AA 2011/12
Comfort termico
La definizione del comfort termico
Stato psicofisico di soddisfazione che un individuo
prova nei confronti delle condizioni termoigrometriche
dell’ambiente in cui si trova.
Ma questa è una definizione soggettiva !
Stato di neutralità termica di un soggetto per cui
l’accumulo termico è nullo e l’organismo lascia inattivi i
meccanismi di termoregolazione comportamentale e
vasomotrice
Ma da cosa dipende la neutralità termica ?
Il bilancio di energia sul corpo umano
Rres [W] = potenza termica dispersa nella respirazione (saturazione dell’aria), costituita
da una quota di calore latente e una quota di calore sensibile
f (attività svolta, grado igrometrico dell’aria, temperatura dell’aria)
In condizioni di freddo…
…avrò tutti i termini negativi, soprattutto C ed R
bilancio
Il bilancio di energia sul corpo umano
S = M - W - Esk - Rres - C - R - Ck
NB: quando l’indice PMV è pari a 0 (neutralità termica) sussiste sempre una
minima percentuale di persone insoddisfatte pari al 5%
Si considera termicamente confortevole un ambiente in cui:
- 0.5 ≤ PMV ≤ + 0.5
cui corrisponde una percentuale di insoddisfatti
PPD ≤ 10%
Limiti di applicabilità dell’indice PMV
Nonostante l'indice PMV sia ricavato da studi condotti in ambienti termici a regime
stazionario, esso può essere applicato con buona approssimazione durante minime
variazioni di uno o più parametri purché si considerino le medie temporali relative
all'ultima ora.
E' comunque consigliabile usare l'indice PMV solo per valori tra -2 e +2 (ambienti
moderati) e quando i sei parametri principali sono entro certi intervalli.
NB. Per l’equazione di Fanger le variazioni di umidità relativa non hanno influenza sulla
condizione di comfort nell’intervallo 30÷70%, ma per motivi igienico-sanitari è
consigliabile mantenere i valori di umidità relativa entro l’intervallo 40÷60%
Il calcolo del PMV
Possono essere utilizzate delle tabelle che esprimono PMV
in funzione dei 6 parametri
modo iterativo.
In linea generale si ha che:
dell’impianto di climatizzazione
si verifica la tmr
L’utilizzo del PMV
Sull’esistente:
Si misurano i parametri ambientali e si determina il
PMV.
Poiché i parametri variano da un punto all’altro
hc ⋅ t a + hr ⋅ t mr
to =
h c + hr
Per il calcolo della temperatura operativa la norma EN - ISO 7730/97
propone la seguente formulazione
t o = A ⋅ t a + (1 − A)t mr
Dove A è determinato in funzione della velocità dell’aria va
va (m/s) < 0.2 0.2 ÷ 0.6 0.6 ÷ 1.0
A 0,5 0,6 0,7
La temperatura operativa
Limiti di accettabilità per il comfort [NORMA EN – ISO 7730/2005]
SDV
Velocità media v = 0.15 m/s
m Tu = *100 con SDv :
Deviazione standard SD
v
= 0.05 m/s
vm deviazione
standard [m/s]
Il disagio aumenta con il diminuire della
temperatura dell'aria mentre per una
sensazione di caldo un incremento della
velocità dell'aria può essere benefico al fine di
ridurre il discomfort provato per il corpo
intero.
Valori raccomandati per evitare il
discomfort locale
Per un’attività leggera e sedentaria (M < 1,2 met) durante la
stagione invernale (con lci= 1 clo) ed estiva (con Ici = 0,5 clo)
Stagione Stagione
Condizioni raccomandate PPD
invernale estiva
Differenza verticale di ≤ 5%
temperatura (tra 1,1 m e 0,1 m < 3 °C < 3 °C
dal pavimento)
Velocità media dell’aria < 0,15 m/s < 0,25 m/s ≤ 15%
28
27
26
temperatura ottimale [°C]
25
24
23
22
21
20
19
18
0 5 10 15 20 25 30 35
temperatura
temperatamedia
mediaesterna [°C]
esterna [°C]
Il comfort adattativo
Categoria Spiegazione
PPD Predicted
Draught Vertical air Warm or Radiant
% Mean Vote
Rate, temperature cool floor Temperature
difference Asymmetry
DR
% % % %
I <6 -0.2 < PMV < + 0.2 <10 <3 < 10 <5
II < 10 -0.5 < PMV < + 0.5 <20 <5 < 10 <5
III < 15 -0.7 < PMV < + 0.7 <30 < 10 < 15 < 10
IV < 19 > 27
Ufficio singolo I 21,0 25,5
Ufficio open plan
II 20,0 26,0
Sala conferenze
Attività sedentaria ~ 1,2 met III 19,0 27,0
IV < 19 > 27
Valori raccomandati per il progetto di edifici
in assenza di controllo climatico meccanico