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Ilaria Temporin

SISTEMA ENDOCRINO
-costituito da ghiandole o cellule ghiandolari che elaborano ed immettono in circolo ormoni che possono avere
azione paracrina (agiscono su cellule bersaglio) o autocrina (agendo sulle cellule che li hanno prodotti);
- la specificità ormonale si basa sulla specificità dei recettori che possono trovarsi sulla superficie della cellula o
all’interno di questa; il legame di un ormone al proprio recettore dipende dalla concentrazione plasmatica
dell’ormone, dal numero di molecole recettoriali contenute nelle cellule bersaglio e dalla loro affinità per l’ormone.
-funzioni -> controllo dell’assunzione e del metabolismo delle sostanze energetiche
-> controllo della differenziazione e della proliferazione cellulare
-> regolazione dell’accrescimento corporeo
-> controllo del volume e della composizione dei liquidi corporei
-> controllo delle risposte dell’organismo a diverse situazioni ambientali
-> controllo dell’attività riproduttiva
- classificazione
➢ ORMONI AMINOACIDICI: triiodiotironina e tiroxina (tiroide), adrenalina e noradrenalina (midollare
surrene)
- sintesi: derivano dalla tirosina; gli ormoni tiroidei prevedono reazioni di iodurazione dei residui di tirosina e
tireoglobulina con condensazione e poi idrolisi mentre l’adrenalina e noradrenalina derivano da una serie di
reazioni che, partendo dalla tirosina, portano alla formazione di intermedi come DOPA e dopamina.
- trasporto: nel sangue si trovano in forma disciolta

➢ ORMONI PEPTIDICI: gruppo più numeroso


- comprende ormoni prodotti da ipotalamo, ipofisi, cell parafollicolari della tiroide, paratiroidi, pancreas
endocrino, cell ghiandolari disseminate nella mucosa dell’apparato digerente, gonadi e placenta
- sintesi: produzione di seq segnale di aminoacidi con estremità N-terminale che aggancia la molecola al
reticolo endoplasmatico rugoso (pre-proormone)-> clivaggio della sequenza segnale (proormone)->
passaggio nel complesso di Golgi dove il proormone viene immagazzinato in granuli che contengono anche
enzimi che permettono il distacco dell’ormone dal copeptide. Secrezione vescicole avviene per esocitosi.
- trasporto: nel sangue si trovano in forma disciolta
- recettore: per ormoni peptidici e catecolamine, i recettori sono molecole glicoproteiche che attraversano
la membrana plasmatica e sono accoppiati a con sistemi enzimatici intracellulari che permettono la
formazione di secondi messaggeri; i sistemi di generazione di secondi messaggeri sono:
• Sistema dell’adenilatociclasi-AMPciclico
- legame con ormone attiva la subunità Gs della proteina G che collega adenilatociclasi al recettore
- Gs attiva l’adenilatociclasi (inibito invece da Gi) e produce cAMP (secondo messaggero)
- cAMP attiva la proteinachinasi A (PKA) che catalizza la fosforilazione di diversi substrati cellulari
• Sistema del fosfatidilinositolo
- legame con ormone attiva la subunità Gp che attiva la fosfolipasi C (PLC)
- la fosfolipasi C idrolizza il fosfatidilinositolo-4,5-difosfato in diacilglicerolo e inositolotrifosfato
- DAG e IP3 attivano la proteina chinasi C (PKC), enzima calcio-dipendente che catalizza reazioni di
fosforilazione (DAG condiziona l’affinità dell’enzima per il calcio, IP3 rende disponibile il calcio
causando la liberazione di questo dal reticolo endoplasmatico)
• Sistema calcio-calmodulina
- legame con ormone attiva la proteina G che determina l’apertura di canali per il calcio posti sulla
membrana plasmatica con entrata di calcio dall’ambiente extracellulare
- calcio si lega alla calmodulina formando complessi che aumentano o diminuiscono attività di enzimi
• Sistema tirosinachinasi (indipendente da proteine G)
- legame con ormone modifica la conformazione intracellulare del recettore con attività
tirosinachinasica -> tirosinachinasi forsforila residui di tirosina delle proteine citoplasmatiche
➢ ORMONI STEROIDEI: prodotti da corteccia surrenale e ormoni elaborati da testicoli e ovaie
- corteccia surrenale produce glucocorticoidi, mineralcorticoidi e androgeni, testicoli producono androgeni
mentre ovaio e placenta estrogeni e progestinici.
-sintesi: vengono prodotti partendo dal colesterolo che proviene dagli esteri delle LDL o sintetizzato da cell
dall’acetilcoenzima A; non vengono immagazzinati in granuli ma vengono immessi direttamente in circolo
- trasporto: sono poco solubili nel plasma e vengono trasportati legati a proteine plasmatiche prodotte dal
fegato; queste possono essere specifiche per l’ormone oppure possono legare ormoni diversi.
È sempre presente una piccola quantità di ormone libero in grado di agire sulle cellule bersaglio
- metabolismo: ormoni steroidei sono metabolizzati da fegato e, secondariamente, dal rene con la
formazione di composti idrosolubili che possono poi essere eliminati con le urine.
- recettori: gli ormoni steroidei e tiroidei si legano a recettori intracellulari localizzati nel citosol o nel nucleo
-> Per gli ormoni tiroidei il recettore si trova nel nucleo e sono state descritte almeno 3 forme a seconda
del tessuto; il recettore è associato ad un elemento regolatorio del DNA sul quale agisce andando ad
attivare alcuni geni ed inibirne altri
-> Per gli ormoni steroidei il recettore invece si trova nel citosol e il legame con l’ormone determina
l’attivazione del recettore e consente al complesso recettore-ormone di entrare nel nucleo; due complessi
si uniscono a formare un dimero che si lega a siti specifici del DNA, causando variazione nell’attività della
RNA polimerasi-> variazione della sintesi proteica

IPOTALAMO
- produce una serie di ormoni che, tramite il circolo portale ipotalamo-ipofisario, raggiungono l’ipofisi
- si possono distinguere
➢ Ormoni ipotalamici che agiscono sull’adenoipofisi
-sono peptidi che vengono sintetizzati a partire da un proormone e sono secreti in modo pulsatile
-agiscono sull’ipofisi anteriore stimolando (releasing factor RH) o inibendo (inhibiting factor IH) l’attività
1. Ormone liberante l’ormone tirotropo TRH
- stimola la sintesi e la secrezione dell’ormone tireotropo e della prolattina (detto PRF prolattina RF)
2. Ormone liberante l’ormone adrenocorticotropo CRH
- agisce sulle cell corticotrope e stimola la secrezione dell’ormone adrenocorticotropo
- riduce la sintesi e la secrezione dell’ormone liberante le gonadotropine ipofisarie
- stimola l’attività del sistema nervoso ortosimpatico-> aumento pressione arteriosa
3. Ormone liberante le gonadotropine GnRH
- agisce sulle cell gonadotrope e stimola la secrezione delle gonadotropine, soprattutto ormone
luteinizzante (per questo è anche detto LHRH)
4. Ormone liberante l’ormone somatotropo e somatotropina
- GHRH agisce sulle cell somatotrope con sintesi e secrezione dell’ormone somatotropo
- somatostatina inibisce -> sintesi e secrezione ormone somatotropo
-> secrezione ipofisaria di prolattina, ormone tireotropo e corticotropo
-> secrezione da parte del pancreas endocrino di insulina e glucagone
-> secrezione di ormoni gastrointestinali come gastrina e secretina
5. Fattore inibente la prolattina
- PIF è rappresentato dalla dopamina che agisce sulle cell mammotrope inibendo la sintesi di prolattina
- PRF è rappresentato invece da TRH che ne stimola la produzione

➢ Ormoni ipotalamici che vengono messi in circolo dall’ipofisi posteriore


Prodotti dai neuroni magnicellulari dei nuclei sopraottico e paraventricolare e immagazzinati nella neuroipofisi;
vengono sintetizzati da geni molto simili sotto forma di precursori che vengono inclusi nell’appartato di Golgi e
immagazzinati in granuli secretori, detti corpi di Herring; sono trasportati dalle neurofisine lungo gli assoni dei
neuroni ipotalamici verso la neuroipofisi, dove vengono immagazzinati insieme alle neurofisine.
La loro secrezione viene causata dai potenziali d’azione prodotti dai neuroni dei nuclei sopraottico e
paraventricolare, che inducono il rilascio dell’ormone dalla neurofisina e la successiva esocitosi.
- ormone antidiuretico (o vasopressina ADH)
- ossitocina
IPOFISI
- organo di 0,5-0,9g localizzato nella sella turcica dello sfenoide
- costituita da-> parte anteriore, l’adenoipofisi, che origina dalla tasca di Rathke; divisa in pars tuberalis e distalis
- costituita da 5 tipi di cellule endocrine che originano da un progenitore comune
-> parte posteriore, la neuroipofisi che origina da un’estroflessione del pavimento del III ventricolo
- formata da assoni dei neuroni che producono l’ormone antidiuretico e ossitocina; i due ormoni,
trasportati lungo gli assoni, si accumulano in granuli a livello delle terminazioni nervose rivestite
dai pituiciti, a stretto contatto con i capillari
- vascolarizzazione dell’asse ipotalamo ipofisario (circolazione portale ipotalamo-ipofisaria)
▪ Arteria ipofisaria superiore: irrora porz superiore del peduncolo e eminenza mediana dell’ipotalamo
originando una rete di capillari dove vengono immessi gli ormoni ipotalamici che regolano l’attività
dell’ipofisi anteriore; da questi capillari originano i vasi portali ipofisari lunghi che raggiungono l’adenoipofisi
dove formano una seconda rete di capillari che irrora il tessuto (doppia capillarizzazione).
▪ Arterie ipofisarie inferiori: irrorano il lobo posteriore e la porz inferiore del peduncolo originando una rete
capillare in cui il sangue riceve gli ormoni immagazzinati nell’ipofisi posteriore.
Da questa rete capillare originano i vasi portali ipofisari brevi che irrorano la porzione di adenoipofisi non
irrorata dai vasi lunghi.

ORMONI DELL’IPOFISI ANTERIORE


1. Ormone tireotropo TSH
- concentrazione: 0,2-5 mU/L
- emivita plasmatica: 50 minuti
- sintesi: prodotto da cellule tireotrope
- stimolate-> TRH ipotalamico
-> esposizione al freddo nel neonato
- inibite da-> triiodiotirosina e tiroxina (meccanismo a feedback negativo, inibiscono anche sensib TRH)
-> cortisolo, ormone somatotropo, somatostatina e dopamina
-> digiuno
- meccanismo d’azione: agisce sulle cellule follicolari della tiroide attivando adenilatociclasi
- funzione:
• Sintesi e secrezione ormoni tiroidei: stimola captazione ioduro, attività della perossidasi e pinocitosi della
colloide favorendo la secrezione degli ormoni; aumenta sintesi tireoglobulina e perossidasi
• Azione trofica sulla tiroide: aumenta la sintesi di acidi nucleici e proteine
! alti livelli di TSH-> iperplasia della tiroide e gozzo

2. Ormone adrenocorticotropo ACTH


- concentrazione: 10-80 pg/ml
- emivita plasmatica: 7-15 minuti; secrezione pulsatile con scariche di 10-20 min-> picco prima del risveglio
- sintesi: prodotto da cellule corticotrope come precursore detto proopiomelanocortina che viene scisso in
diversi frammenti tra cui ACTH, α-MSH, β-lipotropina (da cui orginano γ-lipotropina e β-endorfina)
-stimolata-> CRH ipotalamico (ACTH inibisce CRH con mecc a feedback negativo)
-> ormone antidiuretico
-> aumenta in condizioni di stress
-inibito da-> ormoni glucocorticoidi
- meccanismo d’azione: agisce su zona fascicolata e reticolare della corteccia surrenale
- funzione:
• Stimola la produzione di ormoni glucocorticoidi e ormoni androgeni
• Effetto trofico sulle cell surrenaliche (aumento del numero e dimensioni e aumento mitocondri)
3. Gonadotropine ipofisarie (ormone follicolostimolante FSH e luteinizzante LH)
- concentrazione: la secrezione dipende dal ritmo della pulsazione del GnRH che determina l’entità e quantità
-> nell’uomo, grazie all’azione del testosterone, si ha una minore pulsatilità dell’ormone ipotalamico GnRH
-> nella donna le concentrazioni delle gonadotropine variano in rapporto della fase del ciclo mestruale
❖ Fase follicolare FSH 3-15 U/l LH 3-15 U/l
❖ Fase ovulatoria FSH 10-40 U/l LH 30-120 U/l
❖ Fase luteinica FSH 4-20 U/l LH 10-30 U/l
- emivita plasmatica: 60 minuti
- sintesi: prodotte da cell gonadotrope
- stimolato da -> GnRH ipotalamico (inibito da inibina, CRH e prolattina)
-> estrogeni: nella donna attivazione feedback positivo quando si ha un aumento
prolungato del tasso di estrogeni >200pg/ml per almeno 36 ore; una volta
attivato questo meccanismo a feedback si autoalimenta provocando
l’ondata secretoria di estrogeni che determina l’ovulazione.
-> attivina: stimola la secrezione di FSH; può essere inibita da follistatina
- inibito da -> testosterone ed estradiolo (bloccano GnRH e riduzione sintesi ormone)
-> progesterone
-> estrogeni: effetto immediato è di inibizione
-> inibina: inibisce la secrezione di FSHe GnRH
-> follistatina: inibisce attivina
- modificazioni nel corso della vita:
 Picchi secretivi durante il 5 mese di vita intrauterina e secondo mese dopo la nascita
 Livelli bassi fino alla pubertà
 All’inizio della pubertà, ka secrezione di FSH e LH diventa pulsatile; picco notturno di LH fino al
raggiungimento della maturità sessuale.
 Nel periodo fertile i livelli delle gonadotropine ipofisarie dipendono dalla fase del ciclo mestruale
 Nell’uomo l’attività delle gonadi permane fino età avanzata, anche se diminuisce dopo 50anni
 Nella donna l’attività gonadica si interrompe con la menopausa e aumentano le gonadotropine FSH>LH
- meccanismo d’azione: agisce su cell gonadotrope tramite formazione di complessi calcio-calmodulina
- funzione:
• Controllo dell’attività gametogenica ed endocrina di testicoli e ovaio

4. Ormone somatotropo GH (somatotropina)


- concentrazione: 2,5μg/l
- emivita plasmatica: 20 minuti; secrezione pulsatile e nel periodo di accrescimento picchi ogni 4h
- sintesi: prodotto dalle cellule somatotrope
- stimolata-> GHRH ipotalamico: inibito da GH
-> aumento del tasso plasmatico di aminoacidi (leucina e arginina)
-> riduzione del tasso plasmatico di glucosio e acidi grassi
-> lavoro muscolare, interventi chirurgici, stress di elevata intensità
-> ormoni tiroidei, testosterone, estrogeni e glucocorticoidi (a dosi basali)
-> grelina: secreto nell’intervallo tra i pasti (controlla la secr di ormone i rapporto
all’assunzione di cibo e omeostasi energetica)
- inibita da-> somatostatina: riduce le capacità delle cell somatotrope di rispondere a GHRH
-> somatomedine o IGF fattori di crescita insulino-simili (feedback negativo)
-> insulina e glucocorticoidi ad alte dosi
-> ultima fase della gravidanza (aumento del GH placentare)
-> obesità
- meccanismo d’azione: utilizza il sistema delle tirosinachinasi
- funzione:
• Accrescimento corporeo
- accrescimento in altezza: agisce sulle cartilagini di coniugazione delle epifisi delle ossa lunghe,
stimolando la proliferazione dei condrociti, captazione aa, sintesi acidi nucleici e proteine e sintesi
collagene;
! carenza dell’ormone somatotropo nell’infanzia causa il nanismo ipofisario (armonico, mantenute propor)
- una volta avvenuta la saldatura tra epifisi e diafisi favorisce l’attività degli osteoblasti-> rimodellamento
- stimola crescita e sviluppo degli organi viscerali, muscoli scheletrici, cuore, cute e connettivo
- l’effetto sull’accrescimento è mediato da IGF-1 e IGF-2 (Insulin Growth Factor); l’ormone somatotropo
induce l’espressione dei geni per le IGF nelle cellule staminali delle cartilagini di coniugazione e dei muscoli
scheletrici. le IGF esercitano un’azione mitogena sulle cell staminali stesse e sulle cellule circostanti.
! IGF-> favoriscono accrescimento del feto -> IGF-2 favorisce sviluppo placenta e si trova nel trofoblasto
-> IGF-1 contribuisce al completamento dello sviluppo del SNC
• Metabolismo sostanze energetiche
➢ Metabolismo proteico
- stimola sintesi proteica, trasporto aa attraverso membrane e sintesi RNA EFFETTO
- inibisce il catabolismo delle proteine e degli amminoacidi ANABOLIZZANTE
➢ Metabolismo glucidico
- effetti opposti ad insulina-> stimola rilascio di glucosio da fegato
-> inibisce l’immagazzinamento del glucosio nel muscolo e tessuto adiposo
- ha anche effetto insulinotropo-> aumenta la capacità delle cell pancreatiche di secernere insuline
➢ Metabolismo lipidico
- attiva lipolisi -> immissione in circolo di acidi grassi -> fonte energetica
! GH è considerato un ormone diabetogeno
• Sviluppo ghiandole mammarie e produzione di latte
• Aumenta riassorb del fosfato a liv tubulo renale, assorbimento intestinale Ca, aumenta vol liquidi extracell
• Riduce le resistenze periferiche (vasodilatazione) ma causa vasocostrizione coronaria

5. Prolattina PRL
- concentrazione: uomo <15-20 μg/l donna <20-25 μg/l (inizio fase follicolare)
- emivita plasmatica: 30 minuti; andamento pulsatile e aumenta durante il sonno
- sintesi: cellule mammotrope ipofisarie
-stimolata: -> PRF che corrisponde a TRH
- inibita da:-> PIF che corrisponde alla dopamina
-> prolattina (feedback negativo)
- sintesi aumenta durante la gravidanza con l’aumento di estrogeni prodotti dalla placenta; dopo il parto, la
secrezione si riduce del 50% nella prima sett in assenza di allattamento. In caso di allattamento invece, la sintesi
e secrezione vengono stimolate in via riflessa dal succhiamento del capezzolo (impulsi nervosi afferenti
inibiscono la liberazione di dopamina)
- meccanismo d’azione: attivazione tirosinachinasi
- funzione:
• Sviluppo delle ghiandole mammarie
- mammogenesi inizia verso il 2 mese di gravidanza e contribuiscono GH, cortisolo, ormoni tiroidei e
prolattina che favorisce l’espressione di recettori per estrogeni e stimola la sintesi di lipidi
- durante gravidanza-> accrescimento dei dotti, formazione di nuovi lobuli e alveoli e le cellule
sostituiscono il tessuto connettivo e acquisiscono capacità secretoria
• Produzione del latte
- inizia verso il 5 mese di gravidanza ma avviene solo dopo il parto (cessa prod placentare di ormoni..)
- dopo parto-> secreto colostro con più proteine, meno lattosio, no grassi, IgA, macrofagi, linfociti
- prolattina induce la trascrizione di geni che codificano la sintesi di caseina e proteine del latte
• Inibisce sintesi e secrezione di GnRH (a dosi elevate)
• Vasocostrizione coronarica
ORMONI DELL’IPOFISI POSTERIORE
1. Ormone antidiuretico ADH
- prodotto dai neuroni magnocellulari soprattutto nel nucleo sopraottico ->tramite assoni arriva alla neuroipofisi
- emivita: 20 min
- sintesi: dipende da -> osmolarità: osmorecettori ipotalamici percepiscono variazioni dell’osmolarità
variazioni di 1-2% dell’osmolarità causano modifiche consistenti secr ADH
285-287 mOsm/l valore normale di osmolarità
280 mOsm/l valore soglia per la secrezione di ADH
290 mOsm/l sensazione di sete
-> volume ematico: riduzione del volume ematico causa un aumento nella secrezione di ADH
- Recettori atriali, attivi quando aumenta il volume ematico, tramite fibre aff
vagali, inibiscono la scarica dei neuroni del nucleo sopraottico; sono
influenzati dai fattori che causano una variazione del vol di sangue
contenuto nella zona toracica (clinostatismo e freddo-> ipervolemia toracica)
- Barocettori aortici e carotidei: stimolati dalla deformazione mecc delle
pareti delle arterie e, in caso di aumento di volume, tramite fibre aff del vago
e glossofaringeo inibiscono la secrezione di ADH
- Apparato iuxtaglomerulare: in caso di ipovolemia stimola la sintesi di renina
che stimola angiotensina II che induce la secrezione di ADH
! in cond condizioni normali: osmolarità ha un effetto maggiore sul controllo della secrezione di ADH ma
in cond di emergenza (emorragia severa, carenza di sodio) si ha aumento di ADH anche a scapito della
riduzione dell’osmolarità
! la secrezione di ADH dipende anche da altri fattor
- stimolata: stress emotivi, ipossia, dolore, citochine, nicotina e farmaci
- inibita da: ormoni glucocorticoidi, tiroidei, peptide natriuretico atriale, etanolo
- meccanismo d’azione: lega recettori V2 presenti a liv dei dotti distali e collettori renali e attiva via cAMP-PKA
-> fosforilazione e apertura canali per l’acqua presenti sui dotti renali
Lega recettori V1a presenti su cell muscolari lisce dei vasi di resistenza sistemici-attiva PLC
- funzioni:
• Riassorbimento facoltativo di acqua dai dotti distali e collettori del rene
- questo permette il controllo del volume e dell’osmolarità dei liquidi corporei
- in assenza di ADH la parete dei dotti distali e collettori è impermeabile all’acqua-> urina abbondante
- ADH quindi rende la parete permeabile e permette il riassorbimento per gradiente osmotico; grazie a
questo il liquido diventa isotonico durante il passaggio lungo i dotti distali e poi, durante il passaggio
lungo i dotti collettori che si approfondano nella midolare (dove è alta l’osmolarità dell’ambiente
interstiziale), il liquido diventa ipertonico-> rene elimina volumi ridotti di urina
• Genesi del tono vasomotore
- quando sono presenti dosi elevate di ADH
- serve probabilmente per contrastare la caduta della pressione arteriosa in caso di emorragia

2. Ossitocina
- prodotta principalmente dai neuroni del nucleo paraventricolare
- emivita: 4 min cervice uterina travaglio del parto
- sintesi stimolata-> stimolazione di meccanocettori di vagina (permesso da progesterone)
Capezzolo durante allattamento
-> impulsi visivi e acustici → vista del neonato o udirne il pianto
Inibita da -> stimoli da stati emotivi e dal dolore-> secrezione catecolamine -> endorfine
- funzioni
• Effetti sul miometrio: contrazioni della muscolatura uterina durante il parto
- può essere usata clinicamente per indurre il travaglio, facilita il parto ma non è essenziale.
- la contrazione uterina post parto è essenziale per evitare un’emorragia successiva al distacco placenta
• Effetti sulle gh mammarie: contrazione delle cell mioepiteliali che circondano gli alveoli
- permette la spremitura del late nei dotti galattofori
TIROIDE
- organo di 20g con due lobi aderenti alla parte superiore della trachea collegati dall’istmo
- ogni lobo è irrorato da arteria tiroidea superiore e inferiore-> flusso ematico molto elevato 500ml/min/100g
- innervata dal sistema nervoso autonomo
- lobi sono costituiti da follicoli tiroidei, la cui parete è formata da cell follicolari o tireociti che delimitano una cavità
centrale che contiene la colloide
-> colloide formata da tireoglobulina, una glicoproteina prodotta da cell follicolari che permette
l’immagazzinamento nella ghiandola di ormoni tiroidei
-> cellule follicolari e contenuto di colloide variano in relazione al grado di attività funzionale
- a risposo: tireociti appiattiti e colloide abbondante
- elevata attività: tireociti cubici o cilindrici con pseudopodi che inglobano e assorbono la colloide
- produce diversi ormoni triiodiotironina T3, tiroxina T4 e calcitonina che è prodotta da cell parafollicolari (cell C)

ORMONI TIROIDEI T3 e T4
- sintesi: iodio viene captato dal sangue sotto forma di ione ioduro grazie alla presenza di trasportatori
Ione ioduro viene ossidato a iodio e utilizzato per iodazione della tireoglobulina tramite perossidasi tiroidea
Iodurazione avviene in posizione 3 di un residuo di tirosina della tireoglobulina-> monoiodiotirosina MIT
Aggiunta di un secondo iodio in pos 5 della stessa molecola di tireoglobulina -> diiodiotirosina DIT
Condensazione di -> MIT + DIT -> triiodiotirosina T3
-> DIT + DIT -> tiroxina T4
! a seconda della disponibilità di iodio cambia rapporto-> se è scarso aumenta rapporto MIT e DIT-> + T3
Tireociti emettono pseudopodi e inglobano goccioline di colloide che si fondono con i lisosomi
Nei lisosomi ci sono preoteasi che idrolizzano la tireoglobulina
Liberazione nel sangue dei capillari perifollicolari di T3 e T4, mentre MIT e DIT vengono deioiodati
- regolazione della sintesi e secrezione
- stimolata: -> TSH ipofisario che dipende da TRH ipotalamico (entrambi inibiti a feedback negativo)
-> adrenalina e VIP stimolano attività della ghiandola
-> esposizione al freddo nel neonato
- inibita da: -> tireoglobulina può esercitare un effetto inibitorio sul legame TSH ai suoi recettori
-> acetilcolina aumenta cGMP causando inibizione
- concentrazione di iodio: a seconda della disponibilità di ioduro, la tiroide può modificare la sua attività;
• aumento della conc intratiroidea sopra un valore critico determina inibizione della captazione e
della sintesi ormonale (effetto Wolff-Chainkoff);
• in caso di scarsa disponibilità, la captazione diventa più efficiente, viene sintetizzato più T3 …
- trasporto: 80-90% degli ormoni tiroidei presenti nel sangue è T4 che viene poi deiodato da deiodasi tess specifiche
-> quasi completamente legati a proteine plasmatiche prodotte dal fegato
❖ globulina legante la tiroxina TBG: elevata affinità per ormoni tiroidei, trasporta quota maggiore
❖ prealbumina legante la tiroxina: trasporta 15% di T4
❖ albumina: bassa affinità ma alta concentrazione plasmatica, trasporta 10% di T4 e 30% di T3
-> conc legate a proteine T3 1,2 - 3,4 nmol/l T4 50 - 140 nmol/l
Concentrazioni libere fT3 3 – 8 pmol/l fT4 11,5 - 21,5 pmol/l
- metabolismo:
- tiroxina viene deiodata da deiodasi specifiche in diversi tessuti (fegato, rene, musc scheletrico, cervello)
- deiodasi specifica la trasforma in T3 oppure in iT3 che è biologicamente inattiva
- la trasformazione di T4 in T3 è fondamentale ed è ridotta in cond di digiuno, gravidanza, disf renali o epatiche
- T3 può essere deiodata ed eliminata con urina oppure T4 (meno T3) possono essere coniugati con acidio
glucoronico e acido solforico nel fegato ed eliminati con la bile
- meccanismo d’azione: agiscono sulla maggior parte delle cellule dell’organismo ad eccezione SNC
Ormoni tiroidei entrano nelle cellule bersaglio, probabilmente tramite un trasportatore non ancora conosciuto e
vanno a modificare l’espressione genica e quindi il corredo proteico della cellula bersaglio;
i siti di legame si trovano a livello nucleare, nei ribosomi, nei mitocondri, nella membrana plasmatica
- funzioni:
• sviluppo del sistema nervoso centrale durante vita intrauterina e periodo neonatale
- ormoni tiroidei, agendo sull’espressione genica, stimolano la replicazione e differenziamento neuronale,
stimolano la crescita dei corpi cellulari, i processi di mielinizzazione delle fibre nervose, la formazione dei
dendriti e la sinaptogenesi
- in caso di assenza durante la vita fetale o primo periodo di vita intrauterino -> cretinismo; può essere
prevenuto con somministrazione di ormoni nei primi mesi postnatali
- hanno un’azione anche nel SNC dell’adulto: aumentano attenzione, rapidità dei processi mentali, capacità
di apprendimento, memoria e sono importanti anche per la normalità del tono affettivo del soggetto.
• accrescimento e sviluppo corporeo
- indispensabili per un normale accrescimento corporeo anche grazie alla loro capacità di stimolare
espressione del gene dell’ormone somatotropo
- durante vita intrauterina: maturazione dei centri di crescita ossea
- dopo la nascita: favoriscono la maturazione e attività dei condrociti della cartilagine di accrescimento,
stimolano ossificazione endocondrale
partecipano a processi di rimodellamento attivando gli osteoblasti
fondamentali per corretto sviluppo della dentizione
- favoriscono anche maturazione di vari organi come fegato, cuore, rene e muscoli scheletrici
- condizionano la normale crescita dell’epidermide e degli annessi cutanei
- in caso di assenza: ipotiroidismo congenito causa nanismo disarmonico
• effetto calorigeno
-controllano la velocità della fosforilazione ossidativa-> quindi del consumo di O2 e produzione del calore
- effetto calorigeno si esplica sulla maggior parte di organi e tessuti tranne cervello, gonadi, milza e org linf
- effetto calorigeno è dovuto dalla stimolazione della pompa Na/K- ATPasi da parte degli ormoni tiroidei; un
aumento della sua attività determina aumento della produzione di calore e maggior disponibilità di ADP con
quindi un ulteriore aumento della velocità dei processi di fosforilazione ossidativa
• metabolismo delle sostanze energetiche
- ormoni tiroidei favoriscono assorbimento intestinale di glucosio, suo ingresso nelle cellule, processi di
glicolisi e glicogenolisi
- favoriscono la mobilizzazione dei lipidi dal tessuto adiposo e ossidazione degli acidi grassi
- riducono tasso plasmatico di colesterolo favorendo escrezione biliare
- ipersecrezione di ormoni tiroidei esalta il catabolismo proteico con conseguente dimagrimento
• effetti su apparato cardiovascolare
- aumento freq cardiaca, contrazione miocardica, gittata cardiaca
- vasodilatazione periferica con diminuzione della pressione e aumento metabolismo tissutale
• effetti su apparato respiratorio
- aumento frequenza respiratoria, ventilazione polmonare e delle risposte respiratorie a ipossia e ipercapnia
- stimola la produzione di eritropoietina da parte del rene
• effetti su apparato riproduttivo
- regolarità del ciclo ovarico
- normale mantenimento della gravidanza e, dopo il parto, produzione di latte
- differenziazione delle cell di Sertoli del testicolo e favoriscono spermatogenesi
• effetti su apparato gastroenterico
- aumento appetito
- stimolano attività secretoria e motoria
- conversione del carotene in vitamina A
GHIANDOLE SURRENALI
- si trovano a livello del polo superiore dei reni, pesano 8g
- irrorate da arteria surrenale superiore, media e inferiore: capillari percorrono la corteccia surrenale in senso radiale
e continuano in sinusoidi della zona midollare a costituire una sorta di circolo portale intrasurrenalico
- costituite da -> parte corticale: derivazione mesodermica, rappresenta 90% del peso totale
suddivisa in -> zona glomerulare: produce mineralcorticoidi
-> zona fascicolata: produce glucocorticoidi e ormoni sessuali
-> zona reticolata: produce ormoni sessuali
-> parte midollare: derivazione neuroectodermica
considerata come ganglio del sistema nervoso ortosimpatico
composta da cellule cromaffini che sintetizzano adrenalina e noradrenalina

ORMONI DELLA CORTECCIA SURRENALE


- sono ormoni indispensabili per la vita
- comprende -> GLUCOCORTICOIDI: cortisolo e corticosterone ->controllo metab sost energetiche e situazioni stress
-> MINERALCORTICOIDI: aldosterone -> mantenimento del volume e composizione dei liquidi corporei
-> ORMONI SESSUALI: deidroepiandrosterone DHEA (da questo si ottengono testosterone, estradiolo)
- sintesi: originano dal colesterolo che proviene da LDL circolanti che interagiscono con i recett spec per APO-B100
Inoltre, nel citoplasma, il colesterolo può essere usato per sintesi ormonale o immagazzinato in goccioline
lipidiche; una piccola quota viene prodotta nella cellula a partire da acetil-coA.
La prima tappa nella formazione degli ormoni della corteccia surrenale, avviene nei mitocondri grazie al
citocromo p450scc e si ha la formazione del pregnenolone; successivamente questo esce dai mitocondri ed
entra nel REL dove avvengono le tappe successive della sintesi (…libro)
- trasporto: maggior parte degli ormoni si lega a proteine plasmatiche
❖ transcortina (globulina legante i corticosteroidi CBG): trasporta 80% cortisolo
corticosterone e aldosterone
❖ albumina: trasporta il 15% del cortisolo e parte dell’aldosterone
❖ globulina specifica dell’aldosterone
! la quota libera è l’unica in grado di esercitare gli effetti fisiologici sulle cell bersaglio
- metabolismo: steroidi corticosurrenalici sono metabolizzati nel fegato e i loro metaboliti vengono coniugati con
acido glucoronico e/o sulforonico ed escreti con l’urina;
cortisone, cortisolo, corticosterone e aldosterone vengono trasformati nei loro tetraidroderivati.
DHEA e una quota di aldosterone vengono glucoronati ed escreti senza esser metabolizzati
- meccanismo d’azione: legame dell’ormone al recettore determina una modifica conformazionale (si stacca una
HSP) e questo consente l’ingresso del complesso ormone-recettore nel nucleo dove modifica la sintesi proteica.

1. Glucocorticoidi
- cortisolo e corticosterone -> fondamentali in situazioni stressanti per agire in maniera adeguata
- la secrezione presenta un ritmo circadiano con 7-13 scariche secretive con picco prima del risveglio
- regolazione:- stimolata: -> ACTH ipofisario (questo viene inibito dai glucocorticoidi)
-> condizioni stressanti, digiuno, interventi chirurgici, esercizio fisico (aumenta ACTH)
- funzione:
• effetti durante la vita fetale
-maturazione del SNC, della cute, della mucosa intestinale e aumentano la sintesi del tensioattivo polmonare
• metabolismo delle sostanze energetiche e ruolo nel digiuno
- favoriscono catabolismo proteico, gluconeogenesi, lipolisi e chetogenesi
- antagonizzano l’effetto periferico dell’insulina
- importanti per mantenere l’omeostasi metabolica in condizioni normali e in condizioni di ridotta glicemia
-> in cond di normale apporto alimentari, la glicemia varia da 80-120 mg/dl durante la giornata
-> SNC non riesce a sopportare valori di glicemia <50 mg/dl e nel digiuno si verificano degli adattamenti
metabolici che permettono di mantenere valori di glicemia adeguati e di produrre metaboliti utilizzabili
come fonte energetica alternativa al cervello
-> nei primi giorni di digiuno: aumento sintesi glucosio a partire da precursori proteici favorito
dall’inibizione della secrezione di insulina e dagli ormoni glucocorticoidi che favoriscono il catabolismo
proteico
-> fasi avanzate del digiuno: gluconeogenesi rallenta e aumenta il catabolismo lipidico, sostenuto dai
glucocorticoidi-> produzione di acidi grassi (fonte energetica) e glicerolo (gluconeogenesi); inoltre, una
quota di acetil-coA prodotta dalla β-ossidazione degli acidi grassi nei mitocondri degli epatociti viene
utilizzata per la produzione di corpi chetonici che possono essere usati come fonte energetica nel
muscolo scheletrico, cuore e SNC.
• azione antinfiammatoria e sul sistema immunitario
- hanno effetto antinfiammatorio e sono usati anche in terapia-> stimolano la macrocortina che inibisce
l’attività della fosfolipasi A2 dalla quale dipende la sintesi dell’acido arachidonico, che è il precursore delle
prostaglandine, leucotrieni e trombassani
- stabilizzano la membrana dei lisosomi, impedendo la liberazione di enzimi proteolitici
- inibiscono il rilascio di istamina e geni che codificano per ciclossigenasi e nitrossidosintetasi
- causano eosinopenia e stimolano imm in circolo di neutrofili ma inibiscono il loro accumulo in sede infiam
• prevenzione del rigetto di trapianti
- inibiscono l’immunità cellulo-mediata, inibendo la presentazione degli antigeni ai linf T da parte di
monociti/macrofagi e inibiscono prod IL-1 che attiva i linfociti Thelper.
- inibiscono la liberazione delle interleuchine dei linfociti T helper e bloccano trasf monociti in macrofagi
- inibiscono indirettamente la risposta anticorpale perché i linf T non riescono ad attivare i linf B
• effetti sull’apparato cardiovascolare
- effetto inotropo positivo (aumento Na/K-ATPasi e recettori β-adrenergici)-> mantenere pressione adeguata
• antagonizzano azione di 1,25-diidrossicolecalciferolo e inibiscono la sua sintesi -> riassorb Ca intestinale
• inibiscono la sintesi di collagene e attivano il riassorbimento osseo
• aumentano flusso ematico renale e velocità di filtrazione glomerulare, riducono riass P nel tubulo renale
• accorciano fase REM del sonno, intervengono nella modulazione del tono affettivo
• riducono acuità visiva, olfattiva e gustativa.

2. Mineralcorticoidi
- aldosterone
- la sua secrezione dipende dal sistema renina-angiotensina che si attiva in condizioni di riduzione del volume
ematico, riduzione del carico di sodio a livello della macula densa e aumento dell’attività di scarica delle fibre
ortosimpatiche che innervano l’apparato iuxtamidollare; anche il potassio stimola la secrezione di aldosterone da
cellule della zona glomerulare, andando a determinare la depolarizzazione e attivando canali Ca-dipendenti
- funzioni:
• Agisce su dotti distali e collettori del rene stimolando il riassorbimento di ioni sodio e secr ioni K e H
- questo avviene grazie attivazione della pompa Na-K ATPasi sulla superfcie basolaterale delle cell tubulari
e aumento dei canali sodio che consentono la sua entrata
- siccome riassorbimento di sodio è accompagnato da riassorbimento di acqua, i mineralcorticoidi
controllano il volume dei liquidi extracellulari
- fondamentali per eliminare il potassio che viene introdotto nella dieta
• Controllo dell’equilibrio acido-base
- aumentano l’escrezione urinaria di ioni idrogeno e ioni ammonio
• Favoriscono passaggio del potassio da extra a intracell, stimolano riassorbimento intestinale del sodio e
escrezione del potassio con le feci e riducono il rapporto tra i due ioni nel sudore e nella saliva

3. Ormoni sessuali
- deidroepiandrosterone DHEA da cui derivano testosterone e estradiolo
- secrezione presenta un ritmo circadiano che dipende dalla produzione di ACTH (come glucocorticoidi)
- DHEA e DHEA-S aumenta fino età adulta e si riduce notevolmente durante la vecchiaia
• Nella donna determinano adrenarca (comparsa peli pubici e ascellari) e 1° fonte estrogeni in menopausa
• Potrebbero determinare aumento rischio cardiovasc-> vascocostr coronaria, mesenterica, renale e iliaca
ORMONI DELLA MIDOLLARE DEL SURRENE
- midollare del surrene è l’unico organo in grado di produrre ed immettere in circolo apprezzabili quantità di
adrenalina che costituisce 85% delle catecolamine secrete.
- sintesi: sono sintetizzate a partire dalla tirosina che viene trasformata in DOPA-> decarbossilata a dopamina
-> da dopamina tramite dopamina β-idrossilasi si ottiene la noradrenalina
-> da noradrenalina tramite metilazione con feniletanolamina-N-metiltransferasi si ottiene adrenalina
Sono immagazzinate in granuli costituiti da 4 molecole di ormone, 1 ATP e cromogranina
Secrezione viene promossa da liberazione di acetilcolina da parte delle terminazioni pregangliari che
innervano le cellule della midollare e aumenta in situazioni di emergenza o in caso di traumi, ipotensione,
ipoglicemia, esercizio fisico intenso.
- metabolismo: piccola quota eliminata con urina, maggior parte metabolizzata rapidamente nel fegato e rene per
metilazione a opera di COMT e MAO; 45% di metadrenalina e normetadrenalina prodotte è escreto con urine.
- meccanismo d’azione: agiscono su recettori -> α suddivisi in -> α1 causano idrolisi fosfatidilinositolo e attivano PKC
-> α2 accoppiati a proteina G inibitoria
-> β suddivisi in -> β1 β2 β3 accoppiati con adenilatociclasi
Noradrenalina ha affinità per recettori α mentre noradrenalina per recettori β
Recettori sono distribuiti in maniera diversa nelle varie sedi corporee.
- funzioni:
• Effetti sul cuore
- aumentano freq cardiaca, velocità di conduzione dell’impulso ed eccitabilità-> aumento gittata cardiaca
• Effetti su vasi di resistenza
- noradrenalina-> vasocostrizione generalizzata con aumento pressione arteriosa
- adrenalina-> vasocostrizione cutanea, renale e gastroenterica
-> vasodilatazione muscolare, coronarica e epatica
• Rilassamento muscolatura liscia bronchiale, rilassamento muscolatura lisca gastrointestinale e contrazione
sfinteri, rilasciamento del muscolo detrusore della vescica con contrazione dello sfintere liscio, midriasi,
aumento della secrezione di renina, aumento produzione ormoni tiroidei e favorisce la loro conversione
tissutale.
• Effetti metabolici
- effetto iperglicemizzante (soprattutto adrenalina)-> attivano glicogenolisi e gluconeogenesi epatica e
glicogenolisi muscolare con immissione in circolo di lattato che sostiene la gluconeogenesi; stimolano la
secrezione di glucagone e inibiscono quella di insulina. L’adrenalina inibisce anche la captazione periferica di
insulina e stimola la lipolisi che sostiene gluconeogenesi.
- adrenalina determina un aumento del metabolismo basale con effetto calorigeno
• Ruolo nella reazione di attacco o fuga e nelle situazioni di emergenza
- consentono di rispondere in maniera adeguata alle condizioni di emergenza; attivazione corticale favorisce
lo stato di vigilanza, dilatazione pupillare migliora la percezione visiva, broncodilatazione aumenta la
ventilazione alveolare, incremento gittata cardiaca e vasodilatazione consentono un maggior apporto di
ossigeno ai muscoli. Inoltre si osserva l’inibizione della motilità intestinale e della minzione, aumento della
glicemia che devia il glucosio al SNC e ai muscoli
PANCREAS ENDOCRINO
- 1-2% del pancreas, produce:
-> insulina e glucagone che hanno un ruolo fondamentale nella regolazione del metabolismo delle sostanze
energetiche e hanno effetti antitetici
-> somatostatina che inibisce la motilità gastrica, controlla i processi di digestione e assorbimento degli alimenti
-> polipeptide pancreatico

Insulina
- peptide formato da due catene A e B
- secreto quando l’apporto di sostanze nutritive è superiore alle richieste energetiche dell’organismo; ne stimola
l’utilizzazione, inibendo la mobilizzazione dei substrati endogeni e favorisce l’immagazzinamento delle sostanze in
eccesso in depositi di riserva.
- sintesi:
sintetizzata dal RER delle cell β come precursore-> preproinsulina (seq N-term, catena B, peptide connessione, A)
quando si stacca la seq segnale N-term passa nel Golgi -> proinsulina
durante il trasferimento la proinsulina viene ripiegata e si formano i ponti disolfurici
il distacco dei residui basici del peptide di connessione scinde la proinsulina in -> insulina e peptide C-> granuli
insulina in presenza di zinco polimerizza e forma cristalli occupando la posizione centrale
insulina e peptide C sono secreti insieme-> mentre l’insulina viene captata dal fegato, il peptide C non viene
captato e la sua conc plasmatica è superiore a quella dell’ormone ed è indice di attività delle cell β.
- metabolizzazione: fegato e rene
- emivita plasmatica: 3-5 min
- regolazione
-> sintesi e secrezione dipende dal tasso plasmatico del glucosio-> aumenta la trascrizione genica
-> aumenta l’esocitosi dei granuli di insulina
! aumento marcato della glicemia determina una risposta bifasica: primo picco di secrezione coinvolge le scorte
contenute nei granuli, seconda fase è più lenta e lunga con sintesi di nuova insulina
-> stimolata da: - aumento glicemia
- aminoacidi (arginina e leucina) e poco dagli acidi grassi
- acetilcolina
- stimolazione recettori β-adrenergici
- ormone somatotropo, cortisolo, estrogeni e progesterone-> aumentano il numero delle cell β
-> inibita da: - riduzione della glicemia
- adrenalina e noradrenalina (soprattutto su recettori α-adrenergici)
- somatostatina
- insulina (feedback negativo)
- meccanismo d’azione: agisce sulle cell bersaglio utilizzando il sistema delle tirosinchinasi; l’ingresso nelle cellule
avviene per diffusione facilitata con 6 trasportatori GLUT1-6.
- effetti fisiologici
• Effetti sul metabolismo glucidico
- unico ormone ipoglicemizzante che favorisce l’ingresso del glucosio nelle cellule, la sua utilizzazione tramite
glicolisi e immagazzinamento sotto forma di glicogeno o trigliceridi.
- negli epatociti ingresso è permesso da GLUT2 e insulina stimola fosforilazione del glucosio in glucosio-6-P
creando un gradiente di concentrazione che rende possibile l’entrata di glucosio; inibisce G6P fosfatasi
- nei tessuti muscolari e adiposo, insulina favorisce la traslocazione di GLUT4 da pool intracellulare inattivo
alla membrana plasmatica
- stimola la glicolisi e la glicogenosintetasi -> glicogeno è la forma di immagazzinamento del glucosio; a livello
del tessuto adiposo in parte viene trasformato in α-glicerofosfato che consente il deposito di acidi grassi
sotto forma di trigliceridi
- inibisce gli enzimi implicati nella gluconeogenesi
• Effetti sul metabolismo lipidico
- nel tessuto adiposo, muscolare ed epatico inibisce la lipolisi e favorisce la lipogenesi
- favorisce la sintesi epatica di colesterolo e riduce la sintesi di apoproteina B e immissione in circolo di VLDL
- effetto antichetogenico poiché diminuisce la produzione dei corpi chetonici
- a livello muscolare inibisce la captazione e ossidazione degli acidi grassi
• Effetti sul metabolismo proteico
- favorisce accumulo di proteine-> attiva meccanismi di trasporto che permettono la captazione di aa, sintesi
ribosomi e sintesi RNA
- inibisce catabolismo proteico
- favorisce la sintesi di macromolecole e la trascrizione di geni IGF-> importante per processi di
accrescimento
• Distribuzione ionica
- favorisce ingresso di potassio e secondariamente anche di magnesio e fosfato
• Senso di sazietà: passa nel liquor cefalorachidiano e agisce su alcune aree ipotalamiche
• Aumenta la contrattilità miocardica e la vasocostrizione coronarica
- la sua azione di coronarocostrizione potrebbe rappresentare uno dei meccanismo responsabili del picco di
incidenza postprandiale degli episodi di ischemia miocardica
• Determina vasodilatazione muscolare, renale e mesenterica

Glucagone
- peptide di 29aa, secreto a distanza dai pasti quando la glicemia si riduce
- sintesi:
preproormone-> proormone nel RE-> Golgi: glucagone + peptide correlato al glucagone GRPP + peptide C-term
secrezione avviene per esocitosi e, oltre il glucagone, si liberano i copeptidi
il 50% viene captato dal fegato e viene metabolizzato anche dal rene
- emivita: 6 min
- regolazione:
-> stimolato: -> riduzione glicemia <100mg/dl
-> amminoacidi (arginina e alanina)
-> secretagoghi gastrointestinali liberati in seguito ad ingestione di cibo
-> vago e acetilcolina
-> adrenalina e noradrenalina che agiscono su recettori α-adrenergici (eser fisico e stress->ortosimp)
-> inibito da -> aumento della glicemia
-> insulina
-> acidi grassi
-> secretina e somatostatina
- meccanismo d’azione: agisce soprattutto su epatociti attivando cAMP e PKA
- funzioni
• Effetti sul metabolismo delle sostanze energetiche
- ormone iperglicemizzante, stimola glicogenolisi, gluconeogenesi e inibisce glicogenosintesi e la glicolisi
- stimola il catabolismo epatico delle proteine e captazione da parte degli epatociti di aa
- aumenta attività degli enzimi coinvolti nel ciclo dell’urea contribuendo all’eliminazione di ammoniaca
- stimola la lipolisi a livello epatico e del tessuto adiposo, favorisce la sintesi di acetil-CoA
- inibisce la sintesi epatica di colesterolo
- aumenta la produzione di corpi chetonici che vengono utilizzati come fonte energetica da muscoli
scheletrici, miocardio e SNC.
• Aumenta secrezione biliare e inibisce la secrezione gastrica di acido cloridrico
• Stimola secrezione di calcitonina, inibisce riassorbimento renale di sodio
• Effetto inotropo positivo
CONTROLLO ORMONALE DELL’OMEOSTASI DI CALCIO E FOSFATO
Calcio
• 99% contenuto nello scheletro e piccola quantità nel plasma
• Concentrazione 8,5 – 10,5 mg/dl o 2,13 – 2,64 mmol/l
• 50% in forma ionica (attività biologica, 40% legato a proteine plasmatiche (albumina), 10% complessato anioni
• Ogni giorno sono introdotti 1000mg e ne vengono assorbiti 350mg
• Variazioni vengono compensate con aumento/riduzione del riassorbimento intestinale e renale di calcio
- calcio filtrato dal rene viene riassorbito quasi completamente: 200mg escreti con urina, 150 intestino con feci
• Fondamentale perché permette la coagulazione, genesi PdA, attività contrattile muscolare e cardiaca, processi di
esocitosi, attivazione di enzimi, divisione cellulare e processi secretivi
• Regolato da 1,25-diidrocolecalciferolo, paratormone e calcitonina; secondariamente anche glucocorticoidi,
ormone somatotropo e ormoni steroidei prodotti dalle gonadi

Fosfato
• 85% è contenuto nello scheletro e la restante si trova nei muscoli
• Concentrazione plasmatica 2,5 – 4,5 mg/dl o 0,81 – 1,45 mmol/l
• Nell’intestino viene riassorbita sempre la stessa quantità di fosfato ingerita con la dieta
• Omeostasi dello ione è basata sulle variazioni della sua escrezione urinaria:
- quota di P riassorbito varia da 70- 100% ; 100-200mg di fosfato vengono anche eliminati tramite i succhi gastrici
• Costituisce gli acidi nucleici , di composti ad elevata energia, secondi messaggeri e cofattori.

Struttura osso
- calcio e fosfato sono depositati insieme sotto forma di cristalli di idrossiapatite
- durante la fase di accrescimento corporeo prevale la formazione di tessuto osseo, mentre dopo i 40 anni di età
prevale il riassorbimento
- osteoblasti producono fibre di collagene che si dispongono nello spazio extracellulare a formare una matrice
organica, l’osteoide dentro cui si deposita il fosfato di calcio sotto forma di cristalli di idrossiapatite.
- nel processo di mineralizzazione ossea intervengono la fosfatasi alcalina, osteocalcina e osteonectina prodotte dagli
osteoblasti. Il tessuto osseo circonda le cellule che si trasformano in osteociti.
- osteociti sono responsabili della osteolisi osteocitica-> processo mediante cui si rimuovono calcio ma non fosfato
- osteoclasti (cellule giganti multinucleate) aderiscono alla superficie dell’endostio e periostio con un processo
mediato da integrine e distruggono il tessuto tramite enzimi lisosomiali, fosfatasi, collagenasi; calcio fosfato e
amminoacidi del collagene vengono liberati nei liquidi extracellulari
- i residui del riassorbimento osseo vengono rimossi dai macrofagi e il tessuto riassorbito viene reintegrato dagli
osteoblasti; in ogni osteone la fase di riassorbimento dura circa 10 gg e fase di formazione di nuovo tessuto 3 mesi

1,25-DIIDROCOLECALCIFEROLO
- si forma da 7-deidrocolesterolo cutaneo per azione dei raggi UV
- sintesi: idrossilazioni in posizione 25 a livello epatico e in posizione 1 a livello renale (1-α-idrossilasi)
- regolazione
- stimolato: -> ipocalcemia
-> ipofosfatemia
-> paratormone (questo causa anche una riduzione della fosfatemia)
- inibito da: -> ipercalcemia
-> 1,25-diidrocolecalciferolo (meccanismo feedback negativo-> favorisce idrossilazione in posizione 24
24,45-diidrocolecalciferolo che è molto meno attivo)
-> calcitonina
- trasporto: veicolato da α-globulina
- funzioni:
• Agisce sulla mucosa intestinale: aumenta sintesi prot vettrici per Ca e stimola il suo assorbimento attivo
• Agisce sul tessuto osso: favorisce osteolisi osteocitica e riassorbimento osseo-> rende compatto osso
• Agisce sul rene: aumenta riassorbimento tubulare di calcio e fosfato
! effetti dipendono dalla sua interazione con recettori nucleari che regolano la trascrizione genica
PARATORMONE
- prodotto dalle paratirodi (4, addossate alla superficie posteriore dei lobi tiroidei), indispensabili per la vita
- sintesi: preproormone -> proormone RE-> ormone nel Golgi-> immagazzinato in granuli e poi secreto
- regolazione:
-stimolata: -> ipocalcemia (max secrezione a <7mg/dl); secrezione basale invece a conc di 11mg/dl
- calcio di lega ad un recettore associato a prot G, causa attivazione della fosfolipasi C e inib
adenilatociclasi; la riduzione del cAMP inibisce l’esocitosi dei granuli e la secrezione dell’ormone
! esposizione ad elevati tassi plasmatici di calcio causa una riduzione della sintesi dell’ormone e
riduzione della proliferazione delle cellule paratidoidee
! ioni magnesio esercitano lo stesso effetto degli ioni calcio in condizione di normale concentrazione
plasmatica di magnesio; in condizioni di ipomagnesemia cronica grave però la secrezione ormonale è
inibita;
- inibito da -> 1,25-diidrocolecalciferolo
-> ipercalcemia
- funzioni
• Effetti sul tessuto osseo
- favorisce osteolisi osteocitica e riassorbimento osseo
- stimola gli osteoblasti
- inibisce la sintesi di collagene da parte degli osteoblasti
• Effetti sul rene
- riduce il riassorbimento di fosfato dal liquido del tubulo contorto prossimale
- aumenta escrezione urinaria di potassio e elimina il fosfato liberato in circolo da riass osseo-> riduce P
- aumenta il riassorbimento del calcio a liv della branca ascendente dell’ansa di Henle e tubuli contorti distali
- stimola il riassorbimento del magnesio
- attiva 1-α-idrossilasi renale e favorisce quindi la sintesi dell’1,25-diidrocolecalciferolo, promuovendo
indirettamente l’assorbimento intestinale del calcio
- effetto inibitorio sul riassorbimento di bicarbonato nel tubulo prossimale: permette eliminazione urinaria di
bicarbonato generato dal riassorbimento osseo ma riduce anche la quota di Ca complessato con gli anioni

CALCITONINA
- peptide di 32aa sintetizzato dalle cellule parafollicolari della tiroide, immagazzinato in granuli
- gene che codifica per calcitonina si trova anche nel SNC e nell’apparato cardiovascolare dove codifica per un
peptide (CGRP) che causa vasodilatazione e aumento della contrattilità miocardica
- regolazione: stimolata da ipercalcemia
- funzioni
• Ormone ipocalcemizzante
- agisce determinando aumento sintesi cAMP
- determina inibizione dei processi di riassorbimento osseo e stimolazione della deposizione ossea di fosfato
- lieve escrezione urinaria di fosfato
- inibisce la sintesi renale di 1,25-diidrocolecalciferolo
• Applicazione terapeutica nel trattamento di patologie che richiedono riduzione del riassorbimento del
tessuto osseo
• Ha attività analgesica (possibile ruolo di neurotrasmettitore o agente paracrino nel SNC)

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