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Documento contenuto nel prodotto Macchine e Impianti - Saldatura per attrezzature a pressione

Direttiva PED edizione 2009.


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Giunti saldati e brasati


NORMA ITALIANA Rappresentazione simbolica delle saldature sui UNI EN 22553
disegni

MAGGIO 1997

Welded, brazed and soldered joints Corretta il


Symbolic representation on drawings 28 febbraio 2008

Disegno, disegno tecnico, giunto saldato, giunto brasato, segno, segno

NORMA EUROPEA
DESCRITTORI
grafico

CLASSIFICAZIONE ICS 25.160.40; 01.080.30; 01.100.20

SOMMARIO La norma stabilisce le regole da applicare per la rappresentazione sche-


matica sui disegni dei giunti saldati e brasati.

RELAZIONI NAZIONALI La presente norma, con la UNI EN 24063, sostituisce la UNI 1310.

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 22553:1994 (= ISO 2553:1992)


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 22553 (edizione maggio 1994).

ORGANO COMPETENTE Commissione "Saldature"

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 21 aprile 1997

RICONFERMA

UNI © UNI - Milano 1997


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 14 Nº di riferimento UNI EN 22553:1997 Pagina I di IV


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 22553 (edizione maggio 1994), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Saldature" dell’UNI, che segue i lavori europei
sull’argomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha
approvato il progetto europeo il 18 ottobre 1993 e la versione in lin-
gua italiana della norma il 16 febbraio 1994.

Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza


tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italia-
ne vigenti:
ISO 544 = UNI EN 20544
ISO 4063 = UNI EN 24063
ISO 5817 = UNI EN 25817
ISO 8167 = UNI EN 28167
ISO 10042 = UNI EN 30042

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni
o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.

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INDICE

PREMESSA 2

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3

3 GENERALITÀ 3

4 SEGNI GRAFICI 4
4.1 Segni grafici elementari ......................................................................................................................... 4
prospetto 1 Segni grafici elementari ......................................................................................................................... 5
4.2 Combinazioni di segni grafici elementari ..................................................................................... 7
prospetto 2 Segni grafici combinati per saldature simmetriche (esempi) ............................................ 8
4.3 Segni grafici supplementari ................................................................................................................. 8
prospetto 3 Segni grafici supplementari ................................................................................................................. 9
prospetto 4 Esempi di applicazione di segni grafici supplementari ...................................................... 10

5 POSIZIONE DEI SEGNI GRAFICI SUI DISEGNI 11


5.1 Generalità................................................................................................................................................... 11
5.2 Relazione tra la linea di freccia e il giunto ................................................................................ 11
figura 1 Metodo di rappresentazione ............................................................................................................ 12
figura 2 Giunto a T con una saldatura d’angolo ...................................................................................... 12
figura 3 Giunto a croce con due saldature d’angolo ............................................................................. 12
5.3 Posizione della linea di freccia ....................................................................................................... 12
5.4 Posizione della linea di riferimento............................................................................................... 13
figura 4 Posizione della linea di freccia ....................................................................................................... 13
5.5 Posizione del segno grafico rispetto alla linea di riferimento ......................................... 13
figura 5 Posizione del segno grafico rispetto alla linea di riferimento ......................................... 14

6 QUOTATURA DELLE SALDATURE 14


6.1 Regole generali ....................................................................................................................................... 14
figura 6 Esempi del principio ............................................................................................................................. 14
6.2 Quote principali da indicare.............................................................................................................. 14
figura 7 Metodi di indicazione delle quote per le saldature d’angolo........................................... 15
figura 8 Metodi di indicazione delle quote nel caso di profonda penetrazione delle
saldature d’angolo ................................................................................................................................. 15
prospetto 5 Quote principali ....................................................................................................................................... 16

7 ULTERIORI INDICAZIONI 19
7.1 Saldature perimetrali ............................................................................................................................ 19
figura 9 Indicazione di saldatura perimetrale............................................................................................ 20
7.2 Saldature in cantiere ............................................................................................................................ 20
figura 10 Indicazione di saldatura da eseguire in cantiere .................................................................. 20
7.3 Indicazione del procedimento di saldatura .............................................................................. 20
figura 11 Indicazione del procedimento di saldatura .............................................................................. 20
7.4 Sequenza delle informazioni nella forcella della linea di richiamo .............................. 20
figura 12 Informazione di riferimento ............................................................................................................... 21
figura 13 Saldatura testa a testa a V con cordone di ripresa al rovescio .................................... 21

8 ESEMPI DI APPLICAZIONE PER SALDATURE A PUNTI E IN LINEA


CONTINUA 21
figura 14 Saldature in linea continua intermittenti a resistenza a rulli ........................................... 22
figura 15 Saldature a punti .................................................................................................................................... 23

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APPENDICE A ESEMPI DI UTILIZZAZIONE DI SEGNI GRAFICI 24


(informativa)
prospetto A.1 Esempi di utilizzazione di segni grafici elementari .............................................................. 24
prospetto A.2 Esempi di combinazioni di segni grafici elementari ............................................................ 38
prospetto A.3 Esempi di combinazioni di segni grafici elementari e supplementari ........................ 44
prospetto A.4 Esempi di casi eccezionali ............................................................................................................... 48

APPENDICE B GUIDA PER CONVERTIRE SECONDO IL NUOVO SISTEMA DELLA


(informativa) ISO 2553:1991 I DISEGNI GIÀ ESEGUITI IN CONFORMITÀ ALLA
ISO 2553:1974 52
figura B.1 La saldatura si trova dal lato freccia ........................................................................................... 52
figura B.2 La saldatura si trova dal lato opposto alla linea di freccia............................................... 52

APPENDICE ZA RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI E


(normativa) PUBBLICAZIONI EUROPEE CORRISPONDENTI 53

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Giunti saldati e brasati


NORMA EUROPEA Rappresentazione simbolica delle saldature sui EN 22553
disegni

MAGGIO 1994

Welded, brazed and soldered joints


EUROPEAN STANDARD Symbolic representation on drawings (ISO 2553:1992)

Joints soudés et brasés


NORME EUROPÉENNE Représentations symboliques sur les dessins (ISO 2553:1992)

Schweiß- und Lötnähte


EUROPÄISCHE NORM Symbolische Darstellung in Zeichnungen (ISO 2553:1992)

DESCRITTORI Disegno, disegno tecnico, giunto saldato, giunto brasato, segno, segno grafico

CDU 621.791:744.44.003.62

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 12 maggio 1994.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche.
Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali
corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Cent-
rale oppure ai membri del CEN.
Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e te-
desca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilità
da membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimo
status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© CEN 1994
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.

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PREMESSA
Il testo della norma internazionale ISO 2553:1992, preparata dall’ISO/TC 44 "Saldatura e
tecniche affini", è stato sottoposto alla Procedura Unica di Accettazione (UAP) ed è stato
approvato il 12 maggio 1994 come EN 22553 senza alcuna modifica.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-
diante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro novem-
bre 1994, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro novembre 1994.
La presente norma europea è stata preparata nel quadro di un mandato conferito al CEN
da parte della Commissione della Comunità Europea e dell’Associazione Europea di Li-
bero Scambio ed è conforme ai requisiti essenziali della/e Direttiva/e della Comunità Eu-
ropea.
In conformità alle Regole Comuni del CEN/CENELEC, i seguenti Paesi sono tenuti ad
adottare la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Ger-
mania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo,
Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della norma internazionale ISO 2553:1992 è stato approvato dal CEN come norma
europea con la modifica della figura B.2 nell’appendice B.

NOTA
I riferimenti normativi alle pubblicazioni internazionali sono riportati nell'appendice ZA
(normativa).

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma internazionale stabilisce le regole da applicare per la rappresentazio-
ne schematica sui disegni dei giunti saldati e brasati.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
Le norme sottoindicate contengono disposizioni valide anche per la presente norma, in
quanto in essa espressamente richiamate.
Al momento della pubblicazione della presente norma erano in vigore le edizioni sottoin-
dicate.
Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordi
sulla base della presente norma sono invitati a verificare la possibilità di applicare le edi-
zioni più recenti delle norme richiamate. I membri dell’ISO e dell’IEC posseggono gli elen-
chi delle norme internazionali in vigore.
ISO 128:1982 Disegni tecnici - Principi generali di rappresentazione
ISO 544:1989 Materiali d'apporto per la saldatura manuale - Dimensioni
ISO 1302:1978 Disegni tecnici - Indicazione dello stato superficiale sui disegni
ISO 2560:1973 Elettrodi rivestiti per la saldatura manuale ad arco degli acciai dol-
ci e a bassa lega - Codice di simboleggiatura per l'identificazione
ISO 3098-1:1974 Disegni tecnici - Scrittura - Caratteri di uso corrente
ISO 3581:1976 Elettrodi rivestiti per la saldatura manuale ad arco degli acciai
inossidabili e di altri acciai simili ad alta lega - Codice di simboleg-
giatura per l'identificazione
ISO 4063:1990 Saldatura, brasatura forte, brasatura dolce e saldobrasatura dei
metalli - Nomenclatura dei procedimenti e relativa codificazione
numerica per la rappresentazione simbolica sui disegni
ISO 5817:1992 Giunti saldati ad arco in acciaio - Guida sui livelli di qualità delle
imperfezioni
ISO 6947:1990 Saldature - Posizioni di saldatura - Definizioni degli angoli di incli-
nazione e di rotazione
ISO 8167:1989 Rilievi per la saldatura a resistenza
ISO 10042:1992 Giunti in alluminio e sue leghe saldabili, saldati ad arco - Guida dei
livelli di qualità delle imperfezioni

3 GENERALITÀ

3.1 I giunti possono essere rappresentati applicando le raccomandazioni generali dei disegni
tecnici. Per semplificare, è però consigliabile adottare, per i giunti di uso corrente, la rap-
presentazione schematica descritta nella presente norma.

3.2 La rappresentazione schematica deve fornire chiaramente tutte le indicazioni necessarie


per identificare il giunto che si deve eseguire, senza sovraccaricare il disegno con note o
riportare una vista aggiuntiva.

3.3 Questa rappresentazione schematica comprende un segno grafico elementare, che può
essere completato da:
- un segno grafico supplementare;
- un metodo di quotatura;
- alcune altre indicazioni (in particolare per disegni costruttivi).

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3.4 Allo scopo di semplificare il più possibile i disegni, si raccomanda di fare riferimento ad
istruzioni o specifiche particolari indicanti tutti i dettagli della preparazione dei lembi da
saldare1) e/o ai procedimenti di saldatura, piuttosto che riportare queste indicazioni sui
disegni dei pezzi saldati.
In mancanza di queste istruzioni, le dimensioni relative alla preparazione dei lembi da sal-
dare e/o l'indicazione dei procedimenti di saldatura possono essere riportati in prossimità
del segno grafico.

4 SEGNI GRAFICI

4.1 Segni grafici elementari


Ogni tipo di giunto è caratterizzato da un segno grafico che in generale richiama la forma
della saldatura da eseguire.
La forma del segno grafico prescinde dal tipo di procedimento di saldatura da impiegare.
I segni grafici elementari sono riportati nel prospetto 1.
Se il tipo di giunto non deve essere specificato, ma basta indicare che esso sarà saldato
o brasato, deve essere usato il segno grafico seguente:

1) Nota nazionale - Nel testo della presente norma il termine "saldare" (lembi o giunti) in tutte le sue forme verbali e il ter-
mine derivato "saldatura" si applicano anche ai procedimenti "brasatura forte" e "brasatura dolce".

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prospetto 1 Segni grafici elementari

N° Denominazione Disegno illustrativo Segno grafico


1)
1 Saldatura a bordi rilevati (bordi rilevati com-
pletamente fusi)

2 Saldatura a lembi retti

3 Saldatura a V

4 Saldatura a mezza V

5 Saldatura ad Y

6 Saldatura a mezza V con spalla

7 Saldatura ad U (a fianchi paralleli o inclinati)

8 Saldatura a J

1) Le saldature tra lamiere con bordi rilevati (segno grafico 1) con penetrazione incompleta sono simboleggiate come se fossero saldature a lembi retti
(segno grafico 2) con l’indicazione dello spessore s della saldatura (vedere prospetto 5).
Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 9, 14, 15 e 19 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non
è stata indicata per semplicità.

segue nella pagina successiva

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N° Denominazione Disegno illustrativo Segno grafico

continua dalla pagina precedente

9 Saldatura di ripresa al rovescio

10 Saldatura d’angolo

11 Saldatura in foro o in asola

12 Saldatura a punti

13 Saldatura in linea continua

14 Saldatura a V a fianchi ripidi

15 Saldatura a mezza V a fianchi ripidi

1) Le saldature tra lamiere con bordi rilevati (segno grafico 1) con penetrazione incompleta sono simboleggiate come se fossero saldature a lembi retti
(segno grafico 2) con l’indicazione dello spessore s della saldatura (vedere prospetto 5).
Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 9, 14, 15 e 19 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non
è stata indicata per semplicità.

segue nella pagina successiva

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N° Denominazione Disegno illustrativo Segno grafico

continua dalla pagina precedente

16 Saldatura d’orlo

17 Saldatura di riporto

18 Giunto di superficie

19 Giunto a lembi obliqui

20 Giunto aggraffato

1) Le saldature tra lamiere con bordi rilevati (segno grafico 1) con penetrazione incompleta sono simboleggiate come se fossero saldature a lembi retti
(segno grafico 2) con l’indicazione dello spessore s della saldatura (vedere prospetto 5).
Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 9, 14, 15 e 19 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non
è stata indicata per semplicità.

4.2 Combinazioni di segni grafici elementari


Se necessario, possono essere utilizzate combinazioni di segni grafici elementari.
Nel caso di saldatura da ambedue i lati, i segni grafici elementari devono essere combinati
disponendoli simmetricamente rispetto alla linea di riferimento. Esempi tipici sono riportati
nel prospetto 2, mentre nel prospetto A.2 sono illustrate applicazioni della rappresentazio-
ne schematica.
Nota 1 Il prospetto 2 riporta alcune combinazioni di segni grafici elementari per saldature simmetriche. Per
quanto riguarda la loro rappresentazione schematica, i segni grafici elementari sono disposti sim-
metricamente rispetto alla linea di riferimento (vedere prospetto A.2). Nel caso di assenza di rapp-
resentazione schematica i segni grafici possono essere rappresentati senza la linea di riferimento.

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prospetto 2 Segni grafici combinati per saldature simmetriche (esempi)

Denominazione Disegno illustrativo Segno grafico

Saldatura a doppia V o ad X

Saldatura a K

Saldatura a doppia V con spalla

Saldatura a K con spalla

Saldatura a doppia U

4.3 Segni grafici supplementari


I segni grafici elementari possono essere completati con segni grafici supplementari atti
ad indicare la forma della superficie esterna o della saldatura.
I segni grafici supplementari raccomandati sono indicati nel prospetto 3.
L'assenza di un segno grafico supplementare significa che la forma della superficie della
saldatura non richiede di essere specificata.
Esempi di combinazioni di segni grafici elementari e supplementari sono riportati nei pro-
spetti 4 e A.3.
Nota 2 Sebbene non sia proibito raggruppare vari segni grafici, è preferibile illustrare la saldatura in uno
schizzo separato quando la rappresentazione schematica diventa troppo difficile.

UNI EN 22553:1997 Pagina 8 di 54


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prospetto 3 Segni grafici supplementari

Forma della superficie della saldatura Segno grafico


o forma della saldatura

a) piana (di solito spianata di macchina)

b) convessa

c) concava

d) i bordi del cordone di saldatura devono essere ben


raccordati

e) usato un supporto al rovescio di tipo fisso


M

f) usato un supporto al rovescio di tipo asportabile


MR

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Il prospetto 4 fornisce esempi di applicazione di segni grafici supplementari.


prospetto 4 Esempi di applicazione di segni grafici supplementari

Denominazione Disegno illustrativo Segno grafico

Saldatura testa a testa a V con


cordone piano (spianato)

Saldatura testa a testa ad X con


cordoni convessi

Saldatura d’angolo con cordone


concavo

Saldatura testa a testa a V con


cordone piano (spianato) e cordone di
ripresa al rovescio piano (spianato)

Saldatura testa a testa a Y e cordone


di ripresa al rovescio

1)
Saldatura testa a testa a V spianata di
macchina

Saldatura d’angolo con bordi ben


raccordati

1) Segno grafico conforme alla ISO 1302: in luogo di questo segno grafico può essere usato il segno grafico principale .

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5 POSIZIONE DEI SEGNI GRAFICI SUI DISEGNI

5.1 Generalità
I segni grafici contemplati dalla presente norma internazionale costituiscono solo una par-
te del metodo completo di rappresentazione (figura 1), che comprende, in aggiunta al se-
gno grafico (3):
- una linea di freccia (1) per ogni giunto (vedere figure 2 e 3);
- una linea di riferimento doppia, costituita da due linee parallele, una continua e una a
tratti (2) (come eccezione vedere la nota 3);
- un certo numero di quote e segni grafici convenzionali.
Nota 3 La linea a tratti può essere tracciata sopra o sotto la linea continua (vedere anche
5.5 e appendice B).
Nel caso di saldature simmetriche la linea a tratti non è necessaria e dovrebbe essere omessa.
Nota 4 Lo spessore delle linee di freccia e di riferimento, dei segni grafici e delle scritture deve essere con-
forme allo spessore delle linee di quotatura previste rispettivamente nelle ISO 128 e ISO 3098-1.
Lo scopo delle regole seguenti è quello di definire l'ubicazione delle saldature specifican-
do:
- la posizione della linea di freccia;
- la posizione della linea di riferimento;
- la posizione del segno grafico.
La linea di freccia e la linea di riferimento costituiscono la linea di richiamo completa. Se
vengono date indicazioni particolari, per esempio per i procedimenti, per i livelli di accet-
tabilità, per la posizione di saldatura, per i materiali d'apporto ed ausiliari (vedere 7), si de-
ve aggiungere una forcella all'estremità della linea di riferimento.

5.2 Relazione tra la linea di freccia e il giunto


Gli esempi illustrati nelle figure 2 e 3 spiegano il significato dei termini:
- "lato freccia" del giunto;
- "lato opposto alla linea di freccia" o "altro lato" del giunto.
Nota 5 La posizione della freccia in queste figure è stata tracciata in modo da rendere gli schizzi perfetta-
mente chiari. Di regola, la freccia viene disposta in posizione immediatamente adiacente al giunto.
Nota 6 Vedere figura 2.

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figura 1 Metodo di rappresentazione


Legenda
1
_ Linea di freccia
2a
__ Linea di riferimento (linea continua)
2b
__ Linea di identificazione (linea a tratti)
3
_ Segno grafico della saldatura
4
_ Giunto

2a

1
2b

figura 2 Giunto a T con una saldatura d’angolo


Legenda
1 Linea di freccia
_

"Lato opposto "Lato freccia" "Lato freccia" "Lato opposto


alla linea di alla linea di
freccia" o 1 1 freccia" o
"altro lato" "altro lato"

a) Saldatura dal lato freccia b) Saldatura dal lato opposto


alla linea di freccia

figura 3 Giunto a croce con due saldature d’angolo


Legenda
1 Linea di freccia
_

"Altro lato "Lato freccia "Altro lato "Lato freccia


Giunto A

Giunto B

del giunto A" del giunto A" del giunto A" del giunto B"
1 1

Giunto A

Giunto B

1 1

"Lato freccia "Altro lato "Lato freccia "Altro lato


del giunto B" del giunto B" del giunto A" del giunto B"

a) b)

5.3 Posizione della linea di freccia


La posizione della linea di freccia rispetto alla saldatura può essere qualunque [vedere fi-
gura 4 a) e 4 b)].

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Tuttavia, nel caso delle saldature dei tipi 4, 6 e 8 (vedere prospetto 1), la linea di freccia
deve essere diretta verso la lamiera il cui lembo è preparato [vedere figura 4 c) e 4 d)].
La linea di freccia
- si congiunge ad una estremità alla linea di riferimento continua con la quale forma un
angolo;
- deve essere completata con una freccia.

5.4 Posizione della linea di riferimento


La linea di riferimento deve essere di preferenza tracciata parallelamente al bordo inferio-
re del disegno, oppure, se ciò non è possibile, perpendicolarmente ad esso.
figura 4 Posizione della linea di freccia

a) b)

c) d)

5.5 Posizione del segno grafico rispetto alla linea di riferimento


Il segno grafico deve essere posto sopra o sotto la linea di riferimento, in conformità alle
regole seguenti:
- Il segno grafico è posto dal lato del tratto continuo della linea di riferimento se la sal-
datura (superficie della saldatura) è dal lato freccia del giunto [vedere figura 5 a)].
- Il segno grafico è posto dal lato della linea a tratti se la saldatura (superficie della sal-
datura) è dall'altro lato del giunto [vedere figura 5 b)].
Nota 7 Nel caso di saldature a punti eseguite con il procedimento di saldatura a rilievi, la superficie conte-
nente i rilievi è da considerare come superficie esterna della saldatura.

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figura 5 Posizione del segno grafico rispetto alla linea di riferimento

Solo per saldature simmetriche

a) Saldatura da eseguire dal lato freccia b) Saldatura da eseguire dal lato opposto
alla linea di freccia

6 QUOTATURA DELLE SALDATURE

6.1 Regole generali


Ciascun segno grafico di saldatura può essere accompagnato da un certo numero di quo-
te.
Queste quote sono scritte come segue, in conformità alla figura 6:
a) le quote principali relative alla sezione trasversale sono scritte alla sinistra (cioè pri-
ma) del segno grafico;
b) le quote longitudinali sono scritte alla destra (cioè dopo) del segno grafico.
Il metodo di indicazione delle quote principali è definito nel prospetto 5. Le regole per la
scrittura di queste quote sono pure indicate nello stesso prospetto.
Se necessario, possono essere indicate altre quote di minore importanza.
figura 6 Esempi del principio

s l s l

6.2 Quote principali da indicare


Le quote che individuano la posizione della saldatura rispetto al lembo della lamiera non
devono apparire nella rappresentazione schematica, ma sul disegno.

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6.2.1 L'assenza di indicazioni alla destra del segno grafico significa che la saldatura è continua
per tutta la lunghezza del pezzo saldato.

6.2.2 In assenza di indicazioni contrarie, le saldature testa a testa sono da intendersi a completa
penetrazione.

6.2.3 Per le saldature d'angolo esistono due metodi per indicare le quote (vedere figura 7). Per-
ciò devono essere sempre indicate le lettere a o z prima del valore della quota corrispon-
dente, come segue:

Lato Altezza di gola


z

a
Per indicare la profonda penetrazione di saldature d'angolo l'altezza di gola è s, vedere fi-
gura 8.

6.2.4 Nel caso di saldature in fori od asole con lembi preparati, deve essere presa in conside-
razione la quota al fondo del foro (od asola).
figura 7 Metodi di indicazione delle quote per le saldature d’angolo

a5 300 z7 300

z=a 2
z
a

figura 8 Metodi di indicazione delle quote nel caso di profonda penetrazione delle saldature d’angolo
s

z z
a

Nota - Nel caso di profonda penetrazione delle saldature d'angolo, le quote saranno per esempio così
indicate: s8a6 .

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prospetto 5 Quote principali

N° Denominazione Disegno illustrativo


della saldatura

s
1 Saldatura testa a testa

s
s
2 Saldatura testa a testa a

s
bordi rilevati (bordi rilevati
non completamente fusi)
z

3 Saldatura d’angolo continua


a

l (e) l
4 Saldatura d’angolo
discontinua

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Definizione Indicazione

(vedere 6.2.1 e 6.2.2)

s distanza minima tra la superficie della lamiera e il vertice del cordone, che non
può essere maggiore dello spessore della lamiera più sottile
s
(vedere 6.2.1)

s
(vedere 6.2.1)

s distanza minima tra la superficie esterna della saldatura e il vertice del cordone s
[(vedere 6.2.1 e nota 1) del prospetto 1]

a altezza del maggiore triangolo isoscele inscritto nella sezione trasversale della
saldatura a

z lato del maggiore triangolo isoscele inscritto nella sezione trasversale della
saldatura z
(vedere 6.2.1 e 6.2.3)

l lunghezza della saldatura (esclusi i crateri di estremità)


(e) distanza tra due cordoni consecutivi
n numero dei cordoni
a n × l (e)
a

z
冎 (vedere N° 3) z n × l (e)
(vedere 6.2.3)

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N° Denominazione Disegno illustrativo


della saldatura

l (e) l (e) l

5 Saldatura d’angolo discontinua a tratti sfalsati

l (e) l

6 Saldatura in asola
c

c
l (e) l

7 Saldatura in linea continua


c

c
l (e) l
d

8 Saldatura in foro

(e)
d

9 Saldatura a punti

(e)

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Definizione Indicazione


l

(e) (vedere N° 4) a n×l (e)


a n×l (e)
n


z n×l (e)
a z n×l (e)
(vedere N° 3)
z (vedere 6.2.3)


l

(e) (vedere N° 4)

n c n × l (e)
(vedere 6.2.4)

e larghezza dell’asola


l

(e) (vedere N° 4)

n c n × l (e)

e larghezza della saldatura

n (vedere N° 4)

(e) interasse
d n (e)
d diametro del foro

n (vedere N° 4)

(e) interasse d n (e)


d diametro del punto

7 ULTERIORI INDICAZIONI
Allo scopo di specificare alcune altre caratteristiche delle saldature possono essere ne-
cessarie ulteriori indicazioni. Per esempio:

7.1 Saldature perimetrali


Quando la saldatura deve essere eseguita lungo tutto il contorno di un pezzo, il segno gra-
fico è un cerchio, come indicato in figura 9.

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figura 9 Indicazione di saldatura perimetrale

7.2 Saldature in cantiere


Per indicare le saldature da eseguire in cantiere si deve usare una banderuola, posta co-
me indicato in figura 10.
figura 10 Indicazione di saldatura da eseguire in cantiere

7.3 Indicazione del procedimento di saldatura


Se richiesto, il procedimento di saldatura deve essere indicato con un numero scritto
all’interno di una forcella posta all'estremità della linea di riferimento.
La figura 11 fornisce un esempio di tale uso.
La lista che fornisce la corrispondenza tra i numeri e i procedimenti di saldatura è riportata
nella ISO 4063.
figura 11 Indicazione del procedimento di saldatura

23

7.4 Sequenza delle informazioni nella forcella della linea di richiamo


Le informazioni per i giunti e le quote possono essere completate da informazioni aggiun-
tive da disporre nella forcella, nell'ordine seguente:
- procedimento (per esempio in conformità alla ISO 4063);
- livello di qualità (per esempio in conformità alle ISO 5817 e ISO 10042);
- posizione di saldatura (per esempio in conformità alla ISO 6947);
- materiali d'apporto (per esempio in conformità alle ISO 544, ISO 2560 e ISO 3581).
Le singole informazioni devono essere separate da una barra obliqua (/).

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Inoltre, è possibile utilizzare una forcella chiusa, che tramite un segno di riferimento indi-
chi istruzioni specifiche (per esempio foglio di procedura di saldatura), vedere figura 12.
figura 12 Informazione di riferimento

A1

Esempio
Saldatura testa a testa a V con cordone di ripresa al rovescio (vedere figura 13), eseguita
con il procedimento di saldatura manuale ad arco con elettrodi rivestiti (numero di riferi-
mento 111 in conformità alla ISO 4063), livello di qualità richiesto in conformità alla ISO
5817, posizione di saldatura piano in conformità alla ISO 6947, elettrodo rivestito ISO
2560-E 51 2 RR 22.

figura 13 Saldatura testa a testa a V con cordone di ripresa al rovescio

Rappresentazione schematica
Vista frontale
111/ISO 5817-D/
ISO 6947-PA/
ISO 2560-E 51 2 RR 22

Disegno illustrativo
Vista dall'alto

111/ISO 5817-D/
ISO 6947-PA/
ISO 2560-E 51 2 RR 22

8 ESEMPI DI APPLICAZIONE PER SALDATURE A PUNTI E IN LINEA CONTINUA


Nel caso di giunti a punti e in linea continua (con saldatura, brasatura forte o brasatura
dolce) la giunzione ha luogo in corrispondenza dell'interfaccia tra le due parti sovrapposte
oppure mediante fusione di una delle due parti (vedere figure 14 e 15).

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figura 14 Saldature in linea continua intermittenti a resistenza a rulli


Legenda
c Larghezza della saldatura in linea continua
l Lunghezza della saldatura in linea continua
(e) Distanza tra due cordoni consecutivi

Rappresentazione schematica
Vista frontale
Disegno illustrativo c n x l (e)

Vista dall'alto
c n x l (e)

c
l (e) l

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figura 15 Saldature a punti

Rappresentazione schematica Legenda


Vista frontale d Diametro del punto
Disegno illustrativo d n (e) v Distanza dal bordo
v (e) Passo

Vista dall'alto
v d n (e)

v (e)

a) Saldature a resistenza a punti

Rappresentazione schematica
Vista frontale

Disegno illustrativo d n (e)


v

Vista dall'alto
v d n (e)
d

v (e)

b) Saldature a punti saldate per fusione

Rappresentazione schematica
Vista frontale
Disegno illustrativo P5 n (e)
v v

P5 n (e)
Vista dall'alto
v P5 n (e)

Le frecce sono dirette


verso la lamiera che
d

contiene i rilievi

v (e)

Nota - Questo è un esempio di rappresentazione di un rilievo in conformità alla ISO 8167 (P) con un diametro del rilievo d = 5 mm, n
elementi di saldatura con interasse (e) tra loro.

c) Saldature a rilievi

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APPENDICE A ESEMPI DI UTILIZZAZIONE DI SEGNI GRAFICI


(informativa)
I prospetti da A.1 ad A.4 forniscono alcuni esempi di utilizzazione di segni grafici. Le rap-
presentazioni sono date unicamente a scopo esplicativo.
prospetto A.1 Esempi di utilizzazione di segni grafici elementari

N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

Saldatura a bordi rilevati

Saldatura a lembi retti

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 16 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
indicata per semplicità.

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Rappresentazione schematica

o o

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N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

Saldatura a V

Saldatura a mezza V

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 16 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
indicata per semplicità.

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Rappresentazione schematica

o o

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N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

Saldatura a mezza V

10

Saldatura ad Y

11

12

Saldatura a mezza V con spalla

13

Saldatura ad U

14

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 16 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
indicata per semplicità.

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Rappresentazione schematica

o o

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N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

15

Saldatura a J

16

17

Saldatura d’angolo

10

18

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 16 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
indicata per semplicità.

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N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

19

Saldatura d’angolo

20

10

21

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 16 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
indicata per semplicità.

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N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

22

Saldatura in foro o in asola

11

23

24

Saldatura a punti

12

25

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 16 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
indicata per semplicità.

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Rappresentazione schematica

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N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

26

Saldatura in linea continua

13

27

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 16 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
indicata per semplicità.

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Rappresentazione schematica

o o

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prospetto A.2 Esempi di combinazioni di segni grafici elementari

N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

Saldatura a bordi rilevati

1
1 e ripresa al rovescio

9
1-9

Saldatura a lembi retti

2 2

saldati da ambedue i lati


2-2

3
Saldatura a V

e ripresa al rovescio

9
3-9
4

Saldatura a doppia V

5 3

(saldatura ad x)
3-3

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 12 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
indicata per semplicità.

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Rappresentazione schematica

o o

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N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

Saldatura a K

4-4

Saldatura a doppia V con spalla

8
5

5-5

Saldatura a K con spalla

9
6

6-6

Saldatura a doppia U

10 7

7-7

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 12 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
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Rappresentazione schematica

o o

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N° Denominazione Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale


Segno grafico
(I numeri si riferiscono
al prospetto 1)

Saldatura a doppia J

11
8

8-8

Saldatura a V

12 e saldatura ad U

3-7

13
Saldatura d’angolo

10

e saldatura d’angolo

10

10-10
14

Nota nazionale - Le saldature contrassegnate con i numeri d’ordine da 1 a 12 sono saldature testa a testa. La denominazione "testa a testa" non è stata
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Rappresentazione schematica

o o

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prospetto A.3 Esempi di combinazioni di segni grafici elementari e supplementari

N° Segno grafico Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale

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Rappresentazione schematica

o o

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N° Segno grafico Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale

8
MR

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Rappresentazione schematica

o o

MR MR
MR MR

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prospetto A.4 Esempi di casi eccezionali

N° Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale

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Rappresentazione schematica

o o errata

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N° Disegno illustrativo Rappresentazione convenzionale

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Rappresentazione schematica

o o errata

non raccomandata

non raccomandata

non raccomandata

Nota 1 - La rappresentazione schematica non può essere utilizzata quando la freccia non può essere diretta verso il giunto.

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APPENDICE B GUIDA PER CONVERTIRE SECONDO IL NUOVO SISTEMA DELLA ISO 2553:1991
(informativa) I DISEGNI GIÀ ESEGUITI IN CONFORMITÀ ALLA ISO 2553:1974
Gli esempi seguenti mostrano metodi accettabili per convertire i disegni già eseguiti se-
condo la norma ISO 2553:1974 "Saldature - Rappresentazione schematica sui disegni".
Comunque, questa deve essere considerata una soluzione provvisoria per coprire un pe-
riodo di transizione.
Per i nuovi disegni deve essere sempre utilizzata la doppia linea di riferimento .
figura B.1 La saldatura si trova dal lato freccia

a5 300
z7 300

figura B.2 La saldatura si trova dal lato opposto alla linea di freccia

z7 300
a5 300

Nota 8 Quando si rendono conformi a questo nuovo sistema i disegni già eseguiti con uno dei due metodi
E od A della ISO 2553:1974, per le saldature d'angolo è molto importante indicare la lettera a o z
prima della relativa quota; infatti la quotatura del lato del cordone (z) o dell'altezza di gola (a) è stata
connessa con la posizione del segno grafico di saldatura sulla linea di riferimento.

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Documento contenuto nel prodotto Macchine e Impianti - Saldatura per attrezzature a pressione
Direttiva PED edizione 2009.
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APPENDICE ZA RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI E


(normativa) PUBBLICAZIONI EUROPEE CORRISPONDENTI
La presente norma internazionale rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposi-
zioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appro-
priati del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, suc-
cessive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se intro-
dotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati,
vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggior-
namenti).

Pubblicazione Anno Titolo EN/HD Anno


ISO 544 1989 Materiali d’apporto per la saldatura manuale - Dimen- EN 20544 1991
sioni
ISO 4063 1990 Saldatura, brasatura forte, brasatura dolce e saldobra- EN 24063 1991
satura dei metalli - Nomenclatura dei procedimenti e
relativa codificazione numerica per la rappresenta-
zione simbolica sui disegni
ISO 5817 1992 Giunti saldati ad arco in acciaio - Guida sui livelli di EN 25817 1992
qualità delle imperfezioni
ISO 8167 1989 Rilievi per la saldatura a resistenza EN 28167 1992
ISO 10042 1992 Giunti in alluminio e sue leghe saldabili, saldati ad arco EN 30042 1994
- Guida dei livelli di qualità delle imperfezioni

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Roma Piazza Capranica, 95 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604
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Bari c/o Tecnopolis Csata Novus Ortus


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Bologna c/o CERMET


Via A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) 6257511 - Fax (051) 6257650

Brescia c/o AQM s.r.l.


Via Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) - Tel. (030) 2590656 - Fax (030) 2590659

Catania c/o C.F.T. SICILIA


Piazza Buonarroti, 22 - 95126 Catania - Tel. (095) 445977 - Fax (095) 446707

Firenze c/o Associazione Industriali Provincia di Firenze


Via Valfonda, 9 - 50123 Firenze - Tel. (055) 2707268 - Fax (055) 281616

Napoli c/o Consorzio Napoli Ricerche


Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. (081) 5537106 - Fax (081) 5537112

Torino c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi


Via Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. (011) 6700511 - Fax (011) 6965456

Vicenza c/o Associazione Industriali Provincia di Vicenza


Piazza Castello, 3 - 36100 Vicenza - Tel. (0444) 545573 - Fax (0444) 547318

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