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FACOLTA’ DI INGEGNERIA
CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA
A.A. 2017/2018
INTRODUZIONE
• CINEMATICA del PUNTO:
- TRASLAZIONE.
• CINEMATICA del CORPO RIGIDO:
- TRASLAZIONE;
- ROTAZIONE;
- SPOSTAMENTI PIANI.
• DEFINIZIONE DI VINCOLO:
- VINCOLI ESTERNI
- spostamenti piani;
- spostamenti spaziali.
- VINCOLI INTERNI;
- VINCOLI MULTIPLI;
- ANELLI CHIUSI.
• CLASSIFICAZIONE CINEMATICA DELLE STRUTTURE:
-STRUTTURE ISOSTATICHE ELEMENTARI;
-METODO DELLE SOTTOSTRUTTURE.
• CENNI AL PROBLEMA CINEMATICO
TRASLAZIONE
Si consideri un corpo che subisce uno spostamento generico.
Se tutti i punti P del corpo sono soggetti allo stesso spostamento, ossia
𝑠 𝑃 = 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 = 𝑠 𝑂 , allora il corpo subisce una traslazione.
Si ha:
𝒔 𝑃 = −𝑅 1 − cos 𝜗 𝒊 + 𝑅 sin 𝜗 𝒋 (1.3)
dove
−𝑅 1 − cos 𝜗 𝒊 = vettore (A-P) (ha segno negativo poiché ha verso opposto ad i)
Assumendo la rotazione piccola, le funzioni sin e cos possono essere sviluppate in serie di
Taylor e approssimate con i primi termini dello sviluppo:
sin 𝜗 ≅ 𝜗
൜ → 𝑠 𝑃 = 𝑅𝜗𝒋 (1.4)
cos 𝜗 ≅ 𝜗
Dove
𝑅𝜗 = lunghezza dell’arco PP’ ≅ lunghezza della corda PP’.
Lo spostamento del corpo è diretto solo lungo 𝒋, perpendicolare al vettore posizione 𝑃 − 𝑂 .
L’ipotesi di piccole rotazioni confonde la corda con la tangente all’arco in P (tale
approssimazione è tanto più corretta quanto più è piccolo l’angolo di rotazione 𝜗).
Per determinare lo spostamento del corpo bisogna fissare 𝒔(𝑂) e 𝝑, ossia due vettori definiti da
tre componenti ciascuno in un dato sistema di riferimento.
Riassumendo un corpo rigido nello spazio ha sei gradi di libertà, di cui tre sono traslazioni e tre
rotazioni. In componenti l’equazione (1.7) diventa:
𝑢(𝑃) 𝑢(𝑂) 𝒊 𝒋 𝒌
𝑣(𝑃) = 𝑣(𝑂) + 𝜗𝑥 𝜗𝑦 𝜗𝑧 =
𝑤(𝑃) 𝑤(𝑂) 𝑥𝑃 − 𝑥𝑂 𝑦𝑃 − 𝑦𝑂 𝑧𝑃 − 𝑧𝑂
𝑢(𝑂) 𝜗𝑦 𝑧𝑃 − 𝑧𝑂 − 𝜗𝑧 𝑦𝑃 − 𝑦𝑂
= 𝑣(𝑂) + 𝜗𝑧 𝑥𝑃 − 𝑥𝑂 − 𝜗𝑥 𝑧𝑃 − 𝑧𝑂 = (1.8)
𝑤(𝑂) 𝜗𝑥 𝑦𝑃 − 𝑦𝑂 − 𝜗𝑦 𝑥𝑃 − 𝑥𝑂
𝑢(𝑂) 0 −𝜗𝑧 𝜗𝑦 𝑥𝑃 − 𝑥𝑂
= 𝑣(𝑂) + 𝜗𝑧 0 −𝜗𝑥 𝑦𝑃 − 𝑦𝑂
𝑤(𝑂) −𝜗𝑦 𝜗𝑥 0 𝑧𝑃 − 𝑧𝑂
Dove 𝑾 è una matrice antisimmetrica (𝑾𝑻 = −𝑾) che descrive in maniera alternativa al
prodotto vettoriale la rotazione rigida infinitesima.
0 −𝜗𝒛 𝜗𝒚
𝑾 = 𝜗𝒛 0 −𝜗𝒙 (1.10)
−𝜗𝒚 𝜗𝒙 0
Si possono avere:
• VINCOLI ESTERNI 𝑉𝑒 che agiscono sugli spostamenti assoluti di un dato corpo, i quali possono
essere suddivisi in:
- VINCOLI ESTERNI PER SPOSTAMENTI PIANI;
- VINCOLI ESTERNI SPAZIALI.
• VINCOLI INTERNI 𝑉𝑖 che limitano gli spostamenti relativi tra due corpi che appartengono alla
stessa struttura.
• VINCOLI MULTIPLI
Carrello Pendolo
A.2 Vincoli che eliminano la rotazione mentre consentono le due traslazioni:
Doppio Bipendolo
CINEMATICA DEI CORPI RIGIDI – Ing. Francesco Clementi 15
VINCOLO
VINCOLI ESTERNI PER SPOSTAMENTI PIANI
Si dividono in:
B. VINCOLI DOPPI: sono un insieme di due vincoli semplici ovvero vincoli che bloccano due
spostamenti 𝑉𝑒 = 2. Un vincolo doppio non è semplicemente l’unione di due vincoli
semplici, è necessario che siano ben posti ossia che uno non ripeta le prestazioni dell’altro.
B.1 Vincoli che eliminano tutte e due le traslazioni mentre consentono la rotazione.
Cerniera
Cerniera Impropria
CINEMATICA DEI CORPI RIGIDI – Ing. Francesco Clementi 16
VINCOLO
VINCOLI ESTERNI PER SPOSTAMENTI PIANI
Si dividono in:
B. VINCOLI DOPPI
B.1 Vincoli che eliminano la rotazione ed una traslazione mentre consentono l’altra traslazione.
Pattino
Incastro
𝑉𝑖 = 3 𝑉𝑖 = 3 𝑉𝑖 = 2
I tre vincoli interni sovrabbondanti non devono necessariamente essere tolti tutti nello stesso
punto ma anche in tre punti distinti mettendo una cerniera al posto dell’incastro in A, B, e C e
rendendo equivalenti ed isostatiche entrambe le soluzioni.
𝑉𝑖 = 0 𝑉𝑖 = 0
𝑛=2
𝐿=6
𝑉𝑒 = 2 𝑐𝑒𝑟𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑒𝑠𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎 + 2 𝑝𝑎𝑡𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑒𝑠𝑡𝑒𝑟𝑛𝑜 = 4
𝑉𝑖 = 2 𝑐𝑒𝑟𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎
𝑉 = 𝑉𝑒𝑓𝑓 = 6
𝑖=0
𝑛 = 1; 𝐿 = 3; 𝑉𝑒 = 3 + 1 = 4; 𝑉𝑖 = 0; 𝑉 = 4 → 𝑖 = 1
Struttura iperstatica
• STRUTTURA CINEMATICAMENTE DETERMINATA
𝑙 = 0; 𝑖 = 0 → la struttura è ISOSTATICA.
𝑛 = 1; 𝐿 = 3; 𝑉𝑒 = 3; 𝑉𝑖 = 0; 𝑉 = 3 → 𝑖 = 𝑙 = 0
Struttura isostatica
𝑛 = 1; 𝐿 = 3; 𝑉𝑒 = 2; 𝑉𝑖 = 0; 𝑉 = 2 → 𝑙 = 1
Struttura labile
CINEMATICA DEI CORPI RIGIDI – Ing. Francesco Clementi 24
CLASSIFICAZIONE CINEMATICA DELLE STRUTTURE
STRUTTURE ISOSTATICHE ELEMENTARI
• ARCO A TRE CERNIERE NON ALLINEATE
𝑛 = 2, 𝐿 = 6, 𝑉𝑒 = 2 + 2 = 4, 𝑉𝑖 = 2, 𝑉 = 6 → 𝐿 = 𝑉 → 𝑙 = 𝑖 = 0 (1.14)
𝑛 = 1, 𝐿 = 3, 𝑉𝑒 = 2 + 1 = 3, 𝑉𝑖 = 0, 𝑉 = 3 → 𝐿 = 𝑉 → 𝑙 = 𝑖 = 0 (1.15)
Trave appoggiata
Anche qui si può presentare il caso patologico di una trave appoggiata labile, quando l’asse del
carrello passa per il centro della cerniera.
𝑛=2
𝐿 = 6𝑛 = 12 (struttura spaziale)
𝑉𝑒 = 6 𝑖𝑛𝑐𝑎𝑠𝑡𝑟𝑜 + 4 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑐𝑜𝑡𝑡𝑜 + 5 𝑐𝑒𝑟𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑐𝑖𝑙𝑖𝑛𝑑𝑟𝑖𝑐𝑎 = 15
(1.16)
𝑉𝑖 = 3(𝑐𝑒𝑟𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑠𝑓𝑒𝑟𝑖𝑐𝑎)
𝑉 = 𝑉𝑒 + 𝑉𝑖 = 18
𝑙 = 0 → 𝑖 = 𝑉 − 𝐿 = 6 → 𝐿𝐴 𝑆𝑇𝑅𝑈𝑇𝑇𝑈𝑅𝐴 𝐸 ′ 6 𝑉𝑂𝐿𝑇𝐸 𝐼𝑃𝐸𝑅𝑆𝑇𝐴𝑇𝐼𝐶𝐴
Nella struttura di figura A si può osservare come le aste (2), (3), (4) siano un anello chiuso
isostatico, che ai fini della cinematica si comportano come un unico corpo rigido. Inoltre il
pendolo (5) è equivalente ad un carrello con lo stesso asse.
La struttura di figura A è cinematicamente equivalente a quella di figura B.
Nella figura B i due carrelli in B e C danno una cerniera impropria in D, la struttura è equivalente
a quella di figura C che è un arco a tre cerniere non allineate e dunque ISOSTATICO.
Dove
𝑩 è la matrice cinematica (dipende solo dalla struttura e non dai cedimenti vincolari);
𝒚 il vettore dei parametri lagrangiani incogniti;
𝜹 il vettore dei cedimenti vincolari noti.
Vincoli efficaci danno origine ad equazioni di vincolo linearmente indipendenti. Sapendo che il
numero di righe (equazioni di vincolo) linearmente indipendenti è dato dal rango della matrice,
si determina l’espressione che classifica cinematicamente qualunque struttura:
𝑉𝑒𝑓𝑓 = 𝑟𝑎𝑛𝑔𝑜 𝐵 → 𝑖 = 𝑉 − 𝑟𝑎𝑛𝑔𝑜 𝐵 , 𝑙 = 𝐿 − 𝑟𝑎𝑛𝑔𝑜 𝐵 (1.19)
𝐿 = 6, 𝑉 = 7, 𝑙 = 0, 𝑖 = 1
(1.21)