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INFUSI (o IDROLITI)

Con idrolito s’intende una preparazione erboristica (per uso interno ed esterno) che preveda la
diluizione in acqua delle proprietà (ovvero dei principi attivi) di una o più droghe.

Naturalmente per essere idrolizzate le proprietà delle droghe usate devono essere idrosolubili,
ovvero dissolvibili in una fase acquosa.

Si utilizzano dai 3 ai 5 gr di droga su 100 gr di acqua (possibilmente distillata). Generalmente se la


pozione è ad uso interno si estrae al 3% di droga; se invece è per uso esterno si arriva fino al 5%.
Solitamente si usa il dosaggio minimo (3%) per la droga secca e il massimo (fino al 5%) per la
fresca essendo questa più ricca d’acqua e quindi più pesante a parità di proprietà.

POSOLOGIA: 1 tazza (da 100 gr) 3 volte al dì


-al risveglio, possibilmente a digiuno (o almeno un paio d’ore dopo la colazione)
-a metà pomeriggio (o almeno un paio d’ore dopo il pranzo)
-prima di dormire (o almeno un paio d’ore dopo la cena)

- FORME ACUTE: da una a 2 settimane


- FORME CRONICHE: fino a 2 mesi
Se non diversamente indicato l’assunzione degli idroliti deve avvenire lontano dai pasti e dai
farmaci allopatici, a meno che non vengano assunti a scopi digestivi.

La conservazione è estemporanea, ovvero l’idrolito deve essere utilizzato in giornata in quanto


l’acqua favorisce la proliferazione dei batteri e i P.A. possono alterarsi, ossidarsi, quindi subire
degradazioni.
Se chiuso ermeticamente (subito dopo la preparazione) e tenuto in frigo (possibilmente a +4°C)
l’idrolito si può conservare fino a 48 ore.

L’idrolito va assunto tiepido o freddo (a max. 35°/40°) perché:


1) Finché il liquido è caldo l’evaporazione che ne consegue causa la dispersione dei principi attivi
volatili (come le essenze).
2) Il calore, anche se all’inizio sembra dare sollievo, in realtà può irritare ed infiammare il cavo
orofaringeo e la gola.
3) I liquidi troppo caldi richiedono più “sforzo” all’organismo che deve attivarsi per mantenere la
propria omeostasi (cioè una costante temperatura interna).

La dolcificazione è sconsigliata perché lo zucchero può alterare le funzionalità della preparazione;


ad esempio se di una data preparazione ci interessa il “principio amaro,”
dolcificandola si perde anche tale proprietà.

PREPARAZIONE:
1) Pesare la droga e pestarla con un mortaio.
2) Far bollire separatamente 100 gr d’acqua.
3) Bollire per due minuti circa, poi spengere e versare l’acqua sulla droga.
4) Coprire e lasciare infondere per 10 minuti.
5) A infusione completata filtrare il tutto (schiacciando e strizzando bene le erbe).
6) Coprire l’infuso e lasciarlo leggermente raffreddare (meglio se sotto i 40°).
7) Consumare secondo indicazione.
DECOTTI
PREPARAZIONE:
1) Pesare la droga e pestarla con un mortaio senza polverizzarla.
2) Porre la droga e l’acqua nello stesso contenitore.
3) Mettere il Becher sul fuoco, coprire e portare ad ebollizione.
4) Una volta spiccato il bollore lasciar bollire per almeno 5 minuti fino ad alcune ore a seconda
della droga.
5) Dopo l’ebollizione spengere il fuoco e lasciare la droga in decozione per ulteriori 10-15 minuti.
6) A decozione completata filtrare il tutto (schiacciando e strizzando bene le erbe).
7) Coprire il decotto e lasciarlo ben raffreddare.
8) Consumare secondo indicazione.
Il decotto si usa per droghe compatte e coriacee, come: radici, rizomi cortecce e legni, o comunque
per droghe con P.A. termoresistenti.
Il decotto non è adatto a droghe ricche di essenze o aventi principi termolabili; ad es. la liquirizia
pur essendo una radice va utilizzata in infuso.

UNGUENTI
Gli unguenti sono preparazioni medicamentose per uso esterno con funzione idratante, emolliente,
restituiva e protettiva della pelle.

L’unguento può essere applicato (in quantità generose) senza risciacquo oppure, essendo un po’
untuoso, può essere lasciato agire sulla zona da trattare almeno 15/20 minuti per poi essere
risciacquato.

Gli unguenti sono ottimi per il trattamento di secchezza diffusa, desquamazione cutanea, dermatosi
aride e persistenti; mentre sono controindicati (data l’azione filmante delle cere che contengono) in
caso di infiammazioni allo stato acuto, ovvero se sono presenti pus, suppurazioni o secrezioni
infette che non devono essere occluse e inumidite, bensì spurgate ed asciugate.

APPLICAZIONE CUTANEA: Mani, piedi, gomiti, labbra, zone desquamate, eczemi, calli,
dermatosi, duroni e cheratosi (ovvero inspessimenti dell’epidermide).

SOSTANZA PERCENTUALE QUANTITÁ (per 2 vasetti da 50 gr)


Oli e/o Oleoliti 87,5 % 87,5 gr
Cera 11,5 % 11,5 gr
Oli essenziali 1% 1 gr

PREPARAZIONE:
1) Sciogliete la Cera d’Api a bagnomaria in un contenitore resistente al calore.
2) Preparate contemporaneamente in un altro recipiente una miscela di uno o più oli e/o oleoliti
sinergici.
3) Introducete gli oli nella cera fusa.
4) Mescolate fino a quando non risulta tutto ben fuso quindi togliete il recipiente dal bagnomaria
solo quando il composto è omogeneo (ben liquefatto) ed accuratamente miscelato.
5) Aggiungete quindi l’olio essenziale e mescolate.
6) Travasate in un recipiente munito di tappo, meglio se in vetro scuro.

CONSERVAZIONE:
Gli unguenti sono formule prive d’acqua realizzate su una base lipofila. L’assenza di acqua ne
permette una buona conservazione, che va mediamente da 6 mesi a un anno.
Dopo aver realizzato l’unguento, si può incorporare nel preparato qualche goccia di vitamina E in
un dosaggio ottimale di circa lo 0,2% (0,2 gr di Vitamina E su 100 di preparazione), per evitare che
i lipidi irrancidiscano o si ossidino a contatto con l’aria.
La Vitamina E (come la Propoli o eventuali altri attivi) deve essere incorporata “a freddo” ovvero
alla fine della preparazione, nel momento in cui si aggiunge anche l’olio essenziale, perché è
termolabile (ovvero il calore può danneggiarla).

RICETTA 1
UNGUENTO BALSAMICO TIMO, PINO ED EUCALIPTUS
AZIONE: Antidolorifica, Lenitiva, Respiratoria.

SOSTANZA PERCENTUALE
Cera d’api 12 %
Oleolito di Rosmarino 45%
Oleolito di Salvia 25%
Oleolito di Origano 19%
Olio essenziale di Timo 0,4%
Olio essenziale di Pino 0,4%
Olio ess.di Eucaliptus 0,2%

RICETTA 2
UNGUENTO LENITIVO CAMOMILLA E CALENDULA
AZIONE: Disarrossante, Disinfiammante e Lenitiva.

SOSTANZA PERCENTUALE
Cera d’Api 11,5 %
Oleolito di Camomilla 39,3 %
Oleolito di Calendula 29.5%
Oleolito di Iperico 20%
Olio ess.di Camomilla 0,5%
Vitamina E 0,2%

**INFUSIONES (o HIDROLITOS)**

Por hidrolito se entiende una preparación a base de hierbas (para uso interno y externo) que implica
la dilución en agua de las propiedades (o principios activos) de una o más drogas.

Naturalmente, para ser hidrolizadas, las propiedades de las drogas utilizadas deben ser
hidrosolubles, es decir, solubles en agua.
Se utilizan de 3 a 5 gramos de droga por cada 100 gramos de agua (preferiblemente destilada).
Generalmente, si la poción es para uso interno, se extrae al 3% de droga; si es para uso externo, se
llega hasta el 5%. Por lo general, se utiliza la dosis mínima (3%) para la droga seca y la máxima
(hasta el 5%) para la fresca, ya que esta última es más rica en agua y, por lo tanto, es más pesada.

**POSOLOGÍA:** 1 taza (de 100 gramos) 3 veces al día


- Por la mañana, preferiblemente en ayunas (o al menos un par de horas después del desayuno)
- A media tarde (o al menos un par de horas después del almuerzo)
- Antes de acostarse (o al menos un par de horas después de la cena)

- **FORMAS AGUDAS:** de una a 2 semanas


- **FORMAS CRÓNICAS:** hasta 2 meses
A menos que se indique lo contrario, la ingesta de hidrolitos debe realizarse lejos de las comidas y
de los medicamentos alopáticos, a menos que se tomen con fines digestivos.

Para la conservación, el hidrolito debe ser utilizado en el día, ya que el agua favorece la
proliferación de bacterias y los principios activos pueden alterarse, oxidarse y sufrir degradaciones.
Si se sella herméticamente (inmediatamente después de la preparación) y se guarda en el
refrigerador (preferiblemente a +4°C), el hidrolito se puede conservar hasta 48 horas.

El hidrolito debe ser consumido tibio o frío (a máximo 35°/40°) porque:


1) Mientras el líquido está caliente, la evaporación resultante causa la dispersión de los principios
activos volátiles (como los aceites esenciales).
2) El calor, aunque al principio parece proporcionar alivio, puede irritar e inflamar la cavidad
orofaríngea y la garganta.
3) Los líquidos demasiado calientes requieren más "esfuerzo" por parte del organismo para
mantener su homeostasis (es decir, una temperatura interna constante).

Se desaconseja la dulcificación porque el azúcar puede alterar las funcionalidades de la preparación;


por ejemplo, si nos interesa el "principio amargo" de una preparación, al dulcificarla también se
pierde esta propiedad.

**PREPARACIÓN:**
1) Pesar la droga y molerla con un mortero.
2) Hervir separadamente 100 gramos de agua.
3) Hervir durante aproximadamente dos minutos, luego apagar y verter el agua sobre la droga.
4) Cubrir y dejar reposar durante 10 minutos.
5) Una vez completada la infusión, filtrar todo (exprimiendo bien las hierbas).
6) Cubrir la infusión y dejar que se enfríe ligeramente (mejor si está por debajo de los 40°C).
7) Consumir según indicación.

**DECOCIONES**

**PREPARACIÓN:**
1) Pesar la droga y molerla con un mortero sin pulverizarla.
2) Colocar la droga y el agua en el mismo recipiente.
3) Colocar el vaso de precipitados sobre el fuego, cubrir y llevar a ebullición.
4) Una vez que hierva, dejar hervir durante al menos 5 minutos hasta varias horas según la droga.
5) Después de la ebullición, apagar el fuego y dejar la droga en decocción durante otros 10-15
minutos.
6) Una vez completada la decocción, filtrar todo (exprimiendo bien las hierbas).
7) Cubrir la decocción y dejar que se enfríe bien.
8) Consumir según indicación.
La decocción se utiliza para drogas compactas y duras, como: raíces, rizomas, cortezas y maderas, o
en general para drogas con principios activos resistenes al calor.
La decocción no es adecuada para drogas ricas en aceites esenciales o con principios activos que se
pierde con el calor; por ejemplo, la raíz de regaliz, aunque es una raíz, debe utilizarse en infusión.

**UNGÜENTOS**

Los ungüentos son preparaciones medicinales para uso externo con función hidratante, emoliente,
reparadora y protectora de la piel.

El ungüento puede aplicarse (en cantidad generosa) sin enjuague o, al ser un poco untuoso, puede
dejarse actuar en la zona a tratar durante al menos 15/20 minutos antes de enjuagar.

Los ungüentos son excelentes para el tratamiento de la sequedad generalizada, la descamación


cutánea, las dermatosis áridas y persistentes; sin embargo, están contraindicados (debido a la acción
filmante de las ceras que contienen) en caso de inflamaciones agudas, es decir, si hay pus,
supuración o secreciones infectadas que no deben ser ocluidas e hidratadas, sino drenadas y
secadas.

**APLICACIÓN CUTÁNEA:** Manos, pies, codos, labios, áreas descamadas, eccemas, callos,
dermatosis, callosidades y queratosis (espesamientos de la epidermis).

**SUSTANCIA PORCENTAJE CANTIDAD (para 2 frascos de 50 gramos)**


Aceites y/o Oleolitos 87,5 % 87,5 gramos
Cera 11,5 % 11,5 gramos
Aceites esenciales 1% 1 gramo

**PREPARACIÓN:**
1) Derretir la cera de abejas al baño María en un recipiente resistente al calor.
2) Preparar simultáneamente en otro recipiente una mezcla de uno o más aceites y/o oleolitos
sinérgicos.
3) Agregar los aceites a la cera derretida.
4) Mezclar hasta que todo esté bien derretido y la mezcla sea homogénea, luego retirar el recipiente
del baño María solo cuando la mezcla esté completamente líquida y bien mezclada.
5) Luego agregar el aceite esencial y mezclar.
6) Verter en un recipiente con tapa, preferiblemente de vidrio oscuro.

**CONSERVACIÓN:**
Los ungüentos son fórmulas sin agua realizadas sobre una base grasa. La ausencia de agua permite
una buena conservación, que suele ser de 6 meses a un año.
Después de hacer el ungüento, se pueden incorporar algunas gotas de vitamina E en una dosis
óptima de aproximadamente el 0,2% (0,2 gramos de vitamina E por cada 100 gramos de
preparación), para evitar que se enrancien o se oxiden al contacto con el aire. La vitamina E (como
la propóleos u otros activos) debe incorporarse "en frío", es decir, al final de la preparación, cuando
también se agrega el aceite esencial, porque es termolábil (es decir, el calor puede dañarla).

**RECETA 1**
**UNGÜENTO BALSÁMICO TOMILLO, PINO Y EUCALIPTO**
**ACCIÓN:** Antidolorífica, Calmante, Respiratoria.
**SUSTANCIA PORCENTAJE**
Cera de abejas 12 %
Oleolito de Romero 45 %
Oleolito de Salvia 25 %
Oleolito de Orégano 19 %
Aceite esencial de Tomillo 0,4 %
Aceite esencial de Pino 0,4 %
Aceite esencial de Eucalipto 0,2 %

**RECETA 2**
**UNGÜENTO CALMANTE MANZANILLA Y CALENDULA**
**ACCIÓN:** Descongestionante, Antiinflamatorio, Calmante.

**SUSTANCIA PORCENTAJE**
Cera de abejas 11,5 %
Oleolito de Manzanilla 39,3 %
Oleolito de Caléndula 29,5 %
Oleolito de Hipérico 20 %
Aceite esencial de Manzanilla 0,5 %
Vitamina E 0,2 %

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