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Norma Italiana
CEI 64-11
Data Pubblicazione Edizione
1998-02 Prima
Classificazione Fascicolo
64-11 3665 R
Titolo
Impianti elettrici nei mobili
Title
Electrical installations in furnitures
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma si applica agli impianti elettrici collegati alla rete nei mobili o in elementi similari. Essa
si applica sia agli impianti realizzati fuori fabbrica (generalmente nel cantiere dove si sviluppa l’impianto
elettrico fisso) sia ai mobili o agli elementi similari forniti completi di tali impianti realizzati in fabbrica;
non si applica invece agli impianti elettrici di mobili o di elementi similari destinati a far parte della strut-
tura edilizia.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 1627).
DESCRITTORI
impianti elettrici; mobili; prescrizioni generali; prescrizioni particolari; verifiche; prove;
Legislativi
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 64-11 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.
Comitato Tecnico 64-Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.)
Approvata dal Presidente del CEI in Data 1991-7-24
in Data
CDU
LEGENDA
(PEQ) La Norma in oggetto recepisce con modifiche le Norme indicate dopo il riferimento (PEQ)
CAPITOLO
I OGGETTO E SCOPO 1
CAPITOLO
II PRESCRIZIONI GENERALI 1
SEZIONE
1 PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTI I MOBILI 1
SEZIONE
2 RISCHIO DI INCENDIO IN SPAZI CHIUSI 2
SEZIONE
3 CONDUTTURE E CONNESSIONI 2
CAPITOLO
III PRESCRIZIONI PARTICOLARI E VERIFICHE DEI MOBILI ELETTRIFICATI 3
SEZIONE
1 MARCATURA ED ISTRUZIONI 3
SEZIONE
2 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE 4
Tab. 1 .............................................................................................................................................................................................................. 5
SEZIONE
3 VERIFICHE 6
SEZIONE
4 PROVE 7
Tab. 2 .............................................................................................................................................................................................................. 9
Fig. 1 .............................................................................................................................................................................................................. 9
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I OGGETTO E SCOPO
CAPITOLO
1.1.01.1 La presente Norma si applica agli impianti elettrici collegati alla rete nei mobili o
in elementi similari. Essa si applica sia agli impianti realizzati fuori fabbrica (ge-
neralmente nel cantiere dove si sviluppa l’impianto elettrico fisso) sia ai mobili o
agli elementi similari forniti completi di tali impianti realizzati in fabbrica; non si
applica invece agli impianti elettrici di mobili o di elementi similari destinati a far
parte della struttura edilizia per i quali si applica la Norma CEI 64-8, nè agli im-
pianti nei mobili quando per tali impianti si applicano altre Norme CEI.
I mobili e gli elementi similari forniti completi di impianto elettrico realizzato in
fabbrica sono in seguito chiamati mobili elettrificati.
Note: 1 La presente Norma si applica per es. a tavoli, letti, armadi, buffet, mobili per cucina, mobi-
li per ufficio anche a pannelli scorrevoli, vetrine, mobili per bar e ristoranti, attrezzature
per negozi, per mostre e fiere, tramezzi e pareti mobili nei quali siano installati componen-
ti di impianto elettrico e apparecchi utilizzatori alimentati dalla rete (come ad esempio
condutture, prese a spina, interruttori, apparecchi di illuminazione).
2 La presente Norma non si applica per es. agli impianti elettrici di tramezzi ed armadi
quando tali tramezzi ed armadi facciano parte della struttura edilizia, nè ai testa-letto per
uso medicale per i quali vale la Norma CEI 62-10.
II PRESCRIZIONI GENERALI
CAPITOLO
2.1.01.1 Gli impianti elettrici nei mobili devono essere progettati e costruiti in modo che
nel loro uso abituale non possano essere messe in pericolo le persone o le cose
circostanti.
A tali impianti si applica la Norma CEI 64-8 con i completamenti, modifiche o an-
nullamenti di cui alla presente Norma.
2.1.04.1 I mobili, i componenti elettrici e gli apparecchi utilizzatori devono essere proget-
tati e costruiti in modo che non vengano superate, nell’esercizio ordinario, le
temperature previste per i materiali elettrici dalle rispettive norme; inoltre non
devono essere superate le temperature che possono essere sopportate dai mate-
riali che costituiscono le pareti dei mobili. Gli apparecchi di illuminazione desti-
nati ad essere montati nei mobili devono essere adatti a questo tipo di installazio-
ne (Norma CEI 34-21).
2.1.04.3 Le prese a spina devono essere di tipo fisso. L’altezza minima delle prese sul pia-
no di calpestio deve essere di 70 mm per le prese energia e di 120 mm per le
prese telefoniche. Per le prese installate con direzione di inserzione della spina
inclinata rispetto all’orizzontale di un angolo maggiore di 30° verso l’alto, queste
devono avere un coperchietto addizionale di chiusura contro la penetrazione di
corpi solidi che assicuri un grado di protezione non inferiore a IP 4X.
2.2.01.1 Se nel mobile sono montati apparecchi elettrici che possono produrre una ecces-
siva temperatura in uno spazio chiuso, come nel caso di apparecchi di illumina-
zione in un letto ribaltabile, un interruttore a pulsante deve assicurare l’interru-
zione del circuito a mobile chiuso.
Nota Un ulteriore elemento di sicurezza può essere dato ad esempio da una lampada spia o da un
dispositivo termico a richiusura non automatica.
3 CONDUTTURE E CONNESSIONI
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n i cavi soggetti a movimento devono essere sottratti a sforzi di trazione o di
torsione: a questo scopo devono avere dispositivi di fissaggio in corrispon-
denza dell’entrata negli apparecchi e in corrispondenza dei tratti soggetti a
movimento;
n devono essere installati in modo da non essere danneggiati da spigoli non
ben levigati o da parti soggette a movimento. Contro il pericolo di danneggia-
mento meccanico possono essere usati manicotti e passacavi.
Quando il cavo non è installato in un tubo, i supporti devono essere distanziati al
massimo di 0,3 m.
Nota In generale, quando i cavi sono posati o passano sopra i bordi, una superficie è considerata ben
levigata se il suo raggio di curvatura è non inferiore a 0,5 mm (Fig. 1); quando i cavi sono piega-
ti, il raggio di curvatura deve essere non inferiore a quello determinabile in accordo alle Norme
emanate dal CT 20, in particolare il Documento di Armonizzazione CENELEC HD 516 S1.
1 MARCATURA ED ISTRUZIONI
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3.1.01 Marcatura
Sul mobile elettrificato devono essere riportati il nome del costruttore o del ven-
ditore responsabile e/o il marchio di fabbrica ed il numero del modello o il riferi-
mento del tipo.
n la frequenza nominale.
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3.1.03 Foglio di istruzioni
Quando lo schema dell’impianto elettrico realizzato nel mobile non è evidente
deve essere fornito, su un foglio di istruzioni separato che accompagni il mobile,
un adeguato schema elettrico nel quale siano specificati i circuiti facenti parte del
mobile elettrificato e le caratteristiche dei componenti elettrici e degli apparecchi
utilizzatori installati e, se necessario, di quelli installabili.
Se sono necessarie altre istruzioni per l’installazione o l’uso del mobile elettrifica-
to, i relativi particolari devono essere riportati nel foglio di istruzioni.
Ad esempio nel caso di mobili elettrificati per locali da bagno o doccia, deve es-
sere richiamata l’osservanza delle prescrizioni della Sez. 1, Cap. XI della
Norma CEI 64-8.
2 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE
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Tab. 1
Altri apparecchi
Tensione di funzionamento (V)
Apparecchi
di Classe III fino a 130 oltre 130 oltre 250
Distanze (mm) compreso (1) fino a 250 fino a 440
compreso compreso
dist. dist. dist. dist. dist. dist. dist. dist.
super. in aria super. in aria super. in aria super. in aria
Tra parti in tensione di diversa polarità (2):
n se protette contro l’insudiciamento 1 1 1 1 2 2 2 2
n se non protette contro l’insudiciamento 2 1,5 2 1,5 3 2,5 4 3
n se di avvolgimenti smaltati o verniciati 1 1 1,5 1,5 2 2 3 3
n per resistenze a coefficiente positivo di
temperatura (PTC) incluso il loro cavo
di collegamento, se protette contro l’in-
sudiciamento o l’umidità (3) — — 1,0 1,0 1,0 1,0 — —
Tra parti in tensione e altre parti metalliche
su un isolamento principale:
(3)
n se protette contro l’insudiciamento :
n in materiale ceramico, mica pura o altro
materiale analogo 1 1 1 1 2,5(4) 2,5(4) — —
n in un altro materiale 1,5 1 1,5 1 3 2,5(4) — —
n se non protette contro l’insudiciamento 2 1,5 2 1,5 4 3 — —
n se le parti in tensione sono di avvolgi-
menti smaltati o verniciati 1 1 1,5 1,5 2 2 — —
n all’estremità di elementi riscaldanti
protetti con guaina, di tipo tubolare (5) — — 1 1 1(7) 1(6) — —
Tra parti in tensione e altre parti metalliche
su un isolamento rinforzato:
n se le parti in tensione sono di avvolgi-
menti smaltati o verniciati — — 6 6 6 6 — —
n per le altre parti in tensione — — 8 8 8 8 — —
Tra parti metalliche separate da un isola-
mento supplementare — — 4 4 4 4 — —
Tra parti in tensione incassate rispetto al
piano di appoggio dell’apparecchio e la su-
perficie sulla quale l’apparecchio è fissato 2 2 6 6 6 6 — —
(1) I valori specificati in queste colonne non si applicano ai circuiti stampati per i quali sono allo studio altri valori.
(2) Le distanze in aria specificate non si applicano alla distanza fra i contatti dei dispositivi termici di comando, dispositivi di protezione contro
i sovraccarichi, interruttori a piccola distanza d’apertura dei contatti, e dispositivi analoghi, oppure alla distanza delle parti sotto tensione di
detti dispositivi quando questa distanza varia con lo spostamento dei contatti.
(3) In generale, l’interno di un apparecchio avente una custodia che lo protegge sufficientemente contro la polvere è considerato come protetto
contro l’insudiciamento, purché l’apparecchio non produca lui stesso polvere: non si richiede che l’apparecchio sia ermetico.
(4) Se le parti sono rigide e fissate per stampaggio, o se la costruzione è tale che sia improbabile la riduzione di una distanza a causa di defor-
mazione o movimento di parti, questo valore può essere ridotto a 2,0.
(5) Questi valori si applicano solamente ad apparecchi di Classe 0, di Classe 0I e di Classe I.
(6) Se esiste una protezione contro l’insudiciamento.
(7) Su ceramica, mica o materiale analogo, protetto contro l’insudiciamento.
Nota Le distanze superficiali, le distanze in aria, le distanze attraverso l’isolamento dei componenti,
devono rispondere alle relative Norme.
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3.2.05 Protezione contro le sovracorrenti
Quando il mobile elettrificato non contiene esso stesso un dispositivo di prote-
zione contro le sovracorrenti, nel foglio di istruzioni dovranno essere specificate
le caratteristiche del circuito interno che permettano di verificare se le protezioni
di sovracorrente dell’impianto fisso siano adatte ad assumere la protezione con-
tro le sovracorrenti del circuito interno del mobile elettrificato.
Note: 1 Tali caratteristiche sono:
n la corrente di impiego;
n l’indicazione se il circuito interno è o non è soggetto a sovracorrenti;
n sezione, tipo di isolante, lunghezza e portata dei cavi costituenti il circuito interno.
2 Se il circuito del mobile elettrificato richiede la protezione contro i sovraccarichi, è suffi-
ciente specificare il valore massimo della corrente nominale (In) e il tipo del dispositivo di
protezione che deve trovarsi sul circuito fisso di alimentazione (6.4.01 della Norma
CEI 64-8).
3 VERIFICHE
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4 PROVE
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Inoltre per le parti a portata di mano non devono essere superate le temperature
specificate in 7.1.02 della Norma CEI 64-8, e, per le parti in legno del mobile,
non deve essere superata la temperatura di 90 °C.
Le condizioni di prova sono quelle previste dalle norme particolari degli appa-
recchi.
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Tab. 2
1 2 3
Valore minimo della Tensione di prova
Punti di applicazione delle
resistenza d’isolamento
tensioni di misura e di prova
(MW) (V)
1) Tra le parti in tensione tra loro cortocircuita- 5 3750
te e le parti metalliche accessibili non con-
nesse al conduttore di protezione (1)
2) Tra le parti in tensione tra loro cortocircuita- 1 1500
te e le masse (1)
3) Tra le parti in tensione di diverse polarità di 1 1500
un singolo circuito separato
4) Tra le parti in tensione di un singolo circuito 1 1500
separato, tra loro cortocircuitate, e tutte le
parti in tensione dei rimanenti circuiti tra
loro cortocircuitate (1) (2)
(1) Se sono identificabili circuiti separati si applica a ciascun circuito.
(2) Se sono identificabili circuiti separati e se le condutture appartenenti a circuiti separati presentano tratti di per-
corso comuni.
Fig. 1
cavo
0,5 mm
cavo
0,5 mm
Fine Documento
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni
Lire 34.000
NORMA TECNICA Sede del Punto di Vendita e di Consultazione
CEI 64-11:1998-02 20126 Milano - Viale Monza, 261
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