Norma Italiana
CEI 31-25
Data Pubblicazione Edizione
1998-02 Prima
Classificazione Fascicolo
31-25 3564 R
Titolo
Luoghi con pericolo di esplosione
Guida per la costruzione e l’uso di locali
o edifici pressurizzati in luoghi di Classe 1
Title
Locations with explosion hazard
Guide to the construction and use of rooms or buildings protected by
pressurization in Class 1 locations
GUIDA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Guida riguarda soltanto i locali all’interno dei quali non sono presenti centri di pericolo ma
che sono ubicati in zone pericolose di Classe 1; tuttavia, nelle Appendici, sono forniti criteri guida per la
pressurizzazione dei locali o edifici nei luoghi di Classe 2 e 3. Essa definisce le condizioni per le quali im-
pianti elettrici non a sicurezza possono essere installati in detti locali quando l’ingresso dell’eventuale at-
mosfera pericolosa esterna è impedito mantenendo la pressione interna superiore a quella esterna. La
Guida illustra i criteri di costruzione, allestimento e utilizzazione dei locali o edifici e delle loro parti asso-
ciate quali i condotti d’alimentazione e di uscita del gas di protezione, i dispositivi ausiliari di controllo
necessari per ottenere e mantenere una pressurizzazione soddisfacente. Sono comprese anche le verifi-
che necessarie per dimostrare la conformità dell’impianto alle prescrizioni della presente Guida e i con-
trassegni da applicare ai locali o edifici.
La presente Guida costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Guida pari numero ed edizione (Fascicolo 2284 G).
DESCRITTORI
luoghi con pericolo di esplosione; locali pressurizzati; edifici pressurizzati; luoghi di Classe 1;
costruzione; pressurizzazione;
Europei
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 31-25 Pubblicazione Guida Carattere Doc.
CDU
LEGENDA
(PEQ) La Norma in oggetto recepisce con modifiche le Norme indicate dopo il riferimento (PEQ)
1 CAMPO DI APPLICAZIONE 1
2 DEFINIZIONI 1
4 CRITERI DI COSTRUZIONE 2
4.1 Serramenti (porte e finestre) ........................................................................................................................................... 2
4.2 Controsoffitti e pavimenti rialzati (flottanti) ......................................................................................................... 2
4.3 Ingressi di cavi, condutture e tubazioni .................................................................................................................. 3
4.4 Condotti dell’aria di protezione e loro raccordi ................................................................................................ 3
4.5 Aperture di uscita dell’aria ................................................................................................................................................ 3
4.6 Ventilatori ...................................................................................................................................................................................... 3
5 PROVVEDIMENTI DI PROTEZIONE 4
5.1 Messa in tensione .................................................................................................................................................................... 4
5.2 Mancanza di pressurizzazione ....................................................................................................................................... 5
5.3 Ulteriori provvedimenti protettivi ................................................................................................................................ 6
8 VERIFICHE E PROVE 7
9 CONTRASSEGNI 8
9.3 Norme da osservare ............................................................................................................................................................... 8
A PP ENDI CE
A LOCALI PRESSURIZZATI PER LUOGHI C2 9
A PP ENDI CE
B LOCALI PRESSURIZZATI PER LUOGHI C3 10
La presente Guida riguarda solamente i locali all’interno dei quali non sono pre-
senti centri di pericolo ma che sono ubicati in zone pericolose di Classe 1.
Per i luoghi di Classe 2 e 3 si vedano le Appendici.
Essa definisce le condizioni per le quali impianti elettrici non a sicurezza possono
essere installati in detti locali quando l’ingresso dell’eventuale atmosfera pericolosa
esterna è impedito mantenendo la pressione interna superiore a quella esterna.
La Guida illustra i criteri di costruzione, allestimento e utilizzazione dei locali o
edifici e delle loro parti associate quali i condotti d’alimentazione e di uscita del
gas di protezione, i dispositivi ausiliari di controllo necessari per ottenere e man-
tenere una pressurizzazione soddisfacente.
Sono comprese anche le verifiche necessarie per dimostrare la conformità
dell’impianto alle prescrizioni della presente Guida e i contrassegni da applicare
ai locali o edifici.
2 DEFINIZIONI
Per la corretta lettura del presente documento valgono le definizioni di cui alla
Norma CEI 64-2 e quelle qui di seguito riportate.
2.4 Pressurizzazione
Modo di protezione secondo il quale la penetrazione di un’atmosfera esplosiva
all’interno del locale è impedita mantenendo, all’interno del locale, una pressione
superiore a quella dell’atmosfera esterna circostante.
CEI 31-25:1998-02
Norma CEI a diffusione limitata, per NoiL GUIDA
16 CEI 31-25:1998-02
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2.6 Pressurizzazione con circolazione continua dell’aria di protezione
(pressoventilazione)
(Vedi CEI 64-2, 1.3.01f)
4 CRITERI DI COSTRUZIONE
4.6 Ventilatori
I ventilatori, ordinariamente, devono essere installati fuori dalle zone pericolose.
Tuttavia, quando sono installati in zona pericolosa, così classificata in mancanza
di pressurizzazione, le ventole ed altri eventuali componenti quali le cinghie di
trasmissione, devono essere costruiti in maniera tale da ridurre al minimo la pos-
sibilità di scintille dovute ad attriti meccanici o a cariche elettrostatiche (usando
per es. acciaio rivestito di materiale plastico antistatico, mescole antistatiche).
Si devono adottare provvedimenti per evitare che l’impianto elettrico situato nel
locale possa innescare un’esplosione quando manca la pressurizzazione.
Questi provvedimenti devono tener conto delle caratteristiche dell’impianto elet-
trico, delle condizioni ambientali e dell’uso di eventuali dispositivi di sicurezza
per controllare l’atmosfera interna, sia attivando un allarme, sia, quando possibi-
le, interrompendo automaticamente le alimentazioni elettriche.
Nei locali riscaldati o contenenti sorgenti di calore (le quali possono essere anche
i componenti elettrici), al termine di ogni periodo di esercizio si deve mantenere
la pressurizzazione fino a quando la differenza tra la temperatura interna e quella
esterna sia diventata trascurabile, in modo da evitare aspirazioni significative di
atmosfera dall’esterno durante il raffreddamento.
I provvedimenti di protezione devono tener conto dei seguenti criteri.
(1) Nei documenti di studio in sede IEC e CENELEC sono indicati i valori seguenti: 25% per le zone C1Z1 e 50% per le zone C1Z2.
5.3.1 Tutti i componenti elettrici che devono rimanere o essere messi in tensione in as-
senza di pressurizzazione, (particolarmente quelli che assicurano la pressurizza-
zione, l’illuminazione e le telecomunicazioni essenziali) devono essere adatti
all’utilizzo nella zona che corrisponde alla qualifica del locale in assenza di pres-
surizzazione (vedi art. 3).
5.3.2 L’allarme ottico e/o acustico deve essere installato in luogo sempre presidiato, in
posizione immediatamente percettibile per il personale addetto, che eseguirà le
azioni necessarie.
5.3.4 In alcuni casi (come, per es., la necessità di mantenere i componenti elettrici in
servizio), può essere consigliabile prevedere due sorgenti di aria di protezione in
modo che ciascuna di esse possa subentrare all’altra in caso di mancanza di que-
sta. Perciò, ogni sorgente deve essere in grado di mantenere da sola la sovrapres-
sione necessaria.
La continuità di funzionamento della pressurizzazione può essere indicata con il
suo grado di sicurezza equivalente.
6.2 Si deve controllare che, con tutte le porte e le finestre chiuse, nei punti all’interno
del locale e dei condotti annessi in cui possono verificarsi perdite di aria di pres-
surizzazione sia mantenuta una sovrapressione minima di 25 Pa (0,25 mbar) ri-
spetto all’atmosfera esterna.
7.1 L’aria di protezione non deve produrre effetti nocivi, né rischiare di ridurre la sicu-
rezza a causa di prodotti chimici o di impurità (gas o vapori infiammabili, polveri o
corpi estranei), perciò si raccomanda che l’aria venga adeguatamente filtrata.
8 VERIFICHE E PROVE
9.1 Tutte le uscite del locale pressurizzato devono essere segnalate all’esterno con
l’indicazione seguente o un’altra equivalente:
9.2 All’interno del locale, si deve apporre l’indicazione della “Sovrapressione minima
richiesta, o portata dell’aria di protezione”.
Fine Documento
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