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N O R M A I T A L I A N A CEI

Norma Italiana

CEI 20-42/1
Data Pubblicazione Edizione
1998-12 Prima
Classificazione Fascicolo
20-42/1 4736 R
Titolo
Calcolo delle portate dei cavi elettrici
Regime di carico ciclico per cavi con tensione inferiore o uguale
a 18/30 (36) kV

Title
Calculation of the current rating of cables
Cyclic rating factor for cables up to and including 18/30 (36) kV

CAVI E APPARECCHIATURE PER DISTRIBUZIONE

NORMA TECNICA

COMITATO
ELETTROTECNICO CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE • AEI ASSOCIAZIONE ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA ITALIANA
ITALIANO
SOMMARIO
La presente Norma fornisce metodi di calcolo per il coefficiente di variazione della portata in caso di ca-
rico ciclico giornaliero per cavi la cui capacità termica interna può essere trascurata. I metodi considerati
si applicano a cavi interrati in un terreno uniforme, o direttamente o in condotti, sottoposti a un carico
ciclico giornaliero, essendo la forma di ogni ciclo giornaliero praticamente la stessa.
La presente Norma costituisce la ristampa senza modifiche, secondo il nuovo progetto di veste editoriale,
della Norma pari numero ed edizione (Fascicolo 1893).

DESCRITTORI
Cavi elettrici; Calcolo delle portate; Regime di carico ciclico;

COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI


Nazionali

Europei

Internazionali (IDT) IEC 853-1:1985-01;


Legislativi

INFORMAZIONI EDITORIALI
Norma Italiana CEI 20-42/1 Pubblicazione Norma Tecnica Carattere Doc.

Stato Edizione In vigore Data validità 1992-11-1 Ambito validità Internazionale


Varianti Nessuna
Ed. Prec. Fasc. Nessuna

Comitato Tecnico 20-Cavi per energia


Approvata dal Presidente del CEI in Data 1992-9-3
in Data

Sottoposta a inchiesta pubblica come Progetto C. 446 Chiusa in data 1990-8-31

Gruppo Abb. 4 Sezioni Abb. A


ICS

CDU

LEGENDA
(IDT) La Norma in oggetto è identica alle Norme indicate dopo il riferimento (IDT)

© CEI - Milano 1998. Riproduzione vietata.


Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente Documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi senza il consenso scritto del CEI.
Le Norme CEI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione sia di nuove edizioni sia di varianti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dell’ultima edizione o variante.
INDICE GENERALE
Rif. Argomento Pag.

1 OGGETTO 1

2 SIMBOLI 2

3 CALCOLO DEL COEFFICIENTE DI VARIAZIONE DELLA PORTATA


PER CARICO CICLICO GIORNALIERO 3
3.2 Gruppo di cavi con uguali perdite, cavi o condotti non a contatto .................................................. 5
3.3 Gruppo di circuiti di tre cavi o condotti identici, ugualmente caricati,
a contatto fra loro e con uguali perdite
(i circuiti del gruppo non essendo a contatto fra loro) ............................................................................... 7

4 METODO DA UTILIZZARE PER RESISTIVITÀ DEL TERRENO,


DIFFUSIVITÀ TERMICA DEL TERRENO E PROFONDITÀ DI POSA DIFFERENTI 7

5 DIFFUSIVITÀ TERMICA DEL TERRENO 8

6 CRITERI DI APPLICAZIONE DEI METODI DESCRITTI


NEGLI ARTICOLI PRECEDENTI, A CAVI DI TENSIONE PIÙ ELEVATA 9

7 ESEMPI NUMERICI 10

A PP ENDI CE
A TEORIA FONDAMENTALE PER IL CALCOLO DEL COEFFICIENTE DI VARIAZIONE
DELLA PORTATA PER QUALSIASI FORMA DEL CICLO DI CARICO GIORNALIERO 14

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PREMESSA
La presente Norma fornisce metodi di calcolo per il coefficiente di variazione del-
la portata in caso di carico ciclico giornaliero per cavi la cui capacità termica in-
terna può essere trascurata.
Il metodo è basato su una riduzione della procedura semplificata pubblicata in
un documento CIGRE(1).
Si prevede di pubblicare una seconda parte della Norma per fornire la procedura
completa (un breve riassunto della quale è riportato in Appendice A), da usare
per quei cavi la cui capacità termica non può essere trascurata. Questa seconda
parte comprenderà anche il procedimento per il calcolo delle portate di sovracca-
rico.
I metodi semplificati della presente Norma richiedono soltanto la conoscenza del-
la forma esatta del diagramma di carico giornaliero per un tempo non superiore
alle 6 h che precedono l’istante in cui la temperatura raggiunge il suo valore mas-
simo e la conoscenza del “fattore di perdita” medio giornaliero per i periodi di
tempo precedenti. Ciò riduce il lavoro da fare ma pone alcune restrizioni sul tipo
di cavo e la forma del ciclo di carico che è possibile trattare. Questi metodi posso-
no essere applicati a tutte le sezioni e a tutti i tipi di cavo con tensione nominale
non superiore a 18/30 (36) kV con qualsiasi forma del ciclo di carico, con un
margine di errore previsto non superiore al 5% dal lato della sicurezza. Criteri
per una limitata applicazione di questi metodi semplificati a cavi per tensioni più
elevate sono dati nell’art. 6.
Le variazioni della resistenza del conduttore con la temperatura, rispetto al suo
valore calcolato per la temperatura massima, sono trascurate. Si può dimostrare
che ciò dà luogo a un piccolo errore dal lato della sicurezza.

(1) Current Rating of Cables for Cyclic and Emergency Loads, Part 1: Electra No. 24, October 1972, Page 63.

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1 OGGETTO

Non si è tenuto conto per il momento di eventuali effetti della migrazione di umi-
dità sulla resistività termica del terreno. Ciò è in linea con il metodo già adottato
per il calcolo delle portate in regime permanente, dato nella Pubblicazione
IEC 287(1). Metodi per tener conto di zone di terreno con caratteristiche termiche
differenti e dell’essiccamento del suolo sono allo studio(2). I metodi della presen-
te Norma si applicano a cavi interrati in un terreno uniforme, o direttamente o in
condotti, sottoposti a un carico ciclico giornaliero, essendo la forma di ogni ciclo
giornaliero praticamente la stessa. Si suppone che la tensione sia stata applicata
per un tempo sufficientemente lungo perché il riscaldamento del conduttore do-
vuto alle perdite nel dielettrico abbia raggiunto il regime permanente. La sovra-
temperatura totale del conduttore rispetto all’ambiente è quindi uguale alla som-
ma della sovratemperatura in regime permanente dovuta alle perdite nel
dielettrico (come dato dalla Pubblicazione IEC 287) e delle sovratemperature
transitorie dovute alla corrente variabile.
Per i cavi in aria, nel caso di cicli giornalieri ordinari, la temperatura del condut-
tore segue le variazioni del carico giornaliero in maniera sufficientemente rapida
da far sì che non si verifichino punte della temperatura più elevate di quelle cor-
rispondenti al regime permanente.
Vengono dati in apposite tabelle, i valori numerici dei parametri necessari al cal-
colo del coefficiente di variazione della portata per carico ciclico di cavi interrati
a 1 m di profondità in terreni aventi diffusività di 0,5 ´ 10–6 m2/s; inoltre vengo-
no forniti suggerimenti per tener conto di altre condizioni. Si suppone che le pro-
prietà del terreno siano costanti nel tempo e nello spazio.

(1) Norma CEI 20-21.


(2) Già pubblicati in Electra rapporto su “disuniformità geometrica” e rapporto su “migrazione per carichi continuativi (senza co-
noscenza proprietà terreno)”.

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2 SIMBOLI

Unità di
Simbolo Definizione
misura
B = grandezza usata nell’articolo 3 e nell’Appendice A
De = diametro esterno del cavo o del condotto m
F = coefficiente usato per esprimere il riscaldamento mutuo permanente causato da
altri cavi disposti in gruppo
I = valore della corrente osservato ad intervalli orari durante un ciclo di 24 h A
Imax = valore massimo della corrente oraria (= portata) A
L = profondità di posa riferita all’asse del cavo o del condotto m
M = coefficiente di variazione della portata dovuto alla variazione ciclica giorna-
liera del carico
T4 = resistenza termica esterna di un cavo singolo o di un condotto, o posato da K · m/W
solo, o facente parte di un gruppo
DT4 = aumento della resistenza termica esterna del cavo per effetto della presenza K · m/W
degli altri cavi facenti parte del gruppo
W = perdite totali per effetto Joule (dipendenti dalla corrente) del cavo, determi- W/m
nate usando la resistenza del conduttore alla massima temperatura di funzio-
namento
Y0, Y1, Y2 … Yi = coefficiente proporzionale alle perdite per effetto Joule in un cavo tra le ore
(i) e le ore (i + 1) precedenti l’istante in cui la temperatura del conduttore è
la più elevata
i = tempo in ore precedente l’istante previsto per la massima temperatura del h
conduttore
k = rapporto tra l’aumento di temperatura sopra l’ambiente della superficie esterna di
un cavo (o condotto) e l’aumento della temperatura del conduttore sopra
l’ambiente, in regime permanente
k1 = valore di k per un cavo facente parte di un gruppo
p = frazione del ciclo giornaliero durante il quale il carico non è al suo massimo
valore
t = tempo in secondi precedente l’istante previsto per la massima temperatura s
del conduttore
q (¥) = aumento della temperatura del conduttore sopra l’ambiente in regime K
permanente (vedi 3.1.1 quando le perdite nel dielettrico non sono
trascurabili)
q R(i) = aumento della temperatura del conduttore sopra l’ambiente al tempo i in ore K
dovuto all’applicazione di un gradino di corrente uguale alla corrente
nominale in regime permanente (fattore di carico 100%). q R(¥) è l’aumento
permanente della temperatura del conduttore dovuto alla corrente nominale
in regime permanente (vedi anche nota tra parentesi a q (¥) quando le
perdite nel dielettrico non sono trascurabili)
F0, F1, F2 … Fi = parametri definiti nell’Appendice A. Valori numerici di essi sono dati in
Tab. 4
a (i) = fattore di raggiungimento della temperatura del conduttore del cavo al
tempo (i) in ore, a (¥) = 1
b (i) = fattore di raggiungimento della temperatura della superficie esterna del cavo
(o condotto) al tempo (i) in ore, b (¥) = 1
g (i) = funzione usata nel calcolo del fattore di capacità di trasporto ciclico per un
cavo facente parte di un gruppo
d = diffusività termica del terreno m2/s
m = fattore di perdita medio giornaliero per la corrente ciclica considerata
rT = resistività termica del terreno K · m/W

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3 CALCOLO DEL COEFFICIENTE DI VARIAZIONE DELLA PORTATA
PER CARICO CICLICO GIORNALIERO

Il metodo di calcolo varia in funzione della forma e delle informazioni disponibili per
il ciclo giornaliero di corrente. Il metodo fondamentale viene dato come riferimento
nell’Appendice A, mentre le formule date nei prossimi articoli sono delle semplifica-
zioni che possono essere fatte per i cavi considerati nella presente Norma. La Tab. 1
costituisce una guida per la scelta del metodo da adottare caso per caso.

Tab. 1 Guida alla scelta dei metodi

Descrizione del circuito Descrizione del ciclo di carico Articolo


Un cavo da solo Qualunque tipo di variazione della corrente 3.1.1
o
Mantenimento della corrente massima per almeno 3.1.2
un solo circuito di tre cavi unipolari
6 h, frazione costante per il tempo rimanente
n Posa diretta nel terreno o in condotti
n Cavi o condotti a contatto fra loro Mantenimento della corrente massima per almeno 3.1.3
6 h, qualunque tipo di variazione della corrente
per il tempo rimanente
Nessuna informazione sul diagramma del ciclo di 3.1.4
corrente eccetto per il fattore di perdita medio
giornaliero
Gruppo di cavi con uguali perdite: Qualunque tipo di variazione della corrente 3.2.1
n Posa diretta nel terreno o in condotti
Mantenimento della corrente massima per almeno 3.2.2
n Cavi e condotti non a contatto
6 h, qualunque tipo di variazione della corrente
per il tempo rimanente
Gruppo di circuiti, ogni circuito con tre cavi Qualunque tipo di variazione della corrente 3.3
unipolari, tutti i cavi con uguali perdite
Mantenimento della corrente massima per almeno 3.3
n Posa diretta nel terreno o in condotti
6 h, qualunque tipo di variazione della corrente
n Cavi o condotti a contatto per ogni circui-
per il tempo rimanente
to, circuiti distanziati

Il coefficiente di variazione della portata per carico ciclico giornaliero viene indi-
cato con la lettera M ed è quel coefficiente per il quale si deve moltiplicare la
corrente ciclica giornaliera avente un valore massimo uguale alla corrente nomi-
nale ammissibile in regime permanente (fattore di carico 100%) perché il condut-
tore raggiunga, senza superarla, la massima temperatura ammissibile.

3.1 Un solo circuito formato da:


a) un unico cavo multipolare, posato direttamente nel terreno o in un condotto;
b) tre cavi unipolari posati direttamente nel terreno, a contatto fra loro, in forma-
zione a trifoglio o in piano;
c) tre cavi unipolari posati in condotto, a contatto fra loro, in formazione a trifo-
glio o in piano.

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3.1.1 Ciclo di carico qualsiasi di forma nota
Il ciclo di carico giornaliero è dapprima espresso mediante 24 valori orari graduan-
do la scala in maniera che il valore massimo del ciclo sia uguale all’unità (Fig. 1a e
1b). La grandezza di ciascun valore orario è quindi elevata al quadrato per ottenere
i corrispondenti 24 valori che rappresentano il ciclo delle perdite per effetto Joule
nel cavo (Fig. 1c). Questa curva è quindi espressa come una serie di variazioni a
gradini riconducenti a una linea spezzata che ha circa lo stesso valor medio della
curva originale (Fig. 1d). Si indichino Y0, Y1, Y2… Y5 le ordinate della curva a gradi-
ni per i sei periodi orari precedenti l’istante in cui la temperatura raggiunge il suo
valore massimo. Si deve notare che il metodo particolare con il quale il carico e le
curve di carico di Fig. 1 sono state tracciate, suppone che i valori misurati dati
nell’esempio dell’art. 7 si applichino a periodi di tempo che vanno da mezz’ora pri-
ma a mezz’ora dopo ciascun istante di osservazione. La identificazione del periodo
di tempo corrispondente alla temperatura più elevata è fatta a vista, rammentando
che questo massimo di solito capita alla fine del periodo in cui la corrente è più
elevata. Ciò tuttavia può non essere sempre vero. La temperatura dipende anche
dal livello generale della corrente che precede questo periodo. Così, nell’esempio
dato in 7.1 e nella Fig. 1, la temperatura più elevata capita alle ore 17,5 sebbene il
valore più elevato della corrente si abbia alle ore 8.
Il fattore di variazione delle perdite (m) è dato da:
23
1
(1) m = ------
24 å Yi
i=0

Il coefficiente di aumento della portata (M) è dato da:


1
(2) M = --------------------------------------------------------------------------------------------
1¤2
-
[ ( 1 Ð k )Y 0 + k { B + m [ 1 Ð b ( 6 ) ] } ]

dove:

(3) B = Y0 F0 + Y1 F1 + Y2 F2 + Y3 F3 + Y4 F4 + Y5 F5

I valori da F0 a F5 e di [1 – b (6)] per un cavo a 1 m di profondità e con diffusività


del terreno di 0,5 ´ 10 –6 m2/s sono dati nella Tab. 4. Questi valori possono essere
utilizzati per cavi o condotti a profondità comprese tra 0,75 m e 1,5 m con un errore
nel coefficiente M che è generalmente inferiore a 1,5%. Un metodo per tener conto
di valori di profondità e diffusività termica del terreno diversi sono dati dall’art. 4.
WT 4
(4) k = ------------
q(¥)

dove:
W sono le perdite Joule totali per cavo alla massima temperatura di esercizio,
in regime permanente.
T4 è la resistenza termica esterna del singolo cavo o condotto.
q (¥) è l’aumento di temperatura del conduttore rispetto all’ambiente, in regime
permanente.

Se le perdite nel dielettrico non sono trascurabili, q (¥) è definito come aumento
della temperatura del conduttore in regime permanente dovuta soltanto alle per-
dite per effetto Joule, cioè le perdite W per unità di lunghezza del cavo calcolate
come indicato nella Pubblicazione IEC 287 (1982).

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La resistenza termica esterna (T4) è data da:
1) Per un singolo cavo, o condotto:
rT
T 4 = ------ In æ ------ ö
4L
(5)
2p è D e ø

dove:
rT è la resistività termica del terreno.
L è la profondità di posa.
De è il diametro esterno del cavo o condotto.

2) Per circuiti singoli formati da tre cavi o condotti a contatto tra di loro, in for-
mazione a trifoglio o in piano.

Le formule per T4 devono essere prese dalla Pubblicazione IEC 287 (1982).
Il valore del diametro del cavo o condotto da usare per ottenere F0 … F5 e
[1 – b (6)] è quello di un singolo cavo o condotto. Si suppone così che un grup-
po di cavi a contatto si comporti termicamente come un tutto unico.

3.1.2 Ciclo di carico con valore massimo prolungato, consistente in una corrente
mantenuta al suo valore massimo per almeno 6 h e in una frazione costante
della stessa corrente per il resto del ciclo
Se la durata della corrente massima costante è x ore (x ³ 6 h) e la frazione co-
stante della corrente massima per le rimanenti (24 – x) ore è p, allora:
1
(6) M = -------------------------------------------------------------------------------------------
1¤2
-
2 æ 24 Ð x ö
1 Ð k ( 1 Ð p ) --------------- [ 1 Ð b ( 6 ) ]
è 24 ø

3.1.3 Ciclo di carico con valore massimo prolungato, consistente in una corrente
mantenuta al suo valore massimo per almeno 6 h e senza alcuna prescrizione
per il resto del ciclo, eccetto che l’aumento massimo di temperatura deve
prodursi alla fine del periodo di corrente massima costante
1
(7) M = --------------------------------------------------------------------
1¤2
-
(1 Ð k(1 Ð m)[1 Ð b(6)])

3.1.4 Ciclo di carico di forma non nota di cui si conosca soltanto il fattore
di perdita medio giornaliero m
Si può dimostrare che in questo caso il ciclo di carico può considerarsi del tipo
con valore massimo prolungato e si può applicare la formula (7).

3.2 Gruppo di cavi con uguali perdite, cavi o condotti non a contatto

3.2.1 Ciclo di carico di forma qualsiasi


1
M = -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
1¤2
5
(8) æì qR ( i + 1 ) qR ( i ) ü qR ( 6 ) ö
çí å Y i ---------------------- Ð --------------- ý + 1 Ð --------------- ÷
èî qR ( ¥ ) qR ( ¥ ) þ qR ( ¥ ) ø
i=0

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dove:
qR (0) = 0
qR ( i )
(9) --------------- = 1 Ð k 1 + k 1 g ( i )
qR ( ¥ )

2 2
æ De ö ì æ df ö ü
Ð Ei çÐ ----------- ÷ + ( N Ð 1 ) í Ð Ei çÐ ----------- ÷ ý
è 16td ø î è 16td ø þ
(10) g ( i ) = -------------------------------------------------------------------------------------------
2 In æ --------- ö
4LF
è De ø

t = 3600 i
d è la diffusività termica del terreno.
–Ei (–x) è la funzione esponenziale integrale. Il calcolo di questa formula è faci-
litato dall’uso del nomogramma per l’integrale esponenziale dato nelle
Fig. 3 e 4, o delle formule indicate nelle note a tali Figure.
Nota Non è necessario far figurare nella formula 10 i termini corrispondenti alle immagini termiche
riferite alla superficie del terreno (Fig. 2) dato che le durate prese in considerazione per i vari
intervalli di tempo non sono mai superiori a 6 h.
d¢ p1 × d¢ p2 - - - d¢ pk - - - d¢ p ( N Ð 1 )
(11) F = ----------------------------------------------------------------------------------------
d p1 × d p2 - - - d pk - - - d p ( N Ð 1 )

d¢ pp
in cui sono da considerare (N – 1) termini, essendo escluso il termine -----------
d pp

4L
(12) d f = -----------------------
1 ¤ (N Ð 1)
-
F

dove:
dt è la distanza, dall’asse del cavo più caldo, della sorgente lineare “equivalente”
che produce in tale punto un riscaldamento uguale a quello prodotto dagli altri
cavi del gruppo;
le distanze dpk e d ¢pk sono definite nella Fig. 2;
i valori di De e L da utilizzare per calcolare g(i) si riferiscono al cavo o condotto
contenente il cavo più caldo del gruppo.

W ( T 4 + DT 4 )
(13) k 1 = --------------------------------
q(¥)

dove:
k1 è il rapporto tra l’aumento di temperatura della superficie esterna del cavo o
condotto rispetto all’ambiente e l’aumento di temperatura del conduttore rispetto
all’ambiente, in condizioni di regime permanente, con tutti i cavi ugualmente ca-
ricati e ciascuno di essi caratterizzato dalle stesse perdite totali W per unità di
lunghezza;
T4 è la resistenza termica esterna del cavo più caldo del gruppo considerato
come un cavo da solo;

r T InF
(14) DT 4 = -----------------
2p

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3.2.2 Ciclo di carico con valore massimo prolungato, la cui corrente è mantenuta al
suo valore massimo per almeno 6 h e senza alcuna prescrizione per il resto del
ciclo, salvo che l’aumento massimo di temperatura si produca alla fine del perio-
do di massima corrente costante.
1
M = ----------------------------------------------------------------------
1¤2
-
(15) æ qR ( 6 ) ì q R ( 6 ) üö
ç --------------- + m í 1 Ð --------------- ý÷
èqR ( ¥ ) î q R ( ¥ ) þø

3.3 Gruppo di circuiti di tre cavi o condotti identici, ugualmente caricati,


a contatto fra loro e con uguali perdite
(i circuiti del gruppo non essendo a contatto fra loro)
I metodi sono gli stessi dati in 3.2, eccetto che:
1) la resistenza termica esterna T4, da cui dipende il valore di k1, si riferisce a un
circuito isolato di tre cavi o condotti a contatto (3.1.1);
2) il valore di N per calcolare g (i), F e df nelle equazioni (10), (11) e (12) è il nu-
mero di circuiti (di tre cavi unipolari per circuito) e i valori di d ¢pk e dpk sono
dati da:
dpk = distanza tra il centro del circuito k e il centro del circuito contenente il
cavo più caldo;
d ¢pk = distanza tra l’immagine del centro del circuito k e il centro del circuito
contenente il cavo più caldo;
3) il secondo membro della formula (14) deve essere moltiplicato per 3, con F
calcolato come detto in 2);
4) W sono le perdite totali per unità di lunghezza per singolo cavo o condotto;
5) il valore del diametro del cavo o condotto da assumere per il calcolo di g (i) è
quello di un cavo o condotto singolo.

4 METODO DA UTILIZZARE PER RESISTIVITÀ DEL TERRENO, DIFFUSIVITÀ


TERMICA DEL TERRENO E PROFONDITÀ DI POSA DIFFERENTI

I parametri F0 …F5, [1 – b(6)], k e k1 dipendono dalle proprietà del terreno e


dalla profondità di posa.
I valori tabulati (Tab. 4) possono essere usati nella gamma usuale di condizioni
(3.1.1), ma vi può essere la necessità di calcolarli per condizioni diverse
1) I valori numerici per F0 …F5 e per [1 – b(6)] per qualsiasi valore specificato
della profondità e della diffusività termica del terreno si possono ottenere da:

F 0 = b ( 1 ) e F i = [ b ( i + 1 ) Ð b ( i ) ] per i = 1 ,2¼5
2
(16)
æ De ö
Ð Ei çÐ ----------- ÷
è 16td ø
b ( i ) = ----------------------------------- dove t = 3600i
2 In ( 4L ¤ D e )

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2) I fattori k e k1 dipendono dalla profondità di posa e dalla resistività termica
del terreno. Se la condizione di posa a con la quale è noto il valore di k di-
venta b, allora il nuovo valore di k è dato da:
1
k ( b ) = ---------------------------------------------
(17) T4 æ1 Ð k ( a )ö
1 + --------- --------------------
T ¢4 è k ( a ) ø

dove T4 e T ¢4 sono le resistenze termiche esterne per le condizioni a e b rispetti-


vamente.
Se la profondità non è cambiata, T4 /T¢4 = r(a)/r(b).
Un nuovo valore di k1 si ottiene allo stesso modo.

5 DIFFUSIVITÀ TERMICA DEL TERRENO

Per il calcolo dei coefficienti di variazione della portata in caso di ciclo di carico
giornaliero non è necessario conoscere con precisione il valore della diffusività
termica, essendo generalmente sufficiente usare i valori dei parametri dati nella
presente Norma sotto forma di Tabelle.
Tali valori sono basati sul valore della diffusività di 0,5 10–6 m2/s e corrispondo-
no approssimativamente a un terreno con resistività termica 1 K · m/W e conte-
nuto di umidità di circa il 7% della massa secca.
In casi eccezionali e quando è probabile che il contenuto di umidità sia molto in-
feriore si consiglia di usare le modalità seguenti per calcolare valori diversi della
diffusività termica.
1) La diffusività termica d può essere stimata dalla misura di massa volumica,
contenuto di umidità e resistività termica.
Ð3
10
(18) d = --------------------------------------------------
r T d ( 0 ,82 + 0 ,042h )

dove:
rT è la resistività termica K;
d è la massa volumica a secco, kg/m3;
h è il contenuto di umidità in percento della massa secca.

In alternativa esistono ben noti metodi di laboratorio per misurare la diffusività


termica.

2) Se si conosce soltanto la resistività termica, la diffusività termica si può ricava-


re dalla Tab. 2.

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Tab. 2 Valori di diffusività termica del terreno

Resistività termica Diffusività termica


(K · m/W) (m2/s)
0,5 0,8 ´ 10–6
0,6 0,7 ´ 10–6
0,7 0,6 ´ 10–6
0,8 0,6 ´ 10–6
0,9 0,5 ´ 10–6
1,0 0,5 ´ 10–6
1,2 0,4 ´ 10–6
1,5 0,4 ´ 10–6
2,0 0,3 ´ 10–6
2,5 0,2 ´ 10–6
3,0 0,2 ´ 10–6

Nota Questi valori sono stati ottenuti partendo da una relazione empirica per terreni omogenei e
umidi.

3) Se non si dispone di dati relativi alle proprietà del terreno, si suggerisce di


adottare un valore di diffusività pari a 0,5 ´ 10–6 m2/s.

6 CRITERI DI APPLICAZIONE DEI METODI DESCRITTI


NEGLI ARTICOLI PRECEDENTI, A CAVI DI TENSIONE PIÙ ELEVATA

La grandezza dell’errore che si commette trascurando la capacità termica del ca-


vo(1), errore che è dal lato della sicurezza, dipende dalla forma del ciclo di carico
giornaliero, che per comodità può essere rappresentato dal fattore di perdita me-
dio giornaliero m. In generale, l’errore del coefficiente di aumento della portata in
caso di ciclo di carico giornaliero calcolato con il metodo dato nel documento
originale CIGRE è stimato non superiore a ± 3% purché si tenga conto dell’effetto
della capacità termica del cavo e m non sia inferiore a 0,4.
Nel caso in cui m non sia inferiore a 0,4 e venga trascurata la capacità termica del
cavo possono verificarsi casi estremi in cui l’errore può superare il 5% dal lato
della sicurezza.
Si ritiene che la capacità termica del cavo possa essere trascurata per:
a) tutte le sezioni e i tipi di cavo per tensioni nominali non superiori a
18/30 (36) kV per qualsiasi forma del ciclo di corrente. Si può stimare che il
margine di errore non superi il 5% dal lato della sicurezza;
b) tutti i cavi per i quali il fattore di perdita medio giornaliero m non è inferiore a
0,65, la media delle ordinate Y0, Y1 e Y2 (Appendice A) non è inferiore a 0,9 e
la media di Y3, Y4 e Y5 non è inferiore a 0,7. Si può stimare che il margine di
errore non superi il 3% dal lato della sicurezza per cavi sotto guaina metallica
e il 5% per cavi in tubazioni d’acciaio riempite di olio ad alta pressione;
c) cavi sotto guaina metallica per i quali il fattore di perdita medio giornaliero m non
è inferiore a 0,4 e le ordinate Y0, … Y5, sono come nel precedente punto b). Si
può stimare che il margine di errore non superi il 5% dal lato della sicurezza.

(1) Se si trascura la capacità termica del cavo, a (i) = 1, Appendice A formula (23).

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7 ESEMPI NUMERICI

7.1 Un cavo multipolare con diametro esterno 0,06 m, interrato direttamente a una
profondità di 1 m in un terreno con diffusività termica 0,5 ´ 10–6 m2/s e resistività
termica 1,2 K · m/W. La temperatura massima del conduttore è 70 °C e la tempe-
ratura del terreno è 15 °C. Le perdite di potenza in servizio continuativo sono
48,13 W/m. Il ciclo di carico è fornito dai valori di corrente indicati in Tab. 3.

Tab. 3 Esempio

Tempo (h) Corrente (A) Corrente dell’ora considerata/corrente più elevata Valore di Yi Yi
0 151 0,302 0,091 Y17
1 124 0,247 0,061 Y16
2 114 0,227 0,052 Y15
3 116 0,232 0,054 Y14
4 118 0,235 0,056 Y13
5 123 0,246 0,061 Y12
6 145 0,290 0,084 Y11
7 300 0,600 0,360 Y10
8 500 1,000 1,000 Y9
9 475 0,950 0,902 Y8
10 470 0,940 0,884 Y7
11 455 0,910 0,828 Y6
12 446 0,892 0,796 Y5
13 385 0,770 0,593 Y4
14 386 0,772 0,596 Y3
15 400 0,800 0,640 Y2
16 427 0,853 0,728 Y1
17 498 0,996 0,992 Y0
18 427 0,853 0,728 Y23
19 395 0,790 0,624 Y22
20 370 0,740 0,548 Y21
21 370 0,740 0,548 Y20
22 361 0,722 0,521 Y19
23 300 0,600 0,360 Y18

Questi valori sono graficamente rappresentati nelle Fig. 1a, 1b e 1c.

0 ,091 + 0 ,061 + 0 ,052 + ¼ + 0 ,360


h = ---------------------------------------------------------------------------------------- = 0 ,504 , dalla formula (1)
24

Il corrispondente ciclo a gradini delle perdite Joule è rappresentato in Fig. 1d,


dove le ordinate hanno i valori indicati nell’ultima colonna (Yi) dell’esempio nu-
merico (Tab. 3).
L’intera curva a gradini è stata disegnata al solo scopo di illustrare l’esempio.

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Le ordinate richieste per calcolare il coefficiente di aumento della portata per il
ciclo di carico giornaliero considerato sono sottolineate in Tab. 3, mentre in
Fig. 1d sono rappresentate mediante tratti in grassetto. L’ora del giorno nella qua-
le si prevede di raggiungere la più alta temperatura è: 17,5 h, cioè le cinque e
mezzo del pomeriggio.
Utilizzando i valori di Yi della Tab. 3 e quelli di Fi della Tab. 4:

Yi Fi (Yi Fi)
Y0 0,992 0,193 0,1915
Y1 0,728 0,076 0,0553
Y2 0,640 0,046 0,0294
Y3 0,596 0,033 0,0197
Y4 0,593 0,026 0,0154
Y5 0,796 0,021 0,0167
B = S Yi Fi = 0,3280

B = 0,328 dalla formula (3);


T4 = 0,8 K · m/W, dalla formula (5);
W = 48,13 W/m;
qR(¥) = 55 K;
k = 0,7, dalla formula (4);
[1 –b(6)] = 0,605, dalla Tab. 4.

Introducendo i suddetti valori numerici nella formula (2), si ottiene:


1
M = ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
1¤2
-
( 1 Ð 0, 7 )0 ,992 + 0 ,7 { 0 ,328 + 0 ,504 ( 0 ,605 ) }
M = 1 ,16

Tre cavi multipolari con diametro esterno 0,05 m posati alla profondità di 1 m in
terreno con diffusività termica 0,5 ´ 10–6 m2/s e resistività termica 1,2 K · m/W,
distanziati assialmente di 0,2 m. La massima temperatura del conduttore è 70 °C e
la temperatura del terreno è 15 °C. Per ogni cavo compreso in un gruppo di tre
cavi le perdite di potenza in servizio continuativo sono 27,5 W/m.
Il ciclo di carico giornaliero uguale per i tre cavi, ha un valore massimo costante
per le 6 h precedenti l’istante in cui la temperatura raggiunge il più alto valore; m
per l’intero ciclo è 0,6.
Il calcolo è eseguito per il cavo centrale.
Dalla Fig. 2

2 2
d¢ p1 = d¢ p3 = ( 2 + 0 ,2 ) = 2, 01 m
d¢ p1 = d¢ p3 = 0 ,2 m

2 ,01 ´ 2 ,01
F = ---------------------------- = 101 N = 3 (dalla formula (11))
0 ,2 ´ 0 , 2

4´1
d f = ---------------------
1¤2
= 0 ,398 m (dalla formula (12))
( 101 )

g (6) è ottenuto dall’equazione (10), con i = 6 h (t = 21600 s)

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Ð6 2
td = 21600 ´ 0 ,5 ´ 10 = 0 ,0108 m

2
16 td = 0 ,1728 m

2 2
De 0 ,05
----------- = ---------------- = 0 ,01447; Ð Ei ( Ð x ) = 3 ,67 (Fig. 3)
16td 0 ,1728

2 2
dt 0 ,398
----------- = ---------------- = 0 ,9167; Ð Ei ( Ð x ) = 0 ,25 (Fig. 3)
16td 0 ,1728

3, 67 + 2 ( 0 ,25 )
g ( 6 ) = -------------------------------------- = 0 ,232 ( dalla formula (10) )
17 ,994

I dati relativi alla portata in servizio continuativo sono:


rT = 1,2 K · m/W;
T4 = 0,837 K · m/W (per un cavo unipolare considerato isolatamente
(dalla formula (5))
W = 27,5 W/m;
qR(¥) = 55 K.

Per un gruppo di tre cavi:

1 ,2 In ( 101 ) ( dalla formula (14) )


DT 4 = ----------------------------- = 0 ,881K × m ¤ W
2p

27 ,5 ( 0 ,837 + 0 ,881 )
k 1 = -------------------------------------------------- = 0 ,86 ( dalla formula (13) )
55

qR ( 6 )
--------------- = 1 Ð 0 ,86 + 0 ,86 ( 0 ,232 ) = 0 ,3395 ( dalla formula (9) )
qR ( ¥ )

Introducendo i suddetti valori numerici nella formula (15), si ottiene:


1
M = ---------------------------------------------------------------------------
1¤2
( 0 ,3395 + 0 ,6 [ 1 Ð 0 ,3395 ] )
M = 1 ,17

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Tab. 4 Valori di Fi e di [1 – b(6)] per diffusività termica del terreno 0,5 ´ 10–6 m2/s e per
cavo (o condotto) posato a 1 m di profondità

Diametro del cavo o diametro esterno del condotto (m)


0,030 0,035 0,040 0,045 0,050 0,055 0,060 0,065 0,070 0,075 0,080 0,085 0,090 0,095 0,100
F0 0,298 0,277 0,257 0,239 0,223 0,207 0,193 0,180 0,168 0,156 01,45 0,135 0,126 0,117 0,100
F1 0,069 0,071 0,072 0,073 0,074 0,075 0,076 0,076 0,076 0,076 0,076 0,075 0,074 0,074 0,073
F2 0,041 0,042 0,043 0,044 0,045 0,045 0,046 0,046 0,047 0,047 0,047 0,048 0,048 0,048 0,048
F3 0,029 0,030 0,031 0,031 0,032 0,033 0,033 0,034 0,034 0,034 0,035 0,035 0,035 0,035 0,035
F4 0,023 0,023 0,024 0,025 0,025 0,026 0,026 0,026 0,026 0,027 0,027 0,027 0,027 0,027 0,028
F5 0,019 0,019 0,020 0,020 0,020 0,021 0,021 0,021 0,022 0,022 0,022 0,023 0,023 0,023 0,023
1 - b(6) 0,521 0,538 0,553 0,568 0,581 0,594 0,605 0,617 0,627 0,638 0,648 0,657 0,667 0,676 0,684

Diametro del cavo o diametro esterno del condotto (m)


0,105 0,110 0,115 0,120 0,125 0,130 0,135 0,140 0,145 0,150 0,155 0,160 0,165 0,170 0,175
F0 0,101 0,093 0,086 0,080 0,074 0,068 0,063 0,058 0,053 0,049 0,045 0,041 0,038 0,034 0,031
F1 0,072 0,071 0,070 0,069 0,068 0,067 0,065 0,063 0,062 0,060 0,059 0,057 0,056 0,054 0,052
F2 0,048 0,048 0,047 0,047 0,047 0,046 0,046 0,046 0,045 0,045 0,044 0,044 0,043 0,043 0,042
F3 0,035 0,035 0,036 0,036 0,035 0,035 0,035 0,035 0,035 0,035 0,035 0,035 0,034 0,034 0,034
F4 0,028 0,028 0,028 0,028 0,028 0,029 0,029 0,029 0,029 0,029 0,028 0,028 0,028 0,028 0,028
F5 0,023 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024
1 - b(6) 0,693 0,701 0,709 0,716 0,724 0,731 0,738 0,745 0,752 0,758 0,765 0,771 0,777 0,783 0,789

Diametro del cavo o diametro esterno del condotto (m)


0,180 0,185 0,190 0,195 0,200 0,205 0,210 0,215 0,220 0,225 0,230 0,235 0,240 0,245 0,250
F0 0,029 0,026 0,024 0,022 0,020 0,018 0,016 0,015 0,013 0,012 0,011 0,010 0,009 0,008 0,007
F1 0,050 0,048 0,047 0,045 0,043 0,042 0,040 0,038 0,037 0,035 0,033 0,032 0,030 0,029 0,027
F2 0,041 0,041 0,040 0,039 0,038 0,037 0,037 0,036 0,035 0,034 0,033 0,033 0,032 0,031 0,030
F3 0,034 0,033 0,033 0,032 0,032 0,032 0,031 0,031 0,031 0,030 0,030 0,029 0,029 0,028 0,028
F4 0,028 0,028 0,027 0,027 0,027 0,027 0,027 0,027 0,026 0,026 0,026 0,025 0,025 0,025 0,025
F5 0,024 0,024 0,024 0,024 0,024 0,023 0,023 0,023 0,023 0,023 0,023 0,023 0,022 0,022 0,022
1 - b(6) 0,794 0,800 0,805 0,811 0,816 0,821 0,826 0,830 0,835 0,840 0,844 0,848 0,853 0,857 0,861

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APPENDICE
A TEORIA FONDAMENTALE PER IL CALCOLO DEL COEFFICIENTE
DI VARIAZIONE DELLA PORTATA PER QUALSIASI FORMA DEL CICLO
DI CARICO GIORNALIERO
Lo scopo del calcolo del coefficiente di variazione della portata in caso di ciclo di
carico giornaliero è di trovare, per una data forma del ciclo, il coefficiente M per
il quale moltiplicare la portata in regime permanente (fattore di carico 100%) per
ottenere il valore massimo con ciclo di carico giornaliero, in modo tale che la
temperatura del conduttore, quando raggiunge il valore massimo nel ciclo, rag-
giunga ma non superi il valore che si ammette per le portate in regime perma-
nente. Un coefficiente definito in tal modo ha come riferimento la temperatura in
regime permanente, che di solito è la massima temperatura ammissibile.
Il ciclo di carico giornaliero è anzitutto espresso come frazione del suo valor
massimo, che è perciò rappresentato dall’unità.
Il ciclo delle perdite di potenza del cavo si determina quindi elevando al quadra-
to le ordinate del ciclo di corrente. Il ciclo delle perdite è quindi scomposto in
impulsi rettangolari orari, di ogni impulso essendo indicata con Y0, Y1, Y2, … Y23
l’ampiezza, dove Yi è una misura della corrente al quadrato tra le ore i e le ore
(i + 1) antecedente l’istante in cui è prevista la massima temperatura del condut-
tore. Quest’ultima si può dedurre facilmente dall’esame del ciclo, ma può anche
non essere alla fine del valore più elevato di corrente se questo è di breve durata.
Il valore di Y0 è quindi, di solito ma non necessariamente, uguale all’unità. La
Fig. 1 mostra un tipico ciclo di carico giornaliero trattato in questo modo. Il fatto-
re di perdita medio giornaliero m per questo ciclo è dato da:
23
1
(19) m = ------
24 å Yi
i=0

La risposta termica del cavo al ciclo delle perdite può essere determinata conside-
rando ogni variazione d’ampiezza come una singola funzione gradino che produce
una risposta transitoria. La risposta totale è la somma di tutti questi transitori.
Sia qR(i) l’aumento di temperatura del conduttore nell’istante i dopo l’applicazio-
ne di una funzione gradino delle perdite corrispondenti alla corrente in servizio
continuativo IR.
In tali condizioni, il massimo aumento di temperatura del conduttore rispetto
all’ambiente per un ciclo di carico giornaliero, il cui valore massimo è uguale a
quello della corrente nominale con carico continuativo, risulta:

qm = Y0 qR ( 1 ) + Y1 [ qR ( 2 ) Ð qR ( 1 ) ] + Y2 [ qR ( 3 ) Ð qR ( 2 ) ] + - - -
(20)
- - - Y5 [ qR ( 6 ) Ð qR ( 5 ) ] + m [ qR ( ¥ ) Ð qR ( 6 ) ]

Si noterà che i particolari del ciclo di carico sono necessari soltanto per un periodo
di 6 h prima dell’istante in cui la temperatura raggiunge il massimo; i valori prece-
denti possono essere sostituiti con sufficiente precisione con un opportuno valore
medio. Il fattore di perdita medio giornaliero m fornisce questo valore medio.

qR ( ¥ )
(21) M = ---------------
qm

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dove:

1
M = ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
1¤2
-
5
(22) æ qR ( i + 1 ) qR ( i ) qR ( 6 ) ö
ç å Y i ---------------------- Ð --------------- + m 1 Ð --------------- ÷
è qR ( ¥ ) qR ( ¥ ) qR ( ¥ ) ø
i=0

qR ( i )
--------------- = [ 1 Ð k + kb ( i ) ]a ( i )
(23) qR ( ¥ )
qR ( 0 ) = 0

In questa formula: b(i) è il fattore di raggiungimento del valore asintotico riferito


alla superficie esterna del cavo o condotto, cioè il rapporto tra l’aumento di tem-
peratura al tempo i e l’aumento di temperatura in regime permanente; a(i) è il
fattore di raggiungimento del valore asintotico riferito all’aumento di temperatura
del conduttore rispetto alla superficie esterna del cavo.
Se i periodi di tempo considerati sono sufficientemente lunghi in confronto alla
costante di tempo termica del cavo, si può supporre a(i) = 1. Questa è la condi-
zione per la quale la capacità termica del cavo può essere trascurata.
qR ( i )
Ponendo a(i) = 1 e sostituendo [1 – k + kb(i)] al posto di --------------- nella formula
qR ( ¥ )
(22) si ottiene la formula (2),
dove:
B = Y 0 F 0 + Y 1 F 1 + ¼Y 5 F 5
(24) F0 = b ( 1 )
F 1 = b ( i + 1 ) Ð b ( i ) per i = 1 ,2¼5

L’aumento transitorio di temperatura della superficie del cavo o del condotto ri-
spetto all’ambiente può essere calcolato con la formula:
2
æ De ö
Ð Ei çÐ ----------- ÷
è 16td ø
(25) b ( i ) = -----------------------------
2 In æ ------ ö
4L
èDeø

F1 e [(1 – b(6)] possono essere tabulati in funzione del diametro del cavo, for-
nendo in tal modo un metodo rapido per calcolare i coefficienti di aumento della
portata per circuiti singoli per i quali la capacità termica dei cavi può essere tra-
scurata, (vedi, per es., Tab. 4).

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Fig. 1a Ciclo di carico

Fig. 1b Ciclo di carico diviso per il carico più elevato

Fig. 1c Ciclo giornaliero delle perdite di potenza

Fig. 1d Funzione a gradini equivalente al ciclo giornaliero delle perdite di potenza

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Fig. 2 Cavi, o circuiti di cavi non a contatto, e loro immagini termiche

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Fig. 3 Nomogramma per l’integrale esponenziale 0,01 £ x £ 0,30

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Fig. 4 Nomogramma per l’integrale esponenziale 0,30 £ x £ 3,0

Note per le Fig. 3 e 4 “Nomogramma per l’integrale esponenziale”


L’integrale esponenziale –Ei (–x) è definito nel Handbook of Mathematical Func-
tions di M. Abramowitz e I. Stegun, pag. 228-231.
Da esso sono state dedotte le seguenti approssimazioni razionali, che forniscono
un risultato corretto alla quarta cifra decimale:

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Per 0 £ x £ 1
5

å ai x
i
Ð Ei ( Ð x ) = Ð In ( x ) +
i=0

dove:
a0 = – 0,5772
a1 = 1,0000
a2 = – 0,2499
a3 = 0,0552
a4 = – 0,0098
a5 = 0,0011

Per 1 < x < ¥


2
1 x + a1 x + a2
Ð Ei ( Ð x ) = -------x- ---------------------------------
2
-
xe x + b 1 x + b 2

dove:
a1 = 2,3347 b1 = 3,3307
a2 = 0,2506 b2 = 1,6815

Le espressioni date sopra si prestano al calcolo manuale o con macchina calcolatri-


ce. Tuttavia, la seguente espressione unica, basata su una di quelle date in “Tables
of the Exponential Integral for Complex Arguments”, National Bureau of Standards
Applied Mathematics Series, 51, 1958, può convenire per uso computerizzato seb-
bene i tempi di esecuzione possano risultare talvolta più lunghi.

Per tutti i valori di x > 0


¥ n n
( Ð1 ) x
Ð Ei ( Ð x ) = Ð 0 ,5772 Ð In ( x ) Ð å --------------------
n ( n! )
n=1

(Per le necessità della presente Norma è sufficiente che –Ei(–x) sia posto uguale
a 0 per valore x ³ 8, e che sia posto uguale a [– In (x) – 0,5772 + x] per
x < 0,01).

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e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1º Marzo 1968, n. 186.
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Responsabile: Ing. E. Camagni

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