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Capitolo 5 - Dinamica

del punto materiale

Prof. Francesco Pantano


Richiami di teoria e formule

Un sistema può essere considerato un punto materiale tutte le volte che gli effetti dello studio
del suo comportamento dinamico si possa ritenere la sua massa concentrata nel centro di
massa.
Primo principio della dinamica (Principio di inerzia)
In un sistema di riferimento inerziale un corpo persevera nel proprio stato di quiete o di
moto rettilineo uniforme finché non agisce su esso una causa esterna atta a modificare tale
stato.
Secondo principio della dinamica
L’accelerazione di un punto materiale è direttamente proporzionale alla forza risultante
agente su esso è inversamente proporzionale alla massa del punto materiale.
Gli esercizi di dinamica del punto materiale spesso vengono risolti applicando la seconda
legge della dinamica che viene così formulata
𝑑𝑚𝑣⃗ 𝑑𝑚 𝑑𝑣⃗
𝐹⃗ = = ∙ 𝑣⃗ + 𝑚 ∙
𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡
Nel caso di corpi a massa costante, assume la forma
𝑑𝑣⃗
𝐹⃗ = 𝑚 ∙ = 𝑚𝑎⃗
𝑑𝑡
Tale relazione vettoriale proiettata sui tre assi di riferimento fornisce le tre equazioni scalari
𝑑𝑣𝑥
𝐹𝑥 = 𝑚 = 𝑚𝑎𝑥
𝑑𝑡
𝑑𝑣𝑦
𝐹𝑦 = 𝑚 = 𝑚𝑎𝑦
𝑑𝑡
𝑑𝑣𝑧
{ 𝐹𝑧 = 𝑚 𝑑𝑡 = 𝑚𝑎𝑧

Terzo principio della dinamica


Se un corpo esercita una forza su un secondo corpo, questo esercita sul primo una forza
opposta.
Le due forze che intervengono nell’interazione tra i due corpi vengono spesso chiamate
azione e reazione. Questo però non implica alcuna differenza nella loro natura o che una forza
sia la causa e l’altra il suo effetto in quanto ciascuna delle due forze può essere considerata
l’azione e l’altra la sua reazione.
Quesiti
Indicare le affermazioni vere

1. Due forze di intensità rispettivamente 𝐹1 = 3 𝑁 e 𝐹2 = 4 𝑁 sono applicate nello stesso


punto.
Quale tra le forze sotto elencate, se applicata allo stesso punto, non può equilibrarle?
o 1𝑁 o 4𝑁 • 9𝑁
o 2𝑁 o 7𝑁
Soluzione
La risultante delle due forze applicate nel punto ha modulo compreso fra un valore minimo di
1 N, se le due forze agiscono nella stessa direzione ma in verso opposto, e un valore massimo
di 7 N, se le due forze agiscono nella stessa direzione e nello stesso verso. Solo la forza di 9 𝑁
è al di fuori di questi limiti e quindi non può equilibrare le forze date.

2. Su un corpo di massa 𝑚 = 5.0 𝑘𝑔 sono applicate due forze; la prima, d’intensità 𝐹1 = 6.0 𝑁,
è orientata verso nord, l’altra, d’intensità 𝐹2 = 8.0 𝑁, è orientata verso ovest. Il modulo
dell’accelerazione cui è soggetto il corpo è
o 50 𝑚 ∙ 𝑠 −2 • 2.0 𝑚 ∙ 𝑠 −2 o 0.5 𝑚 ∙ 𝑠 −2
o 10 𝑚 ∙ 𝑠 −2 o 2.8 𝑚 ∙ 𝑠 −2

Soluzione
Le forze sono perpendicolari, pertanto la risultante 𝐹⃗ ha modulo

𝐹 = √𝐹12 + 𝐹22 = √36 + 64 𝑁 = 10.0 𝑁

Dividendo tale modulo per la massa si ottiene la risposta corretta.

3. Un'automobile di massa 𝑚 sta viaggiando su un tratto di strada piano e rettilineo alla


velocità 𝑣. Sia 𝐹 l'intensità della forza costante necessaria per arrestarla in un tempo 𝛥𝑡 = 12 𝑠.
L'intensità della forza che occorrerebbe per arrestarla in ∆𝑡 = 6.0 𝑠 è
o 𝐹/4 o 𝐹 o 4𝐹
o 𝐹/2 • 2𝐹

Soluzione
L’azione della forza sull’automobile fa sì che essa si muoverà di moto rettilineo uniformemente
𝐹
decelerato con modulo dell’accelerazione 𝑎 = 𝑚. Indicato con 𝐹 il modulo della forza richiesta,

per la legge della velocità deve essere


𝐹
0=𝑣− 𝛥𝑡
𝑚
𝐹
{ 0 = 𝑣 − ∆𝑡
𝑚
Uguagliando i secondi membri si ha
𝐹 𝐹
𝑣− 𝛥𝑡 = 𝑣 − ∆𝑡
𝑚 𝑚
da cui
∆𝑡 12
𝐹= 𝐹= 𝐹 = 2𝐹
∆𝑡 6
4. Due blocchi, con masse 𝑚1 = 17 𝑘𝑔 e 𝑚2 = 15 𝑘𝑔, sono collegati da un filo inestensibile
che passa su una carrucola come mostrato nella figura; le masse del filo e della puleggia sono
trascurabili come pure trascurabili sono gli attriti. I blocchi, inizialmente tenuti fermi, vengono
lasciati andare. 𝑇1 e 𝑇2 sono le tensioni del filo in corrispondenza di 𝑚1 e di 𝑚2 .

Quale delle seguenti affermazioni è corretta?


o 𝑚1 accelera verso il basso. o 𝑇1 > 𝑇2 .
• 𝑚2 accelera verso il basso. o 𝑇1 < 𝑇2 .
o I blocchi rimangono fermi.

Soluzione
Dato che il filo è inestensibile e di massa trascurabile come quella della puleggia, i moduli delle
tensioni ai suoi capi 𝑇1 e 𝑇2 sono uguali; di conseguenza, le alternative 𝑇1 > 𝑇2 e 𝑇1 < 𝑇2 sono
errate.
Accelera verso il basso il blocco la cui componente del peso parallela al piano è maggiore in
modulo. Risulta
𝑃1∥ = 𝑚1 𝑔 sin 45° = 118 𝑁
𝑃2∥ = 𝑚2 𝑔 sin 60° = 127 𝑁
accelera verso il basso il blocco di massa 𝑚2 .

5. Un blocco di massa 𝑚 si muove verso l'alto lungo un piano inclinato di un angolo 𝜃


rispetto all'orizzontale, spinto da una forza orizzontale 𝐹⃗ . Il coefficiente di attrito dinamico tra
il blocco e il piano è 𝜇 .

L'intensità della forza d'attrito che agisce sul blocco è


o 𝜇𝑚𝑔 𝑐𝑜𝑠 𝜃. o 𝜇(𝑚𝑔 𝑐𝑜𝑠 𝜃 − 𝐹 𝑠𝑖𝑛 𝜃)
𝜇𝑚𝑔
o o 𝜇𝐹 cos 𝜃
cos 𝜃

• 𝜇(𝑚𝑔 𝑐𝑜𝑠 𝜃 + 𝐹 𝑠𝑖𝑛 𝜃)

Soluzione
l'attrito tra blocco e piano è dinamico in quanto il corpo si muove. Il suo modulo è
𝐹𝑎 = 𝜇𝑁
dove 𝑁 è il modulo della forza normale che il piano esercita sul blocco.

Essendoci equilibrio lungo la direzione ortogonale al piano, deve valere la relazione


𝑁 = 𝐹 sin 𝜃 + 𝑚𝑔 cos 𝜃
PROBLEMI
1. Ad un corpo di massa 𝑀 = 12 𝑘𝑔 sono applicate due forze perpendicolari. Una delle due ha
𝑚
intensità di 𝐹1 = 15 𝑁. Sapendo che il corpo si muove con una accelerazione 𝑎 = 2 𝑠2
calcolare l’intensità 𝐹2 dell’altra forza.

Soluzione
Indicata con 𝐹⃗ = 𝐹⃗1 + 𝐹⃗2 la risultante delle due forze, per il secondo principio della dinamica
𝐹⃗ = 𝑀𝑎⃗
Essendo le due forze 𝐹⃗1 ed 𝐹⃗2 perpendicolari, applicando la regola del parallelogramma, per il
teorema di Pitagora si ha:

𝐹2 = √𝐹 2 − 𝐹12 = √(𝑀𝑎)2 − 𝐹12 = √(12 ∙ 2)2 − 152 𝑁 = 18.7 𝑁

2. Un punto materiale di massa 𝑚 = 0.01 𝑘𝑔 si muove sotto l’azione di due forze 𝐹⃗1 e 𝐹⃗2
costanti e perpendicolari tra loro. La prima forza ha intensità 𝐹1 = 2 ∙ 10−3 𝑁; la traiettoria
𝜋
del punto è una retta inclinata di un angolo 𝛼 = 3 rispetto alla forza 𝐹⃗1 . Si calcoli il modulo

di 𝐹⃗2 e l’accelerazione scalare del punto materiale.

Soluzione
𝐹⃗1 +𝐹⃗2
Poiché 𝑎⃗ = , l’angolo che la forza risultante 𝐹⃗ = 𝐹⃗1 + 𝐹⃗2 forma con 𝐹⃗1 è 𝛼; dal triangolo 𝑂𝐴𝐶
𝑚

in figura si ricava

𝐹2 = 𝐹1 ∙ tan 𝛼 = 2√3 ∙ 103 𝑁


𝐹1
𝐹 = = 4 ∙ 10−3 𝑁
cos 𝛼
𝐹
𝑎 = = 0.4 𝑚 ∙ 𝑠 −2
𝑚
3. Ad un corpo di massa 𝑚 in movimento con velocità 𝑣⃗0 , all’istante 𝑡 = 0 𝑠 si applica una forza
𝐹⃗ costante, opposta a 𝑣⃗0 , in modo da arrestare il corpo in un tempo 𝜏. Si valuti l’intensità 𝐹
della forza applicata e lo spazio percorso dal corpo nell’intervallo di tempo (0; 𝜏) in
funzione di 𝑚, 𝑣0 e 𝜏.

Soluzione
L’azione della forza produce sul corpo una accelerazione 𝑎⃗ di modulo
𝐹
𝑎=
𝑚
La legge della velocità è quella di un moto rettilineo uniformemente ritardato e, quindi
𝐹
𝑣(𝑡) = 𝑣0 − 𝑎𝑡 = 𝑣0 − 𝑡
𝑚
Per 𝑡 = 𝜏 deve essere 𝑣(𝜏) = 0; si ottiene:
𝐹
𝑣0 − 𝜏=0
𝑚
da cui
𝑚𝑣0
𝐹=
𝜏
Dalla legge oraria
1 1𝐹 2
𝑠(𝑡) = 𝑣0 𝑡 − 𝑎𝑡 2 = 𝑣0 𝑡 − 𝑡
2 2𝑚
Sostituendo il valore di 𝐹 prima ottenuto, per 𝑡 = 𝜏, si ottiene
𝑚𝑣0
1𝐹 2 1 𝜏 2 1
𝑠(𝑡) = 𝑣0 𝜏 − 𝜏 = 𝑣0 𝜏 − 𝜏 = 𝑣0 𝜏
2𝑚 2 𝑚 2

4. Una particella si muove con velocità


𝑣⃗ = (2 𝑚 ∙ 𝑠 −1 )𝑖⃗ − (7𝑚 ∙ 𝑠 −1 )𝑗⃗
sotto l’azione di tre forze due delle quali sono:
⃗⃗
𝐹⃗1 = (2 𝑁)𝑖⃗ + (3 𝑁)𝑗⃗ + (−2 𝑁) 𝑘
⃗⃗
𝐹⃗2 = (−5 𝑁)𝑖⃗ + (8 𝑁)𝑗⃗ + (−2 𝑁) 𝑘
Si determini la terza forza

Soluzione
La velocità non dipende dal tempo quindi l’accelerazione cui è sottoposta la particella è nulla.
Di conseguenza la risultante delle tre forze deve essere nulla, ossia
⃗⃗ ) = (3 𝑁)𝑖⃗ + (−11 𝑁) 𝑗⃗ + (4 𝑁) 𝑘
𝐹⃗3 = −(𝐹⃗1 + 𝐹⃗2 ) = − ((−3 𝑁)𝑖⃗ + (11 𝑁)𝑗⃗ + (−4 𝑁)𝑘 ⃗⃗

5. Un punto materiale 𝑃 di massa 𝑚 = 0.1 𝑘𝑔 è in moto circolare uniforme sopra una


superficie orizzontale liscia: il raggio della circonferenza è 𝑟 = 40 𝑐𝑚. Il punto 𝑃 è fissato
ad un’estremità di un filo elastico, di costante elastica 𝑘 = 16 𝑁 ∙ 𝑚−1 e lunghezza a riposo
ℓ0 = 30 𝑐𝑚 , avente l’altra estremità solidale ad un perno girevole coincidente con il centro
della traiettoria. Quanto vale il periodo di rotazione?

Soluzione
Il punto è soggetto ad una forza elastica 𝐹𝑒𝑙 diretta verso il centro della circonferenza di modulo
𝐹𝑒𝑙 = 𝑘(𝑟 − ℓ0 )
oltre che alla forza peso e alla reazione vincolare del piano. Queste ultime due sono opposte e
non contribuiscono al moto del punto. L’accelerazione a cui è sottoposto il punto è
l’accelerazione centripeta e, pertanto, deve essere
𝑣2
𝑘(𝑟 − ℓ0 ) = 𝑚𝑎𝐶 = 𝑚 (1)
𝑟

Ricordando che il periodo di un punto che si muove di moto circolare uniforme è


2𝜋𝑟
𝑇=
𝑣
Esplicitando la velocità dalla (1)

𝑘𝑟(𝑟 − 𝑙0 )
𝑣=√
𝑚

si ottiene

2𝜋𝑟 𝑚𝑟
𝑇= = 2𝜋√ = 0.99 𝑠
𝑘(𝑟 − 𝑙0 )𝑚
√𝑘𝑟(𝑟 − 𝑙0 )
𝑚

6. Tre blocchi 𝐴, 𝐵 e 𝐶 , di masse 𝑚𝐴 = 1 𝑘𝑔, 𝑚𝐵 = 2 𝑘𝑔 e 𝑚𝐶 = 3 𝑘𝑔, sono collegati come in


figura.
Il blocco 𝐵 può scorrere sopra un piano orizzontale liscio. Determinare:
6.1 L’accelerazione di 𝐵;
6.2 La tensione del filo che collega 𝐴 e 𝐵;
6.3 La tensione del filo che collega 𝐵 e 𝐶 ;
Soluzione
Il sistema scivola dalla parte di 𝐶 verso il basso. L’accelerazione dei blocchi, in modulo, deve
essere la stessa. Indicate rispettivamente con 𝑇𝐴𝐵 e 𝑇𝐵𝐶 le tensioni delle funi che collegano 𝐴 a
𝐵 e 𝐵 a 𝐶, scelti opportuni assi di riferimento per ciascuno dei blocchi si ha
𝑚𝐶 𝑔 − 𝑇𝐵𝐶 = 𝑚𝐶 𝑎
{ 𝑇𝐵𝐶 − 𝑇𝐴𝐵 = 𝑚𝐵 𝑎
𝑇𝐴𝐵 − 𝑚𝐴 𝑔 = 𝑚𝐴 𝑎
Esplicitando dalla prima e dalla terza equazione le tensioni e sostituendole nella seconda si ha
𝑇𝐵𝐶 = 𝑚𝐶 𝑔 − 𝑚𝐶 𝑎
{𝑚𝐶 𝑔 − 𝑚𝐶 𝑎 − (𝑚𝐴 𝑎 + 𝑚𝐴 𝑔) = 𝑚𝐵 𝑎
𝑇𝐴𝐵 = 𝑚𝐴 𝑎 + 𝑚𝐴 𝑔
da cui
(𝑚𝐶 − 𝑚𝐴 )
𝑎= 𝑔 = 3.3 𝑚 ∙ 𝑠 −2
𝑚𝐴 + 𝑚𝐵 + 𝑚𝐶
𝑇𝐴𝐵 = 𝑚𝐴 (𝑎 + 𝑔) = 13.1 𝑁
{ 𝑇𝐵𝐶 = 𝑚𝐶 (𝑔 − 𝑎) = 19.6 𝑁

7. Una scatola con una massa 𝑀 = 7 𝑘𝑔 è trainata su un pavimento orizzontale a velocità


costante; il coefficiente d’attrito dinamico tra la scatola e il pavimento è µ = 0.1. La
direzione della forza 𝐹⃗ forma un angolo 𝜃 = 64° con il piano orizzontale.
Calcolare la componente normale della forza che il pavimento applica alla scatola.

Soluzione
⃗⃗ la
Muovendosi la scatola con velocità costante, la sua accelerazione è nulla. Indicata con 𝑁
componente normale della forza che il pavimento applica alla scatola deve essere:

𝐹⃗ + 𝑀𝑔⃗ + 𝑁
⃗⃗ = 0

Assumendo un sistema di riferimento come in figura

Passando alle equazioni con le componenti:

𝐹 𝑐𝑜𝑠 𝜃 − 𝜇𝑁 = 0
{
𝐹 sin 𝜃 + 𝑁 − 𝑀𝑔 = 0

da cui

𝜇𝑁
𝐹=
{ 𝑐𝑜 𝑠 𝜃
𝜇𝑁
𝑠𝑖𝑛 𝜃 + 𝑁 − 𝑀𝑔 = 0
𝑐𝑜 𝑠 𝜃

Dalla seconda si ottiene

𝑀𝑔
𝑁= = 57.0 𝑁
1 + 𝜇 tan 𝜃

8. Una molla ideale, di costante elastica 𝑘, ha lunghezza ℓ0 , ad essa è attaccata una massa 𝑚 e
il sistema si muove su un piano orizzontale e ruota, con velocità angolare uniforme ω,
attorno ad un asse verticale (vedi figura).

Trovare la lunghezza ℓ della molla quando è in rotazione.


Soluzione
La massa 𝑚 è soggetta alla sola forza elastica 𝐹⃗𝐸𝑙 , alla forza peso 𝑃⃗⃗ e alla reazione del piano 𝑁
⃗⃗ .
Muovendosi con velocità angolare uniforme ha una accelerazione centripeta. Per il secondo
principio della dinamica risulta
𝐹⃗𝐸𝑙 + 𝑃⃗⃗ + 𝑁
⃗⃗ = 𝑚𝑎⃗𝐶
Verticalmente peso e reazione del piano si equilibrano. Orizzontalmente
𝐹𝐸𝑙 = 𝑚𝑎𝐶
ossia
𝑘(ℓ − ℓ0 ) = 𝑚𝜔2 ℓ
Esplicitando ℓ si ottiene
𝑘ℓ0
ℓ=
𝑘 − 𝑚𝜔 2

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