Introduzione
Una trasformazione di un sistema indica una modifica dello stato; questa modifica legata a situazioni di disequilibrio. La presenza di disequilibrio quindi condizione necessaria perch un sistema possa evolvere.
Sebbene quanto sopra affermato abbia validit generale, nelle applicazioni ingegneristiche di grande interesse studiare quali limitazioni hanno le trasformazioni dei sistemi che si svolgono nellambiente del pianeta Terra. Infatti da questo ambiente che provengono le risorse che determinano le trasformazioni dei sistemi naturali e di quelli artificiali ed in questo ambiente che defluiscono come calore e flussi di sostanze materiali diverse le quote di risorse che non sono utilizzate. Per indicare quella parte del pianeta Terra che accessibile alluomo e alle attivit antropiche si usa il termine di biosfera. Si dicono invece risorse i flussi di materia ed energia che provengono da sistemi che si trovano in uno stato termodinamico diverso da quello medio della biosfera, cio a temperatura, pressione o concentrazione pi elevata o pi bassa. Lesistenza di questi gradienti rende possibile costruire dispositivi che li utilizzano nella forma di flussi di materia e di energia producendo gli effetti utili per cui sono costruiti E importante notare che al termine di ogni trasformazione stato annullato o diminuito uno di questi gradienti; per cui se il numero delle trasformazioni eseguite tale da ridurre questi gradienti pi velocemente di quanto altri fenomeni riescano a ricreare i gradienti stessi si ha una perdita complessiva della capacit di compiere trasformazioni.
Fisica Tecnica
Per la biosfera si possono definire opportuni valori medi che ne definsicono lo stato complessivo: T0, p0, m1, m2,....mn (concentrazioni in masa degli elementi considerati come costituenti elementari); nelle trasformazioni si sfruttano le differenze rispetto a questi valori medi. Ad esempio in una macchina termica che utilizza combustibile (il combustibile rappresenta una concentrazione di elementi diversa da valori medi) si ottengono calore, lavoro, massa; il calore rilasciato in ambiente a T0, la massa rilasciata in ambiente con una concentrazione pi vicina a quella media; il lavoro alla fine diventa calore e torna anchesso in ambiente a T0 .
FIGURA 5.
Un problema molto importante che si pone a chi vuole valutare la bont di una macchina termica quello della valutazione del lavoro massimo che pu essere sviluppato da un motore o, viceversa, del lavoro minimo che pu essere assorbito da una macchina operatrice. Tutti e due questi termini si indicano insieme convenzionalmente con il nome di lavoro disponibile o lavoro utilizzabile. In altri termini ci si pu poi chiedere se abbiamo una quantit di calore Q1 alla temperatura T1 quanto lavoro possiamo ottenere? Se pensiamo a macchina ciclica allora il Ciclo di Carnot quello che ci permette di ottenere conversione maggiore rispetto ad altre macchine:
T 2 - Q1 L = C Q 1 = 1 --- T 1 (1)
quindi il lavoro massimo che posso ottenere quello legato al massimo rendimento:
L max = C, max Q 1 (2)
Il massimo rendimento pu essere ottenuto utilizzando la minima T2 essendo T1 fissata; la minima T2 disponibile T0 per cui:
T 0 - Q1 L max = C, max Q 1 = 1 --- T 1 (3)
Fisica Tecnica
Introduzione
T T1
Q1 alla temperatura T1; poich nel campo dellingegneria siamo interessati alla meccanicazzabilit dellenergia il coefficiente
T0 = 1 ---T1 (4)
detto coefficiente di Carnot una misura di questa meccanicizzabilit. Landamento del coefficiente di Carnot riportato in Figura 6. Il caso <0 corrisponde al caso in cui si fornisce calore a T1<T0 e si deve dare lavoro per avere Q2 (cio fornire calore) a temperatura maggiore di quella ambiente.
FIGURA 6.
Bisogna quindi associare al calore la temperatura a cui questo disponibile per valutarne il valore nel senso prima definito. Se si dispone di calore Q1 a temperatura T1 ma non si utilizza macchina di Carnot, allora avr irreversibilit e lavoro ottenuto da Q1 a T1 sar minore di Lmax. Se si considera ancora il sistema termodinamico di Figura 3 e si riscrivono il primo e il secondo principio della termodinamica per i sistemi aperti (PPSA e SPSA) mettendo in evidenza gli scambi di energia termica con lambiente a temperatura T0 si ha:
Fisica Tecnica
NC
j=1
d j + 0 Wt W0 = ( U + Ec + Ep ) dt
N
+
VC
G
k=1 k
( h + ec + ep )
(5)
j=1
j 0 dS ----- + ------ + i = + d t VC T Tj 0
NC
G
k=1
sk
(6)
Se poi si sottrae il SPSA moltiplicato per T0 dal PPSA si ottiene lEQUAZIONE DELLENERGIA UTILIZZABILE
N
- W 1 --- T
j j j=1 NC
T0
= d ( U + Ec + Ep + p0 V T0 S ) dt
+
VC
(7)
k
G
k=1
( h + ec + ep T0 s ) + T0 i
avendo posto
dV W 0 = p 0 -----dt (8)
Oppure integrando nel tempo tra due istanti t1 e t2 (ammettendo per semplicit che le temperature Tj si mantenga costante)
N
- L 1 ---Q T
j j j=1 NC t2 k
T0
= ( U + E c + E p + p 0 V T 0 S ) + (9)
G
k=1 t1
( h + e c + e p T 0 s ) dt + T 0 S i
Si deve inoltre notare che i valori di U, S, h, e, s sono calcolabili a meno di una costante in quanto le grandezze che rappresentano sono potenziali termodinamici per cui:
= (U U ); U r h = (h h );
r
= (S S ); S r = ( s sr ) ; s
(10)
Non vi sono ovviamente problemi quando si devono calcolare delle differenze come nel caso del termine a destra delluguale nelle (7) e (9), si ha infatti:
t t dU dU -------- = --------; dt dt t t d S- -----dS -----= -; dt dt
(11)
Fisica Tecnica
Introduzione
Diverso il caso dei termini che compaiono allinterno delle sommatorie e si riferiscono ai flussi di massa; ad esempio nel caso dellentalpia si pu scrivere:
Gh =
G
k
hk =
G
k
+ h k
G
k
+G h rk = G h rh
(12)
Se per tutti i flussi di massa si usa lo stesso riferimento (ad esempio se il fluido lo stesso per tutti i flussi) allora
G rh = G 0 h = h r
G
k
(13)
G
k k k
= 0
(14)
Gh =
G
k
hk =
= G h k h
(15)
I termini U+p0V-T0S e h-T0s viene dato il nome rispettivamente di quota disponibile dellenergia interna C e di quota disponibile dellentalpia :
C = U + p0 V T0 S = h T0 s (16)
A queste sono collegate altre due propriet termodinamiche, lexergia interna, A, e lexergia, b. Esse sono definite come la differenza tra la quota utilizzabile rispettivamente di energia interna ed entalpia ed i valori che le medesime grandezze assumono quando si trovano in condizioni di equilibrio meccanico e termico con la biosfera. Lo stato della biosfera, detto anche stato morto, caratterizzato dalla temperatura T0 , dalla pressione p0 , da velocit nulla e da una quota nulla (livello del mare). In formule si ha:
A = C C0 = ( U U0 ) + p0 ( V V0 ) T0 ( S S0 ) b = 0 = h h0 T0 ( s s0 ) U 0 = U ( T 0, p 0 ) h 0 = h ( T 0, p 0 ) s 0 = s ( T 0, p 0 ) (17)
Il termine b esprime la parte fisica dellexergia, in quanto le differenze tra h e h0 e tra s e s0 sono legate a differenza di temperatura e pressione (nellipotesi di considerare T e p come la coppia di variabili libere che caratterizzano lo stato termodinamico del sistema semplice)
Fisica Tecnica
j=1
dA qj W t = + d t VC
NC
NC k
G
k=1
t bk
G
k=1
0 k + T0 i
(18)
- L 1 ---Q T
j j NC j=1 t2 k t dt + bk NC
T0
t At ) + = ( A2 1
t2 0k k
(19) dt + T 0 S i
G
k=1 t1
G
k=1 t1
Il termine 0 k = h 0 T 0 s 0 coincide con lenergia libera di Gibbs, la quale esprime la componente chimica dellexergia. Per esprimere in forma sintetica le equazioni precedenti si introducono le notazioni:
T 0 = 1 --- T q = C = U + p0 V T0 S C = C + Ec + Ep = h T0 s = + ec + ep = h T0 s A = C C0 A = A + Ec + Ep b = 0 b = b + ec + ep i = T0 i G bk = G k b k Gb =
t t t t t
Coefficiente di Carnot della sorgente a temperatura T Flusso di exergia termica o di energia termica disponibile Quota disponibile dellenergia interna Quota disponibile dellenergia interna totale Quota disponibile dellentalpia Quota disponibile dellentalpia totale Exergia interna Exergia interna totale Exergia Exergia totale Flusso di exergia dissipata o distrutta Flusso di exergia di un flusso singolo Flusso di exergia totale di un sistema
G
k
bk
Fisica Tecnica
Introduzione
t2
Bq =
dt
t1
Bi = T0 Si
t2
Bk =
G
t1
b k dt
Se si considerano condizioni stazionarie o fluidi incomprimibili le relazioni precedenti introducendo la notazione compatta diventano:
N
j=1 N
dA qj W t = + d t VC
NC
G
k=1 NC
t bk
+ i
(20)
B
j=1
qj
Lt =
t ( A2
t A1 )
B
k=1
t k
+ Bi
(21)
o anche
dA t + q Wt = + Gb i d t VC Bq Lt = ( A2 A1 ) + B + Bi
t t t t
(22) (23)
Fisica Tecnica
FIGURA 7.
(26)
(27)
(28)
(29)
Fisica Tecnica
v2 T 2 * + c v T T 0 ln ---a = a 2 a 1 = p 0 v R T 0 ln --- v1 T 1
(30)
Una forma adimensionale, comoda da diagrammare (ved. Figura 8) quella che si ottiene dividendo la (29) per cpT0:
T a v v + ---T--------- = ( 1 ) ---- 1 ln ---- 1 ln --- v0 T0 cv T0 v0 T0 FIGURA 8.
Exergia interna
(31)
3,0
2,5
2,0 v/v0 = 1
a/(cv T0)
0,5
T/T0
da cui
T 0 dp * - + c p 1 ---- dT db = R T 0 ---- p T (33)
Integrando tra uno stato qualsiasi e lambiente di riferimento e considerando costanti i calori specifici
* p- + c T b = R T 0 ln ---p 0 p0
T T ---- 1 ln --- T0 T0
(34)
Fisica Tecnica
Anche in questo caso pu essere utilie (vedere Figura 9) dividere la (35) per cpT0:
T b 1 p T---------- = ---------- ln ---- 1 ln ---- + --- p0 T0 cp T0 T0 FIGURA 9.
Exergia
3
(36)
b / (cp*T0)
T/T0
Il teorema di Gouy-Stodola
Lequazione (22) pu essere riscritta mettendo in evidenza la potenza tecnica:
dA t Wt = q Gb i d t VC
t
(37)
Se il processo reversibile i=0 per cui a parit delle altre condizioni si ha:
dA t = W W t, max = q G b t, r d t VC
t
(38)
che rappresenta quanto riesco al massimo a convertire in lavoro a partire da , U, Ec, Ep ht in lavoro attraverso trasformazioni reversibili. Si pu allora scrivere:
W t = W t, max i (39)
Fisica Tecnica
cio
W perso = i = T 0 i (41)
La relazione ora trovata nota come Teorema di Gouy-Stodola. In Figura 10 si riporta linfluenza delle irreversibilit sul lavoro prodotto a parit delle altre grandezze scambiate e in Figura 11 si evidenzia come il lavoro perso sia sempre una quantit positiva.
FIGURA 10.
FIGURA 11.
Fisica Tecnica
dA t + q Wt = + Gb i d t VC
dove
Flusso di Energia Termica Utilizzabile o Exergia Termica Flusso di Exergia Meccanica Flusso di Exergia di Trasformazione Tasso di Exergia distrutta o di Irreversibilit
q m = Wt dA t tr = + G b d t VC i
t
Per un sistema produttivo si pu interpretare, come fatto nel caso del primo principio (vedere Figura 4 pag. 37), i termini della (42) identificando le risorse, i prodotti, i reflui e in questo caso le quantit distrutte.
FIGURA 12. Schema di un sistema produttivo e bilancio exergetico
con
Fisica Tecnica
t2
B =
dt
t1
(46)
Il concetto di efficienza gi illustrato parlando del I principio della termodinamica per i sistemi aperti (vedere equazione (166)) si pu riprendere, nel contesto dellanalisi exergetica qui illustrata, introducendo una efficienza di secondo principio rendimento II. Si pu allora scrivere:
P R + i - = 1 -------------------1 = -----F F (47)
(o per i motori
Fisica Tecnica
Un ulteriore riflessione sul significato di exergia pu essere sviluppata confrontando le caratteristiche di energia ed exergia come fatta nella tabella che segue.
Fisica Tecnica
ENERGIA
Consente una valutazione quantitativa ma non qualitativa Non permette di valutare leffetto delle irreversibilit Ubbidisce alla legge di conservazione. (Si conserva in ogni processo) E funzione dello stato del sistema (Non dipende dallo stato dellambiente ma solamente da quell del sistema) Pu essere valutata rispetto a qualsiasi stato di riferimento (in genere diversa da zero nello stato termodinamico dellambiente) Nel caso di gas ideali non dipende dalla pressione La possibilit di conversione limitata dal secondo principio della termodinamica anche se il processo reversibile
EXERGIA
Consente un avalutazione quantitativa e qualitativa Permette di valutare leffetto delle irreversibilit Non ubbidisce alla legge di conservazione (Si conserva nei processi reversibili e si consuma nei processi irreversibili) E funzione sia dello stato del sistema che dello stato dellambiente esterno Lo stato di riferimento imposto dallambiente esterno (in cui assume valore nullo) Dipende dalla pressione La possibilit di conversione non limitata dal secondo principio se il processo reversibile Misura lutilizzabilit rispetto allambiente
Si pu infine introdurre una nuova grandezza lanergia definita dalla relazione: (ENERGIA)=(EXERGIA)+(ANERGIA) La differenza tra il valore dellenergia e quello dalla corrispondente exergia, detta anche anergia, la quota che irrimediabilmente si perde nel processo di trasformazione e che non potr mai pi essere utilizzata e disponibile. In sintesi si pu affermare che in un processo reversibile: