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TERMODINAMICA

1
Descrizione micro e macro-scopica
Consideriamo un recipiente che contenga una certa quantità di gas
Video https://www.youtube.com/watch?v=tEFHkcx2cz0
Descrizione microscopica
Il gas è formato da molecole. Si segue il moto di ciascuna molecola
applicando le leggi di Newton. Si possono determinare le proprietà del
sistema che dipendono da posizione e velocità delle molecole.
Problema il numero di molecole è troppo elevato (ad es. in 5g di ossigeno
23 molecole) per una trattazione del genere!

Si considerano valori medi sui moti molecolari (metodi della meccanica


statistica)
Descrizione macroscopica
Considera proprietà che si manifestano su scala molto più grande di quella
molecolare, indipendentemente da qualunque dettaglio a livello molecolare.
Ad es. a pressione p ,
mentre introdurremo a breve la grandezza macroscopica temperatura T
2
TERMODINAMICA

un sistema col suo ambiente è detta


TERMODINAMICA
I principi fondamentali della termodinamica
possono essere trattati interamente utilizzando il
punto di vista macroscopico, senza riferirsi a
modelli microscopici
La grande influenza e generalità della
termodinamica sta proprio nel fatto che le sue
leggi non dipendono dai dettagli della struttura
della materia
3
Temperatura e Calore

4
Temperatura
Il concetto di temperatura è comunemente associato alle sensazioni
di «caldo» e «freddo», ma questi termini non hanno un significato
oggettivo coerente
Per definire una grandeza fisica dobbiamo specificare il
procedimento usato per misurarla. Solo così otterremo una
definizione oggettiva e quantitativa
Possiamo usare una qualunque proprietà di un sistema che
sia misurabile e cambi quando il sistema cambia temperatura.
Ad esempio si possono ottenere termometri basati su:
cambiamenti di temperatura determinano variazioni di volume
di un liquido
se il liquido si riscalda,si espande ed il livello del liquido sale
cambiamenti di temperatura causano cambiamenti di
pressione in un gas a volume costante
la pressione del gas cresce/decresce se il gas si scalda/raffredda

5
Equilibrio termico
Ponendo due corpi in contatto tra loro, il corpo più
caldo tende a raffreddarsi mentre quello più freddo
si riscalda. Il fenomeno si arresta soltanto quando i
due corpi finiscono per trovarsi alla stessa
temperatura. Il sistema (dei due corpi) ha raggiunto
un equilibrio tale che la loro mutua interazione non

di equilibrio termico.
Se due sistemi sono separati da un materiale
isolante (ad es. legno, polistirolo...) occorrerà un
tempo molto più lungo affinchè sia raggiunto

ogni interazione tra due sistemi.

6
Principio zero della termodinamica
Consideriamo tre sistemi A,B,C inseriti in un contenitore
isolante ideale, in modo non ci siano interazioni con

Un esperimento mostra che passando dalla situazione(a)


alla situazione (b) non cambia nulla, quindi possiamo
concludere:
Se C è inizialmente in equilibrio sia con A sia con
B, allora A e B sono in equilibrio termico tra loro

Questo principio può anche essere enunciato come:


Due sistemi sono in equilibrio termico se
posti a contatto hanno la stessa temperatura

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Principio zero e termometri
Il principio zero è alla base del funzionamento dei termometri
Per misurare la temperatura di un corpo mettiamo il
termomentro in contatto con il corpo. Un termometro misura la
sua temperatura, ma quando è in equilibrio termico con un
altro corpo le due temperature (del corpo e del termometro)
devono essere le stesse

8
Termometri e scale termometriche
Per costruire un dispositivo che funga da termometro dobbiamo definire
una scala con delle divisioni e dei numeri. Questi numeri sono arbitrari.
Per definire una scala di temperatura occorre scegliere alcuni fenomeni
termici riproducibili e attribuire arbitrariamente una determinata
temperatura nella scala a tali fenomeni. Storicamente sono state fatte
scelte diverse.
Scala di temperatura Celsius

gradi

0oC 100oC

9
Scala Kelvin e zero assoluto
La scala Kelvin prende atto della presenza di un minimo assoluto di T
Consideriamo i termometri a gas
la pressione di un gas a volume costante cresce con la temperatura). Misuriamo la
pressione a due temperature (ad es. 0oC e 100oC) e li riportiamo in
un grafico p in funzione di T, congiungendoli con una linea retta.
Possiamo così leggere dal grafico la T che corrisponde a qualsiasi
altra p misurata col dispositivo
Usando diversi tipi e diverse quantità di gas
si vede che, estrapolando dal grafico, esiste
una temperatura ipotetica di -273,15oC alla
quale la pressione del gas dovrebbe essere 0
questa temperatura è la stessa per molti gas
La scala Kelvin fissa lo zero proprio a -273,15oC
0K = -273,15oC

10
Scala di temperatura Kelvin
Nella scala Celsius sono considerati due punti fissi (il punto di solidificazione

La scala Kelvin è definita con un termometro a gas ed un solo punto fisso


Per ragioni di precisione e riproducibilità della definizione è stato scelto
come punto fisso il

in equlibrio termico, ad un solo valore di pressione e temperatura


(condizione si verifica per p=610Pa e T=0.01oC)
Convenzionalmete:
è stato attribuito il valore di 273,16K
è stato stabilito che Kelvin sia pari a 1/(273,16) della differenza di

Scelta in modo che le ampiezze del kelvin e del grado Celsius siano uguali
in kelvin
in gradi Celsius
11
so; una bottiglia piena e ben sigillata si spacca, quando v
scaldata al di sopra della temperatura ambiente; per aprire
Supponiamo facilmente
che una uncerto
barra di un bar
lo con un tappo di metallo, basta scaldareiniziale
un T0il. Quando
tappo. la temperatura
Tutti cam
questi feno
sperienza mostra che, se il salto di tem

Espansione termica
sono legati dei materiali.
minore di 100 approssimativament
(Fig. 17.6a). Se due barre dello stesso m
Espansione lineare di temperatura, ma una lunga il dopp
lunghezzasia lunga
Supponiamo che una barra di un certo materiale il doppio. Quindi
L0, alla L de
temper
17.6b). Introducendo una costante
iniziale T0. Quando la temperatura cambia di T, la lunghezza cambia di L. di
le), possiamo sintetizzare queste relazio
sperienza mostra che, se il salto di temperatura non troppo alto (ovvero
Molti materiali sono soggetti ad espansione, minore o dilatazione,
di 100 quando
approssimativamente), la loroproporzionale
L direttamente (espa
(Fig. 117.6a). Se duedibarre
7 .6 Variazioni dellodi stesso
lunghezza una bar-materiale sono sottoposte allo stesso
temperatura cresce (es. liquido in un termometro, di temperatura, una
ra, al variare
ma una barra
della temperatura
lunga di metallo)
(le variazio-
il doppio allora anche la variazion
ni di lunghezza sono esagerate, per chia- Se un corpo lungo L alla temperatura 0
lunghezza
rezza.) il doppio. Quindi L deveratura T + T proporzionale a L
essere anche 0
Espansione lineare
0
17.6b). Introducendo una costante di a (che dipende dal mat
(a) Per cambiamenti di temperatura moderati,
le), possiamo sintetizzare queste relazioni in una sola equazione:
DL direttamente proporzionale a DT

Al variare della temperatura T varia di L la lunghezza di una T0


barra
La costante
(espansione L0
termicaa,di
che descrive la
DL
lineare) d(
T0 1 DT termica, detta coeffic
materiale, inizialmente lunga Ldella
ra, al variare
0 atemperatura
temperatura
1 7 .6 Variazioni di lunghezza di una bar-
(le variazio- T0 . Per cambiamenti T0 1 2DT
di misura sonodiKlunghezza
,o 2DL
. (Ricordia
ni di lunghezza sono esagerate, per chia- Se un corpo lungo L alla temperatura Tcambiano , allora la
0nelsua
passaggio dalla L allaCels
scala0 tem
temperatura moderati (<100°
rezza.) C) si ha che la ratura variazione
T + T di lunghezza
0 dei materiali qualsiasi dimensione linea
(17.5), quindi L essere la lunghezza
(a) Per cambiamenti di temperatura moderati, (b) DL a L0
DL direttamente proporzionale a DT laterale di una lamina, il diametro di un(
T0 legno o i cristalli singoli, si dilatano in
DL
T0 L0
noi non prenderemo in considerazione q
L0 DL La costante
T0 1 DTa, che descrive la di un materiale relativamente al fenom
Possiamo spiegare in modo qualitat
T0 1 DT termica, detta coefficiente di espansione lineare e leinterm
sue
T0 vista molecolare. Infatti, le forze
2DL
di misura sono K , o 2L0 . (Ricordiamo
2DL che gli intervalli di temperatura
presentate come delle molle, come ne
T0 1 2DT
cambiano nel passaggio dalla scala Celsius a quella Kelvin.)
T0 1 DT tra forzePer la maggior
intermolecolari
dei materiali qualsiasi dimensione lineare cambia secondo le Equazioni (17
T e L0 , dove
aL (b) DL 0
(17.5), quindi L416 essere
CAPITOLOla lunghezza o atur
1 7 Temper lo spessore
a e calor edi una barra, la dimens
laterale di una lamina, il diametro di un foro... Altri materiali, come ad esemp
espansione lineare. In realtàT la proporzionalità
L
DL diretta è solo approssimativa
0
0
legno o i cristalli singoli,
Tabella si dilatano
1 7 .1 in modo
Coefficient i diverso nelle differenti direz
414noi non prenderemo in considerazione queste complicazioni.
di espansione linear e Tabella 1 7 .2 Coeffic
T 1 DT
perchè dipende un pò da T. 0
Possiamo spiegare
M aterialein modo qualitativo a [K ] Solidi termica, da un pun
vista molecolare. Infatti, le forze intermolecolari in un solido possono essere
T0 Alluminio 2.4 10 Alluminio
presentate come delle molle, come nella Figura 17.7a. (Abbiamo pa
I valori tipici di sono molto piccoli percui 2L è solo2DL
T 1 DT 0
0
Ottone 2.0 10 Ottone
tra forze intermolecolari e molle nel Paragrafo 14.4.) Ciascun
Rame 1.7 10 Rame

T di 100° C. Vetro 10 Vetro


Invar (lega nickel-ferro) 0.09 10 Invar
Quarzo 0.04 10 Quarzo (fuso)
Acciaio 1.2 10 Acciaio
414

12
li. Per molte sostanze b
Espansione termica
Espansione di Volume

T non è troppo
grande (meno di 100° è direttamente
proporzionale sia al salto di temperatura T che al volume iniziale

dove è detto coefficiente di espansione di volume, dipende dalle


caratteristiche del materiale. E approx poiché varia un pò con T.
generalmente 416maggiori nei liquidi che nei solidi (nei solidi poi =3 )
CAPITOLO 1 7 Temper atur a e calor e

Tabella 1 7 .1 Coefficient i
di espansione linear e Tabella 1 7 .2 Coefficient i di espansione di volume
M ateriale a [K ] Solidi b [K ] Liquidi b [K ]

Alluminio 2.4 10 Alluminio 7.2 10 Etanolo 75 10


Ottone 2.0 10 Ottone 6.0 10 Solfuro di Carbonio 115 10
Rame 1.7 10 Rame 5.1 10 Glicerina 49 10
Vetro 10 Vetro 10 Mercurio 18 10

(es.giunto di dilatazione
Invar (lega nickel-ferro) 0.09 10 Invar 0.27 10
Quarzo 0.04 10 Quarzo (fuso) 0.12 10
nei ponti) Acciaio 1.2 10 Acciaio 3.6 10

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li. Per molte sostanze b diminuisce a basse temperature. Diversi valori di b,
Comportamento anomalo acqua
è speciale perchè si contrae tra 0° e 4° (cioè <0 in )
V diminuisce aumenta la densità (m/V)
e al di sopra di 4° si espande (cioè >0)
V aumenta diminuisce la densità
densita
°
Congelamento di un lago
La superficie si raffredda e raggiunge 4° C:
sprofonda
più calda, che
subisce la stessa sorte etc. (correnti convettive) finchè
tutto il lago è a 4° C

(conduzione) e si forma ghiacchio in superficie, mentre


4° C (strato di ghiacchio funge
da isolante)
La fauna sottomarina ringrazia!
Quantità di Calore Q
I trasferimenti di energia che hanno luogo a causa di una differenza di
temperatura sono catalogati come flusso o trasferimento di calore e
è detta calore, o quantità di calore
Ad es. Inserendo un cucchiaino freddo in una tazza di caffè caldo, il cucchiaino si
scalda e il caffè si
Si definisce di misura della quantità di calore sulla base dei
cambiamenti di temperatura di una sostanza specifica:
caloria (cal) = quantità di calore necessaria per aumentare la
temperatura di 1 grammo di acqua da 14.5°C a 15.5°C
Poiché il calore è energia deve esserci una relazione tra caloria e Joule:
(1818-1889)
calore = forma
e si raccomanda di usare Joule anche per le misure di calore di energia
meccanica
Nel linguaggio comune si confondono «temperatura» e «calore». In fisica:
T dipende dall stato di un materiale e misura quantitativamente quanto è caldo o freddo
energia in transito, mai a
una quantità di energia posseduta)
15
Q e Calore specifico 420 CAPITOLO 1 7 Temper atur a e calor

1 7 .1 4 La parola
m
di origine
greca. Questa etichetta su una confezione
di greco certifica che 100 ml di
hanno un contenuto energetico ( u )
pari a 9.6 kJ, o 2.3 kcal.
Q
affinché una quantità di massa m di materiale compia un salto di
temperatura è proporzionale sia a m che e dipende dal tipo di
materiale considerato:

dove c dipende dal materiale ed è il calore specifico del materiale


Per un salto di temperatura infinitesimo dT si ha percui
1 7 .1 5 Calore specifico in
calore specifico funzione della temperatura. Il valore di c

c (J/k )
Il calore specifico di un materiale dipende sempre un dalla T iniziale
4220
e dal considerato. Ad es. g 4210
4200
queste piccole variazioni. 4190
4180
è elevato (ad es. impiega più 4170

tempo a raggiungere T elevate rispetto a vetro o metalli usati per fare un bollitore) 0 20 40 60 80 100
T )

Se Q e >0 calore acquistato dal corpo, aumento di temperature


Se Q e <0 calore ceduto dal corpo, diminuzione di temperature
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Calore specifico molare
Invece di usare il valore della massa m di un materiale si può usare il
numero di moli n che lo costituiscono
La massa totale m di un materiale è pari alla sua massa molecolare M
per il numero di moli n :
diventa
Il prodotto è detto capacità termica molare o calore specifico
molare ed è indicato con C (maiuscola)

Quantità di calore necessaria per far variare di


la temperatura di n moli

calore specifico molare unità di misura


Le misure di calori specifici e capacità termiche su campioni solidi sono
effettuate a pressione atmosferica costante. Per i gas di solito è più facile
mantenere costante il volume..
Data una sostanza e sono diversi (lo vedremo in dettaglio per i gas)
17
Esempi calore specifico

Nota che il calore specifico


elevato (ad es.
impiega più tempo a
raggiungere T elevate rispetto
a vetro o metalli usati per fare
un bollitore)

18
Esempio
Si sta progettando un elemento di un circuito elettronico, fatto con 23 mg
di Silicio. La corrente elettrica che passa al suo interno rilascia energia al
tasso di 7.4 mW = 7.4 10-3 J/s. Se il progetto non prevede nessun
meccanismo di raffreddamento, quanto velocemente salirà la
temperatura? Il calore specifico del Silicio è 705 J/(kg K)
Esempio
Si sta progettando un elemento di un circuito elettronico, fatto con 23 mg
di Silicio. La corrente elettrica che passa al suo interno rilascia energia al
tasso di 7.4 mW = 7.4 10-3 J/s. Se il progetto non prevede nessun
meccanismo di raffreddamento, quanto velocemente salirà la
temperatura? Il calore specifico del Silicio è 705 J/(kg K)

Tasso di rilascio di energia: = 7.4 10-3 J/s


dove la di calore percui
Questo produce un aumento di temperatura nel tempo pari a dT/dt:

Al ritmo di 27 K/min il circuito si distruggerà rapidamente, se non si


progetta un sistema di raffreddamento adeguato
Calore in Transizioni di fase
Abbiamo parlato del calore in riferimento ai cambiamenti di temperatura,
ma il calore è necessario anche durante le transizioni di fase
fase descrive uno stato specifico della materia: solido, liquido o gas
transizione di fase è la fusione
del ghiaccio (solido- -vapore)
Fusione del ghiaccio: quando forniamo calore a del ghiaccio a 0°C, la sua
temperatura non aumenta ma una parte del ghiaccio si scioglie e diventa
acqua liquida. La temperatura rimane a 0°C finché il ghiaccio non si è
sciolto del tutto. Il calore fornito non fa variare la temperatura ma permette
la transizione di fase da solido a liquido
quantità di calore da fornire (o sottrarre) durante una
transizione di fase è:

dove L è detto calore latente (calore per unità di massa)


il segno positivo (calore acquistato) è usato quando il materiale fonde,
il segno negativo (calore ceduto) è usato quanto il materiale solidifica
21
Transizioni di fase
Quindi durante una transizione di fase avremo calore

dove L rappresenta il calore latente di fusione Lf (nella transizione solido-


liquido) o il calore latente di ebollizione Lv (nella transizione liquido-vapore)
Il calore latente varia a seconda del materiale.

Calore latente di fusione Lf =3.34x105J/Kg


Calore latente di ebollizione Lv =2.256x106J/Kg

Andamento della temperatura man mano


che forniamo calore ad un campione di
ghiaccio, inizialmente a temperatura
inferiore a 0°C

22
Esercizi
Esercizio 0.1 (corridore)
può generare J di calore. Questo
calore è rimosso dal corpo del corridore in vari modo, incluso il meccanismo di
regolazione della propria temperatura. Se il calore non fosse rimosso, di quanto
sarebbe aumentata la temperatura del corpo? Si assuma il calore specifico del
corpo umano 3500J/kgoC. [Risultato: 3.5° C]
Esercizio 0.2 (scaldabagno)
Acqua a temperatura di 15°
ha temperatura di 61°C. Una persona usa120Kg di acqua calda nel fare la

oC . [Risultato: 2.3x107J]
Esercizio 0.3 (rame e vetro)
Si considerino tre oggetti: A e B di rame con mB=3mA e C fatto di vetro con
mC=mB dove mA=2g. La stessa quantità di calore Q=14J è fornita a ciascun

il calore specifico del rame 387J/(kgoC) e del vetro 840J/(kgoC).


[Risultato: TA=18oC , TB=6oC , TC=2.8oC ]

23
DATI PROCEDIMENTO
ne 63 kg a- Chat
Q -
.
8×1055 di =
Q =
3,5 K =
3,5 °C
cm
e =
3500J / negri

a- =
?

DATI PROCEDIMENTO

Q-emdtma-2g.euIm
@ =
14J ce 387 Jlkgoe
,

= 840 51kg7 DT -
DT; 18°C
,

Mà 3mA dire 6°C

me 3mA Ate 28°C

sta ? DTB? sta?


Esercizi
Esercizio 0.4 (acqua a T diverse)
Tre masse di acqua a temperature diverse, rispettivamente m1=0.02kg a T1=320K,
m2=0.04kg a T2=290K e m3=0.03kg a T3=350K , vengono mescolate in un
recipiente, a pareti adiabatiche e di capacità termica trascurabile. Determinare la
temperatura di equilibrio. [Risultato: 316,7K]
Esercizio 0.5 (rame,vetro e acqua)
Un campione di rame di massa mr=75g viene scaldato fino alla temperatura di
Tr=312oC. Il rame viene poi immerso in un bicchiere di vetro che contiene ma=220g
di acqua. La capacità termica del bicchiere è 190J/K. La temperatura iniziale
12oC. Si assuma che il calore specifico del rame sia
386J/(kgK) e /(kgK). Determinare qual è la temperatura finale.
[Risultato: 19.6oC]

Una massa di 50g di ghiaccio alla temperatura di -10° C è posta in una tazza
° C. Si assuma
oC), che il

calore specifico del ghiaccio sia pari a 2093J/kgoC e che il calore latente di fusione
del ghiaccio sia Lf =3.34x105J/kg. Determinare la temperatura finale una volta
Risultato: 7oC]
24
DATI PROCEDIMENTO
Mr =

75g QTOT = 0 =
art QATQB
Tre 312°C Qr =
ermrltf - Tr) <0

ma =
220g Ora = Canna (Tg -
ta) so

Ta = 12°C QB =
ebctf -
Trs) so
"

capacità termica =
190£ Ta per equilibrio termico

calore specifico tira 386 =


Tf = lrmrti -1 Cannata + CBTB =
19,6°C
kgk
calore Gur lama
4190¥ -1cg
+
rame
specifico =

Tg ?

Dati PROCEDIMENTO
Mg
=
50g
Tg = 107 QTOT = O = QTETQG + Q Fusione XQA
tazza con calore specifico nullo • calore ceduto <o

mate =
blog Qf =
Caronte E' f-TTE)

tte = 30°C • calore assorbito > o

Cte
=
la =

4186¥ ,
1) Qg cgrng
= ( 0°C -

Tg)
=
cgsnglòe fioc)) -

( =
209331dg E 2) Qf mglg 16700 J
g
-
. =

Qaieamgftg -0°C)
'
3,34×10 Jing 3) 0°C →T
Lgg acqua
=
,

tg ? camgtg
=
Ctf -30°C) +
Caronte cgmg ( LOC ) +
mglf tcamgtf 0
-
=

Tf =
Cathie ( 30°C ) -

cgsng ( 10°C)
-
mglg = 7°C
Caronte +
cameo
Riassunto delle puntate precedenti
Calore
Quantità di calore necessaria per far variare di la
temperatura di n moli di una sostanza

dove C (maiuscola) capacità termica molare o calore


specifico molare ed è indicato con C (maiuscola)
Calore in transizioni di fase
quantità di calore da fornire (o sottrarre)
durante una transizione di fase è:

dove L è detto calore latente (calore per unità di massa)


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Esercizio 0.5 (rame,vetro e acqua)
Un campione di rame di massa mr=75g viene scaldato fino alla temperatura di
Tr=312oC. Il rame viene poi immerso in un bicchiere di vetro che contiene ma=220g di
acqua. La capacità termica del bicchiere è
nel bicchiere è 12oC. Si assuma che il calore specifico del rame sia 386J/(kgK) e
kgK). Determinare qual è la temperatura finale. [Risultato: 19.6oC]

Sistema acqua + bicchiere + rame: PRIMA DOPO


rame mr=75g , Tr=312oC,
acqua ma=220g , =12oC,
bicchiere , capacità termica
Incognita temperature finale

Sistema isolato : ovvero calore ceduto dal rame è assorbito da acqua e bicchiere

oC

26
Meccanismi di trasferimento del calore

Conduzione
Modalità di trasferimento del
corpi in contatto, senza spostamento netto di materia

Convezione
Meccanismo di trasferimento del calore piuttosto complesso dovuto allo

Irraggiamento
Trasferimento di calore provocato dalla radiazione elettromagnetica e
non richiede la presenza di materia nello spazio tra i corpi

27
Conduzione
Il flusso di calore, definito come la rapidità con cui viene
trasferito calore , va dal corpo a temperatura più
alta (TC) a quello a temperatura più bassa (TF)
Esperimenti dimostrano che il flusso di calore si
comporta secondo la Legge di Fourier:

proporzionale alla sezione A


proporzionale alla differenza di temperatura = TC TF
inversamente proporzionale alla lunghezza
La costante di proporzionalità k è conducibilità termica
del materiale e si misura in W/(K m) ovvero J/(s K m)

28
Convezione
La convezione è il trasferimento di energia
in un fluido mediante il trasferimento del
fluido da una regione a T più alta ad una a
T più bassa
Il fluido a T più alta spende energia per
spostare quello a T più bassa
I fenomeni di convezione sono importanti nel riscaldamento di una
stanza tramite un radiatore, oppure terrestre
Brezza di mare?
Effetto dovuto sia alla convezione che al calore specifico (diverso per mare
e terra)
Calore specifico maggiore rispetto al terreno si
scalda e si raffredda più lentamente del suolo
Giorno: terra si scalda più velocemente del mare percui si scalda sopra la terra
Notte: terra si raffredda più velocemente del mare percui più calda è sul mare

Moto convettivo del fluido (qui è ) da una regione a T più alta ad


una a T più bassa
Irraggiamento
è energia elettromagnetica (luce,
infrarossi, ultravioletti, ) che si propaga in un mezzo
Ad esempio il calore dal sole ci viene trasmesso per
irraggiamento
Tutti i corpi irraggiano:
quello umano in prevalenza
infrarossi
il filamento di una lampadina
sia infrarossi che luce visibile
Più un corpo è caldo, più esso
irradia.
Irraggiamento
Il flusso di calore per irraggiamento vale:
emissività del corpo (o emittanza)
costante di Stefan-Boltzmann
( = 5.67·10-8 W · m-2 · K-4)
A superficie esterna del corpo
T temperatura del corpo

Un corpo alla temperatura T irraggia, ma anche i corpi che


costituiscono circostante alla temperatura
irraggiano e il corpo assorbe parte di questa radiazione
Il flusso netto di radiazione emessa da un corpo a
temperatura T, in un ambiente a temperatura è:

se flusso di calore dal corpo verso


Esempio
La temperatura della pelle di una persona nuda che si trova
in una stanza a 22 °C è 28 °C. Quanto vale la velocità di
perdita netta di calore per irraggiamento da parte del corpo
della persona se totale del corpo vale 1.9 m2.
della pelle umana è 0.97)

T 28 C 301K
Ta 22 C 295 K

H netto
A (T 4 Ta4 )
8
0.97 5.67 10 W
m K4
2 1.9m 2 (301K ) 4 (295 K ) 4 66.4W

Questo rappresenta circa la metà della perdita media di


calore medio del corpo
R

Esercizi (conduzione)
L
Esercizio 0.7 (pentola) T1
Una pentola cilindrica di raggio di base R=15cm contiene una massa di
acqua m=5Kg alla temperatura Ti=30oC. Il fondo della pentola ha
spessore L=1cm e viene posta su di un fornello che ne mantiene la
base inferiore a temperatura T1=300oC. Si assuma calore specifico

Determinare
a)
temperatura a Tf=80o
pentola)
b) Quanto tempo occorre per trasferire per conduzione il calore della
domanda a) attraverso la base della pentola se il coefficiente di

consideri la temperatura del fondo interno della pentola ad una


temperatura media tra Tf eTi.
[Risultato: ,1.05x106J, ]
34
R

Esercizi (conduzione)
L
T1

35
Esercizi (conduzione)
Esercizio 0.8 (sbarra e ghiaccio)
Una sbarra di ferro lunga 20cm e di sezione viene riscaldata
ad estremità è posta nel ghiaccio
fondente. Assumere che il calore sia trasmesso solo attraverso la sbarra.
Considerare la conducibilità termica della sbarra di ferro 67J/(smK) e
il calore latente di fusione del ghiaccio Lf =3.34x105J/kg . Determinare la
massa di ghiaccio che si fonde in 10minuti. [Ris. 4,85 g ]

36

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