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Erboristeria

Lerboristeria un antica arte che si occupa della conoscenza delle piante (erbe, piante medicinali,
officinali,aromatiche e spezie), della loro coltivazione, raccolta, conservazione e commercio a scopi
terapeutici (fitoterapia, galenica tradizionale), cosmetici o nutritivi.
1.1

L erboristeria nella storia

Il mondo vegetale un enorme laboratorio chimico. Partendo da sostanze semplici le piante


sintetizzano innumerevoli e complesse sostanze chimiche di cui luomo da sempre ha ricavato cibo e
mezzi per curarsi. Moltissime sono le piante di cui stato individuato, nella tradizione culturale dei
popoli, o nella ricerca scientifica un impiego utile in campo terapeutico, salutistico, cosmetico.
Per centinaia di anni alcune piante sono state considerate magiche per gli effetti, allora inspiegabili,
che provocavano sulluomo. Oggi sappiamo che esistono erbe tossiche, allucinogene, sedative o
anestetiche, e conosciamo che in alcuni casi la farmacologia da cui dipendono questi effetti, ma
nellantichit queste qualit non potevano essere interpretate con lattuale rigore scientifico. Le
leggende popolari sono nate molto spesso da esagerazioni di questi effetti, dovuta alla volont degli
erboristi dellepoca di magnificare lefficacia dei loro preparati.
Oggi la chimica, la biologia, la medicina hanno messo ordine nel settore. In tempi recenti, con
lavvento dei farmaci di sintesi si passati dalla fiducia acritica del passato ad un rifiuto pregiudiziale
dei rimedi tradizionali, specialmente da parte dei medici. Oggi si sta passando ad un nuovo
approccio: le propriet delle piante vengono studiate scientificamente analizzandone il contenuto e
cercando spiegazioni razionali delle loro attivit. La scienza, in erboristeria, con metodi e
dimostrazioni moderni, pur eliminando molti aloni magici e indicazioni non riscontrabili, ha
riconfermato nel complesso la validit della tradizione. I preparati erboristici, dunque, possono dare
benessere, aiutare a mantenere lo stato di buona salute ed eliminare piccoli disturbi.
E tuttavia da tenere presente che non tutte le erbe sono innocue, anzi alcune sono addirittura molto
pericolose. Limportante evitare di pensare che, essendo erbe, male non fanno.
1.2

Le nozioni Base

Droga
Parte della pianta che contiene il principio attivo che viene utilizzato a scopi terapeutici.
Principio attivo
Sostanza contenuta allinterno della pianta alla quale si attribuiscono una certa attivit biologica.
Infuso
Preparazione liquida che si ottiene versando acqua bollente (80-90C) sulla droga opportunamente
scelta, lasciandola a contatto per 5-15 minuti. Dopo il raffreddamento si filtra e si consuma. Si usa
quando la droga poco consistente (foglie, fiori ecc..) e il principio attivo si solubilizza
immediatamente. (esempi amamelide, i capolini di camomilla).
Decotto
La droga, di solito costituita da materiale coriaceo (duro), quale cortecce, radici (ginseng),
opportunamente triturati, viene posta a contatto con lacqua fredda e portata a ebollizione per alcuni
minuti. Di solito si mantiene allebollizione per 15 minuti in rapporto 1-2 g per ogni 100 g di acqua.
Si filtra ancora a caldo, per evitare precipitazione dei principi attivi con la diminuzione della
temperatura e si consuma subito.

Tisana
Sono preparazioni acquose. Possono contenere 5-6 droghe differenti; di queste 1-3 piante
costituiscono il rimedio di base, cio quelle a cui si deve leffetto fondamentale sullorganismo. Le
altre possono avere un azione coadiuvante. Si preparano per infusione, decozione o per macerazione
di droghe opportunamente sminuzzate.
Macerazione
Si prepara ponendo la dose stabilita, tagliata o pestata, in un recipiente, versando poi un liquido
solvente prescritto, che pu essere acqua fredda, alcool, aceto di vino od olio. Si lascia poi macerare
il tutto per qualche giorno e, secondo le specie, la macerazione pu protrarsi anche per qualche
settimana. In ogni caso occorre giornalmente agitare il contenuto, quindi spremere e infine colare.
Polveri
Preparazioni solide omogenee ottenute mediante operazioni meccaniche dirette effettuate sulla droga
secca (polverizzazione con mortai o mulini).. Viene usata per confezionare compresse oppure
opercoli.
Tintura
Si ottiene per l'azione solvente dell'alcool etilico di diversa gradazione sulla pianta secca
Se la quantit di alcol maggiore della quantit della droga la tintura OFFICINALE, Se invece
inferiore alla droga si chiama tintura MADRE. (Ex tintura madre di fucus che aiuta a velocizzare il
metabolismo).
Vino Medicinale
Si versano le erbe stabilite, tagliate a pezzi o tritate, in una data quantit di vino; si lasciano in
macerazione per un certo periodo di tempo che va in genere da 5 a 8 giorni, in un vaso chiuso. Quindi
il vino viene colato, filtrato e conservato in bottiglia. consigliabile usare sempre, per tale
preparazione, un vino di primissima qualit oppure Marsala o Vermout. in genere diuretico,
stomachico, aperitivo e digestivo.
Impacco
un'applicazione locale dei decotti caldi di flanella, o altri, a scopo sedativo o calmante.
Suffumigi o Inalazioni
Nel caso dei suffumigi, abbiamo la bruciatura su piastra rovente di erbe o parti di piante, il cui vapore
satura l'ambiente e viene respirato dal malato. Nelle inalazioni, invece, le erbe vengono messe in un
recipiente di acqua bollente e analogamente ai suffumigi, si respirano i vapori emanati, coprendosi il
capo con una tovaglia.
Sciroppo
Sono soluzioni di principi attivi di una o pi piante con aggiunta di zucchero (nel rapporto 1:2).
Pozione
una tisana dolcificata preferibilmente con miele a consistenza quasi sciropposa e aromatizzata con
una scorza di limone o arancia, da somministrarsi a cucchiai o bicchierini.
La nomenclatura Binomiale
Secondo il sistema di nomenclatura binomiale, ideato nel diciottesimo secolo dal naturalista svedese
Carl von Linn e tuttora in uso, i vegetali vengono designati con due nomi latini: il primo indica il
genere e si scrive con liniziale maiuscola, il secondo indica la specie e si scrive con liniziale
minuscola. Al nome latino viene fatto seguire il nome abbreviato dellautore che ha creato la specie.
Se ci sono pi abbreviazioni possibile che la stessa pianta sia stata studiata da pi autori.
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EX. Matricaria chamomilla L. (ossia Linneo) Hyacintus trifoliatus Ten. ( ossia Tenore)
Classificazione dei vegetali
-Alghe
-Funghi
-Briofite
-Tracheofite
-Angiosperme
- Gimnosperme
Le Alghe, sono piante uni-pluricellulari; sono fotosintetici, vivono in acque dolci e salate e si
dividono in verdi, rosse, brune.
Fungo, il nome generico di vegetali appartenenti alle Tallofite, privi di clorofilla. I funghi fanno
parte della divisione Mycophyta; si tende a considerarli un regno a s stante. Privi di clorofilla,
vivono come saprofiti, su sostanze organiche in decomposizione, o come parassiti di piante e animali
o simbionti di altri vegetali.
Briofiti, non hanno vere e proprie radici, n fiori; mancano completamente di un apparato vascolare.
Il nutrimento avviene per diffusione. Un esempio di briofiti, sono i muschi.
Tracheofiti, sono piante che hanno sviluppato un sistema di trasporto delle soluzioni di sostanze
nutritive dalle radici alle foglie e viceversa; comprendono piante che si riproducono per spore
(licopodi, equiseti e felci) e piante che si riproducono per seme (spermatofite: gimnosperme e
angiosperme). Le tracheofite hanno un'organizzazione del corpo in cormo, con apparati distinti per
struttura e funzioni.
Angiosperme un gruppo che comprende circa 300.000 specie, cio la stragrande maggioranza delle
piante dai fiori di campo agli alberi da frutto. Caratteristica delle angiosperme la presenza del
FIORE. Esso pu essere colorato e profumato per attirare gli insetti impollinatori, oppure verdastro e
non profumato (faggio, castagno, betulla) se l'impollinazione affidata al vento. I semi sono
racchiusi in FRUTTI.
Gimnosperme un termine di origine greca che significa letteralmente seme nudo. Nelle ere
preistoriche le Gimnosperme comprendevano moltissime specie che oggi conosciamo solo come
forme fossili.
La caratteristica che, pi di ogni altra, contraddistingue le Gimnosperme la libera accessibilit degli
ovuli: gli ovuli, infatti, sono inseriti su squame ovulari aperte (cio con i margini non saldati) e quindi
in contatto diretto con l'ambiente esterno. Non hanno fiori appariscenti. I semi sono racchiusi in
strutture chiamate comunemente"pigne". Le Gimnosperme pi comuni sono le CONIFERE: pini,
abeti, larici, cedri, ecc.

1.3 classificazione scientifica


I livelli gerarchici di classificazione biologica degli organismi viventi sono 7:
- Regno ( Esistono 5 regni: protisti, monere, funghi, animali e plantae, noi studiamo quello
delle plantae)
- Phylum o divisione
- Ordine
- Famiglia (Prendono il nome da un genere molto rappresentato nella scelta, per esempio le
rosacee prendono il nome dalla rosa. Per Esistono anche i nomen conservandum cio i
nomi delle famiglie arcaiche che vengono utilizzati insieme a quello moderno per esempio
Asteracee e Composite, tutte e due indicano la famiglia della camomilla).
- Genere( E costituito da individui dotati di un grado di somiglianza pi largo di quello della
specie e con caratteri comuni a pi specie.)
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Specie (Linsieme degli individui che si assomigliano fra di loro in alto grado.)

Esempi: Camomilla matricaria


- Regno Plantae
- Divisione Angiospermae
- Ordine Asterales
- Famiglia Asteraceae
- Genere Matricaria
- Specie M. chamomilla

Regno Plantae
Divisione Angiospermae
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Genere Melissa
Specie M. officinalis

Regno Plantae
Divisione Angiospermae
Ordine Apiales
Famiglia Apiaceae
Genere Centella
Specie Centella asiatica

2.0 LA CELLULA VEGETALE


L'unit di base in cui organizzato il funzionamento delle piante la cellula vegetale.
La cellula vegetale protetta da un involucro pi o meno spesso e rigido, detto parete cellulare, che
manca nelle cellule animali. Nellinterno si osserva la materia vivente o protoplasma che
eterogenea e si compone di due parti fondamentali: il citoplasma e il nucleo.
2.1 Parete cellulare

Ha funzione di sostegno, di determinare la forma cellulare e di proteggere la cellula da un eccessivo


assorbimento dacqua.
Formata da 3 strati: -lamella mediana
Parete primaria
Parete secondaria
La lamella mediana lo strato pi esterno di circa 0.1 m di spessore. formata da pectati di Calcio
e Magnesio, cio da Sali di acidi pectici. Manca la cellulosa. Le pectine sono formate da zuccheri, per
questo motivo sono molto adesive e tengono vicine le cellule.
La parete primaria formata da una matrice di emicellulose costituite da polisaccaridi a 5 atomi di
carbonio (xilosio e arabinosio) e a 6 atomi di carbonio (mannosio, glucosio e galattosio), amorfe cio
non cristallizzate, e da una bassa percentuale di cellulosa cristallizzata, formata da microfibrille.
La cellulosa il principale costituente della parete del di tutto il regno vegetale.
La parete secondaria si forma quando la parete inizia a crescere in spessore. Diminuisce la quantit
dacqua e aumenta il contenuto di cellulosa. addossata alla parete primaria ed inspessita in
direzione centripeta (dallesterno verso linterno).
L accrescimento secondario in spessore solo di rado omogeneo; per lo pi alcune piccole aree della
parete primaria non vengono coperte dalla parete secondaria: si formano cos le punteggiature.
La parete cellulare, durante la vita della cellula, assume spesso nuove caratteristiche chimico-fisiche,
in stretto rapporto con le funzioni che deve svolgere:
-Lignificazione: deposizione di lignina, polimero costituito da monomeri di natura aromatica
derivanti dalla fenilalanina, inserita nella matrice della parete. Ha la funzione di protezione contro
gli invasori.

Suberificazione: deposizione di suberina costituita da acidi grassi, ossiacidi e derivati fenolici. Rende
le pareti idrofobiche e plurilamellate nella faccia interna. Viene depositata in strati concentrici. La
deposizione massiccia sottoforma di sughero tipica dei tessuti esterni di radici e fusti.
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Cutinizzazione: Deposizione di cutina, polimero acidi grassi e ossiacidi, ha un numero minore di


carbossili. Si trovano solo nelle cellule dellepidermide. Viene disposta in strati: Qunado la
disposizione massiccia si parla di cuticola. Quando si insinua tra le pareti radicali parliamo di
chiodi della cuticola, serve a difendere la pianta dalla traspirazione, svolge anche funzioni protettive.

Cerificazione: Deposizione di cere, esteri tra acidi grassi e alcoli. Sono disposte al di sopra della
cuticola, impermeabilizzazione che isola le piante dallambiente esterno.

Mineralizzazione: Impregnazione di Sali minerali, che conferiscono alla parete cellulare una
particolare rigidit e resistenza. Le mineralizzazioni pi frequenti sono dovute al deposito di silice o
di carbonato di calcio. Si formano per incrostazione nelle maglie della cellulosa o sulla superficie
esterna od interna.

Gelificazione: Aumento di sostanze di gel, cio aumento di pectine che immagazzinano acqua.
Quando ne hanno una quantit enorme formano le mucillagini. Se la gelificazione eccessiva si
formano le gomme.

Pigmentazione: impregnazione della parete con sostanze colorate.


2.2 Citoplasma
Il citoplasma la sostanza compresa fra membrana plasmatica e membrana nucleare. Il citoplasma
comprende tutte le sostanze funzionanti della cellula (il protoplasma) ad eccezione del nucleo;
consiste di una soluzione acquosa di enzimi e di altre macromolecole, ATP, trasportatori di elettroni,
aminoacidi, nucleotidi e sostanze inorganiche, come fosfati, sodio e potassio, in gran parte sotto
forma di ioni. Il citoplasma suddiviso da una rete di membrane, detta reticolo endoplasmatico. Il
reticolo endoplasmico divide la cellula in compartimenti separati.
Allesterno il citoplasma delimitato da una membrana plasmatica, tale membrana composta da
lipoproteidi ed ha una grande importanza negli scambi tra la cellula e la parete cellulare. Nel
citoplasma vi sono dei corpi figurati ben differenziati che si chiamano organuli citoplasmatici Essi
sono:

I plastidi: sono organuli molto specializzati come struttura e funzione. I plastidi si evolvono da un
pro plastidio. Se si sviluppa al buio evolve in Leucoplasto, se si sviluppa alla luce da origine ad un
cloroplasto.
I cloroplasti sono verdi perch contengono un miscuglio di pigmenti detto cloro croma, formato da
clorofille, carotone e xantofille.
I leucoplasti sono plastidi incolori che spesso accumulano amido e per questo vengono chiamati
anche amiloplasti.
I cromoplasti contengono pigmenti, ma non fanno la fotosintesi, il loro compito quello di colorare
petali di fiori, frutta ecc..

I Vacuoli: la comparsa dei vacuoli in una cellula in via di differenziamento evita che durante
laccrescimento si creino nella cellula dei vuoti. Hanno il compito di accumulare le sostanze che il
citoplasma ritiene in eccesso (metaboliti secondari), posso essere rifiuti della cellula che vengono resi
inoffensivi accattonandoli allinterno del vacuolo, dato che le piante non hanno un sistema di
escrezione. Un'altra funzione del vacuolo quella di osmometria cellulare: quando la pressione del
citoplasma maggiore di quella allinterno del vacuolo, il vacuolo esercita a sua volta una pressione
di turgore. Questa pressione determina il mantenimento della rigidit dei tessuti, lapertura e chiusura
dei fiori, delle cellule stomatiche e dei movimenti foliari.
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3.0 I principi attivi delle piante

L azione terapeutica svolta dalle piante, dovuta ai principi attivi in essa contenuti.
Per principio attivo, si intende quella sostanza ottenuta dal metabolismo vegetale, da cui dipende,
appunto, l azione della pianta. I principi attivi pi importanti sono:
Glucosidi
Alcaloidi
Tannini
Principi amari
Mucillagini
Oli essenziali
Flavonoidi

I glucosidi sono sostanze molto complsse che hanno in comune il legame chimico con zuccheri.
Agiscono particolarmente a livello della muscolatura del cuore. La digitale una pianta
particolarmente ricca di glucosidi (digitossina, digossina) e molti farmaci cardiotonici hanno nella
loro composizione derivati degli alcaloidi di questa specie officinale. Hanno la propriet di
modificare, a piccole dosi, il ritmo e lampiezza delle contrazioni cardiache.

Gli alcaloidi: Sono sostanze richhe di azoto che hanno struttura chimica diversa fra loro. Hanno per
in comune la peculiarit di dare soluzioni molto basiche in acqua e di agire sullorganismo in modo
diverso,ma di solito molto intenso. Infatti molti degli alcaloidi sono catalogati fra le sostanze tossiche
(stricnina, morfina ecc.) e molti sono considerati dei veri e propri veleni. Hanno propriet di
esercitare importanti azioni farmacologiche: hanno attivit sul sistema nervoso centrale sia come
depressivi sia come eccitanti e sui reni come diuretici. Possono avere azione antifungina, antibiotica
ed antitumorale.( Ex. Morfina, caffeina, cocaina, emetina, stricnina).

I tannini hanno la caratteristica comune di reagire facilmente con le proteine che permettono di
formare complessi stabili e forti. Per questo motivo i tannini sono stati usati per secoli per la concia
delle pelli data la loro reattivit con le proteine cutanee. Questa propriet e' sfruttata dalla medicina
popolare per proteggere la pelle lesa da infezioni o infiammazioni, interrompendo la secrezione delle
ferite e rallentando le emorragie. La corteccia di molte piante medicinali e' spesso ricca di tannini
(china). Ma lo sono anche tantissime piante come lamamelide, la vite rossa e larnica.

I principi amari appartengono a famiglie chimiche diverse fra loro, ma hanno in comune il sapore
fortemente amaro. Hanno poi la prerogativa di favorire le secrezioni del tratto gastro-intestinale e
perci sono usate nelle medicina tradizionale per stimolare la digestione e favorire l' appetito. I
principi amari si trovano principalmente in piante delle famiglie delle Labiate e Composite.

Le mucillagini sono costituite da dei composti chimici di natura polisaccaridica (zuccheri) che hanno
la propriet di incorporare parecchia acqua. Per questo motivo le mucillagini vengono principalmente
usate come emolliente per favorire l' idratazione della pelle, per portare sollievo alle mucose
infiammate. Alcune piante della famiglia delle Malvacee come l' altea e la malva sono
particolarmente ricche di mucillagini e per questo vengono usate per ridurre i sintomi delle
infiammazioni del cavo orale e faringeo.

Gli oli essenziali, sono composti volatili con odore fortemente aromatico. Pressoch insolubili in
acqua, ma spesso volatilizzano con il vapore d' acqua. Hanno generalmente azione stimolante sulla
pelle e sulle mucose e si associano agli oli essenziali azioni espettoranti e fluidificanti. Per questo
motivo le piante ricche di oli essenziali sono spesso usate per le loro attivit sul apparato respiratorio
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e come stimolanti l' attivit digestiva. Molte piante appartenenti alle famiglie delle Labiate (es.
menta, salvia) ed Ombrellifere (es. anice, finocchio) sono particolarmente ricche di oli essenziali.
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I flavonoidi sono composti chimici naturali, diffusi nelle piante superiori e particolarmente conosciuti
ed apprezzati per le loro propriet salutistiche. Potenti antiossidanti, sono utili per garantire lottimale
funzionamento di fegato, sistema immunitario e capillari; contribuiscono inoltre alla prevenzione di
numerose patologie, come quelle cardiovascolari, infiammatorie e persino alcune forme tumorali.
Lampia variet di azioni biologiche ascritte ai flavonoidi dipende in gran parte dalla loro capacit
di bloccare il danno provocato dai radicali liberi, che si correla in maniera importante con molte
patologie croniche degenerative. (T verde, ginko biloba, Rusco, Vite rossa, propoli).
3.1 Droga della pianta
La radice: la parte che la pianta, generalmente, affonda nel terreno per ricavarne il nutrimento.
Nelle specie acquatiche si infiltra nella melma del fondo e talvolta pu essere anche sospesa
nellacqua; nelle piante parassite, come ad esempio il vischio, si abbarbica al fusto di un'altra pianta
vivendo alle sue spalle. Vari sono gli aspetti in cui si manifesta una radice: pu essere a fittone o a
forma di fuso ( la forma pi semplice, per esempio la carota), pu essere fascicolata come la radice
cio formata da tante radici raggruppate, pu manifestarsi sottoforma di bulbo come quello della
cipolla, o sottoforma di rizoma che sarebbe un fusto sotterraneo.
Il fusto: lelemento di sostegno delle foglie, dei fiori e dei frutti; le piccole suddivisioni sulle quali
si formano i fiori, le foglie e i frutti si dicono picciuoli o peduncoli. Il fusto pu essere pi o meno
ramificato, eretto, strisciante, rampicante ecc..si pu presentare di consistenza legnosa o erbacea; pu
essere glabro, cio liscio e lucido, o villoso, cio ricoperto di peli che talvolta possono assumere una
consistenza dura e pungente come le spine di certe piante.
Le foglie: Sono praticamente i polmoni delle piante, attraverso le quali essere respirano e compiono
anche la funzione di arricchire di ossigeno laria che anche noi respiriamo; il loro colore
generalmente verde dato dalla clorofilla.
Il fiore: lorgano sessuale delle piante e si manifesta sottoforme diverse. Esso pu essere solitario o
costituito da molti fiori insieme; si chiama infiorescenza la disposizione che assumono i fiori
raggruppati sullo stesso peduncolo.Le infiorescenze pi note sono i capolini come quello della
margherita che simulano un fiore unico
Il frutto o il seme: sono gli elementi della riproduzione che si formano dopo che il fiore gi stato
fecondato.
3.2 FATTORI CHE INFLUENZANO IL CONTENUTO D PRINCPI ATTIVI
I principi attivi possono essere influenzati da fattori endogeni e fattori esogeni. I primi sono
dipendenti dal patrimonio genetico dei singoli individui e quindi ereditari. I secondi dipendono
dallambiente in cui le piante crescono.
Tutte e due sono effetti della natura. La pianta pu avere degli effetti diversi o vivere in ambienti
diversi. Ecco che allora la produzione di principi attivi pu cambiare. Nellambito di queste
variabili, non detto che luomo non intervenga per orientare la produzione verso situazioni pi
favorevoli.
FATTORI ENDOGENI
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Fra i fattori Endogeni al primo posto troviamo let (fattore non genetico) e lo stato di sviluppo.
Man a mano che la pianta cresce, la sua struttura cresce anchessa. Pi cresce let pi principi attivi
si producono, fino a quando non subentra il processo di invecchiamento.
Fattori genetici, riguarda le caratteristiche che sono trasmissibili nellambito della specie. Per
esempio al primo posto c la selezione cio la competizione che c fra le varie specie per i
nutrimenti presenti in un certo ambiente. Ciascun organismo cerca di assicurarsi la sopravivenza e
lo pu fare a scapito del suo vicino, sottraendogli i nutrimenti. Questo fenomeno possibili anche
fra individui della stessa specie. Per esempio se abbiamo un campo della stessa pianta ciascuno di
loro cercher di prendersi il materiale necessario alla propria sopravivenza, cercando di recuperare
la maggior parte di nutrienti dallambiente, senza modificare la sua struttura. Quindi abbiamo delle
piante pi forti ( si ha una maggiore produzione di principi attivi) rispetto alle altre e sono queste
che alla fine prevalgono. Questo fenomeno d origine ad una curiosit botanica che viene definita
razza chimica, gli individui sono tutti uguali, ma la produzione di principi attivi diversa. Luomo
ha imparato a riconoscere questo elemento, quindi luomo va a raccogliere le piante pi forti e fa in
modo da far generare solo quella specie. Quindi l selezione un processo scientifico, spontaneo in
cui la quantit di principi attivi varia secondo questo principio di regolazione e competizione fra
individui anche della stessa specie, ed un processo dove possiamo intervenire anche
artificialmente. Conosciamo 25 razze chimiche di Timo, ad esempio oppure della segale cornuta ne
conosciamo 17 razze chimiche.
Ibridazione: cio un organismo dove c stata una mescolanza di caratteri genetici, in genere
questo fenomeno si ha quando si ha la combinazione di due organismi appartenenti allo stesso
genere, ma non alla stessa specie. Un ibrido nellambito degli animali il mulo (incrocio fra un
asino e cavallo, sono tutte e due equini, ma appartengono a due specie diverse). Per per ottenere un
ibrido bisogna avere una certa compatibilit. Ne parliamo in botanica perch gli ibridi hanno una
qualit di produzione di principi attivi diversa dai progenitori. Non si ha una somma di principi
attivi che si traduce, ma anche un azione qualitativa e allorigine di questo si ha un meccanismo
biologico. Il pi famoso ibrido che conosciamo la Menta Piperita. Normalmente il nuovo
organismo si origina dallunione del gamete maschile e dal gamete femminile. Nellorganismo
ibrido abbiamo dei cromosomi di una pianta e dei cromosomi dellaltra, questi cromosomi non sono
mai a coppie in quanto appartengono a specie diverse, quindi questo nuovo organismo non pu
generare nuovi organismi in quanto un individuo sterile. Ed ecco che compaiono propriet che
nella pianta madre non comparivano in quanto erano tenute a freno dal cromosoma dominante.
Mutazioni: modificazioni del corredo genetico. Possono interessare limitatamente il corredo
genetico oppure pi distesamente oppure tutto il corredo genetico.
FATTORI ESOGENI
Modifiche che noi imponiamo alla pianta per migliorare.
Clima, fattori specifici che sono la temperatura, umidit, ventilazione e lesposizione alla luce
solare. Ci sono delle piante che per vivere bene, devono essere esposte direttamente alla luce. Altri
preferiscono ambienti ombrosi ed altre che preferisco ambienti con media luminosit.
La ventilazione influisce sulla produzione dei principi attivi, perch favorisce la traspirazione della
pianta (aumenta quello che la perdita di acqua attraverso vapore, la disidrata), quindi se la pianta
non ha abbastanza risorse dal terreno, alla fine pu esaurirne la produttivit. La ventilazione diventa
un punto critico se i principi attivi che la costituiscono sono volatili (per esempio gli oli essenziali),
quindi perdiamo questi principi attivi.
Leffetto inverso si ha con lumidit, se una pianta per vivere bene ha bisogno di eliminare vapore e
trova un clima molto umido, non riuscir ad eliminare vapore.
Un aspetto che condiziona molto la produzione di principi attivi e lo sviluppo delle piante la
Latitudine (distanza dallequatore). Per esempio se una pianta vive vicina allequatore e la stessa
pianta lontana dallequatore, avremo delle differenze ad esempio il Ricino, perch la pianta legnosa
non si produce. Un altro esempio lOleandro, in alcune zone vicine allequatore ha la forma di un
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albero, mentre pi a nord assomiglia pi ad un arbusto, un altro esempio laloe, qui le foglie
nascono raso terra, mentre pi vicino allequatore hanno un fusto.
Un altro fattore importante lAltitudine, altitudine intesa come altezza rispetto al livello del mare.
Influenza sulla quantit di principi attivi presenti in una pianta. Per esempio il rabarbaro, pianta
asiatica coltivata sullaltopiano del Tibet (3000 metri di altitudine), ha una certa produzione di
principi attivi, ma se questa pianta viene trasferita in un luogo diverso da quello originario, si ha un
cambiamento di principi attivi, in Inghilterra non ha una pochissima quantit di principi attici,
infatti viene utilizzato a scopo alimentare e non terapeutico.
Un contributo importante per questo aspetto lo pu dare il terreno, ha un ruolo importante nella
produzione di principi attivi, in quanto da l che la pianta prende i suoi nutrimenti (Sali minerali,
composti azotati e acqua). Per bisogna valutare anche la compattezza dei terreni, perch di solito
un terreno molto compatto non lascia passare lacqua, quindi lacqua si ferma in superficie e non va
in profondit. Quindi una pianta che ha bisogno di acqua in profondit soffre. Se una pianta ha
come droga la radice e questa pianta vive in terreno che non friabile, la radice non si sviluppa.
Quindi la natura del terreno decisivo in questa produzione di principi attivi.
FATTORI ARTIFICIALI
Raccolta: Nel momento in cui le piante sono pronte per essere raccolte, vanno raccolte. Le piante
vanno raccolte in base allottenimento della massima resa di principi attivi. Nella vita della
pianta non sempre c la stessa quantit di principi attivi, perch la droga potrebbe essere non tutta
la pianta, ma solo una parte.
A seconda della parte della pianta che si utilizza, dovremo studiare il momento ottimale per la
produzione di principi massima. La situazione ottimale sarebbe in realt una elevata produzione di
principi attivi e una bassa di principi tossici. Per ogni pianta bisogna studiare il momento
opportuno a seconda della parte della pianta da utilizzare.
Per raccogliere un organo sotterraneo, il momento ottimale quando la parte aerea non si ancora
sviluppata, perch altrimenti la pianta consuma tutte le sue risorse energetiche (compresi i principi
attivi) per produrre lo sviluppo della nuova pianta. Quindi questa raccolta avviene, in genere, in
Inverno. Questo discorso non vale per le piante che fioriscono in Inverno.
Quando dobbiamo utilizzare la parte della pianta che fa parte della struttura aerea, per esempio le
foglie, bisogner aspettare che queste siano al massimo del loro sviluppo e della loro estensione.
Per devono essere raccolte prima che i fiori spuntino perch senn la loro produzione di principi
attivi a rischio, perch il fiore lorgano produttivo della pianta, quindi tutte le sostanze sono
dirottate verso di lui.
Se la droga costituita dal fiore, bisogner aspettare che sia ben sviluppato, ma devono essere
raccolti prima della fecondazione. Perch senn i principi attivi saranno coinvolti in questo
processo.
Il seme ha capacit di mantenersi tale e quale per lunghissimi periodi di tempo (anni e anni), ha una
struttura statica che si sviluppa solo in determinate condizioni ambientali favorevoli, bisogna evitare
di raccoglierlo quando inizia a germinare. Quindi si pu raccogliere prima che inizi la sua attivit
germinativa.
Quindi per ogni pianta bisogna individuare il periodo ottimale: tempo balsamico, periodo ottimale
per raccogliere la pianta, quando questa alla massima produzione di principi attivi. Esistono delle
piante che hanno anche un ora balsamica, cio una volta stabilito il tempo balsamico, il
raccoglierla la mattina o la sera pu fare una grande differenza. Se per esempio bisogna ottenere un
olio essenziale, raccoglierlo la sera pu fare una grande differenza in quanto dopo essere stato
esposto ai raggi solari, una parte pu evaporare. Un altro esempio loppio, questo un latice che si
ottiene dalla capsula del Papaver somniferum, per riuscire a prelevare questo latice, la capsula deve
essere verde (3 settimane dopo la fecondazione), se viene prelevato la mattina ha una certa quantit
di principi attivi, mentre la sera ne ha un altro. La mattina prevale la morfina, mentre la sera prevale
la codeina.

Preparazione: Ci sono delle procedure che consentono di utilizzare la droga anche a distanza di
tempo, senza che queste si degradino e perdano i loro principi attivi ( fenomeno di marcescenza). La
droga va ripulita del materiale che non serve per esempio foglie secche. Per riuscire a conservare la
pianta bisogna procedere con dei metodi ben precisi: metodi di essiccamento.
La prima cosa da fare quella di seccare la pianta, metodo che si basa sulleliminazione dellacqua,
quindi prendiamo la pianta e la esponiamo al sole, questo metodo adatto per gli alimenti, ma non
per alcune piante a scopo terapeutico in quanto alcuni principi attivi sono suscettibili al sole.
Inoltre questo procedimento ha dei tempi lunghi di realizzazione, questo contrasta le esigenze
industriali, che non possono aspettare cos tanto tempo. Hanno introdotto luso delle stufe,
apparecchiature, pi o meno grandi, in cui la temperatura viene incrementata fino a consentire un
processo di essicazione, ma non tanto elevata da bruciare la pianta. Non vengono superata gli 75-80
gradi. Per queste stufe hanno delle dimensioni limitate e pu succedere che le industrie richiedano
un grande quantitativo di pianta. Quindi si utilizzano dei tunnel ambienti molto pi grandi, dove c
una fonte di calore (una stufa aperta a tutto lambiente), collegato ad un sistema di ventilazione in
modo che laria circoli. Man a mano che lacqua evapora abbiamo questo ambiente chiuso che si
satura di vapore, quindi per eliminare questo vapore esistono due modi, applicati alla grandezza
dellambiente. Se lambente piccolo si applica un aspiratore e un condensatore. Negli ambienti pi
grandi si utilizzano le trappole chimiche, cio dei sali che catturano lacqua, formano nuovi
composti che non cedono pi lacqua, per esempio il cloruro di calcio.
Un altro metodo quello di inattivare gli enzimi, se sono quelli che fanno marcire la pianta, se non
possiamo eliminare lacqua agiamo su quelli. Gli enzimi sono delle molecole proteiche, hanno
struttura lineare, questa struttura assume una configurazione spaziale ed proprio la struttura
secondaria che ha la capacit di trasformare le sostanze. Noi possiamo cambiare la struttura dell
enzima aggiungendo NH4Cl (cloruro dammonio). Un altro metodo si pu fare con i raggi
ultravioletti e ultrarossi, ma questo metodo non molto usato perch la droga deve rimanere
immobile.
Un altro metodo quello di sfruttare le propriet denaturanti degli Alcoli. Lalcool ad una certa
temperatura riesce a penetrare in tutti i pori pi piccoli della droga, inoltre arriva ad ebollizione a
temperature non molto elevate. Letanolo molto efficace, ma molto costoso. Il Metanolo proibito
perch pericoloso. Quindi quello pi utilizzato per il costo e per i rischi lalcool isopropilico e viene
utilizzato in un metodo ideato da due ricercatori francesi Perrot Goris, si ha una caldaia dove
lalcool isopropilico portato ad ebollizione, viene fatto passare da un tubicino e va a finire
allinterno di un recipiente partendo dal basso ( perch questo alcool tende ad andare in superficie),
questo recipiente ermetico, poi abbiamo una canula, dove lalcool viene raccolto e viene riciclato in
un condensatore, facendolo tornare liquido. Il problema nasce quando ci sono dei principi attivi che
sono solubili in questo alcool isopropilico e quindi li estrae.
Ci sono altre applicazioni meno note come per esempio gli ultrasuoni.
Conservazione: Una volta che la droga stata ottenuta bisogna proteggere questo materiale in vista
della sua utilizzazione. Per fare questo la droga va posta in contenitori ottimali che garantiscano la
sua conservazione nel corso del tempo. Devono essere conservate in contenitori di vetro, con tappi a
chiusura ermetica, recipienti scuri, devono essere posti a riparo da fonti di calore, umidit e luce. Ci
sono delle droghe troppo delicate che hanno bisogna di determinate cure, quindi devono avere dei
contenitori particolari. Deve essere sempre un contenitore di vetro neutro, di vetro scuro, c un vetro
in particolare che un vetro attinico ( ma molto costoso).
Quindi questo metodo di conservazione fa in modo che non avvenga il processo di marcescenza, che
non si perda lefficacia e che non avvengano infezioni.

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Una volta che questa droga stata preparata, la droga deve essere utilizzata. Innanzi tutti si ha una
selezione dei principi attivi,quindi si estraggono i principi attivi.
6.0 LE VITAMINE
Le vitamine sono delle sostanze importanti per l organismo umano poich contribuiscono a tutte le
sue attivit vitali sono infatti definite catalizzatori biologici.
L essere umano per non in grado di sintetizzarle da solo e quindi deve costantemente integrarle
con una giusta alimentazione o integratori vari.
Le vitamine si dividono in due gruppi : liposolubili e idrosolubili.
Le prime sono le vitamine solubili in sostanze grasse e pi indicate nei trattamanti anti- age. Ne
fanno parte la Vit. A - E - F - K- D.
Vengono espulse dall organismo difficilmente e quindi raro avere una carenza di queste vitamine.
(K e D non hanno per alcun utilizzo a livello dermocosmetico. La prima aiuta la coagulazione del
sangue e la seconda fissa il calcio alle ossa).
Le seconde sono le vitamine solubili in sostanze acquose e sebbene vengano definite salvapelle,
vengono utilizzate in modo pi limitato nei cosmetici. Ne fanno parte la Vit. C e tutto il complesso
vitaminico del gruppo B.
Vengono espulse dall organismo per mezzo di sudore, urine, feci; motivo per cui necessario
reintegrarle quotidianamente.
La Vitamina A (Retinolo)
Propriet cosmetiche:
Svolge un ruolo importante, insieme ai fosfolipidi ed alle proteine, nel mantenere lintegrit sia
morfologica che funzionale delle membrane cellulari. La presenza di vitamina A influenza
positivamente laccrescimento, lo sviluppo ed il trofismo del tessuto epiteliale (cute e mucose) grazie
allintervento della vitamina nella divisione cellulare e nella sintesi di cheratina: infatti essa provoca
unaccelerazione dellattivit mitotica delle cellule germinative e regola il processo di
cheratinizzazione.
La carenza di vit A determina di conseguenza alterazioni di tutti gli epiteli: la pelle diventa dura,
secca, squamosa, pigmentata, gli epiteli si cheratinizzano, si ha cheratinizzazione della cornea, e
diminuzione della vista ala luce crepuscolare, alterazione degli annessi cutanei.
Per le sue importanti funzioni la vit A viene largamente utilizzata in dermatologia nel trattamento
dellipercheratosi, dellacne, dellittiosi, di alcune forme di eczema. La vit A pu essere impiegata in
associazione alla vit E, la quale aumenta la stabilit del retinolo e migliora la resistenza cutanea.
Oltre allassunzione di vitamine per via orale possono risultare eficaci anche le applicazioni topiche,
con cui possibile raggiungere maggiori concentrazioni locali di una sostanza essenziale per
lepitelio.
IMPIEGO COSMETICO
Viene inserita in preparati destinati al trattamento di una CUTE SECCA, SQUAMOSA, RUVIDA
con finalit di EMOLLIENTE e NORMALIZZANTE.
DERIVAZIONE
presente in natura ad elevate concentrazioni nellolio di fegato di merluzzo e di altri pesci. Ricchi
ne sono anche il burro, il formaggio, le uova ed il latte.
La Vitamina E (Tocoferolo)
La sua funzione pi importante consiste nella prevenzione e nel RALLENTAMENTO della
FORMAZIONE di LIPOPEROSSIDI da LIPIDI POLINSATURI, specie acidi grassi.
Linvecchiamento dei tessuti stato in parte attribuito alla perossidazione dei lipidi di membrana:
infatti i radicali liberi, frammenti molecolari altamente reattivi, provocherebbero la perossidazione
degli acidi grassi insaturi presenti nei fosfolipidi dele membrane biologiche, la degradazione delle
fibre presenti nel derma e lalterazione degli acidi nucleici.
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La vitamina E come ANTIOSSIDANTE BIOLOGICO, riducendo la formazione di perossidi, agisce


da sostanza ANTINVECCHIAMENTO.
Studi con molecole marcate hanno permesso di constatare che la vit E penetra nella pelle integra,
depositandosi soprattutto nella zona del derma: si ritiene quindi che essa sia efficace nel
MANTENERE IN CONDIZIONI OTTIMALI IL TESSUTO CONNETTIVO.
In campo dermatologico infatti la vit E viene utilizzata nel trattamento di lesioni cutanee di varia
origine ed eritemi.
La sua attivit inoltre molto utile in presenza della radiazione ultravioletta, dal momento che
previene la distruzione della vitamina A e del beta carotene presenti nella cute e protegge gli acidi
grassi insaturi essenziali dalla perossidazione ad opera degli UVA e UVB.
CARATTERISTICHE
Si presenta come liquido viscoso giallo pallido, insolubile in acqua, solubile in oli, grassi e solventi
organici. molto stabile al riscaldamento e agli alcali.
IMPIEGO COSMETICO
Viene impiegata per il trattamento di PELLI MATURE, ANAELASTICHE, RUGOSE, a diminuita
attivit sebacea e di smagliature, cio delle tipiche manifestazioni dellINVECCHIAMENTO
CUTANEO. In combinazione con filtri UVA e UVB viene inserita inoltre nelle preparazioni
SOLARI PROTETTIVE.
DERIVAZIONE
La vit E presente in natura soprattutto negli oli di semi germinati di alcune graminacee come
miscela di alfa, beta e gamma tocoferolo.
La Vitamina F (Vitageno F)
La Vitamina F (o vitageno F), viene utilizzata a livello dermocosmetico per mantenere la pelle e i
suoi annessi in condizioni eutrofiche. La carenza di vitageno F determina secchezza cutanea, fragilit
di unghie e capelli.
L uso di prodotti contenenti il vitageno F ha messo in evidenza i seguenti effetti:
Ricostruzione dello strato corneo
Idratazione profonda per l aumento dell integrit della membrana
Miglioramento dell elasticit cutanea
Risulta ottimo ingrediente nei cosmetici idratanti e antirughe, per la prevenzione delle scottature
solari e per il mantenimento della corretta acidit della pelle.
Non meno importante l effetto riequilibrante che queste sostanze producono nel trattamento di
capelli secchi e decolorati.
Si trova in alcuni oli di semi quali soia, girasole, germe di grano etc.
La Vitamina C (Acido Ascorbico)
presente in molti alimenti ma per lo pi lo troviamo negli agrumi, prezzemolo, cavoli, peperoni e
spinaci.
A livello cosmetologico trova impiego per la sua azione sull integrit dei vasi sanguigni poich
interviene sulla sintesi di collagene(una proteina necessaria per la formazione del tessuto connettivo
della pelle) che da elasticit.
In virt di queste azioni, si utilizza in trattamenti topici restitutivi del tono e dell elasticit cutanea.
Ha azione fotoprotettiva e anti-infiammatoria per la cute; per questo la ritroviamo anche all interno
di cosmetici di una linea solare.
Il complesso vitaminico B
Le vitamine del gruppo B ricoprono un importanza fisiologica fondamentale, ma dal punto di vista
cosmetologico trovano impiego soltanto la vitamina B5 (l acido pantotenico) e l alcool
corrispondente (pantenolo), la vitamina H (biotina) e la vitamina P (bioflavonoidi).
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La vitamina B5 (o acido pantotenico) e il pantenolo


Si presenta sotto forma di un liquido incolore, chiaro, molto viscoso, moderatamente igroscopico.
perfettamente solubile in acqua e in etanolo, insolubile nei solventi lipidici. stabile all'aria e alla
luce.
Somministrato per via locale, cos come per via orale o parenterale, viene trasformato nell'organismo
in acido pantotenico (Vitamina B).
Derivazione:
presente in diversi alimenti quali, per esempio, lievito, riso, mais, orzo e agrumi.
Propriet cosmetiche:
L'acido pantotenico, la forma in cui viene convertito il pantenolo, entra nella costituzione del
coenzima A (CoA), una delle pi importanti molecole biologiche. Esso interviene nella respirazione
cellulare (ciclo di Krebs), nel metabolismo lipidico e protidico, nei processi di acetilazione e
nell'attivit dei gruppi carbossilici: quindi una sostanza indispensabile nella sintesi e nell'attivit
funzionale delle cellule dei vari tessuti, in particolare di quelli epiteliali.
Si sono ottenuti numerosi successi con l'acido pantotenico nel trattamento di varie affezioni
DERMATOSI, USTIONI, ALOPECIA, FRAGILITA' DELLE UNGHIE, LESIONI DELLE
MUCOSE, in campo dermatologico, imputabili alla sua propriet fondamentale di stimolare i
processi diRIGENERAZIONE TESSUTALE.
Il pantenolo per il fatto di essere precursore dell'acido pantotenico e per la sua facile idrosolubilit,
uno dei pi efficaci mezzi IDRATANTI, PROTETTIVI, DECONGESTIONANTI di cui oggi
dispone la cosmesi funzionale, considerando anche la sua completa atossicit.
Prodotti in commercio:
utilizzato in preparazioni destinate al trattamento di PELLI SENSIBILI, DELICATE,
COUPEROSICHE, SCREPOLATE e IRRUVIDITE. Viene spesso associato con urea e allantoina
per ottenere una buona azione ammorbidente o con piroglutamatano sodico, lattato sodico, serina e
aminozuccheri, collagene solubile per una precisa azione idratante.
Viene inoltre inserito, unitamente a poliptidi da collagene o da cheratina, in svariati prodotti
tricologici a scopo condizionante e sostantivante ed in lozioni trattanti per il cuoio capelluto.
La vitamina B8/ H (o biotina)
La carenza di biotina influenza principalmente la pelle e i capelli. Tra i sintomi troviamo la calvizie
(che pu essere reversibile se causata da una carenza), le dermatiti, colorito grigiastro, e uno sfogo
intorno a naso e bocca.La biotina introdotta esclusivamente con gli alimenti. Fonti naturali di
biotina sono le carni di bue, vitello, maiale, agnello e pollo, cavolfiore, funghi, carote, pomodori,
spinaci, fagioli, piselli secchi, mele, latte umano e vaccino, pesci, uova e formaggi.
La vitamina P (o bioflavonoidi)
Supporta lazione della vitamina C. Ha potere antiossidante. Neutralizza i danni causati dai radicali
liberi. Previene la formazione dei Cardinali (lividi) in quanto rafforza le pareti dei capillari. E
antiemorragico. Aiuta i Reni a filtrare e aiuta il fegato a funzionare bene. La ritroviamo in tutti gli
agrumi, susine , ciliegie, peperoni verdi, broccoli e pomodori.
7.0 La Fitocosmesi
Negli ultimi anni si assistito alla grande esplosione del naturale, ma per quanto riguarda i
cosmetici in commercio, anche se venduti in erboristeria, non possiamo parlare di prodotti
completamente naturali o vegetali.
Il termine naturale continua ad esercitare il suo fascino, ma purtroppo non sempre tutto quello che
dichiarato naturale lo realmente! In ogni caso bene tener presente una certa graduatoria, nella
naturalit, anche delle materie prime usate per i cosmetici.
Le materie prime naturali sono le sostanze estratte dai vegetali, animali o minerali, senza che sia stata
apportata alcuna modifica chimica.
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La fitocosmesi odierna, differenziandosi dalla cosmesi popolare dei secoli passati, una sorta di
compromesso; malva, tiglio, salvia, camomilla e tante altre piante, non vengono pi utilizzate sotto
forma di impiastri o decotti. Il derivato vegetale soltanto una percentuale limitata rispetto agli altri
componenti ottenuti per sintesi.
7.1 Le propriet specifiche delle piante
Queste sostanze fanno dunque parte dei preparati fitocosmetici e in base alle loro caratteristiche
funzionali, svolgono svariate azioni specifiche:
Antibatterico: che combatte le affezioni batteriche
Antiedemigeno: principio attivo che contrasta l insorgere dell edema (cellulite)
Antimicotico: principio attivo che impedisce l insorgere di micosi
Antiossidante: sostanza che contrasta l azione dei radicali liberi
Antisettico: protegge dalle infezioni causate da agenti patogeni esterni (micosi etc)
Astringente: capacit di ridurre temporaneamente le dimensioni dei pori
Battericida: principio attivo che elimina i batteri
Batteriostatico: principio attivo che inibisce l azione dei batteri (propoli)
Decongestionante: che elimina l eccessivo afflusso di sangue in una zona del corpo
Depurante: che libera da elementi dannosi
Dermopurificante: azione su pelle impura e comedonica
Elasticizzante: ricco di collagene ed elastina, per rendere elastica la pelle attenuando rughe
Emolliente: rilassa i tessuti allontanando infiammazioni
Fungicida: principio attivo che elimina le micosi
Idratante: che trattiene acqua all interno dei tessuti, impedendone la dispersione
Lenitivo: principio attivo capace di alleviare uno stato infiammatorio cutaneo
Protettivo solare: principio che filtra le radiazioni solari e idrata la pelle esposta al sole
Seboequilibrante: che regola la secrezione sebacea, principio attivo per cosmetici per una pelle
grassa
Vasocostrittore: principio attivo che restringe i vasi sanguigni
Vasodilatatore: principio attivi che dilata vasi sanguigni
Vasoprotettore: principio attivo che protegge i vasi sanguigni
7.2PIANTE AD AZIONE LIPOLITICA ED ANTICELLULITE
La cellulite un processo localizzato in determinate regioni corporee, nel quale si assiste ad una
sofferenza primitiva dello strato dermico, che coinvolgendo il microcircolo locale, provoca dapprima
ristagno di liquido in eccesso negli spazi intercellulari del derma, in seguito per scarso rifornimento
di ossigeno, una reazione secondaria da parte del tessuto connettivo con una sclerosi del tessuto
circostante.
La cellulite un processo liposclerotico, legato a fattori ormonali, che colpisce il sesso femminile in
et fertile, ovvero dal primo ciclo mestruale fino alla menopausa.
Questo tipo di piante hanno come scopo principale quello di liberare il grasso presente all'interno
delle cellule adipose e di eliminare i liquidi in eccesso tramite la diuresi.
LE ALGHE
Le alghe, sono importantissimi derivati biologici di cui l estetista fa un largo uso in cabina.
Sono piante uni- pluricellulari; per vivere necessitano di acqua, ossigeno e luce. Sono composte da
clorofilla, vitamine, proteine, acqua, sali minerali, oligoelementi (magnesio, ferro).
Si dividono in:
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Alghe azzurre
Alghe verdi
Alghe rosse
Alghe brune
Le alghe azzurre sono alghe prive di un vero nucleo e contengono un pigmento di colore verdeazzurro, la fico cianina. Sono comunissime nelle acque dolci e in quelle termali. Ha propriet
antiossidanti, immunostimolanti e antitumorali. Un esempio la spirulina.
Le alghe verdi, sono chiamate cos perch contengono molta clorofilla che ne conferisce la
colorazione; vivono sia in acque dolci che salate ed hanno tanto bisogno di luce per vivere, tanto che
si trovano quasi a pelo dacqua. Queste alghe, sono consigliate nelle diete di coloro che devono
perdere molti chili perch in genere contrastano la fame.
Tra le alghe verdi ritroviamo la spirulina , ricca di vitamina A e C, che si utilizza in caso di
affaticamento da sport perch ha un alto valore energetico.
La chlorella, l alga con il pi alto contenuto di clorofilla ed questa che si consiglia per contrastare
la fame.
Le alghe rosse pi importanti, sono le diatomee, che assumono un colore pi giallastro o arancio
perch contengono caroteni. Si trovano per lo pi in acque salate e sono avvolte in un guscio duro
che funge da protezione. Questa alga viene spesso utilizzata nella formulazione di scrub estetici
grazie ad una sua particolarit: quando muore, il guscio si stacca e, cadendo sul fondo si sgretola. I
frammenti vengono liofilizzati e utilizzati per il cosmetico, andando a rappresentare i granuli
esfolianti.
Le alghe brune sono per lo pi pluricellulari; raggiungono i 65 m di altezza e sono le pi grandi per
dimensioni. Hanno anche loro bisogno di luce per vivere, ma meno di quelle verdi, tanto che si
trovano a met tra la superficie dell acqua e il fondale marino. Devono il loro colore brunastro grazie
ad un pigmento che la fuco xantina. Vengono utilizzate molto in ambito estetico, soprattutto in
trattamenti depuranti, dimagranti e drenanti.
ALGA BRUNA (Fucus vesiculosus L.)
Le alghe del genere FUCUS crescono nelle coste dell Oceano Atlantico, particolarmente in
Groenlandia e Norvegia, nonch lungo le coste atlantiche che percorrono La Manica, sino ai Tropici.
LAlga Bruna raccolta principalmente sui litorali della Britannia, dove rigettata sulle spiagge dalle
mareggiate.
I componenti attivi principali dellAlga Bruna sono. Mucopolisaccaridi, mucillagini, iodio (sia in
forma organica sia minerale) e polifenoli.
Secondo alcuni autori, lALGA BRUNA sarebbe sata impiegata fin dal 1600 nella terapia
dellOBESITA e del gozzo. Duchesne e Duparc a met del 1800 pubblicarono notizie precise
sullimpiego nellobesit dellAlga bruna. In una ricerca apparsa nel 1863, gli autori riportano casi di
pazienti obesi che, con lutilizzo dellAlga Bruna protratto per diversi mesi, ottennero un notevole
dimagrimento. Successivamente, anche altri autori hanno confermato lefficacia dellimpiego di
questalga nel trattamento dellobesit.
La terapia con lalga bruna si basa sul suo alto contenuto di iodio. Si ritiene, infatti, che un aumentato
apporto di iodio determini un incremento della produzione degli ormoni tiroidei, e di conseguenza un
AUMENTO del METABOLISMO BASALE che costringe lorganismo a BRUCIARE i GRASSI
di riserva. Inoltre, lalga pu avere una leggera azione lassativa.
I trattamenti a base di fucus sono sconsigliati a che soffre di tiroide,in quanto potrebbe peggiorare la
situazione.
Propriet cosmetiche:
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Idratante e rimineralizzante del tessuto cutaneo. Stimola la circolazione con azione tonica e lipolitica
locale (riduzione del grasso e azione anticellulite).
Parti utilizzate Estrazione:
Il tallo (ovvero il corpo vegetale privo di veri tessuti tipico delle alghe).
Costituenti funzionali:
Mucillagini (alginati, fucoidina, laminarina), proteine, carotenoidi, tetraterpeni (fucoxantina), iodio
sia in forma organica sia minerale, acido ascorbico (vitamina C), sali minerali, focusteroli.
Prodotti in commercio:
Il tallo in taglio tisana o polvere. Creme, lozioni e gel ad azione lipolitica locale, drenante e
anticellulite. Sali da bagno alle alghe e lozioni per idromassaggio,ma soprattutto nei fanghi.
CENTELLA (Centella Asiatica (L.)
La Centella una piccola pianta erbacea, che nasce spontanea in vaste zone dellIndia, in Pakistan, e
in terreni umidi ed ombreggiati dellAfrica meridionale e dellAmerica centrale.
Propriet cosmetiche:
Cicatrizzante, anticellulitica, antismagliature. Idratante e ammorbidente cutanea, antibatterica.
Rigenerante dei tessuti cutanei e sottocutanei. Migliora il tono e l'elasticit delle pareti venose.
La centella utile per prevenire e trattare l'insufficienza venosa e quindi il gonfiore e la pesantezza
alle gambe e alle caviglie che ne derivano, ma anche il dolore alle vene, i crampi notturni e le
emorroidi.
Agisce principalmente preservando la struttura e la tonicit delle pareti vasali grazie alla sua attivit
di stimolo della sintesi di collagene da parte dei fibroblasti.
Dopo un primo trattamento possibile effettuare cicli di mantenimento che aiutino a prevenire un
nuovo indebolimento dei vasi sanguigni.
Inoltre lestratto di centella anche in grado di accelerare la cicatrizzazione di piaghe, lesioni cutanee
e ustioni di primo e secondo grado.
Grazie alle sua propriet benefiche sui vasi e sul tessuto connettivo, pu essere utile anche nel
trattamento della cellulite.
Parti utilizzate Estrazione:
Le foglie, la pianta intera. Estratti acquosi (tisane), idroalcolici, macerati oleosi.
Costituenti funzionali:
La Centella contiene triterpeni (asiaticoside, madecassoside), aciti triterpenici (acido asiatico acido
madecassido), olio volatile tannini, flavonoidi (quercetolo), fitosteroli (betasitosterolo), zuccheri,
pectine, sali minerali.
Prodotti in commercio:
La pianta secca. Estratti di centella sono contenuti in creme viso e gel contorno occhi ad azione
antirughe e tonificanti. Prodotti cosmetici ad azione rassodante anticellulite. Lozione spay per
allegare la sensazione delle gambe pesanti.
sconsigliata durante la gravidanza perch potrebbe causare il rilascio della muscolatura uterina.
Inoltre bene non utilizzare la centella durante l'allattamento.
TARASSACO (Taraxacum officinale Weber)
Il tarassaco (Taraxacum officinale, fam. Composite o Asteracee) una pianta erbacea particolarmente
diffusa nei luoghi erbosi ed areati di tutto il territorio italiano. Noto anche come dente di leone, stella
gialla e capo di frate, il tarassaco si riconosce facilmente per i suoi capolini fiorali di colore giallo
intenso, che si chiudono al calar del sole e si riaprono al ritorno della luce (il tarassaco conosciuto
anche come girasole dei prati). Al capolino sussegue un globo piumoso bianco-argentato, dotato di
numerosi acheni; da qui l'appellativo popolare "soffione".
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Alcuni autori fanno risalire le origini del nome "tarassaco" ai termini greci taraxis (disordine,
squilibrio) e akas (rimedio). Non sorprende, dunque, che il tarassaco sia un rimedio conosciutissimo
dalla medicina popolare. Significative sono anche le denominazioni tradizionali attribuitegli nei vari
Paesi del Mondo, tra le quali ricordiamo l'italiano "piscialetto" ed il francese Pissenlit. Entrambe
queste denominazioni si riferiscono ai poteri diuretici delle foglie di tarassaco - ricche di potassio e
sostanze amare - che possono essere consumate come verdura cotta a vapore (se si cuociono in
ammollo, bene ricordare che a cottura ultimata l'acqua conterr la maggior parte dei princpi attivi).
A tal proposito si consiglia di raccogliere piantine piccole e tenere, cresciute in luoghi non inquinati,
prima della fioritura.
Aldil delle propriet diuretiche universalmente note, il tarassaco - ed in particolare il suo rizoma e
la radice - aumentano la produzione della bile ed il suo deflusso dal fegato all'intestino (propriet
rispettivamente definite colagoghe e coleretiche). I suoi estratti vengono pertanto utilizzati come
purificanti, decongestionanti e disintossicanti epatici. Al tarassaco vengono attribuite anche propriet
antinfiammatorie, ipoglicemiche, stimolanti l'attivit pancreatica ed ipo-colesterolemizzanti
(promuove l'eliminazione biliare del colesterolo in eccesso e ne riduce l'assorbimento grazie alla
ricchezza in fitosteroli e fibre solubili).
Come tutte le composite, la radice di tarassaco ricchissima di inulina, una fibra solubile con effetti
prebiotici (sostanze organiche non digeribili, capaci di stimolare selettivamente la crescita e/o
l'attivit di uno o di un numero limitato di batteri benefici presenti nel colon), utili per migliorare la
funzionalit intestinale e selezionare una flora enterica simbionte. Degno di nota anche il contenuto
in flavonoidi, acido ascorbico, provitamina A e calcio.
I blandi effetti diuretici e la ricchezza in potassio possono contribuire a regolarizzare i fluidi corporei
ed abbassare la pressione arteriosa (in tal caso il tarassaco va necessariamente assunto previo
consulto medico).
ANANAS
L'ananas una pianta della famiglia delle Bromeliacee, originaria dell'America meridionale. Viene
coltivata, per scopi alimentari, ornamentali e per la produzione di alcuni tipi di fibre, in tutte le
regioni tropicali da dove vengono esportati i frutti.
Le propriet benefiche dell'ananas fresco si devono ricondurre essenzialmente alla bromelina, ovvero
un fondamentale enzima che presente in notevoli quantit nel gambo della pianta.
La peculiarit di questo enzima rappresentata dal fatto che favorisce la digestione di tutte le
proteine, comprese anche quelle che hanno una struttura estremamente complessa.
Il gambo dell'ananas conosciuto come terapeutico gi da qualche secolo, dato che veniva mangiato
proprio con uno scopo digestivo al termine di abbondanti pranzi o cene.
Oltre a facilitare la digestione delle proteine, la bromelina dotata di propriet antinfiammatorie,
antiedemigene ed anticoagulanti. Una volta assunta, viene assorbita come tale in misura del 40%.
Giunta nel circolo ematico, espleta la propria azione fibrinolitica favorendo la degradazione della
fibrina, una proteina coinvolta nella formazione dei coaguli di sangue. Quest'attivit, utilissima in
caso di ferita, diventa pericolosa quando insorge all'interno di un vaso venoso o arterioso, dando
origine a trombi (coaguli di sangue). Le propriet inibitorie sulla coagulazione del sangue, rendono il
gambo d'ananas un complemento dietetico utile in presenza di tromboflebiti, vene varicose, angina e
malattie cardiovascolari in genere. Quelle antiedematose (facilita il drenaggio dei liquidi
minimizzando la stasi venosa) ed antinfiammatorie sono invece sfruttate nei prodotti dedicati al
trattamento di cellulite e ritenzione idrica.
L'azione "fluidificante" si espleta anche a livello del muco, con potenziale beneficio in presenza di
asma, sinusite o bronchite cronica.
Le propriet antinfiammatorie della bromelina, legate alla sua capacit di influenzare la sintesi delle
prostaglandine, possono essere utili nel promuovere la guarigione da piccoli incidenti muscolari,
come stiramenti e contratture. Considerata l'origine infiammatoria di questa patologia, il gambo
d'ananas viene consigliato per migliorare i sintomi associati all'artrite reumatoide.
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Per uso topico, la bromelina efficace nell'accelerare la cicatrizzazione di piaghe e ferite.


Prodotti in commercio: Il gambo d'ananas si trova in commercio sotto forma di capsule, compresse
e polveri a base di estratto secco titolato e standardizzato in bromelina. La sua azione stata valutata
in studi clinici con estratti standardizzati e titolati in bromelina al dosaggio di 80 mg per 3 volte/die.
Quando viene utilizzata come supplemento digestivo, la bromelina deve essere assunta in
corrispondenza dei pasti principali. Quando se ne ricercano le propriet antinfiammatorie,
anticoagulanti ed antiedemigene, andrebbe invece assunta a stomaco vuoto, in modo da
massimizzarne l'assorbimento a livello intestinale.
BETULLA ROSSA( Albosinensis betulla)
Tipica della cina.
Droga costituita dalle foglie che contengono sostanze resinose, balsamiche e amare. consigliabile a
chi soffre di MALATTIE delle VIE URINARIE, AFFEZIONI RENALI e ACCUMULO di ACIDO
La propriet fondamentale della Betulla per uso interno quella di stimolare la diuresi senza indurre
alcun effetto secondario sgradito; perci usata per ridurre gli edemi (stasi di acqua nei tessuti) sia di
origine renale che cardiaca, per diminuire il tasso di albumina nelle urine, favorire l'eliminazione di
acido urico. Gli infusi di foglie di Betulla hanno anche la propriet di aumentare la fluidit della bile
e diminuire il tasso di colesterolo nel sangue. Per uso esterno si sfruttano le propriet antisettiche ed
astringenti, utili alle pelli affette da acne, foruncolosi, eccessiva secrezione di sebo. I decotti, le
tinture e altri derivati della Betulla vengono utilizzati in cosmetica sia come astringenti del cuoio
capelluto che come disinfettanti e deodoranti nel caso di forfora grassa. I bagni e gli impacchi di
decotto di Betulla sono utili anche nel trattamento esterno coadiuvante della cellulite.
EDERA (Edera helix)
Ledera un rampicante sempreverde della famiglia delle Araliacee. Il nome edera deriva dal latino
"haerere " che significa essere attaccato.
Pianta comunissima e ben conosciuta in Italia.
Per uso interno si fanno degli infusi delle foglie contro i catarri cronici delle vie aeree, nei reumatismi
e nella gotta.
Lestratto di edera ha unazione di primario interesse cosmetico: grazie alla sua propriet di drenare,
riassorbire i liquidi e di riattivare la microcircolazione, un valido ausilio nel contrastare la cellulite.
Ledera ha unimportante azione vaso-protettrice, defaticante, tonificante e lenitiva.
Per le sue propriet decongestionanti e desensibilizzanti impiegata nel trattamento delle pelli
irritabili. dotata di una leggera attivit anestetica.
Ledera drena i liquidi localmente, grazie alla sua attivit sui vasi capillari.
L'estratto ricco di numerosi componenti efficaci nei trattamenti coadiuvanti l'inestetismo della
cellulite: tannini, rutina, saponine, vitamine.
Grazie allazione astringente favorisce il riassorbimento di liquidi che impregnano i tessuti
sottocutanei. Favorisce la cicatrizzazione di ferite e piaghe.
Lestratto di edera ha propriet ravvivanti, lucidanti e normalizzanti della secrezione sebacea dei
capelli.

7.3PIANTE AD AZIONE DERMOPURIFICANTE E SEBOREGOLATRICE

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Lacne una malattia della pelle, pi propriamente uninfiammazione delle ghiandole sebacee che
pu presentarsi con pustole (che sono le lesioni pi gravi, dovute ad esempio allazione di germi e
che possono insorgere su papule pregresse e non curate), e con papule (ovvero lesioni pi o meno
gravi della superficie cutanea). Ad essi si aggiungono i comedoni (detti anche punti neri), le cisti (che
possono essere superficiali o suppurate, ovvero ripiene di pus), e, da ultimo, le fistolizzazioni, che
rappresentano lo stadio pi grave delle cisti.
Colpisce soprattutto i giovani (80%) a cominciare dai 12-13 anni, ma pu presentarsi anche dai 30
anni in avanti. In particolari periodi (pubert
e menopausa).
Cause possibili dellacne:
1) La predisposizione genetica. Per quanto possa sembrare inimmaginabile, lacne
uninfiammazione della pelle spesso ereditaria: ci significa che se in famiglia vi stata la presenza
pi o meno massiccia di acne, vi sono buone probabilit che i figli ne soffrano. Questo dovrebbe
quindi essere utile al fine di riconoscere in tempo i sintomi dellacne e magari prevenire forme pi
acute e massicce.
2) Gli squilibri ormonali. Se ne parla tantissimo, quasi fino alla nausea, ma non mai abbastanza!
Tra le cause pi comuni per linsorgere dellacne, vi sono gli scompensi ormonali che possono essere
causati da diversi fattori: adolescenza, periodo pre-mestruale femminile, gravidanza. In questi casi,
avviene che la ghiandola sebacea produca un eccesso di sebo in risposta agli ormoni maschili presenti
sia nelluomo che nella donna. In particolare nel periodo del ciclo mestruale, lacne pu aumentare di
molto per via della presenza del progesterone.
3) I fattori batterici. Alcuni batteri, appartenenti al Propionibacterium Acnes, possono favorire, in
casi di particolare e massiccia presenza, la formazione di acne.
4) Lo stress e la tensione. In questi casi, le ghiandole surrenali vengono sovraccaricate di lavoro,
producendo pi ormoni e quindi distruggendo il normale equilibrio fisiologico.
5) Lalimentazione. E bene sfatare il mito della cioccolata, secondo il quale questo alimento cos
amato e prelibato sia in grado di causare effetti ormonali devastanti, ma resta comunque chiaro che in
alcun casi lacne pu scatenarsi a causa di una intolleranza ad un certo cibo, soprattutto quelli che
rappresentano dei potenziali allergeni, come i formaggi, il latte, e la farina di frumento.
6) I cosmetici ed i farmaci. Alcuni cosmetici ed alcuni principi attivi presenti in determinati farmaci
possono, se non causare lacne, peggiorarne sicuramente la presenza.

BARDANA (Arctium lappa L. - Compositae)


La bardana una pianta comune in tutta Italia la possiamo ritrovare lungo le strade, presso le case,
sui ruderi, lungo i fossi. E una pianta erbacea, il fusto pu arrivare ad un altezza di 150-180 cm, le
foglie hanno forma di cuore. I fiori sono dei capolini della dimensione di una nocciola
Propriet cosmetiche:
Antisettica e antibatterica. E' particolarmente utile in caso di eruzioni cutanee, in quanto regolarizza
la secrezione di sebo sia del viso sia del cuoio capelluto. L'uso interno completa l'azione cosmetica
come depurativo e detossicante.
Parti utilizzate Estrazione:
La radice e i suoi estratti, raccolti in primavera.
Costituenti funzionali:
La bardana ricca di inulina, mucillagini, lappatina, fitosteroli, acido clorogenico (come bioattivatore
cutaneo), vitamine A,B,C,P e vitamina E, minerali tra cui magnesio, zinco, fosforo, potassio, ferro e
cromo.
Uso tradizionale:
Diffusamente utilizzata in Europa per la cura della pelle acenica e con foruncoli o con infezioni (in
particolare da stafilococchi) e come preventivo della caduta dei capelli.
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Prodotti in commercio:
Radice taglio tisana (anche per uso interno), tintura (estratto idroalcolico). Linee dermopurificanti,
creme viso, latte, tonico, saponi detergenti, shampo e lozioni purificanti.
TEA TREE (Melaleuca alternifolia Cheel Myrtaceae)
Il Tea tree oil un olio essenziale che si estrae dalla Melaleuca, detta anche Albero del the. La droga
costituita dalle foglie di Melaleuca alternifolia Cheel (fam. Myrtaceae), albero che cresce solo in
una limitata area paludosa, lungo la costa nord del Nuovo Galles del sud, in Australia.
Il curioso nome di Albero del the (Tea Tree) gli stato attribuito poich lo scopritore dell'Australia,
James Cook, impar a preparare, imitando le usanze locali, un the rinfrescante con le foglie di
quest'albero.
Da allora questo nome rimasto, e anche i nuovi abitanti dell'Australia hanno imparato ad utilizzare
le foglie di Melaleuca, per trarne tutte le benefiche virt che gli aborigeni conoscevano da tantissimi
anni.
Dalle foglie si estrae un olio essenziale, dal fortissimo odore e dal sapore assai intenso e
caratteristico, cui si devono le propriet che a questa pianta vengono attribuite.
L'olio essenziale di Melaleuca un potente antisettico, antimicotico, antibatterico e antivirale, dalle
propriet fortemente deodoranti, conservanti, e leggermente anestetiche.
VIOLA DEL PENSIERO (Viola tricolor)
Le viole del pensiero hanno fiori molto grandi e di colori sgargianti, dal bianco al nero puro, privi di
profumo, a cinque petali, con centro scuro o giallo, in contrasto con il resto del fiore.
La viola del pensiero si pu considerare la pianta della pelle per eccellenza e per la sua azione
"depurativa" e decongestionante della pelle, viene, spesso, utilizzata insieme alla bardana. L'attivit
della viola sulla pelle duplice, da un lato vi un'azione stimolante dell'eliminazione di tossine da
parte dell'emuntorio renale, cosa che riduce il carico delle stesse sulla pelle qualora si sia in presenza
di affezioni croniche come le forme acneiche ed eczematose; d'altro canto, la ricchezza di flavonoidi,
carotenoidi e vitamine permette alla pelle di assumere un aspetto "sano" e luminoso.
LAVANDA (Lavandula officinalis L. Fam. Labiate)
Si tratta di un arbusto con foglie lanceolate con caratteristici fiori color viola pallido a mazzette
verticali, promananti un gradevolissimo odore. Cresce spontaneamente in luoghi aridi e sassosi della
regione mediterranea. Inmolti paesi la lavanda viene coltivata intensivamente ai fini dello
sfruttamento industriale per ricavarne l'olio essenziale di larghissimo uso.
Propriet cosmetiche:
Azione dermopurificante per pelle grassa e acneica, tonico e addolcente; attivit cicatrizzante e
stimolante della circolazione superficiale sia della pelle che del cuoio capelluto.
Parti utilizzate Estrazione:
L'essenza, ottenuta dai fiori appena raccolti ed estratta per distillazione in corrente di vapore;
vengono inoltre ottenuti estratti acquosi, acqua distillata, oppure oleosi, oleolita di lavanda, sempre
dai fiori.
Costituenti funzionali:
Nell'olio essenziale, sono stati identificati fino a 160 costituenti, tra cui acetato di linalile, 30-60%
dililnalolo, etilamilacetone, ocimene, dipentene, canfene. I fiori e i suoi estratti contengono acido
ursolico, acido rosmarinico.
Prodotti in commercio:
I prodotti vengono utilizzati per infusi e decotti; gli estratti e l'essenza di lavanda, si ritrovano spesso
come componente sia in saponi, detergenti intimi, lozioni capillari, creme corpo e deodoranti.
LIMONE (Citrus limon L. - Rutaceae)
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una pianta coltivata in tutta la regione mediterranea, sempreverde, talora spinosa. All'ascella delle
foglie o sui corti rametti si trovano i fiori bianchi intensamente profumati (zagare).
Il frutto detto esperidio ha una buccia esternamente gialla e contiene un succo acido.
Propriet cosmetiche:
Ha una buona azione astringente, dermo purificante e detergente; il succo acido viene usato spesso
sulla pelle con azione schiarante su macchie scure ed efelidi (piccole macchie brune). L'essenza
utile in caso di pelle grassa, mista e impura, sia per capillari fragili, sia come rinforzante per unghie;
l'azione schiarante sulle macchie scure ha effetti anche sulla stimolazione dei tessuti cutanei.
Parti utilizzate Estrazione:
Succo fresco; l'olio essenziale estratto mediante spremitura a freddo delle bucce che hanno un colore
che va dal giallo chiaro al verde e che esalano il profumo tipico del limone. Si utilizza anche la
scorza, ricca di bioflavonoidi, acido citrico e vitamina C, B, P.
Costituenti funzionali:
L'essenza costituita per il 70% da limonene, seguono terpinene, pineni, citrale, linalolo, ottanolo,
piccole quantit di furano-cumarine e in certe variet di derivati flavonoidici. Il succo dei Limoni
contiene acido cistrico, 6-8%, acido malico, zuccheri, 2%, pectina, enzimi, vitamine C, A, E, B e
flavonoidi.
Uso tradizionale:
Originario dell'Asia, era gi coltivato in Persia dai Romani. Nell'antichit, a Pompei ed Ercolano,
erano molto diffuse piante di Limone, Cedro, Limetta e Arancio, tanto da essere raffigurate sulle
pitture murarie. In Campania, si prepara un famoso alcolato digestivo e dopopasto ottenuto dalle
bucce del limone lasciato macerare in alcool a 80, con zucchero: chiamato Limoncello.
Prodotti in commercio:
L'olio essenziale; in cosmetologia, l'essenza di Limone e il suo succo sono utilizzati nella
preparazione di creme viso e mani ad azione schiarante e antimacchia.
ARGILLA
LArgilla e' un elemento naturale che viene utilizzato, fin dallantichita', come rimedio nelle terapie
naturali per curare un grandissimo numero di disturbi; essa pu essere usata per uso interno e per uso
esterno. Oggi, infatti, molteplici sono i prodotti cosmetici che utilizzano questa preziosa sostanza per
creare dei preparati estetici molto efficaci.
Contiene moltissimi minerale ma e sopra tutto Silice sotto due forme distinte: una quarzo o quarzite
insolubile in acqua, laltra legata allalluminio costituisce la struttura stessa dellargilla ed
idrosolubile; ferro; gran parte degli oligoelementi essenziali (escluso il molibdeno e il fluoro), in
forma idrosolubile quindi biodisponibili.
Anche gli animali hanno da sempre utilizzato l'argilla per l'igiene personale e per curare malattie
cutanee.
Oggi l'argilla viene spesso unita ad acquee termali per ottenere i fanghi termali, ampiamente utilizzati
per lenire dermatiti, malattie reumatiche e altre patologie.
Propriet cosmetiche:
usata sulla pelle, le cede i suoi preziosi minerali, assorbe le tossine ed elimina le cellule morte.
LArgilla possiede le seguenti propriet terapeutiche: antisettica (propriet di impedire o rallentare lo
sviluppo dei microbi), antitossica, assorbente, battericida, disinfiammante, cicatrizzante,
energizzante. Viene usata in caso di pelli acneiche perch purifica i pori della pelle e previene la
formazione di brufoli e imperfezioni; ha inoltre, spiccate caratteristiche leviganti. Usata come
principio attivo negli shampo, consigliata per chi ha capelli grassi, con forfora o che cadono. Come
peeling aiuta la desquamazione e la rigenerazione della cute.
Parti utilizzate- estrazione:
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Nelluso cosmetico vengono utilizzate diverse quantit di Argilla finemente polverizzate e ventilate.
Specialmente lArgilla verde e lArgilla bianca o caolinite, sono riconosciute per la maggiore
delicatezza.
Costituenti funzionali:
Complesso di sistemi minerali costituito da vari silicati di alluminio o di alluminio-magnesio,
derivante da processi erosivi di rocce granitiche. Contiene una vastissima gamma di minerali e
oligoelementi quali il ferro, il calcio, il potassio, il silicio, il sodio, il titanio, il manganese e il
magnesio.
Uso tradizionale:
In passato si usava lArgilla perch rendeva la pelle luminosa come il sole. Questa affermazione
dovuta al fatto che lArgilla attrae a s il sangue e purifica la pelle, che diventa luminosa.
Prodotti in commercio:
In commercio vi sono vari tipi di argilla. La pi comune quella verde presente nel tipo finemente
macinata per uso esterno,macinata fine e ventilata per uso interno e in compresse per uso interno.
L Argilla rientra spesso nella preparazione di:
-Maschere a base di Argilla bianca, donano alla pelle un aspetto levigato e luminoso. Indicata per
pelli normali, miste e senescenti, svolge un efficace azione di pulizia della pelle.
-Sapone allArgilla: a base di Argilla bianca astringente e rinfrescante, indicato per pelli miste e
grasse.
-Struccante naturale: a base di Argilla bianca, rimuove il trucco nel rispetto della pelle, svolgendo
inoltre un azione purificante e tonificante.
-Bagnoschiuma allArgilla: a base di Argilla bianca, indicato per donare alla pelle la giusta
idratazione, rendendola morbida e profumata; inoltre la presenza di argilla rende questo prodotto
particolarmente adatto come coadiuvante nei trattamenti anticellulite.
EUCALIPTO (Eucalyptus globulus)
La pianta originaria della Tasmania e dell'Australia, si diffusa per nelle regioni tropicali e
mediterranee. un sempreverde, di grandi dimensioni, dalla corteccia liscia e chiara, dalle foglie
lunghe e strette, il cui frutto costituito da una tipica capsula legnosa, profumatissima, a tronco di
piramide.
Propriet cosmetiche:
L'essenza molto sfruttata in campo farmaceutico per le sue PROPRIETA' BALSAMICHE,
ESPETTORANTI, BATTERIOSTATICHE, ANTIPARASSITARIE.
Dal punto di vista cosmetico viene variamente impiegato: come sostanza funzionale
DEODORANTE, STIMOLANTE, AROMATIZZANTE, DECONGESTIONANTE, PURIFICANTE.
Gli eucalipti essudano dalla corteccia una sostanza che si rapprende in grumi gelatinosi rossastri,
detta Kino, costituita da tannini in alte concentrazioni e che viene impiegata per le sue caratteristiche
marcatamente ASTRINGENTI.
Parti utilizzate Estrazione:
Dalle foglie dell'Eucalyptus globulus si ricava per distillazione l'olio essenziale; si producono per
svariati usi anche l'estratto glicolico e la tintura.
Contenuti funzionali:
L'olio essenziale di eucalipto profumatissimo e si presenta come un liquido oleoso, leggermente
colorato, con un potente odore canforaceo. molto ricercato perch ricco in vari composti:
eucaliptolo, pinene, canfene, fellandrene, fenene, sesquiterpeni, citrale, citronellale.
Altri componenti delle foglie sono. Flavonidi, polifenoli, acido glicolico e glicerico, tannini.
Prodotti in commercio:
La sua applicazione comprende prodotti per l'igiene personale; preparati ad AZIONE
STIMOLANTE, ANTISETTICA ed ASTRINGENTE per pelli impure, asfittiche, stressate; prodotti
destinati all'igiene del cavo orale; preparati destinati all'igiene ed alla cura del cuoio capelluto.
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PROPOLI
Il propoli una sostanza resinosa che le api raccolgono da alberi e piante. La resina portata
nellalverare viene aggiunta ad altre sostanze, in particolare a cera e trasformata nella sostanza
conosciuta come propoli.
Il suo colore pu variare moltissimo a seconda del luogo dove viene lavora e a seconda della sua
permanenza allinterno dellalveare ( pi a lungo sta allinterno dellalveare pi diventa scura).
Viene impiegata dalle api a scopo edilizio: per sigillare ogni fessura dellarnia, rivestire le celle, per
assicurare ligiene dellalveare, impedire lo sviluppo dei germi, favorire la conservazione del polline
e del miele, garantire la vita delle larve, ed impedire lo sviluppo di processi putrefattivi dovuti alla
presenza nellalveare di animali estranei uccisi col veleno.
I costituenti dei propoli variano in funzione del luogo di origine e della vegetazione disponibile in
quel dato luogo del mondo.
Il contenuto varia anche in funzione della stagione di raccolta. I 5 componenti principali della propoli
sono: Resine (45-55%), cere ed acidi grassi (25-35%), oli essenziali (10%), polline (5%), altri
composti organici e minerali (5%).
Propriet cosmetiche:
Ad essa sono riconosciute svariate propriet: ANTIOSSIDANTE, ANTIMICROBICA,
ANTIFUNGINA, CICATRIZZANTE e STIMOLANTE la RIGENERAZIONE dei TESSUTI LESI,
VASOPROTETTIVA (dovuta allalto contenuto di flavonoidi), IMMUNOSTIMOLANTE.
Grazie alla sua complessa composizione chimica che ne determina un vasto campo dazione, la
propoli pu venire utilizzata sia per uso interno che per applicazioni locali.
Lassunzione interna utile per favorire la secrezione di succhi gastrici e la peristalsi intestinale,
come diuretico, come antielmintico, come antitossina, come ANTIOSSIDANTE sui radicali liberi e
quindi ANTINVECCHIAMENTO, come stimolante del sistema nervoso, per favorire lassunzione di
vitamina C e la captazione del calcio. Nelluso topico la propoli indicata per la sua azione
ANTIMICROBICA, CICATRIZZANTE, ANTINFIAMMATORIA sulla cute e sulle mucose. Infatti
largamente utilizzata a scopo terapeutico in odontostomatologia, otorinolaringoiatria, dermatologia e
parassitologia. Infine stato rilevato che la propoli possiede una buona capacit di assorbimento
nella fascia dell UV-B (raggi ad azione eritomatogena).
Prodotti in commercio:
-Capsule di propoli (per uso interno per trattare vari problemi di salute).
- Propoli liquido (usati esternamente per trattare ferite, ustioni e problemi cutanei).
-Sciroppi (uso interno contro la tosse).
-Pomate (cura problemi dermatologici)
-Dentifrici
-Shampoo
-Saponi
LIEVITO DI BIRRA
Il lievito alimentare costituito da cellule di lieviti della specie Saccharomyces cerevisiae, sottoposte a
particolari procedimenti di essiccazione. Queste cellule sono prima preparate per coltura su terreni nutritivi
naturali (melasse), arricchite di sostanze azotate, fosforate e di oligoelementi. Tramite questi processi di
fermentazione si ottiene laccrescimento e la moltiplicazione delle cellule dei lieviti, le quali sintetizzano
proteine di alto valore biologico, glucidi e vitamine del gruppo B.
LIEVITO VIVO: questo lievito dovrebbe essere utilizzato quasi esclusivamente per l panificazione. Le cellule
dei saccaromiceti sono sottoposte ad un particolare trattamento che le racchiude vive, in piccole sfere che le
mantengono in vita per lungo tempo.
LIEVITO SECCO: le cellule dei saccaromiceti sono essiccate in modo rapido e a basa temperatura. Con
questo processo si conservano tutti i fattori nutrizionali ed garantita la loro stabilit nel tempo. La rapida
essiccazione, uccide i saccaromiceti, e impedisce che questi producano fermentazioni che potrebbero dar
luogo, nellintestino, a turbe digestive. Lanalisi nutrizionale media dei due lieviti non presenta sostanziali
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differenze nella composizione. I lieviti presentano proteine di alto valore biologico, i glucidi facilmente
assimilabili, vitamine del gruppo B, e sostanze minerali. Il lievito di birra, essendo un alimento ricco del
complesso vitaminico B, agisce da TONICO e RIEQUILIBRATORE del sistema nervoso; dunque utile nello
stress e a tutti i soggetti con problemi nervosi. Esso REGOLARIZZA la DIGESTIONE, PURIFICA la PELLE
e la rende pi bella e luminosa; RAFFORZA i DENTI, i CAPELLI e le UNGHIE, favorendone la crescita.
un buon regolatore del fegato e del ricambio, capace di eliminare in pochi giorni sfoghi della pelle dovuti
alla cattiva alimentazione. Il fegato , infatti, un grande beneficiario delle azioni del lievito: alcuni ricercatori
hanno dimostrato che il lievito un efficace EPATO-PROTETTORE, e un valido INTEGRATORE nella dieta
dei cirroti. Nei bambini si ha un guadagno di peso corporeo e un miglioramento generale di salute a seguito di
somministrazione di lievito. Il lievito dovrebbe essere presente come integratore nelle diete dei diabetici.

7.4PIANTE AD AZIONE LENITIVA DISARROSSANTE


Si definisce lenitivo il preparato erboristico o farmaceutico in grado di alleviare o calmare il dolore.
Oltre che a sedare il dolore, il prodotto lenitivo utile per placare le irritazioni.
Si definisce dissarossante qualsiasi medicamento che riduce o elimina l'infiammazione. La flogosi o
infiammazione l'insieme di modificazioni che si verificano in un determinato distretto
dell'organismo colpito da un danno. Il danno pu essere provocato da: agenti fisici, agenti chimici,
agenti tossici ed infine da agenti di natura biologica. La sintomatologia dell'infiammazione
caratterizzata da calore, gonfiore, dolore, arrossamento e compromissione della zona colpita .
MIRTILLO (Vaccinium Myrtillus L. Ericaceae)
I chiama cos perch le sue foglie e le sue bacche assomigliano a quelle del Mirto.
Piccolo arbusto che cresce comune e abbondante nel sottobosco di conifere della zona montana e
submontana di Europa, Asia e America settentrionale. Presenta foglie alterne dentate, fiori biancorosa, frutti caratteristici a forma di bacca nera, di gusto acido, commestibile.
Propriet cosmetiche:
Decongestionante, astringente, utilizzato per il trattamento della fragilit capillare, riduce il gonfiore
degli arti, antisettico per tutte le forme infiammatorie della pelle, anche per le reazioni allergiche
causate da cosmetici.
Parti utilizzate-estrazione:
Il succo ottenuto dalle bacche fresche.
Costituenti funzionali:
Le bacche sono ricche di antocianosidi, 3%, procianidine B1,B2,B3,B4, dotati di attivit
antiossidante e di pigmenti che diminuiscono la permeabilit e laggregazione piastrinica, soprattutto
dei vasi, con attivit antinfiammatoria; mirtillina, flavonoidi, acidi organici, tra cui acido malico,
succinico, lattico; vitamina C, A e tannini.
Uso tradizionale:
Sotto forma di succhi, marmellate e sciroppi di Mirtillo. ben noto per il suo valore alimentare e
curativo nella dissenteria (malattia infettiva a carico dell'apparato digerente) in particolare dei
bambini; spesso nelle zone montane e sub montane si utilizzano impacchi ottenuti della bacche del
mirtillo contro dermatiti e le emorroidi.
Prodotti in commercio:
Succo puro concentrato sia in estratto liquido sia in capsule o opercoli; linee di cosmetici specifici
per le couperose per il viso, come tonici, latte detergente, creme; trattamenti in gel, spray pomate per
le gambe pesanti e per i problemi circolatori.
ALOE VERA(Aloe barbadensis Mill.- Aloaceae)

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Deve il suo nome alle isole Barbados fa parte della famiglia delle Aloaceae ed la specie di aleo pi
conosciuta ed utilizzata al mondo. Pianta originaria dell Africa diffusa in America. Ha un ciclo vitale
di 12 anni e raggiunge la maturit dopo 4 anni.
Propriet cosmetiche:
Il gel daloe stimola la buona irrorazione sanguigna rigenerando i tessuti. Applicato localmente ogni
giorno deterge, rinfresca e rigenera la pelle fresca, screpolata o arrossata ( eritema solare) con un
significativo miglioramento dellidratazione e del tono cutaneo.
Parti utilizzate-Estrazione:
Il succo sotto forma si gelatina. Per la preparazione del gel si estrae la parte interna della foglia
decorticata, eliminando cos la parte esterna contenente laloina ( principio amaro lassativo).
La polpa viene triturata a freddo e resa fluida tramite laggiunta di un enzima, la cellulasi. A volte il
prodotto viene pastorizzato, perdendo in parte le propriet della pianta fresca.
I prodotti in gel vengono commercializzati in tubetti. Il succo viene gelificato con sostanze naturali
come la gomma di Guar. Si trovano anche gel ottenuti a partire da estratti secchi o liofilizzati di Aloe,
che per sono privi delle propriet del succo fresco.
Costituenti funzionali:
Il gel costituito principalmente da un muco polisaccaride ( acemannano ).
Uso tradizionale:
Gli antichi Egizi consideravano lAloe una cura di bellezza per il corpo, perch rende la pelle liscia e
idratata. In india, il termine sanscrito kumari indica, a un tempo, la pianta di Aloe e la donna giovane,
letteralmente la fanciulla.
CALENDULA (Calendula officinalis L.-compositae)
una pianta erbacea comunissima, annuale, spontanea, con infiorescenze arancione vivo, facilmente
riconoscibili per la loro forma a margherita. I fiori sono riuniti in capolini con disco e raggiera,
abbastanza grandi, di colore variante dal giallo dorato all'arancione. Appartiene alla famiglia delle
COMPOSITE o ASTERACEE (come la camomilla).
Il nome scientifico di questa pianta deriva dal greco calein che significa "inizio del mese", in
allusione al fatto che questa erbacea in fiore praticamente in ogni mese dell'anno. Ha ciclo annuale,
biennale o anche perenne.
Tutta la pianta emana un odore penetrante e poco gradevole e ha un sapore leggermente amaro.
I frutti sono acheni, grossi, incurvati e forniti di sporgenze laterali.
Propriet cosmetiche:
Antinfiammatorio, antisettiche, cicatrizzanti, vasodilatatrici periferiche, lenitive, emollienti,
rinfrescanti.
La Calendula una pianta particolarmente indicata per lidratazione delle pelli secche, per la cura
delle pelli affette da cooperose e per il trattamento della cellulite. Lestratti dei fiori hanno attivit
cicatrizzante e disinfettante.
Parti utilizzate-estrazione:
I fiori e i loro estratti. Lolio di calendula si prepara lasciando macerare i fiori freschi in olio vegetale
di oliva o di mandorla.
Costituenti funzionali:
Mucillaggini; Triterpeni, falvonoidi, saponine dellacido oleanolico, fitosteroli, calendulina, piccole
quantit di olio essenziali, resine.
Uso tradizionale:
Era gi conosciuta per le sue molteplici propriet ai tempi dei romani, che la usavano in forma di
oleoliti per la pelle secca o per le ferite e scottature che lavoravano nei campi.
Prodotti in commercio:
Fiori freschi o secchi per decotti e infusi. Tintura madre a uso interno o esterno. Macerato oleoso.
Prodotti cosmetici per pelli delicate come quelle dei soggetti allergici o dei bambini, come bagno,
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olio corpo, crema lenitiva, detergente intimo, crema doposole antiarrossanti. Sono presenti in
commercio linee anticellulite e rassodanti.
CAMOMILLA (Matricaria camomilla-compisitae)
una pianta erbacea, annuale, appartiene alla famiglia delle COMPOSITE o ASTERACEE, coltivata
e spontanea in tutte le regioni temperate, fortemente aromatica, con frutto eretto, foglie frastagliate,
fiori gialli con appendici bianche.
Di questa pianta sono due le specie pi diffuse: la camomilla matricaria e la camomilla romana.
Propriet cosmetiche:
Rinfrescante purificante. Viene impiegata nelle creme cosmetiche finalizzate al trattamento
couperose (di arrosamento intenso e/o capillari visibili), pelli sensibili e infiammate.
Parti utilizzate-estrazione:
Fiori tal quali, da cui si estraggono oli essenziali, acqua distillata, estratti oleosi, idroalcolici o secchi.
Lolio essenziale di entrambe le specie ( camomilla matricaria e romana ) viene estratto dal fiore per
distillazione in corrente di vapore.
Costituenti funzionali:
Durante la fase di estrazione dellolio essenziale, si forma una sostanza nota con il nome di
Azulene,di colore blu.
Altri costituenti funzionali sono: Flovonoidi, ta cui apigenina, quercitina, luteolina, acido palmitico,
acido citrico, acido salicico, resine, cumarine e sostanze amare.
Uso tradizionale:
Il nome Camomilla deriva dalla parola kamai melon che significa mela di terra, poich il suo
odore assomiglia a quello delle mele.
In passato i capolini essicati erano aggiunti allacqua calda per il risciacquo dei capelli dopo lo
shampoo per schiarire il colore. Inoltre, soprattutto fra i contadini, i capolini essiccati venivano
spesso usati al posto del tabacco per la pipa.
Prodotti in commercio:
Capolini per tisana, olio essenziale, acqua distillata, latte per la pulizia del viso, tonico
decongestionante (farmaco che elimina o riduce la congestione), crema schiarenti, creme lenitive per
pelli arrossate e prodotti dopo sole lenitivi.
MALVA (Malva silvestris L.- Malvaceae)
una pianta erbacea, con grossa radice, fusto eretto, rami con foglie alterne e fiori color rosa, frutti
che sono acheni. Appartiene alla famiglia delle MALVACEE.
comunissima quasi ovunque, negli incolti, nei prati, al margine dei boschi, lungo le siepi e le strade
e perfino presso i ruderi e gli abitati in campagna, ove fiorisce da maggio a ottobre.
Propriet cosmetiche:
Intensa azione emolliente, idratante, disarrossante, rende pi lisce e levigate le pelli irritabili, rugose
e delicate che tendono precocemente ad invecchiare. La Malva viene usata anche per lenire le
irritazioni oculari.
Parti utilizzate- estrazione:
Foglie e fiori raccolti prima della fioritura completa da cui si ottiene la mucillagine.
Costituenti funzionali:
Le foglie di Malva contengono il 15-20% di mucillagine, idrolizzabile in acido galatturonico e in
zucchero; flavonoidi, tiliroside; acidi fenolici, tannini, vitamine A,B,C. I fiori contengono in pi
antociani (malvina).
Uso tradizionale:
Il nome Malva deriva dal termine greco malato, che significa emolliente, ammorbidente, da cui
lusanza di bagni emollienti e idratanti preparati con decotti di malva.
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Prodotti in commercio:
Malva fiori, Malva foglie in taglio tisana. Estratti di Malva vengono utilizzati in creme, gel per pelli
sensibili, in shampo, detergenti intimi e per la preparazione di gocce oculari.
PASSIFLORA (Passiflora Incarnata - Passifloraceae)
Costituenti funzionali:
Ricca di flavonoidi con effetto VASOCOSTRITTORE ed ANTINFIAMMATORIO, utile per cute
sensibile, irritata o couperosica.
Uso tradizionale:
Questa pianta, grazie alla sua azione calmante si rivela molto utile nel combattere l'ansia,
l'ipereccitabilit, l'insonnia, gli stati di nervosismo, lo stress, l'eccitabilit cardiovascolare, le malattie
a carattere psicosomatico, soprattutto a livello gastrico e intestinale, gli spasmi addominali, i disturbi
della menopausa e la sindrome premestruale.
Associata all'avena e alla valeriana pu risultare utile per combattere l'alcoolismo, il tabagismo e la
morfinomania. Per curare l'insonnia e lo stress pu essere beneficamente associata al melitono, alla
camomilla e alla melissa. Pu essere assunta sotto forma di infuso, di tintura, di capsule.
Ha propriet antispasmodica, nervina, calmante, cura l'insonnia, i disturbi della menopausa e
l'ipertiroidismo. L'infuso viene impiegato per impacchi nella cura delle emorroidi.
Le foglie in cataplasma alleviano il dolore delle bruciature.
Il suo frutto, detto frutto della passione, ha una gradevole fragranza tropicale.
EUFRASIA (Euphrasia officinalis L.)
Erba annua dal fusto diritto, cilindrico, ramoso snello, alta 25-35 cm., foglie opposte, denticolate,
ovate, piccole. Fiori bianco-giallicci, con striature viola in grappoli irregolari destate, capsula
compressa, oblunga e semi grigiastri rugosi. Appartiene alla famiglia delle Scrofulariacee.
La troviamo nei terreni incolti, pascoli, prati, boschi, dal piano fino alle zone montane superiori
dellEuropa, Canada, Australia. Rara nel meridione.
Parti usate: La pianta intera fiorita.
Usata come oftalmico per infiammazioni agli occhi con annessa produzione di muco, lEufrasia da
sempre rimedio popolare in casi di allergia, tosse, dolore allorecchio, mal di testa, raucedine,
infiammazioni, ittero, rinite e gola infiammata. In Europa era anche utilizzata come stomachico e
contro le malattie della pelle.
Conosciuta fin dallantichit, la pianta si fa apprezzare soprattutto per le capacit di calmare le
irritazioni agli occhi e per la sua gentile azione astringente oftalmica, quindi per le sue propriet
antinfiammatorie, astringenti e anticatarrali.
Usata in infuso esterno come lavaggio degli occhi particolarmente utile in caso di congiuntivite.
ALTEA (Althaea officinalis)
Erbacea perenne della famiglia delle MALVACEE, assomiglia ad una grande pianta di Malva, alta da
30 cm ad oltre 1 metro, presenta foglie alterne inegualmente dentate; fiori ascellari riuniti in spiga, a
5 petali cuneati bianco-rosei; frutto composto di numerosi cocchi disposti in cerchio.
Fiorisce da maggio a settembre.
Vive nei luoghi umidi dal mare alla zona sub-montana, pi frequente al nord. Si trova sovente lungo i
fossi ai margini delle strade campestri, nelle siepi e nelle scarpate.
Propriet cosmetiche:
Non si usa moltissimo, comunque entra nella composizione di quasi tutte le tisane contro la
stitichezza. Le sue propriet EMOLLIENTI rendono utile il decotto addolcito col miele anche contro
le irritazioni della gola e la tosse.
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Parti utilizzate:
In medicina viene impiegata principalmente la radice, ma si utilizzano anche foglie e fiori. La radice
contiene circa il 35% di mucillagine, il 37% di amido, saccarosio e zucchero invertito.
Costituenti funzionali:
La presenza d'asparagina la rende un ottimo DIURETICO e LASSATIVO. I fiori sono emollienti,
espettoranti, addolcenti e diuretici. Le foglie sono emollienti, calmanti, espettoranti, rinfrescanti.
Indicate contro catarro delle vie respiratorie dei bambini. La radice ha un'ottima azione emolliente,
pettorale, espettorante, indicata contro la tosse secca, catarri cronici e le faringiti.
IPERICO Hipericum perforatum L. Ipericacee)
L' Iperico una pianta erbacea che cresce dal mare fino alla fascia montana, in ambienti asciutti,
nella radura o nelle praterie di alta quota. E' una pianta biennale o perenne alta 20 - 80 cm.
Propriet cosmetiche:
Lenitive, anti arrossanti e cicatrizzanti. In fitoterapia utilizzato, per uso esterno, nella cura delle
ferite e scottature, e per uso interno contro ansia, disturbi emotivi e nervosi, insonnia e depressione.
Parte Utilizzate
Le sommit fiorite, che estratte per macerazione in olio doliva forniscono loleolito di Iperico.
Costituenti funzionali
Falvonoidi, ipericina ( a lei dovua lazione anti- depressiva) olio essenziale, tannini.
MELISSA (Melissa officinalis)
una pianta erbacea perenne, con foglie ovali, rugose e pelose, fiori bianchi o rosati. Cresce spontanea nella
zona mediterranea dal mare alla montagna, nei boschi, nei luoghi freschi e ombrosi.
Parti utilizzate:
Si utilizzano le foglie e le infiorescenze della Melissa officinalis per ottenere l'olio essenziale, mediante
distillazione in corrente di vapore, l'acqua distillata e gli estratti.
Costituenti funzionali:
L'olio essenziale ricavato dalla melissa costituito da citrale, citronellale, linalolo, geraniolo, citronellolo,
cariofillene. Nella pianta sono contenuti inoltre: resine e sostanze amare, polifenoli, flavoni, tannini, acido
clorogenico, acido caffeico, composti triterpenici, sostanze mucillaginose costituite da glucosio, ramnosio,
acido galatturonico.
Uso tradizionale:
Esplica azione ANTISPASMODICA, DIGESTIVA, SEDATIVA. Come aromatizzante trova impiego in
campo alimentare, liquoristico e in profumeria.
Per uso esterno l'essenza ha azione BATTERIOSTATICA, BATTERICIDA dovuta alla frazione aldeidica
(citrale).
La presenza di mucillagini conferisce agli estratti di melissa qualit PROTETTIVE ed EMOLLIENTI.
L'acqua distillata costituisce un ottimo TONIFICANTE per la pelle con azione LENITIVA ed
ASTRINGENTE.
Prodotti in commercio:
L'acqua distillata viene impiegata nella formulazione di LOZIONI TONICHE, mentre gli estratti e l'olio
essenziale entrano in varie preparazioni destinate prevalentemente ad una CUTE IRRITATA, SCREPOLATA
o in BAGNOSCHIUMA e DETERGENTI INTIMI.
In profumeria l'essenza usata per lo pi nelle acque di colonia a forte nota agrumata.

7.5 PIANTE CON AZIONE ELASTICIZZANTE ED ANTISMAGLIATURE


Le smagliature sono un inestetismo alquanto diffuso, odiato e tenacemente combattuto. Il problema,
tipicamente femminile ma comune ad ambo i sessi, pi correttamente definito dai termini strie
distensae e strie atrofiche. Quest'ultimo aggettivo ci dice molto sulle caratteristiche delle smagliature
e pone le basi per la definizione medica del problema:
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le smagliature sono alterazioni atrofiche, lineari e ben delimitate, dello strato dermico della cute; si
localizzano elettivamente alla superficie interna delle cosce, alla parte esterna delle regioni glutee, ai
fianchi, al seno e al ventre (per atrofia si intende la sensibile diminuzione del volume e del peso di un
tessuto).
Le striae distensae sono dovute ad un danno a livello del tessuto connettivo dermico, che si associa,
all'inizio, a fenomeni di tipo infiammatorio ed evolve poi in senso cicatriziale. Rappresentano
un'alterazione cutanea definitiva, causata dall'azione di sollecitazioni meccaniche di tipo distensivo
(stiramento) su cute con una ridotta capacit di resistenza a causa di fattori costituzionali, ormonali e
meccanici.
Fattori costituzionali: la predisposizione famigliare alle smagliature accertata e la loro presenza
caratteristica in alcune malattie geneticamente determinate, in cui il difetto ereditario interessa il
connettivo, come la sindrome di Marfan.
Fattori ormonali: gli steroidi rappresentano il fattore patogenico determinante nella patogenesi delle
striae distensae iatrogene. Tra i numerosi effetti degli steroidi il pi importante l'atrofia, sia
dell'epidermide che del derma, con riduzione dell'attivit proliferativa dei fibroblasti e conseguente
modificazione strutturale delle fibre di collagene e della sostanza fondamentale. Le caratteristiche
principali delle striae risultanti da una terapia cortisonica sistemica, da anabolizzanti o da utilizzo di
molecole steroidee per applicazione topica, sono la velocit di insorgenza, la comparsa in sedi
insolite e l'aspetto clinico generalmente pi marcato. Nel caso del trattamento topico, l'entit della
manifestazione dipendente dalla potenza dello steroide applicato, dal numero delle applicazioni,
dalla modalit di utilizzo e dalla sede di applicazione (che in relazione all'indice di penetrazione
transepidermica).
Fattori meccanici: le smagliature compaiono quando vi una brusca variazione del pannicolo
adiposo o della circonferenza di alcune parti del corpo: a seguito, ad esempio, di una gravidanza,
dell'allattamento, di indumenti stretti, di eccessiva attivit fisica, di brusche variazioni di peso, dovute
a diete drastiche, denutrizione, a malattie debilitanti, o all'anoressia nervosa: in queste condizioni,
verosimilmente, l'atrofia del derma causata principalmente da un'aumentata secrezione steroidea.
L'insorgenza delle striae strettamente correlata con l'obesit. Il fattore meccanico agisce per in
sinergia con meccanismi ormonali e costituzionali, come dimostrato dal fatto che le smagliature che
si formano nel maggior numero delle gravidanze, sono in relazione non tanto all'aumento della
circonferenza dell'addome, quanto all'aumento di peso, alla pre-esistenza di striae puberali e alla
predisposizione genetica.
Prevenire la formazione delle smagliature
Data la mancanza di una terapia efficace, la prevenzione delle smagliature, che dovrebbe cominciare
il pi precocemente possibile, rappresenta il rimedio migliore.
Per scongiurare o ritardare la comparsa di smagliature consigliabile:
Una dieta povera di grassi saturi e ricca di verdure, cereali integrali, yogurt e legumi
contenenti vitamine, sali minerali e proteine - che stimolano il rinnovamento cellulare e
l'elasticit della pelle - pu contribuire ad evitare il sovrappeso e a tonificare la pelle, di
conseguenza a ridurre il rischio di smagliature. L'organismo ha anche bisogno di acidi grassi
essenziali presenti nel pesce azzurro (sardine, sgombri, alici) e nell'olio extravergine di oliva,
che conferiscono tono alla pelle. Tra la frutta, infine, non bisogna trascurare agrumi e kiwi,
preziose fonti di vitamina C, capace di prevenire l'ossidazione delle cellule e la degenerazione
del collagene.
Non ingrassare, ma evitare anche dimagrimenti drastici: il recupero del peso che spesso fa
seguito al dimagrimento troppo rapido produce un effetto "fisarmonica" deleterio per la pelle;
Bere molta acqua (almeno 1,5 litri al giorno) aiuta a mantenerla idratata ed elastica. Avere
cura di mantenere sempre ottimale lo stato di idratazione della pelle applicando creme ad
azione idratante ed emolliente.
Praticare attivit sportiva come allenamento quotidiano.
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Evitare di indossare abiti che ostacolino il deflusso della circolazione veno-linfatica degli arti
inferiori.
Non fumare.
Utilizzare prodotti con principi attivi in grado di ritardare la comparsa delle smagliature.

GINKO (Ginkgo biloba L. Ginkgiaceae)


E una pianta che affonda le sue radici in tempi assai remoti, dal momento che comparsa circa 200
milioni di anni fa. Alta fino a 30-40 metri, con un tronco che pu raggiungere il metro di diametro,
stata definita da Darwin un fossile vivente, in quanto unico esemplare appartenente alla famiglia delle
Ginkgoine. Queste piante sono un antico gruppo di gimnosperme ad alto fusto, con caratteristica
forma a ventaglio, appartenenti all'era mesozoica ed estinte ormai da circa 100 milioni di anni.
Il ginko, oltre ad essere considerato l'albero pi vecchio presente sulla faccia della Terra, anche uno
dei pi longevi, dal momento che pu raggiungere i 1000 anni di vita. Non c' da stupirsi, dunque,
che in Giappone sia considerato un albero sacro, spesso presente nelle vicinanze dei templi. Per
questo motivo si ritiene che la specie sia stata preservata grazie alla coltivazione operata dai monaci
cinesi per ornare i luoghi di culto.
Propriet cosmetiche
Migliora la circolazione sanguigna e viene indicato nei geloni e nelle tumefazioni dovute al freddo.
Luso del Ginko in cosmetica trova riscontro nella regolarizzazione della secrezione sebacea, utile
quindi per pelli secche e devitalizzate.
Parti utilizzate
Le foglie e i suoi estratti.
ROSA MOSQUETA (Rosa affinis rubiginosa Rosaceae)
La rosa mosqueta un arbusto molto simile alla rosa canina, cresce spontaneamente nella regione
centro meridionale del Cile. Il frutto di color rosso ricco di vitamina C, polifenoli, tannini, Sali
minerali, viene utilizzato tradizionalmente come astringente intestinale nelle malattie da
raffreddamento e come preventivo per rinforzare il sistema immunitario.
Propriet cosmetiche
Lolio previene e riduce gli inestetismi cutanei, come cicatrici, cheloidi, smagliature; viene usato per
elasticizzare la pelle e rinnovare i tessuti e quindi in grado di ridurre le rughe di espressione;
contrasta inoltre la formazione di macchie scure e attenua il colore delle macchie brune provocate
dalleccessiva esposizione a raggi solari o ad agenti atmosferici.
Parti utilizzate
Lolio estratto dai semi con procedimenti di spremitura a freddo.
7.6 PIANTE CON AZIONE NUTRIENTE E RASSODANTE
La prima regola per contrastare il rilassamento cutaneo la prevenzione. La strategia per
minimizzare i segni del tempo prendersi cura giornalmente della pelle, soprattutto delle zone pi
esposte, come viso e mani. I cosmetici formulati con adeguati principi attivi e sostanze emollienti
aiutano a mantenere la pelle compatta e luminosa, sia perch aumentano il grado di idratazione
cutanea sia perch possono contribuire alla formazione di un reticolo complesso e funzionale, che
sorregge intimamente la delicata struttura epidermica.
Lo scopo principale dei trattamenti rassodanti quello di ridurre la perdita di fibre elastiche, favorire
la formazione di nuove fibre di collagene e glucosaminoglicani, e stimolare il rinnovamento cellulare
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a livello dell'epidermide.
AVOCADO (Persea americana Mill. - Lauraceae)
L'inevitabile fenomeno dell'invecchiamento cutaneo porta alla formazione di rughe, alla perdita di
freschezza, morbidezza ed elasticit; questo processo molto pi rapido per le pelli secche e
sensibili, che dovranno pi delle altre essere nutrite. L'olio di Avocado (Persea gratissima)
possibilmente alternato all'olio di Jojoba antirughe, serve per dare alla pelle il giusto nutrimento e a
farle riacquistare tono ed elasticit. L'olio di Avocado, dotato di grande penetrabilit, trova
indicazione quindi specialmente nel trattamento delle pelli rilassate, atone e spente; la sua specificit
di azione ne fa una panacea cosmetica di eccezionale efficacia. La sua applicazione viene
raccomandata sulla pelle pulita del viso, del collo e del decollet in piccole quantit, meglio se la
pelle ancora umida e calda all'uscita da un bagno o di una doccia; infatti in questo momento i pori
della pelle sono pi aperti e massimamente recettivi verso i trattamenti cosmetici. Dopo un costante
utilizzo a cicli di uno-due mesi, in alternanza con l'olio di Jojoba, con applicazioni giornaliere, si
potranno osservare sicuramente evidenti risultati in tutte le pelli secche, asfittiche e un miglioramento
dell'incarnato.
Apprezzato da secoli nei Paesi tropicali d'origine sia come alimento che come prodotto per uso
topico, l'olio di Avocado stato riscoperto a apprezzato recentemente per l'alto contenuto in frazione
insaponificabile, ricca di squalene, tocoferoli naturali (vit.E) e fitosteroli. Mediante un processo di
spremitura a freddo viene garantita la conservazione delle propriet naturali dell'olio. Ottenuto per
pressione, l'olio di avocado ricco di vitamine, proteine, leticina e acidi grassi essenziali. Sono due le
qualit che lo rendono prezioso per la pelle: un efficace ammorbidente e, paragonato agli oli di
mandorla, olia e soia, ha un tasso di assorbimento molto pi alto. Tra gli oli vegetali, il pi efficace
nel proteggere la pelle dal sole.
Dato che piuttosto denso, in genere si unisce a un olio pi liquido. In sostituzione dell'olio di
mandorla, si usa come base nelle maschere per pelli mature, rugose e secche, e si abbina con diversi
oli essenziali..

KARITE ( Butyrospermun parkii Kotschy- Sapotaceae)


un albero che cresce spontaneamente nelle zone interne dellAfrica Orientale in un territorio
denominato zona del Karit. Il frutto ha la grandezza di una grossa prugna verde che contiene 2-3
semi, i quali vengono frantumati, pestati a caldo, ottenendo una pasta del colore e dellodore di
cioccolato.
Propriet cosmetiche
Elasticizzanti, idratanti, antirughe e antismagliature; specifico per pelli secche e rilassante e per il
cuoio capelluto atonico. Il burro di Karit viene utilizzato anche come protettivo per la pelle durante
e dopo lunghe esposizioni al sole o al freddo.
Parti utilizzate- estrazione:
il burro, estratto dai seme mediante procedimenti artigianali.
Costituenti funzionali:
Trigliceridi, di gliceridi e monogliceridi eterosidi 50-60%, in saponificabili tra il 5 e il 17 %, esteri
cerosi 7%. La frazione in saponificabile costituita da alcol triterpenici, fitosteroli, vitamine
liposolubili tra cui vitamina , vitamina E, vitamina F e karitene (un idrocarburo solido).
Uso tradizionale:
Le donne africane del Mali lo adoperano nei rituali giornalieri per fortificare la pelle dei propri figli e
renderla pi lucente, elastica e predisposta alla cicatrizzazione.
Prodotti in commercio:
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Il burro viene commercializzato puro al 100% o al 95%, con la sola aggiunta di vitamina E e
conservanti. il prodotto di elezione per le linee cosmetiche protettive e antirughe, per detergenti,
shampo, saponi e non saponi delicati.
MANDORLO (Prunus dulcis)
Il mandorlo un albero a foglie caduche, abbondantemente ramificato; i suoi fiori bianchei o rosati
sbocciano prima della comparsa delle foglie; il frutto una drupa con la superficie esterna verde e
pelosa, la quale a maturit si secca e si stacca mettendo allo scoperto il nocciolo contenente un seme
ovale.
originario dell'Asia, coltivato nell'Italia centro-meridionale ed in tutto l'ambiente
mediterraneo.
LATTE DI MANDORLE
Il mandorlo originario delle regioni asiatiche ed abbondantemente coltivato in tutte le regioni
della fascia Mediterranea.
Propriet cosmetiche:
Possiede qualit REVITALIZZANTI, IDRATANTI, EMOLLIENTI e DECONGESTIONANTI.
Costituenti funzionali:
Si presenta come un liquido opaco di colore bianco e con odore caratteristico. composto
principalmente da aminoacidi, acidi grassi, saccarosio e vitamine.
Parti utilizzate-estrazione:
ottenuto dai semi naturali di Prunus Amygdalus var dulcis (mandorlo dolce).
Prodotti in commercio: Usato in emulsioni idratanti, creme, latti, tonici per il trattamento di PELLI
DELICATE e SENSIBILI; PRODOTTI SOLARI, prodotti per il trattamento di capelli secchi e
danneggiati.
OLIO DI MANDORLE DOLCI (Prunus dulcis- Rosaceae)
Propriet cosmetiche:
Lolio emolliente, addolcente, nutriente, per la pelle, particolarmente utile in caso di pelli sensibili,
fragili e secche. Massaggiare lolio di mandorlo rende la pelle soda ed utile anche in gravidanza per
prevenire la formazione di smagliature.
Parti utilizzate- estrazione:
Lolio estratto dai semi ottenuto per la pressione a freddo, senza laggiunta di solventi o coloranti.
Costituenti funzionali:
Il 50% delle mandorle costituito dallolio, che si compone per la maggior parte di glicerolo e
dellacido linoleico e palmitico. Nelle Mandorle presente un complesso enzimatico, noto come
emulsina, costituito dal 20-25% di protidi, vitamina A, B, E, polisaccaridi.
Uso tradizionale:
Le Mandorle dolci sono da sempre state utilizzate come alimento energetico, come materia prima per
la preparazione di rimedi curativi cosmetici.
Prodotti in commercio:
le Mandorle, come alimento; lolio puro e i cosmetici ottenuti dallaggiunta di questi preziosissimo
olio.
OLIVO (Olea europea L. Oleaceae)
Propriet cosmetiche
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Lolio emoliente, protettivo, antirughe, antiossidante, restituivo, lenitivo, ha funzione di mitigare gli
eritemi solari e gli arrossamenti in generale. E indicato anche per la pulizia e la detersione delle pelli
pi delicate, secche esensibili, come quelle di bambini e anziani. Lolio inoltre un veicolo prezioso
e ideale per tanti cosmetici. Lestratto delle foglie utile anche per gli inestetismi causati da ridotto
tono capillare e con cute molto secca e rugosa; questa propriet deriva dai bioflavonoidi che hanno
un azione antiossidante e dermoprotettiva, utile prevalentemente nei casi di sovraesposizione ai raggi
solari, perch aiutano a limitare e a contrastare i danni indotti dallo stress foto ossidativo.
Parti utilizzate
Dal frutto si ricava lolio per spremitura a freddo.
JOJOBA (Simmondisia chinensis Schneider Simmondisaceae)
E un arbusto sempreverde originario delle zone desertiche della California e del Messico, unica
specie del genere Simmondsia, appartenente alla famiglia delle Simmondsiaceae.
E' una pianta molto longeva, che pu vivere anche 200 anni. Sopporta bene la siccit e le enormi
fluttuazioni termiche fra il giorno e la notte, anche di 30-40 gradi, delle zone desertiche in cui vive: le
foglie, di colore grigio-verde-azzurrino sono coriacee e ricoperte da una patina cerosa
impermeabilizzante e isolante.
Le piante sono dioiche, portano quindi i fiori maschili e quelli femminili su individui diversi. Il frutto
costituisce la parte officinale della pianta: simile ad una arachide e contiene dal 44 al 64% di una
cera liquida, la cera di Jojoba, detta comunemente olio di Jojoba.
Propriet
L'olio di Jojoba ha una struttura chimica lineare non ramificata che favorisce la sua penetrazione
attraverso la cute e i follicoli sebacei, permettendo un veloce assorbimento da parte della pelle e un
completo amalgama col sebo cutaneo naturale, al quale molto simile, a differenza degli altri oli,
vegetali, animali, o minerali, le cui molecole ramificate e voluminose hanno maggiori difficolt a
superare la barriera cutanea.
Ha un'elevata affinit con l'epidermide, non contiene glicerina, non comedogenico (non favorisce la
formazione dei cosiddetti punti neri), resistente all'ossidazione per il suo alto contenuto in tocoferoli
antiossidanti, e quindi costituisce l'optimum dal punto di vista cosmetico.
Indicazioni
L'olio di Jojoba contribuisce a mantenere l'idratazione cutanea, un ottimo emolliente della pelle, che
viene nutrita, levigata, ammorbidita, evitandone la secchezza e l'aridit.
Esso entra nella formulazione di moltissimi preparati cosmetici per la cura e la bellezza della
persona, sia della pelle sia dei capelli. E' spesso presente in creme per il viso e il corpo, oli da bagno e
da massaggio, particolarmente adatti alle pelli secche e aride che, per la loro sottigliezza, sono pi
soggette alla formazione di rughe; utilizzato negli stick nutrienti ed antirughe per il contorno-occhi
e per le labbra che tendono a screpolarsi; componente attivo in unguenti protettivi per evitare
irritazioni e arrossamenti delle pieghe cutanee, specialmente degli anziani e dei bambini. L'olio di
Jojoba utilizzato nella formulazione di shampoo e balsami nutrienti e districanti, di oli
condizionanti, lucidanti ed emollienti, che formano un film lipidico protettivo che abbellisce la
capigliatura e la protegge dagli agenti atmosferici, specialmente il sole e la salsedine.
L'olio di Jojoba un ingrediente particolarmente indicato per la formulazione di prodotti per la
protezione solare, poich stabile alle alte temperature, ai raggi UV e all'ossidazione.
Il seme della Jojoba era utilizzato anticamente come alimento di sopravvivenza, mentre l'olio ricavato
dal seme indigeribile e manifesta spiacevoli effetti lassativi.
ARGANIA (Argania spinosa L. Sapotaceae)
L'argan (Argania spinosa o Argania sideroxylon) un albero diffuso negli aridi paesaggi che
caratterizzano il sud ovest del Marocco. Nonostante la scarsit di acqua nel sottosuolo, l'Argania un
albero molto longevo che pu arrivare fino a 150-200 anni di et.
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Il frutto che produce una bacca di colore verde, simile ad un oliva ma di dimensioni maggiori. Al
suo interno contiene una nocciolo particolarmente duro che a sua volta racchiude due o pi mandorle
da cui si estrae il famoso olio d'Argan.
Esistono due tipi di OLIO DI ARGAN a seconda che i noccioli vengano o meno tostati prima
delluso. Lolio cosmetico, piu chiaro, si usa applicandolo sulla pelle e sui capelli Lolio alimentare
pi scuro e dal sapore pi forte a causa della tostatura dei semi, viene utilizzato per cucinare
quotidianamente.
Lolio di ARGAN viene utilizzato per le sue propriet emollienti, idratanti e fortemente elasticizzati,
stimola il rinnovo cellulare ed utilizzato per i massaggi come rilassamento muscolare. Le propriet
benefiche di questo prezioso olio sono conosciute da millenni, le donne berbere lo utilizzano da
sempre per la bellezza del proprio corpo e dei propri capelli, rallentando il manifestarsi dei
tradizionali segni dellinvecchiamento.
Anche la scienza ha recentemente riconosciuto ufficialmente allolio di ARGAN eccellenti propriet
antiossidanti, esso viene impiegato sempre pi frequentemente in preparati cosmetici anti-et.
PROPRIETA':
Lolio di ARGAN ricco di acido linoleico, vitamine E e A, preziosi alleati contro linvecchiamento
cutaneo. Possiede inoltre, propriet cicatrizzanti e protegge la pelle dalle aggressioni esterne
neutralizzando i radicali liberi.
Consigliato anche per nutrire i capelli devitalizzati, fortificare le unghie, sciogliere le contratture
muscolari e nutrire le pelli molto secche.
Poche gocce di olio applicate direttamente sulla pelle o nell'acqua del bagno sono sufficienti per
donare alla cute luminosit e morbidezza.
Lolio di Argan stimola lossigenazione intracellulare e protegge i tessuti connettivi. La sua
applicazione restaura lo stato idrolipidico cutaneo ed aumenta il nutrimento delle cellule cutanee.
Il suo potere assolutamente unico e straordinario: ricco di vitamina E, A ed F, antiradicali e
antiossidanti, esercita una preziosa azione protettiva, idratante, emolliente, nutriente e antirughe: una
vera panacea per la bellezza! Adatto a tutti i tipi di pelle, non unge, anzi si assorbe subito e i suoi
effetti sono immediati.
GRANO (Tritticum vulgare Graminaceae)
Ottenuto per spremitura a freddo del frumento, ha un alto contenuto in vitamina E e betacarotene (o
provitamina A) che viene trasformato dall'organismo in vitamina A. Contiene anche acidi grassi
polinsaturi del tipo cosiddetto essenziale, cio non prodotti dall'organismo, ed inoltre sali minerali (
ferro, magnesio) proteine ed oligoelementi ( rame, zinco e manganese ). La vitamina E essenziale
per una pelle sana, ha azione antiossidante ed evita la produzione di radicali liberi, protegge le
pareti cellulari e migliora l'ossigenazione delle cellule. Olio davvero splendido, dal colore arancio
carico e dalle straordinarie propriet nutrienti ed eudermiche. E' un prezioso antirughe
particolarmente adatto per pelli secche, rilassate e non pi giovani. L'olio di germe di grano
contiene anche una buona percentuale di insaponificabili, fosfolipidi, carotenoidi e acidi grassi
insaturi. Deve essere usato in piccole quantit perch allo stato naturale risulta appiccicoso ed ha un
odore penetrante. Rende meglio se miscelato con olio di mandorle dolci, o di jojoba. un olio dalle
eccellenti caratteristiche cosmetiche (contenuto del 50% in Acido Linolenico e del 10% tra
insaponificabili e fosfatidi) I Tocoferoli naturali contenuti in quest'olio gli conferiscono fin dalla
spremitura, propriet antiossidanti, tanto che irrancidisce molto difficilmente. Ogni chilo di olio di
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Germe di grano il risultato del processo di estrazione (spremitura a bassa temperatura) da almeno
una tonnellata di frumento. Questo metodo consente la preservazione di tutte le qualit della materia
prima fresca e cruda, garantendo un olio ad elevato contenuto in Vitamina E naturale (la quale,
essendo termolabile, con altri processi estrattivi andrebbe distrutta). Il germe di grano un
antiossidante naturale CONTIENE, essenzialmente vitamina E, o alfa- tocoferolo, la vitamina E
uno degli antiossidanti pi efficaci contro i radicali liberi, l'octacosanolo, un alcool lipidico a lunga
catena; acidi grassi polinsaturi, rappresentati per il 55-60% da acido linoleico.E' un olio di propriet
nutriente e restitutiva
7.8 PIANTE CON AZIONE VASOPROTETTRICE E VASOTONICA
IPPOCASTANO (Aesculus Hyppocastaum)
un albero ornamentale molto diffuso in parchi e giardini. Presenta larghe foglie; infiorescenze a
mazzette molto profumate; semi simili a grosse castagne.
Propriet cosmetiche:
Ha propriet toniche, astringenti, vasocostrittrici, disarrossanti, schiaranti. Usato in lozioni e acque
toniche per pelli con couperose, arrossate e irritate; creme protettive; prodotti solari; creme e gel
schiaranti per mani; bagni schiuma e detergenti intimi.
Parti utilizzate Estrazione:
Semi, foglie, corteccia, fiori, frutti.
Costituenti funzionali:
I due pi importanti principi attivi sono l'esculetina nella corteccia e l'escina nei semi. I cotiledoni del
seme contengono anche buone quantit di flavonoidi, ma le sostanze tipiche di questa pianta sono le
saponine, che rappresentanto circa il 10% della massa della pianta essiccata. Vi sono anche
proantocianidine e cumarine. Sono inoltre presenti lipidi, amminoacidi, vitamine del gruppo B, olio
essenziale.
Uso tradizionale:
Dai semi si otteneva una colla per relegare e tappezzare e a causa del sapore amaro non veniva
mangiata dagli insetti e dai tarli. Le castagne essiccate messe in sacchetti di stoffa possono essere
usate per un piacevole massaggio dei piedi, basta semplicemente mettere i piedi sopra il sacchetto e
muoverli leggermente avanti e indietro. Questa pianta viene quindi consigliata come protettivo di
vasi sanguigni in tutti i casi di insufficienza venosa e parzialmente linfatica e nel trattamento delle
crisi emorroidarie.
Prodotti in commercio:
Estratti fluidi (tinture madri e gemmoderivati). Creme viso per couperose sia giorno che notte, creme
antiet tonificanti, linee per gambe stanche e gonfie, spray tonificanti per vene varicose, creme con
fattore protettivo solare.
AMAMELIDE (Hamamelis virginiana L.- Hamamelidaceae)
L'Hamamelis virginiana un arbusto tipico delle zone temperate e calde dell'America Settentrionale.
Viene coltivato anche in Europa per la vistosa fioritura invernale.
Propriet cosmetiche:
Protettivo della parete dei vasi, astringente, decongestionante e rinfrescante soprattutto per gli occhi;
attenua gli arrossamenti cutanei della pelle e viene utilizzato anche per le sue propriet schiarenti.
Parti utilizzate estrazione:
Foglie e rametti quiescenti. Lacqua ottenuta per distillazione delle foglie e dei rametti leggermente
essicati nota anche come distillato di Witch-hazel.
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Costituenti funzionali:
Le foglie contengono l8% di tannini, beta-hamamelitanina, olio essenziale, flavonoidi, mucillagini,
pectina e colina.
Uso tradizionale:
Le foglie erano in passato impiegate dagli indiani Cherokee per curare ferite e per fare bagni di
vapore con azione purificante contro le malattie da raffreddamento.
Prodotti in commercio:
Foglie taglio tisana, acqua distillata, prodotti cosmetici come latte e tonico per il viso, gel e pomate
per la circolazione, lozioni schiarenti, collirio.
RUSCO (Ruscus Aculeatus)
il comune pungitopo, pianta cespugliosa, eretta, con fusto privo di foglie ma provvisto di cladodi
acuti, appuntiti, duri, coriacei.
I fiori sono piccoli, bianco-verdastri, il frutto una bacca rossa, globosa, polposa, contenente uno o
due semi.
Cresce nei boschi, nelle zone ombrose, in luoghi umidi e temperati.
Propriet cosmetiche:
I derivati di rusco sono particolarmente apprezzati in campo terapeutico perch dotati di ottime
propriet ANTIFLOGISTICHE, VASOCOSTRITTRICI e VASOIPROTETTRICI che li rendono utili
nel trattamento di EMORROIDI e di PROBLEMI VASALI in genere.
Queste sue funzionalit vengono sfruttate anche in campo cosmetico in tutti i casi in cui si abbiano
STATI ERITROSICI, FRAGILITA' VASALE, INFIAMMAZIONI del derma e dei piccoli vasi.
Bisogna inoltre ricordare la perfetta tollerabilit degli estratti di rusco, per cui le dosi di impiego
possono essere anche superiori all'1%.
Parti utilizzate Estrazione:
Dal rizoma del Ruscus aculeatus vengono ricavati l'estratto glicolico e l'estratto secco.
Costituenti funzionali:
I suoi componenti principali sono: Olio essenziale, saponine e relative sapogenine (ruscogeninme),
resine.
Tra essi sono particolarmente interessanti le saponine di natura steroidica il cui aglucone una
miscela, in proporzioni variabili a seconda dell'origine della droga, di ruscogenina e neoruscogenina.
Prodotti in commercio:
Nei preparati per il viso gli estratti trovano impiego quali agenti di prevenzione e di protezione per
PELLI COUPEROSICHE.
VITE ROSSA (Vitis vinifera L.)
La vite rossa (Vitis vinifera) , insieme al mirtillo nero (Vaccinium myrtillus), una delle droghe pi
conosciute ed utilizzate quando si necessita di un'azione antiossidante, antiedemigena e protettiva sul
microcircolo.
I componenti pi importanti si trovano nelle foglie, che vengono raccolte a vendemmia terminata,
quando hanno ormai assunto le caratteristiche sfumature rosseggianti (da cui trae origine il termine
"vite rossa"). Le sostanze chimiche in questione, appartenenti alla categoria dei polifenoli
(resveratrolo) ed in particolare dei bioflavonoidi (antocianidine e proantocianidine), si trovano anche
nella buccia dei frutti e nei semi, da cui derivano le benefiche propriet ascritte ad un consumo
moderato di vino rosso e di olio di vinaccioli.
I bioflavonoidi della vite rossa svolgono un'intensa attivit antiossidante ed antinfiammatoria. La loro
azione pi importante si espleta tuttavia a livello capillare, dove influenzano positivamente la
permeabilit vasale, impedendo che questa aumenti oltremisura e porti con s edemi e gonfiori. Le
procianidine sono infatti in grado di stabilizzare le fibre di collagene e di inibire l'attivit catabolica
dell'elastasi, un enzima che porta alla degradazione di questa proteina chiave del tessuto connettivo.
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Non sono tuttora noti effetti collaterali di rilievo associati al consumo di foglie di vite rossa. A scopo
precauzionale, se ne sconsiglia tuttavia l'utilizzo durante la gravidanza.
In commercio si trovano estratti standardizzati in proantocianidine, indicati per fragilit capillare,
edemi, emorroidi, cellulite, ritenzione idrica e per gambe stanche, dolenti e pesanti.
La vite rossa un ingrediente tipico di molti prodotti per uso topico (creme, gel ecc.), indicati nel
trattamento dei medesimi disturbi e da applicarsi sulle gambe, esercitando, con le dita, dei movimenti
rotatori che vanno dal basso verso l'alto. La sua attivit terapeutica tale da renderla anche principio
attivo comune di numerosi farmaci vasoprotettori.
RIBES NERO (Ribes nigrum L.)
Il Ribes nero (Ribes nigrum) un arbusto spontaneo, che predilige i luoghi boschivi, umidi ed
ombrosi delle regioni montane dell'Asia e dell'Europa centro settentrionale.
I frutti di ribes nero, apprezzati per l'elevato contenuto in vitamina C, sono una vera e propria miniera
di antiossidanti, utili per rallentare il processo d'invecchiamento ed ostacolare le malattie a cui si
accompagna. Tale propriet comune un po' a tutti i frutti di bosco (lampone, mirtillo, mora, ribes e
uva spina), che condividono, tra l'altro, una straordinaria ricchezza in antocianosidi. Queste sostanze
vantano propriet antiossidanti, antinfiammatorie ed antiaggreganti piastriniche, con ripercussioni
positive sulla salute dell'intero sistema cardiovascolare. Rappresentano inoltre un vero e proprio
toccasana per il microcircolo, che rinvigoriscono, in sinergia con la vitamina C, allontanando i
problemi di fragilit ed eccessiva permeabilit capillare (cellulite, varici, gambe gonfie, ritenzione
idrica, insufficienza venosa, emorroidi).
Similmente a quelli contenuti nel mirtillo, gli antociani del ribes nero possono contribuire a
migliorare l'acuit visiva.
I frutti godono di propriet diuretiche, depurative (sono un ingrediente tipico delle tisane),
antiallergiche ed astringenti (il succo di ribes nero indicato in presenza di diarrea).
Dai semi si ricava un olio particolarmente ricco in acidi grassi essenziali (10-15%), con un ottimo
equilibrio tra acido gamma-linolenico (omega-6) ed acido alfa-linolenico (omega-3), e per questo
dotato di propriet antinfiammatorie; utile in presenza di artrite.
In ambito fitoterapico si utilizzano le foglie di ribes nero, complemento prezioso per migliorare la
risposta agli stress psicofisici e indicato contro gotta, reumatismi e disturbi articolari.
Piccolo arbusto spontaneo delleuropa centrale e orientale, estensamente coltivato per i suoi frutti. In
fitoterapia si utilizzano le gemme e le foglie.
Propriet cosmetiche:
I preparati a base di Ribes Nero hanno unattivit ANTIALLERGICA, ANTINFIAMMATORIA,
ANTIREUMATICA e DIURETICA. Essi trovano impiego nelle allergie di varia natura (rinite, asma
e nellaffezioni reumatiche).
Costituenti funzionali:
Le foglie di Ribes Nero contengono flavonoidi fino allo 0,5%, olio essenziale in tracce e
proantocianodine.
7.9 PIANTE AD AZIONE COLORANTE
NOCE (Juglas regia L. - Juglandaceae)
un albero a foglie caduche con tronco dritto e chioma tondeggiante. Il frutto una drupa composta
da una parte esterna pi o meno carnosa, detta mallo, e da una interna legnosa che contiene il seme.
originario delle regioni asiatiche ed coltivato in tutta l'Europa centrale e meridionale.
Propriet cosmetiche:
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Il mallo, l'involucro verde che racchiude la Noce, ha propriet coloranti per i capelli, ai quali dona
tonalit castane. Gli estratti oleosi di mallo hanno inoltre qualit purificanti, astringenti e abbronzanti
per la pelle. La qualit abbronzante determinata da una reazione colorante con la cheratina della
pelle e dalla stimolazione alla produzione di melanina. Le foglie di noce sono purificanti e astringenti
per pelli acneiche e per cute e capelli grassi. La scorza delle radici, tagliata a bastoncini e poi seccate,
sono note nei paesi arabi come igenizzanti della bocca e sbiancanti dei denti.
Parti utilizzate Estrazione:
Il mallo essiccato e reso in polvere, i suoi stati oleosi (olio di mallo di noce), le foglie, le scorze delle
radici.
Costituenti funzionali:
Il mallo contiene juglone, lawsone, tannino catechico, vitamina C. Nelle foglie si trovano tannini,
flavonoidi, tracce di olio essenziale, vitamina C e acidi organici. Le scorze delle radici contengono
tannini e derivati naftochinonici.
Prodotti in commercio:
Il mallo in polvere, le foglie per tisane e infusi, le radici. Estratti di mallo e foglie si trovano in
unguenti e oli abbronzanti, nei detergenti e nelle creme per la pelle.
7. 10 PIANTE AD AZIONE ANTIOSSIDANTE
GINSENG ( Panax ginseng- Araliacee)
una pianta originaria della Cina e paesi limitrofi. unerba perenne, con radice a tubero, amara,
aromatica, fusiforme, che ricorda vagamente laspetto di una figura umana.
Propriet cosmetiche:
Il Ginseng in grado di incrementare lidratazione e lelasticit cutanea e di migliorare il
microcircolo. Inoltre la presenza di dito estrogeni favorisce un aumento di densit del derma grazie
allaumento del trofismo cellulare. Ha propriet antiossidanti e protettive delle cellule epiteliali, con
effetti elasticizzanti, rigeneranti e rassodanti. Per uso interno il Ginseng un rimedio tonico generale
e immunostimolante; favorendo laumento significativo dellassorbimento dellossigeno permette
laumento delle performance psico-fisiche.
Parti utilizzate:
Le radici. Si utilizza principalmente lolio a base di Ginseng ottenuto per macerazione delle radici.
Costituenti funzionali:
Sostanze glicosidiche trierpeniche (ginsenoidi, panaxosidi, ginsenoidi); contiene anche vitamine
B1,B2, B12, C, tannini, zuccheri, glucosio, lattosio, maltosio, fitoestrogeni, aminoacidi, saponine
trierpeniche, olio essenziale.
Uso tradizionale:
le propriet cosmetiche e curative del ginseng sono note gi nellantica medicina cinese.
Prodotti in commercio:
Radici taglio tisana e polvere della radice. Preparati cosmetici quali creme rivitalizzanti e antiet,
per le sue propriet tonificanti e rassodanti. Estratti per uso interno.
PAPAYA (Carica papaya)
La Papaya, Carica papaya, una pianta arbustiva dall'aspetto simile a una palma, originaria delle
zone tropicali del centro America, che appartiene alla famiglia delle Caricaceae. Dalle sue zone di
origine la Papaya si diffusa in tutte le regioni tropicali, dove viene ampiamente coltivata in oltre
50 variet. Il nome Papaya deriva dal termine Pawpaw, con cui le popolazioni indigene
dell'Australia e della Nuova Zelanda chiamavano i suoi frutti, che somigliano a grossi meloni, ma
che nulla hanno in comune con le Cucurbitaceae. La Papaya contiene un enzima, la papaina, che ha
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un'azione proteolitica, utile quindi per migliorare la digestione, come sapevano bene le popolazioni
indigene del Centroamerica. Essa ricchissima di vitamina C, e gi ai tempi di Marco Polo si era
notato che la Papaya faceva guarire dallo scorbuto i marinai che ne erano affetti, quando i lunghi
viaggi impedivano il rifornimento di cibi freschi. Questo frutto molto ricco di antiossidanti come
selenio, flavonoidi, carotene, provitamina A; i carotenoidi in particolare sono presenti in quantit
superiore al Pompelmo, all'Avocado, alle Arance, al Kiwi, e persino alle Carote. I principali
carotenoidi sono il Licopene e la B-criptoxantina, che insieme agli altri antiossidanti proteggono le
cellule dai radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento cellulare, che pu causare gravi malattie
degenerative. I flavonoidi regolano la permeabilit delle pareti dei vasi sanguigni, quindi sono
importanti per il microcircolo e per la circolazione in generale. La Papaya molto ricca anche di
minerali, quali potassio, magnesio e calcio in forma organica, assimilabile, e di enzimi che tanta
importanza rivestono in tutte le razioni chimiche che avvengono nel nostro organismo, e che senza
di essi non si potrebbero verificare in modo compatibile con la vita. E' utile anche per purificare
l'organismo, poich stimola gli organi emuntori e facilita l'eliminazione delle sostanze di scarto.
Propriet
La Papaya migliora la digestione, purifica l'organismo, fornisce un gran numero di vitamine,
minerali, oligoelementi, e numerose sostanze antiossidanti, che riducono lo stress ossidativo e la
conseguente formazione di radicali liberi, rallentando l'invecchiamento cellulare. Ristabilisce
l'equilibrio acido-base dell'organismo facendolo virare verso l'alcalinit, che una condizione pi
salutare poich ostacola la formazione di radicali liberi.
Indicazioni
Digestione lenta, disturbi di tipo dispeptico come flatulenza, gonfiori intestinali, pesantezza
postprandiale, soprattutto dopo pasti proteici abbondanti; stati di intossicazione da tossine e
sostanze di scarto; invecchiamento precoce.
TE VERDE (Camelia Sinensis)
Il The Verde (nome scientifico Camelia Sinensis) una variet cinese di Long Jing, ricco di
elementi benefici per la salute, come i polifenoli e le catechine, che sono sostanze che aiutano con
un effetto drenante e antiossidante.
Il The verde inizia ad essere utilizzato 3.000 anni fa in Cina per i suoi notevoli benefici sulla salute.
Gi nellantichit i cinesi sapevano che il The verde aveva il potere di guarire il mal di testa, e li
aiutava ad eliminare le tossine e a preservare la giovinezza. Ma per anni nessuna altra cultura aveva
dato importanza a questo infuso, ed solo da un paio di anni che numerose ricerche scientifiche ci
hanno dimostrato i suoi numerosi benefici. Oggi la pianta del the verde si coltiva in tutti i paesi con
clima tropicale, ed conosciuta a livello mondiale.
Le catechine presenti nel The Verde aiutano a migliorare alcune malattie e diversi disturbi
dellorganismo. In studi realizzati in laboratorio con alcuni topi si dimostrato che le alte
concentrazione di questa sostanza aiutano a diminuire i livelli di colesterolo nel sangue e a
mantenerlo dentro i parametri considerati normali.
In Giappone, dove il The verde consumato in molti momenti della giornata, sono diminuiti i casi
di Cancro tanto per gli uomini quanto per donne, in relazione ad altre popolazioni che invece non
consumano the verde. Solo 254 mg di catechine al giorno bastano per ottenerne gli effetti benefici.
Dobbiamo considerare che una tazza di The Verde apporta da 100 a 150 mg di Catechine, quindi
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con 2 tazze al giorno di The verde si garantisce il corretto apporto di questa sostanza.
Nel 1998, scienziati Cinesi avevano compilato un compendio su tutti i benefici gi studiati e provati
del The Verde.
Uno degli studi scientifici dimostr che il consumo giornaliero di The verde durante un arco di
tempo di 6 mesi diminuiva le lesioni cancerogene della mucosa orale. Mentre la Rivista di
Nutrizione Clinica Americana pubblic un studio in cui si dimostrava la relazione tra il consumo di
The Verde e la perdita di peso, rendendolo un aiuto al problema dellobesit, grazie all effetto
drenante e accelerante del metabolismo di questa bevanda.
In Olanda invece dimostrarono che le donne che bevevano 5 tazze di The verde al giorno correvano
meno rischi di essere colpite da aterosclerosi.
Nell Aprile del 1999, nell Universit della Riserva di Cleveland, USA, si dimostrato inoltre che i
soggetti che consumavano almeno 4 tazze di t verde prevenivano l artrite rematoide e
diminuivano i sintomi di chi ne era gi affetto.
Altri benefici dimostrati sono:

Controllo del Diabete


Diminuizione dei livelli di glicemia in sangue
Previenzione ed eliminazione della placca dentale
Diminuizione delle carie dentali
Miglioramento dellalitosi
Prevenzione e miglioramento della diarrea
Diminuzione dela pressione sanguigna, poich evita la liberazione della angiotensina II
Aumento della potenza negli sportivi
Miglioramento della respirazione, poich agische come un broncodilatadore
Diminuzione dei rischi di la formazione di coagulo di sangue (trombosi)
Riduzione dei livelli di Colesterolo e trigliceridi nel sangue, aumentando i livelli di HDL
Colesterolo (colesterolo buono).

Un altro eccellente beneficio dimostrato sulle donne Giapponesi il fatto che le catechine
disattivano il virus della influenza, e allo stesso tempo rinforzano il nostro sistema immunitario.
Una delle scoperte pi recenti e pi importanti riguardo al The verde stata fatta da un gruppo di
scienziati dell Istituto Aichi, in Giappone, che hanno dimostrato come le catechine di questo The
sembrino bloccare lazione del Virus dell AIDS.
Il metodo migliore per ottenere la quantit maggiore di catechine in una tazza di The verde quello
dellinfusione, facendo riposare il tutto per 5 minuti prima di bere. Il The verde deteinato, quello
venduto in bustine da infusione, ha una bassa concentrazione di catechine.
I polifenoli presenti nel The verde sono invece potenti antiossidanti, pi potenti anche della
vitamina C ed E; ha quindi effetti anti- cancerogeni , anti-invecchiamento e azione probiotica.
Le foglie del The verde hanno da un 5 ad un 6% di acqua e da un 4 a un 7 % di minerali, quindi
sotto il punto di vista biochimico un alimento molto ricco.
importante segnalare che anche se il The verde ha un gran numero di benefici , ha anche un
contenuto di caffeina elevato che, anche se non agli alti livelli dell caff, pu causare ansia e
nervosismo. L eccesso di The verde pu inoltre aumentare la diuresi provocando disidratazione. Se
si assume a digiuno e in maniera troppo concentrata pu provocare nausea e vomito. Per tutti questi
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motivi importante un consumo controllato. La dose raccomandata da 1 a 2 tazze da 250 cc al


giorno.
8.0 GLI ACIDI
ALFA-IDROSSI ACIDI (AHA)
PROPRIETA
Gli alfa idrossi - acidi hanno la duplice funzione di IDRATANTI CUTANEI ed ESFOLIANTI dello
strato corneo.
Alle basse concentrazioni duso lazione degli AHA prevalentemente quella di idratanti; a
concentrazioni superiori maggiormente manifesta lazione esfoliante.
In pratica, gli alfa-idrossidi acidi si interpongono tra i legami chimici che tengono unite le cellule
completamente cheratinizzate dello strato corneo dellepidermide, favorendo il loro distacco e
accelerando di riflesso il meccanismo naturale di rinnovamento epidermico. Questo meccanismo
prevede la progressiva migrazione delle cellule epidermiche dallo strato pi profondo, denominato
germinativo, verso la superficie con la loro progressiva CORNEIFICAZIONE, morte e distacco.
CARATTERISTICHE
Sono sostanze caratterizzate dalla presenza, nella loro molecola, di una funzione alcoolica (gruppo
idrossile) in posizione alfa, cio in posizione adiacente alla funzione acida (gruppo carbossilico). Gli
AHA sono degli acidi a tutti gli effetti e la loro attivit direttamente proporzionale alla loro
concentrazione ed al loro pH di neutralizzazione. A differenza degli acidi minerali hanno il notevole
vantaggio di possedere un indice terapeutico molto alto. Lindice terapeutico quel valore che si
ricava dal rapporto tra i benefici ottenuti in un trattamento ed eventuali effetti collaterali.
IMPIEGO COSMETICO
Lorigine dellimpiego di sostanze acide per migliorare laspetto estetico della pelle molto lontana;
la storia ci tramanda che Cleopatra ricorreva spesso a bagni di latte acido: che in Francia allepoca
del rinascimento le nobildonne utilizzavano trattamenti a base di vino invecchiato o aceto, mentre in
tempi pi recenti, agli inizi del 900, erano di moda i trattamenti con succo di limone.
Attualmente, nella cosmetica moderna, gli AHA sono utilizzati in prodotti destinati a PELLI che
necessitano di un INCREMENTO del RINNOVAMENTO CELLULARE EPIDERMICO in quanto
INVECCHIATE, AVVIZZITE, IPERCHERATOSICHE, RUGOSE, SPENTE; pelli con MACCHIE
CUTANEE conseguenti ad eccessive esposizioni al sole o a sorgenti artificiali di radiazioni UV; pelli
particolarmente GRASSE e con follicoli piliferi con eccessivo RISTAGNO di SEBO o SECCHE o
che necessitano di revitalizzazione.
DERIVAZIONE
una famiglia di acidi organici presenti in natura quale componenti acidi di molti frutti e piante: uva,
barbabietola, mirtillo, ananas, carciofo, mela, fragola, papaya, passiflora, canna da zucchero. Per
questa loro origine sono anche classificati come ACIDI FRUTTATI.
ACIDO CITRICO
PROPRIETA
Viene utilizzato principalmente come ACIDIFICANTE: cio una sostanza che mantiene o ripristina
lacidit fisiologica cutanea, in modo da mantenere lequilibrio creato dal mantello idrolipidico
naturale (ph 4,5-6,5) che ha una fondamentale azione protettiva per la cute.
Lacido citrico inoltre esplica unazione ASTRINGENTE sui pori sudorali e sugli osti follicolari,
attenuando la fuoriuscita di sudore e sebo e lantiestetico effetto dei pori dilatati.
CARATTERISTICHE
un acido organico contenente tre funzioni acide e una funzione alcoolica, caratterizzato da una
debole acidit. Quindi il suo ph simile a quello fisiologico, il quale viene determinato dalle
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secrezioni sebacee e sudoripare che, emulsionandosi danno origine al cosidetto mantello idrolipidico
naturale.
IMPIEGO COSMETICO
Viene inserito nella formulazione di svariati cosmetici per lottenimento di un PH ORTODERMICO;
entra inoltre in preparati specifici destinati al trattamento di PELLI GRASSE, SEBORROICHE, che
presentano pori dilatati.
DERIVAZIONE
un alfa-idrossi-acido che si trova in natura principalmente negli agrumi. Viene prodotto mediante
fermentazione di un fungo microscopico, o di soluzioni di zucchero grezzo (melassa), viene pure
estratto dal succo di limone.
ACIDO GLICOLICO
PROPRIETA
Lacido glicolico ha prevalentemente attivit di IDRATANTE alle basse concentrazioni duso e di
ESFOLIANTE cutaneo a concentrazioni superiori.
CARATTERISTICHE
la pi piccola molecola appartenente alla famiglia degli alfa-idrossidi acidi; composto da due soli
atomi di carbonio, possiede una funzione alcoolica (gruppo idrossilico).
Grazie a queste sue ridotte dimensioni ha una notevole capacit di penetrazione ed una eccellente
attivit alla quale si unisce un buon grado di tollerabilit cutanea.
IMPIEGO COSMETICO
utilizzato in prodotti cosmetici destinati a : pelli che necessitano di un incremento del
RINNOVAMENTO CELLULARE EPIDERMICO in quanto INVECCHIATE, AVVIZZITE,
IPERCHERATOSICHE, RUGOSE, SPENTE; pelli particolarmente GRASSE con follicoli piliferi
con ristagno di sebo; pelli SECCHE che necessitano di una RIVITALIZZAZIONE; pelli con
DISCROMIE conseguenti ad una eccessiva esposizione solare o a sorgenti artificiali di radiazioni
UV.
DERIVAZIONE
un alfa-idrossidi acido che si trova in natura quale principale costituente acido del succo della
canna da zucchero, inoltre presente anche nelluva acerba e nella barbabietola.
ACIDO IALURONICO E IALURONATO SODICO (sale dellacido ialuronico)
PROPRIETA
La principale funzione dellacido ialuronico quella di LEGARE STABILMENTE GRANDI
QUANTITA' DI ACQUA negli spazi interfibrillari e di agire da cementante per le cellule e le fibre
dermiche.
Ci determina laspetto teso, elastico ed idratato della pelle.
In effetti stato dimostrato che, con lavanzare dellet, i G.A.G. (glicosaminoglicani) del derma
subiscono notevoli cambiamenti quantitativi. Si ha una regolare diminuizione dellacido ialuronico,
accompagnata da un aumento dei G.A.G. solforati. Oltre che a diminuire come quantit, lacido
ialuronico diventa anche meno polimerizzato e siccome la sua spiccata idrofilia dipende anche dalla
lunghezza della catena molecolare, ci contribuisce alla riduzione della quantit dellacqua contenuta
nei tessuti. Inoltre lacido ialuronico interagisce con le fibre collagene stabilizzando ed aumentando
lelasticit delle fibrille, interferendo sulla formazione del tessuto cicatriziale e quindi intervenendo
positivamente sullo sviluppo e la rigenerazione delle strutture del derma.
CARATTERISTICHE
un polisaccaride che costituisce la sostanza fondamentale del derma. Infatti il derma un tessuto
connettivo costituito da unimpalcatura di fibre collagene, reticolari ed elastiche, da cellule e dalla
sostanza fondamentale. Chimicamente la sostanza fondamentale costituita da mucopolisaccaridi:
catene polisaccaridiche ad alto peso molecolare presente nei tessuti o nei liquidi organici, sia in forma
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libera, che legati a proteine. Attualmente il termine mucopolisaccaridi stato sostituito da


glicosaminoglicani G.A.G.
I G.A.G. posono essere classificati in:
G.A.G. asolforati, che comprendono lacido ialuronico e la controitina;
G.A.G. solforati, comprendenti i vari controitinsolfati.
IMPIEGO COSMETICO
Il trattamento restituitivo si giova dellapporto alla cute di piccole quantit di acido ialuronico in
modo da compensare la diminuizione fisiologica, ed agisce sullalterato rapporto acqua-tessuto
migliorando l'ELASTICITA' ed il turgore della cute. Viene impiegato quindi per attenuare gli
inestetismi di una CUTE DISIDRATATA, SFRUTTATA, SENESCENTE.
Grazie alle sue propriet filmanti, lacido ialuronico viene anche utilizzato come FATTORE
PROTETTIVO dagli AGENTI ATMOSFERICI.
DERIVAZIONE
Un tempo era estratto da tessuti animali. Oggi, invece, viene prodotto per via biotecnologia
sfruttando lattivit metabolica di microrganismi selezionati.
ACIDO LATTICO
PROPRIETA
Lacido lattico possiede contemporaneamente attivit idratante ed attivit ESFOLIANTE cutanea in
base al meccanismo dazione comune a tutti gli alfa-idrossidi acidi.
CARATTERISTICHE
un acido organico composto da una catena di tre atomi di carbonio con una funzione alcoolica ed
una funzione acida.
IMPIEGO COSMETICO
utilizzato in prodotti cosmetici destinati a : PELLI che necessitano di un incremento del
rinnovamento cellulare epidermico, in quanto INVECCHIATE, AVVIZZITE,
IPERCHERATOSICHE, RUGOSE, SPENTE; pelli particolarmente GRASSE con follicoli piliferi
con ristagno di sebo; pelli SECCHE che necessitano di REVITALIZZAZIONE; pelli con
DISCROMIE CUTANE conseguenti ad una eccessiva esposizione alla radiazioni solari o a sorgenti
artificiali di radiazioni UV.
DERIVAZIONE
Acido fruttato appartenente alla famiglia degli alfa-idrossidi acidi presente in natura nel mirtillo,
ananas, carciofo.
ACIDO SALICILICO
PROPRIETA
Ha la duplice funzione di essere un CONSERVANTE ed un CHERATOLITICO.
In qualit di conservante impiegato per garantire al cosmetico unadeguata protezione contro la
contaminazione microbica, quindi mantenere inalterata la qualit del prodotto per tutto il suo periodo
di vita. In qualit di cheratolitico agisce attaccando la cheratina dello strato corneo delepidermide
provocando la lisi delle lamelle cornee e generando di riflesso un aumento della produzione delle
cellule epidermiche dagli strati profondi. Viene quindi stimolato in questo il meccanismo fisiologico
di rinnovamento cutaneo.
CARATTERISTICHE
Appartiene alla famiglia dei beta-idrossidi acidi. I beta idrossiacidi possiedono nella propria molecola
un gruppo alcoolico (idrossidi) in posizione beta, cio distante due atomi di carbonio dal gruppo
acido. un acido debole e la sua solubilit in acqua alquanto scarsa.
IMPIEGO COSMETICO
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In qualit di conservante non molto utilizzato in quanto la sua azione rivolta solo verso un gruppo
ristretto di microrganismi e, di conseguenza, da solo non in grado di proteggere adeguatamente il
cosmetico.
In qualit di cheratolitico utilizzato in tutti quei cosmetici studiati per pelli che necessitano di un
incremento del RINNOVAMENTO EPIDERMICO perch INVECCHIATE, SPENTE,
IPERCHERATOSICHE; pelli GRASSE e con ristagni di sebo.
DERIVAZIONE
presente in natura nella pianta di Salix Alba (Salice).
ACIDO TARTARICO
PROPRIETA
Le propriet IDRATANTI ed ESFOLIANTI cutanee possedute dallacido tartarico sono comuni a
quelle della famiglia degli alfa-idrossidi acidi a cui appartiene.
CARATTERISTICHE
un acido organico composto da una catena lineare di quattro atomi di carbonio; contiene due
funzioni alcooliche (gruppi idrossilici) e due funzioni acide (gruppi carbossilici).
IMPIEGO COSMETICO
normalmente impiegato, in miscela con altri acidi fruttati, in prodotti per: pelli che necessitano di
un maggior RINNOVAMENTO EPIDERMICO perch INVECCHIATE, AVVIZZITE,
IPERCHERATOSICHE, RUGOSE; pelli grasse con follicoli piliferi con ristagno di sebo; secche per
una eccessiva perdita di acqua; pelli che presentano DISCROMIE dovute ad una eccessiva
esposizione alle radiazioni ultraviolette.
DERIVAZIONE
un alfa idrossi acido presente in natura nelluva e nella passiflora.

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