata. Coprirsi bene/ Lasciare agire per diverse ore o per tutta la notte. Se5i27pi8 Per una notte lasciare macerare nellac!ua redda 1@@ g di Coda cavallina. )l giorno seguente riscaldare il tutto ino allebollizione, poi aggiungerlo al bagno. -urata del bagno <@ minuti. 0on asciugarsi9 ancora umidi avvolgersi nellaccappatoio e sudare unaltra ora a letto. Lac!ua del semicupio deve coprire i reni. Tint7ra8 Lasciare macerare per 17 giorni al sole 1@ g di Coda cavallina in 7@ g di autentica ac!uavite di grano. Scuotere la bottiglia ogni giorno. Catapla15a8 Lavare la Coda cavallina resca, tritarla inemente sul tagliere inch non si ottenga una pasta. )l grande neurologo -r. Qagner2Dauregg dice nei suoi scritti: I-ue terzi di tutti i malati di nervi non dovrebbero essere ricoverati negli instituti se ossero sani i loro reni.J )n atti ho potuto consigliare i semicupi di Coda cavallina a molti in elici che, a causa di disturbi renali so rivano di depressioni, manie e pazzia uriosa, salvandoli in tal modo dal manicomio. )n !uesti casi occorre curarsi anche per via interna con una tazza al mattino ed una alla sera di tisana di %rtica, "chillea e Coda cavallina. Contro i gravi disturbi renali e le loro se!uele occorre adoperare la Coda cavallina resca per i semicupi, pre eribilmente, come ho detto precedentemente,
!uella alta proveniente dai prati paludosi. Per un bagno occorre un secchio da 7 litri pieno #vedi I1odalit di preparazioneJ e 0ote generali sotto la voce ISemicupiJ$. -urante il semicupio i reni debbono trovarsi immersi nellac!ua9 <@ minuti la durata del bagno. 0on asciugarsi ma avvolgersi ancora bagnati nellaccappatoio e coricarsi cos3 nel letto per unora9 soltanto allora cambiarsi per la notte. )l semicupio, riscaldato nuovamente, pu& essere riutilizzato altre due volte. 2.13 CONSOLI,A MAGGIORE !S@5p4@t75 o66i2inale# :olgarmente chiamata anche Sin ito, Borrana selvatica, +rba con erma, Xinzinnici, %ricchi dasinu, +rba del cardinale e 'egaligo L in inglese, Com reU. 5uesta pianta medicinale ra le migliori e indispensabili che la natura ci o re. Cresce nei prati, lungo i cigli dei campi, i ossi umidi e i corsi dac!ua. La si trova anche lungo i recinti e sui mucchi di detriti, e iorisce durante tutta lestate. Le oglie si presentano ruvide e iniscono molto appuntite. La radice pluriennale, esternamente di un marrone scuro ino al nero, internamente bianca o giallina, grossa !uanto un pollice e ritagliata si presenta vischiosa, !uasi untuosa e grassa al tatto. +ssendo una pianta dalla radice pro onda !uasi impossibile estirparla. Se ne scavano le radici in primavera o in autunno aggredendole con una vanga appuntita. Lerba resca va raccolta prima e durante la ioritura. La tintura di Consolida maggiore, acilmente preparabile da soli, nasconde un potere miracoloso. ) soggetti a etti da dolori e tume azioni articolari, curati con ottimi medicamenti ma senza alcun miglioramento, ricu2 perano rapidamente la loro salute con la tintura di Consolida maggiore. .na donna che non riusciva pi4 a muovere il braccio destro #larto era !uasi immobilizzato e il medico aveva gi diagnosticato una paralisi$ dietro il mio consiglio si rizion& larticolazione tutti i giorni con la tintura. -i giorno in giorno avvertiva il miglioramento. %ra larticolazione si muove normalmente, e la donna riesce di nuovo a provvedere alle accende di casa. 1a anche le oglie della Consolida maggiore scottate e poggiate sotto orma di poltiglia calda sulle membra paralizzate giovano nel giro di una notte !uando il disturbo dovuto ad a aticamento, distorsione, slogatura o colpo apoplettico. La zia di mio marito venne investita per strada da un motociclista. *u portata allospedale con una rattura dellarticolazione dellanca, u chiodata e dimessa non appena guarita. )l chiodo avrebbe dovuto essere rimosso dopo un anno. -ato che non aveva pi4 dolori e che riusciva nuovamente a camminare in modo normale, la donna trascur& alla data stabilita di tornare allospedale per lintervento. (utto sembrava in per etta regola ino a che un bel giorno non si mani estarono dei dolori insop2 portabili. " !uesto punto, togliendo il chiodo, u constatato che si era gi ormata una suppurazione dellosso. Con delle iniezioni riu2 sc3 per breve tempo a sopire i dolori, ma la suppurazione dellosso non guar3. )n !uesto stato la donna venne a arci visita ed era e ettivamente in condizioni disperate. Senza esagerare minimamente posso dire che dei cataplasmi di poltiglia di arina di Consolida maggiore la acero star meglio nel giro di una notte. )l giorno appresso la donna riusciva gi a sedersi ed a coricarsi senza alcun astidio. Poich dagli erboristi si trovavano in vendita soltanto delle radici tritate, la saggia zia le riessicc& nel orno di cucina e le macin& in un vecchio maci2 nino da ca . Continu& a praticarsi !uesti cataplasmi di poltiglia #vedi la ricetta sotto I1odalit di preparazioneJ$, ino a non avvertire pi4 alcun disturbo. Con !uesti cataplasmi di poltiglia si possono ar riassorbire anche le tume azioni articolari delle mani e dei piedi. La arina di Consolida maggiore si trova oggi in molte armacie. :orrei sottolineare in particolare che !ue2 sti cataplasmi con poltiglia di arina di Consolida maggiore possono dare sollievo persino nelle paraplegie. ) cataplasmi caldi servono anche nelle ulcere varicose, nei rigon iamenti muscolari reumatici, nei nodi gottosi, nei tumori, nelle ce alee nucali, nei dolori al moncone amputato e addirittura nelle in iammazioni del periostio. -alle radici si pu& prepare una tisana che viene utilizzata contro il catarro bronchiale, nei disturbi allapparato digerente, nelle emorragie dello stomaco e nelle pleuriti. Se ne sorseggiano lentamente da < a ? tazze al giorno. 0elle ulcere gastriche si consiglia una tisana mista a base di 1@@ g di Consolida maggiore, 7@ g di Calendula e 7@ g di Coreggiola #PolUgonum aviculare$, per la preparazione vedi I1odalit di preparazioneJ. L :orrei menzionare ancora una volta la tintura di Consolida maggiore. "pplicando degli impacchi imbevuti con essa si ottengono ottimi risultati su erite esterne ed interne, lesioni di ogni genere, contusioni, ematomi e ratture ossee. Le oglie della Consolida maggiore non vengono utilizzate solamente per i cataplasmi, ma anche come additivi ai bagni completi nei dolori articolari, nella gotta, dolori ossei, nei disturbi dellirrorazione sanguigna e nellernia del disco. 0ei disturbi di irrorazione sanguigna alle gambe per&, e nelle vene varicose come nel trattamento postoperatorio delle ratture ossee si anno dei semicupi di Consolida maggiore #nella vasca da bagno$. )n alcune regioni riggono nellolio le oglie di Consolida maggiore, immerse previamente nella pastella da omelette o nelle uova come per rittata. )n !uesto modo tutta la amiglia ad appro ittare delle sostanze attive di !uesta pianta medicinale. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana di radi2i8 -ue cucchiaini da dessert di radice tagliuzzata si lasciano riposare per una notte in K di litro dac!ua redda9 al mattino seguente si riscalda un po il tutto e poi si iltra. Sorseggiare lentamente. Mi12ela di ti1ana !nelle 7l2ere :a1tri24e#8 .n cucchiaino da dessert colmo di miscela viene scottato con K di litro dac!ua bollente e !uindi lasciato riposare per tre minuti. Sorseggiare a caldo 6 o ? tazze durante la giornata. Catapla15i di polti:lia8 1acinare inemente le radici ben essiccate9 mescolarle rapidamente in una tazza con dellac!ua caldissima e alcune gocce dolio, ino ad ottenere una poltiglia9 spalmare !uestultima su una pezzuola di tela, appoggiarla sulla parte malata e asciare. Catapla15i di 6o:lie !6re124e#: Lavare le oglie resche, schiacciarle con il matterello su un piano di legno, metterle sulla parte lesa e asciare.
Catapla15i di 6o:lie !12ottate#8 Scottare le oglie di Consolida maggiore e stenderle ancora calde sulla parte. Additi;o per <a:no 2o5pleto8 Lasciar macerare per una notte in circa 7 litri dac!ua redda 7@@ g di oglie resche o essiccate di Consolida maggiore. )l giorno seguente riscaldare il tutto ino allebollizione e aggiungerlo allac!ua del bagno #vedi IBagni completiJ, 0ote generali$. Additi;o al 1e5i27pio8 Come per il bagno completo, ma soltanto <@@ g di oglie. Tint7ra8 Le radici della Consolida maggiore vanno lavate e spazzolate, tritate inemente ed introdotte, senza comprimerle, in una bottiglia sV da riempirla ino al collo. Si aggiunge !uindi dellac!uavite di grano o di rutta e si pone la bottiglia per 17 giorni al sole o nelle vicinanze della cucina. Lac!uavite deve coprire le radici. 'o5ata8 " seconda della grandezza si tritano inemente da ? a C radici di Consolida maggiore, dopo averle lavate9 si riggono poi brevemente in <7@ g di puro grasso dintestino di maiale9 si lasciano !uindi riposare per una notte. )l giorno seguente, dopo un breve riscaldamento, si iltra il tutto e lo si spreme. (ravasare subito in piccoli recipienti puliti e conservarli in rigori ero. La pomata di Consolida maggiore pu& essere usata al posto del cataplasma di poltiglia. )ndispendabile nel trattamento di piaghe e erite, nelluomo e nellanimale. *ino8 -a < a 7 radici resche e lavate vanno tritate inemente e lasciate macerare in 1 litro di vino bianco puro per 7 2 C settimane. ; un rimedio eccellente nelle malattie polmonari. 2.14 E'ILO)IO !Epilo<i75 par;i6lor75# .na volta un padre di amiglia mi scrisse una lettera nella !uale disse testualmente: ILa prego a mani giunte, orse mi potr indicare ancora una via di ritorno alla mia salute e restituire un padre sano alla mia amiglia che so re insieme a me.J Precedentemente mi aveva descritto la sua via crucis: nel 1EC1 unin iammazione cronica della prostata si acutizz& in seguito ai bagni in ac!ua radioattiva. 5ui inizi& il suo calvario da un ospedale allaltro, ma senza che nessun medico lo operasse9 egli era disperato. %gni volta che andava di corpo uscivano sangue e pus. " causa delle molteplici medicine and& incontro a delle ulcere duodenali, alla distruzione della lora intestinale e ad una grave insu icienza epatica. +ra pi4 vicino alla morte che alla vita e dovette, per ordine del medico, rinunciare a tutte le medicine. )ndi lo operarono, come mi scriveva, elettricamente. 1algrado loperazione, le in ezioni sarebbero rimaste ino ad oggi. Pasticche ed iniezioni peggiorarono nuovamente il suo stato. "llora ece ricorso alla tisana di ortica e ne ebbe tale giovamento che a tuttoggi continua a lavorare. )l provato padre di amiglia probabilmente non avrebbe dovuto a rontare tutte !ueste pene se avesse conosciuto l+pilobio che riesce a guarire completamente le a ezioni della prostata. L+pilobio, inora generalmente scono2 sciuto come pianta medicamentosa e mai menzionato nei comuni erbari, ha conosciuto un vero trion o come erba medicinale contro la prostatite soltanto in seguito alla prima edizione del mio volumetto ILa Salute dalla *armacia del SignoreJ. )n pochissimo tempo ac!uist& notoriet in tutta l+uropa ed oltre perch giov& a molte persone a ette da !uesto male. -a !ualche tempo appare anche negli erbari e nelle riviste specializzate. -ato il numero delle variet dell+pilobio si per& di usa anche un po di incertezza. Le variet medicinali sono le segueti: l+pliobio roseo #+pilobium roseum$, l+pilobio a iore piccolo #+pilobium parvi lorum$, l+piloblo di montagna #+pilobium montanum$, l+pliobio lanceolato #+pilobium lanceolatum$, l+plioblo scuro #+pilobium obscurum$, l+pilobio di collina #+pilobium collinum$, l+piloblo palustre #+pilobium palustre$, l+pliobio leischeri e l+pilobio anagallidi oglio #+pilobium ana2 gallidi olium$. 5uelli con poteri medicinali si riconoscono tutti per i loro piccoli iori di colore rosa, rosa pallido o !uasi bianco. Sono come inchiodati su sottili baccelli allungati dai !uali cadono, dopo lapertura, i semi coperti da peli cotonosi bianchi. 0el (irolo l+pilobio in atti viene chiamato ICapello di donnaJ. Si coglie la pianta intera, ossia usto con oglie e iori, troncandola possibilmente al centro L proprio acile coglierla L a inch riproduca nuovamente dei polloni laterali. )l materiale raccolto deve essere sminuzzato resco. -ella tisana di +pilobio si bevono, anche nei casi pi4 gravi, soltanto due tazze al giorno, cio una al mattino a digiuno e laltra alla sera. 1a !uesto non signi ica che si debba trascurare di andare dal medico. )l medico deve essere interpellato in ogni caso !uando si tratta di malattie gravi. -ue variet di +pilobio di icil2 mente scambiabili con le altre dal iore pi4 piccolo sono protette ed proibito coglierle. +sse sono l+piloblo irsuto #+pilobium hirsutum$ e !uello di bosco #+pilobium angusti olium$. ) iori del primo raggiungono una grandezza uguale a !uella di ununghia del pollice e sono di un rosso purpureo. Lo si trova spesso sotto orma di grandi cespugli alti ino a 17@ cm, dentro e vicino ad ac!ue basse9 usto e oglie sono carnosi e leggermente pelosi. )l noto ito2 biologo austriaco 'ichard Qill ort, che conosceva bene l+pilobio come pianta medicinale, non ne parla nel suo libro. Potrebbe, diceva, acilmente essere con uso con l+pilobio irsu2 to che, rispetto a !uello a iore piccolo #+pilo2 bium parvi lorum$, ha dei iori almeno cin!ue volte pi4 grandi, il usto e le oglie pi4 carnose, unaltezza molto maggiore, ma produce un e etto del tutto contrario al primo. L+pilobio di bosco #+pilobium angusti olium$, volgarmente chiamato anche ,aro anino di bosco, S enice, Behen rosso o ,ambi rossi, raggiunge unaltezza di 17@ cm e cresce volentieri nelle radure e lungo i margini dei boschi come anche negli spiazzi dovuti al taglio completo del bosco e dei rovi. ) grandi iori rosso purpurei sono collocati in lunghe spighe rade piramidali su di un usto rossastro. 5uesti +pilobi di bosco si presentano durante la ioritura molto numerosi ed appaiono come un mare rosso in ocato. 0on debbono essere impiegate nelle malattie della prostata. +ro ancora una giovane sposa !uando mio suocero, nella migliore et delluomo, mor3 di ipertro ia prostatica. .n vicino che si era atto una cultura sulle piante medicinali, mi mostr& l+pilobio dal iore piccolo e comment&: ISe Suo suocero avesse bevuto la tisana di !uesta pianta, sarebbe in vita ancora oggi. Si ricordi di !uesterba. Lei una donna ancora giovane e potr aiutare molte persone con essa.J 1a come spesso avviene !uando si giovani e sani, non me ne curai pi4. -iversa2 mente mia madre. Lo raccoglieva ogni anno ed aiut& molta gente che presentava disturbi alla vescica o ai reni. )l suo potere curativo talmente grande che spesso libera di colpo da tutti i astidi prostatici. Si dato il caso di alcuni uomini che erano in attesa dellopera2 zione e che urinavano a gocce con grande di icolt9 bastava una sola tazza di tisana per arli migliorare. Sintende che la tisana va bevuta per un periodo prolungato per ottenere la guarigione.
-a mia madre venni a sapere di un paziente che era stato operato per ben tre volte L cancro alla vescica clinicamente dimostrato L e che si trovava in condizioni isiche pessime. ,li consigliai la tisana di +pilobio. -ella sua guarigione seppi pi4 tardi attraverso il suo medico. Ci& era avvenuto !uando io stessa non mi occupavo ancora di itoterapia. La sua guarigione mi ece unimpressione orte ed indelebile. 1ia madre mi aveva ammonito spesso di non tralasciare mai la raccolta di !uesterba !uando ella non sarebbe stata pi4 ra i vivi. 0ello studio del mio medico venni a sapere che un uomo di mia conoscenza era stato ricoverato allospedale con la diagnosi di cancro alla vescica. I0oJ, esclamai, I!uestuo2 mo tanto bravo non deve morire/J Pensai subito all+pilobio. )l medico, pur non essendo contrario alle piante medicinali, riteneva che in !uesto caso nulla avrebbe pi4 giovato. 1a io avevo trascurato di raccogliere gli +pilobi e pensavo con terrore che in !uel periodo, cio a met ottobre, tutto era gi s iorito e secco. Ci& nonostante ne andai alla ricerca. 1i ricordavo di un posto dove lavevo visto iorire destate. (rovai soltanto alcuni usti ingialliti e li mandai malgrado tutto sminuzzati alla moglie dellammalato grave. +lla gli somministr& due tazze di tisana al giorno, una al mattino, una alla sera, e dopo !uindici giorni appresi dal medico che mi tele on&, che la condizione dellammalato aveva subito un notevole miglioramento. .n armacista di 1onaco mi mostr& unantica armacopea dove intorno al 1>>@ l+pilobio era ancora u icialmente elencato. ) medicamenti chimici lhanno completamente soppiantato. "ttraverso le mie con erenze, gite erboristiche e pubblicazioni l+pilobio stato nuovamente introdotto in tutti i livelli sociali. ) miei suggerimenti incontrano un orte interesse presso molte persone9 in atti ovun!ue io arrivi con mio marito durante le nostre escursioni, sia in montagna, sui sentieri orestali, lungo i margini dei torrenti o sulle radure e persino sul PPstlingberg e *reinberg a Linz, troviamo con grande soddis azione che stato accuratamente colto il gambo centrale dell+pilobio. Chiun!ue conosca !uesta pianta, la rispetta e la protegge dallestinzione cogliendola senza sciuparla. -opo la raccolta, la pianta ricresce ancora due o tre volte. Se il rizoma rimane nel terreno, ricaccer la primavera successiva. -alle lettere che ricevo apprendo con piacere che in molti orti, ra le ragole, gli ortaggi ed i cespugli ornamentali, cresce l+pilobio dal iore piccolo. .na volta lo si estirpava come erbaccia astidiosa. " !uanti in elici allora avrebbe potuto portare guarigione e nuova vita. 'ecentemente potei aiutare un sacerdote a 2 etto da cancro alla prostata ed alla vescica, dato per spacciato dai medici. %ggi com2 pletamente ristabilito e si dedica nuovamente in piena autonomia al suo compito. .na lettera dalla *oresta 0era: I1ia cognata durante una terapia contro un cancro addominale ha subito dei danni da irradiazione sotto orma di istole allintestino ed alla vescica. ) dolori alla vescica erano tali che il medico le dovette somministrare della mor ina. ,uidati dallillustrazione dell+pilobio dal iore piccolo nel Suo volumetto YLa Salute dalla *armacia del SignoreZ puntualmente labbiamo trovato9 dopo una settimana di tisana sono scomparsi tutti i dolori. Sono !uesti i miracoli della armacia del Signore.J Potrete leggere di altri successi nel volumetto I) successi terapeutici di 1aria (rebenJ publicato dalla Casa +ditrice Q. +nnsthaler. 1olti malati di prostatite possono guarire mediante l+pilobio dal iore piccolo, spesso persino senza dover subire unoperazione. 5uando lintervento gi stato e ettuato, la tisana di +pilobio toglie i bruciori ed altri astidi che sovente si presentano dopo loperazione. )n ogni caso per& si consiglia di interpellare il medico. -a Coburg mi scrive un signore guarito da prostatite: IL+pilobio dal iore piccolo mi stato di giovamento contro i miei disturbi alla prostata. 1i trovavo con un in arto al cuore nell%spedale 'egionale di Coburg. )noltre so rivo di disturbi alla prostata dei !uali per& non potevo essere liberato chirurgicamente a causa del mio cuore ammalato. Pare che si debba inserire un catetere a permanenza se le cose non dovessero migliorare. L Sono venuto a sapere del meraviglioso +pilobio dal iore piccolo che ha giovato a tante persone colpite dalla stessa in ermit. Ro iniziato a berne tre tazze al giorno9 dopo pochi giorni tutti i disturbi alla prostata erano cessati. %ra, per guarire de initivamente, ne bevo due tazze al giorno. ; incredibile che le piante medicinali portino tanto sollievo dove la medicina tradizionale costretta a rinunciare.J MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 1 cucchiaino da dessert colmo dellerba su K di litro dac!ua9 sbollentare solamente9 lasciare riposare brevemente. 0on pi4 di due tazze al giorno, al mattino a digiuno e alla sera, G ora prima di cena. 2.1$ %AR%ARA !T711ila:o 6ar6ara# 5uando i nostri prati e pendii non mostrano ancora niente del verde primaverile, e locchio non riconosce !uasi il timido gon iore dei gattini di salice, la *ar ara la prima ad a acciarsi con i suoi capolini gialli. Sui terreni umidi, sulle scarpate nude, nelle cave di ghiaia sui maggesi, sui macereti si trovano degli interi cuscini di iori di *ar ara che spuntano dal terreno molto prima delle oglie. "pi ed altri insetti vi cercano il loro primo nutrimento. La *ar ara cresce unicamente su terreno argilloso e rappresenta, per cos3 dire, il segno di riconoscimento dei terreni argillosi. ) suoi iori sono i primi da cogliere per la riserva invernale. Le loro propriet anticatarrali, espettoranti ed anti2in iammatorie conducono a degli ottimi risultati nella bronchite, nella aringite, nella laringite, nellasma bronchiale, nella pleurite e, addirittura, allinizio di una tubercolosi polmonare. Chi so re di tosse persistente ed a litto da raucedine dovrebbe bere ripetutamente durante la giornata della tisana caldissima di *ar ara dolci icata col miele. Pi4 tardi a maggio, !uando nascono le oglie, verdi di sopra, argentate di sotto, e elpate, ce ne serviamo come condimento nei brodi e nelle insalate primaverili in virt4 del loro contenuto in vitamina C . Poich le oglie contengono pi4 principi attivi dei iori, le cogliamo per mescolarle con i iori nella preparazione della tisana. -ai naturisti dellantichit ino al parroco Hneipp, tutti cantano allunisono le lodi della *ar ara. 0elle gravi malattie polmonari
giovano le oglie resche, lavate e schiacciate ino a ormarne una poltiglia da applicare al petto: giovano cos3 nelle gravi malattie polmonari, nella erisipela, nelle contusioni con tume azione rosso2bluastra e nelle in iammazioni delle borse sinoviali. ,li e etti di !uesti cataplasmi di poltiglia sono sbalorditivi. Contro la scro olosi si impiegano cataplasmi di un in uso concentrato di oglie di *ar ara. 0ella bronchite cronica, accompagnata da tosse e crisi di a anno, si consiglia linalazione di vapori di iori e di oglie di *ar ara. -opo breve tempo si riscontrer un notevole sollievo. -ovreste spesso bagnare i piedi gon i in un in uso di oglie di *ar ara. ,arantisce unottima riuscita nelle a ezioni polmonari e nel catarro bronchiale uno sciroppo di oglie di *ar ara. 'iempire a strati, rispettivamente di oglie e zucchero grezzo, un vaso di terracotta o di vetro9 attendere che il materiale si depositi bene e aggiungervene dellaltro ino a che il recipiente non risulti pieno. )ndi chiuderlo ermeticamente con due o tre strati di pergamena o cello an, e sistemarlo in una buca nel terreno del giardino in un luogo protetto. Coprire il tutto con una tavola, ammucchiandovi della terra. La tempera2 tura costante ne avorir la ermentazione. 'ecuperare il vaso dopo due mesi, riscaldarne il contenuto portandolo una o due volte allebollizione. 0on appena ra reddato, travasarlo in bottigliette dal collo largo. 5uesto sciroppo la nostra migliore di esa durante il periodo invernale e dellin luenza. )ngerirlo a cucchiaini da dessert. 0elle a ezioni asmatiche e nei continui disturbi bronchiali e dei umatori rendono ottimi servizi in primavera due o tre cucchiaini da dessert di succo resco di oglie di *ar ara in una tazza di brodo o di latte caldo. Per lin iammazione delle vene opportuno preparare una massa cremosa ottenuta con oglie resche rantumate e panna resca che, spalmata sulle parti in iammate, va asciata con un panno. )l succo spremuto di oglie resche di *ar ara, colato nellorecchio, giova contro il mal dorecchio. TISANA ES'ETTORANTE CONTRO LA TOSSE Se desiderate una tisana espettorante contro la tosse, mescolate in parti uguali iori e oglie di *ar ara, iori di :erbasco #(asso barbasso$, oglie di Polmonaria e Piantaggine. Prendete due cucchiaini da dessert di !uesto miscuglio che scotterete con un !uarto di litro dac!ua bollente. Sorseggiate tre tazze calde al giorno di !uesta tisana dolci icata con miele. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 .n cucchiaino da dessert colmo di iori #successivamente oglie e iori in parti uguali$ va scottato con K di litro dac!ua bollente e lasciato riposare brevemente. Catapla15a8 *rantumare a poltiglia delle oglie resche e applicarle sulla parte malata. Inalazione8 Scottare un cucchiaio colmo di iori e oglie, e inalarne i vapori sotto un panno. 'ipetere diverse volte al giorno. 'edil7;i8 Scottare con un su iciente !uantitativo dac!ua bollente due manciate colme di oglie di *ar ara9 lasciare riposare lin uso. -urata del pediluvio <@ minuti. S722o 6re12o8 +strarre il succo dalle oglie resche e lavate mediante una centri uga elettrica ad uso domestico. S2iroppo e 5i12ela per ti1ana 2ontro to11e e ra72edine8 :edi !uanto detto sopra. 2.1& %AR%ARACCIO !'eta1ite1 o66i2inali1# )l *ar araccio cresce lungo le rive di iumi e ruscelli, lungo i ossi e i margini delle oreste. ; molto pi4 grande della *ar ara pur appartenendo alla stessa amiglia. Le sue oglie sono grandi come cappelli, leggermente dentate e in eriormente coperte da una lanuggine grigia. ) iori, color bianco sporco o rosa pallido, a capolini, sono riuniti itti nella parte superiore del usto. "ncora prima della ioritura se ne raccoglie la radice, la !uale ha un potere ebbri ugo. 5uesta, in periodi di peste, aveva richiamato grande attenzione. La tisana sudori era viene somministrata contro la ebbre, la anno, la gotta e lepilessia. Se ne sorseggiano 1 o < tazze al giorno. Le grandi oglie resche vanno applicate non soltanto sulle distorsioni, sulle slogature, sui piedi piagati ma anche su !ualsiasi gangrena, ulcerazione maligna o erita con dolori brucianti. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 1acerare per una notte 1 cucchiaino da dessert raso di radici di *ar araccio in K di litro dac!ua redda9 riscaldare e iltrare al mattino successivo. Catapla15i8 Schiacciare ed applicare oglie resche e lavate. 'ipetere loperazione diverse volte al giorno. 2.1( GRANOT RCO o MAIS !"ea Ma@1# 'ecentemente la coltivazione del ,ranoturco, chiamato anche 1ais o *rumentone, si molto di usa. -urante la ioritura sbucano dalle guaine delle oglie gli stili ili ormi chiamati barba o capelli di 1ais. Sono loro la parte medicinale della pianta. )l periodo della ioritura va da giugno ino ad agosto. La barba o i capelli del 1ais vanno tagliati prima dellimpollinazione e subito essiccati allombra. Se cercate un diuretico di e etto sicuro, allora bevete la tisana di barba di 1ais che oltre tutto un e icace ed innocuo medicinale dimagrante #di notevole attualit per tutti gli obesi della nostra societ del benessere.$ Se la barba di 1ais venisse conservata per un periodo prolungato in condizioni di non per etta essiccazione, perderebbe il suo e etto diuretico e si tras ormerebbe invece in lassativo. Contro le malattie delle vie urinarie con ormazione di calcoli, contro il versamento pericardico e gli edemi la tisana di barba di 1ais tanto e icace !uanto contro la ne rite, la cistite, la gotta ed il reumatismo. Pu& essere impiegata con successo anche contro lenuresi notturna dei bambini e dei vecchi nonch contro le coliche renali. )n tutte !ueste malattie si prenda un cucchiaio di !uesta tisana ogni due a tre ore.
MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE !Granot7r2o# Ti1ana8 Scottare con un K di litro dac!ua bollente un cucchiaino colmo di barba di 1ais. Lasciar riposare brevemente. 0on zuccherare. 2.1+ I'ERICOA ER)A SAN GIO*ANNI !/@peri275 per6orat75# 5uesterba iorisce lungo i cigli dei campi, boschi e viottoli, sulle colline e nei prati, da lu2 glio ino a settembre, e reca i nomi popolari di Pilatro, 1ille buchi, Par orata, Pirico o Piriconi. 5ueste denominazioni popolaresche dimostrano la sua grande importanza come pianta medicinale. +ssa raggiunge unaltezza di <7 2 C@ cm, molto rami icata e iorisce in grandi in iorescenze cimose giallo2oro. Per riconoscerla con sicurezza, se ne schiacci un iore completamente aperto9 ne sgorgher un succo rosso. Per la preparazione della tisana e dei bagni va utilizzata lintera pianta in iore, mentre per lolio di San ,iovanni ci si serve solo dei iori. Lolio di San ,iovanni e ettivamente lolio migliore per le erite dato le etto analgesico, anti2in iammatorio e cicatrizzante. 0el giorno di San ,iovanni, simbolo di sacri poteri di luce e calore, l)perico in iore #l+rba San ,iovanni$ brilla con superbo splendore. )n tempi passati le anciulle ne intrecciavano corone, e chi ballava intorno al uoco di San ,iovanni, ne doveva portare in capo una ghirlanda chiamata la corona di San ,iovanni. -urante !uesta notte piena di misteri, se ne gettavano ramoscelli anche nellac!ua, e le giovinette vergini indovinavano in base alla ri ioritura dei iori secchi, se si sarebbero sposate nellanno a venire. 0ell"lta "ustria esisteva un antico costume secondo il !uale lagricoltore poneva l)perico in mezzo a due ette di pane per o rirlo in pasto alle bestie onde tenere lontano da esse le malattie. Purtroppo !uestusanza ormai coltivata soltanto presso poche amiglie religiose. (utto ci& ci dimostra di !uanta stima godesse l)perico sin dai tempi remoti. Lingestione della tisana d)perico consigliata nelle alterazioni dei nervi e nei disturbi nervosi di ogni tipo, nei traumi e nelle lesioni da s orzo. Con l)perico si combatte la nevralgia del trigemino, bevendone tre tazze di tisana al giorno e rizionando con lolio #olio di San ,iovanni$ per un certo periodo le zone dolenti. ; chiamata I"rnica dei nerviJ una tintura d)perico che si pu& preparare da soli ed applicare con buoni risultati contro le malattie nervose, le nevriti, le nevrosi, la debolezza nervosa e linsonnia. Con luso dell)perico guariscono inoltre i disturbi di pronuncia, il sonno irre!uieto, gli attacchi isterici, il sonnam2 bulismo come anche lenuresi notturna e le depressioni. Lesperienza mi ha insegnato che contro tutti !uesti disturbi non giova soltanto lapplicazione interna mediante tisana, ma anche !uella esterna dei semicupi diperico #vedi I1odalit di preparazioneJ$. Se ne anno sei per settimana, seguiti ogni volta da un pe2 diluvio. 5uesta cura consigliabile in tutti i disturbi dovuti a dis unzioni nervose. *anciulle in et di sviluppo dovrebbero bere due tazze di tisana d)perico al giorno9 esso avorisce lo sviluppo degli organi emminili ed elimina le irregolarit del periodo mestruale. .n semplice rimedio molto apprezzato l%lio di San ,iovanni. 0on dovrebbe mai mancare in casa. ; acile prepararlo da soli. 1antiene il suo potere curativo per due anni e viene applicato con buoni risultati sia sulle erite aperte, le lesioni recenti, i versamenti emorragici, i gon iori ghiandolari e, come cosmetico, sulla pelle ruvida del viso, sia come e icace balsamo contro i dolori alla schiena, la lombaggine, la sciatica ed i reumatismi. %nde aver a portata di mano il migliore rimedio casalingo per le scottature e le bruciature se ne anno macerare i iori in olio di lino. 5uestolio trova impiego anche contro le scottature solari. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana: Scottare un cucchiaino da dessert colmo con K di litro dac!ua bollente e lasciare riposare brevemente. Olio di San Gio;anni8 ) iori colti durante una giornata di sole vanno imbottigliati, senza comprimerli, ino al collo, e poi coperti con olio ra inato doliva. La bottiglia ben chiusa si lascia per alcune settimane al sole o nelle vicinanze della stu a. -opo un po di tempo lolio prender un colore rosso. Lo si iltra attraverso un panno, se ne spremono i residui, conservando lolio in bottiglie di vetro scuro. Per le lesioni da bruciatura, invece dellolio doliva, si utilizza !uello di lino. Tint7ra d9Iperi2o8 )n un litro di ac!uavite si mettono a macerare due manciate di iori colti sotto il sole, lasciando !uindi riposare la bottiglia per tre settimane al sole o vicino ad una onte di calore. Se5i27pi: .n secchio di )perico # usti, oglie e iori$ cui si aggiunge ac!ua redda ino a riempirlo, si lascia riposare per una notte. Prima del semicupio si riporta il contenuto allebollizione per poi aggiungerlo allac!ua del bagno. -urata dei semicupio: <@ minuti #vedi 0ote generali sotto ISemicupiJ$. ) neonati con dolori addominali si calmano presto non appena il loro pancino viene massaggiato con un po di olio di San ,iovanni. Conosco una contadina che cura tutte le lesioni con lolio di San ,iovanni, anche !uelle degli animali domestici. .n giorno suo marito aveva in ilato la mano in una macchina, erendosi gravemente. ,li impacchi di olio di San ,iovanni lo liberarono presto da ogni dolore e le erite guarirono senza problemi. L .n altro agricoltore invece cur& con lolio di San ,iovanni una brutta erita al piede del suo cavallo. .n medico aveva riscontrato in una bambina di otto anni la tume azione di una ghiandola lin atica addominale. %gni volta che la bimba era esposta al reddo, accusava mal di pancia, in ine addirittura ogni giorno e soprattutto di mattina. La mamma della piccola aveva letto nelledizione precedente di !uesto libro che lolio d)perico serviva contro i gon iori ghiandolari. (utte le volte che la bambina si lamenteva, ella le massaggiava il pancino col suddetto olio e dopo poco tempo tutto era passato. 2.1- LICO'O,IO o ER)A STREGA !L@2opodi75 2la;at75# -i norma il Licopodio viene chiamato anche 1usco clavato, Braghe dorso, +rba di sur aru, Colt, 1uscu terrestri. 5uesta pianta sempreverde assomiglia ad un muschio strisciante sulla terra di bosco e orma tralci lunghi da uno a due metri con radichette sottilissime. -a !uesti tralci si diramano dei piccoli steli, lunghi sette 2 dieci centimetri, che si bi orcano ancora e si presentano so ici
al tatto. -estate !uesta pianta !uadriennale sviluppa dei coni giallastri contenenti il polline # arina di Licopodio$, che viene impiegato in omeopatia su piaghe da s regamento. La pianta contiene radio e la si distingue acilmente dagli altri muschi per i suoi lunghi tralci simili a corde e per il polline giallo dei suoi coni. Cresce unicamente nei boschi ad alto usto e sui terreni boschivi disposti verso nord a partire da unaltezza di C@@ m. -opo il taglio completo del bosco la pianta ingiallisce e scompare del tutto poich sotto le etto diretto dei raggi del sole perde la sua orza vitale. )n "ustria e in ,ermania il Licopodio rigorosamente protetto. Pertanto ne consiglio lac!uisto in armacia o erboristeria. )l commercio allingrosso si ri ornisce di Licopodio nei paesi nordici i !uali ne garantiscono la buona !ualit. La tisana di Licopodio caldamente raccomandata ai malati di gotta e di reumatismo #anche !uando si mani estano gi de ormazioni delle articolazioni$, nella stitichezza cronica e nei casi di portatori di emorroidi. Chi so re di diarrea invitato a servirsi della tisana soltanto con la massima prudenza, altrimenti potrebbero mani estarsi delle coliche intestinali. )l Licopodio non deve essere mai cotto bens3 soltanto scottato con ac!ua bollente. La sua tisana trova impiego anche in tutte le a ezioni delle vie genitourinarie, nei dolori e indurimenti dei testicoli, nella ormazione di renella e nelle coliche renali. ; indicata inoltre contro le epatiti e nelle proli erazioni del tessuto connettivo intraepatico #pre2 cirrosi$ anche se gi a carattere maligno. "i convalescenti restituisce tutto il loro vigore. )l marito di una signora anziana mia conoscente so riva da anni di grave a anno notturno che veniva curato come asma cardiaco. Stava peggiorando continuamente ino al suo ritorno dal medico. ISe Lei non smette immediatamente di lavorare sar un uomo morto nel giro di otto giorni/J )l medico lo ece ricoverare allospedale di ,riesFirchen. Seppi da sua moglie che so riva di cirrosi epatica allultimo stadio. Con la cirrosi epatica si accompagna la anno notturno. -opo !ualche tempo luomo u rimandato a casa perch ormai ritenuto in in di vita. -ietro il mio consiglio la moglie si procur& del Licopodio che si dimostr& di grande utilit. 0on vi sembra un miracolo se vi dico che immediatamente dopo la prima tazza di tisana di Licopodio luomo perdette il terribile a anno notturno che laveva assillato per tanti anniT Se ra le vostre conoscenze venite a sapere di !ualche caso di cirrosi epatica, anche se non vi pi4 alcuna speranza, ate coraggio a !uesta persona richiamandone lattenzione sul nostro Licopodio ricco di radio e tanto importante nella medicina naturale. *inanche persone so erenti di a ezioni maligne del egato possono ricon!uistare la vita mediante il Licopodio. -urante una gita istruttiva attraverso il bosco, da me intrappresa nell"lta "ustria con un piccolo gruppo, richiamai lattenzione del mio accompagnatore, il itobiologo -r. Bruno Qeinmeister, sul Licopodio tanto e icace nella cirrosi epatica e nel tumore del egato. +gli allora mi raccont& il seguente episodio: !uando era giovane studente, ece una gita in montagna insieme ad alcuni amici. Lungo il sentiero che conduceva alla baita, egli trov& ra i pini montani un tralcio di Licopodio e per scherzo se lo cinse intorno al cappello. "rri2 vati al ri ugio, uno dei suoi compagni u colpito da un doloroso crampo alla gamba e ci& a tal punto da distorcergliela dal ginocchio in gi4. )nvano si cercava di aiutarlo. )l padrone del ri ugio port& della grappa9 si ecero dei massaggi, ma senza alcun successo. )l giovane Qeinmeister allora ebbe unidea e dal cappello s il& il tralcio di Licopodio e lo avvolse, dal basso verso lalto, intorno alla gamba irrigidita. Subito la gamba ritorn& nella sua posizione naturale. Sulle prime egli credette si trattasse di un caso ortuito. Probabilmente lo spasmo sarebbe scomparso anche senza il Licopodio. "l ritorno colse unaltra manciata di Licopodio per la sua padrona di casa, che spesso so riva di crampi ai polpacci. La donna u liberata immediatamente dai suoi crampi. -opo diversi anni, il -r. Qeinmeister parl& di !uesto episodio con un medico specialista. -a lui apprese che nel caso del Licopodio si trattava di una pianta ricca di radio. -a allora molte persone sono state curate di crampi alle gam2 be e ai polpacci mediante lapplicazione del Licopodio. .na mia conoscente era stata ricoverata allospedale perch non riusciva pi4 a urinare. )l braccio era gi tutto gon io. 5uando u dimessa dallospedale tutto torn& come prima. Per ortuna in !uel momento avevo del Licopodio in casa, dato che mia suocera >Cenne che viveva con noi a !uellepoca, so riva di crampi ai polpacci. )l mio sospetto, che nel caso della mia conoscente potesse trattarsi di un crampo alla vescica, u con ermato !uando le poggiai un sacchetto di Licopodio essiccato sulla zona vescicale ed ella potette urinare nuovamente dopo due minuti. +lla port& ancora per alcuni giorni !uesto sacchetto di Licopodio legato sulla zona della vescica. Ledema del braccio scomparve lentamente. )o stessa so rivo per molti anni di alta pressione sanguigna. -i solito ci& dovuto ad una iperattivit del rene, sicch durante la notte mi legai sulla zona renale un sacchetto pieno di Licopodio. )l giorno seguente la mia pressione sanguigna era calata da <@@ a 1C7. -a allora copro ogni tanto la zona renale con un sacchetto riempito di Licopodio. 5uando si tratta di crampi ai polpacci, si stende del Licopodio su un panno e lo si lega attorno al polpaccio. 1a se ne possono preparare anche pediluvi e, per il crampo alla vescica, semicupi #vedi 0ote generali, sotto ISemicupiJ$. *erite di guerra o altre, dovute ad incidenti vari, possono essere causa di cicatrici, sede di crampi. .n invalido di guerra aveva una cicatrice pro onda sulla schiena che permetteva lintroduzione dellintera mano. 5uesta erita causava continuamente dei crampi dolorosi che, a loro volta, provocavano sudorazione pro usa. ) dolori si estendevano ino al cuoio capelluto. -opo un martirio, durato 6@ anni, sono riuscita a liberare !uestuomo dal suo tormento, applicando dei cuscinetti e acendogli are dei bagni di Licopodio. La arina di Licopodio #in alcune armacie chiamata anche spore di Licopodio$ giova ai malati gravi con piaghe da decubito, in !uanto guarisce le erite in brevissimo tempo. .n velo sottile di arina di Licopodio viene sparso delicatamente sulle piaghe aperte. -i solito si constata gi dopo la prima applicazione un sensibile sollievo. Chi, come me, possiede una tale pro onda amiliarit con le erbe medicinali, raggiunge con esse sempre nuovi successi che rasentano il miracoloso e ricorda che il creatore dell.niverso le mette a nostra intera disposizione. Purtroppo molti sono ciechi e non avvertono lonnipotenza dei cielo.
MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Su un cucchiaino raso da dessert di Licopodio si versa K di litro dac!ua bollente e si lascia riposare brevemente. Se ne beve a piccoli sorsi una tazza al giorno, la mattina, mezzora prima della prima colazione. Chi so re di cirrosi epatica o di una malattia tumorale del egato, ne beva due al giorno. C712inetto di Li2opodio8 -el Licopodio essiccato #se ne usa no 1@@ g, <@@ g o 6@@ g, a seconda della dimensione della zona colpita dal crampo$ va introdotto in un cuscinetto che si applica durante la notte sulla parte dolente. (ale cuscinetto conserva il suo e etto per un anno intero. Se5i27pio8 :edi 0ote ,enerali, pagina >. 2.2. MAL*A !Mal;a ;7l:ari1# :olgarmente la 1alva viene chiamata anche :armetta, 'iondella, 0alba, 1elba, 1leva, 1iloghia e 0arbighedda. La 1alva parvi lora cresce nelle vicinanze di recinti, lungo i viottoli e di vecchi muri e sui mucchi di detriti, ma soltanto nei paraggi di un campo coltivato. %ve la si trovasse lontano dallabitato, certo che a suo tempo in !uel luogo esisteva una attoria od una casa. La 1alva grandi olia ed altri tipi si trovano di solito nei giardini ioriti o negli orti. +ntrambe !ueste piante contengono nelle oglie, nei iori e nei usti delle sostanze mucillaginose e del tannino. La 1alva parvi lora leggermente strisciante e un po legnosa allinizio del usto. Ra le oglie lungamente picciolate, palminervie e piccoli iori viola, venati di rosa. ) rutti hanno la orma di piccoli ormaggi. :i saranno pochi bimbi cresciuti in campagna che non abbiano assaporato o almeno giocato con !uesti rutti a orma di ormaggio. -a giugno ino a settembre si raccolgono iori, oglie e steli. -ato che con lessiccamento si perdono le sostanze mucillaginose, opportuno usare la 1alva !uanto pi4 resca possibile. (uttavia anche essiccata essa manitiene abbastanza bene le sue caratteristiche medicinali. La 1alva si dimostra e icace soprattutto sotto orma di tisana nelle in iammazioni delle mucose interne e cio nelle gastriti e nelle in iammazioni della vescica, nelle gastroduodeniti e nelle stomatiti, cos3 anche nelle ulcere gastriche e duodenali. )n !uesti casi si prepara una minestra di oglie di 1alva e orzo. Prima si cuoce lorzo, al !uale, una volta ra reddato, si aggiungono le oglie di 1alva. La 1alva inoltre un ottimo rimedio nel catarro polmonare e bronchiale, nella tosse e nella orte raucedine, ma anche nella laringite, nella tonsillite e nella bocca secca. Per non distruggere le sotanze mucillaginose, la 1alva deve essere messa a bagno reddo durante la notte. Come dose giornaliera se ne sorseggiano due o tre tazze appena riscaldate. ; persino un rimedio contro lostinato en isema polmonare che spesso considerato inguaribile ed causa di grave a anno. Se ne bevono almeno tre tazze al d3, come dicevamo sopra, e di notte si anno degli impacchi su bronchi e polmoni con oglie e iori setacciati e leggermente riscaldati. +ccellenti risultati danno i bagni agli occhi e gli impacchi sulle palpebre con tisana di 1alva tiepida !uando capita !uel raro disturbo del prosciugamento del li!uido lacrimale che al malato procura un astidioso senso di rustrazione. 0elle allergie pruriginose ed irritanti del viso i lavaggi con 1alva tiepida procurano molto sollievo. +sternamente la 1alva viene applicata su erite, ulcere, tume azioni dei piedi e delle mani dovute a ratture o lebiti. )n !uesti casi si anno dei pediluvi o dei bagni alle mani #vedi I1odalit di preparazioneJ$. Con !uesti bagni ho atto delle ottime esperienze. ) pediluvi di 1alva sono utili soprattutto nelle ratture del piede nelle !uali capita spesso di a aticarlo troppo causandone la tume azione. L 0elle nostre vicinanze abitava una donna che !ualche anno prima si era ratturata il malleolo. )l piede le procurava continue di icolt tanto che la donna alla ine dovette tornare in ospedale. La incontrai dopo la sua dimissione e notai che zoppicava ortemente e la gamba era gon ia in sopra il ginocchio. 1algrado si servisse di un bastone procedeva con la lentezza di una lumaca. "llora andammo insieme a cogliere della 1alva. )l giorno seguente la donna cominci& con i pediluvi. 0on esagero a atto se :i dico che dopo una settimana non le serviva pi4 il bastone avendo il piede riassunto il suo aspetto normale. Lo stesso capit& ad unaltra donna col polso destro ratturato che le causava un costante astidio: 5ual la casalinga o mamma che possa tenere riguardata la mano destraT %gni notte la mano doleva atrocemente e per un lungo periodo ritornavano i gon iori. 5uando una volta la incontrai, le consigliai la 1alva. "nche nel suo caso il miglioramento avvenne molto presto. 5uando si vecchi non indispensabile mantenere un piede piagato e gon io. "nche in !uesto caso giovano pediluvi di 1alva e oglie resche di Piantaggine. 5ueste ultime, ben lavate e ancora umide, vanno applicate sulla piaga aperta. +ssa si rimarginer nel giro di una notte e non si aprir pi4, anche se osse vecchia di dieci, !uindici e pi4 anni. Se so riste di una piaga del genere, date ascolto al mio consiglio circa le oglie di Piantaggine. 'imarrete stupiti nel constatare con !uanta rapidit si richiuder la :ostra piaga. + mentre leggete !ueste righe, non pensiate pi4: I+cco che la signora (reben esagera veramente/J )o sostengo tutte !ueste cose unicamente perch ho avuto lopportunit di raccogliere recentemente !ueste esperienze. %ra :i racconter& una storiella che sembrer miracolosa, ma che corrisponde alla pura verit. ; veramente sorprendente !uanto riesca a compiere !uesterba strisciante lungo il terreno. .n d3 mi trovavo sola a pranzo nel Casin& del (eatro di Linz, !uando una signora si sedette al mio tavolo. 0el corso della conversazione con lei appresi che era preoccupatissima per suo marito, il !uale ogni tanto era costretto a ritornare in ospedale ed ora aveva perduto anche la voce. ) medici evitavano sempre di rispondere alle sue domande, ma ella temeva proprio che si trattasse di cancro laringeo. I0on perda la iduciaJ, le dissi, Itenti una volta con le erbe medicinali. "bbiamo la brava 1alva come rimedio contro le laringi2 ti. Con essa, diverse volte al giorno, si anno dei gargarismi usando successivamente i resi2 dui dellin uso L mescolati con arina dorzo L per arne degli impacchi caldi.J Ci& avvenne di gioved3. " tavola avevamo stretto amicizia e ci scambiammo !uindi i nostri indirizzi. La settimana seguente, di mercoled3, mi tele on& la mia commensale di Linz: I.n angelo custode mi ha guidato al Suo tavolo/ 1io marito sta gi meglio. "bbiamo atto esattamente !uanto Lei mi aveva consigliato. *aceva i gargarismi ed io gli applicavo i cataplasmi caldi sulla gola. -a !ualche giorno ha persino riac!uistato la voce.J -opo unaltra settimana segu3 una seconda tele onata: I1io marito sta molto bene9 pieno di speranza di poter riprendere presto linsegnamento.
La nostra brava 1alva dun!ue non elimina soltanto le laringiti, ma anche le malattie tumorali della laringe. )n casi del genere si preparano la sera avanti due litri e mezzo, come dose giornaliera #un cucchiaino da dessert colmo di erbe per ogni !uarto di litro dac!ua$. 'iscaldare un poco il tutto la mattina seguente e conservarlo cos3 in un termos precedentemente sciac!uato con ac!ua calda. -urante la giornata se ne sorseggiano !uattro tazze, il resto va utilizzato per i gargarismi. La 1alva, il cui habitat si trova prevalentemente nelle vicinanze di attorie, viene vieppi4 distrutta. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Solo macerazione a reddo/ 1acerare 1 cucchiaino da dessert colmo di erbe in K di litro dac!ua per una notte9 la mattina seguente riscaldare leggermente il tutto. 'edil7;i e <a:ni alle 5ani8 1acerare durante la notte !uattro manciate abbondanti di 1alva in un recipiente da cin!ue litri pieno dac!ua redda. )l giorno seguente riscaldare il tutto ino ad una temperatura sopportabile alle mani e ai piedi. )mmergerli per <@ minuti. )l li!uido, nuovamente riscaldato, pu& essere riutilizzato altre due volte. Catapla15i: 'iscaldare leggermente in un po dac!ua i residui della tisana, mescolarli con arina dorzo ino ad ottenerne una poltiglia9 spalmarla su un panno di lino ed appoggiare !uestultimo a caldo sulla parte. 2.21 NOCE !B7:lan1 re:ia# )l 0oce iorisce a maggio prima ancora che si sviluppino le oglie. 5ueste si raccolgono resche a giugno, le noci verdi a met giugno !uando sono ancora acilmente per orabili, e la scorza verde delle noci poco prima della maturazione, cio prima che diventi marrone, e i rutti maturi a settembre. La tisana di iori di 0oce un rimedio e icace contro i disturbi intestinali, la stitichezza, la mancanza dappetito e per la depurazione del sangue. Buoni risultati si ottengono inoltre contro il diabete e litterizia. Lin uso di oglie di 0oce, come additivo ai bagni, molto e icace sia contro la scro olosi ed il rachitismo che contro la necrosi ossea, liperostosi, e !uindi anche contro la suppurazione delle unghie di mani e piedi. Per combattere il lattime, la tigna del capo e la scabbia si lavano le zone ammalate con lin uso di oglie verdi di 0oce e la guarigione non si ar attendere. Lavaggi o bagni con !uesto additivo giovano contro lacne e gli s oghi purulenti, il sudore ai piedi e la leucorrea. Contro la stomatite ulcerosa e le malattie delle gengive, della gola e della laringe si anno degli sciac!ui. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Con K di litro dac!ua bollente sbollentare 1 cucchiaino da dessert colmo di oglie di 0oce tritate9 lasciar riposare il tutto brevemente. Additi;o a <a:ni e la;a::i8 1@@ g di oglie per bagni totali, per lavaggi 1 cucchiaino da dessert colmo di oglie tritate per K di litro dac!ua #vedi 0ote generali, IBagni totaliJ$. Per lin uso ristretto si raddoppia il dosaggio. A2?7a;ite di No2e: (agliare in !uattro circa <@ 0oci verdi e riempire una bottiglia dal collo largo9 aggiungere un litro di ac!uavite di grano s3 da coprire le 0oci di due o tre dita. 1ettere la bottiglia ben chiusa per 17 2 6@ giorni al sole o vicino ad una onte di calore. Successivamente iltrare il tutto e travasarlo in altre bottiglie. "l bisogno prenderne un cucchiaino da dessert. %tterrete uno s!uisito li!uore di 0oce #0ocino$ aggiungendo alle 0oci < o 6 chiodi di garo ano, una scorza di cannella, un pezzetto di baccello di vaniglia e la scorza lavata di una mezza arancia #non chimicamente trattata$. Bollire 7@@ g di zucchero in K di litro dac!ua e ra reddato aggiungerlo allac!uavite iltrata di 0oce sopra descritta. .n in uso ristretto di oglie di 0oce aggiunto allac!ua del bagno guarisce i geloni. )noltre viene usato contro la grave caduta dei capelli massagiando ortemente con esso il cuoio capelluto. Lo stesso in uso un eccellente rimedio contro i pidocchi del capo che recentemente sono ritornate a di ondersi. Le oglie resche servono ad allontanare pure altri insetti indesiderati. Con noci verdi # acimente per orabili$ colte prima di San ,iovanni, ossia a met giugno, si prepara un ottimo li!uore che disintossica per ettamente stomaco, egato e sangue, eliminando la debolezza dello stomaco e le ermentazioni intestinali. *ra laltro un buonissimo rimedio contro la pletora sanguigna. 2.22 ORTICA ! rti2a dioi2a# -urante una con erenza radio onica, un medico ece notare che l%rtica era una delle migliori piante medicinali che possediamo. Se lumanit sapesse !uant grande il suo potere curativo, non coltiverebbe altro. Purtroppo solo pochissime persone lo sanno. Lortica medicamentosa dalla radice allo stelo, alle oglie ino al iore. 1i capit& una volta di consigliare ad una mamma di sette igli, che dallultima gravidanza era continuamente tornamentata da eczemi, di bere una tisana di %rtica. )n breve tempo scomparvero gli eczemi e anche i do2 lori di testa che la liggevano. Poich l%rtica indicata nelle malattie renali e nella renella, pensavo che dallultimo parto le si ossero scombussolati i reni9 le consigliai !uindi di prendere !uesta tisana. Le malattie renali sono spesso accompagnate da orti mal di testa. )n brevissimo tempo erano scomparsi sia leczema che i dolori di capo. -al momento che gli eczemi hanno spesso unorigine interna, occorre trattarli dallinterno con erbe puru icatrici del sangue. L%rtica la nostra migliore pianta medicinale depuratrice del sangue e contemporaneamente antianemica. "vendo inoltre una buona in luenza sul pancreas, la tisana di %rtica a calare il tenore in zucchero nel sangue. ,uarisce inoltre le malattie e le in ezioni delle
vie urinarie e la ritenzione patologica dellurina. "vendo nel contempo un e etto accelerante del movimento intestinale, particolarmente indicata nella cura primaverile. -a !uando mi sono resa conto della virt4 terapeutica dell%rtica, ho preso labitudine di are in primavera una cura di un mese con la tisana preparata con i giovani germogli e in autunno, dopo il secondo raccolto del ieno, !uando si ria acciano dappertutto le giovani piantine. -i mattina ne bevo a digiuno una tazza mezzora prima della prima colazione, e poi, a sorsetti, una o due tazze durante il resto della giornata. "nche la tisana prima della prima colazione dovrebbe essere bevuta a piccoli sorsetti per aumentarne le icacia. -opo una cura di !uesta tisana mi sento tutte le volte particolarmente bene ed ho sempre la sensazione di rendere tre volte ci& che rendo normalmente. -a molti anni la mia amiglia ed io non prendiamo medicine, ed io mi sento elastica e giovanile. )l sapore di !uesta tisana del resto non a atto cattivo. La si beve senza zucchero. 1a le persone un po delicate possono mescolarvi anche un tantino di Camomilla o 1enta per migliorarne il sapore. La medicina popolare raccomanda di bere la tisana di %rtica per la durata di diverse settimane con2 tro i disturbi al egato e alla bile e contro le malattie della milza, persino nei tumori alla milza, nei catarri gastrici e bronchiali, nei crampi e nelle ulcere allo stomaco, nelle ulcere allintestino e nelle malattie polmonari. Per conservare i preziosi principi attivi, l%rtica viene soltanto scottata. 0ella cura preventiva, durante tutto lanno, si beve una sola tazza di tisana di %rtica al giorno. +ssa si dimostra di grande aiuto anche nelle malattie virali e nelleliminazione batterica. " partire da una certa et diminuisce il contenuto in erro nellorganismo. -i conseguenza si mani estano degli stati di stanchezza e di esaurimento, ci si sente vecchi e meno capaci. )n !uesti casi porter a degli ottimi risultati luso dell%rtica resca che contiene del erro. +ssa ci aiuta a superare !uesta situazione di icile. -opo una cura a base di %rtica si ricuperano rapidamente le orze, tornano lenergia e la voglia di lavorare9 anche laspetto esterno migliora. .n giorno mi venne a trovare una giovane donna di .r ahr, anemica e so erente di stomaco e colecistite, disturbi accompagnati da orti ce alee. Le consigliai la tisana di %rtica. Per caso la rividi dopo !ualche tempo. *elicissima raccont& che l%rtica laveva ristabilita in un batter docchio. (utta la sua amiglia era votata ora a !uesta pianta straordinaria. 0ellidropisia l%rtica aiuta mediante una orte diuresi. "ttraverso le sue sostanze an2 tianemiche essa giova a chi so re d3 clorosi, anemia, e di altre a ezioni gravi del sangue. )nsieme ad altre erbe medicinali ci si serve con successo dell%rtica anche nella leucemia #vedi paragra o sulla ILeucemiaJ, pagina >E$. Chi so re di una !ualsiasi allergia #come ad esempio ra reddore da ieno$, beva per un periodo prolungato la tisana d%rtica. L%rtica libera dalla predisposizione ai ra reddori e d sollievo nelle malattie gottose e reumatiche. .na signora di +ichstStt rimase in cura dal medico per tre anni con una sciatica dolorosa. 0el giro di sei mesi e dopo sei bagni completi con <@@ g di %rtica ciascuno, dimentic& ogni dolore. (empo a conobbi una donna cin!uantenne la !uale, a causa di una orte perdita di capelli, portava una parrucca. "ndando avanti a !uel modo avrebbe certamente perduto anche il resto delle sua chioma. Le consigliai di lavarsi la testa con una tisana di %rtiche resche e poi con una di radici #sempre d%rtica$. +lla segu3 il mio consiglio, e di settimana in settimana si pot osservare come la sua capigliatura ricresceva e si rin oltiva. La tintura d%rtica, acile da preparare da soli, scavandone in primavera o in autunno le radici, particolarmente bene ica per !ualsiasi tipo di capello #vedi 1odalit di preparazione ILavatura di testaJ e I(intura d%rticaJ$. )o stessa riziono ogni giorno il mio cuoio capelluto con !uesta tintura e me la porto appresso anche durante i miei viaggi di con erenze. )l buon risultato evidente: il mio capo privo di or ora9 i capelli sono vaporosi, olti, so ici e lucidi. "nche nei casi di ostruzione arteriosa #gamba del umatore$ l%rtica di grande giovamento. 1olte persone so erenti di !uesta malattia potrebbero evitare lamputazione della gamba acendo in tempo dei pe2 diluvi di radice d%rtica #vedi 1odalit di preparazione$. 5ualsiasi crampo o spasmo, indipendentemente dalla sua origine, dovuto a dis unzioni del lusso sanguigno. )n !uesti casi sono raccomandati dei bagni e delle abluzioni con tisana d%rtica. Ci& si ri erisce anche parti2 colarmente alle vasocostrizione delle coronarie. )nchinarsi sullorlo della vasca da bagno e lavare, massaggiando leggermente, la zona cardiaca con la tisana d%rtica. .na donna bavarese di 71 anni so riva da <> anni di una istola e pativa durante !uesti anni di disturbi indescrivibili. )l pro essore curante riteneva pericolosa unoperazione, dato che la istola si trovava nel volto sullo zigomo. 0el 1EN> !uesta in elice si rivolse ad un naturista, il !uale soprattutto si dimostr& molto comprensivo. +gli le prescrisse una alimentazione a base di verdure crude, respirazione curativa e psicocibernetica. La donna miglior& ma non guariva. 0el 1ENE ella raccolse le prime ortiche resche e ne bevve tre tazze di tisana al giorno aggiungendovi sempre un cucchiaino da dessert di +rbe Svedesi. Poi mi scrisse: I-opo esattamente 1? giorni la istola del mio viso si era chiusa ed io ero libera da !ualsiasi dolore. + cos3 sono rimasta ino ad oggiJ #<>21121ENE$. Con sempre rinnovata soddis azione vengo a sapere di tanti che hanno potuto constatare di persona il potere curativo dell%rtica. )n !uesto senso, una donna mi scrisse recentemente di aver bevuto ogni giorno, e per la durata di diversi mesi, della tisana d%rtica. 0on solo, nonostante il duro lavoro !uotidiano aveva perduto ogni spossatezza e stanchezza, ma era anche sparito un callo suppurato che le aveva causato dei dolori in su nella coscia e che non aveva potuto curare proprio a causa del sovraccarico di lavoro9 era scomparsa altres3 una micosi dellunghia che non si decideva mai a ar operare ali ospedale. +cco come riesce a curare la brava %rtica ematoplastica e depurativa, sulla !uale non si pu& su icientemente richiamare lattenzione. .naltra donna mi scrisse di essere guarita, attraverso luso dell%rtica, da un eczema astidiosissimo durato da anni. Lettere di !uesto tipo rappresentano i momenti luminosi nella mia vita. +sse mi dimostrano che le nostre erbe medicinali giovano ogni !ual volta vengono utilizzate. .n giorno mi venne a trovare un uomo in lacrime. (re anni prima si era ammalato di in luenza. -a allora le sue urine erano di un bruno scuro ed egli so riva di insopportabili mal di testa. *urono inutili le molteplici pillole prescritte e le iniezioni #per ultimo nella zona del capo$. "l contrario i dolori alla testa aumentavano al punto da portarlo ino allorlo del suicidio. )ncoraggiandolo gli consigliai le %rtiche resche. Che ne bevesse due litri e mezzo nel corso della giornata. -opo !uattro giorni egli mi tele on& per dirmi che il mal di testa era completamente scomparso. Pi4 tardi mi ece dire da sua moglie che ora si sentiva meglio di prima
dellin luenza. Servitevi anche :oi dei germogli reschi e giovani dell%rtica, soprattutto in primavera, e procedete con essi ad una cura depurativa. 'imarrete sbolorditi del suo e etto bene ico. .na suora dellordine di S. +lisabetta, di Hlagen urt, segu3 anchessa il mio consiglio e rimase stupita del buon risultato. Le macchie mani estatesi nella zona della pancia e della schiena accompagnate da un orte prurito e che non si decidevano a scomparire, erano scomparse in un baleno in seguito allingestione di tisana d%rtica e ad una dieta per il egato. "nche in un caso molto simile la tisana d%rtica aveva giovato rapidamente. -a una lettera da -ellach nella Carinzia cito il seguente passo: I.n cordiale ringraziamento per linestimabile soccorso arrecatomi attraverso le sue raccomandazioni. 0el corso della mia malattia, durata 1E anni, ero stato in molti istituti neurologici d"ustria. 0essun medico mi sapeva dire di che cosa e ettivamente so rissi, n sapeva darmi alcun sollievo. Per una settimana bevvi la tisana d%rtica e, come per incanto, la malattia spar3, come se non ne avessi mai so erto.J -ai atti !ui riportati si vede con !uanta rapidit possono ar e etto le nostre erbe medicinali. )n !uei casi naturalmente non serve una tazza sola al giorno: nelle malattie gravi occorre sorseggiarne almeno due litri al dV. .na commerciante mi raccont& che tutte le volte che si recava in gita, o in !ualche viaggio da ari, recava con se, in un termos, la tisana d%rtica. )n atti giura sui suoi buoni e etti. 0on solo serve da dissetante meglio di ogni altra bibita, ma toni ica e toglie ogni stanchezza. .naltra indicazione particolare: nei casi di sciatica, la lombaggine, in iammazioni dei nervi nelle braccia e nelle gambe si massaggia molto lievemente la parte con un%rtica resca. 0ella sciatica per esempio si stro ina lentissimamente la pianticella resca sulla pelle, cominciando dal malleolo esterno del piede su per la gamba ino allanca e di l3 lungo la parte interna della gamba ino al calcagno. 5uesto massaggio va ripetuto due volte e in ine si passa ancora dallanca verso il basso attraverso la natica. "llo stesso modo si procede per altre parti so erenti. Si applica !uindi del talco sulla zona. 0on dobbiamo orse esser riconoscenti al Signore per la grazia di averci donato tale pianta miracolosaT )n !uesti tempi di vita e imera, la gente procede distrattamente senza vederla e pre erisce servirsi di armaci analgesici che vengono ingeriti in misura esagerata. )nvece sono un rimedio sicuro soltanto le nostre erbe curative purtroppo dimenticate. )n ine vorrei aggiungere ancora unesperienza che mi ece grande impressione. 0ella nostra cittadina conobbi una vecchia signora che mi raccont& che il medico aveva diagnosticato delle aderenze cancerose allo stomaco. " causa della sua et avanzata non si decideva a arsi operare. " !uesto punto !ualcuno le sugger3 di bere della tisana d%rtica. (utti i giorni si rec& nel giardino lungo il cui recinto cresceva l%rtica e tutte le volte se ne portava a casa una manciata. 5uando dopo !ualche tempo and& a arsi visitare dal medico, !uesto le chiese maravigliato: I1a Lei si atta operareT Come ha atto che non si vede nessuna cicatriceTJ )l cancro era scomparso completamente e lanziana signora pot godersi una bella vecchiaia tran!uilla. Se soltanto abbia2 mo stima della nostra %rtica, e se a distanze di tempo regolari ne ingeriamo il suo potere meraviglioso sotto orma di tisana, non potr mai ormarsi un tumore maligno. Per ultimo ancora un buon consiglio: cominciate sin da oggi con la cura di %rtica. +ssiccata la si trova in !ualsiasi armacia o erboristeria. *acciamo tornare nelle nostre case le erbe medicinali. "rmatevi in primavera di orbici e guanti e recatevi uori in campagna nella libera natura di -io. ; una grande soddis azione cogliere personalmente le %rtiche sotto lin inita volta celeste dei nostro Signore. 5uanto pi4 resche vengono utilizzate, tanto maggiore , come si sa per esperienza, il loro e etto curativo. 1a ricordatevi di preparare una riserva per linverno cogliendo le %rtiche a maggio. 'allegratevi di poter essere utili voi stessi alla vostra salute. .n lettore della Qest alia scrive: I)l mio vicino si serve delle %rtiche anche per distruggere gli insetti ed i parassiti del suo giardino. +gli mette un grosso !uantitativo di %rtiche in un usto contenente circa 6@@ litri dac!ua #ma se ne pu& preparare anche un !uantitativo minore$ e lo lascia macerare per un certo tempo. Con !uesta soluzione egli inna ia ripetutamente tutte le sue piante mantenendole in tal modo e senza mezzi chimici prive da insetti. "nche le carote rimangono indisturbate dai vermi.J MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Scottare un cucchiaino da dessert colmo di %rtica con K di litro dac!ua e lasciare riposare il tutto per breve tempo. Tint7ra8 Spazzolare e tritare le radici scavate in primavera o in autunno e introdurle in una bottiglia ino al collo. :ersatavi sopra dellac!uavite di grano di 6> 2 ?@8C la si lascia in un luogo riscaldato. 'edil7;i8 5uattro manciate abbondanti di radici ben lavate e spazzolate e rispettivamente di %rtica resca #stelo e oglie$ vanno lasciate macerare per una notte in 7 litri dac!ua e riscaldate !uindi ino allebollizione. )mmergetevi i piedi per <@ minuti alla temperatura pi4 alta sopportabile. Le %rtiche rimangono nellac!ua durante il pediluvio. La soluzione pu& essere riutilizzata, dopo averla nuovamente riscaldata, altre < o 6 volte. S2ia5po8 -a > a 1@ manciate di %rtica resca o essiccata vanno immerse in 7 litri dac!ua redda e portate lentamente ad ebollizione su piccola iamma. Lasciare riposare il tutto per cin!ue minuti. Servendovi invece delle radici, ne mettete due manciate a macerare in ac!ua redda per una notte, riscaldate il tutto ino allebollizione il giorno seguente lasciando !uindi riposare per 1@ minuti. )n !uesto caso per lo sciampo si dovrebbe usare sapone marsigliese. Se dovessero interessarvi altre indicazioni dell%rtica, leggete il libro I) Successi curativi di 1aria (rebenJ pubblicato dalla casa editrice Q. +nnsthaler. 2.23 ORTICA GIALLA !La5i75 :aleo<dolon#
5uesta pianta cresce nei boschi e ossi umidi, sotto i cespugli, lungo le siepi e le recinzioni, sulle discariche e nei posti ombrosi e umidi e dapertutto dove si trova anche l%rtica. *iorisce in aprile e maggio, nelle zone montane anche pi4 tardi. -al rizoma stoloni ero partono usti ino ad unaltezza di 7@ cm9 le oglie sono disposte in croce, ovali cuori ormi, dentellate con i singoli denti arrotondati9 i iori sono pseudoverticilli ascellari. Si raccolgono oglie e iori. Come !uella gialla unottima pianta medicinale anche l%rtica bianca #Lamium al2 bum$. *iorisce da maggio ad ottobre come erbaccia lungo i sentieri, sulle discariche e lungo i terrapieni delle errovie. Se ne colgono le oglie, ma soprattutto i iori. La tisana di !uesti ultimi giova contro i gravi disturbi addominali e mestruali bevendone due tazze al giorno. )l suo e etto inoltre depurativo del sangue, combatte linsonnia nervosa ed un ottimo medicamento contro i pi4 svariati disturbi ginecologici. Chi so re di malattie addominali croniche e le giovani dovrebbero apprezzare particolarmente !uesta tisana. ) iori e le oglie dell%rtica gialla vengono utilizzati oltre che nelle malattie anzidette, nei disturbi urinari, nelle malattie urina2 rie e nei bruciori e di icolt nella minzione nonch nelle gravi a ezioni renali e nel lidropericardio. ) iori servono contro i disturbi della digestione, contro la scro olosi e le malattie della pelle. " tale scopo se ne beve una tazza di tisana al mattino. Contro le ulcere e le vene varicose giovano gli impacchi con lo stesso in uso. L%rtica gialla altamente raccomandata contro la paralisi vesciale delle persone anzia2 ne nonch contro il ra reddamento alla ve2 scica e la ne rite. ; particolarmente bene ico un semicupio con laggiunta dellin uso di !uesta pianta. Contro latro ia renale, lirrigazione del rene e durante il collegamento al rene arti iciale l%rtica gialla, mescolata in parti uguali con "parine e :erga doro, porta a dei risultati eccellenti. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 .n cucchiaino da dessert colmo su K di litro dac!ua9 sbollentare e lasciare riposare brevemente. I5pa224i8 (re cucchiaini da dessert colmi su G litro dac!ua9 sbollentare, lasciare riposare brevemente. Bagnare delle pezze con tale in uso e arne degli impacchi. Additi;o al 1e5i27pio8 :edi I0ote generaliJ sotto la voce ISemicupiJ #utilizzare la pianta intera$. Mi12ela per ti1ana8 1escolare in parti uguali %rtica gialla, "parine e :erga doro. Sbollentare con K di litro dac!ua un cucchiaino da dessert colmo di !uesta miscela. 2.24 'IANTAGGINE !'lanta:o lan2eolata# -allabbondanza delle nostre erbe medicinali voglio scegliere come prossima una, che nei tempi passati sembra essere stata tanto di usa come oggi ed abbia goduto della stessa ama eminente. Sua parente, la Piantaggine maggiore #Plantago ma[or$, non le in eriore e viene utilizzata allo stesso modo. +ntrambe, praticamente di use nel mondo intero, si trovano su tutti i sentieri dei prati e sui cigli dei campi, nei ossati e negli umidi terreni incolti. 'ianta::ine 5a::iore La Piantaggine viene utilizzata in primo luogo contro tutte le malattie degli organi respiratori, soprattutto contro il orte catarro, la tosse, la tosse canina, lasma bronchiale e persino contro la tubercolosi polmonare. )l parroco svizzero HMnzle, medico naturista e conoscitore del grande potere curativo delle nostre piante, scrive: ILa Piantaggine e tutte le sue specie trova impiego in tutte le sue parti, radici, oglie, iori e semi. Come nessunaltra erba essa depura il sangue, i polmoni e lo stomaco acendo !uindi un gran bene a coloro che hanno poco o cattivo sangue, polmoni e reni deboli e laspetto pallido9 che sono a etti da s oghi e lichen e tossiscono lievemente9 che hanno la voce rauca e rimangono magre come le capre anche se immerse nel burro. ,iova ai bambini malaticci che malgrado il cibo buono ed abbondante rimangono sembre magri.J )o stessa sono riuscita ad aiutare diverse persone a ette da asma polmonare e bronchiale servendomi della Piantaggine e del Serpillo, mescolati in parti uguali #vedi 1odalit di preparazione$. .na tisana di !uesto tipo altamente raccomandabile contro il male al egato ed alla vescica. Contro la bronchite, lasma polmonare e !uella bronchiale la tisana produce un e etto grandioso e va preparata nel modo seguente: portare allebollizione una tazza dac!ua con immerso uno spicchio di limone #senza la buccia, se trattato con an2 tiparassitari$ e un cucchiaino da dessert colmo di zucchero candito marrone9 alzare il bollore per !uattro o cin!ue volte, toglierla poi dal ornello ed aggiungere soltanto allora un cucchiaino da dessert colmo del miscuglio di tisana. Lasciare riposare il tutto per trenta secondi. )n casi gravi la tisana va preparata tre o !uat2 tro volte al giorno e bevuta a sorsi il pi4 caldo possibile. Come si legge negli antichi erbari, il seme della Piantaggine giova contro la ormazione dei calcoli se se ne prendono otto grammi al giorno. )n aggiunta se ne beve la tisana. Lo sciroppo di Piantaggine depura il sangue da tutti i residui e dalle sostanze patogene. Se ne dovrebbe are una vera e propria cura ingerendone ogni giorno un cucchiaio da tavola prima dei pasti #un cucchiaino da dessert per i bambini$. 0ellambiente degli agricoltori si sa sin dai tempi pi4 remoti che la Piantaggine un cicatrizzante. Capit& un giorno che un agricolotore, eritosi gravemente con un arnese mentre era al lavoro sui campi, con mia grande sorpresa prese delle oglie resche di Piantaggine, le stropicci& e le pose sulla erita. 1algrado le oglie non ossero state lavate, non si orm& alcuna in ezione. Le oglie resche, tritate, sono utili contro screpolature, tagli, punture di vespe e persino contro i morsi di cani arrabbiati, animali e vipere velenose9 contro !ueste ultime, in casi di emergenza, !uando non possibile ricorrere subito ad un medico. )n un antico erbario scritto: I5uando un rospo punto da un ragno, si precipita presso una Piantaggine: l3 trova soccorso.J Le oglie resche, stropicciate ra le due mani, mescolate con un po di sale ed applicate sul collo, guariscono i gozzi. Le oglie di Piantaggine, in ilate nelle scarpe, allontanano le vesciche provocate dal lungo cammi2 nare. "nche il tumore pi4 maligno scompare, se curato con oglie resche tritate. Cos3 le oglie applicate sulle zone malate giovano contro le malattie ghiandolari maligne. )n !uesti casi, tuttavia, opportuno macerare della 1aggiorana #%riganum ma[orana$ resca #in casi di emergenza se ne pu& prendere anche di !uella essiccata$ in olio doliva. Si mette della 1aggiorana in una bottiglia, vi si versa sopra dellolio e si lascia in un luogo riscaldato
per dieci giorni. Lolio di 1aggiorana cos3 ottenuto viene spalmato sulle ghiandole ammalate che poi si coprono con oglie di Piantaggine tritate e in ultimo si ascia con un panno la parte ammalata. )n breve tempo avverr un miglioramento. )n occasione di una con erenza nella casa della chiesa parrocchiale di Linz eci presente che le oglie tritate della Piantaggine avrebbero guarito !ualsiasi piaga anche se vecchia di dieci anni. 5uando, cin!ue mesi dopo, parla nella sala della scuola delle in ermiere a Linz, una signora chiese la parola: I" suo tempo avevo messo in dubbio la Sua a ermazione che la Piantaggine avrebbe guarito !ualsiasi piaga anche se di vecchia data. La mia vicina aveva un piede con una piaga che durava da 1N anni e le impediva di uscire di casa. )l giorno successivo alla Sua con erenza le portai le oglie e gliele misi sulla gamba malata secondo le Sue prescrizioni. -ebbo ritirare i miei dubbi: la piaga, con grande sorpresa di noi tutti, si rimargin& presto e durante !uesti ultimi cin!ue mesi non si pi4 riaperta.J +cco unaltro esempio: .n grande invalido di guerra, con una protesi alla gamba, aveva sviluppato delle piaghe aperte sulla gamba amputata dovute al lungo caldo estivo. 0on si riusciva a arle rimarginare n con pomate, n con raggi o iniezioni. 0on appena vi applic& la Piantaggine, le piaghe guarirono nel giro di una notte ed egli potette riprendere il suo lavoro consueto. )o stessa ebbi occasione una volta di trarre del bene icio dal succo resco della Piantaggine. "nni a la mia nipotina di un anno, che stavo portando in braccio, per puro scherzo mi aveva dato un morso nella guancia sinistra al di sopra dellangolo della bocca. )l punto morso, per alcuni giorni mi procur& orti dolori. (occai la zona dolente leggermente con un batu olo intriso di essenza di Piantaggine. +ro preoccupata che un giorno potesse ormasi un indurimento maligno. :erso la ine di aprile andai con mio marito a partecipare ad un con2 vegno a *reistadt. )mprovvisamente sentii nel vecchio punto del morso un nudolo indurito della grandezza di un cece. Subito mi precipitai nei prati a cogliere una manciata di oglie di Piantaggine, le stropicciai ra lindice ed il pollice, toccando con esse diverse volte al giorno !uel punto. :erso sera lindurimento era diventato !uasi impercettibile9 il mattino appresso, con nostra somma gioia, era sparito del tutto. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 .n cucchiaino da dessert colmo su K di litro dac!ua, sbollentare soltanto, lasciare riposare brevemente. Mi12ela per ti1ana !;edi te1to#8 .n cucchiaino da dessert colmo della miscela di oglie di Piantaggine e Serpillo in parti uguali9 sbollentare con K di litro dac!ua #vedi testo$. I5pa22o di 6o:lie8 Lavare le oglie resche di Piantaggine maggiore o lanceolata9 schiacciarle col matterello sul tagliere ino ad ottenere una poltiglia ed applicarla sulla parte. S2iroppoA 1C tipo8 Passare al tritacarne !uattro manciate abbondanti di oglie lavate di Piantaggine. "lla poltiglia cos3 ottenunta si aggiunga un po dac!ua, 6@@ g di zucchero grezzo e <7@ g di miele. Bollire lentamente girando sempre col mestolo ino ad ottenere un li!uido denso che si travasa ancora caldo in vasetti di vetro9 una volta ra reddato, conservare nel rigori ero. S2iroppoA 2C tipo8 )n un vaso di vetro abbastanza ampio si mettono a strati le oglie lavate e lo zucchero grezzo, poi si comprime energicamente il tutto. La massa si posa. 0ei giorni successivi si ripete loperazione ino a che non entri pi4 niente nel vaso. Scavare un buco in una zona riparata del giardino e mettervi il vaso chiuso con ? strati di pergamena. Collocarvi sopra una tavola, e su !uesta un sasso. 5uindi coprire il tutto con la terra. La tavola ed il sasso per& debbono rimanere in vista. La temperatura uni orme della terra ar ermentare lo zucchero e le oglie, tras ormandoli in uno sciroppo. -opo circa 6 mesi ricuperare il vaso, spremere il succo attraverso una pressa da rutta #non un panno$, portarlo brevemente allebollizione e travasarlo in vasi di vetro a chiusura ermetica. Chi non pu& e ettuare !uesto tipo di ermentazione, lasci il vaso al sole o nelle vicinanze di una onte di calore ino a che non si ormi lo sciroppo. "nche !uesto sciroppo deve essere portato brevemente allebollizione. 5ueste mie righe vogliono incoraggiare e consolare anche tutti !uei vecchi che da anni so rono di piedi piagati. "nche le loro piaghe rimargineranno mediante lapplicazione di oglie di Piantaggine. Let non incide minimamente. Se la piaga accompagnata da una tume azione, si anno dei pediluvi in una macerazione di 1alva oppure in un in uso di Coda cavallina. ) margini delle piaghe vengono successivamente spalmati con pomata di Calendula #vedi ICalendulaJ$. "nche contro le trombosi sono raccomandate caldamente le oglie della Piantaggine. 2.2$ 'RIM LA !'ri57la o66i2inali1# ) iori giallo2oro di !uesto tipo di Primula emanano un pro umo mieloso gradevole, ormano un grappoletto su di uno stelo alto 1@ 2 <@ cm che si leva dal centro di una rosetta di oglie. 5uesto tipo chiamato anche IverisJ. Lo si trova prevalentemente su prati di montagna, in collina o nelle Prealpi. La di usissima IPrimula elatiorJ che cresce !uasi in tutti i prati, nei margini dei boschi e sotto gli arbusti, porta in cima al suo alto stelo un grappolo di iori giallo chiaro che pro uma soltanto leggermente. )l suo potere terapeutico uguale a !uello della IPrimula o icinalisJ e pu& essere utilizzato allo stesso modo. L .na terza specie, la IPrimula auriculaJ, una pianta alpina, severamente protetta e non pu& essere raccolta. -urante una colazione un mio vicino di ta2 vola mi raccont& di trovarsi in cura a ,allspach. +ra lultima sua speranza. Poich il periodo di cura verosimilmente si stava avvicinando alla sua conclusione senza alcun successo, egli non sapeva pi4 a !uale santo votarsi. 1algrado ortissimi sonni eri non trovava pi4 !uiete. ) neurologi di Linz e :ienna non riuscivano a liberarlo da !uesto male. 5uando la sera si coricava stancomorto, lo assaliva un dolore come se !ualcuno spegnesse una sigaretta sul suo avampiede. -i conse!uenza era completamente esaurito nel corpo e nellanimo e molto vicino alla disperazione. ,li risposi che conoscevo unottima tisana contro linsonnia. Chiss se !uesta tisana avrebbe avuto e etto dopo il lungo periodo di somministrazione di sonni eri ortissimiT +gli tent& comun!ue. Ci eravamo incontrati la prima volta il N dicembre 1ENC. Sette giorni dopo mi recai presso alcuni amici suoi i !uali, appena varcata la soglia, mi ri eri2 rono gi trion anti che il nostro comune amico era inalmente riuscito a dormire. "llo stesso tempo era sparito anche il dolore nellavam2 piede. La tisana aveva ristabilito la sua salute in brevissimo tempo e annullato tutti i disturbi nervosi. )l suo medico curante lo preg& !uindi di ornirgli la ricetta di !uesta:
ti1ana 1pe2iale 2ontro l9in1onnia $. : di 'ri57le = 2$ : di 6iori di La;anda = 1. : di Iperi2o = 1$ : di 2oni di L7ppolo = $ : di radi2i di *aleriana Sbollentare con K di litro dac!ua un cucchiaino da des2 sert colmo di !uesta miscela lasciarlo riposare per tre minuti. Sorseggiare la tisana molto calda prima di coricarsi. -olci icarla con miele ove desiderato. La tisana dovrebbe essere pre erita a tutti i medicamenti chimici. 5uesti ultimi distruggono il sistema nervoso, mentre la tisana guarisce tutti i disturbi nervosi. %gni anno in primavera mia madre raccoglieva Primule perch sapeva del loro potere tran!uillante su cuore e nervi. Si coglie tutto il grappolo di iori. )l parroco Hneipp era un grande sostenitore della Primula. .n !ua2 dro lo rappresenta in atti con una Primula in mano. "ttraverso il suo e etto depuratore del sangue essa elimina tutte le tossine che conducono alla gotta ed alle malattie reumatiche. )l parroco Hneipp dice: IChiun!ue abbia linclinazione alla gotta o ai reumatismi, beva per un lungo periodo ogni giorno da una a due tazze di tisana di Primula. ) orti dolori si dissolveranno e scompariranno del tutto con landar del tempo.J La tisana di Primula inoltre un ottimo tonico per cuore e nervi, allevia lemicrania e il mal di testa nervoso, e icacissima contro la miocardite, lidropisia e la tendenza allapoplessia. .na sbollentatura delle radici, mescolata col miele, rappresenta una buona tisana per i reni che porta via i calcoli urinari. 'accomando la seguente: ti1ana pri5a;erile dep7rante del 1an:7e $. : di 'ri57le = $. : di :er5o:li di Sa5<72o = 1$ : di 6o:lie di Orti2a = 1$ : di radi2i di Tara11a2o Sbollentare con K di litro dac!ua un cucchiaino da dessert colmo di !uesta miscela e lasciar riposare per tre minuti. Sorseggiarne due tazze al giorno dolci icando eventualmente con un po di miele. .n rimedio avoloso contro i disturbi cardiaci il vino di Primula, la cui preparazione acilissima. 'iempire un bottiglione da due litri con iori reschi di Primula #lintero grappolo di iori$ ino al collo versandoci sopra del vino bianco naturale ino a coprirne i iori. Lasciare il bottiglione, leggermente tappato, per 17 giorni al sole. %gni volta che si presentano i disturbi cardiaci se ne prenda un sorso9 i malati di cuore ne possono prendere ino a tre cucchiai da tavola al giorno. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Sbollentare con K di litro dac!ua un cucchiaino da dessert colmo di Primula e lasciare riposare brevemente. *ino per il 27ore: Preparazione e impiego vedi testo. Ti1ana per il 1onno8 1iscuglio e impiego vedi testo. Ti1ana pri5a;erile !dep7ratri2e del 1an:7e#8 1iscuglio e impiego vedi testo. 2.2& SAL*IA !Sal;ia o66i2inali1# La Salvia, conosciuta !uale papilionacea, volgarmente chiamata +rba sacra, (\ di ,recia, +rba savua, Salvia da osei e Selvia, originaria dell+uropa meridionale9 presso di noi coltivata nei giardini. 'aggiunge unaltezza di 6@ 2 N@ cm9 i suoi iori sono verticillati. Le oglie, opposte, biancastre, elpate, dal colore argenteo, emanano un pro umo leggermente amarognolo e aromatico. La Salvia da giardino deve essere piantata in luogo riparato e soleggiato. -ato che teme i geli, dinverno la copro con rasche di abete. .n altro tipo, la Salvia dei prati #Salvia pratensis$ si trova sulle scarpate, nei pascoli e nei prati. ) iori bleu2violacei brillano da lontano ed emanano un pro umo aromatico. -ella Salvia di prato di solito si utilizzano soltanto i iori per i gargarismi oppure per la preparazione di aceto alla salvia L nellaceto naturale se ne mette a macerare una manciata L impiegato per le rizioni toniche e gradevoli durante una lunga degenza. Se ne colgono le oglie prima della ioritura, a maggio e giugno. Poich la pianta durante le giornate assolate e asciutte sviluppa degli olii eterici, il momento migliore per coglierne le oglie !uello di mezzogiorno !uando a caldo, ed essicarle allombra. La Salvia o icinale, tuttavia, possiede un potere terapeutico superiore del !uale mi occuper& pi4 dettagliatamente !ui di seguito. La tisana di Salvia bevuta ripetutamente rin orza tutto il corpo, previene i colpi apoplettici ed e icacissima nelle paralisi. Contro il sudore notturno , a parte la Lavanda, lunica pianta medicinale che giovi9 guarisce completamente la malattia, causa del sudore notturno, liberando il paziente attraverso i suoi poteri tonici della grande debolezza che accompagna !uesto male. 1olti medici hanno riconosciuto le buone !ualit della Salvia9 se ne servono con successo contro le convulsioni, le malattie del midollo dorsale, !uelle ghiandolari nonch contro il tremore delle membra. -urante le malattie sopra citate se ne sorseggiano due tazze al giorno. La tisana in luisce avorevolmente sul egato, libera dalle latulenze e da tutti i disturbi connessi con il egato indisposto. *unge inoltre da depuratore del sangue, elimina il muco dagli organi respiratori e dallo stomaco, stimola lappetito e libera dai disturbi intestinali e dalle diarree. +sternamente lin uso di Salvia particolarmente consigliato contro tutte le in iammazioni delle tonsille, le malattie della gola, i ocolai purulenti dei denti, le aringiti e le in iammazioni del cavo orale. )n molti bam2 bini ed adulti non si sarebbe arrivati alloperazione delle tonsille, se ci si osse serviti in tempo della Salvia. 5uando mancano le tonsille, le !uali, come poliziotti, trattengono e tras ormano le sostanze tossiche del cor2 po, !ueste sostanze si riversano direttamente sui reni. .n in uso di Salvia giova altres3 contro denti sanguinanti e vacillanti, contro latro ia e le ulcere delle gengive. % si anno degli sciac!ui, oppure si applicano iocchi di cotone imbevuti con esso. Le persone nevrotiche e le donne con malattie addominali dovrebbero assolutamente are ogni tanto dei semicupi a base di Salvia #vedi: 1odalit di preparazione$.
Sulle punture degli insetti si applicano delle oglie di Salvia sminuzzate. " parte lutile impiego come pianta medicinale, la Salvia va sempre ricordata !uale s!uisita spezia in cucina. La si aggiunge in piccolissimi !uantitativi alle pietanze grasse, come gli arrosti di maiale, di oca o di tacchino. "nche il sapore della cacciagione migliora con laggiunta di una ogliolina di Salvia. Se non altro per motivi di salute, si dovrebbe ricorrere alla Salvia come ingrediente di ormaggi alle erbe e salse verdi. )n alcune regioni si cuociono IpizzetteJ o I ocacceJ alla Salvia. Si aggiungono alla pasta delle oglioline di Salvia come generalmente si suol are con l"nice. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Sbollentare con K di litro dac!ua bollente 1 cucchiaino da dessert colmo di Salvia9 lasciar riposare il tutto per breve tempo. A2eto alla Sal;ia8 'iempire una bottiglia ino al collo di iori di Salvia di prato, senza comprimerli e versarci sopra dellaceto naturale sino a coprire i iori9 lasciar riposare la bottiglia cos3 con ezionata per 17 giorni al sole o al calore. Se5i27pi8 1acerare per una notte in ac!ua redda !uattro manciate di oglie. )l giorno appresso riscaldare il tutto ino allebollizione e versarne il iltrato nellac!ua del bagno #vedi anche 0ote generali sotto ISemicupiJ.$ 2.2( SER'ILLO o 'E'OLINO !T4@571 1erp@ll75# ; chiamato anche (imo cedrato, Semolino selvatico, Serpollo, +rba solterella e Sarapullo. Cresce lungo i ciglioni assolati, sulle scarpate, lungo i margini aridi dei boschi e spesso sopra i piccoli ormicai nei prati. 'ichiede molto calore e sole e si mantiene !uindi su piani sassosi e pascoli alpini dove il calore del terreno si ri lette in modo particolare. " mezzogiorno, !uando il sole alto, i cuscinetti di iori violacei emanano un pro umo che richiama insetti e api. -a sempre mi attiravano !uesti iori meravigliosi con il loro pro umo interessante9 il mio a etto ed il mio amore appartiene a loro sin dalla mia in anzia. 0ellundicesimo secolo il (imo giunse a noi provenendo dai paesi del 1editerraneo e le specie coltivate e poi nuovamente inselvatichite si trovano principalmente sotto la orma di (imo volgare #(hUmus vulgaris$ nei no2 stri orti. )l loro e etto itoterapico uguale. Sin dallantichit il (imo una pianta conosciutissima. La tradizione lo descrive cos3: I)l (imo soprattutto orte e caloroso. ; diuretico e avorisce le mestruazioni, stimola gli aborti e accelera nelle nascite normali luscita del bambino dalladdome materno. La pozione preparata con esso depura le nobili parti interne del corpo.J La Badessa )ldegarda di Bingen menziona il (imo !uale ito armaco contro la lebbra, contro la paralisi e le malattie nervose. Chi la mattina, invece di una tazza di ca o di t beve una tisana di (imo, sentir presto le etto bene ico: reschezza di mente, buona sensazione gastrica, mancanza di tosse mattutina, benessere generale. (utti gli erboristi sostengono che il suo pro umo accia bene al IcervelloJ. I.na corona di Serpillo resco messa sul capo ne allevia i dolori e le orti itte.J (imo o Serpillo, Camomilla e "chillea, colti sotto il sole e messi sul capo sotto orma di un cuscinetto di erbe essiccate e bevuti contemporaneamente come tisana, giovano contro le nervralgie acciali. Se sono accompagnate da spasmi, si applica anche un cuscinetto di "glio ursino essiccato. .n agricoltore di NE anni so riva da <N anni di una gravissima orma di nevralgia acciale. ,i aveva subito diverse operazioni al viso. Si era buscato !uesto male !uando una volta era tornato a casa dai campi completamente zuppo ed era stato chiamato nella sua !ualit di sindaco a presiedere una riunione demer2 genza. 0on si era concesso il tempo per cambiarsi gli abiti. -urante gli ultimi mesi della sua malattia, la sua bocca, per i dolori, si era storta in !uasi allorecchio. "llinizio portarono un leggero miglioramento degli impacchi con le +rbe Svedesi. Soltanto !uando le erbe sopra menzionate e colte sotto il sole erano state racchiuse in un cuscinetto ed applicate a lui, il miglioramento u improvviso. "nche dopo la scomparsa della nevralgia acciale egli ha continuato a bere la tisana di tali erbe. .n mio bambino di !uattro anni non riusciva a riprendersi dopo un ti o. Per due anni di seguito tentammo diverse cose senza successo. -opo un solo bagno di (imo, durato <@ minuti, che mi era stato suggerito, usc3 un altro bambino dalla vasca. Come se si osse azionato un bottone, tutto il male cadde dalle sue spalle come un manto ed egli da !uel d3 ri ior3 visibilmente. )l Serpillo deve essere raccolto durante la sua ioritura, da giugno ino ad agosto9 il pi4 e icace !uello colto sotto il sole di mezzogiorno. ) iori possono essere messi a macerare nellolio in una bottiglia riempita ino al collo oppure se ne pu& preparare uno sciroppo. Lolio di (imo viene applicato contro la paralisi, i colpi apoplettici, la sclerosi multipla, latro ia muscolare, i reumatismi e le distorsioni. Contro i crampi dello stomaco o delle mestruazioni nonch contro gli spasmi addominali il (imo consigliato sia internamente che esternamente. Se ne bevono due tazze al giorno. +sternamente, contro gli spasmi, si applica un cuscinetto di iori e steli essiccati e colti sotto il sole di mezzogiorno. Prima di coricarsi, !uesto cuscinetto va riscaldato in una pentola e applicato allo stomaco o sulladdome. ) cuscinetti di erbe sono raccomandati altrettanto contro i tumori e le contusioni. )l (imo unito alla Piantaggine un collaudatissimo rimedio contro le malattie delle vie respiratorie. Contro gravissimi catarri e asma bronchiali e persino contro la tosse asinina giova una tisana di (imo e Piantaggine, mescolati in parti uguali, aggiungendo limone e zucchero candito. La si prepara di resco, !uattro o cin!ue volte al giorno9 se vi pericolo di una polmonite, !uesta tisana, sorseggiata ogni ora, non mancher di agire. Presso molte madri il Serpillo ortunatamente non ancora dimenticato. 1a spesso non si considera che la somministrazione ai bambini di bevande provenienti direttamente dal rigori ero possono provocare una bronchite cronica che pi4 tardi pu& anche tras ormarsi in un en isema con grave a ano. La tintura di (imo o Serpillo #vedi I1odalit di preparazioneJ$ serve da rizione per rin orzare gli arti nei bambini di scarso sviluppo9 ma anche i malati di sclerosi multipla dovrebbero servirsi di !ueste rizioni. 5uante preoccupazioni potrebbero risparmiarsi certe amiglie, se un bambino ammalato osse stato trattato tempestivamente col Serpillo, sia sotto orma di tisana o di bagni. 1olti bimbi
irre!uieti o nervosi hanno riac!uistato un sonno sano dopo un bagno di (imo. 1a anche persone con unirritabilit nervosa o con depressioni si sentono subito rinascere dopo un tale bagno. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Sbollentare con K di litro dac!ua un cucchiaino da dessert colmo di erbe9 lasciare riposare brevemente. Additi;o al <a:no8 Per un bagno completo <@@ g di erbe #vedi 0ote generali sotto la voce Ibagni completiJ$. Tint7ra di Ti5o8 'iempire ino al collo una bottiglia con i iori colti sotto il sole di mezzogiorno9 versarvi sopra dellac!uavite a 6>8 2 ?@8 e lasciare al sole per !uindici giorni. Olio di Ti5o8 'iempire, senza comprimerli, una bottiglia con i iori colti sotto il sole di mezzogiorno e versarvi sopra dellolio spremuto a reddo #vergine$ ino a superare di < cm il livello dei iori stessi. Lasciare riposare per !uindici giorni al sole o nelle vicinanze di una onte di calore. C712ino di er<e8 'iempire un cuscinetto con le erbe e cucirlo. S2iroppo8 Con le mani bagnate riempire un vaso di vetro di iori e gambi colti sotto il sole. Comprimerli ortemente a strati con zucchero grezzo. Lasciare il tutto per circa tre settimane in un luogo assolato. 5uando si iltrano, i iori ed i gambi imbevuti di zucchero vanno lavati con pochissima ac!ua che sar aggiunta allo sciroppo. %ra si a evaporare lo sciroppo tenendo bassa la iamma del ornello ed evitando cos3 che bolla. Lo sciroppo non deve risultare n troppo luido n troppo denso e pertanto lo si lascia ra reddare una o due volte per are la prova. 0on vorrei dimenticare di menzionare che il Serpillo rappresenta un ottimo rimedio con2 tro lalcolismo. Si versa un litro di ac!ua bollente su una manciata abbondante di (imo9 si copre la pentola e si lascia riposare due minuti. Si versa la tisana in un termos e se ne somministra allalcolizzato un cucchiaio ogni !uarto dora. Si mani esteranno nausea, vomito, orte diarrea e abbondante diuresi, sudorazione e contemporaneamente orte appetito e sete. )n caso di ricaduta, inevitabile allinizio ma con landar del tempo sempre meno re!uente, si ripete la cura. )l (imo o Serpillo suggerito anche contro lepilessia. Si bevono due tazze di tisana al giorno, non durante gli attacchi ma per tutto lanno come cura della durata di due o tre settimane per volta con interruzioni di dieci giorni. ; meraviglioso e molto sano lo sciroppo di (imo. Contro i ra reddori va somministrato prima dei pasti. 2.2+ TARASSACO !Tara0a275 o66i2inale# :olgarmente il (arassaco chiamato anche -ente di leone, So ione, Piscialetto, )ngrassaporci, Bo arella, Cicoria selvaggia e Cicoria burda. 5uesta pianta, nei prati arti iciali considerata unerbaccia astidiosa, rappresenta unerba medicinale preziosa per lumanit so erente. *iorisce in aprile e maggio lungo tutti i viottoli, nei prati e nei campi erbosi, un tappeto giallo di iori che ogni anno ritorna ad entusiasmarci. La pianta evita i luoghi troppo umidi. La distinguono < caratteristiche molto appariscenti: essa giova contro le colecistopatie e le epatopatie. Se ne raccolgono le oglie prima della ioritura, le radici in primavera e autunno e gli steli durante la ioritura. (utta la pianta medicinale. )o stessa ho preso labitudine in primavera di portare tutta la pianta in tavola come insalata o di preparare per la cena uninsalata mescolata con patate e uova sode. (rovandomi in ]ugoslavia per una cura, notai che ai villeggianti, oltre le altre insalate resche, veniva servita tutti i giorni una scodellina dinsalata di (arassaco. )l medico, uno specialista celebre, rispose alla mia domanda in merito che il (arassaco aveva un ottima in luenza sul egato. %ggi so che gli steli reschi, ove se ne mangino da cin!ue a sei al giorno, portano rapido sollievo contro lepatite cronica #dolore acuto e pungente in sotto la scapola destra$. ,iovano altres3 contro il diabete. Sarebbe opportuno che i diabetici ne mangiassero ino a dieci gambi al giorno durante il periodo della ioritura. Si lavano gli steli con lin iorescenza ancora attaccata, la !uale viene poi asportata, e in ine si mangiano gli steli masticando lentamente. Lo stelo, in un primo momento ha un sapore amarognolo, croccante e succoso e si presenta al palato come una oglia di endivia. Persone sempre malaticce che si sentono iacche e svogliate, dovrebbero are !uindici giorni di cura a base di reschi steli di (arassaco. Saranno sorpresi delleccellente e etto ottenuto. ,li stessi aiutano anche contro altri disturbi. Liberano dal prurito della pelle, dal lichen semplice e dagli s oghi, migliorano i succhi gastrici e depurano lo stomaco da ogni sorta di sostanze tossiche. 'iescono a sciogliere i calcoli biliari e stimolano lattivit del egato e della colecisti. %ltre ai sali minerali, il (arassaco contiene importanti principi medicinali e ricostituenti che sono utilissimi contro le malattie del ricambio. " causa della sua azione disintossicante sul sangue esso aiuta inoltre contro la gotta ed i reumatismi9 i gon iori delle ghiandole si riassorbono !uando si riesce a seguire la cura degli steli reschi per tre o !uattro settimane. )l (arassaco porta ad ottimi risultati anche nella cura dellitterizia e delle malattie della milza. Le radici del (arassaco, mangiate crude, o sotto orma di tisana ricavata dopo lessiccazione, hanno un e etto disintossicante del sangue, aiutano la digestione e sono diuretiche, avoriscono la sudorazione e toni icano. 'endono luido il sangue e sono considerate un ot2 timo rimedio contro la viscosit. (utti gli erbari ri eriscono che le donne si servivano della tisana di oglie e radici come cosmetico. Con essa solevano lavarsi occhi e viso Isperando in tal modo di ottenere un volto puroJ. La pianta a parte di !uelle che non si riposano duran2 te i mesi invernali e producono oglie anche durante la stagione redda. %gni anno, in primavera, mi preparo uno sciroppo di iori di (arassaco che ha un ottimo sapore e giova alla salute. " 0atale il mio pan orte lo preparo soltanto con lo sciroppo di (arassaco. 1ia madre una volta incontr& una donna che nel suo grembiule raccolto portava iori di (arassaco. 5uando le chiese che cosa ne avrebbe atto, imparammo la ricetta dello s!uisito sciroppo che !ui :i ri2 porto a inch la possiate copiare: versare un litro dac!ua redda su !uattro manciate abbondanti di iori di (arassaco e portarlo lentamente allebollizione. "ppena alzato il bollore, tirare via la pentola dal ornello e lasciare riposare il tutto per una notte. )l giorno appresso versare tutto in un setaccio, lasciarlo sgocciolare e spremere i iori con entrambe le mani. "l succo cos3 ottenuto aggiungere ora 1 Fg di zucchero e la met di un limone
tagliato a ette. Pi4 limone darebbe un sapore acre. 'imettere la pentola senza coperchio sul ornello. %nde mantenere tutte le vitamine, tenere la iamma il pi4 basso possibile. Cos3 il li!uido evapora senza bollire. Lasciare ra reddare la massa una o due volte. 0on deve risultare troppo densa altrimenti si cristallizzerebbe dopo un periodo prolungato di conservazione, ma neanche troppo li!uida, per evitare che inacidisca. -eve diventare uno sciroppo denso che, spalmato sul panino o su una etta di pane imburrato, ha un ottimo sapore. .na volta capit& che un alegname venne a lavorare presso di noi, cui per la cena avevo preparato un piatto di a ettato, mentre la nostra amiglia si dilettava con ette di pane imburrate e spalmate con lo sciroppo di (arassaco resco e s!uisito. "l nostro alegname venne voglia di assagiarne un po. 0ella sua !ualit di apicultore non voleva credermi che ossi stata io stessa a preparare !uesto ImieleJ. *u entusiasta e sostenne che lo sciroppo non era !uasi distinguibile dal vero miele. " !uesto punto vorrei aggiungere che i malati di reni non sopportano bene lacidit del vero miele mentre lo sciroppo di (arassaco viene tollerato meglio. 5uesta preziosa pianta medicinale occupa un posto signi icativo nella medicina popolare. Purtroppo la maggior parte della gente la di2 sprezza e vede in lei soltanto unerbaccia noiosa. -urante una processione del Corpus -omi2 ni notai un portabandiera il cui viso era detur2 pato dallacne. 'ichiamai lattenzione di sua madre sulle etto disintossicante della %rtica e del (arassaco. 0emmeno la madre conosceva il (arassaco pur non abitando in una grande citt ma in un piccolo centro come il nostro. 5uando le descrissi la pianta, mi rispose risentita che simili erbacce non erano davvero adatte a suo iglio. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Per una notte lasciar riposare un cucchiaino colmo di radici di (arassaco in K di litro dac!ua9 il giorno appresso riscaldare il tutto ino allebollizione e iltrarlo. Sorseggiare !uesto !uantitativo una mezza ora prima e una mezzora dopo la colazione. In1alata8 Prepararla di oglie e steli reschi e crudi #vedia sopra$. Steli8 1asticare lentamente e mangiare ogni giorno da 7 a 1@ steli crudi e reschi. S2iroppo8 :edi sopra. 2.2- *ERGA ,9ORO !Solida:o ;ir:aa7rea# :olgarmente chiamata anche +rba giu2 daica, +rba da pesci, Basto doro. La si trova ai margini dei boschi e dei canali, sulle scarpate e nelle radure delle oreste. )l usto cespuglioso dai capolini stellati color giallo2oro raggiunge unaltezza di circa >@ cm. Se ne colgono i iori nei mesi luglio ottobre. :engono usati contro le malattie e emorraggie intestinali. La :erga doro per& celebrata soprattutto !uale ottimo rimedio contro le malattie renali. *iori e oglie della :erga doro hanno un e etto rin rescante e, data la sua propriet disidratante, !uesta pianta consigliata nelle malattie renali e urinarie. )l grande naturista svizzero HMnzle ri erisce nei suoi scritti di un uomo di circa ?7 anni so erente di una grave malattia renale in progressivo peggioramento ed a cui si era dovuto asportare un rene. "nche laltro rene era in iammato e non riusciva pi4 a lavorare normalmente. "llora luomo inizi& una cura a base di :erga doro. 1escol& :erga doro, "parine e %rtica gialla in parti uguali, ne ece una tisana e ne sorseggi& 6 o ? tazze durante la giornata, dopo di che i suoi disturbi scompar2 vero completamente, come diceva, entro 17 giorni. La :erga doro e icace, insieme all"parine e all%rtica gialla o bianca, persino nellatro ia e irrigazione del rene nonch nel raccordo al rene arti iciale. )n tutti e tre i casi riuscii attraverso la cura con le suddette erbe ad ottenere dei risultati: un uomo di 7< anni, a etto da atro ia del rene, e da lungo tempo abbandonato dai medici come incurabile, posto precocemente in pensione, arriv& ansimante e sudato su per le scale ino al primo piano dove risiedevo, e si gett&, a corto di respiro, su una delle poltrone. 0el giro di appena una settimana, dopo aver bevuto giornalmente tre tazze della tisana a base del miscuglio sopracitato, egli stette gi notevolmente meglio. Per& si serviva esclusivamente di erbe resche di campagna. -opo la terza settimana era privo di disturbi. (utti gli stati psichici si ri lettono sul re2 ne. Pertanto, dopo uno shocF psichico #che si tratti della morte improvvisa di un caro parente o di un !ualsiasi incidente$ sempre il rene pi4 di ogni organo a risentirne. La :erga doro dimostra di essere !uella pianta medi2 cinale che in luisce benevolmente sullemotivit della persona. -i conseguenza sarebbe opportuno bere della tisana di :erga doro allorch si subiscono delle delusioni o altri traumi psichici. Percepiamo le etto e!uilibratore della :erga doro nelle gravi perturbazioni sentimentali come di una mano che accarezza e lenisce. Basta a volte la visione di !uesta pianta in mezzo al paesaggio per calmarci. -ovrem2 mo essere riconoscenti di sapere vicino a noi una pianta tanto consolatrice. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 Su un cucchiaino da dessert colmo versare K di litro dac!ua bollente9 scottare appena e lasciar riposare brevemente. "nche del miscuglio indicato se ne prende un cucchiaino colmo, come sopra. 2.3. *ERONICA !*eroni2a o66i2inali1# 5uando i 'omani occuparono la ,ermania, impararono a conoscere dalla popolazione indigena la :eronica, pianta medicinale apprezzata pi4 di ogni altra presso i (eutoni. +ra in atti chiamata Ilelisir di tutti i maliJ e vol2 garmente viene a tuttoggi chiamata Ipanacea universaleJ. )n un vecchio libro erboristico lessi una volta, che anche i 'omani si erano persuasi del suo grande potere curativo. "llorch desideravano are un complimento particolare ad un amico o conoscente, solevano dire che le sue buone !ualit e!uivalevano alla glori icatissima :eronica. 1i ricordai di !uesta citazione !uando un giorno un signore mi parl& del suo alto contenuto di colesterolo nel sangue. -iceva di essere stato ricoverato in ospedale a pi4 riprese. ,li consigliai di prendere due tazze di tisa2 na di :eronica al giorno. La mia
soddis azione u grande allorch sei mesi pi4 tardi mi ri er3 che in occasione di unanalisi recente, i medici erano rimasti stupiti di non aver pi4 trovato un notevole contenuto di colesterolo. La :eronica, volgarmente chiamata anche ( svizzero, ( d+uropa, +rba del (ai, pre erisce il terreno secco e cresce nei boschi, nei luoghi disboscati, vicino alle siepi, a recinzioni, ad arbusti, nei ossi, lungo i sentieri e ai margini delle oreste. Si presenta con un u2 sto peloso dalle oglie dentate dai ri lessi dargento che terminano in alti grappoli di spighe iorite il cui colore varia dal celeste al viola. "l tocco perde acilmente le oglie. Periodo di ioritura: maggio 2 agosto. Si raccolgono le sommit iorite delle !uali hanno maggiore e icacia !uelle crescenti ai margini dei boschi e sotto le !uerce. 5uesta pianta medicinale, trasmessaci sin della remota antichit, un buon additivo alle tisane depuratrici e, insieme ai reschi germogli d%rtica, serve a guarire completamente gli eczemi cronici. Contro i astidiosi pruriti dellet avanzata non si pu& raccomandare abbastanza la :eronica. Le persone deboli e sensibili la sopportano bene come curativo dello stomaco ad azione stimolatrice della digestione. ,uariscono inoltre le mucosit dello stomaco ed i disturbi intestinali. :orrei sottolineare soprattutto, che la :eronica produce un e etto guaritore grandioso nei con ronti della nervosit dovuta a atiche intellettuali. .na tazza bevuta la sera, prima di coricarsi, a miracoli a causa del suo e etto tran!uillante. )l parroco svizzero HMnzle consiglia !uesta tisana prima di andare a dormire alle persone che debbono svolgere un intenso lavoro intellettuale. *avorisce la buona memoria e disperde sensazioni di vertigine. 1escolata a radice di Sedano, elimina le oscillazioni dumore e la malinconia. "gisce in modo eccellente persino contro litterizia e la renella, contro i dolori articolari, reumatici e gottosi. .n parroco mi ri erisce: ICon luso della :eronica e della Coda cavallina #mescolate in parti uguali, due tazze al giorno$, con mia grande sorpresa, sono spariti, nel giro di 17 giorni, i miei vuoti di memoria. -urante la predica mi capitava di dimenticare delle parole importanti. -iventavo insicuro e nervoso. Le erbe hanno giovato inaspettatamente e presto.J "nche nei catarri bronchiali secchi la :eronica ha saputo are dei miracoli. Come tisana pettorale ci si serve di un miscuglio di Polmonaria #volgarmente chiamata anche I+rba macchiataJ$, oglie di *ar ara, Piantaggine e :eronica, in parti uguali, dolci icando con un po di miele, oppure si possono scottare le erbe con ac!ua bollente nella !uale sia stato sciolto un po di zucchero candito. Contro litterizia e i mali di egato e della milza, raccomando la seguente tisana: 7@ g di radici di (arassaco, <7 g di iori di Cicoria, <7 g di "sperula e 7@ g di :eronica. 1escolare bene. Sorseggiarne due tazze al giorno #per ogni K di litro dac!ua un cucchiaino da dessert colmo di !uesta miscela$. -alla pianta in iore si pu& ottenere anche un succo resco, consigliabile nelle malattie croniche della pelle e soprattutto negli eczemi #la ricetta vedi sotto I1odalit di preparazioneJ$. Se ne prende un cucchiaino colmo, due o tre volte al giorno. La :eronica, negli antichi libri di erboristeria, viene raccomandata anche come erba vulneraria e la consiglio per le erite in iammate e a lenta guarigione, soprattutto nella zona dello stinco. )nnanzitutto si lavano le erite con una tisana9 si coprono, durante la notte, con un impacco permeato di un in uso appena scottato e si ascia con un panno pesante. Chi so re di reumatismi e di gotta, dovrebbe provare una volta le icacissima tintura di :eronica, acilmente preparabile in casa #vedi I1odalit di preparazioneJ$. 5uesta tintura viene applicata esternamente sotto orma di rizione, mentre per uso interno se ne prendono giornalmente 17 gocce in poca ac!ua o nel t. )n tutti i modi, bevete ogni anno per un certo periodo di tempo la tisana di :eronica appena colta. +ssa non solo diminuisce, ma previene anche larteriosclerosi e ridona, attraverso il suo e etto depurativo del sangue, una nuova elasticit al corpo. Pertanto vi prego di ar tesoro di !uesto consiglio/ MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE Ti1ana8 1 cucchiaino colmo da dessert per ogni K di litro dac!ua, scottare soltanto e lasciar riposare brevemente. S722o 6re12o8 Si lavano le sommit iorite e bagnate, si spremono con la centri uga elettrica ad uso domestico. )ndi si raccoglie il succo in piccole bottiglie, che si conservano nel rigori ero. Tint7ra8 -ue manciate di erbe iorite e tritate si lasciano macerare in un litro di ac!uavite di grano a 6> 2 ?@8 al sole o in luogo riscaldato, per 17 giorni. Mi12ela di ti1ana8 .n cucchiaino colmo da dessert su K di litro dac!ua9 scottare soltanto e lasciare riposare brevemente. 2.31 *ISC/IO !*i1275 al<75$ Chi non conosce !uesta meravigliosa pianta medicinale che con lausilio di radici succhianti a da parassita a tutti gli alberi e senza la !uale la nostra vita impensabileT Cresce in orma globosa sulla pianta sua dimora. Le oglie sono sempreverdi, simili al cuoio e di colore giallo verdastro. La bacca biancastra e traslucida, internamente vischiosa ed attaccaticcia. ,li uccelli distribuiscono i semi appiccicosi stro inando il becco sul ramo oppure espellendoli non digeriti con gli escrementi. Soltanto in !uesto modo possibile la propa2 gazione di !uesta pianta, tanto pi4 che il seme non germina n in ac!ua n in terra. )l :ischio era considerato sacro nellantichit e veniva usato come pianta medicinale e magica. ; una pianta piena di misteri. +ra sacra ai -ruidi #sacerdoti celti$, i !uali la ritenevano un medicinale contro !ualsiasi male. ) sacerdoti la staccavano dalla pianta ospite mediante un coltello doro accompagnando !uestatto con delle cerimonie solenni. ,li antichi medici erboristi lusavano come ottimo rimedio di e etto sicuro contro lepilessia. 5uesto antichissimo e etto curativo riconosciuto anche dal medico seguace di Hneipp, -r. Bohn. +gli consiglia il :ischio ai tempi nostri contro le convulsioni ed i disturbi isterici. Se ne raccolgono le oglie ed i piccoli rametti che per lessiccazione vengono tagliuzzati, soltanto dai primi di ottobre ino a met
dicembre nonch nei mesi di marzo ed aprile. -urante il resto dellanno il :ischio pri2 vo di potere curativo. Le piante col maggiore potere medicinale sono ritenute !uelle parassite delle !uerce e dei pioppi9 ma sono e icaci anche !uelle che si trovano su abete, pino si vestre e alberi da rutto. .n altro consiglio per la raccolta: nei mesi di marzo e aprile il :ischio non possiede !uasi bacche. ,li uccelli le hanno mangiate nel corso dellinverno. Pertanto il taglio delle oglie e dei rametti richiede meno lavoro in !uanto non occorre dis arsi delle bacche appiccicose che durante i mesi di ottobre 2 dicembre sono ancora attaccate al :ischio. Spesso mi hanno chiesto perch decantassi tanto il :ischio che dopo tutto tossico. 1a il :ischio stesso, cio le oglie ed i rami, non sono a atto velenosi mentre lo sono soltanto le bacche ove ingerite. "malgamandole con lo strutto di maiale per ottenere una pomata #vedi I1odalit di preparazioneJ$, si pu& applicare !uestultima esternamente contro i congelamenti con ottimi risultati. .na donna da molti anni aveva il naso congelato. -urante linverno la poveretta !uasi non aveva pi4 coraggio di uscire di casa con !uel naso violaceo. ) disturbi aumentavano di anno in anno. Le consigliai di are, durante la notte, degli impacchi di poltiglia di bacche resche di :ischio. "nche se suona poco credibile debbo con ermare che nel giro di pochi giorni il naso era guarito. -ato che il :ischio possiede unottima in luenza sulla unzione ghiandolare, esso si dimostra un eccellente mezzo metabolico. Contemporaneamente ha una tale in luenza dul pancreas da ar s3 che il diabete, curato a lungo con la tisana, perda la sua causa dorigine. Soprattutto persone so erenti di una malattia metabolica cronica dovrebbero provare una volta a bere regolarmente per almeno sei mesi la tisana di :ischio. 5uando il bilancio ormonico non in regola, il :ischio si dimostra e icacissimo. )n !uesto caso opportuno berne due tazze al d3, mattina e sera. Contro larteriosclerosi il :ischio un eccellente rimedio, stimatissimo e consigliato contro il colpo apoplettico, che avviene di icilmente se preventivamente si bevuto regolarmente la tisana di :ischio. Se per& il colpo apoplettico gi avvenuto, se ne bevono per sei settimane tre tazze al giorno9 per tre settimane due tazze, per due settimane una tazza, e cio la prima tazza met prima e met dopo colazione, e cos3 a pranzo e a cena. La tisana di :ischio trova impiego anche come emostatico. 'isucchiando attraverso il naso la tisana redda, essa e icace nelle emorragie nasali e ingerita lo nelle emorragie polmonari e in !uelle intestinali durante il ti o o la dissenteria. )l :ischio pu& essere considerato il miglior rimedio per il cuore e la circolazione sanguigna. 0elle gravi dis unzioni circolatorie non si ricorrer mai abbastanza al :ischio. Poich contiene delle sostanze attive che normalizzano il metabolismo dellintero organismo, si veri ica lincredibile atto e cio che il :ischio riduce la pressione sanguigna troppo elevata ed aumenta la pressione sanguigna troppo bassa. )n !uesto modo viene calmato il cuore agitato e potenziata lattivit cardiaca. (utte le mani estazioni collaterali allipertensione o allipotensione !uali senso di oppressione al capo, vertigini, ronzio nelle orecchie e disturbi alla vista scompaiono. )l :ischio combatte contemporaneamente tutte le a ezioni cardiache sicch si pu& asserire a ragion veduta che esso sia un aiuto indispensabile in tutti i disturbi circolatori e cardiaci. La nostra epoca, tanto stressante che richiede a tutti gli uomini il massimo impegno premendo su di loro con ritmo incalzante, ha veramente una grande necessit di tali rimedi. 1olte delle lettere pervenutemi ino ad og2 gi dimostrano che persone con alta pressione sanguigna, orti disturbi circolatori, iacchezza, disturbi cardiaci, vertigini, svogliatezza nel lavoro, grazie al :ischio perdevano in breve tempo !uesti disturbi. Si sentivano bene ed avevano ricuperato la voglia di lavorare. (re tazze al giorno di tisana di :ischio preparate a reddo e bevute a sorsi durante la giornata normalizzeranno anche la :ostra circolazione ed il :ostro cuore, garantendo !uindi delle migliori prestazioni sul lavoro. Si dovrebbe comun!ue una volta allanno e ettuare una cura a base di tisana di :ischio per la durata di sei settimane: per tre settimane se ne bevono tre tazze al di, per due settimane due, e per una settimana una. La circolazione e la pressione del sangue durante !ueste sei settimane si saranno ristabilite. %nde mantenere costante il buono stato di salute sarebbe opportuno continuare per tutto lanno a bere ogni mattina una tazza di tisana di :ischio. .n signore della zona di 1agonza so riva da anni di bassa pressione sanguigna e certi giorni a tal punto da non riuscire !uasi a svolgere il suo lavoro di mugnaio. )nvano aveva consultato amosi medici non sotanto in ,ermania ma anche in Svizzera. 'imase scettico di ronte alla mia osservazione che il :ischio era e icace in ogni alterazione della pressione sanguigna. +ravamo in aprile ed i :ischio, ancora terapeutico, poteva essere raccolto dagli alberi. "lcune settimane dopo, durante una con erenza che tenevo in una cittadina dell"lta "ustria, il nostro mugnaio, proveniente dalla bella regione di 1agonza, sedeva in prima ila per ri erire a tutti gli ascoltatori come la sua pressione sanguigna a suo tempo tanto bassa, a causa del :ischio era ritornata per ettamente normale. "nche le donne dovrebbero servirsi della tisana di :ischio. La circolazione sanguigna normalizzata elimina i disturbi uterini e mestruali, soprattutto le orti emorragie mestruali nonch !uelle puerperali. 0e dovrebbero bere per alcuni anni specialmente durante i disturbi della menopausa accompagnati da palpitazioni e tachicardia, vampate, senso di angoscia e di so ocamento. ) disturbi scompariranno del tutto e non ci si accorger pi4 di trovarsi ancora in ase di climaterio. )l succo resco del :ischio riesce inoltre ad eliminare la sterilit della donna. )l :ischio va lavato bene e posto, ancora bagnato, nella centri uga elettrica ad uso domestico per estrarne il succo. " digiuno una mezzora prima della colazione e la sera prima di coricarsi se ne prendono ogni volta <7 gocce in un po dac!ua. Le gocce di :ischio, comun!ue, si ottengono anche in armacia. (empo a la stampa di Londra di use la notizia di tre gruppi di ricercatori, indipendenti tra di loro, arrivati alla conclusione che una grande percentuale delle donne oltre la cin!uantina aveva sviluppato un cancro alla mammella !uando per la cura prolungata dellipertensione aveva consumato dei medicamenti ipotensivi. Perch correre !uesto rischio !uando disponiamo del nostro eccellente :ischioT .ltimamente il :ischio viene impiegato in medicina come preparato preventivo e pro ilattico del cancro. Le esperienze dimostrano continuamente le etto depurativo e terapeutico delle erbe medicinali. Servitevi di !uesti rimedi per migliorare e sostenere costantemente la :ostra salute.
MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE !*i124io# Ti1ana8 La tisana di :ischio va preparata soltanto a reddo. Per una notte lasciar riposare un cucchiaino colmo di :ischio in Kdi litro dac!ua9 il giorno seguente riscaldare il tutto leggermente e iltrarlo. "vendo bisogno di una grande dose giornaliera, la tisana dovrebbe essere conservata in un termos precedentemente sciac!uato con ac!ua calda o riscaldata a bagno 1aria ogni volta che serve. Tint7ra8 ,occe di :ischio gi pronte sono disponibili in armacia. S722o 6re12o8 Lavare rametti e oglie reschi e centri ugarli ancora umidi nellapparecchio domestico. 'o5ata8 "malgamare a reddo le bacche di :ischio bianche e resche con strutto di maiale s3 da ottenerne una pomata omogenea #applicarla esternamente nei congelamenti$. 2.32 COR,IALE !per il 27ore# 0on dovrebbe mancare in nessuna casa cristiana, citata ra altre una magni ica ricetta per i malati di cuore con la !uale si ottengono dei risultati veramente straordinari. La ricetta del Cordiale produce degli e etti eccezionali in tutte le debolzezze del cuore e nelle vere cardiopatie. )o stesso ho trasmesso diverse volte ad altri !uesta ricetta ottenendo dei risultati sorprendenti. "nche in casi di angina pectoris il Cordiale ha procurato sensibili miglioramenti. LA RICETTA ,EL COR,IALE )mmergere 1@ usticini reschi di prezzemolo in un litro di vino aggiungendovi uno o due cucchiai di aceto di vino. *ar bollire il tutto a uoco lento per 1@ minuti #attenzione alla schiuma$. "ggiungervi 6@@ g di miele dapi autentico e ar bollire altri ? minuti. *iltrare il Cordiale caldo e travasarlo in bottiglie previamente sciac!uate con un po di alcool ad alta gradazione. Chiudere ermeticamente. La posa che si ormer non nuoce e pu& essere tran!uillamente ingerita col Cordiale stesso. )l -r. RertzFa sostiene: I5ualsiasi vino tu prenda, che sia rosso o bianco, a lo stesso, purch sia puro. . . -evi badare soltanto a rispettare lordine delloperazione: il miele va aggiunto dopo la prima bollitura e deve poi bollire a sua volta insieme al resto. 0on temere la bollitura. . . cucinati tran!uillamente il tuo Cordiale.J +gli spiega inoltre: I5uando ti capita di avvertire il battito del tuo cuore, prendi 1, <, 6 o anche pi4 cucchiai al giorno e !ualsiasi itta al cuore #dovuta al cambiamento del tempo o a !ualche agitazione$ svanir. 0on essere parco o pauroso, perch il Cordiale non ti nuocer mai. 0on soltanto nei lievi dolori iniziali al cuore, ma anche nelle debolezze di cuore, e persino nelle vere e proprie cardiopatie otterrai spesso gran giovamento e orse talvolta addirittura la guarigione utilizzando !uesto Cordiale al prezzemolo e miele.J )l <1 gennaio 1E>@ ricevetti una lettera da una signora della regione di Salisburgo che diceva !uanto segue: ILe comunico che mi sono preparata il Cordiale e che ho ottenuto dei risultati eccezionali. -ieci anni a ui operata9 mi dissero che avevo un cuore debole e che pertanto avrei avuto sempre dei dolori9 da !uesti non avrebbero potuto liberarmi. Ci& signi icava che mi sarei dovuta rassegnare. 1a grazie al Cordiale i miei astidi sono scomparsi in capo a due mesi. %ra anche la iacca se n andata.J 2.33 n9otti5a MISCELA per ti1ana adatta alla ta;ola 6a5i:liare Con lentrare della primavera si inizia la raccolta dei primi iori di *ar ara e si continua durante le altre stagioni a raccogliere tutta la grazia che la natura ci o re a larghe mani: *ar ara # iori, e pi4 in l anche le oglie$ 2 Primula #capolini$ 2 :iolette di ogni tipo # iori e oglie$ 2 Polmonaria #chiamata anche Borrana selvatica$, capolini 2 "cetosella # iori$ 2 +dera terrestre #+rba codeina$ pochissima, solo per insa2 porire #capolini$ 2 %rtica #i primi germogli giovani in primavera$ 2 "lchemilla # oglie e iori$ 2 :eronica # iori, usti e oglie$ 2 *ragole # oglie$, 'ovo e Lampone #germogli$ Sambuco #germogli, pi4 tardi iori$ 2 1argheritina e (iglio # iori colti sotto il sole$ 2 Camomilla #colta sotto il sole$ 2 Spirea ulmaria # iori$ 2 Calendula # iori$ 2 "sperula # iori, usti e oglie$ 2 Serpillo # iori, usti e oglie$ 2 1elissa # iori, usti, oglie, anche senza iori$ 2 1enta # iori, usti, oglie, anche senza iori$ 2 "chillea #colta sotto il sole, ma solo poca$ 2 :erbasco # iori, colti sotto il sole$ 2 )perico # iori, colti sotto il sole$ 2 %rigano #selvatico, iori e oglie$ 2 +pilobio # iori, usti, oglie$ 2 Picea #gemme giovanissime$ 2 "parine # iori, usti e oglie$ 2 'osa #petali di tutte le tinte$ purch concimata biologicamente. 5ueste erbe ben essiccate vengono mescolate nel tardo autunno ed utilizzate per una tisana eccellente, sana, aromatica e s!uisita. +ssa arricchir la :ostra cena durante linverno e :i ricorder le belle ore estive trascorse in campagna. Per ogni tazza #K di litro dac!ua$ se ne prende un cucchiaino da dessert colmo9 sbollentare solamente e lasciare riposare brevemente. Capitolo 3.1 ER)E S*E,ESI
1@ g di "loe #^$ 2 7 g di 1irra 2 @,< g di Xa erano 2 1@ g di oglie di Cassia 2 1@ g di Can ora #^^$ 2 1@ g di 'abarbaro radice 2 1@ g di Curcuma radice 2 1@ g di 1anna 2 1@ g di (eriaca :eneziana 2 7 g di Carlina radice 2 1@ g di "ngelica radice Le +rbe Svedesi vanno messe a macerare in un litro e mezzo di ac!uavite di grano o di rutta a ?@8 in una bottiglia dal collo largo, lasciandola per 17 giorni al sole o in vicinanza di una onte di calore. Scuoterla ogni giorno, prima di iltrarla per il travaso in una bottiglia pi4 piccola ed ancora, ogni volta prima di servirsi del suo contenuto. )l resto, cio !uello che non stato travasato nella bottiglia pi4 piccola, pu& essere conservato un mese e mezzo e oltre. )l li!uido va travasato in bottiglie piccole che poi, chiuse ermeticamente, vanno conservate in rigori ero. 5uesto elisir pu& essere conservato per molti anni. Pi4 riposa, pi4 aumenta il suo e etto.
^ )nvece dell"loe pu& essere utilizzata la polvere di "ssenzio. ^^ ; ammesso esclusivamente luso della Can ora naturale, cio !uella cinese. Ci& che ora vi dir& suoner proprio come una avola9 invece accaduto veramente. -a giovane giunsi gravemente ammalata nei pressi di Lembach nel 1Mhlviertel. -opo essere stata espulsa dalla mia patria nei Sudeti e sistemata in un campo pro ughi bavarese, mi ero ammalata di ti o addominale, di intossicazione di carne alla !uale si aggiunse unepatite e unocclusione intestinale. 'imasi in ospedale pi4 di sei mesi. "llorch mio marito ece venire in "ustria me, il bambino e le nostre due madri, io ero ancora molto debole sulle gambe. -i notte ero colpita da dolori che tra iggevano il mio corpo come spade. )n !uei momenti non riuscivo a stare n seduta n coricata e contemporaneamente mi assalivano accessi di vomito e di diarrea. +ro proprio ridotta a mal partito. )l medico diagnostic& postumi di ti o che spesso si mani estano per lunghi anni dopo la malattia. .n giorno una signora mi port& una bottiglietta contenente un li!uido bruno scuro molto pro umato. "veva saputo della mia malattia e voleva aiutarmi. 5ueste +rbe Svedesi avevano liberato anche lei da un male gravissimo. Poich mi avevano assicurato che le gocce potevano essere prese sia per via interna che esterna sotto orma di impacchi, non esitai ad applicare sulla mia pancia del contone bagnato con le gocce coprendolo con un oglio di plastica e, legatomelo addosso col reggicalze me ne tornai al mio lavoro. .na sensazione meravigliosa di calore pervase tutto il mio corpo e improvvisamente ebbi limpressione come se !ualcuno, con un unico gesto della mano, mi liberasse da ogni male. :i assicuro che con !uestunico cataplasma portato per tutta la giornata sotto il reggicalze avevo allontanato tutti i disturbi degli ultimi mesi. La malattia era come volatilizzata9 mai pi4 ebbi neanche un solo attacco. 0ostro iglio, che allora aveva sei anni, aggredito da un cane lupo, era rimasto terribilmente s igurato. -elle cicatrici ipertro iche di colore rosso scuro si ormarono in seguito sul suo volto, dal naso alla bocca. 0el Imanoscritto anticoJ si legge al punto 66 che tutte le cicatrici, le stigmate ed i tagli, anche se di antica data, !uando vengano inumidite con !ueste gocce per ?@ volte scompaiono de initivamente. Bagnammo !uindi ogni sera in !uesto modo le cicatrici del bambino prima di metterlo a letto. Presto svanirono completamente, anche !uelle allinterno del naso. Con !ueste esperienze alle spalle giunsi a ,riesFirchen nel 1E76. -urante una visita ad una attoria incontrai la giovane moglie dellagricoltore, madre di due bambini, mentre mungeva le vacche nella stalla. 1i disse che da settimane era in preda a dolori di capo insopportabili e poich il medico temeva un tumore, ella sarebbe dovuta andare a Linz per una radiogra ia. )l giorno stesso le inviai mio iglio con una bottiglietta di +rbe Svedesi a inch, per mezzo di un impacco, osse liberata dai dolori almeno di notte. +ro proprio allibi2 ta !uando alle sette del mattino seguente trovai lagricoltore sullingresso di casa mia. ICosa hai mandato a mia moglieT -opo lapplicazione del cotone inumidito, i dolori sono scomparsi in due minuti. "l mattino poi, dal naso si sono liberati verso la aringe due tappi grossi come mignoli, color mattone.J )n atti si era trattato di una sinusite trascurata che era guarita con lapplicazione di un solo impacco. La donna ancora oggi giura sulle +rbe Svedesi. "nni a ebbe per giunta loccasione di salvare la iglioletta da una brutta polmonite per cui non rimane ormai pi4 s ornita delle amose gocce. .na donna so riva da diverse settimane di una sinusite purulenta dolorosissima. La respirazione attraverso il naso era diventata impossible. -elle cure energiche di antibiotici e raggi non erano servite a nulla. "llora applic& durante la notte gli impacchi di +rbe Svedesi su ronte, occhi e naso. Sin dopo la prima applicazione percep3 un sollievo. -opo tre impacchi durante le notti successive si liberarono le vie di respirazione e attraverso il naso uscirono dei grossi tappi di puss. Conoscevo di vista una giovane signora la !uale, dopo la nascita del suo sesto bambino, sembrava soltanto lombra di !uella che era stata prima. Le parlai e venni cos3 a sapere che non riusciva ad ingerire pi4 nulla. -ovette mandare tutti i suoi igli presso altre amiglie. Le consigliai le +rbe Svedesi. Circa tre settimane pi4 tardi la rividi che era tornata la resca e sana signora di prima. Le gocce avevano atto miracoli. 'iusciva nuovamente a mangiare tutto ed i igli erano tornati da lei. -isse: I; stato come se da me si osse staccato un grosso animaleJ, e raccont& inoltre che sua madre era stata ricoverata allospedale con un piede terribilmente gon io e che gi da molto tempo camminava soltanto col bastone. N7 iniezioni non avevano apportato alcun giovamento. "veva inviato alla madre il ImanoscrittoJ consigliandole le +rbe Svedesi che in atti ebbero un e etto rapidissimo. )l piede era tornato normale ed il bastone era diventato super luo. .n giorno ricevetti dalla ,ermania una lettera con la !uale una mia conoscente mi pregava di occuparmi dal punto di vista psichico di sua nipote a !uellepoca a ,allspach. 5uando la giovane mi venne a trovare per la prima volta a ,riesFirchen, presi un grande spavento. La dovevano sollevare dalla macchina, in ilarle due grucce, e il corpo storpio richiedeva, nonostante tutti !uesti aiuti, oltre K dora per raggiungere il mio appartamento sito al primo piano. Le articolazioni di entrambi i piedi erano de ormate, le dita delle mani irrigidite ed incapaci di reggere !ualsiasi cosa. Camminando trascinava i piedi e il torso veniva spinto in avanti a scossoni. Le consigliai le +rbe Svedesi, tutto !uesto avvenne nel ebbraio del 1EC?. )n settembre dello stesso anno ricevetti una tele onata della giovane signora da ,allspach la !uale mi chiedeva di andarla a prendere alla ermata della corriera a ,riesFirchen. )n un primo momento rimasi piuttosto perplessa e successivamente proprio stupita !uando vidi la giovane signora tutta sorridente, ancora appoggiata al bastone, scendere dallautobus. La rigidit e le de ormit delle mani erano totalmente sparite come in gran parte anche le de ormazioni ai piedi. Soltanto nella gamba sinistra erano ancora gon i il ginocchio e il malleolo. 1a anche !uesto gon iore entro il 6 agosto 1EC7, ossia un anno dopo, era completamente scomparso. "llora si rec& per lultima volta a ,allspach, senza bastone e per ettamente guarita. -urante la nascita del suo !uarto bambino i suoi reni avevano subito un danno che aveva prodotto !ueste terribili de ormazioni nel giro di una solta notte. %gni giorno aveva aggiunto per tre volte un cucchiaio di +rbe Svedesi a un po dac!ua tiepida, sorseggiandola prima e dopo i pasti. 0on ostante che le erbe ossero state macerate nellac!uavite, i reni avevano sopportato benissimo lalcool.
:orrei ri erir:i ancora !ualche altra esperienza atta con lincredibile e etto delle +rbe Svedesi. -a mia sorella, che vive in ,ermania, appresi che una nostra conoscente di Lipsia si trovava da 17 anni inchiodata ad una sedia a rotelle. Presto si presentarono gravissime de2 ormazioni alle articolazioni. "lla ine non le rimase che la sedia a rotelle. Presto ricevetti delle lettere piene di speranza. Lammalata ingeriva tre volte al giorno un cucchiaio di +rbe Svedesi diluito in un po dac!ua, prima e dopo ogni pasto. Lentamente le de ormazioni diminuirono e le articolazioni si ecero pi4 mobili. Pregavamo, lei a Lipsia, io a ,riesFirchen. -opo E mesi si veri ic& il atto che !uesta donna, a suo tempo immobile, ora in via di lenta guarigione, dopo 17 anni di sedia a rotelle, uscisse la prima volta di casa. 'ecuperava di giorno in giorno. .n giorno trovammo un ciocco appoggiato ad una recinzione, improvvisamente il pesantissimo ciocco si era abbattutto direttamente sulla mia gamba. -al ginocchio in gi4 tutta la gamba si era colorata di rosso scuro e viola e in aggiunta si erano ormati due nodi grossi come un pugno. 1i trasportarono alla macchina e poi nella mia camera. 1io marito voleva chiamare il medico di +bensee, ma io lo pregai di prepararmi un cataplasma di +rbe Svedesi. -opo circa G ora riuscii da sola a scendere le scale per raggiungere la sala da pranzo, e il giorno appresso la gamba era tornata liscia come prima. 0on si vedeva la bench minima traccia di unecchimosi, anche i grossi nodi erano spariti. .na bambina di ? anni u punta nel braccio da un calabrone. )l braccio si gon i& smisuratamente. "ndai a pren2 dere le +rbe Svedesi. Prima ancora che i genitori e la bambina si ossero rivestiti ero gi pronta con limpacco. 1entre ci stavamo recando alla macchina applicai il cotone impregnato sulla zona tume atta. "rrivati alla macchina, dopo una camminata di circa tre minuti, la tume azione era gi svanita. )l medico non u pi4 necessario. Stavamo cogliendo lamponi !uando ui punta nel pollice da un insetto velenoso. -urante la notte il pollice divenne turgido come un salsicciotto. 1entre acevo la spesa, una donna esclam& spaventata: ILei deve andare subito allospedale, unin ezione del genere pu& essere letale/J La notte successiva applicai un pezzo di cotone imbevuto di gocce di +rbe Svedesi e puntualmente la mattina dopo il pollice era ritornato normale. .naltra volta mi capit& una disgrazia in lavanderia. Con una pinza di legno si estraevano dallac!ua bollente i panni attorcigliati ra di loro. Le pinze scivolarono e mi si con iccarono con orza straordinaria nellocchio destro. Stordita dal dolore e per met cieca barcollai ino al primo piano. 0on appena applicato sopra locchio limpacco imbevuto di +rbe Svedesi, i terribili dolori si placarono. -opo un po di tempo volli esaminare i risultati allo specchio. La zona circostante locchio dallalto verso il basso era livida. "ppoggiato sopra locchio il cotone imbevuto e copertolo con un pezzetto di plastica, asciato il tutto con un azzoletto ripiegato, tornai in lavanderia un !uarto dora dopo lincidente. Per alcune notti ripetei le stesse operazioni a inch non potesse svilupparsi nulla di grave. .na caposala mi present& una signora che per i orti dolori stava entrando nella stanza ripiegata su se stessa. So riva di orti coliche biliari e cercava consiglio presso di me.(utte le medicine non erano servite a niente ed il medico le raccomandava di arsi operare. La pregai di spogliarsi e le applicai un cataplasma di +rbe Svedesi sulla zona della colecisti. #Per !uesto tipo di impacco occorre prima spalmare sulla pelle, o dello strutto di maiale, o della crema di Calendula, per evitare che lalcool irriti la cute. Si applica un pezzo di cotone imbevuto ma ben strizzato sulla parte dolente coprendolo e con un altro pezzo di cotone asciutto e con un oglio di nUlon per mantenere il calore9 in ine si ascia tutto con un panno. "ppena tolto limpacco bisogna spolverare con un po di talco onde evitare arrossamenti e prurito. Stavo per in ilare alla signora il reggicalze sopra il cataplasma, !uando ella si raddrizz& esclamando: I+cco, sono svaniti tutti i dolori/J )n brevissimo tempo si erano dileguati i suoi disturbi. %ltre gli impacchi, pi4 tardi prese le gocce anche ad uso interno, ingerendone tre volte al giorno un cucchiaino da dessert diluito in un po dac!ua o tisana, e non ebbe pi4 alcuna colica. -a diversi anni assisto una signora solitaria. 1a inizialmente la comunicazione ra di noi era stata di icile a causa della sua sordit. Lantico manoscritto dice: I'istabiliscono anche ludito perdutoJ. 5uindi le chiesi di inumidire diligentemente il condotto uditivo con gocce di +rbe Svedesi. 0el detto condotto si introduce lindice inumidito con le gocce. 1a non bisogna trascurare di immettervi anche un po dolio per evitare il prurito. La signora inumid3 contemporaneamente anche le parti intorno allorecchio, intorno agli occhi, le tempie e la ronte. )mprovvisamente le torn& ludito e subito il suo volto riprese laspetto resco e giovanile di prima. 5uando un giorno, mentre stava scendendo dallautobus, u inve2 stita da una macchina e scaraventata col viso sulla strada, urono ancora le +rbe Svedesi a riportare alla normalit !uel volto livido e rosso. )l 18 ebbraio ha celebrato il suo >E8 compleanno. %ra sente di nuovo bene e ra di noi riusciamo a comunicare benissimo. Spessissimo le persone che seguono le mie con erenze mi ri eriscono di essere riuscite, grazie alle gocce di +rbe Svedesi, ad eliminare il loro apparecchio acustico avendo ricuperato ludito. Le gocce dun!ue servono persino contro la sordit ed in tutti i casi, per via interna o esterna, in cui si presentano dolori. La buona irrorazione sanguina provocata da !ueste gocce elimina in poco tempo i dolori delle zone ammalate. Pertanto si consiglia di applicare i cataplasmi di gocce di +rbe Svedesi sulloccipite dellepilettico. La causa di !uesti attacchi spesso risale a molto tempo addietro9 orse una caduta sulla testa o uno shocF nellin anzia. -opo una con erenza a ,allspach mi si avvicin& un giovane che aveva subito un pauroso incidente dauto con doppia rattura della base cranica. -opo che era guarito dalle erite, si veri icarono ogni giorno vari attacchi epilettici. ,li consigliai di applicare dei cataplasmi di gocce di +rbe Svedesi sulloccipite e di ingerire ogni giorno !uattro tazze di tisana di %rtica con due cucchiai di gocce di +rbe Svedesi. 0ei gravi attacchi epilettici importante, oltre lapplicazione di impacchi sulloccipite ingerire anche tisana di %rtica. 5ualche mese pi4 tardi il giovane mi venne a trovare per raccontarmi che gli attacchi epilettici si erano completamente dileguati. Con grande successo si curano le meningiti, le erite alla testa dovute a colpi e cadute, la balbuzie ed i disturbi della parola mediante cataplasmi di gocce di +rbe Svedesi sulloccipite. (ali impacchi sono ugualmente utili contro la borsite. -ebbo ripetere per& che per tutte !ueste malattie gravi occorre prima consultare il medico. -a lettere che mi sono arrivate apprendo che i cataplasmi di +rbe Svedesi sugli occhi hanno avuto degli e etti positivi nel distacco
della retina e nella retina porosa. (utte !ueste persone stavano per diventare cieche. 5uesti cataplasmi vanno applicati ogni giorno per unora sugli occhi chiusi. 1a non si dovrebbe trascurare di applicarli preventivamente anche sugli occhi sani e soprattutto su !uelli a aticati, e passare inoltre mattina e sera sulle palpebre le gocce Svedesi spingendole con lindice verso gli angoli degli occhi. )n !uesto modo possibile mantenere una buona vista ino a tarda et. -ato che le +rbe Svedesi rappresentano un rimedio cos3 grandioso per la nostra salute, non dovrebbero mancare in nessuna armacia domestica. 0on solo dovrebbero essere sempre a portata di mano in piccole bottigliette, ma dovrebbero accompagnarci tutte le volte che viaggiamo. Spesso ci delude il mangiare uori casa ed occorre !ualcosa per toni icare lo stomaco e la colecisti, oppure ci si sente iacchi e storditi, in !uei casi le +rbe Svedesi sono un vero e proprio toccasana. Se ne prende un sorso diluito con un po dac!ua, se ne passa un po esternamente sulle tempie, la ronte, gli occhi e le zone dietro lorecchio, e subito si avr una sensazione toni icante in tutto il corpo. 5uando ci coglie dimprovviso un ra reddore con tutto il corteo dei sintomi !uali spossatezza, iacca, pesantezza nella ronte e nello stomaco, non occorre altro che tenere sotto il naso un batu olo di cotone inumidito di gocce Svedesi e respirare pro ondamente. Subito si avverte sollievo nella zona del naso e della ronte. Se il ra reddore pi4 avanzato e sono a etti anche i bronchi, conviene aspirare le gocce a bocca aperta. "nche in !uesto modo si otterr un immediato giovamento. 0el periodo delle in luenze se ne prende giornalmente un cucchiaino da dessert, a volte persino un cucchiaio, con un po dac!ua tiepida9 in !uesto modo si diventa immuni contro lin luenza. %vun!ue si presentino dolori, ingerite internamente, rizionate esternamente o applicate mediante impacchi, le +rbe Svedesi che sono la panacea. "nni a ebbi una colica renale. )l medico arriv& di corsa. 0el rattempo applicai sulla zona renale un cataplasma inumidito con gocce di +rbe Svedesi, e !uando si present& il medico, erano gi scomparsi i dolori. 1i vergognai molto perch gli avevo atto perdere del tempo prezioso. 1a egli voleva soltanto sapere come mai la colica era passata tanto presto. .na volta mi venne a trovare una signora anziana che da anni camminava col bastone. Per la gotta ed i reumatismi era tutta storta9 nessuna medicina le giovava ed aveva i nervi a pezzi. (re volte al giorno ingeriva un cucchiaino da dessert di gocce Svedesi nellin uso di %rtica e Coda cavallina. -opo tre settimane seppi che camminava nuovamente senza bastone. ; noto che nel periodo della esta della Candelora avviene il maggior numero di unerali. .na cantante del coro in !uel periodo ebbe un incidente mentre stava pattinando sul ghiaccio. Poich eravamo soltanto pochi nel coro, ne sentimmo molto la mancanza. -opo la messa la incontrai al centro della cittadina. Le sarebbe stato impossibile arrampicarsi per le scale ripidissime del coro a causa del suo ginocchio rigido. Poco tempo dopo la raggiunsi con la mia attrezzatura di impacchi. -a brava moglie di medico osservava con scetticismo i miei preparativi. 1a presto se ne ricredette allorch dopo pochi minuti riusc3 senza atica a piegare il ginocchio ed il giorno appresso a salire, sempre senza alcuna di icolt, le scale ripide del coro. 1a purtroppo mancava unaltra cantante la !uale si era storta un piede durante lo sport invernale. ,i si sapeva che era allospedale per una terapia ambulatoriale. " !uesto punto mi sollecit& !uella appena guarita ad aiutare anche !uesta col piede distorto. :isto che si trovava gi in cura presso lospedale, non lo eci volentieri, ma il atto che il giorno appresso sarei probabilmente rimasta sola sul coro aveva in ine una certa importanza. La poveretta era stesa sul divano, col malleolo gon io. "llospedale le avevano consigliato soltanto di appoggiare il piede su di un piano rialzato. ) dolori erano orti. )l cataplasma con le +rbe Svedesi le port& immediato sollievo. )l giorno appresso arriv& sul coro malgrado le strade ossero coperte di ghiaccio. ) dolori erano spariti, il malleolo era tornato normale ed il nostro 'e!uiem era salvo. -urante una visita nel 1Mhlviertel osservai in trattoria al tavolo di ianco al mio un avventore che si torceva per i dolori. "veva avuto altre volte simili attacchi. Le medicine non servivano. "ndai a cercare le mie gocce, ne versai un cucchiaio in un po dac!ua tiepida e gliele o ersi. 1entre stava vuotando il bicchiere, il suo volto riac!uist& colore ed egli !uasi non riusciva a credere che i dolori erano svaniti immediamente. Sei mesi dopo ritornai nuovamente in !uella regione. "vevo gi dimenticato laccaduto, !uando un signore mi rivolse la parola per ringraziarmi con molte e usioni. +ra visibilmente ringiovanito. "veva preparato da s\ le +rbe Svedesi, e le aveva applicate. (utti i disturbi del pancreas e della gastrite acuta si erano dileguati. Poich guariscono le malattie del pancreas, si possono consigliare !ueste gocce anche ai diabetici. Scompaiono i nei, le verruche, le macchie, persino langioma cavernoso e le cisti delle ghiandole sebacee, toccandole ri2 petutamente con le gocce, e cos3 pure i calli e le emorroidi. Le gocce Svedesi eliminano il ronzio dellorecchio e la paracusia introducendo nellorecchio un batu olino di cotone imbevuto. 'in orzano la memoria se si inumidisce con esse diverse volte la prima vertebra cervicale, depurano il sangue e ne avori2 scono la circolazione, rimuovono le coliche e lindigestione, i mal di testa e tutti i disturbi gastrici e colecistici nonch le malattie epatiche e renali #anche se vi osse controindicato lalcool$. 0elle trombosi e nelle lebiti si spalma uno strato di crema di Calendula prima di applicare limpacco di +rbe Svedesi. -opo la guarigione si anno dei pediluvi di %rtica per avorire lirrorazione sanguigna. Le gocce eliminano la pigrizia dellintestino, le crisi vertiginose e persino le paralisi. )n tutte le malattie esse rappresentano un preziosissi2 mo rimedio. Lo sono anche contro le malattie cancerose. Contro gli attacchi acuti di dolore si prende un cucchiaio delle gocce in un po dac!ua o in un in uso derbe. Prendendone tre volte al giorno, al mattino, a mezzogiorno e la sera un cucchiaino da dessert con un po dac!ua o in uso derbe, si preservano salute e orze ino allet avanzata. Poich vengono applicate senza esclusione contro tutte le malattie, si pu& parlare del ricupero o del mantenimento della salute umana. Svegliano gli spiriti ed aumentano le orze vitali che, con i tempi che corrono, sono tanto necessari. 1antenete con !uesto elisir meraviglioso la :ostra salute, la orza lavorativa e lamore per il :ostro lavoro pro essionale, per la :ostra amiglia e per i :ostri simili. -urante una visita presso una attoria venni a sapere che il iglio dodicenne del proprietario del ondo era in procinto di essere operato allorecchio. " causa di unin ezione si era ormato un ocolaio suppurativo dietro al timpano. )o ero contraria alloperazione dato che in casi pi4 o meno simili non raro perdere del tutto ludito. Prendemmo !uindi dei batu olini di cotone imbevuti di gocce di +rbe Svedesi e li introducemmo nellorecchio del ragazzo. )n tal modo si liber& ogni giorno tanto pus che presto scomparvero i dolori, n u pi4 necessaria loperazione.
Contro un cancro intestinale si trattava di una giovane madre di cin!ue igli #il medico non le dava pi4 che pochi giorni di vita$ consigliai impacchi sulle zone malate dellintestino e contemporaneamente anche radici di Calamo che si anno macerare a reddo durante la notte #una tazza dac!ua, un cucchiaino da dessert raso di radici di Calamo$ un sorso rispettivamente prima e dopo ogni pasto e, per la depurazione del sangue, un in uso di Calendula, "chillea e %rtica, mescolate in parti uguali. Se ne sorseggiano durante la giornata almeno due litri. %ggi !uesta donna sta gi talmente bene che se ne pu& intravvedere la completa guarigione. .na donna scrive: ICirca dieci mesi a mio nipote !uarantunenne mi scrisse che egli andava soggetto a gravi emorragie intestinali giornaliere e che dalla diagnosi medica risultava senza ombra di dubbio lesistenza di un cancro intestinale. Pertanto occorrerebbe praticare un ano arti iciale. ,li inviai immediatamente il Suo libro _*armacia del Signore, l"maro Svedese, la radice di Calamo ed altre erbe !uali la Calendula, l"chillea e l%rtica. +gli segu3 puntualmente le prescrizioni della Sua pubblicazione. -opo un anno mio nipote era totalmente ristabilito. Le gravi emorragie intestinali erano cessate dopo il !uarto giorno dallingestione delle erbe. "nche la iacchezza e la diminuzione del peso si erano ridotte lentamente.J .n uomo di 7< anni veniva curato per asma cardiaca, prendeva otto compresse al giorno, riusciva a dormire soltanto stando seduto e alzava le braccia ogni volta che aceva un passo per poter respiare pur rantolando pietosamente. Secondo il mio parere la sua respirazione a annosa non era dovuta al cuore bens3 al egato. "pplicai un cataplasma di +rbe Svedesi sulla zona epatica. Come terapia interna gli eci bere ogni giorno una tazza al mattino e una alla sera di in uso di "glio orsino con un cucchiaino da dessert di gocce Svedesi. 5uanto osse stata esatta la mia teoria si dimostr& sin dalla prima notte. *inalmente riusciva di nuovo a dormire disteso. -a anni non aveva pi4 messo piede uori casa. Le +rbe Svedesi e lin uso di "glio orsino giovarono talmente che a partire dal terzo giorno dallinizio della cura pot are il giro del suo giardinetto mattina e sera. %ra sulla via della de initiva guarigione. .na erita postoperatoria di di icile cicatrizzazione si chiuse nel giro di una notte dopo che il malato aveva preso un buon sorso dalla bottiglia delle +rbe Svedesi. 5uestunico sorso aveva prodotto la cicatrizzazione della erita aperta da tre anni che !uotidianamente richiedeva ripetute medicazioni. 1i stato ri erito di altre annose in iammazioni e suppurazioni, spesso conseguenza di interventi chirurgici e di paracentesi, eliminate mediante lapplicazione e lingestione di gocce Svedesi. .na perpetua del Burgenland mi raccontava di sua nipote di <6 anni che so riva sin dalla nascita di un di etto alludito. -urante un consulto presso la Clinica .niversitaria le era stato dichiarato che unoperazione non avrebbe apportato alcun miglioramento. La perpetua allora consigli& alla nipote di provare le +rbe Svedesi, ossia di introdurre le gocce nel condotto uditivo. (utti urono molto sorpresi allorch, dopo !uestapplicazione durata 17 giorni, la nipote ud3 normalmente. Lettera IPer caso, o orse meglio, per divina provvidenza, ho avuto una conversazione nellautobus con un uomo di N? anni che non stava pi4 nei panni dalla elicit per avere riac!uistato ludito in una sola notte mediante le gocce Svedesi, udito che aveva perduto in guerra nel 1E??, in seguito ad un grave trauma al capo e al cervello. (re volte aveva applicato nelle orecchie un batu olino di cotone imbevuto di gocce Svedesi.J .n signore dell"lta Baviera ri erisce: I.n incidente mi aveva procurato una erita al braccio destro. Le gocce Svedesi mi liberarono presto dai dolori insopportabili. Su un orecchio sordo si veri ic& !uasi un miracolo dopo soli due trattamenti: dopo !uasi 1@ anni di sordit udii nuovamente il ticchettio della sveglia/J -opo una delle mie con erenze si ece avanti unascoltatrice che da due anni so riva di prolasso dello s intere. ) medici avevano dichiarato inguaribile il male. Le +rbe Svedesi insieme alla Borsa del pastore #tritata e macerata per 1@ giorni in buona ac!uavite tenuta in luogo caldo, e che guarisce dallatro ia musco2 lare e da altre malattie muscolari$, !uattro tazze di in uso di "lchemilla e sei sorsi al giorno di tisana di radice di Calamo rimisero a posto ogni cosa entro pochi giorni. )n unaltra circostanza mi giunse da :ienna una tele onata di voce emminile che diceva: ILa ringrazio per le Sue +rbe Svedesi/J e mi raccont& che allet di dodici anni, durante una gita scolastica in montagna, era stata colpita accidentalmente al volto dagli scarponi di una compagna che la precedeva. 0e era derivata una suppurazione della mascella trascinatasi per ?@ anni per cui era stato necessario praticare 1C interventi chirurgici e ripetute punture esplorative. La donna era stata costretta ad interrompere gli studi, non aveva potuto esercitare la pro essione desiderata e, costantemente a litta da dolori alla parte malata, aceva la governante presso una amiglia. "llet di 7< anni lesse !ualcosa sulle +rbe Svedesi, ne applic& dei cataplasmi sulle parti dolenti della mascella e u inalmente liberata da ogni dolore. 3.2 DANTICO MANOSCRITTOE 1$ "spirandole o iutandole ripetutamente, inumidendo con le +rbe Svedesi la prima vertebra cervicale, applicata una pezzuola bagnata con esse, scompariranno dolore e vertigini e si rin orzeranno la memoria ed il cervello. <$ ,iovano nello uscamento della vista, tolgono il rossore e tutti i dolori persino !uando gli occhi sono in iammati, torbidi e annebbiati. 'imuovono le macchie e la cataratta !uando con esse vengono inumiditi gli angoli dellocchio o !uando si applica sulle palpebre degli occhi chiusi una pezzuola bagnata con esse. 6$ )l vaiolo e gli s oghi di ogni genere, anche le croste nel naso o in !ualsiasi parte del corpo guariscono inumidendo le parti spesso e bene. ?$ Contro il mal di denti si diluisce un cucchiaio di !ueste gocce in un podac!ua trattenendole in bocca per !ualche tempo oppure inumidendo il dente dolente con una pezzuola. )l dolore svanir e il marciume regredir.
7$ Con le gocce sinumidiscono ripetutamente le vesciche sulla lingua o altre erite9 la guarigione non tarder. C$ 5uando la gola arrossata o piagata per cui cibo e bevande causano dolore alla deglutizione, le gocce andranno ingerite al mattino, a mezzogiorno e alla sera9 toglieranno il calore e guariranno la gola. N$ Chi so re di crampi allo stomaco ne prenda un cucchiaio durante lattacco. >$ Contro le coliche si prendono tre cucchiai, lentamente uno dopo laltro9 presto sentirete sollievo. E$ Le gocce annullano le etto dei venti nel corpo e rin rescano il egato, eliminano tutte le malattie dello stomaco e !uelle intestinali e giovano contro la stitichezza. 1@$ Sono anche un ottimo rimedio per lo stomaco !uando !uesto digerisce male e ri iuta i cibi. 11$ ,iovano altrettanto contro i dolori alla cesti ellea. .n cucchiaio ogni giorno, mattina e sera9 di notte impacchi imbevuti di gocce elimineranno presto tutti i dolori. 1<$ Contro lidropisia se ne prenda mattina e sera un cucchiaio nel vino bianco per la durata di sei settimane. 16$ Contro dolori e ronzii allorecchio si inumidisca con le gocce un batu olo di cotone da introdurre nellorecchio. ,iover assai e restituir persino ludito perduto. 1?$ "d una donna so erente di dolori uterini se ne dia al mattino per tre giorni di ila un cucchiaio nel vino rosso9 dopo una mezzora le si accia are una passeggiata e poi la colazione, ma senza latte. Le gocce non vanno prese insieme al latte. 17$ Prendendone un cucchiaio mattina e sera durante gli ultimi 17 giorni della gravidanza, il parto sar acilitato. Per liberare pi4 acilmente la placenta, si somministri alla puerpera un cucchiaino da dessert ogni due ore ino a che la placenta non si stacchi senza doglie. 1C$ Se dopo il parto si veri icano in iammazioni alla mammella con linizio dellallattamento, esse spariranno rapidamente applicando degli impacchi di gocce. 1N$ Liberano i bambini dalla varicella. Si somministri ai bambini delle gocce, a seconda dellet, diluite in un po dac!ua. 5uando le vescicole cominciano a seccarsi, inumidirle ripetutamente con le gocce9 non rimarranno cicatrici. 1>$ Sono e icaci contro i vermi nei bambini e negli adulti9 eliminano persino le tenie, solo che ai bambini occorre somministrarle a seconda dellet. Legare una pezzuola imbevuta di gocce sullombellico mantenendola sempre umida. 1E$ 0ellitterizia spariscono presto tutti i disturbi prendendo un cucchiaio di gocce tre volte al giorno ed applicando dei cataplasmi di gocce sul egato ingrossato. <@$ Sbloccano tutte le emorroidi, guariscono i reni, eliminano dal corpo, senza altre cure, i li!uidi ipocondriaci, tolgono la malinconia e le depressioni e stimolano lappetito e la digestione. <1$ "prono anche internamente le emorroidi se le bagnamo ripetutamente e se le rendiamo molli ingerendo le gocce, soprattutto prima di coricarci. Per via esterna si applica un batu olino di cotone bagnato con le gocce. 'ender luido anche il resto del sangue e giover contro i bruciori. <<$ Se !ualcuno svenuto, gli si apra eventualmente la bocca somministrandogli un cucchiaio di gocce, e il malato ritorner in se. <6$ Prese per bocca allontaneranno anche il dolore dei crampi sordi ino a che col tempo non cessino del tutto. <?$ Contro la tisi polmonare si prendano ogni giorno a digiuno e per la durata di sei settimane. <7$ 5uando una donna perde la sua depurazione mensile o !uesta sia troppo abbondante, bene che prenda !ueste gocce per tre giorni ripetendo loperazione per venti volte. )l medicamento calmer !uanto in eccedenza e rimedier a !uanto insu iciente. 5uesto medicamento giova anche contro le perdite bianche. <C$ Se !ualcuno a etto dal mal caduco #epilessia$, occorre somministrargliene immediatamente. )l malato continui poi a prendere esclusivamente !uesto medicinale in !uanto esso rin orzer sia i nervi a aticati che tutto il isico allontanando ogni malattia. <N$ ,uariscono le paralisi, scacciano le vertigini e la nausea. <>$ ,uariscono anche i bruciori del vaiolo e della erisipela. <E$ Se !ualcuno avesse la ebbre, calda o redda che sia, e osse molto debole,gli si dia un cucchiaio, e lammalato, se non ha caricato il proprio corpo con altri rimedi, torner presto in se, il suo polso riprender a battere9 osse anche stata altissima la sua ebbre, il
malato migliorer presto. 6@$ Le gocce guariscono cancro, vaiolo e verruche di vecchia data nonch le screpolature delle mani. Se una piaga vecchia e purulenta o se presenta delle escrescenze, la si lavi accuratamente con del vino bianco, coprendola poi con una pezza imbevuta di gocce. +sse elimineranno ulcere e dolori nonch lescrescenza carnosa, e la erita inizier a guarire. 61$ (utte le erite dovute a colpi o punture guariscono senza complicazioni !uando vengono bagnate con le gocce. )mmergete una pezza nelle gocce coprendo con essa le erite. )n brevissimo tempo elimineranno il dolore pre2 venendo ogni gangrena o putre azione e guariranno anche erite di vecchia data dovute ad arma da uoco. Se ci sono buchi iniettate le gocce nella eri2 ta che non occorre necessariamente pulire in precedenza9 mediante lassidua applicazione di una pezza imbevuta, la guarigione avverr in breve. 6<$ *anno scomparire tutte le cicatrici, anche !uelle pi4 annose, tutte le piaghe e tutti i tagli se !ueste vengono inumidite con le gocce ino a ?@ volte. (utte le erite curate con !ueste gocce non lasceranno cicatrici. 66$ +sse guariscono completamente tutte le istole anche se sembrano inguaribili e indipendentemente dalla loro et. 6?$ Curano tutte le erite da ustioni9 che siano prodotte da uoco, ac!ua bollente o grasso, !uando !ueste vengano assiduamente bagnate con le gocce. 0on si ormeranno vesciche9 il calore ne verr estratto. Persino vesciche purulente guariranno totalmente. 67$ Le gocce giovano contro tumori e macchie dovuti a urti o colpi. 6C$ Se !ualcuno non riesce a mangiare con appetito, esse restituiranno il sapore perduto. 6N$ " chi molto anemico ridonano il colore !uando vengano ingerite al mattino per un certo periodo di tempo. +sse puri icano il sangue ormandone del nuovo e ne avoriscono la circolazione. 6>$ ) dolori reumatici scompaiono prendendo le gocce per bocca o applicando sugli arti in iammati delle pezze imbevute con le gocce stesse. 6E$ Curano mani e piedi congelati anche se piagati. Si consiglia di applicarvi il pi4 spesso possibile delle pezze imbevute soprattutto la notte. ?@$ Sui calli applicate un batu olo di cotone imbevuto di gocce inumidendo con esso costantemente il punto dolente. -opo tre giorni i calli si staccheranno da soli oppure potranno essere levati senza alcun dolore. ?1$ Curano anche morsi di cani arrabbiati e di altri animali, prese per bocca, in !uanto distruggono tutti i veleni. Coprite le erite con un panno imbevuto. ?<$ )n caso di peste o altre malattie contagiose opportuno ingerirne ripetutamente durante la giornata poich curano ulcere pestose e bubboni anche se insediati nella gola. 76$ Chi di notte non dorme bene prenda !ueste gocce prima di coricarsi. 0el caso di insonnia nervosa applichi sul cuore un panno imbevuto di gocce diluite. ??$ Somministrate in !uantit di due cucchiai ad un ubriaco, anno scomparire gli e etti della sbornia. ?7$ Chi prende !ueste gocce !uotidianamente mattina e sera, non avr bisogno di alcunaltra medicina, poich esse rin orzano il corpo, rin rescano i nervi ed il sangue, liberano dal tremore mani e piedi. )n breve, allontanano ogni specie di malattia. )l corpo rimarr ben elastico, il viso manterr la sua giovanilit e bellezza. )mportante: (utti i !uantitativi indicati vanno ingeriti diluiti in tisana o ac!ua. ) ?7 punti del I"ntico 1anoscrittoJ rivelano il grande e miracoloso potere terapeutico di !uesto miscuglio di erbe. Si pu& asserire a ragion veduta che praticamente non vi sia malat2 tia contro la !uale !ueste +rbe Svedesi non giovino9 sono comun!ue valide come base per !ualsiasi cura. MO,ALIT3 ,I 'RE'ARA"IONE !Er<e S;ede1i# 1o interno8 Secondo lindicazione dell"ntico 1anoscritto se ne prende come pro ilattico un cucchiaino da dessert diluito, mattina e sera. Contro i disturbi di !ualsiasi genere si possono prendere tre cucchiaini diluiti. Contro le malattie maligne se ne prendono da due a tre cucchiai al giorno nel modo seguente: si prende rispettivamente un cucchiaio diluito in 1O> di litro di tisana derbe, distribuendolo ra G ora prima e G ora dopo ogni pasto. Catapla15a di Er<e S;ede1i8 " seconda della dimensione della zona malata si prende un pezzo piccolo o grande di cotone idro ilo impregnato di gocce Svedesi e lo si applica sulla parte da trattare unta in precedenza con strutto di maiale o con crema di Calendula. 5uindi si copre il tutto con un pezzo un po pi4 grande di plastica per evitare che si macchi la biancheria. )n ine si ascia tutto con un panno o con una benda. " seconda del tipo di malattia, il cataplasma deve rimanere in situ da due a !uattro ore. Se ben sopportato lo si pu& lasciare per unintera notte. Se in soggetti dalla pelle delicata si dovessero malgrado tutto veri icare delle irritazioni cutanee, si
dovranno abbreviare i tempi di applicazione degli impacchi o rimandare lapplicazione per un certo periodo. Chi so re di allergie, asci il cotone soltanto col panno senza usare il pezzo di plastica. )n nessun caso di deve dimenticare di ungere la pelle. Se gi dovesse essere in atto uno s ogo pruriginoso, la si tratti eventualmente con crema di Calendula. Capitolo CONSIGLI S ,I*ERSE MALATTIE
4.1 A)ORTI 1olte donne vanno soggette ad aborti9 non riescono a portare a termine la loro gravidanza. +sse dovrebbero servirsi di tisana di "chillea e "lchemilla nel !uantitativo di due o tre tazze al giorno. 1a giovano anche i germogli del Carpino che spesso piantato a siepe intorno alle ville. Le punte delle giovani oglie costituite da tre oglioline, vanno bollite nel latte9 iltrare poi il latte, sbattervi un tuorlo duovo e aggiungervi per ultimo una leggera besciamella. 5uesta minestra dovrebbe sostituire la cena per alcune settimane o anche per alcuni mesi. Le probabilit di un eventuale aborto saranno allora notevolmente ridotte. 4.2 ACNE Si tratta di una malattia tipica della pubert dipendente in parte da una dis unzione renale. Pertanto si devono evitare i cibi troppo saporiti e salati, le insalate e le bibite troppo agre. Le insalate dovrebbero essere condite con crema di latte acida. Per combattere lacne si beve !uotidianamente un litro di tisana di %rtica, distribuito a sorsi per tutto il corso della giornata. .so esterno: mattina e sera si spalma sul viso bagnato una miscela di Cren #'a ano$ e "ceto lasciandola agire per dieci minuti. )l Cren grattugiato va inserito in una bottiglia e coperto di aceto di vino o di rutta. )l tutto si lascia riposare per dieci giorni in ambiente ben temperato. Poich verr utilizzato direttamente senza iltrarlo opportuno prepararlo in una bottiglia di plastica corredata di un tappo orato. )l Cren toglie orza allaceto e viceversa la toglie laceto al Cren. Cos3 si ottiene una blanda essenza di aceto adatta ad ogni tipo di pelle. 4.3 ALITO CATTI*O LING A 'ATINOSA Lalito cattivo non astidioso soltanto per la persona a etta ma anche per chi la re!uenta. Soprattutto bisogna chiederne la causa al medico. Le cause, in atti, possono essere diverse: denti malati che debbono essere curati, ulcere nella cavit orale, tonsilliti, secrezio2 ni delle mucose nasali, ma anche disturbi allo stomaco con insu iciente acidit gastrica oppure stitichezza. )n !uestultimo caso occorre soprattutto procurare una digestione regolare. Contro le ulcere nella cavit orale sono indicati i gargarismi con "parine calda, contro le tonsilliti con tisana di Salvia, contro le secrezioni delle mucose nasali sciac!ui al naso con in uso caldo di Salvia. Contro il cattivo alito servono spesso alcune gocce di olio di ,inepro diluite in un bicchiere di ac!ua calda da bere lentamente a piccoli sorsi. "nche la masticazione di semi di "neto pu& annullare lalito cattivo. Se !uestultimo provocato da disturbi nella cavit orale giovano ripetuti gargarismi con 6@ 2 ?@ gocce di tintura di 1irra diluite in ac!ua tiepida. .n ottimo rimedio contro la lingua patinosa e lalito cattivo poi la tisana di "ssenzio. Lopinione assai di usa che l"ssenzio sia sano e non potesse nuocere non corrisponde per niente ai atti. Bisogna essere molto cauti con l"ssenzio. )n una tazza dac!ua se ne metta in atti appena mezzo cucchiaino da dessert. 4.4 ANGIOMA CA*ERNOSO Lavare e tritare le oglie di un Cedro o di un Cipresso9 riempirne una bottiglia ino al collo, versarvi sopra dellac!uavite di grano o di rutta a ?@8 e lasciare riposare il tutto per dieci giorni al sole o vicino ad una sorgente di calore. Con !uesta tintura si tampona langioma cavernoso diverse volte al giorno. "nche il succo delle oglie di Semprevivo #Sempervivum tectorum$ tagliate longitudinalmente e passato sullangioma aiuta a arlo sparire lentamente. Si raggiungono gli stessi risultati col succo dei usti di Calendula ottenuto con la centri uga domestica e con gocce di +rbe Svedesi che, spesso applicate, eliminano a loro volta !uestostinata malattia della pelle. ) succhi e le tinture sopracitati sono in ine i migliori agenti contro nei o macchie di vino o voglie #angiomi semplici$, di etti di pigmentazione, macchie da et avanzata nonch macchie bianche circoscritte della pelle e verruche. .n bambino di due mesi aveva sul petto un angioma cavernoso della grandezza di una mezza lenticchia, che doveva essere tolto con unoperazione. La madre timorosa paventava eventuali complicazioni durante loperazione del suo neonato. Cos3 cominci& ad inumidire il punto diverse volte al giorno con gocce di +rbe Svedesi9 dopo circa sei settimane langioma cavernoso era scomparso. 4.$ ATRO%IA M SCOLARE Contro latro ia muscolare si sono mostrate giovevoli le seguenti applicazioni di erbe: sminuzzare Borsa del pastore resca e lavata, riempirne una bottiglia e versarvi sorpa dellac!uavite di grano o di rutta, lasciarla per 1@ giorni al sole o vicino ad una sorgente di calore. -opo tale periodo iltrare e travasare in bottiglia pi4 piccola, per luso immediato. Sostituire nella bottiglia grande lac!uavite mancante con della resca. *rizionare con !uestessenza tre volte al giorno le zone muscolari malate. Per uso interno sorseggiare durante il corso della giornata !uattro tazze di tisana di "lchemilla9 possibilmente servirsi di erbe colte di resco #vedi capitolo IBorsa del pastoreJ e I"lchemillaJ$. 4.& ARTROSIA ARTRITEA ARTROSI ,ELL9ANCA ) seguenti consigli si ri eriscono anche ad in iammazioni, de ormazioni ed usure articolari. Sono guaribili. i dolori scompaiono lentamente, persino le de ormazioni regrediscono nel corso di uno o due anni. ) malati che camminano con le grucce le abbandonano dopo un periodo abbastanza breve. "l mattino, una mezzora prima di colazione, ed alla sera, una mezzora prima di cena si beve una tazza di tisana di Coda cavallina sbollentata lasciata in in usione per mezzo minuto, mentre durante la giornata si bevono !uattro tazze
di tisana di %rtica, anche !uesta sbollentata e lasciata riposare brevemente. -a tre di !ueste !uattro tazze se ne toglie la met che viene sostituita da un cucchiaio di +rbe Svedesi. (ale !uantitativo viene bevuto prima e dopo ogni pasto. %vun!ue si presentino dolori, nel ginocchio o in altre articolazioni, si applicano degli impacchi di +rbe Svedesi. 0on dimenticare: prima si unge la parte con strutto di maiale o con crema di Calendula, e tolto limpacco occorre spolverare un po di talco per evitare il prurito. 'iscaldare con il erro da stiro oglie di :erza o di Cavolo, applicarle sulle giunture dolenti, coprirle con un panno, daranno sollievo. Sono utili anche le rizioni alle articolazioni con essenza di Consolida maggiore e anno diminuire il dolore. Contro le in iammazioni delle articolazioni si raccomandano i catapla2 smi al vapore di Coda cavallina #vedi pagina <E$. %ltre le oglie di :erza o di Cavolo sarebbero da raccomandare anche applicazioni di oglie di Panace #volgarmente chiamato Spondilio, Bragosse, %nglo, +rba bona$. +sse si trovano dappertutto lungo i margini delle strade di campagna, sulle scarpate e nei prati9 spesso trovano il loro habitat anche nei boschi umidi di lati oglie, nei boschi misti o !uelli di pianura lungo i iumi. La pianta corredata di grandi iori ad ombrello di colori varianti dal verde chiaro al rosa pallido, si a notare nei prati o ai margini delle strade per il suo portamento virgoroso. La nostra nonna di E6 anni ebbe improvvisamente al ginocchio sinistro una tume azione verso destra piuttosto dolorante. 5uesta donna ino allora mobilissima ora era costretta ad appoggiarsi ad un bastone che non le era di grande aiuto. Per 17 giorni le applicai di giorno dei cataplasmi di +rbe Svedesi #per !uattro ore$ e di notte oglie di :erza riscaldate col erro da stiro. ) dolori diminuirono un poco, ma nel camminare era ancora molto impedita. " !uesto punto mi procurai delle oglie di Panace con le !uali ottenni sin dal primo giorno buoni risultati. Lavai le oglie, le stirai col matterello sul tagliere e le applicai nottetempo sul ginocchio malato. )l giorno appresso la di icolt di camminare era svanita come per incanto. +ra rimasto solo i gon iore. Pertanto ripetei le applicazioni anche la sera successiva dopo di ch, con nostra grande gioia, scomparve pure la tu2 me azione. La nostra nonna, ora E?enne, continua a camminare senza bastone. %gni dolore e gon iore al ginocchio svanito. )noltre sarebbe da suggerire un semicupio di Coda cavallina una volta al mese. 1ettere 1@@ g di !uesterba in ac!ua redda e lasciarla riposare per una notte9 riscaldare il giorno ap2 presso lac!ua cos3 preparata ed immergervisi per <@ minuti. Lac!ua del bagno pu& essere riversata sulle erbe altre due volte e, riscaldata essere riutilizzata per altri due semicupi. .na suora mi scrive: I)n aprile Le ho chiesto consiglio. -ei orti dolori mi impedivano di dormire di notte. -ietro il Suo suggerimento ho bevuto ogni giorno una tisana di %rti2 ca diluita con un cucchiaio di +rbe Svedesi. Con grande giubilo Le debbo comunicare che L dopo sei mesi L non sento pi4 alcun male nellanca e che unoperazione si resa !uindi super lua. Lavoro in un istituto per persone anziane ed ho potuto aiutare diversi vecchi con le erbe.J 4.( CALCOLI )ILIARI ; interessante sapere che sono pi4 donne che uomini a so rire di !uesto disturbo. +ruttazione amara e vomito, orti dolori spastici che si irradiano nella zona costale destra ino al cuore, e molta nausea ne sono i sintomi. :isto che disponiamo di tanti semplici rimedi nella armacia del Signore, non occorre sempre arsi operare. .na cura di sei settimane a base di succo di 'a ano si inora dimostrata e icace in !ualsiasi caso a meno che non si sia trattato di calcoli insolubili molto rari. )n tal caso necessario lintervento. -al 'a ano si estrae il succo mediante una centri uga elettrica casalinga. Se ne cominicia la somministrazione al mattino a stomaco vuoto con 1@@ g aumentandone la dose durante le tre settimane successive ino a ?@@ g, per poi ridurla di nuovo ino a 1@@ g nelle tre settimane seguenti. "llorch sussiste unin iammazione della parete dello stomaco o dellintestino lingestione di succo di 'a ano non permessa. La rapidit con cui si sciolgono i calcoli biliari grazie al succo di 'a ano dimostrata dal seguente episodio. La consorte trentina di un ,enerale di ortezza pensionato dell)mpero "ustro.ngarico si era atta togliere i calcoli biliari mediante un intervento chirurgico. +rano dei calcoli grandi e piccoli che la signora amava mostrare a chiun!ue, montati sul manico di un coltello. .n giorno, mentre stava sbucciando dei 'a ani, arrivarono degli ospiti inattesi. Per riceverli pos& il coltello nella scodella in mezzo ai 'a ani. 'imase molto sorpresa allorch pi4 tardi riprese in mano il coltello. -ei calcoli nel manico del coltello non era rimasta traccia9 si erano sciolti nella massa umida dei 'a ani. .n ottimo miscuglio di erbe costituito da <@ g ciascuno di Pimpinella, +dera, Luppolo, "grimonia, 1enta e "ssenzio allontana a sua volta coliche e calcoli. .n litro di vino o mosto di mele reddo nel !uale si versano tre cucchiai del miscuglio di erbe, viene riscaldato in !uasi allebollizione, toglierlo rapidamente dalla iamma e lasciarlo riposare per tre minuti. -urante la giornata se ne ingerisce un cucchiaio ogni ora, otto o nove volte. -ato che la bevanda va presa calda, consiglio di conservarla in un termos. 4.+ CATARATTA E GLA COMA )l glaucoma non soltanto una malattia dellocchio, piuttosto dovuto ad un disturbo ai reni. 0ella maggioranza dei casi si mani esta contemporaneamente a reumatismi e dolori articolari. ,ioverebbe bere ogni giorno due o tre tazze di una tisana di %rtica, :eronica, Calendula e Coda cavallina mescolate in parti uguali, alla !uale si aggiunge un cucchiaino da dessert di +rbe Svedesi. Per ottenere una guarigione rapida pre eribile preparare la tisana con erbe colte di resco. Contro la cataratta si passano diverse volte al giorno alcune gocce di +rbe Svedesi sulle palpebre. -alle lettere pervenutemi deduco che !uesta orma di applicazione porta a dei buoni rislultati. 1aggiori dettagli si leggano a pagina <7 al paragra o intitolato ICelidoniaJ. Contro il glaucoma molto importante il semicupio di Coda cavallina. )l rene di ettoso a aumentare la pressione oculare. ) semicupi di Coda cavallina aiutano a diminui2 re la pressione nellocchio. -allesterno in luiscono con tanta e icacia sui reni che spesso gi durante il bagno si riduce la pressione endoculare. Si prendono 1@@ g di erbe essiccate oppure circa G secchio #corrispondente a due litri e mezzo$ di !uelle resche. 5ueste si anno macerare per una notte in tanta ac!ua redda !uanta ne serve per coprire le piante. )l
giorno seguente si mette a riscaldare il tutto per poi iltrarlo ed aggiungere il li!uido cos3 ottenuto al bagno ben temperato9 durante il bagno, nel !uale si rimane immersi per <@ minuti, si aggiunge dellac!ua calda per man2 tenerne costante la temperatura. )l locale del bagno deve essere ben riscaldato. Lac!ua deve coprire bene tutta la zona renale, lasciando uori il cuore. Senza asciugarsi ci si avvolge in un accappatoio per sudare unora nel letto preriscaldato. 5uestac!ua del bagno, riscaldata nuovamente, viene riutilizzata altre due volte. Secondo la seguente ricetta si prepara un bagno al vapore per gli occhi: 2. : di E76ra1ia = 2. : di *aleriana = 1. : di *er<ena = 3. : di 6iori di Sa5<72a = 2. : di Ca5o5illa 1escolare bene il tutto. G litro di vino cui sono stati aggiunti 7 cucchiaini da dessert colmi di !uesta miscela viene portato in !uasi allebollizione. )l vapore deve agire sulle palpebre chiuse. Si consiglia di raccogliere il vino preparato in una bottiglia e di utilizzarne ogni volta che occorre una piccola parte per il bagno a vapore. %nde liberarsi pi4 rapidamente dai dolori agli occhi, spesso molto astidiosi, si applica sulle palpebre chiuse, per unora dopo pranzo, un pezzetto di ovatta impregnata di gocce Svedesi. )noltre si possono are dei bagni di +u rasia, ma soltanto con una tisana poco concentrata. Se il disturbo agli occhi dovesse peggiorare dopo il bagno di +u rasia, ci& potrebbe dipendere da un superdosaggio. Per una tazza din uso si utilizza al massimo un mezzo cucchiaino da dessert di +u rasia, lasciandola riposare molto brevemente. )o raccomando degli impacchi con !uesto in uso leggerissimo. Per& occorre prepararlo ogni volta di resco ed utilizzarlo una sola volta. -opo una unzione religiosa per pellegrini della ,ermania %ccidentale, organizzata in una chiesa della Bassa "ustria, mi venne a salutare, raggiante e soddis atta, una donna che mi raccont& di essersi completamente liberata del glaucoma seguendo le istruzioni del mio libro. )n una lettera mi si comunica che la miscela indicata per lin uso contro il glaucoma aveva avuto un ottimo e etto. 4.- CATTI*I *OTI NELLA 'AGELLA ,EI )AM)INI .na madre mi raccont& disperata che suo iglio dodicenne era totalmente disinteressato allinsegnamento scolastico. ,li insegnanti lavevano avvertita che il ragazzo non seguiva pi4 le lezioni e che non si sapeva pi4 che are con lui. )l bimbo era stato sempre sano ed un bravo atleta, mentre adesso era pallido ed aveva gli occhi cerchiati s3 da ar pensare ad una malattia. Le consigliai due tazze di tisana di %rtica resca con due cucchiaini da dessert di gocce Svedesi al giorno. 0el breve spazio di sei settimane, e cio ino alla succes2 siva riunione dei genitori si ebbero grandi sorprese per tutti gli interessati: per gli insegnanti, per i genitori e in ine per il ragazzo stesso. -urante !uel periodo la classi ica era rimontata rapidamente. -ove prima non si leggevano che !uattro e cin!ue, ora non si presentavano altri che otto e nove. 5uesti risultati incoraggiavano !uel igliolo a migliorare sempre pi4 le proprie prestazioni scolastiche. ) allimenti scolastici non sempre sono dovuti alla pigrizia del bambino ma possono essere causati dalla crescita o da disturbi organici come lo dimostra il caso sopra descritto9 le semplici erbe sono state di aiuto immediato. 4.1. COL'O A'O'LETTICO !pro6ila11i# ) segni caratteristici che precedono !uesta malattia sono grande irre!uietezza, vertigini, angoscia, espressione acciale distorta e illusioni uditive. )n ogni caso bisogna chiamare subito il medico/ Si raccomanda soprattutto moderazione nel mangiare e passeggiate lente allaperto. Sono severamente vietati gli alcolici di !ualsiasi tipo #ad eccezione delle +rbe Svedesi$, il umo e il ca . 1acerare del :ischio in ac!ua redda, berne una tazza riscaldata rispettivamente mattina e sera come anche due tazze di tisana di Salvia sbollentata. )mpacchi di +rbe Svedesi sulla zona renale e impacchi umidi e reddi sul cuore. .naltra tisana consigliata la seguente: mescolare in parti uguali radice di "ngelica, "rgentina, radice di :aleriana, Cin!ue oglio, iori di Lavanda, 1aggiorana, )mperatoria, Cario illata, 'osmarino, Salvia, :iola mammola e )ssopo. Sbollentare con K di litro di mosto di mele un cucchiaino da dessert colmo di tale miscela e lasciare riposare per treminuti. (ale !uantitativo, preparato di resco e bevuto diverse volte al giorno, pu& prevenire un colpo apoplettico il cui arrivo era stato previsto in base ai sopracitati sintomi. 4.11 Mani6e1tazioni paraliti24e in 1e:7ito a COL'O A'O'LETTICO Prima di tutto occorre una cura al :ischio: per sei settimane si bevono tre tazze di tisana di :ischio, per tre settimane se ne bevono due e per due settimane una. 1acerare un cucchiaino da dessert colmo di :ischio per una notte in K di litro dac!ua redda9 la mattina seguente riscaldare leggermente il tutto e iltrarlo. Per evitare di ripetere il riscaldamento nel corso della giornata, conservare la tisana in un termos previamente sciac!uato con ac!ua calda, oppure riscaldarla a bagno maria. 1escolare in parti uguali )perico, :eronica, Lavanda, 1elissa, 'osmarino e Salvia9 scottare un cucchiaino da dessert colmo con K di litro dac!ua bollente e lasciare riposare brevemente. -i !uesta tisana si beve una tazza di mattina e una di sera. Cataplasmi di +rbe Svedesi sulloccipite avoriscono lirrorazione sanguigna e la riattivazione delle cellule cerebrali. *rizionare il lato compromesso del corpo con essenze toni icanti di "chillea, )perico, Borsa del pastore e Serpillo. Si consigliano inoltre rizioni con olio di )perico. Per ottenere le essenze si riempie una bottiglia ino al collo con le erbe versandovi sopra dellac!uavite di grano o di rutta a 6> 2 ?@8, mentre per lolio si versa sopra dellolio doliva spremuto a reddo. Sia lac!uavite che lolio debbono coprire le erbe, e le bottigliette riempite debbono rimanere al sole o vicino ad una sorgente di calore per 1@ giorni. )n aggiunta si anno dei semicupi di "chillea e Coda cavallina con 1@@ g di erbe e bagni completi di Serpillo con <@@ g di erbe per bagno. Per i bagni si macerano nottetempo le erbe in ac!ua redda, riscaldandone il iltrato la mattina dopo, per versarlo in ine nellac!ua del bagno. -urata del bango <@ minuti9 non immergere il cuore. Lac!ua del bagno pu& essere riversata altre due volte sulle erbe e riscaldata nuovamente per altri bagni. .sare un solo tipo di erba per settimana.
Le parti paralizzate si rivitalizzeranno per mezzo di impacchi caldi di oglie di Consolida maggiore. Sbollentare le oglie, avvolgerle ancora calde in un panno e applicarle. Per la notte si pu& preparare un cuscino riempito di oglie di *elce essiccate e prive di steli su cui ar appoggiare il capo del malato che ne sentir un grande bene icio. La nostra nonna sub3 un leggero colpo apoplettico a E? anni. 5uando si risvegli& non riusciva pi4 a parlare9 la palpebra sinistra ricopriva met dellocchio. )mmediatamente le acemmo per 6 o ? volte degli impacchi di ac!ua redda sugli occhi e la ronte, secondo il metodo Hneipp. 5uando arriv& il medico, tutto era tornato a posto. " mezzogiorno ricevette un pasto leggero ancora a letto, la cena la consum& nuovamente a tavola insieme al resto della amiglia. 4.12 CRESCITA ,EI CA'ELLI Sciogliere in ac!ua redda una manciata rispettivamente di %rtica, oglie resche di 0oce, di Betulla e di Sambuco e un usto di Celidonia e riscaldare il tutto !uasi ino allebollizione9 toglierlo dalla iamma e lasciarlo riposare per tre minuti. Con la met di !uestac!ua iltrata ed un po di sapone di 1arsiglia si lavano i capelli sciac!uandoli dopo con ac!ua normale. Laltra met del iltrato si versa sui capelli lasciandola agire per alcuni minuti sul cuoio capelluto senza risciac!uare con ac!ua. 4.13 ,E)OLE""A ,ELLA *ESCICA 1olte persone so rono, specie nelle giornate piovose o camminando in discesa, di unimpossibilit di trattenere lurina. )n !ue2 sti casi servono soprattutto dei semicupi caldi di "chillea e Coda cavallina, 1@@ g per bagno #vedi 0ote generali sotto ISemicupiJ$. )noltre giovevole bere !uattro tazze di tisana di "l2 chemilla e rizionare la zona vescicale con essenza di Borsa del pastore che toni ica la muscolatura dallesterno. Le modalit di preparazione dellessenza le troverete sotto il capitolo IBorsa del pastoreJ. Contemporaneamente si consigliano per& anche dei semicupi di Borsa del pastore. Si prendono anche in !uesto caso 1@@ g di erbe per bagno. .n avoloso rimedio poi sono i semicupi di sale. )n un semicupio ben temperato si versa una manciata di sale. 5uesto tipo di bagno serale va ripetuto ino alla totale scomparsa della debolezza alla vescica stessa. 4.14 ,IA)ETE )l diabete una malattia che attualmente si di onde sempre di pi4, al punto da trovarsi ra le prime malattie nel mondo insieme allin arto cardiaco ed ai tumori maligni. Leccessiva e malsana ipernutrizione di molte persone ed in particolare anche dei bambini, spesso la causa di !uesta malattia. 'ipeto, non soltanto gli adulti sono diabetici, ma anche molti bambini so rono di una dis unzione del pancreas e sono !uindi diabetici. Ci& signi ica che debbono rimanere esclusi da tutte le gioie dellin anzia, mantenere una severa dieta, arsi iniettare linsulina due volte al giorno e sin dallet in antile trovarsi con una gamba nella ossa. Le molteplici malattie del nostro tempo dimostrano che il benessere non va sempre a nostro vantaggio. -obbiamo stringere la cinghia e diminuire labbondanza dei nostri cibi. Prima dei giorni estivi che si estendono per due giornate si pu& osservare della gente ac!uistare cibarie in tali !uantitativi da sembrare che si tratti di nutrire un reggimento. (enter& ora di indicare per tutti i diabetici dei medicinali che stimolino il pancreas eliminando cos3 la causa allorigine del diabete. )l grande parroco naturista svizzero HMnzle dice: I)l diabete eliminabile abbastanza rapidamente con le erbe seguenti: tre parti di ,eum alpina, rispettivamente una parte di oglie di 'ovo e di 1irtilli neri, tre parti di Potentilla aurea o repti e due parti di baccelli di *agiolini essiccati.J -i !uesto miscuglio si prenda un cucchiaino colmo per K di litro dac!ua9 sbollentare e lasciare riposare per tre minuti9 !uantitativo giornaliero da un litro e mezzo a due litri. Le etto terapeutico delle oglie di 1irtilli neri dipende dalla loro corretta raccolta. -ebbono essere raccolte soltanto prima della maturazione delle bacche. Colte nel momento giusto sono un medicinale clinicamente provato contro il diabete. ; riconosciuto che la mirtillina contenuta nelle oglia del 1irtillo nero prima della maturazione del rutto non solo riduce leliminazione degli zuccheri ma che riesce a dominare la malattia. " ragion veduta la mirtillina delle oglie del 1irtillo nero viene chiamata Il)nsulina vegetaleJ. 1algrado !ueste !ualit eccezionali delle oglie del 1irtillo nero, il trattamento curativo con tale tisana non deve rimanere incontrollato da parte del medico. ; assolutamente necessario che un medico ne controlli la somministrazione. "nche il Sedano pu& essere raccomandato per la diminuzione del livello glicidico. .n vecchio rimedio popolare il succo crudo dei Crauti, nonch il consumo giornaliero di Carote resche9 ma pure le Cipolle e l"glio aiutano come companatico a ridurre la glicemia. .n ulteriore rimedio popolare: versare !uattro cucchiai di oglie di 1irtillo nero #colte prima della maturazione delle bacche$ in due litri di ac!ua redda che si a bollire ino a che non si sia ridotta a met. -i !uesta tisana si beve una tazza tre volte al giorno. "nche le %rtiche in luiscono avorevolmente sul pancreas e riducono di conseguenza il contenuto di zucchero nel sangue. 0el presente caso si prende estratto di %rtica che si trova in armacia omeopatica, drogheria o erboristeria. Poich la radice del Calamo guarisce !uasi tutti i danni al pancreas, essa utile anche contro il diabete. 1acerare un cucchiaino da dessert raso di radici di Calamo aromatico in una tazza di ac!ua redda, riscaldarla leggermente il giorno successivo, iltrarla e prenderne un sorso prima e dopo ogni pasto, cosa che corrisponde a sei sorsi al giorno. Bastano gi !uesti sorsi di radice di Calamo a dare bene icio al diabetico. "ltrettanto raccomandabili sotto orma di tisana sono le oglie ed i germogli del Sambuco. +sso in atti a parte delle piante medicinali popolari pi4 antiche. "llinizio della primavera, !uando nei prati e nei campi si comincia a notare il (arassaco, suggerisco di utilizzarlo, colto allestremit del usto vicino alla radice e ben lavato, rammisto allinsalata. 0oterete che vi una variet verde erbacea ed unaltra collinizio del usto giallognolo lattiginoso. 5uestultima ha un sa2 pore migliore ed pi4 tenera. )n primavera i diabetici dovrebbero mangiare ogni giorno a pranzo e a cena !uestinsalata di (arassaco. "llorch dalla ine di aprile ai primi di maggio il (arassaco si trova in piena ioritura arrivato il momento per ogni diabetico di ridurre lo zucchero con una cura di !uattro settimane. Si colgono e si lavano gli steli con tutto il iore9 poi se ne toglie il iore. 1angiando dai 1@ ai 17 steli di (arassaco al giorno si pu& ottenere una totale normalizzazione del livello zuccherino nel sangue. ,li steli inizialmente hanno un sapore un po amarognolo che si perde pi4 in l.
"nche il :ischio in luisce avorevolmente sul pancreas in modo da ar perdere al diabete mediante la continua ingestione della tisana relativa la causa della sua origine . 1acerare il :ischio nottetempo in ac!ua redda. "llinizio si bevono tre tazze di ac!ua redda con tre cucchiaini da dessert colmi di :ischio. -opo alcune settimane ci si riduce a due tazze e dopo un altro po di tempo ad una sola. Per un certo periodo ci si erma completamente, !uando cio in primavera si trovano altre erbe resche per i diabetici. )l :ischio curativo dai primi di ottobre ino ai primi di dicembre nonch\ nei mesi di marzo e aprile per cui deve essere colto soltanto durante !uesti periodi. )l pi4 e icace !uello proveniente dai 'overi e dai Pioppi, ma anche !uelli di "bete o di alberi da rutto sono terapeutici. Se ne sminuzzano gli steli e le oglie. 0on usare le bacche bianche per la preparazione della tisana/ -ato che pure le nostre celebratissime +rbe Svedesi agiscono bene icamente sul pancreas riuscendo persino a guarirlo, ne sono consigliate le gocce anche contro il diabete. +sse vanno prese tre volte al giorno nella misura di un cucchiaino in un po di tisana di erbe. (enendo conto del meraviglioso e etto in pro ondit che distingue le +rbe Svedesi ne raccomanderei in aggiunta un cataplasma applicato una volta al mese per !uattro ore sulla zona del pancreas. La migliore verdura dietetica per il diabetico la radice di Cicoria. Bisogna sciac!uarla diverse volte come si usa anche con linsalata di endivia, per eliminare il sapore amaro. Con la tisana di Cicoria si registrano del resto anche degli ottimi risultati contro lobesit. Se ne bevono due tazze al giorno. )l succo estratto dai Cetrioli reschi diminuisce il tenore in zucchero nel sangue ed !uindi da tenere in alta considerazione. L La Scorzonera unottima verdura dietetica, alla stessa maniera degli "sparagi. Per il basso tenore in carboidrati rappresentano un cibo dietetico adattissimo ai diabetici tanto gli "sparagi !uanto le Scorzo2 nere. Possono essere servite con abbondante grasso e pane grattugiato senza che ci& nuoccia al malato. Per luso in cucina la Scorzonera viene coltivata nellorto e non identica alla selvatica Consolida maggiore. )l verde Porro anchesso un ottimo rimedio per i diabetici. (agliuzzato ino allestremit delle oglie lo si mangia come companatico a cena tutti i giorni. " pranzo suggerisco uninsalata di Porri. .na bevanda particolarmente appetitosa e bene ica: versare @,N litri di vino bianco secco su 7@@ g di Porro tagliuzzato ino alle punte verdi e coprire9 lasciare riposare il tutto per <? ore. *iltrare e travasare il iltrato in bottiglie9 berne un sorso di mattina e uno di sera. ) residui possono essere mangiati sul pane. .n medico generico dell"lta "ustria assistette una diabetica con la seguente ricetta: schiacciare tre grossi bulbi d"glio e metterli in una bottiglia da un litro9 riempirla poi con dellac!uavite pura di grano e lasciarla riposare per 1@ 2 17 giorni. )ngerirne un cucchiaino ogni giorno prima della colazione. 0ellaprile del 1ENN mi tele on& una signora da :ienna per dirmi che era diabetica da 6@ anni. 1i chiese di aiutarla. Le consigliai le sopra descritte applicazioni con erbe diverse. +lla segu3 attentamente le istruzioni del mio manuale. "i primi di agosto mi comunic& tutta giuliva che lesame di laboratorio aveva riportato dei valori normali di zucchero. :erso la ine del settembre 1ENN tenni una con erenza presso la Parrocchia Rasenleiten di :ienna. -urante la con erenza !uesta signora chiese la parola e ri er3: ISono stata diabetica per 6@ anni. Ro seguito i consigli della signora (reben e da agosto ho dei valori normali di zucchero.J ,li ascoltatori applaudirono tempestosamente. .na signora di ,undel ingenOBaviera scrive: I.n mio amico era diabetico da molti anni ed aveva bisogno di iniezioni giornaliere. %ra ha ottenuto con le tisane e le erbe del Suo libro che il livello dello zucchero sia diminuito. ; sottinteso che si tiene sempre sotto controllo medico. 1a il medico rimasto sorpreso della riduzione del livello glicemico.J .n ingegnere di :ienna aveva una glicemia di <>@. +gli segu3 le raccomandazioni della I*armacia del SignoreJ. -a un controllo medico risult& che lo zucchero era diminuito ino a 16@. ; ovvio che lapplicazione di !ueste erbe medicinali e verdure dietetiche approder a buoni risultati soltanto a condizione che ci si attenga scrupolosamente alla dieta prescritta ai diabetici. 4.1$ ,IST R)I CAR,IACI E ,I CIRCOLA"IONE SANG IGNA )n seguito al orte aumento durante gli anni recenti degli in arti cardiaci che sembrano svilupparsi in una malattia popolare desidero richiamare lattenzione su di una miscela per tisana che ha dimostrato dei risultati sorprendenti in tutti i disturbi cardiaci e di circolazione sanguigna: 1. : di Coda 2a;allina 1. : di radi2e di 'i5pinella 1. : di 2orte22ia di %ran:ola 1. : di Cala5o aro5ati2o 1. : di <722e di %a:ioli 1. : di )or1a del pa1tore 3. : di )ian2o1pino 1. : di Core::iola 1. : di Galeop1ide 1. : di Ar:entina 1. : di Cardia2a 1. : di F7er2ia 5arina 2. : di *i124io 2. : di er<e Mate 1. : di Tara11a2o 1. : di A24illea 1. : di Gra5i:na 1. : di )ardana 1. : di R7ta 1. : di Arni2a 1. : di Ononide 1. : di %75aria 1. : di Meli11a 1. : di Condro1
1escolare bene il tutto. Per ogni tazza occorre un cucchiaino da dessert colmo di erbe. 5uesta tisana, macerata a reddo durante la notte, va riscaldata al mattino successivo. Si raccomanda di berne una tazza al mattino e una di sera, mescolandovi un cucchiaino di miele. 4.1& ,OLORI ,I AM' TA"IONE !,olore 6anta15a nei 5on2oni# 1olti anni dopo unamputazione si mani estano spesso per lunghi periodi dei dolorosissimi disturbi antasma. Lesperienza ha dimostrato #vedi capitolo IConsolida maggioreJ sotto I1odalit di preparazioneJ$ che i cata2 plasmi di Consolida maggiore prima attenuano il dolore e poi lo anno svanire. .gualmente e icace lessenza di Cipolla che si trova presso le armacie omeopatiche e le erboristerie. 1a non di icile prepararsela da soli. Si riempie ino al collo una bottiglia con le cipolle tagliate ad anellini e su !uesti si versa dellac!uavite a ?@8
lasciando poi riposare il tutto per 1@ giorni al sole o in un luogo riscaldato. "lla ine di tale periodo si travasa il iltrato in bottigliette. Con !uestessenza si rizionano i monconi di amputazione. .n grande giovamento si ottiene altres3 con le radici delle )ris scavate in ottobre, lavate con una spazzola ed essiccate appese ad un ilo. Le radici essiccate vengongo polverizzate, magari con un vecchio macinino da ca . .n cucchiaino da dessert di !uesta polvere viene aggiunto ad K di litro dac!ua e atto riposare per una notte9 di giorno se ne sorseggiano una o due tazze. ; consigliabile lavare i monconi di amputazione tre volte alla settimana in bagni di Serpillo #il bagno pu& essere riutilizzato e nuovamente riscaldato per altre due volte$. Per un bagno occorre una manciata di Serpillo. Sono consigliati inoltre dei cuscinetti di Serpillo e "glio orsino da applicare durante la notte. Si riempie un sacchetto con 1@@ 2 17@ g delle erbe citate. 4.1( ECCESSI*A LACRIMA"IONE Contro !uesta condizione estremamente penosa si mescolano 1@ g di +u rasia, 1@ g di :aleriana, 17 g di Cardo santo, 1@ g di iori di Lill, 17 g di "lchemilla, <@ g di Camomilla e 1@ g di 'uta. 1acerare in G litro dac!ua redda 17 g della suddetta miscela di erbe9 il giorno seguente riscaldare il tutto in !uasi alla ebollizione9 mescolare bene, togliere dalla iamma e lasciare riposare per tre minuti. "ppena un po ra reddata vi si immerge una pezzuola di tela che si pone ancora calda sulle palpebre chiuse. 5uestoperazione deve essere ripetuta diverse volte per la durata di una mezzora. )n ultimo coprire gli occhi con un panno asciutto e riposare un po. 4.1+ E,EMI o T ME%A"IONI do;7ti alla ra22olta di li?7idi nel te117to 1acerare per una notte in una tazza di ac!ua redda due cucchiaini da dessert di radice tritata di %nonide9 la mattina seguente riscaldare leggermente il tutto e iltrare. 5uesta tazza va bevuta met prima e met dopo colazione. .naltra possibilit di ar regredire gli edemi costituita dalla corteccia del Sambuco. Per una tazza si mette a macerare a reddo durante la notte un cucchiaino da dessert scarso di corteccia di Sambuco #dato che !uantitativi maggiori provocano diarrea o vomito, occorre dosare scarsamente$. 5uesta tazza di corteccia macerata di Sambuco pu& essere anche diluita con mezza tazza dac!ua. Leggermente riscaldata se ne beve met tazza dopo ogni pasto. 4.1- EMO%ILLIA Contro lemo illia, ortunatamente rara, si ottiene un ottimo e etto con le seguenti erbe: :eronica, Borsa del pastore, "chillea e Coda cavallina vanno mescolate in parti uguali. Se ne debbono bere almeno !uattro tazze al giorno. Sbollentare un cucchiaino da dessert colmo di erbe con K di litro dac!ua e lasciare riposare il tutto per un minuto. )noltre si anno dei semicupi con le stesse erbe ogni !uindici giorni, lasciando riposare per una notte 1@@ g di erbe in ac!ua redda9 riscaldarla il giorno dopo e versarne il iltrato in un semicupio ben temperato, nel !uale ci si immerge per <@ minuti. Lac!ua del bagno pu& essere riversata sulle erbe altre due volte e riutilizzata riscaldata per altrettanti semicupi. 4.2. EN%ISEMA 'OLMONARE Len isema polmonare come anche lasma cardiaco ed i disturbi alla tiroide accompagnati da a anno sono causati nella maggioranza dei casi da un egato di ettoso. La pressione del egato verso lalto contribuisce al atto che comincino a gon iarsi e ad aumentare di volume bronchi, polmoni e cuore. La costante pressione del egato sulla delicata tiroide crea dei mutamenti patologici. )n casi del genere si beve al mattino una tazza di tisana di "parine, durante la giornata si applicano per !uattro ore dei cataplasmi di +rbe Svedesi #vedi capitolo I+rbe SvedesiJ, I1odalit di preparazioneJ$, e di notte dei cataplasmi di Coda cavallina al vapore. 'iscaldare ed ammorbidire unabbondante manciata di Coda cavallina in un setaccio. "vvolgere la poltiglia cos3 ottenuta in un panno ed applicarla sul egato malato. )n tal modo diminuisce la pressione del egato e lentamente si dilegua anche langoscioso a anno. 4.21 ERISI'ELA Cogliere le oglie resche di *ar ara, lavarle e schiacciarle col matterello su una tavola in modo da ottenere una pasta di oglie che si applica sulle parti colpite dallerisipela. Con le oglie, per&, si pu& anche preparare un in uso #sminuzzare le oglie, scottarle con ac!ua bollente, lasciarle riposare brevemente$ e ra reddate applicarle come cataplasma. "llo stesso modo si utilizzano le oglie di Cavolo o di :erza. +sse liberano dallin iammazione erisipelatosa. .nazione rin rescante posseduta dal succo delle oglie di Semprevivo. +stratto con la centri uga domestica lo si spalma sulle parti in iammate9 oppure si tagliano alcune oglie di Semprevivo per il lungo, ponendole indi con la parte succosa verso lalto su di un piatto. Con il succo uscito dal piano di taglio si spennellano le zone in iammate. Per luso interno si beve la mattina, una mezzora prima di colazione, una tazza di tisana sbollentata di :eronica e si sorseggiano nel corso della giornata tre o !uattro tazze di tisana di %rtica ino a che il medico non constati il regresso della malattia. 4.22 %IMOSI Secondo il -r. -irF "rntzen, medico di Berlino, esiste un metodo per curare con dei bagni la imosi nei bambini. "l bagno caldo per un bambino, costituito da ca. 7@ 2N@ litri dac!ua, si aggiungono 1@ 2 <@ ml di una soluzione al 1@W di Sol ato di Potassio #possibilmente di resca preparazione in armacia$ tirando delicatamente indietro il prepuzio. %ccorrono da uno a due bagni alla settimana. Spesso si ottengono buoni risultati dopo il !uarto bagno9 ma pi4 di dieci bagni non servono. Let migliore sembra essere !uella ra i ? ed i N anni9 ma i bagni possono essere utilizzati anche per bambini di 1@ anni. )n !uesto modo molti ragazzi hanno potuto evitare lintervento chirurgico. 0egli uomini anziani !uesto metodo purtroppo non riesce. "nche con la 1alva si registrano buoni e etti. Per il bagno di un bambino occorre una manciata di 1alva lasciata macerare a reddo durante una notte9 per gli adulti ne occorrono ca. 1@@ g per un semicupio. 4.23 %ISTOLE Per luso interno ingerire tre volte al giorno un cucchiaino da dessert, ed in casi molto gravi, un cucchiaio da tavola, di +rbe Svedesi in tisana sbollentata di Camomilla senza zucchero. Per luso esterno lavare con un in uso tie2 pido di +dera terrestre, Coda cavallina e
Linaiola in parti uguali, bagnare poi con essenza di +rbe Svedesi oppure applicare un impacco impregnato con tale essenza. )mmergersi in semicupi di Coda cavallina9 di notte applicare cataplasmi al vapore di Coda cavallina #vedi capitolo ICoda cavallinaJ$. .na signora di 71 anni, proveniente dalla Baviera, so riva da <> anni di una istola della guancia sullosso zigomatico. +lla ri erisce: I0on riesco a descrivere le pene di !uesti <> anni/ 1i avevano consigliato di armi operare, cosa che per& non eci, dato che il pro essore mi aveva avvertito del pericolo che correvo. )nvece trovai sollievo con laiuto di un YguaritoreZ che mi prescrisse una dieta a base di cibi crudi e una respirazione terapeutica. (uttavia non guarivo ancora. )n primavera colsi la prima %rtica resca in campagna, iniziando cos3 una cura a base di tre tazze di tisana di %rtica al giorno aggiungendovi ogni volta un cucchiaino di gocce di +rbe Svedesi. -opo esattamente 17 giorni la mia istola era rimarginata, e tutti i miei dolori si erano dileguati. Per me e per tutti coloro che mi conoscono u come un miracolo.J 4.24 %L SSO MESTR ALE 5uando il lusso mestruale esageratamente abbondante si beve alla mattina a stomaco vuoto, una mezzora prima della colazione una tazza di tisana sbollentata a base del seguente miscuglio di erbe: <7 g di iori di "rnica, 7@ g di radice di :aleriana, <7 g di Lichene islandica, <7 g di 1elissa, <7 g di "chillea e <7 g di Salvia. Sbollentare con K di litro dac!ua un cucchiaino da dessert colmo dellanzidetta miscela e lasciare riposare per tre minuti. Continuare a bere !uesta tisana anche !uando le mestruazioni si sono normalizzate. Le erbe di !uesta ricetta producono nelladdome un senso di benessere, prevengono i disturbi della menopausa, ed il loro e etto si perpetua per molti anni. (empo a una giovane signora mi chiese proprio !uesta ricetta. So riva di lussi mestruali eccezionalmente abbondanti ed aveva gi subito due inutili interventi nella clinica di suo ratello ginecologo. La tisana ece il suo e etto con la stessa rapidit come su di me allorch, dopo il mio grave ti o erano sopraggiunte delle emorragie inarrestabili. )l medico presso il !uale ero in cura allora, aveva suggerito un tentativo a base di erbe. *u cos3 che venni in possesso di !uesta ricetta miracolosa. Per oltre un anno e mezzo so rivo di mestruazioni che duravano 17 giorni e pi4. Le erbe ecero e etto dopo esattamente un mese e normalizzarono de initivamente le mestruazioni. Ro bevuto !uesta tisana per cin!ue anni di seguito. 4.2$ GO""O -ei gargarismi con oglie sminuzzate di Scro ularia o di "parine spesso ripetuti anno sparire !ualsiasi gozzo sviluppatosi internamente o esternamente. La Scro ularia si trova lungo le rive dei ruscelli, lungo i ossi nelle oreste e sotto i cespugli umidi. ) suoi iori sono poco appariscenti e di un colore verde scuro, le oglie sono semplici, ovali, appuntite. Ranno lo stesso odore intenso come !uelle del Sambuco9 !uindi in base al pro umo sono incon ondibili con !uelle di altre piante. 1entre della Scro ularia si raccolgono soltanto le oglie per i gargarismi in ondo alla gola senza per& deglutire, dell"parine si utilizza la pianta intera, iori compresi, acendo con essa non solo dei gargarismi pro ondi, ma bevendone anche un goccio ogni tanto. "d una mia amica di :ienna nel abbraio del 1ENE era cresciuto un gozzo abbastanza vistoso. +lla temeva lintervento chirurgico ed inizi& dietro il mio consiglio a are dei gargarismi in primavera !uando in campagna si presentavano le prime piante di "parine