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Moti relativi

1
Velocità relativa tra due oggetti
Consideriamo due oggetti A e B che si muovono uno rispetto all’altro in un riferimento O
𝑣𝐴ҧ
𝑧

𝑣ҧ𝐵 𝑣ҧ𝐵𝐴
𝑟𝐴ҧ 𝑟𝐵𝐴
ҧ
𝑣𝐴ҧ
𝑣ҧ𝐵
𝑟𝐵ҧ
O

𝑦 𝑥

𝑑 𝑟𝐴ҧ 𝑑𝑟𝐵ҧ 𝑑𝑟𝐵𝐴


ҧ 𝑑(𝑟𝐵ҧ −𝑟𝐴ҧ ) 𝑑 𝑟𝐵ҧ 𝑑𝑟𝐴ҧ
𝑣𝐴ҧ = 𝑣ҧ𝐵 = 𝑣ҧ𝐵𝐴 = = = − = 𝑣ҧ𝐵 − 𝑣𝐴ҧ
𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡
→ 𝑣ҧ𝐵𝐴 = 𝑣ҧ𝐵 − 𝑣𝐴ҧ Velocità relativa tra i due oggetti

𝑑𝑣ҧ𝐵𝐴 𝑑(𝑣ҧ𝐵 −𝑣𝐴ҧ ) 𝑑 𝑣ҧ𝐵 𝑑𝑣𝐴ҧ


𝑎ത𝐵𝐴 = = = − = 𝑎ത𝐵 − 𝑎ത𝐴
𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡
→ 𝑎ത𝐵𝐴 = 𝑎ത𝐵 − 𝑎ത𝐴 Accelerazione relativa tra i due oggetti
2
Moto relativo traslatorio uniforme: trasformazioni di Galileo
Supponiamo di avere due sistemi di riferimento inerziali O e O’ (= due osservatori) in
moto relativo traslatorio uno rispetto all’altro a velocità costante 𝑣ҧ𝑂′

𝑧
𝑧’ 𝑣ҧ𝑂′ è la velocità di O’ rispetto O

𝑣ҧ𝑂′
𝑂
𝑂′

𝑦
𝑥
𝑦′
𝑥′

Nulla ci vieta di scegliere l’orientazione degli assi come in figura (asse x parallelo a 𝑣ҧ𝑂′ )
e di che O’=O al tempo 𝑡 = 0, senza perdere di generalità

3
Consideriamo ora una particelle posta in A
𝑧
𝐴
𝑧’
𝑟ҧ ′ 𝑟ҧ → 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝐴 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜
𝑟ҧ 𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑂 (omino fermo)
𝑣ҧ𝑂′
𝑂 𝑟ҧ ′ → 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝐴 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜
𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑂′ (omino in moto)
𝑂′

𝑦
𝑥
𝑦′
𝑥′
Possiamo scrivere 𝑟ҧ ′ = 𝑟ҧ − 𝑣ҧ𝑂′ 𝑡 e scomponendo lungo le componenti cartesiane:
𝑥 ′ = 𝑥 − 𝑣𝑂′ 𝑡 𝑦′ = 𝑦 𝑧′ = 𝑧

Analogamente la velocità di A rispetto al riferimento O e O’ sarà rispettivamente


𝑑𝑟ҧ 𝑑𝑟ҧ ′ 𝑑(𝑟ҧ − 𝑣ҧ𝑂′ 𝑡)
𝑣ҧ = 𝑣ҧ ′ = = = 𝑣ҧ − 𝑣ҧ𝑂′ che scomposta lungo le componenti:
𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡
𝑣𝑥′ = 𝑣𝑥 − 𝑣𝑂′ 𝑣𝑦′ = 𝑣𝑦 𝑣𝑧′ = 𝑣𝑧
4
L’accelerazione di A rispetto ai riferimenti O e O’ è rispettivamente
𝑑 𝑣ҧ ′ 𝑑(𝑣ҧ − 𝑣ҧ𝑂′ )
𝑑𝑣ҧ 𝑑 𝑣ҧ𝑂′
𝑎ത = 𝑎ത ′ = = = 𝑎ത essendo =0
𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡
e quindi le componenti

𝑎𝑥′ = 𝑎𝑥 𝑎𝑦′ = 𝑎𝑦 𝑎𝑧′ = 𝑎𝑧

Osservatori in moto traslatorio relativo uniforme misurano la stessa accelerazione

L’accelerazione è invariante per il passaggio da un sistema di riferimento a qualsiasi altro


in moto traslatorio rettilineo uniforme rispetto ad esso

Se si misura la stessa accelerazione dunque se ne deduce la stessa forza (F=ma)

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Moto relativo traslatorio uniformemente accelerato
Supponiamo ora di avere due sistemi di riferimento O e O’ in moto relativo traslatorio
uno rispetto all’altro a velocità costante 𝑣ҧ𝑖𝑛 . All’istante 𝑡 = 0 i due riferimenti
coincidono e il moto del riferimento O’ inizia ad accelerare rispetto ad O con
accelerazione costante 𝑎ത𝑂′ (ovvero la moto accelera rispetto all’omino fermo)
𝑧
𝑧’

𝑣ҧ𝑂′ = 𝑣ҧ𝑖𝑛 + 𝑎ത𝑂′ 𝑡


𝑂
𝑣ҧ𝑂′ è la velocità di O’ rispetto O
𝑂′ ad un generico tempo t

𝑦
𝑥
𝑦′
𝑥′
O è un sistema di riferimento inerziale, O’ invece ora è un riferimento NON inerziale.
Il moto del riferimento O’ rispetto O è descritto tramite le relazioni
𝑣ҧ𝑂′ = 𝑣ҧ𝑖𝑛 + 𝑎ത𝑂′ 𝑡
1
ҧ = 𝑣ҧ𝑖𝑛 𝑡 + 𝑎ത𝑂′ 𝑡 2
𝑟𝑂′
2 6
Consideriamo ora una particelle posta in A
𝑧 𝑟ҧ → 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝐴 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜
𝐴
𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑂(omino fermo)
𝑧’
𝑟ҧ ′ 𝑟ҧ ′ → 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝐴 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜
𝑟ҧ 𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑂′ (omino in moto)
𝑂
𝑣ҧ𝑂′ = 𝑣ҧ𝑖𝑛 + 𝑎ത𝑂′ 𝑡
𝑂′

𝑦
𝑥
𝑦′
𝑥′
Le equazioni di pag. 4-5 diventano
1
𝑥′ = 𝑥 − 𝑣𝑖𝑛 𝑡 − 𝑎𝑂′ 𝑡 2 𝑦′ = 𝑦 𝑧′ = 𝑧
2
𝑣𝑥′ = 𝑣𝑥 − 𝑣𝑖𝑛 − 𝑎𝑂′ 𝑡 𝑣𝑦′ = 𝑣𝑦 𝑣𝑧′ = 𝑣𝑧

𝑎𝑥′ = 𝑎𝑥 − 𝑎𝑂′ 𝑎𝑦′ = 𝑎𝑦 𝑎𝑧′ = 𝑎𝑧


L’accelerazione (e quindi la forza, essendo
F=ma) misurata dall’omino in O’ non è la In O’, riferimento non inerziale, è
stessa di quella misurata dall’omino in O presente una forza detta «apparente» 7
Moto relativo rotatorio uniforme
𝐴
𝑧
Velocità angolare
di O’ rispetto O
𝑟ҧ

𝑣ҧ = 𝑣ҧ ′ + 𝜔
ഥ × 𝑟ҧ
𝑂

Velocità di A Velocità di A
𝑦 rispetto rif. O rispetto rif. O’
𝑥

Si può dimostrare che

𝑎ത = 𝑎ത ′ + 𝜔
ഥ× 𝜔
ഥ × 𝑟ҧ + 2𝜔
ഥ × 𝑣′ҧ
N.B. questo non è un sistema
𝑎ത → 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑙𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝐴 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑂 di riferimento inerziale!
𝑎′
ത → 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑙𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝐴 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑂′
𝜔
ഥ× 𝜔 ഥ × 𝑟ҧ → è 𝒍′𝒂𝒄𝒄𝒆𝒍𝒆𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒆𝒏𝒕𝒓𝒊𝒑𝒆𝒕𝒂 (vedi pag. 16, Cap. 04)
ഥ × 𝑣ҧ ′ → 𝒂𝒄𝒄𝒆𝒍𝒆𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝑪𝒐𝒓𝒊𝒐𝒍𝒊𝒔
2𝜔
8
Analizziamo il caso specifico del moto relativo alla terra
𝑎ത ′ = 𝑎ത − 𝜔
ഥ× 𝜔
ഥ × 𝑟ҧ − 2𝜔
ഥ × 𝑣′ҧ
diventa
𝑎ത ′ = 𝑔ҧ0 − 𝜔
ഥ× 𝜔
ഥ × 𝑟ҧ − 2𝜔
ഥ × 𝑣′ҧ
dove

𝜔
ഥ → velocità angolare di rotazione della terra
𝑔ҧ0 → accelerazione di gravità che si misurerebbe se la terra non fosse in rotazione
Per un corpo in quiete (o che si muove lentamente) sulla superficie terrestre ഥ𝑣′ ≅ 0 quindi

𝑎ത ′ ≅ 𝑔ҧ0 − 𝜔
ഥ× 𝜔
ഥ × 𝑟ҧ L’accelerazione di gravità è minore a causa dell’accelerazione
centrifuga legata alla rotazione della terra

Calcoliamo l’accelerazione centrifuga all’equatore


2𝜋
𝜔= ≅ 7.27 ∙ 10−5 𝑟𝑎𝑑/𝑠
60 ∙ 60 ∙ 24
𝑟 ≅ 6314 𝐾𝑚

𝜔
ഥ× 𝜔
ഥ × 𝑟ҧ = 𝜔2 𝑟 ≅ 0.033 𝑚/𝑠 2
quindi ben più piccola rispetto a 𝑔0 (9.8 𝑚/𝑠 2),
inoltre decresce passando dall’equatore ai poli poiché
decresce 𝑟 9
Consideriamo ora un corpo che si muove sulla superficie terrestre con una velocità ഥ𝑣 ′ ≠ 0 tale
che il termine di Coriolis non è trascurabile. Qual è l’effetto?

𝑎ത ′ = 𝑔ҧ0 − 𝜔
ഥ× 𝜔
ഥ × 𝑟ҧ − 2𝜔
ഥ × 𝑣′ҧ

L’accelerazione (forza) di Coriolis provoca


una deviazione della traiettoria verso
destra nell’emisfero nord, verso sinistra
nell’emisfero sud

Es. pendolo di Foucault


N

3
1 Rotazione del piano di oscillazione del
O 0E pendolo: è la prova che la Terra ruota
su se stessa!
2

10
Effetti accelerazione di Coriolis terrestre

Ciclone antiorario nell’emisfero nord, Scarico dell’acqua in senso antiorario


orario in quello sud nell’emisfero nord, orario in quello sud

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