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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 20-41
Data Pubblicazione Edizione
1998-12 Prima
Classificazione Fascicolo
20-41 4735 R
Titolo
Cavi per energia con conduttori piatti adatti per posa fissa sotto tappeto
Tensione nominale Uo/U: 300/500 V

Title
Undercarpet cables
Rated voltages Uo/U: 300/500 V

CAVI E APPARECCHIATURE PER DISTRIBUZIONE

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La Norma si applica ai cavi rigidi piatti a 3, 4 e 5 conduttori isolati con nastri di materiale sintetico, ac-
coppiati con una mescola di materiale termoplastico. Essa ha lo scopo di fornire le principali regole co-
struttive per i suddetti cavi e di stabilire le prescrizioni di prova a cui essi devono rispondere.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 1799).

DESCRITTORI
Cavi per energia; Conduttori piatti; Posa fissa;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali

Europei

Internazionali

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-41 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1992-7-1 Ambito validità Nazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. Nessuna

Comitato Tecnico 20-Cavi per energia


Approvata dal Presidente del CEI in Data 1992-4-28
in Data

Sottoposta a inchiesta pubblica come Progetto C. 404 Chiusa in data 1990-1-15

Gruppo Abb. 4 Sezioni Abb. A


ICS

CDU

© CEI - Milano 1998. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

1 GENERALITÀ 1
1.1 Oggetto ........................................................................................................................................................................................... 1
1.2 Scopo ................................................................................................................................................................................................ 1
1.3 Temperatura di funzionamento .................................................................................................................................... 1
1.4 Riferimento ad altre Norme .............................................................................................................................................. 1

2 DEFINIZIONI 2

3 CONTRASSEGNI ED INDICAZIONI 3
3.1 Contrassegno d’origine ........................................................................................................................................................ 3
3.2 Durevolezza ................................................................................................................................................................................. 3
3.3 Identificabilità ............................................................................................................................................................................. 3
3.4 Contrassegno dell’istituto Italiano del Marchio di Qualità ......................................................................... 4

4 IDENTIFICAZIONE DELLE ANIME 4


4.1 Prescrizioni generali .............................................................................................................................................................. 4

5 PRESCRIZIONI GENERALI RELATIVE ALLA COSTRUZIONE DEI CAVI E DEGLI ACCESSORI 4


5.1 Sigla di designazione ............................................................................................................................................................ 4
5.2 Conduttori ..................................................................................................................................................................................... 4
5.3 Isolante ............................................................................................................................................................................................ 4
5.4 Dimensioni del cavo ............................................................................................................................................................. 5
5.5 Nastro di supporto .................................................................................................................................................................. 6
5.6 Nastro protettivo metallico ............................................................................................................................................... 6

6 MODALITÀ DI CONSEGNA 6
6.1 Pezzature ....................................................................................................................................................................................... 6
6.2 Confezione ................................................................................................................................................................................... 6
6.3 Marcatura dell’imballo .......................................................................................................................................................... 6

7 PROVE 7
7.1 Prove elettriche su spezzoni di cavo ........................................................................................................................ 7
7.2 Prove non elettriche su spezzoni di cavo ............................................................................................................. 7

A PP ENDI CE
A PROVA DI NON PROPAGAZIONE DELLA FIAMMA SU SINGOLO CAVO ORIZZONTALE 12

A PP ENDI CE
B PROVA DI CORROSIONE DEL NASTRO PROTETTIVO 13

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1 GENERALITÀ

1.1 Oggetto
La presente Norma si applica ai cavi rigidi piatti a 3, 4 e 5 conduttori isolati con na-
stri di materiale sintetico, accoppiati con una mescola di materiale termoplastico.
I cavi oggetto della presente Norma hanno tensione nominale U0/U non superio-
re a 300/500 V e hanno caratteristiche di non propagazione della fiamma, di bas-
so sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi.
Detti cavi sono destinati a posa fissa sotto tappeto in edifici commerciali e devo-
no essere sempre utilizzati con gli appositi accessori quali nastri di supporto, na-
stro protettivo metallico, giunzioni, terminazioni.
Nota Per l’impiego dei cavi e relativi accessori le informazioni dettagliate sono fornite nelle istruzio-
ni dei costruttori.

1.2 Scopo
La presente Norma ha lo scopo di fornire le principali regole costruttive per i
suddetti cavi e di stabilire le prescrizioni di prova a cui essi devono rispondere.

1.3 Temperatura di funzionamento


La massima temperatura in servizio continuo dei cavi oggetto della presente Nor-
ma è di 70 °C sulla superficie dei conduttori mentre la temperatura limite di cor-
tocircuito è di 200 °C.

1.4 Riferimento ad altre Norme


Nella presente Norma si fa riferimento alle seguenti Norme CEI:
n CEI 20-20 “Cavi isolati con PVC con tensione nominale non superiore a
450/750 V”
n CEI 20-29 “Conduttori per cavi isolati”
n CEI 20-37 “Prove su gas emessi durante la combustione di cavi elettrici”
n Tabella CEI-UNEL 00725 “Marcatura mediante iscrizione”

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2 DEFINIZIONI

2.1 Definizioni relative alla costruzione

2.1.1 Cavo piatto


Cavo costituito da 3, 4 o 5 conduttori piatti isolati, disposti parallelamente, affian-
cati con la dimensione maggiore giacente sullo stesso piano.

2.1.2 Passo cumulativo


Si intende la distanza che intercorre fra il bordo sinistro del primo conduttore ed
il bordo sinistro di ciascuno degli altri conduttori.

2.1.3 Margini
Si intende la distanza che intercorre tra il bordo esterno dei conduttori esterni ed
il bordo esterno adiacente del cavo.

2.1.4 Nastro di supporto


Nastro di materiale isolante destinato ad assicurare la protezione meccanica della
parte inferiore del cavo piatto rispetto al pavimento.

2.1.5 Nastro protettivo metallico


Nastro metallico disposto sopra il cavo piatto con lo scopo di assicurare la prote-
zione meccanica del cavo stesso e delle relative giunzioni e connesso elettrica-
mente al conduttore di protezione.

2.1.6 Dispositivo di giunzione conduttori


Dispositivo destinato a realizzare la connessione elettrica tra conduttori e ad assi-
curare l’isolamento.

2.1.7 Dispositivo di giunzione nastro protettivo metallico


Dispositivo destinato a realizzare la continuità elettrica tra nastri protettivi metalli-
ci contigui.

2.1.8 Terminazione
Dispositivo isolante destinato ad isolare elettricamente la parte terminale di un
cavo piatto.

2.2 Definizioni relative alle prove

2.2.1 Prove di tipo (contrassegnate con il simbolo T nella Tab. 4)


Le prove di tipo hanno lo scopo di dimostrare che un prodotto finito, risponden-
te alla presente Norma, possiede caratteristiche di servizio soddisfacenti per l’ap-
plicazione prevista. Esse sono di natura tale che, dopo averle eseguite, non è ne-
cessario ripeterle se non vengono apportate, ai materiali o al criterio di
costruzione dei cavi, modifiche tali da influire sulle caratteristiche di servizio.

2.2.2 Prove di accettazione (contrassegnate con il simbolo A nella Tab. 4)


Le prove di accettazione sono eseguite al fine di verificare che il lotto di fornitura
risponda alla presente Norma. Le prove di accettazione sono eseguite per cam-
pionatura o sul 100% delle pezzature costituenti il lotto secondo quanto indicato
nell’art. 7.

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2.3 Tensione nominale di isolamento
È la tensione di riferimento per la quale il cavo è previsto, e che serve a definire
le prove elettriche. Essa è indicata dalla combinazione dei due valori U 0/U,
espressi in volt:
U0 è la tensione nominale d’isolamento tra uno qualsiasi dei conduttori e la
terra (rivestimento metallico del cavo oppure ambiente circostante);
U è la tensione nominale d’isolamento tra due conduttori qualsiasi del cavo
multipolare o di un sistema di cavi unipolari.

2.4 Dati per l’ordinazione e il collaudo


La presente Norma non precisa quali dati debbano essere specificati dal commit-
tente e quali dal fornitore; tuttavia i dati seguenti devono essere tutti confermati
da entrambi al momento dell’ordinazione:
a) rispondenza del cavo alla presente Norma;
b) tensione nominale U0/U;
c) sezione nominale; di solito si dichiara la sezione nominale, attraverso la qua-
le, facendo riferimento alla Norma CEI 20-29, si risale alla resistenza elettrica
prescritta;
d) lunghezza complessiva del cavo;
e) lunghezza nominale delle pezzature; ove non sia specificata dall’acquirente,
essa è fissata dal fabbricante.

3 CONTRASSEGNI ED INDICAZIONI

3.1 Contrassegno d’origine


I cavi devono portare un contrassegno d’origine, costituito:
1) dal filetto distintivo del fabbricante, oppure:
2) da una stampigliatura continua del nome del fabbricante o dal marchio di
fabbrica o (se legalmente protetto) da un numero distintivo, mediante uno
dei seguenti metodi:
a) nastro stampato inserito nel cavo;
b) stampigliatura realizzata a stampa oppure incisa o in rilievo (sull’esterno
del cavo).

3.1.1 Continuità dei contrassegni


L’intervallo tra la fine di un tratto stampigliato e l’inizio del tratto successivo non
deve essere maggiore di 500 mm se la stampigliatura è eseguita sull’esterno del
cavo.

3.2 Durevolezza
La stampigliatura realizzata a stampa deve essere durevole.

3.3 Identificabilità
Tutti i contrassegni devono essere leggibili. I colori dei filetti distintivi devono es-
sere facilmente riconoscibili o deve essere facile renderli riconoscibili, se neces-
sario, pulendoli con benzina o altro idoneo solvente.

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3.4 Contrassegno dell’istituto Italiano del Marchio di Qualità
I cavi per i quali il fabbricante abbia la concessione dell’istituto Italiano del Mar-
chio di Qualità devono avere, per tutta la loro lunghezza, il contrassegno dell’isti-
tuto secondo quanto stabilito dall’istituto stesso.

4 IDENTIFICAZIONE DELLE ANIME

4.1 Prescrizioni generali


L’identificazione delle anime deve essere riportata sulla superficie esterna e deve
essere tale da permetterne una identificazione univoca.
Nota Attualmente l’identificazione dei conduttori è realizzata nel seguente modo:

n conduttore di protezione: mediante il simbolo


n altri conduttori: mediante numerizzazione eseguita in conformità alle prescrizioni della
Tab. CEI-UNEL 00725

5 PRESCRIZIONI GENERALI RELATIVE ALLA COSTRUZIONE DEI CAVI


E DEGLI ACCESSORI

5.1 Sigla di designazione


URW1-300/500 V

5.2 Conduttori

5.2.1 Materiale
I conduttori devono essere costituiti di rame elettrolitico ricotto.

5.2.2 Caratteristiche del conduttore


I conduttori hanno sezione rettangolare.
Le sezioni, le dimensioni e la resistenza elettrica sono riportate nella Tab. 1. La
conformità alle prescrizioni di cui in 5.2.1 e 5.2.2 si verifica mediante esame a vi-
sta e misure.

Tab. 1

Sezione nominale dei Larghezza Spessore Resistenza elettrica 20 °C


conduttori (mm2) (mm) (mm) (W/km)
2,5 10 ± 0,05 0,25 ± 0,01 7,41
4 10 ± 0,05 0,40 ± 0,01 4,61
6 10 ± 0,05 0,60 ± 0,01 3,08

5.3 Isolante
L’isolamento è costituito da due nastri di materiale sintetico accoppiati con una
mescola di materiale termoplastico. L’isolante deve essere tale da conferire al
cavo le proprietà necessarie a soddisfare le prove richieste della presente Norma.

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5.4 Dimensioni del cavo
Le dimensioni dei cavi isolati secondo la simbologia indicata nella Fig. 1 sono ri-
portate nella Tab. 2 e Tab. 3.

Fig. 1
I = Spessore di isolamento
L = Larghezza
M1, M2 = Margini
T = Altezza
P1-2-3-4 = Passi cumulativi

Tab. 2

Passi e conduttori Lunghezza Tolleranza


di riferimento (mm) (mm)
P1 1-2 14,9 ±0,5
P2 1-3 29,8 ±0,5
P3 1-4 44,7 ±0,5
P4 1-5 59,6 ±0,5

Tab. 3

Numero conduttori Spessore medio Dimensioni Margini


per sez. nom. isolante (mm) (mm)
n e mm2 (mm) L Toller. T Toller. M1 M2
3 G 2,5 0,30 48,30 ±0,5 0,85 ±0,05 4,25 4,25
4 G 2,5 0,30 78,50 ±0,5 0,85 ±0,05 4,45 19,35
5 G 2,5 0,30 78,50 ±0,5 0,85 ±0,05 4,45 4,45

3G4 0,30 48,30 ± 0,5 1,00 ±0,05 4,25 4,25


4G4 0,30 78,50 ±0,5 1,00 ±0,05 4,45 19,35
5G4 0,30 78,50 ±0,5 1,00 ±0,05 4,45 4,45

3G6 0,30 48,30 ±0,5 1,20 ±0,05 4,25 4,25


4G6 0,30 78,50 ±0,5 1,20 ±0,05 4,45 19,35
5G6 0,30 78,50 ±0,5 1,20 ±0,05 4,45 4,45

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5.5 Nastro di supporto
Il nastro di supporto deve avere una larghezza superiore di almeno il 10% della
larghezza del cavo.
La verifica è effettuata a vista e mediante misure. Esso deve avere caratteristiche
di ridotta emissione di fumi e gas tossici e corrosivi analoghe a quelle del cavo.
La verifica è effettuata mediante le prove di cui in 7.2.8 - 7.2.9 - 7.2.10.

5.6 Nastro protettivo metallico


Il nastro protettivo metallico deve avere una larghezza superiore di almeno il
10% della larghezza del cavo. La verifica è effettuata a vista e mediante misure. La
sua resistenza elettrica non deve essere superiore a quella di un singolo condut-
tore del cavo piatto di uguale lunghezza. La verifica viene effettuata mediante mi-
sura secondo 7.1.1.
Il nastro protettivo deve essere adeguatamente resistente alla corrosione. La veri-
fica è effettuata mediante la prova di cui in 7.2.11.

6 MODALITÀ DI CONSEGNA

6.1 Pezzature
La lunghezza effettiva di ciascuna pezzatura non deve differire di oltre il 3% in
più o in meno rispetto a quella nominale. Accordi diversi possono essere presi
tra acquirente e fabbricante.
Per ciascun tipo e sezione di cavo si ammette che non più del 10% del numero di
pezzature costituenti un lotto, arrotondato al numero intero superiore e con un
minimo di due pezzature, abbiano lunghezza effettiva minore di quella nominale:
la lunghezza minima accettabile deve essere concordata tra fornitore e acquirente.
Se la lunghezza totale del lotto non è un multiplo della pezzatura normale, la
pezzatura residua non viene contata fra quelle costituenti il suddetto 10%.

6.2 Confezione
I cavi vengono normalmente forniti in rotoli la cui massa non deve risultare supe-
riore a 35 kg.
Salvo diverso accordo fra fornitore ed acquirente, ciascun rotolo deve contenere
una sola pezzatura.
I cavi avvolti in rotoli devono essere protetti in modo da evitare danneggiamenti
e manomissioni.

6.3 Marcatura dell’imballo


Ogni imballo deve riportare esternamente un’etichetta o un’iscrizione indelebile
dalla quale risultino almeno i seguenti dati:
n nome o marchio del fabbricante;
n designazione del cavo (sigla); sezione e numero dei conduttori
n lunghezza effettiva della pezzatura;
n eventuali contrassegni prescritti dagli organi di approvazione.

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7 PROVE

7.1 Prove elettriche su spezzoni di cavo


Le prove da eseguire sono quelle indicate nella Tab. 4 e si distinguono in prove
di tipo e prove di accettazione. Le eventuali prove di controllo devono essere
scelte tra le precedenti.
(A) Prove di accettazione da eseguirsi su ogni lotto di fornitura con le regole
di campionatura indicate negli articoli relativi alle singole prove.
(T) Prove di tipo.

Se non è altrimenti precisato nella descrizione delle singole prove, si intende


come temperatura ambiente valida per le prove qualsiasi temperatura compresa
tra 10 e 35 °C.

7.1.1 Resistenza elettrica dei conduttori


La misura della resistenza elettrica dei conduttori deve essere effettuata in accor-
do con le modalità previste in 2.1. della Parte II della Norma CEI 20-20.
La campionatura è costituita da uno spezzone per ogni diversa sezione presente
nel lotto di fornitura.
I valori misurati non devono superare i valori riportati nella Tab. 1.

7.1.2 Prova di tensione


La prova di tensione deve essere effettuata su uno spezzone di cavo della lun-
ghezza di almeno 3 m in accordo con le modalità previste in 2.2 della Parte II
della Norma CEI 20-20, applicando una tensione di 2000 V per 1 mm tra ciascun
conduttore e i rimanenti connessi fra di loro e all’acqua.
La campionatura è costituita da uno spezzone per ogni diversa sezione e forma-
zione presenti nel lotto di fornitura.
Non si devono verificare perforazioni nell’isolante.

7.1.3 Resistenza di isolamento


La misura della resistenza di isolamento deve essere effettuata su uno spezzone
di cavo della lunghezza di almeno 3 m in accordo con le modalità previste in 2.4
della Parte II della Norma CEI 20-20.
La campionatura è costituita da uno spezzone per ogni diversa sezione e forma-
zione presenti nel lotto di fornitura.
Il valore della resistenza di isolamento a 20 °C deve risultare non inferiore a
50 MW · km.

7.2 Prove non elettriche su spezzoni di cavo

7.2.1 Controllo costruttivo e dimensionale


Il controllo costruttivo e dimensionale deve essere eseguito su un campione di
cavo per ogni sezione e formazione presenti nel lotto di fornitura.
Le dimensioni devono risultare conformi a quanto specificato in 5.2.2 (Tab. 1) e
5.4 (Tab. 2 e Tab. 3).

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7.2.2 Prova di piegatura dopo invecchiamento
Un campione di cavo, di lunghezza adeguata all’esecuzione della prova, viene
sottoposto ad un invecchiamento termico accelerato di 7 giorni alla temperatura
di 100 °C in una stufa ad aria a circolazione naturale.
Dopo aver lasciato raffreddare il campione a temperatura ambiente, esso viene
piegato su se stesso comprimendolo tra due superfici liscie, quindi raddrizzato ed
esaminato visivamente.
Non devono rilevarsi screpolature o danneggiamenti dell’isolante lungo la linea
di piegatura.

7.2.3 Prova di termopressione


Un campione di cavo, di lunghezza adeguata all’esecuzione della prova, viene
posto in una stufa ad aria a circolazione naturale alla temperatura di 100 °C.
Dopo 1 ora di preriscaldamento il campione viene caricato con un peso di 20 N
applicato tramite un punzone di 9,5 mm di diametro e mantenuto ulteriormente
alla temperatura di prova per la durata di 1 ora.
Alla fine del tempo prescritto il campione deve essere raffreddato entro 10 s im-
mergendolo in acqua in modo da portarlo alla temperatura ambiente.
Si procede quindi alla misura dello spessore residuo minimo nella sezione intac-
cata dal punzone e degli spessori in due sezioni distanti dalla prima circa un cen-
timetro da una parte e dall’altra.
Il rapporto fra le due misure non deve risultare inferiore al 70%.

7.2.4 Prova di piegatura a freddo


Un campione di cavo, di lunghezza adeguata all’esecuzione della prova, viene
posto in una cella frigorifera alla temperatura di –25 °C per 4 ore.
Al termine ditale periodo il campione, ancora alla temperatura di prova, viene
avvolto su un mandrino metallico di diametro pari a 1,6 mm per un angolo di
180° in un tempo massimo di 5 s.
Il campione viene quindi esaminato mentre si trova ancora nella posizione avvol-
ta. Non si devono rilevare fessurazioni o separazioni dell’isolante dai conduttori.

7.2.5 Prova di resistenza meccanica


La prova viene effettuata separatamente su due campioni di cavo di cui uno con-
tenente una giunzione (Fig. A) e l’altro contenente una piega a 90° su se stesso
(Fig. B).

Il campione è collocato su una base liscia di cemento. Tra il cavo e la base di ce-
mento deve essere interposto il nastro di supporto; sopra il cavo deve essere po-
sto il nastro protettivo metallico ed entrambi i nastri devono essere fissati in
modo tale che la loro posizione rispetto al cavo non possa modificarsi nel corso
della prova. Il tutto viene ricoperto con moquette, le dimensioni di quest’ultima

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devono essere tali da permettere l’esecuzione della prova. La moquette deve ave-
re una massa di fibra minima di 0,6 kgm2 e una massa totale minima di 4,2 kgm2
ed un numero di nodi minimo di 90000 nodi m2 se realizzata in bouclè, oppure
una massa di fibra minima di 0,9 kgm2, una massa totale minima di 4,2 kgm2 e
un numero di nodi minimo pari a 120000 nodi m2 se realizzata in velluto. Un car-
rello di massa totale di 140 kg è montato su 9 ruote sferiche collocate a 150 mm
di distanza l’una dall’altra in configurazione 3 ´ 3 (Fig. 2).

Fig. 2

Il carrello deve effettuare 100 passaggi lungo ognuna delle quattro direttrici a 45°
tra di loro sulla porzione di moquette che ricopre la giunzione o la piega del cavo.
La spinta deve essere sufficiente ad allontanare di almeno 250 mm ogni ruota dal
punto di contatto con il cavo.
I campioni devono quindi superare la prova di tensione di cui in 7.1.2.

7.2.6 Prova di impatto


Un campione di cavo, di lunghezza adeguata all’esecuzione della prova, viene
posto trasversalmente sotto un mandrino metallico del diametro di 19 mm.
Una massa di 1 kg avente un fondo piatto viene fatta cadere da un’altezza di
1000 mm sul mandrino.
Tra il mandrino metallico e i conduttori del campione in prova viene applicata
una tensione continua di 12 V.
Non si devono rilevare danneggiamenti tali da causare cortocircuiti tra il mandri-
no e i conduttori.

7.2.7 Prova di non propagazione della fiamma


La prova viene eseguita secondo le modalità descritte nell’Appendice A.

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7.2.8 Opacità dei fumi
La determinazione dell’opacità dei fumi emessi durante la combustione del cavo,
deve essere effettuata secondo le modalità prescritte dalla Norma CEI 20-37
Parte III metodo B.
La densità ottica deve risultare inferiore a 1,5.

7.2.9 Indice di tossicità complessivo


L’indice di tossicità complessivo deve essere calcolato attraverso la sommatoria
degli indici di tossicità di ciascun componente costituente il cavo rapportati alla
percentuale in peso dei componenti stessi nel cavo, determinati ciascuno secon-
do la Norma CEI 20-37 Parte II.
Il valore risultante deve essere inferiore a 3,5.

7.2.10 Emissione di gas alogenidrici


La determinazione della quantità complessiva di gas alogenidrici emessi durante
la combustione deve essere calcolata facendo la media ponderata delle quantità
emesse da ciascun componente costituente il cavo determinate secondo la Nor-
ma CEI 20-37 Parte I.
Il valore risultante deve essere inferiore allo 0,5%.

7.2.11 Prova di corrosione del nastro metallico


La prova viene eseguita secondo le modalità descritte nell’Appendice B.

Tab. 4 Elenco e classificazione delle prove

N° di Prove Classificazion Metodo di prova e requisiti


Rif. e della prova (Riferimenti)
1 Prove elettriche 7.1
1.1 Resistenza elettrica dei conduttori A 7.1.1
1.2 Prova di tensione A 7.1.2
1.3 Resistenza di isolamento a 20 °C A 7.1.3
2 Prove non elettriche 7.2
2.1 Controllo costruttivo e dimensionale A Esame a vista, e prove
manuali - 7.2.1
2.2 Prova di piegatura dopo invecchiamento T 7.2.2
2.3 Prova di termopressione T 7.2.3
2.4 Prova di piegatura a freddo T 7.2.4
2.5 Prova di resistenza meccanica T 7.2.5
2.6 Prova di impatto T 7.2.6
2.7 Prova di resistenza alla propagazione alla fiamma T Appendice A
2.8 Misura della opacità dei fumi T CEI 20-37 Parte III. Md. B
7.2.8
2.9 Determinazione dell’indice di tossicità T CEI 20-37 Parte II
7.2.9
2.10 Determinazione della quantità di gas alogenidrici T CEI 20-37 Parte I
7.2.10
2.11 Prova di corrosione nastro protettivo T Appendice B

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Fig. 3

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APPENDICE
A PROVA DI NON PROPAGAZIONE DELLA FIAMMA
SU SINGOLO CAVO ORIZZONTALE

A.1 Prestazioni prescritte


La prova deve essere effettuata su due spezzoni di cavo. In caso di esiti discor-
danti si deve ripetere la prova su un terzo spezzone.
Quando la combustione è terminata, si pulisce accuratamente la superficie del
provino e si verifica che la carbonizzazione o il danneggiamento non siano giunti
a 178 mm dal supporto sinistro o che il tempo di spegnimento della combustione
per giungere a 330 mm dal supporto sinistro non sia superiore a 6’ dal momento
della rimozione del bruciatore.

A.2 Prelevamento del provino


Il provino è costituito da uno spezzone di cavo finito lungo 600 ± 25 mm.

A.3 Condizioni di prova


Il provino deve essere posto su sostegni in modo da mantenerlo su un piano
orizzontale.
La disposizione schematica è illustrata in Fig. 3

A.4 Sorgente di calore


Bruciatore a gas. Quando si usa gas propano si deve usare un bruciatore regolato
in modo che la lunghezza della fiamma sia di circa 125 mm e quella del dardo di
circa 40 mm.
Per il gas naturale si può usare un becco Bunsen convenzionale con foro di
9 ± 1 mm, regolato in modo che la lunghezza della fiamma sia di circa 100 mm e
quella del dardo di circa 35 mm.
In caso di dubbio si deve usare gas propano.

A.5 Verifica del funzionamento del bruciatore


Si verifica che il funzionamento del bruciatore è soddisfacente nel modo seguen-
te: tenendo il bruciatore in posizione verticale si introduce orizzontalmente nella
fiamma, circa 10 mm sopra l’estremità superiore del dardo, un filo nudo di rame
del diametro di 0,71 ± 0,025 mm e della lunghezza libera di almeno 100 mm.
L’estremità libera del filo deve arrivare sulla verticale della superficie interna del
bruciatore dalla parte opposta a quella da cui è tenuto il filo stesso.
Il filo deve fondere in un tempo compreso tra 4 e 6 s.

A.6 Procedimento di prova


Il bruciatore deve essere posto in corrispondenza del punto A ed il suo asse deve
formare un angolo di 90° rispetto all’asse del provino ed al centro della larghezza
del provino stesso.
Durante l’applicazione del bruciatore la distanza tra il bruciatore ed il provino
deve essere tale che l’estremità del dardo risulti a circa 10 mm dalla superficie del
provino (distanza misurata lungo l’asse della fiamma). La fiamma deve essere ap-
plicata con continuità per una durata di 30 s.

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APPENDICE
B PROVA DI CORROSIONE DEL NASTRO PROTETTIVO
Vengono preparati due provini di nastro di lunghezza 250 mm. I provini sono
puliti con un tampone d’ovatta imbevuto di benzolo e poi asciugati.
Ciascun provino è immerso in una soluzione acquosa contenente 0,75% ferricia-
nuro di potassio [K3 Fe(CN6)] e 0,25% persolfato d’ammonio [(NH4)2 S208]; una
quantità di circa 0,1% di un agente bagnante, per esempio un sale di sodio di un
acido alkyinaphialene etilsolfonico è aggiunta a questa soluzione.
La soluzione ed i provini sono mantenuti ad una temperatura di 20 ± 1 °C. Cia-
scun provino è provato separatamente in una soluzione fresca. Dopo 5 min di
immersione i provini sono tolti dalla soluzione e lasciati asciugare in aria alla
temperatura ambiente.
Dopo questa prova i provini non devono presentare più di due macchie blu per
centimetro quadrato di superficie e nessuna macchia deve avere una dimensione
superiore a 1,5 mm.
Le tracce di ruggine sugli spigoli, come pure le patine giallastre che scompaiono
per semplice sfregamento, non sono prese in considerazione.
Non si tiene conto del comportamento dei tratti prossimi alle estremità per una
lunghezza di 5 mm.

Fine Documento

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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni

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