Norma Italiana
CEI 20-1
Data Pubblicazione Edizione
1998-04 Quinta
Classificazione Fascicolo
20-1 3801 C
Titolo
Cavi isolati con carta impregnata per sistemi elettrici con tensioni nominali
da 1 kV a 45 kV
Title
Paper-insulated cables for electrical systems with rated voltages between 1 kV
and 45 kV
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma riguarda cavi isolati con carta impregnata e rivestiti da guaina metallica, a campo elet-
trico radiale con tensioni nominali fino a Uo = 26 kV ed a campo non radiale fino a Uo/U =12/15 kV. Ri-
guarda cavi impregnati sia con miscela stabilizzata sia con miscela migrante, ma non i cavi ad olio fluido
o a pressione di gas e neppure cavi per usi speciali.
La presente Norma costituisce la ristampa consolidata, secondo il nuovo progetto di veste editoriale, del-
la Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 714); essa incorpora l’Errata corrige pubblicata preceden-
temente in Fascicolo separato (Fascicolo 1781 V).
DESCRITTORI
cavi di energia; carta impregnata; sistemi elettrici da 1 kV a 45 kV;
Europei
Internazionali
Legislativi
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-1 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.
CDU
CAPITOLO
1 GENERALITÀ 1
SEZIONE
1 CAMPO D’APPLICAZIONE 1
SEZIONE
2 DEFINIZIONI 2
SEZIONE
3 DATI DA SPECIFICARE NELLE RICHIESTE D’OFFERTA E NELLE ORDINAZIONI 4
CAPITOLO
2 COSTRUZIONE 5
SEZIONE
1 CONDUTTORI 5
SEZIONE
2 ISOLANTE 6
SEZIONE
3 FORMAZIONE DEI CAVI A PIÙ CONDUTTORI 8
SEZIONE
4 GUAINA METALLICA 9
SEZIONE
5 RIVESTIMENTI PROTETTIVI SULLA GUAINA METALLICA 11
SEZIONE
6 MODALITÀ DI CONSEGNA 16
CAPITOLO
3 PROVE 17
SEZIONE
1 GENERALITÀ SULLE PROVE 17
SEZIONE
2 PROVE ELETTRICHE SULLE PEZZATURE 17
SEZIONE
3 PROVE ELETTRICHE, MECCANICHE E PROVA DI NON PROPAGAZIONE
DELLA FIAMMA SU CAMPIONI DI CAVI 22
SEZIONE
4 CONTROLLI COSTRUTTIVI E DIMENSIONALI 27
A PP ENDI CE
A LEGHE DI PIOMBO PER CAVI 30
A PP ENDI CE
B MATERIALI TERMOPLASTICI PER GUAINE 30
A PP ENDI CE
C METODO DI CALCOLO FITTIZIO 32
A PP ENDI CE
D SCELTA E INSTALLAZIONE DEI CAVI 35
A PP ENDI CE
E SPESSORI DELLA GUAINA METALLICA E DELLA GUAINA ESTRUSA
SULLA GUAINA METALLICA PER I CAVI NON ARMATI DI USO PIÙ FREQUENTE 36
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1 GENERALITÀ
CAPITOLO
1 CAMPO D’APPLICAZIONE
S E Z I O N E
1.1.01 Oggetto
Le presenti Norme riguardano cavi isolati con carta impregnata e rivestiti da guai-
na metallica, a campo elettrico radiale con tensioni nominali fino a U0 = 26 kV ed
a campo non radiale fino a U0/U = 12 kV/15 kV. Riguardano cavi impregnati sia
con miscela stabilizzata sia con miscela migrante, ma non i cavi ad olio fluido o a
pressione di gas e neppure cavi per usi speciali.
1.1.02 Scopo
Le presenti Norme hanno lo scopo di dare le principali regole costruttive per det-
ti cavi e di stabilire le prescrizioni di prova cui essi devono rispondere nel collau-
do.
Per i criteri di scelta e di impiego dei cavi si rimanda alle Norme CEI 11-17.
Nel cap. 4 delle presenti Norme vengono fornite alcune indicazioni complemen-
tari.
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f) Anima (di un cavo): conduttore con relativo isolante, in quanto parte costi-
tuente di un cavo.
g) Isolante (di un’anima o di un cavo): involucro di materiale dielettrico desti-
nato a sopportare la tensione elettrica. Nel caso dei cavi contemplati dalle
presenti Norme, esso è costituito da nastri di carta imbevuti di una miscela
isolante.
h) Schermo: sottile strato di materiale conduttore o semiconduttore applicato
sulla superficie esterna o interna dell’involucro isolante e bene aderente ad
esso.
i) Cintura (in certi tipi di cavi a più anime): involucro isolante applicato sull’in-
sieme delle anime riunite.
l) Guaina metallica: tubo metallico continuo e aderente.
m) Rivestimento protettivo: termine generico per indicare la parte del cavo che
non ha funzione essenzialmente elettrica ma di protezione meccanica chimica
ecc.; può essere costituito da una guaina non metallica di materiale termo-
plastico, da un’armatura, da una fasciatura, ecc. o da più di detti elementi.
Nota Nei cavi considerati dalla presenti Norme esiste sempre una guaina metallica, perciò si usa
trattare separatamente la guaina stessa ed i rivestimenti protettivi eventualmente applicati
all’esterno di essa (Sez. 4 e 5 del Cap. 2).
n) Guaina termoplastica: rivestimento protettivo costituito da un tubo continuo
e aderente di materiale termoplastico.
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3 DATI DA SPECIFICARE NELLE RICHIESTE D’OFFERTA E NELLE
ORDINAZIONI
S E Z I O N E
1.3.01 Generalità
Vi sono due categorie di dati che devono essere dichiarati ai fini di individuare
un cavo:
n quelli necessari per stabilire come il cavo deve essere costruito e provato, ed
ai quali quindi si riferiscono i requisiti di collaudo;
n quelli necessari per la più opportuna scelta del cavo in relazione alle condi-
zioni d’impiego.
I primi sono elencati in 1.3.02; per gli altri vedasi l’Appendice D.
Le presenti Norme non dicono quali dati debbano essere specificati dall’ac-
quirente e quali dal fornitore; tuttavia i dati di cui in 1.3.02 devono essere tutti
confermati da entrambi al momento dell’ordinazione.
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Tab. 1.3.03 Correlazione fra i valori unificati delle tensioni d’isolamento dei cavi
2 COSTRUZIONE
CAPITOLO
1 CONDUTTORI
S E Z I O N E
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2.1.03 Dati prescritti per conduttori di Classe 2 a Norme CEI 20-29
Nella seguente tabella sono riportati i dati prescritti per i conduttori più usati di
Classe 2 a Norme CEI 20-29.
1 2 3 4 5 6 7
Resistenza massima del
Numero minimo dei fili nel conduttore
conduttore a 20 °C
Conduttore
Sezione a sezione Conduttore Conduttore Conduttore
nominale circolare settorale di rame d’alluminio
compatto
(mm2) Cu Al Cu Al (W/km) (W/km)
10 6 — — — 1,83 3,08
16 6 6 — — 1,15 1,91
25 6 6 6 6 0,727 1,20
35 6 6 6 6 0,524 0,868
50 6 6 6 6 0,387 0,641
70 12 12 12 12 0,268 0,443
95 15 15 15 15 0,193 0,320
120 18 15 18 15 0,153 0,253
150 18 15 18 15 0,124 0,206
185 30 30 30 30 0,0991 0,164
240 34 30 34 30 0,0754 0,125
300 34 30 34 30 0,0601 0,100
400 53 53 53 53 0,0470 0,0778
500 53 53 53 53 0,0366 0,0605
630 53 53 53 53 0,0283 0,0469
800 53 53 — — 0,0221 0,0367
1000 53 53 — — 0,0176 0,0291
1 2 1 2 1 2
Sezioni nominali Sezioni nominali Sezioni nominali
Conduttori Conduttori per il Conduttori Conduttori per il Conduttori Conduttori per il
principali (mm2) neutro (mm2) principali (mm2) neutro (mm2) principali (mm2) neutro (mm2)
10 10 70 35 240 150
16 16 95 50 300 150
25 25 120 70 400 240
35 25 150 95 500 300
50 25 185 95
2 ISOLANTE
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I nastri devono essere avvolti in modo uniforme con o senza sovrapposizione de-
gli orli, in modo da soddisfare a quanto prescritto in 3.4.04.
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2.2.04 Spessori isolanti dei cavi a campo elettrico radiale
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9
Sezione Tensione nominale d’isolamento del cavo verso terra U0 (kV)
nominale
(mm2) 0,6 2,3 3,6 6,0 8,7 12 15 18 26
2.3.01 Cavi con anime schermate sotto unica guaina metallica (cavi a campo elettrico
radiale)
Le anime aventi uno schermo sopra l’isolante devono essere cordate insieme con
riempitivi di carta e l’insieme deve essere fasciato con uno o più nastri metallici o
metallizzati che permettano il contatto fra gli schermi e la guaina metallica del ca-
vo. Il tutto deve essere impregnato con miscela come detto in 2.2.01.
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2.3.02 Cavi con cintura isolante (cavi a campo elettrico non radiale)
Le anime non aventi schermo sopra l’isolante devono essere cordate insieme con
riempitivi di carta isolante; l’insieme deve essere ulteriormente isolato come pre-
scritto in 2.2.01, ed eventualmente schermato come detto in 2.2.02. Il tutto deve
inoltre essere impregnato con miscela come detto in 2.2.01.
4 GUAINA METALLICA
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Per la guaina di piombo, i valori della colonna 2 di Tab. 2.4.04 si applicano solo
ai cavi aventi U0 inferiore a 6 kV, i quali abbiano la guaina metallica rivestita da
una guaina di materiale termoplastico (con o senza ulteriore armatura); quelli
della colonna 1 si applicano in tutti gli altri casi, salvo quanto detto sopra.
La guaina di piombo, non è prevista per essere usata come conduttore neutro del
sistema elettrico. La guaina di alluminio può essere usata come conduttore neu-
tro purché la sua sezione equivalente (1.2.04 e) non sia inferiore a quella deter-
minata secondo 2.1.04 e purché sia adeguatamente protetta contro le corrosioni
(2.5.02).
La guaina metallica può essere impiegata come conduttore di terra o di protezio-
ne purché sussistano le condizioni di cui in 2.2.03, 3.3.01 e 3.3.02 delle suddette
Norme CEI 11-17.
Gli spessori prescritti per la guaina metallica sono forniti dalla Tab. 2.4.02 in fun-
zione del diametro fittizio sotto la guaina. Nell’Appendice E si trovano calcolati
gli spessori per i cavi non armati, unipolari, tripolari e quadripolari beltati di uso
più frequente.
0 1 2 3 4
Spessore prescritto della guaina
Diametro fittizio sotto la guaina
Lega piombo Alluminio
Guaina Guaina Guaina Guaina
Oltre Fino a
comune ridotta liscia corrugata
mm mm
mm mm mm mm
— 15,0 1,2 1,0 0,9 0,6
15,0 20,0 1,2 1,1 1,0 0,7
20,0 22,5 1,3 1,2 1,1 0,8
22,5 25,0 1,4 1,2 1,1 0,8
25,0 30,0 1,5 1,3 1,2 0,9
30,0 32,5 1,6 1,4 1,3 1,0
32,5 35,0 1,7 1,4 1,3 1,0
35,0 40,0 1,8 1,5 1,4 1,1
40,0 42,5 1,9 1,6 1,5 1,2
42,5 45,0 2,0 1,7 1,5 1,2
45,0 47,5 2,1 1,7 1,6 1,2
47,5 50,0 2,2 1,8 1,6 1,2
50,0 52,5 2,3 1,8 1,7 1,3
52,5 55,0 2,3 1,9 1,7 1,3
55,0 57,5 2,4 2,0 1,8 1,3
57,5 60,0 2,5 2,0 1,8 1,3
60,0 65,0 2,6 2,1 1,9 1,4
65,0 67,5 2,7 2,2 2,0 1,4
67,5 70,0 2,8 2,2 2,0 1,4
70,0 72,5 2,9 2,3 2,1 1,5
72,5 75,0 3,0 2,4 2,1 1,5
75,0 77,5 3,0 2,4 2,2 1,5
77,5 80,0 3,1 2,5 2,2 1,5
Nota Gli spessori di questa tabella sono stati calcolati, con arrotondamenti, con le seguenti formule (le quali sono date solo a titolo
informativo):
Colonna 1: s = 0,6 + 0,032 D Colonna 4: s = 0,3 + 0,02 D; per D £ 40 mm
Colonna 2: s = 0,6 + 0,024 D Colonna 4: s = 0,7 + 0,01 D; per D >40 mm
Colonna 3: s = 0,6 + 0,02 D
dove: s = spessore prescritto; D = diametro fittizio sotto guaina.
Lo spessore medio misurato secondo 3.4.05 non deve essere inferiore allo spes-
sore prescritto.
Nessuno dei valori misurati deve essere inferiore a:
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0,9 s nel caso della guaina di lega di piombo;
0,9 s 0,1 mm nel caso della guaina di alluminio,
dove s è lo spessore prescritto in mm.
2.5.01 Generalità
I tipi più usuali di rivestimenti protettivi sulla guaina metallica sono elencati qui
di seguito e descritti nei successivi articoli di questa sezione:
a) guaina di materiale termoplastico (2.5.02);
b) armatura a nastri di acciaio (2.5.03);
c) armatura a fili o piattine di acciaio (2.5.04);
d) armature come b) e c) ma non magnetiche, per casi particolari (2.5.05).
In certi casi possono anche usarsi cavi senza rivestimento protettivo, cioè a
guaina metallica nuda.
I suddetti tipi di rivestimenti protettivi possono essere applicati sia sui cavi con
guaina di lega di piombo, sia su quelli con guaina di alluminio; in generale però
per questi ultimi si usa solo il tipo a). Su un medesimo cavo possono anche esse-
re applicati due o più rivestimenti; un caso frequente è quello di una guaina di
materiale termoplastico insieme con un’armatura (2.5.06).
Per particolari condizioni di posa, d’altra parte, possono essere concordati tra for-
nitore ed acquirente rivestimenti protettivi di tipo speciale od aventi qualche par-
ticolare variazione rispetto ai tipi normali descritti negli articoli che seguono.
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Tab. 2.5.02 Spessore prescritto per le guaine di materiale termoplastico
1 2 3 4 5 6
Diametro fittizio Spessore Diametro fittizio Spessore
sotto guaina prescritto della sotto guaina prescritto della
oltre fino a guaina(1) oltre fino a guaina(1)
mm mm (mm) mm mm (mm)
— 15,3 1,4 62,5 65,3 3,2
15,3 18,1 1,5 65,3 68,1 3,3
18,1 20,8 1,6 68,1 70,8 3,4
20,8 23,6 1,7 70,8 73,6 3,5
23,6 26,4 1,8 73,6 76,4 3,6
26,4 29,2 1,9 76,4 79,2 3,7
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c) Armatura vera e propria: sull’imbottitura di cui in b) devon essere applicati
due nastri di acciaio previamente spalmati di miscela bituminosa, avvolti a
spirale aperta nello stesso senso in modo che il secondo nastro copra l’inter-
vallo lasciato tra le spire del primo e si sovrapponga ad esso per almeno un
quarto della sua larghezza da ciascuna parte.
La giunzione dei nastri di acciaio deve essere fatta per saldatura.
Si devono usare nastri d’acciaio non legato, laminati a freddo, categoria com-
merciale tipo Fe00, secondo Tabella UNI 5961.
Durante l’applicazione dei nastri o della fasciatura di cui in d), si deve versare
sul cavo miscela bituminosa calda.
d) Fasciatura esterna: deve essere costituita da uno strato continuo di filaccia di
juta preimpregnata, oppure altri materiali idonei spalmati con abbondante
miscela a base di bitume e successivamente con miscela d’acqua e talco o
calce o simili sostanze che prevengono l’appiccicamento (vedi anche
2.5.04.d1).
e) La natura e la composizione delle miscele usate per le spalmature e le impre-
gnazioni di cui ai paragrafi precedenti devono essere tali da non dar luogo ad
azioni nocive sulla guaina metallica e sull’armatura.
Per il trattamento della carta e dei materiali fibrosi, in alternativa alle miscele
bituminose si possono impiegare sostanze impregnanti che abbiano equiva-
lente o migliore efficacia nel preservare carta, juta, ecc., da putrefazione o
degradazione fisico-chimica, sempre che non diano luogo ad azioni nocive
per i materiali metallici o non metallici dei cavi e che non siano più dilavabili
delle suddette miscele. A tali requisiti risponde per esempio il pentaclorofe-
nillaurato.
f) Gli spessori prescritti per i vari strati componenti l’armatura si ricavano dalla
seguente tabella:
Gli spessori misurati secondo 3.4.07 e 3.4.08, devono corrispondere a quelli pre-
scritti, con le tolleranze ammesse negli articoli stessi.
g) Zincatura dei nastri: di regola non richiesta.
Qualora la zincatura sia richiesta, l’eventuale prova relativa deve essere con-
cordata tra acquirente e fornitore. In ogni caso, al semplice esame a vista, lo
strato zincato protettivo deve risultare continuo, uniforme e aderente.
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c) Armatura vera e propria: sull’imbottitura devono essere applicati ad elica lun-
ga fili rotondi o appiattiti (piattine) di acciaio zincato, in numero tale da costi-
tuire uno strato praticamente chiuso.
Per l’armatura si devono usare:
n filo d’acciaio comune secondo Tabella UNI 3598, tipo C, ricotto e zincato;
oppure
n piattine di acciaio comune, ricotto, zincato, avente caratteristiche
meccaniche corrispondenti a quelle del suddetto filo tipo C secondo
Tabella UNI 3598 però con carico di rottura compreso tra 300 N/mm 2
e 420 N/mm2.
Durante l’applicazione dei fili o piattine, o della fasciatura di cui in d), si deve
versare miscela calda sull’armatura.
d) Fasciatura esterna: come 2.5.03.d), tenendo conto di quanto segue:
d1) In casi speciali e previo accordo tra fabbricante ed acquirente, la fasciatu-
ra esterna può essere omessa (cavi con armatura scoperta). In tali casi si
omette anche di versare la miscela di cui agli ultimi capoversi di 2.5.03.b)
e 2.5.04.c).
d2) Quando poi è richiesta con armatura scoperta e con spirale antisvolgente,
sull’armatura di cui in c) si deve avvolgere ad elica aperta, in senso con-
trario a quello dei fili o piattine, un nastro di ferro zincato largo almeno
10 mm e di spessore non inferiore a 0,5 mm e 0,8 mm rispettivamente
per diametri sull’armatura fino a 50 mm e oltre 50 mm.
e) Natura e composizione delle miscele: (vedi 2.5.03.e).
f) Zincatura dei fili e delle piattine.
La zincatura dei fili d’armatura deve essere di Classe M (zincatura media) se-
condo Tabella UNI 7245.
I fili zincati devono avere rivestimento brillante, uniforme ed aderente. Non si
danno prescrizioni per la resistenza alla corrosione. Deve essere verificata
l’aderenza dello zinco, secondo la Tabella UNI 4007.
Per le piattine d’acciaio zincate non sono previste prove di zincatura.
g) Gli spessori prescritti per i vari strati componenti l’armatura si ricavano dalla
tabella che segue. Gli spessori misurati secondo 3.4.07 e 3.4.09, devono corri-
spondere a quelli prescritti, con le tolleranze ammesse negli articoli stessi.
Per cavi destinati a posa subacquea o per altre condizioni di posa speciali
possono essere adottati valori diversi da quelli specificati in tabella.
Diametro fittizio(1)
sulla guaina metallica { fino
oltre mm
a mm
—
13
13
35
35
45
45
55
55
70
70
—
1) Armatura a fili rotondi
Spessore complessivo degli strati
a) e b) (mm) 2,0 2,5 2,5 2,5 — —
Diametro dei fili (mm) 1,6 2,0 2,5 3,15 — —
Spessore della fasciatura esterna (mm) 2,0 2,0 2,0 2,0 — —
2) Armatura a fili piatti
Spessore complessivo degli strati
a) e b) (mm) 2,0 2,0 2,0 2,0 2,5 2,5
Spessore delle piattine (mm) 1,4 1,4 1,8 1,8 1,8 2,4
Spessore della fasciatura (mm) 2,0 2,0 2,0 2,0 2,5 2,5
(1) Per cavi a più guaine metalliche, vedi nota (1) alla tabella dell’art. 2.5.03.
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2.5.05 Armature non magnetiche
In casi speciali, e previ espliciti accordi tra acquirente e fornitore, le armature a
nastri o a fili, di cui in 2.5.03 c) e 2.5.04 c), sono costituite da materiale amagne-
tico.
Il materiale da usare deve essere specificato di volta in volta.
La costruzione e i dati dimensionali delle armature suddette devono rispondere a
quanto è detto in 2.5.03 e 2.5.04.
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dalla tabella di cui in 2.5.02, prendendo come diametro sotto la guaina il
diametro fittizio sulla fasciatura suddetta.
Se si usa un’armatura a nastri (2.5.03) od a fili (2.5.04), si deve far riferimento,
per la determinazione degli spessori, al diametro fittizio del cerchio circoscrit-
to all’insieme dei cavi unipolari riuniti, tenendo presente che se i cavi unipo-
lari sono rivestiti da una guaina termoplastica, lo spessore dell’imbottitura
può essere ridotto a 1 mm (2.5.06).
Se si usa un’armatura, questa può essere protetta da una guaina termoplastica
(2.5.06) anziché da una fasciatura fibrosa.
6 MODALITÀ DI CONSEGNA
S E Z I O N E
2.6.01 Generalità
La consegna deve essere eseguita su bobine di dimensioni corrispondenti alla
Tab. CEI-UNEL 09812 salvo diverso accordo al momento dell’ordine tra forni-
tore e acquirente.
Ogni bobina deve portare, in modo indelebile, il nome del fabbricante, il tipo e
la sezione del cavo, il numero d’ordine e la lunghezza della pezzatura, nonché
frecce indicanti il senso in cui la bobina deve essere rotolata.
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3 PROVE
CAPITOLO
3.2.01 Generalità
Le prove descritte in questa Sezione devono essere eseguite sulle pezzature di
ogni cavo finito, nel numero precisato nei rispettivi articoli.
Qualora il fabbricante presenti i certificati delle prove da lui previamente ese-
guite nel numero e nel modo prescritto dalle presenti Norme, all’atto del collau-
do, previo accordo fra le parti, le prove possono venire eseguite su un numero di
pezzature minore di quello precisato nei rispettivi articoli o anche del tutto
omesse. Il suddetto numero limitato di pezzature su cui eseguire le prove va scel-
to a giudizio dell’acquirente. In ogni caso se anche una sola prova dà risultato
non soddisfacente il collaudatore può estendere l’esecuzione di quella prova su
tutte le pezzature della fornitura.
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Ciascuna pezzatura che dia risultato non soddisfacente in una qualunque delle
prove prescritte viene dichiarata non conforme alle presenti Norme, senza
pregiudizio per le pezzature rimanenti.
1 2 3
Tensione di prova Durata della prova
(kV) (min)
Prova con tensione alternata:
1) Cavi a campo elettrico radiale
n per U0 £ 3,6 2,5 U0 + 2 5
n per U0 > 3,6 2,5 U0 5
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b) Cavi a campo elettrico non radiale
Per questi cavi la prova può essere eseguita in trifase oppure in monofase.
n La prova in trifase si esegue applicando la tensione ai tre conduttori o col-
legando il centro del trasformatore di prova alla guaina metallica del cavo.
Se la tensione d’isolamento verso terra (U0) del cavo in prova è maggiore
di U/1,73, dove U è la tensione di isolamento tra le fasi del cavo stesso
(vedi per es. colonne, 2, 4, 6, 8 della Tab. 2.2.05), allora oltre alla prova in
trifase si deve eseguire una prova supplementare in monofase, applican-
do la tensione di prova tra i conduttori collegati tra loro in parallelo e la
guaina metallica.
n La prova in monofase si esegue applicando la tensione successivamente
tra ciascun conduttore e gli altri collegati alla guaina metallica.
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Come temperatura dei conduttori si deve prendere quella dell’aria nell’immediata
vicinanza della bobina del cavo. Il cavo deve essere lasciato per almeno 12 h
nell’ambiente dove avrà luogo la misura, ambiente la cui temperatura deve esse-
re ragionevolmente costante.
In caso di dubbio circa l’uguaglianza della temperatura del conduttore con quella
dell’ambiente circostante, la resistenza elettrica del conduttore deve essere misu-
rata dopo aver mantenuto il cavo nell’ambiente suddetto per 24 h, oppure im-
merso in acqua per almeno 12 h.
La misura della resistenza elettrica deve essere effettuata con corrente continua.
Il risultato Rt della misura fatta alla temperatura ambiente t °C deve essere ripor-
tato alla temperatura di 20 °C mediante una delle formule seguenti:
t Ð 20
per il rame R 20 = R t Ð ---------------------- × R t
234 ,5 + t
t Ð 20
per l’alluminio R 20 = R t Ð ---------------------- × R t
230 ,0 + t
Inoltre il risultato della misura va riportato alla lunghezza di 1 km, tenendo conto
della lunghezza misurata di ciascuna pezzatura.
Il valore di resistenza elettrica ottenuto non deve essere superiore a quello pre-
scritto in 2.1.03.
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n per cavi multipolari a campo non radiale, fra un conduttore e gli altri collegati
alla guaina metallica.
I risultati della misura devono essere riportati alla temperatura di 20 °C moltipli-
candoli per i coefficienti di correzione dati nella seguente tabella, salvo diverso
accordo tra fabbricante ed acquirente, basato su una curva ricavata sperimental-
mente sul particolare tipo di isolante in esame.
t °C 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30
K 0,30 0,35 0,45 0,55 0,75 1,00 1,32 1,68 2,2 2,6 3,3
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Tale foglio va collegato a terra insieme con due fasciature di nastro di stagnola o
simile, applicate sulla guaina a breve distanza dalle estremità della pezzatura, con
l’avvertenza di togliere il velo semiconduttore nel tratto di guaina compreso tra
tali fasciature e l’estremità della guaina stessa.
Una tensione continua di prova (3.1.02) pari a (3 s + 5) kV deve essere applicata
per 60 s tra la terra e le estremità della guaina metallica sporgenti dalla guaina
termoplastica.
3.3.01 Campionatura
Un campione si intende costituito da un certo numero di spezzoni di cavo che il
collaudatore preleva da ogni cavo fabbricato per una determinata fornitura. Ai
fini del campionamento, «ogni cavo» deve intendersi individuato dagli elementi di
cui in b) fino ad l) di 1.3.02.
Di regola ogni campione consiste di 3 spezzoni, uno per ognuna delle prove di
cui in 3.3.03, 3.3.07 e 3.3.08; in certi casi inoltre il campione comprende anche
uno spezzone per la prova di cui in 3.3.09-3.3.10, uno spezzone per la prova di
cui in 3.3.11, uno per quella di cui in 3.3.12 e uno per quella di cui in 3.3.13.
È ammesso, previo accordo tra fabbricante ed acquirente, che ogni spezzone
possa servire per più di una prova purché la prova precedente non possa aver
influenzato la prova successiva. Se una prova eseguita su uno spezzone già utiliz-
zato per altro tipo di prova dà esito negativo, la prova stessa deve essere ripetuta
su un altro spezzone. Le lunghezze degli spezzoni sono indicate nei singoli arti-
coli.
Il numero dei campioni da sottoporre alle prove di cui da 3.3.03 fino a 3.3.08 è di
regola quello indicato nella seguente tabella; per le prove di cui da 3.3.09 a
3.3.13 vedere gli articoli stessi.
1 2 3
Numero di campioni da
per U0 £ 8 kV per U0 > 8 kV
provare
per lunghezza di cavo in fornitura
zero o uno(1) fino a 2 km compresi fino a 2 km compresi
uno oltre 2 fino a 10 km oltre 2 fino a 5 km
due oltre 10 fino a 20 km oltre 5 fino a 10 km
tre oltre 20 fino a 30 km oltre 10 fino a 20 km
quattro oltre 30 fino a 40 km oltre 20 fino a 30 km
cinque oltre 40 fino a 60 km oltre 30 fino a 40 km
Nota Le prove possono essere omesse, previo accordo con l’acquirente, se il fabbricante dimostra che le stesse
prove sono state eseguite in precedenza - con esito favorevole - su campioni prelevati da almeno una fornitura
di cavo costruttivamente simile a quello in esame (simile secondo il primo capoverso di 3.3.01).
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che se in più lotti. Nel caso tuttavia che una fornitura comprenda più cavi che
differiscono fra loro solo per la sezione, è possibile con accordo tra fabbricante
ed acquirente conglobarli in una sola lunghezza ai fini dell’applicazione della ta-
bella stessa.
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Nelle formule suindicate:
D indica il diametro esterno della guaina metallica, o il diametro del cerchio cir-
coscritto all’insieme delle guaine metalliche nel caso di cavi a tre guaine, ed è
misurato sopra le ondulazioni se la guaina è corrugata;
d indica il diametro del conduttore o di uno dei conduttori contenuti nel cavo
(il più grosso, se i conduttori sono disuguali); quando non si può misurarlo,
viene calcolato con d = 1,3 A (in mm) dove A (in mm2) è la sezione del
conduttore.
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3.3.08 Misura del fattore di potenza del dielettrico a varie temperature
Questa prova si esegue su cavi a campo elettrico radiale con tensione nominale
U0 uguale o maggiore di 8,7 kV. La lunghezza dello spezzone di cavo sotto la
guaina metallica non deve essere inferiore a 4 m.
Il fattore di potenza del dielettrico deve essere misurato alla tensione nominale
U0 del cavo a 4 temperature diverse. Salvo diverso accordo tra fabbricante ed
acquirente, esse sono:
a) a temperatura ambiente;
b) a circa 40 °C;
c) a circa 60 °C;
d) a circa 10 °C al di sopra della temperatura ammissibile (D.1.03).
Si devono prendere precauzioni per garantire una temperatura praticamente uni-
forme nel cavo longitudinalmente e radialmente.
Il campione di cavo è portato gradualmente alle temperature di prova riscaldan-
do:
a) guaina metallica soltanto, oppure
b) i conduttori e la guaina metallica, oppure
c) i conduttori soltanto.
Il riscaldamento della guaina metallica nei casi a) e b) può essere effettuato con
qualsiasi metodo, elettrico o non elettrico, a scelta del fabbricante; il riscaldamen-
to dei conduttori nei casi b) e c) è ottenuto mediante corrente elettrica.
In tutti i casi la guaina può essere ricoperta con un adatto isolamento termico.
Il fattore di potenza del dielettrico misurato sul cavo esclusi i terminali, non do-
vrà superare i relativi valori indicati nella seguente tabella:
Per temperature intermedie tra quelle indicate in tabella i valori del fattore di po-
tenza si ottengono per interpolazione lineare.
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Per misurare la temperatura nel punto più caldo dello spezzone, si devono appli-
care adeguati dispositivi, precisati nel verbale di collaudo.
3.3.11 Prova speciale di corrosione per cavi sotto guaina di alluminio rivestita
La presente prova ha lo scopo di accertare che, in caso di danneggiamento loca-
lizzato e limitato del rivestimento protettivo disposto sulla guiana d’alluminio,
l’eventuale corrosione della superficie esterna della guaina di alluminio resti
praticamente ristretta alla superficie danneggiata.
La prova si esegue su uno spezzone di cavo preventivamente sottoposto ai cicli
di piegatura e raddrizzamento in conformità a 3.3.04.
In corrispondenza alla parte centrale dello spezzone, servendosi di un punzone
circolare di diametro 10 mm, si indice a fondo il rivestimento protettivo in quattro
posizioni. Tali posizioni devono essere distanziate di circa 100 mm l’uno dall’altra
nel senso della lunghezza del cavo e sfalsare di 90° l’una rispetto all’altra nel sen-
so della circonferenza del cavo stesso.
Si asportano quindi i quattro dischetti di rivestimento protettivo e nei corrispon-
denti fori si asporta con cura dalla guaina metallica la miscela bituminosa ade-
rente alla sua superficie o analoga sostanza.
Si piega poi lo spezzone di cavo a forma di U con raggio di curvatura non infe-
riore a quello prescritto in 3.3.04 e lo si pone in una vasca d’acqua a temperatura
ambiente e contenente 1% di solfato di sodio, in modo che i quattro fori siano
immersi sotto un battente di almeno 500 mm di soluzione, mentre le due estre-
mità dello spezzone sporgono dall’acqua.
Si collega la guaina di alluminio al polo negativo di una sorgente a corrente con-
tinua di circa 100 V. Come anodo, si utilizza una piastra di zinco avente sufficienti
dimensioni. La corrente deve essere mantenuta al valore costante di 10 mA per
mezzo di un resistore variabile di circa 10 kW (una resistenza per ciascun spez-
zone di cavo in prova).
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Dopo 100 h ±2 h nelle suddette condizioni di prova, si toglie lo spezzone di cavo
dall’acqua, si asporta completamente il rivestimento protettivo e si elimina dalla
guaina di alluminio ogni traccia della miscela bituminosa aderente alla sua super-
ficie o analoga sostanza.
Sulla guaina di alluminio in tal modo messa allo scoperto non deve risultare visi-
bile, ad occhio nudo, alcun segno di corrosione che si estenda per più di 10 mm
oltre il bordo di uno qualsiasi dei quattro fori iniziali.
3.4.01 Generalità
Il numero degli spezzoni di cavo da sottoporre ai controlli descritti in questa se-
zione è lasciato al giudizio del collaudatore, ma deve essere in linea di massima
dell’ordine di un campione ogni 2 km circa di ciascun tipo e sezione di cavo.
Ogni campione deve essere costituito da uno spezzone di cavo prelevato
dall’estremità di una pezzatura dopo aver asportato la parte eventualmente dan-
neggiata.
Ai fini elettrici non si eseguono controlli dimensionali sui conduttori, ma si misu-
ra la resistenza elettrica, secondo 3.2.04.
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Per i cavi a campo non radiale si determinano successivamente lo spessore me-
dio della fasciatura isolante applicata sul complesso delle anime e lo spessore
medio dell’isolante applicato ad ogni conduttore, deducendoli dalla differenza
dei diametri medi ricavati in base allo sviluppo delle relative circonferenze o pe-
rimetri.
Gli spessori medi misurati devono corrispondere ai valori prescritti nelle
Tabb. 2.2.04 e 2.2.05.
Su ciascun valore misurato è ammessa una tolleranza in meno del 5% per i cavi
unipolari e dell’8% per i cavi multipolari. Non si prescrivono tolleranze in più,
tranne quelle derivanti dall’eventuale limite al diametro esterno fissato dall’ac-
quirente.
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I singoli valori misurati devono rientrare nelle tolleranze dimensionali prescritte
dalla Tabella UNI 5961, scegliendo le tolleranze nominali sino a spessore 0,5 mm
escluso e tolleranze commerciali da spessore 0,5 mm compreso ed oltre.
–0,08 sn
} per piattine zincate di spessore sn in millimetri;
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APPENDICE
A LEGHE DI PIOMBO PER CAVI
1 2 3 4 5
Tipo Composizione (percentuali in peso)
di
lega Stagno Antimonio Cadmio Tellurio
Piombo
min. max. min. max. min. max. min. max.
1 18 2,2 — — — — — —
2 — — 0,7 1,0 — — — —
3 0,35 0,45 0,15 0,25 — — — —
il resto
4 0,35 0,45 — — 0,12 0,18 — —
5 0,16 0,24 — — 0,05 0,10 — —
6 — — — — — — 0,035 0,09
(1) «Piombo» deve intendersi come piombo del tipo 99,95 secondo UNI 3165 contenente non meno del 0,02% e non più del
0,05% di impurezze.
(2) Un contenuto addizionale di rame fino al 0,05% è ammesso per le leghe da 1 a 5, salvo che per la lega 2 il contenuto di rame
può arrivare al 0,09%.
APPENDICE
B MATERIALI TERMOPLASTICI PER GUAINE
(1) La presente Appendice B riporta uno stralcio del Cap. VIII, Sez. 3, e 5 delle Norme CEI 20-11 (1968).
Alla destra del titolo di ogni articolo è citato tra parentesi il numero di quello corrispondente delle Norme CEI 20-11.
Nel testo degli articoli i numeri degli articoli citati sono quelli delle Norme CEI 20-11.
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Tab. B.1.02 (8.3.02)
1 2 3 4 5
1) I valori residui percentuali sono espressi in % dei valori trovati sui provini non sottoposti a invec-
chiamento. Quando si eseguono le prove sugli «spezzoni corti» e si tratta di prove di accettazione,
vale l’art. 3.2.08 c).
1 2 3 4
N. Requisiti di termoplasticità del Unità Valori
di riferim. PVC per guaine di qualità Rz di misura specificati
E.2 Prova di termopressione - Il metodo
E.2a Temperatura di prova °C 120
E.2b Durata di preriscaldamento ore 1
E.2c Durata sotto carico ore 1
E.2d Forza esercitata dal punzone N 3,0
E.2e Spessore residuo percentuale(1),
minimo % 60
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B.2 Foglio di Specifica del polietilene per guaine di qualità Ey
APPENDICE
C METODO DI CALCOLO FITTIZIO
Il presente metodo di calcolo è tratto dall’Appendice A della Pubblicazione
IEC 55-2 (1981).
Se ne discosta tuttavia nei punti a), d), f), g). Questo permette di ottenere dal cal-
colo gli spessori in uso in Italia da molti anni per le guaine metalliche ed estruse
di quasi tutti i cavi di più frequente impiego. Soltanto alcuni di tali spessori risul-
tano variati di 0,1 mm.
C.1.01 Scopo
Questo metodo di calcolo serve per eliminare le differenze alle quali danno luo-
go metodi di progettazione diversi.
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Esso viene usato soltanto per determinare gli spessori delle diverse protezioni di
un cavo.
C.1.02 Simboli
dL = Diametro di calcolo fittizio di un conduttore avente una data sezione,
vedi Tab. C.1.05;
Df = Diametro fittizio sotto la guaina metallica;
Dmt = Diametro fittizio sopra la guaina metallica;
Dsl = Diametro fittizio sulla riunione di tre cavi sotto guaina metallica senza
protezione;
Du = Diametro fittizio sotto la guaina estrusa;
si = Spessore prescritto dell’isolante;
sb = Spessore prescritto della cintura;
sp = Spessore prescritto della imbottitura estrusa;
spa = Spessore prescritto della guaina estrusa sull’armatura;
spu = Spessore prescritto della guaina estrusa sulla guaina metallica;
smt = Spessore prescritto della guaina metallica.
I valori vanno espressi in millimetri.
C.1.03 Arrontondamento
Tutti i diametri espressi in millimetri devono essere arrontondati alla prima cifra
decimale.
Se la seconda cifra decimale prima dell’arrotondamento è 0, 1, 2, 3, oppure 4, si
prende la prima cifra decimale inalterata.
Se la seconda cifra decimale prima dell’arrontondamento è 9, 8, 7, 6, oppure 5 si
prende la prima cifra decimale aumentata di uno.
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d) Spessore della guaina metallica:
Lo spessore smt della guaina metallica si ottiene dalla Tab. 2.4.04 in funzione
del diametro fittizio sotto la guaina.
e) Diametro sulla guaina metallica:
Dmt = Df + 2smt per guaina di piombo;
Dmt = Df + 3smt per guaina di alluminio.
f) Spessore della guaina estrusa sulla guaina metallica.
Lo spessore della guaina estrusa spu si ottiene dalla Tab. 2.5.02 in funzione
del diametro fittizio sulla guaina metallica.
g) Guaina estrusa sull’armatura.
Lo spessore della guaina estrusa sull’armatura si ottiene dalla Tab. 2.5.02 in fun-
zione del diametro fittizio Du sotto la guaina estrusa dove: Du = Dmt o Dsl + due
volte lo spessore dell’imbottitura + due volte lo spessore dell’armatura (che nel
caso di una armatura a nastri è uguale a 4 volte lo spessore del nastro).
Sezione prescritta del conduttore (mm2) Diametro fittizio dL del conduttore (mm)
4 2,3
6 2,8
10 3,6
16 4,5
25 5,6
35 6,7
50 8,0
70 9,4
95 11,0
120 12,4
150 13,8
185 15,3
240 17,5
300 19,5
400 22,6
500 25,2
630 28,3
800 31,9
1000 35,7
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APPENDICE
D SCELTA E INSTALLAZIONE DEI CAVI
D.1.01 Scopo
Scopo della presente Appendice è di fornire alcune regole e avvertenze partico-
lari per la scelta ed installazione dei cavi della presente Norma, in aggiunta a
quelle nella Norma CEI 11-17, alla quale deve essere fatto riferimento per tutto
quanto non precisato in questa Appendice.
D.1.06 Terminali
Tutti i cavi considerati dalle presenti Norme devono essere messi in opera muniti
di terminali che impediscano la penetrazione dell’umidità nell’isolante.
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APPENDICE
E SPESSORI DELLA GUAINA METALLICA E DELLA GUAINA ESTRUSA SULLA
GUAINA METALLICA PER I CAVI NON ARMATI DI USO PIÙ FREQUENTE
smt = spessore prescritto della guaina metallica;
spu = spessore prescritto della guaina estrusa sulla guaina metallica.
U0 (kV) 8,7 12 18
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Tab. E.1.02 Cavi tripolari a campo non radiale con conduttori settoriali
Fine Documento
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni
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