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Moto Circolare Uniforme

Rame Emanuele

October 26, 2023


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Accelerazione lungo due nuovi versori

L’accelerazione può essere scomposta in un altro modo oltre che con i versori î, ĵ, k̂,
Introduciamo infatti due nuovi versori:ûT , ûN

Considerando una generica traiettoria curvilinea definiamo:

ˆ Versore tangente alla traiettoria:ûT

ˆ Versore perpendicolare ad ûT : ûN il cui verso è uguale a quello della concavità della traiettoria

Possiamo scrivere il vettore velocità →



v in funzione di ûT in quanto hanno la stessa direzione:



v =vûT

Il segno di v dipende ovviamente dalla scelta del verso positivo della traiettoria.
Effettuiamo la derivata della velocità per ottenere l’accelerazione ricordando che abbiamo un prodotto
di due grandezze in funzione del tempo quindi dobbiamo applicare la regola della derivata di un
prodotto:



a = dv d(ûT )
dt ûT + v dt

Il primo pezzo dvdt ûT prende il nome di accelerazione tangenziale(in quanto tangente alla trai-
etoria)e ci dice come varia la velocità in modulo nel tempo che indichiamo con aT Il secondo pezzo
invece ci dice come varia la direzione della velocità nel tempo, per questo secondo termine elabori-
amo i calcoli:
La derivata di ûT può essere scritta come:
lim∆t→0 ∆û∆t
T

ma ∆ûT è proprio uguale alla differenza dei due versori: ûT (t + ∆t) − ûT (t)::
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Notiamo ora che quando ∆t → 0 i due versori ûT (t + ∆t) e ûT (t) tendono a coincidere e quindi
∆ûT tende ad essere perpendicolare ad ûT Ovvero a coincidere con ûN .
Siamo ora interessati al modulo di d(ûT)
dt , per ricavarlo sfruttiamo un interpretazoione geometrica:

notiamo infatti come il triangolo che stiamo considerando sia isoscele in quanto i due cateti ûT (t +
∆t) e ûT (t) hanno lunghezza pari ad 1, allora questo significa che tracciando l’altezza del triangolo
isoscele questa divide il triangolo in due triangoli rettangoli,
Ora considerando ∆ϑ l’angolo di rotazione del versore ûT (t) applichiamo i magheggi per i triangoli
rettangoli.
Dal disegno si evince chiaramente:
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∆( û2T ) = ûT sin(∆ ϑ2 ) con ûT = 1 ⇒ ∆ûT = 2sin( ∆ϑ


2 )
2sin( ∆ϑ )
Sostituamo ora il valore ottenuto nel limite per ricavare il modulo: dû
dt
T
= lim∆t→0 ∆t
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Ora
moltiplicando e dividendo tutto per ∆ϑ e portando il 2 al denominatore otteniamo il noto limite
2sin( ∆ϑ
2 ) ∆ϑ
notevole sin(x)
x = 1 ovvero lim∆t→0 ∆ϑ
∆ϑ
∆t → lim∆t→0 ∆t = dt

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Concludendo il secondo pezzo equivale a:

v dϑ
dt ûN

Questo secondo pezzo prende il nome di Accelerazione Centripeta che indichiamo con ac /aN
diretta sempre verso il centro della circonferenza con un modulo che ci indica quanto ruota il versore
ûT

Moto Circolare
Il moto curvilineo più semplice è il moto circolare.
Il moto circolare rappresenta il moto di un punto materiale la cui traiettoria è descritta da una
circonferenza.
Possiamo descrivere il moto circolare sia in coordinate cartesiane:

Dove x(t) = Rcos(ϑ(t)) e y(t) = Rsin(ϑ(t))


Oppure possiamo descrivere il moto in coordinate polari in cui il punto sulla traiettoria viene iden-
tificato con la distanza dall’origine (che è proprio il raggio) e l’angolo rispetto all’asse x.

Traiettoria della circonferenza


Siamo ora interessati a voler ricavare la traiettoria della circonferenza, per farlo consideriamo le
componenti
( cartesiane scritte sopra ed eliminiamo la variabile temporale:
(
x = Rcos[ϑ(t)] x2 = R2 cos2 [ϑ(t)]
eleviamo al quadrato entrambe le equazioni
y = Rsin[ϑ(t)] y 2 = R2 sin2 [ϑ(t)]
n
addizioniamo x2 + y 2 = R2 cos2 [ϑ(t)]sin2 [ϑ(t)] Sfruttando le proprietà trigonometriche otteni-
n
amo: x2 + y 2 = R2
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Che è proprio l’equazione della circonferenza con centro nell’origine e raggio R

Legame tra l’arco di circonferenza e il suo angolo sotteso


Possiamo descrivere il moto anche dal punto di vista dell’ascissa curvilinea che corrisponde in questo
caso proprio all’arco di circonferenza tracciato dal moto del nostro punto materiale:

Matematicamente: s(t) = Rϑ(t)

Grandezze Angolari

Definiamo lo spostamento angolare come: ∆ϑ = ϑ(t + ∆t) − ϑ(t)


Definiamo invece la velocità angolare media: ωm = ∆ϑ ∆t
Possiamo allora passare alla velocità angolare istantanea applicando la definizione di limite: ω =
lim∆t→0 ∆ϑ∆t = dt

Si noti come il versore ûT sia sempre perpendicolare al vettore posizione quindi ∆ϑ = ϑ(t + ∆t) − ϑ(t)
altro non è che l’angolo di rotazione del versore ûT
Evidenziamo adesso il legame che vi è tra velocità angolare e velocità lineare:
s(t)
Da: ω = dϑdt sostituamo dϑ con R ovvero otteniamo proprio: ω = R dt = R
1 ds v

v2
Sapendo che v dϑ dt ûN sostituaimo con omega: ac = vωûN ma ancora possiamo scrivere: ac = R ûN
Anche la grandezza velocità angolare è un vettore con:

ˆ Modulo: dϑ
dt
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ˆ Direzione:Perpendicolare alla traiettoria

ˆ Verso:Se il punto materiale ruota in sento anti-orario allora è diretto verso l’alto altrimenti è
diretto verso il basso
Effetuando il prodotto vettoriale tra ω e v abbiamo l’accelerazione centripeta, infatti:
modulo di ω *modulo div per il sin φ
Direzione e verso come R, quindi quella di ûN ac = ωvûN → ac = → −ω→−
v

Moto Circolare Uniforme


Il moto circolare uniforme è un moto in cui la traiettoria è circolare e il punto materiale si muove
con velocità costante ovvero percorre archi uguali in tempi uguali.
ω e v sono costanti nel tempo.
Leggi Orarie

s(t) = s0 + vt Archi uguali in tempi uguali


ϑ(t) = ϑ0 + ωt Angoli uguali in tempi uguali
x(t) = Rcos(ωt + ϑ0 )
y(t) = Rsin(ωt + ϑ0 )
Le leggi orarie in coordinate cartesiane ci ricordano quelle del moto armonico, il moto circolare
uniforme è infatti un moto periodo di periodo T = 2π
ω

Pulsazione e velocità angolare sono due grandezze diverse che solo nel caso del moto ciroclare
uniforme coincidono.

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