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Forza Normale (o reazione Vincolare)(1)

Quando un corpo preme contro una superficie la superficie si “deforma” e


spinge, per il terzo principio della dinamica, il corpo con una forza 𝑵
normale a tale superficie ( reazione vincolare)
Esempio: Un corpo di massa m giace sulla superficie orizzontale di un tavolino:

ØIl corpo preme il tavolo con una forza 𝐹⃗!" a causa della forza gravitazionale 𝐹⃗# ,
deformandolo y
Corpo di
ØIl Tavolo preme il corpo verso l’alto con una forza 𝐹⃗"! massa m

perpendicolare alla superficie (forza normale 𝐹⃗"!= 𝑁) 𝑁 𝐹⃗! = 𝑚𝑔⃗


ØSul corpo agiscono solo la forza peso e la forza normale ed
Entrambe sono dirette verticalmente (lungo y)

ØDalla seconda legge della dinamica otteniamo il modulo 𝐹⃗"# = 𝑚𝑔⃗


della forza normale:

& 𝐹⃗ = 𝑚𝑎⃗ = 𝑁 + 𝐹⃗! ⟹ & 𝐹$ = 𝑚𝑎$ = 𝑁 − 𝑚𝑔


Somma delle forze che
agiscono sul corpo di massa m

Se il corpo si trovi in equilibrio (come in questo caso)


Forza Normale (2)
Attenzione: la forza normale non è necessariamente uguale alla forza peso:
Prendiamo di nuovo l’esempio di una scatola poggiata su un tavolo
y
Caso (a) => identico al caso # 𝐹! = 𝑁 − 𝑚𝑔 = 0
appena visto

Caso (b) => una mano preme y


# 𝐹! = 𝑁 − 𝑚𝑔 − 40𝑁 = 0
sulla scatola con una forza di
40N (alla forza peso che preme
sul tavolino si aggiunge la forza
della mano)

Caso (c) => una mano tira la # 𝐹! = 𝑁 − 𝑚𝑔 + 40𝑁 = 0 y


scatola verso l’alto con una forza
di 40N (la forza peso e la forza
della mano agiscono in versi
opposti)
Forza Normale (3)
Attenzione: la forza normale non è necessariamente Verticale
𝑁
Corpo di
𝑵 È sempre perpendicolare alla superficie del vincolo massa
m
y
𝑭𝒈 È sempre perpendicolare alla superficie della terra 𝐹⃗#
Corpo di
𝑁 massa
m
Attenzione: la forza normale non sempre bilancia Fg

𝐹%&%& = 𝐹! = 𝑚𝑔 𝑠𝑖𝑛𝜃 = 𝑚𝑎' ≠ 0 𝐹⃗#


'
𝐹⃗%&% = 𝑁 + 𝐹⃗! ⟹ 𝐹⃗%&% = 𝐹! ı̂ y
'
𝐹%&%' = 0 = 𝑁 + 𝐹!' = 𝑁 − 𝑚𝑔 𝑐𝑜𝑠𝜃
Componente 𝑁⃗
lungo y di 𝐹⃗!
𝑁$ = 0 cambiata di
segno
𝐹!!
𝑁⃗ . 𝐹⃗%&% 𝐹!"
𝑁! = 𝑁 = −𝐹#! = 𝑚𝑔 𝑐𝑜𝑠𝜃 !
x q Fg q

la forza normale 𝑵 bilancia solo la componente di 𝑭𝒈 perpendicolare alla


superficie vincolare
Piano Inclinato
Si utilizza il modello del piano inclinato quando il problema in studio è il moto di un corpo lungo una
superficie inclinata (rampa, strada in salita o in discesa…)

In questo tipo di problemi una delle forze che agisce è la forza di gravità ma l’accelerazione che si ottiene in
finale ( se non nulla) non è verticale, ma diretta parallelamente alla superficie inclinata.
E’ importante ricordare che la forza normale non è verticale, ma perpendicolare al piano inclinato.

Normalmente si sceglie il sistema di coordinate xy in modo da avere l’asse delle x parallelo alla superficie
inclinata (di solito rivolto verso la discesa, ma è una scelta arbitraria) e l’asse delle y perpendicolare ad essa
(di solito uscente dalla superficie stessa).
y
Con questa scelta di coordinate, se q è l’angolo di inclinazione del piano, si ha: !
FN
𝐹#" = 𝑚𝑔 sin 𝜃
Forza peso ⃗
𝐹# = 3𝐹 = −𝑚𝑔 cos 𝜃
#! !
Ftot
Nel caso non agiscano altre forze esterne oltre la forza peso e la forza !
normale, il corpo risulta soggetto ad un’accelerazione 𝑎⃗ lungo il piano x q Fg q
inclinato:
! 𝐹( = 𝑚𝑎( = 𝑚𝑔 sin 𝜃
! 𝐹⃗ = 𝑚𝑎⃗ = 𝐹⃗# + 𝑁
! 𝐹) = 𝑚𝑎) = −𝑚𝑔 cos 𝜃 + 𝑁

𝐹⃗9:9 = 𝑚𝑎⃗ = (𝑚𝑔 sin 𝜃) 𝚤̂ 𝑎⃗ = 𝑎; 𝚤̂ = 𝑔 𝑠𝑖𝑛𝜃 𝚤̂


Tensione
ØLe funi sono dispositivi che permettono di trasmettere l’ azione di una forza applicata da un
certo punto ad un punto diverso.

ØLa fune viene considerata inestensibile e priva di massa ed il modulo della forza
esercitata in un qualsiasi punto della fune è lo stesso in tutti i punti della fune

ØSe quindi si applica una forza a un estremo di una fune tesa, la fune risponde con una forza
che si trasmette lungo di essa in modo tale che ogni suo punto abbia la stessa accelerazione
(accelerazione nulla relativamente a tutti gli altri punti). Þ le forze ai capi della corda
devono dare per somma 0 e devono essere quindi uguali ed opposte

!
ØQuando un corpo viene tirato mediante una fune ancorata ad esso, la fune esercita una forza
T sul corpo
!
ØLa forza T è diretta lungo la fune nel verso di allontanamento dall’oggetto ed il modulo T di
questa forza viene detta tensione della fune

ØLa fune viene concepita come un collegamento tra i due corpi e questo concetto
vale anche se la fune passa per una carrucola (o puleggia)

ØLa fune permette di “trasportare” le forze, e di cambiare la direzione della loro


retta di azione.
Tensione (Esempio 1)
Le due scatole A e B mostrate in figura sono collegate da una corda inestensibile e di massa
trascurabile e sono ferme su un piano privo di attrito. Una persona esercita una forza
orizzontale F di 40 N sula scatola A.
a) Determinare l’accelerazione di ciascuna scatola
b) Determinare la tensione sulla corda che collega le scatole
! ! ! !
mB=12.0K
F ! T T ! F
g mB=10.0 Kg NB NA
y
! ! !
! PA = mA g
Scatola B Scatola A x PB = mB g

1) Disegniamo il diagramma delle forze per ciascuna scatola (applicando il II principio della
dinamica ad ogni scatola separatamente):
Tensione (Esempio 1)

! ! ! !
mB=12.0K
F ! T T ! F
g mB=10.0 Kg NB - NA
y
! ! !
! PA = mA g
Scatola B Scatola A x PB = mB g

a) Applicando il II principio della dinamica alla scatola A abbiamo:

𝐹*+*, = 𝑚, 𝑎, ⟹ 𝐹*+*, ! = 𝑚, 𝑎, = 𝐹 − 𝑇 ⟹ 𝑚, 𝑎, = 𝐹 − 𝑇

Applicando il II principio della dinamica alla scatola B abbiamo:

𝐹*+*- = 𝑚 - 𝑎 - ⟹ ∑ 𝐹*+*-! = 𝑚 - 𝑎 - = 𝑇 ⟹ 𝑚- 𝑎- = 𝑇

Le scatole sono collegate e se la corda rimane tesa si deve avere che


Si possono considerare le due masse come un corpo unico di massa 𝑚, + 𝑚- che si muove sotto l’azione di una

forza risultante 𝐹: 𝐹⃗ = 𝑚' + 𝑚( 𝑎⃗
𝐹 40𝑁
𝑚,𝑎 + 𝑚-𝑎 = 𝑚, + 𝑚- 𝑎 = 𝐹 − 𝑇 + 𝑇 = 𝐹 𝑎= 𝑎= = 1.82 𝑚/𝑠 "
𝑚' + 𝑚( 10𝑘𝑔 + 12𝑘𝑔

b) Sostituendo il valore di a nell’equazione della forza per la scatola B otteniamo la


tensione T:
𝑇 = 𝑚( 𝑎 = 12.0 : 1.82 𝑁 = 21.8 𝑁
Esempio di tensione : carrucola
Un facchino utilizza una fune passante attorno a due carrucole per sollevare un pianoforte del
peso di 2000 N.
Quale forza deve esercitare sulla fune?
NB: Per funi di massa trascurabile il modulo della tensione è lo stesso in ogni punto della fune

La forza applicata da facchino è uguale in modulo alla


tensione della fune T
!
FT = T
Se consideriamo le forze applicate sul pianoforte avremo:
y
! ! ! ! !
∑ F = ma = T + T + Fg ⇒ ma = 2T − mg
Per far muovere il pianoforte dovremo avere:
! mg
ma = 2T - mg ³ 0 E quindi:
F =T ≥
2 ! !
T T
NB : per risolvere esercizi con carrucole potete immaginare di
chiudere la carrucola in una scatola ed ad ogni fune uscente
ed entrante associare una forza (tensione). Se il sistema è in
equilibrio le forze uscenti e le forze entranti devono
compensarsi sommandole come vettori.
Forze di attrito
ØLa presenza delle forze di attrito fa parte dell'esperienza quotidiana.

ØEsistono tre tipi di attrito (dipende dall’ambiente in cui ci si trova):


Attrito radente (corpo che striscia), attrito volvente(corpo che rotola),
attrito viscoso (o attrito del mezzo… corpo che si muove in un fluido)

ØSe si tenta di far scorrere un corpo su una superficie scabra, si sviluppa una
resistenza allo scorrimento detta forza di attrito.

ØA livello microscopico l’attrito è dovuto alle microfusioni che si formano in


corrispondenza delle due superfici a contatto, le asperità presenti aumentano le aree
di contatto.

ØLa forza di attrito può essere schematizzata come una forza tangente alla
superficie avente verso sempre opposto a quello dello spostamento
Attrito statico
Consideriamo un oggetto poggiato sul pavimento su cui viene applicata una forza F
orizzontale( per esempio verso sinistra)
ü La forza di Attrito statico è la forza che contrasta F e che impedisce
all’oggetto di muoversi
a) Corpo in quiete (non vi è alcuna
forza applicata sul corpo oltre alla
forza peso ed alla reazione vincolare)
b) Viene applicata una forza F < fsmax,
Il corpo continua a rimanere fermo
(Alla forza F si oppone una forza di attrito
statico fs uguale in modulo ad F ma opposta in
verso)
c) Aumentando F, fin quando F < fsmax,il
corpo continua a rimanere fermo
(All’aumentare di F aumenta anche la forza
di attrito statico fs)

d) F = fsmax,
Il corpo continua a rimanere fermo
(fs ha raggiunto il suo valore massimo fsmax)
Attrito dinamico
• Quando F supera𝑓) *+$ , il corpo comincia a muoversi con un’accelerazione nel
verso della forza applicata
• La forza di attrito diminuisce bruscamente per rimanere poi pressoché costante.
• La forza di attrito che agisce su un corpo in movimento viene detta forza
di attrito dinamica 𝒇𝒅 .
La forza risultante determina
un’accelerazione nel stesso verso di F
F=f
F=f
smax
( 2° legge di Newton)
smax

F>f
F>fdd
𝐹 > 𝑓? 𝐹9:9 ≠ 0 → 𝑎 ≠ 0
F=f
F=fss
F<f
F<fsmax
smax Se si riduce F fino ad avere 𝐹 = 𝑓- la forza
risultante sarà nulla così come l’accelerazione
ed il corpo procederà di moto rettilineo uniforme
𝐹 = 𝑓# 𝐹!"! = 0 → 𝑎 = 0 𝑣 = 𝑐𝑜𝑠𝑡

• Riducendo ancora F (fino ad avere F=0 ) la


forza risultante sarà solo la forza di attrito
dinamico (che si oppone al moto)
• l’accelerazione avrà verso opposto alla velocità
e la velocità diminuirà fino ad annullarsi.

𝐹=0 𝐹⃗!"! = 𝑓⃗# → 𝑎⃗ 𝑒 𝑣⃗ 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖 𝑜𝑝𝑝𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑣 → 0


Attrito
Sperimentalmente si trova che:
La direzione della forza d’attrito è sempre parallela alla superficie ed il
verso è sempre opposto al verso del moto

𝑓$#$% ∝ 𝑁

𝑓# ∝ 𝑁

L’intensità delle forze di attrito (sia statico che dinamico) sono


proporzionali al modulo della forza normale esercitata dalla superficie sul
corpo

Dove : 𝑓) = 𝑓⃗) 𝑓- = 𝑓⃗- 𝑁= 𝑁


𝑓$ ≤ %&' = 𝜇 $ 𝑁
𝜇) = 𝑐𝑜𝑒𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜

𝑓# = 𝜇 # 𝑁 𝜇- = 𝑐𝑜𝑒𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑑𝑖𝑛𝑎𝑚𝑖𝑐𝑜

I valori dei coefficienti di attrito µs e µd dipendono dalla natura delle superfici a


contatto ed in prima approssimazione µd NON dipende dalla velocità tra le due
superfici
Attrito (riassunto)
Esempio Attrito
y

ESEMPIO: Scatola contro il muro x

Come può una forza orizzontale impedire ad un


oggetto di muoversi verticalmente?

1) Ho bisogno di attrito
2) Devo premere abbastanza

! ! ! ! ! !
Corpo fermo ma = 0 ma = F + Fg + N + f s = 0
⎧⎪ma = F − N = 0 ⎧⎪ F = N
⎨ x ⇔⎨ ⇒ µs F = mg
⎪⎩ma y = −mg + fs = −mg + µs N = 0 ⎪⎩ fs = µs N = mg
Si avrà quindi che se:
µ s F < mg (cioè se non premo abbastanza) La scatola scivola giù

µs F ≥ mg (cioè se premo abbastanza) La scatola NON scivola giù


Esempio Piano inclinato con attrito
Se un corpo di massa 10 kg rimane in equilibrio senza scivolare su un piano
inclinato di un angolo q= 40° rispetto al piano orizzontale, ne deduciamo che
soggetto ad una forza di attrito statico il cui coefficiente di attrito è maggiore o
uguale a: y
1)0.54 ! ! ìma x = 0 !
å F = ma = 0 Þ í
ìP = mg sinα FN
2)0.74 îma y = 0 í
x

3)0.84
! ! ! ! îPy = -mg cosα
4)0.94 ! !
∑ F = ma = P + N + f s Ftot
!
= tan a x a Fg a
ìma x = Px - f s = +mg sinα - f s = 0
í
îma y = Py + N = -mg cosα + N = 0

ìf s = + mg sinα
í Ma: fs = µs N mg sinα = µs mg cosα
îN = mg cosα

mg sinα
µs = µs = tana = tan 40° = 0.84
mg cosα
Forze di attrito viscoso
Durante le lezioni precedenti.. Per studiare i moti di caduta libera o qualsiasi
moto possa avvenire nell’esperienza quotidiana.. Tra le condizioni imposte c’è
stata sempre quella di “trascurare la resistenza dell’aria”
La presenza dell’aria infatti da vita ad una “forza resistiva” o di attrito viscoso
su un corpo in movimento che si oppone sempre al moto… ed è quindi diretta
sempre in verso opposto al moto stesso.

Questa forza aumenta all’aumentare della velocità del corpo ma la sua


dipendenza dalla velocità è complessa ed è funzione di molti parametri

In generale la forza di attrito viscoso viene descritta mediante due diversi


modelli:

1) Il primo modello valido in caso di basse velocità ( es: una sfera che cade
nell’acqua). In questo modello la forza di attrito viscoso aumenta
proporzionalmente con la velocità

2) Il secondo modello è invece valido quando si studia il moto di oggetti di


grandi dimensioni che si muovo ad elevata velocità ( aereo, paracadutista,
automobile). In questo modello la forza aumenta con il quadrato della
velocità
Forze di attrito viscoso a bassa velocità
In certe condizioni un corpo (basse velocità) che si muove in un fluido (liquido o gas) è
sottoposto ad una forza che si oppone al moto proporzionale alla velocità del
corpo (forza d’attrito viscoso):
forza di attrito
𝑓⃗< = −𝑏𝑣⃗
b= costante che dipende alle
viscoso proprietà del mezzo

L’accelerazione del corpo soggetta alla sola forza di attrito viscoso e’ data dalla seconda
legge di Newton (𝐹⃗*+* = 𝑚𝑎):

𝐹⃗%&% 𝑓⃗) 𝑏 𝑑𝑣 𝑏 Accelerazione di attrito

𝑎⃗ = = = − 𝑣⃗ 𝑎= =− 𝑣 viscoso che si oppone al

𝑚 𝑑𝑡 𝑚 𝑑𝑡 𝑚 moto

=> L’accelerazione dovuta all’attrito viscoso decresce con la velocità.


La soluzione di tale equazione (differenziale di primo grado) è di tipo esponenziale
decrescente: v
⎛b⎞
−⎜⎜ ⎟⎟t ⎛b⎞ ⎛b⎞
⎝m⎠
dv de b −⎜⎜⎝ m ⎟⎟⎠t b −⎜⎜ ⎟⎟t
m b
0 = vo = v0 ⋅ − e = − vo e ⎝ ⎠ = − v
/ * % dt dt m m m
𝑣 𝑡 = 𝑣. 𝑒 v 𝑚
a 𝑡= t
𝑏
𝑣"
𝑑𝑣 𝑡 𝑣.𝑏 / 0 𝑣" 𝑏
𝑎𝑡 = =− 𝑒 * % 𝑣"

𝑚𝑒
𝑑𝑡 𝑚 𝑣" 𝑏
𝑒 −
𝑚 𝑚
𝑡=
𝑏 t

Sia la velocità che l’accelerazione di un corpo in presenza di un fluido viscoso parte da un


valore iniziale e decrescono esponenzialmente nel tempo =>
non si può avere una condizione di equilibrio statico perché la forza di attrito viscoso
si annulla (fv =0) solo se v=0 ma v=0 solo per 𝑡 → ∞.
Velocità limite
Consideriamo il caso di un corpo di massa m che venga lasciato cadere in un fluido,
assumendo che le uniche forza agenti siano la forza peso e la forza di attrito viscoso (es un
corpo in acqua).

Esiste una velocità limite a cui il corpo tende.

Il valore della velocità limite si può determinare utilizzando il ragionamento


(senza dover risolvere equazioni differenziali.
• Supponiamo di avere un corpo che venga lasciato cadere dentro un mezzo viscoso con
velocità iniziale ( all’istante t= 0s) nulla: v0 =0

• Inizialmente la forza d’attrito, dipendente dalla velocità, ha modulo nullo ed il corpo,


soggetto solo alla forza peso comincia ad accelerare verso il basso con accelerazione g

• Man mano che la velocità aumenta, aumenta anche la forza di attrito che si oppone alla
forza peso => l’accelerazione diminuisce in modulo in quanto la risultante delle forze
diminuisce=> la velocità continua ad aumentare in modulo ma più lentamente

• La condizione limite viene raggiunta quando la forza d’attrito uguaglia la forza peso e la
risultante delle due forze è quindi nulla => a=0 ed il corpo si muove di moto
rettilineo uniforme verso il basso con velocità v=vlim costante

• Il valore della velocità limite si trova uguagliando quindi le due forze:


! ! m
fv = b vlim = Fp = mg b vlim = mg vlim =g
b

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