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CAMPO MAGNETICO

Esercizi Integrativi

Tutor: Michael Lucchi


Email: michael.lucchi2@unibo.it
1
Esercizio M.1
Fra due griglie metalliche distanti 𝑑 è applicata una d.d.p. Δ𝑉 = 10 𝑉. Esternamente alle griglie è
presente un campo di induzione magnetica 𝐵 uniforme, di modulo 𝐵 = 1.5 𝑇, e diretto
parallelamente alle griglie. Una particella di carica positiva 𝑞 = 100 𝜇𝐶 e massa 𝑚 = 10−5 𝑘𝑔 è
lanciata con velocita iniziale 𝑣0 = 5 𝑚/𝑠 perpendicolare alle griglie all'interno del condensatore
formato da queste. Determinare:

a) la traiettoria della carica;


b) la minima distanza a cui questa giunge dal punto di partenza.
Soluzione M.1
Fra le due piastre, la particella si muove di moto rettilineo uniformemente accelerato nella direzione
x. In particolare, essa è sottoposta all’azione del campo elettrico uniforme presente tra le due
piastre e diretto nel verso positivo dell’asse x. Al di fuori delle piastre il moto è circolare, sotto
l’azione del campo magnetico.
𝑦
𝑥

𝐵 𝐵
𝑣Ԧ
Δ
2𝑟𝑓 2𝑟

𝑣𝑓

Il modulo del vettore campo elettrico tra le due piastre si può esprimere in funzione della differenza
di potenziale e della distanza d:
Δ𝑉
𝐸 =
𝑑

La forza elettrica è diretta nel verso positivo dell’asse x e risulta essere:


𝑞Δ𝑉
𝐹Ԧ = 𝑞𝐸 = 𝑖Ƹ
𝑑
Il modulo dell’accelerazione si trova a partire dal secondo principio della dinamica:

𝑞Δ𝑉
𝐹Ԧ = 𝑚𝑎Ԧ → 𝑎 =
𝑚𝑑

Possiamo ora trovare la velocità della particella in corrispondenza della piastra negativa, a partire
dalla formula che lega velocità e posizione nel moto uniformemente accelerato:

𝑣 2 − 𝑣02 = 2𝑎 𝑥 − 𝑥0 = 2𝑎𝑑

Sostituendo l’espressione dell’accelerazione e ricavando la velocità 𝑣 si ottiene:

2𝑞Δ𝑉
𝑣= 𝑣02 + = 15 𝑚/𝑠
𝑚
Sul lato destro della piastra caricata negativamente, la particella risente della presenza del campo
magnetico. La forza di Lorentz si può esprimere come:

𝐹Ԧ = 𝑞 𝑣Ԧ ∧ 𝐵
Siccome 𝑣Ԧ e 𝐵 sono perpendicolari: 𝐹 = 𝑞𝑣𝐵
La forza magnetica ha direzione perpendicolare ai vettori velocità e campo magnetico e verso
determinato dalla regola della mano destra:

𝑩 𝑩
𝒗

𝑭
La forza magnetica, essendo perpendicolare al vettore velocità, non ne modifica il modulo ma
tende a deflettere la traiettoria della particella verso il basso, che percorre quindi una
semicirconferenza. Il raggio di curvatura si ottiene applicando la seconda legge della dinamica per
il moto circolare:
𝑣2 𝑚𝑣
𝑞𝑣𝐵 = 𝑚 → 𝑟= =1𝑚
𝑟 𝑞𝐵
Una volta rientrata tra le due piastre cariche, la traiettoria torna ad essere rettilinea, in quanto è
presente solo l’azione del campo elettrico. L’accelerazione è diretta sempre nel verso positivo
dell’asse x con modulo pari a:
𝑞ΔV
𝑎=
md

Pertanto la velocità della carica diminuisce in modulo e il suo valore 𝑣𝑓 in corrispondenza della
piastra positiva è:

2𝑞Δ𝑉
𝑣𝑓 = 𝑣2 − = 5 𝑚/𝑠
𝑚
A sinistra della piastra positiva la traiettoria è ancora circolare, e la traiettoria è deflessa verso l’alto
con raggio di curvatura pari a:
𝑭
𝑚𝑣
𝑟𝑓 = = 0,33 𝑚 𝒗𝒇
𝑞𝐵
La distanza minima si ottiene come differenza tra i diametri delle semicirconferenze:

Δ = 2𝑟 − 2𝑟𝑓 = 1,33 𝑚 𝑩 𝑩
Esercizio M.2
Tre fili conduttori rettilinei e paralleli sono disposti nello stesso piano a distanza 𝑑 = 10 𝑐𝑚 l’uno
𝑡
dall'altro come mostrato in figura. I tre fili sono percorsi dalle correnti 𝑖1 = 100 𝐴, 𝑖2 = 𝑖0 𝑒 −𝜏 (𝑖0 =
300 𝐴, 𝜏 = 10 𝑠), 𝑖3 = 200 𝐴. Una spira quadrata di lato 𝐿 = 20 𝑐𝑚 e resistenza 𝑅 = 1.5 Ω è posta a
Distanza 𝑑 dal filo 3 nello stesso piano dei fili. Calcolare:
a) il campo magnetico nel punto A, al centro della spira, generato dai tre fili al tempo t = 0;
b) la corrente indotta nella spira al tempo t = 0;
𝑦

𝑧
𝑥
Soluzione M.2
Il campo magnetico nel punto A all’istante t=0 s si ottiene come sovrapposizione dei campi
magnetici generati dai tre fili:
𝐵𝐴 = 𝐵1 + 𝐵2 + 𝐵3

Il campo magnetico ad una distanza 𝑟 da un filo infinito percorso da corrente si ottiene dalla legge
di Ampére:
𝜇0 𝑖
ර 𝐵 ⋅ 𝑑𝑙 = 𝜇0 𝑖 → 𝐵 =
2𝜋𝑟
I tre campi magnetici sono tutti diretti lungo l’asse z, con verso determinato dalla regola della mano
destra:
𝜇0 𝑖1 𝜇 0 𝑖2 𝜇 0 𝑖3
𝐵𝐴 = − 𝑘෠ + 𝑘෠ − 𝑘෠
𝐿 𝐿 𝐿
2𝜋 3𝑑 + 2𝜋 2𝑑 + 2𝜋 𝑑 +
2 2 2
Inoltre L/2=d, da cui:

𝜇0 𝑖1 𝑖2 𝑖3
𝐵𝐴 = − + − 𝑘෠ = −5 ⋅ 10−5 𝑇 𝑘෠
𝜋𝑑 8 6 4
Per trovare la corrente indotta nella spira è necessario applicare la legge di Faraday-Lenz:

𝑑Φ𝐵
𝜀𝑖𝑛𝑑 = −
𝑑𝑡
Il flusso del campo magnetico:
𝑥2
Φ𝐵 = න 𝐵 ⋅ 𝑑𝐴 = 𝐿 න 𝐵 𝑑𝑥
𝐴 𝑥1

Esprimiamo il campo magnetico 𝐵 in funzione della coordinata x, una volta posizionata l’origine del
sistema di riferimento in corrispondenza del filo 1:

𝜇0 𝑖1 𝜇 0 𝑖2 𝜇 0 𝑖3
𝐵= − + − 𝑘෠
2𝜋𝑥 2𝜋(𝑥 − 𝑑) 2𝜋(𝑥 − 2𝑑)

Gli estremi di integrazione sono:

𝑥1 = 3𝑑
𝑥2 = 5𝑑
Sostituendo l’espressione di 𝐵, l’espressione del flusso del campo magnetico diventa:

𝑥2 𝑥2 𝑥2
𝜇0 𝑖1 𝜇 0 𝑖2 𝜇 0 𝑖3
Φ𝐵 = −𝐿 න 𝑑𝑥 + 𝐿 න 𝑑𝑥 − 𝐿 න 𝑑𝑥
𝑥1 2𝜋𝑥 𝑥1 2𝜋 𝑥 − 𝑑 𝑥1 2𝜋(𝑥 − 2𝑑)

Le soluzioni degli integrali sono tutte funzioni logaritmiche:

𝜇0 𝑖1 𝐿 𝑥2 𝜇 0 𝑖2 𝐿 𝑥2 − 𝑑 𝜇 0 𝑖3 𝐿 𝑥2 − 2𝑑
Φ𝐵 = − ln + ln − ln
2𝜋 𝑥1 2𝜋 𝑥1 − 𝑑 2𝜋 𝑥1 − 2𝑑

Sostituendo le espressioni di 𝑥1 e 𝑥2 :

𝜇0 𝑖1 𝐿 5 𝜇0 𝑖2 𝐿 𝜇0 𝑖 3 𝐿
Φ𝐵 = − ln + ln 2 − ln 3
2𝜋 3 2𝜋 2𝜋

Per il calcolo della f.e.m. indotta interessa la derivata temporale del flusso del campo magnetico, la
cui variazione è dovuta solamente alla corrente che scorre nel filo 2.
Si ottiene quindi:

𝑑Φ𝐵 𝜇0 𝐿 𝑑𝑖2 𝜇0 𝐿 i0 t
= ln 2 ⋅ =− ln 2 ⋅ e−𝜏
𝑑𝑡 2𝜋 𝑑𝑡 2𝜋 𝜏
All’istante t=0 s:

𝑑Φ𝐵 𝜇0 𝐿 i0
=− ln 2 ⋅
𝑑𝑡 2𝜋 𝜏

Il flusso del campo magnetico sta diminuendo. La fem indotta si oppone alla variazione di flusso e
risulta essere:
𝑑Φ𝐵 𝜇0 𝐿i0 𝑦 𝒊𝒊𝒏𝒅
𝜀𝑖𝑛𝑑 = − = ⋅ ln 2
𝑑𝑡 2𝜋𝜏
𝑧
𝑥
La corrente indotta si ottiene dalla prima legge di Ohm:

𝜀𝑖𝑛𝑑 𝜇0 𝐿i0
𝑖𝑖𝑛𝑑 = = ⋅ ln 2 = 5,5 ⋅ 10−7 𝐴
𝑅 2𝜋𝜏𝑅
Esercizio M.9
Su un piano inclinato di un angolo 𝜃 = 30° sono poste due rotaie parallele, distanti 𝑙 = 10 𝑐𝑚,
connesse sulla sommità ad un generatore di f.e.m. 𝜀 = 12 𝑉 e ad una resistenza 𝑅 = 20 Ω. Sulle
rotaie scorre senza attrito una sbarra conduttrice di massa 𝑚. Il sistema e immerso in un campo
magnetico uniforme e costante, diretto verticalmente, di modulo 𝐵 = 0.44 𝑇. Sapendo che la sbarra
scorre con velocita costante e che la corrente che circola nel circuito e 𝑖 = 0.62 𝐴, determinare:
a) la forza elettromotrice indotta nel circuito;
b) la velocità con cui scende la sbarra;
c) la massa m della sbarra.
Soluzione M.9
Per determinare la forza elettromotrice indotta dobbiamo analizzare il circuito elettrico equivalente.

𝒊𝒊𝒏𝒅

+
𝜺 𝑩
𝜺𝒊𝒏𝒅

+
𝑭𝑩\\
𝒙
𝑭𝒑\\
La fem indotta ha la stessa polarità del generatore; infatti la corrente prodotta dal generatore di
tensione ha verso tale per cui la forza magnetica risultante sulla barra si oppone alla componente
della forza peso parallela al piano, che, mettendo in moto la sbarretta, è responsabile dell’aumento
di flusso del campo magnetico. Pertanto, applicando la legge delle maglie:

𝜀 + 𝜀𝑖𝑛𝑑 − 𝑅 ⋅ 𝑖 = 0 → 𝜀𝑖𝑛𝑑 = 𝑅 ⋅ 𝑖 − 𝜀 = 0,4 𝑉


Per trovare la velocità della sbarretta possiamo applicare la legge di Faraday-Lenz, dopo aver
espresso il flusso del campo magnetico in funzione della coordinata x:
𝑩
𝑛ො
Φ𝐵 = 𝐵 ⋅ 𝐿 ⋅ 𝑥 ⋅ cos(𝜗) 𝜗

𝜗
La derivata del flusso del campo magnetico:

𝑑Φ𝐵 𝑑𝑥
= 𝐵 ⋅ 𝐿 ⋅ 𝑐𝑜𝑠 𝜗 ⋅ = 𝐵 ⋅ 𝐿 ⋅ 𝑣 ⋅ cos 𝜗
𝑑𝑡 𝑑𝑡

Eguagliando l’espressione alla fem indotta:

𝜀𝑖𝑛𝑑
𝐵 ⋅ 𝐿 ⋅ 𝑣 ⋅ cos 𝜗 = 𝜀𝑖𝑛𝑑 → 𝑣= = 10,5 𝑚/𝑠
𝐵𝐿𝑐𝑜𝑠 𝜗

Per trovare la massa della sbarretta, applichiamo il bilancio delle forze nella direzione parallela al
piano inclinato, poiché essa si muove a velocità costante:
𝑭𝑩
𝐹𝐵 ⋅ cos 𝜗 = 𝑚𝑔𝑠𝑖𝑛 𝜗 𝜗
𝑭𝒑
Ricavando la massa, ed inserendo l’espressione della forza magnetica su un filo percorso da
corrente:
𝐹𝐵 𝑖𝐿𝐵
𝑚= = = 4,8 𝑚𝑔
𝑔 ⋅ tg 𝜗 𝑔 ⋅ tg 𝜗
Esercizio M.11
Un solenoide toroidale, dotato di resistenza 𝑅 = 6 Ω, e costituito da 𝑁 = 2000 spire di raggio 𝑟 =
3 𝑚𝑚. Il raggio medio del toroide 𝑟𝑡𝑜𝑟 = 20 𝑐𝑚. Un fillo indefinito passa per il centro del toroide
perpendicolarmente al piano che lo contiene. Nel filo circola una corrente 𝑖 = 𝑘𝑡, con 𝑘 = 10 𝐴/𝑠.
a) Calcolare la f.e.m. indotta nel toroide;
b) calcolare esplicitamente il coefficiente di autoinduzione del solenoide.
(Suggerimento: dato che 𝑟 ≪ 𝑟𝑡𝑜𝑟 , il campo magnetico all'interno del toroide può essere
considerato uniforme.)

𝒓𝒕𝒐𝒓
Soluzione M.11
Per calcolare la fem indotta si applica la legge di Faraday:

𝑑Φ𝐵
𝜀𝑖𝑛𝑑 = −
𝑑𝑡

Il flusso del campo magnetico può essere espresso come:

2
𝜇0 𝑖 2
𝜇0 𝑖𝑁𝑟 2
Φ𝐵 = 𝐵𝑟𝑡𝑜𝑟 𝑁𝜋𝑟 = ⋅ 𝑁𝜋𝑟 =
2𝜋𝑟𝑡𝑜𝑟 2𝑟𝑡𝑜𝑟

La fem indotta coincide con la derivata del flusso del campo magnetico; pertanto:

𝑑Φ𝐵 𝜇0 𝑁𝑟 2 𝑑𝑖 𝜇0 𝑁𝑟 2
𝜀𝑖𝑛𝑑 = = ⋅ = ⋅ 𝑘 = 5,6 ⋅ 10−7 𝑉
𝑑𝑡 2𝑟𝑡𝑜𝑟 𝑑𝑡 2𝑟𝑡𝑜𝑟
Per trovare il coefficiente di autoinduzione del solenoide applichiamo la definizione:

Φ𝐵
𝐿=
𝑖𝑡𝑜𝑟

Il flusso del campo magnetico all’interno del solenoide può essere espresso come:

Φ𝐵 = 𝑁𝜋𝑟 2 ⋅ 𝐵𝑡𝑜𝑟 = 𝑁𝜋𝑟 2 ⋅ 𝜇0 𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟

Il numero di spire per unità di lunghezza si può esprimere come:

𝑁
𝑛=
2𝜋𝑟𝑡𝑜𝑟

Sostituendo si ottiene:

𝜇0 𝑁 2 𝜋𝑟 2 𝑖𝑡𝑜𝑟 𝜇0 𝑁 2 𝜋𝑟 2
Φ𝐵 = → 𝐿= = 1,13 ⋅ 10−4 𝐻
2𝜋𝑟𝑡𝑜𝑟 2𝜋𝑟𝑡𝑜𝑟
Esercizio M.13
Un solenoide infinito ha raggio 𝑎 = 15 𝑐𝑚 e numero di spire per unità di lunghezza 𝑛 = 1200 𝑠𝑝𝑖𝑟𝑒/
𝑚.
a) Determinare la corrente 𝑖 che circola nelle spire del solenoide, dato il campo magnetico 𝐵 =
0.4 𝑇 generato al suo interno.
All'interno del solenoide è disposta una spira conduttrice quadrata, di lato 𝐿 = 5 𝑐𝑚e e resistenza
𝑅 = 2 Ω inizialmente disposta in un piano ortogonale all'asse del solenoide.
b) Calcolare il coefficiente di mutua induzione solenoide-spira.
Soluzione M.13
La corrente si ricava dall’espressione del campo magnetico all’interno del solenoide:

𝐵
𝐵 = 𝜇0 𝑛𝑖 → 𝑖 = = 265 𝐴
𝜇0 𝑛

Il coefficiente di mutua induzione tra il solenoide e la spira si ottiene dalla definizione, considerando
il flusso del campo magnetico all’interno della spira dovuto alla corrente che scorre nel solenoide:

Φ𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎 𝐵 ⋅ 𝐴𝑠𝑝𝑖𝑟𝑎 𝜇0 𝑛 𝑖𝑠𝑜𝑙 𝐿2


𝑀= = = = 𝜇0 𝑛𝐿2 = 3,77 𝜇𝐻
𝑖𝑠𝑜𝑙 𝑖𝑠𝑜𝑙 𝑖𝑠𝑜𝑙
Esercizio M.10
Quattro fili infiniti sono posti ai vertici di un quadrato di lato 𝑎 = 2 𝑐𝑚 e sono percorsi da corrente
con intensità e versi mostrati in figura, dove 𝑖 = 5 𝐴. Calcolare:
a) il campo di induzione magnetica complessivo 𝐵 al centro del quadrato nel punto O;
b) la forza agente in O su una carica 𝑞 = 1 𝑛𝐶 con velocità di modulo 𝑣 = 106 𝑚/𝑠 e diretta
lungo l'asse z (uscente dal foglio).

𝐷 𝐶

A 𝐵
Soluzione M.10
Ciascuno dei quattro fili genera un campo magnetico nel punto O diretti come in figura. La distanza
𝑎
tra i fili e il centro O del quadrato coincide con mezza diagonale: 𝑑 =
2

Il campo magnetico nel punto O è la somma vettoriale dei


𝑦 quattro campi magnetici:

𝐵𝑂 = 𝐵𝐴 + 𝐵𝐵 + 𝐵𝐶 + 𝐵𝐷
𝐷 𝐶 𝜇0 𝑖 𝜇0 𝑖
𝐵𝐴 = 𝑎 cos 45° 𝑖Ƹ − sin 45° 𝑗Ƹ = (𝑖Ƹ − 𝑗)Ƹ
2𝜋 2𝜋𝑎
𝐵𝐷 2
2𝜇0 𝑖 𝜇0 𝑖
𝐵𝐵 = 𝑎 − cos 45° 𝑖Ƹ − sin 45° 𝑗Ƹ = −𝑖 Ƹ − 𝑗 Ƹ
𝑂 2𝜋 𝜋𝑎
2
𝜇0 𝑖/2 𝜇0 𝑖
𝐵𝐶 = 𝑎 cos 45° 𝑖Ƹ − sin 45° 𝑗Ƹ = (𝑖Ƹ − 𝑗)Ƹ
𝐵𝐶 2𝜋 4𝜋𝑎
𝐵𝐵 𝐵𝐴 2
𝜇0 𝑖 𝜇0 𝑖
𝐵𝐷 = 𝑎 cos 45° 𝑖Ƹ + sin 45° 𝑗Ƹ = (𝑖Ƹ + 𝑗)Ƹ
2𝜋 2𝜋𝑎
A 𝐵 𝑥
2
𝜇0 𝑖
Si ottiene quindi: 𝐵𝑂 = 𝑖Ƹ − 5𝑗Ƹ = 2,5 ⋅ 10−5 𝑇 ⋅ 𝑖Ƹ − 5𝑗Ƹ
4𝜋𝑎
Per trovare la forza sulla carica q che si muove nel verso positivo dell’asse z, si applica la formula
della forza di Lorentz:

𝐹Ԧ = 𝑞 𝑣Ԧ ∧ 𝐵
Risolvendo il prodotto vettoriale:

𝑖Ƹ 𝑗Ƹ 𝑘෠
𝐹Ԧ = 𝑑𝑒𝑡 0 0 𝑞𝑣 = −1 2
0 − 𝑞𝑣𝐵𝑦 𝑖Ƹ + −1 3
0 − 𝑞𝑣𝐵𝑥 𝑗Ƹ + −1 4
0 − 0 𝑘෠
𝐵𝑥 𝐵𝑦 0
Si ottiene infine:

𝐹Ԧ = 𝑞𝑣 −By 𝑖Ƹ + 𝐵𝑥 𝑗Ƹ = (2,65 ⋅ 10−12 𝑁) 5𝑖Ƹ + 𝑗Ƹ

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