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ESERCIZIO

con f 0 = 10 KHz
Data x ( t ) = A + B cos ( 2π f 0t ) + C sin ( 5π f 0t ) 
e A, B, C > 0
 R = 10 Ω
e posta la funzione x ( t ) in ingresso a un filtro RC 
C = 1 mF
Calcolare:
- la funzione di trasferimento
- la serie di Fourier in ingresso
- la serie di Fourier (filtrata) in uscita

Prendiamo il segnale e, anzitutto, trasformiamo il seno in coseno (regole degli angoli associati).

(
x ( t ) = A + B cos ( 2π f0t ) + C sin ( 5π f 0t ) ⇒ A + B cos ( 2π f 0t ) + C cos 5π f 0t − π
2 )
Mettiamo poi in evidenza la frequenza:
 5f π
A + B cos ( 2π f 0t ) + C cos  2π 0 t − 
 2 2
Ora possiamo fare i nostri grafici di fasi e ampiezze (ricordiamo che la funzione è reale, quindi
c’è simmetria hermitiana):
- nel grafico delle ampiezze (simmetria pari) ci saranno:
o una riga in frequenza 0, valore A;
o una riga in frequenza +f, valore B ;
2
o una riga in frequenza + 5 f, valore C ;
2 2
o le righe simmetriche ad esse nella parte negativa dell’asse delle frequenze.
- nel grafico delle fasi (simmetria dispari) ci saranno:
o una riga di −π che si trova + 5 f;
2 2
o la riga antisimmetrica a quest’ultima.

Questo è il segnale prima di passare attraverso la funzione di trasferimento: ora calcoliamoci


questa funzione!

1 1
Nel filtro RC, la frequenza di taglio è definita così: ft = =
2πτ 2π RC
Da questa, notiamo che, nelle formule della funzione di trasferimento per il filtro RC
1
H(f) = (modulo)
1 + ( 2π f τ )
2
H(f)
arg  H ( f )  = − arctan ( 2π f τ ) (argomento)
1 f
compare il termine 2π f τ , che può essere espresso tramite ft = ⇒ 2π ft = .
2πτ ft
Indi per cui:
1
H(f) = (modulo)
2
1 +  f 
H(f)  ft 
arg  H ( f )  = − arctan  f  (argomento)
 ft 
Ora dobbiamo trovarci i valori appropriati di H(f) al fine di “modulare” le righe dello spettro
(attenzione: nello spettro delle ampiezze NON nascono nuove righe; vengono solo
attenuate/amplificate quelle già esistenti). Questo perché lo schema del trasferimento è il
seguente:
A 
→ FILTRO 
→ A H (0)
B cos ( 2π f 0t ) 
→ FILTRO 
→ B H ( f 0 ) cos ( 2π f 0t + arg H ( f 0 ) )
 5 π 5   5 π  5 
C cos  2π f 0t −  
→ FILTRO 
→ C H  f 0  cos  2π f 0t − + arg H  f 0  
 2 2 2   2 2  2 
(in verde le “modifiche” del filtro alle relative frequenze)

Ora calcoliamo le nuove righe dello spettro delle ampiezze:


- riga centrata sullo 0 delle frequenze: A H ( 0 ) = A ⋅1 = A ;
B B
- riga centrata su ± f0 :H ( f 0 ) = ⋅ 0,85 ;
2 2
5 C 5  C
- riga centrata su ± f 0 : H  f 0  = ⋅ 0, 54 .
2 2 2  2

E quindi le nuove righe dello spettro delle fasi:


- riga centrata sullo 0 delle frequenze: 0 (la funzione è reale, il grafico deve avere
simmetria dispari, quindi non può che essere nulla);
- riga centrata su ± f 0 : arg H ( f 0 ) ≅ ∓0, 56 rad ;
5 π 5  π
- riga centrata su ± f 0 : ∓ ± arg H  f 0  ≅ ∓ ∓ 1 .
2 2 2  2
ESERCIZIO

Abbiamo un sistema fatto così

x( t ) y(t ) z(t )
INGRESSO  → Sistema NL senza memoria  → Filt
ro ideale  → USCITA
arg( f )=0
=
1  
con x ( t ) = V0 cos  2π ⋅ f 0 ⋅ t  e t0 = 0
  
 100 KHz 

Analizzare:
1. l’ingresso (calcolare gli spettri, etc…)
2. l’uscita se
o NL = circuito quadratore y = ax 2 ;
o Filtro = filtro passa-alto con ft = 100 KHz ;
3. l’uscita se
o NL = circuito raddrizzatore ad onda intera y= x ;
o Filtro = filtro passa-basso con ft = 100 KHz ;
4. l’uscita se
o NL = circuito limitatore y = L sign ( x ) ;
o Filtro = filtro passa-banda con f1 = 50 KHz e f 2 = 150 KHz .

=
1  
1) Analisi dell’ingresso x ( t ) = V0 cos  2π ⋅ f 0 ⋅ t 
  
 100 KHz 
È una funzione molto facile da analizzare: basta applicare Eulero, oppure – essendo il coseno
una funzione notevole – scrivere direttamente che:
V0
- nello spettro delle ampiezze ci sono, a ± f 0 , due righe simmetriche di modulo ;
2
- lo spettro delle fasi, in questo caso dove ϕ = 0 , non possiede righe.

2) Cerchiamo un’espressione di y(t), sfruttando le proprietà della trigonometria:


1
cos 2 α = [1 + cos 2α ]
2
V2 V2
x ( t ) = V0 cos ( 2π f 0t ) 
→ y ( t ) = x 2 ( t ) = 0 + 0 cos ( 2 ⋅ 2π f 0t )
2  2
A0 A1
Quello che abbiamo trovato è il segnale che esce dal sistema non lineare senza memoria.
Dando un’occhiata allo spettro delle ampiezze notiamo che ne è comparsa qualcuna (in
questo caso sì che la H ( f ) genera nuove righe: il sistema non è infatti lineare):
V02
- c’è quella di modulo (che prima non esisteva) centrata nello 0 delle
2
frequenze;
V02
- ci sono le due righe a ±2 f 0 = 200 KHz , entrambe di modulo .
4
Lo spettro delle fasi è ancora “vuoto”.
Come sarà quindi l’uscita z(t) che cerchiamo? La funzione di trasferimento del filtro avrà
modulo 1 per frequenze maggiori di 100 KHz e minori di -100 KHz, mentre sarà nulla “nel
mezzo”. Dunque, l’unica riga di frequenza che il filtro decurta all’uscita è quella che si trova
all’origine degli assi, nello 0 delle frequenze
Dunque z(t) è uguale a y(t), con un addendo in meno.
V02
z (t ) = cos ( 2 ⋅ 2π f 0t )
2
Lo spettro delle ampiezze sarà come quello di Y(f) con in meno la riga che c’era nello zero.

OSSERVAZIONE: abbiamo creato un moltiplicatore di frequenza (x2)

3) Il segale y(t) “raddrizzato” è il valore assoluto della funzione coseno e ha un periodo che
è la metà della funzione trigonometrica originaria. Dunque:
1
T=
2 f0
+T n +T n
1 2 − j 2π t 1 2 − j 2π t
Calcoliamoci i cn : cn = ∫ y (t ) e T dt = ∫ V0 cos ( 2π f 0t ) e T dt =
T T
−T −T
2 2
(perché tra –T/2 e +T/2 il segnale raddrizzato è come il coseno originario)
+T n +T
1 2 − j 2π t 1 2
 n 
= ∫ V0 cos ( 2π f 0t ) e T dt = ∫ V0 cos ( 2π f 0t ) cos  2π t  dt =
T
−T
T
−T
 T 
2 2
(perché si può usare la formula di Eulero: tuttavia la parte immaginaria, quella del seno, è pari
a zero, perché l’integrale su un intervallo pari al periodo di una funzione dispari dà sempre
risultato nullo. Ciò che rimane è il coseno)
+T
2
V  n 
= 2⋅ 0 ∫ cos ( 2π f 0t ) cos  2π t  dt =
T 0  T 
+T +T
2 2
2V 1  n  2V 1  n 
= 0 ∫ cos  2π f 0t + 2π t  dt + 0 ∫ cos  2π f 0t − 2π t  dt =
T 0
2  T  T 0
2  T 
(si può dimezzare il periodo e moltiplicare per due, questo grazie al periodo simmetrico scelto e
per la caratteristica del coseno di essere pari)
1 1
(utilizziamo una formula della trigonometria cos α ⋅ cos β = cos (α + β ) + cos (α − β ) )
2 2
+T +T
2 2
V   n  V   n 
= 0 ∫ cos  2π t  f 0 +   dt + 0 ∫ cos  2π t  f 0 −   dt =
T 0   T  T 0   T 
T T
   n   
 2
 n   2
 sin  2π t  f 0 +     sin  2π t  f 0 −   
 T    T  
= 0  + 0 
V V
=
T   n  T   n 
 2π  f 0 + T    2π  f 0 − T  
   0    0
  1 n 
sin π T  + 
  1 n 
sin π T  −  π  π 
sin  + π n  sin  − π n 
V
= 0   2T T   + V0   2T T   = V0 2  + V0 2 =
T
2π 
 1 n
+ 
T  1 n
2π  − 
π (1 + 2n ) π (1 − 2n )
 2T T   2T T 
 
V0  ( −1) ( −1)n  V0  ( −1)n (1 + 2n ) + ( −1)n (1 − 2n )  V
 2 ( −1)
n n
=  + =  = 0 =
π  (1 + 2n ) (1 − 2n )  π
   (1 + 2n )(1 − 2n ) 
π
(
 1 − 4n 2
) 

2V0
= ( −1)
n

(
π 1 − 4n 2 )
Ora possiamo calcolarci:
2V0 2V0
c0 = ( −1)
0
=
π π
2V0 2V
c1 = c−1 = ( −1)
1
= 0
π (1 − 4 ) 3π
2V0 2V
c2 = c−2 = ( −1)
2
= 0
π (1 − 16 ) 15π

Lo spettro delle fasi è ancora vuoto.


OSSERVAZIONE: abbiamo ottenuto un convertitore di corrente alternata in continua.

4) Il limitatore ha l’effetto di far corrispondere la funzione y(t) con


y ( t ) = L sign  x ( t ) 
Il periodo di y ( t ) è uguale a quello di x ( t ) e la nuova funzione è sempre uguale a -L nelle parti
negative del coseno e pari a +L nelle parti positive. Potremmo calcolare la trasformata di
Fourier “a mano”, ma non conviene: la funzione y(t) è infatti una versione leggermente
modificata (e, precisamente, traslata) del segnale treno di impulsi rettangolari con duty-cycle =
1/ 2 (segnale che chiameremo w ( t ) per comodità).
y ( t ) = L sign  x ( t )  = w ( t ) − L
Ricordiamoci ora la trasformata di Fourier, scoperta a suo tempo, dei segnali come w (t ) :
1  1 n
cwn = Ad sinc ( nd ) = 2 L sinc  n  = L sinc  
2  2 2
2L 2L
Ecco i coefficienti: cw0 = L , cw1 = , cw3 = etc… (i suoi coefficienti di ordine pari sono
π 3π
tutti uguali a zero). Se teniamo presente che la relazione y ( t ) = w ( t ) − L modifica solo il
coefficiente di indice zero (è l’unico “termine noto” dello sviluppo e nel nostro caso è
c y 0 = cw0 − L = L − L = 0 ), possiamo dire che, per n diverso da 0, si ha c yn = cwn .
Lo spettro delle ampiezze di Y(f) è dunque come quello di W(f), ma con eliminata la riga
nell’origine.

Ora dobbiamo far passare y(t) attraverso il filtro per ottenere z(t); quel che avviene dopo
questo filtraggio è che altre righe dello spettro vengono decurtate: le uniche che rimangono
sono quelle di frequenza ± f0
2L
Coefficienti  c y1 = cz1 = c y −1 = cz −1 =
π
Come sarà dunque fatto il segnale z (t ) ?
 
4L
z ( t ) = 2 cz1 H ( f ) cos  2π f 0t + arg H ( f 0 )  = cos ( 2π f 0t )
    π
=1  =0 
OSSERVAZIONE: Ma allora, cos’è cambiato rispetto alla cosinusoide in entrata?
4L
z (t ) = cos ( 2π f 0t ) vs. x ( t ) = V0 cos ( 2π f 0t )
π
Ciò che si è verificato è che non dipendiamo più da V0 ; l’utilità del sistema potrebbe quindi
quella di “pulire” un segnale (nel nostro caso la cosinusoide) da eventuali disturbi.
ESERCIZIO

Trovare la funzione di trasferimento di un circuito RLC (o circuito risonatore)

Abbiamo a disposizione due vie:


- risolvere equazioni integro-differenziali;
- utilizzare il metodo simbolico.
Quest’ultimo metodo è di gran lunga preferibile al primo per la semplicità dei calcoli: dunque,
applichiamolo.
Sostituiamo anzitutto i vari componenti con altrettanti componenti “simbolici” e troviamo le
relative impedenze.
Resistenza  Zɺ R = R
Induttanza  Zɺ L = j 2π fL
1
Condensatore  ZɺC =
j 2π fC
Quindi applichiamo le leggi di Ohm:
Zɺ R R 1
Vɺy = Vɺx = Vɺx = Vɺx
ɺ ɺ ɺ
Z R + Z L + ZC 1 1 L
R+ + j 2π fL 1+ + j 2π f
j 2π fC j 2π fCR R
Vɺy 1
Da qui la funzione di trasferimento H ( f ) = =
Vɺ x 1+
1
+ j 2π f
L
j 2π fCR R
Ora introduciamo due parametri, ovvero due grandezze convenzionali, che vengono
usualmente utilizzati per descrivere circuiti come il nostro:
1
- f0 ≜ (frequenza di risonanza, ovvero quella cui risuonano L e C) ;
2π LC
2π f 0 L
- Q≜ (fattore di qualità: con Q ↑ banda più stretta)
R
1
2π L
2π f 0 L 2π LC 1 L
o NOTA: mettiamo f 0 in Q = = = .
R R R C
Cerchiamo ora di esprimere il nostro segnale tramite questi due parametri, tramite un astuto
Vɺy 1 1
raccoglimento: H(f )= = =


Q
  f f 
x
  1 + jQ  − 0 
1 L 1 1  f0 f 
1+ j π
 f 2 LC −
 f 2π LC 
R C   
 
1
 f0 f0 
Se vogliamo graficare questa funzione di trasferimento (anche per capire come si comporta
questo componente - che vedremo essere un filtro) cerchiamo:
1
- modulo: H(f) =
2
2 f f 
1+ Q  − 0 
 f0 f 
 f f 
- argomento: arg H ( f ) = − arctan Q  − 0 .
 f0 f 
La cosa più interessante è vedere come si comporta il grafico del modulo: esso è fatto a
f0
campana, con banda B= (vale la convenzione dei 3 dB) raccolta in maniera simmetrica
Q
attorno a f 0 . Questo circuito è quindi un filtro passa-banda, assolutamente non ideale, ma
approssimativamente tale se la banda di x ( t ) ha componenti molto concentrate attorno ad f 0 .

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