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Indice
1
PREMESSA ............................................................................................................................... 2
MATERIALI ............................................................................................................................... 7
4.1
ACCIAIO.............................................................................................................................................. 7
4.2
CALCESTRUZZO.................................................................................................................................. 8
4.3
4.4
5.2
5.3
5.4
VENTO.............................................................................................................................................. 15
5.5
5.6
5.7
5.8
LOCALE SOFFIANTI........................................................................................................................... 30
7.2
7.3
7.4
VASCA DI EQUALIZZAZIONE............................................................................................................. 49
7.5
7.6
7.7
VERIFICA AL GALLEGGIAMENTO...................................................................................................... 65
PREMESSA
Il seguente documento relaziona sul dimensionamento delle strutture previste nellambito del progetto
definitivo dei lavori di adeguamento dellimpianto di depurazione di Altamura.
Nel capitolo 2 si riporta lelenco e una breve descrizione delle opere, il capitolo 3 elenca le Normative
tecniche adottate, il capitolo 4 descrive le caratteristiche dei materiali utilizzati per le strutture, mentre il
capitolo 5 riporta lanalisi dei carichi, sia statici che dinamici, utilizzati nel calcolo.
Il capitolo 6 descrive gli schemi statici assunti a base dei calcoli, nonch le caratteristiche dei software
utilizzati e gli estremi delle licenze, ed infine il capitolo 7 contiene il dimensionamento strutturale delle
varie opere, con una breve sintesi grafica dei risultati del calcolo, mentre si rimanda allallegato, che
contiene i tabulati di calcolo, per le verifiche complete dei vari elementi.
Nel progetto sono previsti i seguenti manufatti in c.a., la maggior parte dei quali interrati parzialmente o
totalmente:
Stazione di grigliatura
Stazione di equalizzazione
Locale soffianti
Vasca di denitrificazione ossidazione
Sedimentatore II
Vasca di prima pioggia
Tutte le opere prevedono lutilizzo di c.a. gettato in opera, di classe Rck e di caratteristiche meccaniche e
fisiche opportune tenuto conto del grado di aggressivit dellambiente in cui le strutture si troveranno
durante la loro vita utile. I manufatti interrati sono costituiti da setti in c.a. di spessore variabile, con
fondazioni dirette realizzate con platee in c.a.
Le strutture maggiormente interrate necessitano di una zavorra che contrasti la sottospinta dovuta alla
presenza della falda superficiale; tale zavorra verr realizzata con getti di cls magro leggermente armato di
spessore opportunamente dimensionato e ancorati alle platee con barre di collegamento.
Il locale soffianti realizzato con una struttura intelaiata, formata da travi e pilastri, a pianta rettangolare di
dimensioni 11,00x5.00 m, di altezza 3.90 m; le fondazioni sono dirette e formate da una platea in c.a. di
spessore 40 cm, il solaio di copertura, di spessore 25 cm, realizzato con casseri a perdere di spessore 5
cm, alleggerimenti in laterizio e getto di completamento sp. 4 cm armato con rete elettrosaldata.
La stazione di grigliatura prevede sostanzialmente un manufatto fuori terra, con una platea di spessore 30
cm e una serie di setti che formano percorsi obbligati per i liquami da depurare; dal punto di vista
strutturale gli elementi che costituiscono la stazione di grigliatura non presentano sollecitazioni
significative, quindi viene predisposta unarmatura minima prevista dalle Norme in funzione degli spessori.
La vasca della stazione di equalizzazione a pianta rettangolare, di dimensioni 23.00x14.00 m, profonda
5.50 m. La fondazione realizzata con una platea di spessore 70 cm, gettata su uno strato di cls magro di
pulizia, mentre le pareti contro terra sono costituite da setti di spessore 50 cm.
La vasca di denitrificazione ossidazione ha dimensioni in pianta 64.00x43.00 m circa, e profondit pari a
5.00 m. La platea ha spessore di 80 cm, in eccesso rispetto a quanto richiesto dalle verifiche di resistenza,
ma necessario per contrastare il sollevamento causato dalla sottospinta della falda, che, nellarea oggetto
di intervento, risulta abbastanza superficiale. Le pareti verticali sono formate da setti in c.a. di spessore
variabile tra 30 e 50 cm.
3
Il sedimentatore secondario un manufatto interrato a pianta circolare, di diametro interno 25.00 m, con
platea di spessore 60 cm e pareti contro terra di spessore 50 cm. La profondit della struttura variabile da
3.05 m a 4.00 m, con la parte pi profonda verso il centro della platea.
La vasca di prima pioggia una struttura in c.a. completamente interrata, con pianta rettangolare 8.80x6.80
m, altezza netta interna pari a 3.60 m, e collegata a dei pozzetti secondari, anchessi in c.a. gettato in opera.
La platea di spessore 60 cm, mentre le pareti sono spesse 40 cm I pozzetti secondari hanno platee di
spessore variabile tra 25 e 30 cm, e pareti di spessore 20 cm.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
UNI-ENV 197/1 -
UNI 8520 -
UNI 5744 -
UNI EN 10025 .
ENI EN 10020 -
Per riferimenti di calcolo o in mancanza di specifiche indicazioni si far riferimento alle seguenti norme:
MATERIALI
4.1
ACCIAIO
4.1.1
Per la realizzazione delle opere in conglomerato cementizio armato previsto lutilizzo di acciaio
in barre ad aderenza migliorata di tipo B450C rispondenti alle caratteristiche meccaniche e
tecnologiche previste al paragrafo 11.3.2.1 DM 14.01.2008
Per laccertamento delle propriet meccaniche si far riferimento alle prescrizioni della Norma
E.N. 10002, UNI 564 e UNI 6407. Le modalit di accettazione ed i controlli saranno effettuati
secondo quanto indicato nella normativa citata (D.M. 14.01.2008).
4.1.2
ACCIAIO DA COSTRUZIONE
4.2
CALCESTRUZZO
4.2.1
RESISTENZA CARATTERISTICA
Per lesecuzione delle opere in c.a. realizzate in cantiere richiesto lutilizzo di calcestruzzi con
resistenze caratteristiche a 28 gg (Rck) non inferiore ai valori seguenti:
Calcestruzzo per sottofondazioni e rinfianchi: C12/15
Calcestruzzo per strutture di fondazione e elevazione: C28/35,
4.2.2
Composizione
Le prescrizioni seguenti, redatte in conformit alla ENV 206 1, sono riferite ai calcestruzzi per
strutture armate gettate in opera; per quanto riguarda le strutture in c.a.p. si far riferimento alle
specifiche tecniche dei singoli produttori.
I calcestruzzi per strutture gettate in opera dovranno essere confezionati utilizzando i seguenti
materiali e dosaggi:
B.
Calcestruzzo C28/35
cemento Portland UNI 197/1 tipo I; classe di resistenza 42.5
dosaggio di cemento minimo: 350 kg/mc
rapporto acqua/cemento: 0.50
aggregati non gelivi conformi UNI 8520, dimensione massima 20 mm.
Leganti
Devono essere utilizzati esclusivamente i leganti idraulici definiti come cementi dalle disposizioni
vigenti in materia (Legge 26.5.1965, n. 595), con esclusione del cemento alluminoso.
Le caratteristiche chimiche e meccaniche saranno conformi alle Norme UNI 197/1.
2.
Inerti
Gli inerti, naturali o di frantumazione, devono essere costituiti da elementi non gelivi e non friabili,
privi di sostanze organiche, limose ed argillose, di gesso, ecc., in proporzioni nocive allindurimento
del conglomerato od alla conservazione delle armature.
La ghiaia o il pietrisco devono avere dimensioni massime commisurate alle caratteristiche
geometriche della carpenteria del getto ed allingombro delle armature.
3.
Acqua
Lacqua per gli impasti deve essere limpida, priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in
percentuali dannose e non essere aggressiva.
4.3
PRODOTTI IN LATERIZIO
Per lesecuzione delle opere in oggetto si prevede lutilizzo di blocchi in laterizio con caratteristiche
meccaniche e dimensionali conformi alla Normativa Vigente.
I criteri di accettazione dei laterizi in genere vengono forniti dalla UNI 8942, in particolare per le
seguenti caratteristiche:
aspetto
dimensioni (lunghezze, spessori)
forma e massa volumica (planarit, ortogonalit, percentuale di foro)
resistenza meccanica (valori caratteristici a trazione e compressione)
inclusioni (inclusioni calcaree, efflorescenze)
comportamento igrometrico.
4.4
4.4.1
STRUTTURE IN CALCESTRUZZO
Normativa di riferimento
Le caratteristiche di durabilit dei calcestruzzi da impiegare nelle opere di progetto sono valutate
secondo la Normativa Europea ENV 206 secondo quanto stabilito dal D.M. 14.01.2008.
Per quanto riguarda le prescrizioni minime di spessore di copriferro, si fa riferimento alle
indicazioni correlate contenute nellEurocodice 2.
Classificazione ambientale
Le opere in oggetto verranno realizzate in localit situata in zona urbanizzata; esse sono in parte
interrate ed in parte esposte agli agenti atmosferici. Secondo le indicazioni contenute nella ENV
206 1, sono classificabili in ambiente XC2 per laggressione dovuta alla carbonatazione e XA2 per
laggressione dovuta agli attacchi chimici.
Prescrizioni di capitolato
Le prescrizioni di capitolato per ottenere un calcestruzzo durevole possono essere cos indicate:
A.
Calcestruzzo C28/35
A.1
Composizione indicatica
cemento Portland UNI ENV 197/1; classe 42.5; dosaggio minimo 320 kg/mc, rapporto a/c
max = 0.55
aggregati non gelivi conformi UNI 8520, dimensione massima 20 mm
A.2
A.3
Copriferro
copriferro minimo = 40 mm (ENV 206) strutture di fondazione edificio
copriferro minimo = 30 mm (ENV 206) strutture in elevazione edificio
copriferro minimo = 50 mm (ENV 206) strutture vasche contro terra
A.4
Stagionatura
protezione per almeno 3 gg dal getto con casseratura o provvedimenti alternativi.
C.
C.1
Composizione
cemento Portland UNI ENV 197/1; classe 52.5; dosaggio minimo 400 kg/mc,
rapporto
C.3
Copriferro
copriferro minimo = 25 mm (ENV 206)
C.4
Stagionatura
4.4.2
Strutture in acciaio
Zincatura
La zincatura potr essere effettuata mediante immersione in zinco (zincatura a caldo) oppure con
altri processi (es. zincatura continua sendzimir).
La zincatura a caldo dovr rispondere alle indicazioni della Norma UNI 5744. Dopo la zincatura, gli
oggetti zincati non dovranno subire trattamento termico se non autorizzato dal Direttore dei
Lavori.
12
5.1
PESI PROPRI
Sono stati considerati i pesi propri delle strutture derivanti dai seguenti pesi specifici:
elementi in c.a.
2500 kg/m3
elementi in acciaio
7850 kg/m3
acqua
1000 kg/m3
terreno
2000 kg/m3
5.2
CARICHI PERMANENTI
Si considerano appartenenti a questa categoria tutti i carichi non rimovibili durante il normale
esercizio delle costruzioni, compresi i pesi propri dei solai, in particolare:
peso proprio solaio H=25 cm
350 kg/m2
400 kg/m2
cordolo
150 kg/m
13
5.3
CARICHI VARIABILI
Si considerano appartenenti a questa categoria i carichi legati alla destinazione duso delle opere.
In particolare per le opere in oggetto, si considerano i seguenti carichi variabili di esercizio:
neve
1000 kg/m2
Il sito in esame ubicato ad una quota di circa 400 m s.l.m. Per le coperture non praticabili, si
considera il carico relativo alla neve come da Normativa (cfr P 3.4 del DM 14.01.2008).
14
A favore di sicurezza, per tenere in conto anche la presenza di eventuali accumuli, si considera un
carico dovuto alla neve pari a:
5.4
qs = 150 kg/m2
VENTO
Si omette il calcolo dellazione del vento in quanto non dimensionante per le strutture in oggetto
15
5.5
Si valuta attraverso la teoria della meccanica del terreno. Per tener conto dellincremento di
spinta dovuto al sisma si fa riferimento al metodo di Mononobe Okabe :
sin 2 (
)
K
2
sin(
) sin(
)
2
cos sin sin(
)1
sin(
) sin(
)
dove
inclinazione del paramento rispetto allorizzontale
inclinazione della scarpata rispetto allorizzontale
angolo di attrito del terreno
angolo di attrito terra muro
= arctg
kh
(1 k v )
Kh = S x (ag /g)
Kv = 0.5 x Kh
Fv = Kv x W
Dove W il peso della struttura e dei sovraccarichi permanenti, applicata nel baricentro dei pesi.
16
17
5.6
AZIONI SISMICHE
Si seguono le prescrizioni del D.M. 14.01.2008 Norme tecniche per le costruzioni integrato con la
Circolare 02.02.2009 n617/C.S.LL.PP.
Conformemente al punto 3.2 del D.M. 14.01.2008, tenuto conto della destinazione duso
delledificio, si descrive lazione sismica mediante spettri di risposta, considerando i seguenti stati
limite:
stato limite ultimo di salvaguardia della vita
(SLV)
(SLD)
Ai fini della valutazione delle azioni sismiche si assumono i parametri che definiscono la
pericolosit sismica di base del sito, dedotti dallAllegato alle predette Norme, in funzione dei
seguenti dati (punto 2.4 del DM 14.01.2008):
18
Le forme spettrali sono definite, per ciascuna delle probabilit di superamento PvR nel periodo di
riferimento, a partire dai seguenti valori dei parametri su sito di riferimento rigido orizzontale:
ag
F0
T*c
Periodo di inizio del tratto di velocit costante dello spettro di accelerazione orizz.
dove PVR funzione del periodo di riferimento VR e dello stato limite considerato secondo i valori
riportati in tabella 3.2.I
19
VN 100
Classe duso
III
Coefficiente duso Cu
1.5
Sulla base dei risultati delle indagini geologiche e geotecniche, il terreno di sedime viene
considerato appartenente alla Categoria di suolo C.
Per la definizione dei parametri della pericolosit sismica di base si scelto un punto pressoch
baricentro allarea e rappresentativo dei parametri dellintera superficie:
20
21
Ai sensi del pto 7.2.1 del DM2008 non si considera la componente verticale, ed i relativi effetti,
dellazione sismica.
22
23
5.7
SPINTE IDRODINAMICHE
Per il calcolo della spinta idrodinamica del liquido in fase di sisma si fa riferimento allUNI ENV 1998 EC8,
parte 4
24
25
5.8
COMBINAZIONI DI CARICO
ij
Ei E j
i , j 1,n
con:
26
8
ij
2 2
ij
1
4
3
2
ij
ij
2
ij
i
2
ij
ij
j
dove:
n
Gli effetti sulla struttura delle azioni sismiche (sollecitazioni, deformazioni, spostamenti, ecc.) sono
combinati successivamente, applicando la seguente espressione:
1.00E x
0.30E y
con rotazione dei coefficienti moltiplicativi e conseguente individuazione degli effetti pi gravosi.
I coefficienti
27
Le strutture sono state dimensionate in base alla Normativa Italiana vigente, considerando il D.M.
14.01.2008 e relativa Circolare applicativa. Dal punto di vista amministrativo, il Comune di Altamura risulta
censito tra le zone in categoria sismica 3.
Il dimensionamento stato eseguito con schemi di calcolo adeguati alle effettive condizioni di esercizio
delle opere, nel rispetto della effettiva distribuzione spaziale delle masse, delle rigidezze e delle resistenze.
Il calcolo strutturale stato effettuato mediante codici di calcolo ad elementi finiti di comprovata
affidabilit (MASTERSAP v.2012).
Lo schema di calcolo adottato prevede la modellazione delle strutture con modelli tridimensionali
effettuando analisi statica e dinamica (modale con spettro di risposta), in campo elastico lineare. Nel caso
in esame sono stati messi a punto dei modelli di calcolo spaziali definiti dalla linea (o dal piano) dasse degli
elementi strutturali.
Travi e pilastri, ovvero componenti in cui una dimensione prevale sulle altre due, vengono modellati con
elementi beam, il cui comportamento opportunamente perfezionato attraverso alcune opzioni quali
quelle in grado di definire le modalit di connessione allestremit.
Le pareti, le piastre, le platee ovvero in generale i componenti strutturali bidimensionali, con due
dimensioni prevalenti sulla terza (lo spessore), sono modellati con elementi shell a comportamento
flessionale.
Il comportamento del terreno rappresentato tramite una schematizzazione lineare alla Winkler,
caratterizzabile attraverso una opportuna costante di sottofondo dedotta dalle caratteristiche geotecniche
del terreno di sedime (si veda la relazione geologica e geotecnica).
La presenza di diaframmi orizzontali rigidi nel piano, costituiti da solai bidirezionali ed eventuali solette
piene, viene gestita attraverso limpostazione di unapposita relazione fra i nodi strutturali coinvolti, che ne
condiziona il movimento relativo (relazione di piano rigido).
Per il dimensionamento del locale soffianti gli effetti dellazioni sismica vengono determinati attraverso
analisi dinamica modale con spettro di risposta definito come al par. 5.5 della presente relazione; per il
calcolo dei manufatti interrati viene effettuata lanalisi statica equivalente.
28
Le strutture sono state dimensionate in base alla Normativa Italiana vigente, considerando il D.M.
14.01.2008 e relativa Circolare applicativa.
Le verifiche di resistenza sono svolte con il metodo degli Stati Limite, considerando il livello di
comportamento dissipativo corrispondente alla Classe di Duttilit CDB (bassa duttilit). Di
conseguenza, in conformit al pto 7.2.1 delle NTC, per assicurare alle strutture un comportamento
dissipativo e duttile evitando rotture fragili, nelle verifiche strutturali si fatto ricorso ai
procedimenti tipici della gerarchia delle resistenze e al controllo del rispetto dei dettagli
costruttivi, sia in termini di limitazioni geometriche che di limitazioni di armatura.
In questo paragrafo si riporta una sintesi grafica dei risultati dellanalisi svolta su ciascun
manufatto, sia nei riguardi degli spostamenti e deformazioni, con particolare attenzione agli effetti
sismici, sia in termini di sollecitazioni sui vari elementi strutturali. Lo scopo quello di avere,
tramite diagrammi e mappature a colori, una valutazione immediata sui risultati del calcolo, oltre
che di controllo sulla affidabilit della modellazione effettuata. Per le verifiche complete e per
maggiori dettagli si rimanda ai tabulati di calcolo allegati.
29
7.1
LOCALE SOFFIANTI
30
31
33
34
35
36
38
7.2
VASCA DI DENITRIFICAZIONE-OSSIDAZIONE
42
43
44
7.3
SEDIMENTATORE SECONDARIO
45
47
7.4
VASCA DI EQUALIZZAZIONE
49
50
51
7.5
53
54
55
56
7.6
MANUFATTO DI GRIGLIATURA, DISSABBIATURA, MISURAZIONE E PARTIZIONE DELLA
PORTATA
Il manufatto di grigliatura e dissabbiatura costituito da un canale di altezza pari a 1.40 m che in
corrispondenza del trattamento di grigliatura si dirama su tre canali contigui. Il pozzetto ripartitore
rappresenta lultima sezione del manufatto che in corrispondenza di esso si approfondisce
aumentando la propria altezza. Nella seguente figura rappresentata pianta e sezione
longitudinale del manufatto.
Di seguito si riportano i risultati del calcolo effettuato mediante lutilizzo del programma di calcolo
SCAT 10.0 della Aztec Informatica s.r.l.. Le sezioni prese in considerazione sono due:
Sezione in corrispondenza del canale di grigliatura
57
La sezione stata cos schematizzata per tenere conto del fatto che il manufatto solo
parzialmente interrato. Ai piedritti sono state poi applicate una forza normale pari al peso del
piedritto mancante e una forza orizzontale pari alla spinta idrostatica presente allinterno della
vasca nellipotesi cautelativa di livello dellacqua posto a quota pari alla sommit del manufatto.
7.6.1 Canale grigliatura
Descrizione:
Scatolare tipo vasca
Altezza esterna
1.70
Larghezza esterna
2.20
Lunghezza mensola di fondazione sinistra
0.00
Lunghezza mensola di fondazione destra
0.00
Spessore piedritto sinistro
0.30
Spessore piedritto destro
0.30
Spessore fondazione
0.30
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
Strato di rinfianco
Descrizione
Terreno di rinfianco
Peso di volume
17.6523
Peso di volume saturo
19.6136
Angolo di attrito
30.00
Angolo di attrito terreno struttura
20.00
Coesione
0.00
Costante di Winkler
0.00
Strato di base
Descrizione
Peso di volume
Peso di volume saturo
Angolo di attrito
Terreno di base
17.6523
19.6136
30.00
[kN/mc]
[kN/mc]
[]
[]
[kg/cmq]
[kg/cmq/cm]
[kN/mc]
[kN/mc]
[]
58
20.00
0.00
5.00
2.00
[]
[kg/cmq]
[kg/cmq/cm]
[kg/cmq]
0.00
[m]
Falda
Materiale calcestruzzo
Rck calcestruzzo
300.00
Peso specifico calcestruzzo
24.5170
Modulo elastico E
314471.61
Tensione ammissibile acciaio
2600.00
Tensione ammissibile cls ( amm)
97.50
Tensione tang.ammissibile cls ( c0)
6.00
Tensione tang.ammissibile cls ( c1)
18.29
Coeff. omogeneizzazione cls teso/compresso (n')
0.50
Coeff. omogeneizzazione acciaio/cls (n)
15.00
Coefficiente dilatazione termica
0.0000120
[kg/cmq]
[kN/mc]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
Impostazioni di progetto
Verifica materiali:
Stato Limite Ultimo
Coefficiente di sicurezza calcestruzzo c
Fattore riduzione da resistenza cubica a cilindrica
Fattore di riduzione per carichi di lungo periodo
Coefficiente di sicurezza acciaio
Coefficiente di sicurezza per la sezione
1.60
0.83
0.85
1.15
1.00
k=1+(200/d)1/2
vmin=0.035*k3/2*fck1/2
Verifiche secondo :
Norme Tecniche 2008 Approccio 2
Copriferro sezioni 3.00 [cm]
60
Descrizione:
Altezza esterna
Larghezza esterna
Lunghezza mensola di fondazione sinistra
Lunghezza mensola di fondazione destra
Spessore piedritto sinistro
Spessore piedritto destro
Spessore fondazione
1.00
6.40
0.00
0.00
0.30
0.30
0.30
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
Strato di rinfianco
Descrizione
Terreno di rinfianco
Peso di volume
17.6523
Peso di volume saturo
19.6136
Angolo di attrito
30.00
Angolo di attrito terreno struttura
14.67
Coesione
0.00
Costante di Winkler
0.00
Strato di base
Descrizione
Peso di volume
Peso di volume saturo
Terreno di base
17.6523
19.6136
[kN/mc]
[kN/mc]
[]
[]
[kg/cmq]
[kg/cmq/cm]
[kN/mc]
[kN/mc]
61
Angolo di attrito
Angolo di attrito terreno struttura
Coesione
Costante di Winkler
Tensione ammissibile
30.00
20.00
0.00
5.00
2.00
[]
[]
[kg/cmq]
[kg/cmq/cm]
[kg/cmq]
0.00
[m]
Falda
Materiale calcestruzzo
Rck calcestruzzo
300.00
Peso specifico calcestruzzo
24.5170
Modulo elastico E
284604.99
Tensione ammissibile acciaio
2600.00
Tensione ammissibile cls ( amm)
97.50
Tensione tang.ammissibile cls ( c0)
6.00
Tensione tang.ammissibile cls ( c1)
18.29
Coeff. omogeneizzazione cls teso/compresso (n')
0.50
Coeff. omogeneizzazione acciaio/cls (n)
15.00
Coefficiente dilatazione termica
0.0000120
[kg/cmq]
[kN/mc]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
Condizioni di carico
Convenzioni adottate
Origine in corrispondenza dello spigolo inferiore sinistro della struttura
Carichi verticali positivi se diretti verso il basso
Carichi orizzontali positivi se diretti verso destra
Coppie concentrate positive se antiorarie
Ascisse X (espresse in m) positive verso destra
Ordinate Y (espresse in m) positive verso l'alto
Carichi concentrati espressi in kN
Coppie concentrate espressi in kNm
Carichi distribuiti espressi in kN/m
Vni
Vnf
Vti
Vtf
Dte
Dti
Fx= 59.50
Fx= 59.50
M= 0.00
M= 0.00
Impostazioni di progetto
Verifica materiali:
Stato Limite Ultimo
Coefficiente di sicurezza calcestruzzo c
Fattore riduzione da resistenza cubica a cilindrica
Fattore di riduzione per carichi di lungo periodo
Coefficiente di sicurezza acciaio
Coefficiente di sicurezza per la sezione
1.60
0.83
0.85
1.15
1.00
s
c
fcd'=0.5*fcd
k=1+(200/d)1/2
vmin=0.035*k3/2*fck1/2
Verifiche secondo :
Norme Tecniche 2008 Approccio 2
Copriferro sezioni 3.00 [cm]
64
7.7
VERIFICA AL GALLEGGIAMENTO
Lequilibrio statico della struttura di fronte alle azioni di sollevamento dovute alla presenza della
falda garantito dallinserimento di una zavorra in cls debolmente armato di peso idoneo a
contrastare in sicurezza la spinta di galleggiamento.
Nella verifica dell'equilibrio della sezione alla traslazione verticale, la forza destabilizzante la
pressione idrostatica e quelle equilibranti sono i pesi propri delle strutture definitive e le
resistenze di attrito lungo le pareti laterali. A favore di sicurezza si trascurano invece tutti i pesi
permanenti portati e gli accidentali. In particolare, si trascura il peso proprio degli elementi di
copertura, laddove presenti.
La verifica al galleggiamento stata condotta con riferimento allo stato limite di sollevamento
(UPL) ed in relazione al battente idraulico della falda di progetto, ipotizzata a 1.70 m rispetto
alla quota del piano campagna.
Relativamente alla verifica a sollevamento UPL, la condizione di verifica Ed
Vinst ,d
Ginst ,d
Qinst , d
Gstab, d
Rd si esplicita in:
Td
dove:
Ginst , d
Gstab ,d
= forza stabilizzante permanente di progetto (peso proprio soletta di fondo, peso proprio
che il terreno
65
G,inst
1.10
G,stab
0.90
sat
20 kN/m3
10 kN/m3
cls
25 kN/m3
'
20
10
389 m slm
387.3 m slm
384 m slm
0.8+0.7 m
41.5 m
larghezza soletta
64 m
lunghezza soletta
Htot,parete
5 m
gk
0 kPa
s2
0.5 m
carico strutturale
spessore pareti
Ed
96413 kN
G1stb,k
99600 kN/m
peso solette
G3stb,k
13188 kN/m
peso pareti
G4stb,k
0 kN/m
Gstb,k
112788 kN/m
'
v0
Ka
Tk
Rd
33 kPa
0.49
29 kN/m
101535 kN
66
G,inst
1.10
G,stab
0.90
sat
20 kN/m3
10 kN/m3
cls
25 kN/m3
cls magro
24 kN/m3
'
20
10
389.2 m slm
qta falda
387.5 m slm
385 m slm
0.6 m
D1
0.3 m
spessore zavorra
25 m
larghezza soletta
19.625 m
lunghezza soletta
Htot,parete
3 m
gk
0 kPa
s2
Ed
G1stb,k
0.5 m
13492 kN
10891.88 kN
G3stb,k
5888 kN/m
G4stb,k
0 kN/m
Gstb,k
16779 kN/m
'
v0
Ka
Tk
Rd
23 kPa
0.49
12 kN/m
15112 kN
carico strutturale
spessore pareti
sottospinta di progetto dell'acqua
peso solette
peso pareti
sovraccarico strutturale permanente
somma carichi stabilizzanti
tensione verticale effettiva media
coefficiente di spinta attiva
resistenza di attrito muro terreno
resistenza di progetto
G,inst
1.10
G,stab
0.90
sat
20 kN/m3
10 kN/m3
cls
25 kN/m3
cls magro
24 kN/m3
'
20
10
389.2 m slm
qta falda
387.5 m slm
385 m slm
0.7 m
D1
0.2 m
spessore zavorra
23 m
larghezza soletta
14 m
lunghezza soletta
Htot,parete
5.5 m
gk
0 kPa
s2
0.5 m
Ed
9563 kN
G1stb,k
7180.6 kN
G3stb,k
9930 kN/m
G4stb,k
0 kN/m
Gstb,k
17111 kN/m
'
v0
Ka
Tk
Rd
36 kPa
0.49
34 kN/m
15431 kN
carico strutturale
spessore pareti
sottospinta di progetto dell'acqua
peso solette
peso pareti
sovraccarico strutturale permanente
somma carichi stabilizzanti
tensione verticale effettiva media
coefficiente di spinta attiva
resistenza di attrito muro terreno
resistenza di progetto
68
G,inst
1.10
G,stab
0.90
sat
20 kN/m3
10 kN/m3
cls
25 kN/m3
cls magro
24 kN/m3
'
20
10
388.5 m slm
qta falda
386.8 m slm
384 m slm
0.6 m
0 m
D1
B
6.8 m
larghezza soletta
8.8 m
lunghezza soletta
Htot,parete
3.9 m
gk
0 kPa
carico strutturale
s2
0.5 m
Ed
1843 kN
G1stb,k
897.6 kN
peso solette
G3stb,k
2082 kN/m
peso pareti
G4stb,k
0 kN/m
Gstb,k
2979 kN/m
'
v0
Ka
Tk
Rd
28 kPa
0.49
19 kN/m
2698 kN
spessore pareti
Dalle verifiche condotte si evince che solo nel caso della vasca di denitrificazione ossidazione e del
sedimentatore secondario necessario ricorrere ad un appesantimento della struttura mediante
zavorra di spessore pari rispettivamente a 0.7 e 0.8 m.
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