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Comfort ambientale

Piercarlo ROMAGNONI
Università IUAV di Venezia
pierca@iuav.it
COMFORT

UNI EN 15251 Criteri per la


progettazione dell’ambiente interno e
per la valutazione della prestazione
energetica degli edifici, in relazione alla
qualità dell’aria interna, all’ambiente
BENESSERE termico, all’illuminazione e all’acustica, BENESSERE
TERMOIGROMETRICO RESPIRATORIO E
Febbraio 2008
OLFATTIVO

BENESSERE BENESSERE
ACUSTICO VISIVO
Cos’è il comfort?
Il comfort è uno stato psico-fisico puramente soggettivo percepito
dall'utente, e indica il "livello di benessere" di una persona all’interno di un
ambiente

E’ l'insieme di sensazioni derivanti da stimoli esterni o interni al nostro


corpo che ci procurano una sensazione di benessere in una determinata
situazione

comfort = assenza di disagio


comfort
condizione mentale che esprime soddisfazione
verso l’ambiente termico

sensazione termica
valutazione soggettiva del grado di comfort

zona occupata
è la regione normalmente occupata tra pavimento
e 1,8 m di altezza e distante 0,6 m dalle pareti
stress termico
ogni causa di carattere termico capace di esercitare
sull’organismo uno stimolo con conseguente reazione

quando l’accumulo di energia,


interno all’uomo è nullo,
la sensazione termica si può
definire neutra
1970

P. O Fanger elabora la teoria sul


comfort termico e il metodo per il
suo calcolo basato sul bilancio
termico dell’individuo, attraverso
esperimenti in laboratorio e camere
climatiche.

In questi studi, i partecipanti erano


vestiti con un abbigliamento
standard e compivano attività
questa foto dell’epoca ritrae alcuni soggetti predefinite mentre erano esposti a
femminili durante un esperimento in camera differenti tipi di ambienti termici.
climatica
Secondo Fanger la sensazione termica è funzione
della sollecitazione termica S del corpo, definita come
la differenza tra la produzione interna di energia termica,
per una data attività, e la perdita di calore che l'individuo
avrebbe se mantenesse la temperatura della pelle qsk
e la traspirazione Et ai valori corrispondenti alle condizioni
di benessere per l'attività considerata.

Dall’analisi dei dati sperimentali, affinché vi sia comfort,


devono essere valutati i valori ottimali di:

Et* = 0,42 ADB [M (1-)/ADB – 58,15]  potenza termica


prodotta per sudorazione
qsk* = 35,7 – 0,0275 M (1-)/ADB  temperatura della pelle
Il bilancio energetico dell’individuo
convezione radiazione

conduzione evaporazione
Meccanismi di termoregolazione
L’organo che controlla la temperatura corporea è l’ipotalamo:

si trova nel nostro cervello e riceve informazioni


sulla temperatura corporea da alcuni sensori di freddo|caldo
localizzati sulla pelle

in base alla temperatura corporea, questi sensori mandano


impulsi all’ipotalamo: maggiore è la percezione termica,
maggiori sono gli impulsi

se gli impulsi si equivalgono, allora il soggetto percepisce una


neutralità termica
ipotalamo

la temperatura la temperatura
corporea sale corporea scende
sopra il livello verso il livello
normale normale

Temperatura normale
corporea
37 °C

I sensori del sistema nervoso


presenti sulla pelle mandano
il segnale. Si attivano la Il calore corporeo viene
vasodilatazione e la disperso verso l’ambiente
sudorazione. circostante
ipotalamo

la temperatura la temperatura
corporea sale corporea scende
sopra il livello verso il livello
normale normale

Temperatura normale
corporea I sensori del sistema nervoso
37° C presenti sulla pelle mandano il
Il calore corporeo è conservato segnale. I vasi sanguigni si
restringono e le ghiandole
sudoripare restano inattive.

Se la temperatura corporea
continua a scendere, il sistema
L’ attività muscolare genera
nervoso manda ai muscoli segnali
calore corporeo
di contrarsi involontariamente
BILANCIO DI ENERGIA DEL CORPO UMANO
Il corpo umano può essere considerato come un sistema
termodinamico: alimentato dal cibo produce lavoro e calore; è quindi
possibile fare un bilancio di energia:

S = M – L – ∑Q

Dove:
S = accumulo di energia termica nell’unità di tempo o variazione
rispetto al tempo dell’energia interna del corpo [W]
S = c·m·(T2 –T1)
dove:
c = capacità termica ≈ 3,49 kJ/ kg K
(T2 –T1) = variazione della temperatura interna del corpo
M = potenza prodotta per metabolismo [W]
L = potenza meccanica dovuta all’attività lavorativa [W]
Il rapporto fra la potenza meccanica L e l’attività metabolica
è definito rendimento L
 
M
∑Q = sommatoria degli scambi di calore sensibile e latente fra uomo
e ambiente [W]
Bilancio di energia del corpo umano

l'equazione di Fanger per l'equilibrio termico in condizioni di benessere

M(1-) - hcp fv ADB (qv* - qa) - feff fv ADB hrp(qv* - qmr*) +

– r  fd ADB(1 -)(psk*- pa) +

– 0,42 ADB [M (1-)/ADB – 58,15] – ma.ve cpa (qx - qa)+

– ma,ve r (xx - xa) = S


M = produzione metabolica [W] ;
 = rendimento meccanico (frazione di produzione
metabolica convertita in lavoro) [-];

ma,ve = portata di massa respirata


(ventilazione polmonare) [kg/s];

fv = fattore di vestiario [-];

 = permeabilità al vapore;

r = calore di vaporizzazione [J/(kg K)];

q = temperatura [°C];
p = pressione parziale del vapore [Pa];
x = contenuto igrometrico [kg/kgas]
Comfort
S=0

Variabili da cui dipende il comfort

esplicitando i diversi flussi, si ottiene che, in funzione del metabolismo


M, lo scambio termico è funzione di:

· temperatura dell’aria dell’ambiente, q ;


a

· temperatura superficiale degli abiti, che dipende dal tipo di

abiti, individuato dall’indice I ;


cl
· velocità dell’aria, w ;
a
· temperatura media radiante dell’ambiente, q ;
mr
· umidità relativa dell’aria dell’ambiente, UR ;
a
non esiste un’unica condizione di comfort,

ma tali condizioni sono definite dalle

infinite combinazioni delle sei variabili indipendenti

che soddisfano il bilancio di energia del corpo umano


In conclusione, i parametri che influenzano gli scambi termici tra
uomo e ambiente, determinando la condizione di benessere sono:

- 4 parametri ambientali:
Temperatura qa dell’aria
Velocità dell’aria va
Temperatura media radiante qmr
Umidità relativa dell’aria
dell’ambiente U.R.

- 2 parametri individuali:
Resistenza termica conduttiva ed
evaporativa del vestiario
Dispendio metabolico correlato
all’attività svolta S = f (M, Icl, qa, qmr,va,U.R.)
In definitiva, i parametri che ci servono per la valutazione
di ambiente termico moderato sono:

parametri soggettivi

parametri ambientali
attività svolta,
M
abbigliamento,
Icl temperatura dell’aria, qa
umidità relativa dell’aria,
UR temperatura
velocità dell’aria, wa operativa
temperatura media
radiante, qmr
parametri ambientali

Temperatura dell’aria
Velocità dell’aria
Umidità relativa
Temperatura media radiante
Temperatura operativa

Valutazione di ambienti termici: indici

Ambienti moderati Ambienti severi


Indici di comfort globale: Indici di stress:
- PMV - Caldo: WBGT…
- PPD - Freddo: IREQ, WCI…
Indici di discomfort locale:
- Asimmetria termica
verticale/orizzontale
- Correnti d’aria
ambiente termico moderato o ambiente termico severo

benessere salute

ambienti dove non sussistono ambienti «vincolati» dove


particolari esigenze di vincolo e sussistono particolari esigenze
l’obiettivo di comfort è realmente (produttive, fattori naturali,
perseguibile protezione…) che limitano alcuni
parametri microclimatici e
impediscono il perseguimento
delle condizioni di comfort

Immagini dal
WEB
Criteri di valutazione degli ambienti: gli indici

AMBIENTI MODERATI • AMBIENTI SEVERI


• Indici comfort globale: Indici di stress (freddo):
- PMV, PPD IREQ, WCI,…
Indici di stress (caldo):
WBGT, SWreq , Wreq,…
• Indici di discomfort locale:
- Gradienti termici verticali
ed orizzontali
- Correnti d’aria
- Asimmetria temperatura
media radiante
parametri soggettivi

Resistenza termica dell’abbigliamento


Metabolismo energetico

La resistenza termica dell’abbigliamento, dipendente dalla


quantità e dal materiale degli indumenti indossati, è
considerata uniforme su tutta la superficie corporea.

Anziché essere espressa in m2K W-1, solitamente si utilizza il


clo (dove 1clo = 0,155 m2K W-1), e in questo caso si parla
di isolamento termico, indicato con Icl.

Questo parametro viene ricavato in funzione dei capi


indossati attraverso alcune tabelle contenute nella UNI EN
ISO 7730:2006 o nella UNI EN ISO 9920:2009.
Solitamente, si considera 1,00 clo per il periodo invernale e
0,50 clo per il periodo estivo.
Resistenza termica dell’abbigliamento

La resistenza termica
dell’abbigliamento è
espressa dall’unità di
misura incoerente: “clo”:

1 clo = 0,155 m2K/W

L’isolamento termico
dell’abbigliamento
dipende da:
Spessore e porosità dello
strato,
Superficie corporea
coperta
Due approcci per la stima di Icl:

• Calcolo tramite descrizione complessiva dell’abbigliamento: si stima


sommariamente l’abbigliamento indossato «a vista»
• Calcolo per singoli capi: di maggior precisione, quando è possibile
somministrare dei questionari agli occupanti dei questionari dove
possano indicare nello specifico i singoli capi indossati

UNI EN ISO 7730:2006


Il metabolismo energetico indica il livello di intensità
dell’attività svolta.
Si misura in W m-2 o in met (dove 1met = 58,2 W m-2).
Un uomo adulto produce dunque, come metabolismo
basale, una potenza di circa 70-80 W che è il minimo
valore assunto dal termine M per un uomo adulto che
dorme o che è comunque coricato a letto.
Potenza metabolica basale: per il solo funzionamento degli organi vitali.
Potenza metabolica addizionale: in funzione unicamente dell’attività svolta, dipendente cioè dalle
condizioni di lavoro dell’organismo
Una persona a riposo ha in media un metabolismo pari a 58,2 W m-2, calcolato su una
superficie di pelle di circa 1,8 m2 per l’uomo, 1,6 m2 per la donna europea.

La stima però di questo fattore è complessa: il valore da attribuirgli viene calcolato in funzione
dell’attività svolta in base ad alcune tabelle contenute nella norma UNI EN ISO 7730 o in
alternativa consultando la norma UNI EN ISO 8996.

Activity Metabolic rate


W m-2 met
Reclining 46 0,8
Seated, relaxed 58 1,0
Sedentary activity (office, dwelling, school, laboratory) 70 1,2
Standing, light activity (shopping, laboratory, light industry) 93 1,6
Standing, medium activity (shop assistant, domestic work, machine work 116 2,0
Walking on level ground:
2 km/h 110 1,9
3 km/h 140 2,4
4 km/h 165 2,8
5 km/h 200 3,4
UNI EN ISO 7730:2006
Da: ASHRAE
Fundamentals - 2017
Immagini da INNOVA
Fanger: l’indice di benessere
Fanger ha sviluppato una metodologia per la valutazione della
sensazione termica relativa a un determinato ambiente:
l’indice PMV (Voto Previsto Medio).

Analizzando le esperienze condotte su 1300 individui, Fanger è


giunto alle seguenti considerazioni:
a. la sensazione termica è funzione della sollecitazione termica
S del corpo , definita come la differenza tra la produzione
interna di energia termica, per una data attività, e la perdita
di calore che l'individuo avrebbe se mantenesse la
temperatura della pelle qsk e la traspirazione Et ai valori
corrispondenti alle condizioni di benessere per l'attività
considerata.
b. la relazione fra l’indice PMV e la sollecitazione termica S è la
seguente:
PMV = [0,303 exp (- 0,036 M)+0,028] S
Scale di gradimento del comfort

L’indice PPD è correlato al PMV.

Il PPD esprime il numero di persone che sarebbero portate a


lamentasi delle condizioni climatiche riscontrate. Viene definito
soggetto insoddisfatto quello che attribuisce all’ambiente in esame un
valore del PMV pari a +/-3,

PPD = 100 - 95 exp[-(0,03353 PMV4 + 0,2179 PMV2)]

Comfort calculator: http://comfort.cbe.berkeley.edu/


Come riportato nella norma UN EN ISO 7730, l’espressione finale per il calcolo dell’indice PMV
è:
La temperatura dell’aria
è la temperatura dell’aria che
circonda il corpo umano; determina
lo scambio per convezione.

Precauzioni in fase di misura:


- riduzione dell’effetto di scambio per radiazione:
riduzione dell’emissione del sensore;
schermatura del sensore
(lamine riflettenti di 0,1 – 0,2 mm);
aumento dello scambio convettivo
- inerzia termica del sensore:

La misura non andrebbe rilevata prima che sia trascorso


un intervallo di tempo pari a 1,5 volte il tempo di risposta
La temperatura media radiante

La radiazione ricevuta da una


persona in un ambiente può
essere determinata
conoscendo le dimensioni,
le caratteristiche termiche
e la posizione, relativa alla
persona, delle sorgenti di calore che si trovano nell’ambiente.

Più piccolo è il diametro del globo, maggiori sono gli effetti


sulla misura della temperatura e della velocità dell’aria.

La superficie del globo è annerita (elevato assorbimento).


E’ definita come la temperatura uniforme di un corpo nero che
scambia, per radiazione a parità di forma, con il corpo, la stessa
potenza termica che effettivamente il corpo scambia con le pareti
dell'ambiente

La temperatura media radiante può essere valutata con ottima


approssimazione se sono noti i valori delle temperature assolute Ti
delle N superfici che circondano il corpo, come segue:

4 N
Tmr   Fp i Ti4
i 1

in cui Fp-i è il fattore di forma tra ciascuna superficie ed il corpo


q2

q1

q3 q4
q5

q2
qmr

q1

q3 q4
q5 q5
Metodo della temperatura piana radiante

La temperatura media radiante può essere valutata misurando la


temperatura piana radiante Tpr-i nelle sei direzioni dello spazio ed i
fattori di area proiettata Ap-i per una persona nelle stesse sei
direzioni dello spazio:
La temperatura operante top è la temperature uniforme di una
cavità nera in cui il soggetto scambierebbe, per convezione ed
irraggiamento, la stessa potenza termica effettivamente
scambiata nell'ambiente reale.

her q mr  hconv q a
q op 
her  hconv

La temperatura operante è una media pesata tra le


temperature dell'aria e le temperature delle pareti.

q mr  q a
q op 
2

Consente una valutazione maggiormente realistica


degli scambi termici uomo ambiente
ASHRAE 55, Thermal environmental conditions for human
occupancy, 1992.
ASHRAE 55a, Addendum to thermal environmental
conditions for human occupancy, 1995.
Condizioni di discomfort locale

Esiste la possibilità che in alcune zone dell’ambiente,


le variabili che determinano il comfort subiscano delle
variazioni dando luogo a fenomeni che ingenerano
condizioni di discomfort locale.

Le quattro principali cause di discomfort locale sono :

· elevata differenza verticale di temperatura, Dqa


· pavimento troppo caldo o troppo freddo, qp
· correnti d’aria, DR
· elevata asimmetria della temperatura media radiante,
Dqpr,v/h.
Indice DR
DR = [(34,0 - qa) (wa - 0,05)0,62] [0,37 wa (Tu + 3,14)]
DR = percentuale di persone insoddisfatte causa
correnti d’aria
TU = indice di turbolenza locale dell’aria
Asimmetria radiante
- pavimento troppo
freddo o troppo
caldo: si consiglia
una temperatura
tra i 20 °C ed i
30°C
Percentuale di persone che
esprimono la loro
insoddisfazione relativamente
all'asimmetria radiante

Intervallo di accettabilità di un
ambiente per persone in attività
sedentaria al variare del tipo di
vestiario
Tipo di edificio Categoria Temperatura operante [°C]
Valore minimo per Valore massimo per
riscaldamento (1 clo) raffrescamento (0,5 clo)
Residenze: spazio I 21,0 25,5
giorno. Attività
II 20,0 26,0
sedentaria 1,2 met
III 18,0 27,0
Residenze: altri spazi. I 18,0
Attività 1,6 met
II 16,0
III 14,0
Ufficio singolo. Attività I 21,0 25,5
sedentaria 1,2 met
II 20,0 26,0
III 19,0 27,0
Ufficio. Attività I 21,0 25,5
sedentaria 1,2 met
II 20,0 26,0
III 19,0 27,0
Sala conferenze. I 21,0 25,5
Attività sedentaria 1,2
II 20,0 26,0
met
III 19,0 27,0
Auditorium. Attività I 21,0 25,5
sedentaria 1,2 met
II 20,0 26,0
III 19,0 27,0
Cafeteria, ristorante. I 21,0 25,5
Attività sedentaria 1,2
II 20,0 26,0
met
III 19,0 27,0
Le condizioni di accettabilità di un ambiente

Categoria A Categoria B Categoria C


Grandezza
Condizione PPD% Condizione PPD% Condizione PPD%
PMV -0,20 ÷ 0,20 6 -0,50 ÷ 0,50  10 -0,70 ÷ 0,70  15
ta/1,1 – ta/0,1 < 2 °C 3 < 3 °C 5 < 4 °C  10
Dtpr,0,6)h < 10°C 5 < 10°C 5 < 13°C  10
Dtpr,0,6)v < 5°C 5 < 5°C 5 < 7°C  10
wa DR < 10  10 DR < 10  10 DR < 15  15
tp 19  29°C  10 19  29°C  10 17  31°C  15
Generation of pollution from occupants

Sensory Carbon Carbon Water


pollution dioxide monoxide 1) vapour 2)
load g/(h
olf/occupant l/(h occupant) l/(h occupant) occupant)
Sedentary, 1-1.2 met
0% smokers 1 19 50
20% smokers 3) 2 19 11  10-3 50
40% smokers 3) 3 19 21  10-3 50

Physical exercise
Low level, 3 met 4 50 200
Medium level, 6 met 10 100 430
high level (athletes), 10 20 170 750
met
Children
Kindergarten,
3-6 years, 2,7 met 1,2 18 90
School,
14-16 years, 1-1,2 met 1,3 19 50
1) from tobacco smoking
2) applies for persons close to thermal neutrality
3) average smoking rate 1,2 cigarettes/hour per smoker, emission rate 44 ml CO/cigarette
Produzione di vapore acqueo
Comfort luminoso

Ra = resa del colore


CIE 1974

UGR = Unified Glare


Rating
Indice di discomfort da
abbagliamento
Quindi per un’aula scolastica, quali proprietà e quali valori
potremmo indicare come condizioni di comfort ambientale interno?

Ovvero: qaria, ambiente =

Tm,rad =

UR [%] =

Ra =

Em = lux

Lp = dB(A)

Sapresti indicare riferimenti legislativi/ normativi ?

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