Sei sulla pagina 1di 5

Derivate n-esime della posizione?

F. Annese

1 Capitolo I
1.1 Prerequisiti
In questo breve articolo si vuole insistere sul concetto di variazione del vettore
posizione ⃗r(t) rispetto a un incremento infinitesimo del tempo dt.
Prima di introdurre le derivate n-esime di ⃗r(t) è utile introdurre brevemente il
concetto di vettore posizione ⃗r(t), di vettore velocità ⃗v(t) = dr
dt e accelerazione
d2 r
⃗a(t) = dt2

Generalmente si dice che un corpo è in moto rispetto a un dato sistema di


riferimento S quando la sua posizione in S varia nel tempo.
Consideriamo a tal fine la posizione di un generico punto materiale P in 2 istanti
di tempo t e t + ∆t. Allora la distanza tra i 2 punti sarà

|⃗r(t) − ⃗r(t + ∆t)| → 0 per ∆t → 0

A questo punto otteniamo l’equazione vettoriale del moto:

⃗r = ⃗r(t)

Rappresentiamo quindi la funzione vettoriale ⃗r(t) come segue


 x = ⃗x(t)
y = ⃗y (t)
z = ⃗z(t)

(Per completezza citiamo anche l’uso delle coordinate intrinseche e quindi


l’utilizzo dell’ascissa curvilinea per la quale possiamo definire il vettore

1
⃗r = ⃗r(s)

Introduciamo adesso il vettore velocità. Consideriamo gli istanti di tempo


precedenti t e t + ∆t e definiamo ∆⃗r = ⃗r(t′ ) − ⃗r(t). Allora definiamo il vettore
velocità ⃗v (t) come segue

∆⃗r d⃗r
⃗v (t) = lim =
∆t→0 ∆t dt

In rappresentazione intrinseca si ha

⃗v = ṡût

Introduciamo adesso il vettore accelerazione. Consideriamo gli istanti di


tempo precedenti t e t + ∆t e definiamo ⃗v (t) e ⃗v (t′ ). Allora definiamo il vettore
accelerazione ⃗a(t) come segue

∆⃗v d⃗v d2⃗r


⃗a(t) = lim = = 2
∆t→0 ∆t dt dt

In rappresentazione intrinseca si ha

s˙2
⃗a = s̈ût + ûn
ρ

1.2 Derivata dell’accelerazione


Dopo aver definito preliminarmente e in modo sintetico il vettore posizione
⃗r(t) il vettore velocità ⃗v(t) e il vettore accelerazione ⃗a(t), ci si pone la
domanda:

”Cosa accade se vogliamo esaminare la variazione di accelerazione ⃗a(t) rispetto


a un incremento infinitesimo di tempo dt?”

2
Procediamo per gradi. In generale il vettore accelerazione di un punto
materiale può dipendere dal tempo e quindi è del tutto lecita la domanda
precedentemente posta. A tal fine si introduce un altro vettore che
chiameteremo ⃗j definito come segue

3
⃗j := d⃗a = d ⃗r
dt dt

Tale vettore è possibile definirlo ”strappo”, il quale si può facilmente


associare alla sensazione di una variazione di accelerazione in un intervallo di
tempo ∆t molto piccolo (es. accelerazione brusca in auto).

1.3 Leggi orarie


A questo punto possiamo introdurre una notazione compatta dell’espressione
della legge oraria di un punto materiale

n
X 1 dn x
⃗x(t) = x0 + n
(t − t0 )n
i=0
n! dx

Pertanto se vogliamo ottenere l’espressione della legge oraria per un moto


rettilineo uniforme, sfruttando la relazione precendente e sapendo che in un
moto rettilineo uniforme ⃗v (t) = v0 = cost, per cui

Z x(t) Z t
d⃗x
⃗v = ⇒ v dt = dx ⇒ dx = v0 dt ⇒ ⃗x(t) = x0 + v0 (t − t0 )
dt x0 t0

Procediamo esaminando invece un moto uniformemente accelerato, ovvero


dove è nota ⃗a(t) = a0 = cost

Z v(t) Z t
d⃗v
⃗a = ⇒ a0 dt = dv ⇒ dv = a0 dt ⇒ v(t) = v0 + a0 (t − t0 )
dt v0 t0

d⃗
x
A questo punto siccome ⃗v = dt avremo che

Z x(t) Z t
d⃗x
⃗v = ⇒ dx = [v0 + a0 (t − t0 )] dt ⇒ dx = [v0 + a0 (t − t0 )]dt
dt x0 t0

1
⇒ ⃗x(t) = x0 + v0 (t − t0 ) + a0 (t − t0 )2
2

3
Procediamo adesso cercando una legge oraria che esprima il vettore ⃗j(t).
3
Siccome ⃗j(t) = d dt
r(t)
avremo che (supponendo ⃗j = j0 = cost)

Z a(t) Z j(t)
⃗j = d⃗a ⇒ j0 dt = d⃗a ⇒ da = j0 dt ⇒ a(t) = a0 + j0 (t − t0 )
dt a0 j0

d⃗
v
Ricordando che ⃗a = dt otteniamo che

Z v(t) Z t
dv = a0 + j0 (t − t0 )dt ⇒ dv = a0 + j0 (t − t0 )dt ⇒
v0 t0

1
⇒ v(t) = v0 + a0 (t − t0 ) + j0 (t − t0 )2
2
d⃗
x
Infine come prima siccome ⃗v = dt

dx = v dt ⇒ dx = [v0 + a0 (t − t0 ) + 1/2j0 (t − t0 )2 ] dt ⇒
Z x(t) Z t
dx = [v0 + a0 (t − t0 ) + 1/2j0 (t − t0 )2 ]dt ⇒
x0 t0

1 1
x(t) = x0 + v0 (t − t0 ) + a0 (t − t0 )2 + j0 (t − t0 )3
2 6

Notiamo pertanto che iterando tale procedimento n volte otteniamo proprio


l’espressione precedente della legge oraria di un punto materaile generalizzata,
ovvero

n
X 1 dn x
⃗x(t) = x0 + n
(t − t0 )n
i=0
n! dx

In questo modo possiamo ottenere anche le leggi orarie di altre grandezze


fisiche, ad esempio

1 1 1
s(t) = x0 + v0 (t − t0 ) + a0 (t − t0 )2 + j0 (t − t0 )3 + s0 (t − t0 )4
2 6 24
1 1 1 1
j(t) = x0 + v0 (t − t0 ) + a0 (t − t0 )2 + j0 (t − t0 )3 + s0 (t − t0 )4 + c0 (t − t0 )5
2 6 24 120
1 1 1 1 1
p(t) = x0 +v0 (t−t0 )+ a0 (t−t0 )2 + j0 (t−t0 )3 + s0 (t−t0 )4 + c0 (t−t0 )5 + p0 (t−t0 )6
2 6 24 120 720

4
1 1 1 1 1 1
l(t) = x0 +v0 (t−t0 )+ a0 (t−t0 )2 + j0 (t−t0 )3 + s0 (t−t0 )4 + c0 (t−t0 )5 + p0 (t−t0 )6 + u0 (t−t0 )7
2 6 24 120 720 5040

...

1.4 Snap, Crackle, Pop, Lock


Le nuove grandezze fisiche che abbiamo introdotto sono quindi

d4⃗r
⃗s(t) = =: Snap (trad.schiocco)
dt
5
⃗j(t) = d ⃗r =: Crackle (trad.crepitio)
dt
d6⃗r
p⃗(t) = =: Pop (trad.Scoppio)
dt
7
⃗l(t) = d ⃗r =: Lock
dt
A tali grandezze ovviamente (in termini matematici) si aggiungono n
derivate, che rappresentano ulteriori grandezze che riprenderemo più tardi in
questa trattazione).

2 Correlazioni matematico-fisiche delle


grandezze derivate della posizione

Potrebbero piacerti anche