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Un sistema può essere considerato un punto materiale tutte le volte che gli effetti dello studio
del suo comportamento dinamico si possa ritenere la sua massa concentrata nel centro di
massa.
Primo principio della dinamica (Principio di inerzia)
In un sistema di riferimento inerziale un corpo persevera nel proprio stato di quiete o di
moto rettilineo uniforme finché non agisce su esso una causa esterna atta a modificare tale
stato.
Secondo principio della dinamica
L’accelerazione di un punto materiale è direttamente proporzionale alla forza risultante
agente su esso è inversamente proporzionale alla massa del punto materiale.
Gli esercizi di dinamica del punto materiale spesso vengono risolti applicando la seconda
legge della dinamica che viene così formulata
𝑑𝑚𝑣⃗ 𝑑𝑚 𝑑𝑣⃗
𝐹⃗ = = ∙ 𝑣⃗ + 𝑚 ∙
𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡
Nel caso di corpi a massa costante, assume la forma
𝑑𝑣⃗
𝐹⃗ = 𝑚 ∙ = 𝑚𝑎⃗
𝑑𝑡
Tale relazione vettoriale proiettata sui tre assi di riferimento fornisce le tre equazioni scalari
𝑑𝑣𝑥
𝐹𝑥 = 𝑚 = 𝑚𝑎𝑥
𝑑𝑡
𝑑𝑣𝑦
𝐹𝑦 = 𝑚 = 𝑚𝑎𝑦
𝑑𝑡
𝑑𝑣𝑧
{ 𝐹𝑧 = 𝑚 𝑑𝑡 = 𝑚𝑎𝑧
2. Su un corpo di massa 𝑚 = 5.0 𝑘𝑔 sono applicate due forze; la prima, d’intensità 𝐹1 = 6.0 𝑁,
è orientata verso nord, l’altra, d’intensità 𝐹2 = 8.0 𝑁, è orientata verso ovest. Il modulo
dell’accelerazione cui è soggetto il corpo è
o 50 𝑚 ∙ 𝑠 −2 • 2.0 𝑚 ∙ 𝑠 −2 o 0.5 𝑚 ∙ 𝑠 −2
o 10 𝑚 ∙ 𝑠 −2 o 2.8 𝑚 ∙ 𝑠 −2
Soluzione
Le forze sono perpendicolari, pertanto la risultante 𝐹⃗ ha modulo
Soluzione
L’azione della forza sull’automobile fa sì che essa si muoverà di moto rettilineo uniformemente
𝐹
decelerato con modulo dell’accelerazione 𝑎 = 𝑚. Indicato con 𝐹 il modulo della forza richiesta,
Soluzione
Dato che il filo è inestensibile e di massa trascurabile come quella della puleggia, i moduli delle
tensioni ai suoi capi 𝑇1 e 𝑇2 sono uguali; di conseguenza, le alternative 𝑇1 > 𝑇2 e 𝑇1 < 𝑇2 sono
errate.
Accelera verso il basso il blocco la cui componente del peso parallela al piano è maggiore in
modulo. Risulta
𝑃1∥ = 𝑚1 𝑔 sin 45° = 118 𝑁
𝑃2∥ = 𝑚2 𝑔 sin 60° = 127 𝑁
accelera verso il basso il blocco di massa 𝑚2 .
Soluzione
l'attrito tra blocco e piano è dinamico in quanto il corpo si muove. Il suo modulo è
𝐹𝑎 = 𝜇𝑁
dove 𝑁 è il modulo della forza normale che il piano esercita sul blocco.
Soluzione
Indicata con 𝐹⃗ = 𝐹⃗1 + 𝐹⃗2 la risultante delle due forze, per il secondo principio della dinamica
𝐹⃗ = 𝑀𝑎⃗
Essendo le due forze 𝐹⃗1 ed 𝐹⃗2 perpendicolari, applicando la regola del parallelogramma, per il
teorema di Pitagora si ha:
2. Un punto materiale di massa 𝑚 = 0.01 𝑘𝑔 si muove sotto l’azione di due forze 𝐹⃗1 e 𝐹⃗2
costanti e perpendicolari tra loro. La prima forza ha intensità 𝐹1 = 2 ∙ 10−3 𝑁; la traiettoria
𝜋
del punto è una retta inclinata di un angolo 𝛼 = 3 rispetto alla forza 𝐹⃗1 . Si calcoli il modulo
Soluzione
𝐹⃗1 +𝐹⃗2
Poiché 𝑎⃗ = , l’angolo che la forza risultante 𝐹⃗ = 𝐹⃗1 + 𝐹⃗2 forma con 𝐹⃗1 è 𝛼; dal triangolo 𝑂𝐴𝐶
𝑚
in figura si ricava
Soluzione
L’azione della forza produce sul corpo una accelerazione 𝑎⃗ di modulo
𝐹
𝑎=
𝑚
La legge della velocità è quella di un moto rettilineo uniformemente ritardato e, quindi
𝐹
𝑣(𝑡) = 𝑣0 − 𝑎𝑡 = 𝑣0 − 𝑡
𝑚
Per 𝑡 = 𝜏 deve essere 𝑣(𝜏) = 0; si ottiene:
𝐹
𝑣0 − 𝜏=0
𝑚
da cui
𝑚𝑣0
𝐹=
𝜏
Dalla legge oraria
1 1𝐹 2
𝑠(𝑡) = 𝑣0 𝑡 − 𝑎𝑡 2 = 𝑣0 𝑡 − 𝑡
2 2𝑚
Sostituendo il valore di 𝐹 prima ottenuto, per 𝑡 = 𝜏, si ottiene
𝑚𝑣0
1𝐹 2 1 𝜏 2 1
𝑠(𝑡) = 𝑣0 𝜏 − 𝜏 = 𝑣0 𝜏 − 𝜏 = 𝑣0 𝜏
2𝑚 2 𝑚 2
Soluzione
La velocità non dipende dal tempo quindi l’accelerazione cui è sottoposta la particella è nulla.
Di conseguenza la risultante delle tre forze deve essere nulla, ossia
⃗⃗ ) = (3 𝑁)𝑖⃗ + (−11 𝑁) 𝑗⃗ + (4 𝑁) 𝑘
𝐹⃗3 = −(𝐹⃗1 + 𝐹⃗2 ) = − ((−3 𝑁)𝑖⃗ + (11 𝑁)𝑗⃗ + (−4 𝑁)𝑘 ⃗⃗
Soluzione
Il punto è soggetto ad una forza elastica 𝐹𝑒𝑙 diretta verso il centro della circonferenza di modulo
𝐹𝑒𝑙 = 𝑘(𝑟 − ℓ0 )
oltre che alla forza peso e alla reazione vincolare del piano. Queste ultime due sono opposte e
non contribuiscono al moto del punto. L’accelerazione a cui è sottoposto il punto è
l’accelerazione centripeta e, pertanto, deve essere
𝑣2
𝑘(𝑟 − ℓ0 ) = 𝑚𝑎𝐶 = 𝑚 (1)
𝑟
𝑘𝑟(𝑟 − 𝑙0 )
𝑣=√
𝑚
si ottiene
2𝜋𝑟 𝑚𝑟
𝑇= = 2𝜋√ = 0.99 𝑠
𝑘(𝑟 − 𝑙0 )𝑚
√𝑘𝑟(𝑟 − 𝑙0 )
𝑚
Soluzione
⃗⃗ la
Muovendosi la scatola con velocità costante, la sua accelerazione è nulla. Indicata con 𝑁
componente normale della forza che il pavimento applica alla scatola deve essere:
𝐹⃗ + 𝑀𝑔⃗ + 𝑁
⃗⃗ = 0
𝐹 𝑐𝑜𝑠 𝜃 − 𝜇𝑁 = 0
{
𝐹 sin 𝜃 + 𝑁 − 𝑀𝑔 = 0
da cui
𝜇𝑁
𝐹=
{ 𝑐𝑜 𝑠 𝜃
𝜇𝑁
𝑠𝑖𝑛 𝜃 + 𝑁 − 𝑀𝑔 = 0
𝑐𝑜 𝑠 𝜃
𝑀𝑔
𝑁= = 57.0 𝑁
1 + 𝜇 tan 𝜃
8. Una molla ideale, di costante elastica 𝑘, ha lunghezza ℓ0 , ad essa è attaccata una massa 𝑚 e
il sistema si muove su un piano orizzontale e ruota, con velocità angolare uniforme ω,
attorno ad un asse verticale (vedi figura).