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ØIl corpo preme il tavolo con una forza 𝐹⃗!" a causa della forza gravitazionale 𝐹⃗# ,
deformandolo y
Corpo di
ØIl Tavolo preme il corpo verso l’alto con una forza 𝐹⃗"! massa m
In questo tipo di problemi una delle forze che agisce è la forza di gravità ma l’accelerazione che si ottiene in
finale ( se non nulla) non è verticale, ma diretta parallelamente alla superficie inclinata.
E’ importante ricordare che la forza normale non è verticale, ma perpendicolare al piano inclinato.
Normalmente si sceglie il sistema di coordinate xy in modo da avere l’asse delle x parallelo alla superficie
inclinata (di solito rivolto verso la discesa, ma è una scelta arbitraria) e l’asse delle y perpendicolare ad essa
(di solito uscente dalla superficie stessa).
y
Con questa scelta di coordinate, se q è l’angolo di inclinazione del piano, si ha: !
FN
𝐹#" = 𝑚𝑔 sin 𝜃
Forza peso ⃗
𝐹# = 3𝐹 = −𝑚𝑔 cos 𝜃
#! !
Ftot
Nel caso non agiscano altre forze esterne oltre la forza peso e la forza !
normale, il corpo risulta soggetto ad un’accelerazione 𝑎⃗ lungo il piano x q Fg q
inclinato:
! 𝐹( = 𝑚𝑎( = 𝑚𝑔 sin 𝜃
! 𝐹⃗ = 𝑚𝑎⃗ = 𝐹⃗# + 𝑁
! 𝐹) = 𝑚𝑎) = −𝑚𝑔 cos 𝜃 + 𝑁
ØLa fune viene considerata inestensibile e priva di massa ed il modulo della forza
esercitata in un qualsiasi punto della fune è lo stesso in tutti i punti della fune
ØSe quindi si applica una forza a un estremo di una fune tesa, la fune risponde con una forza
che si trasmette lungo di essa in modo tale che ogni suo punto abbia la stessa accelerazione
(accelerazione nulla relativamente a tutti gli altri punti). Þ le forze ai capi della corda
devono dare per somma 0 e devono essere quindi uguali ed opposte
!
ØQuando un corpo viene tirato mediante una fune ancorata ad esso, la fune esercita una forza
T sul corpo
!
ØLa forza T è diretta lungo la fune nel verso di allontanamento dall’oggetto ed il modulo T di
questa forza viene detta tensione della fune
ØLa fune viene concepita come un collegamento tra i due corpi e questo concetto
vale anche se la fune passa per una carrucola (o puleggia)
1) Disegniamo il diagramma delle forze per ciascuna scatola (applicando il II principio della
dinamica ad ogni scatola separatamente):
Tensione (Esempio 1)
! ! ! !
mB=12.0K
F ! T T ! F
g mB=10.0 Kg NB - NA
y
! ! !
! PA = mA g
Scatola B Scatola A x PB = mB g
𝐹*+*, = 𝑚, 𝑎, ⟹ 𝐹*+*, ! = 𝑚, 𝑎, = 𝐹 − 𝑇 ⟹ 𝑚, 𝑎, = 𝐹 − 𝑇
𝐹*+*- = 𝑚 - 𝑎 - ⟹ ∑ 𝐹*+*-! = 𝑚 - 𝑎 - = 𝑇 ⟹ 𝑚- 𝑎- = 𝑇
ØSe si tenta di far scorrere un corpo su una superficie scabra, si sviluppa una
resistenza allo scorrimento detta forza di attrito.
ØLa forza di attrito può essere schematizzata come una forza tangente alla
superficie avente verso sempre opposto a quello dello spostamento
Attrito statico
Consideriamo un oggetto poggiato sul pavimento su cui viene applicata una forza F
orizzontale( per esempio verso sinistra)
ü La forza di Attrito statico è la forza che contrasta F e che impedisce
all’oggetto di muoversi
a) Corpo in quiete (non vi è alcuna
forza applicata sul corpo oltre alla
forza peso ed alla reazione vincolare)
b) Viene applicata una forza F < fsmax,
Il corpo continua a rimanere fermo
(Alla forza F si oppone una forza di attrito
statico fs uguale in modulo ad F ma opposta in
verso)
c) Aumentando F, fin quando F < fsmax,il
corpo continua a rimanere fermo
(All’aumentare di F aumenta anche la forza
di attrito statico fs)
d) F = fsmax,
Il corpo continua a rimanere fermo
(fs ha raggiunto il suo valore massimo fsmax)
Attrito dinamico
• Quando F supera𝑓) *+$ , il corpo comincia a muoversi con un’accelerazione nel
verso della forza applicata
• La forza di attrito diminuisce bruscamente per rimanere poi pressoché costante.
• La forza di attrito che agisce su un corpo in movimento viene detta forza
di attrito dinamica 𝒇𝒅 .
La forza risultante determina
un’accelerazione nel stesso verso di F
F=f
F=f
smax
( 2° legge di Newton)
smax
F>f
F>fdd
𝐹 > 𝑓? 𝐹9:9 ≠ 0 → 𝑎 ≠ 0
F=f
F=fss
F<f
F<fsmax
smax Se si riduce F fino ad avere 𝐹 = 𝑓- la forza
risultante sarà nulla così come l’accelerazione
ed il corpo procederà di moto rettilineo uniforme
𝐹 = 𝑓# 𝐹!"! = 0 → 𝑎 = 0 𝑣 = 𝑐𝑜𝑠𝑡
𝑓$#$% ∝ 𝑁
𝑓# ∝ 𝑁
1) Ho bisogno di attrito
2) Devo premere abbastanza
! ! ! ! ! !
Corpo fermo ma = 0 ma = F + Fg + N + f s = 0
⎧⎪ma = F − N = 0 ⎧⎪ F = N
⎨ x ⇔⎨ ⇒ µs F = mg
⎪⎩ma y = −mg + fs = −mg + µs N = 0 ⎪⎩ fs = µs N = mg
Si avrà quindi che se:
µ s F < mg (cioè se non premo abbastanza) La scatola scivola giù
3)0.84
! ! ! ! îPy = -mg cosα
4)0.94 ! !
∑ F = ma = P + N + f s Ftot
!
= tan a x a Fg a
ìma x = Px - f s = +mg sinα - f s = 0
í
îma y = Py + N = -mg cosα + N = 0
ìf s = + mg sinα
í Ma: fs = µs N mg sinα = µs mg cosα
îN = mg cosα
mg sinα
µs = µs = tana = tan 40° = 0.84
mg cosα
Forze di attrito viscoso
Durante le lezioni precedenti.. Per studiare i moti di caduta libera o qualsiasi
moto possa avvenire nell’esperienza quotidiana.. Tra le condizioni imposte c’è
stata sempre quella di “trascurare la resistenza dell’aria”
La presenza dell’aria infatti da vita ad una “forza resistiva” o di attrito viscoso
su un corpo in movimento che si oppone sempre al moto… ed è quindi diretta
sempre in verso opposto al moto stesso.
1) Il primo modello valido in caso di basse velocità ( es: una sfera che cade
nell’acqua). In questo modello la forza di attrito viscoso aumenta
proporzionalmente con la velocità
L’accelerazione del corpo soggetta alla sola forza di attrito viscoso e’ data dalla seconda
legge di Newton (𝐹⃗*+* = 𝑚𝑎):
⃗
𝑚 𝑑𝑡 𝑚 𝑑𝑡 𝑚 moto
• Man mano che la velocità aumenta, aumenta anche la forza di attrito che si oppone alla
forza peso => l’accelerazione diminuisce in modulo in quanto la risultante delle forze
diminuisce=> la velocità continua ad aumentare in modulo ma più lentamente
• La condizione limite viene raggiunta quando la forza d’attrito uguaglia la forza peso e la
risultante delle due forze è quindi nulla => a=0 ed il corpo si muove di moto
rettilineo uniforme verso il basso con velocità v=vlim costante