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La dinamica del punto

• Scelto il sistema di riferimento si può descrivere il moto con:


2
d r
ma = m 2 = F
dt
• da cui si ricava la legge oraria del moto

r (t , r0 , v 0 )
• F va valutata come risultante di tutte le forze agenti sul punto
Equilibrio statico se:
F = ∑ fi v0=0 e F=0
i oppure
r=cost, v=0
• Per ogni sistema va esaminato l’effetto di tutti i vincoli
presenti: reazioni vincolari
Forze costanti applicate a fili
• Fili ideali: privi di massa, inestensibili
• Per equilibrio statico: filo teso in quiete
T
F T

m2g

• Filo funziona solo in trazione m1g

• Con pulegge si possono cambiare direzione e verso

• Macchina di Atwood per la stima di g


– Filo ideale
– Puleggia priva di massa e attrito
La forza elastica
F = −k (l − l0 )u x = −kxu x
Molla in estensione
Condizione di equilibrio
x
x F
F4 F3 F2 F1 Molla in compressione
F
− kxu x kxu x − kxu x kxu x l0 x
x=0
Equazione del moto
con soluzione

m 2 = −kx x = Asen(ωt + φ )
2
k 2π d x
ω= T=
m ω dt
se v 0 = 0 →
2
v x0
A e Φ da cond.iniziali A = x02 + 0
tgφ = ω x0 = Asenφ
ω 2
v0
0 = ωA cos φ
x x
x=Acosωt
v
A −A O A

t t=0
−A

v=−ωAsenωt= ωAcos(ωt+π/2)
v t=T/4
ωA

t
−ωA t=T/2
La velocità è sfasata di π/2
rispetto allo spostamento.
a
a=−ω2Acosωt=ω2Acos(ωt+π) t=3T/4
ωA2

−ω2A t
L’accelerazione è sfasata di t=T
π rispetto allo spostamento.
O Il pendolo semplice
θ mg + Tf = ma
TF Eq. di moto
del pendolo
L  v 2 (t )  d 2θ g
TF = m  g cos θ (t ) +  + senθ = 0
 
2
L dt L
RN Piccole oscillazioni Grandi
( θ piccolo) oscillazioni
θ = θ 0 sen(ωt + φ )
RT
2π L
T= = 2π ∆T/T
mg ω g 0.15 _

_
dθ 0.10
= ωθ 0 cos(ωt + φ ) 0.05 _
dt

= Lωθ 0 cos(ωt + φ )
ds

_
_
v= =L 20o 60o θ0

dt dt
Se la forza è approssimata al secondo ordine..
 θ 3

F = mg θ − 
''

 6 

La discrepanza con F diventa:


 θ3  θ 3
mg sin θ − mg θ −  mg
F −F ''
 6  mg sin θ − mgθ 6
δ '= = = +
F mg sin θ mg sin θ mg sin θ

θ3
δ '= δ +
6 sin θ
Confronto tra forza di richiamo, approssimazione
elastica e approssimazione al secondo ordine

Fel F
''
F

θ (gradi)
Discrepanza relativa della forza di richiamo rispetto alla
forza elastica e all’approssimazione al secondo ordine

θ (gradi ) F −F el
F −F ''

δ= δ =
'

F F
5 -0.00127 0.00000
10 -0.00510 0.00001
15 -0.01152 0.00004
30 -0.04720 0.00065
40 -0.08610 0.00213
50 -0.13918 0.00541
60 -0.20920 0.01181

Per una discrepanza entro l’1%, l’approssimazione con la forza


elastica è valida fino a ≈150, con lo sviluppo al II ordine fino a ≈600

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