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ESERCIZIO:

Abbiamo un segnale periodico (periodo T): un treno di impulsi di ampiezza A, con uno degli
impulsi che viene tagliato simmetricamente dall’asse y e ha “estremi” +τ e −τ (gli altri
2 2
sono prolungamenti periodici, a destra e a sinistra). Di questi impulsi conosciamo il duty-cicle,
τ
così definito  d≜ .
T
Calcolare lo sviluppo in serie esponenziale.

+T n +τ n
1 2 − j 2π t 1 2 − j 2π t
Cerchiamo dunque i coefficienti cn =
T ∫ x (t ) e T dt =
T ∫ Ae T dt
−T −τ
2 2
Siccome nel periodo che andiamo a considerare il segnale è zero tranne che fra +τ e −τ ,
2 2
possiamo cambiare gli estremi dell’integrale. Inoltre, sappiamo che (sempre fra +τ e −τ )
2 2
il nostro segnale vale esattamente A. Dunque…
τ
+τ  − j 2π n t  2 n
− j 2π τ
n
+ j 2π τ
2 − j 2π n t
A A e T  Ae T 2
−e T 2

T ∫ e T dt = 
T  − j2π n 
 =
T n
−τ − j2π
2  T  −τ T
2

Quello ottenuto è già un risultato, ma si trova in una forma molto brutta: possiamo tuttavia
comprimere molto ciò che abbiamo appena scritto sfruttando la definizione di duty-cicle e
introducendo una funzione molto comune: la funzione sinc.
 sin (π x )
 per x ≠ 0
sinc ( x ) ≜  π x
1 per x = 0

Intravediamo anzitutto la funzione seno nel nostro risultato:


nτ nτ
+ j 2π − j 2π
A +e T 2 −e T 2

T n
+ j2π
T
Abbiamo fatto un cambio di segno (in blu) ed evidenziato il seno (in rosa). Ciò che ne risulta è:
 n   n   n 
sin  π τ  sin  π τ τ sin  π τ τ
A  T = A  T  = A  T 
T n T n T n
π π τ π τ
T T T
(moltiplichiamo e dividiamo per τ e otteniamo la sinc!)
Aτ  nτ 
sinc   = Ad sinc ( nd )
T T 

Il risultato è stato infine espresso mettendo in evidenza il duty-cycle.


ESERCIZIO:

t
Calcolare la trasformata di Fourier di x (t ) = A ⋅ rect   , cioè di un impulso che è simmetrico
τ 
τ τ
rispetto all’asse y, che va da − a + , e che in tale intervallo assume sempre il valore A.
2 2

+∞ +τ 2 +τ 2
 e − j2π ft 
X (f ) = ∫ x (t ) e
− j 2π ft
dt = ∫ Ae − j 2π ft
dt = A   =
−∞ −τ 2  − j2π f  −τ 2
− j 2π f τ j 2π f τ
e −e
2 2 sin (π fτ ) τ
=A =A = Aτ sinc ( fτ )
− j2π f πf τ
ESERCIZIO:
Abbiamo due segnali, entrambi andanti dall’origine a +T sull’asse dei tempi: il primo segnale è
quadrato di ampiezza A, il secondo è rettangolare di ampiezza B. Entrambi hanno la stessa
frequenza (in maniera ovvia, visto che condividono il periodo)
Il nostro scopo è trovare la loro convoluzione, cioè
+∞
z (t ) ≜ x (t ) ⊗ y (t ) = ∫ x (τ ) y (t − τ ) dτ
−∞
Osserviamo com’è strutturato l’esercizio e applichiamo qualche proprietà per rendere più
fattibili i calcoli.
1) La convoluzione, tramite la trasformata di Fourier, diventa un’operazione molto semplice,
ovvero una moltiplicazione:
Z ( f ) = X ( f )Y ( f )
Converrà quindi trovare le varie trasformate di Fourier, poi moltiplicare e antitrasformare il
risultato.
2) Come facciamo a trovare la trasformata di Fourier dei due segnali? Possiamo trasformare “a
mano”, cioè applicando la definizione e risolvendo degli integrali… oppure possiamo sfruttare il
risultato ottenuto nell’esercizio precedente. Tuttavia il segnale dato in pasto in tale esercizio
T
era simmetrico rispetto all’asse x, mentre il nostro è ritardato di . Come fare?
2
3) Applichiamo la proprietà “del ritardo” per le trasformate di Fourier. Per sviluppare il ritardo
nel campo delle frequenze è sufficiente moltiplicare per un fasore, dove compare il ritardo
stesso
T 
− j 2π f  
X ( f ) = AT sinc ( fT ) e 2

T 
− j 2π f  
Y ( f ) = BT sinc ( fT ) e 2

Trovate le trasformate di Fourier, a fatica quasi zero.


Moltiplichiamo i due segnali:
T 
−2⋅ j 2π f  
Z ( f ) = X ( f )Y ( f ) = ABT sinc 2
( fT ) e 2

4) Ora vogliamo cercare di capire che andamento abbia z(t). Possiamo anti-trasformare o
ragionare graficamente. In pratica, questa convoluzione, cos’è? La convoluzione, fra due
segnali, è il risultato di una sovrapposizione: uno dei due segnali viene infatti tenuto “fermo”
(quello che nella formula della convoluzione possiede solo un termine)
+∞
z (t ) ≜ x (t ) ⊗ y (t ) = ∫ x (τ ) y (t − τ ) dτ
−∞
L’altro, invece, si sposta per tutto l’asse delle x, da meno a più infinito. La convoluzione misura
“quanto questi due segnali si sovrappongono” in prossimità della relativa x.
Teniamo quindi fermo il segnale quadrato e trasliamo quello rettangolare: ricordiamo che
entrambi sono “lunghi” T (periodo).

DOVE SI TROVA IL
SEGNALE
RETTANGOLARE (cioè il COSA SUCCEDE ALLA CONVOLUZIONE
punto più a sinistra del
segnale)
I due segnali non si sovrappongono neanche un po’, quindi la
Da −∞ fino a –T
convoluzione è pari a zero.
I segnali iniziano a sormontarsi in maniera lineare (nel grafico di x(t)
questa parte è raffigurata con una retta di pendenza positiva): il
Da –T a 0 rettangolo, infatti, inizia a coprire il quadrato fino ad essere
completamente incluso in esso. Quest’ultimo caso corrisponde alla
massima sovrapposizione e, quindi, al massimo valore della
convoluzione. Numericamente, questo valore sarà pari ad ABt .
Il rettangolo inizia a “uscire” dal quadrato, quindi la convoluzione
cala in maniera lineare. Nel grafico questa parte è simmetrica a
Da 0 a +T
quella in cui la convoluzione era crescente, quindi quest’ultima
calerà inesorabilmente fino a diventare nulla.
I due segnali si “staccano”, si allontanano fra di loro e non sono
Da +T a +∞ affatto sovrapposti. La convoluzione è irrimediabilmente nulla.

Fatte queste considerazioni, esprimiamo in maniera compatta il risultato con una singola
formula:
 t −T 
z (t ) = ABT 1 −  per 0 ≤ t ≤ 2T
 T 
0 altrove

ESERCIZIO

 τ
 A cos ( 2π f0t + ϕ ) t ≤
Abbiamo un segnale s (t ) =  2
0 altrove
Si calcoli la sua trasformata di Fourier e si grafichino ampiezza e fasi.

Il trucchetto che può “dare il via” alla soluzione di quest’esercizio è quello di far vedere come il
segnale s(t) possa essere espresso (in maniera analoga a come è scritto sopra) tramite una
moltiplicazione.
t
s (t ) = rect   A cos ( 2π f0t + ϕ )
τ 
Il fattore rect fa sì che il segnale periodico da lui moltiplicato (quello col coseno) venga
τ
”considerato” solo tra t ≤ , mentre tutto il resto viene decurtato e posto a zero. Come si
2
realizza una moltiplicazione del genere? Mo beh, con un modulatore a prodotto di portante
A cos ( 2π f0t + ϕ ) che riceve in ingresso la rect!
Ae jϕ Ae − jϕ
FORMULA DEL MODULATORE A PRODOTTO: X ( f − f0 ) + X ( f + f0 )
2 2
Mettendo all’interno della formula la trasformata della rect, ovvero X ( f ) = 1 ⋅ τ sinc ( ft ) , la
trasformata di Fourier richiesta (che sarebbe l’uscita del modulatore a prodotto, ovvero il
risultato cercato) risulterà dunque pari a:
jϕ − jϕ
τ sinc ([ f − f0 ] t ) + τ sinc ([ f + f0 ] t )
Ae Ae
S(f ) =
2 2
Il segnale è, in maniera evidente, aperiodico, quindi i grafici di ampiezze e fasi saranno
continui.

Come fare a trovarli? Per le ampiezze il discorso è abbastanza facile: basta fare il modulo della
S ( f ) (e quindi ribaltare la parte negativa delle due sinc, che sono “centrate” alle frequenze
− f0 e + f0 ) e otteniamo il grafico.

S ( f ) = τ sinc ([ f − f0 ] t ) + τ sinc ([ f + f0 ] t )
A A
2 2
Si faccia attenzione che non è assolutamente vero che il modulo della somma non è affatto pari
alla somma dei moduli. In pratica x+y ≠ x + y.
Tuttavia, possiamo dire che x + y ∼ x + y se la sovrapposizione dei segnali rappresentati da
x e da y è “quasi nulla”. Siccome ci troviamo in questa casistica siamo autorizzati a fare la
somma per ricavare il grafico.
Un’osservazione: l’effetto del modulatore a prodotto è quello di trasformare un segnale passa-
basso in un segnale passa-banda, in quanto (graficamente parlando) “scinde” il segnale in due
parti che stanno molto “in là” verso la parte negativa e positiva dell’asse delle frequenze. Se
ciò avviene per S ( f ) , allora avverrà anche per S ( f ) e infatti il grafico delle ampiezze è
molto “disperso”, cioè lontano dall’origine.

Per quanto riguarda il grafico delle fasi, bisogna tenere presente com’era fatto il relativo
diagramma della sinc: verranno due grafici (uno “in là” sull’asse x dalla parte positiva, l’altro
“in là” dalla parte negativa). Entrambi godranno (localmente) di simmetria dispari.
ESERCIZIO

Calcolare la trasformata di Fourier dell’esponenziale monolatera


 − t τ
x (t ) =  Ae t≥0
0 altrove

Applichiamo la definizione di trasformata, con il nostro nell’integrale



 t 
+∞ +∞
−t  e − τ e − j 2π ft 
X (f ) = ∫ x (t ) e − j 2π ft
dt = ∫ Ae τ e − j 2π ft dt = A   =
−∞ −∞   − 1 − 2 jπ f  
  τ 
  0
1 Aτ
=A =
1
+ 2 jπ f 1 + j2π fτ
τ
Da qui possiamo facilmente ricavare:
Aτ Aτ
- ampiezze: X (f ) = = .
1 + ( 2π fτ ) 1 + 4π 2 f 2τ 2
2 2

OSSERVAZIONI: per τ ↓ (calante) il segnale si spancia; la formula è stata ricavata con le


regole del modulo di un numero complesso frazionario.
- fasi: anche qui utilizziamo le regole per trovare l’argomento di un numero complesso in
 2π fτ 
forma di frazione arg ( N ) − arg ( D ) = arg ( Aτ ) − arg (1 + j2π fτ ) = − arctan  ;
 1 
+∞ +∞

∫ x (t ) X (f )
2 2
- possiamo altresì calcolare l’energia di un segale: E≜ dt = ∫ df .
−∞ −∞
In questo particolare caso

+∞ +∞  −2 t τ 
 =0− A = A τ
2 2
−2 t 2 e
∫ x (t )
2
E≜ dt = ∫ A 2e τ dt = A
 −2  −2 2
−∞ 0  τ 0 τ
ESERCIZIO

Calcolare la trasformata di Fourier di un segnale così strutturato


 At
 0 ≤ t <τ
x (t ) =  τ
0 altrove
Come al solito, applichiamo la definizione.
τ
At − j 2π ft
( ) ∫
X f = e dt scegliamo poi di integrare per parti
0
τ
τ τ
 At e − j2π ft  τ A e − j2π ft Ae − j 2π f τ A  e − j 2π ft 
X (f ) =   − ∫ d t = +   =
 τ − j2π f  0 0 τ − j2π f − j2π f j2π fτ  − j2π f  0

=
Ae − j2π f τ A e
+
(
− j 2π f τ
−1
=
)
Ae − j 2π f τ Ae
+
− jπ f τ
(
e − jπ f τ + e + jπ f τ
=
) (
Ae − jπ f τ e + jπ f τ + e − jπ f τ )
− j2π f j2π fτ ( − j2π f ) − j2π f j2π fτ ( − j2π f ) j2π fτ ( + j2π f )

(abbiamo applicato un barbatrucco utilizzando le proprietà degli esponenziali: in questo modo


siamo in grado di esprimere il segnale prima attraverso un seno e poi attraverso una sinc.
Infatti…)
− j 2π f τ
Ae
− jπ
+
f
Aeτ jπ f τ − jπ f τ
(e +e
− j 2π f τ ) = Ae
− jπ f τ
+
Ae sin (π fτ )
− j2π f j2π fτ ( j2π f ) − j2π f π fτ ( j2π f )
(e quindi riconosciamo la sinc!)
Ae − j 2π f τ
+
Ae (
− jπ f τ
sin π fτ )=
− j 2π f τ
Ae Ae − jπ f τ sinc
+
(π fτ ) =
− j2π f π fτ ( j2π f ) − j2π f ( j2π f )
Ae − j2π f τ Ae
− jπ f τ
sinc (π fτ )
= +
− j2π f ( j2π f )
ESERCIZIO

Calcolare la trasformata di Fourier di un segnale così definito


 πt
 A cos t <τ
x (t ) =  τ 2
0 altrove
Sfruttiamo la definizione:
+τ +τ πt πt 
A jτ
+∞ 2
πt 2 −j
X (f ) = ∫ x (t ) e
− j 2π ft
dt = ∫ A cos e − j 2π ft dt = ∫ e +e τ  e − j 2π ft dt =
τ 2 
−∞ −τ −τ  
2 2
τ τ
 jπ t  1 −2 f   2  − jπ t  1 + 2 f   2
+τ +τ
2 jπt 2 − jπt τ   
A − j 2π ft A A e    A e τ  
= ∫ e τ e dt + ∫ e τ e − j 2π ft dt =   +   =
2 2 2  1  2 1 
−τ
2
−τ
2  jπ  τ − 2 f   τ  − jπ  τ + 2 f   τ
 −  −
2 2
1  1  1  1 
jπ τ  − 2 f  − jπ τ  − 2 f  − jπ τ  + 2 f  + jπ τ  + 2 f 
2 τ  2 τ  2 τ  2 τ 
A e −e A e −e
= + =
2 1  2 1 
jπ  − 2 f  − jπ  + 2 f 
τ  τ 
(abbiamo individuato un candidato a diventare seno, ora operiamo un semplicissimo artificio
per cambiare il segno al denominatore del secondo termine)
1  1  1  1 
jπ τ  − 2 f  − jπ τ  − 2 f  + jπ τ  + 2 f  − jπ τ  + 2 f 
2 τ  2 τ  2 τ  2 τ 
A e −e A +e −e
= + =
2 1  1 2 
jπ  − 2 f  + jπ  + 2 f 
τ  τ 
π   π 
sin  − π fτ  sin  − + π fτ 
Aτ 2  + Aτ  2 =
=
π (1 − 2 fτ ) π (1 + 2 fτ )
π 
(ora applichiamo gli angoli associati al seno del primo sin  − x  = cos x
2 
 π 
sin  − + x  = − cos x )
e del secondo termine
 2 
Aτ cos [π fτ ] Aτ cos [π fτ ] Aτ  (1 + 2 fτ ) + (1 − 2 fτ )  2 Aτ cos (π fτ )
= + = cos [π fτ ]  =
π (1 − 2 fτ ) π (1 + 2 fτ ) π  (1 − 2 fτ )(1 + 2 fτ )  π 1 − 4π 2τ 2 ( )

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