Sei sulla pagina 1di 28

Lez.

7-8 del 13/03/2023


Inizio la lezione con una domanda che mi è stata fatta via email da una studentessa del corso
di igiene dentale, che voleva sapere quali ormoni non devono essere ricordati di questa
immagine. Sono veramente pochissimi nel senso che, per igiene dentale, dovete sapere che
tra gli ormoni steroidei ci sono anche gli estrogeni, progesterone e l’aldosterone, che non
studierete in dettaglio ma dovete sapere che questi sono gli ormoni steroidei, poi in generali
per tutti, non studieremo il paratormone, ormone natriuretico atriale e l’ormone
melanocito-stimolante, tutti gli altri, eccetto la melatonina e la melanina che vi ho già detto
la scorsa volta che non studieremo, andranno studiati.

L’asse ipotalamo-ipofisario
Oggi ci focalizziamo su tre grandi sistemi: l’asse ipotalamo ipofisario, sulle surreni e sulle
tiroidi.
Asse ipotalamo-ipofisario e controllo delle funzioni endocrine
L’asse ipotalamo-ipofisario ha delle caratteristiche:
- è formato da ipotalamo e ipofisi che sono connesse tra di loro
- sono connesse sia dal punto di vista anatomico, quindi fisicamente collegate, sia dal
punto di vista funzionale
- regola la secrezione della maggior parte di ormoni, quindi vedrete che l’ipofisi
secerne un sacco di ormoni che vengono regolati essenzialmente dall’ipotalamo
- questo sistema è integrato tramite dei sistemi chiamati “feedback” (feedback
negativi, corto lungo, ultracorto)
Localizzazione ipotalamo e ipofisi

L’ipotalamo è situato alla base dell’encefalo e, come vedete da questa figura, l’ipotalamo
attraverso l’infundibolo è collegato con l’ipofisi.
L’ipofisi è suddivisa in due parti:
- ipofisi anteriore o adenoipofisi: vuol dire piattolare
- ipofisi posteriore o neuroipofisi
Connessioni dell’ipotalamo e sua centralità

L’ipotalamo è importante perché, come vedete dalle frecce rosse, è connesso con tantissime
parti del sistema nervoso, inclusa la retina dove riceve la luce. Qui ci sono anche i centri per
il ritmo circadiano, oppure l’ippocampo dal punto di vista di memoria e la corteccia
cerebrale, quindi è un centro molto importante per il nostro organismo.
L’ipotalamo controlla da un lato il sistema nervoso autonomo, quindi:
- il ritmo sonno/veglia
- la fame
- la sete
- la temperatura corporea
- risposte emozionali
Range di temperatura: limiti di sopravvivenza

In particolare, per quanto riguarda la


temperatura corporea, quello che abbiamo è
un range di temperatura normale che va da
36° a 38° e oltre questo range di
temperatura, possiamo andare incontro a
problemi di termoregolazione, sia con
temperature molto alte che portano a colpi
di calore e lesioni cerebrali, sia con
temperature molto basse in cui al di sotto
dei -28° si ha la perdita della
termoregolazione ed è il limite inferiore di
sopravvivenza quindi quando le persone si
perdono sui ghiacciai dell’everest è quello
che succede.

Come l’ipotalamo regola la temperatura interna?


L’ipotalamo regola la temperatura interna perchè, innanzitutto, è connesso ai termocettori
(neuroni sensoriali che percepiscono le variazioni di temperatura esterna e corporea), quindi
quando cambia la temperatura, i termocettori mandano l’informazione all’ipotalamo dove lo
integra, e questo permette di regolare la sudorazione, la vasocostrizione o la vasodilatazione
dei vasi sanguigni della pelle e anche i muscoli scheletrici perché questi non hanno solo la
funzione del movimento ma hanno anche la funzione di disperdere o aumento della
temperatura attraverso il brivido che è l’unica funzione involontaria del muscolo scheletrico
che permette appunto di aumentare il calore, mentre con la sudorazione avremo perdita di
calore. In questo modo l'ipotalamo riesce a regolare la temperatura corporea.
Oggi questo sarà solo l’accenno all’ipotalamo facente parte del sistema nervoso autonomo,
noi invece parleremo del sistema endocrino.

Abbiamo sei ormoni prodotti dall’ipofisi che sono controllati tramite l’ipotalamo. Questi sei
ormoni vengono prodotti dall’adenoipofisi (ipofisi anteriore) mentre l’ipotalamo secerne
alcuni ormoni chiamati tropine ipofisarie. Abbiamo poi la neuroipofisi (ipofisi posteriore)
che contiene degli ormoni che sono invece prodotti secerne degli ormoni che sono prodotti
direttamente dall’ipotalamo e che vengono secreti a livello di neuroipofisi.
L’ipofisi

- l’ipofisi posteriore è un’estensione del tessuto nervoso quindi ci sono degli assoni,
mentre la parte anteriore è l’ipofisi ghiandolare
- l’ipofisi è contenuta nell’osso sfenoide all’interno della sella turcica
- l'ipofisi è la principale ghiandola endocrina dell’organismo perché secerne molti
ormoni che regoleranno la maggior parte delle funzioni vitali dell’organismo.
- è connessa all’encefalo tramite l'infundibolo.
Sistema portale ipotalamo-adenoipofisi

Altra caratteristica del sistema ipotalamo-adenoipofisi è il fatto di avere un sistema portale


che è simile a quello che c’è nel fegato.
Nella parte posteriore avremo dei neuroni che sintetizzano dei neurormoni a livello
dell’ipotalamo, poi i vasi portali che formano un letto capillare attorno all'infundibolo
porteranno questi ormoni direttamente a livello dell’adenoipofisi, e poi ci saranno le cellule
endocrine che secerneranno tutti questi ormoni:
- Prolattina
- Ormone della crescita (GH)
- Ormone che stimola la tiroide (TSH)
- Ormone adrenocorticotropo (ACTH)
- Gonadotropine (LH e FSH)
Tutti questi sono prodotti dall’adenoipofisi, quindi
quello che succede poi, è che abbiamo un ulteriore
piccolo circolo chiamato “sistema portale breve” che
connette la parte anteriore dell’ipofisi con la parte
posteriore.
Sistema portale ipotalamo-ipofisario
Il sistema portale breve connette i lobi anteriore e
posteriore

Regolazione delle funzioni dell’ipofisi anteriore e posteriore da parte del n.


paraventricolare
Gli ormoni secreti dall’ipotalamo sono prodotti da due gruppi di neuroni:

- neuroni parvocellulari che sono quelli che


regolano l’adenoipofisi

- neuroni magnocellulari che sono quelli che


producono gli ormoni che saranno prodotti da
queste cellule e secreti a livello di neuroipofisi
che vanno direttamente nel letto capillare.
Ormoni prodotti dall’ipotalamo-ipofisi

Quindi abbiamo degli ormoni che sono prodotti dall’ipotalamo, in particolare i neuroni
parvocellulari, che hanno la sigla RH (releasing hormone) o RIH (relase-inibitor hormone).
Gli ormoni RH permettono la produzione e secrezione a livello dell’adenoipofisi e vengono
chiamati anche liberine. Nella diapositiva c’è l’esempio dell’ormone della crescita, ci sarà
questa liberina specifica dell’ormone della crescita che permetterà la produzione
dell’ormone.
Gli ormoni RIH hanno l’effetto opposto, bloccano la produzione dell’ormone, in questo caso
quello della crescita, da parte dell’adenoipofisi.
Invece i neuroni magnocellulari producono solo due ormoni che sono la vasopressina e
l'ossitocina che hanno come target diversi tipi di organi, per esempio la vasopressina, il rene,
mentre l’ossitocina, l’utero e la ghiandola mammaria. Mentre gli ormoni che vengono
rilasciati dall'adenoipofisi sono abbastanza organo specifici, per esempio il TSH andrà ad
agire soltanto sulla tiroide.
Meccanismi di regolazione della secrezione ormonale dell’ipotalamo

I meccanismi di regolazione sono quelli del feedback, avremo quindi il feedback di tipo
negativo, in questo caso la diapositiva è semplificata perché fa vedere solo il feedback
negativo corto e il feedback lungo, non fa vedere il feedback ultracorto.
Ormoni dell’ipofisi posteriore (neuroipofisi)

Da questa diapositiva vediamo gli ormoni dell’ipofisi posteriore che sono caratterizzati dal
fatto che sono entrambi polipeptidi di 9 aminoacidi.
La vasopressina ha come azione principale il riassorbimento di acqua da parte dei tubuli
renali (azione antidiuretica), quindi ci sono dei recettori specifici per la vasopressina.
Partecipa alla regolazione idrosalina dell’organismo.
Sintesi della vasopressina

La vasopressina ha una sua


sintesi, essendo un peptide
viene secreto tramite delle
vescicole. Vi ricordo che gli
ormoni di tipo peptidico
vengono secreti in questo
modo. La vasopressina,
come gli altri ormoni di tipo
peptidico, viene sintetizzata
come preprovasopressina,
che vuol dire che c’è un
peptide di segnale che ha
la sigla SP, la vasopressina
vera e propria (AVP), la
neurofisina (NP, ormone di
cui non parleremo) e un
glicopeptide di 39
aminoacidi con sigla GP. Avremo la sintesi della preprovasopressina a livello di reticolo
endoplasmatico e Golgi dove verrà aggiunto il glicopeptide, poi a livello delle vescicole viene
tolto SP (peptide di segnale), quindi rimane AVP (vasopressina vera e propria), NP
(neurofisina) e GP (glicopeptide). Ad un certo punto nei microtubuli ci sarà ancora la
scissione di questi vari peptidi, quindi la proAVP (provasopressina) viene depositata in
granuli che migrano lungo i microtubuli arrivando a livello della neuroipofisi, prima però
viene scissa ulteriormente in AVP, NP e GP, arrivando alla parte finale dell’assone dove
rimane unicamente NP+AVP e la neurofisina serve come molecola che aiuta il trasporto della
vasopressina a livello della neuroipofisi.
Il controllo della produzione di ADH

Il controllo della vasopressina, che ha sigla ADH, è quello


dato dalla percezione della diminuzione del volume di
sangue a livello dell’organismo. Quando c’è questa
diminuzione del livello di sangue che fra l’altro darà anche
problemi a livello di pressione arteriosa perché diminuirà la
pressione arteriosa, allora verrà prodotta la vasopressina che
ovviamente non deve essere prodotta sempre ma solo nel
caso ci sia questa diminuzione della volemia.
Agisce sui tubuli contorti distali e collettori del rene e sulle arteriole dove provoca
vasocostrizione in modo tale da riportare la pressione arteriosa in modo corretto.
Ossitocina

L'ossitocina agisce sulla muscolatura liscia e agisce a livello di utero (muscolo liscio) ed a
livello della ghiandola mammaria, quindi della mammella. E’ un peptide di 9 aminoacidi e
viene utilizzato a livello della ghiandola mammaria soltanto per provocare l'estrazione del
latte. La produzione del latte e la quantità di ghiandole che ci sono a livello della mammella
sono regolate dalla prolattina. Invece a livello di utero, ci sono degli stimoli che sono dati
dalla testa del bimbo che preme sulla cervice e questo manderà dei segnali a livello di
cervello che diranno all’ipotalamo di produrre l’ossitocina che permette la contrazione
dell’utero, quindi interviene durante il parto e delle volte viene iniettata così da favorire il
parto.
Meccanismi d’azione dell’ossitocina
Questo vi dice che l'ossitocina agisce sulla muscolatura liscia dell’utero, quindi
dell’endometrio e sulle cellule mio-epiteliali dei dotti galattofori della ghiandola mammaria.
Praticamente il fatto che c’è un feedback da parte dello stiramento della cervice che porta
alla produzione dell’ossitocina. Altra caratteristica dell’ossitocina, che ultimamente è stato
trovato, è che ha anche una funzione dal punto di vista di regolazione comportamentale a
livello sociale, sessuale e materno, quindi agisce in questo caso come un neurotrasmettitore
e non come un ormone.

L’adenoipofisi
Gli organi su cui agisce l’adenoipofisi sono
tantissimi.
Questo è l’elenco degli ormoni che vengono
prodotti dall’adenoipofisi:

Gli ormoni adenoipofisari


Caratteristiche generali di questi ormoni:
- stimolano altre ghiandole endocrine come la tiroide, corticosurrene, ovaio e il
testicolo, infatti per questo motivo vengono definite tropine ipofisarie
- l'ormone della crescita (GH) e la prolattina (PRL) sono caratterizzati dal fatto di avere
più organi bersaglio e per questo motivo non sono definite come tropine
- la secrezione di questi ormoni è svolta da quegli ormoni attivanti, RH e RIH inibitori
rilasciati dall’ipotalamo
Ormoni dell’ipofisi anteriore

Somatotropo
Il somatotropo:
- favorisce la crescita corporea e la sintesi proteica a livello delle cellule
- è una proteina quindi avrà la sua sintesi a livello di reticolo endoplasmatico e poi
verrà secreto
- agisce anche direttamente anche su molte altre cellule (di cui qua non c’è l’elenco)
Quando viene secreto questo ormone può agire a livello di fegato e a livello di glucosio
plasmatico quindi aumenta il glucosio plasmatico perchè a livello di fegato stimola dei fattori
di crescita che vengono chiamati IGF (insulin growth factor) che agiscono più o meno come
l’insulina quindi regolano la produzione del glucosio. Agisce direttamente a livello di
accrescimento dell’osso e dei tessuti e determina l’accrescimento della cartilagine.
Andando ancor più in dettaglio, agisce a livello di tessuto adiposo, fegato e muscolo.
- a livello di tessuto adiposo determina la lipolisi
- a livello di fegato aumenta la sintesi di RNA, proteine, gluconeogenesi e stimola la
produzione dei IGF
- a livello di muscolo aumenta la sintesi delle proteine, per questo aumenta la massa
corporea grassa, non del tessuto adiposo
Tramite IGF agisce a livello di ossa, cuore e polmone e a livello di condrociti.
- a livello di ossa, cuore e polmone determina un aumento della dimensione e del
numero delle cellule perché aumenta la sintesi di DNA e RNA, quindi generale,
aumenta le dimensioni degli organi e le loro funzioni.
- a livello di condrociti, determina una maggior produzione di collagene, aumenta il
numero di questi condrociti, quindi aumenta le dimensioni delle ossa, dove poi i
condrociti si ossificheranno e quindi ci sarà un accrescimento che è l’accrescimento di
tipo lineare delle persone
Formazione dell’osso

All’inizio della vita abbiamo soltanto della cartilagine che poi man mano viene sostituita
dall’osso, quindi si ha l'ossificazione. Rimane una placca epifisaria dove ci saranno ancora i
condrociti che permettono l’accrescimento durante la vita, quindi l ‘ossificazione non
avviene immediatamente.
Questa diapositiva ci dice che il GH ha la funzione di stimolare la condrogenesi e quindi poi
l’ossificazione.
Regolazione endocrina della crescita e sviluppo
L’accrescimento però che è determinato dall’ormone della crescita non è un'azione singola
ma è un'azione concertata da più fattori che possono essere fattori di tipo genetico,
nutrizionale, ma anche dal fatto che l’ormone della crescita agisce assieme agli ormoni
tiroidei e agli ormoni sessuali, infatti possiamo distinguere due periodi di crescita:
- quello che avviene nella prima e nella seconda infanzia, quindi c’è un allungamento
discontinuo del bambino
- durante la pubertà che è dove c’è l’accrescimento dovuto anche alla presenza degli
ormoni sessuali quindi androgeni ed estrogeni
Se noi andiamo a guardare il grafico che trova sull’ascissa
l’età in anni da 0 a 20 anni, vediamo che all’inizio, durante
l’infanzia abbiamo un azione degli ormoni tiroidei che poi
dall’età dei 4 anni diminuisce, l’ormone della crescita
aumenta come quantità di secrezione a partire dal secondo
anno di età rimanendo poi stabile per poi diminuire dai 16
anni in poi quando poi inizia ad esserci il picco degli ormoni
di tipo sessuale.
Questo permette che ci sia una crescita nella prima fase,
regolata dagli ormoni tiroidei e dall’ormone della crescita,
invece gli ormoni sessuali determinano l’allungamento delle ossa ma determinano, gli
estrogeni in questo caso, la saldatura delle ossa lunghe per cui non si cresce più e si
raggiunge l’altezza definitiva.
Patologie causate da un’alterazione della secrezione di GH
Ci sono delle patologie causate da alterazioni dell’ormone della crescita e quindi queste
alterazioni possono essere una maggior quantità o una minor quantità.
La minor quantità provoca il nanismo che può dividersi in:
- nanismo ipofisario armonico quando abbiamo una ridotta statura però le
proporzioni tra il corpo e gli arti sono mantenute, per questo viene chiamato
armonico

- nanismo acondroplasico che è dovuto ad una malattia genetica, una malattia che
colpisce il cromosoma 4 per cui gli arti sono sproporzionati rispetto al resto del corpo
Questo per quanto riguarda l’ormone della crescita.
Invece l’altro nanismo è il nanismo di Laron che è dovuto ai recettori dell’ormone della
crescita che funzionano in modo anomalo, per cui ci sarà una quantità corretta degli ormoni
della crescita ma i recettori non funzionano bene per cui si avrà il nanismo.

Gigantismo
L’opposto rispetto al nanismo, è il gigantismo, quindi ci sono
dimensioni e statura eccessiva perché c’è un ipersecrezione
dell’ormone della crescita prima della pubertà quindi durante
l’infanzia, prima quindi della fusione dell’epifisi ossee che avvengono
durante il periodo della pubertà.

Acromegalia
E’ una malattia particolare, che causa l’ingrossamento della
testa e dell’estremità, quindi mani e piedi. E’ data da una
secrezione maggiore dell’ormone della crescita che non
avviene durante l’infanzia ma durante l’età adulta.
Esempio: mascella sproporzionata.
Ormoni dell’ipofisi anteriore:

Prolattina
E’ una proteina ed è quella che favorisce lo sviluppo e la secrezione del latte a livello della
ghiandola mammaria, quindi è prodotta tramite lo stimolo dell’ormone ipotalamico PRH.
Ci sono dei recettori della prolattina presenti all’interno delle mammelle e c’è nella donna un
ormone inibente la prolattina che inibisce il rilascio del latte quando non è necessario,
quindi inibisce l’azione della prolattina prima che avvengano le mestruazioni. Prima delle
mestruazioni questo ormone inibente diminuisce e aumenta la quantità di prolattina, ed è
per questo che c’è la tensione mammaria durante il ciclo. Questo ormone inibente la
prolattina è la dopamina che agisce per regolare i movimenti della persona e ha anche
un'azione ormonale a livello della ghiandola mammaria. L’altra caratteristica è il fatto che
l’attività dell'assunzione da parte del bambino porta ad una riduzione di questo ormone
inibente, permettendo sempre l’azione di prolattina e quindi la produzione di latte.
Prolattina, organi bersaglio ed effetti
Regola la maturazione della ghiandola mammaria e ha diversi stadi:
- a livello di pubertà aumenta lo sviluppo della ghiandola mammaria e quest’azione è
fatta assieme agli organi e agli ormoni sessuali.
- durante la gravidanza tutti gli ormoni promuovono sia quelli sessuali che la prolattina
e un ulteriore sviluppo del tessuto mammario
- durante l’allattamento agisce stimolando la produzione di latte con l’ossitocina che
aiuta alla minzione.
A livello di riproduzione c’è un altro effetto della prolattina che è quello di sopprimere il ciclo
mestruale, e così c’è quella fase che viene chiamata amenorrea lattazionale che permette di
essere refrattari alla fecondazione, cosa che non sempre c’è durante l’allattamento del
bambino
Ormone adrenocorticotropo (ACTH)
L’ormone adrenocorticotropo è anche questo un polipeptide e
regola la secrezione degli ormoni corticosteroidei da parte della
corticale del surrene, viene regolato da parte del fattore di
rilascio dell’ipotalamo che si chiama CRH che viene sintetizzato
tramite un precursore che è la proopiomelanocortina (POMC)
che viene suddivisa in 4 parti:
- l’ACTH (da ricordare)
- lipotropina
- betaendorfina
- frammenti vari
L’ACTH viene scisso ulteriormente in alpha MSH che è
quell’ormone che determina la sintesi della melanina.

Ormone tireotropo (TSH)


L’ormone tireotropo è una glicoproteina, quindi ci sarà la maturazione a livello del golgi e
determina secrezione degli ormoni tiroidei, quindi ha un'azione trofica a livello della tiroide
perchè quest’ultima ha un’azione di immagazzinamento di precursori degli ormoni e poi
stimola la tiroide a produrre ormoni T3 e T4 (ormoni tiroidei).
Il TSH Ha una regolazione a feedback, quindi ci sarà l’ormone TRH prodotto dall’ipotalamo
che fa sì che il TSH sia prodotto dall’adenoipofisi, questo andrà ad agire a livello della tiroide
e ci sarà il solito meccanismo a feedback negativo.
Le ghiandole surrenali e la tiroide

Ghiandole surrenali

Innanzitutto sono poste sopra ai reni e sono formate da due zone, una centrale che è la
midollare del surrene che secerne le catecolamine e quindi l’adrenalina. L’altra zona è la
corteccia che dal punto di vista istologico può essere suddiviso in tre grandi fasce:
- Zona reticolare (più profonda) dove produce ormoni di tipo sessuale
- Zona intermedia fascicolata produce glucocorticoidi
- Zona glomerulosa (più superficiale), si trova sotto alla capsula e produce
l’aldosterone
La zona midollare ha azione nei vasi sanguigni determinando vasocostrizione o
vasodilatazione a seconda del recettore, ci sono due tipi di cellule a livello della midollare del
surrene:
- cellule chiare che producono adrenalina
- cellule scure producono noradrenalina che ha un’azione di tipo neurotrasmettitore.
Noradrenalina e adrenalina

L’adrenalina deriva dalla tirosina


attraverso degli enzimi:
-tirosina idrossilasi che la trasforma
in dopa, DOPA decarbossilasi la
trasforma in dopamina
-dopamina-beta-idrossilasi la
trasforma in noradrenalina
-fenil-etanolamina e
N-metiltransferasi che da luogo
all’adrenalina

La noradrenalina e l’adrenalina intervengono in quella reazione che viene chiamata fuga


quindi una reazione veloce che prepara l’organismo a sforzi di tipo psicofisico, quello che
succede quando c’è un aumento di stress, di tensione e concentrazione. Questi recettori
sono di due tipi e sono tutti recettori a proteina G:
- recettore alpha 1
- recettore alpha2
oppure
- beta1, beta2 e beta 3
in relazione a quale tipo di recettore si lega l’adrenalina possiamo avere vasodilatazione o
vasocostrizione
Sintesi ormoni steroidei
La sintesi di questi ormoni che si trovano a livello della zona più profonda della corticale
avviene a partire dal colesterolo che viene poi trasformato in aldosterone, in cortisolo e in
estradiolo quindi il colesterolo è il precursore di tutti gli ormoni steroidei ed è sintetizzato
da cellule corticale del surrene.
Possiamo distinguere tre gruppi di ormoni a partire dal colesterolo:
- A 21 atomi di carbonio abbiamo il cortisolo e l’aldosterone,
- A 19 atomi di carbonio corrispondono al testosterone
- A 18 atomi di carbonio corrispondono agli estrogeni
Testosterone ed estrogeni sono prodotti in piccole quantità a livello delle surrenali ma
soprattutto a livello delle gonadi.
Cortisolo
Il cortisolo interviene nel metabolismo glucidico quindi aumenta la glicemia invece
l'aldosterone interviene nel metabolismo dell’acqua e dei sali minerali quindi sodio e
potassio. Il cortisolo aumenta le concentrazioni di glucosio agendo a livello di fegato quindi
promuove la glicogenolisi, a livello del muscolo promuovendo la gluconeogenesi e a livello
del tessuto adiposo aumenta la glicolisi quindi separando gli acidi grassi che vengono
utilizzati a scopo energetico.
Il cortisolo è essenziale perché con il glucagone permette di evitare l'ipoglicemia quindi ha
un effetto permissivo a livello del glucagone. Altra azione è quella di inibire processi di tipo
immunitario infiammatorio tanto è vero che dal cortisolo deriva il corticosterone che viene
utilizzato come antinfiammatorio. Il cortisolo viene prodotto tramite l’adenoipofisi tramite
rilascio dell’ACTH e quest’ultimo viene regolato tramite la produzione di ormoni specifici
dell'ipotalamo e anche in questo caso ci sarà meccanismo a feedback. Il cortisolo ha un
ritmo circadiano che presenta un picco all’inizio della giornata e un’ulteriore picco verso
sera in corrispondenza dei pasti.

Possiamo avere livelli alti di cortisolo che corrispondono alla sindrome di Cushing, dovuta
all’aumento del cortisolo plasmatico ed è caratterizzato da faccia a luna piena con guance
arrossate e depositi di adipe di grasso a livello di addome con striature di colore scuro che
sono dovute a degradazione delle proteine della pelle, quindi l’aumento di grasso c’è
soltanto a livello della faccia e dell’addome.
L’ipocortisolo (concentrazione più bassa di cortisolo) da il
morbo di Addison che causa perdita di peso, debolezza
muscolare e affaticamento ed è caratterizzato
dall’iperpigmentazione della cute, per esempio le mani e
le mucose della bocca assumono una pigmentazione
scura.

Tiroide
La tiroide è localizzata a livello del collo, appoggiata a livello della trachea, ha una forma a
farfalla con due lobi destro e sinistro collegati fra loro da un istmo.

E’ caratterizzata dalla presenza di follicoli


che contengono la colloide.
Possiamo distinguere anche altre cellule
che stanno al di fuori del follicolo tiroideo
e vengono chiamate cellule C che
producono l’ormone calcitonina,
all’interno della colloide c’è una
glicoproteina che si chiama
tireoglobulina che è il precursore
dell’ormone tiroideo.
A livello sanguigno abbiamo la necessità di importare all’interno della ghiandola tiroidea lo
iodio perchè gli ormoni sono tutti iodinati quindi lo iodio è importante affinché la tiroide
possa funzionare. Lo iodio viene importato all’interno della cellula follicolare tramite uno
scambiatore a simporto, quindi entra uno ione di sodio e contemporaneamente entra uno
ione di iodio, questo ione passa attraverso un canale (pendrina) a livello del follicolo,
attraverso un enzima chiamato tireoperossidasi, lo iodio viene ossidato che può andare a
iodinare la tireoglobulina che è prodotta all’interno della cellula follicolare viene rilasciata
per esocitosi quindi incontra lo iodio e viene iodinata.

Lo iodio lo troviamo in diversi alimenti sottoforma inorganica ed organica, abbiamo un


fabbisogno giornaliero di 100/200mg. Viene assorbito a livello dell’intestino tenue e la
produzione dell’ormone tiroideo con la tireoglobulina più lo iodio è regolata dal TSH ormone
rilasciato dall'ipofisi che a sua volta è attivato il rilascio dall’ipotalamo con l’ormone TRH,
anche in questo caso abbiamo un feedback negativo.

Il TSH ha un recettore a livello della


ghiandola follicolare che è a proteina G
che attiva l’AMP ciclico che a sua volta
attiva una proteina chinasi che fosforila la
vescicola che permette la captazione
della tireoglobulina che è stata iodinata,
quindi all’inizio abbiamo tireoglobulina
che viene iodinata in triiodotirosina
oppure 3,5-diiodotirosina, un
meccanismo attraverso il quale ci sono modificazioni di quantità di iodio che rimane legato
alla tireoglobulina la quale è diventata ormone T3 e T4 e viene captata da una vescicola che
è stata fosforilata dall’azione del TSH e ci sarà una fusione con lisosoma che permette di
scindere il T3 e T4 dalla tireoglobulina quindi vengono poi liberati a livello dei vasi sanguigni
così da andare in circolo.
Residui di tirosina che sono esposti nella tireoglobulina possono essere iodinati tutti e
quattro e quindi abbiamo la tiroxina T4 oppure solo tre quindi triiodotironina T3. La T4 è
praticamente un precursore del T3 quindi una forma inattiva, mentre il T3 è la forma attiva
che agisce sui tessuti.

Degradazione degli ormoni tiroidei (deiodazione)


La degradazione degli ormoni tiroidei, chiamata anche deiodazione, può avvenire a livello di
tiroide o di altri organi come fegato, rene e muscolo. A livello di tiroide abbiamo produzione
di T3 per deiodazione della T4 circa per il 20% mentre per l’80% avviene negli altri organi.

Trasporto ormoni tiroidei


Gli ormoni tiroidei possono essere trasportati in modo libero o legati a proteine, liberi sono
solo frazioni piccole (0.04% di T4 e 0.4% di T3) che corrono nel
sangue, la maggior parte è legata a proteine specifiche che sono
la TBG (thyroid hormone binding globulin), TBPA (thyroid
binding prealbumin) e albumina. In questo modo l’ormone
rimane inattivo e costituisce la riserva e viene rilasciato man
mano che viene utilizzato.
Quindi l’emivita rispetto ad altri ormoni di tipo proteico è
maggiore quindi 7 giorni per il T4 e 1 giorno per il T3.
Recettori
I recettori sono espressi a livello di nucleo quindi ci
sono delle modificazioni genetiche, l’ormone riesce
ad entrare nella cellula quindi ci sarà l’attivazione
della trascrizione, traduzione ecc
Agiscono come se fossero ormoni di tipo steroideo.

Effetti sul metabolismo


A livello della glicogenolisi e di gluconeogenesi, aumentano questi due processi liberando
glucosio. Determina una riduzione delle riserve adipose quindi ci sarà un aumento di livelli
di acidi grassi che possono essere utilizzati a livello energetico e poi diminuiscono i livelli
plasmatici di fosfolipidi e colesterolo, che invece vengono utilizzati per glicogenesi. Agisce a
livello di sintesi proteica quindi c’è aumento della sintesi delle proteine stimolando
l’ossificazione mitocondriale e la crescita lineare.

Azione termogenica
Aumenta la produzione di energia e quindi aumenta il metabolismo basale quindi ci sarà un
maggiore consumo di ossigeno da parte dei tessuti che sono sottoposti all’azione
dell’ormone, quindi mentre normalmente abbiamo un consumo di ossigeno di 250 ml/min,
nell’ipotiroidismo 150 ml/min e nell’ipertiroidismo 400 ml/min quindi c’è una netta
correlazione con gli ormoni tiroidei.
Effetti a livello del sistema nervoso centrale
Può provocare durante lo sviluppo una corretta mielinizzazione quindi se c’è un deficit a
livello tiroideo può compromettere le connessioni a livello del sistema nervoso centrale.
Nell’adulto ci possono essere rallentamenti delle funzioni di tipo corticale quindi con
problemi di tipo neurologico

Effetti sul sistema cardiovascolare


Determina un aumento del recettore beta adrenergici del miocardio, quindi il cuore diventa
più sensibile all’azione di adrenalina e noradrenalina quindi aumenta la contrattilità
cardiaca. Un esempio, ci può essere il caso di un elettrocardiogramma, vedete che c'è una
tachicardia che non può essere spiegata da una patologia a livello del miocardio, quindi
spesso si va ad indagare la tiroide perchè potrebbe essere un sintomo di ipertiroidismo.

Interazioni con altri ormoni


Ha interazioni a livello di ormoni della crescita, a livello dell’FSH (livello riproduttivo) e
produzione di latte infatti agisce in sinergismo con la prolattina e con gli ormoni sessuali.

Disordini tiroidei
Possiamo avere l'ipotiroidismo che è il più comune disordine tiroideo, può essere causato da
insufficienza primaria tiroidea oppure da una riduzione della stimolazione da parte del TSH
quindi un problema a livello ipofisario (TSH alto per la produzione inferiore degli ormoni
quindi feedback positivo).
Al contrario possiamo avere l’ipertiroidismo che determina un aumento della sintesi della
secrezione degli ormoni tiroidei e quindi un aumento di tutto il metabolismo (glicemia,
metabolismo basale).

Questo è il test che viene fatto a livello di sangue, vengono analizzate le concentrazioni di T3
e T4 ma anche di TSH
Ipotiroidismo
Nell’ipotiroidismo il TSH è alto perché la produzione degli ormoni sarà inferiore, quindi ci
sarà un feedback positivo, il TSH deve essere prodotto per aumentare questi ormoni.
Caratteristiche dell'ipotiroidismo
La presenza di stanchezza, rallentamento del pensiero, malumore, perdita dei capelli, peli,
pelle secca, aumento di peso, intolleranza al freddo, aumento del colesterolo, diabete.
Tipico è l’aumento della tiroide, quindi il gozzo, perché c’è un accumulo della colloide
all’interno della ghiandola, ed è per questo che la tiroide aumenta di dimensioni. Il gozzo
può dare problemi a deglutire, perché poggia sull’esofago e la trachea.
Ci sono diverse irregolarità a livello ormonale in generale, irregolarità mestruale, infertilità,
costipazione e debolezza muscolare.

Ipertiroidismo
Nell’ipertiroidismo ci sarà il feedback negativo a livello dell’ipofisi, quindi il TSH sarà basso.
E’ dato da un’aumentata sintesi degli ormoni tiroidei oppure da tireotossicosi. La
tireotossicosi è diversa, nel senso che ci sarà un quadro clinico che è determinato da
un’aumentata esposizione degli organi bersaglio agli ormoni tiroidei.
L’ipertiroidismo è dato da un aumentato secrezione della tiroide e può essere associato a
non tireotossicosi.
I segni sono: magrezza, nervosismo, occhi sporgenti, difficoltà nel dormire, aumento della
saturazione e percezione del caldo.
L’eziologia è data, nel caso del morbo di Graves, dalla presenza di autoanticorpi contro il
recettore del TSH, la patogenesi è di tipo autoimmune, quindi ci saranno delle mutazioni a
livello del recettore.
Ci possono essere tumori che determinano l’ipertiroidismo oppure può essere ereditabile.
Clinica dell'oftalmologia basedowiana
Il fatto di avere occhi sporgenti è dovuta al fatto che c’è un'azione a livello dei fibroblasti del
tessuto retrobulbare (a livello dell’occhio) per cui questi fibroblasti vengono spinti a
proliferare, e quindi spingono in avanti il bulbo oculare.

Tiroiditi
Ci possono essere delle infiammazioni, quindi delle tiroiditi che possono avere una eziologia
di tipo infettivo o possono avere una sintomatologia tireotossica, quindi possono dare
tossicità.
Una particolare è la tiroidite di Hashimoto che è la conseguenza del morbo di
Basedow-Graves. Prima si ha il morbo di basedow-graves, quindi l’ipertiroidismo, poi quando
uno cerca di curare il morbo si torna in una fase di malattia autoimmune o dal fatto che è
stata silenziata completamente da vari ormoni che stimolano la tiroide, e quindi si ha un
ipotiroidismo dato dalla tiroidite di Hashimoto.
Tumori della tiroide

Calcitonina
La calcitonina è prodotta dalle cellule C ed è importante perchè agisce sull’osso inibendo
l'attività degli osteoclasti, questo è importante perché regola la deposizione di calcio e di
fosforo a livello dell’osso quindi può intervenire in situazioni di osteoporosi.
Il fatto che ci sia una deficienza di calcitonina potrebbe essere legata all’osteoporosi che si ha
con l’età.

Potrebbero piacerti anche