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n = εr

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Nota bene : εr (f)


L'ottica geometrica ( raggi ) e' una buona approssimazione
per lunghezze d'onda molto piccole ( frazioni di micron alle
frequenze luminose )
Nel VI sec. a.C., Pitagora sosteneva che l'occhio inviasse raggi
visuali, pensati come rette, a esplorare l'ambiente esterno.

Intorno al IV sec. A.C. Euclide sostenendo le teorie di Pitagora,


riorganizzò le teorie dell'ottica in un trattato, nel quale spiegò
anche le leggi della riflessione: diede di fatto vita all‘ottica
geometrica
Ottica geometrica
( vale per lunghezze d'onda molto piccole
Rispetto agli ostacoli )
I fenomeni tipici dell'ottica geometrica sono :
•la riflessione e rifrazione
•la diffusione
•la dispersione
( Leggi di Snell )

n =εr½
Per il raggio riflesso θ1 = θ1r
Per il raggio rifratto n1 sinθ1= n2 sinθ2
n1 sinθl= n2 sin(π/2)

θl= arcsin (n2 / n1 )


Ibn al Haitham:
1. Una persona che guardi il sole e poi chiuda gli occhi, conserva per
qualche tempo l'immagine del disco solare.
2. Una persona che guardi direttamente il sole prova un senso di
fastidio o addirittura dolore.

L'abate Franceso Maurolico di Messina riuscì a dare una spiegazione


al funzionamento dell'occhio e di come le immagini vengono
focalizzate sulla retina attraverso il cristallino.
!
Attenzione: in b) e in c)gli ostacoli non sono piu'
grandi rispetto alla lunghezza d'onda

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