Norma Italiana
CEI 20-24
Data Pubblicazione Edizione
1998-04 Seconda
Classificazione Fascicolo
20-24 3802 R
Titolo
Giunzioni e terminazioni per cavi d’energia
Title
Joints and terminals for power cables
NORMA TECNICA
COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La norma riguarda gli accessori (giunzioni e terminazioni) per linee in cavo in sistemi elettrici a corrente
alternata con tensione massima da 3,6 a 72,5 kV. Non riguarda invece accessori per cavi impregnati con
olio fluido e cavi a pressione interna od esterna di gas od olio.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 550).
DESCRITTORI
cavi di energia; giunzioni e terminazioni;
Internazionali
Legislativi
INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-24 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.
CDU
LEGENDA
(UTE) La Norma in oggetto deve essere utilizzata congiuntamente alle Norme indicate dopo il riferimento (UTE)
CAPITOLO
1 GENERALITÀ 1
SEZIONE
1 CAMPO DI APPLICAZIONE 1
SEZIONE
2 DEFINIZIONI 1
CAPITOLO
2 SPECIFICAZIONI E PRESCRIZIONI 5
SEZIONE
1 CONDIZIONI D’IMPIEGO 5
SEZIONE
2 CARATTERISTICHE NOMINALI E RELATIVE PRESCRIZIONI 6
CAPITOLO
3 DATI PER L’OFFERTA E L’ORDINAZIONE 7
CAPITOLO
4 PROVE 7
SEZIONE
1 GENERALITÀ 7
SEZIONE
2 MODALITÀ E REQUISITI DI PROVA 9
A PP ENDI CE
A PROVE DI INVECCHIAMENTO IN ATMOSFERA UMIDA 16
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1 GENERALITÀ
CAPITOLO
1 CAMPO DI APPLICAZIONE
S E Z I O N E
1.1.01 Oggetto
Le presenti Norme riguardano gli accessori (giunzioni e terminazioni) per linee
in cavo in sistemi elettrici a corrente alternata con tensione massima da 3,6 kV
a 72,5 kV.
Esse non riguardano accessori per cavi impregnati con olio fluido e cavi a pres-
sione interna od esterna di gas od olio.
1.1.02 Scopo
Le presenti Norme hanno lo scopo di fornire i dati per l’ordinazione e le prescri-
zioni di prova cui devono rispondere le giunzioni e le terminazioni per cavi di
cui in 1.1.01.
2 DEFINIZIONI
S E Z I O N E
1.2.01 Giunzione
Accessorio che consente di connettere i conduttori di due o più cavi, ripristinan-
done l’isolamento, la continuità elettrica degli eventuali schermi o guaine metalli-
ci e la protezione degli agenti esterni.
Nota Abitualmente si chiama giunto l’insieme degli elementi prevalentemente costituito da parti pre-
fabbricate, per mezzo del quale si realizza una giunzione; si chiama invece corredo per giun-
zione l’insieme degli elementi vari (connettori, nastri, setti isolanti, ecc.), con i quali si realizza
una giunzione, montandoli sul posto secondo un disegno prestabilito.
1.2.11 Connettore
Nelle presenti norme, a differenza di quanto definito in altre Norme, per connet-
tore si intende un dispositivo atto a realizzare una connessione elettrica stabile
fra elementi metallici diversi, senza necessariamente implicare il concetto che
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con detto dispositivo, una volta applicato, si possa ottenere anche la facile scon-
nessione degli elementi stessi.
1.2.13 Terminazione
Accessorio che realizza l’unione di un cavo ad un altro elemento di un sistema
elettrico; esso chiude l’estremità del cavo e provvede al passaggio del o dei con-
duttori dall’isolante del cavo ad un altro mezzo isolante che generalmente è
l’aria, nonché al collegamento elettrico - per messa a terra o per altro scopo - de-
gli eventuali schermi o guaine metallici.
Nota Abitualmente si chiama terminale l’insieme degli elementi prevalentemente costituito da parti
prefabbricate, per mezzo del quale si realizza una terminazione; si chiama invece corredo per
terminazione l’insieme degli elementi vari (capocorda, nastri, ecc.) con i quali si realizza una
terminazione, montandoli sul posto secondo un disegno prestabilito.
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1.2.21 Cono deflettore
Elemento componente, costituito da materiale conduttore (eventualmente a bassa
conducibilità), raccordato ed elettricamente connesso allo schermo od alla guaina
metallica del cavo, allo scopo di evitare valori pericolosamente elevati di gra-
diente elettrico.
Nota Il cono deflettore può essere a volte sostituito da una opportuna sagomatura dell’estremità dello
schermo o della guaina metallica del cavo.
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1.2.29 Tensione massima dell’accessorio
È il valore più elevato della tensione efficace tra le fasi per la quale l’accessorio è
previsto, in particolare per quanto concerne il suo isolamento.
Essa è contrassegnata con il simbolo Um.
2 SPECIFICAZIONI E PRESCRIZIONI
CAPITOLO
1 CONDIZIONI D’IMPIEGO
S E Z I O N E
} massima . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 °C
media giornaliera massima . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 °C
n aria
minima per accessori per interno . . . . . . . . . . . . . . . . . –5 °C
minima per accessori per esterno . . . . . . . . . . . . . . . . . –25 °C
n terreno a profondità non inferiore a 0,8 m . . . . . . . . . . . . . . . . 20 °C
Nota Per condizioni d’impiego particolari, devono essere presi accordi tra committente e fornitore.
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2 La ridotta densità dell’aria influisce anche sulla sovratemperatura di quegli accessori, di
regola i terminali, il cui raffreddamento è affidato all’azione dell’aria ambiente. A parità
di altre condizioni d’installazione, si può ritenere che per mantenere le stesse sovratempe-
rature sia necessario ridurre il valore della corrente nominale dell’accessorio dell’1% per
ogni 1000 m in più rispetto al limite convenzionale sopra specificato.
dove Sp ed Lp sono i valori rispettivamente della salinità di tenuta e della linea di fuga specifi-
ca verificati sperimentalmente
ed Sx ed Lx sono i valori incogniti equivalenti relativi alla condizione di esercizio considerata.
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2.2.02 Contrassegni e dati di targa
Ogni accessorio rispondente alle presenti Norme deve essere chiaramente con-
trassegnato con i seguenti dati:
n nome del fabbricante o marchio che ne consenta l’identificazione;
n contrassegno CEI se l’accessorio risponde a tutte le prescrizioni delle presenti
Norme ed è stato ammesso all’uso del contrassegno dal Consiglio del CEI (1);
n sigla che consenta l’identificazione del tipo di accessorio, come da Tabella
CEI-UNEL ... (in preparazione).
4 PROVE
CAPITOLO
1 GENERALITÀ
S E Z I O N E
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Esse hanno lo scopo di verificare che un certo modello di accessorio corrisponda
ai requisiti stabiliti dalle presenti Norme.
Le prove sono le seguenti:
a) prova di tenuta a frequenza d’esercizio (4.2.01);
b) prova di tenuta ad impulso atmosferico (4.2.02);
c) verifica del comportamento alla corrente dinamica (4.2.03 e 4.2.05);
Nota Da eseguire sugli accessori tripolari e sugli accessori unipolari forniti in complessi tripolari pre-
fabbricati.
Sugli accessori unipolari, quando non siano forniti in complessi tripolari prefabbricati, questa
prova non è di regola richiesta; essa può essere tuttavia eseguita previo accordo tra fornitore e
committente. In questo caso anche le modalità di prova (valore della corrente da applicare,
numero delle applicazioni, distanza tra accessorio e conduttore di ritorno, sistema di fissaggio,
ecc.) devono essere concordate tra fornitore e committente.
d) verifica del comportamento alla corrente termica (4.2.04 e 4.2.05);
e) prova ai cicli termici (4.2.06);
f) misura delle scariche parziali (4.2.07);
Nota Da eseguire soltanto sugli accessori per cavi ad isolante estruso ed aventi anime singolarmente
schermate.
g) prova in nebbia salina (4.2.08);
Nota Da eseguire sulle terminazioni per esterno.
h) prova di invecchiamento in atmosfera umida (4.2.09).
Nota Da eseguire sulle terminazioni con isolamento esterno in materiale organico e destinate ad es-
sere impiegate all’interno in condizioni di temperatura ed umidità variabili. Inoltre i connet-
tori devono essere sottoposti alle prove prescritte dalle relative Norme. A richiesta del commit-
tente, il fornitore è tenuto ad esibire i certificati di prova.
Le prove da eseguire su accessori speciali (1.2.05 e 1.2.16) devono essere oggetto
di accordi particolari tra committente e fornitore.
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Qualora la sezione minima ammissibile per gli accessori sia superiore a quelle
qui indicate, la sezione del cavo da impiegare per la prova deve essere scelta me-
diante accordi tra committente e fornitore.
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Tab. 1 Valori delle tensioni per le prove d’isolamento delle terminazioni e delle giunzioni
1 2 3 4 5
U0 U Um Tensione di prova a
Tensione di prova ad
Tens. nom. isol. Tens. nom. isol. Tensione massima frequenza
impulso atmosferico
verso terra tra conduttori per accessorio d’esercizio
(kV cr.)
(kV) (kV) (kV) (kV eff.)
2,3 3 3,6 10 40
3,6 6 7,2 20 60
6 7,2 20 60
6
10 12 28 75
10 12 28 75
8,7
15 17,5 38 95
15 17,5 38 95
12
20 24 50 125
15 20 24 50 125
18 30 36 70 170
30 36 70 170
26
45 52 95 250
45 52 95 250
36
60 72,5 140 325
Nel caso delle terminazioni con isolatori non rigidi, la disposizione di prova deve
essere quella stabilita dal costruttore in relazione alle condizioni d’impiego.
La verifica del comportamento dinamico si effettua facendo passare una corrente
tale che i valori della prima cresta e della costante di tempo della componente
unidirezionale siano uguali a quelli riportati nelle colonne 3 e 5 della Tab. 2.
Tab. 2 Valori di prova per la verifica del comportamento alla corrente dinamica
1 2 3 4 5
Sezione nominale S Valore della Valore della
del conduttore (mm2) corrente costante
di prova di tempo
Rame Alluminio (kA cresta) (s)
S £ 50 S £ 95 25 25 0,02
50 < S £ 120 95 < S £ 185 38 60 0,03
S > 120 S > 185 50 100 0,04
È ammessa una tolleranza del ±5% sul valore di cresta della corrente di prova e
del ±10% sulla costante di tempo.
Si devono eseguire nove applicazioni di corrente ad intervalli non inferiori a
10 min e facendo in modo che il massimo grado di asimmetria dell’onda di
corrente applicata si verifichi almeno una volta su ciascuna delle fasi.
La durata di ciascuna applicazione deve essere pari ad almeno 2 volte la costante
di tempo prescritta.
Per gli accessori che possono essere destinati anche a reti con elevate potenze di
cortocircuito (servizio pesante), da parte del committente può essere richiesta
una prova speciale per la verifica del comportamento alla corrente dinamica al
valore di corrente indicato nella colonna 4 della Tab. 2.
Tale prova deve essere eseguita su altri 2 campioni, appositamente preparati
(4.1.03), seguendo le stesse modalità sopra indicate.
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4.2.04 Verifica del comportamento alla corrente termica
La prova deve essere eseguita con corrente alternata trifase sugli accessori tripo-
lari e su quelli unipolari forniti in complessi tripolari prefabbricati, e con corrente
alternata monofase sugli accessori unipolari di altro tipo.
La verifica del comportamento termico si effettua applicando una sola volta una
corrente i avente il valore efficace indicato nella Tab. 3 per la durata di 1 s.
Il valore della corrente i ed il tempo di applicazione T possono essere variati
2
purché il valore di òTo i dt rimanga costante ed il tempo di applicazione risulti non
superiore a 2s.
2
Sul valore di òTo i dt è ammessa una tolleranza del ±10%.
Nota Le prove per la verifica del comportamento alla corrente termica ed alla corrente dinamica
possono essere eseguite contemporaneamente purché siano rispettate le precedenti prescrizioni.
Tab. 3 Valori delle correnti di prova per la verifica del comportamento termico degli acces-
sori (*)
1 2 3 4 5 6 7
Valori delle correnti di prova (kA efficaci)
Sezioni
per temperature ammissibili di
nominali
conduttori di Cu conduttori di Al
mm2
160 °C (1) 200 °C (2) 250 °C (3) 160 °C (1) 200 °C (2) 250 °C (3)
25 3,5 4 4,5 2,5 2,5 3
35 5 5,5 6 3 3,5 4
50 7 8 8,5 4,5 5,0 5,5
70 10 10 11 6,3 7,5 8
95 13 14 16 8,5 9,5 10
120 16 18 20 10 12 13
150 20 23 25 13 15 16
185 - - - 16 18 20
240 - - - 21 21 25
NotaI valori delle correnti di prova sono stati fissati prevedendo una temperatura iniziale massima del conduttore
di 35 °C, con limite massimo, comunque, di 25 kA.
(1) Limite di temperatura generalmente ammesso per il PVC o per connettori con saldatura dolce.
(2) Limite di temperatura generalmente ammesso per la carta impregnata.
(3) Limite di temperatura generalmente ammesso per gomma etilenpropilenica e per polietilene reticolato.
(*) I valori delle temperature-limite e conseguentemente quelli delle correnti di prova sono in corso di revisione in sede IEC.
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Fig. 1 Disposizione di prova per la verifica del comportamento alla corrente dinamica delle
terminazioni
(°) I tondi di rame devono avere sezione uguale all’incirca a quella dei conduttori
del cavo.
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4.2.05 Criteri per la valutazione dell’esito delle prove per la verifica del
comportamento alle correnti dinamica e termica
L’esito delle prove di cui agli articoli 4.2.03 e 4.2.04 è da ritenersi favorevole se
l’accessorio non presenta alla fine delle prove stesse danni di natura meccanica e
se successivamente supera la prova di tensione indicata all’articolo 4.2.01, esegui-
ta a secco applicando i valori di tensione indicati nella colonna 4 della Tab. 1 per
la durata di 1 min.
Inoltre non si devono verificare fuoriuscite di miscela.
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Tab. 4 Valori prescritti delle tensioni di esplorazione e di estinzione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Tensione nominale di
2,3 3,6 6,0 8,7 12,0 15,0 18,0 26 36
isolamento verso terra, U0 kV
Tensione di esplorazione, Up
3,5 5,2 9,0 13,0 18,0 22,5 27,0 39 54
kV
Tensione di estinzione minima
2,9 4,4 7,5 11,0 15,0 18,7 22,5 32,5 45
ammessa, Ue min(*) kV
(*) Riferita alla carica apparente di 20 pC.
(Il valore di 20 pC, conforme alle Norme 20-16, è provvisorio).
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di la si incrementa ancora ogni 5 min con gradini del 5% della tensione di
scarica fino al verificarsi di una nuova scarica.
Si ripete quest’ultima procedura per altre due volte, per un totale di 4 sca-
riche;
e) Prova di tenuta di 1 h - È una prova eseguita a salinità costante e a tensione
costante dopo le prove di precondizionamento di cui in d) per la durata d 1 h
o sino a scarica;
f) Verifica della salinità di tenuta - Terminate le prove di precondizionamento
di cui al punto d), la terminazione viene sottoposta ad una serie di 4 prove di
tenuta di 1 h (v. punto e), ciascuna delle quali è caratterizzata dalla tensione
verso massa pari alla tensione massima dell’accessorio diviso 3 , e della salin-
ità specificata.
Tra una prova di 1 h e la successiva, la camera di prova viene svuotata della
nebbia e le superfici isolanti vengono accuratamente risciacquate con acqua
comune.
L’esito della prova di tenuta viene considerato favorevole se, sul complesso
delle 4 prove di 1 h eseguite, non più di una ha dato luogo a scarica.
Per quanto non diversamente specificato, devono essere ritenute valide le
prescrizioni contenute nelle Raccomandazioni CEI S.487.
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APPENDICE
A PROVE DI INVECCHIAMENTO IN ATMOSFERA UMIDA
A.1 Generalità
La prova consiste nel sottoporre le terminazioni a cicli alterni di condizioni
secche e di condizioni di elevata umidità in presenza di tracce di inquinamento.
La prova deve essere eseguita con tensione alternata trifase sugli accessori tripo-
lari e su quelli unipolari forniti in complessi tripolari prefabbricati, e con tensione
alternata monofase sugli accessori unipolari di altro tipo.
A.3 Alimentazione
La sorgente di alimentazione utilizzata per mettere in tensione le terminazioni
deve avere, alla tensione di prova, una corrente di cortocircuito superiore a 1 A
ed una variazione massima di tensione, per tutta la durata della prova, inferiore
al 5%.
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A.5 Disposizione delle terminazioni all’interno della camera di prova
Le terminazioni all’interno della camera dovranno essere disposte in modo da
evitare qualsiasi influenza reciproca e da rispettare le distanze di isolamento. Per
tale motivo si raccomanda di mantenere, tra le terminazioni in prova, distanzia-
menti pari ad almeno 1,5 volte l’altezza delle terminazioni stesse.
Le terminazioni saranno montate come indicato in Fig. A2, avendo cura di eli-
minare, sia sul lato in tensione che sul lato terra, punte e spigoli che potrebbero
alterare la distribuzione del campo elettrico lungo le terminazioni in prova.
Allo scopo di consentire la rilevazione della corrente di fuga durante le prove,
le terminazioni devono essere dotate di opportune fascette metalliche collegate
a terra tramite una impedenza di misura come schematicamente indicato nella
Fig. A2.
A.7.2 Al termine del ciclo di cui in A.7.1, le terminazioni devono essere mantenute,
per 24 h ed in assenza di tensione, nella camera di prova ad una temperatura
di 20 °C ±5 °C e con umidità relativa inferiore all’80%, allo scopo di ottenere
il loro completo asciugamento.
Devono quindi essere sottoposte alla prova di tenuta per 1 min a frequenza indu-
striale a secco, in accordo con quanto prescritto in 4.2.01.
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La tensione di prova deve infine essere aumentata con continuità sino al valore
3 Um/ 3 ed ivi mantenuta per 30 s.
In caso di terminazioni tripolari, l’applicazione della tensione deve essere effet-
tuata ciclicamente su ciascuna delle singole fasi, collegando a terra le fasi non in
prova.
L’andamento dei principali parametri di prova è riportato in Fig. A4.
A.8 Requisiti
La prova si ritiene superata se:
n non si sono prodotte scariche esterne o perforazioni durante tutti i cicli di in-
vecchiamento;
n la corrente di fuga rilevata sulla terminazione durante tutto il ciclo di verifica
è risultata sempre inferiore a 0,5 mA;
n non si sono prodotte scariche esterne o perforazioni durante le verifiche con
sovratensione a frequenza industriale, sia a secco che in condizioni di con-
densazione superficiale.
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Fig. A1 Sistema impiegato per la generazione della nebbia
Dimensioni in millimetri
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Fig. A2 Disposizione delle terminazioni durante le prove
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Fig. A3 Andamento dell’umidità relativa e della temperatura nella camera durante un ciclo
completo della prova di invecchiamento artificiale accelerato. Sono pure indicati i
tempi di inserzione degli elementi riscaldanti, del dispositivo di circolazione dell’aria
e dei nebulizzatori
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Fig. A4 Andamento dei principali parametri durante l’esecuzione della prova di sovratensione
in condizioni di condensazione superficiale
Fine Documento
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La presente Norma è stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano
e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano - Stampa in proprio
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 luglio 1956
Responsabile: Ing. E. Camagni
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