Norma Italiana
CEI 10-11
Data Pubblicazione Edizione
1997-09 Prima
Classificazione Fascicolo
10-11 3360 H
Titolo
Caratteristiche di gassing dei liquidi isolanti per effetto di campi elettrici
ad azione ionizzante
Title
Gassing of insulating liquids under electrical stress and ionisation
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La Norma descrive due metodi di prova, ognuno dei quali impiega apparecchiature specifiche per valu-
tare la tendenza dei liquidi isolanti ad emettere o ad assorbire gas se sottoposti, in celle aventi geometrie
definite, a un campo elettrico di intensità sufficiente a provocare una scarica elettrica in un volume di gas
a contatto con la superficie del liquido.
La presente Norma costituisce la ristampa con modifiche editoriali, secondo il nuovo progetto di veste
editoriale, della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 1240).
DESCRITTORI
liquidi isolanti; caratteristiche di gassing ; gassing per effetto di campi elettrici ad azione ionizzante;
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 10-11 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.
CDU
LEGENDA
(IDT) La Norma in oggetto è identica alle Norme indicate dopo il riferimento (IDT)
SEZIONE
1 GENERALITÀ 1
1 SCOPO 1
2 CONSIDERAZIONI GENERALI 1
SEZIONE
2 METODO A 2
4 APPARECCHIATURA 2
4.1 Complesso cella per gassing e buretta .................................................................................................................... 2
4.2 Sistema di riscaldamento .................................................................................................................................................... 3
4.3 Schermo di protezione trasparente ............................................................................................................................ 3
4.4 Trasformatore alta tensione .............................................................................................................................................. 3
4.5 Termometro ................................................................................................................................................................................. 3
4.6 Siringa .............................................................................................................................................................................................. 3
5 REAGENTI 3
7 MODALITÀ DI ESECUZIONE 4
10 RELAZIONE DI PROVA 6
11 PRECISIONE 6
SEZIONE
3 METODO B 7
13 APPARECCHIATURA 7
13.1 Complesso cella per gassing e buretta .................................................................................................................... 7
13.2 Sistema di riscaldamento .................................................................................................................................................... 8
13.3 Schermo di protezione trasparente ............................................................................................................................ 8
13.4 Trasformatore alta tensione .............................................................................................................................................. 8
13.5 Termometro ................................................................................................................................................................................. 9
14 REAGENTI 9
15 PREPARAZIONE DELL’APPARECCHIATURA 9
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Pagina iii
17 CALCOLO DEI RISULTATI 11
18 NUMERO DI PROVE 11
19 RELAZIONE DI PROVA 11
20 PRECISIONE 11
Fig. 1 Complesso cella per gassing e buretta ................................................................................................................... 12
Fig. 2 Dimensioni della cella per gassing e dell’elettrodo interno (alta tensione) ............................... 13
Fig. 3 Complesso cella per gassing e buretta ................................................................................................................... 14
Fig. 4 Cella per gassing .................................................................................................................................................................... 15
Fig. 5 Elettrodo interno .................................................................................................................................................................... 16
Fig. 6 Supporto per la cella, preferibilmente costruito in laminato carta/resina,
fissato con viti in poliammide o polimetacrilato ............................................................................................ 17
Fig. 7 Rappresentazione schematica della preparazione della prova (disegni non in scala) ....... 18
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Pagina iv
1 GENERALITÀ
S E Z I O N E
1 SCOPO
La presente Norma descrive due metodi di prova, ognuno dei quali impiega ap-
parecchiature specifiche per valutare la tendenza dei liquidi isolanti a emettere o
ad assorbire gas se sottoposti, in celle aventi geometrie definite, a un campo
elettrico di intensità sufficiente a provocare una scarica elettrica in un volume di
gas a contatto con la superficie del liquido.
I metodi descritti sono adatti a definire specifiche tecniche ai fini commerciali,
come criterio di selezione dei liquidi isolanti, per lo sviluppo di prodotti e il con-
trollo di qualità.
ATTENZIONE - Si richiama l’attenzione sulle norme di sicurezza relative all’im-
piego di alta tensione, idrogeno e solventi.
2 CONSIDERAZIONI GENERALI
2.2 Questi metodi possono essere applicati in un campo esteso di temperature, gra-
dienti di tensione e fasi gassose. Al fine di stabilire criteri uniformi di misura,
sono fissate precise condizioni di prova che l’esperienza ha dimostrato essere le
più adatte per prevedere il comportamento di un liquido isolante in apparecchia-
ture elettriche in presenza di fenomeni di ionizzazione.
Benché esista un generale consenso che l’uso di impregnanti gas-assorbenti sia
efficace per ridurre i problemi derivanti da fenomeni di ionizzazione nei sistemi
isolanti impregnati utilizzati con gradienti di tensione elevati, l’esperienza attuale
è ancora limitata per poter stabilire relazioni dirette tra i risultati di prove di labo-
ratorio e il comportamento in esercizio.
Per interpretare i risultati di prova per una particolare applicazione è necessario il
parere di un esperto.
2 METODO A
S E Z I O N E
Tensione: 10 kV
Frequenza: 50 o 60 Hz
Temperatura: 80 °C
Durata della prova: 120 min (50 Hz) o 100 min (60 Hz)
Lo sviluppo o l’assorbimento del gas per unità di tempo, risultante dalle reazioni
all’interfaccia liquido-gas, è espresso come variazione di volume per unità di
tempo calcolato a partire dalle variazioni di pressione osservate durante la prova.
4 APPARECCHIATURA
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n la buretta per il gas (Fig. 1), è costituita da un tubo graduato in vetro al boro-
silicato avente un diametro esterno di 7 mm, un giunto conico in vetro 10/19
(G) per il collegamento con la cella, un rubinetto di derivazione (D) e tre bul-
bi in vetro (A, B e C). Sul tubo è incisa una scala graduata e deve essere
conosciuta la relazione tra la lettura (mm) e il volume (mm 3).
Nota Per liquidi che sono fortemente gas-assorbenti può essere necessario usare una buretta di vo-
lume più grande.
4.5 Termometro
Termometro che permetta di misurare una temperatura di 80 ± 0,5 °C
(ISO/R 653 - STL/0,1/60/85).
4.6 Siringa
Siringa di vetro avente una capacità di 10 cm3.
5 REAGENTI
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5.4 n-eptano, qualità per analisi.
Avvertenza generale
6.1 Pulire l’interno e l’esterno della cella di vetro lavando prima con 1,1,1-tricloro-
etano e poi con n-eptano. Successivamente riempire di nuovo la cella con
n-eptano e strofinare con una spazzola dura in fibre di poliammide per rimuo-
vere i depositi della prova precedente. Introdurre nel giunto (G) una spazzola
più piccola ed eliminare i residui di grasso siliconico, facendo attenzione a non
introdurre grasso nella cella. Lavare di nuovo con n-eptano ed essiccare soffian-
do aria compressa pulita. Controllare l’elettrodo costituito dalla pittura d’argento
e ritoccarlo se necessario.
6.2 Pulire l’elettrodo cavo soffiando aria compressa pulita nel tubo capillare, eli-
minare l’olio dall’elettrodo lavando con 1,1,1–tricloroetano ed eliminare ogni de-
posito con carta morbida.
Lucidare la parte in acciaio inossidabile dell’elettrodo con uno strumento adatto,
ad es. un disco per lucidare, eliminare con cura i residui derivanti dall’operazione
di lucidatura (con carta morbida imbevuta di 1,1,1–tricloroetano), lavare ancora
con 1,1,1–tricloroetano e poi con n-eptano. Asciugare con aria compressa filtrata
e completare l’essiccazione in stufa a 80 °C.
6.3 Applicare uno strato sottile di grasso siliconico sul maschio del rubinetto (D) e
sul giunto normalizzato (G), e connettere la cella in vetro e la buretta senza intro-
durre l’elettrodo nella cella.
7 MODALITÀ DI ESECUZIONE
7.1 Filtrare circa 10 cm3 del campione d’olio su carta da filtro preventivamente essic-
cata e introdurre rapidamente nella cella con la siringa ipodermica 5 ± 0,1 cm3
d’olio filtrato.
7.2 Per migliorare la tenuta al gas, si deve bagnare leggermente con l’olio in prova il
giunto di politetrafluoroetilene dell’elettrodo e quindi introdurre l’elettrodo stesso
nella cella di vetro.
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7.3 Verificare la temperatura del bagno che deve essere mantenuta a 80 ± 0,5 °C du-
rante la prova.
7.4 Sospendere il complesso cella e buretta nel bagno d’olio fino al livello indicato
nella Fig. 1 e connettere a terra l’elettrodo esterno.
7.5 Attaccare i collegamenti per l’ingresso e per l’uscita del gas. L’idrogeno deve es-
sere scaricato al di fuori dell’edificio, direttamente o tramite una cappa.
7.6 Chiudere il rubinetto (D) e aprire la valvola (E) per lasciare gorgogliare il gas sa-
turante nell’olio in prova e nel liquido manometrico della buretta ad una portata
costante di 3 dm3/h per 60 min.
7.7 Aprire il rubinetto (D) e continuare a far gorgogliare per altri 5 min il gas satu-
rante nell’olio in prova.
7.8 Dopo 65 min complessivi di gorgogliamento del gas, chiudere prima la valvola
(E) e poi il rubinetto (D), assicurandosi che il livello del liquido sia uguale nei
due bracci della buretta.
7.10 Posizionare lo schermo trasparente di protezione e prender nota del livello del
liquido nella buretta dopo aver controllato la temperatura del bagno.
7.12 Prendere nota del tempo e del livello del liquido nella buretta, e controllare l’av-
vio della reazione di gassing attraverso la feritoia dell’elettrodo.
7.13 Dopo 10 min prender nota del livello del liquido nella buretta.
7.14 Dopo 120 min (se a 50 Hz) o 100 min (se a 60 Hz) supplementari, si deve ancora
prender nota del livello del liquido nella buretta e poi disinserire l’alta tensione.
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8 CALCOLO DEI RISULTATI
K
G = ( B 1 – B 0 ) ---
t
10 RELAZIONE DI PROVA
11 PRECISIONE
Ripetibilità
I risultati devono essere considerati come sospetti se differiscono di oltre
0,3 + 0,26G (G è il valore assoluto della media aritmetica dei due risultati espressi
in mm3/min).
Nota Questo livello di ripetibilità non può essere conseguito con oli che hanno un comportamento
praticamente neutro.
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3 METODO B
S E Z I O N E
Tensione 12 kV
Frequenza 50 o 60 Hz
Temperatura 80 °C
Durata della prova 18 h a 50 Hz o 15 h a 60 Hz
13 APPARECCHIATURA
13.1.1 Cella formata da un tubo rettificato di vetro al borosilicato con permittività relati-
va di 5 ± 0,2 (misurata a 50 Hz e 80 °C) avente una lunghezza totale di
180 ± 1 mm, un diametro interno di 16 ± 0,02 mm e un diametro esterno di
20,8 ± 0,02 mm.
La superficie interna è lucidata alla fiamma e quella esterna è rettificata e lucidata
meccanicamente. Su una estremità del tubo è saldato ad angolo retto un fondo
costituito da una lastra a facce piane di vetro della stessa composizione del tubo
e avente spessore di 6 ± 0,1 mm.
Sul fondo del tubo è praticata una incisione conica di centraggio avente un dia-
metro alla base di 4 mm e un vertice di 90°.
Il bordo dell’estremità libera del tubo è leggermente rinforzato all’esterno.
13.1.2 Elettrodo esterno per l’alta tensione in lamina di alluminio di larghezza 110 mm e
spessore 0,1 mm. La lamina è avvolta attorno al tubo in modo che il bordo supe-
riore sia allineato con il fondo piano di vetro e quindi fissata, ad es. a mezzo di
un nastro adesivo. Il collegamento con il terminale ad alta tensione è realizzato
per mezzo di una treccia di rame stagnato munito di pinza a una estremità.
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13.1.3 Elettrodo interno (a terra) di acciaio per tornitura, rettificato e lucidato delle di-
mensioni riportate in Fig. 5.
In rilievo sulla faccia superiore si trova un cono di centraggio con base di 4 mm
di diametro e angolo alla sommità di 90° leggermente smussato.
La superficie dell’elettrodo deve essere liscia ed esente da qualsiasi difetto o
scalfittura; gli spigoli devono essere leggermente arrotondati.
L’elettrodo deve essere maneggiato con cura e sempre appoggiato su superfici
protette con carta da filtro.
La tenuta dell’elettrodo contro la parete della cella è realizzata con guarnizioni ad
anello con diametro interno 11,3 mm e spessore 2,4 mm.
L’elettrodo è collegato a terra per mezzo di una treccia di rame stagnato munita
di pinza a una estremità.
Nota Di preferenza si impiega per l’elettrodo un acciaio trafilato a freddo avente la seguente compo-
sizione: C = 0,13% max, Si = 0,05% max, S = 0,18 ÷ 0,25%, P = 0,1% max, Mn = 0,6 ÷ 1,2%.
13.1.4 Buretta per gas, capacità 20 cm3, diametro esterno 13 mm e diametro interno
11 ± 0,5 mm, con scala incisa graduata ogni 0,1 cm3.
13.1.5 Tubo flessibile per collegare l’elettrodo interno alla buretta, di materiale resi-
stente ai liquidi con cui deve venire a contatto, preferibilmente a base di ela-
stomero fluorurato, avente lunghezza 150 mm, diametro interno 6 mm e spessore
della parete 2 mm.
13.1.6 Tubo capillare di polietilene per introdurre il gas di prova (azoto) nella cella,
avente lunghezza 750 mm, diametro interno 0,4 mm e diametro esterno 1,1 mm.
13.1.8 Supporto (Fig. 6) per sostenere la cella in posizione capovolta durante il riem-
pimento e il montaggio e in posizione ordinaria, nel bagno termostatico, durante
la prova.
Il supporto, preferibilmente costruito di laminato di carta/resina fissato con viti di
poliammide o di polimetacrilato, deve essere completo di guide e di morsetto a
molla per tenere saldamente in posizione la cella. Deve essere anche dotato di
morsetti elettrici per il collegamento a terra e all’alta tensione, tra loro isolati in
modo da poter sostenere una tensione di 20 kV.
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13.5 Termometro
Termometro che permetta di misurare una temperatura di 80 ± 0,1 °C
(per esempio ISO 653 - STL /0,1/60/85).
14 REAGENTI
15 PREPARAZIONE DELL’APPARECCHIATURA
Avvertenza generale
15.2 Pulire l’interno e l’esterno della cella di vetro, l’elettrodo interno, la buretta e il
tubo di plastica di collegamento lavando prima con 1,1,1-tricloroetano e quindi
con n-eptano.
Usualmente l’interno della cella deve essere strofinato con una spazzola dura di
fibra poliammidica per rimuovere i depositi cerosi della prova precedente. Inoltre
è utile lucidare di tanto in tanto l’elettrodo interno con pasta per lucidare che vie-
ne quindi tolta con carta morbida imbevuta di 1,1,1-tricloroetano.
Successivamente lavare, prima con 1,1,1-tricloroetano e poi con n-eptano.
Asciugare con aria compressa secca e quindi completare l’essicazione in stufa a
80 °C.
15.3 Pulire la siringa con n-eptano e quindi asciugare con aria compressa secca.
16.1 Avvolgere l’elettrodo alta tensione attorno all’esterno della cella e fissarlo con un
adatto nastro adesivo.
L’elettrodo deve essere ben aderente al tubo di vetro e la sua estremità superiore
deve essere livellata con il bordo superiore del fondo piano della cella.
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16.2 Montare la cella sul supporto in posizione verticale e con la sua estremità aperta
rivolta verso l’alto.
16.4 Filtrare circa 50 cm3 di campione d’olio su carta da filtro essiccata e introdurre
rapidamente nella cella 20 cm3 di olio filtrato.
16.5 Introdurre delicatamente l’elettrodo interno fino al fondo della cella in modo che
l’olio in essa contenuto fluisca lentamente attraverso il tubo di collegamento nella
buretta. Al termine di questa operazione l’estremità del tubo capillare deve tro-
varsi al fondo della cella.
Fissare la buretta su un sostegno in modo che tutto il complesso si trovi in posi-
zione verticale con la buretta in alto e la cella e gli elettrodi più in basso. Intro-
durre 5 cm3 di olio filtrato nella buretta per mezzo della siringa.
16.6 Collegare l’estremità libera del tubo capillare all’alimentazione di azoto dopo
aver spurgato accuratamente la derivazione con l’azoto.
16.7 Saturare l’olio con azoto secco a temperatura ambiente con una portata di
3 dm3/h per 1 ora. In seguito si deve arrestare il flusso di gas ed espellere even-
tuali bolle di gas restanti nella cella, nel condotto dell’elettrodo e nel tubo di col-
legamento alla buretta premendo quest’ultimo a più riprese.
16.9 Prendere nota del livello del liquido nella buretta e iniettare nella cella 3 cm 3 di
azoto direttamente dalla bombola leggendo sulla buretta il volume di gas intro-
dotto.
Estrarre il tubo capillare.
16.10 Realizzare i collegamenti elettrici tra gli elettrodi e i morsetti di alta tensione e di
terra previsti sul supporto.
16.11 Sospendere il complesso di misura nel bagno d’olio ancora a temperatura am-
biente (v. nota) e portare la temperatura del bagno a 80 ± 0,5 °C in circa 1 h.
Nota L’installazione dell’apparecchiatura nel bagno già caldo potrebbe causare la rottura delle parti
di vetro.
16.12 Lasciare stabilizzare la temperatura per circa 1 h in modo che il livello di olio nel-
la buretta sia stabile. Prendere nota del tempo (to) e dell’indicazione della buretta
(A cm3).
Posizionare lo schermo di protezione e applicare una tensione di 12 kV.
16.13 Dopo 18 h (a 50 Hz) o 15 h (a 60 Hz) si deve prendere nota nuovamente del li-
vello della buretta (B cm3 e del tempo t1).
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16.14 Disinserire l’alta tensione e il sistema riscaldante del bagno e avviare il sistema di
raffreddamento.
P
G = ( A – B ) ---------------
101, 3
18 NUMERO DI PROVE
19 RELAZIONE DI PROVA
20 PRECISIONE
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Ripetibilità
I risultati di due prove effettuate dallo stesso operatore devono essere considerati
sospetti se la loro differenza è superiore a 0,5 cm3.
Riproducibilità
I risultati forniti da due diversi laboratori devono essere considerati sospetti se la
loro differenza è superiore a 1 cm3.
Dimensioni in millimetri
Tubo** Tubo**
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Fig. 2 Dimensioni della cella per gassing e dell’elettrodo interno (alta tensione)
LEGENDA
a Giunto conico di precisione 24/29*
b Giunto conico di precisione 10/19*
* secondo Norma ISO 383
** secondo Norma ISO 4803
Dimensioni in millimetri
a a
Tubo**
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Fig. 3 Complesso cella per gassing e buretta
LEGENDA
1 Cono di centraggio
2 Cella di vetro
3 Elettrodo esterno (lamina di alluminio)
4 Elettrodo interno
5 Volume di gas
6 Livello dell’olio in prova
7 Olio in prova
8 Buretta per gas
9 Guarnizioni ad anello
10 Canale per l’olio
11 Tubo flessibile
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Fig. 4 Cella per gassing
LEGENDA
a Elettrodo esterno
b Tubo di prova
Dimensioni in millimetri
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Fig. 5 Elettrodo interno
LEGENDA
a Elettrodo interno
b Asportato con la lima
c Zigrinato
Dimensioni in millimetri
Guarnizioni
ad anello
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Fig. 6 Supporto per la cella, preferibilmente costruito in laminato carta/resina,
fissato con viti in poliammide o polimetacrilato
LEGENDA
a Pinza porta buretta
b Morsetto a molla
c Morsettiera elettrica
d Piastra di sostegno a incastro
Dimensioni in millimetri
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Dimensioni in millimetri
A Caricamento del campione di olio nella cella 1 Cella di vetro 10 Elettrodo esterno
(posizione di riempimento) 2 Olio in prova 11 Alla alimentazione del gas
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Fig. 7
5 Buretta 14 Collegamento a terra
D Ribaltamento del supporto (posizione di prova) 6 Capillare 15 Bagno d’olio
E Introduzione del gas di prova attraverso il capillare
Lire 48.000
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