Negli anni di Sherrington, venne eseguito un esperimento su alcuni cani, in cui si adottò il
modello sperimentale della deprivazione del sonno. I cani furono deprivati di sonno per
circa 48-72 ore e successivamente venne prelevato loro del liquido cerebro-spinale (liquor).
Il liquor venne poi iniettato in cani che avevano dormito regolarmente. La reazione di questi
cani fu quella di addormentarsi.
Questo esperimento portò a ipotizzare l’esistenza di una sostanza prodotta durante la
veglia e accumalata nel sangue o nel liquor che induceva al sonno: l’ipnotossina.
Ancora oggi non si sa se le ipnotossine si formano nel corpo e nel cervello e se queste
sostanze hanno effetti cerebrali o anche corporei.
Quindi la VLPO:
• da un lato condiziona la vigilanza inibendo il RAS
• conduce il sistema talamo-corticale a non sparare in maniera costante, cambia codice talamico in
burst mode
Tramite l’EEG si può vedere l’attività metabolica cerebrale durante i diversi stati: veglia, sonno
REM (stato onirico), sonno non REM (sonno profondo)
• durante la veglia → abbiamo un’attività tonica. I muscoli sono tesi, i movimenti oculari volontari.
Si evince dall’EEG con ampiezza molto bassa. Durante la veglia tutti i neurotrasmettitori sono attivi
• durante il sonno REM → abbiamo assenza di attività muscolare, i movimenti oculari sono
involontari. L’EEG è simile allo stato di veglia. La nostra attività onirica è sostenuta esclusivamente
dall’incremento della sola acetilcolina (gli altri neurotrasmettitori sono off). Basta solo quella per
impedire i silenzi elettrici, rendere tonica l’attività e questo provoca il sogno.
• durante il sonno profondo → abbiamo tante onde lente. Abbiamo dei momenti di silenzio elettrico,
sia di attività del singolo neurone che di tutto il circuito. Durante il sonno la VLPO prende il
sopravvento e abbiamo una drastica riduzione di tutti i neurotrasmettitori e questo causa il silenzio
elettrico
1. fase di rilassamento → attività alfa
2. altra modalità di veglia → attività teta
3. addormentamento (stadio 1) → onde ampie e lente
4. approfondimento del sonno (stadio 2) → appaiono i complessi K, legate tipicamente
all’interazione con stimoli sensoriali
5. sonno un po’ più profondo (stadio 3) → tante onde lente, tanta attività teta, senza
coscienza
6. sonno profondo (stadio 4) →onde delta lente, ma ci sono anche delle onde rapide molto
simili all’attività di veglia. Questi frammenti possiamo definirli come pezzetti di attività di
veglia all’interno di un mare di onde lente (nel coma non ci sono)
Ci sono quindi differenze abissali tra attività neuroni durante la veglia, durante il rem, e durante il
sonno profondo dove non abbiamo coscienza. L’attività nel rem è tale perché sogniamo, delle volte
siamo coscienti di sognare e delle volte siamo così coscienti che possiamo indirizzare il sogno
(sogno lucido) I silenzi elettrici si associano alla totale assenza di coscienza. Il sonno ci permette di
caratterizzare il ruolo di un neurotrasmettitore nella genesi dell’attività cosciente, ci può permette di
dire quando tutti i nt eccitatori sono bassi.
Sonps, uno studioso, dice che l’attività mentale è data dalla dopamina che resta invariata durante
la veglia, il sonno rem e non rem.
Nel sonno abbiamo comunque una risposta sensoriale della corteccia, ma questo stimolo non
viene elaborato ma comunque registrato.
In uno studio si è visto che l’uomo è incapace di dormire in una stanza senza rumori, non solo non
riesce a dormire ma ha le allucinazioni.
Quindi gli stimoli ambientali sono fondamentali anche durante il sonno, se lo stimolo ha una
rilevanza emotiva l’amigdala sollecita i sistemi attenzionali, la parte prefrontale dell’ipotalamo, per
attivare la veglia.
I processi omeostatici del sonno: vengono viste come onde enormi, essi sono fondamentali per
consolidare la memoria; a 9 mesi di vita il sonno è molto più profondo, il pattern di sonno è
inmiante legato a tante onde delta e quindi tantissima assenza di coscienza.
Quando si sogna:
1. non è chiaro perché si muove gli occhi → secondo un’ipotesi i movimenti oculari servono ad
un’attività di scheming interno.
2. abbiamo un incremento della frequenza cardiaca e anche respiratoria→ perché quando si sogna
lo stato di vigilanza per il mondo esterno è assente, tutto è rivolto dentro l’interno, nell’allucinazione
del sogno. Il cervello durante il sogno diventa un cervello allucinato, psicotico.
La frequenza cardiaca aumenta perché il sonno rem è intimamente legato alle emozioni, è infatti
un sonno emotivo legato quindi al corpo.