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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 64-11
Data Pubblicazione Edizione
1998-02 Prima
Classificazione Fascicolo
64-11 3665 R
Titolo
Impianti elettrici nei mobili

Title
Electrical installations in furnitures

IMPIANTI E SICUREZZA DI ESERCIZIO

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma si applica agli impianti elettrici collegati alla rete nei mobili o in elementi similari. Essa
si applica sia agli impianti realizzati fuori fabbrica (generalmente nel cantiere dove si sviluppa l’impianto
elettrico fisso) sia ai mobili o agli elementi similari forniti completi di tali impianti realizzati in fabbrica;
non si applica invece agli impianti elettrici di mobili o di elementi similari destinati a far parte della strut-
tura edilizia.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 1627).

DESCRITTORI
impianti elettrici; mobili; prescrizioni generali; prescrizioni particolari; verifiche; prove;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali

Europei (PEQ) 64B(Sec)2129;


Internazionali

Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 64-11 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1991-12-1 Ambito validità Nazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. Nessuna

Comitato Tecnico 64-Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.)
Approvata dal Presidente del CEI in Data 1991-7-24
in Data

Sottoposta a inchiesta pubblica come Progetto C. 396 Chiusa in data 1989-12-15

Gruppo Abb. 2 Sezioni Abb. A


ICS

CDU

LEGENDA
(PEQ) La Norma in oggetto recepisce con modifiche le Norme indicate dopo il riferimento (PEQ)

© CEI - Milano 1997. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

CAPITOLO
I OGGETTO E SCOPO 1

CAPITOLO
II PRESCRIZIONI GENERALI 1

SEZIONE
1 PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTI I MOBILI 1

SEZIONE
2 RISCHIO DI INCENDIO IN SPAZI CHIUSI 2

SEZIONE
3 CONDUTTURE E CONNESSIONI 2

CAPITOLO
III PRESCRIZIONI PARTICOLARI E VERIFICHE DEI MOBILI ELETTRIFICATI 3

SEZIONE
1 MARCATURA ED ISTRUZIONI 3

SEZIONE
2 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE 4
Tab. 1 .............................................................................................................................................................................................................. 5

SEZIONE
3 VERIFICHE 6

SEZIONE
4 PROVE 7
Tab. 2 .............................................................................................................................................................................................................. 9
Fig. 1 .............................................................................................................................................................................................................. 9

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I OGGETTO E SCOPO
CAPITOLO

1.1.01.1 La presente Norma si applica agli impianti elettrici collegati alla rete nei mobili o
in elementi similari. Essa si applica sia agli impianti realizzati fuori fabbrica (ge-
neralmente nel cantiere dove si sviluppa l’impianto elettrico fisso) sia ai mobili o
agli elementi similari forniti completi di tali impianti realizzati in fabbrica; non si
applica invece agli impianti elettrici di mobili o di elementi similari destinati a far
parte della struttura edilizia per i quali si applica la Norma CEI 64-8, nè agli im-
pianti nei mobili quando per tali impianti si applicano altre Norme CEI.
I mobili e gli elementi similari forniti completi di impianto elettrico realizzato in
fabbrica sono in seguito chiamati mobili elettrificati.
Note: 1 La presente Norma si applica per es. a tavoli, letti, armadi, buffet, mobili per cucina, mobi-
li per ufficio anche a pannelli scorrevoli, vetrine, mobili per bar e ristoranti, attrezzature
per negozi, per mostre e fiere, tramezzi e pareti mobili nei quali siano installati componen-
ti di impianto elettrico e apparecchi utilizzatori alimentati dalla rete (come ad esempio
condutture, prese a spina, interruttori, apparecchi di illuminazione).
2 La presente Norma non si applica per es. agli impianti elettrici di tramezzi ed armadi
quando tali tramezzi ed armadi facciano parte della struttura edilizia, nè ai testa-letto per
uso medicale per i quali vale la Norma CEI 62-10.

II PRESCRIZIONI GENERALI
CAPITOLO

1 PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTI I MOBILI


S E Z I O N E

2.1.01.1 Gli impianti elettrici nei mobili devono essere progettati e costruiti in modo che
nel loro uso abituale non possano essere messe in pericolo le persone o le cose
circostanti.
A tali impianti si applica la Norma CEI 64-8 con i completamenti, modifiche o an-
nullamenti di cui alla presente Norma.

2.1.02 Schemi e altre indicazioni


Per gli impianti elettrici nei mobili realizzati fuori fabbrica, gli schemi e le altre in-
dicazioni di cui in 3.1.09 della Norma CEI 64-8 saranno compresi, se del caso, tra
quelli dell’impianto fisso. Per i mobili elettrificati si veda la Sez. 1 del Cap. III.

2.1.03 Rispondenza alle prescrizioni di sicurezza


I componenti e gli apparecchi utilizzatori devono essere conformi alle prescrizio-
ni di sicurezza delle relative norme, e devono essere scelti ed installati secondo
le istruzioni del costruttore tenendo conto delle caratteristiche dell’ambiente e del
mobile.

2.1.04 Criteri di progetto e di installazione

2.1.04.1 I mobili, i componenti elettrici e gli apparecchi utilizzatori devono essere proget-
tati e costruiti in modo che non vengano superate, nell’esercizio ordinario, le
temperature previste per i materiali elettrici dalle rispettive norme; inoltre non
devono essere superate le temperature che possono essere sopportate dai mate-
riali che costituiscono le pareti dei mobili. Gli apparecchi di illuminazione desti-
nati ad essere montati nei mobili devono essere adatti a questo tipo di installazio-
ne (Norma CEI 34-21).

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2.1.04.2 Per gli apparecchi di illuminazione, qualora la potenza massima delle lampade
debba essere ridotta rispetto al valore indicato sull’apparecchio, si deve cancella-
re tale valore e sostituirlo con quello appropriato. La potenza massima deve pure
essere indicata per gli apparecchi con portalampade E 14, se tale potenza risulta
inferiore a 60W.

2.1.04.3 Le prese a spina devono essere di tipo fisso. L’altezza minima delle prese sul pia-
no di calpestio deve essere di 70 mm per le prese energia e di 120 mm per le
prese telefoniche. Per le prese installate con direzione di inserzione della spina
inclinata rispetto all’orizzontale di un angolo maggiore di 30° verso l’alto, queste
devono avere un coperchietto addizionale di chiusura contro la penetrazione di
corpi solidi che assicuri un grado di protezione non inferiore a IP 4X.

2 RISCHIO DI INCENDIO IN SPAZI CHIUSI


S E Z I O N E

2.2.01.1 Se nel mobile sono montati apparecchi elettrici che possono produrre una ecces-
siva temperatura in uno spazio chiuso, come nel caso di apparecchi di illumina-
zione in un letto ribaltabile, un interruttore a pulsante deve assicurare l’interru-
zione del circuito a mobile chiuso.
Nota Un ulteriore elemento di sicurezza può essere dato ad esempio da una lampada spia o da un
dispositivo termico a richiusura non automatica.

3 CONDUTTURE E CONNESSIONI
S E Z I O N E

2.3.01 Collegamento alla rete


Il collegamento alla rete di alimentazione e gli eventuali altri collegamenti ai cir-
cuiti fissi possono essere assicurati con cavi flessibili sotto guaina, facenti capo a
cassette, o con cavi flessibili sotto guaina e spina.
Se si utilizzano cavi flessibili facenti capo a cassette, i cavi stessi devono essere
facilmente identificabili.

2.3.02 Condutture interne


Le condutture interne ai mobili devono essere costituite da cavi rispondenti alla
Norma CEI 20-22.
I cavi soggetti a movimento devono essere flessibili e sotto guaina.

2.3.03 Sezione dei cavi


I cavi devono avere una sezione tale da assicurare una portata non inferiore alla
corrente di impiego, con un minimo di 1,5 mm2.
Per la portata dei cavi vale la Tabella CEI-UNEL 35024; per la protezione contro
le sovracorrenti la Norma CEI 64-8.

2.3.04 Protezione meccanica dei cavi


I cavi devono essere convenientemente protetti da danneggiamenti meccanici; a
questo scopo:
n devono essere fissati alle pareti dei mobili, o sistemati in cavità o scanalature
ricavate nei mobili stessi;
n i cavi senza guaina devono essere installati entro tubi protettivi o canali;

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n i cavi soggetti a movimento devono essere sottratti a sforzi di trazione o di
torsione: a questo scopo devono avere dispositivi di fissaggio in corrispon-
denza dell’entrata negli apparecchi e in corrispondenza dei tratti soggetti a
movimento;
n devono essere installati in modo da non essere danneggiati da spigoli non
ben levigati o da parti soggette a movimento. Contro il pericolo di danneggia-
mento meccanico possono essere usati manicotti e passacavi.
Quando il cavo non è installato in un tubo, i supporti devono essere distanziati al
massimo di 0,3 m.
Nota In generale, quando i cavi sono posati o passano sopra i bordi, una superficie è considerata ben
levigata se il suo raggio di curvatura è non inferiore a 0,5 mm (Fig. 1); quando i cavi sono piega-
ti, il raggio di curvatura deve essere non inferiore a quello determinabile in accordo alle Norme
emanate dal CT 20, in particolare il Documento di Armonizzazione CENELEC HD 516 S1.

2.3.05 Giunzioni e derivazioni


Le giunzioni e le derivazioni possono essere eseguite utilizzando i morsetti degli
apparecchi o quelli posti in cassette.
L’apertura dell’involucro che dà accesso alle parti in tensione deve richiedere
l’uso di un attrezzo. Non sono ammesse giunzioni e derivazioni con saldatura o
con attorcigliamento dei conduttori.
Le cassette devono essere installate in modo da essere protette contro i danneg-
giamenti meccanici.

2.3.06 Prescrizioni supplementari


I componenti e gli apparecchi utilizzatori devono essere installati secondo le
istruzioni fornite dai rispettivi costruttori e, se necessario, secondo le istruzioni
fornite dai costruttori di mobili. In particolare è importante rispettare le condizio-
ni di ventilazione.

III PRESCRIZIONI PARTICOLARI E VERIFICHE DEI MOBILI ELETTRIFICATI


CAPITOLO

1 MARCATURA ED ISTRUZIONI
S E Z I O N E

3.1.01 Marcatura
Sul mobile elettrificato devono essere riportati il nome del costruttore o del ven-
ditore responsabile e/o il marchio di fabbrica ed il numero del modello o il riferi-
mento del tipo.

3.1.02 Indicazioni supplementari


Quando necessario per il corretto utilizzo del mobile elettrificato devono essere
fornite indicazioni supplementari, quali ad esempio:
n la tensione nominale;
n la potenza;
n la corrente nominale del dispositivo di protezione installato nel mobile elettrificato;
n il grado di protezione IP;
n l’indicazione della potenza massima ammissibile per le lampade (2.1.04.2);
n se del caso il segno grafico ;

n la frequenza nominale.

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3.1.03 Foglio di istruzioni
Quando lo schema dell’impianto elettrico realizzato nel mobile non è evidente
deve essere fornito, su un foglio di istruzioni separato che accompagni il mobile,
un adeguato schema elettrico nel quale siano specificati i circuiti facenti parte del
mobile elettrificato e le caratteristiche dei componenti elettrici e degli apparecchi
utilizzatori installati e, se necessario, di quelli installabili.
Se sono necessarie altre istruzioni per l’installazione o l’uso del mobile elettrifica-
to, i relativi particolari devono essere riportati nel foglio di istruzioni.
Ad esempio nel caso di mobili elettrificati per locali da bagno o doccia, deve es-
sere richiamata l’osservanza delle prescrizioni della Sez. 1, Cap. XI della
Norma CEI 64-8.

2 PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE
S E Z I O N E

3.2.01 Collegamento alla rete


Quando il collegamento alla rete è effettuato con cavo flessibile sotto guaina e
spina, per la giunzione di tale cavo flessibile al mobile elettrificato può essere uti-
lizzato un connettore.

3.2.02 Protezione contro i contatti diretti


Se la protezione contro i contatti diretti è eseguita usando le strutture del mobile,
devono essere soddisfatte le prescrizioni di 5.3.03 della Norma CEI 64-8.
Non devono essere accessibili le parti isolate dal solo isolamento principale.
Queste prescrizioni si applicano al mobile completo.

3.2.03 Protezione contro i contatti indiretti


Quando nel mobile sono installati componenti ed apparecchi utilizzatori di Clas-
se I bisogna assicurare il collegamento delle rispettive masse ad un conduttore di
protezione conforme alle prescrizioni del Cap. IX della Norma CEI 64-8.
Al conduttore di protezione va connesso anche il contatto di terra delle prese a
spina installate nel mobile.
Nel mobile possono trovarsi, oltre alle masse dei componenti e degli apparecchi
di Classe I, anche altri elementi metallici suscettibili di andare in tensione in caso
di guasto; tali elementi devono essere connessi al conduttore di protezione di cui
sopra; la connessione deve essere sicura ed affidabile.
La protezione contro i contatti indiretti può essere assicurata anche secondo le
prescrizioni di cui in 5.4.02 della Norma CEI 64-8 (Classe II).
Queste prescrizioni si applicano al mobile completo.

3.2.04 Distanze superficiali, distanze in aria, distanze attraverso l’isolamento


del mobile elettrificato
Le distanze superficiali e le distanze in aria non devono essere inferiori ai valori,
in millimetri, indicati nella Tab. 1 che segue.

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Tab. 1

Altri apparecchi
Tensione di funzionamento (V)
Apparecchi
di Classe III fino a 130 oltre 130 oltre 250
Distanze (mm) compreso (1) fino a 250 fino a 440
compreso compreso
dist. dist. dist. dist. dist. dist. dist. dist.
super. in aria super. in aria super. in aria super. in aria
Tra parti in tensione di diversa polarità (2):
n se protette contro l’insudiciamento 1 1 1 1 2 2 2 2
n se non protette contro l’insudiciamento 2 1,5 2 1,5 3 2,5 4 3
n se di avvolgimenti smaltati o verniciati 1 1 1,5 1,5 2 2 3 3
n per resistenze a coefficiente positivo di
temperatura (PTC) incluso il loro cavo
di collegamento, se protette contro l’in-
sudiciamento o l’umidità (3) — — 1,0 1,0 1,0 1,0 — —
Tra parti in tensione e altre parti metalliche
su un isolamento principale:
(3)
n se protette contro l’insudiciamento :
n in materiale ceramico, mica pura o altro
materiale analogo 1 1 1 1 2,5(4) 2,5(4) — —
n in un altro materiale 1,5 1 1,5 1 3 2,5(4) — —
n se non protette contro l’insudiciamento 2 1,5 2 1,5 4 3 — —
n se le parti in tensione sono di avvolgi-
menti smaltati o verniciati 1 1 1,5 1,5 2 2 — —
n all’estremità di elementi riscaldanti
protetti con guaina, di tipo tubolare (5) — — 1 1 1(7) 1(6) — —
Tra parti in tensione e altre parti metalliche
su un isolamento rinforzato:
n se le parti in tensione sono di avvolgi-
menti smaltati o verniciati — — 6 6 6 6 — —
n per le altre parti in tensione — — 8 8 8 8 — —
Tra parti metalliche separate da un isola-
mento supplementare — — 4 4 4 4 — —
Tra parti in tensione incassate rispetto al
piano di appoggio dell’apparecchio e la su-
perficie sulla quale l’apparecchio è fissato 2 2 6 6 6 6 — —
(1) I valori specificati in queste colonne non si applicano ai circuiti stampati per i quali sono allo studio altri valori.
(2) Le distanze in aria specificate non si applicano alla distanza fra i contatti dei dispositivi termici di comando, dispositivi di protezione contro
i sovraccarichi, interruttori a piccola distanza d’apertura dei contatti, e dispositivi analoghi, oppure alla distanza delle parti sotto tensione di
detti dispositivi quando questa distanza varia con lo spostamento dei contatti.
(3) In generale, l’interno di un apparecchio avente una custodia che lo protegge sufficientemente contro la polvere è considerato come protetto
contro l’insudiciamento, purché l’apparecchio non produca lui stesso polvere: non si richiede che l’apparecchio sia ermetico.
(4) Se le parti sono rigide e fissate per stampaggio, o se la costruzione è tale che sia improbabile la riduzione di una distanza a causa di defor-
mazione o movimento di parti, questo valore può essere ridotto a 2,0.
(5) Questi valori si applicano solamente ad apparecchi di Classe 0, di Classe 0I e di Classe I.
(6) Se esiste una protezione contro l’insudiciamento.
(7) Su ceramica, mica o materiale analogo, protetto contro l’insudiciamento.

Nota Le distanze superficiali, le distanze in aria, le distanze attraverso l’isolamento dei componenti,
devono rispondere alle relative Norme.

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3.2.05 Protezione contro le sovracorrenti
Quando il mobile elettrificato non contiene esso stesso un dispositivo di prote-
zione contro le sovracorrenti, nel foglio di istruzioni dovranno essere specificate
le caratteristiche del circuito interno che permettano di verificare se le protezioni
di sovracorrente dell’impianto fisso siano adatte ad assumere la protezione con-
tro le sovracorrenti del circuito interno del mobile elettrificato.
Note: 1 Tali caratteristiche sono:
n la corrente di impiego;
n l’indicazione se il circuito interno è o non è soggetto a sovracorrenti;
n sezione, tipo di isolante, lunghezza e portata dei cavi costituenti il circuito interno.
2 Se il circuito del mobile elettrificato richiede la protezione contro i sovraccarichi, è suffi-
ciente specificare il valore massimo della corrente nominale (In) e il tipo del dispositivo di
protezione che deve trovarsi sul circuito fisso di alimentazione (6.4.01 della Norma
CEI 64-8).

3 VERIFICHE
S E Z I O N E

3.3.01 Esame a vista


L’esame a vista deve accertare, avvalendosi anche della documentazione fornita
dal costruttore del mobile elettrificato, che i componenti dell’impianto elettrico si-
ano conformi alle prescrizioni di sicurezza.
Nota Ciò può essere accertato dall’esame di marchi, certificazioni, dichiarazioni di conformità rila-
sciate dal costruttore.

3.3.02 Esami da eseguire


L’esame a vista deve almeno comprendere, per quanto applicabile, la verifica di
quanto segue:
n protezione contro i rischi di incendio negli spazi chiusi (2.2.01.1);
n collegamento alla rete (2.3.01);
n condutture interne (2.3.02);
n sezione dei cavi (2.3.03);
n protezione meccanica dei cavi (2.3.04);
n giunzioni e derivazioni (2.3.05)
n marcatura (3.1.01);
n indicazioni supplementari (3.1.02);
n foglio di istruzioni (3.1.03);
n protezione contro i contatti diretti ed indiretti (3.2.02. e 3.2.03);
n protezione contro le sovracorrenti (3.2.05).

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4 PROVE
S E Z I O N E

3.4.01 Generalità sulle prove


Le prove elencate nella presente Norma sono prove di tipo.
Le prove vanno effettuate su un solo esemplare o, se si tratta di una gamma simi-
lare di mobili elettrificati, su un esemplare rappresentativo della gamma.
Ai fini dell’effettuazione delle prove possono essere necessari esemplari supple-
mentari di componenti.
Nota Se appare con evidenza dal progetto del mobile elettrificato che una particolare prova non è
applicabile, questa prova non va effettuata.

Le prove sono eseguite sistemando il mobile elettrificato e le sue eventuali parti


mobili nella posizione più sfavorevole che possa presentarsi nell’uso ordinario.
Gli apparecchi utilizzatori collegati con prese a spina saranno inseriti per la prova
di riscaldamento di cui in 3.4.04, non inseriti per le altre prove .
Salvo applicazioni particolari, la temperatura ambiente della sala prove va mante-
nuta tra 20 e 25 °C.

3.4.02 Prova di resistenza meccanica dei cavi


La rispondenza si verifica mediante esame a vista (3.3.01 e 3.3.02) ed effettuando
la prova seguente.
Se la flessione si produce nell’uso abituale, l’apparecchio è posto nella sua posi-
zione abituale d’uso, alimentato alla sua tensione nominale o al limite superiore
della gamma di tensioni nominali, nelle condizioni di sviluppo adeguato del calo-
re e/o al carico normale.
La parte mobile è inclinata prima in un senso poi nell’altro in modo che il cavo si
curvi dell’angolo massimo ammesso dal tipo di costruzione. Per i conduttori inflessi
nell’uso ordinario, il numero delle flessioni è di 10000 al ritmo di 30 al minuto.
Dopo la prova, l’apparecchio non deve presentare alcun deterioramento ai fini
della presente Norma, nè danni per il suo ulteriore uso. In particolare i cavi e le
loro connessioni devono soddisfare una prova di tensione applicata con tensione
ridotta a 1 000 V, applicata fra le parti in tensione e le altre parti metalliche.

3.4.03 Prova di rispondenza della protezione contro i contatti diretti


Non deve essere possibile toccare con il dito di prova parti in tensione nude o
protette soltanto da vernice, smalto, carta comune, cotone, pellicole di ossido,
perline isolanti o materiale di riempimento. Inoltre non deve essere possibile toc-
care parti nude in tensione con la spina di prova (diametro 2,5 mm, lunghezza
100 mm) (Pubblicazione IEC 529 – ed. 1989 – Tab. VI).

3.4.04 Prova di riscaldamento


La posizione di funzionamento degli apparecchi utilizzatori installati nel mobile
deve essere quella, ragionevolmente adottabile nell’uso, che provoca la massima
temperatura.
Devono essere rilevate le sovratemperature di tutti gli apparecchi e materiali elet-
trici installati nel mobile elettrificato e di tutte le altre parti suscettibili di raggiun-
gere temperature pericolose per la sicurezza. Le sovratemperature raggiunte a
stabilizzazione termica avvenuta, dagli apparecchi utilizzatori e dai componenti
elettrici installati nel mobile elettrificato, non devono superare i limiti specificati
per la prova di riscaldamento dalle corrispondenti norme.

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Inoltre per le parti a portata di mano non devono essere superate le temperature
specificate in 7.1.02 della Norma CEI 64-8, e, per le parti in legno del mobile,
non deve essere superata la temperatura di 90 °C.
Le condizioni di prova sono quelle previste dalle norme particolari degli appa-
recchi.

3.4.05 Resistenza alla penetrazione dei liquidi


I mobili elettrificati che nell’esercizio ordinario sono soggetti a pericolo di pene-
trazione dei liquidi devono essere sottoposti alle seguenti verifiche:
n per i cavi, che essi siano di tipo adatto alla condizione ambientale di cui si
tratta;
n per le apparecchiature e gli apparecchi utilizzatori, che essi abbiano un adat-
to grado di protezione IP, e che la loro installazione nel mobile non compro-
metta tale grado di protezione. Per i mobili elettrificati destinati ad essere in-
stallati nei bagni, vedi anche 11.1.04 della Norma CEI 64-8;
n se la protezione contro la penetrazione dei liquidi è assicurata dai mobili stes-
si che questi superino le prove specificate nella Norma CEI 70-1.

3.4.06 Resistenza all’umidità


I mobili elettrificati con parti strutturali che costituiscono involucri protettivi di
componenti elettrici (3.2.02.) devono resistere alle condizioni di umidità che pos-
sono verificarsi nell’uso ordinario. La rispondenza si verifica applicando il tratta-
mento igroscopico descritto nella Norma CEI 61-50; dopo il trattamento, l’esem-
plare non deve presentare alcun deterioramento che ne comprometta la
rispondenza alle prescrizioni della stessa Norma.

3.4.07 Misura della resistenza di isolamento


La resistenza di isolamento deve essere misurata con una tensione continua di
circa 500 V, un minuto dopo l’applicazione di tale tensione. La resistenza di isola-
mento non deve essere inferiore ai valori indicati in colonna 2 della Tab. 2.
Questa prova va eseguita immediatamente dopo la prova di cui in 3.4.06.

3.4.08 Prova di tensione applicata


Immediatamente dopo la misura della resistenza di isolamento si applica, per la
durata di 1 min, tra i punti indicati in Tab. 2, una tensione praticamente sinusoi-
dale di frequenza 50 Hz il cui valore è indicato nella tabella stessa.
All’inizio della prova, la tensione applicata non deve superare metà del valore
prescritto, poi gradualmente è portata al valore pieno.
La prova tra parti in tensione di diversa polarità si effettua soltanto quando si
possono fare le opportune separazioni senza danneggiare gli apparecchi o i com-
ponenti installati. Non si effettua: per gli apparecchi utilizzatori inseriti mediante
prese a spina; tra i contatti a piccola distanza di apertura di termostati; di limitato-
ri di temperatura e di dispositivi analoghi; sui componenti elettronici e sui con-
densatori collegati tra parti in tensione di diversa polarità.
Durante la prova non si devono verificare nè scariche superficiali nè perforazioni.

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Tab. 2

1 2 3
Valore minimo della Tensione di prova
Punti di applicazione delle
resistenza d’isolamento
tensioni di misura e di prova
(MW) (V)
1) Tra le parti in tensione tra loro cortocircuita- 5 3750
te e le parti metalliche accessibili non con-
nesse al conduttore di protezione (1)
2) Tra le parti in tensione tra loro cortocircuita- 1 1500
te e le masse (1)
3) Tra le parti in tensione di diverse polarità di 1 1500
un singolo circuito separato
4) Tra le parti in tensione di un singolo circuito 1 1500
separato, tra loro cortocircuitate, e tutte le
parti in tensione dei rimanenti circuiti tra
loro cortocircuitate (1) (2)
(1) Se sono identificabili circuiti separati si applica a ciascun circuito.
(2) Se sono identificabili circuiti separati e se le condutture appartenenti a circuiti separati presentano tratti di per-
corso comuni.

Fig. 1

cavo

0,5 mm

cavo

0,5 mm

Fine Documento

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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni

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