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SBOBINA DI FISIOPATOLOGIA E PATOLOGIA GENERALE - 28/02/2022

IPERTERMIA FEBBRILE

TERMOREGOLAZIONE

Possiamo dividere tutti gli animali in due gruppi:

- omeotermi: uccelli e mammiferi, mantengono la temperatura corporea entro limiti costanti


(36-37 °C), INDIPENDENTEMENTE dalla T esterna

- poichilotermi (animali inferiori, pesci, an bi e rettili): NON hanno questa capacità , quindi la loro
temperatura corporea cambia con la temperatura esterna

—> che cos’è che ci permette di mantenere la nostra temperatura a valori costanti??

-> la TERMOREGOLAZIONE, attraverso DUE SISTEMI:

- la TERMOGENESI = produzione di calore, e la

- TERMODISPERSIONE= cedere calore

—> devono sempre essere in EQUILIBRIO

La termoregolazione è sotto il controllo di CENTRI TERMOREGOLATORI situati nel SNC:

- IPOTALAMO (regione preottica)

- TRATTO INFERIORE DEL TRONCO ENCEFALICO

- FORMAZIONE RETICOLARE

- MIDOLLO SPINALE

- GANGLI SIMPATICI

- TERMINAZIONI NERVOSE PERIFERICHE, attraverso le quali capto la T esterna ambientale; le


informazioni arriveranno ai neuroni dell’ipotalamo, che faranno sì che avvengano la termogenesi
e la termodispersione

Termogenesi e termodispersione

Termogenesi -> principalmente CHIMICA Termodispersione -> principalmente FISICA

Reazioni REDOX nella catena respiratoria Per IRRAGGIAMENTO (trasferimento di calore


mitocondriale (soprattutto nei muscoli e nel fegato) mediante raggi infrarossi)
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Termogenesi -> principalmente CHIMICA Termodispersione -> principalmente FISICA

Produzione calore <—> DEGRADARE le sostanze Per CONVEZIONE= trasferimento calore attraverso
che producono CALORIE = ENERGIA
l’aria tra due corpi
- 1 g di lipidi= 9 calorie

- 1 g di glicidi= 4 calorie

- 1 g alcool etilico= 7 calorie

—> calore prodotto con INCREMENTO METAB.


BASALE = demolizione carboidrati, lipidi, etc.

—> il metabolismo basale viene STIMOLATO dagli


ORMONI della TIROIDE e delle ghiandole
SURRENALI // ipo si rilascia ormone tireotropo
TSH -> stimola tiroide -> T3 (triiodotironina) e T4
(tiroxina) —> stimolo alla degradazione dei nutrienti
con produzione di calorie / l’ipo si stessa rilascia
anche l’ACTH -> stimola surrene-> glicocorticoidi e
adrenalina —> stimolo metabolismo basale

—> contrazione muscolare VOLONTARIA e Per EVAPORAZIONE= eliminazione di H2O


INVOLONTARIA (=brivido) attraverso:

- respirazione

- Perspiratio insensibilis
- Sudorazione , il meccanismo più e cace in
condizioni normali (estate anche a riposo /
inverno con attività sica), e cace se non c’è
umidità nell’aria , che blocca l’evaporazione ;
usata dal nostro organismo anche nella febbre
(farmaco Tachipirina stimola la sudorazione,
quindi è scorretto coprire i pzi con febbre alta,
perché più li copro più blocco l’evaporazione)

VALORI NORMALI TEMPERATURA CORPOREA

Nell’uomo i valori normali sono tra i 36,5-37 °C (c’è chi dice che non si ha febbre se non si
superano i 37,5)

—> tali valori cambiano a seconda delle fasi della giornata: un po’ più bassa al mattino, rialzo
verso sera

—> nei tessuti profondi -> 37,5 °C

—> nei neonati talvolta la T corporea è più alta (per super cie del corpo ridotta)

—> negli anziani: invecchiamento centri di termoregolazione, possono funzionare di meno o di più

—> variazioni a seconda della sede in cui viene misurata la temperatura

—> con l’esercizio sico la T corporea aumenta anche di 2-3 gradi

—> variazioni a seconda delle fasi del ciclo mestruale / durante la digestione

IPERTERMIA

= rialzo della temperatura corporea al di sopra dei 37°C

—> abbiamo ipertermie NON febbrili e i. FEBBRILI

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Ipertermie NON FEBBRILI, a causa di:

- eccessiva produzione di calore

- Minore termodispersione

- Cause ESOGENE: colpo di sole, colpo di calore (esposizione ad alte temperature in aree ad alta
umidità, v.prossima lezione)

- Cause ENDOGENE: sforzo muscolare, malattie endocrine (ipertiroidismo,


ipercorticosteroidismo; ipertermia maligna, che è una malattia ereditaria autosomica molto rara)

Ipertermia FEBBRILE= FEBBRE

La febbre NON È UNA MALATTIA

È la REAZIONE del nostro organismo ad un EVENTO FLOGOGENO (infezioni, tumori, malattie


autoimmuni , traumi e necrosi in genere )

È dunque una reazione che talvolta deve insorgere, per es in caso di infezioni , usata come arma
per combattere i microrganismi patogeni -> è anche un meccanismo di difesa

—> È dunque un CAMBIAMENTO MOMENTANEO della nostra temperatura corporea

Come succede??

-> come già detto, grazie ai centri termoregolatori la nostra temperatura rimane costante, però
quando c’è ipertermia febbrile, i neuroni presenti principalmente nell’ipotalamo vengono
temporaneamente alterati => “RISETTAGGIO”, rialzo della TEMPERATURA corporea DI
RIFERIMENTO —> = valori MAGGIORI di 37 °C

Questo rialzo del valore di riferimento è indotto dal rilascio dei cosiddetti PIROGENI , che
possono essere:

- ESOGENI : prodotti esternamente al nostro organismo, quali: prodotti dei batteri (GRAM +/-),
ad es endotossine, tossine batteriche degli sta lococchi; proteine eterologhe del latte, etc.

- ENDOGENI : rilasciati dal nostro organismo: CITOCHINE, PROSTAGLANDINE , rilasciate dalle


cellule dell’in ammazione, che sono coinvolte nella risposta in ammatoria -> sono stimolate
(leucociti) dalle stesse tossine batteriche a produrre citochine, che sono principalmente
INTERLEUCHINE ( IL-2,6,8), ma anche TNF, interferone (IFN), prostaglandine (soprattutto la
PGE2 è importante per la febbre)

—> cosa succede??

MECCANISMI DELLA FEBBRE

2 TEORIE (citochine agiscono direttamente sui centri termoregolatori O utilizzano la PGE2 come
mediatore)

1) questi pirogeni endogeni (citochine, prostaglandine) sono in grado di passare la barriera


ematoencefalica (nella zona speci ca organum vasculosum della lamina terminale, nella zona
preottica dell’ipotalamo, dove l’endotelio è maggiormente fenestrato, è come se ci fosse un
aumento della permeabilità, le cellule sono più lasse) raggiungono e stimolano i neuroni
dell’ipotalamo

2) Le citochine NON riescono a superare la barriera ematoencefalica e allora si avvalgono di un


MEDIATORE , che è la PROSTAGLANDINA PGE2, rilasciata in grande quantità dai neuroni e
dalle cc. della glia (astrociti etc), che andrà a interagire con il RECETTORE EP3 espresso dalle
cellule gliali, liberando così l’AMPc e altri nucleotidi che stimoleranno i neuroni ipotalamici,
facendo sì che la T di riferimento venga rialzata

A questo punto l’organismo deve produrre più calore, attraverso:

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- la TERMOCONSERVAZIONE—> riduco dispersione del calore con VASOCOSTRIZIONE
PERIFERICA SUPERFICIALE (l’ipo si rilascia fattori che causano questa vasocostrizione)->
infatti prima dell’insorgenza della febbre il pz presenta pallore

—> la sudorazione avviene per vasodilatazione periferica, qui invece parliamo del contrario —
>pallore, cute inizialmente fredda-> il sangue viene portato tutto verso gli organi interni, dove c’è
invece vasodilatazione = il calore del corpo viene conservato

—> per produrre più calore (per arrivare ad es a 38 e oltre)—> ORMONI (ipo si->TSH/ACTH—>
aumento metabolismo basale =utilizzo carboidrati e lipidi = aumento consumo di O2 e produzione
di ATP con stimolazione lipolisi )

DECORSO DELLA FEBBRE

1) RIALZO TERMICO, detta anche FASE PRODROMICA, in cui non ci dovrà essere perdita di
calore, cioè termodispersione, bensì TERMOCONSERVAZIONE= VASOCOSTRIZIONE
PERIFERICA => pallore, cute fredda —> necessario produrre calore-> termogenesi —>
aumento T corporea —> AUMENTO FREQUENZA CARDIACA (per ogni grado di temperatura
in più c’è un aumento di 8 pulsazioni/minuto)

2) FASE DI FASTIGIO o STAZIONARIA: qui troviamo EQUILIBRIO tra termodispersione e


termogenesi (quindi ad es se T=38 °C, per un tot di tempo, di giorni resterà così)

-> Febbre bassa (aumento 1°C), media (aumento 1-2°C), alta (aumento 2-3°C), altissima o
iperpiressia (oltre 41.5°C).

3) FASE DELLA DEFERVESCENZA: pian piano c’è la scomparsa della febbre. Caratterizzata da
TERMODISPERSIONE da VASODILATAZIONE PERIFERICA e SUDORAZIONE. CUTE CALDA e
sudata —> questa fase può avvenire bruscamente, in poche ore, allora si parlerà di
defervescenza PER CRISI, oppure in maniera più graduale (alcuni giorni), allora si parlerà di
defervescenza PER LISI

TRATTAMENTO DELLA FEBBRE

La febbre va vista come un meccanismo difensivo, volto ad accelerare la guarigione, quindi


soprattutto nei soggetti più giovani, tranne in casi di febbre molto alta, non è bene intervenire
subito con farmaci che abbassano la T corporea (antipiretici), come ad es i FANS (inibitori delle
COX), quali paracetamolo, ibuprofene, acido acetil salicilico, Novalgina, che inibiscono la
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produzione di PGE2 da parte dell’acido arachidonico. Il discorso varia in caso di bambini, anziani
e soggetti fragili

VARIAZIONI NELL’ANDAMENTO DELLA FEBBRE

L’andamento della febbre può variare a seconda della causa, dell’agente che l’ha scatenata

- febbre CONTINUA: prima fase di rialzo, poi equilibrio e in ne di defervescenza. Tipica delle
varie forme in uenzali , della polmonite pneumococcica, etc.

- Febbre REMITTENTE, ampie oscillazioni nell’arco delle 24 h. Indice di infezione batterica,


soprattutto di setticemia (sepsi), endocardite batterica —> ecco perché conviene aspettare un
po’ prima di assumere antipiretici, perché sennò non ne capisco la causa

- Febbre CONTINUA-REMITTENTE: mix tra le prime due

- Febbre INTERMITTENTE: ampie oscillazioni con remissione della febbre. Nell’arco della stessa
giornata può non esserci al mattino e poi aumentare rapidamente verso sera (TBC); poi
abbiamo la TERZANA e la QUARTANA, tipiche della MALARIA: la terzana, cioè rialzo termico al
1o e 3o giorno, 2o giorno apiressia, è tipica della malaria da Plasmodium vivax e ovale, ma
anche della spirochetosi; la quartana, con febbre il primo giorno, due giorni di apiressia e poi
febbre al 4o giorno, è invece tipica del Plasmodium malariae e falciparum (esiste anche la
quintana, per altre infezioni)

- Febbre ONDULANTE: ampie variazioni giornaliere alternate a diversi giorni di apiressia. Tipica
di linfomi e altri tumori, brucellosi

- Febbre RICORRENTE o PERIODICA: febbre per qualche giorno alternata a periodi di apiressia
con passaggio brusco tra i periodi. Tipica di infezioni (borreliosi) causate da pidocchi, acari,
alcuni treponemi.

EFFETTI SISTEMICI DELLA FEBBRE

Nel caso di febbri molto alte, soprattutto per polmoniti, c’è sempre un aumento della GLICEMIA

Apparato cardio circolatorio: tachicardia, vasocostrizione all’inizio, vasodilatazione alla ne

A. Respiratorio: si può avere tachipnea, dispnea per febbri molto alte

A. Digerente: anoressia, alterazioni degli epatociti e degli enterociti ; rallentamento motilità GI,
nausea, vomito, diarrea

Sistema nervoso: la febbre molto alta può dare delirio (soprattutto bambini), torpore, agitazione,
etc.

Inoltre abbiamo stimolazione del sistema immunitario.

FINE

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