II. MATERIALI
1. INTRODUZIONE
2. DESCRIZIONE DELLA GALLERIA NATURALE SEMINARIO
3. FASI PROGETTUALI
4. CARATTERIZZAZIONE GEOMECCANICA DELLE LITOLOGIE
ATTRAVERSATE
5. FASE DI DIAGNOSI: PREVISIONE DEL COMPORTAMENTO DEFORMATIVO
DEL CAVO IN ASSENZA DI INTERVENTI
6. FASE DI TERAPIA: DEFINIZIONE DELLE SEZIONI TIPO
6.1 Previsioni del comportamento deformativo del cavo
6.2 Sezione tipo 5
6.2.1 Campo di applicazione
6.2.2 Interventi previsti
6.2.3 Fasi di esecuzione
6.3 Sezione tipo 4
6.3.1 Campo di applicazione
6.3.2 Interventi previsti
6.3.3 Fasi di esecuzione
7. PROGRAMMA DEL MONITORAGGIO IN CORSO D’OPERA
8. MODELLAZIONE NUMERICA DELLA GALLERIA NATURALE
8.1 Introduzione alle analisi effettuate
8.2 Programma delle analisi
8.3 Geometria del modello
8.4 Proprietà e modelli costitutivi dell’ammasso e degli elementi strutturali
8.5 Fasi delle analisi
8.5.1 Analisi in fase di diagnosi
8.5.2 Analisi in fase di terapia
8.6 Analisi dei risultati: fase di diagnosi
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.6.1 Comportamento del cavo per coperture medio-alte
8.6.2 Comportamento del cavo in corrispondenza degli imbocchi
8.7 Analisi dei risultati :fase di terapia – condizioni statiche
8.7.1 Sezione tipo 5
8.7.2 Sezione tipo 4
8.7 Analisi dei risultati :fase di terapia – condizioni statiche
8.8.1 Definizione dell’azione sismica
8.8.2 Fasi di calcolo
8.8.3 Risultati dell’analisi S5_80_RD_sisma
9. VERIFICHE STRUTTURALI DEL RIVESTIMENTO PROVVISORIO E
DEFINITIVO
9.1 Generalità
9.2 Rivestimento provvisorio
9.3 Rivestimento definitivo
10. VERIFICHE DI STABILITA’ DEL FRONTE DI SCAVO
10.1 Metodo di Tamez (1985) per la valutazione della stabilità del fronte di scavo
10.2 Verifiche di stabilità del fronte di scavo ( Metodo di Tamez, 1985)
10.2.1 Proprietà dell’ammasso roccioso
10.2.2 Valutazione della pressione fittizia attribuibile agli interventi di consolidamento al fronte
10.2.3 Risultati delle analisi
10.3 Verifiche di stabilità del fronte con il metodo dell’analisi limite
11. CONCLUSIONI
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
I. NORMATIVE E DOCUMENTAZIONI DI RIFERIMENTO
• Legge 5 Novembre 1971 N° 1086 – “ Norme per la disciplina delle opere in conglomerato
cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica”;
• Circolare LL.PP. 14 Febbraio 1974 n° 11951 – “Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica – Istruzioni per
l'applicazione” ;
• Legge 2 Febbraio 1974 n. 64 – “Provvedimenti per le costruzioni, con particolari prescrizioni per
le zone sismiche”;
• CNR 10024/84 del 23.11.1984 – “Analisi di strutture mediante elaboratore: impostazione e
redazione delle relazioni di calcolo” ;
• D.M. LL.PP. 14 Gennaio 2008 - “Norme tecniche per le costruzioni”;
• Circolare 2 Febbraio 2009, n. 617 - “Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le
costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008”.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
II.b Software utilizzati
• PLAXIS V8.5. Finite element code for soil and rock analyses (An Delft, Netherlands)
• PREFLEX, EN.EX.SYS.S.R.L. (Casalecchio di Reno , Bologna)
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
II. MATERIALI
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
1. INTRODUZIONE
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
2. DESCRIZIONE DELLA GALLERIA NATURALE SEMINARIO
Il progetto Porta Ovest prevede la riconnessione dello svincolo di Salerno con il porto
e la S.S. 18 verso la costiera Amalfitana. Nell’ambito del progetto è prevista la
realizzazione di n° tre gallerie naturali, Cernicchiara–San Leo, Poseidon-Ligea e
Seminario, e dei relativi imbocchi.
Il progetto delle gallerie Cernicchiara–San Leo e Poseidon-Ligea è oggetto della
relazione Gallerie via Frà Generoso - via Paesano e Ligea – Gallerie Naturali - Relazione generale e
di calcolo (Rif l.), che forma parte integrante del progetto definitivo e alla quale si rimanda
per una descrizione dettagliata.
Nei capitoli seguenti e nei relativi elaborati grafici, si riporta la descrizione dettagliata
delle sezioni tipo d’avanzamento previste per la galleria.
La galleria naturale insiste per la maggior parte del tracciato su terreni scarsamente
edificati per cui l’interferenza con insediamenti abitativi o produttivi non è
particolarmente significativa; ciò rende poco rilevanti, se ci eccettuano alcuni tratti di
limitata lunghezza, eventuali problematiche legate al controllo dei cedimenti in superficie
ed alla limitazione delle vibrazioni prodotte dallo scavo.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
3. FASI PROGETTUALI
Fase conoscitiva
Vengono definiti l’inquadramento geologico ed idrogeologico, e le caratteristiche geo-
meccaniche degli ammassi interessati dalla galleria. Tale caratterizzazione è
dettagliatamente descritta nella Relazione geotecnica: caratterizzazione dei materiali (Rif. i), che
forma parte integrante del progetto definitivo, alla quale si rimanda anche per una
descrizione puntuale delle campagne di indagini effettuate (v. Rif. b, c). Ai fini del
presente documento, vengono brevemente riassunte le principali caratteristiche geo-
meccaniche dell’area di interesse.
Tale fase prevede - in base alla geometria della sezione, alle coperture e alle
caratteristiche geo-meccaniche - l’individuazione di tratte a comportamento geo-
meccanico omogeneo lungo il tracciato, a ciascuna delle quali può essere associata la
relativa categoria di comportamento in assenza di interventi.
Per la galleria in esame è possibile ipotizzare un comportamento di tipo “A” stabile per la
maggior parte tracciato, ad eccezione delle tratte con coperture molto basse, in
corrispondenza delle zone di imbocco, ove si evidenzia un comportamento di tipo
“A/B”, stabile/stabile a breve termine.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
L’adeguatezza delle scelte progettuali adottate dovrà essere verificata in fase costruttiva;
in tale fase è infatti stabilito un sistema di monitoraggio della galleria al fine di procedere
ad una “back-analysis” del comportamento del cavo, verificando le ipotesi progettuali
assunte unitamente ai comportamenti deformativi previsti.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
4. CARATTERIZZAZIONE GEOMECCANICA DELLE LITOLOGIE
ATTRAVERSATE
Le caratteristiche geomeccaniche dei terreni presenti lungo il tracciato della galleria sono
descritte dettagliatamente nelle pertinenti relazioni geologiche e geotecniche (Rif. a – i).
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 4.1 – Parametri fisici e meccanici adottati per il dimensionamento della galleria
naturale
Legenda: H = Copertura
σci= Resistenza a compressione uni assiale
RMR=Rock Mass Rating
GSI=Geological Strength Index
D = Grado di disturbo
γ =Peso dell’unità di volume dell’ammasso roccioso
ck =Coesione dell’ammasso roccioso
φk =Angolo di attrito dell’ammasso roccioso
E = Modulo di Young medio dell’ammasso roccioso
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
5. FASE DI DIAGNOSI: PREVISIONE DEL COMPORTAMENTO
DEFORMATIVO DEL CAVO IN ASSENZA DI INTERVENTI
Il comportamento del fronte di scavo, al quale è legato quello della cavità, può essere
sostanzialmente ricondotto alle seguenti tre categorie di comportamento, in accordo alla
classificazione proposta dal metodo ADECO-RS (Lunardi, 2000):
Categoria A: Galleria a fronte stabile.
Se il fronte di scavo è stabile, lo stato tensionale al contorno della cavità in
prossimità del fronte si mantiene in campo prevalentemente elastico, e i fenomeni
deformativi osservabili sono di piccola entità e tendono ad esaurirsi rapidamente. In
questo caso anche il comportamento del cavo sarà stabile, mantenendosi
prevalentemente in campo elastico, e non si rendono necessari interventi preventivi
di consolidamento, se non localizzati e in misura molto ridotta. Il rivestimento
definitivo costituirà allora il margine di sicurezza per la stabilità a lungo termine.
Categoria B: Galleria a fronte stabile a breve termine.
Questa condizione si verifica quando lo stato tensionale indotto dall’apertura della
cavità approssima la resistenza del materiale al fronte, che si allontana
progressivamente da un comportamento di tipo elastico per passare ad un
comportamento di tipo elasto-plastico. I fenomeni deformativi connessi con la
ridistribuzione delle tensioni risultano più accentuati che nel caso precedente, e
possono produrre nell’ammasso al fronte una riduzione delle caratteristiche di
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
resistenza con decadimento verso i parametri residui. La decompressione indotta
dallo scavo può essere opportunamente controllata e regimata con adeguati
interventi di preconsolidamento al fronte e/o al contorno del cavo. In tal modo si
fornisce l’opportuno contenimento all’ammasso, che manterrà un comportamento
stabile. Nel caso non si prevedano opportuni interventi, lo stato tensio-deformativo
può evolvere verso situazioni di instabilità con il procedere dell’avanzamento.
Ancora il rivestimento definitivo costituirà il margine di sicurezza a lungo termine.
Categoria C: Galleria a fronte instabile.
L’instabilità progressiva del fronte di scavo è attribuibile ad una accentuazione dei
fenomeni deformativi, che risultano immediati e più rilevanti, manifestandosi prima
ancora che avvenga lo scavo, oltre il fronte stesso. Tali deformazioni producono un
incremento dell’estensione della zona dell’ammasso decompressa in corrispondenza
del fronte, dove si sviluppa un progressivo e rapido decadimento delle
caratteristiche meccaniche del materiale. L’espansione della fascia di materiale
decompresso al contorno del cavo deve essere contenuta prima dell’arrivo del
fronte di scavo, e richiede pertanto interventi di preconsolidamento sistematici in
avanzamento, che consentano di creare artificialmente l’effetto arco capace di far
evolvere la situazione verso configurazioni di equilibrio stabile.
1 Le convergenze riportate in Tabella sono le massime tra la convergenza orizzontale e verticale (Capitolo 8)
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Nelle suddette analisi, in favore di sicurezza, si sono adottati i parametri di resistenza
corrispondenti ad un disturbo arrecato alla roccia, D=0.5.
Le analisi condotte in questa fase, in condizioni di cavo libero, evidenziano i
comportamenti di seguito descritti:
per la maggior parte del tracciato, ad eccezione delle zone di imbocco, si osserva un
comportamento di tipo A, “stabile”. I fenomeni deformativi osservabili sono di
piccola entità con valori delle convergenze massime minori del cm al fronte
(convergenza max. = 0.29 cm) e dell’ordine di un centimetro lontano dal fronte
(convergenza max. = 1.2 cm). Lo stato tensionale al contorno della cavità si
mantiene in campo elastico al fronte e prevalentemente elastico lontano dal fronte,
ove si osserva la formazione di zone plasticizzate di limitate estensioni (Rp/R=1.5,
Tabella 5.1);
per le condizioni geomeccaniche presenti in corrispondenza degli imbocchi, si
osservano deformazioni maggiori sebbene ancora limitate; le convergenze stimate al
fronte sono ancora inferiori al cm (convergenza max. = 0.3 cm) mentre i valori
massimi osservati lontano dal fronte sono del’ordine di 2 cm. Lo stato tensionale è
prevalentemente elastico con la formazione, lontano dal fronte, di zone plasticizzate
più significative che nel caso precedente (Rp/R=2.3, Tabella 5.1). Il
comportamento è di tipo A/B, “stabile/stabile a breve termine”.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
6. FASE DI TERAPIA: DEFINIZIONE DELLE SEZIONI TIPO
1 Si precisa che tale sezione è stata adottata cautelativamente in corrispondenza degli imbocchi, nonostante le analisi
La validità delle sezioni tipo adottate è stata verificata attraverso alcune simulazione
numeriche condotte con il codice di calcolo agli elementi finiti PLAXIS V8.5, illustrate in
dettaglio nel Capitolo 8.
La tabella 6.2 riassume i principali risultati in termini di convergenze massime lontano dal
fronte2, C, e del rapporto Rp/R tra il raggio plastico e il raggio della galleria ancora
lontano dal fronte. Per quanto riguarda il grado di disturbo (D) assunto in suddette analisi
si precisa che (v. capitolo 8):
• nell’intorno del cavo, per uno spessore di circa 15 m, si sono adottati i parametri
di resistenza corrispondenti ad un disturbo arrecato alla roccia D = 0.5; al di fuori
di tale zona, si è assunto un trascurabile disturbo (D = 0).
• nella sezione tipo 4 ove sono presenti interventi di pre-sostegno al contorno si è
ipotizzato D=0 ovunque, in quanto tali interventi consentono efficacemente di
limitare il disturbo della roccia all’intorno del cavo.
2 La convergenza C riportata in tabella è la massima tra la convergenza orizzontale, Ch, e verticale, Cv, calcolate
secondo quanto riportato in dettaglio nel capitolo 8.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
In corso d’opera, sulla base delle misure e dei rilievi geostrutturali regolarmente effettuati
durante l’avanzamento, e del comportamento deformativo monitorato in corrispondenza
del fronte (estrusione) e del cavo (convergenze) in rapporto alle lavorazioni condotte
secondo le fasi e le cadenze prestabilite, potrà essere verificata l’adeguatezza delle sezioni
progettate.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 5.1 – Fase diagnosi : valori di convergenza del cavo stimati con analisi numeriche nel caso di scavo libero
DB 20 I5_S4_20_0 0.5 25 47 38 2015 0.3 φ/2 0.7 0.30 1 1.88 2.3 A/B
(Imbocco)
DB 45 S5_45_0 0.5 25 127 36 3929 0.3 φ/2 0.7 0.29 1 1.16 1.5 A
DB 80 S5_80_0 0.5 25 238 37 8560 0.3 φ/2 0.7 0.19 1 0.72 1.5 A
____________________________________________________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 6.1 – Sezioni tipo
Sezione Tratte di applicazione Interventi di Rivestimento Rivestimento
tipo precontenimentio/ provvisorio definitivo
presostegno
Sezione tipo prevista LIT. H Infilaggi al Infilaggi al spessore, s
(m) contorno fronte (cm)
in corrispondenza della formazione della
1IPN140/150+ Arco rovescio s=50cm
5 dolomia, con assetto strutturale massivo DB 35 –85 assenti assenti
(10+15) cm spritz Calotta s=50cm
e basso grado di fratturazione
Legenda: H= Copertura
____________________________________________________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 6.2 – Fase di terapia : valori di convergenza del cavo stimati con analisi numeriche
Legenda: H= Copertura
D = Grado di disturbo
γ =Peso dell’unità di volume dell’ammasso roccioso
ck =Coesione dell’ammasso roccioso
φk =Angolo di attrito dell’ammasso roccioso
E = Modulo di Young medio dell’ammasso roccioso
ν= coefficiente di Poisson
Ψ =Dilatanza
Ko = Coefficiente di spinta in quiete
C = Convergenza lontano dal fronte
Rp =Raggio plastico
R =Raggio della galleria
____________________________________________________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
6.2 Sezione tipo 5
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
6.2.3 Fasi esecutive
Verrà eseguito lo scavo a piena sezione tramite mezzi meccanici o esplosivo, con sfondi di
profondità massima di 3,00 m; dopo ogni sfondo verrà realizzato uno strato di spritz-
beton fibrorinforzato, con spessore 10 cm, in corrispondenza della tratta appena scavata e
disgaggiata, si procederà quindi alla messa in opera delle centine 1 IPN 140 a passo 1,50 m
e verrà realizzato uno strato di spritz-beton fibrorinforzato e armato con rete
elettrosaldata con spessore pari a 15 cm al contorno dello scavo.
Al termine di ogni sfondo di avanzamento verrà inoltre eseguito sul fronte di scavo uno
strato di spritz-beton fibrorinforzato con spessore pari a 5 cm.
Il getto delle murette e dell’arco rovescio verrà eseguito ad una distanza massima di 3.0 Ø
dal fronte; infine, ad una distanza dal fronte variabile in funzione del comportamento
deformativo del cavo, verrà messa in opera l’impermeabilizzazione e verranno eseguiti i
getti del rivestimento definitivo di calotta.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
6.3 Sezione tipo 4
Questa tipologia di sezione è prevista per i contesti geomeccanici tipici delle zone di bassa
copertura, ed eventualmente in zone di faglia e di contatti tettonici caratterizzati da
intensa fratturazione e alterazione dei litotipi. La tipologia di avanzamento assicura un
migliore controllo dei distacchi gravitativi in calotta e soprattutto dei rilasci al fronte, che
possono prevedibilmente assumere dimensioni ragguardevoli in assenza di interventi.
La sezione sarà in particolare applicata nei tratti decompressi in corrispondenza delle zone
di imbocco; in questo caso - vista la concreta possibilità di trovare l’ammasso in uno
stato di elevata alterazione - il comportamento dello scavo potrebbe essere di tipo
“B/C” fronte stabile a breve termine/instabile”, con fenomeni deformativi in campo
elasto–plastico. Sono necessari interventi sistematici di confinamento del fronte di scavo,
mediante elementi strutturali in VTR, interventi di pre-sostegno in calotta, oltre al
confinamento del cavo ottenuto tramite centine metalliche, spritz-beton ed il getto
ravvicinato dell’arco rovescio.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
7. PROGRAMMA DEL MONITORAGGIO IN CORSO D’OPERA
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Le attività sistematiche (attività a, b, c) saranno cadenzate sulla scorta della classe di
comportamento attesa. In particolare, le misure di convergenza diametrale saranno più
distanziate nelle classi di comportamento di tipo A (situazione nucleo-fronte stabile), ove
si può mediamente prevedere una stazione di convergenza ogni 60 - 70 m circa. Queste
misure, come usuale, saranno eseguite su almeno cinque punti per ciascuna sezione,
avvalendosi di mire ottiche traguardate mediante teodolite o distanziometro, alla stregua
delle normali triangolazioni di alta precisione, specificando una accuratezza degli
spostamenti misurati non inferiore a qualche decimo di millimetro.
In corrispondenza degli imbocchi si suggerisce di installare una stazione per ogni campo
d’avanzamento.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
va installato in modo che la sua lunghezza sia grossomodo a cavallo della
progressiva corrispondente alla stazione principale.
Nell’ambito dei controlli e delle indagini conoscitive durante lo scavo va inoltre prevista la
possibilità di effettuare sondaggi in avanzamento a carotaggio continuo, di lunghezza non
inferiore a 30 m; peraltro, nel foro di tali sondaggi orizzontali può efficacemente essere
installato l’estensimetro incrementale su citato.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8. MODELLAZIONE NUMERICA DELLA GALLERIA NATURALE
Nel presente capitolo vengono descritti con maggior dettaglio i principali risultati
delle analisi numeriche eseguite al fine di valutare il comportamento della galleria naturale
in oggetto, e di descrivere l’evoluzione dei fenomeni tensio-deformativi indotti dallo scavo
e costruzione della galleria.
In particolare, le analisi sono state condotte, per le condizioni statiche, con i seguenti
scopi:
• prevedere indicativamente il comportamento tensionale e deformativo del cavo in
assenza di interventi, al fine di individuare le tratte a comportamento geomeccanico
omogeneo lungo il tracciato (analisi in fase di diagnosi);
• verificare l’adeguatezza degli interventi adottati (analisi in fase di terapia) attraverso
la valutazione:
- degli spostamenti e delle deformazioni della galleria e della roccia circostante, in
corrispondenza delle condizioni più gravose;
- delle sollecitazioni sui rivestimenti provvisionali e definitivi.
Infine nel Paragrafo 8.8 si descrivono sinteticamente i principali risultati di alcune analisi
numeriche svolte in condizioni sismiche, per un sisma di progetto corrispondente allo
Stato Limite di Salvaguardia della Vita. Le analisi svolte nei casi sismici sono finalizzate
alla determinazione delle sollecitazioni sul rivestimento definitivo e alla verifica strutturale
dello stesso (si veda capitolo 9).
Per l’esecuzione di tutte le analisi è stato impiegato il codice di calcolo PLAXIS V.8.5;
l’affidabilità di questo codice è stata preliminarmente accertata esaminando la
documentazione a corredo del software contenente informazioni sulle basi teoriche, sugli
algoritmi impiegati e una sezione benchmark con casi svolti e commentati.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.1 Introduzione alle analisi effettuate
Le analisi sono state condotte in condizioni di deformazione piana (plane strain), ma con
accorgimenti tali da considerare l’effetto tri-dimensionale dell’avanzamento del fronte; in
particolare, lo scavo della galleria viene simulato rimuovendo gli elementi della mesh
all’interno della sagoma di scavo e facendo ricorso ad una pressione fittizia agente sul
contorno di scavo, regolata da un opportuno tasso di rilascio tensionale (stress reduction
method). In questo modo il problema tridimensionale dello scavo della galleria viene
ricondotto ad un problema piano con un percorso di sollecitazioni - del problema di
deformazione piana associato - molto simile a quello effettivo.
Nelle analisi è stata applicata una legge di riduzione delle forze di scavo, alquanto nota
nella in letteratura specializzata, proposta da Hanafy & Emery (1980).
Nelle analisi preliminari, relative alla fase di diagnosi, dopo una prima fase geostatica
(fase 0), il cui obiettivo è quello di generare lo stato tensionale iniziale all’interno della
roccia, seguono le fasi di scavo non sostenuto (fasi 1 e 2) per valutare lo stato deformativo
e tensionale in prossimità del fronte e lontano da esso, quando lo scarico tensionale è
completato.
Nelle analisi relative alla fase di terapia, la sequenza temporale delle fasi di analisi
vuole invece simulare l’effettivo susseguirsi delle lavorazioni dell’opera. Più precisamente
dopo una prima fase geostatica (fase 0), seguono le fasi di costruzione vera e propria della
galleria (fasi da 1 a 3) :
- una prima fase di scavo non sostenuto (fase 1);
- la posa del rivestimento provvisionale costituito da centine e spritz-beton (fase 2)
- la posa del rivestimento definitivo (fase 3).
Infine, nelle analisi sismiche - riportate nel paragrafo 8.8 – alle fasi su elencate seguono
due “fasi sismiche”, nelle quali si simula l’azione sismica attraverso l’applicazione di forze
equivalenti peseudo-statiche (calcolate per lo stato limite di Salvaguardia della Vita) per
due condizioni di ingresso del sisma.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.2 Programma delle analisi
Nel seguito si riportano sinteticamente i risultati di alcune delle analisi numeriche svolte
in fase di diagnosi, e con maggior dettaglio quelli corrispondenti alle analisi statiche in fase di
terapia ritenute più significative e rappresentative in virtù dei parametri di input adottati. In
particolare, vengono discusse:
- due + due analisi relative a galleria in dolomia (DB) con coperture di 45 e 80m,
corrispondenti approssimativamente alla copertura intermedia e massima prevista nel
progetto. Le prime due analisi si riferiscono al caso di scavo non sostenuto (fase di
diagnosi), le altre due sono relative alla sezione tipo 5 (fase di terapia);
- una (diagnosi) + una (terapia) analisi relative alla sezione di imbocco, ove è prevista la
sezione tipo 4, svolte per una copertura di 20 m.
Nelle tabelle 8.1 e 8.2 si riassume il programma delle analisi numeriche effettuate. In
aggiunta alle analisi elencate in detta tabella si è anche accertato, tramite analisi di
sensitività omesse per brevità, che i valori delle sollecitazioni e degli spostamenti ricavati
dal calcolo sono poco sensibili a variazioni nei valori assunti da alcune grandezze fisico-
meccaniche della roccia, quali il coefficiente di spinta in quiete (Ko) e l’angolo di dilatanza
(Ψ).
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 8.1 – Programma delle principali analisi numeriche svolte in fase di diagnosi e in fase di terapia
Tabella 8.2 – Programma delle analisi numeriche svolte in fase di diagnosi e in fase di terapia per l’imbocco
____________________________________________________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.3 Geometria del modello
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 8.3 – Caratteristiche della discretizzazione agli elementi finiti adottata.
Rivestimento
Roccia Infilaggi Interfacce
provvisorio e definitivo
Tipo di
15 nodi 15 nodi 10 nodi beam a 5 nodi
elemento
Integrazione 5 punti di
12 punti Gauss 12 punti Gauss 8 punti Gauss
numerica Newton–Cotes
Figura 8.3 – Distribuzione dei nodi e dei punti di Gauss nell’elemento trave.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.5 – Distribuzione dei nodi e dei punti di Gauss (+ nodi, ∗ stress
points).
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.4 Proprietà e modelli costitutivi dell’ammasso e degli elementi strutturali
Roccia
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
stata chiaramente – e autorevolmente - dimostrata da AFTES (Association Francaise des
Tunnels et de l’Espace Souterrain) proprio con riferimento alla progettazione di gallerie.
Per simulare il disturbo arrecato alla roccia dallo scavo si sono adottati i parametri di
resistenza corrispondenti ad un disturbo D = 0.5 nell’intorno del cavo, per uno spessore
di circa 10-15 m (elementi giallo-ocra in Figura 8.6) e D = 0 altrove, lontano dallo scavo
(elementi azzurri in Figura 8.6).
Nelle analisi in Fase di diagnosi (assenza di interventi), svolte con il solo scopo di fornire
indicazioni di massima sul comportamento deformativo del fronte, si è assunto in maniera
semplificata – seppur a vantaggio di sicurezza – D= 0.5 ovunque nel dominio analizzato; i
risultati ottenuti in suddette analisi, in termini di deformazioni del cavo e zone
plasticizzate, sono quindi da ritenersi come i massimi attesi.
Pre-sostegno
Rivestimento definitivo
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
la sezione tipo 4 si è assunto uno spessore della calotta pari a quello dell’arco rovescio,
comunque compreso nel range di valori di progetto.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 8.4 – Parametri di calcolo del rivestimento di prima fase (centine e spritz).
Sezione Tipo
5 4
1IPN140/150 2IP180/100
Descrizione
+15 cm spritz + 20 cm spritz
Tipo di materiale Elastico Elastico
Rigidezza assiale EA (kN/m) 5.46·106 7.57·106
Rigidezza flessionale EI
1.09·104 2.74·104
(kNm2/m)
Peso w (kN/m/m) 0 0
Coefficiente di Poisson ν 0 0
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Elementi interfaccia roccia-sostegno
p = p0 ⋅ (1 − λ )
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 8.6 – Legge di scarico Hanafy e Emery, 1980.
λ 1-λ
ξ/R
-5 0.000 1.000
-4 0.007 0.993
-3 0.015 0.985
-2 0.034 0.966
-1 0.093 0.907
0 0.377 0.623
1 0.808 0.192
2 0.938 0.062
3 0.969 0.031
4 0.992 0.008
5 0.995 0.005
6 0.998 0.002
7 1.000 0.000
8 1.000 0.000
Legenda: ξ =Distanza dal fronte di scavo e sezione di osservazione
R= Raggio della galleria
λ =Rilascio tensionale della sezione di osservazione
1
0.9
0.8
0.7
0.6
1-λ(ξ)
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
-5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8
ξ/R
Tabella 8.8 – Sintesi delle fasi della modellazione – simulazione delle reali fasi costruttive
(fase di terapia).
Sezione Fase Descrizione ξ ξ/R λ
tipo
(m)
Inizio dello scavo e deterioramento
1 delle caratteristiche geomeccaniche della ξ<3 ξ/R<0.46 0.56
roccia intorno allo scavo
Avanzamento degli scavi e realizzazione
5 2 del rivestimento provvisionale a una 3<ξ<39 0.46<ξ/R<6 0.998
distanza di 3 m dal fronte
Avanzamento degli scavi e realizzazione
3 del rivestimento definitivo a una 39<ξ<52 6<ξ/R<8 1
distanza dal fronte pari a 3 φ
1 Inizio dello scavo ξ<2 ξ/R<0.31 0.51
Avanzamento degli scavi e realizzazione
2 del rivestimento provvisionale a una 2<ξ<39 0.31<ξ/R<6 0.998
4 distanza di 2 m dal fronte
Avanzamento degli scavi e realizzazione
3 del rivestimento definitivo a una 39<ξ<52 6<ξ/R<8 1
distanza dal fronte pari a 3 φ
Legenda: ξ =Distanza dal fronte di scavo e sezione di osservazione
R= Raggio della galleria
λ =Rilascio tensionale della sezione di osservazione
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.5.1 Analisi in fase di diagnosi
In questa prima fase di calcolo viene generato lo stato tensionale iniziale all’interno
della roccia tramite l’attivazione della forza di gravità. Le condizioni iniziali in termini di
tensioni verticali sono di tipo litostatico ( σ 'v = γ '⋅ z ), mentre le tensioni orizzontali sono
ad esse proporzionali tramite il coefficiente di spinta in quiete K0 ( σ 'h = K 0 ⋅ σ 'v ). Le
pressioni interstiziali sono nulle in tutto il dominio, mentre le condizioni al contorno
riguardo gli spostamenti nodali del sistema prevedono:
− spostamenti nulli nelle due direzioni, orizzontale e verticale, in corrispondenza della
base dello strato roccioso;
− spostamenti nulli in direzione orizzontale lungo i bordi laterali dello strato.
In questa fase viene simulato lo scavo a sezione piena. Alla fine di questa fase la
sezione di osservazione coincide con il fronte scavo (ξ=0 m; ξ/R=0), a cui corrisponde
una riduzione delle tensioni al contorno pari al 37.7% .
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.5.2 Analisi in fase di terapia
In questa prima fase di calcolo viene generato lo stato tensionale iniziale all’interno
della roccia tramite l’attivazione della forza di gravità. Valgono le stesse considerazioni
svolte nel paragrafo precedente 8.5.1 per la corrispondente fase 0.
In questa fase viene simulato lo scavo a sezione piena (Figura 8.8) ; inoltre per le analisi
relative alla sezione tipo 5 – ove non è previsto alcun intervento di preconsolidamento
del cavo – viene modellato il deterioramento delle caratteristiche geomeccaniche della
roccia all’intorno dello scavo (disturbo D = 0.5) per uno spessore di circa 15 m (roccia
giallo-ocra in Figura 8.8 b). Alla fine di questa fase la distanza tra fronte di scavo e sezione
di osservazione coincide con la lunghezza del primo sfondo, variabile tra ξ=2 - 3 m (ξ/R=
0.31 – 0.46) per le due sezioni tipo di progetto, a cui corrisponde una riduzione delle
tensioni al contorno pari al 51-56% (Tabella 8.8).
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
a)
b)
Figura 8.8 – a) Fase 1: inizio dello scavo; b) Fase 1: inizio dello scavo e
deterioramento delle caratteristiche meccaniche all’intorno del cavo.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.9 – fase 2: avanzamento degli scavi e realizzazione del rivestimento
provvisionale (rappresentato in blu in figura).
Si precisa che la scelta di simulare il getto del rivestimento definitivo alla distanza
massima prevista nel progetto - e pari a 3 volte il diametro della galleria - rappresenta la
situazione più gravosa sia in termini di deformazione e spostamenti della galleria e della
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
roccia circostante (convergenze) che di sollecitazioni sui rivestimenti provvisionali
(centine + spritz-beton). Sulla scorta di tali considerazioni, i risultati di suddette analisi
sono stati impiegati, in favore di sicurezza, per la stima delle convergenze massime e per
la verifica dei rivestimenti provvisionali.
Viceversa, ai fini della verifica del rivestimento definitivo nelle condizioni
presumibilmente più gravose, sono state svolte ulteriori due analisi (una per sezione tipo,
Tabella 8.10 e 8.11) in cui si è simulato il getto dell’arco rovescio ad una distanza dal
Tabella 8.9 – Sintesi delle fasi della modellazione – simulazione delle reali fasi costruttive
(fase di terapia per la verifica del rivestimento definitivo).
Sez. Fase Descrizione ξ(m) ξ/R λ
tipo
Inizio dello scavo e deterioramento
1 delle caratteristiche geomeccaniche della ξ<3 ξ/R<0.46 0.56
roccia intorno allo scavo
Avanzamento degli scavi e realizzazione
5 2 del rivestimento provvisionale a una 3<ξ<13 0.46<ξ/R<2 0.938
distanza di 3 m dal fronte
Avanzamento degli scavi e realizzazione
3 del rivestimento definitivo a una 13<ξ<52 2<ξ/R<8 1
distanza dal fronte pari a φ
1 ξ<2 ξ/R<0.31 0.51
Inizio dello scavo
Avanzamento degli scavi e realizzazione
2 del rivestimento provvisionale a una 2<ξ<13 0.31<ξ/R<2 0.938
4 distanza di 2 m dal fronte
Avanzamento degli scavi e realizzazione
3 del rivestimento definitivo a una 13<ξ<52 2<ξ/R<8 1
distanza dal fronte pari a φ
Legenda: ξ =Distanza dal fronte di scavo e sezione di osservazione
R= Raggio della galleria
λ =Rilascio tensionale della sezione di osservazione
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 8.10 – Programma delle analisi principali , impiegate nella verifica del rivestimento definitivo
Tabella 8.11 – Programma delle analisi principali , impiegate nella verifica del rivestimento definitivo per la sezione di imbocco
____________________________________________________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.6 Analisi dei risultati: fase di diagnosi
La tabella 8.12 mostra per le varie analisi svolte i valori degli spostamenti verticali nel
punto B (in testa allo scavo), del punto C (alla base dello scavo), e gli spostamenti
orizzontali nel punto D. Tutti gli spostamenti sono valutati sia al fronte di scavo (fine fase
1 , Tabella 8.7) che lontano dal fronte (fine fase 2, Tabella 8.7).
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Nella tabella 8.13 si riportano i valori delle “convergenze verticali” - ossia
l’accorciamento relativo tra il punto B e il punto C - rispettivamente al fronte (Cv,F) e
lontano dal fronte (Cv), e delle “convergenze orizzontali” - ossia due volte lo
spostamento orizzontale del punto D - ancora valutate al fronte (Ch,F) e lontano dal
fronte (Ch). Nella stessa tabella si riportano i rapporto tra il raggio plastico e il raggio
massimo al fronte (Rp,F/R) e lontano dal fronte (Rp/R).
8.6.1 Comportamento del cavo per coperture medio-alte - Analisi S5_45_0; S5_80_0
Le simulazioni svolte per valutare il comportamento dello scavo nella formazione delle
Dolomie mostrano che per tutte le coperture indagate, e ad eccezione degli imbocchi per i
quali si rimanda al Paragrafo 8.6.2:
- i fenomeni deformativi (Tabella 8.12) sono di piccola entità con valori delle
convergenze massime minori del cm al fronte (ξ/R=0, fase 1) e dell’ordine di 1 cm
lontano dal fronte (ξ/R>8, fase 2). Le iso-linee degli spostamenti verticali e
orizzontali del sistema alla fine della fase 2 sono rappresentate nella Figura 8.12 a) e
b) , per l’analisi con copertura H=80 m (analisi S5_80_0);
- lo stato tensionale al contorno della cavità al fronte si mantiene in campo elastico
(Rp,F/R=1, Tabella 8.13); lontano dal fronte si osserva la formazione di zone
plasticizzate, seppure limitate in estensione (Rp,F/R=1.5, Tabella 8.13). In figura
8.13 si riportano le zone plasticizzate previste per l’analisi S5_80_0 alla fine della fase
2.
Sulla base dei risultati ottenuti si può concludere pertanto che il comportamento della
Dolomia per tutto il range di coperture analizzato, è di tipo “A” stabile a lungo termine.
Per tale tratta si è previsto in fase di progetto la sezione tipo 5.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
a)
b)
Figura 8.12 – Analisi S5_80_0: a) Curve di livello degli spostamenti verticali
nell’intorno dello scavo; b) curve di livello delle spostamenti orizzontali
nell’intorno dello scavo alla fine della fase 2
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.13 – Analisi S5_80_0 :distribuzione delle zone plasticizzate alla fine
della fase 2.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.6.2 Comportamento del cavo in corrispondenza degli imbocchi - Analisi I5_S4_20_0
Sulla scorta dei risultati ottenuti si può ipotizzare per gli imbocchi un comportamento di
tipo “stabile/stabile a breve termine” (A/B).
Tuttavia, considerata la concreta possibilità che in prossimità della maggior parte degli
affioramenti il materiale sia fortemente alterato e fratturato, si è previsto per di adottare la
sezione tipo 4.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
a)
b)
Figura 8.14 – Analisi I5_S4_20_0: a) Curve di livello degli spostamenti verticali
nell’intorno dello scavo; b) curve di livello delle spostamenti orizzontali
nell’intorno dello scavo alla fine della fase 2
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.15 – Analisi I5_S4_20_0 :distribuzione delle zone plasticizzate alla fine
della fase2
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 8.12 – Spostamenti al cavo per i punti indicati in figura 8.11 (fase di diagnosi)
Fasi Cedimenti Analisi
Tab 8.7 S5_45_0 S5_80_0 I5_S4_20_0
Cedimento in calotta in asse alla galleria (punto B) (cm) -0.16 -0.09 -0.12
Sollevamento in asse alla galleria (punto C) (cm) +0.13 +0.10 +0.18
Accorciamento relativo tra i punti C e B,
1 0.29 0.19 0.30
“Convergenza verticale al fronte, Cv,F” (cm)
Spostamento orizzontale del punto D (cm) 0.05 0.04 0.05
Convergenza orizzontale al fronte“Ch,F” (cm) 0.10 0.08 0.10
Cedimento in calotta in asse alla galleria (punto B) (cm) -0.49 -0.35 -1.30
Sollevamento in asse alla galleria (punto C) (cm) +0.44 +0.31 +0.50
Accorciamento relativo tra i punti C e B,
2 0.93 0.66 1.80
“Convergenza verticale, Cv,” (cm)
Spostamento orizzontale del punto D (cm) 0.58 0.36 0.94
Convergenza orizzontale “Ch,F” (cm) 1.16 0.72 1.88
____________________________________________________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.7 Analisi dei risultati: Fase di terapia – condizioni statiche
Per ciascuna delle due sezioni tipo si descrivono dapprima i risultati delle analisi
numeriche elencate in Tabella 8.1 e 8.2 (fase di terapia). Tali analisi - nelle quali si simula il
getto del rivestimento definitivo alla distanza massima prevista nel progetto e pari a tre
volte il diametro della galleria - sono state condotte, a favore di sicurezza, per valutare le
convergenze massime attese e per verificare il rivestimento provvisorio (centine + spritz-
beton). Si riportano in particolare i risultati al termine della fase 2, corrispondente ad una
riduzione della pressione del 99.8%. Alla fine di questa fase, infatti, il sostegno dello scavo
è ancora affidato al solo rivestimento provvisionale, e nelle centine si verificano le
massime sollecitazioni flessionali ed assiali da adottare come input per la verifica
strutturale delle centine stesse. Inoltre le deformazioni e gli spostamenti relativi a questa
fase sono praticamente coincidenti con quelli calcolati nella successiva fase 3 -
allorquando, a rilascio tensionale pressoché completo, al rivestimento provvisionale si
aggiunge quello definitivo in calcestruzzo. - e sono quindi da intendersi come gli
spostamenti massimi attesi.
Per comodità del lettore, le tabelle 8.14 - 8.17 riassumono i principali risultati ottenuti.
In particolare la tabella 8.14 riassume i valori degli spostamenti verticali e orizzontali alla
fine della fase 2 per alcuni punti del dominio (punti definiti in Figura 8.11), mentre nella
tabella 8.15 si riportano i valori delle “convergenze verticali” (Cv) e delle “convergenze
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
orizzontali” (Ch) massime attese. Nella stessa tabella si riporta inoltre il rapporto tra il
raggio plastico e il raggio della galleria (Rp/R).
Le tabelle 8.16 e 8.17 elencano i valori delle sollecitazioni massime rispettivamente sul
rivestimento provvisionale e definitivo, secondo quanto commentato precedentemente.
I risultati delle analisi le condizioni sismiche sono riportati nel paragrafo 8.8.
Tabella 8.14 – Spostamenti al cavo per i punti indicati in figura 8.11 alla fine della fase 2
(Tabella 8.8)
Spostamenti Analisi
Sez. Tipo 5 Sez. Tipo 4
S5_45 S5_80 I5_S4_20
Cedimento al p.c in asse alla galleria (punto A)
(cm)
-0.09 -0.04 -0.06
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 8.15 – Valori di convergenza massimi attesi.
Analisi Sezione Lit. H
Fase terapia
tipo
Cv Ch Rp/R
(m) (cm) (cm)
S5_45 DB 45 0.67 1.00 1.3
5
S5_80 DB 80 0.49 0.34 1.3
Legenda: H= Copertura
Ch = Convergenza orizzontale
Cv = Convergenza verticale
Rp =Raggio plastico
R =Raggio della Galleria
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 8.16 – Sollecitazioni nel rivestimento provvisionale alla fine della fase 2 (Tabella
8.8)
Analisi
Sez. Tipo 5 Sez. Tipo 4
S5_45 S5_80 I5_S4_20
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.17– Combinazioni delle sollecitazioni più gravose nel rivestimento definitivo alla fine
della fase 3 (Tabella 8.9)
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.7.1 SEZIONE TIPO 5
Si riportano i risultati dell’analisi S5_80 alla fine della fase 2 (tabella 8.8), relativa ad una
galleria in Dolomia con una copertura pari a 80 m, coincidente approssimativamente con
la massima copertura prevista. Tale analisi risulta rappresentativa della sezione tipo 5,
adottata per tutti i tratti di galleria in Dolomia ad eccezione degli imbocchi.
Per quanto riguarda lo stato tensionale, vale la pena evidenziare come il modello
riesca a cogliere “effetti arco” nella ridistribuzione delle tensioni. Nelle Figure 8.16 e 8.17
sono riportati le iso-linee (contours) dei valori assunti rispettivamente dalle tensioni verticali
ed orizzontali. Si noti che, per la convenzione adottata, i valori negativi delle tensioni
indicano stati di compressione. Con riferimento a dette figure, si osserva che:
− le tensioni verticali subiscono una significativa diminuzione (scarico tensionale) in
calotta, e un incremento in corrispondenza dei piedritti ove si raggiungono i valori
massimi. Questo risultato è fondamentalmente dovuto ad effetti arco;
− al disotto dell’arco rovescio si verifica un forte scarico tensionale dovuto alla
rimozione del terreno all’interno del cavo;
− per quanto riguarda le tensioni orizzontali, esse assumono valori massimi in
corrispondenza della calotta e al di sotto dell’arco rovescio.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
− il cedimento massimo, che si verifica in corrispondenza della calotta della galleria
(punto B), è pari a 0.24 cm;
− al piano campagna si osserva l’andamento tipico degli spostamenti verticali (curva di
subsidenza), con un valore massimo in asse alla galleria (punto A) molto modesto e
pari a 0.04 cm. Lo spostamento decresce ai lati fino ad annullarsi ad una distanza di
circa 60 m dall’asse della galleria;
− al di sotto della galleria si hanno sollevamenti, fino ad un massimo di 0.25 cm in asse
all’arco rovescio (punto C).
In Figura 8.20 sono rappresentati i contours degli spostamenti orizzontali del sistema,
dai quali si può notare che:
− gli spostamenti orizzontali sono piuttosto modesti e confrontabili con quelli
verticali;
− tutti gli elementi posti nell’intorno della galleria si spostano verso l’interno del cavo;
− gli spostamenti orizzontali massimi si osservano in corrispondenza dei piedritti
(punto D) ove si osserva uno spostamento pari a 0.17 cm;.
In prossimità della galleria, e principalmente concentrata alla base della centina (punto E),
si genera una zona di deformazioni di taglio (v. Figura 8.21) nella quale si manifestano
deformazioni irreversibili con la formazione di zone plasticizzate (v. Figura 8.22),
diffuse lungo tutto il profilo della galleria (Rp/R=1.3, v. Tabella 8.15).
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.16 – Curve di livello delle tensioni verticali.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.18 – Mesh deformata.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.19 – Curve di livello degli spostamenti verticali.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.21 – Curve di livello delle deformazioni taglio.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.24 – Distribuzione del momento flettente: MMax =5.2KNm/m.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Per brevità si omette la descrizione completa dei risultati della ulteriore analisi svolta
per la sezione tipo 5 , commentandone di seguito solo i principali risultati; in particolare,
dall’esame delle Tabelle 8.14, 8.15 e 8.16 si osserva che per le due analisi svolte per la
questa sezione tipo, in corrispondenza di una copertura intermedia e massima:
- gli spostamenti nell’intorno del cavo risultano sempre modesti, con valori delle
convergenze minori uguali al cm e comprese tra 0.49 e 1.0 cm al variare della
copertura;
- rispetto alle stesse analisi svolte in assenza di interventi si osserva una diminuzione
delle convergenze fino a un massimo del 30% circa (cfr Tabelle 8.13 e 8.15);
- le sollecitazioni massime del momento flettente, sforzo normale e taglio variano,
seppur moderatamente, al variare della copertura da 45 a 80m; in particolare lo sforzo
normale aumenta del 20% all’aumentare della copertura (v. Tabella 8.16).
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
un valore dello sforzo normale massimo pari a 2071 kN/m. Il valore massimo del
momento flettente pari 100 kNm/m si osserva in prossimità delle murette (punto E),
mentre nell’arco rovescio e in calotta i valori massimi del momento flettente sono
rispettivamente pari a 48 kNm/m e 18 kNm/m.
Le sollecitazioni di taglio sono modeste lungo tutto il cavo tranne che in prossimità delle
murette (nell’intorno del punto E), ove assumono valori relativamente elevati con un
massimo pari a 286 kN/m. In calotta, tra i punti B e D, i valori del taglio sono modesti
con massimi intorno a 13 kN/m, mentre in corrispondenza dell’arco rovescio il taglio
massimo è pari a 29 kN/m.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.27 – Distribuzione del momento flettente: MMax=100KNm/m.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.7.2 SEZIONE TIPO 4
Spostamenti massimi attesi al contorno del cavo e sollecitazioni sul rivestimento provvisionale per la
sezione tipo 4
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.29 – Curve di livello delle tensioni verticali.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.31 – Mesh deformata.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.33– Curve di livello degli spostamenti orizzontali.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.35 – Distribuzione delle zone plasticizzate.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.36 – Distribuzione dello sforzo assiale, NMax =586 KN/m.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.38 – Distribuzione del taglio: TMax =12 KN/m.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
- le sollecitazioni di taglio sono modeste lungo tutto il cavo tranne che in prossimità
delle murette (intorno al punto E) ove assumono un valore massimo pari a 118kN/m.
Il valore massimo del taglio in calotta è pari a 3.5kN/m, mentre nell’arco rovescio è
pari a 11kN/m.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.40 – Distribuzione del momento flettente: MMax=49KNm/m
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.8 Analisi dei risultati: Fase di terapia – condizioni sismiche
Tabella 8.18 – Analisi numerica impiegata nella verifica del rivestimento definitivo in
condizioni sismiche
VR = VN CU = 200 anni.
In relazione alle prestazioni dell’opera si è inoltre fatto riferimento allo Stato Limite di
Salvaguardia della Vita (SLV), a cui viene associata una probabilità di superamento di
PVR=10% nel suddetto periodo di riferimento VR di 200 anni. Il valore corrispondente del
periodo di ritorno vale : TR=1898 anni.
ve:
• ag è l’accelerazione orizzontale massima;
• SS è il coefficiente di amplificazione stratigrafica. Nei calcoli si è assunto Ss=1,
relativo ad una categoria di sottosuolo A. Tale scelta risulta congruente con le
caratteristiche dell’ammasso per la sezione considerata;
• ST è il coefficiente di amplificazione topografica. Si è assunto ST=1 in quanto
trattasi di opere in sotterraneo;
• β è il coefficiente di riduzione dell’accelerazione massima attesa al sito.
Nonostante il sisma sia simulato con un’azione pseudo-statica equivalente, si è
assunto cautelativamente β =1.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Sito in esame: (Coordinate in ED50)
latitudine: 40,665199 [°]
longitudine: 14,805458 [°]
Classe d'uso: IV.
Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con
riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità. Industrie con
attività pericolose per l’ambiente. Reti viarie di tipo A o B, di cui al D.M. 5
novembre 2001, n. 6792, "Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle
strade", e di tipo C quando appartenenti ad itinerari di collegamento tra capoluoghi
di provincia non altresì serviti da strade di tipo A o B. Ponti e reti ferroviarie di
importanza critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmente
dopo un evento sismico. Dighe connesse al funzionamento di acquedotti e a
impianti di produzione di energia elettrica.
Vita nominale: 100 [anni]
Parametri sismici:
Categoria sottosuolo: A
Categoria topografica: T1
Periodo di riferimento: 200 anni
Coefficiente CU: 2.0
Tabella 8.19 – Azione sismica di progetto allo SLV e coefficienti sismici orizzontali e verticali
Tr ag Fo Tc*
Ss ST kh kv amax β
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.8.2 Fasi di calcolo
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
8.8.1 Risultati dell’analisi S5_80_RD_sisma
Fase 4: Sisma +
Le Figure 8.42 e 8.43 mostrano le iso-linee (contours) dalle tensioni verticali e
orizzontali, mentre le isolinee degli spostamenti verticali ed orizzontali sono riportate
nelle Figure 8.44 e 8.45. Dall’esame di suddette figure si osserva una modesta a-
simmetria nelle distribuzioni delle tensioni e deformazioni dovuta al carico sismico. In
aggiunta, gli spostamenti massimi osservati in fase sismica sono confrontabili a quelli
massimi stimati per la stessa sezione con l’analisi statica S5_80, allorquando la posa del
rivestimento definitivo è stata simulata a una distanza dal fronte pari a quella massima
prevista per la sezione in esame (distanza = 3 φ , v. paragrafo 8.7).
Le Figure 8.46, 8.47 e 8.48 riportano gli andamenti delle sollecitazioni di sforzo
normale, momento flettente e taglio agenti sul rivestimento definitivo, mentre nella
Tabella 8.20 sono sintetizzati i valori delle sollecitazioni massime.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.42– Curve di livello delle tensioni verticali.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.44 – Curve di livello degli spostamenti verticali.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.46 – Distribuzione dello sforzo assiale, NMax =2455KN/m.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.48 – Distribuzione del taglio: TMax =419 KN
Fase 5: Sisma -
Le iso-linee delle tensioni verticali e orizzontali sono riportate nelle Figure 8.49 e 8.50,
mentre le Figure 8.51 e 8.52 mostrano le iso-linee degli spostamenti verticali e
orizzontali. Anche in questo caso gli spostamenti massimi osservati in fase sismica sono
confrontabili con quelli stimati per la stessa sezione con l’analisi S5_8 statica,
allorquando la realizzazione del rivestimento definitivo è stato simulata a una distanza
dal fronte pari a quella massima (v. paragrafo 8.7).
Le Figure 8.53, 8.54 e 8.55 riportano gli andamenti delle sollecitazioni di sforzo
normale, momento flettente e taglio agenti sul rivestimento definitivo, mentre nella
Tabella 8.20 sono sintetizzati i valori delle sollecitazioni massime. Anche in questo
caso, l’andamento delle sollecitazioni risulta moderatamente a-simmetrico a causa
dell’azione sismica. Le sollecitazioni, inoltre, risultano minori rispetto a quelle ottenute
nella fase precedente di calcolo (sisma +).
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.49– Curve di livello delle tensioni verticali.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.51 – Curve di livello degli spostamenti verticali.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.53– Distribuzione dello sforzo assiale, NMax =1795 KN/m.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 8.55 – Distribuzione del taglio: TMax =256 KN
Tabella 8.20– Combinazioni delle sollecitazioni più gravose nel rivestimento definitivo –
Analisi sismiche
Sez. tipo Analisi Posizione M N T
(kNm/m) (kN/m) (kN/m)
Calotta
S5_80_RD_sisma 10.6 2455 2.8
5 Murette
(sisma +) 149 1321 491
Arco rovescio
56.1 1054 1.9
Calotta
5.9 1795 2.2
S5_80_RD_sisma
5 Murette
(sisma -) 96.1 893 255
Arco rovescio
40.3 708 6.0
Legenda: N= Sforzo assiale M = Momento flettente T = Taglio
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
9 VERIFICHE STRUTTURALI DEL RIVESTIMENTO PROVVISORIO E
DEFINITIVO
9.1 Generalità
Ed/Rd < 1
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Le verifiche degli elementi strutturali sono state eseguite mediante una procedura
numerica computerizzata, implementata nel codice di calcolo Preflex, prodotto da
En.Ex.Sys. s.r.l.
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 9.1– Verifica a pressoflessione nel rivestimento provvisorio
___________________________________________________________________________
Galleria Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 9.3– Verifica a pressoflessione e a taglio nel rivestimento definitivo – Analisi statiche
Sez. tipo Analisi Posizione s M,k M,d N,k N,d T,k T,d Coef. Sfruttamento Coef.Sfruttamento
(cm) (kNm/m) (kNm/m) (kN/m) (kN/m) (kN/m) (kN/m) a presso-flessione a taglio
Calotta 50 17,7 23,0 1859,5 2417,4 1,6 2,1 0,321 0,002
Calotta 50 5,9 7,7 2071,0 2692,3 4,7 6,1 0,344 0,006
Calotta 50 10,1 13,1 1992,0 2589,6 13,1 17,0 0,336 0,016
5 S5_80_RD Murette 50 100,5 130,6 1387,8 1804,1 140,6 182,8 0,329 0,109
Murette 50 100,5 130,7 952,0 1237,6 285,8 371,5 0,277 0,242
Arco rovescio 50 47,6 61,9 760,8 989,0 1,2 1,5 0,171 0,002
Arco rovescio 50 18,0 23,5 670,1 871,1 28,9 37,6 0,126 0,042
Calotta 90 3,6 4,7 798,6 1038,2 0 0,0 0,074 0,000
Calotta 90 4,0 5,3 1006,0 1307,8 0,8 1,1 0,093 0,001
4 I5_S4_20_RD Calotta 90 9,3 12,0 909,4 1182,2 3,5 4,6 0,085 0,003
Murette 110 49,0 63,7 335,0 435,5 118,0 153,4 0,046 0,098
Arco rovescio 90 30,2 39,2 240,8 313,0 1,37 1,8 0,031 0,001
Legenda: N,k = Valore caratteristico dello sforzo assiale
M,k = Valore caratteristico del momento
T,k = Valore caratteristico del taglio
N,d = Valore di progetto dello sforzo assiale
M,d = Valore di progetto del momento
T,k = Valore caratteristico del taglio
____________________________________________________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 9.4– Verifica a pressoflessione e a taglio nel rivestimento definitivo - Analisi sismiche
Sez. tipo Analisi Posizione s M,k= N,k T,k= Coef. Sfruttamento Coef. Sfruttamento
M,d N,d T,d a presso-flessione a taglio
(cm) (kNm/m) (kN/m) (kN/m)
Calotta 50 10.6 2455.4 2.8 0.317 0.003
S5_80_RD_sisma
5 Murette 50 149.3 1321.7 491.8 0.312 0.316
(sisma +)
Arco rovescio 50 56.1 1054.0 1.9 0.173 0.002
Calotta 50 5.9 1795.0 2.2 0.23 0.002
S5_80_RD_sisma
5 Murette 50 96.1 893.6 255.6 0.203 0.178
(sisma -)
Arco rovescio 50 40.3 708.8 6.0 0.119 0.007
____________________________________________________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
10. VERIFICHE DI STABILITÀ DEL FRONTE DI SCAVO
Come noto e precisato nei capitoli precedenti, la corretta valutazione del comportamento
del fronte di scavo di una galleria riveste notevole importanza: è qui infatti che si verificano
i maggiori problemi di stabilità, in quanto la posa in opera delle strutture di sostegno
avviene quando comunque si è già verificata una certa aliquota di deformazione. Nel
presente progetto, la stabilità del fronte di scavo è stata valutata:
- indirettamente, attraverso una serie di “indicatori” forniti dalle analisi numeriche
condotte e descritte nel Capitolo 8. Tra tali indicatori, si citano: a) l’estensione delle
zone plasticizzate; b) le convergenze del cavo, quantitativamente valutate nelle varie
fasi di calcolo. I risultati ottenuti e descritti nel capitolo 8 permettono di affermare
con certezza che il fronte di scavo è stabile per tutte le sezioni analizzate;
- attraverso il metodo dell’Equilibrio Limite proposto da Tamez (1985), per alcune
delle sezioni delle gallerie in oggetto ritenute più significative e rappresentative in
virtù dei parametri di input adottati. I risultati di tali analisi sono descritti di seguito.
Il metodo dell’equilibrio limite proposto da Tamez (1985) si basa sulla teoria dell’effetto
arco, verificata sperimentalmente, combinata con la teoria dell’elasticità. Il metodo tiene
conto che al di sopra della volta dello scavo, da una determinata altezza, l’ammasso non
insiste più sulla zona circostante la galleria, formando il noto effetto arco-cupola. Il volume
di terreno gravante sulla corona della galleria è definito da un paraboloide, approssimato
mediante tre solidi prismatici, come illustrato nelle Figure 10.1 a), b) c), d).
Il metodo determina le massime tensioni tangenziali che si possono sviluppare sulle
facce di ogni prisma (forze resistenti) e le forze di massa di ogni prisma (forze agenti). Il
rapporto tra i momenti delle forze resistenti e delle forze agenti fornisce un coefficiente di
sicurezza, FSF. Tuttavia, spesso la stabilità del prisma 3, gravante sulla zona di galleria non
ancora sostenuta, è più critica rispetto all’equilibrio dei tre prismi che approssimano il
____________________________________________________________________________
________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
paraboloide. Pertanto il coefficiente di sicurezza deve essere assunto considerando il
minore fra il coefficiente di sicurezza FSF e quello relativo alla rottura del prisma 3, FS3:
FS = min(FSF ; FS3)
Per la valutazione delle diverse espressioni di calcolo dei fattori di sicurezza su citati si
rimanda alla letteratura specializzata (E. Tamez, 1985, M. Tanzini, 2006).
Figura 10.1 – Sistema delle forze agenti sulla volta della galleria per i volumi prismatici (1), (2),
(3) e definizione di alcune grandezze geometriche del metodo di Tamez (1985)
____________________________________________________________________________
________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Il valore della pressione di confinamento, pe, da adottare è il valore inferiore tra la
resistenza allo snervamento dei tubi in VTR e la resistenza allo sfilamento dei medesimi
tubi iniettati e cementati:
pe = min(pe1 ; pe2)
Nella tabella 10.1 si riassumono le analisi svolte. Le verifiche di stabilità del fronte sono
state condotte nei confronti dello Stato Limite Ultimo di tipo geotecnico (GEO). In
particolare, in accordo con le NTC08, nel calcolo si sono impiegati i valori di progetto dei
parametri geotecnici dell’ammasso roccioso, fattorizzando i valori caratteristici con i
rispettivi coefficienti parziali γM. Con tale approccio, il margine di sicurezza associato alla
stabilità del fronte può essere considerato adeguato se, e solo se:
FS = min(FSF ; FS3) ≥ 1
____________________________________________________________________________
________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
10.3.1 Proprietà dell’ammasso roccioso
10.3.2 Valutazione della pressione fittizia attribuibile agli interventi di consolidamento al fronte
Nelle analisi di stabilità si è tenuto conto degli interventi di consolidamento al fronte -
realizzati con elementi strutturali in VTR e previsti per la sezione tipo 4 - mediante
l’applicazione di una pressione fittizia, pe, valutata mediante le espressioni citate
precedentemente. A tal fine, il valore caratteristico della resistenza tangenziale all’interfaccia
tra la roccia e la superficie laterale dei tubi in VTR (τk) è stato valutato avvalendosi del
metodo di Bustamante e Doix (1985), ottenendo:
τk = 400 kPa.
Tale valore, che ricade nel campo medio–basso suggerito dagli Autori (si veda anche C.
Viggiani, 1999) è ritenuto lievemente conservativo e dovrà essere validato, in sede di
progettazione esecutiva, da prove di sfilamento in vera grandezza.
Il valore di calcolo τd è ottenuto dividendo il valore caratteristico, τk, per il coefficiente
di sicurezza sui materiali (γm=1.25):
τd = 320 kPa.
La resistenza di calcolo a snervamento dei tubi in VTR è stata assunta pari a:
fyd = 600MPa/γm = 600MPa/1.3 = 461 MPa;
____________________________________________________________________________
________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
assumendo un coefficiente di sicurezza parziale sulla resistenza del materiale (γm)
leggermente cautelativo. Per la sezione tipo 4, risulta:
pe1 = N AVTR fyd/A = 229.9 kPa
pe2 = N π D L τd/A = 191.4 kPa
ove:
N= numero di tubi in vetroresina=40;
AVTR = area reagente del tubo in vetroresina = 0.00157 m2
fyd = resistenza di calcolo tubo in vetroresina= 461 Mpa:
A = area della sezione di scavo=126 m2;
D = diametro del foro=0.1 m
L= ancoraggio delle barre in VTR =lunghezza di sovrapposizione delle stesse= 6m;
τd = resistenza tangenziale di calcolo all’interfaccia roccia–malta= 320 kPa
La già citata Tabella 10.1 e le Figure 10.2 - 10.4 mostrano i risultati delle analisi; essi
consentono di affermare con certezza che il fronte di scavo è stabile per tutte le sezioni
analizzate; infatti i fattori di sicurezza FS calcolati risultano sempre largamente superiori
all’unità (Fattore di sicurezza minimo pari a 1.9).
____________________________________________________________________________
________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Tabella 10.1 – Analisi di stabilità del fronte di scavo
____________________________________________________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
METODO DI TAMEZ PER LA VALUTAZIONE DEL GRADO DI STABILITA' DEL FRONTE SCAVO
Analisi S5_45_stab
Dati
Peso dell'unità di volume dell'acqua gw 10.0 kN/m3
Peso dell'unità di volume del terreno g 25.0 kN/m3
Coesione efficace caratteristica ck 127.0 kN/m2 γm 1.25
Coesione efficace di progetto cd 101.6 kN/m3
Angolo di attrito caratteristico fk 36.0 ° γm 1.25
Angolo di attrito di progetto fd 30.2 °
Coefficiente spinta in quiete K0 0.7
Coefficiente spinta attivo KA 0.3
Altezza di scavo h 10.2 m
Larghezza di scavo b 12.7 m
Copertura H 45.0 m
Profondità della Falda W 45.0 m
N barre VTR al fronte N 0.0
Diametro del bulbo D 0.1 m
Aderenza terreno malta caratteristica τk 400.0 kN/m2 γm 1.25
Aderenza terreno malta di progetto τd 320 kN/m2
Lunghezza di sovrapposizione barre VTR l 6.0 m
Resistenza tubo VTR caratteristica fyk 600000.0 kPa γm 1.3
Resistenza tubo VTR di progetto fyd 461538.46 kN/m2
Area del tubo VTR A_vtr 0.0 m2
A equivalente dello scavo A 103.1 m2
Resistenza a snervamento dei tubi VTR pe1 0.0 kN/m2
Resistenza allo sfilamento dei tubi VTR pe2 0.0 kN/m2
Pressione di confinamento=min(pe1;pe2) pe 0.0 kN/m2
3.50
3.00
FSF, FS3
2.50
2.00 FS=1.9
1.50
1.00
0.50
a= 3.0 m
0.00
0.5 1 1.5 2 2.5 3
a (m)
___________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
METODO DI TAMEZ PER LA VALUTAZIONE DEL GRADO DI STABILITA' DEL FRONTE SCAVO
Analisi S5_80_stab
Dati
Peso dell'unità di volume dell'acqua gw 10,0 kN/m3
Peso dell'unità di volume del terreno g 25,0 kN/m3
Coesione efficace caratteristica ck 238,0 kN/m2 γm 1,25
Coesione efficace di progetto cd 190,4 kN/m3
Angolo di attrito caratteristico fk 37,0 ° γm 1,25
Angolo di attrito di progetto fd 31,1 °
Coefficiente spinta in quiete K0 0,7
Coefficiente spinta attivo KA 0,3
Altezza di scavo h 10,2 m
Larghezza di scavo b 12,7 m
Copertura H 80,0 m
Profondità della Falda W 80,0 m
N barre VTR al fronte N 0,0
Diametro del bulbo D 0,1 m
Aderenza terreno malta caratteristica τk 400,0 kN/m2 γm 1,25
Aderenza terreno malta di progetto τd 320 kN/m2
Lunghezza di sovrapposizione barre VTR l 6,0 m
Resistenza tubo VTR caratteristica fyk 600000,0 kPa γm 1,3
Resistenza tubo VTR di progetto fyd 461538,46 kN/m2
Area del tubo VTR A_vtr 0,0 m2
A equivalente dello scavo A 103,1 m2
Resistenza a snervamento dei tubi VTR pe1 0,0 kN/m2
Resistenza allo sfilamento dei tubi VTR pe2 0,0 kN/m2
Pressione di confinamento=min(pe1;pe2) pe 0,0 kN/m2
4.50 S5_80_Stab
FS3
4.00 FSF
3.50
3.00
FSF, FS3
2.50 FS=2.3
2.00
1.50
1.00
0.50
a= 3.0 m
0.00
0.5 1 1.5 2 2.5 3
a (m)
___________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
METODO DI TAMEZ PER LA VALUTAZIONE DEL GRADO DI STABILITA' DEL FRONTE SCAVO
Analisi I5_S4_20_stab
Dati
Peso dell'unità di volume dell'acqua gw 10.0 kN/m3
Peso dell'unità di volume del terreno g 25.0 kN/m3
Coesione efficace caratteristica ck 69.0 kN/m2 γm 1.25
Coesione efficace di progetto cd 55.2 kN/m3
Angolo di attrito caratteristico fk 46.0 ° γm 1.25
Angolo di attrito di progetto fd 39.6 °
Coefficiente spinta in quiete K0 0.7
Coefficiente spinta attivo KA 0.2
Altezza di scavo h 10.9 m
Larghezza di scavo b 14.4 m
Copertura H 20.0 m
Profondità della Falda W 20.0 m
N barre VTR al fronte N 40.0
Diametro del bulbo D 0.1 m
Aderenza terreno malta caratteristica τk 400.0 kN/m2 γm 1.25
Aderenza terreno malta di progetto τd 320 kN/m2
Lunghezza di sovrapposizione barre VTR l 6.0 m
Resistenza tubo VTR caratteristica fyk 600000.0 kPa γm 1.3
Resistenza tubo VTR di progetto fyd 461538.46 kN/m2
Area del tubo VTR A_vtr 0.00157 m2
A equivalente dello scavo A 126.1 m2
Resistenza a snervamento dei tubi VTR pe1 229.9 kN/m2
Resistenza allo sfilamento dei tubi VTR pe2 191.4 kN/m2
Pressione di confinamento=min(pe1;pe2) pe 191.4 kN/m2
4.50
4.00
3.50
3.00
FSF, FS3
2.50
FS=2.2
2.00
1.50
I5_S4_20_Stab
1.00 FS3
FSF
0.50
a= 2.0 m
0.00
0.5 1 1.5 2 2.5 3
a (m)
___________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
10.3 Verifiche di stabilità del fronte con il metodo dell’analisi limite
Al fine di validare i risultati su esposti, le verifiche di stabilità del fronte sono state eseguite anche
secondo la procedura proposta da Ribacchi (1993), basata su formulazioni analitiche presenti nella
letteratura specializzata (Caquot e Kerisel, 1956; Leca e Dormieux, 1990; Leca e Panet, 1988;
Chambon e Corté, 1990). Tali formulazioni derivano dall’applicazione dei teoremi dell’analisi limite
volta alla determinazione del valore del carico di stabilizzazione qt necessario alla stabilità del fronte;
in quest’ottica, le soluzioni di limite superiore forniscono una stima ottimistica - per difetto - e
quelle di limite inferiore una stima pessimistica - per eccesso - del carico di stabilizzazione richiesto.
La Figura 10.8 mostra lo schema geometrico considerato nei calcoli di stabilità del fronte.
qs
qt
2a
Una condizione limite approssimata può essere ottenuta come combinazione lineare delle
condizioni limite corrispondenti all’applicazione separata dei singoli carichi. Linearizzando il
dominio plastico convesso nello spazio dei carichi agenti (peso del terreno γ e carico in superficie
qs), con riferimento alla geometria schematizzata in Figura 10.8, la pressione di stabilizzazione in
galleria, qt, prevista per le condizioni limite può essere espressa dalla seguente relazione lineare:
___________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
mentre (Qγ* , Qs*) sono fattori adimensionali funzioni di H/a e di φ. Il primo di tali fattori
rappresenta l’influenza del peso del terreno, γ, il secondo l’influenza del sovraccarico in superficie,
qs. Esistono differenti valori dei fattori adimensionali Qγ* e Qs* proposti in letteratura; ad esempio
Chambon e Corté (1990) hanno ricavato i fattori adimensionali - più sfavorevoli per la stabilità - con
riferimento ad una situazione bidimensionale con superfici di tipo spirale logaritmica, mentre Leca e
Dormieux (1990) hanno analizzato la situazione effettiva tridimensionale utilizzando meccanismi di
collasso che coinvolgono blocchi conici (Fig. 10.9), ottenendo valori dei carichi limite più bassi.
Leca e Panet (1988) e Leca e Dormieux (1990) hanno inoltre osservato che Qs* diviene trascurabile
per valori della copertura maggiori di 1-2 diametri. L’abaco di Figura 10.9 riporta l’andamento del
fattore adimensionale Qγ* in funzione dell’angolo di attrito del terreno, secondo quanto proposto
nella letteratura specializzata da differenti Autori.
___________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Figura 10.9. Valori del fattore Qϒ* al fronte in funzione dell’angolo di attrito del terreno.
La stabilità del fronte delle gallerie è stata valuta nelle sezioni ritenute più significative: S5_45,
S5_80. La Tabella 10.2 elenca i parametri di resistenza dei litotipi assunti nei calcoli in
corrispondenza delle sezioni esaminate. Anche in questo caso, le verifiche sono state condotte
adottando i parametri di resistenza del terreno ridotti con i relativi coefficienti parziali di sicurezza,
secondo quanto suggerito dall’Approccio A1-C2 delle NTC08. In quest’ottica, il margine di
sicurezza relativo alla stabilità del fronte è ritenuto adeguato se i valori della pressione di
stabilizzazione (qt) risultano minori o uguali a zero.
Sezione γd cd φd
(kN/m3 (kPa) (°)
S5_45 25 102 30
S5_80 25 190 31
Nei calcoli il fattore adimensionale Qγ* è stato ricavato dall’abaco di Figura 10.9 in funzione
dell’angolo di attrito del terreno. A favore della sicurezza, tra le diverse curve di letteratura proposte
nell’abaco di Figura 10.9 è stata scelta quella che fornisce il valore di Qγ* maggiore.
___________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
La Tabella 10.3 mostra, per ciascuna sezione di verifica, il valore della pressione di stabilizzazione in
galleria (qt) insieme ai valori del raggio (a) della galleria, della copertura (h), della profondità del
centro della galleria (H), e dei fattori adimensionali Qγ* e Qs* adottati nei calcoli. Il fattore Qs*è
stato assunto pari a zero, data l’assenza di sovraccarichi qs in superficie; la sua influenza è in ogni
caso trascurabile per i valori della copertura in esame. Dai risultati sintetizzati in tabella si evince una
sostanziale stabilità del fronte per tutte le sezioni esaminate, denotata da valori della pressione di
stabilizzazione in galleria (qt) minori di zero. Ciò conferma sostanzialmente il risultati ottenuti al
paragrafo precedente con il metodo di Tamez (1985).
___________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
11. CONCLUSIONI
La validità delle sezioni tipo adottate è stata appurata attraverso alcune simulazioni
numeriche condotte con il codice di calcolo agli elementi finiti PLAXIS V8.5. Dai risultati
di tali analisi numeriche si può concludere che adottando le soluzioni progettuali previste
per le diverse tratte, realizzando a perfetta regola d’arte tutti gli interventi di
consolidamento e sostegno, e seguendo scrupolosamente le varie fasi esecutive:
− non si manifestano cinematismi di collasso, e si garantisce adeguata sicurezza nei
confronti di fenomeni instabilità durante tutte le fasi esecutive;
− le sollecitazioni agenti sui rivestimenti sono compatibili con la resistenza dei
rivestimenti stessi;
− le convergenze massime stimate risultano accettabili per entrambe le sezioni tipo
adottate, con valori massimi dell’ordine di 1 cm;
− i cedimenti verticali assoluti che si manifestano al piano campagna sono
estremamente modesti, e sempre minori del cm. Tenendo conto che i cedimenti
differenziali che possono verificarsi in corrispondenza di un manufatto esistente in
superficie sono ben minori di quelli assoluti, i valori delle subsidenze previste
appaiono decisamente compatibili con la funzionalità delle strutture pre-esistenti.
___________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo
Va comunque evidenziato che, non potendo tenere conto di fattori difficilmente
schematizzabili e modellabili - quali anisotropia, a-simmetria, condizioni geomeccaniche
particolari e localizzate, effetti tridimensionali significativi - i valori delle convergenze
stimate in questa fase progettuale sono da intendersi quale indicazione qualitativa dei
livelli di deformazione attesi.
In corso d’opera, sulla base delle misure e dei rilievi geostrutturali regolarmente
effettuati durante l’avanzamento, e del comportamento deformativo monitorato in
corrispondenza del fronte (estrusione) e del cavo (convergenze) in rapporto alle
lavorazioni condotte secondo le fasi e le cadenze prestabilite, dovrà essere verificata
l’adeguatezza delle sezioni progettate.
___________________________________________________________________________
Gallerie Diramazione A3- Seminario
Galleria naturale – Relazione generale e di calcolo